Mille Miglia

Duello Nanopod VS B.F.G.

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    Mille Miglia
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    “Barn fiiiiiiind! Segnala alla lista.”.
    “Ahahah quale lista?”

    Grim aveva appena mietuto una decina di sopravvissuti in quell'oziosa giornata autunnale. Il sole era alto nel cielo e coperto completamente da una fittissima e quasi innaturale nebbia diurna, per qualche minuto dall'uscita del portale pensò seriamente di essere incappato in qualche tecnica nemica. Così non era.

    L'Italia del nord era effettivamente una fotocopia di certe zone del Canvas, con più alberi e meno urla disperate. Non era la prima volta che visitava la Lombardia, viaggiò spesso a Milano per affari quand'era ancora in vita ma mai visitò le campagne a sud del capoluogo, non che ce ne fosse bisogno. I piani alti però gli ordinarono di setacciare tutta la regione in cerca di anime da riportare indietro e perché no, già che c'era poteva farsi un giretto tra le fattorie e ville abbandonate, magari avrebbe trovato qualcosa di interessante. Ovviamente trovò qualcosa di interessante, era un ladro, dopotutto.
    Quel giorno decise persino di assumere un'assistente per aiutarlo nella redazione del rapporto di fine incarico, cosa che odiava fare essendo sempre stata una persona diametralmente opposta al mondo della burocrazia, che noia la burocrazia.
    Era un normalissimo fantasma incapace di lasciare il mondo dei vivi, per quanto vivo quel mondo sia rimasto, costretta quindi a vagare per un cimitero dell'Illinois, dove venne trovata da quello Spectre vagante una settimana prima del viaggetto in Italia. Poteva metterla in un barattolo di vetro e trasportarla come e dove voleva in quel modo, grazie anche al campo elettromagnetico generato automaticamente dalle emissioni passive di cosmo, necessario per mantenere la struttura integrante dell'ectoplasma instabile. L'unico problema fu che tale ragazza, quasi trasparente e dalla colorazione bluastra, era morta nella peggiore età per una giovane donna americana, sedici anni. Tale serie di sfortunati eventi, tra i quali l'essere anche bianca, di fascia medio-alto borghese e americana, creò un mostro logorroico e irritantissimo, capace di parlare ininterrottamente per dieci minuti completi, spaziando su ogni argomento conosciuto dall'essere umano. Senza. Un. Singolo. Filo. Logico.

    “E quindi ti stavo dicendo questa mia amica una volta mi fa noo ma l'insalata di foglie di fico è migliore per la pelle e allora io le faccio ma guarda che la lattuga è sempre insalata e costa meno voglio dire alla fine sono vegetali non sono mica bistecche che bisogna scegliere attentamente il tipo di carne allora sì che ti do ragione ma per mantenere la linea la lattuga va benissimo cioè capisci questa voleva anche farmi la spesa per conto mio magari voleva anche farmi i conti in tasca pazzesca certa gente poi una volta mi fa eh ma non è un problema di batteria cioè è la Apple che fa cellulari scadenti e io le faccio certo che se ci smanetti tutto il giorno e non mi guardi mai in faccia mentre ti parlo è normale che si scarichi immediatamente e allora lei mi fa ma come fai a dirlo mica sei una esperta di smartphone adesso e io le faccio non è che serve sape-”

    “PER L'AMOR DI HADES E DI TUTTI GLI ALTRI DEI PER FAVORE 'MENA. Te lo chiedo per favore. Chiudi quella bocca. Non è possibile che un essere etereo sia capace di produrre suoni così articolati in continuazione per-” guardò il Rolex “Sette minuti!? Stai parlando da sola senza sosta da sette minuti! Sei peggio del raptor porca di quella-” “Uhuhu, non si usano parolacce di fronte a una ragazza, neanche ci conosciamo e già vuoi fare il duro del quartiere.” “Che? Hai sedici anni! E sei morta! Che diavolo ti passa per la mente?” “E che ne so coso, mica ne ho una.”

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    Adriano Celentano - Prisencolinensinainciusol



    Sbuffò come suo solito col suo usuale fare da orso bruno, tornando a riaccendere, o perlomeno provarci, quella 5 porte bianca che aveva trovato nel granaio abbandonato. Qualche corrotto recentemente trucidato giaceva all'esterno, già in processo di decomposizione nonostante la morte avvenuta qualche minuto prima.
    “E quindi hai detto che mi porti all'inferno? Che figo! E com'è, ci sono i diavoli che giocano a carte o i cartoni animati mi hanno mentito per tutta la mia vita?”
    Grim smanettava animatamente con il motore dell'automobile cercando di pulirlo dai residui di guamo e sporcizia, almeno per riuscire a metterlo in moto. Dopo venti minuti e insistenti rotazioni della chiave nel pannello d'avvio, il quattro cilindri si avviò finalmente con uno strano suono fin troppo sordo per un veicolo così esteticamente semplice. Apprezzò la griglia rossa però.

    “Io sono un demone e so giocare a poker, va bene lo stesso?” “I'm in!”

    Philomena passò attraverso il finestrino dell'impolverata macchina sedendosi comodamente
    “Ma se non mi metto la cintura e ci schiantiamo, se muoio due volte torno in vita?”
    L'uomo strizzò gli occhi con pollice e indice, cercando di reprimere l'impulso di nuclearizzarla con una vampata di cosmo.

    Accelerò prepotentemente pentendosi immediatamente della propria decisione. La macchina schizzò come un razzo nella stradina di campagna dimostrando troppi cavalli e troppa trazione per il suo aspetto squadrato, prendendolo totalmente alla sprovvista. Tentò di frenare, ma l'assenza di ABS si fece subito sentire bloccando le ruote, tutte e quattro, facendola scivolare sulla ghiaia di campagna, costringendolo a utilizzare il freno motore e sperare in meglio. Se avesse frenato duramente avrebbe rischiato di schiantarsi contro qualche albero nascosto nella nebbia quindi dovette rallentare gradualmente fino al fermarsi completamente nei pressi di un grosso e verde pino.
    La parcheggiò sotto le sue aguzze foglie e scese barcollando appoggiandosi con un braccio alla pianta.

    “What the... What the fuck is this.” disse sottovoce guardando il terreno e reprimendo un incalzante conato di vomito mentre il fantasma rideva sguaiatamente sdraiata a un metro da terra, fluttuante.

    hiaAmxR

    Narrato - "Parlato" - "Parlato" - "Parlato Altri"

    Nome - Ethan Bennet
    Energia - Rossa
    Surplice - Gashadokuro {IV}
    Casta - Spectre di Hades
    Status Fisico - Nauseato
    Status Mentale - H.E.L.P.
    Status Surplice - Indossata

    Riassunto Azioni -
    Abilità
    Inside Man: Sfruttando il cosmo intorno a se e sintonizzandosi perfettamente con la sua armatura, Ethan riesce a modificare il proprio aspetto fisico o quello di una persona consenziente semplicemente guardandola, garantendo l'alterazione di voce/odore/sensazioni tattili. All'occorrenza riesce anche a diventare quasi trasparente, diventando limpido e riconoscibile a occhio nudo solo se esposto a luce solare e/o diretta.

    Iron Man: Dopo tutti questi anni a schivare e accogliere pallottole in posti scomodi della gabbia toracica, grazie alla sua armatura Ethan ha sviluppato un'incredibile resistenza ai colpi di vario genere, che siano da fuoco, taglio o contundente. Ciò gli permette di fare uno sforzo in più rispetto a chi, come succede il più delle volte, cade al primo 9mm nella spalla, o martellata sulla fronte, o coltellata nella pancia; cosa non deve fare un onesto rapinatore al giorno d'oggi per restare vivo!

    Tecniche
    Pumping-Iron:
    Grim odia rivelare la sua vera forma, ma se la situazione lo richiede, se è sommerso di nemici o se vuole solo fare spettacolo, un mezzo busto gigante di Gashadokuro esce dal corpo del ladro come un'aura esplosiva, flettendo i muscoli delle braccia verso l'alto. Consumatasi l'esplosione di cosmo, lo scheletro scompare.

    Overkill: Grim non sa cosa significhi lanciare palle di cosmo, quindi si rifugia nelle forme ben impresse nella sua mente, forme che prendono sembianze solo estetiche nelle mani del ladro, come fumo nero condensato. Le armi che crea non sono costrutti, ma solo un ricordo visivo di ciò che usava al lavoro, per avere una maggiore familiarità in fase di mira e dosaggio del cosmo. La varietà delle sagome spazia nella categoria di tutte le armi da fuoco da fanteria moderne e non. I proiettili sparati con tale tecnica possono avere effetti penetranti e successivamente deflagranti nel caso il bersaglio venga colpito.

    Counter-Strike:
    Metà dell'enorme gabbia toracica del Gashadokuro si crea attorno al fianco desiderato di Grim, un enorme braccio scheletrico collegato alla clavicola. Chiudendo le dita, può sferrare un potente pugno con range pari a quello consentito dal livello di energia attuale del ladro. Una volta completato il movimento, sia che vada a segno o meno, il braccio scompare. L'effetto è solo contundente.

    Hard-Boiled:
    Variante di Counter-Strike: Il pugno parte verso l'avversario aprendo la mano all'ultimo momento esattamente sopra di esso. Sfruttando l'effetto sorpresa, falangi e metacarpi si smontano cadendo a terra, esplodendo all'impatto.

    Trenchgun:
    Utilizzando le conoscenze ottenute durante gli anni del contrabbando armi, Grim utilizza una grossa quantità di cosmo per creare un ammasso riconducente in forma a quello di una salva da carro armato, attivandolo con un ben assestato pugno nell'apparecchio di innesco. La misura può variare a piacimento, le grandezze più utilizzate sono tutta via quelle da 50, 88 e 125mm di diametro. Il grosso proiettile può penetrare ed esplodere. Indifferentemente dal suo comportamento, il colpo esplode comunque.


     
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    Stava sia lottando contro la voglia di una sigaretta che contro i suoi pensieri, avvolto nella nebbia. Era poggiato con la schiena contro un albero da quasi mezz'ora, con una mano che gli sfiorava l'accenno di barba sul mento. Quando avrebbe trovato una fonte d'acqua decente si sarebbe dato una sistemata al viso.


    Era cominciato tutto con l'inizio della sua nuova attività.
    L'incontro con il generale degli abissi gli aveva fatto benissimo psicologicamente, e cosa più importante gli aveva lasciato delle responsabilità. Girovagare senza meta e con i viaggi cosmici sballati era divertente all'inizio, ma dopo un po' tutto diventava vuoto e sfibrante. Ora aveva qualcosa a cui pensare, o per meglio dire, qualcuno.

    La fine della civiltà era stata terribile, una ferita che sicuramente si sarebbe cicatrizzata anche nel subconscio collettivo della razza umana, ma era quello che venne dopo che era la vera sofferenza: La lotta per la sopravvivenza, l'egoismo, la disperazione più profonda. Tutta roba giornaliera nel mondo in cui ormai viveva.
    Lui era un cavaliere di Gea, il suo compito era vigilare sull'ecosistema e sulla natura, ma nessuno si sarebbe arrabbiato troppo se si fosse preso cura di un pugno di ragazzini orfani.
    E così fece.

    Nascosti in un luogo sicuro, quei ragazzini erano sotto la tutela del cavaliere dell'Utharaptor e dei suoi eventuali collaboratori, venuti da luoghi impensabili. Era una situazione precaria, certo, ma almeno era un inizio. Un semplice barlume di normalità nella vita di un ragazzo al limite della sopportazione. Dopo tutto quello che aveva passato, cominciò anche a coltivare l'idea che forse un briciolo di felicità se lo era meritato.

    Uno scricchiolio di un rametto spezzato lo portò alla realtà.
    Seduto ai piedi dell'albero, un ragazzino stava armeggiando con un bastoncino, disegnando ghirigori nella terra e spostando pigramente qualche sasso. Aveva i capelli mediamente lunghi di colore castano, una maglietta viola a strisce ed un paio di pantaloncini che mostravano le gambine coperte di cerotti e tagli. Nonostante le ferite, la cosa più evidente di quel piccoletto era la sua espressione quasi sempre neutra, non annoiata o diffidente, semplicemente neutra.

    Bieffe lo aveva trovato seduto sul bordo di una strada di montagna in una località sconosciuta, da solo e armato di un bastone. Era per terra, con le gambe vicino al petto e la testa sulle ginocchia. Quando il ragazzino vide l'uomo in armatura con un sacco in spalla, mantenne sempre la solita espressione, solo un accenno di lacrime ai lati degli occhi. Il cavaliere gli si avvicinò, tendendogli una mano e cercando di apparire il meno minaccioso possibile. Quando il piccoletto la prese, entrambi vennero avvolti dalla luce dorata dei cavalieri di Gea, ritrovandosi poco dopo in mezzo alla nebbia.
    ANCORA?!? fu il commento del cavaliere a riguardo.

    Stava cercando di riposarsi e di riordinare le idee. I viaggi di quel tipo non gli riuscivano ancora bene e gli ci volevano vari tentativi prima di raggiungere il luogo sperato, quindi una mente lucida era importante per non finire in un luogo poco piacevole.

    Ragazzino, ti ho raccolto due ore fa e non hai spiccicato una parola. Non ti sto chiedendo se stai bene, è una domanda idiota ora come ora, ma se per caso hai paura di me puoi dirlo, eh. Voglio dire, nonostante questa ferraglia che ho addosso non sono completamente pazzo inspirò un secondo Si, la gente di dirà il contrario riguardo a quello, ma non ha importanza. Comunque sia voglio solo aiutarti, lo capisci questo?
    Il bambino lo guardò dritto negli occhi, senza manifestare nessun sentimento.
    Ma capisci la mia lingua?
    Il bambino annuì con un movimento del capo.
    Beh, è un inizio.

    Un ruggito di un motore poco lontano lo fece scattare sugli attenti. Guardò in direzione del rumore, vedendo un paio di luci fendinebbia in lontananza. Dal rumore Bieffe capì che la frenata non fu una delle migliori del pilota. Incuriosito dalla cosa, Bieffe si mise il sacco in spalla, pronto ad andare a vedere quello che stava succedendo.
    Nemmeno in tempo di girarsi, che il ragazzino era al suo fianco.
    Dove vuoi andare te? Guarda che è pericolo- Si guardò intorno, capendo che nemmeno lasciare il minorenne in mezzo alla nebbia era una buona idea.
    Oh va bene! Andiamo su.

    Il suono di una risata femminile, una Lancia Delta bianca ed un uomo piegato in due appoggiato ad un albero. L'uomo aveva una maschera viola.
    NON CI POSSO CREDEREEEEEEEE Urlò Bieffe a pieni polmoni. Ma si, è lui, il signor Troppo-figo-per-la-legge. Il barone della truffa, il re dei ladri. GRIM DEL GASHI GASHI.
    Si battè le mani una contro l'altra, in un'espressione di autentica sorpresa. Grim, per dio, il venir ritrovato in mezzo ai boschi in preda ai più disgustosi malori è il mio cavallo di battaglia. Vabbè che sei un ladro, ma non rubarmi le gag. Dai, dimmi come diamine ci sia finito uno come te in un posto come questo. Cos'è, avevi voglia di sole?

    Mise una mano sulla testa del ragazzino con la maglietta a strisce. Vedi quel signore? Ecco cosa ti succede a fare sempre il grand'uomo della situazione. Certo, puoi sembrare elegante e tutto il resto, ma sotto sotto è un-

    Posò gli occhi sulla figura azzurrina poco distante, la quale sembrava lei la sorgente della risata di poco prima. Era diafana e fluttuava a poca distanza dal terreno. Era una ragazza giovane, non più di un'adolescente, ed era un fantasma. Questa cosa urtò immediatamente i nervi del raptor.

    Si fece avanti, puntando con il dito la figura che lo osservava divertito, mentre teneva gli occhi fissi sul suo ex collega. I tratti facciali cominciarono a mutargli senza che potesse controllare nulla. Occhi verticali di colore giallo e zanne che gli spuntavano dalle labbra

    Cos'è? Ti porti i trofei appresso ora? Hai abbassato i tuoi standard così di botto? Cristo Grim, ti lascio qualche mese e mi ritrovo davanti un ammazzabambini. Credevo fossi migliore di così, brutto pezzo di stronzo.

    YiNamIk
    narrato; pensato; parlato; parlato altrui



    Nome - B.F.G.
    Energia - Verde
    Darian - Utahraptor Ostrommaysorum
    Casta - Eletti di Gea.
    Status Fisico - normale
    Status Mentale - Oooh no u didn't
    Status Darian - indossata

    Riassunto Azioni - qualcosa qualcosa don't touch the kids, fam

    Abilità
    CITAZIONE
    Scary Monster.
    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte.


    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.

    Tecniche




     
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    Danny Baranowsky - Tombtorial

    Si riprese abbastanza velocemente, Philomena lo pattava sulla schiena mentre rideva a crepapelle descrivendo ciò che era appena successo tra un singhiozzo e l’altro, aveva una risata abbastanza acuta, di quelle capaci di far venire il mal di testa a una persona ancor prima che questa riesca a dire “Smettila, per favore” quindi un altro problema si aggiunse alla nausea, che però riuscì a inghiottire con sforzo.
    Poi, come una manna dal cielo, un cielo popolato di demoni sadici e meschini, una voce familiare, troppo familiare, echeggiò nella nebbia facendolo scattare sull’attenti, ripetendo in loop mille preghiere al proprio Dio nella speranza di aver semplicemente avuto un’allucinazione uditiva.
    Se la voce non poteva crederci, nemmeno Grim ci riusciva. Era B.F.G, e chi sennò.
    “No, no, no oddio Hades per favore fulminami in questo momento tutto tranne lui per favore no.”
    E via di battutine insulse, scontate e di cattivo gusto. Le aveva sentite troppe volte per dedicargli anche solo una smorfia disgustata. Accanto a lui notò una piccola figura vestita di un maglioncino a righe orizzontali. Sembrava un bambino, totalmente disinteressato dalla faccenda. Lo guardò, il bimbo ricambiò uno sguardo spento e il ladro spostò il proprio sulla faccia (brrrr) di Bieffe.
    “Vedi quel signore? Ecco cosa ti succede a fare sempre il grand'uomo della situazione. Certo, puoi sembrare elegante e tutto il resto, ma sotto sotto è un-“
    Guardò Philomena, Grim guardò Philomena, Philomena guardò Grim (con la solita espressione da cagnolino incuriosito) , Grim guardò Bieffe, Bieffe guardò Grim, Grim riguardò Philomena. Entrambi sollevarono le spalle.
    I connotati del ritardato cominciarono a modificarsi, presentando i soliti denti aguzzi e le pupille verticali.
    “Guarda come fa il teatrino ora eh.” Sussurrò all’amica ectoplasmica prima che l’italiano dirompesse in una semi-sfuriata falso moralista.
    “Cos'è? Ti porti i trofei appresso ora? Hai abbassato i tuoi standard così di botto? Cristo Grim, ti lascio qualche mese e mi ritrovo davanti un ammazzabambini. Credevo fossi migliore di così, brutto pezzo di stronzo.”
    Entrambi spalancarono gli occhi. Entrambi si puntarono un dito al petto, chi in piedi a stento chi fluttuante a mezz’aria. Entrambi si guardarono negli occhi, chi li aveva eterei chi coperti da una maschera.
    “Chi, io?”
    “Chi, lui?”
    Ed entrambi scoppiarono fragorosamente in una mostruosa risata. Erano mesi che non rideva così lo Spectre, ringraziò tra una ridarella e l’altra il Gea per quella performance comica. Philomena scomparì per un secondo per riapparire dietro il cavaliere del Raptor.
    “Io trofeo suo!? È semmai lui il trofeo mio ahahaha! Silly raptor you’re a cutie! È il raptor questo coso qua vero Grim?”

    “Oh my la pancia... Ahah, ah sì cara, è quello di cui ti parlavo.”
    “Awww che bimbo tenero come ti chiami? Io sono Philomena! Il blu è di moda oggi, non spaventarti!” Disse all’ometto accanto al Gea, che ricambiò l’introduzione con uno sterile sguardo privo di parole.
    “Ah you’re a listener, I get it! You’re cute tho!” e pattò anche lui sul crapino. Tornò quindi dal suo mentore mascherato. “Ma senti, se tu sei uno Spectre, e lui è un Gea...” Grim la guardò con fare incitatorio, non era un ragionamento complicato, poteva arrivarci da sola, serviva un piccolo sforzo... “Dai Phi, dai che ci riesci...” “Significa che devi combatterci!” “Bravissimaaa!!!” Si diedero il cinque, la ragazza tutta contenta di aver passato la verifica.
    Grim si sistemò bene la cravatta, strinse i gemelli e raddrizzò la maschera.
    A voce alta disse a Bieffe: “Facciamo così, sono di fretta e ho un cimitero qui vicino da sistemare, ha le anime tutte vaganti e devo andare a raccoglierle, prima che diventino hollow e siano totalmente inutili. Se rimani in piedi o riesci ad atterrarmi un buon colpo nei prossimi dieci minuti ti lascio questo agglomerato assassino di acciaio bianco. Se non ci riesci beh, mi prendo sia la tua anima che quella del piccolo Charlie Chaplin lì, mi pare superfluo precisarlo.” Avviò il cronometro sull’orologio d’oro e diede una gomitata leggera al fantasma accanto a lui.
    “Senti non è che ci faresti da arbitro? Almeno non ti annoi, dai anche un’occhiata al piccolo, che non voglio mi si rovini la merce ancor prima di riscattarla.” Philomena abbozzò un veloce saluto militare, sollevò tramite una forzatissima telecinesi un impassibile bimbo muto e si sedettero entrambi su un alto ramo di quercia. Una sfinita l’altro fermo come un sasso.
    “Molto bene, per sottolineare l’ufficialità della cosa cominceremo al tre.”
    Grim sparì. Applicò Inganno su se stesso nella frazione di un decimo di secondo, rendendosi totalmente invisibile. Poi scattò al lato destro dell’amico/nemico, tornò visibile e creò una grossa doppietta da caccia a canne mozze, puntata con una mano sola.
    “Uno.”
    Premette i grilletti.

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    Nome - Ethan Bennet
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    Casta - Spectre di Hades
    Status Fisico - //
    Status Mentale - NYE HEH HEH
    Status Surplice - Indossata

    Riassunto Azioni -
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    Inside Man: Sfruttando il cosmo intorno a se e sintonizzandosi perfettamente con la sua armatura, Ethan riesce a modificare il proprio aspetto fisico o quello di una persona consenziente semplicemente guardandola, garantendo l'alterazione di voce/odore/sensazioni tattili. All'occorrenza riesce anche a diventare quasi trasparente, diventando limpido e riconoscibile a occhio nudo solo se esposto a luce solare e/o diretta.

    Iron Man: Dopo tutti questi anni a schivare e accogliere pallottole in posti scomodi della gabbia toracica, grazie alla sua armatura Ethan ha sviluppato un'incredibile resistenza ai colpi di vario genere, che siano da fuoco, taglio o contundente. Ciò gli permette di fare uno sforzo in più rispetto a chi, come succede il più delle volte, cade al primo 9mm nella spalla, o martellata sulla fronte, o coltellata nella pancia; cosa non deve fare un onesto rapinatore al giorno d'oggi per restare vivo!

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    Pumping-Iron:
    Grim odia rivelare la sua vera forma, ma se la situazione lo richiede, se è sommerso di nemici o se vuole solo fare spettacolo, un mezzo busto gigante di Gashadokuro esce dal corpo del ladro come un'aura esplosiva, flettendo i muscoli delle braccia verso l'alto. Consumatasi l'esplosione di cosmo, lo scheletro scompare.

    Overkill: Grim non sa cosa significhi lanciare palle di cosmo, quindi si rifugia nelle forme ben impresse nella sua mente, forme che prendono sembianze solo estetiche nelle mani del ladro, come fumo nero condensato. Le armi che crea non sono costrutti, ma solo un ricordo visivo di ciò che usava al lavoro, per avere una maggiore familiarità in fase di mira e dosaggio del cosmo. La varietà delle sagome spazia nella categoria di tutte le armi da fuoco da fanteria moderne e non. I proiettili sparati con tale tecnica possono avere effetti penetranti e successivamente deflagranti nel caso il bersaglio venga colpito.

    Counter-Strike:
    Metà dell'enorme gabbia toracica del Gashadokuro si crea attorno al fianco desiderato di Grim, un enorme braccio scheletrico collegato alla clavicola. Chiudendo le dita, può sferrare un potente pugno con range pari a quello consentito dal livello di energia attuale del ladro. Una volta completato il movimento, sia che vada a segno o meno, il braccio scompare. L'effetto è solo contundente.

    Hard-Boiled:
    Variante di Counter-Strike: Il pugno parte verso l'avversario aprendo la mano all'ultimo momento esattamente sopra di esso. Sfruttando l'effetto sorpresa, falangi e metacarpi si smontano cadendo a terra, esplodendo all'impatto.

    Trenchgun:
    Utilizzando le conoscenze ottenute durante gli anni del contrabbando armi, Grim utilizza una grossa quantità di cosmo per creare un ammasso riconducente in forma a quello di una salva da carro armato, attivandolo con un ben assestato pugno nell'apparecchio di innesco. La misura può variare a piacimento, le grandezze più utilizzate sono tutta via quelle da 50, 88 e 125mm di diametro. Il grosso proiettile può penetrare ed esplodere. Indifferentemente dal suo comportamento, il colpo esplode comunque.


     
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    Vide il duo spettrale guardarsi negli occhi per un secondo, prima di scoppiare a ridere.
    Fu allora che Bieffe si rese conto delle parole che aveva pronunciato, reputandole abbastanza stupide, se non addirittura ridicole.
    Cominciò a ridacchiare anche lui, prima una risatina leggera, che diventava sempre più grassa e gioviale con il passare dei secondi. Dopo un po' di tempo Bieffe era li a mantenersi lo stomaco piegato in due dalle risa. Sembrava quasi che sputasse via getti d'aria direttamente dai polmoni.
    Con un mostruoso sforzo di volontà riuscì a calmarsi.

    Poffeeheheha..No no hai ragione hai ragione, me le merito tutte le risAHAHahheh-ehm, dicevo, le merito tutte. Stavolta ho -pff- ho toppato e ne prendo atto... "ammazzabambini"...ma come diavolo mi è venuto in mente?

    La fantasmina azzurra gli comparve subito dietro le spalle, mostrando sincero interesse per il ragazzino muto. La sua voce acuta e martellante tempestò la mente del cavaliere del raptor, mentre il figurino vestito con il maglioncino ostentò la sua solita faccia neutra. Il ragazzo in armatura quasi invidiò la sua stoicità.
    You are a brave little guy Gli disse, dopo che il fantasma tornò al fianco di Grim

    Ma senti, se tu sei uno Spectre, e lui è un Gea...
    A queste parole, Bieffe sbuffò in preda alla stizza. Sapeva già dove tutto quello che stava succedendo sarebbe andato a parare. Si, poteva essere divertente, qualche bel cazzotto in faccia a vicenda come tra buoni nemici, ma in quel frangete voleva pensare ad altro. Aveva tante cose da fare e se avesse potuto avrebbe semplicemente declinato il tutto. I bambini avevano fame ed ogni secondo che passava lontano dal rifugio erano secondi che passava a NON difendere dall'oblio quell'angolo di normalità in quel mondo malato.
    Normalità come concetto relativo, eh.

    Si sedette sui talloni, arrivando così all'altezza del ragazzino. Gli mise una mano sulla spalla e indicò l'uomo mascherato li davanti.
    Guarda come fa il teatrino ora eh.
    Subito lo Spettro cominciò a blaterare riguardo i suoi impegni da Spettro e i su un'ipotetica scommessa: Dieci minuti. Se si fosse beccato una legnata dal dinosauro, gli avrebbe ceduto la macchina, altrimenti sarebbe passato in modalità mietutira e avrebbe ucciso lui e il bambino.
    Bieffe si rizzò in piedi, fece schioccare le giunture del collo e prese un profondo respiro. Guardò negli occhi il suo protetto, il quale ricambiò lo sguardo. Bieffe potè giuare di aver visto un ombra di un sorriso nella sua espressione marmorea.
    Deal.

    Vide la "ragazza" concentrarsi al massimo, fissando intensamente Maglione-a-strisce. Questi cominciò a sollevarsi e a muoversi lentamente verso un albero poco lontano. A vederla così sotto sforzo Bieffe quasi si dispiacque.
    Senti, non hai bisogno di fare da sola, A lui ci penso io.
    No no no no ce la – nnf- ce la faccio ti dico che ce la faccio -ghhhh-
    Sicura? No perchè io non so molto di come funziona da voi ma non credo che sia normale per un fantasma sudare così tanto.
    Eh eh eh no è che -uffff- mi sono vestita troppo pesante hehehe.
    Bieffe avrebbe voluto controbbattere a quest'ultima affermazione, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu alzare un dito, prima di voltarsi.
    Come vuoi tu, Principessa.

    Ora il campo era libero.
    Evocò un po' di cosmo, giusto per scaldarsi e prepararsi mentalmente. Sapeva che quello era a tutti gli effetti uno scontro mortale, ma non riusciva proprio a togliersi quel sorrisetto dalla faccia. In fondo incontrare Grim valeva la pena di rischiare di morire, c'era sempre da divertirsi un mondo nel prenderlo in giro. Inoltre era passato tanto tempo e moriva dalla voglia di vedere (e mostrare) nuovi giochetti.

    Molto bene, per sottolineare l’ufficialità della cosa cominceremo al tre.
    Non comincerà al tre.
    Grim mentiva. Lo faceva in continuazione e con chiunque: A se stesso, a Bieffe, a qualsiasi cosa si trovasse sulla sua strada. Era la cosa che sapeva fare meglio, e lui l'aveva trasformata in un'arma. Bieffe ormai lo conosceva da troppo tempo per cadere in stupidi tranelli da due soldi come quello. Quando dormi ubriaco a due metri da un tizio sempre armato qualcosa su di lui lo capisci.

    Il suo nemico scomparve nel giro di un battito di ciglia. Non sapendo da dove sarebbe stato attaccato, fece l'unica cosa che gli sembrò sensata in quel momento: creare una barriera cosmica di forma cilindrica intorno a se per attutire l'assalto, mentre si stringeva in una posizione di guardia alta, come nella Boxe.
    L'uomo mascherato gli comparve alla sua destra, impugnava una grossa doppietta da caccia. Quando premette i grilletti, l'esplosione dello sparo creò un riverbero tra gli alberi. La sua barriera si infranse, attutendo la violenza dei colpi cosmici i quali impattarono contro la copertura metallica del suo braccio. La forza dell'attacco era stata diminuita, ma Bieffe accusò abbastanza seriamente il colpo al braccio.

    Ripresa la concentrazione, decise di essere rapido.
    Sparare un calibro così grosso con una sola mano era sia un atto di grande abilità che di grande sbruffoneria. Bieffe non aveva tempo da perdere con questi giochetti, quindi scattò a piena velicità veso il suo nemico, o per meglio dire, la sua guardia scoperta. Grim era un ottimo assassino, duro e armato fino ai denti, ma faceva proprio schifo nel corpo a corpo. Un bel gancio sinistro carico di cosmo esplosivo in pieno petto gli avrebbe fatto passare la voglia di andare in giro come se fosse appena uscito dall'ufficio.


    Bieffe voleva vederlo in armatura.

    YiNamIk
    narrato; pensato; parlato; parlato altrui



    Nome - B.F.G.
    Energia - Verde
    Darian - Utahraptor Ostrommaysorum
    Casta - Eletti di Gea.
    Status Fisico - normale, Avambraccio destro ferito
    Status Mentale - Così
    Status Darian - indossata

    Riassunto Azioni -

    Abilità
    CITAZIONE
    Scary Monster.
    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte.


    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.

    Tecniche

    Bieffe prende la stessa struttura cosmica del King Nothing, rendendola potenzialmente esplosiva ed evocandola solo con le mani, invece che emanadola sul tutto il corpo. Questa massa cosmica ha proprietà adesive ed esplode al comando del cavaliere.


     
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    Mille Miglia
    III

    “Ti ricordi di venirmi a trovare dopo scuola? Le visite riaprono alle 16.”
    “Sìsì lo so. Ma quel catorcio non lo guido.” “Dì un’altra volta catorcio alla Miata che ti ficco l’ago della flebo negli occhi.” “Wow ok ci mancherebbe altro sua signoria, ma sapevi bene che con trecentomila chilometri sotto al culo non andava troppo lontano. C’era quella Crown Vic che non mi pareva mal-“ “Amore quella roba da vecchi ha troppi posti, e dato che non sono una tassista mi serviva qualcosa che trasportasse me e al massimo te, che sei un poraccio e nemmeno ce l’hai una macchina.” “Non offendere la Accord.” “Intendo regolarmente acquistata e registrata, mister Lupin del ghetto.” “Hey, non fare così ora, sai che non abbiamo soldi per queste cose.” “Ma hai tempo da spendere per usare l’apriportiere vedo. Devi mettere la testa sui libri e lasciare quelle compagnie da criminali una volta che avrò timbrato il cartellino su questa terra.” “Non dire così, la chemio sta andando bene, sai che buona parte della terapia consiste nello stato d’animo, non buttarti giù.” “Chi si butta giù? Io ho accettato il mio destino, stupido. E dato che tu hai ancora tempo per cambiare le cose, vedi di ascoltarmi e farmi felice, va bene? E dillo anche a Juan, che è tanto grosso tanto ingenuo. Siete migliori di questo.” “Smettila, per favore. Uscirai di qui in poche settimane.” “Sì, in una bara, HAHA!” “Stop.” “Eddai Ethan, lasciami sdrammatizzare, l’ironia è tutto ciò che mi è rimasto.”
    Rimasero così per qualche minuto, il ragazzo con la testa appoggiata sull’angolo di quel caldo letto, la mano di lei in mezzo ai suoi capelli.
    “Io... OK. Senti, devo andare, ci vediamo dopo ok?” “Bravo, abbandonami, tsk.” Si baciarono per un secondo che parve durare un’infinità. Una volta uscito dalla stanza cercò di avvicinarsi al dottore che la aveva in cura, impegnato a firmare documentazioni varie.
    “Buongiorno dottore.”.
    Il medico si limitò a togliersi gli occhiali, mettere una mano attorno alla spalla del giovane e invitarlo a una lunga e profonda chiacchierata.



    Jqxt1hX
    Danny Baranowsky - Crypteque (Shopkeeper)


    Un pugno. Bello veloce eh, rapido, semplice ed efficiente ma pur sempre un pugno. Questo era ciò che BFG gli aveva dedicato nel reparto contrattacchi, un pugno. Un po’ offeso si sentiva, inutile nasconderlo. Nemmeno condito con una delle sue solite frasettine ironiche o sarcastiche. Grim si sentiva come un giocatore di fighting games alla rottura di una buona combo; quella sensazione di disagio e improvvisa perdita di voglia, come perdere Parco della Vittoria al Monopoli, semplicemente ti passa la voglia di giocare.
    Il fatto che nell’ultimo periodo non gli arrivava nemmeno un ordine decente non sollevò sicuramente il morale dello Spectre. Il ricongiungimento con una sua vecchia conoscenza e l’improvviso incontro col suo vecchio semi-collaboratore odioso lo gettò in un pozzo senza fine di testate contro i muri e vene dei polsi tagliate con cocci di vetro. Sperava di colpirlo di sorpresa come spesso gli riesce, ma si conoscevano troppo bene i due. BFG cercò tuttosommato di difendersi dai pallettoni cosmici, riuscendoci in parte. Vide bene l’avambraccio del ragazzo prendersi una buona parte della potenza distruttiva dell’attacco. Avrebbe preferito colpire le gambe, ma si ripetè in testa il solito ogni cosa a suo tempo. Esclamò un flebile, divertito “hehe” mentre vedeva il rapido colpo arrivargli al fianco. Creò una barriera di cosmo a forma di apparato dentale, assorbendo buona parte del colpo. Un po’ recitando, urlando a bassa voce e saltando da solo cercò di regalare una fluttuante sensazione di soddisfazione al nemico, volando all’indietro per venti metri, sparendo nella nebbia. L’armatura fece un sordo tunk sul terreno composto da fango congelato. Era probabilmente finito in un campo agricolo.
    “Wooo! Nice one scalie dude!” Urlò incitante Philomena sdraiata su un ramo dell’albero con la faccia appoggiata nei palmi delle mani. Il ragazzino impassibile rimaneva immobile mentre un piccolo bruco verde attraversava la sua testa da un’orecchio all’altro passando nella folta coltre di capelli a caschetto.
    “Bravo indeed BFG. Mi hai fatto proprio male questa volta.” Si accarezzò il fianco aspirando aria tra i denti per evidenziare la cosa, il tutto rimanendo nascosto nella nebbia.

    “Spero però che dopo tutto questo tempo ti sia finalmente deciso a rinnovare il tuo rozzo e primordiale arsenale bellico. Ti servirà ben altro per difendere quei piccoli umani.”
    La nebbia intorno allo Spectre divenne viola per un secondo, richiamando una fumosa figura scheletrica alta quindici metri dagli occhi rossi come rubini incandescenti dietro la schiena dell’uomo. Persino il Gea l’avrebbe vista.
    Il fantasma ridacchiò rumorosamente dall’alto della quercia, intanto il bruco era riuscito nella sua epica impresa, ritornando a strisciare contento su un ramo accanto all’altra orecchia del ragazzino.
    “Woowee! E ora spaccagli la faccia G. Come ai vecchi tempi!”
    Ethan si bloccò un attimo in mezzo alla sua naturale invisibilità, guardò in direzione dell’albero nascosto, sussurando piano.
    “So you remember.”
    Sorrise dietro la solita impassibile e cupa maschera, portando una gamba dietro l’altra e appoggiandosi sui ginocchi. La lieve risata della ragazza rompeva costante il silenzio della pianura.
    Tornò poi ad usare un tono più udibile per BFG.
    “Ma dato che a te interessano più i fatti delle parole...”
    Davanti al proprio volto andò a crearsi un 125mm smoothbore lungo abbastanza da rovinare la giornata di qualsiasi avamposto militare.
    Saltò un metro e mezzo da terra calciando quindi il colpo nel meccanismo di scatto, esplodendolo e spedendolo a massima velocità contro il dinosauro, in direzione delle sue gambe e nell'area limitrofa. All’innesco, tutta la nebbia nelle immediate vicinanze fino a centro metri dietro e davanti ai due scomparì, rivelando un intricato labirinto di lapidi e tombe.
    “Destinazione raggiunta.” Disse Grim ironizzando un’abbozzata voce da navigatore GPS.

    Grazie al rumore i vari fantasmi che tranquilli riposavano in quell’immenso cimitero si svegliarono all’unisono, cominciando a uscire lenti e arrabbiati dalle loro buche nel terreno.

    hiaAmxR

    Narrato - "Parlato" - "Parlato" - "Parlato Altri"

    Nome - Ethan Bennet
    Energia - Rossa
    Surplice - Gashadokuro {IV}
    Casta - Spectre di Hades
    Status Fisico - Livido al fianco
    Status Mentale - DETERMINATION
    Status Surplice - Indossata

    Riassunto Azioni - Trenchgun
    Abilità
    Inside Man: Sfruttando il cosmo intorno a se e sintonizzandosi perfettamente con la sua armatura, Ethan riesce a modificare il proprio aspetto fisico o quello di una persona consenziente semplicemente guardandola, garantendo l'alterazione di voce/odore/sensazioni tattili. All'occorrenza riesce anche a diventare quasi trasparente, diventando limpido e riconoscibile a occhio nudo solo se esposto a luce solare e/o diretta.

    Iron Man: Dopo tutti questi anni a schivare e accogliere pallottole in posti scomodi della gabbia toracica, grazie alla sua armatura Ethan ha sviluppato un'incredibile resistenza ai colpi di vario genere, che siano da fuoco, taglio o contundente. Ciò gli permette di fare uno sforzo in più rispetto a chi, come succede il più delle volte, cade al primo 9mm nella spalla, o martellata sulla fronte, o coltellata nella pancia; cosa non deve fare un onesto rapinatore al giorno d'oggi per restare vivo!

    Tecniche
    Pumping-Iron:
    Grim odia rivelare la sua vera forma, ma se la situazione lo richiede, se è sommerso di nemici o se vuole solo fare spettacolo, un mezzo busto gigante di Gashadokuro esce dal corpo del ladro come un'aura esplosiva, flettendo i muscoli delle braccia verso l'alto. Consumatasi l'esplosione di cosmo, lo scheletro scompare.

    Overkill: Grim non sa cosa significhi lanciare palle di cosmo, quindi si rifugia nelle forme ben impresse nella sua mente, forme che prendono sembianze solo estetiche nelle mani del ladro, come fumo nero condensato. Le armi che crea non sono costrutti, ma solo un ricordo visivo di ciò che usava al lavoro, per avere una maggiore familiarità in fase di mira e dosaggio del cosmo. La varietà delle sagome spazia nella categoria di tutte le armi da fuoco da fanteria moderne e non. I proiettili sparati con tale tecnica possono avere effetti penetranti e successivamente deflagranti nel caso il bersaglio venga colpito.

    Counter-Strike:
    Metà dell'enorme gabbia toracica del Gashadokuro si crea attorno al fianco desiderato di Grim, un enorme braccio scheletrico collegato alla clavicola. Chiudendo le dita, può sferrare un potente pugno con range pari a quello consentito dal livello di energia attuale del ladro. Una volta completato il movimento, sia che vada a segno o meno, il braccio scompare. L'effetto è solo contundente.

    Hard-Boiled:
    Variante di Counter-Strike: Il pugno parte verso l'avversario aprendo la mano all'ultimo momento esattamente sopra di esso. Sfruttando l'effetto sorpresa, falangi e metacarpi si smontano cadendo a terra, esplodendo all'impatto.

    Trenchgun:
    Utilizzando le conoscenze ottenute durante gli anni del contrabbando armi, Grim utilizza una grossa quantità di cosmo per creare un ammasso riconducente in forma a quello di una salva da carro armato, attivandolo con un ben assestato pugno nell'apparecchio di innesco. La misura può variare a piacimento, le grandezze più utilizzate sono tutta via quelle da 50, 88 e 125mm di diametro. Il grosso proiettile può penetrare ed esplodere. Indifferentemente dal suo comportamento, il colpo esplode comunque.


     
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    Bravo indeed BFG. Mi hai fatto proprio male questa volta.

    Stronzate.
    Grim si era beccato il colpo, ma sicuramente non si era fatto male più di tanto. Bieffe ogni tanto si chiedeva se il suo ex collega non fosse fatto solo di gomma vulcanizzata e scelte sbagliate.

    Spero però che dopo tutto questo tempo ti sia finalmente deciso a rinnovare il tuo rozzo e primordiale arsenale bellico. Ti servirà ben altro per difendere quei piccoli umani.

    Ma sentitelo! Crede che siamo tutti baciati dalla fortuna e che possiamo usare il cosmo come fosse creta. Beh vaffanculo lui e vaffanculo la fortuna, stai sicuro Grim che alla fine della giornata il mio “primordiale arsenale bellico” ti avrà riempito di lividi anche dove non batte il sole.

    L'orrenda figura dello scheletro gigante comparve in direzione del volo che aveva fatto lo Spectre. Il raptor si leccò le labbra. Era riuscito nell'intendo di impegnare il ladro con il ghiaccio nelle vene, poco importava se avrebbe dovuto incassare i suoi colpi, quella soddisfazione non gliela avrebbe tolta nessuno.

    La tecnica materializzata dal rapinatore vomitò il suo proiettile, liberando la zona circostante dalla nebbia e mostrando ai presenti un cimitero infestato da fantasmi, infuriati a causa del brusco risveglio. Il colpo sembrava mirare alle gambe del raptor, il quale reagì alla cosa ridacchiando leggermente.
    Tutti le gambe vogliono, oh! Mai nessuno che voglia fare semplice Boxe.

    Si abbassò, piegandosi sul ginocchio destro e mettendo le mani incrociate davanti a se. Evocò una rozza forma di una testa di velociraptor sorridente con il suo cosmo instabile. Il colpo che stava per arrivare era bello pesante, quindi pensò che la cosa migliore da fare fu attutirlo il più possibile.

    Quando l'impatto tra le due masse cosmiche avvenne, l'esplosione fu più forte del previsto.
    Bieffe schizzò letteralmente via dal suo posto, spinto dalla deflagrazione. Ruzzolò malamente per un bel tratto, prima di finire con la schiena contro una roccia, la quale si spaccò in due all'impatto. Il raptor sentiva già il dolore delle varie ecchimosi su buona parte del corpo, oltre alla testa che gli girava, ma era tutto intero e non aveva nulla di rotto.
    Per ora.

    Well, that was a spicy meatball, my dude. Disse, ancora seduto con la schiena poggiata alla roccia.
    Sempre un piacere giocare con te, Skully.
    Ti ricordi i bei tempi in cui andavamo in giro per gli U.S.A. alla ricerca di un tesoro nascosto? Oooh si, quelli si che erano bei tempi.


    Si rialzò, sentendo il dolore delle sue ferite e pulendosi dal fango che gli si era appiccicato addosso. Si girò verso la quercia dove erano seduti i due spettatori. La ragazzina defunta si sbracciava e si sgolava cantando cori da stadio sia in favore di Grim che del suo avversario. Il ragazzino muto dondolava le gambe, fissando lo scontro con la sua espressione impassibile.

    Woowee! E ora spaccagli la faccia G. Come ai vecchi tempi!
    Che cazzo significa "come ai vecchi tempi"? Va bene che lei è vestita in modo un po' antiquato, ma credevo fosse un'hipster morta per qualche intolleranza alimentare, per Dio!

    Sputò per terra, scatarrando rumorosamente, poi indicò con un dito la giovane donna fantasma.
    Ehy Sweetie, wanna se something cool?
    Le fiamme color smeraldo lo avvolsero, bruciando l'immagine del cavaliere umano e rimanendo quella dell'ibrido rettile.
    HAIL TO THE LIZARD KING.

    Caricò tutta la sua forza nelle sue gambe, correndo verso Grim e infrangendo la barriera del suono nello stesso tempo. Avanzò zigzagando verso il cavaliere di Ade, con l'intenzione di aggirarlo all'ultimo momento. Non era ancora il momento di usare una tecnica "raffinata", quindi questa volta decise che un calcio supersonico nei reni sarebbe stato sufficiente.

    I'm gonna fuck you WAAAAAAAAAAY up your butthole, pal.


    YiNamIk
    narrato; pensato; parlato; parlato altrui



    Nome - B.F.G.
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    Darian - Utahraptor Ostrommaysorum
    Casta - Eletti di Gea.
    Status Fisico - Trasformato, Avambraccio destro ferito, echimosi e tagli su tutto il corpo
    Status Mentale - WAAAAAYY UP IN YOUR BUTT and determinated tho
    Status Darian - indossata

    Riassunto Azioni - Uso un PAIN TRAIN da fermo così attutisco il colpo, becco danni, mi trasformo e vengo a colpirti con un calcio nei reni.

    Abilità
    CITAZIONE
    Scary Monster.
    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte.


    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.

    Tecniche

    Pain Train ■ Tecnica estremamente semplice, consiste nel creare una struttura cosmica instabile in una direzione a scelta di Bieffe, la quale esplode a contatto con il nemico o altri elementi. La struttura esplode alla base esterna al cavaliere, sbalzandolo si indietro, ma senza coinvolgerlo nell’esplosione.

    S. M. forma 1 (usabile) ■ Bieffe cambia il suo corpo in una forma ibrida tra uomo e raptor, questa forma ha artigli su mani e piedi e denti duri come la sua armatura.


     
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    IV

    “Ehy Sweetie, wanna se something cool?”
    “You can bet your sweet ass I do”
    Una corolla di fiamme smeraldo avvolse il Gea per qualche decimo di secondo in uno spettacolo che Grim trovava a dir poco ripugnante. Un conto è l’inganno, un altro è la vera e propria metamorfosi. Si fosse almeno trasformato in qualcosa di carino, ma nemmeno quello era dato al cavaliere del Gashadokuro. Ovunque ci fosse schifo sub umano e totalmente offensivo verso qualsiasi forma accettabile di vita umanoide Grim era presente a fare i suoi sporchi comodi, così come quelli del suo Signore. Quel giorno, come altri, toccò a BFG fare i conti con lui.
    “HAIL TO THE LIZARD KING”
    Il fatto che specificò di essere l’effettivo re delle lucertole fu una buona cosa. Se non avesse specificato la specie il texano avrebbe dovuto correggerlo. Anche se re dei coglioni ci azzeccava perfettamente come eventuale sostituto. Non perse comunque fiato a ricordarglielo.
    Grim lo guardò con la stessa faccia con la quale uno stanco padre deve dire alla figlioletta paraplegica che non potrà mai fare la ballerina. Philomena, d’altra parte, rideva istericamente, mantenendo a malapena l’equilibrio su quello scuro ramo spoglio. Inspirò per lunghi secondi prima di urlare in un solo colpo il motivo della sua iperventilazione.

    “YOU ARE A FUCKING SCALIE! OOOooooooOOOOOH MY FUCKING GOD AHAHAH!”
    “This is the part where everything goes to shit.” Replicò con un tono normale l’uomo, quasi tra se e se, ma sempre a portata dell’orecchio di tuttti.
    “For you.”

    Jqxt1hX
    Cubanate - Oxyacetalene


    Cominciò la solita routine di servizio. Sistemò i gemelli, raddrizzò la maschera, si pettinò i capelli corvini fece un veloce check di cosmo disponibile. L’aria era fresca e i muscoli caldi e pronti a scattare, nulla poteva rovinare quella giornata. Dopotutto stava completando finalmente un lavoro relativamente semplice, aveva causato qualche livido alla macchina logorroica a sangue freddo e trovato una quattro cilindri abbastanza rara. Delle volte ci provava nettamente più gusto nel piacere della scoperta che in quello del possesso. L’avrebbe comunque tenuta in garage per molti mesi, tanto valeva lasciarla dove l’aveva trovata, o darla a qualcuno che l’avrebbe usata nel pieno del suo potenziale. Magari l’avrebbe ammaccata, forse distrutta, ma sicuramente l’avrebbe vissuta.
    Philomena non la smetteva di ridere a crepapelle. Sottili sbuffi di vapore uscivano regolari dalle cavità della maschera, un uomo dinosauro volava a velocità supersonica verso i reni del texano preceduto solo dal suo piede teso e pronto a far male. Tanto male.
    Ammirava l’agilità di BFG. Quel deviato mentale la sapeva anche padroneggiare perfettamente, fastidio in più.
    Era distratto, pensava a ciò che avrebbe fatto dopo. Con Philomena, con le anime, con il prossimo incarico. Tra gli Spectre di livello energetico più modesto era probabilmente quello che si occupava più di tutti, nonostante la benedizione/maledizione dell’immortalità. Finito un incarico i piani alti gliene affidavano subito un altro, riducendo i suoi giorni liberi a piccole mosche bianche sul calendario. Non era necessariamente costretto a quel quantitativo di mansioni; le anime che riportava erano sempre ben dentro i requisiti richiesti da un soldato del suo rango, semplicemente era troppo abituato all’organizzazione e alla sicurezza intrinseca del ricevere ed eseguire ordini.
    Fatto sta che quel calcio se lo beccò eccome, e fece male. Abbozzò la solita difesa grezza composta da denti di cosmo, ma era troppo sopra pensiero per elaborare una barriera complessa. La cosa che lo fece più arrabbiare fu che di tempo ne aveva eccome, era un semplice attacco frontale dopotutto.
    Decollò per una decina di metri buoni sfondando una lapide dietro di se a causa del peso della surplice nascosta dall’inganno. Immediatamente i fantasmi appena svegliati cominciarono a riempirlo di imprecazioni e offese in un dialetto che non avrebbe mai compreso nemmeno negli immediati duecento anni. Si rialzò con un colpo degli stessi reni che ricevettero il danno qualche secondo prima, costringendolo a massaggiarsi sotto la giacca. Non si lamentò, non emise alcun suono. Se avesse urlato per ogni proiettile ricevuto nella sua carriera in quel momento non avrebbe avuto più una singola corda vocale funzionante.
    Inclinò la testa a sinistra e a destra facendo gracchiare le già stanche ossa. Quando gettò l’occhiata mietitrice alla folla di spettri imbufalita ogni singolo ectoplasma cessò di urlare.
    Grim, dall’alto della sua superflua educazione, chiese gentilmente in un italiano barcollante ma percepibile di radunarsi in un singolo gruppo per il loro primo e ultimo viaggio verso una non vita migliore.
    Si girò verso l’avversario alzando le mani davanti al volto per scusarsi in qualche modo.
    “Guarda, perdonami. Son pieno di lavoro ultimamente, proprio non ne vedo la fine.” Si slacciò la cravatta lasciandola penzolare attorno al colletto della camicia. Il turno era quasi finito, non c’era più bisogno della divisa.
    “Ottimo colpo! Me l’hai proprio fatta questa volta, haha! Ti tieni ciò che ti avevo promesso. Ho qua abbastanza anime per un po’. Magari un giorno di questi riuscirò a ucciderti senza ulteriori interruz-“
    Un altro portale, identico a quelli utilizzati da lui, si aprì a due metri dal ladro.
    Ne uscì un ibrido uomo-baphomet, dal formoso corpo femminile e dalla testa simile a un teschio di capra. Niente pelle, niente carne, almeno dal collo in su. Due grossi bulbi oculari gialli erano l’unica cosa che ne garantiva un’apparente espressività.
    I due neri zoccoli uccidevano qualsiasi ciuffo d’erba calpestavano mentre si avvicinava annoiata al Gashadokuro, visibilmente sorpreso dalla visita. La salutò come un abituale collega accoglie i propri compagni di lavoro il venerdì mattina.
    “Hey Lucy, come va? Che ci fai qui?”
    Il simil-baphomet fece apparire in una sbuffata di zolfo e fumo viola una lettera ornata e chiusa a caldo.
    “Purtroppo semi-viva e vegeta. Ordini dai piani alti per il Gashadokuro, hai un incarico importante in Russia, sei ‘intimato a tornare il prima possibile nella tua postazione prestabilita in attesa di ulteriori istruzioni’ bla bla bla.”
    Notò con sorpresa il cavaliere di Gea in piedi a qualche metro da loro, lasciandosi sfuggire un caratteristico commento.
    “Wowie, certo che te le scegli strane le prede. Tutto bene coso? Ti ha fatto male? Gli hai fatto male Grim? Dimmi di sì, me lo porti a casa un femore questa volta? Ho quasi finito l’altare ad Hades. Pleeeaaase.”
    Il texano finì distrattamente di firmare la lettera con la penna d’aquila.
    “Ci sto lavorando.” Alzò lo sguardo, notando la minigonna e la maglietta pericolosamente corta con il logo dei Ramones a metà, tagliato violentemente in precedenza da un paio di grosse forbici.
    “Va che se salti un gradino vai in topless così. Ma non era morto il punk?”
    Si aprì nuovamente il portale per il luogo che solo loro due potevano conoscere
    “Yo G I’m dead as fuck but for sure punk will never die.”
    Grim approfittò della visibilità posteriore della messaggera per scomparire tramite inganno e massima velocità all’apertura della porta interdimensionale, tentando di cogliere di sorpresa il raptor.
    Raggiungendo velocità che persino lui aveva paura a raggiungere senza l’ausilio di un veicolo a quattro o due ruote si portò vicinissimo al fianco sinistro del ragazzo.
    “Guarda qua.” Scaricò una grossa quantità di cosmo nell’accelerazione del braccio sinistro, scaricando il corazzato pugno della robusta surplice del Gashadokuro in precisa direzione della guancia di BFG.
    Da qualche parte, nella nebbia appena tornata, un fantasma su un ramo continuava a incitarlo.

    hiaAmxR

    Narrato - "Parlato" - "Parlato" - "Parlato Altri"

    Nome - Ethan Bennet
    Energia - Rossa
    Surplice - Gashadokuro {IV}
    Casta - Spectre di Hades
    Status Fisico - Forte dolore al fianco, costole incrinate
    Status Mentale - Man fuck you
    Status Surplice - Indossata

    Riassunto Azioni - Divento invisibile, mi porto al tuo fianco e ti tiro UN PUNIO accelerato dal cosmo diretto alla tua bella guancia scagliosa
    Abilità
    Inside Man: Sfruttando il cosmo intorno a se e sintonizzandosi perfettamente con la sua armatura, Ethan riesce a modificare il proprio aspetto fisico o quello di una persona consenziente semplicemente guardandola, garantendo l'alterazione di voce/odore/sensazioni tattili. All'occorrenza riesce anche a diventare quasi trasparente, diventando limpido e riconoscibile a occhio nudo solo se esposto a luce solare e/o diretta.

    Iron Man: Dopo tutti questi anni a schivare e accogliere pallottole in posti scomodi della gabbia toracica, grazie alla sua armatura Ethan ha sviluppato un'incredibile resistenza ai colpi di vario genere, che siano da fuoco, taglio o contundente. Ciò gli permette di fare uno sforzo in più rispetto a chi, come succede il più delle volte, cade al primo 9mm nella spalla, o martellata sulla fronte, o coltellata nella pancia; cosa non deve fare un onesto rapinatore al giorno d'oggi per restare vivo!

    Tecniche
    Pumping-Iron:
    Grim odia rivelare la sua vera forma, ma se la situazione lo richiede, se è sommerso di nemici o se vuole solo fare spettacolo, un mezzo busto gigante di Gashadokuro esce dal corpo del ladro come un'aura esplosiva, flettendo i muscoli delle braccia verso l'alto. Consumatasi l'esplosione di cosmo, lo scheletro scompare.

    Overkill: Grim non sa cosa significhi lanciare palle di cosmo, quindi si rifugia nelle forme ben impresse nella sua mente, forme che prendono sembianze solo estetiche nelle mani del ladro, come fumo nero condensato. Le armi che crea non sono costrutti, ma solo un ricordo visivo di ciò che usava al lavoro, per avere una maggiore familiarità in fase di mira e dosaggio del cosmo. La varietà delle sagome spazia nella categoria di tutte le armi da fuoco da fanteria moderne e non. I proiettili sparati con tale tecnica possono avere effetti penetranti e successivamente deflagranti nel caso il bersaglio venga colpito.

    Counter-Strike:
    Metà dell'enorme gabbia toracica del Gashadokuro si crea attorno al fianco desiderato di Grim, un enorme braccio scheletrico collegato alla clavicola. Chiudendo le dita, può sferrare un potente pugno con range pari a quello consentito dal livello di energia attuale del ladro. Una volta completato il movimento, sia che vada a segno o meno, il braccio scompare. L'effetto è solo contundente.

    Hard-Boiled:
    Variante di Counter-Strike: Il pugno parte verso l'avversario aprendo la mano all'ultimo momento esattamente sopra di esso. Sfruttando l'effetto sorpresa, falangi e metacarpi si smontano cadendo a terra, esplodendo all'impatto.

    Trenchgun:
    Utilizzando le conoscenze ottenute durante gli anni del contrabbando armi, Grim utilizza una grossa quantità di cosmo per creare un ammasso riconducente in forma a quello di una salva da carro armato, attivandolo con un ben assestato pugno nell'apparecchio di innesco. La misura può variare a piacimento, le grandezze più utilizzate sono tutta via quelle da 50, 88 e 125mm di diametro. Il grosso proiettile può penetrare ed esplodere. Indifferentemente dal suo comportamento, il colpo esplode comunque.


     
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    Vide il portale aprirsi improvvisamente, vomitando fuori la creatura dal corpo da gnocca e la testa da teschio di capra.
    Cristo di un Dio quella cosa ha un culo grandioso. Vai a fare in culo, Grim. In momenti come questi mi viene quasi voglia di essere morto.
    Nemmeno l'odore di formaldeide proveniente dalla "cosa" fermò i suoi pensieri libidinosi.

    “Bla bla bla parole parole parole ordini ordini commentini pungenti parole”
    Questo fu quello che raggiunse il cervello del cavaliere di Gea mentre osservava la figura demoniaca vestita succintamente. Un'espressione maliziosa si era stampata su quel viso da rettile, mentre la lingua viaggiava da un capo all'altro delle fila di denti aguzzi. Se ne sbatteva i cosiddetti di sembrare un mostruoso maniaco, i due che aveva davanti non erano individui degni di aspetti di cortesia, mentre la nebbia nascondeva la sua faccia alla vista dei due spettatori seduti sull'albero.

    I due servi della morte sbrigarono i loro convenevoli, non prima però senza punzecchiarsi a vicenda.
    Yo G I’m dead as fuck but for sure punk will never die. Disse lei, mentre sparì nel portale dimensionale. Occasione perfetta per spiare un'ultima volta il sedere di quella creatura caprina.

    Fu un istante, un solo, singolo istante, abbastanza per perdere di vista lo spectre del Gashi-Gashi. Era completamente sparito nell'arco di pochi centesimi di secondo, ma era ancora lì, percepiva ancora il cosmo del servo di Ade.
    Spinto dall'istinto, si chiuse in una guardia molto serrata. Aveva imparato che in questi casi era meglio prepararsi al peggio.
    Le parole Guarda qua. Furono abbastanza da confermare quella teoria.

    Volò letteralmente per vari metri, proprio in direzione dell'albero che faceva da tribuna per i due spettatori del conflitto tra potenze. Tracciò un solco nel terreno con la schiena, e si fermò pochi attimi dopo.

    HEE-HAAAW, Grande Grim! Hai marchiato questa lucertola come fosse un vitello!
    Il cavaliere della dea non diede peso alle parole del fantasma blu, la quale levitava a pochi centimetri dal ramo sul quale era seduto il piccoletto con il maglioncino a righe. Bieffe si alzò in piedi, con un profondo dolore al braccio sinistro. Lo aveva usato per cercare di parare il colpo di Grim, ma il bastardo ci aveva messo più forza di quanto avesse immaginato il raptor. Notò con stupore che la nebbia cominciava a diradarsi, mostrando più chiaramente la figura del ladro dalla maschera da teschio.

    Ohi ohi ohi Grim, quello si che era un pugno bello forte, dico davvero, ma ne devi fare di strada prima di gettarti del duro mondo del combattimento corpo a corpo.
    A piccoli, lenti passi, si avvicinò al suo nemico.
    Comunque sia, non ti facevo di certo così permaloso. Suvvia Skullino, hai solo perso la scommessa. Io mi tengo l'anima e la macchina, e ci salutiamo da buoni amici.

    Era molto vicino all'uomo in giacca e cravatta ora.
    Queste erano le regole. Le hai volute tu. Ti sei gonfiato il petto e mi hai sparato addosso per puro piacere personale, solo per vedermi correre.
    Lasciò perdere la forma da rettile e tornò al suo stato umano. Da una tasca posteriore dei pantaloni estrasse un pacchetto di sigarette di marca ucraina, ne mise una in bocca e se l'accese con un accendino di plastica, inspirò profondamente e inondò di fumo quella maschera da teschio viola.
    Ed ora ti tocca rispettarle queste regole. Perché insomma, diciamocelo, senza le regole non è che ti rimanga molto. Il tuo modo di fare, la tua strategia sul lavoro, diamine, persino la tua personalità è scandita da regole che ti sei dato pur di non perdere la presa sul mondo materiale e rischiare di diventare un selvaggio incazzato con il mondo.

    Ma sto parlando inutilmente, vero?

    Girò i tacchi e si diresse verso l'albero\tribuna d'onore.
    Aaaawww, ma che avete già finito? Io mi aspettavo molto più sangue e botte ehehehe. No cioè comunque va bene si è fatto tardi e forse e meglio così ma non so…

    Bieffe lasciò perdere le parole dello spettro azzurro, concentrandosi sul piccoletto dai capelli castani. L'albero non era molto alto, quindi non c'era bisogno di scomodare ancora i poteri psichici della fantasmina.

    Dai piccolo...buttati...ti prendo io…
    Un attimo di esitazione, poi il agazzino si lanciò tra le braccia doloranti del cavaliere, il quale emise un leggero gemito di dolore. Ora era coi piedi per terra, e stringeva forte la mano di Bieffe.

    Awww mi mancherà quel ragazzino sai è un ottimo ascoltatore mi ha ascoltato mentre commentavo tuuuuuuuuuuuutto il vostro scontro e mai una volta mi ha interrotta-

    Il piccolo fece timidamente cenno alla ragazzina defunta di avvicinarsi. Lei lo fece, mostrando un sorriso da orecchio a orecchio.
    Si? Devi dirmi finalmente qualcosa? Va bene che mi piace la gente che ascolta e tutto ma credo che un po' di conversazione non fa mai mal-
    Con un gesto rapido, il piccoletto stampò un bacio sulla guancia eterea della ragazza, la quale si bloccò per un secondo, prima di arrossire e mettersi le mani sul viso, fluttuando velocemente verso il suo amico spettro.

    Bieffe osservò il piccoletto, il quale ricambiò l'occhiata con la solita espressione neutra.
    Ottima mossa, complimenti vivissimi, piccolo!

    I due recuperarono le proprie cose e si diressero verso l'auto parcheggiata li vicino, premio della lotta BFG\Grim. Fortunatamente le chiavi erano ancora attaccate al quadro, quindi poterono mettersi comodi e sistemarsi sui sedili. Sul cruscotto, Bieffe trovò una radio ricetrasmittente di colore viola, la prese in mano e l'analizzò per qualche secondo, sbuffando e gettandola sui sedili posteriori. Avrebbe pensato poi a cosa farsene.

    Dopo aver assicurato il ragazzino con le cinture di sicurezza, mise in moto, e assaggiò la forza di quel motore selvaggio, ma non tutta. Non voleva rischiare di abbracciare un albero con un passeggero a bordo.

    Si avvicinò al suo ex compagno di sventure, mentre uno sciame di api dorate stava aprendo la via a poche decine di metri più in là.

    Beh, vi saluto, miei cari non-morti. La prossima volta che ci vediamo possiamo anche posticipare due minuti le mazzate e prenderci un caffè prima. Offro io, eh.

    Pigiò sull'acceleratore, dirigendosi a tutta birra verso lo sciame dorato, il quale avvolse l'auto e la fece sparire in un lampo di luce, portandola in un luogo oltre lo spazio.

    S6x2TxUnarrato; pensato; parlato; parlato altrui


    STATO FISICO Avambraccio destro ferito, echimosi e tagli su tutto il corpo, avambraccio sinistro ferito in modo abbastanza serio
    STATO PSICOLOGICO soddisfatto
    STATO CLOTH indossata
    RIASSUNTO beh, impacchetto la roba e me ne vo', SEE YA!


    ABILITÀ
    Scary Monster.
    Entrando in sintonia con l’antica energia del sauro della sua armatura, il corpo di Bieffe si modifica, inglobando la cloth e divenendo mostruoso e ferale come un raptor, nonostante mantenga intatte tutte le capacità mentali.
    Stranamente il colore della pelle di Bieffe diventa simile alla tastiera di un pianoforte

    Sandman.
    Bieffe ha imparato che quando la vita ti da i limoni non puoi crearci il napalm, non senza rischiarci un tumore. Essendo estremamente magro usa un misto di propulsione derivata dal cosmo alla tecnica di corsa degli indiani Tarahumara per raggiungere elevatissime velocità che possono creare immagini residue.
    Non facendo sforzi su tutta la gamba ma solo su una parte del piede Bieffe è capace di correre per un tempo molto lungo.

    TECNICHE USATE

     
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