Maelstrom of Chaos: Hades Chapter

A TUTTI GLI SPECTRE

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    Maelstrom of Chaos: Hades Chapter



    Un rombo di tuono assordante annuncia a tutto l'Universo infernale la catastrofe imminente. Un tuono nero rompe prima il cielo fittizio del lost canvas, poi sfonda prepotentemente il tetto del Tribunale delle anime. Un fulmine non elettrico ma gassoso, che scivola rapidamente verso skeleton, anime, diablos, contaminandole con la sua infezione, facendoli deformare, ingrandire, mutare.

    Ora hanno una sola cosa in mente: l'annientamento del Lost Canvas.

    Come se non fosse bastato l'Averno, ora striscia e sgomita per la supremazia del mondo dell'aldilà, precluso ai vivi. Ora, che qualcuno ha aperto la porta.


    Pandora è la prima a sopraggiungere davanti al tribunale al cospetto di un'orda di ex-seguaci di Ade e anime corrotte.
    I Diablos sono completamente neri, i loro occhi fiammeggianti. Sono i più grossi, e sono in prima linea.
    Gli Skeleton hanno sviluppato arti simili ad armi e la loro armatura è interamente nera con delle venature rosse.
    Le anime sono tante. Diverse, ognuna con qualche particolarità- un mistero.

    *LA CORRUZIONE è ENTRATA NEL TRIBUNALE DELLE ANIME!* è l'unico messaggio che Pandora invia telepaticamente a tutti gli spectre mentre osserva la situazione incapace di proferire parola.

    Duecento corrotti e il loro numero aumenta di minuto in minuto.

    L'Oracolo è immobile, regge il suo tridente con gli occhi sbarrati e per la prima volta dopo l'Armageddon indossa la sua armatura.
    L'unica cosa da fare è raggiungere l'interno del tribunale e provare a sigillare la corruzione prima che si espanda....Ma come? E soprattutto chi ha fatto tutto questo? L'idea ce l'ha, ma non vi è tempo per pensare.

    *Se ci infettano, tutto sarà perduto. Tutto* Continua, un po' pensando fra sé e sé ma comunicando con tutti gli spectre in ascolto.
    A testa alta cammina lentamente verso i corrotti che in fila si sono messi davanti alle colonne del tribunale, come ad aspettare che un altro esercito si schieri dinanzi a loro.

    Ma c'è solo Pandora.


    Non passerete.

    Dice al Diablos alto due metri a capo della fila a pochi metri da lei. Pandora ricorda benissimo tutti i Diablos che ha creato col sudore e col sangue, e questo le era venuto particolarmente bene.
    Sa che Edward non c'è. Sa che probabilmente verranno in pochi a soccorrerla. Molti specter sono dati per dispersi, periti per mano della corruzione, mentre altri sono in missione.
    Eppure farà qualsiasi cosa per proteggere il Lost Canvas.
    Qualsiasi.




    O67m06K




    Note: Chi sta seguendo la Maelstrom (ovvero tutti, e se non è così vi lincio) saprà che è successo esattamente questa sera. Intanto chiamo a rapporto TUTTI gli spectre di Hades ad eccezione di

    Kazue
    Edward
    Fate
    Naima

    Per difendere il lost Canvas.
    Ordine di postaggio non c'è, fatta eccezione che voglio che posti prima Tor'kat con Modrock a cui va il supplemento al post qui in fondo. Io posterò esattamente il 7 aprile salvo comunicazioni previe, e questo termine servirà anche per vedere la partecipazione.
    Se scopro che degli spectre attivi, anche con energia appena ottenuta, si sono astenuti, faranno bene a cambiare casta.
    Per il momento non attaccate; voglio prima valutare le nostre forze. Per tutto il resto vi rimando al topic in dissertazioni.

    ****SOLO PER TOR'KAT****

    *Sei venuto.*

    Pandora gli tende la mano per farlo avvicinare a sé, mai spostando lo sguardo dal nemico.

    *L'unico modo che ho per fermare tutto questo è entrare nel Tribunale. Ma non posso farcela da sola.*

    Si gira leggermente per sfiorare il suo sguardo con la coda dell'occhio.

    *Mi aprirai la strada?*

     
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    C'ho i pugni nelle mani!

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    Qualcosa di terribile aveva invaso il territorio sacro al suo Dio. E quel messaggio mentale non aveva fatto che attivare il suo corpo ancora prima che capisse cosa stesse accadendo. Il richiamo della signora era più importante di qualsiasi altra cosa e il solo sentire la sua voce gli permise di rispondere senza alcun indugio, più veloce di un fulmine alla ricerca di quell’unica persona che considerava sua amica. Il solo pensiero che potesse essere in pericolo lo fece infuriare e il corpo umano abbandonò la sua forma per lasciare che il suo spirito bestiale prendesse il sopravvento. E nel cielo, sopra il tribunale, c’era proprio l’essere mostruoso nato da un rapporto proibito, figlio di quel giudice che l’avrebbe odiato in eterno, di una madre succube del marito e incapace di proteggere la sua piccola creatura. Un ruggito spezzò il silenzio dell’aria e sovrastò qualsiasi altro suono, segno che la bestia aveva sentito il suo richiamo. Scese in picchiata andando proprio accanto alla sua signora. Il suo atterraggio non fu silenzioso, la terra si spaccò sotto le sue zampe caprine. Ancora un potente ruggito diretto verso i loro nemici, intimidatorio. La bestia era affianco a Pandora, pronta a colpire chiunque si fosse avvicinato troppo a lei.

    Immagine

    «Sono qui, mia signora!»

    Disse con un potente ruggito. La forma bestiale si placò e lui cambiò nuovamente il suo aspetto tornando ad essere il cavaliere del minotauro, nella forma umana che Pandora aveva creato per lui, con quell’aspetto animalesco sempre presente e gli occhi completamente neri, privi di qualsiasi sentimento. La sua armatura nera proteggeva il suo immenso corpo, praticamente più del doppio rispetto alla donna da cui prendeva ordini. Strinse i pugni, digrignò i denti e attese il momento di poter scatenare il suo potere secondo il volere di Pandora. Quando lo chiamò a sé, lui non poté far altro che avvicinarsi e ascoltare le sue parole senza mai allontanare lo sguardo dai loro nemici, esseri mostruosi ma mai quanto lo è stato lui nella sua intera vita.

    «Si, non avrei mai potuto deluderti, mia signora»

    Il suo piano era semplice anche se di difficile realizzazione. Era pieno di demoni, esseri infernali trasformati da qualcosa di completamente diverso, qualcosa che lui non aveva mai affrontato. Gli avevano parlato di quello che era capitato al mondo ma ancora non aveva avuto il piacere di conoscerla di persona. Quella piaga che aveva portato ad una sorta di apocalisse prima che lui fosse stato risvegliato da Nasir nella sua prigione, prima ancora che scoprisse di essere la versione più debole da quando non era che un tenero cucciolo. Era debole ma avrebbe fatto tutto il necessario per aprire la strada a Pandora e permetterle di realizzare il suo volere, fosse l’ultima cosa che fosse in grado di fare. Strinse i pugni e sorrise mostrando le sue zanne affilate anche nel corpo umanoide. Preparò il taglio della sua mano destra, coperta anch’essa dall’armatura e lasciò che il cosmo violaceo prendesse vita, si espandesse preparandosi alla missione che gli era stata assegnata. Studiò tutti i suoi nemici, osservò la loro posizione e soprattutto cercò con lo sguardo l’entrata del tribunale. Il suo cuore batteva all’impazzata, il sangue ribolliva di gioia nel poter servire di nuovo Pandora e permettere al suo essere di esistere per uno scopo, di essere il soggetto di una fiducia speciale, la stessa che suo padre gli aveva negato relegandolo nel labirinto.

    «Se questo è il tuo volere, mia signora, io sono pronto. Dammi l’ordine e io eseguirò»

    Era pronto. Qualsiasi fosse il suo prezzo, l’avrebbe pagato. Strinse i denti, tese e i muscoli e attese il suo ordine. Quando sarebbe arrivato, la sua furia sarebbe esplosa e non aspettava altro da tanto tempo.

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    narrato ♦ parlatopensatoparlato altri

    Status Fisico; ♦ Ottimale
    Status Psicologico: ♦ Assetato di sangue
    Status Cloth: ♦ Perfetta

    Riassunto Azioni: ♦ Arrivo in forma animalesca e atterro vicino a Pandora. Mi ritrasformo in umanoide con l’armatura del minotauro addosso e attendo ordini potenti dalla divina Pandora. SANGUE!!!

    Abilità: ♦ I pugni nelle mani, Resistenza straordinaria


    Tecniche:


     
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    Protogenos of Death

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    ~ Maelstrom - I ~



    *Gorthaur guardava silenzioso quello che stava accadendo alle Distese Grigie nella sua pozza divinatoria.
    Tiberius e Semerketh erano allarmati, ma non osavano disturbare il silenzio del loro signore.
    Lo sguardo dello spectre era gelido, una maschera immobile.
    Poche volte, lungo i secoli, i suoi servi l'avevano visto così.
    Sapevano quel che voleva dire quel silenzio.
    Sapevano e temevano.
    Poi si alzò dal suo trono nero e si diresse a passo svelto verso il portale poco distante dal suo trono.*

    Tiberius ammassa due legioni di non morti in difesa del regno di Minosse. Devono essere veloci e versatili, non conosciamo quale sia la forza ed il potere del nemico, dobbiamo quindi essere pronti ad ogni evenienza.

    *Mentre parlava la surplice gli si formava addosso, in una serie di vampate nere.*

    Semerketh preparati a richiamare le creature prigioniere delle Nebbie, se i corrotti sfondano le difese del Tribunale e raggiungono l'Obelisco di Mnar dovremo dare fondo ad ogni nostra risorsa per impedirgli di raggiungere Ade.

    *Annuirono entrambi, poi tra le ombre Baoht Z'uqqa-Mogg si fece avanti.*

    Mio signore, lasci che i Nasu vi assistano nella lotta.

    *Gorthaur si fermò per qualche istante.*

    No.
    Penso che i Nasu siano più vulnerabili dei non morti alla corruzione. Teoricamente qui la sua forza è meno virulenta, ma non voglio rischiare.
    Disponi i tuoi demoni più veloci a copertura delle legioni di Tiberius e prepara un piccolo drappello affinché pattugli le Distese Grigie a debita distanza nel caso valuti un loro intervento successivamente.

    *Anche lui annuì, lasciando Druj Nasu alla sua gelida furia.*

    Signori, non lascerò che questa "Corruzione" interferisca oltre modo.

    *No, non l'avrebbe permesso.
    Aveva attraversato i millenni, affrontato ogni sorta di minaccia, indagato nei più profondi recessi del sapere.
    La peste che ammorbava l'anima degli uomini non si sarebbe intromessa proprio ora, intaccando la sua opera d'arte
    Era pronto a riversare la vera furia della Morte.
    Il suo cosmo ribolliva, incontenibile.*

    Lascio a voi il comando.

    *Si accomiatò con un rapido cenno della mano destra, dopo di che svanì nel portale.*

    ***

    *Una bassa e densa nebbia nera iniziò a formarsi e a serpeggiare sulla sabbia delle Distese Grigie.
    Lenta ma inesorabile si avvicinava alla scalinata, dove Pandora e il Minotauro attendevano.
    La nebbia accarezzava il terreno, ne studiava la consistenza, ne valutava l'utilità.
    Guardava le creature corrotte, ne contava il numero, ne analizzava la forma e la posizione.
    Poi i pennacchi color pece giunsero alla sinistra dell'Oracolo ove si alzarono e presero ad intrecciarsi fino a disegnare una forma umanoide.*

    Mia Signora, eccomi.
    Io e le mie forze siamo ai vostri ordini.

    *Dove prima vi era la bruma oscura ora stava Gorthaur.
    In ginocchio, con il piede destro poggiato a terra, era pronto a scattare.
    Le ali della surplice erano a riposo lungo la schiena, simili ad un mantello di metallo.
    La voce era distorta dall'elmo scheletrico calato sul volto, oltre il quale era possibile vedere i suoi occhi... tizzoni ardenti con i quali già assaporava la Morte che avrebbe recato tra le fila nemiche.*





    CW2J2

    Ω Legenda: *Narrato* Pensato Parlato

    Ω Surplice: Druj Nasu, Liv VI

    Ω Energia: Viola

    Ω Riassunto: Gorthaur è incazzato come una biscia. Da disposizione ai suoi sottoposti di porsi a difesa del resto del Lost non avendo ancora informazioni utili. Arriva accanto a Pandora per sentire qual è il suo piano.

    Ω Stato:

    Ω Abilità:

    Ω Tecniche:

     
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    ☣ Maelstrom of Chaos: Hades Chapter
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    Tre sedie, tre persone, tre sacchi di iuta sulle loro teste. Uno Spectre rilassato con una maschera addosso e una sigaretta nell'apertura dei denti.
    Piangevano, come dargli torto. Continuavano a ripetere cose prevedibili e già sentite, nonostante fossero già quaranta minuti che gli chiedeva con non poca insistenza dove fosse il resto del gruppo di sopravvissuti. Questi maledetti charlie si erano strappati a dentate la lingua da un bel po', rendendo poco utili gli sforzi fatti con l'inganno della surplice. Grim, nel suo accentato razzismo da americano del sud, li catalogò presto come perdita di tempo. Avrebbe dovuto sbarazzarsene e continuare in una direzione generale accennata da uno dei tre, ma di sudare proprio non ne aveva voglia. Tentò un ultimo annoiato tentativo facendo ricorso alle sue conoscenze del testo sacro americano.
    Gli ostaggi, le vittime, erano già cosparsi di benzina da campo, il negozio di articoli sportivi in cui si trovavano ne facilitò l'estro creativo.

    Fischiettò mentre svuotava le taniche su di loro. I cinesi, d'altra parte, cominciarono a implorare pietà prima in inglese, poi in cinese; anche se nessuna delle due lingue arrivò all'orecchio del ladro a causa della mancanza del loro organo comunicativo.
    "Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà..."
    Gorgoglii terrorizzati e indistinti si facevano strada tra le corde vocali inebriate dai fumi del carburante, il sacco di iuta si gonfiava e sgonfiava frenetico, senza sosta. Si agitavano, dondolavano e traballavano, ma nessuno riusciva a liberarsi.
    "...e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli..."
    Abbassò la pistola di cosmo verso la pozza ai loro piedi, dito sul grilletto.
    Grim aprì la bocca e inspirò, quando un messaggio chiaro come il cielo d'estate gli rimbombò nel cranio. La voce, quella della sua unica signora e sovrana.

    LA CORRUZIONE È ENTRATA NEL TRIBUNALE DELLE ANIME!

    Come un fulmine, un brivido gelido di adrenalina pura gli passò per ogni nodo del sistema linfatico, ogni muscolo teso come una molla pronta a scattare, paura nella sua anima. Se Pandora parla, l'Oltretomba è in pericolo. Se l'Oltretomba è in pericolo, gli Spectre devono proteggerlo.
    Grim non era là, e avrebbe dovuto raggiungere il luogo designato il più velocemente possibile.
    Il portale aperto a pochi metri dalla surplice lo accolse pronto a teletrasportarlo nel luogo del bisogno. Si tolse la sigaretta dalle labbra e la gettò velocemente nella pozza sotto le sedie.
    Ethan riapparve qualche metro sopra la cupa terra del suo universo natìo, atterrando con un ginocchio piegato, sbattendo un pugno sul terreno, crepandolo.
    L'inquietante surplice dello scheletro errante si rialzò maestosa accanto all'altro Spectre con armatura dalle sembianze scheletriche. Sentì un potentissimo cosmo dalla sua direzione, così come quello di Pandora, che quasi lo travolse con la sua potenza, nella sua gloriosa immobilità. Notò un terzo soldato di Ade, dalle fattezze animalesche, trepidante e in attesa di scatenare la sua evidente forza selvaggia.
    Il texano non riabilitò il suo inganno, il nemico doveva vedere la morte in faccia in ognuna delle sue 108 forme. Come stelle nella galassia, due soli rossi si accesero nel teschio di metallo viola dell'armatura della Stella della Terra Robusta. L'elmo infuocato scrutò molto lentamente le schiere di nemici innanzi a loro che continuavano ad aumentare, le fiamme delle sue cavità oculari andavano via via ad aumentare d'intensità, spinte dalla rabbia e dalla fretta di poter dar sfogo a un istinto protettivo di un luogo che tanto stranamente quanto naturalmente riteneva la propria casa. Non era il più forte e non era lì da più tempo di altri, ma indifferentemente dal tempo di servizio di uno Spectre è sempre pronto a dare la sua anima per proteggere anche solo il nome della dimora del suo Dio. Ancora peggio se la corruzione è arrivata fin nelle distese grigie.
    Sterile, convinto e concreto, disse chinando la testa leggermente in direzione della sua padrona
    "Mia signora, ho risposto al richiamo. Sono al suo completo servizio."

    hiaAmxR

    Narrato - "Parlato" - "Parlato" - "Parlato Altri"

    Nome - Ethan Bennet
    Energia - Verde
    Surplice - Gashadokuro {IV}
    Casta - Spectre di Hades
    Status Fisico - /
    Status Mentale - /
    Status Surplice - Indossata

    Riassunto Azioni - Torna immediatamente dalla mattanza in corso atterrando a mo di ironman perché è un imbecille esibizionista. In attesa di ordini.

    Abilità
    Tecniche

     
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    • Maelstrom of Chaos:
    Hades Chapter •

    I



    La normalità sembrava farla da padrone in quella cupa giornata. Kasimir, il russo, era come suo solito in giro alla ricerca di anime da concedere alla Mietitura. In cuor suo si sentiva uno degli adepti più fedeli ad Ade. Seppure il suo carattere fosse passionale e poco paziente, non vi era nulla di diverso dalla fiera fedeltà nei confronti del suo Signore. Un connubio di cieca obbedienza, senza remore. Per lui abbracciare la causa Infernale era stato semplice e basilare, come calzare un guanto della propria misura. La cosa migliore, però, era il fatto che sentiva l'essere Spectre come parte integrante della sua esistenza. Da quando si era risvegliato aveva avuto poche certezze, tutte inerenti al suo nuovo ruolo. Il resto era solamente buio ed interrogativi. Cosa era stato prima? La sua vita precedente aveva avuto qualche influenza su di lui? Lo aveva trasformato o cambiato? Tutte domande che non era ancora riuscito a cacciare via con la giusta risposta. In fin dei conti non se ne era neanche lontanamente preoccupato. Rimandava. Sempre, comunque. Credeva che il momento buono, prima o poi, sarebbe giunto per sciogliere i dubbi, per dissiparli come nebbia. La realtà era che in fondo era un po' intimorito dallo scoprire chi fosse in realtà. Come se ci fosse chissà quale segreto, questa la motivazione per il suo carattere acceso e caustico. Era una sorta di difesa. Voleva mostrarsi per molto di più rispetto alla sua apparenza. Uno come lui ne necessitava, l'attenzione altrui focalizzata su se stesso era la linfa vitale che gli permetteva di continuare il suo operato.

    La Surplice scintillava sul suo corpo, la sua seconda pelle era diventata la migliore amica di un russo pensieroso. Continuava il suo cammino scrutandosi attorno, pronto a liberare il veleno del suo totem al minimo accenno di scontro. Sarebbe stato pronto a tutto quel giorno, la sua mente era particolarmente attorniata da pensieri; quindi meglio tenersi impegnati, no? Poi accadde. Come un fulmine a ciel sereno.

    LA CORRUZIONE È ENTRATA NEL TRIBUNALE DELLE ANIME!

    Rimase imbambolato. Fermo. La voce nella sua testa era stata chiara. Un messaggio telepatico chiaro, breve, conciso. Il suo corpo agì ancora prima che tutto potesse prendere forma concreta nella sua mente. Un varco si aprì e ci si fiondò dentro senza esitazione. Si palesò di fronte ai suoi colleghi. Riconobbe Pandora, l'Oracolo Infernale. La donna in diretto contatto con Hades. Indossava la sua armatura, segno che la situazione era decisamente pericolosa. Il suo sguardo vagò ad indagare anche gli altri spettri. Due che non aveva mai avuto modo di incontrare e Grim, il Gashadokuro. Nel vedere il compare ghignò, come suo solito. Vederlo lo metteva di buon umore. Infine indagò le forze del nemico, quelle stesse forze che stavano andando a minare l'equilibrio della sua nuova casa, del suo nuovo mondo. Miriadi di corrotti pronti a ghermirli e a riversarsi su di loro come tante vittime sacrificali. Il loro numero era elevato, forse troppo. Le difese infernali erano sì potenti, ma Yad non sapeva di quanti uomini al momento potesse disporre la difesa. Non se ne preoccupò, non era affare suo al momento. Lui in quel momento doveva essere semplicemente un soldato e difendere. Difendere la sua terra al meglio delle proprie possibilità. Se gli avessero affidato altri compiti, allora, solo allora, si sarebbe fatto un diverso tipo di problema. Avanzò verso il gruppetto, allargò le braccia e chinò il capo in un inchino abbastanza plateale. Era il suo modo di mettersi in mostra, gli toccava. Altrimenti non se lo sarebbe mai perdonato. Le ali dell'armatura andarono a dare un tocco di classe a quel gesto andando leggermente a muoversi sinuosamente con i gesti della Stella del Cielo Vittorioso. "Kasimir Yad, Basilisco. A completa disposizione. Assoluta fedeltà. Pronto all'azione appena avrò ordini." Sorrise anche se la situazione non lo permetteva. La tensione era palpabile, ma lui si sentiva galvanizzato. Un banco di prova importante per dimostrare di che pasta era fatto. Sollevando il capo andò poi ad inclinarlo. Le braccia incrociate. Il sorriso sempre presente sulla bocca. Non avrebbe permesso a nessuno di quegli esseri di oltrepassarlo, non in quel giorno. Era il palcoscenico che andava bramando dalla sua investitura. La sua stella doveva brillare in maniera più accesa che mai. La mancina andò ad attorcigliare uno dei baffi con fare pensieroso. Trepidante attese, attese l'arrivo di altre forze amiche o, ancora meglio, dell'inizio della guerra. Il Basilisco aveva sete, sete di sangue.

    0bmN207
    Narrato • PensatoParlato altruiParlato

    Nome Kasimir Yad
    Energia Verde
    Cloth Surplice del Basilisco (IV)
    Stato della Cloth Indossata.
    Condizioni Fisiche Ottimali.
    Condizioni Psichiche Carico.

    Note Giungo sul posto ed attendo direttive. #IPugniNelleMani

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    ♦ Vento Velenoso ♦
    Il Basilisco, una creatura la cui anche sola presenza può essere letale. Difatti la capacità principe dello Specter è quella di poter levare, con la semplice volontà, grandi folate di vento capaci di creare poderosi vortici. Il vento però non è una comune brezza, bensì è denso del veleno della creatura di cui Kasimir porta la Surplice. Il vento violaceo che si innalza quando Yad lo vuole è pregno di questa letale sostanza. E' la maledizione ed il pregio del Basilisco, una creatura che genera attorno a sé solamente terra bruciata e dove l'erba non cresce più rigogliosa. La morte è compagna del servo di Hades che, con un solo battito d'ali, potrebbe portare morte e pestilenza se solo lo desiderasse. Lentamente la salute di chi viene colpito da questa letale capacità peggiora man a mano che più vi rimane esposto. Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR).

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    Nasir ♦ Energia Viola ♦ Spectre di Shaytin {VIII}
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    Hades Chapter
    I



    Che cosa fanno gli spectre quando non combattono? Oh, dipende di chi parliamo, Kazue probabilmente studia o legge o forse giudica anime? Ed sicuramente gioca a fare il piccolo gelataio nel suo castello di Ghiaccio; Gorthaur si divertirà sicuramente ad evocare morti, parlare con cadaveri o visitare cimiteri.

    Ma Nasir? No, lui si diletta a cucinare, ebbene si il Principino ha una passione ed è quella di creare prelibatezze turche e quel giorno si stava impegnando oltremodo per preparare un dolce che gli occidentali non riescono a comprendere: il kadayif. Ma pareva che sulla preparazione di quella leccornia ci fosse una vera e propria maledizione. Gli succedeva ogni dannata volta, appena era quasi pronto per sfornare il suo piatto preferito - ovviamente dopo l'Iskender - arrivava puntualmente Bheram ad interromperlo ed avvisarlo della imminente catastrofe.

    «NASIR»

    Lo spectre si girò fulminando la Jinni «No, non anche questa volta per carità»

    Ella lo guardò quasi perplessa mentre osservava il Kadayif che prendeva forma e le venne quasi da sorridere. La conosceva bene la storia che puntualmente si ripeteva da ormai tremila anni.

    «Ti ho detto a meno che non stia per cadere il Lost Canvas non mi disturbare»
    «È esattamente quello che sta accadendo, la corruzione è entrata e secondo fonti tu dovresti essere mezzo moribondo a Grande Inverno, Naima ti ha mandato indietro a chiedere aiuto ad Edward».

    «Fanculo» esordì Nasir indispettito. Come poteva anche solo passare per la mente di qualcuno che lui veramente avrebbe lasciata da sola Naima a combattere contro chissà quale nemico e chiedere l'aiuto di Ed? La situazione pareva essere maledettamente grave, forse più di quanto potessero anche solo immaginare.

    «Quali sono le forze in gioco? Chi c'è nel Canvas?»

    Il Genio come al solito espose al Principe la situazione nei minimi dettagli e quelle che emerse era alquanto preoccupante. Escluse le nuove leve e il Minotauro - guai se quello si allontanava dalla gonna di Pandy - rimanevano lui e Gorthaur. La cosa, per qualche arcana ragione lo divertiva oltremodo, era come se il destino o la morte si divertisse a giocare con loro anche in un periodo storico dove il risentimento umano aveva la meglio sul Divino.

    «Voglio i Ghoul in ogni angolo del Canvas, sono certo che qualcosa uscirà dal Tribunale e non possiamo permettere che la corruzione vada oltre, a costo di distruggere noi stessi una delle creazione del tipo in Armatura Pesante»

    Ed infine anche Nasir giunse al cospetto di Pandora, pareva che le forze in gioco fossero schierate ma c'era qualcosa che non quadrava, percepiva le essenze oscure, sentiva la corruzione avanzare ma era come se vi fosse qualcosa di strano, qualcosa che non gli tornava. Non potevano attaccare con cosi poche forze e dalle informazioni ricevute di certo v'era qualche segreto di cui loro non erano a conoscenza.

    «Credo di essere l'ultimo mia Signora» disse Nasir con un mezzo inchino.

    Poi volse lo sguardo verso Gorthaur. «Non mi fido, non sono abbastanza»

    EAfYjrd

    narrato ♦ "pensato"«parlato»parlato altrui

    Riassunto Azioni

    Status Fisico: buono
    Status Psicologico: in ottimo stato
    Status Cloth: intatta

    Abilità
    Kismet
    In persiano Kismet significa destino e tale nome rappresenta il potere mistico che possiede Nasir ovvero la capacità di riavvolgere il tempo di una manciata di secondi per poter in tal modo cambiare il proprio destino. Dal punto di vista pratico non si tratta letteralmente di una preveggenza o di un reale avvolgimento del tempo ma bensì la capacità insita nello spectre di essere in grado di rispondere in maniera efficace a qualsivoglia offensiva che gli venga rivolta contro. Se istinto animalesco fa ciò attraverso l'istinto, le sabbie del tempo concedono tale capacità - che ha tutte le sue limitazioni - tramite una conoscenza degli eventi. A conti fatti è possibile reagire ad un'offensiva non percepibile con i normali sensi in maniera efficace o riuscire a difendersi in parte da un attacco coperto da un'illusione o comprenderne la natura. È ovvio che tutto ciò non è assoluto ma fornisce un vantaggio situazionale non trascurabile.

    Azad e Sephtis
    Si tratta essenzialmente di una coppia di spade persiane che sono da sempre accompagnano Nasir: esse rappresentano l'arma principale con cui lui combatte. Queste due spade dalla lama ricurva sono una diversa dall'altra anche se le due vi sia una certa assonanza. Azad - che in significa Libertà - viene impugnata generalmente nella mano sinistra ed ha una lama lunga circa 85 cm, il lato interno della lama è lineare ed adatto al taglio mentre la parte esterna, per metà è lineare e per metà è seghettato in modo tale da poter strappare letteralmente la carne quando si usa il rovescio della stessa. La seconda spada ovvero Sephtis - che significa morte eterna - ha un lama leggermente più corta ( 72 cm ) ma in compenso è leggermente più larga permettendo fendenti e colpi molto più potenti. La combinazione di queste due armi, accompagnate da una maestria con la spada davvero invidiabile rendono Nasir un combattente di altissimo livello, capace di uccidere anche gli avversari più forti con un solo fendente.

    Majeed
    Appena si concluse lo scontro con Iblis questa fu l'unica cosa che egli disse ad uno sconfitto Iblis, ovvero 'superiore', indicando nella sua lingua una palese supremazia di Nasir nei confronti dello Shayatim ma solo in un secondo momento si rese conto cheDurante il feroce scontro che il suo braccio sinistro venne colpito dall'essenza stessa dello Shayatim. Ora sul suo braccio si possono notare profondi tagli ed una serie di sigilli e rune dorate che si estendono fino alla scapola andando a coprire anche parte della schiena. Quelli non sono tatuaggi ma è il segno della sua lotta con Iblis. Quel braccio non solo gli ricorda quella battaglia ma è anche il simbolo stesso della sua natura in bilico tra l'uomo e lo Jinn. Per farla breve, attraverso il potere presente in quel braccio egli è in grado di richiamare ed evocare tutti i Jinn fedeli ad Iblis o tutti quelli che hanno giurato fedeltà a Nasir stesso. In GdR si tratta essenzialmente della capacità di evocare oggetti o creature legate al mondo dei Geni con i quali lo spectre ha stabilito un contratto.
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    Maelstrom of Chaos: Hades Chapter



    Un pugno di uomini aveva risposto alla sua chiamata eppure la loro presenza la confortava. Si sarebbe battuta, nuovamente, al fianco dei suoi spectre, anche accanto a chi aveva dovuto risvegliare con corpi mortali.
    Le loro possibilità erano ridotte al minimo. Il tribunale continuava a vomitare corruzione da tutte le parti e presto quell'armata si sarebbe infittita.
    All'arrivo di Nasir, Pandora fece un cenno del capo: sul suo volto si poteva leggere sincera gratitudine verso tutti.

    *Modrock deve portarmi all'interno del tribunale. Dovete liberarci la strada e mietere più anime possibili. Non dobbiamo permettere loro di diffondersi.*


    Il suo sguardo, tuttavia, era fisso sull'enorme Diablos che avanzava verso di lei lentamente mentre comunicava con i suoi spettri. Passo dopo passo, il capofila si faceva strada verso di lei mentre dietro di lui le file strepitavano assetate di sangue.

    UN...PUGNO...DI MOSCHE....


    Rumori gravi atti a schernire l'Oracolo uscivano dalla bocca dell'essere mentre era intento ad estrarre la sua rozza e gigantesca ascia a due mani troppo grande per essere anche solo sollevata da un mortale dalla sua cintola grezza.

    *....Comunque finirà, finiremo insieme*

    Vi fu tempo per un ultimo messaggio triste rivolto al suo piccolo esercito, apparentemente fragile davanti a quella moltitudine di corrotti, ma grande ai suoi occhi. Pandora piantò il suo tridente a terra e ringhiò, quasi fosse un animale, in direzione dell'abominio.

    NON...PASSERETE!


    Una scarica elettrica potentissima avvolse il Diablos corrotto facendolo dimenare per alcuni secondi, con un balzo agile Pandora fu su di lui per piantargli il tridente nella gola ancora calda. L'ombra nera che oscurava il corpo del demone svanì, rivelando le fattezze del diablos originale che come in un cenno di ringraziamento aprì la grossa mano in direzione della sua signora per poi spirare.
    Sporca di sangue demoniaco su viso e armatura, Pandora sollevò il suo tridente in direzione dell'esercito nemico.


    PER LA GLORIA DI ADE!

    I corrotti gridarono e cominciarono a riversarsi a fiume sugli spettri.
    Quello fu l'inizio della battaglia.



    O67m06K




    Ok ragazzi, prima di tutto Grazie! La vostra partecipazione è tutto per me!
    In secondo luogo: oh beh, adesso potete sbizzarrirvi. Il nemico è in continuo aumento, questo significa che l'esercito non si esaurirà finché Pandora non sarà entrata nel Tribunale. Le energia del nemico variano da gialla a viola; potete gestire in autonomia alcuni scontri ma non perdete di vista la missione principale. Per il resto attacchi ad area, sboroneggiate varie e se vi coordinaste tra di voi lo apprezzerei tanto.
    Per i ragazzi nuovi: L'Ade è una gerarchia a stampo militare, quindi non vi stupite se i guardiani presenti (Nasir e Druj Nasu) vi daranno degli ordini, se lo faranno.
    Ordine: libero! Chi prima posta, prima agisce.
    Un giro e tocca di nuovo a Pandora.




     
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    Hades Chapter
    II



    Quella certamente era una situazione che mandava in visibilio Nasir, centinaia, no anzi migliaia di esseri da uccidere una seconda volta perché si sa, c'è qualcosa dopo la morte ma non è esattamente ciò che ci propina la chiesa. Quella anime non solo erano morte, molte erano state già torturate dagli spectre e non paghe venivano corrotte per poi essere nuovamente liberate, processate e assorbite in seguito da Hades.

    Oh si, questa si che era una bella prospettiva. Lui era già pronto per partire all'arrembaggio quando si sentì strattonare.

    «Mi spieghi dove stai andando?» Chi poteva essere se non Bheram?

    «Ma vieni pagata da Naima per caso? Io vorrei andare la, massacrare un po' di anime e tornare a finire quel Kada-» Ma la Jinni non lo lascio nemmeno terminare «Certo signor macellaio, secondo te tu e quattro sfigati riuscireste veramente a fermare quest'onda infinita di anime corrotte? Nel bel mezzo dell'Armagheddon? Mentre muoiono centinaia di persone al minuto? E se in mezzo a quelle anime ci fossero cinque o dieci entità al livello tuo o di Gorthaur?»

    Nasir si fermò e guardando negli occhi Bheram sospirò «Ho capito, questa è la parte in cui tu hai già un piano e fai la figa sfoggiando la tua millenaria intelligenza», poi incrociando le mani «spara».

    Attirando l'attenzione anche degli altri spectre ed in particolare di Gorthaur «Se non fermiamo l'afflusso di Anime dall'Obelisco di Mnar non abbiamo alcuna speranza. È come tentare di fermare un torrente in piena usando un secchiello».

    «Gorthy, noi andiamo verso l'Obelisco, cercherò di farvi guadagnare più tempo possibile»

    Nasir, accompagnato da Bheram sfruttando la confusione della battaglia si allontanò dal tribunale cercando di raggiungere il prima possibile l'Obelisco di Mnar. Del resto a lui piaceva combattere in solitaria, senza avere attorno nessuno a parte i suoi Geni - ad eccezione ovviamente di Naima - e quella missione per quanto potesse sembrare un suicidio era ciò che faceva al caso suo. Una situazione disperata, dove poteva emergere la vera natura degli Spectre e comprendere fin dove potevano arrivare le armate di Hades.

    EAfYjrd

    narrato ♦ "pensato"«parlato»parlato altrui

    Riassunto Azioni

    Status Fisico: buono
    Status Psicologico: in ottimo stato
    Status Cloth: intatta

    Come detto nel Topic in dissertazioni Nasir si dirige verso l'Obelisco di Mnar, col chiaro intento di fermare l'afflusso di Anime verso il tribunale
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    In persiano Kismet significa destino e tale nome rappresenta il potere mistico che possiede Nasir ovvero la capacità di riavvolgere il tempo di una manciata di secondi per poter in tal modo cambiare il proprio destino. Dal punto di vista pratico non si tratta letteralmente di una preveggenza o di un reale avvolgimento del tempo ma bensì la capacità insita nello spectre di essere in grado di rispondere in maniera efficace a qualsivoglia offensiva che gli venga rivolta contro. Se istinto animalesco fa ciò attraverso l'istinto, le sabbie del tempo concedono tale capacità - che ha tutte le sue limitazioni - tramite una conoscenza degli eventi. A conti fatti è possibile reagire ad un'offensiva non percepibile con i normali sensi in maniera efficace o riuscire a difendersi in parte da un attacco coperto da un'illusione o comprenderne la natura. È ovvio che tutto ciò non è assoluto ma fornisce un vantaggio situazionale non trascurabile.

    Azad e Sephtis
    Si tratta essenzialmente di una coppia di spade persiane che sono da sempre accompagnano Nasir: esse rappresentano l'arma principale con cui lui combatte. Queste due spade dalla lama ricurva sono una diversa dall'altra anche se le due vi sia una certa assonanza. Azad - che in significa Libertà - viene impugnata generalmente nella mano sinistra ed ha una lama lunga circa 85 cm, il lato interno della lama è lineare ed adatto al taglio mentre la parte esterna, per metà è lineare e per metà è seghettato in modo tale da poter strappare letteralmente la carne quando si usa il rovescio della stessa. La seconda spada ovvero Sephtis - che significa morte eterna - ha un lama leggermente più corta ( 72 cm ) ma in compenso è leggermente più larga permettendo fendenti e colpi molto più potenti. La combinazione di queste due armi, accompagnate da una maestria con la spada davvero invidiabile rendono Nasir un combattente di altissimo livello, capace di uccidere anche gli avversari più forti con un solo fendente.

    Majeed
    Appena si concluse lo scontro con Iblis questa fu l'unica cosa che egli disse ad uno sconfitto Iblis, ovvero 'superiore', indicando nella sua lingua una palese supremazia di Nasir nei confronti dello Shayatim ma solo in un secondo momento si rese conto cheDurante il feroce scontro che il suo braccio sinistro venne colpito dall'essenza stessa dello Shayatim. Ora sul suo braccio si possono notare profondi tagli ed una serie di sigilli e rune dorate che si estendono fino alla scapola andando a coprire anche parte della schiena. Quelli non sono tatuaggi ma è il segno della sua lotta con Iblis. Quel braccio non solo gli ricorda quella battaglia ma è anche il simbolo stesso della sua natura in bilico tra l'uomo e lo Jinn. Per farla breve, attraverso il potere presente in quel braccio egli è in grado di richiamare ed evocare tutti i Jinn fedeli ad Iblis o tutti quelli che hanno giurato fedeltà a Nasir stesso. In GdR si tratta essenzialmente della capacità di evocare oggetti o creature legate al mondo dei Geni con i quali lo spectre ha stabilito un contratto.
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    ~ Maelstrom - II ~



    *Annuì a Nasir, come sempre partito alla carica, solo contro tutti e tutto.
    Sorrise a quel pensiero, ma per quanto la sua idea fosse al limite del realizzabile - l'Obelisco era l'artefatto di maggior potenza della Dimensione Infernale - aveva un ché di sensato.

    Si guardò attorno un ultima volta, contando le forze in campo.
    Poi fece un passo in avanti, verso il fronte nemico.*

    Signori, l'unica nostra possibilità di salvezza, come abbiamo sentito, è far entrare Pandora nel Tribunale.
    Nasir cercherà di porre freno alle "riserve" della Corruzione.
    Ciò che noi faremo sarà preparare un corridoio tra le linee nemiche affinché l'Oracolo ed il suo Campione possano raggiungere il loro obiettivo con relativa velocità.

    *Comunicò così telepaticamente con i suoi compagni e si fermò.
    Sollevò le mani artigliate innanzi a sé ed iniziò a recitare un'oscura litania.
    I suoni prodotti erano gutturali e terribili, richiamo di un tempo al di fuori del tempo, oltre lo spazio ed il Nulla stesso.
    Il cielo perennemente plumbeo delle Distese Grigie prese ad agitarsi e lunghe saette rossastre iniziarono a graffiarlo con insistenza, come se qualche mostro innominabile volesse uscire dalla fittizia volta celeste.

    Quel mostro però era già lì, pronto a richiamare i suoi poteri più sacrileghi.
    Non solo l'essenza di Ade permeava quella dimensione... anche quella di Gorthaur e la dimensione pareva rispondere al suo richiamo.
    Ad ogni lampo cremisi seguì un potente tuono, in una sequenza simile a quella di una serie di tamburi di guerra.

    Fu allora che dagli occhi dello spectre caddero due lacrime nere come il Nulla stesso.
    Caddero a terra senza far rumore, perdendosi tra la sabbia color della cenere.*

    Afsūni Masīḥā Nikāyat!

    *Lo spectre urlò ed aprì le braccia e quelle due lacrime divennero un lago di liquame nero che divorava letteralmente il terreno su cui passava, aggiungendolo alla propria massa.
    Da quel mare di morte sorsero decine e decine di creature non morte, incrocio tra uomini e bestie.
    Avevano la schiena ricurva e correvano a quattro zampe. La bocca era colma di lunghe zanne e gli arti terminavano in una selva di artigli che risplendevano alla luce dei lampi.
    Il liquame si muoveva con loro, li ricopriva potenziandone gli attacchi, desideroso di divorare anche i Corrotti che sarebbero caduti in esso.*

    Osservate ora i nostri nemici, osservate chi resiste maggiormente, chi cade per primo e chi abbatte con facilità i miei non morti

    *Disse telepaticamente a Kasimir e Grim, pronto a seguire egli stesso il proprio suggerimento.
    Non sapevano nulla sui loro avversari, chi erano i più potenti e chi i più deboli, chi i più veloci e chi i più resistenti.
    Quella mossa aveva, tra gli altri scopi, proprio quello di individuare le diverse caratteristiche dei Corrotti.
    L'onda impattò con estrema violenza contro lo scoglio del fronte avversario.
    Grida di ogni sorta si unirono in un cacofonico canto di guerra.
    Dopo un primo momento di sorpresa, mentre i corrotti più deboli venivano falciati dai non morti e vedevano il loro corpo decomporsi per l'effetto del Necrocosmo liquefatto, gli avversari più potenti si fecero avanti respingendo l'assalto dei non morti e costringendoli ad una prima posizione di stallo.

    Bene...

    Gorthaur, mentre aggiungeva nuove forze per sostituire quelle cadute, diede il comando di arretrare lentamente, un gruppo seguendo una diagonale che scendeva verso destra e l'altro seguendo una diagonale verso sinistra.

    I suoi non morti obbedirono, iniziando ad arretrare, instillando sicurezza nei Corrotti ed alimentando ancor di più la superbia che caratterizzava quella misteriosa forza.

    Che pensino di star vincendo, che inseguano le loro prede con voracità...

    Gli scontri erano di una brutalità inaudita.
    Arti volavano sul campo di battaglia, corpi deformi venivano lacerati e divorati, mentre chi veniva colpito dall'innaturale decomposizione svaniva in pochi secondi, allargando il mare di morte.
    I più potenti non venivano scalfiti con tale virulenza dal potere del necrocosmo ed anche questo servì a Gorthaur per identificare gli elementi più pericolosi.
    Finalmente un accenno di corridoio si aprì tra lo sconfinato numero di Corrotti, che avanzavano sempre di più verso le traiettorie suggerite dallo spectre.

    Bene, ora inizia il vero scontro. Io mi sposterò sul fianco sinistro, voi spostatevi sul fianco destro.
    Procediamo molto lentamente all'indietro, dando l'idea di esser sopraffatti... cosa non così distante dalla realtà.
    Cercate di evitare il liquame nero dei miei non morti...


    Comunicò un'ultima volta con la mente dei suoi compagni, sorridendo al monito finale, poi con un rapidissimo movimento si spostò a sinistra, unendosi alle sue creature.
    Come prima cosa si limitò a difendersi, ad eliminare i più deboli ed arginare i più forti.
    Nessuna tecnica particolare, solo corpo a corpo, al pari dei suoi.
    Voleva che i Corrotti si muovessero ancora un po', che il corridoio fosse ancora un po' più largo e sicuro.
    Non aveva idea di cosa aspettava Pandora e Modrock nel tribunale, doveva evitare il più possibile che sprecassero energie prima di incontrare il loro reale avversario.*





    CW2J2

    Ω Legenda: *Narrato* Pensato Parlato

    Ω Surplice: Druj Nasu, Liv VI

    Ω Energia: Viola

    Ω Riassunto: Gorthaur richiama non morti mindless per intercettare i corrotti e dividerli in due gruppi, dopo di che si unisce al gruppo di sinistra appena vede che gli avversari cominciano a separarsi. Ho determinato l'effetto dell'attacco su alcuni più piccoli, lasciando i più grossi al Master. Il movimento in due direzioni è accennato, se funziona o meno e se il corridoio si apre ovviamente spetterà al Master deciderlo.
    I non morti durano questo turno di combattimento, il prossimo dovrò ricrearli se sarà il caso :zizi:
    Lascio la palla ai colleghi :zizi:

    Ω Stato:

    Ω Abilità:

    Ω Tecniche:
    Afsūni Masīḥā - Nikāyat, Necromanzia - Morti Viventi
    Tecnica di Necromanzia basilare che consiste nel richiamare una o più anime defunte e fornir loro un corpo fittizio generato con l'ausilio del cosmo dello spectre, così da farne degli zombie.
    I non morti così creati non disporranno di particolari abilità, oltre alle caratteristiche fisiche della loro forma, ma potranno utilizzare il potere nel cosmo mortale che li compone.
    Un singolo demone avrà la stessa forza del suo creatore, mentre se viene richiamata una moltitudine tale forza sarà ripartita sul gruppo.
    L'uso tipico di questa tecnica è la creazione di un orda di famelici zombie, forti del potere della morte. Grazie a ciò essi dove passano lasciano un liquame mefitico e le loro vittime vengono dissolve e fatte divenire parte dei ranghi di questa orribile armata Ω.
    NOTA: Tali creazioni non hanno il legame con lo spectre come quelle più complesse, proprio per questo in un duello dureranno un turno, dopo di che il loro corpo fittizio si disferà in un nero liquame.




    Edited by Gorthaur - 16/4/2015, 00:06
     
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    • Maelstrom of Chaos:
    Hades Chapter •

    II



    Avvenne. Finalmente il palcoscenico perfetto per il Basilisco. La situazione era tragica, l'inferiorità numerica era qualcosa di netto e palpabile nell'aria. Nessuno di loro, quasi sicuramente, si sarebbe aspettato uno scontro tranquillo e privo di difficoltà. Kasimir vedeva quella sentenza come una luce positiva in un probabile mondo oscuro fatto d'anonimato. Poteva mettersi in mostra in maniera decisiva e netta, andando a dimostrare non solo le sue innate capacità; ma persino la sua incrollabile fedeltà verso Ade. I pensieri avuti prima, quelli dediti al suo passato, svanirono come una nube passeggera distrutta da folate di vento possenti e dotate di volontà propria: la volontà di chi vuole sovrastare, tutto e tutti. Yad strinse i pugni e mostrò il suo sorriso più smagliante nel mentre le azioni prendevano piede. Ognuno avrebbe fatto il suo, indistintamente dal ruolo ricoperto nella gerarchia. Tese le orecchie nel caso ci fosse stato qualche ordine, seppure fosse un borioso di prima categoria, Kas, sapeva bene di appartenere alla schiera di soldato. Obbedire doveva essere il suo dogma iniziale per sperare, un giorno, di arrivare in cima. Non rappresentava un problema per il russo, in fin dei conti non aveva mai avuto modo di potersi lamentare. Quella nuova vita rappresentava un appiglio sicuro per lui che, ancora, non rammentava tutti i pezzi del suo passato.

    I due pezzi "grossi" si mossero. Nasir abbandonò il campo di battaglia per una missione più nobile. Una missione che definire folle e suicida era poco. Lo guardò sprezzante la Stella del Cielo Vittorioso, un ottimo esempio per gli altri Spectre che volevano dare il proprio contributo alla difesa. Il russo iniziò a galvanizzarsi saltellando lentamente da un piede all'altro e sfregandosi le mani come farebbe un obeso di fronte ad un buffet "mangia finché puoi". Doveva mantenersi però concentrato, il minimo errore sarebbe stato fatale, forse addirittura mortale. Si sarebbe ritrovato corrotto senza nemmeno accorgersene... non andava bene, affatto.

    Rimase compiaciuto, in seguito, dalle evocazioni di Gorthaur. Un ottimo espediente per guadagnare tempo e testare le forze nemiche. Kasimir vide i non morti combattere contro la Corruzione, notò alcune sottili differenze che distinguevano determinati nemici da altri; ma carpire tutte le informazioni possibili in quella bolgia infernale era impossibile.
    °Bene, ora inizia il vero scontro. Io mi sposterò sul fianco sinistro, voi spostatevi sul fianco destro.
    Procediamo molto lentamente all'indietro, dando l'idea di esser sopraffatti... cosa non così distante dalla realtà.
    Cercate di evitare il liquame nero dei miei non morti..°

    Ugh. Un messaggio telepatico semplice. Dovevano collaborare tutti insieme, ma al contempo dividersi. Era la loro occasione per dare il meglio e splendere. Il capo del Basilisco si voltò verso l'Oracolo. Pandora avrebbe dovuto sfondare le schiera nemiche assieme al Minotauro. Loro dovevano essere il diversivo. L'evoluzione degli eventi poteva avere grande possibilità di successo, ma affinché avvenisse doveva tutto subire il dettagliato piano preimposto. Inoltre anche Nasir doveva tentare di raggiungere un obiettivo soddisfacente o sarebbero stati, di lì a poco, sopraffatti.

    Il focus dell'attenzione del venefico spectre si concentrò ancora una volta sui nemici. Iniziò a richiamare il cosmo, avvolgendosi in una sfera fatta di vento intriso di energia cosmica e, ovviamente, veleno. "E' tempo di aprire le danze skelet. Che ne dici di aprire anche noi le danze?" Non si voltò a guardare Grim. Non ce ne era il minimo bisogno. Avevano preso una leggera sincronia e sintonia i due, erano come pappa e ciccia. Poco prima di iniziare a compiere balzi verso la posizione pattuita, a destra, sorrise in maniera quasi maniacale. L'adrenalina a mille. Oh, finalmente la battaglia tanto agognata. Prima di spiccare il "volo" iniziò a canticchiare un motivetto accattivante.

    La sua postazione non era distante, però decise di optare per quattro interruzioni scandite dal termine di ogni singolo balzo. Più per effetto scenico che altro, inoltre anche per darsi un "tempo" per la musichetta messa in scena dal russo. Ciò, a sua volta, andava a significare quattro sessioni di "granate". Esatto, granate di cosmo intrise di veleno. La sfera cosmica di cui Kas si era ammantato era difatti una nuova tecnica messa da poco in arsenale. Dopo ogni atterraggio delle sfere andarono a staccarsi dall' emanazione del corpo dello Spectre per dirigersi verso le schiere nemiche e, a contatto, deflagrare causando danni da esplosione. Il bello però veniva dopo. Subito dopo il botto un leggero miasma iniziò ad espandersi tra le file nemiche. Quattro volte si ripeté la scena e quattro volte il miasma andò ad espandersi, sempre di più, in varie zone delle schiere nemiche. Yad solo alla fine del suo atterraggio guardò i risultati concreti del suo operato. Alcuni corrotti sembravano avere già in circolo il veleno, altri - al contrario - mostravano particolare resistenza. In alcuni casi vi fu anche un paio di corrotti che, creando forti fonti di impatto e movimenti d'aria, tentarono di allontanare la nube venefica riuscendovi. Non propriamente un successo, ma un piccolo risultato che sembrò soddisfare il Basilisco. Buon risultato con minimo sforzo. Tenersi alla larga, sia dai corrotti che dal Necrocosmo di Druj Nasu, era la parola d'ordine.

    Mise le mani piegate sui fianchi con un sorriso sornione dipinto in volto. Senza troppi complimenti mosse poi la mancina innalzando poco distante da sé una corrente ascensionale intrisa di veleno. Un regalino per il suo Gashadokuro di fiducia. Aiutarsi a vicenda era l'unico modo per uscirne bene, poi gli faceva sempre piacere aiutare un amico. Bennet, quasi sicuramente, avrebbe cacciato fuori una delle sue armi particolari ad alto tasso di morte. Quindi perché non concedergli anche il fattore avvelenamento?

    Gli occhi rimasero ben aperti e concentrati sull'evolversi della faccenda. Mai, ripeto mai, abbassare la guardia.

    0bmN207
    Narrato • PensatoParlato altruiParlato

    Nome Kasimir Yad
    Energia Verde
    Cloth Surplice del Basilisco (IV)
    Stato della Cloth Indossata.
    Condizioni Fisiche Ottimali.
    Condizioni Psichiche Carico.

    Note Mi sposto sulla destra saltellando e fischiettando. Ad ogni atterraggio lancio bordate di granate cosmico-velenose che esploderanno ad impatto ed emanano miasma tossico. Poi alzo una corrente ascensionale venefica poco distante da me per tentare una wombo-combo con Grimmu.

    Abilità
    CITAZIONE
    ♦ Vento Velenoso ♦
    Il Basilisco, una creatura la cui anche sola presenza può essere letale. Difatti la capacità principe dello Specter è quella di poter levare, con la semplice volontà, grandi folate di vento capaci di creare poderosi vortici. Il vento però non è una comune brezza, bensì è denso del veleno della creatura di cui Kasimir porta la Surplice. Il vento violaceo che si innalza quando Yad lo vuole è pregno di questa letale sostanza. E' la maledizione ed il pregio del Basilisco, una creatura che genera attorno a sé solamente terra bruciata e dove l'erba non cresce più rigogliosa. La morte è compagna del servo di Hades che, con un solo battito d'ali, potrebbe portare morte e pestilenza se solo lo desiderasse. Lentamente la salute di chi viene colpito da questa letale capacità peggiora man a mano che più vi rimane esposto. Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR).

    Tecniche
    CITAZIONE
    ♦ Poison Deflagration ♦
    Concentrando il suo cosmo sul posto, Kasimir si ammanterà di correnti venefiche che inizieranno, a grande velocità, a vorticare attorno alla sua figura. Ben presto una sfera di vento velenoso prenderà vita attorno al corpo del Basilisco. Una volta completato questo rapido rito preparatorio Yad farà partire dalla grande sfere dei piccoli agglomerati cosmici carichi di energia letale. Queste piccole bombe ad orologeria andranno ad infrangersi sul campo di battaglia portando ingenti danni. In un primo momento scoppieranno portando le conseguenze classiche del caso, subito dopo la loro deflagrazione però lasceranno sul campo di battaglia il loro miasma mortale, marchio di fabbrica della Stella del Cielo Vittorioso. Delle vere e proprie granate fumogene munite di tossine pronte a mietere vittime. Il numero di sfere varia in caso alla situazione.
    Effetti da esposizione a veleno: graduale. (Tra i sintomi possiamo trovare la paralisi, il graduale indebolimento, gravi problemi al sistema circolatorio e via via fino ad arrivare alla morte della vittima (only GdR)




     
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    ☣ Maelstrom of Chaos: Hades Chapter
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    Pandora ci mise poco a schioccare le dita e scatenare il putiferio. Meglio, Grim odia aspettare inutilmente, prima si passa all'azione e prima si capisce di che morte bisogna morire, pensò.

    Era perfettamente cosciente del fatto che quella poteva essere la sua ultima performance, poteva morire (di nuovo) in maniera orribile e affrontare le ira di un già impegnatissimo e nervosissimo Ade, oppure divenire semplicemente un corrotto e venir disintegrato da un'altro Spectre.

    Perché pensava già a come sarebbe morto? Non aveva nemmeno cominciato, non c'era assolutamente bisogno di fasciarsi la testa così in fretta.
    Sospirò.

    Nasir, nell'alto della sua lucida follia, partì come un ardito da trincea verso l'Obelisco delle terre grigie, in un disperato tentativo di arginare il problema alla fonte, da solo. Grim evitò commenti, non è tipo da farli e non sarebbe stata una buona idea quella di replicare a un diretto superiore.

    Rimase molto colpito dall'efficacia del terrificante Gorthaur, che con le sue evocazioni riuscì in pochi minuti a creare un doppio apparato d'attacco, guidando le truppe nemiche doveva voleva lui, lasciando il lavoro più divertente alla coppia che scoppia, Kasimir e lui, il ladro di Dallas.

    "È tempo di aprire le danze skelet. Che ne dici di aprire anche noi le danze?"

    Non rispose subito, Ethan era intento a osservare silenziosamente ciò che avrebbe falciato come una mietitrebbia da lì a poco. L'armatura del Gahsadokuro immobile come una statua, i due punti rossi degli occhi si posavano su ogni singola futura vittima.
    Kasimir cominciò a balzare ad alta velocità seguendo un ritmo musicale fischiettato ben impresso nella mente dell'americano.
    Grim mise quattro dita nei denti dell'elmo, abbassandone la mascella di qualche centimetro; la corazzatura cosciale si sollevò di poco, permettendo al texano di prendere un lungo sigaraccio cubano che si ficcò nella fessura senza tanti complimenti, tagliandolo con il freddo metallo dei guanti. Chiuse con il pollice i denti dell'elmo per bloccare il sigaro e creò una lunga revolver di cosmo nella mano sinistra, che fece roteare qualche secondo mentre cominciava a canticchiare anche lui il motivetto dell'amico. Sparò dal basso verso l'alto vicino alla punta del cubano, accendendolo con una fiammata viola.

    “Let's get to work.”

    Si mosse alla sua massima velocità nelle vicinanze dello Spectre del Basilisco, zigzagando tra le armate di corrotti, rilasciando piccole esplosioni di cosmo durante le pause, giusto per scombussolarli un po'. Arrivato nella zona ordinata da Gorthaur, creò una flaregun con cui sparò esattamente sopra la sua testa, tentando così di attirare l'attenzione del resto del gruppo nemico.

    Un fischio, una piccola esplosione e un bagliore nel cielo plumbeo dell'ade, vari occhi puntati sull'inquietante armatura del Gashadokuro.

    Ethan allargò le braccia gonfiando il petto il più possibile.
    “Well? What is it? Are we cool yet?”

    Improvvisamente, un mezzo busto di corrotto dotato di braccia si aggrappò alla gamba destra del texano, urlando di dolore e tragedia, cercando forse di attaccare Grim, o forse per chiedergli pietà. Poco importa.

    “PULL”
    Punta dello stivale d'acciaio in mezzo ai denti malandati, e lo schifoso già volava di parecchi metri in aria. Creando un fucile sovrapposto da tiro al piattello, lo fece detonare in volo come una piñata piena di coriandoli.

    Una manciata di soldati di basso livello lo caricò con molta ignoranza, permettendogli di fare pratica con i fucili a pompa, arte antica che amava particolarmente, soprattutto per sopprimere le folle. Quattro di loro si sfaldarono come legno truciolato; l'ultimo, forse un po' più resistente degli altri, rimase in piedi traballando con un buco di pallettone in mezzo al petto.
    Grim gli si avvicinò camminando piano, prese il sigaro ormai quasi finito e glielo piantò in un'orbita, lasciandolo frizzare tra scintille e gorgoglii orribili. Con l'altra mano appoggiò alla fronte un'enorme revolver senza dubbio eccessivo per l'utilizzo nella situazione. La testa scomparve un secondo dopo.

    Una folata di vento malsano a pochi centimetri dal muso, il suo compagno poco più in là. Ci mancava poco che la respirava, bastardo.
    Era contento di rischiare la vita accanto all'unico alleato che poteva definire amico, qualcuno almeno lo avrebbe ricordato.

    Sapeva benissimo a cosa serviva il venticello, ne troppo debole per limitarne l'utilizzo, ne troppo forte per alterarne il cosmo del ladro.
    Il muro di veleno gassoso serviva da involucro ai proiettili di Grim. La tecnica l'avevano provata diverse volte negli ultimi tempi, migliorandola sempre di più ad ogni combattimento. Avevano ormai raggiunto uno stato d'efficienza quasi perfetto.
    A bassa voce e a denti stretti, la presentò agli abomini che aveva davanti.

    “Credo che per ora qualcosa come 'The Kasimir & Grim Special Bullet Omelette' possa andare come nome provvisorio, ditemi come vi sembra, magari lo accorcio un po'.”

    Il cosmo nelle sue mani prese la forma del suo vecchio e pesante amore di manifattura tedesca, con il quale cominciò immediatamente a fare terra bruciata in faccia ai corrotti, dilaniandoli e letteralmente spezzandoli come pane raffermo. Quelli scarsi andarono giù con un singolo colpo, alcuni ne richiesero un paio o qualcuno in più, ma caddero anche loro a causa del veleno del russo. Molti corrotti delle file posteriori invece riuscirono a sopravvivere, chiaro segno di un livello di potenza decisamente maggiore, ciò preoccupò Ethan che nel mentre indietreggiava continuando a sparare a basso rateo di fuoco, per evitare di sprecare troppo cosmo. Si fermò appoggiandosi all'amico, schiena contro schiena, coprendogli le spalle, mentre l'esercito avversario tentava di aggirarli.

    “Here I am, stuck in the middle with you~.”

    hiaAmxR

    Narrato - "Parlato" - "Parlato" - "Parlato Altri"

    Nome - Ethan Bennet
    Energia - Verde
    Surplice - Gashadokuro {IV}
    Casta - Spectre di Hades
    Status Fisico - //
    Status Mentale - Concentrato, interessato allo scontro ma all'apparenza freddo
    Status Surplice - Indossata

    Riassunto Azioni -Scatta a zigzag nella direzione indicata dal suo superiore per unirsi al suo BRO e dopo essersi divertito a fare il tiro al piattello con un poveraccio cerca di testare la mitica SPECIAL BULLET OMELETTE sfruttando il vento opportunamente preparato da Kasimir, poi si mette schiena contro schiena a lui.

    Abilità
    Inside Man: Sfruttando il cosmo intorno a se e sintonizzandosi perfettamente con la sua armatura, Ethan riesce a modificare il proprio aspetto fisico o quello di una persona consenziente semplicemente guardandola, garantendo l'alterazione di voce/odore/sensazioni tattili. All'occorrenza riesce anche a diventare quasi trasparente, diventando limpido e riconoscibile a occhio nudo solo se esposto a luce solare e/o diretta.

    Iron Man: Dopo tutti questi anni a schivare e accogliere pallottole in posti scomodi della gabbia toracica, grazie alla sua armatura Ethan ha sviluppato un'incredibile resistenza ai colpi di vario genere, che siano da fuoco, taglio o contundente. Ciò gli permette di fare uno sforzo in più rispetto a chi, come succede il più delle volte, cade al primo 9mm nella spalla, o martellata sulla fronte, o coltellata nella pancia; cosa non deve fare un onesto rapinatore al giorno d'oggi per restare vivo!

    Tecniche
    Pumping-Iron:
    Grim odia rivelare la sua vera forma, ma se la situazione lo richiede, se è sommerso di nemici o se vuole solo fare spettacolo, un mezzo busto gigante di Gashadokuro esce dal corpo del ladro come un'aura esplosiva, flettendo i muscoli delle braccia verso l'alto. Consumatasi l'esplosione di cosmo, lo scheletro scompare.

    Overkill: Grim non sa cosa significhi lanciare palle di cosmo, quindi si rifugia nelle forme ben impresse nella sua mente, forme che prendono sembianze solo estetiche nelle mani del ladro, come fumo nero condensato. Le armi che crea non sono costrutti, ma solo un ricordo visivo di ciò che usava al lavoro, per avere una maggiore familiarità in fase di mira e dosaggio del cosmo. La varietà delle sagome spazia nella categoria di tutte le armi da fuoco da fanteria moderne e non. I proiettili sparati con tale tecnica possono avere effetti penetranti e successivamente deflagranti nel caso il bersaglio venga colpito.

    Counter-Strike:
    Metà dell'enorme gabbia toracica del Gashadokuro si crea attorno al fianco desiderato di Grim, un enorme braccio scheletrico collegato alla clavicola. Chiudendo le dita, può sferrare un potente pugno con range pari a quello consentito dal livello di energia attuale del ladro. Una volta completato il movimento, sia che vada a segno o meno, il braccio scompare. L'effetto è solo contundente.

    Hard-Boiled:
    Variante di Counter-Strike: Il pugno parte verso l'avversario aprendo la mano all'ultimo momento esattamente sopra di esso. Sfruttando l'effetto sorpresa, falangi e metacarpi si smontano cadendo a terra, esplodendo all'impatto.


     
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    C'ho i pugni nelle mani!

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    Gli ordini vennero impartiti. La sua Signora aveva scardinato la prima creatura, quel Diablos enorme che si avvicinava a loro. Si avvicinò a lei lanciando due fendenti per colpire e sbalzare lontano alcuni corrotti che stavano osando avvicinarsi troppo a Pandora, difendendola da ogni attacco, anche se non aveva bisogno di un’ascia debole come la sua, quella patetica copia di quel che era un tempo. Arrivò accanto a lei e sospirò, aspettando prima di scattare in avanti e sfondare il centro come gli era stato ordinato di fare. Doveva attendere che lo schieramento nemico si aprisse secondo la tattica di Gorth e allora sarebbero andati dritti al tribunale, però prima voleva dire qualcosa alla sua Signora.

    «Mi dispiace essere così debole rispetto ad una volta. Però avanzerò e vi porterò nel Tribunale. La mia ascia non dimenticherà mai cosa avete fatto per me»

    Parole particolari, lui conscio di quello che stava rischiando in una mischia in cui non era più il più potente ma solo uno dei tanti, comparabile a quei due pivellini che combattevano assieme in maniera tanto eccentrica quanto ridicola. Tutti quei movimenti che riteneva inutili per un soldato dell’Ade, eppure erano utili, esattamente come i pedoni negli scacchi. Nulla di più … da quando era l’alfiere, era retrocesso a misero pezzo da sacrificare in nome di una tattica più grande. Strinse i denti, la sua rabbia crebbe a tal punto da mostrare parte del suo aspetto bestiale, subito ricacciato indietro per mantenere il corpo che gli era stato donato assieme alla potente armatura del Minotauro. Osservò i suoi compagni muoversi ai loro lati mentre piccoli gruppi di corrotti si spostavano verso di loro, scacciati in poco tempo con dei veloci fendenti della sua ascia, abbastanza per scalzare i più deboli. I suoi colpi erano precisi e potenti, proprio quello che ci si attende da una bestia assetata di sangue come lui, straziando i corpi di quelle piccole bestie che provavano ad avvicinarsi. Doveva mantenersi a distanza di sicurezza.

    «Se sarete d’accordo, appena si creerà il varco, io mi lancerò all’attacco e sfonderò sino al tribunale, fin quanto mi è possibile, dandovi la possibilità di raggiungere indenne Il luogo»

    Aspettò il momento adatto, quell’istante in cui avrebbe visto il varco nascere, anche se piccolo. Con le creature in continuo aumento non ci sarebbe mai stato un vero e proprio corridoio e alcune si sarebbero sempre lanciate su di lui e Pandora. Quel momento arrivò e lui caricò il suo cosmo pronto a scattare e iniziare quella missione che gli era stata assegnata. Strinse i denti, si preparò al peggio. Potevano esserci nemici molto più potenti di lui, come quel Nasir che gli aveva dato una ripassata non appena risvegliato, o anche la ragazzina del Tribunale, più forte di lui con tutti quei poteri mentali. Era difficile non riuscire a sfruttare tutto il suo potenziale, ridotto a quello di una formica di fronte a degli elefanti ma non si sarebbe mai tirato indietro di fronte a nessun ordine, qualunque fosse il suo prezzo.
    Alzò il braccio destro verso il cielo e si lanciò in avanti scagliando il primo colpo a distanza, un potentissimo fendente dei suoi, in grado di spezzare le armature, anche se più deboli, e schiacciare e straziare le carni di chi non aveva la possibilità di difendersi. Certamente alcuni dei nemici avrebbero subito quel colpo senza possibilità di difendersi. Altri invece … erano quelli che lo preoccupavano, coloro che tra quei corrotti potevano fermare i suoi colpi. Aveva Pandora dietro di sé da difendere anche se era molto più potente di lui ma quale Campione si può permettere che la sua Signora debba difenderlo dai più potenti? Non avrebbe più potuto stare in sua presenza senza vergognarsi. No, avrebbe fatto di tutto per sfondare e creare la strada perché lei potesse raggiungere il Tribunale e mette la parola fine a quel caos. Quello era il suo compito e lo avrebbe portato a termine. Vivo o morto.

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    narrato ♦ parlatopensatoparlato altri

    Status Fisico; ♦ Ottimale
    Status Psicologico: ♦ Assetato di sangue
    Status Cloth: ♦ Perfetta

    Riassunto Azioni: ♦ Mi avvicino di nuovo a Pandora per difenderla dai corrotti più deboli e aspetto l’attimo in cui vedrò un minimo “varco” in modo tale da sfondare al centro con tutto il potere di cui dispongo lanciando un fendente cosmico dei miei, scattando in avanti come un ariete, in modo tale da forzare la divisione nell’esercito nemico.

    Abilità: ♦ I pugni nelle mani, Resistenza straordinaria, Grand Axe

    Grand Axe: Potenza. Questa è la sua arma preferita. Il potere di tagliare e schiacciare i suoi avversari con la potente ascia che lo accompagna dalla sua lunga prigionia. Può tagliare, è vero, ma la sua enorme potenza lo porta a spaccare tutto quello che incontra. Le sue possenti braccia fanno in modo di travolgere quello che ha di fronte con la sua arma preferita. Non è affilata come altre lame, per questo si affida alla sua forza. E sotto il suo peso, pochi si rialzano senza alcun danno. Di fatto, il suo impatto è superiore persino alla sua stessa reale potenza. (Genera danni da impatto cloth come se fosse lanciata da una energia superiore rispetto a quella del reale possessore e i suoi fendenti vengono lanciati come sotto l'abilità Cosmo Straordinario, massima potenza/minimo sforzo)

    Tecniche:

    Grand Axe Crasher: Colpo di taglio con la mano, come se calasse la sua enorme ascia contro il nemico. Nel momento in cui cala il colpo, un taglio cosmico si propaga dalla sua mano, andando a schiacciare e spaccare qualunque cosa si trova nel suo cammino. Esso infatti non sembra avere un grande potere tagliente, bensì la pressione e la forza con cui viene scagliato porta a spaccare ciò che trova dinnanzi a sé.


     
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    Maelstrom of Chaos: Hades Chapter



    GAZ


    L'obelisco di Mnar non ha una porta o un punto d'accesso.

    Tutto quello che vedi è una mano scheletrica che spunta dalla roccia che tiene in mano una ciotola. Dentro vi sono tante piccole barrette metalliche scure, a forma di parallelepipedo, della dimensione di un mignolo.
    Davanti al lato nord, vi è una consolle di marmo nero con quattro conche della dimensione di un palmo.

    Non c'è altra via per entrare.


    ***


    Pandora insieme ai suoi spectre si fa largo nel marasma, ora sapientemente diviso in due megagruppi che iniziano a cedere sotto i colpi dei devoti di Hades.

    *Modrock, è essenziale che tu arrivi con me in tribunale.*


    Un fendente e una moltitudine di skeleton corrotti cade n preda ad un elettroshock. Pandora e Modrock riescono ad avanzare ma la folla tenta sempre di chiudersi intorno a loro due. è palese che la corruzione non abbia un leader al momento, ma il fatto che sia troppo facile lascia presagire il disastro.

    Gorth:

    Improvvisamente vedi che alcuni Skeleton e i Diablos diventano esponenzialmente più grossi e resistenti, fino a raggiungere dimensioni colossali. Ce ne sono 3 alti quattro metri, due skeleton e un diablos, di fronte a te insieme agli skeleton più piccoli che cercano di sopraffarre i tuoi non morti.


    Nanopod e Egli.

    Il vostro colpo è stato tremendamentre efficace, lì per lì. Il veleno tuttavia pare aver "fertilizzato" il terreno, dal quale spuntano degli spessi rovi rampicanti che subito tentano di legarvi insieme. Crescono a velocità impressionante, mentre altri corrotti stanno per riversarsi su di voi.

    *Sono le anime corrotte!*


    Vi comunica Pandora prima di sparire nella folla.


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    Tor'kat: il casino grosso ce lo siamo lasciati alle spalle. Un ultimo sforzo e con Pandy possiamo arrivare in tribunale; un modo veloce per arrivarci insieme?

    Per gli altri: e ora? Gorth, gli skeleton sono rossa e il diablos è viola. Vedi un po' cosa puoi fare, stavolta gestiscilo come se fosse un duello.
    Nanopod e Egli: usate la testa.

    Gaz: azzi tuoi :ehsi:




     
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    Nasir ♦ Energia Viola ♦ Spectre di Shaytin {VIII}
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    Hades Chapter
    III



    Nasir si lasciò presto alle spalle il tumulto della battaglia, speranzoso che i suoi compagni sarebbero riusciti a cavarsela anche senza il suo aiuto, almeno in prima battuta. Quanto aveva detto Bheram era tremendamente giusto e senza il suo intervento sarebbe stato come combattere contro i mulini a vento senza possibilità alcuna di vittoria ma quando arrivarono davanti alla Torre di Mnar il Principino si bloccò come impietrito.

    Non c'era una porta, non c'era una finestra. Scalare la torre era pura follia e quello che si presentò innanzi ai suoi occhi era molto diverso perché si, lui li non c'era mai stato e vide quella costruzione per la prima volta. Si fermò ad osservare quel luogo, cercando di analizzare e capire come entrare li dentro. Vi era solo una mano scheletrica che teneva una ciotola con delle barrette metalliche e dall'altra parte una tavola di marmo con quattro sedi.

    «Te l'ho detto che avrei fatto meglio a star li e uccidere corrotti» disse sconsolato lo Spectre.

    Bheram lo guardò inarcando il ciglio e rivolse lo sguardo verso la costruzione. «Suvvia Nasir, non ti è chiara la chiave di lettura?»

    «Che sia una combinazione di qualche tipo è ovvio e sicuramente quelle barrette vanno messe in quelle quattro sedi ma non certamente a casaccio, sarebbe troppo semplice e banale. Non davano delle istruzioni eh?»

    Bheram diede uno scappellotto a Nasir il quale si tenne la nuca inveendo contro la Jinni. «Concentrati! Te cosa vedi?»

    «Una mano scheletrica che sorregge una ciotola!»
    «Scheletrica» ribatté Bheram.

    Nasir si alzò in piedi «La Morte!»
    «Benissimo, visto che non era difficile?»

    In quel momento cadde un silenzio quasi imbarazzante, perché si Nasir aveva capito che si trattava della Morte ma questo non lo aiutava minimamente a risolvere l'enigma. A quel punto Bheram che non voleva tirarla troppo per le lunghe fece apparire tra le sue mani una carta e la mostrò al Principino.

    jpg



    «Uh, il tredici rappresenta la morte?»
    «Nasir, ma seriamente? Vedi di scrivere in romano il numero della Morte cosi usciamo da questa situazione imbarazzante e quando tutto questo sarà finito ti costringerò a STUDIARE!»

    Nasir le sorrise e questo valeva più di mille parole, sapeva bene che senza l'aiuto di Bheram non sarebbe riuscito a combinare nulla ma questo accadeva da circa cinquemila anni; lei era quella intelligente, quella arguta e razionale lui invece pensava solo a combattere e cucinare. Una cosa era certa, quando Naima avrebbe scoperto tutto ciò si sarebbe preso un cazziatone non indifferente. Del resto lui era Nasir, mica quei pomposi aspiranti Dei che credono di sapere tutto ed è anche questo che rende Nasir ciò che è, il fatto che sia tremendamente umano con i suoi limiti.

    Ma non era quello il momento di perdersi in chiacchiere e seguendo quando gli aveva detto la Jinni prese le barrette metalliche dalla ciotola ed andò a scrivere XIII in romano nelle quattro conche inserendo in ogni conca un carattere in modo da risolvere quel terribile rompicapo. Ora doveva solo attendere l'evolversi degli eventi.

    EAfYjrd

    narrato ♦ "pensato"«parlato»parlato altrui

    Riassunto Azioni

    Status Fisico: buono
    Status Psicologico: in ottimo stato
    Status Cloth: intatta

    Spero vada bene anche perché se no Bheram ci fa una bella figura di merda XD
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    Kismet
    In persiano Kismet significa destino e tale nome rappresenta il potere mistico che possiede Nasir ovvero la capacità di riavvolgere il tempo di una manciata di secondi per poter in tal modo cambiare il proprio destino. Dal punto di vista pratico non si tratta letteralmente di una preveggenza o di un reale avvolgimento del tempo ma bensì la capacità insita nello spectre di essere in grado di rispondere in maniera efficace a qualsivoglia offensiva che gli venga rivolta contro. Se istinto animalesco fa ciò attraverso l'istinto, le sabbie del tempo concedono tale capacità - che ha tutte le sue limitazioni - tramite una conoscenza degli eventi. A conti fatti è possibile reagire ad un'offensiva non percepibile con i normali sensi in maniera efficace o riuscire a difendersi in parte da un attacco coperto da un'illusione o comprenderne la natura. È ovvio che tutto ciò non è assoluto ma fornisce un vantaggio situazionale non trascurabile.

    Azad e Sephtis
    Si tratta essenzialmente di una coppia di spade persiane che sono da sempre accompagnano Nasir: esse rappresentano l'arma principale con cui lui combatte. Queste due spade dalla lama ricurva sono una diversa dall'altra anche se le due vi sia una certa assonanza. Azad - che in significa Libertà - viene impugnata generalmente nella mano sinistra ed ha una lama lunga circa 85 cm, il lato interno della lama è lineare ed adatto al taglio mentre la parte esterna, per metà è lineare e per metà è seghettato in modo tale da poter strappare letteralmente la carne quando si usa il rovescio della stessa. La seconda spada ovvero Sephtis - che significa morte eterna - ha un lama leggermente più corta ( 72 cm ) ma in compenso è leggermente più larga permettendo fendenti e colpi molto più potenti. La combinazione di queste due armi, accompagnate da una maestria con la spada davvero invidiabile rendono Nasir un combattente di altissimo livello, capace di uccidere anche gli avversari più forti con un solo fendente.

    Majeed
    Appena si concluse lo scontro con Iblis questa fu l'unica cosa che egli disse ad uno sconfitto Iblis, ovvero 'superiore', indicando nella sua lingua una palese supremazia di Nasir nei confronti dello Shayatim ma solo in un secondo momento si rese conto cheDurante il feroce scontro che il suo braccio sinistro venne colpito dall'essenza stessa dello Shayatim. Ora sul suo braccio si possono notare profondi tagli ed una serie di sigilli e rune dorate che si estendono fino alla scapola andando a coprire anche parte della schiena. Quelli non sono tatuaggi ma è il segno della sua lotta con Iblis. Quel braccio non solo gli ricorda quella battaglia ma è anche il simbolo stesso della sua natura in bilico tra l'uomo e lo Jinn. Per farla breve, attraverso il potere presente in quel braccio egli è in grado di richiamare ed evocare tutti i Jinn fedeli ad Iblis o tutti quelli che hanno giurato fedeltà a Nasir stesso. In GdR si tratta essenzialmente della capacità di evocare oggetti o creature legate al mondo dei Geni con i quali lo spectre ha stabilito un contratto.
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    Who Dares Wins

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    ☣ Maelstrom of Chaos: Hades Chapter
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    I due nuovi arrivati usarono la testa in maniera produttiva, una volta ogni tanto.
    La Bullet Omelette fu estremamente efficace contro i bersagli che colpì, riducendone in pezzetti molti e avvelenandone pochi, questo perché la maggior parte dei proiettili finì dritta nel terreno del campo di battaglia, sotto terra, causando un riverbero di cosmo e risvegliando, con pessimo umore, le anime dei corrotti che giacevano lì sotto. Piccoli rovi cominciarono a sbucare dalle crepe della roccia, cominciando a serpeggiare vicino alle caviglie dei combattenti, diretti verso i due Spectre.

    Intanto Grim piazzava proiettili di cosmo nel petto o nella testa dei molti corrotti di basso livello che incontrava, utilizzandone parecchi per quelli più grossi e/o corazzati.
    Scivolava creando scintille col metallo dell'armatura, falciando gambe con fucili a pompa o aprendo buchi nelle cavità toraciche con fucili da tiratore. Ogni tanto inquadrava qualche cadavere per cambiargli l'aspetto nel suo, in modo che i gruppetti di corrotti senza cervello gli saltassero addosso come giocatori di rugby sulla palla a centro campo.

    Probabilmente ancora non aveva totalmente afferrato il senso o la gravità della situazione, era nel Lost Canvas da talmente poco tempo, neanche gli era passato per la mente il fatto che armate su armate di corrotti NON dovevano essere così pericolosamente vicine al tribunale. Forse c'era un grosso problema, forse no, forse era affar suo più di quanto pensasse. Forse, più semplicemente, avrebbe dovuto seguire gli ordini senza fiatare e cercare di portare a termine il suo compito il meglio possibile, applicando le capacità che apprese in vita e mescolandole coi poteri venuti recentemente in suo possesso.

    Sicuramente non sarebbero riusciti a respingere quello che sembrava un esercito infinito. Sperava altamente che Pandora e Bull-Boy riuscissero a passare velocemente. Intanto il tipo medio-orientale era sparito per andare non si sa dove e il cupo Gorthaur, doveva essere quello il suo nome, lasciava dietro di se una scia di morte e distruzione. Quello che più si divertiva era ovviamente Kasimir, che senza un briciolo di amore per se stesso continuava a saltare e rotolare e fare Kasimir.

    Un bruto alto quanto un furgone si fa strada tra i poveri corrotti base, lanciandone a destra e a sinistra, torreggiando davanti al texano, che si girò lentamente a guardarlo dal basso verso l'alto.

    “Stavo per fare la battuta sul che tempo che fa lassù ma credo tu sia troppo stupido per capirla.”

    Prese cinque passi di rincorsa creando due semi-automatiche di cosmo una per mano, saltando con tutta la sua energia per mirare negli occhi del mostro. Appena si staccò da terra però un rovo troppo cresciuto e parecchio maleducato si aggrappò alla caviglia di Grim, tirando con tutte le sue forze nella direzione opposta.

    Il ladro finì per schiantarsi a terra sbattendo violentemente la faccia, fortunatamente corazzata, a terra.

    Successivamente il rampicante corrotto lo trascinò ad altissima velocità in direzione opposta, verso il suo collega russo, che avvisò nella sua lingua madre per farsi capire meglio e più velocemente, mentre grattava per terra lanciando scintille ovunque dall'armatura viola.

    “Kas! Dietro di te!”

    Grim tentò di sparare un paio di colpi con le due pistole verso il rampicante, che si spezzò facilmente, per venir poi sostituito da un altro, ancora più grosso. Arreso, colse l'occasione per donare il proprio aspetto a un altro cadavere lì vicino in un tentativo disperato di rallentare l'orda che si stava già riversando sul duo viola.

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    Narrato - "Parlato" - "Parlato Russo" - "Parlato Altri"

    Nome - Ethan Bennet
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    Surplice - Gashadokuro {IV}
    Casta - Spectre di Hades
    Status Fisico - //
    Status Mentale - Preoccupato per la perdita di controllo della situazione
    Status Surplice - Indossata

    Riassunto Azioni - Continua un po' a sparicchiare in giro e viene preso alla caviglia da un rampicante che lo trascina velocemente verso l'amico. Cambia l'aspetto a un cadavere col suo per creare un'esca in modo da rallentare l'ondata di corrotti che si sta per riversare su di loro.

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    Inside Man: Sfruttando il cosmo intorno a se e sintonizzandosi perfettamente con la sua armatura, Ethan riesce a modificare il proprio aspetto fisico o quello di una persona consenziente semplicemente guardandola, garantendo l'alterazione di voce/odore/sensazioni tattili. All'occorrenza riesce anche a diventare quasi trasparente, diventando limpido e riconoscibile a occhio nudo solo se esposto a luce solare e/o diretta.

    Iron Man: Dopo tutti questi anni a schivare e accogliere pallottole in posti scomodi della gabbia toracica, grazie alla sua armatura Ethan ha sviluppato un'incredibile resistenza ai colpi di vario genere, che siano da fuoco, taglio o contundente. Ciò gli permette di fare uno sforzo in più rispetto a chi, come succede il più delle volte, cade al primo 9mm nella spalla, o martellata sulla fronte, o coltellata nella pancia; cosa non deve fare un onesto rapinatore al giorno d'oggi per restare vivo!

    Tecniche
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    Grim odia rivelare la sua vera forma, ma se la situazione lo richiede, se è sommerso di nemici o se vuole solo fare spettacolo, un mezzo busto gigante di Gashadokuro esce dal corpo del ladro come un'aura esplosiva, flettendo i muscoli delle braccia verso l'alto. Consumatasi l'esplosione di cosmo, lo scheletro scompare.

    Overkill: Grim non sa cosa significhi lanciare palle di cosmo, quindi si rifugia nelle forme ben impresse nella sua mente, forme che prendono sembianze solo estetiche nelle mani del ladro, come fumo nero condensato. Le armi che crea non sono costrutti, ma solo un ricordo visivo di ciò che usava al lavoro, per avere una maggiore familiarità in fase di mira e dosaggio del cosmo. La varietà delle sagome spazia nella categoria di tutte le armi da fuoco da fanteria moderne e non. I proiettili sparati con tale tecnica possono avere effetti penetranti e successivamente deflagranti nel caso il bersaglio venga colpito.

    Counter-Strike:
    Metà dell'enorme gabbia toracica del Gashadokuro si crea attorno al fianco desiderato di Grim, un enorme braccio scheletrico collegato alla clavicola. Chiudendo le dita, può sferrare un potente pugno con range pari a quello consentito dal livello di energia attuale del ladro. Una volta completato il movimento, sia che vada a segno o meno, il braccio scompare. L'effetto è solo contundente.

    Hard-Boiled:
    Variante di Counter-Strike: Il pugno parte verso l'avversario aprendo la mano all'ultimo momento esattamente sopra di esso. Sfruttando l'effetto sorpresa, falangi e metacarpi si smontano cadendo a terra, esplodendo all'impatto.


     
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