Operation Akropolis - Tidalwave

Achille di Sagitter - Lawrence del Triangolo Australe - Oceano delle Correnti

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    Tidalwave: Pireo


    Q
    uello che una volta era il più grande porto della Grecia e il terzo più importante al mondo, si para davanti a voi come un cigolante ammasso di rovine arrugginite. Navi, container, lamiere sono ammassati a casaccio dopo aver subito attacchi, tsunami ed essere rimasti preda di intemperie e incuria per anni. Notate l'opera di alcuni coraggiosi nell'aver smantellato alcune barche, ma per il resto...non c'è nessuno.
    La brezza ulula tra esse e i gemiti accompagnano i vostri passi.

    Achille e Lawrence sono arrivati sfruttando le "ali" di Sagitter, il teletrasporto. La divisione delle squadre illustrata dal Lawos permette a tutte di riunirsi nel più breve tempo possibile in caso di bisogno, oltre a potersi muovere con facilità. Vi ha indicato il luogo dove avreste potuto trovare Oceano, il Titano delle Correnti, appena egli si è manifestato.

    Oceano, Aleksander ha ricevuto il tuo presentimento e pare aver agito di conseguenza, schierando più forze del previsto. C'è qualcosa di strano, lo senti nell'aria e nell'acqua. È più un brivido sul collo, qualcosa di non legato al normale ribrezzo nei confronti della Corruzione.

    Non ci vuole molto perché la Corruzione decida di farvi notare la sua presenza. Viticci di cemento e lamiera si avvinghiano ai relitti, prendendone il controllo per combattere contro di voi.

    Ma siete Cavalieri. Ve la caverete.
    Per ora.



    Ciao ragazzi! Che bello masterarvi :asd:
    Arrivate sostanzialmente in contemporanea, Oceano appena prima degli altri due. Decidete pure un luogo di incontro e cominciate a farvi strada, siete una forza di impatto abbastanza grossa da affrontare un po' tutto senza grossi problemi.
    È anche la prima volta che vi vedete. E avete un Titano in squadra, i due santini avranno le loro reazioni e pensieri a riguardo; mentre Oceano avrà a che fare con il collaborare con Saint e...con uno strano presentimento.

    La deadline è domenica 2 giugno. Chi non riesce verrà gestito dal Master per quel turno :zizi:
     
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    E infine il momento era giunto.
    La riconquista di Atene da parte dei Saint, il momento in cui Oceano avrebbe tenuto fede alla sua promessa e votato la sua forza alla causa dei Saint, ciò che il Titano aveva aspettato con fin troppo fervore per il suo stesso bene. La causa della giustizia, dopotutto, era sempre stata particolarmente attraente per lui, e, prima che essere un monarca, molti dimenticavano che lui era un guerriero. Era nato per la guerra, per la maggior parte della sua lunga esistenza non aveva conosciuto altro, e, in lui, l'idea di combattere per il bene era ingranata ad un livello talmente tanto profondo da essere quasi biologico.
    Anche se non ci fosse stata la sua promessa con ogni probabilità avrebbe scelto comunque di aiutare il Lawros, non fosse stato altro che per bilanciare il sottile equilibrio di poteri nel Mediterraneo. Serviva, dopotutto, qualcun altro che contrastasse attivamente la malsana spinta territoriale di Atlantide.
    Eppure, fin dal primo momento in cui aveva posato lo sguardo su Atene per preparare la sua offensiva, Oceano aveva sentito qualcosa di strano. Una strana sensazione, un disgusto profondo che non era quello verso la corruzione, un'inquietudine diffusa talmente tanto da impregnare gli elementi stessi della città. Un qualcosa di familiare, ma contemporaneamente non lo era, un senso indescrivibile di paura e terrore che non trovava spiegazione nel logico, eppure era lì. Aveva informato Aleksander di questa sua sensazione e questo non aveva esitato a mostrare la sua saggezza ascoltando la sua impressione e inviando più truppe di quanto avesse preventivato. Perlomeno qualcuno ancora era capace di mostrare sapienza in questo mondo alla rovescia.

    La Nyr era un puntino quasi invisibile nel cielo, pronta ad intervenire al comando del suo padrone, mentre Oceano si faceva strada tra le rovine di una città devastata e abbandonata per fin troppi anni all'incuria. Giunse al punto d'incontro, nella zona portuale di Atene, senza incidente alcuno, appena in tempo per vedere l'arrivo della squadra di giovani Saint che avrebbe dovuto accompagnare. Il Titano si ergeva nella sua forma umana con indosso solo una semplice ed elegante tunica blu scuro con intarsi di tessuto cangiante e multicolore, mani tenute giunte dietro la schiena e lo sguardo freddo e determinato.
    Ai due uomini riservò un tenue sorriso, il massimo che poteva permettersi in quella circostanza così inusuale, prima di rivolgere loro parola. C'era uno dei Cavalieri d'Oro, dunque ciò era bene, significava che al loro compito veniva dato il giusto livello di importanza.

    Salve, guerrieri di Athena, conto che questa giornata vi trovi in buona salute. Di certo sapete già chi sono, ma permettetemi di presentarmi in ogni caso: io sono Oceano delle Correnti, Titano delle Acque, e sono onorato di combattere al vostro fianco.

    Fece un deciso cenno col capo prima di attendere le loro presentazioni, guardandosi vagamente intorno con circospezione. Quel luogo pareva quantomeno tranquillo, per il momento, ma sarebbe stato sciocco abbassare la guardia; la corruzione era infida, sapeva colpire dove più faceva male, non bisognava lasciarle alcuno spiraglio in cui potesse prosperare.
    E presto il nemico si palesò.
    Lamiere e calcinacci, ferro e marmo, strisciavano come serpenti, preda del male che infettava quelle zone, presero a muovere i relitti delle navi presenti nel porto come marionette contro di loro. Era dunque il momento di vedere di che pasta erano fatti questi Saint su un vero campo di battaglia, quando lame e cosmo ruggivano talmente tanto da confondere ogni suono al di fuori della lotta per la vita. Girò le spalle ai guerrieri di Atena, segno di fiducia massima nei loro confronti, e acqua apparve nelle sue mani. Prima una massa bianca, informe e gelatinosa, poi improvvisamente verde chiaro.
    La forma fisica di Oceano cambiò.



    Lasciate pure la prima linea a me.


    Divenne fluido come il suo elemento, dal suo corpo e dalla forma così aliena incrementò le sue dimensioni, diventando un meccanismo di guerra. Mille tra propaggini, mani, pugni, armi di ogni genere si formarono a partire da sé, prima che si lanciasse alla battaglia.
    L'acqua ruggiva al suo comando avvolgendosi intorno a quei relitti metallici e bloccandoli, torcendoli con forza inaudita, mentre le sue daghe, trasformate in giganteschi lame, menavano fendenti a destra e a manca, in sensi e modi incomprensibili, tagliando il solido metallo come se fosse fatto di burro, coadiuvato dalla moltitudine di altri implementi che si lanciavano nel campo di battaglia come un ciclone di morte, trasformando i suoi bersagli in metallo di scarto.
    Eppure era controllato nel suo combattere, ogni suo movimento era mirato a creare il minimo di danno possibile all'ambiente circostante, poiché gli era stato spiegato che gli umani avrebbero preferito mantenere certe strutture intatte, inoltre sarebbe stato quantomeno preferibile non schiacciare l'edificio dove avrebbero potuto trovarsi civili nascosti. Dubitava che, a quel punto, ce ne fossero ma sarebbe stato meglio non rischiare.
    E tuttavia nemmeno in quella cacofonia di metallo contorto e pietra spezzata, Oceano riuscì a scrollarsi di dosso la sensazione di orrore che lo attanagliava fin dal principio. Mentre combattevano strada per strada, il Titano aveva una salutare dose di paura.
    E temeva di sapere il perché.

    Su4sahH

    NOME ● Oceano
    ENERGIA ● Viola
    SOMA ● Daghe {VII}
    FISICAMENTE ● ///
    MENTALMENTE ● ///
    STATUS SOMA ● ///

    RIASSUNTO AZIONI ● direi che si comincia. Vado in acquaforma patrol mode e comincio a picchiare qualsiasi cosa corrotta che si muova mentre ci facciamo strada.
    ABILITÀ ● Sea of Life and DeathI reach to the abyss Beyond
    Molti possono reclamare controllo sulle acque, alcuni possono persino vantarsi di essere competenti in esso, ma nessuno è in grado di controllare l'elemento nello stesso modo di Oceano, è semplicemente impossibile. Il Titano è stato istruito da Gea e Ponto in persona sui legami tra l'acqua e ogni cosa vivente e nessuno comprende questa realtà meglio di lui, poiché lui E' la realtà del rapporto tra acqua e vita nella sua forma più pura: in primo luogo Oceano non controlla semplicemente l'acqua, ogni singolo atomo dell'elemento obbedisce al suo comando conferendogli la capacità di creare fenomeni che altri possono solo immaginare; può aumentare la velocità del movimento atomico dell'acqua affinché sia rovente, rallentarlo fino al limite estremo per renderla congelante, e addirittura controllare i liquidi all'interno del corpo di qualunque avversario entri in contatto con la sua Dunamis. Può riscaldare tali liquidi fino a farli arrivare al punto di ebollizione, può portare via sangue e fluidi vitali, può far evaporare suddetti fluidi disidratando l'avversario, può generare il fenomeno della cavitazione, ossia creare bolle di vapore su superfici colpite, bolle che collassano su sé stesse generando calore e luce per un breve istante, risultando in spettacolari esplosioni, nulla gli è precluso. Oceano inoltre possiede assoluto controllo sui suoi stessi fluidi vitali, consentendogli di alterarne il flusso nella maniera che più gli aggrada, creando tecniche che gli conferiscono le abilità di Forza, Resistenza o Agilità Straordinarie, uno per tecnica.

    Gift from the DepthsWhat Mother made
    L'armatura di Oceano, la divina Soma, è espressione stessa della sua Dunamis e, come tale, gli conferisce poteri straordinari legati al suo elemento nativo. L'acqua che viene generata dai suoi arti ha capacità taglienti e perforanti pari ad un'arma cosmica e, se il Titano lo desidera, può dare forma fisica a questo potere mediante due daghe, fatte dello stesso materiale della Soma e che risplendono della stessa luce che brilla nelle profondità degli abissi.

    'Tis merely a flesh woundNaught but a scratch
    Il sangue antico che scorre nelle vene dei dodici signori dei Titani è chiamato Ichor, ed è molto più che mero fluido vitale: è Dunamis allo stato liquido, perfezione pura, e le sue particolarità non si fermano al singolare colore azzurro. Innanzitutto l'Ichor, una volta risvegliatosi, cancella ogni cosa che non sia perfetto nel corpo ospite del Titano, iniziando il processo di ricostruzione di ciò che esisteva ai tempi del mito, inoltre ferma il processo di invecchiamento, in modo che l'unica morte possibile sia quella violenta.
    Oltre a questo, l'Ichor possiede straordinarie capacità rigenerative, conferendo al portatore una maggiorata sopportazione del dolore, una lenta e costante guarigione delle ferite più lievi e, una singola volta per incontro, una rigenerazione totale anche di ferite più gravi, fisiche o mentali, a condizione di concentrarsi un intero turno su questa azione. Questo beneficio può essere concesso anche ad un qualsiasi alleato, a patto che il Titano lo reputi degno di ricevere il proprio sangue, ovviamente.

    Okeanos KosmosThe Universe enclosed by the green Sea
    Oceano non è semplicemente il signore delle Acque Ancestrali, padrone di ogni loro segreto, ma egli stesso è un aspetto del suo dominio. Ora che la sua Dunamis ha percorso un ulteriore passo verso la sua autentica evoluzione, il suo più grande potere si è risvegliato.
    In un atto di controllo senza eguali, il Titano può trasformare il suo corpo in acqua, dandogli la forma che desidera seguendo le caratteristiche dell'elemento, come se egli stesso fosse un Costrutto vivente; in tale stato la durezza diventa quella della Soma, conferendogli quindi resistenze irraggiungibili per corpi organici, mantenendo comunque inalterata la sua composizione biologica. Ciò significa che può comunque utilizzare i suoi poteri per garantirsi capacità straordinarie, ma, d'altra parte, sarà comunque soggetto ad effetti che danneggiano esseri organici quali veleni. Tuttavia, in certi casi, può essere quasi impossibile raggiungere i suoi punti vitali per effetto della sua forma così aliena.

    TECNICHE ● ///
    NARRATO | PARLATO | PENSATO | °TELEPATIA°
     
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    Le parole del maestro non erano giunte inaspettate. Che il compito non fosse affatto facile lo sapeva bene, così come lo sapevano tutti gli altri. Fino a quel momento avevano studiato la situazione, ragionato, studiato i piani di battaglia, ma la preparazione era finita. Era l’ora di mettere in pratica tutto ciò per cui avevano lavorato così duramente.
    Dopo una breve frase di incoraggiamento scambiata tra lui e Andrea e un cenno del capo rivolto ad Alek e Alexis, si separarono. Una volta rimasto solo, Lawrence lasciò che il suo cosmo si esprimesse nella sua forma più complessa, divenendo esso stesso un insieme di linee spezzate, che si diramarono lungo la sua pelle, disegnando i complessi simboli e intrichi arcani. In un lampo di luce argentata, la cloth del Triangolo si dispose sul suo corpo.

    Passare dalla comodità della Casa del Leone al campo della futura battaglia ebbe un effetto rinvigorente. La tensione cominciò rapidamente a scemare lasciando solo una forte determinazione.
    Una volta giunto anche lui ai piedi delle scalinate, vi incontrò il cavaliere che sarebbe stato suo compagno in quella missione. Non aveva mai visto Achille del Sagittario, ma ne conosceva il nome. La notizia del suo ritorno era sulla bocca di tutti. Quando ne percepì il cosmo, un istante prima di vederlo, capì che il suo maestro doveva avere una gran fiducia in lui, per metterlo al fianco di un guerriero simile.
    Lo salutò con un lieve inchino, per poi tendere la mano verso di lui.

    Sono Lawrence del Triangolo Australe. Sono felice di fare finalmente la tua conoscenza, cavaliere del Sagittario. Ci aspettano ore difficili, ma dopo aver tanto rimandato riprenderemo queste terre per il bene del popolo che proteggiamo.


    L’improvvisa variazione di altitudine e il cambio dello spazio circostante gli provocò una strana sensazione a livello dello stomaco, come quando si salta inavvertitamente uno scalino. La stessa sperimentata durante l'attraversamento della dimensione spirituale di Chernobog. Non tra le esperienze più piacevoli che avesse vissuto. Sarebbe stato difficile farci l’abitudine non possedendo un potere simile.
    Dal punto in cui riapparirono, lo spettacolo era desolante. Avevano potuto osservare il Pireo soltanto da lontano, ma stando finalmente lì in mezzo, su uno dei vecchi moli, ci si poteva rendere conto dell'effettivo stato delle cose. L'incuria e l'abbandono avevano fatto molti più danni del preventivato in quei sette, lunghi anni.

    Avremmo dovuto agire prima. Molto prima. Dannazione.

    Davanti a lui si stagliava una figura bizzarra. Ogni centimetro della notevole altezza di quell’essere sembrava quasi sbagliato, come se generasse una sorta di silenzioso avvertimento. La pelle azzurra ne tradiva la natura tutt’altro che umana. Pareva quasi una strana imitazione di un uomo. O meglio, sapendo di chi si trattava, dovette ammettere che forse gli uomini erano una strana imitazione di quella razza. I titani.

    E io dovrei “tenere d’occhio” questo qua? Andiamo, Alek…

    Quando Oceano si presentò con fare così affabile e pacato, Law rimase interdetto per qualche istante. Non sapeva cosa aspettarsi da un’entità simile. Non aveva avuto chissà quanto tempo per prepararsi all’incontro, ma aveva comunque l’impressione che sarebbe stato in ogni caso disilluso e stupito. Non condivideva l'astio (ben giustificato, stando ai di lei racconti) che Andrea provava per quegli individui, ma pur nella sua curiosità, la presenza del Signore dell'Universo lo turbava non poco. Lasciò che fosse Achille a parlare per primo - in quanto suo superiore - e poi si presentò a sua volta con nome e grado, come richiesto dall’etichetta.

    È un onore scendere in battaglia al vostro fianco, Oceano delle Correnti, Titano delle Acque. Combatteremo senza risparmiarci e manterremo alto il nome dei Saint e del Grande Tempio.

    L’estensione del porto era notevole. Due braccia di scogli artificiali e cemento tenevano al riparo un’immensa quantità di imbarcazioni di tutte le dimensioni, dalle navi cargo ai modesti motoscafi, passando per yacht, grosse navi da crociera e chiatte. Praticamente tutti i mezzi erano da buttare. Le gru pericolanti che ancora stavano in piedi emettevano lugubri lamenti a ogni minima brezza. Un’immobilità innaturale si stendeva sul panorama desolante. Le uniche tracce di vita erano rappresentati da evidenti tentativi di smantellamento di alcune imbarcazioni tirate a forza sugli scogli, ma era impossibile capire se si trattasse di un lavoro recente o meno.
    Di certo lo spaventoso silenzio che permetteva al lento sciabordio delle onde di rimbombare nelle loro orecchie non lasciava presagire nulla di buono.

    Poi un movimento.

    Lo strisciare di corpi duri e metallici, cemento, calcinacci e ferro arrugginito in una cacofonia sinistra che cancellò ogni altro rumore proveniente dal mare. L’attenzione dei tra guerrieri fu focalizzata dalle inusuali propaggini inorganiche che si avvinghiavano intorno alle navi, per usarle come corpi e armi di un’armata fantasma.
    I suoi sensi furono percorsi da una scossa di allarme. Nello stesso momento vide Oceano mutare in una creatura gigantesca e ancora più strana, composta di quella che pareva acqua. Come volevasi dimostrare, l’aveva lasciato ancora una volta basito.
    Ma non c’era tempo per restare a bocca aperta: a sua reazione non si fece attendere. Fintantoché si trovavano ancora vicini a lui, Law espanse il suo cosmo fino a farlo entrare in contatto con entrambi e plasmò tre sigilli identici, uno per ciascuno di loro. La prima versione della Chiave del Re: Sthénos, la Forza. Avrebbero schiacciato il loro nemico al massimo delle loro potenzialità.

    Questo dovrebbe permettervi di sfruttare al meglio la vostra forza fisica. Consideratelo un buon augurio. Diamoci dentro, signori.



    Sentì all’istante il beneficio dei sigilli e mise subito alla prova la potenza delle sue gambe con un lungo salto che gli permise di spostarsi in avanti, avvicinandosi alle carcasse vuote delle navi che erano diventate parte di una mostruosa macchina di morte. Si fermò di colpo quando fu abbastanza vicino. Schiantando la mano a terra fece partire a ventaglio una serie di linee lucenti che corsero verso le macerie semoventi, cercando di avvinghiarsi ad esse e limitarne i movimenti, per quanto possibile.
    Più di una volta si trovò a deviare dei colpi che sarebbero stati troppo dannosi per gli edifici già pericolanti, agendo di forza bruta contro le propaggini imbastite dalla corruzione sfruttando i relitti del porto.
    Variava costantemente le linee della Chiave per passare in maniera dinamica secondo le necessità da feroci attacchi a rapidi cambi di posizione, spostandosi continuamente per reagire all’offensiva nemica. Agiva in maniera sistematica e più pulita possibile, bloccando e distruggendo un pezzo alla volta, sperando che bastasse a limitare danni collaterali.
    Dopo diversi tentativi di avanzamento e avendo collezionato un bel numero di botte e tagli superficiali sulle zone non protette dall’armatura, decise di raggiungere una posizione leggermente sopraelevata, per cercare di capire da dove venissero le propaggini striscianti, mentre prendeva fiato.

    Con la loro forza congiunta avrebbero potuto trafiggere direttamente al cuore del nemico.


    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Botte sparse e tagli superficiali
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Perfetto, indossata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Parto con un buff Forza per tutti e tre. Parto in avanti verso le cose grosse cercando di limitarne subito i movimenti, occupandomi più o meno di tutto quello che ho sotto tiro. In ultimo, cerco un punto di osservazione per capire da dove vengano le propaggini di detriti e preparare un attacco mirato.

    qqLW2dj
    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Σθένος (Sthénos) - Amplifica la mera forza, modificando la risposta e il reclutamento muscolare a livello delle miofibrille. Può agire su tutti i muscoli, quindi aumenta potenzialmente sia la componente dinamica (quella che serve per sollevare un peso o per tirare un colpo) sia la componente statica o tonica (la funzione che permette al nostro corpo di assumere posizione eretta o di sopportare carichi e stress) e perfino sul muscolo cardiaco, aumentando l'irrorazione di sangue necessaria a sostenere lo sforzo. (Buff Forza)
    Versione: Εύχέρεια (Euchéreia) - Agisce sulla fisiologia in modi disparati, alterando la velocità di trasferimento sinaptico e migliorando la risposta della placca neuromotoria, oltre a bilanciare in maniera più efficiente del normale il rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, per ottenere movimenti più rapidi, fluidi e veloci. (Buff Agilità)
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)

     
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    xOsJWBaNarrato. | -parlato- | °pensato° | °telepatia° | "parlato altri"

    Operation Akropolis - Tidalwave
    Capitolo I
    orHcAwU


    Il giorno era finalmente giunto infine. Achille non aveva potuto partecipare all'incontro svoltosi nella quinta casa di Leo ma tutto sommato possedeva tutti gli elementi per muoversi nel modo corretto e fare ciò che era necessario, aggiornato successivamente da quello stesso Aleksander, ora Lawos del Santuario. Si erano incontrarti poco i prima nella casa custodita dal giovane, ove l'antico saint si era presentato ed aveva introdotto Achille al piano di riconquista di Atene e ciò che ne comportava... desideroso di riscattarsi da quel lungo periodo di inattività causata dall'elaborazione del dolore, Achille aveva accettato di buon grado di accompagnarsi in tale frangente col silver saint di Triangolo, un compagno di recente investitura che non aveva ancora conosciuto, anche se il fattore più strano era chi o cosa li avrebbe supportati una volta raggiunti il luogo di rendez-vous: il titano Oceano infatti era colui che li avrebbe aiutati a sfondare il fronte rappresentato dal porto, ove si sarebbero appunto incontrati. Il gruppo di Aleksander si sarebbe invece occupato del fronte interno della battaglia che, inevitabilmente, sarebbe scoppiata. La corruzione aveva fatto scempio della bella Atene, un nido di oscurità fin troppo vicino al Santuario e per questo pericoloso; non sfuggì al giovane nemmeno il particolare che Aleksander si era raccomandato, come con il silver, di tenere d'occhio ugualmente il titano. Apparentemente queste leggendarie divine creature non parevano nemici di Athena ma in un periodo di confusione come quello che vivevano era bene prestare attenzione agli amici così come ai nemici. Intento a ripassare il piano di battaglia, seduto all'interno della nona casa innanzi al cloth montato a totem, il ragazzo avvolto in un leggero alone di cosmo cercava di focalizzare la zona in cui avrebbe dovuto portare se stesso ed il compagno. Conosceva Atene, le informazioni erano state esaustive, occorreva soltanto muoversi.

    -bene... suoniamo il gong della battaglia!-

    Aprì gli occhi alzandosi, palesando maggiormente il proprio cosmo che risuonando con quello della cloth la richiamò a se reclamandone la vestizione.

    YGAZMMF

    L'armatura lo avvolse amorevolmente come sempre, non era freddo metallo ma qualcosa di caldo e vivo, ben più vivo di qualsiasi mera creazione umana. Per poter utilizzare le proprie 'ali' però doveva lasciare le dodici case in quanto secondo la legge di Athena chiunque, dio o mortale che fosse doveva muoversi con le proprie gambe attraverso il Palazzo dello Zodiaco.

    °andiamo!°

    Discese così rapidamente le otto case sotto la sua, per raggiungere lo spiazzo innanzi alla prima scalinata ove lo attendeva il silver saint suo compagno in questa battaglia. Era da tempo che non andava in missione con qualcuno, l'ultima purtroppo non era finita bene per nulla, beh questa volta non lo avrebbe permesso. Dopo qualche minuto finalmente fu nel luogo di raccolta concordato e indicato da Aleksander. Ad attenderlo il cavaliere di Triangolo, un giovane uomo probabilmente suo coetaneo di uguale prestanza fisica per quanto poteva vedere. Questi si presentò e parve subito ben focalizzato sul proprio dovere, cosa che non fece che rendere Achille felice.

    -onore mio Lawrence del Triangolo, devo farmi perdonare per la mia prolungata assenza, farò tutto ciò che è in mio potere per portare a termine la missione ma soprattutto...-

    Nel dire ciò iniziò a bruciare il proprio cosmo appoggiando una mano sul copri-spalla destro dell'argentea armatura.

    gRg8dcW

    -non permetterò a nessuno di perire durante la battaglia. Andiamo a riprenderci una città, per l'umanità tutta amico mio-

    E le ali del cavaliere iniziarono a brillare di luce bianca mentre entrambi ne furono completamente avvolti. Un battito di ciglia dopo erano lontani dalla sicurezza dell'interno del Santuario, in mezzo alla devastazione di anni di corruzione, in quel Pireo ormai distrutto e sfigurato. Si trovavano ad appena dieci chilometri dal centro di Atene ma ormai sembrava più essere in mezzo ad uno scenario di guerra apocalittica.

    °tutto questo... quanto è andato perduto in così poco tempo?°

    Poi l'attenzione del giovane fu rapita dalla presenza di quella strana creatura. Un essere che nonostante la loro notevole stazza torreggiava su entrambi i cavalieri, dalla pelle bluastra la cui figura emanava un sentore quasi alieno poichè nonostante le similitudini era palese che vi fosse della distanza fra gli esseri umani e... lui. Questi si presentò e, come Lawrence, anche Achille non fu da meno.

    -io sono Achille di Sagittarius, cavaliere d'oro e custode della nona casa del Palazzo Zodiacale, è onore mio lottare oggi assieme-

    Finite le presentazioni il male, che almeno in tale frangente fu abbastanza educato dall'attendere i tre, iniziò a palesare la propria presenza a guisa di quei stessi relitti e calcinacci presenti nel molo! Financo i resti delle navi parvero prendere vita per essere utilizzati contro di loro, similmente ad un sistema immunitario che cercava di ricacciare un'infezione rappresentata dai tre guerrieri. Oceano fu il primo a muoversi, dopo aver voltato le spalle ai cavalieri mutandosi in acqua e accrescendo ancora le proprie dimensioni, chiedendo di lasciare a lui la prima linea. Achille osservò la creatura che a detta del Lawos avrebbero dovuto controllare.

    °controllare lui eh? potevamo farlo benissimo direttamente dalla cima del Santuario!°

    Mentre quella sorta di tentacoli privi di carne ma evidentemente non di scopo saettavano verso di loro, il cavaliere del Triangolo accanto ad Achille espanse il proprio cosmo donando ad ognuno di loro, Oceano compreso in quanto era ancora abbastanza vicino, un sigillo cosmico che parve infondere vigore al cavaliere una volta in contatto con esso.

    -incredibile! un potere per potenziare gli altri, grandioso!-

    Disse osservandosi il pugno e percependo la nuova forza che in esso scorreva. Mentre i compagni iniziavano a colpire la corruzione che aveano attorno Achille fece un lungo respiro, per poi lanciarsi nella battaglia: raccolse il cosmo nel pugno destro, tentando di evitare quei tentacoli che utilizzando i relitti delle navi a guisa di armi si opponevano a loro. Decise di mettere subito alla prova quel sigillo sfruttando una delle sue tecniche più fisiche, più brutali.

    VNX75tz

    ATOMIC METEOR FIST!

    Incurante della fatica e forte del proprio cosmo che a differenza di altri potevano raggiungere piena potenza senza eccessivo sforzo, Achille proseguì sulla strada tracciata da Oceano, colpendo ogni cosa potesse minacciarli sui fianchi o nelle retrovie, coadiuvato da Lawrence che intanto si era portato leggermente più in alto per poter osservare meglio il campo di battaglia. Non sapendo se che quella dannata oscurità possedesse orecchie oltre che arti con cui aggredire Achille mandò nel dubbio un rapido messaggio telepatico al compagno.

    °farò in modo che non ti intralcino da sotto, cerca di capire se c'è un nucleo o simile!°

    E si portò accanto al cavaliere pronto a colpire qualunque cosa si avvicinasse e a fare da scudo, l'aveva promesso dopotutto. Nessuno sarebbe morto quel giorno, non finché possedeva sangue e fiato in corpo.

    ObYElQh

    0OrhXt9
    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Viola
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO normale.

    RIASSUNTO AZIONI bien, la parte con Alek è ovviamente concordata con Fabri. Do un aiuto a Imerio per la perlustrazione mentre Oceano fa il big guy d'acqua XD nel dubbio colpisco con l'ATOMIC METEOR FIST le vari propaggini e/o relitti che l'oscurità ci lancia contro, è una tecnica FISICA/COSMICA in tutto simile al Ryuseiken di Pegasus, quindi dovrebbe venir influenzata dal Sigillo di buff per la forza! ^^








    jdIMt53
    DONO DI CHIRONE

    risvegliato il retaggio del saggio Chirone, il mitico centauro mutato nella costellazione del Sagittario dallo stesso Zeus, il Saint può spingere la propria vista tanto lontano quanto lontano è il male che egli va cercando; una volta individuato il luogo da raggiungere, il Cavaliere può avvolgersi col proprio cosmo che si manifesterà a guisa di ali dorate, per teletrasportarlo in qualunque dimensione desideri per remota che sia (Teletrasporto). Inoltre la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico (Cosmo Straordinario).


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    TEMPESTA PRIMORDIALE

    Dai tempi del Mito si è risvegliato nel Cavaliere l'antico potere che pare fu sottratto dalla Dea stessa al gigante Tifone; gli elementi di Vento e Fulmine, condensati in quella piccola frazione generata dalla rabbia stessa del gigante, furono consegnati al cosmo del Cavaliere d'oro più caro, con il compito di difendere i mortali financo da divini pericoli. Forte della folgore e del vento che uniti simboleggiano appunto la tempesta, il Cavaliere può plasmare tecniche pregne di tali elementi aumentandone così il potenziale distruttivo.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il Cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un Cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



    ApYS3NR
    FAVORE DI ATHENA

    abilità unica dei devoti di Athena e suoi cavalieri, permette al Saint dopo averne invocato il potere forte della propria fede, di resistere per un singolo turno di gioco, in qualsiasi contesto narrativo, a condizioni che normalmente gli impedirebbero di agire quali illusioni, perdita dei sensi, ingenti ferite o altro; questi potrà quindi agire quando molti altri non ne sarebbero in grado, sebbene per pochi istanti. [casta dei Saint Only]


    ARCO DI GIUSTIZIA

    il Cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal Cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del Cavaliere; si narra che i dodici Gold Saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi infusi del potere del fulmine e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un Gold Saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al Saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno danni fisici e da elettrocuzione.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche infuse del potere del fulmine, che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante elettricità. I danni causati sarebbero di tipo fisico e da elettrocuzione


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il Saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il Saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo Cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    ATOMIC PLASMA


    Tecnica anche nota come LIGHTNING PLASMA e tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è il perfezionamento del METEOR FIST, portato al suo culmine infondendovi pienamente il potere della Folgore. Il Saint lancia al massimo del proprio cosmo qualcosa come un milione di raggi di Plasma, l'essenza stessa del fulmine in natura, intessendo in tutta l'area d'effetto un fitto reticolo luminoso causato dalla carica elettrica dei suddetti. Le intersezioni presenti nella trama luminosa causeranno esplosioni di cosmo in modo completamente imprevedibile, che genereranno in aggiunta danni da elettrocuzione. Il Saint può scegliere se lanciare la tecnica attorno a se, potendo ad esempio tentare di colpire senza doversi girare nemici presenti alle sue spalle, oppure concentrarla in un'area più delineata innanzi o di lato; sarà comunque la sorte a decidere quali della miriade di colpi lanciati andrà a segno, rendendo ininfluente individuare i bersagli a patto che essi siano nel raggio d'azione della tecnica stessa. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    ATOMIC BOLT

    Altra tecnica tramandata storicamente fra il Cavaliere del Sagittario ed il Cavaliere del Leone e nota come LIGHTNING BOLT, essa è tanto semplice quanto letale. Dopo aver creato un vuoto d'aria innanzi a se tramite la pressione del pugno, in seconda battuta il Saint ne rilascia all'interno il proprio cosmo intriso del potere della Folgore, che a guisa di sfera energetica crepitante lo percorre alla velocità della Luce; tale sfera similmente ad un fulmine globulare si schianterà sul bersaglio esplodendo in una potentissima e letale, qualora non si abbiano protezioni adeguate, scarica elettrica; i danni eventualmente causati saranno principalmente da elettrocuzione. Per sua stessa natura tale tecnica è utilizzabile quasi esclusivamente su bersaglio singolo, con un percorso lineare dal Saint fino all'estensione massima del suo potere. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    LIGHTNING FLAME

    Forse la più difficile delle tecniche in possesso del Saint, essa lo costringe ad investire più tempo per attuarla. Nella fase normalmente adibita alla difesa questi lancia l'assalto chiamato ATOMIC NING PLASMA con il quale investire tutta l'area d'effetto attorno a se di crepitanti raggi di plasma; spingendosi oltre tale potere genererà il FLASHOVER, ovvero la voluta collisione dei raggi in modo tale che si inneschi una violentissima reazione trasformandoli in lampi impazziti. In tal modo sarà quanto meno difficile avvicinare il Saint che si trova proprio al centro di tale tempesta; se non viene interrotto egli rilascia una seconda scarica di plasma per convogliare i raggi ed i lampi in un arco di pura elettricità sopra di se, arrivando così alla fase denominata ARC PLASMA. La tecnica è finalmente pronta per essere lanciata, il Saint non dovrà fare altro che stendere le braccia verso la zona da colpire per rilasciare l'arco in una sorta di vortice energetico nel tentativo di circondarla, con un potere talmente al di sopra delle normali folgori da generare letteralmente fiammate ad altissimo Voltaggio. Tali fiamme non sono prodotte direttamente dal cosmo del Saint, bensì una conseguenza della potenza raggiunta dal suo controllo del Fulmine; affinché la tecnica si chiuda il cavaliere necessita che l'area attorno a se sia già pregna di crepitante elettricità, aggiungendovene altra e facendola scontrare ottiene la tempesta di fuoco e lampi desiderata.


    LIGHTNING TELIOS

    Questa difficile tecnica porta al massimo potenziale l'attacco del Fulmine, divenendone espressione definitiva a livello distruttivo. Il Saint genera un ATOMIC BOLT con il solo scopo di farlo immediatamente implodere su stesso tramite la manovra denominata LIGHTNING IMPLOSION, per ridurne le dimensioni e aumentarne il potenziale elettrico in modo sorprendente; afferrato ciò che ne resta con la mano, il Saint tenterà di portare un colpo diretto verso il proprio bersaglio entrandovi in contatto, rilasciandone all'interno tutta la possente carica elettrica compressa generata dopo l'implosione. Qualora l'avversario non riesca a difendersi adeguatamente o evitare il colpo, il suo corpo verrà dolorosamente trapassato dalle folgori che fuoriuscendo si tingeranno di rosso a causa del sangue stesso del malcapitato! Non occorre certo far notare cosa possa causare ad un organismo vivente l'essere folgorato e trapassato da una potenza maggiore a quella di un Fulmine. Tecnica di non semplice attuazione, poichè prevede il contatto diretto con il bersaglio, ma davvero letale e distruttiva qualora non incontri la giusta resistenza.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare tale flusso direzionandolo con ampi movimenti delle braccia manipolandolo grazie al controllo del Vento, attraverso il quale può creare un effetto rotatorio per aumentare l'efficacia penetrativa di ogni singolo proiettile; ogni freccia è percorsa internamente da una potente carica elettrica per generarvi calore rendendole roventi. Qualora lo desideri il Saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potrebbero trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare inoltre danni da ustione. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo, tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il Saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il Saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il Cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del Saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il Cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il Saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del Cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del Cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il Cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale; tali costrutti sono inoltre percorsi in superficie da violente scariche elettriche. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al Cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    SHADOW ARROW

    Tecnica prettamente tattica, essa permette al gold saint di generare una freccia d'ombra capace di colpire e 'bloccare' l'ombra dell'obbiettivo sulla superficie sulla quale essa è proiettata, impedendo a questi di muoversi dal posto. Questa particolare freccia non arreca alcun danno ne paralizza, semplicemente il soggetto colpito non potrà abbandonare il punto in cui è stata 'inchiodata' la sua ombra; non gli verrà altresì impedito in alcun modo l'utilizzo di cosmo o muovere parte del proprio corpo senza però poter abbandonare il punto in cui si trova. La freccia è da considerarsi una creazione generata dal cosmo del cavaliere, spezzandola ci si potrà liberare dalla sua morsa.



    WPzuqlU
    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 1000m., Incrina Liv.V/ Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Tidalwave: Pireo


    O
    ndata dopo ondata, vi accorgete dopo poco che c'è qualcosa che non va. Invece di diminuire, l'intensità degli attacchi aumenta. Lawrence se ne accorge per primo, venendo colto di sorpresa dopo che un attacco riesce a sfondare di poco la difesa repentina di Achille. Oceano è ovunque e assorbe parte dell'impatto permettendo al Triangolo di subire poche ferite.
    Dovete trovare un modo per ribaltare la situazione.

    Ma ora siete circondati: l'intero Pireo è contro di voi. Chilometri e chilometri di acciaio e cemento innervati da una forza bruta, assolutamente priva di pietà. Si concentra sulle vostre debolezze, non vi concede respiro. Riuscite a percepire qualcosa, nei dintorni di quello che era la zona di Kastella, un picco cosmico che pulsa come un cuore.

    Oceano...a ogni scambio, qualcosa si insinua nella tua mente. Ricordi di altri tempi, altri luoghi, che implicano battaglie terribili contro chi era la tua famiglia. Rimembri, Oceano? Tu hai già visto combattere così. Potresti aiutare i tuoi due compagni se solo ti venisse in mente un nome. Perché non ricordi?
    Molto semplice. Stai combattendo. Non hai tempo per pensare a sottigliezze del genere. Finalmente c'è vita in questi luoghi.

    Achille, Lawrence. I vostri cuori battono all'unisono e sentite il sapore del sangue in bocca. Rivivete momenti di sangue, momenti della furia della battaglia incalzante in cui tutto si annulla e diventate volontà di attacco. Tuttavia, sentite il richiamo delle vostre stelle riportarvi alla calma, ritirando la patina rossa dai vostri occhi e permettendovi di vedere il Pireo immobilizzarsi, i viticci di acciaio immobilizzarsi e il cemento smettere di muoversi.
    Ma a spese di una furia ben peggiore in aumento.



    Weilà Santini, avete un Titano in Berserk :zizi: gestitevelo.

    Oceano, per quanto ti sforzi, non ti viene in mente il concetto a cui stai pensando. In compenso considerati sotto Berserk. Ovviamente i ricordi che sperimenti sono della Titanomachia.
    Law carissimo...per questo turno, considerati boostato a Blu. Qualcosa dell'attacco mentale che ti stava mandando in Berserk è rimasto, ma sembri riuscire a tenerlo sotto controllo. È doloroso e faticoso da controllare, ma ti permetterà un tag team con Achille.
    Achille, allegria, vero? Percepisci la rabbia e il dolore del Titano con una violenza spaventosa...dato che hai provato qualcosa di simile da poco.

    Deadline del 9 giugno.
     
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    Operation Akropolis - Tidalwave
    Capitolo II
    orHcAwU



    La battaglia iniziata dapprima in sordina divenne poi implacabile, in modo quasi esponenziale! Più i tre combattevano maggiormente il Pireo tutto sembrava gettare loro contro ogni centimetro di lamiera, cemento e altro che fosse in esso presente; stavano lottando contro... cosa? Tutto a ben vedere. I continui attacchi a guisa di difesa di Achille furono messi a dura prova, non fosse stato per Oceano e la sua forma fluida probabilmente il cavaliere d'argento si sarebbe fatto ben più male; Achille era conscio che fosse suo dovere proteggerlo, sia come compagno che cavaliere d'oro e Arciere della Dea, non avrebbe permesso una nuova tragedia come quella che in passato l'aveva così fortemente destabilizzato.

    °non anche oggi... non anche oggi!°

    Si aggrappò a tale pensiero digrignando i denti nel frattempo, sia per la fatica che per la frustrazione. Non che fosse davvero stanco, la tempra fisica del Sagittario era rinomata alle dodici case quanto la sua abilità nello scoccare dardi, eppure quelle continue ondate di attacchi iniziavano a sfiancarlo, forse più moralmente che altro. Poi una sensazione strana, una vibrazione cosmica nell'aria che catturò la sua attenzione, come quella dei suoi compagni probabilmente, un'emanazione pulsante proveniente dalla collina posta sulla parte orientale della zona del Pireo, a ridosso del golfo sottostante. Non ricordava come si chiamasse quella zona, se mai aveva un nome, ma era chiaro per lui che 'qualcosa' stesse propagando un cosmo simile al battito di un cuore.

    -e quello che diavolo è???-

    Poi come se si stesse allineando a quel battito il cuore di Achille prese a pulsare con forza, prima che nella sua bocca emergesse il sapore metallico del... sangue? E fu un turbinio letteralmente di pura violenza, quello in cui il saint finì; in quei lunghi istanti fu costretto a rivivere i momenti più sanguinosi delle molte battaglie a cui aveva preso parte, lasciandosi andare semplicemente alla violenza dello scontro, scaricando in esso tutto se stesso in modo terribilmente doloroso. Quel velo rosso di sangue e rabbia fu spezzato solo dal tenue lume di stelle lontane, le sue stelle patrone, formanti la costellazione guida del Sagittario; quando ciò avvenne fu come se quella patina di sangue cadesse dagli stessi occhi di Achille e osservando il compagno poté intuire che anche lui avesse vissuto una situazione simile alla sua.

    °.....urgh maledizione! che diavolo mi è successo??? Perché questa rabbia improvvisa?°

    Fece a tempo a chiedersi prima di osservare finalmente quanto stava realmente avvenendo attorno a loro; l'intero Pireo si era come immobilizzato, ogni tentacolo di acciaio e calcinacci si placò apparentemente di colpo ma ciò non sollevò l'animo del cavaliere. La figura imponente di Oceano era ora divenuta rossa come il sangue che aveva poc'anzi assaporato e da cui era stato accecato, apparentemente fuori controllo e desiderosa di sfogare la propria forza senza restrizioni. Prima che potesse anche solo ipotizzare un tradimento da parte del Titano Achille fu quasi investito dai sentimenti dell'antica creatura, sentimenti non certo alieni ma tremendamente umani: Dolore e Rabbia. Ciò addolorò il giovane poiché ben sapeva quanto fossero distruttivi e subdoli legati assieme, entrambi potevano rendere molto forti e al contempo accecare anche il guerriero più esperto.

    -qualcosa non va... non deve essere in lui... è come se il suo cuor stesse urlando!-

    Disse più a se stesso che al compagno. Poi notando che il titano pareva avanzare proprio nella loro direzione distruggendo quanto vi era sul suo cammino capì che doveva agire in qualche modo, e agire in fretta. Mentre estraeva l'arco da dietro la falda dell'armatura rivolse alcune parole al compagno.

    -Lawrence preparati, proverò a fermare il suo cammino prima di spostare entrambi-

    Convogliò quindi il proprio cosmo nell'arco, a guisa di freccia, una freccia priva di luce, quasi provenisse dal regno della notte seppur dorata come sempre.

    aVeBwdp

    Trattenne il fiato prima di lanciarla, puntando al terreno dietro il titano e all'ombra che il gigantesco corpo proiettava su di esso.

    °non deludermi°

    Si rivolse alla freccia d'ombra prima di scoccarla, facendogli compiere una traiettoria a iperbole che ben pochi altri arcieri avrebbero potuto ottenere con tale precisione, tentando di farle fare un percorso che non incrociasse direttamente lo sguardo del ben poco presente invero Oceano. Se la freccia cosmica avesse fatto il proprio dovere si sarebbe ancorata al suolo tenendo a se il corpo oltre che l'ombra del titanico essere; ciò non gli avrebbe permesso di lasciare quel luogo a meno di distruggerla direttamente proprio per scioglierne la tecnica! Ovviamente Achille non sperava di fermarla per molto, il suo unico scopo al momento era guadagnare tempo: il cosmo del titano era possente ma per nulla fuori portata dal giovane saint, nonostante non fosse più forte come un tempo... uno scontro fra loro era però da evitare, poiché avrebbe avvantaggiato solo ciò che stavano combattendo. Se non vi fosse stata altra possibilità, solo dopo aver messo al sicuro il compagno avrebbe incrociato i colpi con la distruttiva divinità! Ma prima doveva capire se vi era un modo per fermarlo o farlo tonare in se. Una volta scoccata la freccia con un balzo aiutato dal suo controllo delle correnti aeree si portò vicino al silver saint, afferrandolo per un braccio.

    -la mia freccia non lo fermerà in eterno, andiamo verso la fonte di quel cosmo vieni!-

    Le ali dorate brillarono di luce e in un istante furono trasportati entrambi verso quella zona collinare da cui proveniva la pulsazione, guidati dal cosmo stesso del Sagittario. Achille lasciò la presa al braccio del compagno indicando poi Oceano.

    -dobbiamo evitare che distrugga tutto, potrebbe tornare in se come è successo a noi, ma fintanto che non lo scopriamo... puoi fare qualcosa da quaggiù?-

    E dicendo ciò girò leggermente il capo in direzione della pulsazione cosmica, sperando di poter comprendere se vi fosse qualcosa che fisicamente l'avesse generata, pronto a difendere se stesso ed il cavaliere suo compagno.

    ObYElQh

    0OrhXt9
    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
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    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Viola
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO danni nelle parti non protette completamente dall'armatura dovuti al continuo combattimento contro le propaggini di acciaio e detriti.

    RIASSUNTO AZIONI molto bene. Abbiamo deciso quest'ordine assieme. In primis gestisco il mio 'blood moment', poi ne esco e come indicato dalla master percepisco ciò che turbina dentro Oceano, ovvero rabbia e dolore, sentimenti ben conosciuti da Achille (purtroppo). Tento di bloccarlo al suolo con la SHADOW ARROW (tecnica in descrizione qui sotto), per poi usare le ali del Sagittario e spostare con un teleport di movimento Lawrence e me sulla collina ove si trova il quartiere di Kastella. NOTA: mentre Law opera le sue magggie con i Sigilli io butto un occhio (e i miei sensi tutti) per cercare di identificare l'origine di quella pulsazione!








    jdIMt53
    DONO DI CHIRONE

    risvegliato il retaggio del saggio Chirone, il mitico centauro mutato nella costellazione del Sagittario dallo stesso Zeus, il Saint può spingere la propria vista tanto lontano quanto lontano è il male che egli va cercando; una volta individuato il luogo da raggiungere, il Cavaliere può avvolgersi col proprio cosmo che si manifesterà a guisa di ali dorate, per teletrasportarlo in qualunque dimensione desideri per remota che sia (Teletrasporto). Inoltre la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico (Cosmo Straordinario).


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    TEMPESTA PRIMORDIALE

    Dai tempi del Mito si è risvegliato nel Cavaliere l'antico potere che pare fu sottratto dalla Dea stessa al gigante Tifone; gli elementi di Vento e Fulmine, condensati in quella piccola frazione generata dalla rabbia stessa del gigante, furono consegnati al cosmo del Cavaliere d'oro più caro, con il compito di difendere i mortali financo da divini pericoli. Forte della folgore e del vento che uniti simboleggiano appunto la tempesta, il Cavaliere può plasmare tecniche pregne di tali elementi aumentandone così il potenziale distruttivo.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il Cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un Cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



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    FAVORE DI ATHENA

    abilità unica dei devoti di Athena e suoi cavalieri, permette al Saint dopo averne invocato il potere forte della propria fede, di resistere per un singolo turno di gioco, in qualsiasi contesto narrativo, a condizioni che normalmente gli impedirebbero di agire quali illusioni, perdita dei sensi, ingenti ferite o altro; questi potrà quindi agire quando molti altri non ne sarebbero in grado, sebbene per pochi istanti. [casta dei Saint Only]


    ARCO DI GIUSTIZIA

    il Cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal Cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del Cavaliere; si narra che i dodici Gold Saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi infusi del potere del fulmine e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un Gold Saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al Saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno danni fisici e da elettrocuzione.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche infuse del potere del fulmine, che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante elettricità. I danni causati sarebbero di tipo fisico e da elettrocuzione


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il Saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il Saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo Cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    ATOMIC PLASMA


    Tecnica anche nota come LIGHTNING PLASMA e tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è il perfezionamento del METEOR FIST, portato al suo culmine infondendovi pienamente il potere della Folgore. Il Saint lancia al massimo del proprio cosmo qualcosa come un milione di raggi di Plasma, l'essenza stessa del fulmine in natura, intessendo in tutta l'area d'effetto un fitto reticolo luminoso causato dalla carica elettrica dei suddetti. Le intersezioni presenti nella trama luminosa causeranno esplosioni di cosmo in modo completamente imprevedibile, che genereranno in aggiunta danni da elettrocuzione. Il Saint può scegliere se lanciare la tecnica attorno a se, potendo ad esempio tentare di colpire senza doversi girare nemici presenti alle sue spalle, oppure concentrarla in un'area più delineata innanzi o di lato; sarà comunque la sorte a decidere quali della miriade di colpi lanciati andrà a segno, rendendo ininfluente individuare i bersagli a patto che essi siano nel raggio d'azione della tecnica stessa. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    ATOMIC BOLT

    Altra tecnica tramandata storicamente fra il Cavaliere del Sagittario ed il Cavaliere del Leone e nota come LIGHTNING BOLT, essa è tanto semplice quanto letale. Dopo aver creato un vuoto d'aria innanzi a se tramite la pressione del pugno, in seconda battuta il Saint ne rilascia all'interno il proprio cosmo intriso del potere della Folgore, che a guisa di sfera energetica crepitante lo percorre alla velocità della Luce; tale sfera similmente ad un fulmine globulare si schianterà sul bersaglio esplodendo in una potentissima e letale, qualora non si abbiano protezioni adeguate, scarica elettrica; i danni eventualmente causati saranno principalmente da elettrocuzione. Per sua stessa natura tale tecnica è utilizzabile quasi esclusivamente su bersaglio singolo, con un percorso lineare dal Saint fino all'estensione massima del suo potere. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    LIGHTNING FLAME

    Forse la più difficile delle tecniche in possesso del Saint, essa lo costringe ad investire più tempo per attuarla. Nella fase normalmente adibita alla difesa questi lancia l'assalto chiamato ATOMIC NING PLASMA con il quale investire tutta l'area d'effetto attorno a se di crepitanti raggi di plasma; spingendosi oltre tale potere genererà il FLASHOVER, ovvero la voluta collisione dei raggi in modo tale che si inneschi una violentissima reazione trasformandoli in lampi impazziti. In tal modo sarà quanto meno difficile avvicinare il Saint che si trova proprio al centro di tale tempesta; se non viene interrotto egli rilascia una seconda scarica di plasma per convogliare i raggi ed i lampi in un arco di pura elettricità sopra di se, arrivando così alla fase denominata ARC PLASMA. La tecnica è finalmente pronta per essere lanciata, il Saint non dovrà fare altro che stendere le braccia verso la zona da colpire per rilasciare l'arco in una sorta di vortice energetico nel tentativo di circondarla, con un potere talmente al di sopra delle normali folgori da generare letteralmente fiammate ad altissimo Voltaggio. Tali fiamme non sono prodotte direttamente dal cosmo del Saint, bensì una conseguenza della potenza raggiunta dal suo controllo del Fulmine; affinché la tecnica si chiuda il cavaliere necessita che l'area attorno a se sia già pregna di crepitante elettricità, aggiungendovene altra e facendola scontrare ottiene la tempesta di fuoco e lampi desiderata.


    LIGHTNING TELIOS

    Questa difficile tecnica porta al massimo potenziale l'attacco del Fulmine, divenendone espressione definitiva a livello distruttivo. Il Saint genera un ATOMIC BOLT con il solo scopo di farlo immediatamente implodere su stesso tramite la manovra denominata LIGHTNING IMPLOSION, per ridurne le dimensioni e aumentarne il potenziale elettrico in modo sorprendente; afferrato ciò che ne resta con la mano, il Saint tenterà di portare un colpo diretto verso il proprio bersaglio entrandovi in contatto, rilasciandone all'interno tutta la possente carica elettrica compressa generata dopo l'implosione. Qualora l'avversario non riesca a difendersi adeguatamente o evitare il colpo, il suo corpo verrà dolorosamente trapassato dalle folgori che fuoriuscendo si tingeranno di rosso a causa del sangue stesso del malcapitato! Non occorre certo far notare cosa possa causare ad un organismo vivente l'essere folgorato e trapassato da una potenza maggiore a quella di un Fulmine. Tecnica di non semplice attuazione, poichè prevede il contatto diretto con il bersaglio, ma davvero letale e distruttiva qualora non incontri la giusta resistenza.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare tale flusso direzionandolo con ampi movimenti delle braccia manipolandolo grazie al controllo del Vento, attraverso il quale può creare un effetto rotatorio per aumentare l'efficacia penetrativa di ogni singolo proiettile; ogni freccia è percorsa internamente da una potente carica elettrica per generarvi calore rendendole roventi. Qualora lo desideri il Saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potrebbero trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare inoltre danni da ustione. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo, tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il Saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il Saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il Cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del Saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il Cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il Saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del Cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del Cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il Cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale; tali costrutti sono inoltre percorsi in superficie da violente scariche elettriche. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al Cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    SHADOW ARROW

    Tecnica prettamente tattica, essa permette al gold saint di generare una freccia d'ombra capace di colpire e 'bloccare' l'ombra dell'obbiettivo sulla superficie sulla quale essa è proiettata, impedendo a questi di muoversi dal posto. Questa particolare freccia non arreca alcun danno ne paralizza, semplicemente il soggetto colpito non potrà abbandonare il punto in cui è stata 'inchiodata' la sua ombra; non gli verrà altresì impedito in alcun modo l'utilizzo di cosmo o muovere parte del proprio corpo senza però poter abbandonare il punto in cui si trova. La freccia è da considerarsi una creazione generata dal cosmo del cavaliere, spezzandola ci si potrà liberare dalla sua morsa.



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    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 1000m., Incrina Liv.V/ Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Intorno a loro c’era solo polvere.

    Tutto, al di fuori di loro tre era un potenziale nemico. Il sasso sotto lo stivale, la porta del magazzino, l’enorme chiglia di una nave.
    Non esisteva riposo perché di fatto non combattevano contro un esercito: combattevano contro tutto. L’intero Pireo era il loro avversario e ogni volta che pensavano di aver polverizzato una parte del gigantesco essere inorganico, altre due si univano alla lotta, schiacciandoli sempre più sul posto, frantumando ogni difesa.
    Poi una presenza. O meglio, si sarebbe potuta chiamare “presenza” in altre circostanze. Sembrava quasi un grumo di energia pulsante. Un gigantesco muscolo cardiaco che innalzava ripidi picchi di potenza come stilettate verso il cielo. Non era troppo lontano da loro, localizzandosi più o meno nella zona abitata del porto, esattamente dalla parte opposta della lingua di terra che creava l’accesso navale commerciale.
    Ma come raggiungerlo?

    Lawrence faticava a respirare. Un attacco nemico aveva raggiunto anche l’ultima delle sue difese, l’aveva attraversata con facilità e gli aveva mozzato il fiato, esponendolo a un secondo colpo, sfuggito al controllo del Sagittario, per quanto il Gold Saint si impegnasse per trovarsi ovunque ci fosse bisogno della sua presenza. Solo grazie al titano Oceano, quella distrazione non gli fu fatale.
    Il suo fisico stava per cedere e perfino la protezione dell'armatura era messa duramente alla prova. La superficie cominciava a mostrare segni di cedimento e in diversi punti cominciavano a vedersi graffi e crepe. La differenza con gli altri due combattenti si faceva sentire anche in quel campo. La cloth del Triangolo sembrava carta velina, confrontata con quella d’oro.
    Era piegato in due. Non riusciva a reagire in tempo. Non ne aveva la forza.

    Vide la fine dei loro piani. Si sentì uno stupido. Si disse che avrebbe dovuto prevedere una cosa simile. Sentì tutta la rabbia portata dalla consapevolezza di essere arrivato tardi. Aveva sprecato anni cercando di raggiungere la forza di un cavaliere e poi mesi e mesi di congetture, di strategia. Il tutto per cosa? Per fallire al primo passo? Le loro ambizioni di rivalsa si sarebbero davvero spente in quel modo insensato? Era davvero impossibile per loro riconquistare Atene?

    No.

    Non potevano morire lì. Non avevano ancora ottenuto nulla, non avevano salvato nessuno. E c’era qualcuno ad aspettarlo, qualcuno che non poteva deludere.
    Le mani gli bruciavano. La pelle scoperta delle dita era squarciata in diversi punti, a causa dei detriti e delle schegge. Vide il sangue e ne sentì il sapore metallico riempirgli la bocca, mentre una sensazione uditiva simile a un basso ronzio ovattato gli riempiva le orecchie, coprendo la maggior parte dei suoni.
    Il suo respiro si fece affannoso e cominciò a tremare violentemente.
    Non capiva, ma la sua comprensione non era richiesta.

    Si lanciò in una cieca carica mentre il cosmo fluiva attraverso gli arti solo per attaccare, abbandonando ogni difesa o finezza. I mattoni e le travi esplodevano intorno a lui, le lamiere venivano accartocciate e sbalzate lontano.
    Ogni cosa che osasse muoversi era un bersaglio. E tutto il porto si stava muovendo.
    Il tempo, come pure ogni altra cosa, smise di interessarlo. Non sapeva da quanto stesse menando fendenti a destra e a sinistra seguendo il puro istinto. Nemmeno i sigilli esistevano più. Solo il bagliore argento di pugni e calci tradiva l’utilizzo del cosmo. Senza finezze, senza tattica. Solo una violenza colorata di rosso vivo e pulsante che divorava ogni altra cosa, portandolo sempre più sull’orlo della follia, mentre perdeva ogni connotazione tipica del pensiero umano.
    Vedeva, non guardava. Percepiva a malapena, non capiva.
    Il turbinio di cemento e metallo aumentava la sua massa a ogni istante. Gli altri due nemmeno li considerava più, erano dispersi e relegati in un angolo irraggiungibile della sua psiche.

    Si stava consumando nella rabbia. E il suo corpo non era abbastanza forte per reggere. E tutto da rosso diventava nero.


    Una luce familiare lo raggiunse al di là del velo sanguigno, vibrando nella stessa frequenza che già conosceva, che amava, che aveva imparato ad utilizzare come estensione dei suoi sensi e del suo corpo. Era armonia. Impalpabile come l’aria e solida più di ogni altra cosa, perché di ogni cosa era parte.
    Tre linee di puro argento isolarono il suo essere e la sua mente, permettendogli di tornare in sé. Il sangue cominciò a svanire dal suo campo visivo mentre il sapore metallico si dissipava rapidamente. Il ronzio calò di intensità, ma rimase ad agitarsi debolmente sul fondo della sua coscienza. Come durante quel sogno lontano, le tre rette di luce lo tennero al sicuro, ma non gli consentirono di navigare le lontane derive dello spazio; al contrario lo ancorarono al suolo, mentre l’oscurità intorno a lui si sfilacciava e spariva, facendolo tornare padrone dei suoi sensi. Restava solo un incredibile senso di spossatezza.

    Era in piedi, ma non riconosceva quasi ciò che gli stava intorno. Il panorama del Pireo era variato tanto da disorientarlo. E qualcosa era cambiato. Il porto era immobile. I mille arti deformi di proporzioni assurde erano come cristallizzati nell’aria sporca e pesante.
    Al centro di tutto, il Titano delle Correnti. Il suo colore era virato a una tinta vermiglia e pareva ribollire e agitarsi nella forma aliena del suo corpo acquatico.
    Lawrence vide Achille tendere il suo arco, lanciando una freccia scura contro il loro alleato. Non capiva. Perché attaccarlo? Per un momento pensò che quella cosa, la sensazione di rabbia e violenza stesse annebbiando anche la mente del Sagittario, ma lo sguardo sereno e determinato di quest’ultimo bastò a smentire qualunque idea errata si fosse fatto.

    Era Oceano l’unico rimasto in balia della furia omicida.
    Dovevano trattenerlo. Bloccarlo. Era diventato una pedina impazzita. Prima che potesse richiamare il cosmo necessario a concretizzare un sigillo adatto, però, si sentì mancare di nuovo la terra sotto i piedi. Cercò di sottrarsi a quello che aveva intuito essere un teletrasporto, ma le ali di luce si erano già chiuse intorno a lui e l’attracco scomparve improvvisamente dalla sua vista.

    No! Riportami là! SUBITO! Non dobbiamo lasciare che se ne vada in giro a demolire tutto quanto. Siamo in due. Possiamo trattenerlo. DOBBIAMO trattenerlo. Abbiamo ordine di tenerlo sotto controllo!

    Tentò di calmarsi come poteva, in una situazione simile. Qualcosa, una parte di quella rabbia atavica che li aveva contaminati, si agitava ancora nel profondo delle sue viscere, trasparendo nelle parole e nel leggero tremito che ancora non aveva abbandonato i suoi arti.
    Si accorse che il teletrasporto li aveva portati estremamente vicini alla traccia energetica di poco prima, ma Oceano rimaneva una priorità, visto come si erano evoluti i fatti. Decise di ignorare per il momento il suo risentimento per il fatto di essere stato allontanato dalla battaglia. Doveva essere ragionevole. Razionale. Doveva tornare sé stesso. Prestando solo parzialmente ascolto alle parole del giovane Cavaliere d’Oro, Law cercò ancora una volta di guadagnare un terreno più elevato, nella speranza di riuscire a vedere il molo commerciale da lì, cercando con lo sguardo l’immane massa rossa di Oceano.

    Non aveva mai provato ad agire su una simile distanza. Conosceva i suoi limiti e non avrebbe mai sperato di riuscire in un’impresa simile fino a quel momento. Ma provava una strana sensazione, come se stesse traboccando di potenza pura. Si sentiva preoccupantemente invincibile, e ciò poteva essere un problema, in uno scontro simile. Non appena tentò di far fluire il suo cosmo si accorse che non sembrava affatto semplice come al solito, come se rischiasse di liberarne una quantità troppo grande in un solo colpo. Si sentiva sbilanciato e il primo tentativo di domare tutta quell’energia risultò in un denso grumo di cosmo compresso che non aveva alcuna utilità, oltre a sfaldarsi in una pioggia di frammenti.
    Si concentrò come non doveva fare da tempo, per riottenere la padronanza dell’emanazione cosmica che gli era propria. Il flusso era a tratti incostante e ribelle, ma alla fine la sua volontà gli permise di estendere la sua geometria argentata ben oltre gli spazi lineari che sapeva di poter percorrere mantenendo il controllo e per di più a una velocità straordinaria, quasi come se bastasse pensare qualcosa, per concretizzarne gli effetti istantaneamente.

    Superato quell’ostacolo, estese i propri ordini in un numero sorprendente di disegni complessi che vennero lanciati alla massima velocità che quello strano potere sembrava consentirgli, per qualche ragione.

    Κλείς Άγωνιστοῦ


    Lo scopo, il significato di quei segni era semplice: i sigilli racchiudevano le chiavi che aprivano i segreti dell’interazione tra cosmo e corpo fisico e si sarebbero legati direttamente alla forma del titano, qualunque essa fosse dopo la tremenda trasformazione, per bloccarne i movimenti e forse addirittura disturbare la matrice energetica del titano, guadagnando ulteriore tempo.

    narrato ▼ parlatopensato
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    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIARossa Blu
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Spossato, lesioni e contusioni sparse nelle zone non protette dalla cloth
    STATUS MENTALE ♦ RAGE
    STATUS CLOTH ♦ Ammaccature sparse, crepe nelle zone più fragili

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Parto dal teleport: mentre Achille indaga mi muovo in alto, cercando Oceano con lo sguardo e gli sparo la Chiave del Nemico al massimo della velocità e della potenza consentitami dal boost a blu, in modo da bloccarlo sul posto. la tecnica ha come effetto secondario quello di disturbare il cosmo con cui entra in contatto, quindi eventualmente potrebbe aiutare Oceano a ripigliarsi

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE
    Κλείς Άγωνιστοῦ - Kléis Agonistoy (Chiave del Nemico)
    Seconda tra le tecniche della Clavis Salomonis, mostra nell’antico sapere il suo principale compito di trattenere e imprigionare le manifestazioni negative naturali o sovrannaturali. Il sigillo è una sovrapposizione di linee geometriche e simboli potenti disposti intorno al bersaglio e può essere impresso al contatto o lanciato contro l’avversario che, se marchiato, subirebbe una limitazione dei movimenti, sperimentando una sensazione di pesantezza, fino all’immobilità, qualora il divario energetico lo permetta. Il puro cosmo che costituisce le linee e i segni, inoltre, vibra e pulsa, allo scopo di disturbare e interferire col cosmo di chi subisce la tecnica, rendendone difficile l’accumulo e la gestione. Per infrangere il sigillo e disperderne gli effetti è necessaria un’esplosione cosmica di potenza commisurata.

     
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    In quell'inferno di lamiere, di pietra, di ferro, di acqua, di cosmo, di Dunamis, Oceano pensava.
    Ogni colpo menato con le sue daghe, ogni filamento metallico reciso, ogni roccia infranta, ogni granello di polvere allontanato corrispondeva ad un pensiero, ad un ricordo, ad una riflessione. Aveva già combattuto in quel modo, ne era più che certo, frammenti nella sua memoria martoriata che risorgevano a nuova luce, altri combattimenti contro la parte più importante di sé: la sua famiglia. Aveva già visto combattere in quel modo, si era già confrontato con quelle tattiche, e questo era il motivo per cui il suo corpo si muoveva quasi inconsciamente nella difesa dei suoi alleati, colpendo dove serviva, recidendo quei vili strumenti del nemico prima che potessero danneggiare chi per dovere doveva proteggere.
    Eppure perché non ricordava? Perché Oceano non riusciva a riportare alla mente quel dettaglio, quel singolo dettaglio, quell'unico e insignificante nome? Avrebbe potuto salvare molte persone se se lo fosse ricordato, se solo quella microscopica informazione gli fosse tornata in mente, avrebbe potuto sapere cosa stavano combattendo, avrebbero potuto prepararsi. E invece tutto era così confuso in quel turbine di violenza.
    Eppure la situazione era così semplice. Taglia, distruggi, spacca tutto quello che è ostile. E' così facile, bisogna solo colpire tutto quello che si muove. Tutto quello che si muove è nemico. Tutto! Dov'erano i suoi alleati? No, non importava, non erano rilevanti in quel momento. Non c'erano alleati, non c'era niente oltre il velo di sangue che gli annebbiava la vista. E, quando si rivolse contro le due uniche cose vive in quella discarica di materia contorta, Oceano cambiò.

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    La sua Dunamis divenne rossa, ribollente di odio e volontà distruttiva, il suo volto una massa indistinta di furia incontrollabile. Doveva farli a pezzi, doveva eliminarli, doveva distruggere ogni cosa. E dunque si rivolse contro di loro.
    L'acqua stava per circondarli, per ghermirli, ma si fermò. Perché si fermò? L'entità senza nome che aveva posseduto Oceano non lo sapeva. Perché era paralizzato? Perché ora sentiva le sue vittime così lontane?! PERCHE'?
    Provò a muoversi, a dibattersi, a spezzare questa prigione invisibile e quasi gli sembro di riuscire, di infrangere quelle costrizioni, ma di nuove ne apparsero. Un nuovo cosmo entrò in contatto con lui, stringendoglisi addosso come catene indistruttibili, impedendogli di fare ciò che doveva. Urlò, un grido di pura furia e frustrazione che riecheggiò nell'aria vuota di Atene, mentre di nuovo i suoi sforzi venivano frustrati da quel blocco infrangibile, mentre chi doveva distruggere era così vicino ma contemporaneamente irraggiungibile. Era straziante, una negazione così palese del bisogno quasi fisico che sentiva di eliminare quelle minacce, la sua rabbia, impossibilitata a trovare sfogo, ribollì nella sua forma fisica come un mare di magma, accompagnando le sue grida disperate.
    Così indebolita, così martoriata, così frustrata, la mente di Oceano vagò quasi inconsciamente in quel flusso di ricordi, cercando disperatamente di trovare nelle battaglie in essi contenuti lo sfogo per questo suo incontenibile bisogno di causare morte e distruzione.
    Un nome, gli serviva solamente un nome, un nome così familiare che contemporaneamente era alieno, ostile, nascosto dalla percezione da quel velo di sangue che gli chiudeva gli occhi.
    Solo un'altra volta aveva sentito una rabbia così cocente, e il fatto di non poterle dare sfogo lo feriva ad un livello quasi fisico.

    Su4sahH

    NOME ● Oceano
    ENERGIA ● Viola
    SOMA ● Daghe {VII}
    FISICAMENTE ● ///
    MENTALMENTE ● REEEEEEEEE
    STATUS SOMA ● ///

    RIASSUNTO AZIONI ●urlo, mi incazzo, mi dibatto ma i blocchi che mi sono stati imposti sono troppo anche per me
    ABILITÀ ● Sea of Life and DeathI reach to the abyss Beyond
    Molti possono reclamare controllo sulle acque, alcuni possono persino vantarsi di essere competenti in esso, ma nessuno è in grado di controllare l'elemento nello stesso modo di Oceano, è semplicemente impossibile. Il Titano è stato istruito da Gea e Ponto in persona sui legami tra l'acqua e ogni cosa vivente e nessuno comprende questa realtà meglio di lui, poiché lui E' la realtà del rapporto tra acqua e vita nella sua forma più pura: in primo luogo Oceano non controlla semplicemente l'acqua, ogni singolo atomo dell'elemento obbedisce al suo comando conferendogli la capacità di creare fenomeni che altri possono solo immaginare; può aumentare la velocità del movimento atomico dell'acqua affinché sia rovente, rallentarlo fino al limite estremo per renderla congelante, e addirittura controllare i liquidi all'interno del corpo di qualunque avversario entri in contatto con la sua Dunamis. Può riscaldare tali liquidi fino a farli arrivare al punto di ebollizione, può portare via sangue e fluidi vitali, può far evaporare suddetti fluidi disidratando l'avversario, può generare il fenomeno della cavitazione, ossia creare bolle di vapore su superfici colpite, bolle che collassano su sé stesse generando calore e luce per un breve istante, risultando in spettacolari esplosioni, nulla gli è precluso. Oceano inoltre possiede assoluto controllo sui suoi stessi fluidi vitali, consentendogli di alterarne il flusso nella maniera che più gli aggrada, creando tecniche che gli conferiscono le abilità di Forza, Resistenza o Agilità Straordinarie, uno per tecnica.

    Gift from the DepthsWhat Mother made
    L'armatura di Oceano, la divina Soma, è espressione stessa della sua Dunamis e, come tale, gli conferisce poteri straordinari legati al suo elemento nativo. L'acqua che viene generata dai suoi arti ha capacità taglienti e perforanti pari ad un'arma cosmica e, se il Titano lo desidera, può dare forma fisica a questo potere mediante due daghe, fatte dello stesso materiale della Soma e che risplendono della stessa luce che brilla nelle profondità degli abissi.

    'Tis merely a flesh woundNaught but a scratch
    Il sangue antico che scorre nelle vene dei dodici signori dei Titani è chiamato Ichor, ed è molto più che mero fluido vitale: è Dunamis allo stato liquido, perfezione pura, e le sue particolarità non si fermano al singolare colore azzurro. Innanzitutto l'Ichor, una volta risvegliatosi, cancella ogni cosa che non sia perfetto nel corpo ospite del Titano, iniziando il processo di ricostruzione di ciò che esisteva ai tempi del mito, inoltre ferma il processo di invecchiamento, in modo che l'unica morte possibile sia quella violenta.
    Oltre a questo, l'Ichor possiede straordinarie capacità rigenerative, conferendo al portatore una maggiorata sopportazione del dolore, una lenta e costante guarigione delle ferite più lievi e, una singola volta per incontro, una rigenerazione totale anche di ferite più gravi, fisiche o mentali, a condizione di concentrarsi un intero turno su questa azione. Questo beneficio può essere concesso anche ad un qualsiasi alleato, a patto che il Titano lo reputi degno di ricevere il proprio sangue, ovviamente.

    Okeanos KosmosThe Universe enclosed by the green Sea
    Oceano non è semplicemente il signore delle Acque Ancestrali, padrone di ogni loro segreto, ma egli stesso è un aspetto del suo dominio. Ora che la sua Dunamis ha percorso un ulteriore passo verso la sua autentica evoluzione, il suo più grande potere si è risvegliato.
    In un atto di controllo senza eguali, il Titano può trasformare il suo corpo in acqua, dandogli la forma che desidera seguendo le caratteristiche dell'elemento, come se egli stesso fosse un Costrutto vivente; in tale stato la durezza diventa quella della Soma, conferendogli quindi resistenze irraggiungibili per corpi organici, mantenendo comunque inalterata la sua composizione biologica. Ciò significa che può comunque utilizzare i suoi poteri per garantirsi capacità straordinarie, ma, d'altra parte, sarà comunque soggetto ad effetti che danneggiano esseri organici quali veleni. Tuttavia, in certi casi, può essere quasi impossibile raggiungere i suoi punti vitali per effetto della sua forma così aliena.

    TECNICHE ● ///
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    V
    edete la massa liquida di Oceano dibattersi rabbiosa e ribollire, ma lentamente calmarsi. È allora che sentite un sibilo e due enormi ali luride si librano sul terreno, atterrando sulla chiesa di Sant'Elia. Tegole si infrangono sul terreno e la facciata viene fessurata dalla pesantezza di ciò che si è posato sulla struttura. La figura, animalesca nei movimenti, sembra cercare di assorbire le ultime tracce di qualcosa dall'aria prima di guardarvi, furente. Gli occhi sono braci ardenti, la Corruzione è palese...così come la sua potenza.

    Sembra incompleta, forse potete ancora gestirla. Eppure spiega le ali e spirala ampia verso l'alto, gettando un urlo di guerra spaventoso, capace di far tremare ogni sasso...che si anima nuovamente contro di voi. La collina di Kastella, dove i Trenta Tiranni di Atene furono sconfitti, si trasforma in una trappola mortale in cui siete stati attirati.

    Eppure, il lato est della collina si getta a strapiombo nell'Egeo. Forse avete una speranza...ma Oceano vorrà ancora combattere?

    In fondo, quella è sua nipote.




    L'attacco è Sonoro a Nera e ha l'effetto collaterale di generare costrutti temporanei (attacco debole) e un veleno mentale che assomiglia a Berserk. Oceano si libera dall'influenza, bravi :zizi: Law, sei ancora a Blu.

    Oceano, ti ricordi di Bia?
     
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    E poi la rabbia sparì.
    Non fu un processo istantaneo, purtroppo. La mente di Oceano era martoriata da pensieri nefasti, la sua razionalità coperta da un velo di sangue, eppure quel sigillo gli fece da guida; sì, quel glifo impresso di perfezione geometrica guidò i suoi pensieri verso la serenità, placando la sua ira, facendogli capire di essere stato sul punto di rivolgere le sue armi contro coloro che erano i suoi alleati. Profonda vergogna avvolse il Titano, lui che era baluardo di incrollabilità, chiamato per svolgere quella missione proprio per quello, giocato in una maniera così sciocca e ridotto a marionetta del nemico.
    Già. Del nemico.
    Ora che la sua mente era libera da influenza nocive, mentre si spostava a velocità luce alla locazione dei suoi alleati, aveva potuto pensare. Quel modo di combattere, quella inconfondibile traccia di cosmo, aveva un nome adesso, un nome che gettò Oceano in un abisso di disperazione: Bia. La vide, sua nipote, ergersi alta in aria ed emettere un grido terribile, un'onda sonora che portò con sé dolore e rabbia, morte e follia, ma non ebbe tempo di pensarci, no. Aveva tempo solo per difendersi dalla nuova ondata di nemici che si era generata intorno a loro.
    Acqua cremisi si mosse attorno a tutti, ribollendo con solidità mentre la marea di metallo e pietra e suono cercava di ghermirli. L'urlo di Bia superò la loro barriera, attutito tuttavia dalla grande potenza cosmica dispiegata per trattenerlo; il suono giunse sul suo corpo, impattando contro la sua pelle, solida come la sua sacra Soma, oltrepassando la solida difesa fisica di Oceano e giungendo fin dentro la sua mente, pizzicando la profonda rabbia che provava.

    Era colpa loro. Solo colpa loro se la figlia di Stige era stata corrotta, se quei maledetti umani si fossero dati una sbrigata invece di fissare le loro scintillanti armature d'oro per sette, maledettissimi anni, tutto questo non sarebbe successo; sarebbero probabilmente stati bene, sarebbero stati con la loro famiglia, e Oceano non avrebbe dovuto sperimentare il dolore più grave di tutti, quello di alzare le armi contro chi portava il suo sangue.
    Eppure lo accettò. Sua nipote era corrotta irrimediabilmente, trasformata in un pericolo terribile, e la responsabilità di abbatterla era sua. Solo sua, lui avrebbe rimediato agli errori di quegli incapaci, poi dopo sarebbe arrivato il dolore. Poi avrebbe dovuto dirlo a Stige.
    La sua mente toccò la loro, comunicando con voce profonda e fredda, metallica e quasi distorta dall'aggressività che iniziava a montargli dentro, furia tenuta sotto controllo dalla sua potente volontà.

    Davanti a noi c'è Bia, figlia di Stige e Pallante. Mia nipote.

    La sua Dunamis esplose in un turbinio di energia rossa come il sangue, rossa come la sofferenza e la morte, ribollendo come un mare in tempesta, cambiando il suo corpo, modificandolo. La maschera che delimitava il suo volto tremò di indignazione, di sofferenza, mentre disse ciò che disse con l'immenso dolore che solo chi amava la propria famiglia può provare.
    Stava soffrendo, il Titano.

    Jqxt1hX


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    L'esitazione è sconfitta.


    Disse, più a sé stesso che ai Saint, mentre il suo corpo divenne arma da guerra massima, espressione di tutta l'abilità bellica del Titano. Per cento metri e oltre, devastando ogni edificio e struttura nella sua strada, poteva vedersi la terribile implicazione di questa forma così antica.
    Centinaia e centinaia di mani, ognuna delle quali brandiva un'arma differente o era chiusa in una guardia specifica, si estesero dietro la sua schiena: erano lance, spade, pugni, calci, frustate, colpi di taglio, lance, mazzafrusti, e altre innominabili, ogni armamento concepibile era stato creato, scolpito nella carne e nella pelle del Titano delle Acque. Il suoi movimenti furono terremoto, spaccando e devastando tutto quello che aveva davanti a lui in un turbinio di dolorosa violenza.
    Solo il suo pieno potenziale avrebbe potuto porre fine alla minaccia. Solamente quello.
    Due delle mani di Oceano scattarono verso Bia, muovendosi a velocità smodate, lasciandosi dietro una scia di immagini residue, allo scopo di avvolgerlesi attorno e stringersi intorno a lei in una morsa ferrea. E poi, una volta fatto questo, tutte le armi di Oceano si sarebbero scaraventate contro di lei nella perfezione della sua forma combattiva, generando una tempesta di morte, diretta tutta contro chi era sua nipote.
    E, ad ogni colpo, un altro piccolo ago si conficcava nell'antico cuore del Titano.

    Su4sahH

    NOME ● Oceano
    ENERGIA ● Viola
    SOMA ● Daghe {VII}
    FISICAMENTE ● contusioni superficiali nella parte anteriore del corpo, vibrazioni sonore passate all'interno
    MENTALMENTE ● incremento dell'aggressività
    STATUS SOMA ● ///

    RIASSUNTO AZIONI ● mi avvicino ai santini poi partecipo alla difesa collettiva usando un misto di acqua normale + Resistenza Straordinaria mista ai sigilli protettivi di Law e il cosmo di Achille. Subisco un po' di danni, uso super acquaforma 100 metri per avvicinarmi a lei e iniziare il murder.exe. Cerco di afferrarla ad Agilità Straordinaria, poi passo a Forza Straordinaria, prima per stringerla e tenerla ferma (Attacco Debole), poi comincio a colpire ripetutamente con tutta la potenza della mia mole. Sono colpi con le daghe giganti, parti del corpo trasformati in spade, lance, pugni, calci, frustate, palmi, tutte a grado VII e con estrema violenza. Se la prendo, i colpi riecheggiano in tutto il corpo di Bia per spargere il danno quanto più possibile al suo interno. Non mi fermo finché non mi ferma.
    ABILITÀ ● Sea of Life and DeathI reach to the abyss Beyond
    Molti possono reclamare controllo sulle acque, alcuni possono persino vantarsi di essere competenti in esso, ma nessuno è in grado di controllare l'elemento nello stesso modo di Oceano, è semplicemente impossibile. Il Titano è stato istruito da Gea e Ponto in persona sui legami tra l'acqua e ogni cosa vivente e nessuno comprende questa realtà meglio di lui, poiché lui E' la realtà del rapporto tra acqua e vita nella sua forma più pura: in primo luogo Oceano non controlla semplicemente l'acqua, ogni singolo atomo dell'elemento obbedisce al suo comando conferendogli la capacità di creare fenomeni che altri possono solo immaginare; può aumentare la velocità del movimento atomico dell'acqua affinché sia rovente, rallentarlo fino al limite estremo per renderla congelante, e addirittura controllare i liquidi all'interno del corpo di qualunque avversario entri in contatto con la sua Dunamis. Può riscaldare tali liquidi fino a farli arrivare al punto di ebollizione, può portare via sangue e fluidi vitali, può far evaporare suddetti fluidi disidratando l'avversario, può generare il fenomeno della cavitazione, ossia creare bolle di vapore su superfici colpite, bolle che collassano su sé stesse generando calore e luce per un breve istante, risultando in spettacolari esplosioni, nulla gli è precluso. Oceano inoltre possiede assoluto controllo sui suoi stessi fluidi vitali, consentendogli di alterarne il flusso nella maniera che più gli aggrada, creando tecniche che gli conferiscono le abilità di Forza, Resistenza o Agilità Straordinarie, uno per tecnica.

    Gift from the DepthsWhat Mother made
    L'armatura di Oceano, la divina Soma, è espressione stessa della sua Dunamis e, come tale, gli conferisce poteri straordinari legati al suo elemento nativo. L'acqua che viene generata dai suoi arti ha capacità taglienti e perforanti pari ad un'arma cosmica e, se il Titano lo desidera, può dare forma fisica a questo potere mediante due daghe, fatte dello stesso materiale della Soma e che risplendono della stessa luce che brilla nelle profondità degli abissi.

    'Tis merely a flesh woundNaught but a scratch
    Il sangue antico che scorre nelle vene dei dodici signori dei Titani è chiamato Ichor, ed è molto più che mero fluido vitale: è Dunamis allo stato liquido, perfezione pura, e le sue particolarità non si fermano al singolare colore azzurro. Innanzitutto l'Ichor, una volta risvegliatosi, cancella ogni cosa che non sia perfetto nel corpo ospite del Titano, iniziando il processo di ricostruzione di ciò che esisteva ai tempi del mito, inoltre ferma il processo di invecchiamento, in modo che l'unica morte possibile sia quella violenta.
    Oltre a questo, l'Ichor possiede straordinarie capacità rigenerative, conferendo al portatore una maggiorata sopportazione del dolore, una lenta e costante guarigione delle ferite più lievi e, una singola volta per incontro, una rigenerazione totale anche di ferite più gravi, fisiche o mentali, a condizione di concentrarsi un intero turno su questa azione. Questo beneficio può essere concesso anche ad un qualsiasi alleato, a patto che il Titano lo reputi degno di ricevere il proprio sangue, ovviamente.

    Okeanos KosmosThe Universe enclosed by the green Sea
    Oceano non è semplicemente il signore delle Acque Ancestrali, padrone di ogni loro segreto, ma egli stesso è un aspetto del suo dominio. Ora che la sua Dunamis ha percorso un ulteriore passo verso la sua autentica evoluzione, il suo più grande potere si è risvegliato.
    In un atto di controllo senza eguali, il Titano può trasformare il suo corpo in acqua, dandogli la forma che desidera seguendo le caratteristiche dell'elemento, come se egli stesso fosse un Costrutto vivente; in tale stato la durezza diventa quella della Soma, conferendogli quindi resistenze irraggiungibili per corpi organici, mantenendo comunque inalterata la sua composizione biologica. Ciò significa che può comunque utilizzare i suoi poteri per garantirsi capacità straordinarie, ma, d'altra parte, sarà comunque soggetto ad effetti che danneggiano esseri organici quali veleni. Tuttavia, in certi casi, può essere quasi impossibile raggiungere i suoi punti vitali per effetto della sua forma così aliena.

    TECNICHE ● Form I: Tû — Oceano è un guerriero saggio e forte come pochi, e il fatto che i suoi poteri non siano più quelli di un tempo non limita in alcun modo la sua quasi infinita conoscenza dell'arte del combattimento. Il suo stile non è frutto di mero addestramento, è spostamento sapiente dei propri liquidi corporei nella maniera migliore possibile poiché è un fatto insito nella natura stessa del Titano.
    La Forma I è una tecnica che manovra in maniera cosciente l'acqua nelle cellule muscolari di Oceano, conferendo loro nuova linfa vitale e aumentando l'irrigazione sanguigna, consentendogli di compiere atti di forza bruta devastante. (Forza Straordinaria)
    Oltre a questo gli attacchi fisici portati dal Titano sia con le Daghe che a mani nude avranno nuovi terribili effetti: Oceano può fare in modo che l'energia cinetica dei suoi attacchi sia trasportata efficacemente attraverso i liquidi corporei del nemico, riverberando all'interno del suo corpo e provocando terribili danni a muscoli, ossa e organi interni, oppure può tentare di paralizzare i liquidi nelle zone colpite, in modo che si oppongano quanto più possibile a futuri movimenti e potenzialmente generando paralisi, oppure ancora può creare bolle di vapore sulle superfici colpite, generando il fenomeno della cavitazione, possibilmente provocando esplosioni mirate.

    Form II: Hortha — Oceano è un guerriero saggio e forte come pochi, e il fatto che i suoi poteri non siano più quelli di un tempo non limita in alcun modo la sua quasi infinita conoscenza dell'arte del combattimento. Il suo stile non è frutto di mero addestramento, è spostamento sapiente dei propri liquidi corporei nella maniera migliore possibile poiché è un fatto insito nella natura stessa del Titano.
    La Forma II è una tecnica che velocizza i flusso di liquidi nel corpo di Oceano, aumentando la sua reattività fisica e mentale, dandogli la capacità effettuare forti e improvvise accelerazioni, permettendogli di muoversi a velocità inimmaginabili e addirittura lasciare immagini residue, oltre che a conferire alla sua mente la capacità di seguire e registrare movimenti che prima avrebbero potuto dargli difficoltà. (Agilità Straordinaria)
    Oltre a questo gli attacchi fisici portati dal Titano sia con le Daghe che a mani nude avranno nuovi terribili effetti: Oceano può fare in modo che l'energia cinetica dei suoi attacchi sia trasportata efficacemente attraverso i liquidi corporei del nemico, riverberando all'interno del suo corpo e provocando terribili danni a muscoli, ossa e organi interni, oppure può tentare di paralizzare i liquidi nelle zone colpite, in modo che si oppongano quanto più possibile a futuri movimenti e potenzialmente generando paralisi, oppure ancora può creare bolle di vapore sulle superfici colpite, generando il fenomeno della cavitazione, possibilmente provocando esplosioni mirate.

    Form III: Bronwe — Oceano è un guerriero saggio e forte come pochi, e il fatto che i suoi poteri non siano più quelli di un tempo non limita in alcun modo la sua quasi infinita conoscenza dell'arte del combattimento. Il suo stile non è frutto di mero addestramento, è spostamento sapiente dei propri liquidi corporei nella maniera migliore possibile poiché è un fatto insito nella natura stessa del Titano.
    La Forma III è una tecnica difensiva senza uguali che sposta fluidi corporei in maniera mirata in modo da attutire colpi subiti, oltre a dare nuova linfa vitale all'intero corpo di Oceano consentendogli dunque di sostenere sforzi fisici maggiori e di resistere a danni apparentemente fatali. (Resistenza Straordinaria)
    E' possibile inspessire zone corporee specifiche per sopportare danni in zone vitali, incrementare la soglia di resistenza alla fatica, e addirittura espellere plasma e sangue da zone che sono appena state colpite da veleni, sebbene non sia possibile annullare totalmente l'esposizione ad esso, invece semplicemente riducendone l'assunzione.
    Oltre a questo gli attacchi fisici portati dal Titano sia con le Daghe che a mani nude avranno nuovi terribili effetti: Oceano può fare in modo che l'energia cinetica dei suoi attacchi sia trasportata efficacemente attraverso i liquidi corporei del nemico, riverberando all'interno del suo corpo e provocando terribili danni a muscoli, ossa e organi interni, oppure può tentare di paralizzare i liquidi nelle zone colpite, in modo che si oppongano quanto più possibile a futuri movimenti e potenzialmente generando paralisi, oppure ancora può creare bolle di vapore sulle superfici colpite, generando il fenomeno della cavitazione, possibilmente provocando esplosioni mirate.
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    In un primo momento non si mosse nulla. Il mastodontico corpo di Oceano era l’unica eccezione all’immobilità. Si dibatteva, ribolliva nella frustrazione. Poi meno, sempre meno. E infine si calmò.
    Il rosso della sua forma non si spense, tuttavia, continuando a sembrare una macchia di sangue tra il fumo e le macerie che il suo stesso impeto aveva polverizzato.
    L’ira del Titano permaneva, si era solo ricordato di avere degli alleati in quella battaglia.
    In quel momento il nemico si rivelò finalmente ai tre: il corrotto emerse dalle viscere della collina riempiendo l’aria della sua soverchiante energia, pulsante e viscida e pesante, schiantandosi sul tetto di un edificio che scricchiolò lugubre sotto il suo peso. Finalmente avevano un vero bersaglio.

    Oceano non perse tempo, schierandosi in un attimo accanto a loro. Non ci furono parole di troppo né spiegazioni di alcun genere. Erano stati vinti dallo stesso tremendo potere e ne avevano a modo loro subito le conseguenze.
    Malgrado ciò, il Saint non poté evitare di chiedersi se quell’entità potesse essere considerata come un compagno affidabile. Sentiva ancora agitarsi nella sua mente il colpo di coda della rabbia che aveva rischiato di divorarlo da dentro, ma riuscì a mantenere il controllo, gestendone l’impeto.
    Non avevano tempo per ponderare troppo sulle loro possibilità. Avvertendo l’imminente offensiva, i guerrieri si prepararono a resistere all’impatto, mentre la cosa corrotta spiccava il volo verso l’altro, guadagnando una posizione di favore.

    Il suo cosmo fluì rapido facendo brillare anche la geometria impressa sulla cloth, che si espanse e si intrecciò in un nuovo sigillo sulla sua schiena, che forse gli avrebbe consentito di resistere un po’ più a lungo in quello scontro così assurdo.
    Poi, proprio mentre l’acqua cremisi li avvolgeva come un bozzolo, il ragazzo cominciò a tessere la trama più complessa che avesse a sua disposizione, combinando i tredici disegni di protezione e di assorbimento in una struttura tridimensionale che li avrebbe avvolti. Tuttavia, per impedire alle loro difese di contrastarsi a vicenda, lasciò che fosse l’elemento dell’inquietante alleato a modellarne la forma ultima, permettendo alle linee di intersecarsi seguendone il flusso impetuoso. Malgrado l’evidente disparità di potenza non fu troppo difficile, non dopo aver già tentato la stessa cosa con Oliver durante il loro primo incontro.
    Ciò che li raggiunse fu una spropositata onda d’urto, ma la sensazione, perfino dietro a quella barriera, fu quella di essere schiacciati sotto il peso dell’intera collina di Kastella.

    Law incrociò istintivamente le braccia davanti al viso in un ingenuo gesto di protezione. L’onda sonora riuscì comunque a raggiungerlo, rimbombando nei timpani e propagandosi a ogni osso del corpo. Il primo segnale della reale potenza distruttiva del nemico furono le crepe che cominciarono a diramarsi sui bracciali dell’armatura d’argento. Una sempre crescente vibrazione si era diffusa su tutta la sua superficie. La parte superiore del bracciale destro, proteso in avanti nell’inutile guardia, si frantumò mentre altri pezzi si staccarono dal bracciale sinistro, dall’elmo e dal pettorale.
    Il rumore insopportabile lasciò spazio a un acuto fischio e a un senso di ottundimento. Diversi capillari superficiali erano scoppiati e da un orecchio cominciò a gocciolare del sangue. Si sentiva scosso e disorientato, ma sapeva di dover reagire: prima ancora di pensare una strategia efficace marchiò sia Oceano che Achille in modo da aumentare la loro velocità di movimento.

    Presto sentì nuovamente sulla lingua il sapore metallico del sangue – per quanto molto più giustificato in quelle circostanze – e il ritmo cardiaco cominciò ad accelerare, insieme alla frequenza respiratoria. Strinse i pugni, cercando di contrastare gli effetti dell’ira.
    Percepì a stento le parole telepatiche del Titano e, infondo, non gli importava un gran ché di chi fosse il mostro alato. Nomi altisonanti? Esseri mitici? Quella situazione cominciava a seccarlo più del dovuto. Era davvero necessario dare un nome a un corrotto?

    I sigilli prismatici, o meglio ciò che ne restava, ebbero un tremito a mezz’aria, venendo a mancare il sostegno della cupola d’acqua e dopo aver assorbito parte dell’attacco cosmico. Una pulsazione scosse i singoli frammenti, mentre la struttura incompleta sussultava seguendo il moto dei suoi pensieri. Ancora una volta fu costretto a sopprimere la violente emozioni che tentavano di sopraffarlo. Un attimo dopo aver riacquisito una parvenza di fermezza, i prismi tornarono a ricostituirsi, ruotando e variando la loro composizione fino a riconfigurarsi secondo la forma di attacco, un gigantesco agglomerato geometrico che diventò una perfetta cupola intorno a lui e al Gold Saint, in modo da magnificare la possanza cosmica di qualunque colpo passasse attraverso di essa.

    Oceano si è messo in mezzo. Con quella massa è più un problema che altro. – disse con un notevole sforzo al compagno. Non che fosse un grosso problema. Decise di sfruttare la sconsideratezza dell’essere antico come un grosso, enorme diversivo mentre preparava la sua mossa successiva.

    Ma aveva ragione. Non dobbiamo esitare, attacca attraverso i prismi!

    Cominciò a tessere un semplice sigillo, i cui strati sovrapposti si sarebbero legati direttamente al corpo corrotto di Bia, penetrando fino a raggiungerne l’essenza cosmica per limitarla e sopprimerla. Come aveva già fatto con la scarlatta macchina di morte fuori controllo, lanciò le linee di costruzione verso il nemico, sperando che le protuberanze di Oceano gli permettessero almeno di raggiungerla senza problemi. Il veicolo stesso del sigillo conteneva inoltre una grossa quantità di energia altamente volatile, concentrata dai prismi. Avrebbe funto da piano d’emergenza, deflagrando in un’esplosione localizzata a contatto con quell’immondo essere.


    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIARossa Blu
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Contusioni su tutto il corpo, vari capillari scoppiati, almeno un timpano perforato, sensazione di dolore acuto generalizzato derivato dalle vibrazioni del suono
    STATUS MENTALE ♦ Rabbia crescemte, a stento controllata
    STATUS CLOTH ♦ Ammaccature sparse. Bracciale destro a pezzi, bracciale sinistro, elmo e pettorale gravemente danneggiati

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Uso il buff resistenza su me stesso, difendo con Trígōnon Stoicheiotés mischiato all'acqua di Oceano e alla difesa di Achille, subisco diversi danni e contrasto il moto di rabbia. Buffo gli altri due con la velocità. Sfruttando la copertura della sortita di Oceano [DIVERSIVO] attacco con un sigillo semplice al cosmo [FORTE] che dovrebbe veicolare anche una bella esplosione [DEBOLE], il tutto col cosmo aumentato dallo scudo configurazione attacco, che dovrebbe aumentare il cosmo anche all'attacco di achille

    qqLW2dj
    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE

    Τρίγωνον Στοιχειωτής - Trígōnon Stoicheiotés (Triangolo Ordinatore degli Elementi)
    La tecnica prende il nome dall’appellativo del grande Euclide, che con la sua opera “Elementi” diede fondamento alla Geometria. Il Saint traccia complesse forme partendo dalla base di 13 triangoli disposti a diverse angolazioni nello spazio, formando un sigillo stratificato che può prendere forma differente a seconda delle esigenze di combattimento, come ad esempio una cupola o un grosso scudo.
    Lo scopo della tecnica è duplice, venendo utilizzata sia per scopi difensivi e offensivi.
    DIFESA – Il Cavaliere orienta i sigilli in modo da creare una struttura tridimensionale, che si comporta esattamente come un prisma ottico quando rifrange la luce nei sette colori dell’iride, allo scopo di disperdere e assorbire l’impatto e la radiazione cosmica del colpo dell’avversario. In relazione al dislivello energetico, questa barriera consente di ridurre anche significativamente i danni inflitti da un attacco, fino ad annullarli.
    ATTACCO – I sigilli prismatici funzionano anche nel modo opposto: senza la necessità di variarne la forma tridimensionale, essi possono essere adattati al fine di concentrare il cosmo dell’utilizzatore quando vengono attraversati da quest’ultimo, permettendo di fatto di lanciare colpi estremamente potenti e densi. La massima espressione di questa tecnica consente di lanciare una sfera di cosmo concentrato come una palla di cannone, di forza superiore a un semplice attacco cosmico, anche se non al livello che può raggiungere un essere dotato di un Cosmo Straordinario.

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Εύχέρεια (Euchéreia) - Agisce sulla fisiologia in modi disparati, alterando la velocità di trasferimento sinaptico e migliorando la risposta della placca neuromotoria, oltre a bilanciare in maniera più efficiente del normale il rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, per ottenere movimenti più rapidi, fluidi e veloci. (Buff Agilità)
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)


     
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    Operation Akropolis - Tidalwave
    Capitolo III
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    Quando il titano finalmente si placò, proprio in quel momento il nemico palesò la propria figura. Una figura alata e furiosa, dagli occhi di brace e intenti ben chiari; intrisa di corruzione ella sembrò arrestarsi un istante dopo essersi posata sul tetto di una chiesa, pronta a scatenare nuovamente il proprio potere. Non sembrava completa nel suo essere corrotta, come se il processo fosse ancora in corso e perciò non le stesse ancora dando piena potenza; poteva essere la loro unica salvezza, Achille ben ricordava quanto fosse stato implacabile Ares corrotto durante l'assalto del Santuario. L'urlo di lei, che Oceano indicò essere sua nipote Bia, sembrò risvegliare ogni sasso e detrito trasformando l'area circostante la collina in una trappola per i combattenti. Inoltre quel dannato urlo risvegliò e montò nuovamente la collera dentro Achille che a stento si trattenne, aggrappandosi con rabbia alle proprie stelle affinché la sua mente non si smarrisse nuovamente. Istintivamente generò uno scudo luminoso composto da costrutti a guisa di frecce, che tentarono di proteggere lui e Law, il più vicino, dall'aggressione della creatura; la gragnola di colpi portata dai detriti animati fu più semplice da gestire rispetto al successivo 'urlo' del nemico. L'armatura resistette meglio all'onda sonica di quanto fece il corpo stesso di Achille che subì alcuni danni incassandoli solo grazie alla possente tempra del Sagittario, la difesa più fisica mitigò forse poco la seconda parte dell'aggressione. Mille pensieri balenarono in testa al saint in quegli istanti: questo era l'aiuto che davano loro i Titani? Farsi corrompere e divenire portatori di sventura? Che diavolo stavano facendo gli altri schieramenti in gioco durante l'Apocalisse che aveva investito il verde pianeta di un tempo? Ripensò alla fatica e al dolore di quegli anni, la ricostruzione del Santuario, il recupero di infiniti profughi per proteggere quell'umanità a rischio estinzione. Potevano davvero fidarsi di quegli esseri? Scrollò la testa mentre Oceano schieratosi accanto a loro aveva ingaggiato con furia il sangue del suo sangue.

    °devo restare lucido! il nemico... il nemico è qui ed è visibile!°

    La sua stessa anima gridò per scrollarsi di dosso, o almeno tentare, la furia che pareva averla aggredita. Il suo compagno silver saint non stette con le mani in mano generando un prisma di cosmo che li avvolse entrambi; le successive parole del cavaliere furono chiare, gli chiedeva di attaccare attraverso la sua costruzione, forse per aumentarne potere o altro.

    -...se non vuoi altro-

    Disse quasi ringhiando, più a se stesso che al compagno. Poi il giovane socchiuse gli occhi concentrandosi sulla figura mentale di Oceano e Bia innanzi a lui, immaginando il campo di battaglia e la posizione di ognuno di loro. Non avevano vie di fuga, solo il lato est della collina ma con l'ira ancora vivida nel cuore Achille voleva soltanto schiacciare il nemico che tanti danni aveva causato. Il palmo della mano si caricò di crepitante energia cosmica mentre le braccia si posizionavano correttamente, non lanciava quella tecnica da tempo ma non poteva dimenticarla, no non avrebbe mai potuto farlo. Quando riaprì gli occhi le braccia scattarono invertendo la loro posizione e dal palmo della mano aperta iniziò a dipanarsi il nugolo infinito di mortali costrutti, tutti passanti attraverso il prima del Silver. Forse i due compagni poterono notare quanto il cosmo del Sagittario si innalzasse in quell'istante, raggiungendo un potere ben più grande del suo; dono prezioso della sua più mortale tecnica ma anche per questo da utilizzare con cautela poiché gli costava grande energia e non poteva ripeterlo nello stesso scontro.

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    INFINITY BREAK

    Non perse tempo a studiare strategie particolari, si concentrò sulla furia stessa del suo attacco che poteva dirigere come meglio credeva anche su più bersagli. La parte centrale e più consistente venne tutta indirizzata sul corpo della titanide corrotta, lasciando una parte di esso a creare una sorta di anello attorno Oceano e Bia in modo da tagliare a quest'ultima vie di fuga, almeno non senza subire ulteriori danni nel tentativo. La totale padronanza della tecnica suprema del Sagittario permetteva ad Achille una precisione assoluta nel colpire, indirizzando ogni singola freccia generata dal suo cosmo sul corpo del nemico, evitando Oceano. Solo il terreno sarebbe stato colpito oltre Bia stessa. Egli non aveva idea di quanto la costruzione cosmica del suo compagno cavaliere avrebbe aumentato la già potenziata tecnica ma poco gli interessava, voleva soltanto porre fine alla distruzione e alla sicura sofferenza di quella creatura corrotta. Il ricordo di Ares era ancora vivido in lui.

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    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Viola
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO danni nelle parti non protette completamente dall'armatura dovuti al continuo combattimento contro le propaggini di acciaio e detriti. Piccoli danni dovuti alla gragnola di costrutti, animo in subbuglio a causa dell'urlo ma forte della sua tempra e delle sue stelle tiene a freno l'ira come precedentemente.

    RIASSUNTO AZIONI bien mi unisco alla difesa, come protezione fisica all'attacco debole dei costrutti contrappongo la CHEIRON LAST STAND con cui riesco ad avvolgere solo Law e me. Incasso l'attacco sonico, dopodichè mi scateno con l'INFINITY BREAK lanciato come ABSOLUTE (percui già di suo quasi a Energia Nera) e potenziata dall'attraversamento del prisma di Law. L'attacco è concentrato sul corpo di Bia che bersaglio con precisione, una parte delle frecce colpirà il terreno attorno Oceano e lei, per tagliarle vie di fuga (compresa quella ad Est, si la vogliamo scoppiare e bon :zizi: ), creando un anello di frecce luminose ustionanti attorno alle due figure. Se Bia viene colpita le frecce avranno un alto livello di penetrazione e causeranno danni da ustione e sono tutte elettrificate.








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    DONO DI CHIRONE

    risvegliato il retaggio del saggio Chirone, il mitico centauro mutato nella costellazione del Sagittario dallo stesso Zeus, il Saint può spingere la propria vista tanto lontano quanto lontano è il male che egli va cercando; una volta individuato il luogo da raggiungere, il Cavaliere può avvolgersi col proprio cosmo che si manifesterà a guisa di ali dorate, per teletrasportarlo in qualunque dimensione desideri per remota che sia (Teletrasporto). Inoltre la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico (Cosmo Straordinario).


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    TEMPESTA PRIMORDIALE

    Dai tempi del Mito si è risvegliato nel Cavaliere l'antico potere che pare fu sottratto dalla Dea stessa al gigante Tifone; gli elementi di Vento e Fulmine, condensati in quella piccola frazione generata dalla rabbia stessa del gigante, furono consegnati al cosmo del Cavaliere d'oro più caro, con il compito di difendere i mortali financo da divini pericoli. Forte della folgore e del vento che uniti simboleggiano appunto la tempesta, il Cavaliere può plasmare tecniche pregne di tali elementi aumentandone così il potenziale distruttivo.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il Cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un Cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



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    FAVORE DI ATHENA

    abilità unica dei devoti di Athena e suoi cavalieri, permette al Saint dopo averne invocato il potere forte della propria fede, di resistere per un singolo turno di gioco, in qualsiasi contesto narrativo, a condizioni che normalmente gli impedirebbero di agire quali illusioni, perdita dei sensi, ingenti ferite o altro; questi potrà quindi agire quando molti altri non ne sarebbero in grado, sebbene per pochi istanti. [casta dei Saint Only]


    ARCO DI GIUSTIZIA

    il Cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal Cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del Cavaliere; si narra che i dodici Gold Saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi infusi del potere del fulmine e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un Gold Saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al Saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno danni fisici e da elettrocuzione.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche infuse del potere del fulmine, che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante elettricità. I danni causati sarebbero di tipo fisico e da elettrocuzione


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il Saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il Saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo Cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    ATOMIC PLASMA


    Tecnica anche nota come LIGHTNING PLASMA e tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è il perfezionamento del METEOR FIST, portato al suo culmine infondendovi pienamente il potere della Folgore. Il Saint lancia al massimo del proprio cosmo qualcosa come un milione di raggi di Plasma, l'essenza stessa del fulmine in natura, intessendo in tutta l'area d'effetto un fitto reticolo luminoso causato dalla carica elettrica dei suddetti. Le intersezioni presenti nella trama luminosa causeranno esplosioni di cosmo in modo completamente imprevedibile, che genereranno in aggiunta danni da elettrocuzione. Il Saint può scegliere se lanciare la tecnica attorno a se, potendo ad esempio tentare di colpire senza doversi girare nemici presenti alle sue spalle, oppure concentrarla in un'area più delineata innanzi o di lato; sarà comunque la sorte a decidere quali della miriade di colpi lanciati andrà a segno, rendendo ininfluente individuare i bersagli a patto che essi siano nel raggio d'azione della tecnica stessa. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    ATOMIC BOLT

    Altra tecnica tramandata storicamente fra il Cavaliere del Sagittario ed il Cavaliere del Leone e nota come LIGHTNING BOLT, essa è tanto semplice quanto letale. Dopo aver creato un vuoto d'aria innanzi a se tramite la pressione del pugno, in seconda battuta il Saint ne rilascia all'interno il proprio cosmo intriso del potere della Folgore, che a guisa di sfera energetica crepitante lo percorre alla velocità della Luce; tale sfera similmente ad un fulmine globulare si schianterà sul bersaglio esplodendo in una potentissima e letale, qualora non si abbiano protezioni adeguate, scarica elettrica; i danni eventualmente causati saranno principalmente da elettrocuzione. Per sua stessa natura tale tecnica è utilizzabile quasi esclusivamente su bersaglio singolo, con un percorso lineare dal Saint fino all'estensione massima del suo potere. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    LIGHTNING FLAME

    Forse la più difficile delle tecniche in possesso del Saint, essa lo costringe ad investire più tempo per attuarla. Nella fase normalmente adibita alla difesa questi lancia l'assalto chiamato ATOMIC NING PLASMA con il quale investire tutta l'area d'effetto attorno a se di crepitanti raggi di plasma; spingendosi oltre tale potere genererà il FLASHOVER, ovvero la voluta collisione dei raggi in modo tale che si inneschi una violentissima reazione trasformandoli in lampi impazziti. In tal modo sarà quanto meno difficile avvicinare il Saint che si trova proprio al centro di tale tempesta; se non viene interrotto egli rilascia una seconda scarica di plasma per convogliare i raggi ed i lampi in un arco di pura elettricità sopra di se, arrivando così alla fase denominata ARC PLASMA. La tecnica è finalmente pronta per essere lanciata, il Saint non dovrà fare altro che stendere le braccia verso la zona da colpire per rilasciare l'arco in una sorta di vortice energetico nel tentativo di circondarla, con un potere talmente al di sopra delle normali folgori da generare letteralmente fiammate ad altissimo Voltaggio. Tali fiamme non sono prodotte direttamente dal cosmo del Saint, bensì una conseguenza della potenza raggiunta dal suo controllo del Fulmine; affinché la tecnica si chiuda il cavaliere necessita che l'area attorno a se sia già pregna di crepitante elettricità, aggiungendovene altra e facendola scontrare ottiene la tempesta di fuoco e lampi desiderata.


    LIGHTNING TELIOS

    Questa difficile tecnica porta al massimo potenziale l'attacco del Fulmine, divenendone espressione definitiva a livello distruttivo. Il Saint genera un ATOMIC BOLT con il solo scopo di farlo immediatamente implodere su stesso tramite la manovra denominata LIGHTNING IMPLOSION, per ridurne le dimensioni e aumentarne il potenziale elettrico in modo sorprendente; afferrato ciò che ne resta con la mano, il Saint tenterà di portare un colpo diretto verso il proprio bersaglio entrandovi in contatto, rilasciandone all'interno tutta la possente carica elettrica compressa generata dopo l'implosione. Qualora l'avversario non riesca a difendersi adeguatamente o evitare il colpo, il suo corpo verrà dolorosamente trapassato dalle folgori che fuoriuscendo si tingeranno di rosso a causa del sangue stesso del malcapitato! Non occorre certo far notare cosa possa causare ad un organismo vivente l'essere folgorato e trapassato da una potenza maggiore a quella di un Fulmine. Tecnica di non semplice attuazione, poichè prevede il contatto diretto con il bersaglio, ma davvero letale e distruttiva qualora non incontri la giusta resistenza.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare tale flusso direzionandolo con ampi movimenti delle braccia manipolandolo grazie al controllo del Vento, attraverso il quale può creare un effetto rotatorio per aumentare l'efficacia penetrativa di ogni singolo proiettile; ogni freccia è percorsa internamente da una potente carica elettrica per generarvi calore rendendole roventi. Qualora lo desideri il Saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potrebbero trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare inoltre danni da ustione. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo, tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il Saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il Saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il Cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del Saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il Cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il Saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del Cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del Cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il Cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale; tali costrutti sono inoltre percorsi in superficie da violente scariche elettriche. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al Cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    SHADOW ARROW

    Tecnica prettamente tattica, essa permette al gold saint di generare una freccia d'ombra capace di colpire e 'bloccare' l'ombra dell'obbiettivo sulla superficie sulla quale essa è proiettata, impedendo a questi di muoversi dal posto. Questa particolare freccia non arreca alcun danno ne paralizza, semplicemente il soggetto colpito non potrà abbandonare il punto in cui è stata 'inchiodata' la sua ombra; non gli verrà altresì impedito in alcun modo l'utilizzo di cosmo o muovere parte del proprio corpo senza però poter abbandonare il punto in cui si trova. La freccia è da considerarsi una creazione generata dal cosmo del cavaliere, spezzandola ci si potrà liberare dalla sua morsa.



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    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 1000m., Incrina Liv.V/ Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Tidalwave: Pireo


    I
    vostri colpi si abbattono su Bia con una forza inaudita ma ogni vostra affondo, ogni vostra freccia sembra solo aumentare la sua rabbia e la sua forza. Sembra quasi gioire dei vostri attacchi, nutrirsi della vostra furia combattiva. Il suo cosmo aumenta di intensità e anche se siete sicuri di averle rotto più di un osso lei non sembra curarsene. Si allontana da voi e le ali membranose del demone, che si erano chiuse a sua difesa si spalancano mentre un urlo assordante scuote la terra mentre ogni singolo singolo atomo del vostro corpo vibra in risonanza con l'ondata sonica del vostro avversario. All'assalto sonico si unisce una tempesta mentale che vi ordina di cedere a quell'attacco, spingendovi a lasciarvi andare per far cessare le sofferenze terrene. Sono dei lampi in lontanza a far cessare il suo attacco, un messaggio silente che sembra aver raggiunto la fu titanide. Spalanca le ali e vola via verso l'Acropoli mentre altre due potenti essenze cosmiche, non dissimili dalla sua, stanno facendo altrettanto da direzioni diverse.

    Il silenzio piomba sul Pireo. Ma la battaglia è tutt'altro che conclusa. I vostri nemici vi attendono nell'Acropoli.



    L'attacco è Sonoro a Nera e vi colpisce anche con influenza mentale. Law, sei ancora a Blu.

     
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    Operation Akropolis
    Tidalwave




    La luce dorata del Sagittario si intrecciò a quella del Triangolo, circondandola con una miriade di proiettili letali, mentre la furia rossa che era Oceano colpiva letteralmente con tutto sé stesso.

    I loro attacchi erano andati a buon fine. L'aveva visto. La tensione dell'attesa era terribile. Un istante stiracchiato in un tempo dannatamente lungo, mentre il loro cosmo continuava ad alimentare l'attacco. Law sentiva male ovunque, mentre rimaneva in posizione senza osare alcun movimento, come se lo spostamento di una singola falange potesse significare il fallimento e la sconfitta.
    Avevano attaccato al meglio delle loro possibilità. Anche dopo il colpo di testa del titano la coordinazione dei due Saint era stata impeccabile. Perfino attraverso il velo di rabbia, ogni azione era stata calibrata ed eseguita al meglio, mentre il mostro d'acqua era impegnato a distrarre così convenientemente la sua discendente corrotta.

    Non mi aspettavo certo che dimostrasse del criterio in una situazione del genere, ma almeno quel blob ingombrante è servito allo scopo.

    Eppure, qualcosa di estremamente sbagliato cominciava a farsi strada nei suoi pensieri. No, non era la bestia nera risvegliata dai poteri della titanide che ancora si agitava nel profondo del suo io disturbando con un moto bruciante e vorticoso il suo cosmo, amplificandone la pulsazione. No.

    Era qualcosa di diverso. Un errore. Qualcosa che non aveva previsto. Che nessuno di loro aveva previsto.

    Quando i loro attacchi lasciarono libero il campo visivo, vide che tutti i loro sforzi erano stati completamente inutili. Attraverso il suo cosmo, ancora impresso come un sigillo invisibile a contenere e assorbire quello della corrotta, non avvertiva nulla. L'aveva colpita. La geometria si era legata a lei, prima al suo corpo e attraverso esso al suo cosmo pulsante e viscido, ma non aveva sortito alcun effetto. La sua schiacciante presenza continuava a infestare l’aria, senza nemmeno vacillare. Anzi, se possibile la loro offensiva sembrava averla resa ancora più pericolosa e terribile.
    Non gli serviva l’esperienza di un veterano per capire che stava per scatenarsi una seconda volta. Il suo corpo era ancora incastrato in una sorta di lenta realizzazione, ma la sua mente e il suo cosmo stavano fremendo. La Chiave del Re continuava a sostenerlo; forse proprio grazie a essa riusciva a stare in piedi. Tuttavia, il primo attacco nemico era stato devastante e questo sarebbe stato anche peggio.
    In sostanza non poteva fare altro che difendersi allo stesso modo, ben sapendo che non sarebbe servito a molto. Disegnò nuovamente la cupola prismatica, stavolta espandendola ulteriormente. Il suo intento era quello di aumentare la superficie d’impatto per fare in modo che i sigilli assorbissero più cosmo nemico rispetto al tentativo di poco prima, limitando potenzialmente ulteriori danni. Non sapeva nemmeno dove fossero gli altri due. La sua visuale si era ristretta a cono sull'unico nemico.
    L’urlo si schiantò sulla geometria generando un impatto terribile. Le singole linee si fecero via via più luminose mentre cercavano di sottrarre l’energia nemica, ma l’intera struttura si stava piegando e torcendo, vittima della potenza superiore della titanide. Nel mentre, un bizzarro pensiero cominciava a prendere corpo dentro di lui.

    Resa.

    Quel dolce atto di abbandono, così facile, così desiderabile. Così lontano dalla rabbia che lo accompagnava dall’inizio dello scontro.

    Così bello. Una tenera promessa di pace nascosta in un mare di dolore.

    Lawrence si lasciò cullare per un lungo, lunghissimo momento dalle lusinghe portate dalla fine di ogni battaglia. Era così chiaramente un'occasione da non lasciarsi sfuggire. Un solo, piccolo gesto di fiducia. Lasciarsi divorare dalla morte, dalla fine di tutto per essere finalmente tranquillo. Libero. Libero di amare, forse? Poteva immaginarsi il futuro, alla fine. Una casa. La fine di ogni conflitto. Un abbraccio. Un bacio. Le parole che tanto voleva sentirsi dire.

    Finché hai ancora respiro in corpo devi combattere, perché nulla è più potente della speranza per cui lottiamo, nostra, e di tutti quelli che proteggiamo. Sii un simbolo di speranza, Law. Sii lo scudo contro le avversità.

    Cosa?

    Era caduto su un ginocchio. Il mondo intorno a lui era ridotto a macerie e polvere. In alto i suoi sigilli stavano cedendo, deformati dalla pressione. Dalla pressione? No. Non aveva mai visto nulla di esterno avere quell'effetto sulla geometria. Era colpa sua. Colpa della sua volontà così debole e vacillante. Vergognoso. Inaccettabile. Era lì per combattere. Era lì per vincere.

    Il suo cosmo ebbe un sussulto e si liberò dal torpore. I sigilli reagirono, tornando a porsi a fiera difesa.

    Fino al punto di rottura.

    Era comunque troppo per lui, malgrado la determinazione ritrovata, malgrado tutto quanto. Il suo corpo prese a vibrare pericolosamente. Ogni singola cellula era tremendamente vicina a esplodere. Venne sbalzato via di diversi metri, finendo la sua corsa contro un ammasso di rovine. Perfino quell'impatto era stato più duro del previsto. Tentò di riprendersi velocemente, ma si sentiva troppo disorientato. Oltre al fatto di vedere solo polvere intorno a lui, faticava perfino a mantenere l'equilibrio. Percepiva solo in fischio distante. Anche l'altro timpano aveva ceduto. La sensazione di dolore acuto causato dal riverbero sonico che aveva squassato il suo corpo permaneva.
    Appena fu in grado di ragionare nuovamente, abbassò lo sguardo sulla cloth. I bracciali erano praticamente distrutti. La parte destra del pettorale non esisteva più e la sinistra si reggeva per miracolo a un pezzo deformato, forse dimostrando lo stesso rifiuto alla resa come il suo padrone e compagno. Perfino gli schinieri erano ridotti malissimo.
    E la battaglia era ancora aperta. Non avevano fatto un graffio a quella corrotta. Law aveva vagamente percepito il suo allontanamento, ma non si sognava neanche di sperare che fosse merito loro. La presenza si muoveva su rapide ali in direzione di quello che avrebbe dovuto essere il loro obiettivo finale: l'Agorà. E non era sola: altre due emanazioni cosmiche molto simili alla sua si stavano riunendo.
    I piani erano decisamente cambiati. Barcollando, tentando di ignorare il dolore e le ferite e la vista di tutti i capillari esplosi sulla sua pelle, si rimise in piedi. Doveva muoversi. Doveva inseguirla.

    Per combattere.

    Come sempre.

    Fino alla fine.

    Finché hai ancora respiro in corpo.


    narrato ▼ parlatopensato

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    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley

    ENERGIARossa Blu
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Dolori e contusioni ovunque, ferite sparse, entrambi i timpani lacerati, intorpidimento da vibrazioni, capillari esplosi in tutto il corpo
    STATUS MENTALE ♦ 'till we fall.
    STATUS CLOTH ♦ Bracciali ed elmo in frantumi, pettorale distrutto a destra, schinieri gravemente danneggiati.

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Sostanzialmente mi difendo nuovamente col sigillo prismatico e combatto contro l'influenza mentale, per poi zoppicare e barcollare in direzione dell'agorà spinto da un malsano e masochistico senso del dovere :zizi:


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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.

    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHEΤρίγωνον Στοιχειωτής - Trígōnon Stoicheiotés (Triangolo Ordinatore degli Elementi)
    La tecnica prende il nome dall’appellativo del grande Euclide, che con la sua opera “Elementi” diede fondamento alla Geometria. Il Saint traccia complesse forme partendo dalla base di 13 triangoli disposti a diverse angolazioni nello spazio, formando un sigillo stratificato che può prendere forma differente a seconda delle esigenze di combattimento, come ad esempio una cupola o un grosso scudo.
    Lo scopo della tecnica è duplice, venendo utilizzata sia per scopi difensivi e offensivi.
    DIFESA – Il Cavaliere orienta i sigilli in modo da creare una struttura tridimensionale, che si comporta esattamente come un prisma ottico quando rifrange la luce nei sette colori dell’iride, allo scopo di disperdere e assorbire l’impatto e la radiazione cosmica del colpo dell’avversario. In relazione al dislivello energetico, questa barriera consente di ridurre anche significativamente i danni inflitti da un attacco, fino ad annullarli.

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)


     
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    Vedere Oceano combattere al massimo della sua forza era uno spettacolo vero e proprio. Era quasi fisicamente impossibile ma ognuna delle sue mani colpì il bersaglio con una coordinazione assoluta, perfetta, quando una colpiva un'altra prendeva immediatamente il suo posto in una tempesta infinita di morte con precisione inaudita.
    Eppure non bastò, nonostante ogni suo colpo impattò contro Bia a pieno, nonostante fosse certo di averle inferno tutto il danno possibile, non era abbastanza. Il cosmo corrotto della Titanide si espandeva ad ogni danno subito, ad ogni ferita inferta, ad ogni goccia di sangue versato, e, quando fu palese che i loro attacchi non avevano fatto altro che renderla ancora più pericolosa, Bia rispose al fuoco.
    Un nuovo urlo, stavolta Oceano dovette ricorrere solo alla sua forza per resistervi: acqua lo circondò, le sue daghe frustarono contro l'onda sonora, ma parte dell'attacco comunque oltrepassò le sue difese per la notevole differenza di energie che stavano sprigionandosi. E, mentre il suono dilaniava la sua pelle e danneggiava i suoi organi vitali, Oceano pensò di star perdendo tempo. Non era la sua città, per quale stupido motivo stava sprecando sangue e sforzo per qualcun altro? Non erano suoi alleati, non erano amici, quei Saint erano incompetenti, quindi perché combattere per loro?
    Perché combattere in generale? Perché rendersi la vita difficile, perché non andarsene, perché non trovare un nuovo universo e creare una nuova realtà da zero, perché non arrendersi? Perché non smetterla di soffrire. Sarebbe stato molto facile, estremamente facile abbassare la testa e andarsene, lasciare che l'esistenza se la cavasse da sola perché, dopotutto, i Titani non erano necessari. Nessuno di loro lo era.

    E poi il Titano seppe chi era e seppe che la resa non era un opzione. No, assolutamente no, quella realtà era loro, solo ed esclusivamente loro, e di nessun altro.
    Non degli olimpici, non della corruzione, non del chaos, non dei caduti, non dei Daimon, l'universo era di diritto dei Titani. Lo avevano perduto, ma ciò non significava niente, con la forza della determinazione avrebbero recuperato tutto, avrebbero schiacciato ogni male, avrebbero superato ogni barriera. Insieme ai loro alleati.
    L'Ichor di Oceano ribollì nelle sue vene, espandendosi lungo tutto il suo corpo, raggiungendo la sua mente martoriata dalla rabbia e da quel continuo assalto, facendo scorrere in essa un'elevatissima concentrazione di Dunamis allo stato puro. E, immediatamente, tutto fu molto più chiaro.
    Il suo colore tornò normale, le stelle dell'infinito universo contenuto al suo interno brillavano come mai prima di quel momento, e così guardò con chiarezza assoluta ciò che aveva fatto. E se ne dolse. Aveva perso il controllo di sé stesso e minacciato i suoi alleati, era una cosa intollerabile per lui, lui che era lì apposta per dare maggiore sicurezza ai guerrieri della giustizia, per aiutarli nella lotta contro il male, non per ostacolarli.
    E poi vide quel ragazzo, quel cavaliere d'argento, arrancare verso l'Acropoli con l'armatura a pezzi, con il corpo martoriato, con il coraggio di un leone. Con quale dignità poteva lui, un signore dell'universo, non ammirare questa gloriosa dimostrazione di volontà? Come poteva non aiutarla?

    Perdonatemi per prima, figlioli.

    Mentre la sua forma liquida si faceva graziosamente strada per il Pireo vuoto, avanzando verso il luogo ove Bia era scappata, una mano di Oceano si avvicinò al coraggioso cavaliere del Triangolo. E si chiuse su di lui.
    Le Acque Ancestrali che componevano la sua essenza si riformarono, modificandosi in un ribollire di acqua e un turbinare di stelle e pianeti, fino a modellarsi attorno al suo corpo nella più salda delle armature. Se gli implementi offerti da Athena a quel valoroso guerriero non erano sufficienti a garantirne la sicurezza, allora Oceano stesso avrebbe protetto una vita così preziosa come la sua.

    E ora andiamo, siamo attesi.

    E così, feriti ma traboccante di coraggio, i tre si avviarono verso la loro destinazione.
    Ove ciò che era la famiglia di Oceano aspettava che la loro blasfema esistenza finisse.

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    NOME ● Oceano
    ENERGIA ● Viola
    SOMA ● Daghe {VII}
    FISICAMENTE ● contusioni profonde nella parte anteriore del corpo, vibrazioni sonore passate all'interno, microfratture ossee (in guarigione)
    MENTALMENTE ● ///
    STATUS SOMA ● ///

    RIASSUNTO AZIONI ● cerco di difendermi quanto possibile dall'attacco sonoro con acqua + res strao ma mi becco l'influenza mentale. Per il potere della CAZZIMMA mi rimetto in piedi e uso l'Ichor per guarire i danni mentali che ho subito. Poi vedo che Law è in difficoltà e gli avvolgo intorno una manona, che si trasforma in un'armatura grado VII attorno a lui per proteggerlo quanto possibile. Poi ci avviamo verso le botte.
    ABILITÀ ● Sea of Life and DeathI reach to the abyss Beyond
    Molti possono reclamare controllo sulle acque, alcuni possono persino vantarsi di essere competenti in esso, ma nessuno è in grado di controllare l'elemento nello stesso modo di Oceano, è semplicemente impossibile. Il Titano è stato istruito da Gea e Ponto in persona sui legami tra l'acqua e ogni cosa vivente e nessuno comprende questa realtà meglio di lui, poiché lui E' la realtà del rapporto tra acqua e vita nella sua forma più pura: in primo luogo Oceano non controlla semplicemente l'acqua, ogni singolo atomo dell'elemento obbedisce al suo comando conferendogli la capacità di creare fenomeni che altri possono solo immaginare; può aumentare la velocità del movimento atomico dell'acqua affinché sia rovente, rallentarlo fino al limite estremo per renderla congelante, e addirittura controllare i liquidi all'interno del corpo di qualunque avversario entri in contatto con la sua Dunamis. Può riscaldare tali liquidi fino a farli arrivare al punto di ebollizione, può portare via sangue e fluidi vitali, può far evaporare suddetti fluidi disidratando l'avversario, può generare il fenomeno della cavitazione, ossia creare bolle di vapore su superfici colpite, bolle che collassano su sé stesse generando calore e luce per un breve istante, risultando in spettacolari esplosioni, nulla gli è precluso. Oceano inoltre possiede assoluto controllo sui suoi stessi fluidi vitali, consentendogli di alterarne il flusso nella maniera che più gli aggrada, creando tecniche che gli conferiscono le abilità di Forza, Resistenza o Agilità Straordinarie, uno per tecnica.


    Gift from the DepthsWhat Mother made
    L'armatura di Oceano, la divina Soma, è espressione stessa della sua Dunamis e, come tale, gli conferisce poteri straordinari legati al suo elemento nativo. L'acqua che viene generata dai suoi arti ha capacità taglienti e perforanti pari ad un'arma cosmica e, se il Titano lo desidera, può dare forma fisica a questo potere mediante due daghe, fatte dello stesso materiale della Soma e che risplendono della stessa luce che brilla nelle profondità degli abissi.


    'Tis merely a flesh woundNaught but a scratch
    Il sangue antico che scorre nelle vene dei dodici signori dei Titani è chiamato Ichor, ed è molto più che mero fluido vitale: è Dunamis allo stato liquido, perfezione pura, e le sue particolarità non si fermano al singolare colore azzurro. Innanzitutto l'Ichor, una volta risvegliatosi, cancella ogni cosa che non sia perfetto nel corpo ospite del Titano, iniziando il processo di ricostruzione di ciò che esisteva ai tempi del mito, inoltre ferma il processo di invecchiamento, in modo che l'unica morte possibile sia quella violenta.
    Oltre a questo, l'Ichor possiede straordinarie capacità rigenerative, conferendo al portatore una maggiorata sopportazione del dolore, una lenta e costante guarigione delle ferite più lievi e, una singola volta per incontro, una rigenerazione totale anche di ferite più gravi, fisiche o mentali, a condizione di concentrarsi un intero turno su questa azione. Questo beneficio può essere concesso anche ad un qualsiasi alleato, a patto che il Titano lo reputi degno di ricevere il proprio sangue, ovviamente.


    Okeanos KosmosThe Universe enclosed by the green Sea
    Oceano non è semplicemente il signore delle Acque Ancestrali, padrone di ogni loro segreto, ma egli stesso è un aspetto del suo dominio. Ora che la sua Dunamis ha percorso un ulteriore passo verso la sua autentica evoluzione, il suo più grande potere si è risvegliato.
    In un atto di controllo senza eguali, il Titano può trasformare il suo corpo in acqua, dandogli la forma che desidera seguendo le caratteristiche dell'elemento, come se egli stesso fosse un Costrutto vivente; in tale stato la durezza diventa quella della Soma, conferendogli quindi resistenze irraggiungibili per corpi organici, mantenendo comunque inalterata la sua composizione biologica. Ciò significa che può comunque utilizzare i suoi poteri per garantirsi capacità straordinarie, ma, d'altra parte, sarà comunque soggetto ad effetti che danneggiano esseri organici quali veleni. Tuttavia, in certi casi, può essere quasi impossibile raggiungere i suoi punti vitali per effetto della sua forma così aliena.

    TECNICHE ●
    Form III: Bronwe — Oceano è un guerriero saggio e forte come pochi, e il fatto che i suoi poteri non siano più quelli di un tempo non limita in alcun modo la sua quasi infinita conoscenza dell'arte del combattimento. Il suo stile non è frutto di mero addestramento, è spostamento sapiente dei propri liquidi corporei nella maniera migliore possibile poiché è un fatto insito nella natura stessa del Titano.
    La Forma III è una tecnica difensiva senza uguali che sposta fluidi corporei in maniera mirata in modo da attutire colpi subiti, oltre a dare nuova linfa vitale all'intero corpo di Oceano consentendogli dunque di sostenere sforzi fisici maggiori e di resistere a danni apparentemente fatali. (Resistenza Straordinaria)
    E' possibile inspessire zone corporee specifiche per sopportare danni in zone vitali, incrementare la soglia di resistenza alla fatica, e addirittura espellere plasma e sangue da zone che sono appena state colpite da veleni, sebbene non sia possibile annullare totalmente l'esposizione ad esso, invece semplicemente riducendone l'assunzione.
    Oltre a questo gli attacchi fisici portati dal Titano sia con le Daghe che a mani nude avranno nuovi terribili effetti: Oceano può fare in modo che l'energia cinetica dei suoi attacchi sia trasportata efficacemente attraverso i liquidi corporei del nemico, riverberando all'interno del suo corpo e provocando terribili danni a muscoli, ossa e organi interni, oppure può tentare di paralizzare i liquidi nelle zone colpite, in modo che si oppongano quanto più possibile a futuri movimenti e potenzialmente generando paralisi, oppure ancora può creare bolle di vapore sulle superfici colpite, generando il fenomeno della cavitazione, possibilmente provocando esplosioni mirate.
    NARRATO | PARLATO | PENSATO | °TELEPATIA°
     
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