Il risveglio del dio e la futura decisione di un guerriero

Role tra Fate e Kasimir

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    Demonio di uno stregone oscuro

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    Narrazione ☥ Parlato§ Pensato §



    Prologo

    Il tempo scorreva lento ed inesorabile. Gli avvenimenti si susseguivano uno dietro l'altro, lasciando però del tutto indifferente la mente del dio della terra. Nonostante ciò, anche un essere divino era costretto di tanto in tanto a focalizzare la propria attenzione sui presagi di sventura che si profilavano all'orizzonte. Dal piccolo balconcino posto nei pressi della cima della sua Piramide Oscura, il giovane dalla pelle diafana stava scrutando con attenzione il moto delle stelle. Grazie agli stupefacenti poteri della Chiave di Giada, in questo Sand World vi era una esatta replica del firmamento che si poteva normalmente osservare dalla Valle dei Re situato in territorio egiziano.

    Il Male tornerà presto a colpire tutti noi. Per troppo tempo il "Dio della Terra" è rimasto inerte, rinchiuso all'interno della propria inespugnabile fortezza a cercare un sistema per far risorgere a nuova vita i suoi "vecchi compagni" di un'era remota. Ora il sommo Geb deve prepararsi ad una nuova sanguinosa lotta con i nemici di sempre, ma non può sperare di contrastare da solo le sconfinante orde degli agenti della corruzione... bisogna che le nuove leve si assumano le proprie responsabilità di fronte al divino Hades, attingendo a poteri di livello superiore. C'è già un potenziale candidato a tal scopo.

    C'era già un soldato di sabbia dietro Fate Averruncus. Tra le sue mani protese in avanti, vi era un lungo manto color sabbia. Il dio raccolse quel semplice indumento, lo indossò sopra la propria surplice d'ordinanza con misurata calma e si preparò poi ad uscire fuori dalla sicurezza dei suoi domini. La prossima meta dell'albino erano le Distese Grigie, li avrebbe cercato l'uomo di nazionalità russa chiamato Kasimir, colui che era stato insignito del titolo di specter del Cielo Vittorioso. In un certo senso, vi era già un qualche tipo di legame fra di loro, soltanto che il Basilisco non ne era ancora consapevole.


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    Nome ☥ Fate Averruncus
    EnergiaBlu
    Casta ☥ Specter
    Cloth ☥ Surplice della Terra Obbligata [Grado V]
    Status Cloth ☥ Integra
    Status Fisico ☥ Ottimale
    Status Psicologico ☥ Serio ed impassibile

    Abilità Utilizzate ☥ ///

    Tecniche Utilizzate ☥ ///


    Edited by ShinAnslasax - 1/2/2016, 16:39
     
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    I



    “Ed ora?”

    Era tornato appena da una missione nel mondo esterno. Quella volta si era divertito a seminare terrore tra i corrotti, c’era però qualcosa di incompleto. Come poteva sempre andare avanti a compiere i medesimi gesti? La routine lo stava lentamente uccidendo. Doveva fare qualcosa per ottenebrare e buttare via i fantasmi di una vita ordinaria. C’era da fare qualcosa di diverso. Innovativo. Era tempo che non si buttava in una missione suicida, di quelle che tanto piacevano a lui. L’adrenalina non scorreva da un po’ nelle sue vene con fare frenetico.

    Si lasciò cadere sulle distese grigie iniziando a disegnare una figura ‘angelica’ con i solchi degli arti superiori ed inferiori. Sul volto la sua espressione del disappunto. Voleva mettersi alla prova in maniera migliore. Voleva far vedere di cosa fosse capace. Dopo gli avvicendamenti dell’invasione del Canvas la calma aveva preso piede nelle schiere infernali. Il russo sapeva che era solo mera apparenza. Sottopelle i meccanismi e gli ingranaggi si muovevano in maniera celere ed efficienti, lui però sarebbe stato chiamato solo a conti fatti. La cosa non gli piaceva particolarmente. Lui era uomo d’azione. I piani a lungo termine non erano di suo gradimento.

    Sorrise come un beota a ricordare la sua bella figura l’ultima volta. Minotauro e Pandora sotto braccio. Chi altri poteva dire di essere uscito dal tribunale in crollo in maniera tanto epica? Nessuno! Ecco chi. I ricordi erano i suoi compagni al momento, l’unico barlume di soddisfazione in un crescente mare di apatia. Quando non c’era l’insoddisfazione a bussare alla sua porta; c’era il passato. Cosa, quindi, avrebbe dovuto fare il russo?

    Si concentrò sulla figura sulla sabbia e, ad opera ultimata, si alzò ammirando quanto fatto. Portò le mani dietro la nuca e si apprestò ad abbandonare quella landa desolata per dirigersi verso i suoi alloggi. Si prospettava come una classica giornata. Una delle tante. Qualcuno però era all’orizzonte. Non capitava spesso di vedere qualcuno che non fosse uno spectre semplice in quel tran-tran di morte e desolazione. Yad aguzzò la vista tentando di capire chi si fosse avventurato in quel deserto. Alla fine fece spallucce. Non vedeva l’ora di averlo a portata. Gli abiti che indossava gli avevano già fatto trillare il campanello d’allarme. Battute squallide e no-sense in arrivo.

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    Narrato • PensatoParlato altruiParlato

    Nome Kasimir Yad
    Energia Rossa
    Cloth Surplice del Basilisco (IV)
    Stato della Cloth Indossata.
    Condizioni Fisiche Ottime.
    Condizioni Psichiche In attesa.

    Note C'è poco da dire. DIVENTIAMO AMICICCI! :mke:

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    ♦ Vento Velenoso ♦
    Il Basilisco, una creatura la cui anche sola presenza può essere letale. Difatti la capacità principe dello Specter è quella di poter levare, con la semplice volontà, grandi folate di vento capaci di creare poderosi vortici. Il vento però non è una comune brezza, bensì è denso del veleno della creatura di cui Kasimir porta la Surplice. Il vento violaceo che si innalza quando Yad lo vuole è pregno di questa letale sostanza. E' la maledizione ed il pregio del Basilisco, una creatura che genera attorno a sé solamente terra bruciata e dove l'erba non cresce più rigogliosa. La morte è compagna del servo di Hades che, con un solo battito d'ali, potrebbe portare morte e pestilenza se solo lo desiderasse. Lentamente la salute di chi viene colpito da questa letale capacità peggiora man a mano che più vi rimane esposto. Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR).

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    Fate Averruncus rintracciò infine la persona che stava cercando. Le Lande Grigie erano un punto di passaggio obbligatorio per tutti i cavalieri oscuri del divino Hades che non possedevano un proprio pianeta o una propria dimora nel Nuovo Averno. Soltanto gli specter di élite si potevano fregiare di tale invidiabile privilegio e, il russo Kasimir, non rientrava ancora in quella categoria. Il Basilisco era rimasto bloccato per lungo tempo ad un livello di potenza cosmica intermedio. Le sue vere capacità di guerriero infernale erano però sul punto di sbocciare da un momento all'altro, consentendogli così di aspirare ad una più agevole sistemazione nella vasta gerarchia infernale.

    Era proprio quello l'argomento di discussione che il giovane dalla pelle diafana voleva trattare con il suo pari grado.

    Tu devi essere Kasimir, lo specter del Cielo Vittorioso. E' corretto?

    L'albino si fermò a circa cinque metri di distanza dalla persona con cui aveva cominciato ad interloquire. Si trattava di una domanda retorica ovviamente; il "dio della terra" era ben conscio che quello era proprio il fantomatico Basilisco, ma Fate volle eseguire una corretta procedura di interazione con il prossimo. Era forse il suo lato "più umano" a parlare per lui in quel frangente? Tuttavia, il tono di voce del guardiano celeste sarebbe sembrato del tutto privo di emozioni a Kasimir. Non poteva essere diversamente, poche erano le cose in grado di far perdere la compostezza ad un dio come lui.

    Fate Averruncus, guardiano del Cielo della Terra, si è scomodato a giungere fino a qui... in queste Lande Grigie, per parlarti di affari. Forse non lo sai, ma il soldato egizio che ti ha guidato nelle tue iniziali prove per il reintegro nelle schiere infernali, è un suo diretto sottoposto. Orbene, Fate ha dunque stimolato il tuo interesse?

    Si vocifera che ogni specter fosse una personalità unica nel suo genere, ma in quanti avevano il vizio di parlare in terza persona di se stessi? Fate prese posizione, generando dal terreno sabbioso come per magia un piccolo e comodo trono che potesse accoglierlo meglio di un faraone nella sua reggia. Il dio della terra decise, in via del tutto straordinaria, di elargire una semplice sedia anche al russo... facendogli quindi cenno con la mano dominante di accomodarsi. L'albino era sicuro di aver catturato l'interesse del Basilisco, poiché egli era rimasto con molti quesiti irrisolti dopo gli strani fatti avvenuti all'ospedale psichiatrico Essex. Inoltre, Kasimir fino a questo momento era rimasto del tutto all'oscuro sull'identità del padrone del guerriero egizio.

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    Nome ☥ Fate Averruncus
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    II



    “Tu devi essere Kasimir, lo specter del Cielo Vittorioso. E' corretto?”

    D’istinto Kas alzò le braccia al cielo come si suol fare alla fine di una ottima prova teatrale, si batté il palmo della mano sul petto elargendo il più smagliante dei sorriso. Quel tizio doveva aveva fatto un poco di strada per trovare proprio lui e la cosa lo faceva gongolare non poco. Gli piaceva quando lo guardavano e lo additavano, lo faceva sembrare importante e gli dava la giusta dose di buonumore che non guastava mai. Terminato il rituale di autocelebrazione a gesti; passò alle parole.

    “Si, sono io. La sessione di autografi si fa nel pomeriggio comunque. Devi metterti in fila come tutti gli altri bimbi, spiacente.”

    Una provocazione. Una delle tante che sarebbero volate nei confronti di quel tizio dall’abbigliamento strampalato. Kas era tentato di iniziare una filippica contro quei vestiti tanto inconsueti, ma si fermò. Non voleva giocarsi subitamente le carte migliori, né tanto meno iniziare a creare terra bruciata attorno a sé. Si sarebbe goduto il momento, attimo dopo attimo. Osservò l’individuo appena arrivato e lo sentì parlare in terza persona di sé. Questo piccolo particolare fece innalzare il sopracciglio di Basilisk verso vette che mai avrebbe pensato potessero essere raggiunte. Nel Canvas vi erano individui strampalati e particolari, ma ancora non gli era accaduto di imbattersi in qualcosa del genere. Poi la scoperta. C’era lui dietro il suo risveglio. Era stato lui, quindi, ad ordinare a quel soldato egizio di recapitargli la missiva contenente la sua prima missione dopo il risveglio. Tutta la faccenda dell’ospedale psichiatrico Essex ed i suoi derivati, erano stati commissionati da quell’uomo. Poteva finalmente ricevere qualche interessante risposta ad i quesiti che lo avevano accompagnato nei primi passi della sua nuova non-vita.

    Prese posto sulla sedia adibita da Fate. Lo guardò con sguardo attento, non gli fregava nulla della differenza di posto a sedere, Yad non era tipo da preoccuparsene. Voleva sapere molto da quell’individuo. Soprattutto perché voleva parlare con lui, quell’argomento sarebbe stato sviscerato per bene. Meglio però procedere con ordine.

    “Quindi tu mi hai mandato nell’Essex a prendere a calci qualche corrotto; ed il tutto perché…?” Lasciò cadere la risposta nell’aria. La missione di ispezione aveva lasciato qualche buono spiraglio, era riuscito a racimolare importanti informazioni sulla gerarchia e l’evoluzione di quel luogo. Si diceva ancora soddisfatto del buon esito di quell’episodio. “E sentiamo un po’. Di che affari si tratta? Vuoi rispedirmi lì indietro a pestare qualche altro tizio a caso? Non che mi dispiaccia, eh. Ma oggi avrei un incontro al club del bingo. Sento che è la mia giornata.” Non si trattava di un rifiuto, tutt’altro. L’irriverenza messa in quella risposta voleva semplicemente sottolineare la sua impazienza. Voleva subito essere messo a corrente delle informazioni, qualunque esse fossero. La curiosità lo aveva lambito completamente ed adesso era pronto a schizzare come una scheggia impazzita. Il suo tempo starebbe finalmente arrivato ed avrebbe iniziato a splendere come la più luminosa delle Stelle Malefiche nel cielo del Canvas. Si sentiva galvanizzato, eccitato. Qualcosa sarebbe, da lì a poco, cambiato per sempre.

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    Il Basilisco, una creatura la cui anche sola presenza può essere letale. Difatti la capacità principe dello Specter è quella di poter levare, con la semplice volontà, grandi folate di vento capaci di creare poderosi vortici. Il vento però non è una comune brezza, bensì è denso del veleno della creatura di cui Kasimir porta la Surplice. Il vento violaceo che si innalza quando Yad lo vuole è pregno di questa letale sostanza. E' la maledizione ed il pregio del Basilisco, una creatura che genera attorno a sé solamente terra bruciata e dove l'erba non cresce più rigogliosa. La morte è compagna del servo di Hades che, con un solo battito d'ali, potrebbe portare morte e pestilenza se solo lo desiderasse. Lentamente la salute di chi viene colpito da questa letale capacità peggiora man a mano che più vi rimane esposto. Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR).

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    Ignorando le strane pose assunte dal proprio interlocutore insieme alle sue parole di auto-esaltazione personale, il Guardiano Celeste attese in maniera imperturbabile che Kasimir prendesse posizione sulla sedia a lui destinata, prima di procedere oltre. Dopotutto lo specter della Terra Obbligata non era il tipo di persona da abboccare facilmente ai tentativi di provocazione altrui. Inoltre egli era in origine un antico dio egizio, quindi il concetto di "tempo" era piuttosto relativo per qualcuno come Fate Averruncus. Il russo aprì la discussione ponendo un preciso quesito all'albino, rincarando in seguito la dose con il sospetto di doversi nuovamente recare da qualche parte per compiere uno sterminio di corrotti. Evidentemente, lo specter di Basilisk covava del risentimento nei confronti del Guardiano Celeste della Terra per il fatto di non aver ricevuto tutte le dovute spiegazioni del caso.

    Una cosa alla volta, "specter di infimo grado".

    Il giovane dalla carnagione pallida alzò la mano destra e impose il silenzio. Kasimir aveva il brutto vizio di straparlare, quindi il dio egizio si sentì il dovere di mettere fine a quella inutile fiumana di parole per lui prive di alcun senso.

    Geb pensava che avessi già compreso il suo volere, ma evidentemente si sbagliava. Quella era stata una "prova necessaria" per capire se saresti stato davvero utile all'esercito infernale. Le cose si sono fatte molto più difficili e complicate rispetto al passato per via della presenza di questi invadenti quanto spregevoli corrotti. Il divino Hades è ancora in lotta contro le divinità delle altre fazioni, ma ora la sua massima priorità consiste nel fatto di dover abbattere questa nuova calamità del creato, prima che ci sommerga tutti quanti.

    Fate fece una doverosa pausa, così da aumentare la teatralità delle sue spiegazioni. Pur non manifestando alcun sentimento umano sul proprio volto, il Guardiano Celeste adorava questo genere di cose. Inoltre, provava al tempo stesso un forte odio per gli agenti della corruzione che avevano portato morte e distruzione nel suo antico regno.

    Kasimir, specter di Basilisk, sei stato ritenuto un combattente idoneo a sostenere questa guerra contro la corruzione e a procacciare altre nuove anime per conto del divino Hades. Non venire mai meno ai tuoi obblighi di guerriero avernale, poiché noi tutti nutriamo grandi aspettative sulle tue potenzialità... ed è proprio qui che entra in scena il punto focale di questa intera discussione. Per tale ragione il sommo Geb è disceso fin nelle Lande Grigie per cercarti in prima persona.

    Il dio delle sabbie prese un'ulteriore pausa, mentre fissava con intensità il volto del proprio interlocutore. Sembrava quasi capace di sondargli l'anima e valutarne sia i punti di forza sia quelli di debolezza.

    Ti manca poco per raggiungere il "vero potere cosmico" sopito dentro di te. Quando quel momento arriverà, ti si apriranno diverse strade di fronte. Geb si sta domandando, quale sarà la via scelta da questo "mortale"? Potresti aspirare a diventare anche tu un Guardiano Celeste, ottenendo in questo modo un pianeta da plasmare secondo la tua volontà... tuttavia nella vasta armata degli specter c'è bisogno anche del risveglio dei Giudici. Qualcuno che possa comandare con autorità e fermezza la "marmaglia semplice", portandoci così alla vittoria di questa Guerra Sacra. Geb ti ripeterà dunque il suo importante quesito, verso quale futuro vogliono dirigersi i passi del russo Kasimir?

    Fate Averrunus tacque, stavolta in maniera definitiva. Eppure il suo sguardo freddo ed impassibile sembrava trafiggere le carni dello specter di Basilisk ora più che mai. Non c'era modo che il russo potesse sviare la domanda o mentire all'antico sovrano delle sabbie. Non per qualcuno che in una diversa era possedeva la capacità di valutare le anime degli esseri umani prima di decidere se esse erano meritevoli di salire ai cieli superiori o di essere sprofondate nel buio delle tenebre del Duat.


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    Nome ☥ Fate Averruncus
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    III



    Vero potere cosmico. Quell’ammasso di parole insieme fece tintinnare i sensi del russo. Da quanto tempo agognava di poter arrivare ad un livello superiore? Da quanto tempo sognava di potersi fregiare di un importante titolo tra le schiere di Ade? Decisamente troppo tempo. Si mise immediatamente in piedi, abbandonando la sedia di sabbia e camminando sul posto con fare frenetico. La sua mente iniziò ad elaborare dati su dati, situazioni su situazioni. Alla fine si fermò. Non disse nulla. Guardò negli occhi Geb.

    “Voglio tutto, coso. Voglio tutto ciò che riesco ad arraffare.” Terminò quella sentenza con tutta la calma del mondo. Come se fosse un’altra persona a parlare in quel frangente, un essere calmo e non spesso mosso da emozioni e istinto. “Mi prenderò ogni singola cosa. Guardiano Celeste. Giudice. Soldato perfetto. Ogni definizione che uscirà dalla tua bocca strampalata. Sarò tutto ed anche meglio di tutto. Ben presto il nome di Kasimir sarà inciso nella pietra della leggenda. Non avevi bisogno di questo per capire che sarei stato pronto ad ogni singola cosa.”

    Con calma riprese posto. Lo sguardo però non si toglieva dall’egizio. Quale era il suo piano, quindi? Una semplice visita di cortesia dettata dalla voglia di sapere il punto di vista del Basilisco? No. Doveva avere un suo tornaconto nel finale. Non poteva essere tutto così semplice, almeno non per sempre. Accavallò una gamba sull’altra senza emettere un suono, lasciando che le ultime informazioni fossero elaborate dal suo interlocutore. “Sono già sceso una volta in battaglia, proprio qui nel Canvas. Ho respinto i corrotti con i miei fratelli e sono pronto a farlo ancora una volta se necessario. Se avrai alzato almeno una volta il tuo egizio gluteo dallo scranno, saprai che io ed il tizio che si fa chiamare Grim abbiamo fatto enormi casini. Casini in senso positivo.” Una risata adesso echeggia. Kasimir era sempre divertito dal ricordare i fatti del Canvas e dell’invasione dei corrotti. Avevano avuto delle perdite importanti, quali Pandora, ma non poteva evitare di sentirsi galvanizzato dal suo operato. La sua prima guerriglia nel territorio di casa. Una di queste cose non si dimentica facilmente.

    Si chinò leggermente in avanti, avvicinandosi quanto più possibile a Geb. L’interesse per la sua figura ed il suo abbigliamento strampalato andava leggermente scemando, però voleva sapere altro. La curiosità bussava alla porta della mente. “E quindi saresti venuto qui, per incontrare me, per sapere quali erano i miei programmi per il futuro? Molto carino da parte tua; Gebby. Devo dire però che non mi sembri molto sveglio. Cioè… chiunque abbia anche solo sentito parlare di me sa che sono un tipo verace. Arraffo tutto ciò che ho a portata. Tu, invece, che tipo sei? Non esci molto spesso, vero? Hai un qualcuno con cui passi il tempo? A parte le altre mummie intendo.” Una battuta ed una provocazione lanciata contro il blocco di ghiaccio che era la Stella del Cielo Terrestre. Yad aveva sorvolato palesemente sull’utilizzo delle definizione: spectre di infimo grado solo per poi dare questo accenno di dissenso nel finale. Un assist che l’altro avrebbe potuto afferrare al volo o lasciar cadere. Il russo lasciava sempre agli altri l’opportunità di rispondere, di certo fare una guerra di battute ed offese da solo non era affatto gratificante, né divertente.

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    Il Basilisco, una creatura la cui anche sola presenza può essere letale. Difatti la capacità principe dello Specter è quella di poter levare, con la semplice volontà, grandi folate di vento capaci di creare poderosi vortici. Il vento però non è una comune brezza, bensì è denso del veleno della creatura di cui Kasimir porta la Surplice. Il vento violaceo che si innalza quando Yad lo vuole è pregno di questa letale sostanza. E' la maledizione ed il pregio del Basilisco, una creatura che genera attorno a sé solamente terra bruciata e dove l'erba non cresce più rigogliosa. La morte è compagna del servo di Hades che, con un solo battito d'ali, potrebbe portare morte e pestilenza se solo lo desiderasse. Lentamente la salute di chi viene colpito da questa letale capacità peggiora man a mano che più vi rimane esposto. Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR).

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    Fate Averruncus non impedì al russo di reagire alle sue parole come meglio prediligeva. Se lo specter di Basilisk avvertiva la necessità di alzarsi in piedi e di camminare avanti e indietro sul posto come se fosse un individuo affetto da gravi disturbi psicologici a riflettere sulle varie questioni messe in luce del dio egizio, allora così sarebbe stato. Non vi era alcun problema o fretta. Ognuno era libero di metabolizzare le informazioni ricevute a modo proprio, così come il Guardiano Celeste della Terra preferiva mantenere la sua parvenza di immutabile calma.
    Kasimir giunse però molto presto ad una definitiva conclusione dei suoi pensieri. Si trattava di un risultato prevedibile, ma ancora l'albino non poté fare a meno di incurvare le proprie labbra. Si, Fate aveva sorriso per una frazione di tempo infinitesimale, tanto che il russo avrebbe potuto benissimo chiedersi se era vero o soltanto il frutto delle sue più sfrenate fantasie. Fatto stava che lo specter di Basilisk era un individuo ambizioso, il tipo di persona che avrebbe tranquillamente puntato ad ottenere ogni cosa gli fosse capitata tra le mani.

    Geb ti ricorda che a breve sarai chiamato ad effettuare una scelta ben precisa. Non c'è modo di poter conquistare il titolo di Guardiano Celeste e, al tempo stesso, quello di Giudice degli Inferi. La tua personalità è maggiormente votata alla conservazione di una tua propria individualità o al comando sugli altri membri dell'esercito avernale?

    Il sovrano delle sabbie volle puntualizzare una volta di più su cosa stesse vertendo il punto del suo discorso, visto che Kasimir pareva fin troppo galvanizzato dall'idea di passare di rango, da non essersi reso conto che la sua risposta era stata fin troppo generica per i gusti del dio egizio. Difatti il giovane dalla lunga cappa marroncina mirava all'ottenimento di un dato ben preciso, cosa da comprendere preventivamente in quale modo si andava colmando la vasta scacchiera infernale. C'erano delle nette differenze di ruolo fra un Giudice e un Guardiano Celeste. Non si poteva aspirare a diventare entrambi nelle stesso momento.

    Grim, ti riferisci allo specter di Gashadokuro? Geb sta tenendo d'occhio anche lui... in realtà sta seguendo i progressi di tutti quanti i guerrieri avernali di "infimo grado" per capire chi fra questi ha il "potenziale" per assurgere ad una carica maggiormente prestigiosa in seno all'esercito avernale.

    Fate non aveva alcuna ragione per nascondere un'informazione del genere al russo. Anzi... era ragionevole pensare che ogni Guardiano Celeste attualmente in servizio stesse monitorando la situazione presente sul Lost Canvas, vagliando quali fossero gli specter più meritevoli di ascendere al loro medesimo rango di importanza. Intessere poi con questi soggetti dei legami di reciproca amicizia/alleanza, avrebbe garantito loro un più stabile mantenimento della propria posizione in seno alla casta avernale. Dopotutto, se dei Guardiani Celesti si fossero dimostrati invece troppo deboli o inaffidabili per i piani futuri del divino Hades, li attendeva una rapida e ignominiosa retrocessione di categoria.

    Anche il prediletto di Lady Pandora, tale Modrok specter del Minotauro, ce la sta mettendo tutta per mettersi in mostra con i piani alti.

    L'albino pronunciò un altro nome, quello di un personaggio che nella precedente invasione dei corrotti sul Lost Canvas, aveva dato prova di un'incredibile spirito di sacrificio e di senso del dovere. Doti abbastanza rare per un guerriero infernale. Il russo non si sarebbe dovuto sorprendere se le voci di quanto accaduto in quella disperata battaglia per la sopravvivenza erano rapidamente girate per tutti il Lost Canvas giungendo fino sul pianeta appartenente a Fate. Sarebbe più corretto dire che Khatep, il capo dei sacerdoti al servizio del dio egizio, aveva appositamente visto ogni cosa per mezzo della sua sfera di cristallo.

    Geb "esce" dal suo pianeta ogni volta che lui lo desidera. Anche il sovrano delle sabbie ha i suoi "affari personali" da sbrigare di tanto in tanto. Inoltre, è uno dei due sopravvissuti alla prima grande guerra contro i corrotti. Dunque non sottovalutare né la sua esperienza, né la sua intelligenza né tanto meno i suoi formidabili poteri, potresti pentirtene. Geb ha i suoi servitori, fra essi ci sono pure degli esseri umani, così come può ancora comunicare con le anime dei suoi vecchi compagni di un tempo. Fra gli specter è difficile trovare un elemento degno del suo rispetto e della sua fiducia.

    Il giovane dalla pelle diafana persisteva nel conservare tutta la propria usuale inespressività. Eppure, ad uno sguardo molto più concentrato e attento, si potevano cogliere delle leggere sfumature negli atteggiamenti o nel tono di voce del dio egizio. Quando diceva a Kasimir che non doveva sottovalutarlo, il russo avrebbe potuto cogliere che intorno a loro vi erano molteplici particelle di sabbia e la tensione in aumento. Quando si riferiva a suoi vecchi compagni di un tempo, invece, lo specter di Basilisk avrebbe potuto notare un impercettibile senso di malinconia farsi strada sul volto dell'albino. Fate non era un tipo facile da interpretare, ma non era completamente privo di emozioni o di sentimenti come poteva pensare alcuni.


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    Status Psicologico ☥ Serio ed impassibile

    Abilità Utilizzate ☥ ///

    Tecniche Utilizzate ☥ ///


    Edited by ShinAnslasax - 13/2/2016, 18:53
     
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    • Il risveglio del dio e la futura decisione di un guerriero •
    IV



    Kas si sorbì tutto il monologo di Geb, con annesso tentativo di palesare i propri sentimenti. Il russo non si scompose più del dovuto di fronte all’aria tesa che si poteva respirare in un frangente, oppure di fronte alla percezione dell’altrui nostalgia. Si fece scivolare tutto con una noncuranza invidiabile. Quando l’egiziano ebbe finito il suo intervento il Basilisco tornò a scrutare gli occhi dell’altro. L’avidità del suo sguardo era svanita, aveva ricevuto la sentenza di non poter ambire a tutto. Non si stupida, a dire il vero la sua affermazione di poco prima voleva essere più un monito a se stesso; che una risposta all’altro spectre.

    Voleva essere un piccolo appunto mentale per il futuro prossimo, quando la situazione sarebbe sicuramente migliorata. Ora però doveva dare un responso. Non era difficile per lui formulare quella frase, non si fece troppi problemi. “Meglio comandare all’Inferno, che servire in Paradiso. Ghgh.” Una risata sommessa, di quelle trattenute prima di continuare a parlare. “Ammetto che la mia individualità è qualcosa da preservare, ma credo che farmi ammirare da un intero esercito, il quale esegue i miei ordini; sia in troppo allettante. Non condividi?” Era la cosa più ovvia. Kas era sempre stato capace di mettersi in mostra, ma nel suo corpo scorreva sangue di un vero e proprio guerriero. Si sarebbe messo volentieri alla guida di schiere intere. Avrebbe raggiunto il suo scopo primo: essere ammirato. Raggiungendo l’apice della sua carriera militare avrebbe avuto uno stuolo di ammiratori e di gente che pendeva dalle sue labbra.

    Tutti gli sforzi sarebbero stati appagati ed ogni cosa, finalmente, avrebbe trovato il suo posto. Già si immaginava trionfo nel mentre ordinava ad i suoi sottoposti le strategie da adottare. Un vero e proprio sogno ad occhi aperti per lui, non c’era che dire.

    “Quindi soddisfatto ora? C’è altro che vuoi sapere? No, perché è divertente questo discorso. Mi da spunti interessanti.” Tempo addietro era stato coinvolto nella missione di avanscoperta nel vecchio territorio infernale, la cosa lo aveva talmente tanto galvanizzato da reagire in maniera assai euforica. Glielo si leggeva in faccia. Un perfetto beone che si gongola. Si sarebbe preparato alla prova finale come mai prima di allora. “E cosa dovrei fare esattamente per raggiungere il mio punto ottimale?” Una domanda lasciata cadere così, quasi per caso. Così come i bambini che si preoccupano di capire quale sia il loro giocattolo per Natale; così, Kasimir, tentò di intromettersi in faccende a lui vicine e pertinenti. Avere un piccolo annuncio del suo prossimo futuro lo avrebbe meglio predisposto, non c’era che dire.

    0bmN207
    Narrato • PensatoParlato altruiParlato

    Nome Kasimir Yad
    Energia Rossa
    Cloth Surplice del Basilisco (IV)
    Stato della Cloth Indossata.
    Condizioni Fisiche Ottime.
    Condizioni Psichiche In attesa.

    Note

    Abilità
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    ♦ Vento Velenoso ♦
    Il Basilisco, una creatura la cui anche sola presenza può essere letale. Difatti la capacità principe dello Specter è quella di poter levare, con la semplice volontà, grandi folate di vento capaci di creare poderosi vortici. Il vento però non è una comune brezza, bensì è denso del veleno della creatura di cui Kasimir porta la Surplice. Il vento violaceo che si innalza quando Yad lo vuole è pregno di questa letale sostanza. E' la maledizione ed il pregio del Basilisco, una creatura che genera attorno a sé solamente terra bruciata e dove l'erba non cresce più rigogliosa. La morte è compagna del servo di Hades che, con un solo battito d'ali, potrebbe portare morte e pestilenza se solo lo desiderasse. Lentamente la salute di chi viene colpito da questa letale capacità peggiora man a mano che più vi rimane esposto. Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR).

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    Narrazione ☥ Parlato§ Pensato §



    L'albino udì le parole decise del russo. Lui ardeva dalla voglia di comandare le truppe infernali in prima linea, essere così riconosciuto per le sue doti di stratega e non soltanto per quelle di guerriero. Inoltre era fortemente attirato dall'idea di avere dei sottoposti in grado di obbedire ciecamente ad ogni sua direttiva, fosse pure la più folle di sempre. Fate poteva ben comprendere questa appagante sensazione. Lui stesso in passato veniva adorato dall'intero popolo egizio. Perfino i potenti faraoni dovevano chinare il capo di fronte ad un dio del suo calibro, sempre se non desideravano patire una qualche tipo di calamità naturale.

    Eccellente Kasimir.

    Fate Averruncus fece incontrare le dita delle mani di fronte a lui, esprimendo in questa maniera la propria approvazione. Una delle tre stelle malefiche dei Giudici Infernali, si sarebbe presto ridestata a nuova vita. Al russo sarebbe spettato l'onore di guidare l'esercito, lasciando al sovrano delle sabbie l'unico onere di proteggere il suo pianeta di appartenenza dalle forze nemiche. Kasimir sembrava smanioso di raggiungere il proprio obiettivo e chiese al Guardiano Celeste in quale maniera potesse conseguirlo. Niente di più semplice a dire il vero.

    Sei un guerriero infernale, Kasimir, non è forse così? Allora la risposta che ti può fornire il sommo Geb, non può che essere la seguente: devi sostenere molti scontri per aumentare la tua esperienza di combattimento, portare a termine le missioni assegnate dal divino Hades (o dai suoi rappresentanti) e mietere quante più anime possibili per accrescere il potere della fazione avernale. Ti starai chiedendo se esiste "una scorciatoia" in tutto questo... in effetti Geb è al corrente di una. Potresti venire premiato "in via straordinaria" dal divino Hades per aver ottenuto dei risultati di prestigio durante lo svolgimento di un "grande evento". Ad esempio, le periodiche invasioni svolte dei corrotti sul Lost Canvas. A questo proposito dovresti rallegrarti Kasimir. Potrebbe giungere quanto prima la tua occasione per emergere dalla mediocrità. Di recente ci sono stati nuovi importanti movimenti da parte degli agenti della corruzione e, chissà, forse si stanno preparando ad un nuovo tentativo di invasione dell'Universo Infernale.

    Il giovane dalla pelle diafana raccontava di tale "disgraziata possibilità" come se questa non lo riguardasse un minimo. Fate aveva partecipato al primo grande conflitto contro i membri della corruzione, ma non al secondo perché si trovava in missione ben lontano dalle porte di ingresso del Lost Canvas. Se ci fosse stata una terza battaglia, avrebbe preferito svolgerla sul terreno sabbioso delle Pianure Grigie, luogo a lui più che congeniale. L'antico dio egizio aveva degli importanti conti da regolare con il Male, pertanto non temeva gli agenti della corruzione; anzi, lo specter della Terra Obbligata sperava di poterci essere per annientarne il più alto numero possibile di nemici. Voleva abbattere il temibile Sole Nero più di ogni altra cosa al mondo.


    jUeR9

    Nome ☥ Fate Averruncus
    EnergiaBlu
    Casta ☥ Specter
    Cloth ☥ Surplice della Terra Obbligata [Grado V]
    Status Cloth ☥ Integra
    Status Fisico ☥ Ottimale
    Status Psicologico ☥ Serio ed impassibile

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    Tecniche Utilizzate ☥ ///
     
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    • Il risveglio del dio e la futura decisione di un guerriero •
    V



    Nulla di nuovo venne detto a Kasimir. Il fatto di doversi mostrare attento ed attivo era un mantra che si ripeteva ogni singolo giorno. Ogni giorno si svegliava con l’intento di fare qualcosa di glorioso. Era il suo modo per affrontare la giornata. Ogni cosa doveva essere compiuta in modo che venisse ricordata per sempre. Una scultura nel salone della sua gloria imperitura. Sorride ed emise una risata roca. Già si era messo in mostra più di una volta nel corso della sua non-vita. La prima missione di reinserimento nelle schiere infernali era stato il primo tassello in un puzzle di aspirazione al successo.

    C’era stata poi la difesa del Canvas. In quell’occasione si era divertito come non mai. Aveva dato modo anche agli spectre superiori di notarlo e di farsi la propria opinione su di lui, ancora meglio era stato il suo avanzare nel vecchio Inferno. La missione di avanscoperta con Nasir, lo si poteva definire un successo almeno secondo il russo. Bastava racimolare, quindi, qualche altra bella figura ed il gioco era fatto. Non gli costava niente, gli veniva tremendamente naturale. Si rilassò quindi all’idea di dover semplicemente essere se stesso per quel che riguardava scalare la vetta sociale degli Inferi.

    “Quindi siamo a posto mister Egitto, no? Hai avuto le tue risposte. Io ho avuto le mie conferme. Quindi…” batté le mani e si mise in piedi dondolando sul posto con un’espressione sorniona ben dipinta sul volto. Quel giorno la missione era stata noiosa, ma aveva ricevuto ottime notizie. Non vedeva l’ora di prepararsi al giorno delle future battaglia. Ogni occasione doveva essere raccolta. Ogni sforzo sarebbe stato ripagato un giorno, ne era certo. Inclinò lateralmente il capo squadrando nuovamente Geb.

    “Ora torno alle mie mansioni da ‘spectre inferiore’ se non ti dispiace. È stata una bella chiacchierata. Carino il giochino delle sedie. Potresti aprire una catena di costruzione mobili. La sabbia qui non manca, sarebbe un ottimo investimento; cocco bello.” Sghignazzò in maniera strozzata prima di farsi da parte. Scherzò sull'appellativo che gli era stato donato. In altri casi avrebbe fatto la testa calda, ma era divenuto troppo di buon umore per dare retta ad un particolare del genere. In futuro avrebbero potuto riparlarne, nel caso. A Yad piaceva tornare su vecchi argomenti lasciati in sospeso.

    Non c’era altro da aggiungere per il russo. Geb era venuto con l’intento di capire le sue intenzioni e lui gliele aveva date. Senza neanche troppi fronzoli. Uno scambio equo di informazioni che, magari, in futuro si sarebbero rivelate utili ad entrambi. Per ora sarebbero rimasti nel loro status quo, attendendo il momento della chiamata alle armi in maniera febbricitante ed eccitata, almeno per quanto riguardava il Basilisco. Kas non vedeva l’ora di menare nuovamente le mani. La guerra era la sua casa, ce l’aveva nel sangue. Era nato per combattere.

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    Narrato • PensatoParlato altruiParlato

    Nome Kasimir Yad
    Energia Rossa
    Cloth Surplice del Basilisco (IV)
    Stato della Cloth Indossata.
    Condizioni Fisiche Ottime.
    Condizioni Psichiche In attesa.

    Note Per me va bene così :zizi:

    Abilità
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    ♦ Vento Velenoso ♦
    Il Basilisco, una creatura la cui anche sola presenza può essere letale. Difatti la capacità principe dello Specter è quella di poter levare, con la semplice volontà, grandi folate di vento capaci di creare poderosi vortici. Il vento però non è una comune brezza, bensì è denso del veleno della creatura di cui Kasimir porta la Surplice. Il vento violaceo che si innalza quando Yad lo vuole è pregno di questa letale sostanza. E' la maledizione ed il pregio del Basilisco, una creatura che genera attorno a sé solamente terra bruciata e dove l'erba non cresce più rigogliosa. La morte è compagna del servo di Hades che, con un solo battito d'ali, potrebbe portare morte e pestilenza se solo lo desiderasse. Lentamente la salute di chi viene colpito da questa letale capacità peggiora man a mano che più vi rimane esposto. Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR).

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    Il dado era tratto. Il russo aveva svelato quali fossero le sue ambizioni per il futuro e l'antico dio egizio si ritenne abbastanza soddisfatto di quanto aveva udito. Era giunto il tempo del reciproco congedo. Kasimir fu il primo a prendere l'iniziativa, sollevandosi dalla sua sedia, persistendo nel suo atteggiamento scanzonato e provocatorio. Dal canto suo, l'albino rimase tranquillo al proprio posto. Il Guardiano Celeste della Terra riteneva le Piane Grigie come una sorta di prolungamento del proprio pianeta, quindi non gli dispiaceva restare li per qualche altro minuto a rielaborare le parole proferite dallo specter di Basilisk.

    Geb lo conferma.

    Fate Averruncus rispose così alla domanda retorica postagli dal russo, poi attese pazientemente che l'altro guerriero infernale sparisse all'orizzonte, prima di esibire un sorriso maligno dall'indecifrabile significato.

    Impudente mortale... pochi sono coloro che hanno la "faccia tosta" di rivolgersi ad un dio in tale maniera.

    Il volto del giovane dalla carnagione diafana tornò vuota ed inespressiva come in precedenza. I suoi azzurri occhi si spostarono verso il cielo, così da poter ammirare il vasto firmamento avernale. A cosa stava veramente pensando il sovrano delle sabbie? Una cosa era certa, presto ci sarebbero stati altri specter di rango inferiore meritevoli di ricevere una visita del Guardiano Celeste della Terra.


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    Nome ☥ Fate Averruncus
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    Casta ☥ Specter
    Cloth ☥ Surplice della Terra Obbligata [Grado V]
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