In and through the Darkest Black

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    Isaac Staub | Black Aquarius {VI} | Energia Blu

    In and through the Darkest Black


    4:39.
    Nell'ufficio all'interno della nuova magione regnava l'oscuritá.
    Un buio spezzato soltanto dalla luce di un paio di candele poste a discreta distanza dai documenti che stava scartabellando a ridosso della tastiera del portatile con la luminosità al minimo. A sua volta, il calcolatore era situato al centro di una spaziosa scrivania bianca candida, ma incapace di risaltare come avrebbe dovuto, per lo meno in quelle condizioni di illuminazione.

    Lui non si dava pace: avevano sventato la piú grande minaccia di cui aveva memoria, perso le persone piú potenti sotto ogni punto di vista che avesse mai visto abitare sull'isola e scoperto tasselli di storia che definire inimmaginabili era un eufemismo. Avevano raccolto i cocci, cercato di dare di nuovo una sorta di organizzazione (di cui era stato a sorpresa messo a capo), osservato la rinascita naturale e tecnologica dell'intera Death Queen Island grazie al potere della Lacrima del popolo della Vergine Nera, finalmente sotto controllo.

    Sembrava che ogni conseguenza di ció che era accaduto qualche tempo prima fosse stata assorbita, quando piú, quando meno, eppure qualcosa ribolliva nel profondo di Isaac Staub, qualcosa che non tornava, una sorta di tassello mancante del puzzle.

    Ogni occasione era buona per fare la spola tra l'Archivio (rimesso in piedi e ristrutturato, ora al centro di un'oasi rigogliosa e attraversata da cascatelle e ruscelli) e quella stanza: il suo studio personale. Passava spesso nottate intere a frugare in qualsiasi fonte di conoscenza gli fosse accessibile, dagli holocrons a internet ai cimeli piú antichi scovati risistemando i tomi dell'Archivio.

    Aveva conosciuto i fondatori (direttamente o grazie alle testimonianze di chi era ancora lí) e li aveva affrontati, ascoltato attentamente i resoconti di Amyros e di Amen sulla storia dei Cavalieri Neri, perfino attinto alle conoscenze di Iberus in persona, quando gli aveva donato la sua essenza per affrontare gli dèi del Caos.
    Eppure mancava qualcosa. Ne era certo.

    Le guerre che i Primi avevano sostenuto tra loro stessi, il bisogno di Furoris di ficcanasare con Slaanesh risultato nelle disastrose conseguenze che avevano appena vissuto sulla loro pelle i loro discententi centinaia e centinaia di anni piú tardi...

    Che senso avevano?

    Ovvio, si erano risposti un po' tutti in maniera quasi automatica ma forse superficiale: il potere. Per guadagnarlo, per avere autorità sulla sua gestione, per sfruttarlo e poter finalmente eliminare-

    Sbattè lo schermo del computer richiudendolo di botto e causando lo spegnimento delle candele.

    «Le divinitá.»

    Era immerso nel buio totale, in compagnia solo del lento ma costante fruscio delle foglie all'esterno, mentre tirava quel classico alito di vento piú simile all'annuncio dell'alba che ad altro. Proprio in quel momento nella sua mente si accese di botto una luce sfavillante.

    Se avesse voluto capire come andare avanti avrebbe dovuto smetterla di cercare ulteriori informazioni che non avrebbe mai trovato, avrebbe dovuto impegnarsi nello scoprire PERCHE' fin dal principio l'obiettivo principe degli uomini conosciuti come Cavalieri Neri era stato distruggere gli dèi.

    Lui stesso aveva vissuto con la convinzione che il punto cardinr fosse la libertá, ma stando a quanto aveva toccato con mano e scoperto, era ormai incontrovertibile quanto giá fossero liberi.

    No. Non è questo. Erano troppo capaci e potenti per voler soltanto reclamare un'indipendenza completa che avevano giá, di fatto. Non avendo scoperto e praticato il Magnum Opus.

    Si alzó, nuovamente di scatto, buttando all'aria la poltrona girevole.

    «Il Magnum Opus. Cazzo, il MAGNUM OPUS.

    No.
    No no no no.
    NON PUO' ESSERE!
    »


    Era contemporaneamente terrorizzato e sovraeccitato dall'ipotesi che gli si stava formando in testa.
    Per la prima volta da diversi giorni sentí che forse stava iniziando ad imboccare la strada giusta.

    Forse ció che fantasticava lui in quel momento era lo stesso che balenó nelle ambiziose teste dei primi, forse su quest'unica tematica valeva la pena seguirne le orme, pur stando estremamente attenti alle ramificazioni.

    Sarebbe stato incalcolabilmente pericoloso, cosí pericoloso che l'ultima volta l'intero multiverso si era ritrovato a rischio estinzione, eppure se fosse riuscìto, rigorosamente insieme agli altri, a tenersi al sicuro da pessime scelte...
    Magari alla fine di una singola strada tra le possibili avrebbe scoperto una volta per tutte la veritá.

    Gli mancó il fiato.
    Anche solo l'idea che un'ipotesi cosí folle potesse rivelarsi fondata lo costrinse a poggiare i palmi sulla scrivania portando il busto in avanti. Si sentí quasi mancare, il suo cervello aveva senz'altro bisogno di fermarsi: le alternative erano due ed erano entrambe parecchio problematiche.

    La prima: stava letteralmente impazzendo.
    La seconda: poteva essersi appena messo all'inseguimento di qualcosa la cui portata era ENORME.

    Dovette costringersi a respirare per qualche secondo prima di abbandonare il contatto con la scrivania e risollevare la poltrona, cercando al meglio delle sue capacità di tranquillizzarsi: per il momento era sufficiente, probabilmente ben piú che sufficiente.

    Aveva fatto cosí tanto casino da risultare allarmante, a quell'ora: si diresse verso la camera da letto, decretando che aveva DECISAMENTE bisogno di riposare e metabolizzare che stava per accendere una bomba ad orologeria che in entrambi gli scenari sarebbe stata quasi impossibile da disinnescare.

    narrato | « parlato » | « altri » | telepatia
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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO | -
    STATUS PSICOLOGICO | -
    STATUS CLOTH | -
    Abilità
    GHIACCIO ARCANO | Essendo tornato in possesso della Black Aquarius, Isaac torna anche in grado di far crollare le temperature e manipolare il ghiaccio. Ciò che gli risulta nuovo, però, è il fatto che il ghiaccio generato attraverso il suo stesso cosmo nasconda un potere terribile: è in grado di assorbire ed immagazzinare l'energia cosmica con cui entra a contatto. Che si tratti di un attacco o dell'avversario stesso, qualsiasi cosa emetta cosmo sarà soggetta all'effetto sanguisuga del ghiaccio di Black Aquarius, che comunque mantiene anche tutte le caratteristiche e le possibilità offensive e difensive proprie dell'elemento. Ciò significa che folate gelide, raggi a temperature bassissime contenenti cristalli, lance, sferette, agglomerati di vario tipo, armi e armature plasmate col ghiaccio, e qualsiasi cosa passi per la testa del cavaliere nero, oltre a mantenere il proprio normale grado di pericolosità, potrà assorbire energia cosmica e sfruttarla per potenziarsi ulteriormente. [NOTA: L'energia immagazzinata rimane nel ghiaccio, non è assorbita direttamente da Isaac.]

    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
    Riassunto


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    Non ricordava l'ultima volta che il sonno le avesse effettivamente donato ristoro. Da quando avevano sventato la minaccia degli Antichi, Estelle non riusciva a riposare. Dormire sì, ma un sonno talmente profondo e tormentato da incubi ricorrenti che le impediva di recuperare le energie mentali in modo completo. Si sentiva stanca e spossata e tremendamente vecchia.
    Quella notte le cose non erano andate diversamente: si era addormentata forse fin troppo velocemente, e subito la testa era stata inondata di immagini, ricordi, domande destinate a rimanere senza una risposta, con buona probabilità.

    Quando riaprì gli occhi, notò che la parte di letto di Isaac non era stata nemmeno toccata. Corrugò appena la fronte, prima di scendere in cucina a farsi una tisana, illudendosi che forse l' avrebbe aiutata a distendersi. Estelle era parecchio brava nel fingere che tutto andasse bene,che avesse tutto sotto controllo; la verità era però che spesso le sembrava di tenere tutto assieme quasi per miracolo.
    Si era ripromessa di non pensare più agli avvenimenti di un mese prima, dell'attacco all'isola e di tutto il resto. Troppe verità erano state scoperchiate, e con esse erano ancora troppi gli interrogativi irrisolti che portavano con loro.
    I primi tempi ci aveva provato a vedere chiaro in mezzo a quella valanga di informazioni, ma ogni volta che sembrava essere vicina ad aver completato anche solo una parte del puzzle, tutto sfumava via. Le uniche cose che rimanevano erano solo una grande frustrazione e un senso di inutilità insopportabile.
    Estelle odiava sentirsi stupida, ed era anche per quel motivo che aveva abbandonato ogni tipo di curiosità verso quella ricerca. Gettò uno sguardo stanco alla scatola polverosa contenente i fogli scarabocchiati dei suoi appunti, mentre un vago senso di nausea le accarezzava lo stomaco. Sapeva che era sbagliato arrendersi, sapeva che avrebbe dovuto continuare...solo non riusciva. Le mancavano dei passaggi, dei tasselli fondamentali che parevano tuttavia essere impossibili da trovare. Mugugnò qualcosa di incompresibile, poco prima che un tonfo proveniente dal piano di sopra attirasse la sua attenzione: Isaac doveva ancora essere nello studio.

    Aveva notato che passava parecchio tempo lì, ultimamente. A differenza sua non si era ancora arreso, e un po' lo invidiava per questo. Eppure, egoisticamente e forse in maniera infantile, Estelle sperava che si prendesse una pausa: la ricerca lo aveva completamente assorbito, quasi alienato da tutto il resto, lei compresa. La scozzese non era mai stata un tipo sentimentale o che sentisse il bisogno di avere qualcuno accanto, eppure negli ultimi tempi si trovava spesso a chiedersi se Aquarius avesse davvero intenzione di mantenere la sua promessa. Ogni volta che si accennava anche solo minimamente al matrimonio, Isaac tendeva a cambiare discorso, a sgusciare via. Pensandoci bene, era quasi una settimana che per un motivo o per un altro, se riuscivano a vedersi più di dieci minuti al giorno era da considerarsi un evento storico.

    Sospirò profondamente, mentre con passo lento si dirigeva nell'ufficio del compagno. Bussò appena, aprendo poi la porta e appoggiandosi allo stipite. Notò appena la sua espressione sconvolta, ma decise di soprassedere. Le 4.30 del mattino non erano l'orario migliore per iniziare una discussione.

    Dovresti davvero andare a dormire. -gli comunicò telepaticamente con tono piatto.

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    Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri

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    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, non indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche
    Altre Info
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
    Sometimes, human places
    create inhuman monsters. [S. King]
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    Edited by Elle¬ - 20/7/2018, 21:01
     
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    «Non credo, hon', credo sia meglio tu ti sieda» le rispose con un filo di voce, pallidissimo e scavato dalla mancanza di sonno.

    Mosse qualche passo verso il centro della stanza per recuperare una poltrona vicino alla parete opposta alla scrivania, quindi la posizionó di fronte ad essa e ci si appoggió in una posizione nè seduta nè perfettamente in piedi.

    «Lo so: è tardi, non dormo, non ti considero. Sono perfettamente cosciente di questo, ma ti prego fa' uno sforzo e segui ció che ho da dire.»

    Probabilmente Estelle avrebbe reagito in maniera esplosiva come sempre, ma contava sull'ora tarda e sulla presa del sonno su di lei per ottenere quel tanto che bastava della sua attenzione anche con tutte le premesse del caso, che non giocavano affatto a suo favore.

    «E' doloroso, ma vorrei che tornassi con la mente a ripercorrere gli eventi di quel fottutissimo giorno, che tuttavia se avessi ragione potrebbe trasformarsi nel quadratino di calendario più importante della nostra storia moderna.

    Sappiamo che i Primi erano completamente immersi in lotte tra loro e con le divinitá. Sappiamo che erano mostruosamente potenti e che è grazie a loro e ad Arturus se io e Yoshi abbiamo potuto effettuare il Magnum Opus è letteralmente MODELLARE e DECIDERE LE PROPRIETÀ del nostro cosmo.

    Ora.

    Le ragioni dietro le loro azioni ci rimangono ignote ma grazie alle spiegazioni di Amyros prima che arrivassimo da Ataraxia ed un'analisi Delle situazioni che abbiamo vissuto credo come minimo di non andare troppo lontano dalla verità nell'affermare che il motivo dietro ai dissapori tra i Fondatori e dietro la guerra secolare contro le divinità non sia quello che abbiamo sempre creduto fosse.
    Erano giá abbastanza indipendenti e capaci per lo meno di sostenere uno scontro con qualche dio, presi singolarmente magari, non credi? Pensa a cosa abbiamo dovuto fare per sopravvivere contro i loro "residui"; immagina cosa possano essere stati capaci di fare nel pieno delle loro forze.
    »


    Lasció che la fidanzata processasse per qualche istante prima di sganciare la bomba.

    «E.
    Credo che litigassero perchè erano in disaccordo su COME affrontare le divinità. Sono convinto che possa essere cosí perché avevano compreso.
    Quello stesso Magnum Opus... La capacità di agire concretamente sul cosmo di un individuo modificandone la natura: una capacità divina, giusto? Perché allora sono stati, siamo - ne sono prova - in grado di riprodurla?
    E se fossero tutte stronzate? Se le tanto acclamate divinità fossero null'altro che UOMINI, seppure piú evoluti, più esperti? Se questa procedura di alterazione dell'essenza stessa dell'energia più intima di un individuo fosse soltanto un fottutissimo tassello del processo?
    Taglio corto.
    Se fossero solo dei presuntuosi palloni gonfiati che fanno il bello è il cattivo tempo, forti dell'aver completato l'ascensione ed aver fatto di tutto per inibirla a hiunqud altro? Se POTESSIMO DIVENTARE NOI STESSI LE DIVINITA' trovando i tasselli mancanti?
    »


    Aveva gli occhi spalancati all'inverosimile, infuocati di eccitazione.
    Ancora, ora anche più prepotentemente, era convinto che la follia fosse a pochi centimetri da lui, che fosse un limite oltre il quale aveva già portato un piede in attesa solo che l'altro poggiasse a terra, senza più possibilitá di ritorno.

    Fissava Estelle, passando da quell'espressione ad una di terrore contaminato da picchi di adrenalina.

    Il resto lo recapitó telepaticamente.
    Non era ancora pronto a pronunciare quelle parole.

    ♦ ...o forse sono andato oltre. Oltre la ragione, oltre il limite, oltre IL BUONSENSO.
    Prima o poi diventeró come Lui, come loro, con buona pace del non ripetere gli stessi errori e in pieno onore dell'Uroboro che ci simboleggia. ♦


    Abbassó la testa a guardarsi le punte delle scarpe, abbandonando ogni tipo di tensione muscolare in un abbandono repentino e totale, quasi una resa perfettamente mimata.

    In che razza di follia si era andato ad impelagare?

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    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
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    Estelle storse il naso per un attimo, prima di spostarsi con un leggero sbuffo e sedersi a gambe incrociate sulla moquette scura. Era stanca, ma non aveva per nulla sonno, per sfortuna del biondo. Si convinse che forse valeva la pena ascoltarlo, nonostante si vedesse chiaramente la riluttanza con cui la scozzese stava affrontando la situazione.
    Non disse una parola, limitandosi solo ad alzare un paio di volte un sopracciglio in segno di scetticismo. Eppure, una parte del discorso di lui riuscì a farle scattare qualcosa. Corrugò appena la fronte, quando accennò alla possibilità della natura umana degli dei, interrompendolo per la prima volta con voce roca e bassa.

    È meno improbabile di quanto possa sembrare - iniziò cauta - Ricordo che è successa una cosa simile. E da questo tuo punto di vista potrebbe avere molto più senso di quanto non ne abbia dato a me.

    Si mordicchiò le labbra, incerta se continuare o meno. Non gliene aveva mai parlato, con lui come a nessun altro; era qualcosa di troppo assurdo e impossibile perchè le credessero. Anche Gabriel non era certa lo avesse capito.

    È...difficile da spiegare. Ma qualche anno fa, ormai, è successo qualcosa. Non avevo mai pensato di vederla in questo modo. Per farla breve e indolore, ho sentito una voce, l'ho seguita nel mare...o forse era proprio il mare che chiamava il mio nome. Nelle profondità è stato come se due entità si unissero in una: era sempre Estelle, ma...insieme ad una più antica. Era precedente ai tempi delle guerre di Lemuria con Poseidone, credo. Per non sottomettersi al suo dominio dei mari le persone avevano un'unica possibilità. Le loro preghiere, le loro speranze, la loro forza e il desiderio di libertà furono ascoltati dal mare, che donò loro una regina. Una semidea che forse poteva competere con il Dio dei mari.
    Io.
    Il resto è senza lieto fine, la guerra è stata persa, Syphon mi ha uccisa, il regno fu spazzato via. Aserlynn, la dodicesima alchimista non riuscì a prestare soccorso in tempo. Le gesta della regina e del suo popolo che rifiutarono di piegarsi ai capricci di Poseidone le diedero ispirazione per creare l'armatura nera dei Pesci. Ironic isn't it?


    Fece una pausa, sospirando pesantemente. Cominciava a farle male la testa.

    Ancora più ironico il fatto che prima di affrontare Syphon -di nuovo - mi sia stata offerta la possibilità di riavere i miei poteri. O meglio, i poteri dell'altra Estelle. Cioè Elderstelle, quella figa ecco. Quindi, in parte, l'idea che esseri divini o semidivini abbiano radici umane non sembrerebbe così fuori dal mondo. Tuttavia.

    Calcò forse un po' troppo sull'ultima parola,mentre il suo sguardo si faceva duro e freddo agganciandosi a quello di Black Aquarius.

    Capisco il voler sviscerare l'intera faccenda, ma stai rischiando grosso, spingendoti sempre più al largo in acque dove non ho intenzione di seguirti. Non può finire bene, nè per noi nè per nessun altro. E al momento ci sono in ballo troppe altre cose: dobbiamo ricucire i rapporti diplomatici con Atene e soprattutto dobbiamo pensare all'isola.

    Si morse per un attimo la lingua, indecisa se continuare.

    Preferirei che questa cosa rimanesse tra noi,almeno al momento. Non siamo pronti. Non sono pronti. Non adesso almeno, non dopo che una figura chiave nel bene e nel male come Gabriel se ne è appena andata. Passeggia per l'isola, anzichè stare perennemente in archivio o in studio:la gente è spaesata, confusa. E in tutta onestà non credo che nemmeno gli altri cavalieri abbiano già processato per intero la cosa. Non è il momento giusto.

    Si alzò lentamente in piedi, guardando intensamente Isaac. Stava prendendo una piega che non le piaceva per niente.

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    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

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    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
    Sometimes, human places
    create inhuman monsters. [S. King]
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    Rimase letteralmente spiazzato.
    La reazione di Estelle si era rivelata più preoccupante del previsto: niente scoppi, niente urla, niente di niente. Solo un pressante alone di rassegnazione, di fredda razionalitá quasi distaccata, accompagnato da un'assurda ammissione che in effetti i pezzi potevano incastrarsi nei punti giusti.

    Il biondo quasi credette di essersi infine addormentato e di trovarsi nel bel mezzo di una situazione del tutto onirica, fino ad arrivare alla doccia gelata che gli ricordó di essere ben più che sveglio.

    Con una nuova espressione in volto, possibilmente ancora più cupa, la giovane espose tutta la sua titubanza sulla questione, pronunciando a voce alta i vari impedimenti che già lui stesso aveva vagliato ma deliberatamente accantonato per poter continuare a scavare nella questione.

    Sospiró profondamente, svuotato di tutto l'entusiasmo e finalmente in grado di tornare a ragionare in maniera quantomeno accettabile, quel tanto che bastava per affrontare una discussione che forse non era il momento di tenere ma che ormai era stata avviata.

    Poggió le mani sulla scrivania e si sporse in avanti, aperto al confronto.

    «So bene di cosa parli, ció che temi. Ho ben chiaro che è una via pericolosa sotto molteplici aspetti, per me, per noi due, per noi tutti. So che gli altri stanno ancora leccandosi le ferite e aggiungo che è ora di ammetterlo, anche tu ed io lo stiamo facendo, a nostro peculiare e distorto modo. Non voglio negarci il tempo per rimetterci in piedi, non ho alcuna intenzione di partire in quarta ed inseguire una follia nè per quanto mi è possibile farmi ossessionare come abbiamo visto accadere ad altri, ma quanto mi hai appena rivelato conferma la mia ipotesi e mi sembra un chiaro segnale che quella stessa strada che ci sta terrorizzando è l'unica che ci porterà a capire chi diavolo siamo veramente, l'unica che dia un senso all'inferno a cui siamo appena sopravvissuti.»

    Prese fiato e coraggio. Stava per proporre qualcosa che aveva potenzialitá distruttive enormi.

    «Ascolta.
    So che abbiamo parecchie cose da affrontare, che ti stai chiedendo che ne è della proposta di quel giorno e che vuoi tentare di sistemare le cose con Atene, tra l'altro decisione che sostengo in pieno, a patto che tu non perda la freddezza e allo scopo di convincerli a tutti i costi faccia stronzate.

    Pensavamo, PENSAVO, che rimuovere Gabriel dalla torre di comando potesse migliorare le cose, ma ora che è accaduto, nel modo in cui è accaduto... Non so se siamo pronti a gestire tutto con successo.
    Quello che posso dire con certezza è che ci sto provando. Lo sto facendo con tutte le mie risorse e - non pensare che non ne sia cosciente o che sia facile - lo sto facendo anche a costo di premere il pulsante di pausa sui nostri progetti.
    Sappi che non ho dimenticato NULLA, neanche per un secondo, ma proprio perché gli altri non sono pronti, perché NOI non siamo pronti, credo che la priorità assoluta sia sistemare tutto questo casino.
    Temo, come te, che sia folle, ma in fondo sono convinto che dare in pasto agli altri questa notizia bomba possa ridar loro un motore, che come ho detto possa essere una spiegazione ad eventi terribili che abbiamo vissuto non capendo neanche la metá del perché stessero succedendo. Credo che ridare a ciascuno di noi uno scopo sia fondamentale, altrimenti continueremo a tormentarci e a sopravvivere come possibile fino alla prossima minaccia che ci piomberà addosso.
    »


    Continuava a girarci intorno.
    Non aveva ancora raggiunto il livello di coraggio necessario per dirle ció che stava pensando, ma non poteva continuare cosí: non era in condizioni di temporeggiare oltre, non a quell'ora, non privo di riposo da non ricordava più neanche quando.

    «Estelle McQueen.
    Mio braccio destro, mia fidanzata e Alchimista Supremo, ti prometto solennemente che non accelereró tanto da schiantarci tutti contro un muro di esplosivi, ma sento che andare avanti è la cosa migliore che possiamo fare per l'Isola intera, per gli animi logorati di tutti noi.
    Ti chiedo di essere al mio fianco se hai dubbi sul mio giudizio, ma di non ostacolare il proseguimento della cosa. Rimettiamoci in carreggiata, torniamo al passo col mondo, stavolta ben coscienti di chi siamo e perchè combattiamo. Appena saremo certi di poter affrontare il mondo senza più esitazioni, saremo anche pronti a sposarci ed avere una famiglia.
    Ti chiedo ancora un po' di pazienza, so che è molto, ma non voglio iniziare una vita prima di avere in mano il mio destino, non se comprende anche te o dei bambini, non se non ho la certezza di poter essere una roccia ben salda per la mia famiglia e tenerla al sicuro essendo consapevole di cosa sta succedendo. Non lo sopporterei.
    »


    Dopo aver pronunciato queste parole, abbassó lo sguardo sulla superficie del tavolo da lavoro. Era dilaniato ma non voleva mostrarlo ad Estelle, non voleva che capisse quanto gli pesasse una decisione del genere, quanto fosse ben cosciente di lacerare le sue aspettative ma allo stesso tempo deciso a non soprassedere sul fatto che non voleva offrirle una vita che non fosse degna di essere vissuta a testa alta.
    Ora, semplicemente, non lo era. Che lo capisse o meno, lui stava veramente cercando di fare in modo che lo diventasse in fretta.

    narrato | « parlato » | « altri » | telepatia
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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO | -
    STATUS PSICOLOGICO | -
    STATUS CLOTH | -
    Abilità
    GHIACCIO ARCANO | Essendo tornato in possesso della Black Aquarius, Isaac torna anche in grado di far crollare le temperature e manipolare il ghiaccio. Ciò che gli risulta nuovo, però, è il fatto che il ghiaccio generato attraverso il suo stesso cosmo nasconda un potere terribile: è in grado di assorbire ed immagazzinare l'energia cosmica con cui entra a contatto. Che si tratti di un attacco o dell'avversario stesso, qualsiasi cosa emetta cosmo sarà soggetta all'effetto sanguisuga del ghiaccio di Black Aquarius, che comunque mantiene anche tutte le caratteristiche e le possibilità offensive e difensive proprie dell'elemento. Ciò significa che folate gelide, raggi a temperature bassissime contenenti cristalli, lance, sferette, agglomerati di vario tipo, armi e armature plasmate col ghiaccio, e qualsiasi cosa passi per la testa del cavaliere nero, oltre a mantenere il proprio normale grado di pericolosità, potrà assorbire energia cosmica e sfruttarla per potenziarsi ulteriormente. [NOTA: L'energia immagazzinata rimane nel ghiaccio, non è assorbita direttamente da Isaac.]

    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
    Riassunto


    Succedono COSE.
     
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    Gli occhi cremisi della ragazza non lasciarono nemmeno per un attimo la figura di Isaac. Guardandola, nessuno avrebbe capito cosa le stesse passando per la testa: uno sguardo freddo, indecifrabile.
    Estelle non reagì. In silenzio lasciò che le parole del compagno graffiassero il silenzio teso della stanza come unghie su una lavagna. Non provò niente. Non lo giudicò. Per una delle rare occasioni della sua vita, Estelle Mc.Queen accettò il fatto di non essere la priorità.

    Lo aveva affermato anche lei stessa d'altra parte: l'isola doveva ricominciare. Aveva delle riserve, dei dubbi, tante domande, ma rimase in silenzio. Isaac aveva fatto la sua scelta e lei l'avrebbe rispettata.
    Per un istante, sentì come se un macigno enorme le si fosse appena levato dallo stomaco. Si sentì libera,sollevata; non aveva più nessuna ragione per rimanere lì. Non era la prima volta che accadeva, sapeva cosa doveva fare in casi come questo. Estelle aveva bisogno di solitudine, di pace; doveva capire ma a modo suo, e senza che nessuno si intromettesse per qualsivoglia motivo. L'isola non era quel posto.
    Si avvicinò lentamente alla scrivania con passo leggero, il viso rilassato ma senza traccia di emozione alcuna. Si sfilò l'anello che portava al dito, poggiandolo davanti all'alchimista dell'Acquario: la pietra di luna incastonata nella fascia sottile d'argento riflettè la luce esterna, brillando appena.

    Hai ragione.

    Poche semplici parole, nessuna inflessione nel tono di voce.

    Ma io ho ancora bisogno di capire chi sono. Cosa vuol dire essere cavalieri neri. Per cosa voglio combattere. E lo devo fare da sola.

    Abbassò di poco lo sguardo, respirando lievemente.

    Se credi che questa sia la strada giusta da seguire non sarò io a fermarti. Ma non posso seguirti. Non ora. Prima di poter esserti accanto devo rimettere assieme i pezzi della mia storia, rimediare a degli errori commessi. Sei un ottimo cavaliere, Isaac. E sarai un ottimo capo,ne sono certa.

    La mano pallida, delicata e affusolata della scozzese sfiorò quella di lui, in una carezza leggera e quasi impalpabile, risalendo fino al suo viso. Lo sollevò piano, facendo in modo che la guardasse negli occhi per un lungo e interminabile istante.

    Io ti libero dalla promessa.

    Non vacillò nemmeno per un attimo, nonostante sentisse un nodo in gola iniziare a formarsi,inesorabile e opprimente. Appoggiò la fronte contro la sua, sfiorandogli appena il naso, ad occhi chiusi. Gli accarezzò piano la barba e la guancia, sentì il suo respiro accarezzarle le labbra poco prima che lei si scostasse, interrompendo il contatto. Non lo avrebbe baciato. Non si sarebbe lasciata baciare. Scivolò via piano come l'acqua in un ruscello, indietreggiando di un paio di passi.

    Qualsiasi cosa succeda. Fidati di me.

    Si chiuse piano la porta alle spalle, tornando in camera in silenzio. In uno zaino leggero mise il carapace nero, diverse matite e un diario. Poche cose tanto semplici quanto anonime per molti versi ma si convinse che non avrebbe avuto bisogno di altro.

    Un boato improvviso squarciò il silenzio di quella striscia di terra in mezzo al mare; un intenso picco cosmico raggiunse i cavalieri neri per un istante, prima di sparire nel nulla. Attraversò la barriera e se ne andò, senza rimorsi, senza emozioni, senza voltarsi nemmeno una volta.
    Gli abitanti dell'isola erano abituati ai capricci del mare, eppure nessuno di loro ricordava uno spettacolo tanto affascinante quanto spaventoso.
    Quella notte, Estelle abbandonò la Death Queen Island, lasciando dietro di sè solo l'oceano in tempesta e il cielo gonfio di pioggia.




    F5R3O9X

    Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri

    coizxMQ

    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, non indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche
    Altre Info
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
    Sometimes, human places
    create inhuman monsters. [S. King]
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