[TRAMA] Bad Omens

Role/Quest per i Black Saint

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    13,473
    Location
    Tutto era morto...tranne la guerra

    Status
    GHOST
    RkzUj9r
    Rei | Black Gemini (VIII) | Energia Suprema

    omEZUdS


    Bad Omens ( I )
    POST 1

    Quanto tempo era passato da quella battaglia?
    Rispondere a tale domanda per quanto potesse sembrare semplice in verità non lo era, aveva combattuto insieme ad altri guerrieri per la salvezza dell’Isola, almeno quello era l’incipit, ma la verità era che voleva capire chi fosse Rei e la conclusione? Libertà, una libertà che non aveva mai provato prima d’ora, qualcosa che semplicemente non gli era stato concesso, questo gli aveva permesso di comprendere con chiarezza cosa lo avesse tormentato per tutta la sua esistenza. Mal’al, un dio antico, un’entità del caos capace di corrompere non solo quell’antico cavaliere del Leone ma un’intera realtà. Aveva compreso di essere stato solo un mezzo e nulla più e ciò lo aveva portato ad alcune conclusioni importanti. Era stanco di essere il tramite, di essere qualcosa che non era e si era rifugiato nel suo mondo, nell’unica realtà che lui potesse definire casa, circondato da creature ed entità che avrebbero spaventato e terrorizzato anche il più forte dei Black Saint.

    Il sottosopra era una realtà compromessa, un qualcosa dove le entità del caos erano riuscite ad avere la meglio, un posto che lui in quanto Black Saint di Gemini poteva gestire ed amministrare. Ma era un luogo tetro e abbandonato e si divertì a cambiare le regole di quel mondo, ad alterarne l’essenza. Permise ad alcune piccole comunità di svilupparsi, portò nel sottosopra tecnologia, sapere e speranza. Tali esperimenti portarono i frutti sperati, tali comunità crebbero e come era prevedibile cominciarono a combattere tra di loro. Tutto ciò permise al sottosopra stesso di auto-alimentarsi in maniera autonoma riportando una certa stabilità che era stata persa durante l’ultima battaglia. Del resto la sua missione era abbastanza chiara: sistemare quel mondo, anche perché il collasso di quella realtà avrebbe portato a disastri inenarrabili.

    Ma Rei poco a poco cominciò a cambiare, lentamente l’oscurità e la tenebra che già serpeggiava nel suo animo si espanse fino a dominare completamente quel ragazzo dagli occhi verdi. Trovò uno spirito in quel posto che lo aiutò in questo, una forma di esistenza che si nutriva di anime e che nel sottosopra trovò il suo habitat naturale: Messoren. Ella dopo essersi nutrita a sufficienza portò a Rei una creatura interessante: Marco Aurelio.

    «Presto usciremo da questo luogo Marco Aurelio», esordì Rei osservando quel giovane Black Saint mentre i due si trovavano in una sorta di limbo. Non erano né nel sottosopra né nella realtà.

    «Se hai bisogno di chiamarmi in qualche modo chiamami pure Darth Viathor, ma prima di procedere è giusto che tu abbia alcune importanti informazioni, essendo tu il mio allievo non è ammissibile tutta la tua ignoranza».

    E quello fu un altro momento che Marco Aurelio non avrebbe mai dimenticato. Era come se la sua mente venisse letteralmente strappata dal suo corpo e catapultata in un mondo pregno di morte e corruzione e con una rapidità incredibile cominciò a vivere - come un osservatore esterno - gli eventi recenti dell’Isola, dal dominio di Gabriel, all’Armageddon fino a giungere all’ultima guerra che tutti loro avevano combattuto contro i primi Black Saint, fino alla creazione del Nero Concilio.

    Quell’insieme di informazioni giunsero tutte insieme, col chiaro intento di mettere - ancora una volta - alla prova la forza mentale di Marco Aurelio. Era chiaro che se i suoi compagni si aspettavano di ritrovare lo stesso Rei di un tempo si sbagliavano di grosso, quello che si stava presentando a loro era qualcosa di molto più simile agli originari Black Saint.

    Non attese risposte dal giovane Black Saint e in un attimo furono nella sala del Concilio. Un luogo immenso, dove troneggiava la Lacrima e quelle postazioni presiedute dai dodici. Quando giunsero, Viathor si sedette prendendo posto, poi rivolgendosi a Marco Aurelio.

    «Puoi restare qua, di fianco a me come mio allievo ma parla solo se vieni interpellato e fallo con i dovuti modi»

    Poi si voltò e concentrandosi sulla lacrima cominciò a comunicare con la stessa.

    «Ho bisogno di conferire con tutti gli alchimisti presenti sull’Isola. Richiedo che il Concilio Oscuro si riunisca. Dobbiamo parlare di alcune questioni di una certa importanza»

    La comunicazione venne interrotta.
    Si appoggiò con la schiena contro quello scranno sospirando da sotto la maschera. Era stato via per molto tempo, ma quei progetti ...




    omEZUdS
    narrato | parlato | pensato | parlato altri



    Monsters don't sleep under your bed

    STATUS FISICO ♦ Ottimo
    STATUS MENTALE ♦ Al solito
    STATUS CLOTH ♦ Intatta

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Allora, giusto qualche spiegazione. La Sala del Concilio è così, se non ve la ricordate this^^. Mentre la Lacrima, che tanto abbiamo sudato dovrebbe ricordare una cosa del genere allo stato attuale delle cose eccola! Lo dico soprattutto per Walt che è nuovo di questa ambientazione diciamo. Per gli altri, come si è capito Rei è molto diverso rispetto a prima ed ora il suo aspetto è circa questo: Darth Viathor. Per il resto, chi è presente e giocante sull'isola venga pure, il messaggio di Rei è arrivato un po' a tutti.




    They sleep inside your head

    ABILITÀ ///

    TECNICHE





    Edited by ~S i x ter - 20/6/2019, 20:40
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    5,236

    Status
    DEAD
    isaachead

    BAD OMENS I



    La richiesta di Rei era arrivata forte e chiara.
    Solo qualche istante prima aveva percepito la traccia cosmica dell’Alchimista del Sottosopra manifestarsi sul piano materiale, facendolo distrarre dagli esperimenti per compiacersi dell’avvenimento.

    Avrebbe concluso il flusso e controllato i dati di integrazione, ma il tono ed il contenuto del messaggio che aveva diffuso Gemini lo costrinsero a muoversi immediatamente.
    Fece un cenno ai team di scienziati e arcanisti e si raccomandó in relazione alle operazioni successive a cui non avrebbe potuto assistere:

    «Aumentate del 15% la quantità spirituale e rimodellate i ricettori cosmici per sostenerne il carico, poi provate ad avviare. Voglio un resoconto dettagliato dei risultati non appena saró tornato dal Consiglio.
    Cercate di non far esplodere tutto.»


    Le rune lemuriane spirituali impresse all’interno del suo nuovo occhio iniziarono a vorticare. Il piccolo globo di ghiaccio arcano con innestata una nanocam ad alimentazione cosmica gli aveva permesso di recuperare la porzione di campo visivo sulla realtà che aveva perso, nonostante potesse comunque averne contezza grazie alla vista sul piano spirituale.

    Le rune si ingigantirono e lo avvolsero nel loro moto di rivoluzione fino ad inghiottirlo nel mondo spettrale.
    Avrebbe voluto provare a riemergere direttamente nella Sala del Consiglio, ma amava aprire l’enorme portone, perció tornó sull’Isola fisica proprio davanti all’entrata della struttura della Lacrima.
    Raggiunse velocemente il centro e lasció che il meccanismo di sicurezza controllasse il suo cosmo prima di sbloccare gli enormi pannelli incisi con il simbolo dell’Ordine circondato dagli stemmi dei Dodici.

    Spalancó l’accesso e fece qualche passo avanti prima di fermarsi, fare un cenno col capo e dirigersi verso il suo trono.
    Non gli sfuggì la presenza di un giovane mai visto prima, ma non era ancora il momento di affrontare la questione.

    «Come sempre le notizie si propagano velocemente tra la superficie e il Sottosopra.
    Deduco dalla convocazione del Consiglio invece che uno degli ormai consueti incontri tra noi due che sia inutile riferirti del ritorno di Pesci - o forse Virgo, non si è ancora vista in giro da quel giorno - dei passi avanti di Leo e delle novità con Aries e lo Spettro.»


    Data la situazione si mantenne formale, ma dopo aver concluso con un sorriso, si mise comodo sullo scranno e abbandonó temporaneamente le cerimonie, almeno in attesa che fossero tutti lì. (Situazione)

    «Bentornato, Viathor.
    Sai bene quanto la tua presenza su questo piano mi faccia sempre piacere, ma dalla convocazione, stavolta, ho la netta sensazione che qualcosa di grosso si stia affacciando al nostro orizzonte, non è vero?

    Ma parliamone quando saremo tutti.

    Ragazzo. Perdona l’ignoranza, ma non ho spesso occasione di passare del tempo faccia a faccia con il mio vecchio amico. Il mio nome è Anarygon, è un piacere averti qui.»


    Giochicció con le anime che teneva nel pugno, poi tornó a rivolgersi a Rei.

    «Mi fa piacere constatare che finalmente anche lì sotto le cose stiano iniziando a prendere la piega giusta: la sua Traccia non è ancora così potente ma la sua nitidezza è innegabile. Non che fosse stato mai in dubbio, ma stai facendo davvero un ottimo lavoro.»

    Cambió posizione abbassando il cappuccio e rivelando la metà di volto invasa da cristalli ghiacciati e rune, oltre che i lunghi capelli ormai sbiaditi: iniziava a fremere.

    Fissó anche lui la Lacrima, ripetendo ció che l’altro Alchimista Supremo aveva fatto poco prima per sollecitare chi ancora non era arrivato.

    Alchimisti, posizioni? E’ scortese far attendere così a lungo Darth Viathor che emerge già così raramente: quando uno dei Dodici convoca il Consiglio molliamo qualsiasi altra attività e questo riceve la massima priorità.»

    «Parlato» - Pensato - «Altri»

    Black Aquarius liv VI - Energia Blu

    Status: Ottimo

    Riassunto: CIAOREIII! ah si, ciao Marco Aurelio XD




    Edited by Kriøs - 21/6/2019, 13:53
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    C'ho i pugni nelle mani!

    Group
    Member
    Posts
    6,945

    Status
    DEAD

    9IXuon6
    Marco Aurelio ♦ Black Eracle {III} ♦ Energia Rossa
    6kmTNtT
    Bad Omens
    I



    E così era finalmente arrivato il momento di rinascere dall’ombra. Quella mano ormai lontana, un ricordo vicino e allo stesso tempo così distante, sino quel preciso istante in cui il demone del sottosopra, la figura mitica che andava cercando, lo stava conducendo verso un nuovo mondo, una nuova realtà, di cui Marco Aurelio non sapeva nulla, una totale ignoranza a cui non aveva possibilità di rimediare.

    «Sì, Maestro»

    Disse soltanto in sua risposta. Attese quel momento in cui egli avrebbe colmato le lacune. La sua ignoranza scomparve e il vuoto venne riempito tutto d’un fiato. Ogni cosa del passato dei Black Saint, ogni storia, ogni racconto, eccoli che diventano una solida certezza nella mente del giovane guerriero nero. La sua mente sembrò esplodere e lui non poté far altro che stringere le dita intorno al cranio stringendo i denti e spalancando gli occhi mentre tutte quelle immagini e informazioni stavano entrando nella sua mente devastando quel poco di sanità mentale che ancora resisteva. Gabriel, Candice, Benoit, Estelle, Isaac, Rei … quanti nomi ed eventi che in un solo istante divennero parte della memoria di Marco Aurelio. Riuscì a rimanere in piedi però, un piccolo passo, una lieve soddisfazione dopo il caos dell’ultima parte della sua vita.

    Era conscio di tutte quelle informazioni vitali e che avrebbe dovuto utilizzare nel modo migliore. Aveva ragione, era meglio che rimanesse in silenzio e forse questo sarebbe stato un punto a suo favore. Mostrarsi ignorante per apprendere dagli altri maestri, perché di questo si trattava, sino a che non avrebbe potuto ergersi in mezzo a loro come pari e mostrare a tutti di cosa era capace. Ma c’era tempo, parecchio, prima di fare quell’ultimo passo. Per ora era solo nella prima fase, imparare, imparare, imparare. Il resto non era che una cornice della sua storia e non aveva grande importanza.

    Si ritrovò nella Sala del Concilio, al cospetto della Lacrima. A quel punto erano luoghi noti grazie alle informazioni del suo maestro. Si guardò intorno e sentì quasi nostalgia, anche se forse altro non era che un corto circuito di quelle informazioni trapiantate dal suo maestro nella sua mente. Alzò gli occhi verso la Lacrima mentre Darth Viathor richiamava i suoi antichi compagni, o almeno così sembrava che fossero nella mente del giovane Black Saint. Prese posto accanto al suo maestro e annuì, rimanendo in silenzio proprio come gli era stato richiesto di fare. Attese e chiuse gli occhi aspettando di vedere dal vivo gli uomini di cui aveva tante informazioni ma che non aveva mai incontrato.

    Arrivò il primo che iniziò a parlare di alcune cose che forse c’erano nelle informazioni che aveva ricevuto ma che a stento riusciva ancora a organizzare nel suo cervello. La sua mente era devastata, e stanca, e il biondo osservava il nuovo arrivato cercando di capire chi fosse prima ancora che ci fosse una sua presentazione. Dal suo canto, nessuna di quelle persone aveva idea di chi fosse Marco Aurelio, il black Saint di Eracle, l’uomo biondo e muscoloso che indossava l’armatura nera grazie a Darth Viathor, o qualunque fosse il suo nome in quell’insieme di realtà che era l’esistenza. Lo osservò per tutto il tempo in cui attraversò la sala sino a sedersi al suo posto. Ed ecco che ancora si mise a parlare con il suo Maestro di varie questioni, tutta una serie di notizie importanti, forse, o forse no, ma in ogni caso, avrebbe capito meglio a tempo debito. Fece un breve inchino quando si presentò ma non si azzardò a dire nient’altro, d’altronde non era stato interpellato. Rimase dunque in silenzio, lasciando che, nel caso, fosse il Maestro a introdurlo. E così attese, ancora, speranzoso di vedere gli altri guerrieri di cui parlavano.

    6kmTNtT
    narrato ♦ parlatopensatoparlato altri

    Status Fisico ♦ Ottimale
    Status Psicologico ♦ Ottimale
    Status Cloth ♦ Ottimale

    Riassunto Azioni ♦ Imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo, imparo,imparo, imparo...

    Abilità

    Tecniche


     
    Top
    .
  4. Lars Stark
     
    .

    User deleted


    gpFHTWh


    Post 1




    Erano passati alcuni giorni dall’ incontro con Isaak, in cui aveva capito che anche se le cose andavano male era sempre importante poterle comunque fare e decidere dunque di ripristinare qualcosa che era loro come l’Ordine che prima era morto, invece viveva ancora attraverso lui e gli altri che hanno voluto resistere e continuare a migliorarsi e capire ogni cosa , ritrovando se stessi e il loro posto ma soprattutto. Lars ormai aveva abbandonato l’oscura disperazione e la paura in parte di non farcela e il peso di dover rimediare per forza agli errori di un passato che si fa sentire. Forse era sempre stato solamente troppo impulsivo, anche se poi in parte anche essere così faceva parte della sua maturazione, del resto l’ Ordine richiedeva che ogni membro si abbandonasse ad ogni passione e sentimento, e quante volte Lars era stato sull’ orlo di essere anche a volte schiavo di se stesso?Del resto la “bestia” che a volte usciva fuori da lui stesso era ancora presente in lui . Era stato e forse poteva continuare ad esserlo tutt’ora un uomo pieno di ogni sensazione e rabbia, ma la differenza questa volta era che non avrebbe mai più lasciato che tutto ciò lo rendesse cieco di fronte ad ogni cosa. Adesso era perfettamente consapevole di aver scelto il suo destino ed era quello di rimanere a fianco dei suoi amici e portare avanti gli ideali del nuovo Ordine. Non c’era più nulla di cui preoccuparsi, Gabriel o Giapeto adesso era ritornato al suo posto di origine e anche i Black Saint lo erano.
    Lars in quei giorni sentiva proprio che c’era qualcosa che stava cambiando e crescendo in lui, insomma si sentiva un po’ più “responsabile”. Dopotutto era pure riuscito a parlare con un titano come Oceano e a capire meglio le loro intenzioni e il resto, corruzione Sole Nero , che per ora fin quando non gli sarà richiesto non svelerà, gli basta solo aver saputo e rimanere fermo con il suo obiettivo, inoltre gli era anche arrivata una bella notizia da parte di Natalie. A quanto pare, anche se adesso Lars non sapeva se era uno scherzo, ma a suo avviso sarebbe stato molto crudele e la rossa non gli avrebbe mai fatto una cosa del genere, questo era sicuro, in ogni caso gli aveva parlato in privato qualche sera dopo l’incontro con Isaak e gli aveva svelato che in pratica stava aspettando un bambino e che quindi presto Lars sarebbe diventato padre. A quella notizia la prima reazione di Lars fu quella di sorridere e appurarsi che non fosse veramente uno scherzo da camerata, non lo era e a quel punto, cosa dire se non che era veramente felice per la ragazza e per questo evento inaspettato, ma ammetteva di aver un po’ paura che stando lì all’isola il bambino avrebbe potuto avere difficoltà , anche perché lui difficilmente poteva restare insieme a lui con tutti gli impegni che aveva. Natalie era conscia di ciò e gli disse di non preoccuparsi perché alla crescita del pargolo ci avrebbe pensato lei e che comunque l’isola era il posto più sicuro del mondo perché c’erano lui e l’Ordine a proteggere gli abitanti. Lars allora ebbe una ragione in più per darsi da fare, così congedò Natalie, lei aveva dato tutto all’esercito nero e adesso avrebbe assunto completamente il comando dei plotoni il vecchio Wilson, tanto lui era stato il suo “maestro” quasi quanto lo era stato quel megalomane di Gabriel, sapeva farci bene con le reclute e anche a pilotare gli elicotteri e lasciò la russa al villaggio dove c’erano gli altri abitanti .
    Lars era ritornato dal villaggio, aveva voglia di mettere un po’ tutti in riga e sottoporre il plotone al solito addestramento mattutino, ma questa volta non fu possibile perché udì dal suo trasmettitore il messaggio di una vecchia conoscenza che onestamente credeva fosse sepolta da un po’ insieme alla sparizione di Candice a cui era legato come se fosse un figlio: Rei? A quanto pare voleva riunire di nuovo il consiglio, e aveva pure ragione visto che l’ultima volta che si erano riuniti quando avevano dovuto eleggere come guida Isaak nessuno di loro e neppure Lars stesso erano in condizioni ottimali per poter decidere qualcosa. Infatti Lars, forse perché era ancora in parte attaccato all’ ideologia di Gabriel, nutriva molti dubbi sulla nomina del black saint dell’ acquario perché lo conosceva pochissimo e non poteva definirlo, inoltre la scomparsa di Candice e ciò che era successo a Gabriel, aveva distrutto ogni equilibrio e in pratica i dubbi di Lars alla fine divennero certezze e la morte dell’ Ordine era prossima e lui era privo di scopi. Adesso tuttavia no, Isaak era la guida perfetta per far risorgere dalle ceneri l’Ordine e Lars si era liberato del passato. Tuttavia seppure la missione in Arabia era stata un disastro per colpa della gioventù dei nuovi addestrando, Isaak era riuscito a non far pesare troppo la responsabilità dell’accaduto su Lars, ma era necessario riorganizzarsi.
    Lars andò subito verso la struttura della Lacrima che tanto avevano sudato, a rivedere quel posto non poteva far altro che ricordare quell’aspra battaglia, ma ormai non c’era più nulla che lo turbava, certo continuava ad avere gli incubi sul vecchio leone , ma ormai ci conviveva con quella “disperazione” dopotutto, se non fosse stato per quella e la forza di reagire che aveva dimostrato, non sarebbe mai potuto ritornare e sarebbe stato il solito Lars Stark confuso e arrabbiato e non Darth Anátēxis il nuovo Alchimista del Leone Nero che rimedierà i danni del passato.
    Lars entrò dentro, anche l’interno se lo ricordava , quella stanza e quel tavolo circolare dove c’erano tutti i troni destinati agli alchimisti così come in passato. Il Black Gold era vestito con la sua tenuta nera dal mantello a tre punte e una testa leonina posta in rilievo al centro del petto e il suo cosmo ribollente volteggiava attorno al suo corpo facendo colare un po’ di lava verso terra mentre camminava. Dopo vide che c’erano già Rei avvolto da una particolare tenuta e una maschera che era già in posizione e Isaak seduto sul suo trono che onestamente aveva un aspetto ancora più diverso da come lo aveva visto fin ora, che un po’ preoccupava e inquietava Lars. Cioè durante il loro incontro aveva visto l’occhio di Isaak era pieno di sigilli arcani che servivano per contenere forse il potere di black acquarius e il ghiaccio e gli aveva detto che stava facendo esperimenti, quindi il risultato di ciò era quello? L’Isaak che aveva conosciuto era in continua evoluzione e adesso il suo potere gli aveva preso metà della faccia? A che razza di esperimento si stava sottoponendo? Non era pericoloso?
    Lars scosse la testa.

    << Isaak non so cosa diavolo stai continuando a fare ed è meglio non saperlo, ma fa attenzione con quella storia dei sigilli, sta prendendo una brutta piega a mio avviso, ma questo è solo un cosiglio personale da amico. >>

    Dopo aver mandato un messaggio telepatico a Isaak si resto a sedersi sul suo trono e diede uno sguardo verso Rei e accanto a lui non potette far altro che notare un'altra presenza minore, un uomo massiccio dal crine biondo e un espressione solenne degna di appartenere ad un vero re della lotta, una nuova recluta che Lars sperò che non si rivelasse come tutti gli altri anche se dall’aspetto e dal suo cosmo non gli sembrava essere un non esperto come Masamune ad esempio, forse era stato addestrato da Rei? Probabile.

    “Ummm una nuova recluta suppongo. Spero che non sia come tutti gli altri, il suo cosmo mi piace.“

    Fece un sorriso d’intesa verso il nuovo venuto, poi si rivolse a Rei incrociando le dita delle mani sotto il mento.

    “Comunque eccoci di nuovo qui . Darth Anátēxis ha risposto al vostro appello. Che cosa bolle in pentola questa volta? Immagino che il grande Darth Viathor non ci abbia convocati qui per fare una riunione di condominio. Era da molto però che non vi facevate vedere, certo immagino che le questioni del Sottosopra sia importati, ma pensavo che foste scomparso come è successo a vostra “madre“.”

    Lars onestamente oltre che parlare di “lavoro” , avrebbe voluto sapere se Rei aveva visto Candice e magari anche come stava, seppure adesso che si era stabilizzato con Natalie che presto avrebbe partorito suo figlio, non era più legato a quella donna come lo era prima con i suoi sentimenti forti, che lo avevano sempre messo nei guai, e che forse avevano anche alimentato la gelosia e parte di odio per Gabriel, ma quello era il vecchio Lars Stark che è servito per crescere dai propri sbagli. Se adesso Lars voleva sapere di Candice era solo pura curiosità , nulla più e nulla di meno.

    “Per lo meno per quanto mi è stato detto …”




    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    lebbotte

    Group
    Daimon
    Posts
    2,773
    Location
    Land of make-believe

    Status
    DEAD
    • BAD OMENS •
    Post I


    Erano passate due settimane da quando quello che poteva essere considerato a tutti gli effetti un reset della sua vita aveva avuto luogo. Non aveva fatto granchè, anzi, a volerla dire tutta non aveva fatto proprio nulla. Aveva passato quattordici giorni nella sua nuova dimora, il vecchio faro nella parte nord dell'isola, rimodernato e reso finalmente agibile e abitabile, riposando per lo più. I sostenuti danni spirituali che aveva dovuto sopportare avevano richiesto cure e assoluta tranquillità e l'unico a cui era permesso di avere contatti di qualsiasi tipo con lei era Lawrence. Si era occupato principalmente di portarle del cibo e tenerla aggiornata sugli ultimi avvenimenti, fornendole di volta in volta i documenti cartacei e multimediali di ciò che avveniva fuori e dentro l'Isola. Fino ad allora aveva preferito evitare incontri di sorta: aveva provveduto ad avvisare Aquarius tramite missiva scritta che non sarebbe stata reperibile per alcun motivo, e che sarebbe tornata pienamente operativa alla fine del periodo richiesto.
    Aveva dovuto abituarsi a nuove sensazioni, nuovi modi di percepire tutto ciò che la circondava: Estelle non vedeva più il mondo come un comune essere umano. Percepiva e vedeva l'essenza, la struttura di ogni cosa vivente che la circondava e, se all'inizio non riusciva a tenere gli occhi aperti per più di cinque minuti senza che un'emicrania senza eguali le attanagliasse il cervello, ora era in grado di elaborare senza troppe difficoltà la maggiore quantità di ciò che registrava. Di grande aiuto era anche la maschera, parte integrante della sesta armatura nera, dotata di sofisticati congegni legati al suo cosmo che le rendeva più facile gestire la mole elevata di informazioni.

    Quando il messaggio di Rei giunse nella sua mente, Estelle alzò lo sguardo dal terzo manoscritto di storia lemuriana che stava concludendo di leggere quella mattina. Era piuttosto raro che il terzo alchimista si manifestasse sul piano materiale, facendole dedurre che doveva trattarsi di qualcosa di primaria importanza. Il teletrasporto diretto alla Lacrima era ancora in fase di costruzione nella sua dimora, sarebbe dovuta arrivare alla sala a piedi, dall'altra parte dell'Isola.

    Dieci minuti e quindici secondi più tardi, il portone della sala del Concilio si aprì, con un pesante suono di ingranaggi e pietra. Preceduta da un leggero suono di tacchi, Estelle fece il suo ingresso nel luogo, assaporandone la freschezza rigeneratrice dopo il caldo torrido dell'Isola. Avvolta da una leggera aura bianca, osservò l'enorme sala praticamente deserta, sospirando appena. Gli occhi cremisi e profondi individuarono subito le quattro figure presenti, estrapolandone composizione chimica, massa muscolare, struttura ossea, forma e potenza cosmica, informazioni che archiviò quasi istantaneamente salvo di una, su cui si soffermò qualche millisecondo in più: un nuovo arrivato, non presente negli archivi sul quale sperava di ricevere presto altri dettagli.
    Si mosse verso il sesto scranno, facendo frusciare appena il lungo abito nero, che aderiva come un guanto al corpo perfetto e di una delicatezza senza pari, lasciando intravedere in trasparenza parte delle spalle, del décolleté non troppo prosperoso e della vita sottile.[ x ] Si riavviò una ciocca dei lunghi capelli candidi dietro l'orecchio, prima di rivolgere un breve cenno di saluto e presentarsi al nuovo cavaliere.

    Anarygon, Anathexis, Viathor. Perdonate il ritardo, problemi con l'imprinting cosmico all'entrata, che spero siano ora risolti.

    Per un attimo, una leggera sensazione di stizza le attraversò la mente: trovava irritante il fatto che Isaac non avesse aggiornato il meccanismo di riconoscimento, considerando che avrebbe dovuto avvertire il cambio nel momento in cui Estelle aveva rimesso piede sull'isola dalla dimensione spettrale. Si convinse che non aveva avuto tempo: non ne aveva mai del resto. Era sicura che presto il suo fisico l'avrebbe tradito: sempre rinchiuso a fare esperimenti su esperimenti, il poco riposo, l'autoconvinzione di dover apparire come se avesse tutto sotto controllo. Il primo capello bianco sarebbe spuntato alla base della tempia destra tra dodici giorni. Avrebbe voluto preoccuparsi per lui, in altri tempi lo avrebbe fatto: sarebbe andata da lui nel laboratorio, gli avrebbe ricordato che era ora di tornare a casa, avrebbero cenato, chiacchierato, fatto l'amore. Ora, semplicemente, non le importava, non era affar suo: Isaac era un cavaliere in crescita, in evoluzione; fin tanto che si arrovellava su qualcosa di utile che portava a risultati concreti, tutto il resto era secondario e trascurabile. La sua salute, il suo benessere non la riguardavano, non era la sua balia. Distolse lo sguardo da Anarygon, tornando a concentrarsi sul nuovo arrivato

    Lieta di fare la tua conoscenza, ragazzo. Darth Nemesis, alchimista della Vergine. Mi auguro che sarai all'altezza, a dispetto di...recenti ma tutto sommato gradite perdite.

    Non c'era inflessione particolare nel tono della donna, così come non vi era malizia nella sua ultima frase. Una banale esposizione dei fatti: si era persa ogni traccia di Masamune così come della presunta recluta dell'unicorno nero di cui aveva letto qualcosa nei giorni precedenti. Etichettati come esperimenti falliti, Estelle li archiviò nei recessi della sua mente, assieme a tutte le cose considerate inutili e superflue.
    Accavallò con eleganza le gambe, mettendosi comoda sul trono nero e accarezzando piano la superficie dei braccioli con le mani affusolate. Osservò con attenzione il biondo: corporatura massiccia, muscolatura ben definita, corpo proporzionato nonostante la stazza. Anche il suo cosmo sembrava riflettere il suo io: compatto, serrato, composto da tanti rettangoli affiancati tra loro, in modo da non lasciare alcuno spazio. Non prometteva male.

    Mi dispiace dire che siamo arrivati tutti. Tuttavia una nuova e piuttosto solida traccia cosmica è sempre cosa gradita da percepire. - disse rivolgendosi all'energumeno di fianco a Rei - Un tuo allievo, deduco, e non avendolo mai visto prima quassù, oso presumere sia un abitante del tuo Sottosopra. Interessante, invero.

    Un leggero ed enigmatico sorriso comparve sul viso di porcellana della Vergine Nera, prima di socchiudere appena gli occhi dalle folte ciglia. Gemini era cambiato, non sembrava più nemmeno lontanamente il ragazzino con cui era sopravvissuta all'attacco degli originali. Davanti a lei vi era un uomo, dal cosmo potente, unico e fuori dagli schemi. Lo vedeva, Estelle: un ammasso vorticante di figure geometriche non euclidee, in continuo, folle cambiamento, che lanciavano riflessi smeraldo,ora più chiari, ora più scuri. Affascinante.

    Sono davvero felice di rivederti dopo tempo. Ma ho parlato troppo, perdona il mio entusiasmo.

    Estelle si fece silenziosa, attendendo con celata impazienza di conoscere il motivo di quel Concilio.

    ♦♦♦♦

    NOME~ Estelle McQueen
    CONDIZIONI FISICHE~ Ottime
    CONDIZIONI PSICHICHE~ Ottime
    ENERGIA~ Nera
    CLOTH~ Black Virgo [LV. VII]
    ALTRO~ HELLO AMICI PIANGO MA NON TROPPO E CIAO MARCO AURELIO SEI BUFFO MA MI PIACI.

    TECNICA:

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    13,473
    Location
    Tutto era morto...tranne la guerra

    Status
    GHOST
    RkzUj9r
    Rei | Black Gemini (VIII) | Energia Suprema

    omEZUdS


    Bad Omens
    POST 2

    Lo sguardo di Viathor era fermo ad osservare tutti i presenti, quei Black Saint che uno dopo l’altro entravano. Erano tutti guerrieri che avevano lottato e combattuto al fianco di Rei nell’ultima guerra: poco male. Era da capire, allo stato attuale delle cose se potevano ancora essere utili alla causa. Li osservava, sorrideva sotto la maschera e si chiedeva chi di loro avrebbe fatto il primo passo, chi avrebbe rotto gli indugi cercando di prendere il potere: era inutile girarci intorno, qualcuno prima o poi lo avrebbe fatto e se non fosse stato per i limiti che il ragazzino gli metteva ci avrebbe pensato lui stesso.

    «Anátēxis, non vedo Candice da molto tempo, il sottosopra mi ha tenuto impegnato più del dovuto ad onor del vero, ma è un piacere vedervi qui tutti insieme»

    Viathor si fermò un istante volgendo lo sguardo verso l’ultima arrivata. Rei aveva ricordi differenti di Estelle, la ricordava come Black Saint dei Pesci, mentre ora era … diversa.

    ° Nemesis, quando avremo finito ho la necessità di parlarti in privato °

    Il messaggio rivolto alla Vergine Nera era privo di alcuna inflessione, un messaggio semplice e diretto ma era chiaro che Viathor fosse in qualche modo interessato a comprendere come era “nata”, in che modo i Black Saint avevano un erede di Ataraxia. Sospirò e guardando tutti quanti gli altri cominciò a parlare.

    «Prima di cominciare ritengo che sia buona cosa esporre eventuali avanzamenti e cosa è stato fatto in questo periodo. Vedo con grande rammarico che molti di quelli che dovrebbero essere qui non ci sono».

    Fece una breve pausa prima di riprendere a parlare.

    «Come sapete la mia priorità assoluta era sistemare il sottosopra ed evitare che il Chaos potesse trovare una via di fuga e ciò ha richiesto una ingente quantità di energia e un impiego di risorse che non avevo preventivato. Fortunatamente le leggi che governano questo mondo sono differenti rispetto a quelle del mio mondo. Con l’aiuto di altre entità siamo riusciti a sistemare quel piano di esistenza, fatto prosperare alcuni gruppi di esseri umani. Essi mi hanno fornito il potere necessario per aggiustare la situazione e tra di essi di tanto in tanto emerge qualche soggetto degno della nostra attenzione come il giovane Marco Aurelio»

    Viathor fece un cenno con la mano chiedendo al suo allievo di presentarsi davanti al Concilio, fatto ciò attese che gli altri Black Saint esponessero cosa avevano fatto in questo periodo, era importante che le informazioni fossero comuni, che tutti i membri del concilio oscuro conoscessero l’agire degli altri.



    omEZUdS
    narrato | parlato | pensato | parlato altri



    Monsters don't sleep under your bed

    STATUS FISICO ♦ Ottimo
    STATUS MENTALE ♦ Al solito
    STATUS CLOTH ♦ Intatta

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Bene, andiamo avanti come si farebbe in consiglio di amministrazione dove si espongono le cose fatte e se abbiamo raggiunto gli obbiettivi che ci eravamo prefissati XD


    They sleep inside your head

    ABILITÀ ///

    TECNICHE



     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    C'ho i pugni nelle mani!

    Group
    Member
    Posts
    6,945

    Status
    DEAD

    9IXuon6
    Marco Aurelio ♦ Black Eracle {III} ♦ Energia Rossa
    6kmTNtT
    Bad Omens
    II



    Pochi. Ecco quale fu il primo commento nella mente del giovane Marco Aurelio osservando le porte aprirsi così poche volte. Vide tante sedie vuoti in quel concilio nero e per un attimo sollevò il sopracciglio destro guardando il suo maestro. Lui sì che era estremamente potente e pericoloso ma allo stesso tempo, pur avendo creato quello che era il suo mondo prima di ottenere la conoscenza, come poteva avere così pochi seguaci al suo cospetto in quell’altro mondo? Certo, aveva le risposte in quella memoria che gli aveva trasmesso, eppure lui sarebbe potuto essere imperatore di ogni tempo e ogni luogo. La sua forza lo spaventava. Guardò di nuovo gli altri membri del concilio e per un attimo si chiese se anche loro potessero imprimere nella sua mente lo stesso terrore. Forse due di loro, non l’uomo che arrivò per primo. Fece un lieve inchino ad ogni nuovo arrivato lasciando che il suo essere un semplice allievo fosse percepito e che ci fosse del rispetto per chi non era evidentemente suo pari. Almeno non ancora.

    Attese allo stesso modo che fosse il suo maestro a introdurlo. Darth Viathor. Rei. Ormai aveva perso il conto dei nomi che aveva ascoltato e visto nella sua mente riguardo a quello che era il suo maestro oltre che il primo della sua antica dimora. Doveva dimenticare totalmente quello che era successo nel Sottosopra, anzi no, non dimenticarlo, quanto riporlo in un cassetto e tirarlo fuori all’occorrenza. Le vicende di Sorias non avevano più interesse per lui. C’era solo l’idea di diventare più forte e controllare meglio i suoi poteri. Specialmente notò la differenza tra la sua armatura e quella dei “pari” del suo maestro. Cos’è che lo tratteneva dal dominare quelle figure? Era evidente che ci fosse un dislivello tra loro e Darth Viathor, eppure sembravano comportarsi da pari e, a loro modo, fratelli. Doveva ancora capire tante cose di quel nuovo mondo. Intanto accettò l’invito, o meglio l’ordine, del suo maestro e si presentò.

    «Grazie, Maestro.»

    Furono per Darth Viathor le sue prime parole. Non poteva che ringraziarlo della cortesia di potersi presentare da solo anche se non aveva intenzione di usare chissà quali parole. Sembrava un antico cerimoniale del suo mondo, così come quella gerarchia necessaria per ottenere l’ordine. Non c’era bisogno di usare troppe parole e indispettire tutti, soprattutto il suo maestro. Avevano cose più importanti di cui parlare.

    «Il mio nome è Marco Aurelio, cavaliere nero in possesso dell’armatura di Eracle. Per me è un onore essere qui»

    Concluse con un inchino più profondo e infine ritornò in silenzio, accanto al suo maestro, in attesa di un ordine o di essere interpellato. Non c’era bisogno di aggiungere altro alla sua presentazione. Rimase immobile, serio in volto, lasciando che fossero gli altri suoi superiori a prendere la parola e parlare con il suo maestro degli ultimi avvenimenti. Erano cose interessanti pure per lui, aveva necessità di conoscere.


    6kmTNtT
    narrato ♦ parlatopensatoparlato altri

    Status Fisico ♦ Ottimale
    Status Psicologico ♦ Ottimale
    Status Cloth ♦ Ottimale

    Riassunto Azioni ♦ Io Marco Aurelio, piascieeeeere.

    Abilità

    Tecniche


     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    5,236

    Status
    DEAD
    isaachead

    BAD OMENS II



    Dopo qualche minuto furono tutti.
    Lars giunse prima di Estelle, presentandosi come Darth Anátēxis e mostrando telepaticamente preoccupazione per le condizioni fisiche di Anarygon.

    Prima di rispondere, il biondo strinse le dita e lasció che le anime con cui stava giochicchiando svanissero, voltandosi leggermente verso il Leone Nero e rispondendogli con un abbozzo di sorriso.

    ~Sta’ tranquillo, la situazione è sotto controllo~

    Fu la volta poi di Estelle, o Darth Nemesis, come si presentó lei stessa: fatta eccezione per la lettera con cui annunciava l’isolamento, non aveva notizie di lei da quando l’aveva lasciata nelle mani di Yoshiro.

    Non aspettavano più nessuno, come sottolinearono prima Nemesis poi Viathor.

    Anátēxis alluse a Candice e il signore del Sottosopra liquidó la faccenda affermando di non essere in contatto con lei da tempo, poi il Gemini Nero propose un rapido aggiornamento sugli ultimi avvenimenti.

    Raccontó sommariamente come fosse riuscito a stabilizzare l’influenza del Chaos sul Sottosopra, poi lasció che il suo allievo si presentasse da solo. Il giovane fece un leggero inchino e si riveló come Marco Aurelio, detentore della Black Eracle.

    Anarygon lo osservó con interesse: per la prima volta conosceva un nuovo arrivato che non sembrasse un bambino sperduto che saltellava all’idea di poter essere finalmente rilevante solo per il fatto di avere addosso un ammasso di orium nero.
    Interessante.

    Si tiró indietro per assumere una posizione più composta sul trono: il Consiglio era completo ed era ora di darsi un contegno prima di procedere.

    «Non è necessario, Marco Aurelio.
    L’uomo che chiami maestro sa bene cosa significhi portare qualcuno esterno ai Dodici qui dentro. Il solo fatto che tu sia qui e nessuno di noi sia saltato al suo o al tuo collo vuol dire due cose: prima, che sappiamo fin troppo bene quanto non faccia mai una singola mossa per caso, e seconda, che hai un determinato valore, al contrario di quelli su cui avevamo puntato noi quassù.
    Perdite di tempo.»


    Fece un cenno di assenso verso il giovane, come per accoglierlo formalmente, poi si voltó verso Viathor per fare il punto della situazione.

    «Qui sopra la situazione è stata più... problematica.
    Dall’ultima volta che ci siamo visti, quando ero rinchiuso in quest’edificio, sono successe alcune cose.
    Avevamo intrapreso una missione in Arabia per recuperare un holocron, ma a causa delle perdite di tempo di cui sopra, è stato un fallimento. Non del tutto in realtà: ci ha permesso di riportare a casa Nemesis, ma niente holocron e addio alle nuove reclute, incapaci di sostenere persino il solo viaggio.

    Di ritorno ci sono stati Oceano e Mnemosine, poi una missione per conto di Arturus e il suo apprendista.

    Tutto senza mai smettere di portare avanti gli esperimenti sull’impianto di anime in contenitori diversi dall’originale.

    I progressi verranno.
    Ció che ho ritenuto fondamentale è stato gettare le basi per la rinascita dell’Ordine.

    Considero quest’assemblea come l’inizio della nuova era.»


    Guardó negli occhi ciascuno degli altri, come per saggiarne la determinazione, poi tiró indietro la testa e lasció loro la parola.

    «A voi.»

    «Parlato» - Pensato -
    ~Telepatia~ - «Altri»

    Black Aquarius liv VI - Energia Blu

    Status: Ottimo

    Riassunto:


     
    Top
    .
  9. Lars Stark
     
    .

    User deleted


    gpFHTWh


    Post 2




    Lars mentre aspettava le sue risposte che non tardarono a venire vide arrivare infine anche Estelle e onestamente quando la vide non credeva ai propri occhi. Doveva ammettere che anche lei era diventata decisamente diversa, la vedeva un po’ più donna e lo si poteva notare benissimo dal suo cosmo che era uguale identico a quello che aveva Yoshuro e l’ex-Regina nera, forse pure per lei dopo il fallimento in Arabia c’è stato un repentino cambiamento esattamente come era successo a Lars stesso. Adesso si che si poteva dire che tutti e due erano degni di continuare a portare avanti il nuovo Ordine. Lars fece un sorriso in direzione di Estelle, poi ascoltò quello che aveva da dire Rei e su Candice aveva detto che in effetti era sparita e che comunque le faccende del sottosopra lo avevano tenuto molto lontano dalla realtà, una risposta dunque che si aspettava quindi non disse più nulla a riguardo, poi si focalizzò sul resto. A quanto pare anche Rei aveva dovuto affrontare una battaglia contro il caos e ce l’aveva fatta, visto che era riuscito a liberare una società da cui viene Marco Aurelio , l’allievo che aveva portato, Lars onestamente non credeva fosse possibile sarebbe stato interessante poter conoscere quegli abitanti, forse prima o poi avrebbe chiesto Rei di fare un giro nel sottosopra.
    Dopo aver narrato le sue imprese giustamente voleva sapere che cosa si fosse fatto dall’ ultima volta e Lars avrebbe preferito non raccontare del periodo di vuoto che c’era stato, ma forse era inevitabile che se ne parlasse, poi Isaak illustrò cosa era successo fin ora dopo aver assicurati Lars sulla storia dei sigilli e degli esperimenti che stava facendo.
    L’alchimista nero del leone non aveva altro da dire al riguardo, a parte forse la sua attuale organizzazione, e stava pensando se rivelare che pure lui aveva visto Oceano e che dai titani non c’era nulla da temere. Si forse era meglio informare tutti di ciò che aveva fatto fin ora.

    “Come ha illustrato Anarygon, la situazione dopo il nostro ultimo incoro era in stallo e anche piuttosto grave dal punto di vista del nostro esercito, ma dopo la missione in Arabia per quanto riguarda me che forse sono stato il più critico nel aver pensato ad un certo punto alla fine dell’ Ordine, ognuno di noi è riuscito a reagire e a maturare una propria coscienza che ha dovuto conoscere e preparare all’evidenzia. Io da parte mia ho intrapreso un personale viaggio complesso che mi ha permesso di aprire gli occhi rispetto a prima e a iniziare a capire meglio ciò che avrei dovuto fare per ristabilire il Nuovo Ordine, anche grazie all’incontro con Anarygon, Arturus e il titano Oceano sono venuto a conoscenza di molte cose. Adesso ho ripreso i miei compiti principali di preparazione dell’ esercito nero e difesa del territorio continuando ad andare in giro per il mondo a soccorrere i sopravvissuti incontrando anche molti rappresentati di altre caste come Pan."

    Lars fece una pausa poi guardò Isaak e rispose al suo sguardo con il suo in maniera decisa, poi battà un pugno sul palmo sinistro.

    “Concordo, d’ora in poi costruirò insieme a voi un nuovo futuro per mio figlio e per tutte le persone che hanno creduto in noi. Non sarà più commesso un solo errore!”




    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    lebbotte

    Group
    Daimon
    Posts
    2,773
    Location
    Land of make-believe

    Status
    DEAD
    • BAD OMENS •
    Post II


    Estelle annuì silenziosa, alla richiesta telepatica del Gemini nero: ci sarebbe stato sicuramente un momento più consono per le vicende private, ma non era in quella sala, ora. Ascoltò ciò che i compagni avevano da dire, trovando conferma nel fatto che Marco Aurelio - così si era presentato la nuova recluta - fosse un abitante del Sottosopra di Rei. Attese, fino a quando fu il suo turno di prendere parola.

    Congratulazioni, Anátēxis . - nessuna inflessione particolare, ma tuttavia sincera. Per un attimo fu come se qualcosa la spingesse ad offrire il suo aiuto al Leone nero e alla sua compagna, salvo poi ripensarci. Aveva altro da fare, senza contare che sull'isola vi erano almeno un paio di persone che prima dell'Armageddon si erano formate nel settore medico.

    Fece una breve pausa, riorganizzando le idee.

    Come già detto, la missione in Arabia è stata un fallimento totale. Preferirei sorvolare sui dettagli, le incompetenze e le lacune di ognuno dei partecipanti - me compresa - tuttavia, nel poco probabile caso volessimo riprovare, mi riservo il diritto di andarci da sola. Con i nuovi poteri sarà più facile e veloce, fermo restando che rimane ancora in dubbio la veridicità dell'informazione. Nel periodo trascorso nella base nessuno pareva avere idea dell'artefatto in questione, né della sua effettiva presenza all'interno della base. Il che sarebbe solo un'inutile perdita di tempo e spreco di energie.

    Liquidò la faccenda con un gesto della mano.

    Ciò che potrebbe essere più interessante è quello che è accaduto prima dell'Arabia. Mi sono recata ad Atene, e almeno in apparenza abbiamo una tregua con il Grande Tempio.

    Il tono di Estelle non lasciava trasparire niente. Rimase un attimo in silenzio, soppesando ogni parola.

    Ammetto che col senno di ora, tutto ciò suona ridicolo e grottesco. Eppure non mi sento di aver fatto una cosa del tutto insensata, Ho agito d'impulso ed egoisticamente, nessun problema a prenderne atto. Ma credo si possa vedere come qualcosa in meno di cui preoccuparsi: all'entrata del Tempio ho avvertito distintamente diversi cosmi, alcuni conosciuti, altri meno. La verità è che sono più numerosi di noi e, allo stato attuale dell'Ordine, non siamo pronti. Non è una pace, come già detto, ma di quello che ne sarà non mi importa. Il Gran Sacerdote, Bartolomeo del Toro, si fida di Estelle. Vero anche che "Estelle" è morta, nemmeno troppo figurativamente.

    Era forse la prima volta che ci rifletteva dopo tempo. Poco dopo la fine della battaglia con i Primi, aveva discusso più volte con Isaac sull'idea di andare ad Atene, e lui in primis si era mostrato - se non in totale e incondizionato accordo, almeno favorevole. Ora tutto sembrava futile, nient'altro che un capriccio. Forse l'aveva fatto solo per egoismo, non lo sapeva con certezza nemmeno lei; era vero però che non andava fiera di ciò che aveva fatto in passato, per il semplice fatto che uccidere per nessun motivo all'infuori della noia era qualcosa di stupido e inutile ai fini di qualcosa di superiore. Stupidità e inutilità erano concetti che non era più disposta ad accettare.

    Vi chiederei solo di evitare genocidi solo per noia o quanto meno di far sì che sia uno di loro a rompere la tregua per primo.

    Si sistemò sullo scranno, accavallando l'altra gamba.

    Per tutto il resto, nulla da aggiungere. Ho letto i rapporti dei vostri incontri con Oceano, trovando il tuo, Anarygon, particolarmente esilarante. Anche se ancora non riesco a capire che cosa volesse davvero o cosa sperava di ottenere. Ad ogni modo, la mia rinascita mi ha lasciata un po' provata, ma conto di mettermi all'opera appena possibile. Ovvero appena riuscirò ad accedere nuovamente al semipiano spettrale, che tempo sia al momento preclusomi - non riesco a capire se per la volontà dei Predecessori o perché sia ancora in fase di ricostruzione.



    ♦♦♦♦

    NOME~ Estelle McQueen
    CONDIZIONI FISICHE~ Ottime
    CONDIZIONI PSICHICHE~ Ottime
    ENERGIA~ Nera
    CLOTH~ Black Virgo [LV. VII]
    ALTRO~ C:

    TECNICA:



    Edited by Elle¬ - 10/7/2019, 10:56
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    13,473
    Location
    Tutto era morto...tranne la guerra

    Status
    GHOST
    RkzUj9r
    Rei | Black Gemini (VIII) | Energia Suprema

    omEZUdS


    Bad Omens
    POST 3

    Lo sgardo di Viathor, da sotto la maschera osservava con attenzione tutti i presenti, li guardava e non poteva non provare un po’ di tristezza. Molti di quelli che avevano combattuto quella guerra per la salvezza dei Black Saint non c’erano più, rimaneva pochi di loro, ma avevano ancora l’Isola. Ascoltò con attenzione quello che disse Anarygon, era sicuramente una cosa molto particolare l’arrivo di due Titani nel breve tempo in cui Rei era stato lontano da quelle terre.

    Cosa stava a significare?
    Non poteva certo essere un caso che i presunti “creatori” giungessero qui, ed era una situazione che doveva essere analizzata con la massima attenzione. Ma quello, che in un certo senso, sconvolse il Black Saint fu quanto disse Nemesis. Riteneva, ad ogni modo, un patto con gli schiavi di Athena una cosa inconcepibile. Come potevano pensare che fosse possibile una cosa del genere?

    «Nemesis, non mi trovi d'accordo con quanto da te fatto. Un accordo con loro potrebbe essere anche controproducente, non possiamo in alcun modo assicurare "pace" tra noi e loro», disse Viathor con un tono neutro.

    «Il passato ci ha insegnato che solo uniti, e compiendo azioni comuni potremo raggiungere i nostri scopi. In questa guerra siamo soli, ma la cosa non ha alcuna rilevanza. Quello di cui noi abbiamo bisogno per raggiungere i nostri obiettivi … è semplicemente potere»

    Si fermò un istante.
    Mosse rapidamente le mani, appoggiò sia la destra che la sinistra sul tavolo ed improvvisamente alcune linee rosse cominciarono a comparire sul tavolo: in poco tempo alcuni simboli arcani fecero la loro comparsa sul tavolo e così, egli proiettò alcuni pagine di un antico progetto che aveva trovato tempo addietro.

    Morte_nera_7



    «Dobbiamo cominciare dalla nostra base», disse con una certa eccitazione.

    «Trasformare quest’isola in qualcosa di più: una vera e propria città volante che possa essere inattaccabile, irraggiungibile, ed all’occorrenza possa rivelarsi una potente arma»

    Viathor cominciò ad osservare e guardare con attenzione tutti quanti, voleva comprendere esattamente quali fossero le loro reazioni.

    «È un progetto molto vecchio e antico, ma ha delle solide basi sulle quali potremmo lavorare. Da quanto ho potuto leggere dalle poche pagine che sono riuscito a recuperare, in questo progetto era già compresa sia la Lacrima che l’ecosistema che si è venuto a creare sull’isola, la quale diventerebbe parte integrante di questa … nuova realtà.»

    «Ma questa è una decisione importante, dovremo parlarne e discuterne tutti quanti insieme. Avere un nostro spazio non solo ci permetterà di agire in maniera più sicura, ma è quello di cui abbiamo bisogno per ricostruire il nostro Ordine.»

    Cosa avrebbero detto gli altri?
    Quale sarebbe stata la loro reazione?



    omEZUdS
    narrato | parlato | pensato | parlato altri



    Monsters don't sleep under your bed

    STATUS FISICO ♦ Ottimo
    STATUS MENTALE ♦ Al solito
    STATUS CLOTH ♦ Intatta

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Bene, andiamo avanti come si farebbe in consiglio di amministrazione dove si espongono le cose fatte e se abbiamo raggiunto gli obbiettivi che ci eravamo prefissati XD


    They sleep inside your head

    ABILITÀ ///

    TECNICHE



     
    Top
    .
  12. Lars Stark
     
    .

    User deleted


    gpFHTWh


    Post 3




    Lars continuò ad ascoltare il dire dei suoi colleghi , ma esattamente come lo fu Rei, anche lui provò quasi una sensazione di disgusto all’idea di una possibile alleanza con il Grande tempio, quelli che per tutti quegli anni non avevano fatto altro che accusare tutti i black saint dei crimini commessi da Gabriel, sostenendo che ognuno di loro era semplicemente un criminale, un reietto che avrebbe dovuto morire in un inferno senza ritorno come l’isola . Non ci sarebbe stato mai un accordo tra le parti e Lars era il primo a non volerlo, certo lui si conosceva e non si sarebbe di certo messo a dare alla caccia dei Saint e porcate come genocidi o altre cose non facevano parte del suo vocabolario, visto che agiva sempre per dovere di causa non perché gli pareva. Forse qualche tempo fa prima dell’arrivo degli alchimisti , Lars si poteva definire un tipo che agiva d’istinto, ma anche all’ora quando la “bestia” voleva uccidere, non si permetteva MAI di farlo e era continuamente disgustato da alcune cose che faceva Gabriel e anche alcuni suoi colleghi e anche Estelle ne aveva fatte.
    Lars guardò Estelle con uno sguardo severo, mentre strinse i bracciali della sua sedia facendo accendere un pochino di cosmo che sotto ai suoi palmi si tramutò in una patina di lava che fumava e lasciava segno.

    “CHE COSA HAI FATTO?Questo non me lo sarei mai aspettato da parte tua.Perchè non ci hai informato?Certo ammiro che ti sia interessata a cercare di portare pace tra noi e il Grande Tempio, ma che bisogno ne avevamo? Loro e la Fondazione Grado, avrebbero dovuto essere i primi a scusarsi con noi e a cercare la pace, anche prima dei massacri di Gabriel, invece non lo hanno MAI FATTO e ci hanno fatto marcire su un fottutissimo scoglio in mezzo al Pacifico, facendo finta per anni che i Saint degradati al grande Tempio non esistessero. Io adesso che finalmente “il nostro fottuto scoglio” ha riscoperto la vera storia che lo circonda e che è rinato delle sue ceneri, non avrei mai accettato di offrire le nostre conoscenze PROPRIO A LORO!Piuttosto averi preferito avere al nostro fianco la tecnologia dei titani che avere a che fare di nuovo con l’assurda morale che vige ancora al Grande Tempio.”

    Lars si calmò poi alla raccomandazioni su i “genocidi”, ovvero quello che faceva Gabriel e anche in parte lei fece una smorfia di stizza.

    “Tsk…infatti questo discorso dovresti farlo i primis a te stessa mia cara, dopotutto Non eri di certo uno stinco di Santo vero Nemesis?Io non ho accettato l’armatura di Black Leo e non sono diventato un Alchimista Nero per fare certe porcate!E’ sicuramente qualcun altro che dovrebbe evitare di stuzzicarci in maniera idiota e qui chiudo questa spiacevole parentesi, sperando che da parte tua non succeda più un iniziativa stupida come questa.”

    Lars chiuse il discorso, se anche Estelle avesse risposto con una scusa o meno, oppure se fosse giusto o no non gli interessava, se aveva qualcosa da dirgli poteva farlo dopo in privato, adesso voleva solo concertarsi su quello che disse dopo Rei, infatti il signore del sottosopra posò le mani sul tavolo e da esso iniziò ad apparire delle linee rosse che crearono dei simboli arcani da cui uscì una proiezione di quello che sembrava essere un progetto per una vera e propria base orbitante, proprio come nei migliori film di fantascienza, solo che quella era realtà realizzabile.
    Rei raccontò infatti che l’oggetto in questione era un progetto vecchissimo di una possibilità di far divenire l’isola nera una vera e propria stazione orbitante dove avrebbero potuto avere decisamente più valore strategico perché sarebbe stata oltre che un isola fluttuante , avrebbe avuto protezione, armi e esercito per salvaguardare e preservare l’ordine e il futuro di chi ci abitava.
    Lars a tale rivelazione rimase molto interessato e pensava alle opportunità che si sarebbero aperte nella lotta contro la Corruzione, ma pensava anche al tempo e al materiale che sarebbe servito.
    Lars pose la testa appoggiata sul dorso della mano sinistra e poi commentò.

    “Il progetto è interessante, ma ho paura che per poter costruire una “santabarbara” come questa e trasformare l’intera isola ci sia da pensare che potrebbe essere un progetto molto lungo e il materiale che abbiamo non so se sarà sufficiente, ma possiamo provarci. Niente sarà più impossibile! Io da parte mia potrei già cercare dei tecnici e affidare il lavoro di costruzione al mio esercito”






    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    lebbotte

    Group
    Daimon
    Posts
    2,773
    Location
    Land of make-believe

    Status
    DEAD
    • BAD OMENS •
    Post III


    Seduta sul suo trono, la Vergine nera rimase in silenzio, composta e con gli occhi semi chiusi ad ascoltare il proseguimento di quella riunione. Prese nota del disappunto dell'alchimista dei Gemelli, alzò appena un sopracciglio quando l'ondata di indignazione del Leone nero esplose nelle sue parole e nel suo cosmo. Il sesto alchimista lo avvertiva, lo vedeva: una cascata di pentagoni arancione intenso che sfumavano nel nero, come lava che si mischiava alle pendici del vulcano dal quale eruttava, agitati, grossolani e incontrollati. Dopo anni, Estelle non era ancora riuscita a capire del tutto Lars e il suo comportamento volubile. Aprì gli occhi, non curandosi nemmeno di guardare il cavaliere in viso.

    Anathexis, il linguaggio, di grazia. È un concilio, non una rimpatriata di amici in un bar di ubriaconi. E in questa sede si sta giusto discutendo di ciò che è stato fatto e perchè.

    Un tono freddo e distaccato, che non tradiva nessuna emozione, nè impeto, nè stizza. Sospirò, prima di alzarsi in piedi accompagnata dal fruscio leggiadro del vestito e guardare negli occhi ognuno dei presenti.

    Black Pisces ha agito sulla base di ciò che riteneva appropriato. Inoltre, vi invito a riflettere sulla diversità di questi due significati: pace e tregua. La prima è un'utopia che presuppone concordia e armonia tra le parti interessate. Una tregua è una non belligeranza limitata in un dato arco temporale. Come Black Pisces disse al Gran Sacerdote, nessuno ha la pretesa di diventare amici o compagni con i Saint di Athena, nessuno ha la pretesa che i cavalieri neri diventino paladini. Il nostro modus operandi resta invariato, ciò che accade sull'Isola o tra i nostri ranghi resta confidenziale e privato. Non dobbiamo rendere conto a nessuno dei nostri progressi.

    Appoggiò le mani al tavolo davanti a lei, guardando con aria quasi serena i pochi membri presenti attorno a lei. Il tono calmo e pacato era rimasto invariato per tutto il tempo.

    L'isola ha affrontato un cambiamento epocale, e da allora è in ripresa, certo, ma ancora debole e vulnerabile. Sarebbe un errore da sciocchi fingere il contrario. Rimango dunque convinta che una cessazione temporanea delle ostilità tra le due fazioni possa tornarci utile. Non dovremo preoccuparci di essere uccisi a vista - perchè questa era la situazione che l'allora Gran Sacerdote aveva attuato a seguito dello scontro tra Gabriel e Bartolomeo - e avremo tutto il tempo necessario per riassestarci. Non mi piace ripetermi, ma al momento i cavalieri di Athena ci superano di gran lunga in numero e forza: riuscire a tenerli tranquilli, almeno per ora, gioverà più a noi che a loro. Avremo il tempo di recuperare tutto ciò che ci serve per incominciare l'opera indicata da Viathor, trovare nuove leve che possano aspirare al titolo di cavaliere nero, e anche dedicarci a faccende più personali ma legate in qualche modo alla causa.

    Si rivolse poi direttamente a Rei.

    Il progetto sembra interessante, alchimista dei Gemelli. Sicuramente sarà un miglioramento delle nostre difese non trascurabile, ma converrai anche tu che servono tempo e materie di cui al momento siamo carenti. Potrebbe tuttavia essere un buon motivo per riprendere le esplorazioni esterne e conquistare qualche avamposto sulla terraferma. - concluse con un breve cenno di assenso prima di tornare a sedere, con portamento regale.

    Il suo sguardo si fece più scuro e freddo mentre prendeva parola ancora una volta, rivolgendo lo sguardo al Leone Nero, nello scranno proprio accanto al suo, fissandolo negli occhi. Da quella distanza minima, Lars avrebbe potuto notare che quella che aveva davanti era una persona molto diversa da come poteva ricordarsi Estelle: nessun segno di stanchezza, nessuna imperfezione di sorta su quel viso di porcellana delicato e di una bellezza disarmante che non lasciava trasparire alcuna emozione. Ma ciò che metteva più in soggezione era lo sguardo, difficile da sostenere, con quelle iridi cremisi che parevano guardare dentro la persona che aveva davanti, violandola intimamente; uno sguardo intenso, magnetico ma gelido e privo di ogni barlume di umanità allo stesso tempo. Per un momento fu tentata dal dargli più importanza di quanto non ne meritasse, sprecare preziosi secondi e particelle di cosmo per impartirgli una lezione, ma quel pensiero sparì nella moltitudine del flusso mentale della Vergine: Lars Stark non significava niente.
    Con un movimento aggraziato del capo, rivolse nuovamente la sua attenzione all'intero concilio.

    Rimanere aggrappati al passato non sarà di utilità alcuna. - disse con voce morbida e suadente, dischiudendo appena le labbra rosee in un vuoto sorriso - Black Pisces avrà avuto le sue motivazioni, che in parte condivido per ciò che ho esposto fino ad ora. Rinnovo ancora una volta il mio invito a riflettere sui risvolti positivi che potrebbe avere per noi questo periodo di non belligeranza con i santi di Atena: più respiro, meno controllo, maggior tempo per agire e risorgere dalle nostre ceneri più forti di prima.


    ♦♦♦♦

    NOME~ Estelle McQueen
    CONDIZIONI FISICHE~ Ottime
    CONDIZIONI PSICHICHE~ Ottime
    ENERGIA~ Nera
    CLOTH~ Black Virgo [LV. VII]
    ALTRO~ C:

    TECNICA:

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    5,236

    Status
    DEAD
    isaachead

    BAD OMENS III



    Si adagió con le spalle contro lo scranno, lasciando rimbalzare lo sguardo tra i suoi vecchi compagni e Marco Aurelio come se cercasse di intuire in anticipo le loro reazioni.
    Anátēxis prese parola comunicando di avere un erede in arrivo e di aver trovato in questa notizia una rinnovata determinazione, un motivo per far sì che l’Ordine tornasse più potente che mai.

    L’undicesimo alchimista sorrise e lanció un cenno di assenso al compagno mentre la donna che ricordava Estelle, ma che aveva qualcosa di inspiegabilmente diverso, iniziava il suo resoconto.
    Era effettivamente stata ad Atene e messo insieme in qualche modo una tregua col Gran Sacerdote.

    Lui sapeva, lei stessa gliel’aveva comunicato prima che si dividessero a ritorno dagli Emirati. Già le aveva esposto le sue perplessità, come aveva appena fatto Viathor e come stava facendo con toni più accesi il quinto alchimista: Anátēxis stava letteralmente sbottando contro Nemesis, che dal canto suo - stranamente - si limitó a difendere le sue convinzioni di aver agito per ottenere vantaggi.

    Anarygon diede una rapida occhiata al Signore del Sottosopra prima di sporgersi in avanti e sbattere i palmi delle mani sulla tavola, alzandosi.

    «Basta così, voi due.

    Puó essere vero, Nemesis, che hai assicurato una situazione in cui non verremo braccati, ma è altrettanto vero che nessuno di loro ha avuto il fegato di venire a stanarci in casa nostra. E per me questo è sufficiente: come dice Anátēxis, l’idea di avere qualsiasi tipo di patto, legame o simili con quegli idioti è semplicemente folle.
    Un tempo sarei stato favorevole: quando ancora non avevo capito per quale motivo combattevamo sarei stato il primo a spingere per un risultato simile, ma oggi posso affermare che si tratta di uno spreco di energie.»


    Si rilassó.
    Nella sua mente vorticavano un’infinità di pensieri e di ipotesi riguardo al progetto che Viathor stava mostrando loro: nonostante le comprensibili ritrosie degli altri due sul reperimento di risorse e sulla monumentalità dei lavori, lui stava guardando oltre.
    Il compimento di un’opera del genere avrebbe aperto una quantità enorme di possibilità e permesso indipendenza e libertà di manovra quasi totali.

    Era a dir poco elettrizzato.

    Fissó l’uomo che aveva messo sul tavolo quell’informazione in grado di trasformare radicalmente il loro futuro e si dimenticó del tutto della discussione sugli Ateniesi.

    «Viathor, dicci di più.
    Come hai trovato questo progetto? Ne sappiamo abbastanza per iniziare subito o mancano delle specifiche?
    Posso mettere immediatamente le squadre scientifiche e quelle arcane a lavoro per determinare cosa abbiamo e di cosa invece abbiamo bisogno.»


    Tornó ai due che ancora si guardavano come se volessero azzannarsi da un momento all’altro.

    «Prima realizziamo questa meraviglia, prima potremo smetterla di discutere su chi è il caso di tenere buoni.

    Una volta presi i cieli, potremo finalmente essere la forza da monitorare, non i poveri eretici da cacciare.
    Il mondo intero verrà a conoscenza una volta per tutte dell’Ordine Oscuro e delle sue ragioni e dovrà prenderne atto: con una base in grado di spostarsi ad alta quota a piacimento, armata con tecnologia lemuriana, “cosmo” e tutta la potenza della Lacrima, pensateci, avrà ancora senso litigare su una tregua con i cagnolini di Athena?»


    Mosse le dita sul tavolo, aprendo uno schermo olografico su cui copiare le immagini del progetto in modo da poterle modificare: rese l’enorme navicella il centro di un’ancora più grande replica fluttuante di Death Queen Island, sulla cui base - in roccia e orialco nero - stava generando portelloni vari.

    Premise poi che stava facendo ipotesi sul momento: frammentó l’isola in quello che era letteralmente un arcipelago fluttuante le cui parti erano collegate tramite strutture tubolari simili a catene, oltre che via stazioni di teletrasporto.

    Guardava estasiato ció che aveva realizzato e nel frattempo processava altre numerose versioni del progetto nella sua testa, infuocando in maniera crescente la scintilla nell’occhio sano e allargando progressivamente il sorriso ambizioso sul suo viso.

    «Tutto ció che riuscirà fermarci dopo che avremo iniziato a lavorare a questa meraviglia saranno i limiti della nostra ambizione.

    Al lavoro, Cavalieri Neri. Disintegriamo anche questo limite.

    Prendiamoci il cielo.

    Prendiamoci tutto


    «Parlato» - Pensato -
    ~Telepatia~ - «Altri»

    Black Aquarius liv VI - Energia Blu

    Status: Ottimo

    Riassunto:


     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    C'ho i pugni nelle mani!

    Group
    Member
    Posts
    6,945

    Status
    DEAD

    9IXuon6
    Marco Aurelio ♦ Black Eracle {III} ♦ Energia Rossa
    6kmTNtT
    Bad Omens
    III



    Il litigio trai due maestri si fece più acceso e il cavaliere nero di Eracle non riuscì a trattenere un sorriso e uno scuotere della testa. La rabbia, per quanto utile, annebbiava la mente e la rendeva fragile, così come la lucidità in battaglia. Non riusciva a comprendere come la maggior parte dei suoi superiori non comprendesse l’utilità di strumenti come una tregua nei confronti dei nemici, come la possibilità di manipolarli e usarli a proprio vantaggio. Si voltò in direzione del suo Maestro, Viathor, e si chiese se lo avrebbe polverizzato all’istante se si fosse permesso di dire la propria sull’argomento. Ma se lo aveva portato sin lì forse avrebbe dovuto anche osare e dimostrare di non essere solo una bella statuina muscolosa. La parte più interessante di Marco Aurelio non era infatti la forza che, per quanto ne andasse fiero, non era che una misera fiamma che ancora deve esplodere. Il suo cervello, la sua capacità di elaborazione era di sicuro ben più interessante. Così come la capacità di manipolazione mentale.

    «Permettetemi di dire la mia, maestri.»

    Disse a bassa voce, e abbassando il capo come in un inchino. Alzò lo sguardo e sfoggiò un piacevole sorriso, per nulla sincero, ma che era adatto all’occasione.

    «Credo che una tregua, utilizzando le stesse parole della maestra, sia quanto di più adeguato in un momento di riscoperta e rinascita. Ciò che ho imparato combattendo ogni giorno per una posizione superiore, dove ogni persona è un nemico, è che le tregue sono assai utili. È importante conoscere i propri nemici e se stessi se si vuole avere sicurezza nella vittoria. Attualmente, da quanto mi è dato capire, siamo all’inizio di qualcosa, troppo presto per poter dire che l’Ordine conosce se stesso. Ci vuole tempo e fatica per una rinascita, fatica che non potrebbe essere ben incanalata con la preoccupazione di un attacco di uno schieramento nemico.
    Di fatto non credo che all’Ordine interessi creare scompiglio prima di essere certo di essere in grado di reggere un assalto, e a quanto ho compreso, i nemici non sono pochi. Vari schieramenti guardano all’isola come un nemico da estirpare e la cosa migliore è ridurne il numero e solo dopo scegliere con cura i nemici su cui concentrarsi. Ma forse parlo troppo e ora … tornerò al mio posto.»


    Concluse il suo discorso dicendo la sua, evitando di sembrare troppo pressante. Fece un altro lieve inchino e poi un passo indietro tornando ad essere nient’altro che un’ombra accanto a Viathor. Osservò con grande interesse il progetto del suo maestro, la sua maestosità anche se non disse nulla a proposito, anzi, si limitò ad ascoltare i pareri dei suoi superiori in modo da poter comprendere meglio quali sarebbero stati i passi successivi per la realizzazione di un simile, meraviglioso, progetto.

    6kmTNtT
    narrato ♦ parlatopensatoparlato altri

    Status Fisico ♦ Ottimale
    Status Psicologico ♦ Ottimale
    Status Cloth ♦ Ottimale

    Riassunto Azioni ♦ E Marco Aurelio morì fulminato da Rei.

    Abilità

    Tecniche


     
    Top
    .
14 replies since 20/6/2019, 19:19   643 views
  Share  
.