[mega quest saints] We can be Heroes - AOKIGAHARA - Parte 5

Dhawyth, Lawrence, Rigel

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    Protogenos of Death

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    foresta


    N
    emmeno il tempo di capire dove siete giunti e subito il rumore della battaglia vi investe, misto a urla di orrore e di dolore.

    Poco distante da voi, dove la foresta inizia ad alzarsi, qualche migliaio di corrotti sta assalendo una trentina di Steel Saints.
    Notate subito che solo tre o quattro di loro sanno combattere egregiamente, gli altri sono impacciati ed impauriti, sebbene siano in grado di combattere in modo di gran lunga superiore a qualsiasi normale guerrero senza cosmo.

    I corrotti sembrano zombie, eppure percepite che non si tratta di non morti, ma di quella strana forma di esistenza che è la corruzione. Miriadi di corpi tenuti in vita da una mente alveare, corpi che trasmettono i sentimenti delle anime che compongono la rete della corruzione.
    Paiono morti viventi delle storia dell'orrore, dalle movenze e dall'aspetto che rispecchia il tipo di morte che li ha colti per poi rimanere loro eterna maschera.

    Quel che è certo è che senza un vostro rapido intervento gli steel saints capitoleranno e la via per la base di addestramento e per la zona di contenimento sarà aperta.

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Che dire, a voi capita ancora di dover maciullare corrotti autoconclusivamente.
    Sbizzarritevi pure, se volete poi fate tutte le indagini che volete sui resti.

    Terminate il post quando decidete come interagire con gli Steel Saints e se avete per loro indicazioni di qualche sorta.
    Per qualsiasi ulteriore info contattatemi pure.

    Avete 7 giorni per postare.

    A voi!:zizi:
     
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    Eternal Champion

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    AOKIGAHARA
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    Parlato - Pensato - Methos - Cassandra - Altri

    y8k159l


    Il viaggio era stato molto breve, seguendo le indicazioni di Stenson si sarebbero trovati vicini alla meta. Non appena i piedi toccarono di nuovo terra, Rigel aprì gli occhi: certo non si era aspettato un bosco come quelli vicino al Grande Tempio nè tantomeno un luogo adatto a fare un campeggio con gli amici; ma neanche un luogo tetro come quello.

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    Era proprio vero, la Corruzione infettava qualsiasi cosa riuscisse a contaminare, perfino la terra e l'aria. Quel luogo, nonostante la triste fama che la Fondazione aveva costruito ad arte, un tempo doveva essere stato meraviglioso.

    ...morta? No, questa foresta non è morta. Ma è vecchia. E trasuda rabbia.

    Cassandra sembrava aver percepito qualcosa prima ancora di arrivare nella foresta, e fu solo un istante dopo che anche gli esseri umani presenti realizzarono che c'era un assalto in corso: una nuova orda di corrotti, forse un migliaio, contro un gruppetto di Cavalieri d'Acciaio ridotti a mal partito; ma erano molto strani, sembravano muoversi lentamente e in modo cadenzato, quasi che la loro stessa avanzata fosse accompagnata da una sorda cantilena ipnotica. Rigel strinse l'impugnatura della spada con forza, poi si rivolse ai due compagni. Non si sentiva certo un capo-spedizione, nè tantomeno pretendeva di distribuire ordini a Dha o a Lawrence. Forse era quello, il motivo per cui avrebbe voluto essere con Bart ed Aleksander: non si sarebbe preoccupato di nient'altro che eseguire gli ordini. Ma un ordine lo aveva ricevuto, in realtà: le ultime parole del Cavaliere del Toro prima che si separassero erano state ben chiare.

    "Affidate la vostra vita ai vostri compagni. E quando tutto sarà finito, tornate da me. Torneremo tutti insieme al Grande Tempio."

    E lo avrebbe eseguito, senza ombra di dubbio: non aveva intenzione di permettere che ai suoi compagni accadesse qualcosa di male, anche perchè in caso contrario il Gran Sacerdote se ne sarebbe preso ogni colpa e responsabilità. No, sarebbero tornati tutti interi.

    Dha, Lawrence. Dobbiamo salvarli, non ce la faranno mai da soli. Abbiamo già dimostrato che se lavoriamo insieme, pur non essendo preparati, siamo in grado di compiere imprese straordinarie... e dobbiamo anche sbrigarci. Io attacco per primo, Dha mi copre le spalle e blocca l'ondata di ripresa. Lawrence, proteggi i soldati. Diamo il massimo, sterminiamoli tutti e mettiamo in sicurezza questo posto.

    Annuì verso gli altri due, poi si voltò e puntò il nemico. Non si era messo a discutere i dettagli perchè non avevano tempo da perdere, e sapeva che quella era la strategia migliore da seguire: se poi ci fosse stata la necessità di cambiare in corsa le cose, loro tre erano quelli che di certo avevano la versatilità maggiore a livello tattico.

    Ma intanto il primo colpo diamolo noi, ragazzino. Mi stai facendo felice.

    Sì, ma vedi di non prendere il mio posto a tradimento, d'accordo?

    Non lo farei mai. Ti chiedo solo un favore... nel momento in cui attaccherai, concentrati su Silas. Fidati di me, gli faremo una bella sorpresa.

    Rigel non rispose, aveva paura di cosa sarebbe accaduto se avesse seguito il consiglio dello spirito... ma sapeva già che lo avrebbe fatto comunque, perchè Methos sulla battaglia era sempre stato affidabile. Saltò su una roccia, e da lì si proiettò verso l'alto con la telecinesi, come se volasse, e si rese conto della situazione: i corrotti premevano verso la base di Aokigahara, e i soldati rimasti sembravano essere l'unica sottile barriera rimasta a protezione. Il ragazzo roteò la spada dorata di Libra, e il suo cosmo esplose in un ruggito: le fiamme azzurre lo avvolsero, poi Rigel piombò in picchiata atterrando direttamente in mezzo alle prime file nemiche, incenerendo le creature più vicine. L'orda sembrò rallentare ancora di più, e per un attimo i mostri non compresero cosa fosse quel nuovo fastidio da schiacciare che si era presentato a sfidarli. Il Cavaliere del Cancro si era messo in una pessima situazione, ma sapeva che i suoi compagni lo avrebbero protetto anche se era circondato. Si sentì tutti gli sguardi del nemico puntati addosso.



    Ma le fiamme si intensificarono, fece roteare la lama dorata mentre il suo cosmo cresceva e la puntò contro il corpo centrale dell'armata e le sue retrovie... seguendo il suggerimento di Methos, e concentrandosi sul gigante Silas.

    Le fiamme divamparono di colpo, accompagnate dal movimento della spada, e andando a formare un gigantesco vortice che si spostò fino ad inghiottire centinaia di quegli esseri. Era un tunnel di fuoco come quello che aveva cercato di formare alla fondazione Grado, senza però il rinforzo del Crystal Wall di Ys. E lui si trovava all'interno, vicino ad una delle due estremità. la cosa che lo stupì fu udire un suono, il suono di un flauto provenire da dietro le sue spalle mentre i corrotti sembravano fermarsi, confusi, senza capire cosa stesse accadendo. Rigel ebbe il tempo di distinguere persino dei particolari: arti mozzati, armi conficcate nel corpo e nella testa, cappi di corda, catene a polsi e caviglie. Poi si voltò anche lui, e lo vide.

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    Lo spirito della Guerra, Silas, era stato in qualche modo evocato da lui. Il suo cavallo si impennò e partì alla carica, brandendo una gigantesca ascia e facendo tabula rasa di ogni corrotto che capitava nel suo raggio di azione. Poi la carica si arrestò e il guerriero alzò la sua arma verso l'alto, abbattendola al suolo. In quello stesso istante, il vortice di fuoco implose contro tutti i corrotti che vi si trovavano ancora all'interno. Silas scomparve nel nulla, lasciando al posto del suo vortice solamente fiamme spirituali che ardevano consumando i corrotti o ciò che ne restava. Rigel era semplicemente sbalordito da quello che era riuscito a scatenare, e si riscosse quando udì la solita, familiare risata chioccia all'interno della sua testa.

    Sorpresa, ragazzino.

    Poi percepì il cosmo di Dha. Lui aveva scaldato la pista, adesso gli altri avrebbero ballato.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Ottimale.
    STATUS MENTALE - Normale... e poi WOW.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - In sostanza blabla iniziale, poi Rigel decolla e atterra stile Ironman in mezzo ai corrotti. Dopodichè scatena contro la parte centrale e verso la parte opposta alla base dell'esercito la tecnica nuova (Gorth e Alek sanno moooolto bene che cosa intendo) che vede il buon Silas al centro dello show. Dato che potevamo essere autoconclusivi, ho voluto esagerare con gli effetti speciali :asd:

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Sekishiki Komuin Ha: Dal momento in cui il primo dei Quattro Cavalieri è stato sigillato, il Custode della Quarta Casa è in grado di evocare la forza dei guerrieri per attaccare i nemici in battaglia. La forza si manifesterà in modo differente, seguendo la natura degli spiriti, e procurando all'avversario danni spirituali e cosmici; questi ultimi avranno l'effetto del Tocco dell'Oltretomba, abilità propria del Cavaliere del Cancro che sarà libero di utlizzare la telecinesi per cercare di influenzare i movimenti dell'avversario. Il potere effettivo e l'efficacia della tecnica saranno sempre proporzionali all'energia del Cavaliere d'Oro e al divario di potere tra i due combattenti; le "forme" che i fuochi fatui potrebbero prendere hanno scopo puramente scenico e non sono da considerare costrutti o simili, e svaniranno al termine dell'attacco.
    Silas - la Guerra: mentre il cavaliere genera un vortice di fuoco spirituale che si proietterà dal suo punto di origine verso l’avversario cercando di circondarlo, nell'aria risuona la melodia di un flauto; le pareti del vortice si accendono di fiamme spirituali che esplodono, rendendo impossibile una fuga dal centro del vortice senza subirne i danni diretti. Dal fondo del vortice giunge quindi un grande flusso di fuochi fatui, che potrebbe prendere la sagoma di un guerriero a cavallo (da considerare semplicemente come una forma, e non un reale costrutto o una entità simile). Al momento dell'impatto, i fuochi del vortice imploderanno verso la vittima dell'attacco.


     
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    La prima cosa che percepì quando arrivarono ad Aokigahara, fu lo scricchiolio secco e gemente di alcuni rami sotto lo stivale della sua armatura; ma poi fu investita dal caos. Urla, strepitii, sinistri rumori di ferro contro la carne, ossa che si spezzavano, il tutto proveniente da un unico senso: l’udito.
    Quando aprì gli occhi, la vista confermò ciò che aveva dapprima percepito e lo spirito colmò il tutto di rabbia, dolore e disperazione.

    Alcuni Steel stavano cercando di tenere testa a quella nuova orda di corrotti, ma erano in minoranza numerica, inoltre, si vedeva che non erano preparati a sufficienza per fronteggiare quel genere di minaccia; sebbene se la cavassero egregiamente per essere umani senza cosmo, il conto delle probabilità non era dalla loro.

    Rigel si accorse immediatamente di quel divario ed imbastì una strategia, Dha si limitò ad annuire voltandosi verso Lawrence quasi in cerca di sostegno; se chi la circondava appariva sicuro e certo, lei anche avrebbe reagito allo stesso modo...forse affidarsi così completamente sugli altri non era la strategia più adatta, ma Dha aveva rafforzato il suo essere mettendo gli altri prima di sé, quindi in situazioni come quelle non riusciva a fare altro.

    Rigel avvampò il proprio cosmo preparandosi a combattere e Dha smise di pensare ed agì: si concentrò sul suo battito cardiaco e cominciò ad accumulare cosmo. Allargò le braccia e dai palmi delle mani cominciò ad uscire una sostanza nera simile alla pece, ma dalla consistenza né liquida né gassosa. Si trattava dell’Omega, un attacco ad area che racchiudeva in sé tutta la potenza distruttiva della Fine in quanto tale. L’Omega si sarebbe allargato su tutta l’area circostante, badando bene a non lambire i propri compagni e gli Steel saint, ed avrebbe inghiottito quegli strani corrotti privandoli di quell’energia vitale che gli permetteva di muoversi.
    Era un attacco pulito, senza forzature e violenze di sorta, nessun arto strappato, nessuna pozza di sangue a terra...l’Omega inghiottiva e basta, consumava e faceva ciò che il suo nome significava: Fine.

    Dha aveva portato il suo attacco da lontano, non perché non volesse sporcarsi le mani, ma perché quell’orda di corrotti aveva un che di particolare: quegli esseri sembravano quasi non morti, degli zombie immobilizzati nella forma in cui la morte li aveva colti, tuttavia non erano morti; aveva percepito perfettamente che una forma di esistenza scorreva in loro, come se fossero uniti da una mente unica e manipolatoria.
    Per tale ragione aveva cercato di preservare il più possibile quei corpi, estinguendo quella sorta di legame vivente, per poterlo poi analizzare in un secondo momento. Sembrava quasi che la corruzione si stesse evolvendo, come se avesse compreso come sopravvivere e diffondersi, esattamente come una malattia che muta il proprio corredo genetico per continuare a prosperare.

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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † ottime
    MENTALMENTE † sull'attenti
    STATUS CLOTH † ottime

    RIASSUNTO AZIONI † Attacco con Omega senza cosmo straordinario e comincio ad indagare

    ABILITÀ
    Illuminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).


    TECNICHEAlpha/Omega - Agyō/Ungyō☀.
    Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.
    Un' innumerevole quantità di universi e di vite che nascono e scompaiono. Sono i due nomi del buddismo giapponese che rappresentano l'alfa e l'omega, luci e tenebre, nascita e morte, l'inizio e la fine, lo yin e lo yang. L'equilibrio tra luce e oscurità è uguale perché entrambe le forze sono in perfetto equilibrio;si afferma che il confronto dei Santi Virgo, che si fronteggiano con tale tecnica, trascenderebbe la "battaglia di mille giorni". Infatti si dice che sarebbe una battaglia eterna che durerebbe per un intero ciclo di reincarnazione, in modo che entrambi i guerrieri combatteranno per sempre, raggiungendo una guerra infinita, anche dopo la reincarnazione essi continuerebbero a combattere. Tali colpi così potenti richiedono al cavaliere, prima di essere eseguiti, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.
    Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.

     
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    Aokigahara



    Ancora una volta, come in un tremendo dejà vu, la battaglia era iniziata ancora prima che potessero appoggiare i piedi a terra.
    Il teletrasporto li aveva portati direttamente nel mezzo della foresta, già satura di ringhi e versi gutturali.

    Le forze nemiche erano qualcosa che Law non aveva mai visto. Non un esercito di mostri assurdi, bensì un'orda di corpi umani dai movimenti rigidi e ripetitivi, l'andatura barcollante.
    Se non fosse stato per quella particolare traccia energetica, li avrebbe scambiati per un esercito di non-morti, richiamati da chissà quale potere osceno. Aveva letto e sentito parlare di rituali blasfemi e negromanzia, storie di vecchie Guerre Sacre e informazioni raccolte dai Saint nel corso dei secoli... tuttavia era convinto di avere di fronte qualcosa di molto diverso.
    A un osservatore meno attento sarebbe facilmente sfuggita l'attenta coordinazione dei loro singoli spostamenti, chiaro segno della caratteristica di massima forza della corruzione: la loro mente interconnessa. Una fiumana di burattini diretti da una gigantesca coscienza collettiva.
    Burattini decisamente macabri, ma infondo non troppo dissimili dai corrotti che affrontava da anni.
    Gli occhi vacui e i bassi gorgoglii gli richiamarono alla mente gli esseri grigiastri dalla pelle lucida che avevano invaso Maré negli ultimi giorni del 2012.

    Erano un branco, famelico e ossessivo nel suo obiettivo come solo la Corruzione sapeva esserlo. La linea di attacco era imprecisa e frastagliata, ma l'impatto sarebbe stato in ogni caso garantito dal numero schiacciante: diverse centinaia, forse un migliaio contro una trentina di difensori.
    Gli Steel Saints che tentavano di resistere all'avanzata dell'orda erano evidentemente molto al di sotto del livello di competenza esibito da Stenson nella battaglia appena conclusa.
    Il loro atteggiamento era molto più simile a quello di un gruppo di fanteria pesantemente armato, che non quello di macchine da guerra fantascientifiche.

    Forse per quello stavano perdendo terreno.

    Scattò ancora prima che Rigel finisse di parlare.
    Aveva analizzato la situazione e gli era chiaro quale fosse il suo compito.
    Corse al massimo delle sue capacità per raggiungere gli Steel Saints, coprendo gli orrendi suoni degli invasori col rimbombo del bang sonico. Un intero gruppo di cadaveri lo separava dall'obiettivo.
    Dandosi ulteriore slancio grazia alla Chiave del Re, raggiunse una velocità considerevole, accumulando cosmo sotto la pianta dei piedi e attorno alle gambe, in diversi nuclei interconnessi. Arrivato quasi a contatto coi primi corrotti, saltò, portandosi a un'altezza sufficiente a schiacciare la testa di quello più vicino con un pestone che ne incrinò il cranio con un sonoro crack, seguito subito da un'esplosione e un conseguente rilascio di energia che obliterò l'intera testa decomposta, spingendo il ragazzo in alto per il contraccolpo. Atterrò dritto sulla fronte di un'altra di quelle oscene creature, che lo fissava con occhi vitrei, sfondando anche la sua scatola cranica. Saltò da una testa all'altra, decapitando in brevissimo tempo una considerevole quantità di zombie fasulli, arrivando infine nel centro dello scontro. Atterrò sul tappeto di foglie e rami spezzati, dando le spalle al gruppo di difensori.

    Restate dietro di me.

    Sollevò il Tridente tenendolo con entrambe le mani perpendicolare al suolo, infondendolo di cosmo che si dispose per tutta la lunghezza dell'arma in forme e linee lucenti. Quando l'arma fu ricoperta completamente, la schiantò al suolo.
    Il cosmo fluì attraverso di essa, come se fosse un catalizzatore, generando una parete composta da stratificazioni di sigilli-scudo.

    [Τρίγωνον Στοιχειωτής]
    ۞ θόλος ۞


    Il muro di sigilli si ramificò velocemente seguendo la sua stessa curvatura, fino a richiudersi sull'intero gruppo come una grande cupola.

    Restate qui sotto e bersagliateli attraverso la barriera. Occhio ai fianchi e alle spalle.

    Poi fu il suo turno di lanciarsi all'attacco.
    Si spostò all'esterno della fitta rete di linee geometriche, attraversandole come se fossero aria, senza alterarli - cosa che sarebbe stata impossibile per chiunque tranne lui, perfino dall'interno - iniziando a falciare i corrotti più vicini al perimetro.
    Sperava di dare modo agli Steel di riprendere fiato e riorganizzarsi. I loro colpi inoltre avrebbero dovuto essere anche più efficaci, data la particolare struttura del sigillo prismatico, per quanto Lawrence non fosse del tutto sicuro che il trucchetto si potesse applicare all'energia proiettata dalle tute tecnologiche.

    Trapassò i primi due con il tridente, guadagnando il tempo per intessere ulteriori trame geometriche che lo ricoprissero completamente. Ogni contatto con la sua carne o l'armatura avrebbe innescato una deflagrazione mirata verso l'esterno, difendendolo a trecentosessanta gradi.
    Continuò ad alternare l'uso dell'arma ai suoi normali metodi di combattimento, ampliando notevolmente le sue possibilità offensive. Al contrario della battaglia di Bibai, quella volta non era necessario distruggere completamente il corpo dei nemici o sigillarli ulteriormente. Doveva solo sperare che, data la loro forma relativamente normale, i punti vitali fossero più o meno gli stessi di un corpo umano.
    Minimo sforzo, massima resa.

    Il peso del Tridente lo aiutava a risparmiare forza di impatto, sfruttando semplicemente l'inerzia e usandolo come tramite per le sue tecniche. Continuava a essere uno stile abbastanza strano per lui, ma in qualche modo era stato facile abituarsi.

    Non si fermò nemmeno per un istante, abbattendo ogni minaccia si avvicinasse troppo al perimetro difensivo e aiutando i soldati ad abbattere i bersagli più grossi, che avevano bisogno di un approccio più fisico.
    Eliminarono tutti i corpi marci in maniera sistematica. Ancora una volta, Law fu costretto a limitare i suoi attacchi a bersagli sicuri per minimizzare il dispendio energetico. Non sapeva quanto a lungo avrebbero dovuto combattere, né poteva prevedere come si sarebbe evoluta la situazione.
    Ma il tempo perso a riflettere poteva essere impiegato in maniera molto più utile.
    Non sprecò energie per sostenere ampi attacchi alla cieca, non solo per non affaticarsi troppo, ma soprattutto per limitare eventuali danni collaterali. Non aveva idea, infatti, di quanto fosse vicina la base nascosta e far saltare in aria tutto quanto gli sembrava una mossa quanto mai stupida, in quella posizione.
    Un colpo in più, un corrotto in meno. Ogni movimento era portato con la maggiore precisione possibile, aiutato dalla maggiore agilità e velocità convesse dalla Chiave.
    Sfruttava l'interezza del suo corpo e tutta l'estensione dell'arma per colpire, concatenando calci e affondi, ancora e ancora, corrotto dopo corrotto.
    Andava semplicemente avanti, danzando quella danza brutale come una macchina, col solo obiettivo di non lasciarne in piedi neanche uno.


    Le tre punte dell'arma bucarono lo sterno della creatura avvizzita, sprofondando fino alla base nel petto bluastro e scavato. Fiotti di sangue nero scivolarono lungo l'asta senza intaccarne la lucentezza. Il cadavere, tornato a essere ciò che sembrava, si accasciò al suolo in maniera sgraziata, come se anche quel burattino avesse perso i fili che lo sostenevano.
    Era l'ultimo.
    I due Cavalieri d'Oro avevano fatto la loro parte, sterminando il grosso dell'esercito.
    Solo quando fu certo della loro vittoria dissolse la cupola-scudo.
    I soldati sembravano provati, ma tutto sommato si poteva dire che fossero anche sollevati. Alcuni di loro avevano dimostrato di riuscire a combattere con una certa competenza. Forse erano reclute più anziane.

    Per un momento, lo sguardo del Triangolo si spostò su uno dei cadaveri più vicini, immerso in una pozza del suo stesso sangue nero. Doveva essere uno di quelli che aveva abbattuto col solo tridente, data la relativa integrità del corpo. Continuava a non capire cosa ci fosse di sbagliato in quelle cose.
    Certo, la corruzione aveva più e più volte mostrato di combattere una guerra tanto psicologica quanto fisica. Erano in grado di sconvolgere anche le menti più salde, assumendo forme incredibilmente varie. Creavano esche, visioni, voci.
    Ma quello?
    A che scopo lasciare che quei corpi mantenessero una sembianza così pietosa?
    Scosse la testa, cercando di togliersi quel pensiero. No poteva certo pretendere di spiegarsi così su due piedi quale fosse il piano, scovare il filo teso dietro a quella storia. La faccenda gli puzzava, anche letteralmente, data la quantità ragguardevole di carne in necrosi che avevano accumulato nella foresta, ma gli elementi erano pochi per formulare qualche ipotesi e le priorità erano altre.

    Non sapendo con chi parlare si rivolse all'intero gruppo.

    State bene? Avete subito perdite? Ci ha inviati il Colonnello Stenson, presumo voi sappiate chi siamo. Non abbiamo un'idea precisa riguardo alle forze nemiche, perciò occorrono informazioni.

    Osservò gli Steel Saints con più attenzione, chiedendosi quanto sapessero loro, di ciò che stavano difendendo.
    Ma non avevano tempo per i dubbi. Perfino mettersi a parlare sul campo di battaglia era un azzardo, ma non potevano combinare nulla di buono agendo nel buio.

    Mi serve un rapporto completo sulla situazione. Quanto è estesa la base? Quanti sono gli ingressi? Che tipo di difese avete?


    narrato ▼ parlatopensato
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    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Affaticato
    STATUS MENTALE ♦ Buono
    STATUS CLOTH ♦ Perfetto, indossata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Mi piazzo tra difensori e attaccanti, difendendo gli steel sotto una cupola che buffa gli attacchi in uscita e nerfa quelli in entrata, poi parto con un po' di picchia-picchia, finché l'orda non si esaurisce. Quindi chiedo agli steel info sulla base in modo da fare quello che dobbiamo fare.
    θόλος = cupola, volta

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE
    Τρίγωνον Στοιχειωτής - Trígōnon Stoicheiotés (Triangolo Ordinatore degli Elementi)
    La tecnica prende il nome dall’appellativo del grande Euclide, che con la sua opera “Elementi” diede fondamento alla Geometria. Il Saint traccia complesse forme partendo dalla base di 13 triangoli disposti a diverse angolazioni nello spazio, formando un sigillo stratificato che può prendere forma differente a seconda delle esigenze di combattimento, come ad esempio una cupola o un grosso scudo.
    Lo scopo della tecnica è duplice, venendo utilizzata sia per scopi difensivi e offensivi.
    DIFESA – Il Cavaliere orienta i sigilli in modo da creare una struttura tridimensionale, che si comporta esattamente come un prisma ottico quando rifrange la luce nei sette colori dell’iride, allo scopo di disperdere e assorbire l’impatto e la radiazione cosmica del colpo dell’avversario. In relazione al dislivello energetico, questa barriera consente di ridurre anche significativamente i danni inflitti da un attacco, fino ad annullarli.
    ATTACCO – I sigilli prismatici funzionano anche nel modo opposto: senza la necessità di variarne la forma tridimensionale, essi possono essere adattati al fine di concentrare il cosmo dell’utilizzatore quando vengono attraversati da quest’ultimo, permettendo di fatto di lanciare colpi estremamente potenti e densi. La massima espressione di questa tecnica consente di lanciare una sfera di cosmo concentrato come una palla di cannone, di forza superiore a un semplice attacco cosmico, anche se non al livello che può raggiungere un essere dotato di un Cosmo Straordinario.

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Εύχέρεια (Euchéreia) - Agisce sulla fisiologia in modi disparati, alterando la velocità di trasferimento sinaptico e migliorando la risposta della placca neuromotoria, oltre a bilanciare in maniera più efficiente del normale il rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, per ottenere movimenti più rapidi, fluidi e veloci. (Buff Agilità)


     
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    L
    a combinazione delle vostre tecniche con gli attacchi potenziati degli Steel Saints, spazza via nel giro di un istante tutti i corrotti.

    Lo Steel più alto in grado, quello evidentemente più capace, si avvicina e si libera dell'elmo. E' un uomo di circa 65 anni, pelato e ricoperto di cicatrici. La pelle è duro cuoio e gli occhi azzurri sembrano anch'essi armi.

    "Capo Istruttore Willrod, lieto di fare la vostra conoscenza Cavalieri. Vengo subito al dunque. Le difese sono di per sé ottime, in condizioni normali. In un attacco triangolato a tutte le basi del Giappone, l'energia che sostiene il sistema di difesa e le armature è messa a dura prova e rischia di lasciare ogni base inerme. Inoltre questo è un luogo di addestramento considerando la struttura della base e le caratteristiche di ciò che in essa è archiviato, quindi potremmo resistere a un altro paio di questo tipo di assalti, non di più. Consider...

    Non fa in tempo a finire che subito altre grida orribili annunciano l'arrivo di una nuova ondata di corrotti.
    Questa volta però non sono soli.

    Lo strano cosmo percepito in precedenza si palesa nel suo possessore.



    Un giovane uomo, biondo e glabro, con vesti sacerdotali.

    Perché rendere tutto più difficile? Non vedete come questi "Corrotti" siano così giovani e colmi di entusiasmo? Lasciateli espriremere in pace la loro gioia.

    La voce è soave e melliflua, poi si rivolge ad un corrotto che gli passa accanto, certo di parlare a tutti.

    Unite pure gli umani ai vostri ranghi, ma non toccate altro.

    Il luccichio del suo sguardo da chiaramente l'idea dell'incommensurabile differenza di potere tra i due.
    Poi vi si rivolge, sempre sorridendo.


    Mentre i corrotti si lanciano verso gli steel saints, una morsa di energia cinetica vi circonda, cercando di schiacciarvi gli uni contro gli altri, premendo da ogni direzione...

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Il tizio cerca di stritolare voi tre con morsa cinetica a energia nera, mentre i corrotti si lanciano verso gli steel che iniziano a difendersi.

    Gestite la cosa come un duello normale. Potete agire anche sui corrotti se volete :zizi:

    Dha percepisce considerevole fastidio quando il tizio appare. Non dovrebbe esistere :yeye:

    Avete 7 giorni per postare.

    A voi!:zizi:


    Edited by Gorthaur - 24/3/2020, 13:45
     
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    Il capo Istruttore Willrod sembrava un uomo caparbio, le cicatrici sul volto erano il suo biglietto da visita ed il suo curriculum. Egli li ragguagliò velocemente sulla posizione difensiva che non era messa così male in una situazione normale, ma non era quello il caso: tutte le basi della Fondazione erano sotto attacco, quindi non ci sarebbe voluto molto prima che collassassero lasciandoli inermi. Per un po’ però potevano ancora tenere testa a quel tipo di attacchi e con i saint al loro fianco forse anche studiare una strategia che mettesse fine a quei continui assalti...la speranza aveva appena fatto breccia sul viso di Dha che stava abbozzando un leggero sorriso annuendo al capo Istruttore, quando nuove grida preannunciarono l’arrivo di una nuova orda di corrotti. Si voltò verso la direzione dell’assalto, quando fu investita da un cosmo anomalo che le ricordava quello che aveva assaporato durante l’attacco della corruzione non morta.

    Un giovane uomo con vesti sacerdotali apparve insieme all’orda, parlò loro con voce melliflua, orgoglioso della sua giovane armata così vogliosa di agire.
    Più che il tono o l’aspetto dell’essere, Dha fu colpita dalla natura di quel cosmo: violava qualsiasi legge di ogni semipiano di esistenza, era un’essenza anomala, indecifrabile, che non sarebbe nemmeno dovuta esistere.

    °Ragazzi attenzione al chierico, esso mi inquieta...non...non capisco cosa sia, non dovrebbe proprio essere!°

    Comunicò quel messaggio telepaticamente ai suoi compagni, non riuscendo a distogliere lo sguardo da quell’anomalia vitale. Tuttavia quando si rivolse ad uno dei suoi corrotti, invitandolo ad accogliere gli umani nei loro ranghi, una nuova preoccupazione la colse ed i pezzi del mosaico andarono al loro posto: una forma di corruzione capace di adattarsi e di espandersi come una malattia, non morti giovani manovrati da una mente comune, involucri ubbidienti pronti a contagiare.

    Non ci fu tempo per mettersi d’accordo con gli altri,sperò soltanto che in quel momento le priorità dei suoi compagni combaciassero con le sue: proteggere.
    Come l’orda di corrotti si mosse verso gli Steel Saint, Dha evocò il Negatio Malum; una barriera difensiva impenetrabile, capace di schermare qualsiasi tipo di attacco, che sistemò non attorno alla sua figura ma bensì sugli Steel Saint. Cercò di racchiuderne il più possibile sotto il suo raggio d’azione della cupola, loro avrebbero potuto continuare a bersagliare dall’interno l’orda, al sicuro sotto la cupola difensiva.

    Poi arrivò la morsa cinetica; dovevano separarsi per non rischiare di ostacolarsi l’un l’altro, ma Dha se voleva contrattaccare non avrebbe potuto muoversi da lì, doveva controllare lo stato della barriera...sapeva che Rigel disponeva del teletrasporto ma Lawrence no. Non ci pensò due volte: afferrò il braccio del cavaliere del Triangolo e con uno strattone lo teletrasportò, soltanto lui, in alto a diversi metri d’altezza dal suolo.
    Dha rimase in posizione subendo il prima persona la morsa cinetica tentando si resistergli avvampando il proprio cosmo, anche se ciò non bastò ad evitare che fosse costretta ad inginocchiarsi a terra per limitare la superficie di corpo esposta a tale pressione; tuttavia evitò che ciò fu visibile all’avversario coprendo tutti i suoi movimenti con un’illusione: prima che i suoi compagni si spostassero, o venissero teletrasportati, occultò la loro posizione reale rendendosi e rendendoli invisibili, al loro posto creò dei cloni di loro tre avvinghianti e contorti sotto la morsa cinetica del chierico, di modo da far credere all’essere che effettivamente il suo attacco fosse andato a buon segno. Infine attaccò direttamente: srotolò il rosario e lo indirizzò come una frusta al volto del chierico, facendo partire l’attacco dal braccio della sua copia illusoria e nascondendo la reale posizione del rosario con centinaia di finti rosari illusori.
    Il rosario era pregno di potere spirituale e cosmico, che serviva come veicolo per il Chorus Caelestium, la sua privazione sensoriale. L’intento era quello di distrarre l’avversario dall’attacco diretto del rosario per permettere alla privazione sensoriale, del senso della vista, di colpire l’avversario in tutta la sua interezza.

    La potenza del chierico era notevolmente superiore alla sua, se presa singolarmente, ma la presenza di Rigel e Lawrence insieme poteva davvero stravolgere la situazione, combinando difesa ed attacco...sapeva che anche loro avrebbero pensato alla sicurezza degli Steel Saint prima della loro. Inoltre quando aveva teletrasportato Lawrence in alto, aveva comunque pensato ad un modo per recuperarlo nel caso si fosse ritrovato troppo vicino all’avversario; avrebbe infatti usato il suo rosario come una catena per arrotolarlo attorno ad una sua estremità e riportarlo in una posizione sicura.
    Era la prima volta che tentava un diversivo di quella portata e sperò di non aver peccato di superbia lasciando troppe variabili al caso.

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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † schiacciata sotto il peso della morsa cinetica
    MENTALMENTE † confusa e irrequieta
    STATUS CLOTH † ottime

    RIASSUNTO AZIONI † Dha riferisce ai compagni telepaticamente ciò che sente dal chierico, difende con il Kaan gli Steel Saint lasciandogli la possibilità di contrattaccare l'orda. Contrattacca nell'ordine: crea un'illusione che renda invisibile lei stessa ed i suoi compagni, mettendo al loro posto l'immagine di tre loro cloni che accusano il colpo della morsa cinetica, mentre sarà solo Dha, coperta dall'illusione di invisibilità, ad accusarla. Teletrasporta Law a qualche metro d'altezza, attacca con il rosario(attacco debole) pregno di puro spirito e cosmo il volto del chierico, creando però l'illusione che l'attacco parta dal braccio del suo clone illusorio e mascherando la sua effettiva posizione con centinaia di altri rosari illusori, mentre accumula cosmo per portare la privazione sensoriale (attacco forte) alla vista dell'avversario.
    Bonus difesa: nel caso ne avesse bisogno Law sarà trascinato via dal rosario a modi catena.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).

    Telepatia.
    La trasmissione del pensiero permette ai cavalieri in possesso di tale abilità, di comunicare con la mente senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. In questo modo si potranno avere intere conversazioni mentali senza che estranei riescano ad udirle.


    TECNICHENegatio Malum - Kaan.
    Difesa personale/ad area, tutte le componenti
    Tecnica difensiva (bouncer) completa.

    Questa particolare tecnica difensiva, tramandata dai precedenti cavalieri di Virgo come difesa praticamente impenetrabile quasi assoluta, permette al cavaliere di creare una sfera attorno al proprio corpo pregna del potere delle fiamme del leggendario Garuda, capaci di epurare ogni male. All'interno di tale barriera, che ricopre il cavaliere proteggendolo a 360 gradi, egli sarà praticamente invulnerabile, potendo contare su una difesa completa e totale da qualsiasi genere di attacco fisico, elementale, energetico, spirituale e mentale (la sfera protettiva può assumere un diametro massimo di due metri e quindi ospitare un secondo individuo oltre al cavaliere). Inoltre sfruttando le proprie capacità telecinetiche, il cavaliere potrà tentare di ritorcere contro il nemico il suo stesso attacco, aumentandone l'effetto con l'aggiunta del proprio cosmo (se l'energia dell'avversario è inferiore a quella del cavaliere la tecnica potrà respingere l'attacco bruciando però la possibilità del cavaliere di sfruttare una propria tecnica offensiva nel medesimo turno -varrà quindi come difesa + contrattacco- se il cosmo in gioco è pari la tecnica devierà semplicemente senza riflettere, mentre qualora dovesse difendersi da un avversario più potente varrà come semplice e normale difesa). Tuttavia tale tecnica non è da ritenersi infallibile; ai fini dell'efficacia bisogna tenere conto del divario energetico fra il saint e l'avversario, inoltre proprio per la sua caratteristica assoluta, essa richiederà una notevole concentrazione e durante la sua esecuzione al cavaliere non sarà permesso di muoversi.

    Chorus Caelestium - Tenbu Hōrin.
    Attacco ad area, componente illusoria e spirituale
    Tecnica suprema.

    La consapevolezza unita ad una buona dose di esperienza e pratica, hanno permesso ai cavalieri di Virgo di creare una tecnica unica nel suo genere, dove l'arte della difesa si intreccia a quella dell'attacco. Tale tecnica per la sua singolarità ha una durata prolungata nel tempo, arrivando a proseguire fino a sei turni di gioco.
    Modalità Difensiva: tramite una serie di realistiche e curate illusioni, il cavaliere tenterà di confondere l'avversario utilizzando le più disparate forme o ambientazione desiderate; in questo modo proverà a celare la sua posizione, o a moltiplicare la sua immagine in vari punti, per disorientare il nemico e rendere possibile la sua successiva privazione sensoriale. (Durante l'esecuzione prolungata del Chorus Caelestium, al cavaliere non sarà concesso l'utilizzo di altre tecniche, poiché la difesa sarà rappresentata appunto dalle illusioni)
    Modalità Offensiva: essa rappresenta il vero attacco mirato al danneggiamento dell'avversario. Ad ogni turno il cavaliere procederà alla privazione di un senso alla volta (con ordine vario) utilizzando come tramite la sua manipolazione spirituale, a seguire ad ogni tentativo di eliminazione sensoriale seguirà un'esplosione spirituale volta a danneggiare i nemici coinvolti con ingenti danni spirituali. In ogni turno di gioco egli potrà colpire soltanto un singolo senso, sfruttando le illusioni da lui generate per essere meno esposto ad eventuali attacchi nemici.
    Data la complessità di tale tecnica, essa richiederà un ingente consumo energetico e verrà utilizzata come ultima risorsa contro i nemici più potenti o in certi casi estremi. (La perdita dei cinque sensi sarà temporanea nei normali scontri; può divenire permanente durante lo svolgimento di Quest con l'approvazione del Game/Quest Master qualora lo ritenga opportuno).

    Vista: con la perdita di tale senso si avrà la cecità completa; sagome, colori e luci saranno impossibili da percepire nel labirinto oscuro di tale offuscamento.

     
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    La risposta avvrivò da un uomo dall'aspetto duro e severo, una di quelle figure che ispirano rispetto e obbedienza alla sola vista. Non a caso si trattava del Capo Istruttore.
    Law rispose con un cenno al saluto di Willrod per poi ascoltare con attenzione le parole seguenti.
    A quanto pareva, il problema maggiore da affrontare non consisteva tanto nell'attacco in sé, quanto piuttosto alla simultaneità dei vari attacchi in tutto il Giappone.
    Un attacco su così larga scala era già impressionante, pur senza considerarne l'organizzazione e la precisione. Chiunque ci fosse dietro doveva avere delle informazioni molto precise.
    Dovevano trovare un punto di vantaggio, o almeno capire esattamente cosa stessero proteggendo e studiare una strategia adeguata a farlo.

    Ma il tempo era già esaurito.
    Altre urla. Altri corrotti. Non si aspettava certo di essere al sicuro così, allo scoperto, ma sperava che avessero almeno qualche minuto per potersi riorganizzare.

    La presenza si fece più vivida, quasi schiacciante, mentre una figura scura scivolava tra le ombre degli alberi.
    Un colletto bianco. Una veste nera da prete, semplicissima. Il volto che li fissava aveva qualcosa di estremamente inquietante, a prescindere dalla potenza che emanava.
    Sembrava a tutti gli effetti un giovane prete biondo e molto magro.
    Law venne invaso dalla stessa confusione provocata dagli strani corrotti appena affrontati. Perché quelle forme? Perché quell'apparenza? C'era qualcosa di veramente strano in quella faccenda, e la sua incapacità di comprensione lo stava frustrando terribilmente.

    Tuttavia lo studiava, cercava di comprendere il più possibile, di analizzare, come era sua abitudine, tutti i dettagli.
    Il prete si rivolse a loro con tono sgradevole, quasi canzonandoli, poi al corrotto che strisciava al suo fianco. Emanava una potenza superiore a quella dei due Gold Saints.
    Più o meno nello stesso momento, il ragazzo percepì il messaggio allarmato della Vergine, che altro non fece che confermare le sue preoccupazioni. Di certo le percezioni di Dhawith andavano ben oltre le sue e quell'avvertimento non aveva affatto un significato banale.

    E l'attacco riprese. L'ordine dato al singolo corrotto scatenò un'altra orda di corruzione.
    La ragazza agì un'istante prima di Law, proiettando lo stesso scudo che le aveva visto utilizzare ad Atene, mentre lui vi sovrappose una fitta rete cosmica, intrecciando linee che sarebbero servite da ulteriore difesa rinforzando quella strana tecnica almeno nella sua componente più fisica, ricreando una versione semplificata della struttura che aveva appena sciolto.
    Avevano fatto lo stesso ragionamento: in sostanza, in quel momento la priorità era quella di non far sprecare troppe energie agli Steel Saints, evitando il rischio di un collasso generale del sistema di difesa.

    Il sacerdote, però, non intendeva fare da spettatore. Mentre i corrotti attaccavano in massa, lui non smetteva di sorridere.
    Il cosmo opprimente che emanava dal biondo impennò bruscamente, quasi fosse un prolungamento di quella smorfia odiosa. Lawrence si sentì immediatamente schiacciare contro Dhawith e Rigel. Una forza invisibile li stava letteralmente stritolando. Iniziava già a sentire dolore ovunque e poteva sentire la cloth scricchiolare sotto quell'incredibile forza. Avrebbe subito danni ingenti se non si fossero difesi adeguatamente.

    L'istante dopo non sentiva più nulla. Era solo disorientato. E dolorante.

    Gli effetti secondari di Euchéreia diedero una potente scossa ai suoi sensi, facendogli realizzare il più velocemente possibile lo strano modo in cui la situazione era mutata. Gli fischiavano le orecchie e sentiva i muscoli intorpiditi per l'improvvisa compressione. I rimasugli del cosmo di Virgo si dispersero e lui iniziò a cadere.
    Apprezzava che la ragazza avesse avuto una simile idea così in fretta. L'aveva salvato da un attacco potenzialmente molto pericoloso e al contempo aveva posto le basi per un'adeguata risposta. Lui, dal canto suo, non avrebbe sprecato di certo la preziosa occasione.

    La maggiore agilità offerta dai sigilli gli permise di stabilizzare la posizione. Era esattamente sopra la testa della creatura, a un affondo di distanza. Non avendo tempo per imbastire una strategia più accurata, semplicemente fece ardere il cosmo attraverso l'arma di Libra e scaricò il colpo verso il basso, mantenendosi perfettamente perpendicolare al suolo e mirando direttamente al cranio dell'avversario.
    Non sapeva contro cosa stava per scontrare il tridente. Sperava di riuscire almeno a fenderne la pelle, se di pelle si trattava, ma lo scopo era di riversare direttamente a contatto col suo corpo tutti i sigilli che sarebbe riuscito a creare in quella frazione di secondo. Ognuno di essi si sarebbe fuso all'essenza stessa dell'individuo, aggredendo il suo cosmo e inibendolo il più possibile, portandolo un passo più vicino al livello dei suoi due compagni d'arme.

    L'ultima serie di figure, le ultime a colpirlo, sarebbero invece esplose a contatto, dando a Law il tempo di atterrare e riprendere equilibrio e forse perfino permettendogli di distrarre ulteriormente il nemico da qualunque cosa stessero preparando gli altri due.


    narrato ▼ parlatopensato
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    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Dolorante per la rapida compressione
    STATUS MENTALE ♦ Concentrato
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Rinforzo il kaan con uno strato di sigilli-scudo, poi fondamentalmente mi prendo parte della stretta, ma Dha mi risparmia il grosso dei danni al corpo e alla cloth teleportandomi sulla testa del prete e lasciandomi solo dolorante. Da lì affondone verso il basso che convoglia sigilli per il cosmo del nemico [ AF ], poi piccola esplosione [ AD ] che serve a coprire il mio riposizionamento e magari pure come ulteriore distrazione per favorire l'attacco di Dha/Rigel o un loro spostamento.

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE

    Τρίγωνον Στοιχειωτής - Trígōnon Stoicheiotés (Triangolo Ordinatore degli Elementi)
    La tecnica prende il nome dall’appellativo del grande Euclide, che con la sua opera “Elementi” diede fondamento alla Geometria. Il Saint traccia complesse forme partendo dalla base di 13 triangoli disposti a diverse angolazioni nello spazio, formando un sigillo stratificato che può prendere forma differente a seconda delle esigenze di combattimento, come ad esempio una cupola o un grosso scudo.
    Lo scopo della tecnica è duplice, venendo utilizzata sia per scopi difensivi e offensivi.
    DIFESA – Il Cavaliere orienta i sigilli in modo da creare una struttura tridimensionale, che si comporta esattamente come un prisma ottico quando rifrange la luce nei sette colori dell’iride, allo scopo di disperdere e assorbire l’impatto e la radiazione cosmica del colpo dell’avversario. In relazione al dislivello energetico, questa barriera consente di ridurre anche significativamente i danni inflitti da un attacco, fino ad annullarli.

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Εύχέρεια (Euchéreia) - Agisce sulla fisiologia in modi disparati, alterando la velocità di trasferimento sinaptico e migliorando la risposta della placca neuromotoria, oltre a bilanciare in maniera più efficiente del normale il rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, per ottenere movimenti più rapidi, fluidi e veloci. (Buff Agilità)



     
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    Le acque si calmarono, e con un certo sollievo Rigel constatò che il suo attacco era stato abbastanza efficace da fornire agli altri il tempo di approntare difese che potessero proteggere i cavalieri d'acciaio e sterminare il resto dei corrotti. Si era appena riavvicinato agli altri, aveva a malapena sentito ciò che il capoistruttore Willrod aveva detto a proposito degli attacchi in contemporanea alle varie basi alleate e a capire la natura del problema, quando un nuovo cosmo si palesò, e con esso una nuova ondata di corrotti pronti alla carica. Quel cosmo sinistro apparteneva ad un tipo alto e dinoccolato, vestito da prete e con un sorriso lievemente sghembo disegnato sul volto beffardo.

    Una volta vidi una cosa del genere, solo che quello vestito da prete era Hypnos. Questo tipo mi piace anche di meno, ma decisamente non è lui.

    Rigel lo guardava, tenendosi pronto. Dha gli aveva confusamente comunicato qualcosa sul fatto che quell'essere non sarebbe dovuto esistere... capirai, neanche il resto della Corruzione sarebbe dovuto essere presente in quel mondo, ma da come si atteggiava il loro avversario sembrava comunque uno in grado di comandare. E questo avvenne: sussurrò qualcosa al corrotto più vicino, e tutti quanti partirono alla carica. Non sembravano diversi da quelli sconfitti in precedenza, avrebbero potuto sconfiggerli facilmente.

    Ma il "prete" sorrideva.

    Fu il suo cosmo ad espandersi, andando a serrarsi intorno ai tre cavalieri per bloccarli. Sembrava solo intenzionato a immobilizzarli - potendo procurargli una quantità di dolore non indifferente, in ogni caso - dato che il suo cosmo sembrava superiore ai loro e un tentativo di ucciderli sarebbe potuto essere ben diverso. Forse. Però... però ai corrotti interessavano i cavalieri d'acciaio, mentre loro erano trattenuti in balìa del cosmo del loro capo.

    Perchè? Che cos'ha in mente?

    D'istinti aveva cercato di opporre resistenza combattendo il fuoco con il fuoco e la mente con la mente, ma la sua forza nell'uso della telecinesi non era paragonabile a quella dell'avversario, sentiva la pressione sempre più forte, le ossa del torace scricchiolare e il respiro che iniziava a venir meno. Poi avvertì qualcosa nel cosmo dei suoi compagni, e percepì Dha che creava delle illusioni e indirizzava parte della sua energia su Law, che scomparve nel nulla.

    Bella idea, ragazza.

    Il complimento di Methos fu udito solo dal Cavaliere della Quarta Casa, che arretrò dietro la propria immagine che veniva sempre più schiacciata contro i compagni. Bruciò il proprio cosmo in un atto di resistenza, poi le fiamme azzurre lo avvolsero e scomparve. Pregò solo di essere abbastanza rapido da mandare a segno la sua mossa, almeno in parte.

    Riapparve alle spalle del prete, a neanche due metri di distanza con i fuochi fatui che gli vorticavano intorno e che andarono a fondersi nella spada che aveva ricevuto da Alexis. Vide Dha che attaccava con il suo rosario, e Lawrence dall'alto con il tridente. Portò al massimo il proprio cosmo, portando con la spada un fendente che andasse a coprirgli eventuali vie di fuga. Anche se era più forte, almeno uno dei tre cavalieri doveva riuscire a colpirlo: e se ci fossero riusciti tutti, tanto meglio.

    Ma il ragazzo non riusciva a togliersi dalla testa il fatto che i corrotti insistevano ad essere mandati contro i cavalieri d'acciaio ignorandoli. Possibile che l'obiettivo fosse lasciare intatta la base per poi utilizzarla secondo i propri scopi?

    Quindi se ne usciamo vivi la domanda da fare a Stenson è questa: cosa accadrebbe se il nemico avesse a disposizione gli insediamenti della Fondazione contro gli esseri umani, anzichè distruggere tutto come al solito? Li eliminerebbero tutti in un colpo?

    Forse sì, vecchio. E sarebbe scacco matto.

    L'unica cosa certa era che Willrod e i suoi dovevano resistere ancora un po' da soli. Cercare di difenderli in quel frangente significava rimanere scoperti contro il loro avversario e poi morire tutti: non c'era scelta, i tre Cavalieri dovevano prima sistemare quel tizio se volevano che i guerrieri della Fondazione avessero qualche chance di sopravvivere.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Indolenzito dalla presa dell'avversario.
    STATUS MENTALE - Concentrato e pensieroso.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Dunque, sulle prime incassa la morsa e tenta di resistere anche se gli puzza di imbroglio il fatto che i corrotti li abbia mandati dagli steel e non contro di loro. Poi si rende conto di quello che fa Dha, si teletrasporta dietro il pretonzolo prima di subire troppi danni e gli tira contro una spadata convogliando il suo cosmo nell'arma psperando di fargli male soprattutto con il tocco dell'oltretomba. No attacco debole, punta tutto sulla sorpresa con un classico attacco alle spalle in stile D&D vecchia maniera. Quello che dava +4 al tirpo per colpire, per capirci XD

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Sekishiki Komuin Ha: Dal momento in cui il primo dei Quattro Cavalieri è stato sigillato, il Custode della Quarta Casa è in grado di evocare la forza dei guerrieri per attaccare i nemici in battaglia. La forza si manifesterà in modo differente, seguendo la natura degli spiriti, e procurando all'avversario danni spirituali e cosmici; questi ultimi avranno l'effetto del Tocco dell'Oltretomba, abilità propria del Cavaliere del Cancro che sarà libero di utlizzare la telecinesi per cercare di influenzare i movimenti dell'avversario. Il potere effettivo e l'efficacia della tecnica saranno sempre proporzionali all'energia del Cavaliere d'Oro e al divario di potere tra i due combattenti; le "forme" che i fuochi fatui potrebbero prendere hanno scopo puramente scenico e non sono da considerare costrutti o simili, e svaniranno al termine dell'attacco.
    Silas - la Guerra: mentre il cavaliere genera un vortice di fuoco spirituale che si proietterà dal suo punto di origine verso l’avversario cercando di circondarlo, nell'aria risuona la melodia di un flauto; le pareti del vortice si accendono di fiamme spirituali che esplodono, rendendo impossibile una fuga dal centro del vortice senza subirne i danni diretti. Dal fondo del vortice giunge quindi un grande flusso di fuochi fatui, che potrebbe prendere la sagoma di un guerriero a cavallo (da considerare semplicemente come una forma, e non un reale costrutto o una entità simile). Al momento dell'impatto, i fuochi del vortice imploderanno verso la vittima dell'attacco.


     
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    L'
    uomo chiude gli occhi, sempre sorridente, chinando leggermente il capo.

    Sembra non prestare minimamente attenzione alle vostre mosse, mentre gli Steel riescono grazie al vostro supporto difensivo a falciare la prima ondata di corrotti, subito seguita ad una seconda, ancora più numerosa e violenta.

    Mentre vi avvicinate, ognuno dalla propria posizione, percepite l'espandersi dell'energia cosmica dell'avversario.
    E' qualcosa di strano, è come se fosse un'assenza più che una presenza.


    Una sensazione atavica di pericolo vi coglie, poi un lampo accecante.
    Appena prima dell'impatto dei vostri assaldi, dal suo corpo erompe un'esplosione terrificante che spazza via, alberi terra e ogni altra cosa nel suo raggio d'azione.
    6352838-5991932931-30725
    Corrotti e Steel vengono scagliati al suolo, ma subito riprendono il combattimento.
    Sembra che abbia voluto contenere l'area d'effetto... ma solo quella.

    Il colpo è stato devastante, tanto da creare un profondo cratere sotto di lui, su cui lui vola a mezzaria.

    "Il troppo è nemico della strategia, giovane Cavaliere di Virgo. Come potevi continuare a mantenere la tua difesa se fossi realmente caduta vittima del mio assalto... e come avrei potuto non accorgermi che la mia presa non era più su di voi?"

    I vostri assalti sembrano non averso danneggiato particolarmente. Il tessuto che copre la schiena è lacero, ma il taglio fumante si sta rapidamente cicatrizzando così come, stranamente, la stessa veste. Il punto obiettivo del tridente è leggermente bruciato.
    Gli occhi, nuovamente aperti, sono colmi di una fiamma biancastra ed inquietante.

    7uiuq1w



    "Ho molto da fare, ma se proprio volete accelerare la vostra dipartita, cercate di adottare tattiche capaci almeno di farmi svagare... gestire queste bestie è quanto mai snervante."

    Verso la fine notate per la prima volta disappunto nella sua voce, mentre il suo corpo si muove verso i corrotti e gli steel saints, lentamente e sospinto dalla propria energia cinetica.

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Dunque, il tizio reagisce al vostro attacco combinato con una tecnica che unisce energia spirituale (che ha contrastato l'effetto di privazione sensoriale), cosmica e cinetica. Abbiate idea che il punto di esplosione è distante dall'entrata della base di un centinaio di metri, ma il raggio dell'esplosione è ridotto, circa cinquanta.

    L'energia dell'esplosione è Energia Suprema. Ricordo a Law e Rigel che le armi di libra possono essere usate anche per convogliare energia per la difesa.

    L'avete parzialmente colpito, ma non sembra gli abbiate fatto gran ché. E' sicuramente molto potente, almeno quanto il Grande Sacerdote.

    Dha percepisci ora chiaramente che i suoi poteri sono quelli di un Daimon, ma ancora percepisci qualcosa che non va, qualcosa di profondamente sbagliato nella sua emanazione cosmica, qualcosa vincolato da un terrificante anatema,

    Anche Rigel e Methos individuano similitudini con il cosmo dei Daimon incontrati nella Dimensione Spirituale, ma il suo specifico cosmo è molto più inquietante e strano.

    Per gli Steel Saints si sta mettendo male, stanno iniziando ad arretrare verso la base trascinando i feriti. Presto verranno sopraffatti.
    Potete decidere di autarli, dividervi, non aiutarli etc...
    Agite sempre come in duello :yeye:

    Siate oculati nella prossima strategia che questo è grosso :zizi:

    Avete 7 giorni per postare.

    A voi!:zizi:
     
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    Fu qualcosa di impercettibile, un baluginio al lato dell’occhio, una sensazione che le fece accapponare la pelle e la mise in allarme; aveva sottovaluto troppo il suo avversario o forse aveva sopravvalutato lei ed i suoi compagni...no la speranza e la fede non era mai troppa, tuttavia non aveva tenuto conto di molte cose ed ora in qualche modo se ne stava rendendo conto.

    Un boato assordante preannunciò un’esplosione che partiva dal corpo stesso del chierico, cominciava a detestare come quella presenza stesse profanando la toga che indossava con atti così spietati e maligni.

    «NO!»

    Allungò il braccio libero dal rosario, verso l’essere e desiderò soltanto fermare il tempo, bloccarlo...ed in effetti Dha possedeva tale capacità, solo che fluì da lei in maniera quasi involontaria: quando si rese conto di ciò che poteva fare amplificò il proprio cosmo, la stasi temporale avrebbe invaso l’area comprendente il chierico ed i corrotti, badando bene a non ostacolare i suoi compagni né gli Steel Saint, che cominciavano a risentire degli effetti della prima ondata di corrotti. Avrebbe potuto prendere il tempo che le occorreva, ma quel tempo rubato non sarebbe stato abbastanza, non poteva difenderli o proteggerli da ciò che inevitabilmente sarebbe accaduto. La potenza di quell’essere era soverchiante, tremendamente pari a quella del loro Gran Sacerdote, eppure così diversa e terribile; aveva finalmente riconosciuto nel chierico un daimon, ma aveva un sapore ed una sfumatura vincolata a qualcosa di profondamente sbagliato...non doveva essere così, era inaccettabile.

    Un’ondata spirituale la accarezzò smorzandole il fiato, annaspò spostandosi lateralmente di qualche metro, piegandosi e portandosi una mano alla gola; le pareva di non riuscire a respirare e che la pressione del luogo si fosse fatta più pesante.

    Cercò di tornare cosciente sul presente, Law era troppo vicino all’epicentro dell’esplosione, fortunatamente quell’aspetto non l’aveva lasciato al caso: mosse il rosario, già vicino al ragazzo, con la telecinesi imbrigliandolo attorno al tridente che il compagno stringeva, quel contatto sarebbe stato sufficiente per riportarlo vicino a lei teletrasportandolo. Il Silver Triangolo non possedeva difese spirituali e l’esplosione in atto sembrava un agglomerato di spirito,cosmo e mente. Se era riuscita a mettere in ginocchio lei, non voleva pensare a cosa poteva fare al ragazzo. In quel momento sperò che Rigel pensasse a come mettersi al sicuro, perché lei non avrebbe potuto fare nulla per lui; infuse attraverso il rosario, ancora legato all’arma del Triangolo, il potere della sua difesa assoluta. Il Negatio Malum avrebbe viaggiato tra i grani fino ad unirsi al tridente, in quella maniera Dha si stava affidando completamente al compagno, concedendogli in tutto e per tutto la sua difesa.

    Infine attaccò, forse prima aveva davvero ragionato troppo perdendosi in raffinatezze strategiche, questa volta non si sarebbe risparmiata, avrebbe attaccato senza freni e virtuosismi vari. Strinse i pugni e chiuse gli occhi accumulando quanto più cosmo poteva in minor tempo possibile, il suo corpo cominciò a vibrare come un diapason per lo sforzo improvviso e prolungato. Infine caricò l’arma di libra che aveva con sé, infuse in essa rabbia e disperazione perché in quel momento si sentiva schiacciata e abbandonata, voleva far male e la barra tripunte in quel momento rappresentava tutta la sua frustrazione accumulata, il risentimento per quel l’essere che con la sua sola presenza pareva offenderla ed umiliarla. Solo qualche istante dopo, spalancò gli occhi e lanciò l'arma infusa della pura luce creazionistica dell’Alpha portata a cosmo straordinario; essa aveva come effetto collaterale quello di privare il cavaliere del senso della vista. Insieme alla luce pure il desiderio di distruzione e rivalsa scemò dal corpo della gold saint.


    GkJvmPO
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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † smorzata dalla prima ondata spirituale dell'esplosione, no vista
    MENTALMENTE † varie, frustrazione, ira
    STATUS CLOTH † buone
    RIASSUNTO AZIONI † Time Stop sull'area del chierico e della corruzione, teletrasporto Law attraverso il contatto con il rosario (precedentemente portato dalle sue parti) vicino a me per potergli concedere il Kaan sempre attraverso il rosario (lasciata a lui la descrizione della difesa). Nel frattempo accuso una prima ondata spirituale che mi piega al suolo. Lancio la barra tripunte infusa di cosmo e spirito + alpha portata a cosmo straordinario (privazione vista).

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).

    Telepatia.
    La trasmissione del pensiero permette ai cavalieri in possesso di tale abilità, di comunicare con la mente senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. In questo modo si potranno avere intere conversazioni mentali senza che estranei riescano ad udirle.


    TECNICHENegatio Malum - Kaan.
    Difesa personale/ad area, tutte le componenti
    Tecnica difensiva (bouncer) completa.

    Questa particolare tecnica difensiva, tramandata dai precedenti cavalieri di Virgo come difesa praticamente impenetrabile quasi assoluta, permette al cavaliere di creare una sfera attorno al proprio corpo pregna del potere delle fiamme del leggendario Garuda, capaci di epurare ogni male. All'interno di tale barriera, che ricopre il cavaliere proteggendolo a 360 gradi, egli sarà praticamente invulnerabile, potendo contare su una difesa completa e totale da qualsiasi genere di attacco fisico, elementale, energetico, spirituale e mentale (la sfera protettiva può assumere un diametro massimo di due metri e quindi ospitare un secondo individuo oltre al cavaliere). Inoltre sfruttando le proprie capacità telecinetiche, il cavaliere potrà tentare di ritorcere contro il nemico il suo stesso attacco, aumentandone l'effetto con l'aggiunta del proprio cosmo (se l'energia dell'avversario è inferiore a quella del cavaliere la tecnica potrà respingere l'attacco bruciando però la possibilità del cavaliere di sfruttare una propria tecnica offensiva nel medesimo turno -varrà quindi come difesa + contrattacco- se il cosmo in gioco è pari la tecnica devierà semplicemente senza riflettere, mentre qualora dovesse difendersi da un avversario più potente varrà come semplice e normale difesa). Tuttavia tale tecnica non è da ritenersi infallibile; ai fini dell'efficacia bisogna tenere conto del divario energetico fra il saint e l'avversario, inoltre proprio per la sua caratteristica assoluta, essa richiederà una notevole concentrazione e durante la sua esecuzione al cavaliere non sarà permesso di muoversi.

    Alpha/Omega - Agyō/Ungyō☀
    Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.

    Un' innumerevole quantità di universi e di vite che nascono e scompaiono. Sono i due nomi del buddismo giapponese che rappresentano l'alfa e l'omega, luci e tenebre, nascita e morte, l'inizio e la fine, lo yin e lo yang. L'equilibrio tra luce e oscurità è uguale perché entrambe le forze sono in perfetto equilibrio;si afferma che il confronto dei Santi Virgo, che si fronteggiano con tale tecnica, trascenderebbe la "battaglia di mille giorni". Infatti si dice che sarebbe una battaglia eterna che durerebbe per un intero ciclo di reincarnazione, in modo che entrambi i guerrieri combatteranno per sempre, raggiungendo una guerra infinita, anche dopo la reincarnazione essi continuerebbero a combattere. Tali colpi così potenti richiedono al cavaliere, prima di essere eseguiti, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.
    Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.

    Alpha-Agyō: Il cavaliere apre gli occhi per liberare tutto il cosmo che aveva accumulato privandosi di uno dei suoi cinque sensi (senso della vista). In quel momento una potente luce ed energia simile a quella scatenata all'inizio dell'universo viene rilasciata dall'uso di Agyō, il simbolo della nascita dell'universo. Tutto intorno a lui inizia ad essere consumato e distrutto dalla luce rilasciata dal cavaliere; l’alfa è anche in grado di distruggere l'oscurità della fine dell'universo.



    Edited by Dhawyth - 5/4/2020, 14:04
     
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    Non era la prima volta che si lanciava a testa bassa contro un nemico in quel modo.
    Perfino mentre attaccava e sfogava il colpo al massimo dell'energia possibile, la sua mente continuava ad alternare possibili scenari. Tentava di capire quale fosse il modo migliore di affrontare il passo successivo, perché sapeva che la battaglia non sarebbe mai giunta alla sua fine così in fretta. Ne era certo, un po' per esperienza e un po' per logica. Il prete, chiunque o qualunque cosa fosse, non si sarebbe mai esposto in quel modo senza avere un asso nella manica.

    Percepì il picco cosmico proveniente dalla creatura, qualcosa di strano e irregolare. Non una stella, ma un buco nero. E seppe di non essere pronto.
    Non era un trucco raffinato. Era pura brutalità distruttiva. L'equivalente di scacciare una mosca con un lanciafiamme.
    Perfino lo spostamento d'aria iniziale fu sufficiente a destabilizzarlo completamente. Velocemente, troppo velocemente, l'energia crebbe fino a raggiungere un punto di rottura e si riversò su di lui come un fiume in piena, travolgendolo. E lì, in quella posizione tremendamente vulnerabile, sperava solo che sarebbe bastato resistere per qualche secondo. Iniziava a sentire una strana sensazione. Quella cosa era più veloce di quanto lo fossero le sue trasmissioni nervose, quindi non poteva essere dolore. Ed era strano. Se fino a un momento prima sperava in un miracolo, aveva abbandonato ogni stupida illusione.

    Aveva appena iniziato a comprendere la schiacciante superiorità di quel potere, quando improvvisamente sentì che qualcosa non stava funzionando come si sarebbe aspettato. Intanto era ancora vivo, che di per sé era un risultato notevole.
    E l'attacco dell'essere misterioso per qualche motivo era lento. Lento nel senso di visibile, razionalizzabile. Anche per qualcuno come lui, che non fosse totalmente al di fuori delle logiche umane.

    Tutto avvenne nel tempo di un singolo pensiero. Quando il cosmo di Dhawith lo sfiorò, seppe che doveva essere opera sua. L'area era pervasa dalla stessa sensazione che emanava costantemente la ragazza, una sorta di calma forzata, un potente richiamo all'ordine. Qualcosa di spaventoso quasi quanto il nudo pericolo rappresentato dal mostro in toga, ma diametralmente opposto.
    Ancora una volta non oppose resistenza e si sentì svanire, trovandosi istantaneamente a osservare lo stesso punto dove si trovava prima.
    Sentì di nuovo il suolo sotto i piedi e senza esitare guardò in direzione della colonna di energia che si espandeva verso di loro sempre più veloce. Non sarebbero mai potuti scappare a una simile devastazione con un simile trucco, senza contare che dietro di loro c'erano ancora i soldati della Fondazione.
    Agire a quel punto non era una questione di scelta, ma di determinazione.

    L'attacco correva verso di loro espandendosi sempre più, accelerando lungo la sua strada, devastando ogni cosa.
    Il cosmo di Virgo scorreva attraverso il metallo del Tridente. Law lo sollevò in direzione del muro creato dall'onda d'urto dell'assalto nemico. Fu un gesto quasi automatico, come se le tre punte dell'arma fossero magneticamente attratte in avanti.
    Lasciò che il cosmo scorresse libero, ordinandosi in una serie sempre crescente di linee parallele all'asta, per poi concentrarsi tutte in un singolo punto seguendo la forma del tramite.
    La figura, diversa da tutte quelle che aveva creato, poco aveva a che fare con una barriera o una tecnica difensiva. La struttura tridimensionale formava una sorta di cono con un angolo estremamente acuto. Un grosso cuneo. QUalcosa che avrebbe dorse permesso di difendere sia lui che la Vergine e gli uomini che stavano alle loro spalle.
    L'impatto tra la punta e l'ondata di distruzione fu tremendo. Un suono stridente gli riempì le orecchie, mentre l'interferenza cosmica dei sigilli disturbava il progredire dell'attacco, che iniziò a creare vortici e fluttuazioni di pressione attorno a loro. I sigilli arrivavano continuamente al limite, disperdendo per quanto possibile l'energia verso l'esterno, subito sostituiti dal fluire incessante di altri sigilli per evitare il totale collasso.
    Il ragazzo poteva sentire chiaramente che il cosmo di Dha andava a sopperire dove il suo non arrivava, sia in potenza che in qualità, impedendogli di venire sopraffatto.

    Eppure era troppo, semplicemente troppo. I primi segni di cedimento si verificarono nel raggio più esterno del cuneo, che iniziarono a scomporsi con un ritmo troppo sostenuto per poterli efficacemente sostituire. Come un domino, la travolgente potenza residua dell'attacco mandò in frantumi tutto quanto, investendolo e facendolo volare all'indietro di diversi metri.
    Colpì il terreno con forza sufficiente a mozzargli il fiato. Rotolò su sé sesso prima di ritrovare l'equilibrio e fermarsi in ginocchio.
    Vide per prime le crepe e le ammaccature sui bracciali. Poi arrivò il dolore. Un dolore intenso, spropositato. Infondo era riuscito a muoversi ancora abbastanza bene da riprendersi dalla caduta. Un peso lo teneva però ancorato a terra, quasi prostrato.

    Doveva alzarsi. Era imperativo che si rimettesse in piedi. Non poteva restare nella polvere, non in quel modo. Non se aveva ancora fiato, non se riusciva ancora a pensare. Il peso che sentiva sembrava proseguire oltre il livello fisico, come se il dolore si estendesse a qualcosa di più di ciò che lui era, esistendo in quello spazio definito.

    No.

    Il cosmo dei suoi compagni lo scosse dallo stato di torpore in cui stava lentamente precipitando. Il sigillo alle sue spalle si mosse come un ingranaggio, variando la sua composizione.

    ۞ Kατάστασις ۞


    Quando i segni si incastrarono perfettamente, in un lampo di luce, piantò l'asta del tridente a terra e fu in grado di alzarsi. Diversi frammenti della cloth si staccarono finendo a terra mentre il cosmo tornava ad ardere, tentando di arginare le fitte che sentiva in ogni parte del corpo.

    Avanti.

    Non si sarebbero arresi. Non si sarebbero piegati di fronte a quella cosa, la stessa cosa che stava avanzando verso gli uomini e la base con gli occhi che brillavano di una luce folle.

    Avanti.

    Le grida di battaglia dei soldati si stavano affievolendo. Si voltò lentamente. Erano di nuovo in disfatta, di nuovo sopraffatti dalla brutalità della Corruzione.
    Prese un lungo respiro, voltando le spalle al prete. Un senso di folle pericolo iniziò a rimbombargli in testa, come un campanelo d'allarme biologico. Esporsi in quel modo era impensabile. Sapeva di poter morire in un istante.
    Ma non erano lì da soli. Gli Steel Saints stavano perdendo e la missione affidata dal Grande Sacerdote era quella di proteggerli.

    Sapeva di dover fare affidamento su Rigel e Dhawith. Loro avrebbero potuto trattenere il pericolo principale mentre lui copriva almeno la ritirata degli altri. Pregando di fare abbastanza in fretta si lanciò verso l'orda di corrotti, incanalando di nuovo una grande quantità di cosmo nel tridente, sfruttando al massimo il suo controllo sui sigilli. L'oro dell'arma si fuse all'argento, mentre replicando lo stesso trucco di poco prima, utilizzava il potere concessogli da Libra per rendere ancora più pericolose le linee della Geometria.
    La prima ondata esplosiva a basso potenziale gli sarebbe servita a destabilizzare il maggior numero di corrotti possibile, ma non si sarebbe limitato a quello.
    Non puntava a una distruzione su larga scala, bensì qualcosa di più sottile: gli sarebbe bastato perforare la pelle o le difese delle creature, in modo che l'energia cosmica insita nei sigilli potesse applicarsi direttamente nei loro corpi putrefatti e non soltanto in superficie. Ogni sigillo sarebbe poi fiorito, dentro e fuori, in modo da intrappolare ogni singolo bersaglio in una continua catena di deflagrazioni controllate.

    Nessun soldato della Grado doveva cadere. Neanche uno.




    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Dolore ovunque, gestito col buff a resistenza, probabili contusioni sparse
    STATUS MENTALE ♦ Volto le spalle a una suprema
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Dunque, il time-stop mi impedisce di prendermi il danno dritto in faccia. Dha mi teleporta vicino a lei e uniamo il cosmo nel tridente per bucare letteralmente il muro a suprema. Ovviamente mi prendo un bel po' di danno ma sono relativamente funzionale. Passo da buff agilità a buff resistenza e decido di aiutare gli steel, visto che la missione è quella e altre perdite sarebbero pericolosissime per l'intera faccenda. Visto che non c'erano indicazioni sul gruppo di corrotti ho attaccato a massima potenza e chi s'è visto, s'è visto. Uso ancora il tridente per rendere perforanti le linee dei sigilli. [AD] per destabilizzare e [AF] sigilli perforanti che trapassano e fanno esplodere tutto quello che toccano dove arrivano dentro e fuori avanti e indietro.

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE
    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Εύχέρεια (Euchéreia) - Agisce sulla fisiologia in modi disparati, alterando la velocità di trasferimento sinaptico e migliorando la risposta della placca neuromotoria, oltre a bilanciare in maniera più efficiente del normale il rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, per ottenere movimenti più rapidi, fluidi e veloci. (Buff Agilità)
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)
     
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    AOKIGAHARA
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    Si sarebbe aspettato, o meglio sperava che il suo avversario cercassi evitare gli attacchi e subirne altri. O magari pararli. Invece no, fece esplodere un'energia così paurosa che non sentiva da quando... da quando aveva cercato di difendere il Santuario insieme a tutti gli altri e ad Oceano contro quella specie di mostro che aveva distorto tempo e spazio. Non aveva nemmeno la lucidità di ricordare come si chiamasse quel demone, solo che era stto qualcosa di realmente potente. E anche questo tizio lo era, ma la sua energia aveva un che di familiare.

    Un Daimon? Che si è fatto corrompere?

    Sì, ricordava i Daimon incontrati nella guerra delle anime, ma questo era strano, diverso... e terribilmente potente, per di più. L'esplosione cosmica che seguì avrebbe potuto spazzarlo via in un attimo, e anche loro, ma con la coda del suo sesto senso percepì il cosmo di Dhawyth. Non sapeva cosa stesse combinando la ragazza, ma sembrava che il tempo attorno a lui stesse rallentando; lo stesso cosmo avversario, pur continuando ad espandersi, sembrava in qualche modo essere visibile e "materiale". E il prete riusciva a muoversi tranquillamente, anche se in qualche modo rallentato.

    Rigel vide i movimenti della sua amica, interpretò il fluire del suo cosmo e di quello di Law e riuscì ad intuire le loro intenzioni. Dha avrebbe cercato di difendere il cavaliere d'Argento, che a sua volta si stava proiettando vero i soldati per proteggerli. E lui, nella posizione in cui era, non poteva certo evitare l'attacco del suo avversario, che continuava a sbeffeggiarli. Però poteva ridurne gli effetti, e forse danneggiarlo a sua volta: tutto sommato i danni allo spirito non erano sempre visibili, o almeno non lo erano subito, così come si era verificato per Druj. Poi, mentre iniziava a muoversi, Methos parlò.

    Non farti ammazzare, ragazzino. Abbiamo ancora una missione da completare.

    Non ne ho intenzione, ma se non gioco il tutto per tutto siamo morti tutti.

    Dha si stava affidando a Lawrence per protteggere i cavalieri d'Acciaio. Law si affidava a loro due per mettere giù in qualche modo un avversario fuori dalla loro portata. Lui si sarebbe affidato a loro, tentando una mossa impossibile e il suo cosmo esplose, avvolgendolo e permeando la spada di Libra. Le fiamme spirituali eruppero da ogni direzione, circondandolo e canalizzandosi verso la punta della lama. E lui, sfruttando con la telecinesi quella accelerazione improvvisata dal cosmo della Vergine, impugnò l'arma con entrambe le mani e si sollevò dal terreno, rivolgendo la punta della sua arma contro l'esplosione in arrivo e dando al proprio corpo un movimento rotatorio, simile ad una trivella.

    Sempre più veloce, sempre più avanti, cercando di bucare l'attacco avversario anche se poteva sembrare uno spillo contro un muro di cemento. Ma se la cosa avesse funzionato, stavolta il nemico l'avrebbe sentito.

    Il suo obiettivo era di resistere abbastanza, ammantandosi del proprio cosmo per difendersi anche con l'aiuto della spada di Alexis, per creare un varco anche minimo che permettesse ai fuochi fatui di arrivare a bersaglio; e in quella posizione aveva la possibilità di ridurre l'impatto che avrebbe subìto. Ma l'energia avversaria aumentava la propria espansione, aveva incontrato la resistenza del Cavaliere del Cancro che ancora poteva contare sull'effetto del cosmo della Custode della Sesta Casa.

    Poi quell'effetto svanì, e la deflagrazione fu talmente violenta da sbalzarlo via. Le orecchie gli fischiavano, ma era ancora tutto interno. Cercò di rimettersi in piedi rapidamente, sentiva dolore soprattutto alle braccia e non poteva escludere di essersi fratturato qualcosa anche se le Vestigia d'Oro sembravano aver resistito.

    Quanto al suo avversario... era ancora in piedi. Ma forse era riuscito a togliergli quel sorrisetto idiota dalla faccia.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Indolenzito dalla presa dell'avversario, contusioni e possibili fratture alle braccia.
    STATUS MENTALE - Forse dovevo fare il giardiniere.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Ok, non è un contrattacco ma come mi ha insegnato Gab e lo so che devo ancora rispondergli, certe volte la miglior difesa è attaccare l'attacco. In sostanza sfrutto il vantaggio temporale datomi da Dha, mi ricopro di cosmo spada inclusa ed entro in modalità Psycho Crusher alla Street Fighter vecchia maniera, tenendo la spada di punta ad affondare e riducendo quindi la quantità di corpo esposta al muro di cosmo. L'idea è quella di fargli arrivare addosso le fiamme spirituali ed indebolirlo, non ho ipotizzato di riuscire a bucare per intero per il divario energetico. Fossi stato a Nera avrei fatto come Pegasus contro la colonna di Nettuno XD
    E niente, se muoio fatemi un bel funerale :zizi:

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La potente tecnica difensiva del Cavaliere del Cancro sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, tecniche utilizzate da Rigel quando vestiva l’Armatura di Altare, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Il guerriero richiama a sé l'energia cosmica e/o spirituale (in forma di fiamme), ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, plasmandola insieme al cosmo come se fosse una sorta di campo di forza avente forma variabile e permettendo di intercettare (o in certi casi deviare) attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti del Tocco dell’Oltretomba sui corpi e delle fiamme spirituali (subendo gravi danni cosmici e spirituali, similmente a quanto accade per il Sekishiki Kisouen) sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Kisou'en: Le Fiamme Demoniache Celesti, chiamate anche “fuochi fatui”, sono le anime fiammeggianti evocate da Rigel con cui è in grado di incenerire l’anima dei propri avversari. Il cavaliere è in grado di creare e far muovere le Fiamme Demoniache entro il raggio d’azione del proprio cosmo e di plasmarne la forma come meglio crede in modo da poter attaccare qualsiasi forma spirituale fronteggi, sia essa libera o all’interno di un corpo, nel modo più efficace possibile. Maggiore sarà la forza spirituale dell’avversario rispetto a quella del Cavaliere del Cancro, maggiore sarà la sua resistenza ai danni spirituali inflitti dal Kisouen.


     
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    entre il daimon si muove verso gli Steel ed il muro di luce sta venendo meno, le fiamme di Rigel riescono a far breccia, colpendolo alla schiena.

    Inizialmente poco interessato, inizia ad agitare il braccio destro cercando di spegnerle.
    Tuttavia il fuoco spettrale si espande, così come l'ira della creatura.
    La mano sinistra inizia a brillare, quando il cosmo di Virgo esplode e sprigiona dall'arma di Libra un'onda poderosa e terribile.
    Nel giro di un istante la mano si sposa a difendersi dall'assalto, preso alla sprovvista, e una nuova esplosione copre ogni cosa.

    Nel frattempo i corrotti vengono via via respinti dallo sforzo congiunto degli Steel e di Law.
    Il comandante intima la ritirata generale nella base, dove altre difese avrebbero aiutato l'azione di resistenza, ma subito un'altra ondata di corrotti si sta per abbattere su di loro.

    Lo steel fa subito esplore una bomba che non emette alcun suono, ma i corrotti per un attimo sembrano disorientati, dandogli tempo di radunare feriti, superstiti e Law e portarli entro la prima parte di edificio.

    La sua forma è quella di una serie di corridoi senza porte, pensati evidentemente per rendere invasioni (e, soprattutto, fughe), molto più difficili.
    Dopo aver mandato tutti i cadetti nei piani inferiori, si avvicina a Law.

    "Bene, ora possiamo divertirci"

    Ridacchia ed inizia a bersagliare con una selva di globi di cosmo l'orda di Corrotti che corre verso di voi, mentre le difese della base (piccoli globi che compaiono in vari punti delle pareti), li trapassano con raggi incandescenti.

    Nel frattempo, all'esterno, i detriti ancora una volta cadono ovunque, lasciando ogni cosa nella nebbia.

    Dove prima vi era il prete, ora vi è una creatura orribile, alta circa tre metri.
    Sembra composta da vari corpi che si dimenano, ammantate da un drappo lacero fatto d'ombra vivente.
    900534abb0cb0080d47fca644a730047


    "Sono infastidito, ESTREMAMENTE infastidito.
    Non solo devo sopportare la vicinanza agli esseri umani, non solo devo sopportare di collaborare con questa .... COSA"
    le mani si agitano in direzione dei corrotti che entrano a sciami nella base "devo anche aver a che fare con i Cavalieri di Atena, tra le creature più petulanti a cui la miopia di Phanes ha permesso di prosperare."

    La voce è un gracchiare fastidiosissimo che vi rende faticoso il pensiero.

    "Avrete l'onore di essere annientati da un discepolo del Primo-tra-noi. Mi scuso se non sarà rapido ed indolore, ma devo pur trovare un modo per rendere l'attesa meno insopportabile."

    Dopo questa criptica minaccia, svanisce nel nulla, per ricomparire alle spalle di Dhawyth.
    Qui muove una morsa telecinetica verso entrambe le armi di Libra per strapparle dalle vostre mani e - nel caso fosse riuscito - a scagliarla il più lontano possibile. Dopo di che emette da tutto il corpo una luminescenza abbagliante che corre a distanza estremamente ravvicinata verso Virgo.

    La luce l'avrebbe schiacciata al suolo con una forza cinetica violentissima, tenendola poi ferma al suolo e procedendo ad incerirne il corpo, la mente e lo spirito.

    y8k159l

    Bene :yeye:

    Il tizio subisce le fiamme e parte dell'attacco di Dha, che distruggono la sua forma umana e lo costringono a palesarsi.
    Dha riconosce che si tratta di un Daimon Caduto, il che è una notizia assai inquietante. Cosa ci fa un Daimon Caduto accanto a dei Corrotti?

    Il tizio si teleporta alle spalle di Dha, con una morsa cinetica cerca di strapparvi le armi di libra (non quella di Law che non è più in zona) e lanciarle lontanissimo, per poi sparare su Dha un cono di luce.

    Tale cono di luce è una tecnica particolarmente infame, poiché schiaccia con forza telecinetica la vittima, mentre la luce blasfema da fuoco a corpo, anima e mente.

    E' un attacco fisico, che contiene tanta roba brutta, quindi si contrasta con energia fisica o comunque con oggetti concreti.

    Sul fronte corrotti, dopo aver falciato l'ultima ondata, il comandante manda tutte le reclute al sicuro e inzia a bombardare i corrotti assieme a Law.
    L'orda dei corrotti si incrementa, la loro energia congiunta è tipo energia blu. Il supporto dello Steel e delle difese è come se ti portasse a blu/viola.
    Agisci comunque come fossi ancora in duello.

    Avete 7 giorni per postare.

    A voi!:zizi:


    Edited by Gorthaur - 8/4/2020, 23:50
     
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    Decisamente il sorrisetto sghembo era stato cancellato dalla faccia del prete. Anzi, ad essere cancellata era stata l'intera faccia e non solo quella. La deflagrazione che era seguita aveva momentaneamente abbagliato Rigel, che non aveva realizzato se il suo attacco fosse stato efficace finchè non vide di nuovo l'essere. Sembrava una creatura umanoide, anch'essa come i corrotti assemblata da tanti corpi; ma a guardarla meglio, quei corpi sembravano più parte di una grande veste che avvolgeva il mostro, che sarebbe stato bello grosso forse anche per Bart.

    Quindi il suo volto è questo.

    Però, quanto è brutto. Ma almeno non sbava.

    Fare un'affermazione di quel genere nel mezzo di una battaglia, per uno come Methos, era decisamente discutibile. Poi prese a parlare, con quello che pareva uno stridente gracidìo metallico:

    Sono infastidito, ESTREMAMENTE infastidito. Non solo devo sopportare la vicinanza agli esseri umani, non solo devo sopportare di collaborare con questa... COSA, devo anche aver a che fare con i Cavalieri di Atena, tra le creature più petulanti a cui la miopia di Phanes ha permesso di prosperare. Avrete l'onore di essere annientati da un discepolo del Primo-tra-noi. Mi scuso se non sarà rapido ed indolore, ma devo pur trovare un modo per rendere l'attesa meno insopportabile.

    Chissà come mai gli esseri malvagi tendono ad essere dei gran chiacchieroni, ti ha praticamente rivelato la sua identità. Magari per una cosa del genere riuscirai anche a batterlo.

    Ma il Cavaliere d'Oro, pur avendo registrato quella nuova informazione, aveva puntato la sua attenzione su qualcosa che lì per lì sembrava essere molto più importante: un possibile punto debole. Il mostro si smaterializzò di colpo e scomparve, per poi riapparire alle spalle del Cavaliere della Vergine. Dha aveva utilizzato tecniche che in passato le erano costate dei sensi, quindi rischiava di essere colta alla sprovvista; tuttavia fu lui a rimanere sorpreso quando percepì che qualcosa stava cercando di strappargli via la spada di Libra dalle mani. Doveva essere la creatura, che già in precedenza aveva dimostrato di saper utilizzare la telecinesi: il ragazzo cercava di resistere, ma sul piano della forza era inferiore al mostro; quindi doveva cercare di giocare d'astuzia, e decise quando si rese conto che anche l'arma di Dha poteva subire la stessa sorte. Istintivamente oppose meno resistenza, e in quel modo finì disarmato. L'arma si allontanò rapidamente da lui che a quel punto agì, sperando di aver ragione: era propenso a pensare che la creatura avrebbe semplicemente "scagliato via" le armi piuttosto che mantenere il controllo su di esse per separarle dai possessor: in altre parole, se lui aveva ragione la morsa sarebbe durata ben poco. Cercò a sua volta di intercettare la propria arma e magari anche quella di Dha se avesse subito la stessa sorte, in modo tale da riportarne a sè almeno una, se non entrambe. Poi una luce abbagliante si abbattè contro la sua amica, schiacciandola a terra: non aveva un istante da perdere, doveva agire subito e sperare che tutto andasse per il verso giusto.

    Si spostò sulla sinistra, pregando che Dha riuscisse a resistere, in modo tale da avere la visuale libera il più possibile anche se non sarebbe stato necessario. Perchè il cosmo esplose, le fiamme spirituali evocate comparvero davanti a lui e intorno al mostro; poi iniziarono a gran velocità a convergere contro di lui... verso il suo nucleo, che adesso con il vero aspetto era visibile.

    SEKISHIKI KONSOU HAAAAA!!!



    Rigel cercò di convogliare le fiamme verso il nemico e contemporaneamente sperava di riuscire nel suo intento. Perchè se almeno una delle armi della Bilancia fosse tornata nelle sue mani, avrebbe potuto convogliare ancora più forza nel proprio attacco. E sarebbe stato pronto a restituirne una alla sua amica, naturalmente.

    y2wnw6k

    E intanto pregò. Pregò che Law riuscisse a proteggere gli Steel Saints, pregò che Dha riuscisse a resistere abbastanza da reggere il colpo e restituire il favore alla creatura, magari mettendola fuori gioco. Pregò Athena di dar loro la forza per vincere e salvare tutti.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Indolenzito dalla presa dell'avversario, contusioni e possibili fratture alle braccia.
    STATUS MENTALE - Forse dovevo fare il giardiniere. Nel Sahara, però.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Bene, mi sono inventato questa cosa che spero vada bene, nel frattempo spiego meglio l'intenzione a beneficio di Gorth:Rigel ipotizza che il coso usi la telecinesi il tempo necessario di strappare le armi dalle loro mani e, una volta lanciate via, di fregarsene. Quindi Rigel lascia fare cercando di usare la telecinesi subito dopo, per intercettare/rallentare/stoppare/fartornareindietro l'arma che avrebbe come impedimento solo l'energia cinetica "normale" dovuta al lancio. Ho scritto tutto al condizionale perchè ovviamente non è una cosa che posso sapere se va in porto o no; in caso fosse andata in porto, la sua intenzione è quella di recuperare la sua arma e/o MAGARI quella di Dha, in modo da usarla nell'attacco successivo. Dovessi riuscire addirittura a recuperarle entrambe, in caso Dha volesse nel suo post può chiaramente riavere la sua (ammesso che la perda, sia chiaro). Se invece tutta sta cosa non va bene, correggo e chiedo scusa. Ultima cosa, il "nucleo" a cui mi riferisco nel post è quella cosa blu che si vede nell'immagine del post di Gorth :zizi:

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Sekishiki Konsou Ha: Si può considerare come una variante offensiva decisamente più diretta del Sekishiki Kisouen. Le Fiamme Demoniache Celesti evocate dal cavaliere attaccano l'avversario bruciando e deflagrando come se si trattasse di uno sciame di proiettili spirituali esplosivi che però danneggiano solo la materia, che può essere il corpo di un nemico, la sua armatura o quant'altro. I danni da deflagrazione inflitti, sono da considerare sempre in base al divario energetico tra i combattenti.




    Edited by Tygaer - 15/4/2020, 07:41
     
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    La situazione davanti all'entrata della base era sempre più disperata.
    Inizialmente, l'azione a tenaglia aveva messo in difficoltà gli aggressori, schiacciati tra la posizione stabile degli Steel Saints e l'intervento di Law che era riuscito a prenderli alle spalle. Bastò di nuovo relativamente poco per abbattere tutti quelli a portata. Tuttavia, il numero folle dei corrotti non poteva essere bilanciato da un singolo momento di vantaggio. Continuavano ad arrivare, sciamando tra gli alberi e riversandosi davanti a loro.

    Il Capo Istruttore Willrod gridava ordini ai cadetti, tentando di coprire il più possibile la ritirata dei feriti. Si venivano a creare sempre più falle nella loro difesa. L'orda stava guadagnando terreno nonostante l'incredibile potenza di fuoco dei soldati. Avanzavano come un corpo unico, le prime file spinte in avanti dalle retrovie, pressando senza tregua i difensori.
    Davanti al gruppo di Steel si era creato un semicerchio di cadaveri putrefatti grondanti sangue nero. I corrotti arrancavano sopra i corpi dei morti dovendo scavalcare mucchi sempre più alti, finché non iniziarono a cadere letteralmente addosso ai difensori.

    La putrescente trincea diede loro qualche istante par raggrupparsi e riorganizzarsi.

    Ragazzo! Copriti gli occhi, se vuoi che funzionino ancora. - disse il veterano, estraendo un piccolo cubo metallico, grande poco più di un dado da gioco, dalle placche sovrapposte dell'armatura sull'avambraccio sinistro. Il cubo iniziò a emettere una crescente pulsazione luminosa, una sorta di intuitivo countdown. Lo caricò in un vano sopra la canna principale del fucile e fece fuoco, mentre il visore dell'elmo si opacizzava. Il cubo sfondò parzialmente la scatola cranica di un corrotto e gli si conficcò nella tempia.

    Nello stesso momento Law percepì un secondo picco cosmico proveniente dal prete, oltre l'orda. Rimase in attesa, tentando di sentire anche il cosmo dei compagni, pregando che stessero bene. Si voltò appena in tempo, coprendosi gli occhi nell'istante della deflagrazione della bomba. Non ci fu alcuna esplosione, ma una potentissima emissione luminosa istantanea. Una volta esauritasi quella radiazione improvvisa, il Saint si accorse che gli zombie sembravano ancora più rallentati di prima.
    Senza fermarsi ad analizzare la situazione, Willrod gli diede una pacca sulla spalla, continuando a latrare ordini agli altri Steel.

    Il ragazzo lo seguì, fermandosi solo per recuperare uno degli uomini, che aveva l'armatura talmente danneggiata da non riuscire a camminare.
    I primi soldati che erano riusciti a raggiungere le porte stavano coprendo la loro ritirata, ma Willrod ordinò anche a loro di entrare nella struttura.
    Il fuoco di copertura li aiutò comunque a rallentare gli inseguitori più tenaci. Law si lasciò alle spalle una serie di micro-sigilli esplosivi, ma le prime fila degli invasori si fecero saltare in aria pur di concedere l'avanzata degli altri mostri. Anche il capo istruttore stava trascinando uno dei suoi a fatica, le due armature che cozzavano rumorosamente l'una contro l'altra.
    Due dei cadetti più giovani si fecero loro incontro per afferrare i compagni, pochi metri all'interno dell'ampio corridoio di ingresso.

    So che abbiamo poca energia, dannazione.

    Stava urlando a pieni polmoni tramite la trasmittente del casco, mentre si faceva passare un'arma carica.

    Non importano le perimetrali. Non li rallentano nemmeno. Calibrate le difese dell'ingresso.

    I corrotti affollavano il doppio vano delle porte, cercando di artigliare i ganci dei contrappesi. La massa del gruppo bastava a impedire la chiusura,a giudicare dagli scatti e dal rumore metallico.
    Law osservò la miriade di aperture sui lati di quello che sembrava il corridoio centrale, anche se la conformazione non sembrava affatto lineare. L'istruttore era ancora al suo fianco. In due contro un esercito.

    Willrod, dovreste ritirarvi coi vostri allievi.

    Non dire sciocchezze, figliolo. Il mio posto è qui.

    Il ragazzo strinse l'arma con forza. Non avevano tempo di mettersi a discutere, per quanto le unità di difesa della base fossero entrate in azione. Non riusciva a capire se seguissero una traccia cosmica o trucchi di quel genere, ma quantomeno sembrava che stessero aiutando a rallentare l'invasione.

    D'accordo, allora. Come facciamo con tutte quelle porte? Non c'è modo di convogliarli tutti davanti a noi ed evitare che si disperdano?

    Korolev. Chiudi le paratie di emergenza del livello 0 e lascia che ci corrano incontro. Bene, ora possiamo divertirci.

    La fiumana li aveva puntati. Sciamavano verso di loro, noncuranti dei laser che uscivano dalle pareti per martoriare ancora di più i loro corpi già macilenti. Willrod aveva già cominciato a sparare all'impazzata col nuovo fucile. Era un ottimo tiratore, non c'era alcun dubbio. Ma, esattamente come all'esterno dell'area, non era abbastanza.

    Sta sprecando troppa energia.

    Dal canto suo, il Silver Saint stava intessendo quanti più sigilli stratificati fosse possibile. Quantomeno in quella posizione i nemici si stavano docilmente incanalando verso di loro e non potevano circondarli facilmente. Il numero superiore sarebbe contato solo fino a un certo punto.

    Ho un'idea. Lasciamo che si ammassino.

    Law lasciò che lo strato più esterno dei sigilli esplodesse, con l'idea di respingere la prima linea per il tempo sufficiente a ottimizzare il resto. Mutò la forma degli altri strati, incanalando cosmo in uno scudo che aveva preso la forma esatta della sezione di corridoio in cui si trovavano: una gigantesca parete creata dalla geometria, che accumulava via via più energia sulla superficie in maniera uniforme, magnificandola grazie ai segreti dell'antica arte lemuriana.

    Willrod! Mirate direttamente ai segni di cosmo, non a loro.

    Mentre l'istruttore eseguiva senza far troppe domande, il rosso stava concentrando cosmo argentato nel tridente, in modo che facesse da fulcro e veicolo per la forza distruttiva che andava preparando. Malgrado la Chiave del Re continuasse a sostenerlo, iniziava a sentire un certo affaticamento. Un rivolo di sudore scese lungo la tempia, fino a perdersi nella peluria del viso. Quando fu pronto, puntò il tridente al centro del muro, trapassandolo e facendolo collassare in tutte le sue componenti, generando un fascio di energia concentrata. Un solo colpo iperdenso scaricato alla massima velocità direttamente sulla massa corrotta attraverso il corridoio, verso le porte ancora aperte e l'esterno della struttura, dove altri ignari esseri rivoltanti attendevano il loro turno per andare al macello.



    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Dolore ovunque, gestito col buff a resistenza
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Per gestire l'orda ci ritiriamo all'interno del corridoio e favoriamo l'accumulo dei corrotti davanti a noi, mentre le difese li rallentano un minimo.
    Parto con esplosioni varie in faccia a quelli più vicini per distanziarli un minimo e offuscare la visuale, guadagnando ulteriore tempo [AD], poi grazie al pieno dell'abilità straordinaria faccio un grosso sigillo prismatico usando l'apertura del corridoio come forma per non risparmiare nemmeno un angolo, ci accumulo cosmo + le fucilate di Willrod e alla fine faccio collassare il tutto aggiungendo l'effetto del tridente [AF], in pratica mega fascio laser di cosmo perforante a cosmo aumentato (come da tecnica in descrizione qui sotto).

    qqLW2dj
    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE

    Τρίγωνον Στοιχειωτής - Trígōnon Stoicheiotés (Triangolo Ordinatore degli Elementi)
    La tecnica prende il nome dall’appellativo del grande Euclide, che con la sua opera “Elementi” diede fondamento alla Geometria. Il Saint traccia complesse forme partendo dalla base di 13 triangoli disposti a diverse angolazioni nello spazio, formando un sigillo stratificato che può prendere forma differente a seconda delle esigenze di combattimento, come ad esempio una cupola o un grosso scudo.
    ATTACCO – I sigilli prismatici funzionano anche nel modo opposto: senza la necessità di variarne la forma tridimensionale, essi possono essere adattati al fine di concentrare il cosmo dell’utilizzatore quando vengono attraversati da quest’ultimo, permettendo di fatto di lanciare colpi estremamente potenti e densi. La massima espressione di questa tecnica consente di lanciare una sfera di cosmo concentrato come una palla di cannone, di forza superiore a un semplice attacco cosmico, anche se non al livello che può raggiungere un essere dotato di un Cosmo Straordinario.

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)


     
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