Introduzione: E' ormai passato un anno dalla fine dell'Armageddon. La fine del mondo non ha risparmiato l'isola, mettendola in ginocchio su più fronti. Da allora dedico quante più ore possibili del mio tempo per aiutarla come posso e, quanto detentrice della Black Gold di Pisces, una tra le cose che meglio mi riescono è sicuramente quella di ricercare nel mare ciò di cui la mia casa ha bisogno. Nelle acque della Death Queen Island è partita una coltura intensiva di alghe dei più diversi tipi. ognuna utile - nel suo piccolo - a qualcosa nei più svariati campi. Fin dall'antichità questi organismi all'apparenza di poco conto sono stati utilizzati in tutti i modi possibili e immaginabili. Ora che la DQI, a causa della sua posizione isolata dal resto del mondo, non può permettersi ingenti quantità di risorse reperibili al di fuori del suo stesso territorio, cerco di creare e produrre quante più cose utili partendo proprio dalle alghe stesse. Grazie anche all'aiuto di Yoshiro, Black Saint di Crateris, il controllo delle colture algali è diventato più veloce. Nel documento sono catalogate le specie innocue di alghe presenti sul territorio.
Estelle Mc.Queen, Black Gold di Pesci
Specie presenti sull'isola:
Altri Usi:
● Butanolo: Le alghe sono schiacciate e frantumate in polvere fine per estrarre i carboidrati dalle cellule della pianta. I carboidrati sono costituiti da zuccheri e amidi. Trattando i carboidrati con l’acido ed il calore, gli amidi si spezzano e vengono convertiti in semplici zuccheri naturali. Viene poi avviata la fermentazione in due fasi in cui gli organismi trasformano gli zuccheri in acidi organici, butirrico, lattico e acido acetico. La seconda fase del processo di fermentazione si concentra sull’acido butirrico e la sua conversione in butanolo.tramite elettrodeionizzazione. Questa tecnica prevede l’utilizzo di una speciale membrana che separa rapidamente ed efficacemente gli acidi durante l’applicazione di cariche elettriche. Isolando rapidamente l’acido. ● Carta: E' fabbricata utilizzando alghe in eccesso del mare della DQI. Le alghe vengono fatte essiccare e tritate fino ad ottenere una “farina” che viene poi mischiata ad altre fibre. Il risultato è una carta ecologica di alta qualità, caratterizzata da puntini in superficie che non sono altro che particelle di alghe. Grazie alla presenza di clorofilla, inoltre, questa carta ha la peculiarità di diventare più bianca con il tempo. ● Fibre marine: Dalle alghe presenti sull'isola è possibile ricavarne fibre atte ad essere impiegate nella produzione di vestiti. Una fibra di cellulosa può essere ricavata dalle alghe marine e si caratterizza per le straordinarie capacità rimineralizzanti a contatto con la pelle e per la resistenza dopo numerosi lavaggi. ● Lampade: Ho progettato delle lampade costituite interamente da alghe del tipo Laminaria, larghe circa 20 centimetri e lunghe 30. Per crearle l’alga è bollita, modellata a seconda della forma desiderata e verniciata con un sottile strato di resina. Il materiale può essere usato come rivestimento o per la produzione di oggetti che sfruttano la trasparenza dell’alga per creare effetti di colore e luce. Da utilizzare riempiendo di acqua ia forma a recipiente della lampada, nella quale sono disciolte alghe bioluminescenti ● Pigmenti coloranti: E' possibile creare delle colorazioni senza l'uso di sostanze dannose, studiando diversi tipi di microalghe che popolano le acque dell'isola. Le alghe non sono soltanto verdi, ma hanno diversi colori, come il blu, l'arancione e il rosso. I pigmenti si possono trovare in forma granulare o liquida; i colori vengono applicati, esercitando una discreta pressione, direttamente sul tessuto.