Boston Tea Party

Boston Tea Party
I

Wu Tang Clan - C.R.E.A.M (Green Lantern Remix)

Sei uomini del GSG-9 a Boston, una visione per Grim piena di possibilità e occasioni da sfruttare. Non parlavano una parola d'inglese ed era un miracolo il fatto che fossero ancora vivi. Le loro guadagnate abilità da forze speciali garantirono una sopravvivenza duratura nel duro mondo post-apocalittico. Grazie al fluente tedesco del ladro, riuscì a capire che partirono per la città americana direttamente da Berlino con un aereo cargo del loro paese in una missione di soccorso per salvare il loro ambasciatore durante gli eventi del gran casino. L'unica cosa che li motivò fu il senso di patriottismo intriso nella loro anima.
Ovviamente il pilota divenne corrotto durante le manovre d'atterraggio, costringendoli a sopprimerlo e lanciarsi col paracadute, il copilota prese il comando e riuscì stranamente ad appoggiare malamente il grosso aereo in un campo di grano, in attesa di notizie dai suoi compagni, armato solo di un fucile d'ordinanza e qualche caricatore. E così eccoli là, con barbe e capelli lunghi raccolti male dentro il fast-helmet. Pattugliavano le strade in formazione a mattone, ognuno puntava in una direzione perfettamente assegnata mentre la retrovia copriva le spalle di tutti. Grim li osservò in silenzio dall'alto di un autobus a due piani. Nessuno di loro si accorse di nulla finché non piombò all'interno dell'affiatato gruppo, prendendosi varie pallottole per qualche secondo, prima che capissero che tali armi non servivano a nulla contro di lui.

Alzò le mani in segno di resa, riconoscendo le bandiere sulle loro maniche si introdusse e offrì loro un'alternativa al girovagare senza meta, assicurandogli inoltre che chi o cosa stessero cercando era senza ombra di dubbio morto o andato distrutto.
Era da qualche giorno sulle tracce di vari documenti di spedizione intestati ad un ormai scomparso miliardario locale, questi fogli descrivevano un container di altissima importanza, raccomandavano estrema cautela e precisione negli spostamenti. Tutte queste informazioni accesero la scintilla di curiosità da ladro di Grim come un incendio californiano nel pieno dell'estate.

Camminarono per le strade di Boston chiacchierando animatamente sul mondo pre-apocalisse, gli disse tranquillamente che era uno Spectre in servizio al signore degli inferi e che non avevano nulla da temere, potevano scegliere di seguirlo nel Lost Canvas e progredire allo sviluppo di quest'ultimo o rimanere lì fuori, finire eventualmente le munizioni e morire trucidati da qualche orrore Lovecraftiano particolarmente affamato. Dovevano solo eseguire un ultima mansione per guadagnarsi un futuro immortale in qualche girone dell'aldilà, o almeno così disse il tizio mascherato. Erano soldati, non si fecero troppe domande.

Grim li seguiva incuriosito mentre entravano nel grosso porto cittadino, mentre piazzavano pochi precisi colpi di fucile nelle teste dei tanti corrotti di basso livello, palesando esperienza e sangue freddo. A volte qualche bruto o deformità varie spuntavano da dietro i vari container, lì ci pensava Grim in qualche frazione di secondo, incitandoli a non fermarsi.

Finalmente, il padiglione 5, spedizioni estere.
Aprirono con estrema fatica quel container verde. Volevano usare il C4 a loro rimasto ma lo Spectre vietò loro l'utilizzo, poteva essere merce importante e non voleva assolutamente rischiare danni inutili.

E aveva ragione, all'apertura delle porte d'acciaio la visione fu quasi celestiale per Ethan.
Il capopattuglia chiese al mascherato in un fil di voce e in italiano maccheronico:

“Ferari?”

“250 GTO. Sì.”. Erano più uniche che rara nel mondo normale. Quella che aveva davanti era una singolarità dello spazio tempo.

“Richiudete, posizionatelo sul tir usando la gru e portatelo fuori da qui.”
In un quarto d'ora il container era all'aria aperta, il gancio sopra di esso sollevato da un paletto, pronto per l'estrazione.

“Chiamate il vostro pilota e dategli queste coordinate, agganciatevi coi moschettoni al carico e pregate che il vostro bacino riesca a reggere la forza G.”

Grim si accese una sigaretta contento della sua preziosissima preda, mentre con la coda dell'occhio scorse un piccolo pick-up malandato parcheggiarsi a un centinaio di metri dalla loro posizione. Percepì due tipi di cosmo simili e allo stesso tempo terribilmente diversi. Musica hip-hop ad alto volume bloccarsi di colpo, suono di sospensioni sotto tensione rilassarsi e vari rumori di ferraglia assemblata male.

No, non ora, tra tutti i momenti che potevano scegliere, dovevano incontrare uno Spectre proprio in quel delicato momento.

“Nascondetevi, ci penso io qua.”
Il ladro divenne trasparente prima di spostarsi alla massima velocità verso i due estranei, fermandosi a due metri davanti quello più mingherlino, ritornando improvvisamente visibile.

“Bieffe! Carissimo! Ti ho dato per morto quella volta in cui non ti sei presentato al nostro appuntamento!” esclamò nel suo spiccato accento texano allargando esageratamente le braccia.
“Avevo in mente una sorpresa interessante per te quel giorno ma... Meglio tardi che mai no?” Scorse dietro la spalla del ragazzo un energumeno corazzato sgranchirsi le gambe.
“Non sai quanto ti invidio ad avere ancora parenti in vita. Mi presenti tuo nonno?” Alzò la voce per farsi sentire dall'altro: “Salve! È un piacere conoscerla! Suo nipote non mi ha mai parlato di lei!”

Tornò a rivolgersi al Gea più piccolo. “Ohh che bellezza incontrare vecchie conoscenze. Avete scelto il momento peggiore per presentarvi però, sono nel bel mezzo di un'operazione importante e non posso correre rischi. Quindiii..” Tornò di nuovo trasparente e scattò su una pila di container alla loro sinistra riapparendo in cima ad essi. “Nonostante io come persona non provi alcun tipo di rancore o vi odi in alcun modo, mi ritrovo costretto a far valere la mia autorità di Spectre in servizio ad Hades, costringendomi quindi ad uccidervi. Magari avremo tempo di approfondire le nostre conoscenze una volta passati dall'altra parte.” Scrollò le spalle in segno di perdono, con tanto di faccia innocente che non trasparì però dalla maschera da teschio viola.
Non sarebbe probabilmente riuscito a ucciderli, essendo in inferiorità numerica, ma avrebbe sicuramente dato fastidio a entrambi in modo da guadagnare minuti preziosi in attesa del basso passaggio dell'aereo per l'estrazione.

Creò quindi un M60 di cosmo nero con la quale sparò dalla coscia una lunga sventagliata di proiettili in direzione dei due Gea, facendo attenzione a colpirli con precisione, controllandone il rinculo con la mano sinistra.

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Boston Tea Party
II

Wu-Tang Clan/Method Man- Release Yo' Delf

Oh meraviglioso, ora volevano pure contrattaccare.
Non solo era di fretta, ma ora aveva altri due problemi da risolvere, uno magro quanto un cartello e l'altro grosso quanto un armadio.
Bieffe lo conosceva bene, e sapeva che non brillava per la tattica o per tecniche dall'altro valore strategico. Era però veloce, molto veloce. Tentò immediatamente una mossa dalle note masochiste affondando i lunghi artigli nell'acciaio del container dal quale Grim stava scaricando cosmo alla rinfusa, giusto per vedere come reagivano i due cavalieri animali.
La cosa si preannunciava faticosa e lo Spectre (come sempre) non aveva nessuna voglia di sudare, con la fatica che si fa a tenere i vestiti puliti nelle lande post-armageddon.

Era un attacco semplice, facilmente schivabile con un banale salto verso l'alto, probabilmente neanche il raptor ci aveva messo troppo impegno in quell'azione, ma conoscendolo bene decise comunque di non abbassare la guardia, le due lastre di cemento che gravitavano ad alta velocità verso la sua posizione lanciate dal buffo individuo dall'accento britannico preannunciavano un ingente quantitativo di deodorante post-combattimento. Sbuffò sommesso.

Rispettava B.F.G., nonostante fosse uno psicopatico con poca attenzione verso la propria igiene sia fisica che mentale, sapeva che tutto ciò che era diventato è stato a causa di orribili esperienze di vita e scelte decisamente sbagliate. Non lo biasimava ne lo odiava, era sincero su quello.

L'inglesotto era tutt'altra faccenda. Il cosmo era ovviamente simile sia riguardo al tipo sia d'intensità a quello dello scalie, ma la sua persona era diametralmente opposta, caratterialmente parlando, a quella dell'altro Gea. Sembrava un'individuo tranquillo con il quale parlare a lungo del più e del meno, probabilmente era persino uno studioso. Gli ricordava un po' un Indiana Jones palestrato. Gli stava simpatico. Ma anche Ethan fece scelte di vita errate, scelte che evidentemente lo portarono allo status di servo di Hades, cosa che aveva imparato ad amare e sfruttare in fretta, superati i dubbi iniziali sull'eticità della cosa.

I suoi proiettili di cosmo colpirono parzialmente gli avversari, poco male, non ci aveva messo troppo impegno nella mira.

Due nemici però era una cosa nuova per Grim, abituato (almeno dopo il risveglio in Spectre) a combattere solitamente uno contro uno, o due contro uno ma rimanendo nel gruppo di maggioranza, come nella sua triste battaglia contro quella bambina fasciata nel LunaPark.

Poco male, sarebbe andato sul sicuro concentrandosi su uno alla volta, senza fretta.

Concentrò una grossa quantità di cosmo intorno a se per farla poi detonare in uno scudo/esplosione dal quale l'enorme Gashadokuro spuntò visibilmente alterato, urlando col suono di mille gessetti gracchianti sulla lavagna e portando le artigliate mani scheletriche al cielo, per scomparire qualche secondo dopo lanciando un'occhiataccia al dinosauro. Se la tecnica fosse andata a buon fine Bieffe sarebbe volato di almeno cinque metri se non avesse fatto nulla per contrastarla. Le due lastre di cemento invece si sgretolarono riversandosi a terra e creando buchi nei container retrostanti.
Durante la procedura di difesa Grim decise di curiosare e investigare di più sulla psiche e il comportamento dei due sfruttando la sua abilità di mutaforma illusorio. L'esplosione nascose il suo corpo per qualche secondo, più che sufficiente per smontare la propria immagine.

Rimase solo lo scheletro che si modificò abbassandosi e allargandosi leggermente nella zona del bacino. Una cascata di sangue dalla gola del Gashadokuro infuriato inondò la struttura ossea, andando a solidificarsi e mallearsi nella forma di una donna medio-orientale che il ladro conobbe due anni prima mentre si esibiva in un jazzclub, sfoggiando la sua potente e grave voce da cantante. La loro storia durò qualche mese finché, insospettita dalle continue e improvvise assenze del compagno, scoprì il caveau nascosto della villa di Ethan in quel di Dallas. Ovviamente non avrebbe mai potuto lasciarla andare o avrebbe sicuramente raccontato tutto alla polizia, cosa che lo costrinse a terminarla a malincuore. Ci rimase male per settimane e l'esperienza gli ricordò per l'ennesima volta del motto del rapinatore, sacro quanto un dio: “se vuoi fare il lavoro del rapinatore non devi avere affetti o fare entrare nella tua vita niente da cui non possa sganciarti in 30 secondi netti se senti puzza di sbirri dietro l'angolo.”.

Voleva persino tatuarselo, “30 seconds flat” sulla spalla, ma si accorse all'ultimo che forse era un tantino pacchiana come cosa.

Tuttavia la sua defunta relazione gli permise di ricreare l'immagine della donna nei minimi particolari e sapeva benissimo che Bieffe non avrebbe resistito a fare, beh, Bieffe. Con un po' di fortuna l'avrebbe distratto ma sotto sotto sapeva anche lui che quella messinscena era solo un pretesto per divertirsi e raccogliere informazioni sugli elementi di fronte a lui, moriva dalla voglia di sapere le loro reazioni. Con i dati raccolti sarebbe riuscito a migliorare le proprie illusioni fino ad arrivare a uno stato di quasi perfezione. Forse era proprio lui quello sconcentrato della situazione.

Quando lo scheletro mangia uomini scomparve, l'illusione della donna rimase a guardare molto lentamente i due uomini, dedicando un sorrisino appena accennato al dinosauro, un sorrisino quasi invisibile. Ma i rettili ci vedono bene. Doveva sapere e non sapere, vivere nel dubbio, voleva stuzzicare quella giovane e malata mente. Anche se qualcosa gli diceva che in entrambi i casi al Gea non sarebbe importato molto, in tempo di guerra ogni buco è trincea.

“Mister Grim non è presente al momento ma ha mandato me per concludere le pratiche funerarie.” disse con voce calda e tranquilla.

Piccole ondate di sangue avvolgevano l'elegante vestito identico in tutto e per tutto a quello del texano, meno la cravatta.
Senza aggiungere altro creò mezza gabbia toracica completa però di teschio gigante e braccio sinistro di generose dimensioni che scattò violentemente alla massima velocità raggiungibile verso il barbone corazzato. Un colpo potente e preciso capace di causare parecchi problemi a qualsivoglia osso o gruppo di ossa colpisca nel caso fosse andato a segno.

“Andiamo avanti.”

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Boston Tea Party
III

Wu-Tang Clan - Reunited

La cosa che sorprese di più Grim fu il fatto che per una volta riuscì a prevedere la reazione di una delle persone più imprevedibili del pianeta.
E la lucertolona rise di gusto davanti ai trucchetti da quattro soldi del texano, tutto programmato, non era necessario spaventarlo, ma distrarlo.

Stranamente il colpo d'ossa non fu tra i più efficienti nella storia bellica di Ethan, infatti causò più grattacapi che altro.
Bieffe cominciò a scattare verso l'hangar numero 5 mentre centinaia di campanelli d'allarme nel cervello dello Spectre che intanto riceveva messaggi radio attraverso l'auricolare riguardanti la posizione del cargo.

La donna quindi alzò lo sguardo osservano l'orizzonte ricolmo di grattacieli, scorgendo il grosso e rumoroso C-130 spuntare dal retro di uno di essi, inclinato ed impegnato in una rischiosa manovra di avvicinamento.

“Motori al massimo, hai solo una possibilità”. Gli comunicò per radio.

“Lei chi è? Dov'è lo Spectre?” - “Fallo o pagane le conseguenze.”

Dopo un sommesso “Ricevuto” il velivolo aumentò la sua velocità, raddoppiando il frastuono.

“Capitano, prepari il pallone aerostatico per l'estrazione.”

Senza aggiungere altro, i soldati fino a quel momento nascosti dietro al container cominciarono a trafficarci intorno con cavi, tubi e bombole di elio compresso, con le quali gonfiarono il meccanismo d'estrazione del carico prezioso. Il pallone serviva a sollevare il gancio d'acciaio in aria in modo che si attaccasse immediatamente a quello dell'aereo una volta eseguito il passaggio, facendo letteralmente decollare la scatola d'acciaio con il suo rarissimo contenuto, soldati compresi, fissati tramite imbracature alla struttura.

Grim notò qualche farfugliamento dal vecchio Gea alla sua sinistra, compreso un pugno portentoso diretto verso la sua persona, condito con strano liquido corrosivo.

Non aveva tempo da perdere. Grim si spostò alla sua massima velocità raggiungibile, disintegrando il muro del suono dalla zona di partenza, ribaltando una manciata di container nelle vicinanze, dirigendosi verso il raptor in corsa. Si spostò assumendo la forma di una copiosa pozza di sangue rosso cremisi, riformandosi esattamente di fronte allo scalie agitato, creando una grossa doppietta a canne mozze di cosmo viola, puntata nell'addome dell'avversario, rilasciando una più che abbondante quantità di cosmo capace di aprire come una scatoletta di tonno anche la carne più dura in caso di colpo a segno, difficile mancarlo da quella distanza, anche se l'armatura animale sarebbe stata un po' più dura da scalfire, il colpo lo avrebbe comunque sentito, molto.

L'aereo intanto sorvolava la baia di Boston a pochi metri dall'acqua, sganciando il braccio che sarebbe andato ad agganciarsi al container, accelerando ancora per creare portanza sotto alla fusoliera.

Grim... La donna, non resistette a una piccola confessione, che fece con la solita calda voce all'orecchio del ragazzo.

“Potrebbe diventare un eccellente Spectre signor B.F.G., o forse dovrei chiamarla... No, non ora, rispetto la sua anonimia. Ma le cose belle durano sempre poco, quindi per ora dobbiamo lasciarci, spero di rivederla presto, magari dall'altra parte dell'Acheronte.”
Poi, premette i grilletti.

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Boston Tea Party
IV

Boston - Smokin

Alla parola “secondo” di Bieffe, Grim distaccò totalmente il cervello dalle orecchie, tattica utilizzata più volte nel tempo in cui viaggiarono insieme. Il cavaliere del cretacico inferiore era il più delle volte in cui instaurava una conversazione un incredibile, fastidioso, insistente logorroico.
Riconnesse le terminazioni nervose uditive appena in tempo per sentire “STUPIDA” blastata nelle orecchie. Per tutto il tempo si mise a guardare in basso, aveva effettivamente fatto un bel lavoro.

Ignorò la risatina forzatamente ironica e l'altrettanto forzata occhiata al petto dell'illusione.
In pochi attimi Bieffe si ritrovò a osservare nuovamente le larghe spalle incravattate sotto la solita maschera viola, che pareva quasi avere un'espressione delusa.

“Tu sei dotato di grande intelligenza B, ma la tua instabilità mentale e i tuoi evidenti traumi adolescenziali ne pregiudicano il corretto sviluppo ed espressione; un tempo ero come te, spavaldo e arrogante. Poi, come te, ho scoperto che tali comportamenti non fanno altro che distruggere rapporti e allontanare le poche persone care che individui come noi fanno tanta fatica a tenere strette.”

Notò con la coda dell'occhio l'avvicinarsi di quell'armadio dai capelli bianchi del suo collega Gea.

“So? What's going on here?”

Si raddrizzò la cravatta bordeaux in un accennato tentativo di sdrammatizzare, rispondendo distrattamente al vecchio.

“No, gli occhiali non han funzionato nonno, devi prendere un paio di lenti a specchio se vuoi giocare a poker con me. Ah, ecco il mio passaggio.”

Si avvicinò camminando piano al container facendo scomparire l'inganno applicato sull'armatura, facendola tornare visibile sotto la luce del timido sole in tutto il suo cupo viola scuro. Ogni lento passo suonava sordo sull'asfalto del porto.
Prese uno dei ganci in eccesso penzolanti dal carico applicandolo sotto al polso sinistro tenendo tale mano ben ancorata all'acciaio. I soldati fecero lo stesso applicando moschettoni alle cinture dell'equipaggiamento.

Prima che il rombante suono del quadrimotore sovrastasse qualsiasi cosa Grim dedicò un veloce saluto militare ai due Gea usando l'unica mano libera, aggiungendo:

“E grazie per l'energia Raptor Boy, almeno non riceverò troppe lamentele dai piani alti.”

Si rigirò per qualche secondo controllando che il carico fosse effettivamente pronto al decollo, poi rivolse nuovamente il discorso al cavaliere rettile.

“Oh, la prossima volta che ci incontreremo io ti ucciderò. L'offerta per passare da noi rimane valida fino a quel momento.”

Il C-130 rubò la scena a tutti e tre agganciando con precisione auto, cavaliere e soldati che scattarono in aria a trecento chilometri orari, sparendo all'orizzonte.

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