[mega quest saints] We can be Heroes - KAWARA - Parte 4

Alexis, Kyros

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    U
    na sensazione di profondo disagio vi coglie appena usciti dal teletrasporto.
    Siete comparsi all'ingresso del tunnel, qualcosa vi ha impedito di superare il labirinto.
    Come se non bastasse vedete attorno i cadaveri di cinque steel saints. Ognuno di loro è stato ucciso da un preciso colpo di lama. Delle piccole torrette sono state distrutte ed attorno a loro vi sono altri irriconoscibili rottami.

    La sensazione non è solo l'esito della vista della scena o la consapevolezza che qualcosa sta iniziando a superare le difese del labirinto. E' qualcosa di tangibile, una sorta di traccia spirituale, qualcosa che vi fa sentire per qualche istante inadatti, inadeguati ad affrontare ciò che vi aspetta.
    Una sensazione capace di atterrire un normale essere umano, mentre per voi è poco più che una distrazione di un istante... tuttavia è l'unica orma a vostra disposizione che identifichi il probabile assassino.

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Potete indagare la scena del crimine o fiondarvi alla ricerca dell'assassino.
    Se entrate nella grotta, dopo qualche centinaio di metri, le vie iniziano a moltiplicarsi, a salire e scendere, diventando un labirinto allucinante.

    Terminate il vostro post descrivendo cosa fate e, se entrate nel labirinto, come vi muovete - es. rimanete assieme, vi dividete etc... .
    Informazioni sulla vostra indagine ve li giro off gdr così potete inserirli tutti nel vostro post.

    Avete 7 giorni di tempo.

    A voi!:zizi:
     
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    Gemini e Libra apparvero a Kawara, esattamente di fronte all'entrata del labirinto che fungeva da protezione all'avamposto della Grado.
    Kyros diede una rapida occhiata in giro per poi fermare qualche istante lo sguardo su Alexis, senza proferire parola ma lasciando trasparire molto riguardo la sua apprensione a riguardo della scena che si parava davanti: cinque Steel Saints giacevano senza vita poco oltre i Gold e più avanti campeggiava un manipolo di resti appartenenti a quelle che dovevano essere torrette.
    Oltre questo, solo un silenzio innaturale.

    Sentì un leggero brivido attraversare la sua colonna vertebrale, non era di certo il peggio a cui avesse assistito in vita sua ma non era di certo una situazione ideale in cui trovarsi. Era impensierito e non lo avrebbe negato, qualcosa in quella situazione lo rendeva inquieto, come se avesse un pessimo presentimento, eppure sembravano soli e circondati di cadaveri.

    Si avvicinò ai corpi e notò che ciascuno dei cinque riportava ferite simili: un preciso e profondo taglio, indubbiamente causato da una lama, oltre ai normali segni di una battaglia.
    Il responsabile, ammesso che fosse uno solo, poteva essere ovunque; per naturale deduzione, visto il motivo per cui lui e Alexis si trovavano lì, Kyros avrebbe azzardato che avesse proseguito e stesse avanzando nel labirinto alla volta di ciò che avrebbero dovuto proteggere, ma non si sentiva sicuro nell'escludere che fosse ancora all'esterno, nei paraggi, pronto - o pronti, di nuovo - ad assalire anche loro.
    La sua agitazione aumentò senza che riuscisse a spiegarselo.
    Cercò di nuovo il compagno con lo sguardo, cercando di ritrovare una lucidità che non ne voleva sapere: perché non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che ci fosse qualcosa di profondamente sbagliato? Di pericoloso, persino per due cavalieri d'oro assieme.

    «Non va bene.
    Lo senti anche tu vero? Qui c'è qualcosa di... anomalo.»


    Si allontanò un poco dai resti degli Steel Saints, procedendo lentamente verso le torrette senza sapere neppure cosa cercare e guardandosi attorno frequentemente. Ogni volta che incrociava l'entrata del labirinto con lo sguardo si chiedeva se fosse il caso di entrare subito o meno, insicuro.

    Non si sentiva così da quando era ancora nell'Altra Dimensione, quando sua madre lo interrompeva durante l'esercizio nell'uso dei suoi poteri dimensionali perché con un singolo dettaglio fuori posto avrebbe potuto mandare all'aria un equilibrio già instabile.
    Voleva davvero entrare in quel dannato labirinto, come all'epoca desiderava mettersi alla prova e dimostrare di essere in grado di controllare se stesso e le conseguenze delle sue azioni, ma allo stesso tempo ne era terrorizzato.

    «Mi arrendo, è come se la mia mente fosse paralizzata, non riesco a stabilire un piano d'azione, è come se qualcosa mi terrorizzasse. E' folle, nonché un disonore insostenibile, ne sono cosciente, ma l'unica cosa che in questo momento sono sicuro di poter fare per capirci qualcosa senza rischi è mandare l'avatar di Gemini lì dentro prima di avventurarci noi.»

    Una parte di lui era furiosa e indirizzava quella furia proprio verso se stesso: non si perdonava un comporamento simile, non quando in ballo c'era una missione così importante. Certo, aveva i suoi dubbi anche alla Fondazione, ma qui la situazione era balzata rapidamente fuori scala.
    Guardava Alexis vergognandosi come cavaliere di Athena e come persona, aspettando che dicesse la sua.
    Doveva assolutamente arginare quelle sensazioni, o sarebbe davvero stato un problema.


    Cloth
    Condizioni Perfette.

    Body
    Buono

    Mind
    Che cazzo sta succedendo!?

    Summary

    Tutto troppo strano, è piegato dall'incertezza, ma butta lì un modo sicuro per assicurarsi che il labirinto non sia un covo di morte.
     
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    ALEXIS
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    POST I

    WE CAN BE
    HEROES - KAWARA


    Era senza ombra di dubbio buffo ritrovarsi con il Gold Saint dei Gemelli in quella missione. Lo sguardo di Alexis si posò un attimo su Kryos, lo guardò cercando di capire quanto fosse differente dal suo amico, dall’uomo col quale aveva condiviso tante cose. Ci volle un istante per comprendere quanto quelle due persone fossero diverse, quanto le esperienze di uno e dell’altro, avevano fatto deviare il loro percorso. Il Gemini della sua realtà era un ragazzo dotato di una potere cosmico immenso, una forza che forse nemmeno lui comprendeva, ma rimaneva un ragazzo gioviale e sorridente. Per quanto riguardava questo Kryos, l’unica cosa che li accomunava era quell’immenso cosmo. Aveva di fronte un guerriero provato da eventi, soverchiato da responsabilità che lui pensava essere più grandi di lui. Un sorriso apparve sul suo volto: “se solo si rendesse conto di quello che può fare, capirebbe di non avere limiti, scaccerebbe le ombre che lo attanagliano.

    Gli appoggiò una mano sulla spalla e parlò.

    «Mi mancheranno anche sei armi, ma ho la compagnia di uno dei guerrieri più potenti di questa realtà»

    Quando entrarono in quel tunnel, una sensazione opprimente li colpì. Era una sensazione strana, qualcosa che aveva già avvertito in passato… quando hanno combattuto per liberare l’Acropoli. Buffo come certe meccaniche della corruzione fossero ripetitive. Ricordava con chiarezza quegli istanti, come quell’entità corrotta cercò di mettere lui e Andrea l’uno contro l’altro.

    Alexis rimase qualche passo indietro rispetto a Kryos osservando con attenzione quel terribile spettacolo che si parava innanzi ai loro occhi. Non vi erano tracce, non vi erano segni di lotta. Le strumentazioni di difesa messe fuori uso e quei poveri Steel eliminati. Ascoltò le parole del suo compagno, e solo dopo si avvicinò per cercare di capire cosa fosse successo. Non trovò nulla, non vi era alcun tipo di residuo, nè metallico né cosmico.

    Ascoltò le parole di Kryos, quel terrore che lui provava era comprensibile e probabilmente era ciò che aveva attanagliato i guardiani di quel sito poco prima di morire. Era una sensazione che aveva colpito anche il guardiano dell’equilibrio, e fu per tale ragione che ampliò il suo cosmo per cercare di contrastare quel potere, tentando di armonizzare l’aria intorno a loro.

    «Non penso che sia qualcosa di cui vergognarsi, è sicuramente opera di chi è entrato. Per quanto riguarda l’avatar, penso sia una soluzione. Potremmo farlo entrambi e capire un attimo com’è la situazione, anche se temo che la forza che dobbiamo combattere non si lascerà ingannare molto facilmente.»

    Si ferma un attimo a pensare.

    «No, fallo tu. Io rimarrò di guardia nel caso qualcosa provasse a disturbare la tua perlustrazione. In ogni caso, è meglio non dividersi.»


    IL MIO ERA UN MONDO PERFETTO

    STATUS FISICO ♦ Ottimo
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Indossata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Nulla di particolare, analizziamo la scena del crimine e per il momento usiamo un approcciò cauto.
    EPPURE DESIDERAVO L'IMPERFEZIONE

    ABILITÀ



    TECNICHE


    narrato ♦ « parlato »pensato°telepatia°
     
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    L
    'Avatar inizia a muoversi rapido verso la grotta e oltre.
    Le tenebre prendono rapidamente il sopravvento ed è solo grazie alle tue capacità mentali che riesce a muoversi in quello che si rivela essere un labirinto immenso.
    Cuniculi, salite, discese, bivorcazioni continue.
    Ciò che più inquieta è che ogni sistema di difesa che incontri è completamente distrutto.
    Dopo circa un'ora ti avvicini a qualcosa.
    La sensazione di orribile inadeguatezza è acutissima e la sua fonte sembra un luogo dove le tenebre sono più solide.
    Ti avvicini e due fessure si aprono in quella totale neressa.
    Una moltitudine di volontà ti osserva e ripercorre il collegamento mentale e spazione che ti connette all'Avatar.
    Lì dove siete, danne numerose ombre che sono presenti nella zonna, con una rapidità incredibile, centinaia di lame di oscurità simili a piccoli coltelli scattano verso di voi...

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    L'attacco è energia nera. Se la tenebra vi prende oltre al dolore aumentato classico dell'elemento oscurità, percepite ancor di più quella sensazione di depressione. Gestite il tutto come un duello :yeye:
    Per qualsiasi info chiedete pure :zizi:

    Avete 7 giorni di tempo.

    A voi!:zizi:
     
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    ALEXIS
    LIBRA {VIII}
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    POST II

    WE CAN BE
    HEROES - KAWARA


    Alexis e Kryos avevano imbastito, quella che dovrebbe essere un piano. Indubbiamente la situazione non era delle migliori: si trovavano in un vero e proprio labirinto di gallerie e cunicoli, cercando un assassino. Le possibilità di fallimento, ad onore del vero erano molto alte, ma del resto loro erano Gold Saint, i custodi della pace. Non esistevano statistiche e probabilità di riuscita, loro avevano un compito divino, ed avrebbero fatto di tutto, combattendo ogni cosa, pur di cercare di dare una speranza agli uomini. Già, questo era quello che dovevano fare, la ragione che aveva portato la maggior parte di loro a vestire quelle vestigia dorate.

    Per Alexis le cose stavano in questi termini. Tante volte si era trovato in situazioni disperate, in realtà sull’orlo del collasso. Ma mai si era dato per vinto, nemmeno una volta, e mai aveva lasciato quegli uomini al loro destino. Non lo avrebbe fatto nemmeno in quell’occasione.

    I due avevano concordato quello che poteva essere definito un piano. Kryos avrebbe usato la proiezione astrale per cercare di sondare il luogo e capire se era possibile trovare questo assassino che stava mettendo a rischio quella realtà.

    «Non temere, rimarrò io di guardia.»

    Kryos si sedette e togliendosi l’armatura cominciò a mandare l’avatar in perlustrazione. Lui teneva gli occhi chiusi, e la mente del Gold Saint cominciò a muovere l’armatura, la sua mente viaggiava insieme ad essa, mentre il suo corpo rimase lì, in quello spiazzo dove vi era Alexis, il quale rimase in piedi, cercando di guardare alternativamente Kryos e l’ambiente circostante.

    Aveva una strana sensazione, una sensazione di inadeguatezza. Non sapeva se fosse per via di quel luogo, per via dei poteri di quell’assassino, o per qualcosa che attualmente egli non comprendeva. La verità era che aveva una strana sensazione, una sensazione che non lo faceva stare tranquillo.

    Improvvisamente i sensi di Alexis cominciarono a percepire qualcosa: sentì come se una strana traccia cosmica stesse viaggiando dalle caverne fino a giungere a loro, riconoscendo la traccia cosmica di Kryos.

    «Cominciamo a divertirci. Kryos, torna qua che è meglio»

    Tutto avvenne molto rapidamente. Improvvisamente le ombre di quella stanza cominciarono a solidificarsi e lasciarono la loro posizione per avventarsi rapidamente sui due Gold Saint. Alexis per prima cosa cominciò ad ampliare il suo cosmo, lo fece in maniera rapida e veloce, imponendo il suo potere dell’Armonia su quel luogo, su quell’entità che tentava di colpirli con una moltitudine di lame di tenebra. Il suo cosmo avrebbe tentato di interferire con quell’attacco, col chiaro intento di indebolirlo.

    Indosso i due tonfa e mentre sul suo volto si disegnò uno strano sorriso pronunciò una parola mentre gli occhi azzurri del Gold Saint parvero illuminarsi per un istante.

    Rozan Hyakuryû Ha



    Una moltitudine di draghi cominciarono a vorticare velocemente intorno alla figura dei due Gold Saint. I draghi si muovevano velocemente generando una incredibile potenza centifruga che aveva il chiaro intento di distruggere e annientare ogni cosa, compreso l’attacco che stava giungendo. Stava usando una gran parte del proprio potere, per dare il tempo necessario a Kryos di recuperare la propria armatura.

    Del resto Alexis aveva sempre detto che la miglior difesa era l’attacco, o forse qualcun altro lo aveva detto. Aveva poca importanza del resto.

    IL MIO ERA UN MONDO PERFETTO

    STATUS FISICO ♦ Ottimo
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Indossata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Uso il potere dell'armonia per indebolire l'attacco, e il Rozan per difendersi dall'attacco. Per i danni e altro attendo il post di Kryos. Ovviamente il Rozan ha cosmo distruttivo yeye.
    EPPURE DESIDERAVO L'IMPERFEZIONE

    ABILITÀ
    ● Armonia {Cosmo Straordinario}
    Il Cavaliere di Libra, può interagire e interferire con tecniche e attacchi sia di compagni che di avversari. Egli infatti, se lo ritiene giusto e opportuno è in grado di sostenere in battaglia chi secondo lui è degno, ciò si traduce nel rendere straordinario un attacco o un'abilità di un altro saint o dell'alleato di turno. Per contro, l'essenza della Bilancia può interferire con un attacco nemico cercando di ridurre gli effetti o di interferire nella creazione della tecnica avversaria per indebolire un attacco che potrebbe rivelarsi molto pericoloso; ovviamente la riuscita di ciò dipende dal divario energetico in atto, nel caso di un dislivello molto grande a favore del Gold Saint, egli potrebbe addirittura spegnare letteralmente la tecnica avversaria.

    ● Distruzione {Cosmo Distruttivo}
    Il fato che spetta a chi si oppone alla Bilancia, o a chi non viene ritenuto degno dal Gold Saint è un abisso di oscurità, perché nel cuore del giusto non vi è alcun tentennamento. Tutto ciò si traduce in un cosmo estremamente distruttivo in grado di annientare e annichilire il cosmo nemico o la materia in genere con molta più facilità rispetto ad altri.


    TECNICHE

    Letteralmente colpo dei cento draghi, questo colpo è indubbiamente uno dei colpi più potenti e caratteristici di questo cavaliere; il cui cosmo assumendo le fattezze di centinaia di draghi colpiscono uno o più obbiettivi. Fondamentalmente se ne conosco ben tre versioni.
    3. Variante molto particolare del Rozan Hyakuryû Ha, la quale libera i cento draghi sotto forma di un'esplosione concentrica che ha come epicentro il cavaliere stesso. I draghi vorticano furiosamente attorno al Gold Saint coprendo un'area sempre più vasta e divorando ogni cosa incontrino. Nel pratico il potere viene liberato in maniera circolare come se fossero onde concentriche che avendo il cavaliere come epicentro si dipanano in ogni dove


    narrato ♦ « parlato »pensato°telepatia°
     
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    Alexis si era offerto di rimanere di guarda, permettendogli di privarsi dell'armatura e mandare l'Avatar ad esplorare il labirinto.
    Il suo corpo rimase seduto alle spalle del compagno mentre la sua mente, entrata in simbiosi con l'armatura d'oro, la guidava attraverso il dedalo.
    Si trattava di una serie di cunicoli: pareti, angoli e svolte erano tutto ciò che si parava davanti al fantoccio dorato, fatti salvi i resti di altre torrette e sistemi di sicurezza che erano stati distrutti con la stessa precisione quasi chirurgica rilevata all'esterno.
    Ripeteva meccanicamente i movimenti che stava seguendo, non tanto per comunicarli a Libra, quanto per cercare di memorizzarli lui stesso anche in quello stato di trance.
    Era ancora inquieto: quella soluzione sembrava senza dubbio la meno rischiosa, ma il male annidato in quell'area pareva farsi più penetrante ad ogni passo che lui faceva muovere all'armatura. La sensazione che provava in quel frangente il Rarglove era la stessa di quando si ha la netta sensazione che qualcosa di brutto si stesse avvicinando di gran carriera: aveva la pelle d'oca anche guidando la sua coscienza da remoto, conscio che ciò che stavano tentando di stanare aveva piena facoltà di sfiancarli in maniera subdola, tentando di rendere l'ardore e le qualità dei guerrieri di Atena inefficaci in partenza. Avrebbe scommesso che il suo scopo fosse soffocare la loro fiamma in modo da non dover faticare a toglierli di mezzo scatenando una battaglia, ma mirasse a colpirli una volta che le loro certezze e il loro spirito combattivo fossero distrutti.
    Ne era spaventato, sì, era persino caduto in quella trappola, ma non l'avrebbe più permesso.

    Il solo sapere che la Corruzione potesse sfruttare capacità del genere, rendendo il suo stesso concetto un potere attivo, gli bastò per scrollarsi di dosso la paura e procedere. Continuò quindi a setacciare quei corridoi finché l'oscurità non iniziò a farsi più fitta, estendendo di nuovo i suoi gelidi artigli fino a riaccendere i suoi dubbi: doveva essere vicino. Ancora qualche metro, e due fessure si aprirono nel buio, palesando un'infinità di volontà indipendenti ma collegate.

    Fu questione di istanti: una sorta di urlo collettivo e raccapricciante, una moltitudine di sguardi agghiaccianti puntati su di lui, tutto che si inerpicava lungo il filo mentale che legava l'Avatar a Kyros, che intanto era stato spinto ad un passo dalla follia. Fu letteralmente salvato dalla voce di Alexis che lo richiamava e urlava il nome della sua tecnica.
    Inorridito, Kyros interruppe la trance e tornò in sè, annaspando sul terreno come se volesse allontanarsi da quel luogo infernale.
    Uno sguardo attorno a sè e vide un turbinio di emanazioni cosmiche oscure impattare contro i draghi generati dal cosmo della bilancia. Scrollò la testa come per scacciare l'orrore a cui aveva appena assistito e richiamò immediatamente le vestigia di Gemini, che accorsero a proteggere il loro possessore.

    «Resta vicino a me. Liberiamoci di... questo, e andiamo al centro del problema. E'... terrificante e osceno, ma non abbiamo alternativa.»

    Si interruppe, stringendo i denti e soffocando un urlo mentre soffriva il dolore causato da qualcuna di quelle lame che era riuscita ad infilarsi tra i dragoni e colpirlo mentre l'armatura finiva di comporsi sul suo corpo. Di nuovo, come un cancro non estirpato che si riattiva, quella sensazione di sconfitta imminente si impadronì di lui.

    «Stavolta non mi avrà. Non di nuovo. Non dopo aver visto cosa c'è lì dentro, non dopo aver percepito parte di ciò che ci sta remando contro.»

    Chiuse gli occhi e si lasciò aiutare dall'armonia della Bilancia, traendo sollievo dal proprio cosmo che iniziava a bruciare e dalla presenza di quello di Alexis.
    Posò una mano sulla spalla del cavaliere di Libra, superandolo, e spalancò le palpebre mentre allungava l'altra davanti a sè, spingendo il suo cosmo a livelli spaventosi.

    «GALAXIAN EXPLOSION.»

    Partendo dall'arto proteso, una mole catastrofica di energia cosmica venne sparata in tutta l'area attorno a loro, salvando solo l'entrata del tunnel alle loro spalle e proiettando immagini di stelle, pianeti e dell'intera galassia.
    Strinse il pugno.
    Tutto ciò che esisteva nel suo raggio visivo rimase vittima di un'esplosione cosmica dalla potenza esagerata, nella speranza di disintegrare ogni minaccia che li stesse attaccando.
    Fu dispiaciuto di polverizzare i cadaveri e sconvolgere la conformazione dell'area, ma non potendo essere sicuro delle proprie capacità, per ottenere il risultato sperato, le aveva dovute spingere al massimo.

    Si voltò a sorridere ad Alexis:

    «Questo male è subdolo ed estremamente intenso, ma senz'altro potrà essere polverizzato, proprio come tutti gli altri. Gli diamo una lezione sull'argomento?»

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    Discreto, sotto stress per il consumo di energie e con quale ferita da oscurità.

    Mind
    Ancora in fase depressa, ma non può non fare di tutto anche in quelle condizioni.

    Summary

    Esplora il labirinto con l'avatar fino a trovarsi faccia a faccia con un'entità sinistra che riconosce come fonte del suo malessere. Richiamato da Alexis, recupera l'armatura e cerca di fare strage di ciò che li sta attaccando con una GE massimizzata.
     
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    'area che da sulla grotta d'ingresso al labirinto è completamente stravolta.
    Oltre ad esservi difesi con successo dall'attacco, di qualsiasi potenziale assalitore non vi è più traccia.
    Un immenso cratere fumante è tutto ciò che resta dell'area, ed una continua pioggia di detriti avvolge ogni cosa nella polvere.

    Non vi resta che dare la caccia alla misteriosa entità...

    Superata facilmente la prima parte del labirinto, notate che l'ombra è avanzata, lasciando dietro di sé la solita scia di distruzione.
    Notate anche cadaveri di Steel Saints più vi avvicinante all'uscita.

    Quando il labirinto si allarga e le pareti iniziano a diventare di metallo, incontrate finalmente il vostro bersaglio.
    Una bruma indistinta si blocca appena siete in vista ed inizia a ribollire.
    Percepite ancora una volta quella terribile sensazione di disagio, ma la vostra mente ed il vostro cosmo iniziano ad abituarsi.

    D'un tratto la nebbia oscura si comprime e si attorciglia, assumendo la forma umanoide di qualcosa di vagamente simile ad un ninja.
    aPYKL9g_460s
    Pennacchi di tenebra si dipanano dal palmo delle sue mani e si solidificano in quella che è una katana di un nero fastidioso da guardare.

    Come un lampo scaglia un kunai con la mano libera verso la parete alla sua sinistra e un migliaio di filamenti oscuri salgono dal terreno su cui poggiate i piedi e cadono dal soffitto proprio sopra di voi, mentre il vostro avversario è ora dietro di voi.

    La katana è puntata verso entrambi e la sua lama si disfa in decine di altre lame che come serpenti ondeggiano tra i filamenti, con lo scopo di tagliare ogni parte del corpo non protetta dall'armatura.

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Vi siete difesi e avete fatto overkill XD

    Ho dato per scontato che date la caccia all'ombra per velocizzare la scena, nel caso ditemi che modifico.

    Quando finalmente la trovate, oltre la classica sensazione, notate che non ha forma apparente.
    Diventa una sorta di ninja e con un barbatrucco fa uscire dal soffitto sopra di voi e dal pavimento sotto di voi miglia di filamenti di tenebra che hanno lo scopo di attorcigliarvi e bloccarvi, mentre lui compare alle vostre spalle e anima la sua katana in decine di lame che hanno lo scopo di tagliuzzarvi, recidendo vene fondamentali e facendovi morire dissanguati.

    L'attacco è energia nera, mentre il suo potere non è chiaro.
    In modi diversi, che dipendono dai vostri poteri mentali e spirituali, capite che il vostro avversario è come se fosse un grumo di entità, forse un modo particolare di manifestarsi di un gruppo di individui corrotti.

    Avete 7 giorni di tempo.

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    La sua Galaxian Explosion aveva fatto strage dell'intera zona sotto i loro occhi, permettendo loro di tirare un breve respiro di sollievo e dirigersi a caccia dell'Entità nel labirinto.
    Kyros fece un cenno ad Alexis e lo invitò a seguirlo per ripercorrere il tragitto percorso dall'Avatar, quindi lasciarono il paesaggio devastato dalla potenza dell'esplosione cosmica e si addentrarono nel dedalo all'interno della grotta: fin dove il rosso era riuscito a spingere l'armatura di Gemini nulla era cambiato, ma ciò che stavano braccando aveva proseguito il suo cammino verso il cuore del labirinto.

    Procedendo, si imbatterono in altri cadaveri di membri della Grado, abbandonati sgraziatamente tra il pavimento e le pareti in posizioni sempre diverse ma tutti con le stesse tracce rilevate anche sui loro compagni all'esterno: tagli netti e precisi, senza evidenza alcuna di uno scontro prolungato.

    «E' andato oltre.
    Non mi spiego però i cadaveri, lo inseguivano o stavano uscendo per proteggere il nucleo operativo?»


    In quel momento poteva sembrare irrilevante, ma tornando per un istante con la mente al loro compito, poteva essere di vitale importanza: se dall'interno stavano uscendo persone per tentare di arginare una minaccia fuori dalla loro portata, allora anche ammettendo di riuscire a distruggerla, una volta raggiunta la base segreta avrebbero avuto tutt'altro problema. Cos'avrebbero fatto se non fosse rimasto nessuno in grado di mandare avanti quella costola della Grado?

    Scosse la testa, decidendo di affrontare un problema per volta e ricordando che quello che avevano per le mani in quel momento era ben più subdolo e pericoloso.
    Ancora qualche minuto e gli stretti corridoi si allargarono, offrendo spazi più ampi ed iniziando a mostrare pareti metalliche.
    Poco oltre, di nuovo quella nube indefinita, insieme all'ormai ben nota aura di negatività.
    Il rosso ne aveva ormai subito gli effetti a più riprese: non si poteva affermare che ormai avesse imparato a conviverci senza problemi, ma di certo aveva trovato un modo per riuscire a ragionare lucidamente superandone gli effetti.

    La massa oscura continuava a ribollire e sbuffare, finché stavolta con un picco energetico iniziò ad attorcigliarsi su se stessa fino a prendere una forma vagamente umana: un individuo incappucciato e con una spada dalla lama lunga e sottile, entrambi dai contorni che comunque rimanevano abbastanza fumosi e poco definiti.
    Mentre quella cosa tendeva un braccio verso il muro lanciandovi contro un coltello, un'infinità di sottili ma resistenti tentacoli d'ombra si avventarono contro di loro, emergendo con una velocità inumana dal soffitto e dal pavimento.

    Il Rarglove fu imprigionato con sorprendente facilità, impegnato com'era nell'analisi della natura del nemico: ancora una volta fu raggiunto dalla certezza che si trattasse di un agglomerato di diverse entità mentali riunite in una. Stava cercando di ragionare il più velocemente possibile per trovare un modo di sfruttare quella particolarità a loro vantaggio e fu colto alla sprovvista.
    Mentre tentava di liberarsi facendo forza con gli arti, notò che il nemico stava scagliando la sua vera offensiva: non contento di bloccare i loro movimenti, dalla lama della sua arma iniziò a partire una gran quantità di piccole lame indipendenti che avrebbero martoriato i loro corpi senza sforzo.
    Gemini trovò il tempo soltanto di comunicare telepaticamente le proprie intenzioni al compagno prima di agire:

    °Dammi una mano e non preoccuparti di ciò accadrà, sfrutta il caos

    Non avrebbero avuto scampo se non avessero potuto muoversi, perciò socchiuse gli occhi e richiamò il proprio potere dimensionale per generare delle lacerazioni nello spaziotempo che avrebbero iniziato a vorticare in maniera disordinatamente sferica attorno ai due cavalieri d'oro. Il loro scopo era duplice: fungere da lame dimensionali per tranciare di netto le costrizioni e contemporaneamente risucchiare nella dimensione oscura la maggior parte degli frammenti che miravano a fare scempio delle loro carni, o per lo meno sfruttare l'attrazione dimensionale per deviarne la traiettoria e lasciarli schiantare contro le armature d'oro invece che sulla pelle scoperta. Si aspettava che Alexis aiutasse quel processo in qualche modo, certo, ma non aveva ancora finito.

    Ammaccato dagli impatti contro l'armatura e con qualche taglio sulle braccia, dove la protezione dorata non arrivava, espanse il suo cosmo all'inverosimile abbracciando se stesso, il suo compagno ed il nemico. Stava spostando il campo di battaglia nella dimensione dove era cresciuto: avrebbero avuto il vantaggio tattico e soprattutto avrebbero avuto molto più spazio a disposizione per affrontare lo scontro. Si trovavano ora nel campo di fiori vicino alla casa in cui aveva vissuto con Eleuteria, un luogo infestato di correnti dimensionali in cui sarebbe stato idealmente più facile per lui piegarne il tessuto strutturale e che conosceva a menadito. Un campo aperto e infestato di correnti pulviscolari. Senza pensarci due volte, per permettere ad Alexis di ottenere il massimo in un attacco diretto contro quell'essere, riempì tutta l'area di gorghi dimensionali.

    Aveva piena fiducia nel suo compagno e aveva creato per lui le condizioni migliori per sferrare un attacco micidiale.
    Gli sorrise e tornò a guardare il proprio bersaglio, mostrando quel sorriso anche a lui.
    Non si giocava alla distruzione con il loro mondo, nè tantomeno con i cavalieri d'Oro.
    A costo di uscirne in condizioni pessime, avrebbero sempre sgominato la minaccia: era al tempo stesso il loro scopo e la loro ragione di vita.

    Cloth
    Buone, ammaccata dai colpi ricevuti.

    Body
    Qualche taglio sulle braccia che si aggiunge ai danni da oscurità di prima. Inizia a sentire il dispendio cosmico delle sue azioni, ma non ha intenzione di risparmiarsi per niente al mondo.

    Mind
    Combatte la sensazione di disagio con tutta la determinazione di cui è dotato, che sta subendo un'impennata a causa dello scontro aperto.

    Summary

    Difende entrambi cercando di tagliare le costrizioni e di assorbire quante più lame possibili con una serie di squarci dimensionali che ruotano disordinatamente attorno a se ed Alexis, poi sposta lo scontro nell'Altra Dimensione e apre una serie di gorghi con cui alza la palla al compagno per un attacco coi controcazzi <3


     
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    POST III

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    I due Gold Saint erano riusciti a difendersi in maniera egregia, da quello che era solo il primo assalto. Avevano di fronte un’entità corrotta, qualcosa di molto complicato da decifrare, ma sicuramente non vi era dubbio sulla moralità di quell’essere. Si trattava di un’entità corrotta, nata da sentimenti e sensazioni negative, in netto contrasto con tutto ciò che era Alexis. Per carità, non era necessario il Giudizio della Bilancia per rendersene conto, ma ciò aumentava la determinazione del Gold Saint, se mai ce ne fosse bisogno.

    Le azioni combinate dei due Cavalieri aveva avuto la meglio su quell’assalto, avevano dato sfoggio del loro potere, di una piccola parte di esso a dire il vero. Era raro vedere all’opera i colpi più forti della Bilancia e dei Gemelli, ed ancora più raro era vedere come la Galaxian e i Cento Draghi, insieme si combinassero in maniera eccelsa.

    Ma non potevano attendere, non potevano aspettare e per tale ragione decisero, senza alcun indugio, di raggiungere la fonte di quel male. La cosa che colpì Alexis, fu con quanta facilità riuscirono a seguire quella creatura, che mano a mano che avanzava si lasciava dietro una scia di morte e distruzione. Non si trovava più nel punto in cui l’aveva localizzata Kryos la prima volta, ma velocemente stava continuando nel suo percorso. Le gallerie, mano a mano che andavano in profondità, si trasformavano. Non vi era più la nuda roccia, ma bensì metallo, chiaro segno dell’opera della fondazione o di chi aveva costruito quel luogo.

    La cosa che colpì Alexis, fu che nel suo mondo e nei tanti mondi che aveva visitato, mai vi era stato un ruolo così centrale della fondazione. Probabilmente tali informazioni erano estremamente riservate, e se fosse sopravvissuto avrebbe chiesto delucidazioni al suo Gran Sacerdote, che di certo ne sapeva più di lui. La cosa lo fece sorridere, del resto nonostante tutte le guerre che aveva combattuto, aveva ancora molto da imparare, e questo era solo un bene.

    Finalmente il loro avversario si palesò.
    Quella sensazione di inadeguatezza era sempre presente, ma lentamente il cosmo dei due Saint stava reagendo, abituandosi a ciò. Alexis tentava come sempre di calmierare quest’effetto con l’Armonia della Bilancia. Quell’oscurità informe, si palesò come una creatura di fattezze umane, un essere che forse era più conforme agli standard e gli stereotipi degli uomini: ricordava una sorta di assassino fatto d’ombra. Ma non fu questo a colpire Alexis, quanto il fatto che quella creatura, ai suoi occhi, era come un insieme di tante entità.

    Non vi furono parole, la creatura passò subito all’attacco, certo di avere un chiaro vantaggio tattico. Filamenti di tenebra tentarono di avvolgerli e ghermirli per limitare la propria mobilità ed esporli in questo modo, alla vera offensiva. Se da una parte Kryos fu sorpreso, Alexis che venne imbrigliato dai filamenti provenienti dal suolo, mosse velocemente la sua spada (solo una ne aveva al momento), la quale mossa dai poteri mentali di Alexis, cominciò a recidere l’oscurità.

    Tagli netti e rapidi della sacra lama.

    Alla difesa parve pensarci Kryso, utilizzando il suo potere dimensionale. Constatò come il potere cosmico della creatura, e quella del suo compagno fossero equiparabili, il suo leggermente inferiore. Ampliò ancora il suo cosmo, cercando di interferire quanto più possibile con l’offensiva avversaria. In questo modo, il cosmo di Kryos avrebbe soverchiato quello del corrotto.

    Ed infine, il Gold Saint dei Gemelli, decise di calare l’asso.
    Combattere in uno spazio così buio e stretto, era sconsigliabile per via dell’avversario che avevano di fronte, la decisione di spostare tutto nella terza dimensione fu un colpo geniale. Le motivazioni erano molteplici: era un luogo dove Kryos aveva il pieno controllo della situazione, dove muoversi per quel corrotto sarebbe stato complicato, e soprattutto in quel modo, se davvero erano un moltitudine di entità, sarebbero state tutte trasportate in quel piano.

    «È molto interessante ciò che hai fatto, ma è un po’ buio non credi?»

    Alexis schioccò le dita, e come per incanto apparve un enorme sole incandescente e maledettamente vicino sopra le loro teste. Era chiaro che si trattava di un’illusione, una creazione che aveva il compito di distrarre l’avversario generando una luce fittizia che avrebbe potuto creare problemi visivi all’avversario per qualche istante. [Diversivo]

    A quel punto, con la velocità del pensiero, Alexis teletrasportò la barra tripunte in prossimità del corrotto e muovendola con la telecinesi, tentò di usare tale arma per legare il busto della creatura. Le armi di libra erano creazioni incredibili, e le tre catene potevano allungarsi secondo la volontà stessa di Alexis. Liberarsi da essere era complicato, romperle era letteralmente fuori discussione. [Attacco debole]

    Ma si trattava di una creatura che aveva mostrato capacità particolari: può un’ombra essere tagliata o imbrigliata? Era una domanda a cui avrebbe avuto a breve una risposta.

    Fu a quel punto che Alexis, bruciando il suo cosmo, generò una tecnica molto famosa come il drago nascente. La sua essenza cosmica, assunse le fattezze di un drago, il quale con tutta la sua dirompente forza, avrebbe tentato di annientare quella creatura. Ma Alexis decise di utilizzare uno dei gorghi creati da Kryos per aumentare l’effetto sorpresa. Il Drago entrò in un gorgo, sparendo dentro di esso, per poi materializzarsi a pochi centimetri dal petto dell’entità, pronto a devastare e distruggere quell’empia creatura. [Attacco Forte]

    Si stavano solo riscaldando.


    IL MIO ERA UN MONDO PERFETTO

    STATUS FISICO ♦ Diversi tagli sulle parti non coperte dell'armatura
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Indossata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Allur, con la spada e telecinesi/teletrasporto, taglio i filamenti che ci bloccano, ed aiuto Kryos con il potere Armonia. Una volta nella terza dimensione, con un'illusione cerco di distrarre l'avversario, barra tripunte come attacco debole per bloccarlo, e poi un bel Rozan, usando i gorghi creati da Gemini.
    EPPURE DESIDERAVO L'IMPERFEZIONE

    ABILITÀ
    ● Armonia {Cosmo Straordinario}
    Il Cavaliere di Libra, può interagire e interferire con tecniche e attacchi sia di compagni che di avversari. Egli infatti, se lo ritiene giusto e opportuno è in grado di sostenere in battaglia chi secondo lui è degno, ciò si traduce nel rendere straordinario un attacco o un'abilità di un altro saint o dell'alleato di turno. Per contro, l'essenza della Bilancia può interferire con un attacco nemico cercando di ridurre gli effetti o di interferire nella creazione della tecnica avversaria per indebolire un attacco che potrebbe rivelarsi molto pericoloso; ovviamente la riuscita di ciò dipende dal divario energetico in atto, nel caso di un dislivello molto grande a favore del Gold Saint, egli potrebbe addirittura spegnare letteralmente la tecnica avversaria.

    ● Distruzione {Cosmo Distruttivo}
    Il fato che spetta a chi si oppone alla Bilancia, o a chi non viene ritenuto degno dal Gold Saint è un abisso di oscurità, perché nel cuore del giusto non vi è alcun tentennamento. Tutto ciò si traduce in un cosmo estremamente distruttivo in grado di annientare e annichilire il cosmo nemico o la materia in genere con molta più facilità rispetto ad altri.

    ● Spade
    Queste armi sono gladi di dimensioni abbastanza ristrette. Nel totem sono ridotte a poco più che pugnali triangolari, e normalmente sono riposte in un compartimento dietro la caviglia del Cavaliere, sul tendine di Achille appena sopra il tallone. Impugnate, si allungano mostrando di avere elsa e lama telescopiche, mentre le parti che compongono la guardia si abbassano di novanta gradi diventando orizzontali.

    ● Teletrasporto
    Tramite questa abilità il cavaliere della Bilancia è in grado di smaterializzare e far ricomparire se stesso, un oggetto, un'arma o anche un altra persona consenziente entro il suo raggio d'azione. Tale capacità, dagli infiniti risvolti non ha virtualmente limiti - se non quelli dati dal proprio livello energetico - e tramite questa capacità si può teletrasportare praticamente ogni cosa. Le capacità insite in questa particolare abilità permettono al Gold Saint anche di evitare un attacco ( mono uso a duello ) ma questo è solo una delle tante possibilità. Egli infatti è in grado per esempio di viaggiare attraverso lo spazio ed il tempo con una facilità disarmante e si può interagire anche con un avversario a patto che ci sia un contatto fisico con esso.

    ● Telecinesi
    Questa capacità consiste essenzialmente nell'imporre a cose, oggetti e persone una forza generata dalla propria mente. Muovere oggetti, applicare morse telecinetiche agli avversari o semplicemente cercare di deviare il corso di una tecnica o di qualsiasi cosa che abbia una consistenza fisica. L'unico limite che ha tale abilità è semplicemente l'immaginazione di chi la utilizza.

    ● Illusioni Ambientali
    Grazie al potere mentale che è proprio di questo cavaliere, egli è in grado di creare delle potenti trame illusorie, con le quali manifesta cioè che egli desidera sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà del suo creatore. Il potere mentale del Gold Saint è talmente grande da poter ingannare anche il più esperto osservatore andando ad interagire con tutti i sensi dell'avversario. Tale potere è tale da poter interessare anche una vasta area ed un numero indefinito di persone, rendendo l'illusione estremamente realistica.

    ● Barre Tripunte
    È una specie di incrocio tra il tridente e le barre gemellari, ovvero un bastone diviso in tre sezioni da due catene, e forma l’asta orizzontale del totem, cui sono legati i piatti della bilancia. Quando l’armatura è indossata, sono ristrette a bastoni lunghi quanto l’avambraccio o quanto metà delle barre gemellari, incastrati diagonalmente in una placca triangolare dietro le spalle, in mezzo alle scapole. Le estremità dei bastoni sono rotonde, coperte da tre punte coniche sui lati e da una sulla punta. Queste punte laterali possono essere tirate fuori per rivelare le tre catene che sorreggono ciascuno scudo nel totem, ma esse non sembrano avere alcuna utilità in battaglia. Al contrario, l’asta è telescopica e può essere allungata fino a rendere la barra alta quasi quanto un essere umano. In questa forma, le due estremità sono unite da altrettante catene ad un segmento centrale, leggermente più sottile.

    TECNICHE

    Rozan Shôryû Ha
    Colpo alquanto semplice eppure dalla grande efficacia. La sua forza cosmica viene sprigionata sotto forma di un drago pulsante e vorticante che con tutta la sua immane potenza si dirige verso l'avversario travolgendo e distruggendo ogni cosa incontri lungo il suo cammino. Il vorticare del colpo, simile ad un vortice tende ad unire nel colpo ogni cosa materiale che incontra aumentando la potenza già elevata di questo colpo - esempio l'acqua che viene trascinata nel moto della tecnica - rendendo lo stesso alquanto devastante. Si narra che questo colpo sia tanto potente da riuscire ad invertire anche il corso di una cascata.


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    l demone d'ombra sembra risentire delle correnti dimensionali, vedendo la sua agilità ridotta ai minimi termini.

    Quando il Drago Nascente viene scagliato, si scherma in una sorta di grumo oscuro, ma viene investito dall'impatto e dall'esplosione dell'attacco di Libra.
    Appena il lampo di luce ed energia svanisce, del vostro nemico non vi è traccia.

    Tuttavia percepite qualcosa attorno a voi, qualcosa che sussurra nei vostri pensieri.

    "noi siamo i dimenticati, non vi libererete mai di noi... noi siamo in ogni angolo oscuro... in ogni recesso lercio dove nessuno osa guardare..."


    Quella sensazione di inadeguatezza, di depressione, sale ancora... ma non è vostra, è la loro.
    Percepite una moltitudine sconfinata di vite corrotte, sentite la superficie delle loro esperienze... reietti, barboni, semplici impiegati visti solo per la propria funzione lavorativa e null'altro. Numeri, insignificanti numeri che ora nel ventre della madre Corruzione trovano nuovo scopo e potere.

    Muovono la loro essenza psichica verso di voi, come fosse una colla mentale che cerca di rallentarvi il pensiero, mentre dalle ombre proiettate dai vostri corpi alla luce dell'esplosione, sorgono due copie del demone.

    Entrambe scagliano un rapido colpo col taglio del piede destro dietro il vostro ginocchio destro per costringervi a cadere in ginocchio, dove le loro katane sarebbero state pronte a tagliarvi la testa...


    y8k159l

    Dunque :yeye:

    Il dizio viene apparentemente annientato.
    In realtà ad essere distrutta è la forma ombrosa, la sua essenza è ancora presente e cerca di agire su di voi per rallentarvi il pensiero. Non ha nessun effetto dannoso, pensatela a come una leggera morsa telecinetica.

    L'attacco debole è il calcio al retro del ginocchio, mentre l'attacco forte è il colpo di Katana, da destra a sinistra, che ha lo scopo di decapitarvi se riescono a farvi cadere in ginocchio. Se non riescono a farvi cadere in ginocchio e rimanete lì, comunque il colpo parte da destra a sinistra, come una mega botta fatta dalla spada di tenebra.

    Gli attacchi sono energia nera. Ora gli avversari sono due :yeye: O meglio, l'avversario ha due manifestazioni :zizi:
    Per qualsiasi dubbio chiedete pure.

    Avete 7 giorni di tempo.

    A voi!:zizi:
     
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    POST IV

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    Quello scontro si stava rivelando più complesso di quanto si aspettava, ma del resto come non poteva essere qualcosa che uno come Alexis non potesse definire una sfida? Avevano a che fare con qualcosa di terribile, con un’entità, anzi con una moltitudine di entità riunitie in un unico agglomerato dalla corruzione. Il custode della Bilancia potè percepire come quelle entità fossero un tempo uomini, impiegati, barboni, tutte vite che per la società in cui vivevano potevano essere definite inutili.

    Ma vi era davvero una vita inutile in questo mondo?
    Vi era davvero una persona che non aveva un suo posto in questo mondo? Questo suo pensiero non rimase tale, ma venne espanso, mostrato a tutti con le sue capacità mentali, cercando di infondere quell’armonia che solo il custode dell’Equilibrio poteva avere. Lui aveva una certezza, era consapevole che ogni vita era importante, che ogni creatura aveva un suo posto in questo mondo.

    Quello che stava facendo la corruzione era abbietto, certo lo era per definizione, ma in quel caso stava andando oltre. Stava letteralmente sfruttando la debolezza e la frustrazione di quegli uomini per alimentare il suo potere, e onestamente lui questo non lo poteva permettere. Ma ci fu un’altra cosa che lui comprese: la luce dei loro attacchi genera ombre, le ombre sono la forma con cui si può materializzare quel particolare nemico.

    Improvvisamente sentì la sua mente molto più pesante. Ancora una volta quella sensazione di pesantezza, quella sensazione di inadeguatezza, e l’attacco del nemico si palesò. Un colpo secco dietro il ginocchio e l’ombra che si stava avventando con violenza per recidere la testa dei due guerrieri, con un taglio netto, chirurgico.

    Un istante e le loro teste sarebbero state tranciate di netto.
    Il tempo di un pensiero e la lama del suo avversario impatto contro la spada che venne teletrasportata proprio dietro di lui, per intercettare il colpo che probabilmente di lì a poco sarebbe giunto. Allo stesso tempo, usò il teletrasporto per far comparire il tridente alle spalle di Kryos. La telecinesi poi, fece il resto, cercando di contrastare la forza del nemico. Essa, con un istintivo movimento di Alexis, fecero sì che quel colpo non mettesse la parola fine alla sua storia. Ma la spada di tenebra comunque impatto sul collo, che lacerò in profondità le sue carni, senza però intaccare né vertebre né arterie, ma si portò con se una parte del cuoio capelluto.

    Ma non c’era tempo per il dolore, non c’era tempo per nulla.
    Si mosse rapidamente e con un movimento rapido, tentò di colpire l’ombra con il tonfa che portava al braccio sinistro, compiendo un rapido e veloce movimento rotatorio su se stesso. Il colpo, se avesse impattato contro il suo avversario, avrebbe avuto il compito di far piegare un po’ quel demone su se stesso, e dare il tempo ad Alexis di sferrare la vera offensiva. Infatti, se davvero lui fosse riuscito a colpirlo, grazie alla capacità uniche del cavaliere della Bilancia, l’ombra sarebbe stata teletrasportata alle spalle dell’ombra che stava attando Kryos, e seguendo la stessa, avrebbe tentato di colpirla ripetutamente con continui e veloci tagli della spada, piena del suo cosmo distruttivo e portatrici. Quelle armi, donate da Atena stessa, potevano essere la risposta a quell’oscurità che stava cercando di soffocarli.

    Il portare quell’ombra così vicina all’altra, era per fare in modo che le azioni combinate della Bilancia e dei Gemelli, potessero danneggiare vicendevolmente le due ombre.

    Durante lo scontro, mentre del sangue grondava dalla testa di Alexis, rivolse un messaggio telepatico a Kryos.

    ° Non so cosa tu abbia in mente, ma usa le armi, nessuna esplosione di cosmo o qualsivoglia cosa che possa generare della luce °

    Aveva piena fiducia in Kryos, e sapeva che si sarebbe inventato qualcosa.


    IL MIO ERA UN MONDO PERFETTO

    STATUS FISICO ♦ Diversi tagli sulle parti non coperte dell'armatura, taglio sul collo/testa
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Indossata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Mi accorgo all'ultimo dell'ombra e cerco di limitare i danni frapponendo la spada. Girandomi, cerco di colpire allo stomaco l'ombra con il tonfa, poi col teletrasporto indotto, lo faccio teletrasportare, alle spalle dell'ombra di Kryos, e li cerco di tagliuzzarla con la spada. Se le mie supposizioni sono esatte, gli attacchi miei e di fra, dovrebbero colpire entrambi le ombre. Al momento, Alexis cerca di non generare nessuna fonte di luce.
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    ● Armonia {Cosmo Straordinario}
    Il Cavaliere di Libra, può interagire e interferire con tecniche e attacchi sia di compagni che di avversari. Egli infatti, se lo ritiene giusto e opportuno è in grado di sostenere in battaglia chi secondo lui è degno, ciò si traduce nel rendere straordinario un attacco o un'abilità di un altro saint o dell'alleato di turno. Per contro, l'essenza della Bilancia può interferire con un attacco nemico cercando di ridurre gli effetti o di interferire nella creazione della tecnica avversaria per indebolire un attacco che potrebbe rivelarsi molto pericoloso; ovviamente la riuscita di ciò dipende dal divario energetico in atto, nel caso di un dislivello molto grande a favore del Gold Saint, egli potrebbe addirittura spegnare letteralmente la tecnica avversaria.

    ● Distruzione {Cosmo Distruttivo}
    Il fato che spetta a chi si oppone alla Bilancia, o a chi non viene ritenuto degno dal Gold Saint è un abisso di oscurità, perché nel cuore del giusto non vi è alcun tentennamento. Tutto ciò si traduce in un cosmo estremamente distruttivo in grado di annientare e annichilire il cosmo nemico o la materia in genere con molta più facilità rispetto ad altri.

    ● Spade
    Queste armi sono gladi di dimensioni abbastanza ristrette. Nel totem sono ridotte a poco più che pugnali triangolari, e normalmente sono riposte in un compartimento dietro la caviglia del Cavaliere, sul tendine di Achille appena sopra il tallone. Impugnate, si allungano mostrando di avere elsa e lama telescopiche, mentre le parti che compongono la guardia si abbassano di novanta gradi diventando orizzontali.

    ● Teletrasporto
    Tramite questa abilità il cavaliere della Bilancia è in grado di smaterializzare e far ricomparire se stesso, un oggetto, un'arma o anche un altra persona consenziente entro il suo raggio d'azione. Tale capacità, dagli infiniti risvolti non ha virtualmente limiti - se non quelli dati dal proprio livello energetico - e tramite questa capacità si può teletrasportare praticamente ogni cosa. Le capacità insite in questa particolare abilità permettono al Gold Saint anche di evitare un attacco ( mono uso a duello ) ma questo è solo una delle tante possibilità. Egli infatti è in grado per esempio di viaggiare attraverso lo spazio ed il tempo con una facilità disarmante e si può interagire anche con un avversario a patto che ci sia un contatto fisico con esso.

    ● Telecinesi
    Questa capacità consiste essenzialmente nell'imporre a cose, oggetti e persone una forza generata dalla propria mente. Muovere oggetti, applicare morse telecinetiche agli avversari o semplicemente cercare di deviare il corso di una tecnica o di qualsiasi cosa che abbia una consistenza fisica. L'unico limite che ha tale abilità è semplicemente l'immaginazione di chi la utilizza.

    ● Illusioni Ambientali
    Grazie al potere mentale che è proprio di questo cavaliere, egli è in grado di creare delle potenti trame illusorie, con le quali manifesta cioè che egli desidera sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà del suo creatore. Il potere mentale del Gold Saint è talmente grande da poter ingannare anche il più esperto osservatore andando ad interagire con tutti i sensi dell'avversario. Tale potere è tale da poter interessare anche una vasta area ed un numero indefinito di persone, rendendo l'illusione estremamente realistica.

    ● Barre Tripunte
    È una specie di incrocio tra il tridente e le barre gemellari, ovvero un bastone diviso in tre sezioni da due catene, e forma l’asta orizzontale del totem, cui sono legati i piatti della bilancia. Quando l’armatura è indossata, sono ristrette a bastoni lunghi quanto l’avambraccio o quanto metà delle barre gemellari, incastrati diagonalmente in una placca triangolare dietro le spalle, in mezzo alle scapole. Le estremità dei bastoni sono rotonde, coperte da tre punte coniche sui lati e da una sulla punta. Queste punte laterali possono essere tirate fuori per rivelare le tre catene che sorreggono ciascuno scudo nel totem, ma esse non sembrano avere alcuna utilità in battaglia. Al contrario, l’asta è telescopica e può essere allungata fino a rendere la barra alta quasi quanto un essere umano. In questa forma, le due estremità sono unite da altrettante catene ad un segmento centrale, leggermente più sottile.

    TECNICHE

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    Colpo alquanto semplice eppure dalla grande efficacia. La sua forza cosmica viene sprigionata sotto forma di un drago pulsante e vorticante che con tutta la sua immane potenza si dirige verso l'avversario travolgendo e distruggendo ogni cosa incontri lungo il suo cammino. Il vorticare del colpo, simile ad un vortice tende ad unire nel colpo ogni cosa materiale che incontra aumentando la potenza già elevata di questo colpo - esempio l'acqua che viene trascinata nel moto della tecnica - rendendo lo stesso alquanto devastante. Si narra che questo colpo sia tanto potente da riuscire ad invertire anche il corso di una cascata.


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    L’entità provó a difendersi dal colpo diretto di Alexis nonostante la difficoltà di movimento, ma l’esplosione la travolse in pieno generando un gran bagliore.
    I due cavalieri d’oro furono investiti di nuovo prepotentemente dalla sensazione di inadeguatezza, ma stavolta era diverso, stavolta non era un sentimento generato in loro, quanto una proiezione di quella stessa sensazione provata da un’enormità di individui. Reietti, sfruttati, ignorati e individui la cosa esistenza era considerata soltanto in funzione della loro produttività o utilitá: tutte vite ritenute meno di zero in quanto tali. Delle parole risuonarono nella mente di Gemini e probabilmente anche in quella di Libra, una sorta di minaccia, una promessa di rivalsa: quelle esistenza dovevano essere state plagiate dalla Corruzione per sfogare la loro frustrazione terrena unendosi e diventando qualcosa di diverso.

    Kyros strinse i pugni, furioso per l’opera della Corruzione tanto quanto per quella dell’essere umano: spingere i propri simili ad un punto di non ritorno simile era qualcosa di orribilmente spietato, un comportamento talmente schifoso da fargli perdere la calma in meri istanti.
    Avrebbe voluto poter riavvolgere il tempo ed aiutare uno ad uno quegli individui per salvarli dall’orrore degli uomini prima e della Corruzione poi, ma non ne aveva la possibilità. Ció che poteva fare, tuttavia, era mettere fine a quella sofferenza, ora tramutata in violenza.

    Mentre l’esplosione si diradava e il cosmo armonico di Libra permeava la dimensione oscura, ancora con i pugni serrati il Rarglove notó che il nemico era scomparso ed abbassó leggermente lo sguardo: doveva mantenere la lucidità necessaria a portare a termine la missione.
    A quel punto un colpo dietro il ginocchio destro lo costrinse a sporgersi leggermente in avanti per non finire a terra e notó con la coda dell’occhio che ad Alexis era capitata la stessa sorte: dietro il compagno c’era di nuovo il nemico appena sparito dalla loro vista, perció per qualche diavoleria dovesse essercene un altro alle sue spalle che agiva alla stessa maniera. Proseguì il movimento della testa più velocemente possibile accompagnandolo col corpo, voltandosi ed afferrando il tridente dorato con la mano destra appena in tempo per frapporlo tra il suo collo e la lama del nemico.
    Usó tutta la forza che aveva per contrastare il colpo, ma riuscì non nella posizione in cui si trovava a sostenere l’impatto a lungo. Si sforzó di resistere il necessario per far scivolare il colpo una manciata di centimetri più in basso lungo l’asta dell’arma divina e lasciarsi colpire la clavicola - protetta dall’armatura - tentando di afferrate con la mano libera la lama nemica prima che venisse ritirata.
    Ridusse gli occhi a una fessura e strinse i denti per la violenza dell’impatto e per la fatica di far rispondere i muscoli per afferrare e trattenere la lama, ma indubbiamente preferiva una crepa sull’armatura, il dolore contusivo ed eventuali tagli sul palmo rispetto ad una decapitazione.

    Reagì immediatamente, prima che l’attimo fosse perduto e l’arma nemica ritirata: con un gioco di polso riportó il tridente orizzontale al terreno e miró ad affondare le punte dritte in quello che ad occhio avrebbe dovuto essere l’addome della figura.

    Lanció un urlo straziante per esprimere un mix di dolore, rabbia e determinazione costringendo il suo braccio sinistro a funzionare efficacemente nonostante tutto. A rischio di farsi tranciare la mano, avrebbe stretto la lama tentando di spostarla fuori dall’azione assieme al braccio avversario e contemporaneamente usarla come perno per ottenere quanta più forza possibile nell’affondo.

    Voleva passare quell’essere da parte a parte e dimostrare all’entità collettiva una cosa fondamentale.

    Parló quasi a denti stretti dopo l’urlo precedente, ma era certo che sia Alexis che quella coscienza alveare l’avrebbero udito.

    «Non importa quanto la situazione possa fare schifo, quanto disperata sembri o quanto sacrificio e dolore servano per venirne fuori.
    Un fascio di luce, o in questo caso un tridente dorato, apparirà SEMPRE per perforare quell’oscuritá.»


    Non proseguì, ma nella sua mente pensó anche che non importava nemmeno che fosse davvero luce o un’oscuritá meno profonda, o che quella luce potesse causare dolore ad un occhio abituato all’oscurità.

    Quella non era più una missione fondamentale per il mondo, era appena diventata una faccenda personale: avrebbe cercato con ogni atomo del suo essere di illuminare quelle vite maltrattate anche solo per qualche istante, di offrire loro anche solo un brevissimo sollievo prima di distruggere la Corruzione che le sfruttava e causarne probabilmente l’estinzione definitiva.

    Quel giorno, in quel luogo, per quei reietti perduti, quel fascio di luce sarebbero stati lui ed Alexis.




    Cloth
    Ammaccata qua e là, incrinata nel punto di impatto del colpo tagliateste deviato.
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    Dolore sovrumano alla clavicola destra, braccio difficile da controllare ed eventualmente mano con tagli profondi per la presa sulla lama.

    Mind
    AT ALL COSTS.

    Summary


    Viene privato dell’equilibrio ma lo riacquista immediatamente ed inizia a girarsi facendo perno a sinistra. Afferra al volo il tridente con la destra e lo frappone tra il colpo e la giugulare. Sa di non riuscire a contrastare in pieno la forza avversaria non essendo un combattente fisico, perció riesce solo ad evitare il peggio e deviarlo contro l’armatura in modo da tentate di afferrare la lama con l’altro braccio. Tutto per ruotare il tridente col polso e garantirsi un affondo incazzatissimo di punta, portando all’esterno e facendo perno proprio sulla lama avversaria eventualmente afferrata.
    L’idea è cercare di trapassare il simpatico amico magari coinvolgendo a che quello fatto apparire dietro da Fe, ma non sapendo se ha funzionato non è citata.


     
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    I
    l colpo proietta entrambi alle spalle dell'altra ombra e di Gemini.

    Lì la spada di Libra si muove in una tempesta di fendenti, disegnando una scia dorata in quel mare di oscurità. L'ombra dal canto suo intercetta quasi ogni colpo con una precisione chirurgica, ma improvvisamente qualcosa la interrompe e Alexis riesce a mozzarle in braccio destro.

    Un altro scintillio coglie lo sguardo del giovane cavaliere: il suo tridente spunta dal ventre dell'avversario, tridente che ha trapassato anche l'altra ombra, sorretto da un Gemini in ginocchio ma più che mai agguerrito.

    Le creature si dimenano con spasmi rapidissimi e incontrollati, poi si bloccano d'improvviso e nuova tenebra sgorga dalle loro ferite.

    78816db3bd5883d3685998a9481327b1

    L'ombra di fronte a Libra fa ricomparire il proprio braccio destro, mentre col sinistro riprende il duello. Il clangore riprende, ecceggiando ovunque. Rapidamente si muove in avanti, mentre il ventre perde di consistenza liberandola dal tridente, salvo poi risolidificarsi. Qui cerca di tempestare di colpi Alexis, con una violenza terrificante, cercando di entrare a forza nella sua guardia e abbatterlo.

    L'altra ombra tiene il tridente con la mano sinistra e tende la destra, le cui dita si estendono come un centinaio di piccole lame liquide che corrono verso Gemini, allo scopo di stritolarlo e farlo a pezzi...

    "vi sentiamo... unitevi a noi, voi non avete spazio nel mondo, lo sentiamo, con noi sarete a casa, saremo invincibili e ogni ingiustizia sarà riparata..."


    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Il vostro attacco combinato li colpisce e gli fa male, riescono però a liberarsi dalla situazione e a contrattaccare. Entrambe le ombre sono energia nera e colpiscono come se avessero forza straordinaria e le lame sono armi cosmiche.

    Notate che il non usare fonti di luce le rende più solide. Sono riuscite sì a liberarsi smaterializzando qualche parte del loro corpo, ma è stato chiaro che gli avete fatto parecchio male e il loro contrattacco è letale, ma non così elaborato come in precedenza.

    Avete 7 giorni di tempo.

    A voi!:zizi:
     
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    Cosa voleva dire essere il Cavaliere della Bilancia?
    Quella era una domanda che si era posto tante volte nei suoi viaggi, se l’era chiesto, e si era chiesto per quale motivo Ismael avesse scelto proprio lui come suo successore. Non vi erano risposte, doveva semplicemente affidarsi al giudizio del precedente custode dell’Equilibrio, al giudizio del suo Gran Sacerdote, ma soprattutto al giudizio di Atena. Ai tempi era un ragazzino, uno dei tanti aspiranti cavalieri, uno dei pochi che era riuscito a superare quella prova. Eppure il suo pensiero, in quel giorno stranamente volò verso tutti coloro, che nonostante lo sforzo e l’abnegazione, sarebbero rimasti apprendisti a vita, che avrebbero aiutato il Grande Tempio, senza però avere mai l’onore e l’onere, di indossare un’armatura.

    Ce n’erano tanti.
    Ne aveva incontrati una infinità lungo i suoi viaggi. Molti di essi accettavano quel ruolo, quella posizione marginale, ma allo stesso tempo fondamentale. Si, perché la verità che aveva appreso in tutti quegli anni, era che i Saint, avevano bisogno anche di questi uomini che non ce l’avevano fatta, avevano bisogno di persone comuni da salvare, loro combattevano per tutti quelli che non avevano la forza di farlo. Non aveva importanza se queste persone sprofondavano nella disperazione, nell’odio e nella sofferenza, loro combattevano comunque per loro.

    Nei suoi viaggi, spesso gli era capitato di dover affrontare creature mutate dall’odio, dalla disperazione, o manovrate da entità empie, ma aveva combattuto, lo aveva fatto con un nodo in gola e sempre e comunque per loro.

    Ed era forse diverso oggi?

    Non lo era. Lui stava combattendo contro una creatura che aveva assimilato la sofferenza e la frustrazione di chissà quante persone. Stava combattendo per porre fine a quello scempio, ma lo stava facendo per i sentimenti di quelle persone che alimentavano una tale aberrazione. Sapere ciò, non lo avrebbe fermato, non avrebbe reso i suoi attacchi meno potenti, semplicemente perché non se lo poteva permettere. Se davvero voleva aiutare tutte quelle creature, lo doveva fare al meglio delle sue possibilità.

    Il Giudizio era stato emesso.

    Lo scontro, che vedeva interessati quelle ombre e due cavalieri di Atena, si stava rivelando più duro del previsto, eppure stavano cominciando a vedere qualcosa, a comprendere in che modo potevano contrastare un potere che, in principio, appariva soverchiante. La luce, rendeva quelle ombre più agili, capaci di fare strategie elaborate, che li mettevano chiaramente in difficoltà, l’assenza fonti di illuminazione invece, tendeva a solidificare quelle ombre. Ciò le rendeva da un lato molto più forti, ma dall’altro, esse erano più lente e prevedibili, fornendo in verità un leggero vantaggio tecnico ai due Gold Saint.

    Non era necessario comunicare questo a Kryos, di certo anche lui aveva compreso con chiarezza tutto ciò. Per il momento, dovevano continuare a combattere, senza creare fonti di luce, continuando a far solidificare quelle ombre. Ma il suo sguardo cadde sul tridente, che era li, non era il caso di lasciare l'arma lì, per tale ragione, semplicemente fece in modo che tornasse in mano a Kryos.

    «Quello che senti è enormemente errato. Noi abbiamo spazio, non solo in questo mondo, ma in ogni realtà. Ogni luogo, ogni esistenza, ha uno spazio nel mondo. Voi pensate di non valere niente, di essere inadatti, di essere stati come delle macchine, sostituibili, ma non è la verità.»

    Queste parole, si alternano a movimenti rapidi e veloci delle braccia. Il tonfa sul braccio destro para un primo, un secondo, ed un terzo colpo. Le ossa, sotto il peso di quegli attacchi così violenti, scricchiolano in più punti. Benché l’armatura della Bilancia sia in grado di resistere a tutti quegli attacchi, il suo corpo, anche se sostenuto da un cosmo in perfetto equilibrio, tende a soffrire, ematomi continui appaiono sull’arto che cerca di difendersi da quell’oscurità. Per questo, con un semplice pensiero, Alexis fa comparire il tonfa sull’altro braccio, cercando di parare quegli attacchi.

    «Io ho una famiglia felice.» Pronuncia quella frase con un chiaro e sincero sorriso sul volto.

    «Ogni volta che mi reco da qualche parte, so benissimo che potrei non tornare a casa, so benissimo che se morissi io, manderebbero un altro dopo di me. Ma il fatto di essere sostituibile, non rende la mia missione meno importante. Perché, ho sempre nel mio cuore, il ricordo dei sorrisi dei miei cari.»

    La forza degli assalti è devastante, il braccio sinistro cede sotto i colpi insistenti di quella creatura. La guardia si apre e finalmente quell’essere può sferrare il suo devastante assalto: un taglio netto, all’altezza dello sterno, capace di intaccare perfino l’armatura della Bilancia.

    «Non ancora, amici miei.»

    Questa frase, è l’ultima che Alexis pronuncia.

    Aveva lasciato di proposito che la creatura si avvicinasse il più possibile per dar vita alla sua strategia. La barra tripunte, semplicemente apparve alle spalle delle creatura, sfruttando l’attimo di distrazione, dato dal colpo che quell’essere stava infliggendo al cavaliere della Bilancia. Il primo pezzo di catena, si sarebbe stretto attorno al collo, cercando di stritolare quell’oscurità, mentre la prima parte fissa, tesa verso destra. La seconda parte fissa di quell’arma, doveva essere perpendicolare, per permettere alla seconda catena, di avvolgere il bacino di quell’ombra, in modo tale che la terza parte fissa, fosse tesa verso sinistra. Tutto ciò, sarebbe avvenuto in maniera estremamente rapida e veloce, grazie al teletrasporto e alla telecinesi.

    La sua azione, doveva solo tenere occupata la creatura il tempo necessario ad Alexis per compiere il vero attacco. Due cloni illusori di Alexis, fecero la sua comparsa, maneggiando l’unica arma in doppio numero che egli possedeva: le barre gemellari. GLi sembrò buffo, sotto un certo aspetto, che nessuno gliel’avesse chiesti, riteneva quell’arma molto versatile.

    I due cloni, cominciarono a tempestare di colpi la creatura con una violenza ed una potenza quasi inaudita. Colpi rapidi e veloci, che stavano cercando di colpirlo essenzialmente in zone che Alexis riteneva vitali, la schiena, la testa, le braccia. L’uso di quelle armi, gli permetteva di assestare un vero turbinio di colpi, che a differenza dei precedenti potevano essere definiti contundenti. Doveva innanzi tutto comprendere, se rispetto ad assalti taglienti, avevano un maggiore effetto.

    Si trattava comunque di colpi assestati con le armi di Libra, pregni del cosmo di Alexis, armi capaci di frantumare anche la più resistente delle armature. Ovviamente, in tutto ciò, fece in modo che non vi fosse luce, ma solo la forza, la violenza e la determinazione propria di un cavaliere di Atena.


    IL MIO ERA UN MONDO PERFETTO

    STATUS FISICO ♦ Diversi tagli sulle parti non coperte dell'armatura, taglio sul collo/testa
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Indossata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Bene, considerando che senza fonti di luce, le ombre sono più solide, continuo lungo questa falsa riga. Subisco la sua violenza, ho un braccio a puttane, e una ferita sullo sterno. Quindi, con le barre tripunte, cerco di "legarlo", tirando con la telecinesi (attacco debole), poi creo due cloni di me, con illusioni ambientali, e muovendo con la telecinesi, assesto una violenta raffica di colpi con le barre gemellari, stile Bruce Lee. Ho sempre voluto fare una scena del genere XD
    EPPURE DESIDERAVO L'IMPERFEZIONE

    ABILITÀ
    ● Armonia {Cosmo Straordinario}
    Il Cavaliere di Libra, può interagire e interferire con tecniche e attacchi sia di compagni che di avversari. Egli infatti, se lo ritiene giusto e opportuno è in grado di sostenere in battaglia chi secondo lui è degno, ciò si traduce nel rendere straordinario un attacco o un'abilità di un altro saint o dell'alleato di turno. Per contro, l'essenza della Bilancia può interferire con un attacco nemico cercando di ridurre gli effetti o di interferire nella creazione della tecnica avversaria per indebolire un attacco che potrebbe rivelarsi molto pericoloso; ovviamente la riuscita di ciò dipende dal divario energetico in atto, nel caso di un dislivello molto grande a favore del Gold Saint, egli potrebbe addirittura spegnare letteralmente la tecnica avversaria.

    ● Distruzione {Cosmo Distruttivo}
    Il fato che spetta a chi si oppone alla Bilancia, o a chi non viene ritenuto degno dal Gold Saint è un abisso di oscurità, perché nel cuore del giusto non vi è alcun tentennamento. Tutto ciò si traduce in un cosmo estremamente distruttivo in grado di annientare e annichilire il cosmo nemico o la materia in genere con molta più facilità rispetto ad altri.

    ● Barre Gemellari
    Sono sostanzialmente dei nunchaku, ovvero due bastoni legati da una catena. Normalmente sono appena più grandi del palmo di una mano perché ristretti in piccoli ovetti uniti al centro da un bastoncino di pochi centimetri. In questa forma si infilano in piccoli scompartimenti sul lato esterno dei bracciali, all’altezza del gomito. Il bastone però è telescopico, e le parti ovali in caso di necessità si aprono a spicchi facendo emergere cinque punte su ciascun’estremità. La catena che unisce i due bastoni sembra formata solo da cinque o sei anelli, ma, come quella degli scudi, se necessario può allungarsi fino a coprire decine di metri, rendendo le barre gemellari utili sia per la media che la lunga distanza. Quando vengono agitate, rilasciano un luccichio simile al brillare delle stelle.

    ● Teletrasporto
    Tramite questa abilità il cavaliere della Bilancia è in grado di smaterializzare e far ricomparire se stesso, un oggetto, un'arma o anche un altra persona consenziente entro il suo raggio d'azione. Tale capacità, dagli infiniti risvolti non ha virtualmente limiti - se non quelli dati dal proprio livello energetico - e tramite questa capacità si può teletrasportare praticamente ogni cosa. Le capacità insite in questa particolare abilità permettono al Gold Saint anche di evitare un attacco ( mono uso a duello ) ma questo è solo una delle tante possibilità. Egli infatti è in grado per esempio di viaggiare attraverso lo spazio ed il tempo con una facilità disarmante e si può interagire anche con un avversario a patto che ci sia un contatto fisico con esso.

    ● Telecinesi
    Questa capacità consiste essenzialmente nell'imporre a cose, oggetti e persone una forza generata dalla propria mente. Muovere oggetti, applicare morse telecinetiche agli avversari o semplicemente cercare di deviare il corso di una tecnica o di qualsiasi cosa che abbia una consistenza fisica. L'unico limite che ha tale abilità è semplicemente l'immaginazione di chi la utilizza.

    ● Illusioni Ambientali
    Grazie al potere mentale che è proprio di questo cavaliere, egli è in grado di creare delle potenti trame illusorie, con le quali manifesta cioè che egli desidera sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà del suo creatore. Il potere mentale del Gold Saint è talmente grande da poter ingannare anche il più esperto osservatore andando ad interagire con tutti i sensi dell'avversario. Tale potere è tale da poter interessare anche una vasta area ed un numero indefinito di persone, rendendo l'illusione estremamente realistica.

    ● Barre Tripunte
    È una specie di incrocio tra il tridente e le barre gemellari, ovvero un bastone diviso in tre sezioni da due catene, e forma l’asta orizzontale del totem, cui sono legati i piatti della bilancia. Quando l’armatura è indossata, sono ristrette a bastoni lunghi quanto l’avambraccio o quanto metà delle barre gemellari, incastrati diagonalmente in una placca triangolare dietro le spalle, in mezzo alle scapole. Le estremità dei bastoni sono rotonde, coperte da tre punte coniche sui lati e da una sulla punta. Queste punte laterali possono essere tirate fuori per rivelare le tre catene che sorreggono ciascuno scudo nel totem, ma esse non sembrano avere alcuna utilità in battaglia. Al contrario, l’asta è telescopica e può essere allungata fino a rendere la barra alta quasi quanto un essere umano. In questa forma, le due estremità sono unite da altrettante catene ad un segmento centrale, leggermente più sottile.

    TECNICHE




    narrato ♦ « parlato »pensato°telepatia°
     
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    I due cavalieri d'oro erano riusciti a far combaciare la loro strategia: il tridente di Libra aveva trapassato entrambe le creature.
    Eppure dopo qualche istante quella che aveva attaccato Alexis dissolse letteralmente l'addome perforato e si liberò, ripartendo all'attacco del custode dell'equilibrio, mentre l'avversario di Kyros afferrò l'arma dorata e usò il braccio libero per allungare e plasmare la propria mano verso il rosso sotto forma di una moltitudine di propaggini sguscianti e all'apparenza ben poco innocue.

    Gemini era conciato male: il braccio sinistro andava considerato ormai fuori uso dopo il colpo alla clavicola ed il sacrificio di svariati tra tendini e nervi della mano per deviare la lama nemica, senza contare i danni precedenti. Questo tuttavia non sembrò influire sulla sua risoluzione a non fermarsi finché quell'entità fosse stata in grado di causare danni al mondo.
    Mentre il tridente scompariva per riapparire nella mano sua mano destra, il Rarglove si rimise in piedi e con sguardo infuocato fissava il nemico, iniziando ad agire. Alexis continuava a combattere colpo su colpo e rispose per entrambi alle provocazioni provenienti dagli avversari, lui invece ebbe bisogno di ogni singolo istante per salvarsi la vita.
    Le appendici mortali si stavano avvicinando ad una velocità disarmante anche per un situazione che ad occhio umano sarebbe stata poco più che un flash, ma allo stesso tempo il tessuto spazio temporale attorno a Kyros iniziò a strapparsi: due coppie di anelli dimensionali si formarono attorno al cavaliere di Athena e presero a ruotare all'impazzata latitudinalmente e longitudinalmente attorno al suo corpo, tentando di rimuovere dalla realtà e quindi fisicamente tranciare qualsiasi cosa con cui venissero a contatto.
    Gran parte delle estrusioni oscure vennero spezzettate: solo le parti più vicine riuscirono a raggiungere il bersaglio prima che le rotazioni avessero inizio e riuscirono a causare ulteriori danni da impatto sull'armatura e sulle carni esposte, salvo poi ritrovarsi senza il potenziale necessario per assolvere al loro compito.

    Era salvo anche stavolta, ma a che prezzo?
    Non solo era gravemente ferito, ma stava consumando una mastodontica quantità d'energia per mantenere gli anelli e farli ruotare tanto velocemente.
    Non ricordava più da quanto non prendesse parte ad uno scontro così serrato e di tale importanza: continuava a fissare il bersaglio nonostante le smorfie di dolore e fatica e cercava di processare con la coda dell'occhio anche quanto stesse succedendo al compagno nel suo duello.
    Ciò che aveva da proclamare l'aveva già espresso poco prima e non si sentiva di rovinare le parole di Libra, che da sole esprimevano tutto il necessario. Aveva pensato addirittura a non opporre resistenza quando prima di dividersi la creatura si era palesata come un insieme di menti sofferenti, avrebbe voluto tentare di raggiungerle una ad una con i suoi poteri mentali ed illuminare a giorno tutta l'oscurità che le aveva divorate, ma le azioni dell'agglomerato che stavano combattendo non gliel'avevano permesso: sarebbe stato tutto inutile se fosse morto sotto i suoi colpi, no?
    Per quello stava lottando, per rimanere vivo e mostrare alle vittime di quell'orrore - se ce ne fossero state di sopravvissute - che c'era ancora speranza, che quel mondo poteva ancora essere salvato.

    Battè a terra il tridente.

    «Sei tu che non hai spazio nel modo e ti sei permesso di invadere quello di altri individui in difficoltà. Sono lieto che tu ci senta, perché renderà più soddisfacente buttarti fuori a calci.»

    Strinse i denti e raccolse le energie finché un in un batter d'occhio gli anelli e le loro rotazioni si espansero all'improvviso e alla massima velocità possibile verso l'esterno, inghiottendo e tranciando persino il terreno fino a cercare di assalire ed attraversare il suo bersaglio.
    Avrebbe richiuso le fratture nella realtà poco oltre aver eventualmente dilaniato il suo avversario: non voleva rischiare di coinvolgere Alexis senza preavviso, pur sapendo che se la sarebbe cavata senza problemi.

    Rimase ad osservare la scena ansimante e sospeso nel vuoto, con il tridente stretto nella destra.
    Era decisamente provato, non ve n'era dubbio, ma come aveva già affermato e dimostrato, non si sarebbe fermato finché avesse avuto un briciolo di energia o quel male non fosse stato debellato.




    Cloth
    Ammaccata qua e là, incrinata nel punto di impatto del colpo tagliateste deviato e dai filamenti.
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    Dolore atroce alla clavicola destra, braccio difficile da controllare e mano con tagli profondi per la presa sulla lama. Contusioni sparse per ciò che è passato prima che la sua difesa si attivasse del tutto. Accusa il dispendio energetico, il dolore e la stanchezza.

    Mind
    AT ALL COSTS.

    Summary


    Reagisce attivando una difesa di anelli dimensionali con moto globulare (come se paralleli e meridiani ruotassero lungo il proprio asse centrale a velocità disumane, per capirci), poi viste le condizioni fisiche decide che quella particolare sega dimensionale debba espandersi all'improvviso e tentare di attraversare il nemico facendone strage.

     
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