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    C'erano molte cose che Cor non capiva della sua nuova casa, molte cose lo confondevano e altre lo lasciavano perplesso, altre ancora gli facevano capire quanto fondamentalmente marcia fosse stata la sua esistenza fino a quel momento: lui era in una comunità, un posto dove tutti si prendevano cura del prossimo e lavoravano insieme verso un obbiettivo comune, un luogo giusto in un mondo ancora più giusto. Stando a quello che gli era stato detto una sorta di catastrofe si era abbattuta sull'isola non troppo tempo fa, una battaglia di proporzioni cosmiche avvenuta esattamente sul tappeto di casa, ma nemmeno questo aveva abbattuto lo spirito di questi Black Saints, erano riemersi dalle macerie pieni di nuova forza e avevano continuato ad andare avanti. E questo, pensò Cor, era degno di ammirazione.
    Lui pensava molto, nei momenti in cui non era occupato con le immense novità del suo nuovo impiego, a quello che era successo e a quanto fosse cambiato nella sua esistenza e, quando succedeva, trovava conforto nell'arte che meglio gli riusciva: fabbricare armi. Gli armamenti dell'isola erano notevoli, contemporaneamente più avanzati e semplici rispetto a quelli a cui era abituato lui, persino acculturarsi in un campo che lui pensava di ritenere suo portava numerose innovazioni, eppure lì era lui a poter dare una mano. Doveva ancora farci il callo, ma i suoi poteri non erano poi così male.

    Stava pensando, riflettendo su come migliorare la sua opera, smontando e rimontando uno dei fucili d'assalto che erano in dotazione alla truppa; con le armi da fuoco non era poi così portato, eppure in quel mondo erano di uso talmente tanto comune che sarebbe stato stupido non adeguarsi al riguardo.
    Era solo, seduto sugli spalti di quello che era un piccolo anfiteatro che dava in un largo spazio circolare ricoperto di sabbia, luogo dove i soldati eseguivano di solito i loro esercizi. C'erano dei bersagli, sagome umanoidi di cartone, in lontananza. Cor finì di rimontare per l'ennesima volta il fucile e, dopo essersi assicurato che fosse stato fatto tutto bene, inserì il caricatore e mise il colpo in canna. Non c'era molta luce, il sole era fortunatamente coperto da una spessa coltre di nubi che prometteva pioggia, c'era un lieve venticello che gli solleticava il volto, teso nello sforzo di mettere a fuoco il bersaglio. Sparò.
    Il fragore del colpo esploso fu seguito da una piccola esplosione nella sabbia della arena, che sollevò una piccola nube di polvere, lontano almeno quindici metri dal punto che voleva colpire. Cor fece un mezzo sorriso prima di togliere il caricatore dall'arma e posare l'aggeggio al suo fianco, vicino alla sua nuova armatura: non poteva farci nulla, con le armi da fuoco non era portato per niente.
    CITAZIONE
    Nome: Cor
    Energia: Blu
    Stato Cloth (Grado VI): integra
    Stato fisico: ottimo
    Stato psicologico: tranquillo
    Abilità:
    Oh Blood, cover the earth (Oricalco Nero)
    CITAZIONE
    Black Libra non è solo un guerriero nel comune senso del termine, egli prima di combattere comprende ogni singolo dettaglio di tutto ciò che lo circonda, ciò ovviamente include ciò che più gli sta vicino: la sua stessa armatura. Cor ha il controllo totale sull'Oricalco Nero, un materiale che, opportunamente lavorato, forma le Black Cloth stesse; la sua manipolazione su di esso è assoluto, talmente tanto perfetto da poterlo creare dal nulla ricorrendo esclusivamente al suo cosmo come base, riuscendo a manipolarlo nelle maniere più disparate.
    Normalmente una massa di liquido nero informe, al comando del suo creatore l'Oricalco assumerà qualsiasi forma, sia di arma o di scudo, di onda anomala o di barriera difensiva, quasi tutto è possibile con il dominio di questo elemento. Inoltre il materiale possiederà un'ulteriore capacità, insita nella sua stessa natura: infatti l'Oricalco è un ottimo contenitore e dispersore di cosmo, dando ad ogni attacco e difesa generato tramite esso la capacità di dissipare e assorbire l'energia cosmica con cui viene in contatto e quella del suo nemico.

    Oh Blood, curse me (Gravità)
    CITAZIONE
    Black Libra non si ferma a comprendere e a manipolare solo il materiale della sua armatura, anzi. La sua forza di volontà riesce a piegare la più normale forza che tiene l'uomo ancorato al suolo: la gravità. Imponendo il proprio desiderio sul mondo circostante, Cor può alterare la gravità a suo piacimento, generando potenti fenomeni di attrazione e repulsione centrati non solo a partire dal proprio corpo, ma potenzialmente da qualsiasi cosa possa entrare in contatto con il proprio cosmo; tuttavia tale potere non si ferma a questo, è possibile infatti alterare la gravità in tutta la propria area d'azione, azzerandola o potenziandola svariate volte, l'unico limite a questo è la fantasia di Black Libra.

    Oh Blood, abide to death (Armi Runiche)
    CITAZIONE
    Dopo un certo evento, Cor si è ritrovato nella situazione di dover forzatamente apprendere i rudimenti di un mestiere non suo o affrontare le conseguenze dell'essere impreparato, scegliendo dunque la prima opzione e riuscendo nel suo intento con risultati alquanto spettacolari; il suo talento nell'arte di forgiare e utilizzare armi è impareggiabile, secondo solo al suo ingegno in tale campo, permettendogli di generare un arsenale mai visto prima. Tali armi, oltre a condividere la resistenza dell'armatura, sono state infuse di potere tramite oscuri rituali runici, risultando nell'acquisizione di abilità straordinarie.
    Alcune armi sono reliquie che Cor ha trovato nei suoi viaggi e reso sue, ma la maggior parte sono state assemblate da zero e rese oggetti superiori esclusivamente dalla volontà di Black Libra, altre ancora sono imitazioni e reinterpretazioni di armi appartenute ad altri cacciatori di cui Cor ha studiato e assimilato lo stile di combattimento. E' possibile avere una sola arma per livello energetico e solamente una attiva alla volta, le armi manifesteranno le loro capacità speciali solo se impugnate, mentre se lanciate avranno solo le capacità fisiche.
     
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    Abituarsi alla nuova natura rigogliosa di DeathQueen era una delle attività che il biondo ancora non era riuscito a completare, un po' come tutte le altre a dire il vero: nell'ultimo periodo era successo di tutto e la sua concentrazione toccava quasi i minimi storici.

    Era inquieto: sapeva di avere un grossa responsabilità sulle spalle ora, molto più grande di quanta ne avesse mai avuta, come sapeva bene che come inizio non stava andando affatto per il verso giusto.
    Si ripeteva dalla mattina alla sera che presiedere il Consiglio non lo rendeva il capo, ma non poteva fare altro che pretendere da se stesso di dover essere una guida, un modello, un faro che potesse indicare la nuova direzione a tutti, ma la verità era una e una sola: non stava combinando nulla.

    Quella mattina si sveglió e il suo primo pensiero fu:

    Se non risolvo nulla, è inutile incaponirsi, anzi, controproducente.
    Al diavolo tutto, oggi si VIVE quest'isola per com'è adesso, staccare la spina per qualche ora potrebbe aiutare, no?


    Si preparó, prese il suo solito caffè con l'immancabile cucchiaino di zucchero e finalmente uscí di casa, iniziando a passeggiare tra le fronde in direzione del centro dell'isola.

    Immerso nella contemplazione dell'assurda serenitá che aleggiava in quella giornata di sole splendente, passó davanti all'armeria e si accertó che anche lí tutto stesse procedendo senza intoppi, quindi tiró avanti fino a scorgere qualcuno nel ring di sabbia costruito di recente per poter sperimentare i nuovi gioiellini in tutta tranquillitá.

    Dev'essere lui! Non poteva esserci incontro migliore, staccare la spina per tornare ad affrontare i problemi da un'altra prospettiva fa perfettamente rima col passare un po' di tempo con qualcuno la cui prospettiva è giá diversa!

    --+--



    Quando Cor rimise a posto il fucile sembrava poco sorpreso di aver mancato il bersaglio, almeno quanto lo era Isaac per il fatto che non si fosse accorto di niente.
    Quando la nuvola di sabbia inizió a diradarsi, la sagoma del biondo fu chiaramente visibile anche al nuovo arrivato, ma l'Acquario presumeva che nonostante fosse comprensibile che avesse problemi di vista con tutta quella luce, almeno gli altri sensi avrebbero giá dovuto palesargli il suo arrivo.

    «Perché fai quella faccia? Non hai mirato male, ho deviato io il proiettile!» esordí, con il sorrisetto divertito sul volto di chi stuzzica amici di vecchia data.
    Poteva essere vero che si conoscevano da praticamente zero, ma gli eventi che avevano affrontato e le condizioni in cui l'avevano fatto rendevano senza ombra di dubbio genuina una definizione del genere.

    «Ti dai da fare eh, Cor? Non vorrei distoglierti brutalmente dal tuo lavoro, ma se ti va, questa potrebbe essere la giornata perfetta per darci una mano a vicenda. Puoi crederci o no, ma quest'isola è per molti versi nuova anche per me. Ti va di farci un po' meglio l'abitudine insieme? Io bisogno di qualcuno che non sia legato a doppio filo al prima mentre tu vorresti saperne qualcosa, no?»

    Gettó la sigaretta ormai finita oltre la recinzione, cercando di muoversi abbastanza velocemente da nascondere il livido che si era istantaneamente generato sul dorso della mano che aveva usato per deviare il proiettile, con l'attenzione rivolta all'arma che il nuovo compagno aveva appena usato per sparare.

    E fa anche la faccia abbattuta... Se lavora a questi ritmi, faremo enormi passi avanti in tempo record!

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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO | ottimo
    STATUS PSICOLOGICO | meh
    STATUS CLOTH | /
    Abilità
    GHIACCIO ARCANO | Essendo tornato in possesso della Black Aquarius, Isaac torna anche in grado di far crollare le temperature e manipolare il ghiaccio. Ciò che gli risulta nuovo, però, è il fatto che il ghiaccio generato attraverso il suo stesso cosmo nasconda un potere terribile: è in grado di assorbire ed immagazzinare l'energia cosmica con cui entra a contatto. Che si tratti di un attacco o dell'avversario stesso, qualsiasi cosa emetta cosmo sarà soggetta all'effetto sanguisuga del ghiaccio di Black Aquarius, che comunque mantiene anche tutte le caratteristiche e le possibilità offensive e difensive proprie dell'elemento. Ciò significa che folate gelide, raggi a temperature bassissime contenenti cristalli, lance, sferette, agglomerati di vario tipo, armi e armature plasmate col ghiaccio, e qualsiasi cosa passi per la testa del cavaliere nero, oltre a mantenere il proprio normale grado di pericolosità, potrà assorbire energia cosmica e sfruttarla per potenziarsi ulteriormente. [NOTA: L'energia immagazzinata rimane nel ghiaccio, non è assorbita direttamente da Isaac.]

    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
    Riassunto



     
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    Tra tutto, la cosa che più estraniava Cor era la strana fissazione che la gente di quel mondo aveva con le armature. Non era tanto una questione di impedimento nella lotta, fortunatamente non erano poi così tanto ingombranti, ma più che altro a livello concettuale: lui era abituato a evitare colpi, ad effettuare rapide schivate o ad impedire che il nemico attaccasse, di conseguenza aveva regolato il suo stile di combattimento per essere più mobile. Con quell'armatura avrebbe potuto permettersi di essere più statico, di subire dei colpi e poi contrattaccare, cosa che poteva essere un vantaggio per lui ma doveva ovviamente abituarcisi; inoltre, avere tutto quel metallo addosso gli dava ancora una sensazione di sbagliato, sensazione che sarebbe dovuta sparire quanto prima visto che praticamente chiunque in quel mondo pareva averne una. Stare lì senza alcuna protezione non era possibile.
    Era talmente tanto preso dalle sue riflessioni che non si accorse dell'arrivo di qualcun altro, fino a che questo non parló.

    Ehi.
    Salutó Isaac con un lieve cenno del capo, seguito da un appena accennato sollevarsi del labbro che, forse, sarebbe potuto interpretarsi come un sorriso. Il biondino non gli dispiaceva tutto sommato, aveva visto persone ben peggiori e perlomeno la sua dedizione era sincera, sembrava un capo discreto, ma per giudizi definitivi avrebbe aspettato di vedere in prima persona come avrebbe gestito il potere che aveva tra le mani. Ignoró la palese sbruffonata che aveva fatto nel deviare il suo proiettile, di certo non intendeva male, forse.
    Ascoltó il lungo, troppo lungo, discordo di Isaac senza fare una piega dall'inizio alla fine, limitandosi a fissarlo negli occhi dalla sua posizione seduta. Sospiró, non perchè fosse stanco o altro, stava solo constatando qualcosa con sé stesso.
    Qui parlate tanto, dite in dieci parole cose per le quali ne basterebbero due. Non ni sto riferendo a te, non nello specifico almeno, sto solo constatando che è tutto molto diverso da come sono abituato. E non credere che me ne stia lamentando.
    Quella, nelle sue intenzioni, doveva essere una mezza battuta ma, come sempre, il suo tono sempre lineare e l'espressione neutra rendevano difficile capirlo.
    Non mi dispiace qui ma ho bisogno di tempo per ambientarmi. Se vuoi sapere cosa ne penso sulle mie mansioni...
    Fece un rapido cenno col capo al fucile buttato sul gradino.
    So fare solo due cose: una è fabbricare armi e, come vedi, ci sto lavorando. L'altra è combattere e, curiosamente, da quando sono qui non ho ancora avuto modo di esercitarmici.
    Guardó Isaac di sottecchi, quasi soppesandolo con lo sguardo, poi, sempre con la sua solita espressione enigmatica, gli fece un evidente ghigno.
    Dí un po', non è che ti va di prenderci a pugni? In nome della scienza, ovviamente.

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    Black Libra non è solo un guerriero nel comune senso del termine, egli prima di combattere comprende ogni singolo dettaglio di tutto ciò che lo circonda, ciò ovviamente include ciò che più gli sta vicino: la sua stessa armatura. Cor ha il controllo totale sull'Oricalco Nero, un materiale che, opportunamente lavorato, forma le Black Cloth stesse; la sua manipolazione su di esso è assoluto, talmente tanto perfetto da poterlo creare dal nulla ricorrendo esclusivamente al suo cosmo come base, riuscendo a manipolarlo nelle maniere più disparate.
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    Alcune armi sono reliquie che Cor ha trovato nei suoi viaggi e reso sue, ma la maggior parte sono state assemblate da zero e rese oggetti superiori esclusivamente dalla volontà di Black Libra, altre ancora sono imitazioni e reinterpretazioni di armi appartenute ad altri cacciatori di cui Cor ha studiato e assimilato lo stile di combattimento. E' possibile avere una sola arma per livello energetico e solamente una attiva alla volta, le armi manifesteranno le loro capacità speciali solo se impugnate, mentre se lanciate avranno solo le capacità fisiche.
     
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    II



    Come Isaac giá sapeva, Cor era un tipo strambo: la sua espressione era quasi perennemente illeggibile tranne in casi estremi, tuttavia lo comprendeva.

    Vivere dove aveva vissuto lui non poteva che portare a quell'esito, anzi, con ogni probabilità doveva essere stato terribilmente forte e fortunato per venirne fuori con cosí poco.
    Chissá, col passare del tempo e con i nuovi compagni, magari avrebbe anche potuto imparare a prendere determinate situazioni con più leggerezza.

    Gli sorrise.
    La sua constatazione sulla loquacitá portó l'Acquario a riflettere su quanto effettivamente fosse il primo a dilungarsi sempre molto con le parole, preferendo in tutti i casi mettere bene in chiaro tutto. Troppo? Probabile, ma era fermamente convinto dell'impossibilità di cambiare le cose senza comunicazione o della necessità di avere certezze sull'inevitabile uso della violenza.

    A tal proposito, fu sorpreso dalla proposta del compagno: «Dí un po', non è che ti va di prenderci a pugni? In nome della scienza, ovviamente.»

    Il suo sorriso si tramutó in un accenno di risata, era tanto divertito quanto genuinamente sorpreso da un approccio del genere.

    Diretto, essenziale, quasi brutale nell'andare dritto al punto: questo ragazzo puó diventare sia il migliore degli assi nella manica che il peggior imprevedibile jolly.

    «D'accordo. Sfida accettata!» gli rispose, come rispose a se stesso finendo quel filone di pensieri.

    Avrebbe trasformato quel giovane nel suo miglior uomo a disposizione; in maniera un po' distorta poteva quasi rivedere in lui qualcosa di se stesso, il che metteva il biondo nella posizione che a suo tempo era stata di Gabriel: stavolta era lui ad avere la responsabilità, stavolta non avrebbe permesso che il ciclo di autodistruzione dei Black Saint ricominciasse.

    Lasció fluire in maniera impetuosa il suo cosmo, pronto ad affrontare colui che aveva appena identificato come suo primo pupillo ma lasciandogli la prima mossa.

    Game on.

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    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
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    Non pensava che Isaac avrebbe accettato la sua sfida, forse perché a Cor non sembrava il tipo che faceva prettamente quello per allenarsi, per questo fu piacevolmente sopreso dall'assenso del suo capo. Quel tipo era forte come lui, se non di più, sarebbe stato un divertente esercizio testare i suoi limiti e il controllo che aveva raggiunto sul suo nuovo potere sul campo.
    Personalmente, dire che a Cor piaceva combattere era un eufemismo: lui amava combattere, viveva nella lotta e respirava morte, adorava mettere alla prova forza e ingegno contri avversari potenti, anche più di lui, e la soddisfazione che traeva da ció era probabilmente una delle cose che l'avevano tenuto sano di mente nell'inferno che aveva vissuto.

    Fece un cenno alla sua armatura, che si scompose in una miriade di particelle rosse per poi riapparirgli addosso in tutto il suo peso. Ecco, cominciava già a sentirsi impedito da quell'ammasso di ferraglia, solo l'avvertire il peso sugli arti era sufficiente a fargli provare un certo fastidio. Ignoró la sensazione e rivolse tutte le attenzioni verso il suo avversario, cominciando a pensare alla strategia migliore per approcciarsi a quella lotta: lui preferiva il combattimento corpo a corpo e questo, presumibilmente, Isaac lo aveva intuito e avrebbe preso contromisure al riguardo. Doveva cercare di sorprenderlo sfruttando una combinazione di tutti i suoi poteri. Cor aprì la mano e, in un istante, materializzó la Rakuyo.
    Agí immediatamente, creando una decina di piccole sferette di oricalco, grandi quanto falangi, dinnanzi a lui, nello stesso momento attivó il potere della sua arma, iniziando a manipolare lo scorrere del tempo su sé stesso e le sue munizioni. Immediatamente le sfere furono sparate verso Isaac a tutta velocità, sospinte sia dall'accellerazione temporale che da una potente spinta gravitazionale, mirando a colpirlo in testa, sulle spalle e all'altezza delle ginocchia; tuttavia non era questa la vera offensiva.
    Le sfere erano un mero diversivo di forza trascurabile, avrebbero dovuto semplicemente distrarre Isaac per quel microscopico secondo che avrebbe consentito a Cor di agire. Seguendo le sfere, anche Cor stesso si proiettó in avanti, sospinto sia dal tempo che dalla gravità, mirando a menare un colpo con la Rakuyo sulla spalla di Isaac, in obliquo dall'alto verso il basso.

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    Riassunto: come attacco debole sparo delle palline di oricalco usando sia tempo che gravità, con lo stesso principio mi "sparo" in avanti cercando di tirarti una spadata come attacco principale.
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    Black Libra non è solo un guerriero nel comune senso del termine, egli prima di combattere comprende ogni singolo dettaglio di tutto ciò che lo circonda, ciò ovviamente include ciò che più gli sta vicino: la sua stessa armatura. Cor ha il controllo totale sull'Oricalco Nero, un materiale che, opportunamente lavorato, forma le Black Cloth stesse; la sua manipolazione su di esso è assoluto, talmente tanto perfetto da poterlo creare dal nulla ricorrendo esclusivamente al suo cosmo come base, riuscendo a manipolarlo nelle maniere più disparate.
    Normalmente una massa di liquido nero informe, al comando del suo creatore l'Oricalco assumerà qualsiasi forma, sia di arma o di scudo, di onda anomala o di barriera difensiva, quasi tutto è possibile con il dominio di questo elemento. Inoltre il materiale possiederà un'ulteriore capacità, insita nella sua stessa natura: infatti l'Oricalco è un ottimo contenitore e dispersore di cosmo, dando ad ogni attacco e difesa generato tramite esso la capacità di dissipare e assorbire l'energia cosmica con cui viene in contatto e quella del suo nemico.

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    Black Libra non si ferma a comprendere e a manipolare solo il materiale della sua armatura, anzi. La sua forza di volontà riesce a piegare la più normale forza che tiene l'uomo ancorato al suolo: la gravità. Imponendo il proprio desiderio sul mondo circostante, Cor può alterare la gravità a suo piacimento, generando potenti fenomeni di attrazione e repulsione centrati non solo a partire dal proprio corpo, ma potenzialmente da qualsiasi cosa possa entrare in contatto con il proprio cosmo; tuttavia tale potere non si ferma a questo, è possibile infatti alterare la gravità in tutta la propria area d'azione, azzerandola o potenziandola svariate volte, l'unico limite a questo è la fantasia di Black Libra.

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    Dopo un certo evento, Cor si è ritrovato nella situazione di dover forzatamente apprendere i rudimenti di un mestiere non suo o affrontare le conseguenze dell'essere impreparato, scegliendo dunque la prima opzione e riuscendo nel suo intento con risultati alquanto spettacolari; il suo talento nell'arte di forgiare e utilizzare armi è impareggiabile, secondo solo al suo ingegno in tale campo, permettendogli di generare un arsenale mai visto prima. Tali armi, oltre a condividere la resistenza dell'armatura, sono state infuse di potere tramite oscuri rituali runici, risultando nell'acquisizione di abilità straordinarie.
    Alcune armi sono reliquie che Cor ha trovato nei suoi viaggi e reso sue, ma la maggior parte sono state assemblate da zero e rese oggetti superiori esclusivamente dalla volontà di Black Libra, altre ancora sono imitazioni e reinterpretazioni di armi appartenute ad altri cacciatori di cui Cor ha studiato e assimilato lo stile di combattimento. E' possibile avere una sola arma per livello energetico e solamente una attiva alla volta, le armi manifesteranno le loro capacità speciali solo se impugnate, mentre se lanciate avranno solo le capacità fisiche.

    Rakuyo (Tempo)
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    Cor ha costruito quest'arma basandosi sugli appunti e le ricerche lasciati da un'antica cacciatrice e, dopo innumerevoli dubbi e tentativi, ha deciso di conferirle l'abilità di interferire con lo scorrere del tempo più per una drammatica ironia che solo lui ha visto e compreso.
    La Rakuyo nella sua forma originale si presenta come una spada a doppia lama, una più lunga e incurvata come una katana e un'altra più piccola e diritta, come una corta daga.
    Una volta brandita, la Rakuyo potrà esercitare controllo sul tempo stesso rallentando nemici o velocizzando Cor e i suoi alleati, sebbene nel primo caso sarebbe possibile contrastare la forza di rallentamento opponendovi potere cosmico o fisico adeguato.


    Edited by LukeZ12 - 21/5/2018, 16:07
     
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    III



    Cor fu veloce nel richiamare l'armatura, materializzare un'arma e iniziare ad attaccare, ma non era ancora nulla che Isaac potesse non aspettarsi.
    Lasciò anche lui che l'armatura si componesse addosso al suo corpo, quindi il cosmo che stava già lasciando fluire attorno a lui fece precipitare la temperatura attorno a lui generando pulviscolo di ghiaccio, mentre uno spesso strato di ghiaccio irregolare ricopriva interamente gli avambracci, le parti dalle ginocchia in giù e la zona centrale del torso.

    Inveì mentalmente nell'accorgersi che, nonostante la sua velocità d'esecuzione, quella dell'attacco di Cor sembrava essere superiore, che nonostante la zona di gelo, non stava guadagnando abbastanza tempo.

    Al diavolo! E' schifosamente veloce!

    Strinse i denti mentre portava le braccia incrociate al viso per difendersi dalle sfarette, aggiungendo all'ultimo secondo uno slancio all'indietro in modo da prepararsi all'arrivo di Cor, che aveva intravisto essere in procinto di piombargli addosso oltre i proiettili durante il movimento degli arti superiori.

    L'impatto fu duro: l'azione di assorbimento cosmico del ghiaccio smorzò in parte il potenziale offensivo dell'orialco, ma il dolore c'era e non era trascurabile. Cor sopraggiunse col suo fendente mentre Isaac era in caduta all'indietro e finalmente l'azione del biondo potè concretizzarsi: la spadata si infranse di nuovo contro gli avambracci congelati, crepando lo strato di ghiaccio e impattando violentemente contro l'armatura. Contemporaneamente, il ghiaccio andava rigenerandosi a partire dalla superficie rimasta, cercando di inglobare l'arma del compagno e rendergli difficili i movimenti successivi.
    Lo strato gelido sulle gambe intanto aveva prodotto degli spuntoni che avrebbero dovuto rendere il calcio a piedi paralleli più pericoloso: le gambe dell'Acquario Nero erano ormai in aria a seguito dello slancio all'indietro, motivo per il quale gli fu possibile tentare di colpire Cor, potenzialmente ancora intento a cercare di liberare la spada, e scaraventarlo lontano.

    «Non così in fretta, amico!» disse prima di sorridere durante il gesto atletico.
    Sapeva bene che l'altro era a conoscenza del suo trovarsi a disagio a distanza ravvicinata e la cosa lo divertì: non amava quelle circostanze, ma non voleva affatto dire che fosse necessariamente un suo punto debole.

    Beh, si prospettava un allenamento coi fiocchi, per lo meno!

    narrato | « parlato » | « altri » | telepatia
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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO | dolorante agli avambracci che hanno preso le botte.
    STATUS PSICOLOGICO | è.é
    STATUS CLOTH | bella botta sotto la spada.
    Abilità
    GHIACCIO ARCANO | Essendo tornato in possesso della Black Aquarius, Isaac torna anche in grado di far crollare le temperature e manipolare il ghiaccio. Ciò che gli risulta nuovo, però, è il fatto che il ghiaccio generato attraverso il suo stesso cosmo nasconda un potere terribile: è in grado di assorbire ed immagazzinare l'energia cosmica con cui entra a contatto. Che si tratti di un attacco o dell'avversario stesso, qualsiasi cosa emetta cosmo sarà soggetta all'effetto sanguisuga del ghiaccio di Black Aquarius, che comunque mantiene anche tutte le caratteristiche e le possibilità offensive e difensive proprie dell'elemento. Ciò significa che folate gelide, raggi a temperature bassissime contenenti cristalli, lance, sferette, agglomerati di vario tipo, armi e armature plasmate col ghiaccio, e qualsiasi cosa passi per la testa del cavaliere nero, oltre a mantenere il proprio normale grado di pericolosità, potrà assorbire energia cosmica e sfruttarla per potenziarsi ulteriormente. [NOTA: L'energia immagazzinata rimane nel ghiaccio, non è assorbita direttamente da Isaac.]

    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
    Riassunto



     
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    Nel fervore del combattimento Cor si sentiva a casa, quando il sangue gli scorreva nelle vene a tutta birra e il cuore minacciava di scoppiargli in petto tutto nella sua mente diventava chiaro, i pensieri si annullavano e tutto diventava un unico flusso di indescrivibile chiarezza che scorreva verso un unico obbiettivo: vincere. Cor voleva vincere sempre e comunque, che si trattasse di allenamento semplice o di lotta per la vita, lui profondeva ogni singolo sforzo ed energia per ottenere sempre e comunque il risultato migliore, che fosse o il diritto di continuare a respirare o un miglioramento delle sue tecniche di combattimento, non importava.
    L'unica cosa a contare era emergere vittorioso e vivo alla fine della giornata, i mezzi utilizzati per ottenere questo risultato o i cadaveri che si era lasciato alle spalle erano poco importanti. Cor non era un fanatico, non lo era mai stato, ma c'era una parte della sua essenza che non sarebbe mai potuta sopravvivere nel suo mondo senza spezzarsi, e fu così che, in un universo privo della minima soddisfazione, lui aveva posto come fondamenta della sua sanità il folle desiderio di non venire mai sconfitto.
    Assolutamente non una cosa salutare, ma ben poche persone avevano il diritto di criticare come funzionava il suo cervello.

    La Rakuyo tagliò il ghiaccio difensivo di Isaac come se fosse stato burro, fermandosi sull'avambraccio dell'armatura con un sonoro trillo metallico. Da un lato se lo sarebbe aspettato, dopotutto era estremamente difficile per un'arma da taglio penetrare difese di quel tipo, ma quell'attacco era un semplice modo per scaldarsi, oltre che valutare come il suo avversario gestiva attacchi corpo a corpo, e la risposta che aveva avuto era estremamente positiva: Isaac poteva essere messo in difficoltà con il tipo di combattimento con il quale Cor aveva maggiore affinità.
    Prima che potesse muoversi per dare seguito al suo attacco, Black Libra si rese conto che non poteva riportare la Rakuyo indietro per il semplice motivo che il ghiaccio del biondo le si era avvolto contro, rendendo impossibile tale manovra; mh, mossa teoricamente giusta, ma Cor era la persona peggiore contro cui effettuarla, dopotutto non aveva una sola e unica arma. Lasciò andare la spada e si preparò a richiamare una nuova arma, ma poi capì di non averne il tempo.
    Il calcio che vide arrivare all'altezza del petto però lo colse in contropiede, costringendolo a ritardare l'azione offensiva in favore di un'ovvia difesa. L'istinto sarebbe stato quello di incrociare le braccia al petto e attutire l'impatto in quel modo, ma lui si trattenne: le braccia gli servivano perfettamente in salute, un colpo di quel tipo avrebbe potuto portargli danni o comunque rallentare i suoi movimenti, cosa che lui non poteva permettersi.
    Formò una patina di oricalco su tutto il petto per assorbire l'impatto in arrivo, impatto che arrivò immancabile. Gli spuntoni, fortunatamente, si spaccarono prima sul suo elemento e poi sull'armatura, ma il colpo non era niente male, aveva certamente sentito per un momento il fiato accorciarglisi e il suo corpo venire proiettato verso l'alto. Tuttavia, adesso era il suo turno.
    Per prima cosa, non appena si rese conto che l'attacco era stato sufficientemente potente da scaraventarlo via, Cor semplicemente disse di no e, con i suoi poteri gravitazionali, semplicemente arrestò il suo volo a pochi metri da Isaac. Fluttuò per un singolo istante, poi le forze gravitazionali lo sospinsero a tutta forza verso il suo avversario, mentre nelle sue mani appariva un possente maglio; Black Libra lo irrorò di cosmo, preparandosi a sferrare un colpo al petto che sfruttasse al massimo sia l'energia cinetica datogli dalla spinta gravitazionale, sia il potere sonico del martello stesso, scaricandolo tutto sul bersaglio.

    CITAZIONE
    Nome: Cor
    Energia: Blu
    Stato Cloth (Grado VI): integra
    Stato fisico: lieve contusione all'altezza delle costole, ottimale.
    Stato psicologico: tranquillo
    Riassunto: Poco da capire, mi lancio a tutta birra per tirarti una martellata bella potente
    Abilità:
    Oh Blood, cover the earth (Oricalco Nero)
    CITAZIONE
    Black Libra non è solo un guerriero nel comune senso del termine, egli prima di combattere comprende ogni singolo dettaglio di tutto ciò che lo circonda, ciò ovviamente include ciò che più gli sta vicino: la sua stessa armatura. Cor ha il controllo totale sull'Oricalco Nero, un materiale che, opportunamente lavorato, forma le Black Cloth stesse; la sua manipolazione su di esso è assoluto, talmente tanto perfetto da poterlo creare dal nulla ricorrendo esclusivamente al suo cosmo come base, riuscendo a manipolarlo nelle maniere più disparate.
    Normalmente una massa di liquido nero informe, al comando del suo creatore l'Oricalco assumerà qualsiasi forma, sia di arma o di scudo, di onda anomala o di barriera difensiva, quasi tutto è possibile con il dominio di questo elemento. Inoltre il materiale possiederà un'ulteriore capacità, insita nella sua stessa natura: infatti l'Oricalco è un ottimo contenitore e dispersore di cosmo, dando ad ogni attacco e difesa generato tramite esso la capacità di dissipare e assorbire l'energia cosmica con cui viene in contatto e quella del suo nemico.

    Oh Blood, curse me (Gravità)
    CITAZIONE
    Black Libra non si ferma a comprendere e a manipolare solo il materiale della sua armatura, anzi. La sua forza di volontà riesce a piegare la più normale forza che tiene l'uomo ancorato al suolo: la gravità. Imponendo il proprio desiderio sul mondo circostante, Cor può alterare la gravità a suo piacimento, generando potenti fenomeni di attrazione e repulsione centrati non solo a partire dal proprio corpo, ma potenzialmente da qualsiasi cosa possa entrare in contatto con il proprio cosmo; tuttavia tale potere non si ferma a questo, è possibile infatti alterare la gravità in tutta la propria area d'azione, azzerandola o potenziandola svariate volte, l'unico limite a questo è la fantasia di Black Libra.

    Oh Blood, abide to death (Armi Runiche)
    CITAZIONE
    Dopo un certo evento, Cor si è ritrovato nella situazione di dover forzatamente apprendere i rudimenti di un mestiere non suo o affrontare le conseguenze dell'essere impreparato, scegliendo dunque la prima opzione e riuscendo nel suo intento con risultati alquanto spettacolari; il suo talento nell'arte di forgiare e utilizzare armi è impareggiabile, secondo solo al suo ingegno in tale campo, permettendogli di generare un arsenale mai visto prima. Tali armi, oltre a condividere la resistenza dell'armatura, sono state infuse di potere tramite oscuri rituali runici, risultando nell'acquisizione di abilità straordinarie.
    Alcune armi sono reliquie che Cor ha trovato nei suoi viaggi e reso sue, ma la maggior parte sono state assemblate da zero e rese oggetti superiori esclusivamente dalla volontà di Black Libra, altre ancora sono imitazioni e reinterpretazioni di armi appartenute ad altri cacciatori di cui Cor ha studiato e assimilato lo stile di combattimento. E' possibile avere una sola arma per livello energetico e solamente una attiva alla volta, le armi manifesteranno le loro capacità speciali solo se impugnate, mentre se lanciate avranno solo le capacità fisiche.

    Boom Hammer (Sonoro)
    CITAZIONE
    E' comprovato che a volte le soluzioni più semplici sono le migliori, dunque cosa c'è di meglio di una delle armi più antiche dell'umanità? Nonostante sia molto semplice, sia nell'aspetto che nell'applicazione pratica, il Boom Hammer risulta tremendamente efficace in ogni caso.
    Si presenta come un possente martello a due mani che, già solo guardandolo, si rivela essere in grado di sferrare colpi devastanti, ma il suo vero potere è ben altro e molto più efficace. Ogni colpo del Boom Hammer può rilasciare un potentissimo impatto sonoro che, oltre all'ovvio danno di una forte martellata, può danneggiare ulteriormente il nemico. Il suono, se generato con sufficiente forza, può spaccare timpani e ossa, lacerando i muscoli e agendo in maniera terribile.

    Tecniche: A Call Beyond
    CITAZIONE
    Cor brandisce il martello con entrambe le mani e, apparentemente attaccando il nulla, davanti a lui appaiono gli evidenti segni di una
    invisibile devastazione che si avvicinano sempre di più allo sfortunato nemico. Menando un colpo col Boom Hammer, questo rilascerà tutto il suo potere in una gigantesca onda di energia sonora che cercherà di ghermire il nemico per sottoporlo a tutti i danni di questa insidiosa abilità.
    Questa tecnica è ancora più efficace se utilizzata in corpo a corpo, nel momento in cui il martello impatta contro il corpo nemico.
     
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    IV



    Non una parola: soltanto fatti.
    Cor aveva incassato il colpo ma non si era lasciato scaraventare via grazie ai suoi poteri gravitazionali e non si fece nemmeno abbattere dall'impossibilità di continuare ad usare la spada. Stava letteralmente fluttuando sopra Isaac quando sfoderó un enorme martello che non esitó a scaraventare contro il biondo.

    EHIEHIEHI!!! urló mentalmente tra sè e sè l'Acquario Nero, mentre continuava a far calare la temperatura attorno a loro aumentando il pulviscolo e imbastiva in fretta e furia ció che avrebbe dovuto essere una lastra ghiacciata ricoperta di sigilli.

    Non ebbe il tempo di difendersi interamente, ma quel tanto che bastava per non prendere in pieno il colpo all'addome. Lo scontro fu micidiale: i sigilli e la natura oscura del suo cosmo gelido fecero il loro attutendo la componente cosmica della botta e cercando di interferire per quanto possibile con i suoni emessi dall'impatto, ma il martello in quanto arma e praticamente tutti i danni sonori si erano fatti ben piú che sentire.

    Urló di dolore nonostante l'ulteriore protezione garantitagli dalla placca ghiacciata e dall'armatura, sputando un grosso grumo di sangue e stringendo gli occhi a causa del rumore assordante che stava anche iniziando a fargli sanguinare le orecchie, ma questo non gli impedí di mettere insieme un sorriso beffardo un paio di istanti dopo.

    Attorno a loro la zona fu quasi devastata: il biondo era sprofondato di qualche centimetro a seguito del grosso impatto e dello scontro di energie, che non avevano causato esplosioni fisiche ma un'ondata cosmico-sonora aveva avuto forti ripercussioni sul terreno e mandato in pezzi il recinto e parti della vegetazione circostante.

    Con tanti saluti alla nuova rigogliosa Deathmatch Queen Island! pensó, ironico.

    Ormai il freddo doveva aver raggiunto un livello sufficiente per sortire effetto sul Libra Nero ed il pulviscolo ghiacciato probabilmente iniziava ad entrare in contatto col suo corpo con l'intento di divorarne le energie cosmiche.

    Inoltre, ed in questo consisteva principalmente la sua offensiva, tese un braccio verso il corpo del compagno e lasció partire un enorme ondata di energia spirituale pregna di anime sibilanti il cui scopo era recidere temporaneamente i collegamenti tra corpo e spirito di Corpo, causandogli un dolore tale da rendergli difficile muoversi o mantenere la concentrazione nei secondi successivi.

    Doveva assolutamente trovare il modo di togliersi da lí.

    narrato | « parlato » | « altri » | telepatia
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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO | spalla dolorante, addome anche peggio
    STATUS PSICOLOGICO | AHAHAHDAJE
    STATUS CLOTH | Ammaccata spallaccio e pettorale.
    Abilità
    GHIACCIO ARCANO | Essendo tornato in possesso della Black Aquarius, Isaac torna anche in grado di far crollare le temperature e manipolare il ghiaccio. Ciò che gli risulta nuovo, però, è il fatto che il ghiaccio generato attraverso il suo stesso cosmo nasconda un potere terribile: è in grado di assorbire ed immagazzinare l'energia cosmica con cui entra a contatto. Che si tratti di un attacco o dell'avversario stesso, qualsiasi cosa emetta cosmo sarà soggetta all'effetto sanguisuga del ghiaccio di Black Aquarius, che comunque mantiene anche tutte le caratteristiche e le possibilità offensive e difensive proprie dell'elemento. Ciò significa che folate gelide, raggi a temperature bassissime contenenti cristalli, lance, sferette, agglomerati di vario tipo, armi e armature plasmate col ghiaccio, e qualsiasi cosa passi per la testa del cavaliere nero, oltre a mantenere il proprio normale grado di pericolosità, potrà assorbire energia cosmica e sfruttarla per potenziarsi ulteriormente. [NOTA: L'energia immagazzinata rimane nel ghiaccio, non è assorbita direttamente da Isaac.]

    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
    Riassunto

    Difende come puó e continua a far precipitare temperatura e generare pulviscolo di ghiaccio che dovrebbe divorare le energie di Cor ed amplificare di conseguenza il suo effetto [AD], intanto indirizza un grosso raggio di spirito e anime dell'aldilá per tentare nuovamente di levarselo di dosso o per lo meno limitarne i movimenti.

     
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    La terra, martoriata dal loro potere, si frantumò; l'onda sonora fu sufficiente per spazzare via la sabbia che si trovava nell'arena, rendendo visibile il nudo terreno ridotto in pezzi dall'impatto di quei due colpi, persino l'arena stessa aveva risentito del fragore, crepandosi in molteplici punti. Era intossicante, Cor non aveva altro modo per descrivere l'immensità di tutto quel potere, poter scuotere le fondamenta stesse dell'esistenza con un mero movimento delle dita lo faceva sentire bene in una maniera visceralmente sbagliata: dopo una vita in cui non aveva potuto fare nulla per tutto quello che lo circondava, dopo un'esistenza intera passata ad accettare i dettami di esseri presunti superiori, finalmente aveva la forza, i mezzi e la volontà, per piantare i piedi al suolo e dire al mondo che poteva andare a farsi fottere.
    E mai niente prima di quel momento lo aveva fatto sentire così bene, non tutte le cacce a cui era sopravvissuto e né tutti i mezzi di morte che aveva creato, nulla poteva neanche avvicinarsi a quella sensazione di pura onnipotenza che lo pervadeva ogni volta che ricorreva ai suoi poteri. Non si era neanche accorto di aver cominciato a ghignare in maniera terribilmente inquietante, scoprendo i denti in un'espressione di febbrile abbandono mentre la luce dell'esaltazione gli danzava negli occhi. Si stava divertendo da matti.

    E tuttavia non si permise di dimenticare chi stava affrontando, Isaac era un avversario estremamente potente e, anche se Cor era riuscito a portare lo scontro su un piano a lui favorevole, non osò nemmeno per un momento sottovalutarlo o pensare di averlo in pugno; non era così e Aquarius pensò bene di chiarirlo. Innanzitutto il terribile freddo che stava scatenandosi, prima un piacevole sollievo dall'afa dell'Isola e ora doloroso promemoria della forza del suo opponente, non stava minacciando solo l'integrità del suo corpo, bensì sembrò entrargli fin dentro le ossa e cominciare a punzecchiargli le più profonde parti dell'anima, privandogli le membra di energie. Cor pensò immediatamente di reagire in maniera consona, se questa cosa fosse continuata non sarebbe durato per più di due secondi, dunque ricorse alle intrinseche proprietà dell'Oricalco: creò, per tutta l'estensione del suo corpo, una sorta di pellicola apparentemente liquida nero pece, lasciandosi spazio solo all'altezza di occhi e bocca per poter respirare.
    L'Oricalco era un ottimo isolante cosmico per sua stessa natura, questo unito alla sua forza fu sufficiente a tutelarlo dall'aspetto divoratore del potere del suo avversario, ma non da quello puramente fisico, in quanto cominciava a sentirsi sempre più intorpidito dal glaciale freddo. Avrebbe dovuto chiuderla entro poco, o si sarebbe trasformato in un ghiacciolo di Cor.
    Ritrasse il maglio, preparandosi per sferrare un nuovo attacco contro il petto di Isaac, ma fu troppo lento, forse distratto dal dover attivare quella difesa, giusto in tempo per vedere la mano dell'avversario viaggiare contro il suo addome troppo veloce affinché potesse schivarla. Ragionò rapidamente, considerando che il nemico aveva già dimostrato potere sul lato spirituale della materia, dunque dedusse che, presumibilmente, quell'attacco sarebbe stato di un tipo per il quale Cor non aveva mostrato di avere difese. Ancora.
    Sentì la pesantezza del Boom Hammer svanire, sostituito in un lampo verdastro da un nuovo armamento. Lo spadone di color verde smeraldo, nella cui lama poteva scorgersi lo splendere di infinite stelle, si frappose tra la mano di Isaac e il corpo di Cor, emettendo una potentissima scarica spirituale. Black Libra urlò, mentre il potere della lama e quello del nemico si scontrarono a distanza zero generando una potentissima esplosione.
    ORA SI' CHE RAGIONIAMO!

    Cor ne fu travolto in parte, subendo, probabilmente per la distanza ridottissima alla quale quest'ultima si era verificata, una forte scarica di potenza spirituale. Fu scaraventato all'indietro di qualche metro, ma nemmeno in quel momento si concesse un istante per rifiatare, anche se la sua anima stava urlando di dolore, se si fosse fermato avrebbe perso. E lui odiava perdere.
    Continuò ad urlare mentre il potere gravitazionale si esercitò intorno ad Isaac, appesantendo il suo corpo di svariate volte e mirando a tenerlo ben fermo e ancorato al suolo, mentre Cor si lanciò nuovamente in avanti mirando a minare l'equilibrio dell'avversario con un forte fendente alle gambe.

    CITAZIONE
    Nome: Cor
    Energia: Blu
    Stato Cloth (Grado VI): integra
    Stato fisico: lieve contusione all'altezza delle costole, intorpidimento diffuso, danni spirituali di entità media, stanchezza.
    Stato psicologico: esaltato
    Riassunto: mi difendo dal tuo spirito usando la moonlight, poi provvedo a provare ad ancorarti al suolo via gravità e menarti un colpo di spadone ad altezza rotule.
    Abilità:
    Oh Blood, cover the earth (Oricalco Nero)
    CITAZIONE
    Black Libra non è solo un guerriero nel comune senso del termine, egli prima di combattere comprende ogni singolo dettaglio di tutto ciò che lo circonda, ciò ovviamente include ciò che più gli sta vicino: la sua stessa armatura. Cor ha il controllo totale sull'Oricalco Nero, un materiale che, opportunamente lavorato, forma le Black Cloth stesse; la sua manipolazione su di esso è assoluto, talmente tanto perfetto da poterlo creare dal nulla ricorrendo esclusivamente al suo cosmo come base, riuscendo a manipolarlo nelle maniere più disparate.
    Normalmente una massa di liquido nero informe, al comando del suo creatore l'Oricalco assumerà qualsiasi forma, sia di arma o di scudo, di onda anomala o di barriera difensiva, quasi tutto è possibile con il dominio di questo elemento. Inoltre il materiale possiederà un'ulteriore capacità, insita nella sua stessa natura: infatti l'Oricalco è un ottimo contenitore e dispersore di cosmo, dando ad ogni attacco e difesa generato tramite esso la capacità di dissipare e assorbire l'energia cosmica con cui viene in contatto e quella del suo nemico.

    Oh Blood, curse me (Gravità)
    CITAZIONE
    Black Libra non si ferma a comprendere e a manipolare solo il materiale della sua armatura, anzi. La sua forza di volontà riesce a piegare la più normale forza che tiene l'uomo ancorato al suolo: la gravità. Imponendo il proprio desiderio sul mondo circostante, Cor può alterare la gravità a suo piacimento, generando potenti fenomeni di attrazione e repulsione centrati non solo a partire dal proprio corpo, ma potenzialmente da qualsiasi cosa possa entrare in contatto con il proprio cosmo; tuttavia tale potere non si ferma a questo, è possibile infatti alterare la gravità in tutta la propria area d'azione, azzerandola o potenziandola svariate volte, l'unico limite a questo è la fantasia di Black Libra.

    Oh Blood, abide to death (Armi Runiche)
    CITAZIONE
    Dopo un certo evento, Cor si è ritrovato nella situazione di dover forzatamente apprendere i rudimenti di un mestiere non suo o affrontare le conseguenze dell'essere impreparato, scegliendo dunque la prima opzione e riuscendo nel suo intento con risultati alquanto spettacolari; il suo talento nell'arte di forgiare e utilizzare armi è impareggiabile, secondo solo al suo ingegno in tale campo, permettendogli di generare un arsenale mai visto prima. Tali armi, oltre a condividere la resistenza dell'armatura, sono state infuse di potere tramite oscuri rituali runici, risultando nell'acquisizione di abilità straordinarie.
    Alcune armi sono reliquie che Cor ha trovato nei suoi viaggi e reso sue, ma la maggior parte sono state assemblate da zero e rese oggetti superiori esclusivamente dalla volontà di Black Libra, altre ancora sono imitazioni e reinterpretazioni di armi appartenute ad altri cacciatori di cui Cor ha studiato e assimilato lo stile di combattimento. E' possibile avere una sola arma per livello energetico e solamente una attiva alla volta, le armi manifesteranno le loro capacità speciali solo se impugnate, mentre se lanciate avranno solo le capacità fisiche.

    Moonlight Greatsword (Spirito alla Cancer)
    CITAZIONE
    Un tempo arma di uno dei più grandi cacciatori mai esistiti, fu questa che gli diede il soprannome con cui è tutt'ora conosciuto. Le circostanze in cui Cor se ne è impadronito sono sconosciute, in quanto lui stesso si è rifiutato di rivelarle, ma nessuno osa dubitare che sia un premio ben meritato. Per qualche strana ragione la lama di questo possente spadone è intrisa di potere arcano che ne causa la perenne e peculiare brillantezza verde, come una stella caduta sulla terra o un faro lontano che guida chi lo osserva, rendendo l'arma quasi una visione eterea e immateriale.
    Lo spadone è ricolmo di energia spirituale, essendo in grado dunque di interagire con esseri puramente eterei, ottenendo effetti notevoli anche se adoperata contro creature di carne; ogni colpo infatti rilascerà scariche spirituali che, oltre ai danni da taglio misti a impatto propri di un'arma di quelle dimensioni, danneggerà anche l'anima dello sventurato bersaglio. E' possibile inoltre rilasciare il potere a distanza, menando fendenti e rilasciandone cosmo sotto forma di lame fatte esclusivamente di potere spirituale.

    Tecniche: My Guiding Light
    CITAZIONE
    Traboccante di energia, lo spadone risplende di potere illuminando tutto con la sua meravigliosa luce verde, sembrando allo sguardo una visione da sogno: più di un mostro ha incontrato la pace sul filo di questa potente arma.
    Rilasciando tutto il potere accumulato sotto la forma di una gigantesca esplosione di energia spirituale che cercherà di travolgere qualsiasi cosa lungo il suo cammino, causando ingenti danni spirituali e annichilendo l'anima avversaria, che perlomeno potrà consolarsi con la consapevolezza di essersi spenta ammirando una luna di straordinaria bellezza.
     
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    V



    In seguito alla capriola scaturita dallo slancio con cui aveva colpito Cor, Isaac si trovó in piedi e si voltó immediatamente verso il compagno, trovandolo poco piú lontano ma ancora fin troppo pericolosamente a corto raggio.

    Si era avvolto in una patina di orialco per evitare che tutto il suo potere venisse prosciugato progressivamente dal ghiaccio arcano ed aveva nuovamente sfruttato il suo potere gravitazionale per non essere sbalzato via e mantenere una distanza adatta per non uscire dal corpo a corpo.

    Non mi aspettavo niente di meno, decisamente un degno Alchimista Supremo!

    Il compiacimento del biondo peró fu interrotto da una pressione spropositata che lo stava ancorando al terreno in posizione, schiacciandolo verso il basso. Contemporaneamente, la Bilancia Nera scattó verso di lui con la nuova lama pronta a colpire.

    Era ovvio che continuasse ad insistere per mantenersi al sicuro e non lasciargli la possibilità di tirare il fiato e combattere da lontano come piú era abituato.
    Tutto secondo i piani.

    Le conseguenze degli impatti precedenti si facevano sentire e venivano amplificate dall'enorme schiacciamento gravitazionale, cosa che stavolta decise di sfruttare a suo favore: mentre Cordiali avanzava, Isaac assecondó per un istante la pressione, abbassando il baricentro e cacciando un urlo disumano.

    Il cosmo gelido esplose all'esterno del suo corpo e prese a vorticare all'impazzata e senza un pattern preciso in una cupola che conteneva entrambi, sferzando la zona con correnti gelide colme di pulviscolo e stralci di spirito.
    La temperatura, giá notevolmente abbassata, raggiunse il minimo a cui fosse in grado di portarla e come conseguenza ció che rimaneva delle sue protezioni si ispessí notevolmente e si avvolse di energia spirituale, con particolare focus sulle gambe, dove a giudicare dalla posizione di Cor a ormai pochi attimi dall'impatto, si aspettava fosse sferrato il colpo.

    Intendeva rallentarlo: il gelo aveva toccato un punto abbastanza critico, le correnti avrebbero dovuto intralciarlo ulteriormente e diminuirne le energie e lo spirito causargli dei grattacapi.

    Il terreno si era ormai completamente ghiacciato e il freddo doveva essere insostenibile per chiunque non fosse l'Acquario Nero, ma davvero davvero stato abbastanza?

    Arrivó infine l'impatto.
    Mentre il biondo alzava a fatica il palmo destro indirizzandolo verso l'attaccante, la gamba sullo stesso lato dovette sostenere l'impatto tremendo della spada. Nonostante le protezioni, il colpo fu durissimo e piegó il suo equilibrio, facendogli scagliare il grosso spuntone che avrebbe dovuto infilzare Cor ben oltre il bersaglio e spezzando, all'apparenza, la sua concentrazione.

    Condita da un nuovo urlo, stavolta di dolore, la tempesta cessó all'istante:
    Isaac crolló col ginocchio destro al suolo e la testa abbassata, aperto per qualche istante a qualsiasi cosa intendesse tentare l'avversario.

    «Hmf hmf. Perfetto.» - ghignó brevemente mentre rialzava lo sguardo per incrociare quello del successore di Ju Long con espressione sicura.

    Lo spuntone ghiacciato, ormai a distanza, esplose all'improvviso e liberó tutta l'energia assorbita in precedenza sotto forma di mulinello appuntito verso le spalle scoperte del cacciatore: la tempesta non era cessata, era stata semplicemente assorbita dal potere del ghiaccio arcano col solo scopo di far sentire Cor al sicuro nella sua offensiva e coglierlo in fallo.

    Ancora una volta il cervello di Isaac si dimostrava la sua arma piú potente, ma sarebbe stata abbastanza potente da sorpassare l'esperienza di Cor che non aveva subito uno stop forzato come la sua?

    narrato | « parlato » | « altri » | telepatia
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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO | spalla dolorante, addome anche peggio. Gamba destra ferita e non piú affidabile nonostante le protezioni e l'armatura, leggermente incrinata.
    STATUS PSICOLOGICO | mind games.
    STATUS CLOTH | Ammaccata su spallaccio e pettorale, lieve incrinatura sul gambale destro a seguito della potente botta della Moonlight.
    Abilità
    GHIACCIO ARCANO | Essendo tornato in possesso della Black Aquarius, Isaac torna anche in grado di far crollare le temperature e manipolare il ghiaccio. Ciò che gli risulta nuovo, però, è il fatto che il ghiaccio generato attraverso il suo stesso cosmo nasconda un potere terribile: è in grado di assorbire ed immagazzinare l'energia cosmica con cui entra a contatto. Che si tratti di un attacco o dell'avversario stesso, qualsiasi cosa emetta cosmo sarà soggetta all'effetto sanguisuga del ghiaccio di Black Aquarius, che comunque mantiene anche tutte le caratteristiche e le possibilità offensive e difensive proprie dell'elemento. Ciò significa che folate gelide, raggi a temperature bassissime contenenti cristalli, lance, sferette, agglomerati di vario tipo, armi e armature plasmate col ghiaccio, e qualsiasi cosa passi per la testa del cavaliere nero, oltre a mantenere il proprio normale grado di pericolosità, potrà assorbire energia cosmica e sfruttarla per potenziarsi ulteriormente. [NOTA: L'energia immagazzinata rimane nel ghiaccio, non è assorbita direttamente da Isaac.]

    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
    Riassunto


    Visto che non puó muoversi... Non lo fa XD
    Raccoglie le energie e scatena un putiferio cercando di guadagnare istanti preziosi e potenziando le difese, quindi viene colpito e sfrutta il momento per far credere di essere stato sopraffatto. In realtà il colpo era volutamente fuori mira e volto a assorbire l'energia della tempesta per scaricarla su Cor da posizione dislocata.

     
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    L'arena si era trasformato in un incubo ghiacciato, una tremenda bufera di neve imperversava e sferzava ovunque, e ogni volta che ognuno di quei microscopici frammenti di pulviscolo ghiacciato si posava sul corpo di Cor, lui sentiva come se parte della sua anima e delle sue forze fossero assorbite in quella bufera di morte. Ormai lo strato di Oricalco che lo proteggeva non era più sufficiente a reggere l'impatto contro una forza cosmica di quella portata e, per quanto fosse rafforzato, il danno fu comunque ingente. Eppure, nonostante la stanchezza minacciasse di farlo crollare al suolo da un momento all'altro, una sola cosa poteva superare il tremendo fischiare di quel vento cosmico: l'urlo di Cor che, con tutte le sue forze, muoveva il suo spadone contro il suo bersaglio.
    La sua arma si era fatta stranamente pesante, il dolore era lancinante, eppure l'arma riuscì a completare la sua traiettoria impattando dritta contro il ginocchio di Isaac; il colpo fu potente, l'attacco che il biondo stava per scagliargli contro finì completamente fuori bersaglio muovendosi innocuo alle sue spalle, e finalmente la tormenta di ghiaccio si interruppe. Cor si lasciò sfuggire un rapido sospiro di sollievo mentre la patina di oricalco che lo avvolgeva svanì nel nulla, contemporaneamente al rapido movimento che riportò lo spadone in perfetta traiettoria per un secondo attacco: non aveva intenzione di portarlo fino in fondo, ovviamente, si sarebbe fermato giusto prima di colpirlo di nuovo in un forse puerile tentativo di far presente al suo avversario che aveva vinto, ma nel momento stesso in cui il finto fendente partì, Isaac parlò.
    Hmf hmf. Perfetto.
    Cor non comprese, poi un suono come di cristallo che esplodeva in mille pezzi risuonò nell'aria, costringendolo a girare lo sguardo verso di esso. E poi vide lo spuntone volare a tutta velocità verso di lui.

    Le memorie di quel momento erano confuse e appannate, Cor ricordava di aver mollato l'arma e di aver concentrato tutte le sue energie nel rapido e accennato tentativo di organizzare una difesa, ma era stato colto di sorpresa e questo aveva interferito molto sulla sua preparazione contro quell'attacco. Aveva creato una barriera di oricalco, poi aveva ricorso ai poteri gravitazionali per cercare di arrestare quanto più possibile il proiettile, infine questo aveva raggiunto il bersaglio.
    L'esplosione era stata potente, abbastanza da scaraventarlo lontano dalla sua posizione iniziale, ed era riuscita a infrangere le sue difese? Sì, a giudicare dal calore liquido che sentiva scorrergli lungo tutto il corpo, alcune schegge di ghiaccio avevano trovato dei punti scoperti nella sua armatura e vi si erano conficcati, inoltre si sentiva tremendamente stanco e intorpidito ovunque, merito senza dubbio della strana proprietà dell'elemento di Isaac.
    Non seppe quanto tempo era passato dall'impatto fino a quando aveva trovato le forze per rialzarsi in piedi, ma riconobbe che doveva sembrare un vero e proprio rottame. Provò a sollevare le braccia, ma si erano improvvisamente fatte di piombo, tentò di issarsi in piedi ma le gambe gli cedettero e crollò su un ginocchio; no, tirare su armi era fuori discussione, eppure sentiva di avere ancora energie a sufficienza per un ultimo attacco. Si asciugò il sangue che gli stava colando sugli occhi e alzò lo sguardo verso Isaac. Questo sarebbe stato il colpo finale.
    Sotto i suoi piedi, tre vene di oricalco liquido si piantarono sottoterra, arrivando quanto più profondamente possibile, e infine, attraverso di esse, Cor esercitò il suo potere gravitazionale.
    La terra tremò, frantumandosi in innumerevoli punti, zolle intere si sollevarono e ripiegarono su sé stesse come se fossero state di carta e infine la terra stessa si sollevò. Tre immense sfere, ognuna dal raggio di dieci metri, si sollevarono da terra e iniziarono a fluttuare verso l'alto; ormai l'arena era ridotta ad un vero e proprio macello, ma tempo qualche istante e sarebbe stato anche peggio. Cor stesso si trovava su una di quelle sfere, la più alta, sostenuto dalla forza di gravità a lui favorevole.
    E ADESSO VEDIAMO COSA SAI FARE!
    Urlò a pieni polmoni mentre le sfere vennero avvolte da una patina di oricalco nero, una misura di sicurezza ulteriore nel caso in cui Isaac avesse pensato di provare a disperderle, poi Cor spiccò un acrobatico balzo all'indietro. E le tre meteore partirono a tutta velocità contro il biondo.


    CITAZIONE
    Nome: Cor
    Energia: Blu
    Stato Cloth (Grado VI): integra
    Stato fisico: lieve contusione all'altezza delle costole, intorpidimento diffuso, danni spirituali di entità media, esausto, ustioni da freddo e tagli lungo tutto il corpo.
    Stato psicologico: esaltato
    Riassunto: It's meteor time
    Abilità:
    Oh Blood, cover the earth (Oricalco Nero)
    CITAZIONE
    Black Libra non è solo un guerriero nel comune senso del termine, egli prima di combattere comprende ogni singolo dettaglio di tutto ciò che lo circonda, ciò ovviamente include ciò che più gli sta vicino: la sua stessa armatura. Cor ha il controllo totale sull'Oricalco Nero, un materiale che, opportunamente lavorato, forma le Black Cloth stesse; la sua manipolazione su di esso è assoluto, talmente tanto perfetto da poterlo creare dal nulla ricorrendo esclusivamente al suo cosmo come base, riuscendo a manipolarlo nelle maniere più disparate.
    Normalmente una massa di liquido nero informe, al comando del suo creatore l'Oricalco assumerà qualsiasi forma, sia di arma o di scudo, di onda anomala o di barriera difensiva, quasi tutto è possibile con il dominio di questo elemento. Inoltre il materiale possiederà un'ulteriore capacità, insita nella sua stessa natura: infatti l'Oricalco è un ottimo contenitore e dispersore di cosmo, dando ad ogni attacco e difesa generato tramite esso la capacità di dissipare e assorbire l'energia cosmica con cui viene in contatto e quella del suo nemico.

    Oh Blood, curse me (Gravità)
    CITAZIONE
    Black Libra non si ferma a comprendere e a manipolare solo il materiale della sua armatura, anzi. La sua forza di volontà riesce a piegare la più normale forza che tiene l'uomo ancorato al suolo: la gravità. Imponendo il proprio desiderio sul mondo circostante, Cor può alterare la gravità a suo piacimento, generando potenti fenomeni di attrazione e repulsione centrati non solo a partire dal proprio corpo, ma potenzialmente da qualsiasi cosa possa entrare in contatto con il proprio cosmo; tuttavia tale potere non si ferma a questo, è possibile infatti alterare la gravità in tutta la propria area d'azione, azzerandola o potenziandola svariate volte, l'unico limite a questo è la fantasia di Black Libra.

    Oh Blood, abide to death (Armi Runiche)
    CITAZIONE
    Dopo un certo evento, Cor si è ritrovato nella situazione di dover forzatamente apprendere i rudimenti di un mestiere non suo o affrontare le conseguenze dell'essere impreparato, scegliendo dunque la prima opzione e riuscendo nel suo intento con risultati alquanto spettacolari; il suo talento nell'arte di forgiare e utilizzare armi è impareggiabile, secondo solo al suo ingegno in tale campo, permettendogli di generare un arsenale mai visto prima. Tali armi, oltre a condividere la resistenza dell'armatura, sono state infuse di potere tramite oscuri rituali runici, risultando nell'acquisizione di abilità straordinarie.
    Alcune armi sono reliquie che Cor ha trovato nei suoi viaggi e reso sue, ma la maggior parte sono state assemblate da zero e rese oggetti superiori esclusivamente dalla volontà di Black Libra, altre ancora sono imitazioni e reinterpretazioni di armi appartenute ad altri cacciatori di cui Cor ha studiato e assimilato lo stile di combattimento. E' possibile avere una sola arma per livello energetico e solamente una attiva alla volta, le armi manifesteranno le loro capacità speciali solo se impugnate, mentre se lanciate avranno solo le capacità fisiche.

    Tecniche:
     
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    Isaac Staub | Black Aquarius {VI} | Energia Blu

    We Are Number One
    VI



    Isaac continuó a ghignare eccitato e compiaciuto dalla buona riuscita del suo piano: Cor aveva preso in pieno l'offensiva piombatagli dalle spalle e interrotto il suo nuovo attacco.
    Si era di nuovo salvato in corner grazie ad una strategia calcolata al millimetro.

    Il nuovo Libra rimase qualche istante a terra, ferito ed incapace di rialzarsi, permettendo al biondo di tirare il fiato e liberarsi della morsa gravitazione, rimettendosi in piedi e prendendo qualche metro di spazio dal compagno.

    Lui era in condizioni non esattamente ottimali per protrarre a lungo quello scontro in amicizia che si stava trasformando in una mera questione di orgoglio e competizione, ma ammesso che avesse ragione nel credere di aver capito qualcosa di Cor, certamente avrebbe tentato un'ultima sorpresa.

    Ci mettesse tutto se stesso a questa maniera anche quando si fa sul serio, saremmo a cavallo!
    Dai amico, cala il tuo jolly e diamo una risistemata a noi stessi e a questo posto!
    pensó brevemente nel lasso di tempo che precedette il ritorno in campo del nuovo Alchimista e il ritorno della totale concentrazione dell'Acquario su di lui.

    Lo teneva sotto stretta osservazione, poteva certamente aver già messo in moto qualcosa: inginocchiato, si pulí via il sangue dal volto e fissó Isaac mentre il terreno sotto i loro piedi veniva sconquassato con violenza e fatto a pezzi che andarono via via a convergere in modo scoordinato e violento in tre enormi sfere di terra che presero a fluttuare in aria, trasportando persino Cor stesso.

    Il biondo perse l'equilibrio e lottó per mantenersi in piedi in una zona ancora vagamente stabile che fu abbastanza difficile da trovare, quindi fece appello alla totalitá delle sue energie residue mentre veniva provocato dall'altro cavaliere nero.
    Le sfere si ammantarono di orialco e Isaac capí subito a cosa sarebbero servite.

    Per tutta risposta, urló a sua volta:

    «DANNAZIONE COR! CHI CAZZO SISTEMERA' QUESTO MACELLO PIU' TARDI?!?»

    Sorrideva di cuore: aveva di fronte tre macigni potenziati cosmicamente che stavano per partirgli contro a velocità disumana e probabilmente con gravitá aumentata ma si stava divertendo. Il suo problema non era farsi male, era non rovinare l'Isola appena "rifiorita", quasi letteralmente.

    Ma per quello non era affatto il momento.

    Assicuró i piedi in due cavitá in modo da avere abbastanza presa su ció che rimaneva della superficie del terreno, flettendo le ginocchia e abbassando il baricentro in modo da sostenere meglio tutto il potere che stava per rilasciare.

    Le meteore nere partirono a tutta velocitá ed un battito di ciglia dopo, la reazione del biondo non si fece aspettare.

    Abbiamo fatto abbastanza danni, ora basta.
    Ora basta. Ora basta.
    Ora.
    Basta.
    si ripeteva internamente con una calma glaciale ironicamrnte contrapposta alla quantitá di energia che stava scatenando.

    Liberó quasi totalmente il suo cosmo lasciando che nella zona il freddo ammutolisse tutto per un istante, prima di scatenare in direzione delle sfere una tormenta gelida che avrebbe dovuto regalargli qualche prezioso secondo prima che avvenisse lo schianto.

    Sentiva le ossa scricchiolare sotto quella manifestazione di potenza come mai ne aveva sperimentate prima senza il potenziamento trascendentale donatogli dall'essenza di Iberus, ma non aveva alcuna intenzione di cedere.

    Diede fondo ad ogni piú infinitesimale stilla di energia per compiere quell'ultimo assalto che avrebbe dovuto proteggere sia il suo corpo che la sua casa da ulteriori ferite, sicuramente non fatali ma non certo piacevoli.

    Le sfere si avvicinavano vincendo la resistenza della bufera e l'orialco stava resistendo ancora al risucchio cosmico del pulviscolo, impedendo al gelo di ribaltare l'equilibrio della contesa.

    « Grazie, Cor. Ora so che è ora di superare di nuovo il limite. A dopo. »

    Il ghiaccio inizió a conquistare centimetro dopo centimetro persino il suo corpo, ormai quasi del tutto privo delle energie necessarie per restarne immune: prima di crollare al suolo stremato, peró, Isaac riuscí a calare il suo jolly.

    Una grossa quantitá di spuntoni ghiacciati si addensó alla base della tormenta e si scaglió violemente ed ordinatamente contro le meteore.

    Gli attacchi si scontrarono.
    Quello scontro era finito.
    Isaac era a terra, stremato e sanguinante per essere stato colpito da ció che non era riuscito a fermare.
    Cor era finito chissá dove.
    Tutto era andato come previsto: i danni alla zona furono contenuti quanto piú possibile, come quelli al fisico. Non avrebbe potuto fare meglio di così contro un colpo del genere.
    Sapeva che non sarebbe riuscito ad annullarlo del tutto, quindi aveva giocato sulla quantitá: un'infinità serie di impatti minori avrebbe minato la resistenza generale, finendo col far sfaldare o deviare le sfere in modo che la bufera potesse fare poi il resto.

    Ora, lí, era solo silenzio.
    Il gelo era svanito, il terreno completamente sfaldato, con ammassi a destra e a sinistra come risultato.

    I due cavalieri neri avevano finito di giocare.

    Avrebbero avuto senz'altro bisogno di riposare qualche ora prima di tornare a casa.

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    STATUS PSICOLOGICO | mind games.
    STATUS CLOTH | Ammaccata su spallaccio e pettorale, lieve incrinatura sul gambale destro a seguito della potente botta della Moonlight.
    Abilità
    GHIACCIO ARCANO | Essendo tornato in possesso della Black Aquarius, Isaac torna anche in grado di far crollare le temperature e manipolare il ghiaccio. Ciò che gli risulta nuovo, però, è il fatto che il ghiaccio generato attraverso il suo stesso cosmo nasconda un potere terribile: è in grado di assorbire ed immagazzinare l'energia cosmica con cui entra a contatto. Che si tratti di un attacco o dell'avversario stesso, qualsiasi cosa emetta cosmo sarà soggetta all'effetto sanguisuga del ghiaccio di Black Aquarius, che comunque mantiene anche tutte le caratteristiche e le possibilità offensive e difensive proprie dell'elemento. Ciò significa che folate gelide, raggi a temperature bassissime contenenti cristalli, lance, sferette, agglomerati di vario tipo, armi e armature plasmate col ghiaccio, e qualsiasi cosa passi per la testa del cavaliere nero, oltre a mantenere il proprio normale grado di pericolosità, potrà assorbire energia cosmica e sfruttarla per potenziarsi ulteriormente. [NOTA: L'energia immagazzinata rimane nel ghiaccio, non è assorbita direttamente da Isaac.]

    SPIRITO | Tra le capacità di Black Aquarius che Isaac si trova a riscoprire, vi è anche l'interazione con le anime. Ciò gli permette di portare attacchi che a primo impatto sembrano non provocare danno, ma che invece di colpire il corpo, danneggiano direttamente l'anima di chi li subisce, sfinendo in maniera più subdola i suoi avversari. Coloro che dovessero trovarsi vittima di tali attacchi percepiranno il proprio corpo appesantito e, proporzionalmente al danno subito dall'anima, più difficile da controllare, senza contare l'ondata di dolore atroce causata dal danno etereo.
    Oltre questo, Black Aquarius può richiamare ed utilizzare come arma le anime stesse, ma soprattutto combinare il suo cosmo glaciale o i sigilli con gli attacchi spirituali, mettendo a rischio di essere congelate o sigillate le anime colpite.

    SIGILLI | Il cavaliere puó sfruttare il suo cosmo per creare e combinare simboli, rune e forme geometriche in grado di interagire con il cosmo stesso. Tali sigilli infatti hanno la possibilità di: inibire il flusso energetico fino a rendere difficile il controllo del cosmo stesso o persino dei movimenti; assorbire o infondere energia; impedire il passaggio cosmico nella zona sigillata o essere addirittura programmati per reagire a determinate condizioni: in tal modo possono fungere da mezzi di rilevamento o trappole.
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    Visto che non puó muoversi... Non lo fa XD
    Raccoglie le energie e scatena un putiferio cercando di guadagnare istanti preziosi e potenziando le difese, quindi viene colpito e sfrutta il momento per far credere di essere stato sopraffatto. In realtà il colpo era volutamente fuori mira e volto a assorbire l'energia della tempesta per scaricarla su Cor da posizione dislocata.

     
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