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Worm vs Utahraptor - Croazia, Cascate di Piltvice.

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  1. Blazero
     
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    Croazia, Cascate di Piltvice.




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    Non serve a niente implorare pietà se davanti hai qualcuno che non la conosce. Non è quindi forse meglio morire pregando per qualcosa in cui si crede? Forse sì, ma non è quello che fece quel piccolo villaggio di 100 anime che adesso bruciava tra le fiamme. Col passare dei minuti probabilmente il calore avrebbero raggiunto il vicino bosco innescando un pericoloso incendio di proporzioni immani. « Prima vi lamentavate del freddo, e adesso? ». Seguì una risata che rimbalzò tra le fiamme fino a perdersi nel crepuscolo, mentre al crepitio del fuoco si aggiungevano sempre più grida e lamenti di gente innocente terrorizzata che improvvisava una rocambolesca fuga. Da quando si era reincarnato, il Verme non aveva perso nemmeno un giorno per rimettersi in paro, i lunghi anni di sonno gli avevano impedito di combattere al fianco degli altri Specter nella Grande Guerra alla corruzione, e ogni occasione era quindi buona per trovarsi qualcosa da fare quando non era in missione per conto dei suoi superiori.


    C'erano giorni di magra e giorni di piena, e oggi era uno di quelli buoni. Attraverso uno dei soliti portali che collegano gli Inferi al regno dei vivi, lo spettro era giunto in Croazia, nel cuore dell'Europa orientale e si era subito messo all'opera. Pare che in quel villaggio risieda un piccolo tempio di devoti ad Athena, quale miglior occasione quindi per sfogarsi un pò se non fare sfregio alla più odiata antagonista di Lord Hades? Era divertente ma non troppo, al villaggio non avevano opposto resistenza, abitato infatti perlopiù da contadini, lavandaie e falegnami, mentre il grosso delle truppe Ateniesi era impegnato a ripulire il continente dai corrotti. Così facendo i villaggi rimanevano quasi sempre sguarniti e quindi facili da razziare.


    Oltre le fiamme il cavaliere spettrale scorse il campanile del tempio e si diresse lì mentre con le sue otto braccia aggiuntive falciava chiunque entrasse nel suo raggio d'azione. La porta era sbarrata dall'interno, dove si sentivano numerose voci e sussulti di uomini e donne di tutte le età. « Mi dispiace, ma Athena oggi non vi salverà. ». Appoggiando all'altezza dei cardini i suoi tentacoli tentò di sollevare la porta e scardinarla per entrare all'interno del piccolo tempio e continuare il massacro. « Sto venendo a prendervi! ».




    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Ok.
    Stato Surplice: Indossata, nessun danno.

    Riassunto post: Siamo nei pressi delle Cascate di Piltvice, in Croazia. Il Verme se la sta spassando con gli abitanti di un piccolo paesino confinante con la foresta che delimita le cascate. Le fiamme oltre che ad aver devastato mezzo villaggio stanno pian piano raggiungendo il bosco vicino. Nel frattempo lo Specter sta tentando di entrare con la forza nel tempio del villaggio probabilmente dedicato alla dea Athena per fare piazza pulita di fedeli..



    Edited by Blazero - 6/7/2016, 16:07
     
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    Non sapeva come fosse possibile che facesse così fresco in quel periodo dell'anno in Croazia. Se l'era sempre immaginata come una terra di sole e di mare, dove la gente mediamente ricca era di solito passare due settimane in estate, per poi sfoggiare un'abbronzatura rossastra a chiunque avesse davanti.
    Meno male che quelle menate sono finite pensò Bieffe.

    Gli vennero in mente le dicerie riguardo quanto fossero corrotte le autorità croate e di come tutto il sistema della nazione fosse marcio fino al midollo. A lui francamente non interessava, aveva altro a cui pensare.

    Faceva freddo, vero, ma non si stava poi così male, bastava coprirsi un po' ed era tutto in discesa. Quel posto doveva essere davvero bello in estate nonostante tutto, ci avrebbe fatto un pensierino per l'anno prossimo. Cerano delle cascate li vicino, un bel posticino in cui passare un paio di giorni a bere e fumare erba. Un bel modo di festeggiare un compleanno.


    Il treno delle sue fantasie venne bloccato dalla visione di una colonna di fumo provenire davanti a se, a circa mezzo chilometro di distanza.

    Lasciò cadere il sandwich che stava mangiando e corse verso quella direzione, muovendosi velocemente tra gli alberi della fitta foresta croata. Arrivò a destinazione in poco tempo, ma rimase ancora nascosto tra la vegetazione.

    Si ritrovò davanti lo squallido spettacolo di un villaggio depredato e dato alle fiamme. Riusciva a sentire urla e grida strazianti provenire dal lato del borgo davanti a se, quello sovrastato da un campanile di pietra. Il fuoco si stava propagando dal villaggio a velocità allarmante. Ancora poco e si sarebbe scatenato un incendio in tutta la foresta.

    Oltre a quella constatazione, notò qualcos'altro, o meglio qualcun altro. C'era un tizio in armatura viola davanti al portone della chiesa che gli dava le spalle, varie appendici dall'aspetto metallico gli guizzavano intorno, mentre una fila di cadaveri lo circondava.
    Bieffe non riuscì a trattenere un'espressione di autentico schifo. Quel tizio era nel bel mezzo di una disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera ai danni di gentucola rimasta isolata dal mondo per un tempo inverecondo.

    Ora basta coi paroloni però eh.
    La situazione era davvero spinosa. Da una parte, l'incendio che minacciava la foresta. Se fosse stato negligente a riguardo i suoi superiori gli avrebbero letteralmente fatto un culo a tarallo. D'altra parte c'era della gente che stava per morire, e Bieffe aveva già problemi ad addormentarsi la sera.

    Mi dispiace, ma Athena oggi non vi salverà.

    C'era qualcosa in quella voce che lo urtava enormemente. O forse era il modo di fare. Molto probabilmente erano entrambe le cose.

    Sto venendo a prendervi!

    Oh ma vaffanculo.

    Si mise in posizione da scattista, fisso il coglioncello in tenuta viola davanti a se e con un rush di rabbia corse a velocità supersonica verso di lui, cercando di colpirlo con un gancio destro al fianco sfruttando la forza del suo sprint.


    S6x2TxUnarrato; pensato; parlato; parlato altrui




    STATO FISICO Normale
    STATO PSICOLOGICO SHUT UP
    STATO CLOTH indossata
    RIASSUNTO PPPFFFIUUMMMM e gancio destro nel fianco


    ABILITÀ
    Scary Monster.
    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte

    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.


    TECNICHE USATE


     
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  3. Blazero
     
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    Il grosso portone era più resistente di quello che sembrava e ci vollero tutte e otto le braccia aggiuntive dello Specter per scardinarlo. L'enorme ammasso di legno ferrato cadde a terra con un tonfo sollevando un enorme polverone. All'interno del tempietto si erano nascoste varie persone. C'erano un anziano del villaggio, il sacerdote che lo custodiva, tre contadini e una madre con in braccio il suo figlioletto. Il Verme li scrutò a fondo lasciandosi andare ad una piccola risatina isterica. « Salve cadaveri! » esclamò a gran voce. Non appena lo Specter di Worm alzò i suoi tentacoli per scagliarli contro l'indifesa popolazione, qualcosa catturò la sua attenzione.


    All'improvviso percepì un cosmo furioso provenire dallo stesso villaggio, ma la sua natura era alquanto selvaggia, e non riuscì a inquadrarlo in nessun modo. Solitamente tutti coloro i quali riescono a risvegliare il proprio cosmo riescono poi a percepire la densità e l'animo di qualsiasi altro cosmo, ma c'era qualcosa di strano in quello. Se possiamo inquadrare i cosmi dei Saint possiamo classificarli come "giustizia" o "ardore", ma quello appena percepito poteva essere classificato come "furia". Insomma, era abbastanza indefinito.


    Lo sgradito ospite non si fece attendere molto prima di comparire. Partì a tutta velocità da un ammasso di cespugli da dove aveva assistito schifato a quasi tutta la carneficina, e decise di non rimanere più solo a guardare. Assumendo una posizione da scattista atletico si diede lo slancio e sfruttando tutta la sua velocità si diresse selvaggiamente contro il cavaliere con l'armatura viola tentando di colpirlo con un gancio destro dritto sul fianco. Lo Specter non lo vide arrivare, e l'averlo percepito non bastò a riuscire a capire l'entità del colpo. Come se non bastasse era anche più veloce e non riuscì a schivare del tutto l'attacco. Il pugno si schiantò contro il fianco della surplice del Verme che con un gemito di dolore balzò all'indietro fissando il nuovo arrivato. « Hai interrotto il mio passatempo preferito, lo sai? » disse mentre i suoi tentacoli si mossero rapidamente verso il sacerdote e i due contadini, che di lì a pochi secondi vennero brutalmente uccisi ritrovandosi con l'osso del collo frantumato. « Ecco vedi? Ci vuole poco, adesso tocca alla signorina. » e rise, quasi incurante del suo nuovo avversario, voleva dargli la sensazione di essere ignorato in modo da spazientirlo ulteriormente.



    Zest di Worm

    Link Scheda


    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Chi è questo?
    Stato Surplice: Indossata, nessun danno.

    Riassunto post: Il cazzottone va a segno. Il Verme non attacca subito Bieffe ma si concentra sul massacrare lo stesso 3 dei 5 "ostaggi". Non ti attacca per ora, anzi ti ignora e continua con il suo teatrino.



    Edited by Blazero - 12/7/2016, 19:16
     
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    Il colpo andò a segno, e Bieffe ne fu estremamente soddisfatto.

    Il bastardo che aveva davanti era un tipo dall'aspetto quasi nella norma, se non fosse per il colorito pallido tipico di chi ha abbracciato la causa di Hades.
    Gli ricordava molto il buffone con cui si era scontrato in Canada, ma senza quei baffetti ridicoli che lo divertivano parecchio.
    Chissà che fine ha fatto...


    Hai interrotto il mio passatempo preferito, lo sai?
    Disse lo spettro mentre si rialzava. Alcune delle appendici della sua armatura avvolsero velocemente il collo di tre degli occupanti della chiesa-rifugio, stringendo fino a far sentire un sonoro SNAP nell'aria.

    Ma che Cristo.

    Si rese conto che era riuscito a trovare uno spectre “puro”, non regolato da un qualche tipo di logica o di regole auto indotte. Una macchina per mietere anime attiva ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, tutto il tempo. Niente discorsi sull'essere costretti a fare qualcosa di orribile o puttanate nichiliste.
    Un vero mietitore.

    Ecco vedi? Ci vuole poco, adesso tocca alla signorina.
    Una risata di derisione, non c'era alcun dubbio. Quel bastardo si stava divertendo un mondo nel fare il suo lavoro. Non si curava ne di ricevere cazzotti nelle costole, ne per lo meno di mantenere un pizzico di dignità nell'uccidere gente indifesa.
    Bieffe sentì il pianto disperato del bambino in braccio alla madre. Il suono gli penetrò il cervello come un cacciavite arrugginito, mentre il ritmo del suo respiro diventava sempre più frenetico.

    Il cavaliere di Gea aveva poco tempo per agire.
    Usando la sua velocità superiore si frappose fra il carnefice e i rifugiati, fissando lo spettro negli occhi.
    Ricordò cosa gli disse un'amica tanto tempo addietro, che i Cavalieri della Dea non sono tenuti a salvare l'umanità, ma che il loro obbiettivo è mantenere l'equilibrio naturale delle cose. Sputò per terra davanti a se, pensando che uno strappo alla regola non avrebbe fatto del male a nessuno.

    Sentimi bene, Charles Manson wanna-be, ti conosco da due minuti e già mi fai estremamente schifo. Queste cagate da teatrino degli orrori non andrebbero a genio nemmeno ad un signore della guerra africano.

    La forma della sua mascella si modificò per far spazio alla lingua e ai denti da rettile.

    Io ne ho viste di schifezze in vita mia, e tu mio caro coglioncello sei entrato nella Top Ten in tempo record. Lascia solo che ti dica che quando avrò finito con te mi laverò le mani a prescindere.

    La luce color smeraldo lo avvolse, mentre gli occhi gli si riempivano di furore e odio.

    Che ne dici se continuiamo il discorso FUORI DI QUI?

    Un altro scatto alla massima velocità per portarsi davanti all'avversario. I pugni già carichi di cosmo esplosivo. Averebbe scaricato sul viso di quel mingherlino una salva di colpi supersonici così fitta che non si sarebbe scordata tanto facilmente.


    STATO FISICO Normale
    STATO PSICOLOGICO Not today, nigger
    STATO CLOTH indossata
    RIASSUNTO Mi frappongo fra te e la signorina, rendo chiara l'idea del mio disgusto, poi schizzo in avanti molladnoti una massiccia raffica supersonica di KING CRIMNSON in faccia, cercando di farti saltare fuori dal tempio. Se c'è qualcosa che non va io sono qui, ti basta un PM


    ABILITÀ
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    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte

    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.


    TECNICHE USATE

    King Crimson ■ Bieffe prende la stessa struttura cosmica del King Nothing, rendendola potenzialmente esplosiva ed evocandola solo con le mani, invece che emanadola sul tutto il corpo. Questa massa cosmica ha proprietà adesive ed esplode al comando del cavaliere.


     
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  5. Blazero
     
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    Le provocazioni atte a far spazientire il suo interlocutore ebbero in parte l'effetto sperato, e a quanto pare il tizio aveva deciso di sistemare la questione a modo suo. Sfruttando tutta la sua rapidità l'uomo si frappose fra lo Specter e le sue prossime vittime, una madre che stringeva al petto una piagnucolante ragazzina. Sputò a terra e rimase a fissarlo per pochi secondi prima di dar voce al suo disgusto.


    "Sentimi bene, Charles Manson wanna-be, ti conosco da due minuti e già mi fai estremamente schifo. Queste cagate da teatrino degli orrori non andrebbero a genio nemmeno ad un signore della guerra africano. Io ne ho viste di schifezze in vita mia, e tu mio caro coglioncello sei entrato nella Top Ten in tempo record. Lascia solo che ti dica che quando avrò finito con te mi laverò le mani a prescindere. Che ne dici se continuiamo il discorso FUORI DI QUI?"


    Il Verme aveva già percepito in minima parte cosa potesse essere in grado di fare il suo avversario, sapeva anche che era leggermente più veloce di lui, almeno quanto basta per essere considerato un avversario abbastanza problematico. Una luce color smeraldo iniziò ad infiammarsi attorno a lui mentre i suoi occhi iniziarono a riflettere i suoi veri sentimenti. Qualcosa però catturò l'attenzione di Zest più di ogni altra cosa, più del cosmo che avvampava rapido come un incendio: il tipo aveva in qualche modo assunto delle sembianze animalesche, a partire dalla sua mascella deformata che aveva fatto posto a degli affilatissimi denti da rettile, e la sua lingua biforcuta era solo un dettaglio.


    Lo Specter non ebbe molto tempo per soffermarsi su quei particolari, il furioso Raptor era già partito alla carica, dritto verso la sua preda. Stavolta scattò in avanti e preparò l'offensiva concentrando la sua furia nei suoi pugni scaricando una raffica di pugni alla massima velocità. Stavolta il Verme riuscì a veder partire il colpo e riuscì ad attutirlo come meglio poteva. I suoi tentacoli reagirono prontamente come da copione e si posizionarono di fronte a lui assorbendo gran parte dei danni, ma non la forza d'urto generata dagli impatti che fece indietreggiare Zest di almeno tre o quattro metri. "Tu... tu conti come loro. Non sei che un animale! - reagì furiosamente il soldato di Hades lasciandosi scappare un'altra risata perversa - "credi di poter fermare tutto questo? Non vedi?" - intimò guardando le fiamme che stavano distruggendo il villaggio - "Ho già vinto!" Indicò con l'indice della mano destra il restante delle fiamme che nel frattempo avevano raggiunto la foresta, poi prontamente inviò quattro delle sue otto terminazioni verso il Raptor che schizzarono alla massima velocità, tentando di trafiggerlo con le loro estremità appuntite.



    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Adesso son cazzi!
    Stato Surplice: Indossata, nessun danno.

    Riassunto post: Attutisco come posso il colpo. Poi mentre ti faccio notare il villaggio semi-distrutto e le fiamme ormai prossime alla prima fila di alberi della foresta ti attacco con le miei vermini inviandone quattro alla massima velocità cercando di ferirti o trafiggerti con le punte poste alle estremità.



    Edited by Blazero - 15/7/2016, 14:18
     
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    Tu... tu conti come loro. Non sei che un animale!

    Bitch, you have no fucking idea.

    Lo spettro si mise a ridere, ogni colpo di diaframma era come una martellata sulle orecchie di Bieffe. E non solo sulle orecchie.

    Credi di poter fermare tutto questo? Non vedi? Ho già vinto!

    Le fiamme stavano lambendo il limite della foresta. Una brezza leggera porto una zaffata di fumo in direzione dei due combattenti. L'odore di legno bruciato investì il raptor, il quale socchiuse leggermente gli occhi per non farli lacrimare.
    Era suo dovere proteggere l'ecosistema, lui era un cavaliere della Dea, un protettore dello status quo naturale e dell'ecosistema di per se.
    Ma era anche un cazzo di guerriero che era riuscito a transcendere l'umano. Un incendio non era nulla che non sapesse gestire, e anche se la foresta si sarebbe ritrovata con una brutta cicatrice, sapeva benissimo che ci avrebbe messo pochissimo a risanarsi.
    La natura trova sempre un modo.

    Vide i barbigli dell'armatura viola muoversi, quattro per la precisione. Avrebbero potuto trafiggerlo se non fosse stato così rapido. L'agilità era la sua arma più preziosa, e la sua difesa più grande.

    Minuscole scagliette di cosmo, piccole bolle disposte in modo ordinato si disposero sul suo corpo, mentre eseguiva un salto all'indietro per evitare di incassare a piena potenza i tentacoli metallici. Le braccia in posizione di guardia da boxe estremamente stretta, che mostrava allo spectre i paracolpi metallici della sua darian.

    Venne colpito, e Bieffe constatò la potenza di quelle fruste viola. Un paio di quei colpi colpirono la sua guardia,il dolore provato gli suggerì che da li a poche ore si sarebbero formati grossi ematomi sugli avambracci. Un colpo inaspettato al fianco gli fece perdere solidità nella guardia, aprendola per un vitale decimo di secondo, che bastò ad uno di quei tentacoli per sfregiarlo sulla guancia sinistra. Un rivolo di sangue scese sulla sua mascella, macchiandogli il collo.
    Una bella composizione dolorosa, ma nulla che Bieffe non sapesse gestire.

    Quello sarebbe stato un buon momento per parlare. Avrebbe potuto sottolineare come quello spectre fosse stato così sfortunato da trovare l'unico Gea restio alla direttiva “prima l'ambiente, poi le persone”. Avrebbe potuto deridere i suoi tentativi di innervosirlo, paragonabili a pisciare in un mare di piscio. Cavolo, avrebbe anche solo potuto dirgli “SHADAPP.”
    Invece si limitò a fissarlo con uno sguardo di sufficienza ed un sorrisetto tirato a stento sul viso. Voleva fargli del male, desiderava farlo soffrire per essersi comportato come una merdina spocchiosa ed arrogante. Il respiro gli divenne sempre più accelerato. Quella che stava nascendo dentro di lui non era soltanto rabbia, era furia omicida. Tra l'altro sprecata per un morto vivente.

    La luce lo inondò, creando una sfera intorno a lui. Sentì la sua forma che cambiava, senza dolore o fastidio. Non era come quando diventava un ibrido, qui si sentiva attraversato da tutta la vera essenza dello spirito della sua darian. Un ruggito vecchio di eoni scosse la terra, che veniva calpestata da grosse zampe artigliate. Il rumore di una coda spropositata che strisciava nella polvere e tra l'erba.
    La luce scomparve, e l'utharaptor ostrommaysorum ritornò alla luce del presente. Non perse tempo a farsi ammirare dal ragazzetto in viola, per Bieffe era già difficile muovere per bene quell'enorme corpo preistorico.

    Non diede tempo nemmeno alla sua bava di toccare terra. Corse. Corse a tutta la velocità di cui era possibile, cinque volte la velocità del suono. Si sarebbe gettato sul suo nemico come una bomba a massa, lasciando alle migliaia di lamelle di cosmo che lo avvolgevano il compito di triturare quel bastardo pallido.


    STATO FISICO Trasformato, Ematomi sugli avambracci e al fianco, taglio sulla guancia
    STATO PSICOLOGICO I'm the SCARY MONSTER
    STATO CLOTH indossata
    RIASSUNTO Mi difendo, beccandomi una manciata di danni, ti fisso per un secondo e mi trasformo in un Utharaptor completo simile ad una roba così, con l'intento sia di andarti addosso a piena velocità che di triturarti con le scaglie della mia nuova forma.


    ABILITÀ
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    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte

    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.


    TECNICHE USATE

    S. M. forma 3 (Usabile) ■ Forma definitiva in Utahraptor ostrommaysorum, Bieffe diventa una macchina di morte enorme, dotato di forza incredibile e dall’agilità sorprendente per la sua stazza. Ogni sua singola scaglia può staccarsi dal corpo mentre viene colpita, conficcandosi nella carne degli assalitori, mettendoci un minuto per ricrescere.



    Edited by B.F.G. - 20/7/2016, 01:30
     
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    La frustata tentacolare dello Specter andò parzialmente a segno, riuscendo a rompere la buona guardia dell'Eletto ferendolo vistosamente sul volto. La foresta stava per cadere totalmente in preda alle fiamme, ma il suo avversario sembrava ignorare la situazione, preferendo rimanere concentrato sullo scontro. Nonostante avesse incassato il colpo, Bieffe rimase impassibile a fissare il suo avversario Specter, regalandogli uno sguardo prolungato con aria di sufficienza, con un sorrisetto stampato in faccia che non prometteva nulla di buono. L'Eletto aveva qualcosa in mente, e questo il Verme lo percpepì, rimaneva li, immobile, mentre il suo respiro accellerava ed il suo petto si gonfiava e sgonfiava all'unisono.


    Quello fu il primo momento della battaglia in cui Zest percepì di aver incontrato un avversario degno del nome. Una vampata di luce smeraldo inondò il corpo e l'armatura del Raptor, creando una sorta di sfera cosmica pulsante intorno a lui. Ciò che si verificò su quel campo di battaglia fu qualcosa di inenarrabile. Bieffe mutò la sua forma in pochi istanti, la sua darian sparì nel nulla, così come ogni traccia della sua umanità. Ciò che l'impassibile specter si ritrovò di fronte era un enorme dinosauro, un utharaptor ostrommaysorum scientificamente parlando.


    Lo Specter di Worm assistette alla trasformazioni con un aria mista a sorpresa e paura. Questa trasformazione inaspettata non era quello che gli avrebbe fatto comodo, anzi, doveva seriamente inventarsi qualcosa o sarebbe stato divorato da quelle enormi fauci uncinate. "Che... Chi... sei tu?!" I suoi modi di fare arroganti vennero brutalmente seppelliti di fronte a quella mostruosità, ma non c'era tempo per tentennare, l'Utharaptor era pronto a partire al contrattacco. Un feroce ruggito secolare fece tremare tutta la regione, sovrastando anche l'imperterrito crepitio delle fiamme. Le sue zampone iniziarono a mangiare terreno correndo verso il servo di Hades, che per qualche istante rimase ancora pietrificato.


    Nonostante l'enorme stazza il dinosauro era veloce, ma leggermente più goffo e pesante ovviamente. La bestia puntò verso il Verme con una ferocia inaudita, lanciando uno dei suoi colpi sbloccati con la trasformazione. Zest non avrebbe di certo potuto rimanere lì in attesa di essere schiacciato, e il fuggire a piedi lo avrebbe condannato a morte, decise così di fare appello alla sua capacità di scendere nel sottosuolo. Con un rapido balzo e grazie ai suoi tentacoli riuscì ad infilarsi sottoterra, evitando per una frazione di secondo lo schiacciamento del Raptor, il cui impatto con il terreno fece crollare alcune delle casupole circostanti. Tuttavia le taglienti scaglie intrise di cosmo riuscirono a mozzare di netto due dei tentacoli che il Verme non riuscì prontamente a portare sotto insieme ai restanti. Zest rimase per un attimo immobile nel sottosuolo, in silenzio, azzerando al minimo il suo cosmo per studiare la prossima mossa di un incazzato Bieffe.



    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Adesso son cazzi!
    Stato Surplice: Indossata, due tentacoli mozzati.

    Riassunto post: Scappo sotto terra come un vero verme, evito l'impatto che mi avrebbe fatto letteralmente fuori ma le tue scaglie si portano dietro due dei miei tentacoli, che impiegheranno non meno di un intero turno per rigenerarsi.

     
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    Il suo livello di stizza andò fuori scala.

    Aveva sentito lo spettro balbettare "Che... Chi... sei tu?!" , aveva visto il suo viso mutare dalla spavalderia al terrore in un decimo di secondo. Sbavava all'idea di poter ridurre a brandelli quel bastardo, lo attraversava una sensazione che non sentiva da mesi o forse anni. Ricordava l'incredibile estasi nel vedere lo scassacazzi di turno che tremava e strisciava per terra come un insetto mentre metteva le mani davanti al viso in un disperato tentativo di salvarsi dal martello da carpentiere che piombava giù come la scure di un boia.

    Anche in quella forma animale, Bieffe non riuscì a frenare gli angoli della bocca che si alzarono.

    Il tizio in armatura viola spiccò un balzo, una nube di polvere si alzò improvvisamente, e il cavaliere non vide più lo spettro. Sapeva di aver colpito qualcosa, lo aveva sentito, ma non era stato un colpo vincente.

    Si guardò intorno per cercare tracce del suo avversario. Ogni momento passato in assenza di contatto visivo con quel viscido bastardo era una tortura paragonabile a migliaia di aghi elettrificati nella schiena.

    Un ruggito ed un lampo di luce precedettero il ritorno alla sua forma umana. Le ferite sugli avambracci si erano gonfiate e facevano male, il sangue circondava un lato del suo viso con un semicerchio di un colore tra il rossastro ed il marrone. Un capillare del naso si era rotto, forse indebolito a causa di uno degli impatti che aveva avuto con quei maledetti tentacoli viola. Respirava affannosamente, facendo passare l'aria tra i denti serrati. La schiena leggermente piegata e le braccia a penzoloni aiutavano a conferirgli un aspetto bestiale. Portò le mani alla testa ed urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, terminando con una risata accennata. L'eccitazione sessuale che stava provando in quel momento era fuori da qualsiasi metro di misura che avesse usato prima d'ora.

    Fu un particolare che diede il via ad un treno di pensieri che portò la mente del Gea verso l'euforia.

    Proprio vicino a dove si trovava in quel momento, notò che la terra era smossa, come se qualcosa avesse scavato di recente. Poi pensò alla strana traiettoria del balzo che aveva fatto lo Spectre, oltre alla nuvola di polvere che si era alzata subito dopo. Un sorriso si stampò sul viso del cavaliere, inondato dal flusso di sangue.

    Il bastardo si è nascosto sottoterra.

    Si avvicinò al punto preciso del terreno nella quale lo spettro si era tuffato, si rannicchiò sui talloni, poggiando i gomiti sulle ginocchia.

    Che c'è? Non avevi già vinto?
    Non vorrai mica dirmi che un animale come me ti ha costretto a rannicchiarti e piangere mentre ti nascondi?Sai, è così che ci si sente mentre a qualcuno come te viene il prurito e decide di massacrare i tuoi cari per divertimento. Tu non vieni notato per quella frazione di secondo che ti permette di infilarti in qualche angolo buio, e aspetti. Senti i passi del carnefice sul terreno, senti le urla delle donne, il pianto dei bambini strozzato di netto, i corpi che cadono. L'attesa a volte è una tortura così grande che certa gente si butta tra le braccia dell'assassino pur di smetterla con quel supplizio.


    Le gocce di sangue cominciarono a colargli sul mento ed a bagnare il terreno. Cominciò a far bruciare il suo cosmo, che si dimenava come un branco di belve incatenate. Spostò la posizione dei piedi, mettendosi in una posizione più comoda.

    C redi che questa stronzata ti salverà? Non ti basterebbe nasconderti sotto il Kangchenjunga per liberarti di me.
    Il sorriso sanguinante non aveva mai abbandonato il viso del cavaliere

    Gonfiò i potenti muscoli delle sue gambe, allenati da mesi di camminate e combattimenti corpo a corpo. Il balzò che riuscì a spiccare lo portò oltre le cime degli alberi di quella foresta che veniva sfregiata dalle fiamme. Quello gli sarebbe costato parecchio al suo ritorno nel bosco.

    Mentre era ancora in aria, formò una struttura di cosmo instabile sotto i suoi piedi. Un teschio di raptor con le cavità oculari inclinate in modo tale da sembrare arrabbiato. Avrebbe impattato con il terreno, esplodendo e colpendo quel verme schifoso contro cui stava combattendo, costringendolo anche ad uscire allo scoperto.


    STATO FISICO , Avambracci e fianco gonfi e doloranti, taglio sulla guancia, sangue dal naso
    STATO PSICOLOGICO RAW POWER ed eccitazione sessuale così grande che il solo immaginarlo mi ha disgustato
    STATO CLOTH indossata
    RIASSUNTO Ritorno umano, noto la terra smossa e spicco un salto abbastanza alto da permettermi di usare un PAIN TRAIN contro il terreno nel tentativo di colpirto\stanarti


    ABILITÀ
    Scary Monster.
    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte

    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.


    TECNICHE USATE

    Pain Train ■ Tecnica estremamente semplice, consiste nel creare una struttura cosmica instabile in una direzione a scelta di Bieffe, la quale esplode a contatto con il nemico o altri elementi. La struttura esplode alla base esterna al cavaliere, sbalzandolo si indietro, ma senza coinvolgerlo nell’esplosione.

     
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    L'enorme corpo del Raptor impattò con il terreno generando una violentissima onda d'urto che fece tremare anche le cime più alte della foresta, mentre il crepitio incessante delle fiamme continuava ad aumentare sempre di più, di fronte agli occhi dei pochi sopravvissuti al massacro. Le sue scaglie taglienti intrise di cosmo fecero in gran parte il loro dovere, mozzando di netto due degli otto tentacoli della Surplice di Worm. Zest si salvò per miracolo, se avesse tardato la sua mossa anche solo di un secondo sarebbe rimasto totalmente schiacciato e dilaniato dall'offensiva dell'Eletto, un Eletto che aveva finalmente mostrato cosa era in grado di fare con le sue abilità. L'Utahraptor era visibilmente compiaciuto, e un sorriso strano si insinuò sul volto della bestia appena liberata, a dire il vero sembrava che ad assalirlo c'era un vero e proprio senso di goduria generale. Un violento lampo di luce accompagnato da un furioso ruggito bestiale si palesarono lungo il campo di battaglia, trasformando l'Eletto nuovamente nel suo aspetto umano, con la sua Darian bene in vista. Bieffe era ferito sul volto, un profondo taglio segnava la sua guancia, facendogli colare il sangue lungo la mandibola insieme ad un altro rivolo di sangue che fuoriusciva dal naso.


    L'essere tornato "normale", se così si può dire, non gli impediva di nascondere alcuni tratti bestiali, per esempio la posizione delle braccia a penzoloni, quella della schiena curva e i suoi denti aguzzi. Il suo respirò affannoso si tramutò in un urlo inclassificabile seguito da una timida risata a denti stretti, sembrava anche amabilmente eccitato da tutto ciò. L'Eletto mosse alcuni passi in direzione della buca scavata dallo Specter, nel tentativo di sfuggire al violento impatto, e si accucciò su di essa poggiando i gomiti sulle ginocchia, mentre a toni più alti parlava rivolto con gli occhi verso fossa, con la speranza forse che il Verme lo potesse sentire.


    Che c'è? Non avevi già vinto?
    Non vorrai mica dirmi che un animale come me ti ha costretto a rannicchiarti e piangere mentre ti nascondi?Sai, è così che ci si sente mentre a qualcuno come te viene il prurito e decide di massacrare i tuoi cari per divertimento. Tu non vieni notato per quella frazione di secondo che ti permette di infilarti in qualche angolo buio, e aspetti. Senti i passi del carnefice sul terreno, senti le urla delle donne, il pianto dei bambini strozzato di netto, i corpi che cadono. L'attesa a volte è una tortura così grande che certa gente si butta tra le braccia dell'assassino pur di smetterla con quel supplizio.



    Di lì a pochi secondi Bieffe saltò in cielo raggiungendo l'altezza di un albero di Pino, e utilizzando tutta la potenza di cui disponevano i suoi muscoli delle gambe, ed unendo all'attacco anche una considerevole quantità di cosmo, iniziò a piombare selvaggiamente sulla fossa scavata da Zest, tentando con la sua tecnica quantomeno di far uscire Worm allo scoperto. L'Eletto in picchiata sembrava un meteorite, e anche l'impatto con cui si schiantò atterra fu non indifferente. L'enorme scoppio del suo Pain Train risuonò nell'intera vallata, smuovendo tutta la terra circostante e facendone sbalzare fuori altra. Perfino le solide mura del tempio sembrarono vacillare. Zest venne letteralmente sputato fuori dal sottosuolo, fuoriuscendo dal terreno come un proiettile terroso. Lo Specter si schiantò contro il campanile che rintoccò come fosse mezzodì. Non era riuscito ad aggrapparsi al bordo del tetto e lo schianto con il campanile fu violento. Cadde scivolando sulle tegole riuscendo a non schiantarsi sul terreno solo grazie alla reazione delle sue terminazioni. Il viso visibilmente graffiato e sporco di terra era una cornice perfetta al suo setto nasale rotto, che iniziava a grondare sangue scuro.


    Lo Specter impiegò almeno una ventina di secondi prima di rimettersi in piedi, e i suoi occhi adesso trasudavano paura mista a stupore, il Raptor era un osso duro. Si limitò ad osservarlo di sbieco, mentre i suoi sei tentacoli iniziarono a volteggiare dietro di lui. Con un gesto di rabbia e di stizza, accompagnato da un urlo furioso, i sei tentacoli partirono alla massima velocità contro Bieffe, tentando di avvolgerlo in modo da eseguire al meglio delle sue possibilità la sua Rawl Blood.




    Stato fisico: Setto rotto, visibili percosse.
    Stato mentale: Adesso son cazzi!
    Stato Surplice: Indossata, due tentacoli mozzati.

    Riassunto post: Vengo sputato fuori dall'onda d'urto e finisco per schiantarmi contro il campanile rompendomi il setto nasale. Scendo a terra e provo ad avvolgerti con la Rawl Blood.


    Tecniche Utilizzate:


    Rawl Blood: I otto sei tentacoli collocati sulla schiena della Surplice di Worm, offrono allo spettro molteplici tentativi di attacco. La Rawl Blood è una tecnica di semplice, ed altrettanto dolorosa, esecuzione. La prima fase consiste nel provare ad avvolgere con una presa ben salda l'avversario, al contrario del Worm's Bind, non avviene il tentativo di stritolamento, ma bensi l'intenzione di sollevare da terra il malcapitato per poi farlo schiantare al suolo con violenza numerose volte, causandogli, qualora la tecnica andasse a compimento, danni da impatto non indifferenti.

     
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    STATO FISICO
    STATO PSICOLOGICO
    STATO CLOTH
    RIASSUNTO


    ABILITÀ
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    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte

    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.


    TECNICHE USATE




    Edited by B.F.G. - 5/8/2016, 17:31
     
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  11. Blazero
     
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    Bieffe si lasciò andare ad una sonora risata liberatoria alla vista dello Specter ferito che faticò ad alzarsi. Il sangue scendeva copioso dal naso di Zest, visibilmente deformato dal violento impatto contro la torre del campanile del tempio. Non che ci fosse della vera e propria paura nello Spettro, era più che altro la consapevolezza di aver di fronte qualcuno che non sarebbe mai riuscito a battere. Era veloce, era forte, e le sue grottesche trasformazioni lo rendevano quasi del tutto invulnerabile. Finalmente i due tentacoli recisi tornarono a vibrare, rigenerandosi a pieno vigore nel giro di qualche secondo.


    La Rawl Blood era andata parzialmente a segno, due terminazioni erano riuscite ad afferrare l'Eletto per le gambe e l'avevano fatto schiantare come da copione al suolo, sporcando la sua armatura di fango e fratturandogli qualche costola. Zest rimase immobile a guardare il suo avversario stramazzato al suolo, ma sembrava stesse parlando con qualcuno, qualcuno di incorporeo. Zest mosse barcollando qualche passo, tentando di avvicinarsi al suo nemico per finirlo una volta per tutte. Arrivato a pochi metri da lui lo vide alzarsi a fatica. Con nonchalance l'Eletto prese una sigaretta dai pantaloni e dopo averla accesa se la infilò tra i denti. Gli fece una proposta: chiudere i conti una volta per tutte e tornare tutti a casa.


    L'Utahraptor non attese la risposta dello Specter, che a dirla tutta avrebbe preferito morire piuttosto che lasciar fuggire la sua vittima. Ecco un'altra trasformazione, stavolta aveva assunto le sembianze di un dinosauro umano, una specie di ibrido abbastanza spaventoso ed altrettanto incazzato. Un sonoro scoppio sancì l'ennesima rottura del muro del suono, e Zest doveva di nuovo correre ai ripari. L'avversario era veloce e lui ero conciato male, lo avrebbe sicuramente colpito con la sua artigliata. Lo Specter era ormai pronto a tutto, ma non avrebbe deluso il Sommo Hades fuggendo dallo scontro. Le sue appendici vibrarono intrise di cosmo e schizzarono verso l'ibrido: "WORM'S BIND!".




    Stato fisico: Setto rotto, visibili percosse.
    Stato mentale: Finiamola!
    Stato Surplice: Indossata, varie ammaccature.

    Riassunto post: Ti butto il Worm's Bind in faccia mentre tu mi vieni contro. Lascio a te l'esito. E direi di finirla qui così vado a farmi il mio bel cambio cloth ;)


    Tecniche Utilizzate:


    Worm's Bind: Il Worm's Bind è sicuramente la tecnica più letale e dolorosa lasciata in eredità da tutti i precedenti possessori della Surplice di Worm. Il punto di forza di questa tecnica, così come lo stile di combattimento generale dello spectre, è l'effetto sorpresa con il quale può essere eseguita. Oltre che nella classica versione dove l'avversario vede partire i tentacoli, la mossa può essere seguita mentre lo spettro si trova sotto la superfice terrena, tentando quindi di avvolgere da terra il suo nemico sfruttando il fatto di non essere visto. La tecnica ha l'obiettivo, qualora la presa riesca nei punti vitali (collo e polmoni in primis), di stritolare fino a portare al soffocamento e quindi alla morte (Gdr Only) dell'avversario.

     
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    Non vide se gli artigli avevano lacerato il collo dello spectre.

    Si, sentì la morbidezza della carne e qualcosa di bagnato sulla pelle scagliosa, ma non sapeva determinare l'effettiva gravità della ferita che aveva. Comunque il collo era una zona delicata, il ragazzo in violetto non se la sarebbe passata bene a prescindere.

    Fu l'urlo a sorprenderlo. Un grido di rabbia e stizza. In meno di un battito cardiaco si ritrovava ancora quei maledetti tentacoli schizzare verso di lui. Ringraziò mentalmente la coda che gli funzionava anche da comodo punto d'appoggio nelle situazioni disperate. Grazie ad una manovra evasiva riuscì ad evitare di essere preso da tutte quelle appendici, ciononostante, una di esse riuscì a prenderlo alla gola.

    Mentre veniva lentamente soffocato da quella presa d'acciai, gli vennero in mente un paio di cose: A come lo spectre avesse la memoria corta, visto che letteralmente venti secondi prima gli aveva detto che poteva trasformarsi e triturarlo per bene. A come stessero la madre e il figlio che aveva lasciato nella chiesa, non li vedeva da un po' e cominciava a preoccuparsi. Pensò anche che quello sarebbe stato un buon momento per abbassarsi i pantaloni e cominciare a divertirsi da solo.

    Ma la cosa che più lo lasciava perplesso era una soltanto.

    Cioè, fammi capire, questo qui ha urlato il nome della tecnica prima di lanciarla? Ma chi cazzo li addestra i soldati di Hades, Topo Gigio?

    Usò un po' della poca forza rimasta per richiamare la sua trasformazione completa. Aveva visto gli effetti che aveva avuto su quei lacci metallici nell'assalto di prima. Doveva solo resistere un attimo perché la trasformazione avvenisse.

    Un lampo di luce, e l'Utharaptor comparve, questa volta libero ed a una distanza irrisoria dal suo nemico. Gli aveva dato la possibilità di andarsene per la sua strada, solo qualche ferita superficiale e via dicendo, ma lui aveva rifiutato. A quella distanza fu un gioco da ragazzi muovere il collo più veloce che potesse fare, aveva già la testa dello spectre tra le fauci, bastava mordere e avrebbe visto il corpo di quel cadavere zampillare sangue come un geyser. Ma fu una voce a fermarlo, una voce reale questa volta.

    BI. EFFE. GI!

    Ooooh cazzo no no no no no no-

    Dreedea Era li, vicino ai due combattenti, braccia incrociate al petto e sguardo estremamente contrariato. Bieffe aveva ancora la testa del tizio in bocca.

    Oh, hao Hehhea.

    Non parlare con la bocca piena. Anzi, non parlare nemmeno quando sei in quella forma li. Mi da i brividi il solo fatto che tu ne sia capace...

    In un secondo tolse la bocca da dov'era e ritornò normale, se così si può dire.

    Che ci fai qui?

    Che ci faccio qui?!? C'è un incendio e un Eletto non ha fatto nulla per evitarlo. Sono qui perché mi sono offerta di andare a controllare perché SAPEVO che centravi tu.

    Senti, scusami ma non è colpa mia. Questo tipo qui si è messo a giocare allo sterminatore! Non potevo mica lasciarlo andare via così eh.

    Non mi dirai che non ci hai preso gusto a scazzottare in questi ultimi venti minuti?

    Bhe, quello-

    Non mentirmi Bieffe, ti prego.
    Il cavaliere sospirò, passandosi una mano sul collo tutto striato.

    C'erano dei sopravvissuti...

    Lo so, li ho già portati in un posto sicuro.

    L'incendio...

    Ho già mandato qualcuno ad occuparsene.

    Bieffe si avvicinò alla faunessa visibilmente arrabbiata.

    Mi dispiace...

    Dreedea vide sincero dispiacere in quegli occhi tempestati di venuzze rosse. Senza cambiare espressione, accarezzò quel viso sporco di terra con il dorso della sua grande mano pelosa.

    Andiamo a casa.
    Le api dorate li avvolsero, e sparirono.


    STATO FISICO Braccia incrinate, costole rotte, collo striato, normale
    STATO PSICOLOGICO So sorry
    STATO CLOTH Indossata
    RIASSUNTO see ya!


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    Scary Monster.
    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte

    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.


    TECNICHE USATE

    S. M. forma 3 (Usabile) ■ Forma definitiva in Utahraptor ostrommaysorum, Bieffe diventa una macchina di morte enorme, dotato di forza incredibile e dall’agilità sorprendente per la sua stazza. Ogni sua singola scaglia può staccarsi dal corpo mentre viene colpita, conficcandosi nella carne degli assalitori, mettendoci un minuto per ricrescere.

     
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