La Battaglia dei Draghi

up-scale per Johanna

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    La Battaglia dei Draghi
    Capitolo I



    Camille osservò silenzioso la giovane donna del mare mentre si allontanava, stava iniziando l'ennesima tormenta di neve in quel momento quando una voce conosciuta e dolce vibrò nella sua mente.

    °porta la donna drago da me, figlio di Michèl guerriero di Asgard°

    Il giovane alzò il capo come per rivolgersi fisicamente alla montagna poco lontana.

    °dama Urzla siete voi?°

    °si. dille che un'altra madre e guerriera la vuole incontrare, fa ciò che ti chiedo fanciullo°

    Il tocco leggero che ne seguì diede conferma alla sua mente di quanto compreso.

    Dunque la dama d'argento, il drago protettore di Asgard da millenni voleva incontrare la donna che portava l'effige della sua controparte marina; Camille sospirò raggiungendo a lunghi passi la donna oggetto delle attenzioni della Dama.

    -guerriera dei mari aspetta-

    La superò piazzandosi innanzi a lei con l'elmo sfilato e tenuto contro il costato.

    -ho ricevuto un invito per te da parte di una... persona importante-

    Non sapeva bene come definirla. Johanna recava l'effige del drago sulla sua armatura, Urzla ERA un drago vero e proprio.

    -l'invito è dato da un'altra madre e guerriera, queste le parole precise... si trova in una grotta di quel gruppo là-

    Indicò una zona montagnosa poco distante.

    -in un paio d'ore a piedi ci arriviamo, ma forse con la tua... moto? potremmo velocizzare il tutto-

    Avrebbe accettato la giovane donna di Atlantide?



    ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
    ζ Allineamento Morale : Legale Buono
    ζ Divinità : Odino
    ζ Schieramento : Asgard
    ζ Casta : God Warriors
    ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
    ζ Armatura : robe di Mizar
    ζ Livello armatura : robe liv.V
    ζ Livello Cosmico : Energia Viola
    ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashiki
    ζ Status Armatura ( indossata ) : intatta.
    ζ Status Psico/Fisico : normale.

    ζ Riassunto azioni : bien :zizi: se accetti come penso (le parole di Urzla sono scelte apposta per stuzzicare un po l'interesse di Jo') possiamo usare la moto sennò lasciala pure vicino alla porta, ci baderanno le guardie. La grotta in questione è alla base della montagna indicata, ha un'apertura di circa tre metri di altezza, all'esterno vi sono due obelischi in pietra, se mai riuscissi a capirne la foggia sapresti che uno è stato fatto dai nani (quello tozzo, pieno di rune molto squadrate e precise) e l'altro dagli elfi, più delicato ed elaborato, infatti è rotto a metà :ehsi: Camille ti fa cenno di entrare e subito ti accorgi che lì fa molto caldo rispetto all'esterno; mano a mano che penetrate nel corridoio di roccia senti una specie di mantice al lavoro e l'aria calda sembra provenire proprio dalla fine di quel percorso. Una volta dentro vedi un corpo enorme che luccica d'argento, molte torce contro la parete lo illuminano. Sta respirando profondamente, poi alza la testa (ciò che vedi ) e ti osserva, non muove la bocca ma nella tua testa senti solo la parola "Benvenuta". Camille si è tolto l'elmo e ha poggiato a terra il ginocchio destro in segno di riverenza. A te, se vuoi fare domande, se vuoi chiedere qualcosa, la 'draghessa' (dalla cui voce non capisci ancora se sia maschile o femminile per quella singola parola percepita) ti osserva e si mette comoda senza dire o fare nulla.








    ζ Corno di Heimllnir: oggetto speciale
    quando Camille soffia nel corno il potere di quest'ultimo si palesa nuovamente: la luce degli occhi del cavaliere si offusca (come durante il Ragnarök per Michèl, precedente dententore) e questi può agire solo sulla base degli altri sensi sorretti dal suo cosmo; cosmo che per un breve momento, ovvero per la durata di tre (3) post, ottiene un innalzamento rapido e inaspettato (effetto simile all'abilità Cosmo Straordinario) permettendo al cavaliere di spingersi fino al limite del proprio reale potere. Al termine di ciò inizierà a riacquistare la vista e per un (1) post sarà affaticato a causa del grosso sforzo, la vista tornerà al meglio solo nel turno o post successivo Monouso ad Incontro.

    ζ Elsa di ICE: oggetto normale
    per meglio dire ciò che resta della spada del casato Stark. Di Ice infatti rimane solo l'elsa sul cui manico vi è ancora inciso in un piccolo anello d'oro bianco la scritta "Winter is coming"; dono di Edward Caliban Stark al giovane cavaliere essa può essere utilizzata per facilitare l'attuazione di una notevole tecnica utilizzata dai maestri del ghaccio; come il suddetto Edward ora Camille la può infatti utilizzare per generarvi sopra una lama di puro ghiaccio azzurro con la quale combattere e in alcuni casi anche difendersi. Dono prezioso soprattutto simbolico, essa è custodita gelosamente, assieme al magico corno, dal coraggioso ragazzo.

    ζ Ratatoskr: companion
    è il divino messaggero che viveva sull'albero Yggdrasill, latore di messaggi fra il serpente Níðhöggr che ne risiedeva alla base e la grande Aquila che vi viveva sopra. Durante gli eventi del Ragnarök in cui incontrò i cavalieri di Odino decise di accompagnare il gigantesco Michèl, non si sa se per amicizia sincera o mero capriccio. Con l'entrata in scena di Camille il divino scoiattolo ha deciso di passare parecchio del suo tempo con il giovane, nella vana speranza che cresca più saggio e attento dello scapestrato genitore.


    ζ Ice Lord Ghiaccio
    Discendente del ramo asgardiano degli Stark, Camille è l'ultimo erede della secolare tradizione della manipolazione delle energie fredde; saltando stranamente suo padre questa si è rivelata in tutto il suo potere nel giovane ragazzo, la cui vita è mutata per sempre a seguito del risveglio del cosmo e la scoperta dei poteri in esso celati. Come i suoi antenati, fra cui quello stesso Edward Caliban Stark tornato alla vita come specter e divenuto poi suo mentore, egli padroneggia la nobile e difficile arte di rallentare il moto degli atomi fino a portare la materia al congelamento. Il cavaliere di Asgard può manipolare il ghiaccio come desidera, sia sotto forma di gelide correnti d'aria, a guisa di sfere esplosive e perfino come potente lama affilata.

    ζ Tiger's Step Agilità Straordinaria
    Le movenze del cavaliere sono degne dell'antico predatore felino che incarna. Egli può spostarsi fino ai limiti della velocità concessagli dal proprio cosmo, rendendo così difficile seguirne rapidi movimenti perfino a chi nel cosmo gli è pari se privo di abilità propedeutiche come la medesima agilità o i sensi acuti. Tale movimento può creare l'effetto conosciuto come immagini residue le quali simili a ologrammi possono confondere gli avversari sulla reale posizione del cavaliere; in alcun modo non si tratta di illusioni e non permettono di schivare un attacco, semplicemente vengono creati con spostamenti a velocità massima e riproducono l'esatto movimento del cavaliere.

    ζ Manashiki Settimo Senso
    Questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo l'insuperabile Velocità della Luce [Sbloccabile ad Energia Viola].

    ζ Behind the Words Telepatia
    Capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole GdR-Only.


    ζ Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre
    Tecnica storica del cavaliere di Mizar consiste nel condensare ghiaccio sulle dita, all'altezza fra la prima e seconda falange, a guisa di acuminati artigli di bianco splendore. Tali costrutti perdurano per tutta la sola durata dell'attacco e qualora li volesse usare nuovamente devono essere da lui riplasmati. Il cavaliere tempesterà con un elevato numero di colpi il corpo degli avversari presenti nella zona d'effetto, mirando soprattutto a quelle parti del corpo non debitamente protette e per questo più facilmente raggiungibili. I danni causati in tale maniera sono di lacerazione inoltre in ogni punto colpito si formerà del ghiaccio che causerà danni da congelamento, per poi rompersi alla fine dell'attacco. La potenza di impatto potrebbe essere tale, in caso di inadeguata difesa o dislivello cosmico, che i malcapitati così colpiti potrebbero essere scaraventati verso l'alto per poi cadere rovinosamente a terra.

    ζ Blue Impulse In nome dei ghiacci eterni di Asgard
    Il cavaliere del Nord espande il proprio cosmo portandolo alla più bassa temperatura possibile; dietro di lui si generano costrutti simili ad iceberg a causa dell'ammasso di energia congelante ottenuto. Egli convoglia poi il colpo in una grossa sfera di azzurro ghiaccio, lanciata contro il bersaglio una volta raggiuntolo esplode tentando di congelare ogni cosa presente nell'area d'effetto e aggiungendo a ciò danni causati dalla deflagrazione e conseguenti schegge di ghiaccio ivi prodotte. Anche questo colpo potrebbe scaraventare in aria il nemico qualora lo subisca in pieno. I danni prodotti sono così da congelamento e fisici a causa dell'esplosione generata.

    ζ Asgardian Rain Colpisci pioggia gelida!
    In onore delle infinite tempeste di neve che sferzano le terre del Nord il cavaliere ha forgiato tale impetuosa tecnica. Il protetto di Mizar genera numerose sfere di ghiaccio blu grandi quanto il suo pugno per poi lanciarle verso l'alto e farle piombare in modo casuale sull'area d'effetto della tecnica; tali sfere dopo un contatto fisico qualsiasi esplodono in bordate di ghiaccio generando altresì pericolose schegge che possono ferire i presenti. Per il numero e la casualità dello loro traiettoria di caduta divengono un complicato assalto da evitare appieno, poiché anche senza contatto diretto le limitate ma numerose esplosioni congelanti possono causare notevoli problemi a coloro che non si ritrovano in grado di difendersi correttamente.

    ζ Icing Trap Trappola ghiacciata
    Caricando il cosmo nelle braccia il cavaliere può rapidamente lanciare delle bordate glaciali che, congelando il terreno lungo il tragitto, sfociano poi in ammassi ghiacciati simili a speroni con lo scopo di colpire uno o più avversari dal basso verso l'alto; con il contatto fisico essi esplodono in mille schegge tentando di congelare ciò che toccano. Il lancio con un singolo braccio risulta più rapido e quindi adatto per un attacco di sorpresa, mentre portato con entrambe le braccia perde in celerità iniziale ma ne guadagna in potenza offensiva.
    » Variante Difensiva : il cavaliere invece di propagare a distanza il colpo può generare più rapidamente degli speroni di ghiaccio innanzi e attorno a se per protezione. Qualora l'avversario sia ingaggiato in mischia il cavaliere può rinunciare alla propria azione offensiva e far esplodere verso di esso i costrutti di ghiaccio nel tentativo di sorprenderlo e investirlo così con schegge di ghiaccio, il cui contatto oltre che lacerare potrebbe anche provocare danni da congelamento.

    ζ Icing Death ICE MAKING
    Con tale manovra il guerriero genera una spada di puro ghiaccio la cui lama è affilata quanto i suoi artigli. Tale costrutto richiede una notevole concentrazione percui durante l'utilizzo sia in fase offensiva che difensiva non può utilizzare tecniche combattive differenti. Quando la lama colpisce genera in caso di mancata o non adeguata difesa dei danni da lacerazione, tentando di rilasciare energia cosmica congelante all'interno delle ferite prodotte; molte ferite si prodotto equivale ad un grosso rischio per colui o colei che le subisce!
    » Modalità Difensiva : la spada potrà essere utilizzata per tentare di parare un singolo attacco o per difendere il proprio portatore da un attacco ad area; la lama per volontà del suo creatore può mutare forma ed espandersi divenendo così una piccola calotta di cosmo e gelo con lo scopo di tentare di proteggerlo, per poi tornare alla forma originaria subito dopo.
    » Variante di Creazione : sfruttando un'elsa di spada adeguata a sostenere simili energie il cavaliere è obbligato a crearne solo la lama ed il filo, dovendo così concentrarsi di meno per mantenerla stabile. Gli sarà possibile quindi con la mano libera portare rapidi attacchi con gli artigli della tigre attivi o rilasciare esplosioni di cosmo congelante in combinazione con un fendente della spada.
    In ambedue le forme il cavaliere può decidere in qualsiasi momento di annullare compattezza del ghiaccio per farlo esplodere letteralmente addosso all'avversario, qualora ne sia coinvolto in mischia. E' altresì vero che qualora la lama dovesse rompersi il cavaliere la ripristinerebbe immediatamente fintanto che la tecnica perdura.
    Nota: per creare tale arma, sia essa solo lama o completa di impugnatura, il cavaliere deve sacrificare del tempo! Percui nel medesimo turno può solo crearla e lanciare con essa un attacco oppure difendersi e poi crearla senza attaccare. Nel caso dovesse agire per primo può prendersi il tempo di generare il ghiaccio a guisa di spada e subito dopo lanciare con esso un attacco nel medesimo turno.
    [Tecnica basata su ICE di Alkesander Seraf ©® 2012, su sua autorizzazione per esigenze di trama]

    ζ Ice Age Era del Ghiaccio
    Tramite la lama di ghiaccio creata sull'elsa della spada dei suoi antenati o generato totalmente a guisa di spada, Camille convoglia il proprio cosmo gelido abbassandosi e piantando la punta della suddetta nel terreno. Da quel punto inizierà a propagarsi a 360° un'onda di ghiaccio che tenterà di congelare ogni cosa generando casualmente spuntoni acuminati nell'area d'effetto; lo scopo è tentare di bloccare i nemici presenti congelando le loro estremità e provando magari a ferirli con gli spuntoni così creati, simili a grezze e grossolane spade ad imitazione della stessa Ice.

    ζ Brutal Kosmos COSMO BRUTALE
    Il nome di tale colpo è invero già abbastanza esplicativo. Nessuna tecnica raffinata, nessuna esecuzione collaudata... solo un rapido convogliare di azzurro cosmo e il conseguente rilascio, solitamente seguito da un pauroso urlo. Camille è solito usare la tecnica ereditata dal padre Michèl chiamandola a gran voce in suo nome; è forse il colpo che meglio rivela il reale spirito guerriero ancora sopito del tranquillo giovane. Il god warrior può decidere al momento dell'esecuzione l'entità del rilascio, stringendo a sé le braccia innanzi al petto durante la preparazione... quando queste scatteranno, a seconda della loro posizione l'ondata energetica si propagherà differentemente.
    ad Area: nel caso in cui voglia coinvolgere la maggior area d'effetto possibile allora queste saranno allargate parallele al suolo coi palmi rivolti verso l'esterno; in tal caso si avrà una deflagrazione circolare con centro il guerriero stesso.
    a Cono: se volesse invece ridurre il raggio d'azione per ottenere un potenziale distruttivo leggermente superiore allora le braccia non saranno perpendicolari al corpo, bensì leggermente angolate e protese in avanti... in tale mondo l'esplosione avrà forma conica, con una più ridotta area d'effetto.
    raggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


    Layout by IchigoRuleZ - Graphic Art by ~S i x ter ©® 2013/14


    Edited by IchigoRuleZ - 28/3/2015, 20:10
     
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    Non avendo più niente di preciso da fare ad Asgard, Johanna aveva deciso di vagare senza meta per un po', giusto il tempo di schiarire la mente e magari ammazzare qualcosa di corrotto, poi se ne sarebbe tornata subito ad Atlantide. Procedette per qualche decina di metri a bassa velocità lungo le mura della fortezza giusto per darvi un'occhiata prima di partire a tutta velocità, ma fu bloccata. Ritrovandosi Camille improvvisamente davanti al proprio mezzo Johanna inchiodò con tanta forza da far abbassare il muso del mezzo di quasi quarantacinque gradi. La parte posteriore cadde all'indietro con tutto il peso, creando un grosso sbuffo nella neve fresca. Non andava così tanto veloce da investire il god warrior, ma abbastanza da rischiare di ribaltarsi con una frenata così improvvisa.
    Non si aspettava di essere richiamata così presto, quindi voleva dire che l'asgardiano aveva qualcosa di importante da dirle. Apparentemente qualcuno la voleva, qualcuno di importante per Asgard. Dietro l'elmo Johanna inarcò un sopracciglio, sopratutto quando Camille specificò come si trattasse di una madre guerriera, al pari di lei.
    Seguì con lo sguardo il punto indicato da Camille. Erano montagne situate dalla parte opposta della sua provenienza, e ad essere sincera Johanna le aveva notate a malapena.
    Camille continuò dicendo che a piedi ci sarebbe voluto un paio d'ore, ma Johanna non aveva onestamente voglia di perdere tempo a camminare. Aveva il bisogno fisico di restare sola, tuttavia quell'invito aveva suscitato la sua curiosità in modo insopportabile. Chi mai aveva desiderio di vedere una guerriera che era andata lì a piangere davanti alle loro porte? Diceva di essere una madre e una guerriera, forse anche lei aveva perso qualcuno in qualche battaglia e voleva parlarle, farle passare quel suo morboso bisogno di vendetta per il suo piccolo lupo.

    Andiamo allora. Mettiti l'elmo.

    Disse infine Johanna dopo averci pensato un attimo ed essersi portata più avanti sul sedile della motosqualo per far salire Camille. Una volta che il god warrior si fu accomodato accelerò rapidamente e partì in avanti alla massima velocità, schivando abilmente gli alberi nel percorso. Come capitò all'andata furono attaccati da creature corrotte che balzavano fuori da ogni anfratto e nascondiglio, ma Johanna non dimostrò nemmeno una volta intenzione di rallentare. Con un sibilo le lunghe lame della motosqualo uscirono nuovamente fuori e fecero carne morta di qualunque cosa si mettesse sul suo cammino. Impiegarono dieci minuti per un percorso da due ore.
    Arrivati ai piedi della montagna, Camille le indicò una apertura nella roccia, grande qualche metro, affiancata da due pilastri. Uno elegante e raffinato, però rotto a metà, e uno tozzo e preciso, con tanti segni che sembravano lettere strane su di esso. A Johanna piaceva più quello, infatti vi parcheggiò vicino la motosqualo e lo guardò per qualche secondo, prima di seguire Camille dentro la caverna. Appena varcò l'ingresso Johanna aprì l'elmo della sua scale, colta da una inaspettata afa. Faceva stranamente caldo li dentro, ma vedendo che Camille non dava segni d'allarme capì che era la norma. Aspettò che la sua pelle smettesse di fare male per l'escursione termica e raggiunse il god warrior ad ampi passi. Continuando a camminare lungo il tunnel Johanna sentì il proprio volto accarezzato dall'aria calda che aveva sentito prima, e sentì anche il rumore che faceva, ad intervalli regolari. Sembrava un mantice. Qualcuno stava lavorando il metallo la? Ciò poteva spiegare il calore, ma Johanna non sentiva picchiare nessun martello, quindi rimase incerta mentre si avvicinava all'uscita del tunnel.
    Arrivata nell'enorme stanza Johanna impiegò qualche secondo a processare che cosa avesse davanti. Prima vide una enorme massa color argento che luccicava alla luce dei fuochi, ma poi si rese conto che quella cosa era una cosa viva, e quel suono e quell'aria erano il suo respiro caldo. Quando alzò la testa da terra realizzò del tutto di avere davanti un vero e proprio drago, dalla pelle d'argento. Ok, lei era Seadragon, ma non aveva VISTO un vero drago dal vivo, non era nemmeno completamente sicura ci fossero più, eppure ne aveva uno davanti. Era una creatura maestosa e composta, aveva un portamento nobile. La stava guardando. Mi vuole mangiare? Pensò Johanna e vide Camille che si toglieva l'elmo e si inginocchiava. Ok, era il drago la persona importante, a questo poteva arrivarci persino lei. In quel momento sentì una voce nella propria testa, che le dava il benvenuto. Poteva essere il drago, ma Johanna non ne era completamente certa. La situazione le sembrò così tanto surreale che dimenticò di inginocchiarsi come cortesia, e rimase a fissare il drago per qualche secondo a bocca aperta, come una bambina. Qualche istante dopo però si riprese, scrollando la testa e riguadagnando una parvenza di compostezza. Camille le aveva detto che stava per incontrare una madre guerriera, quindi se era il drago era una draghessa. Ok, decise di dare del voi.

    Siete stata voi a chiamarmi qui? Che cosa volete dirmi?

    nYDvwNh

    Johanna Derham
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    La Battaglia dei Draghi
    Capitolo II



    La draghessa sospirò girandosi sul fianco, solo in quel momento entrambi gli umani notarono una grossa ferita che la posizione e la coda nascondevano. Camille preoccupato tornò ritto in piedi, la voce vibrante di tensione.

    -Dama d'Argento ma voi siete ferita! Cosa è accaduto? Perché non ha avvisato Asgard di ciò?-

    Il drago femmina sospirò nuovamente, gli occhi erano languidi, poteva avere gli occhi languidi un drago? Beh prima ci si dovrebbe chiedere se poteva ESISTERE un drago. Quelle tonnellate di carne e scaglie d'argento era ben reali quindi poteva avere occhi languidi e tristi. Proprio come un essere umano, solo grandi come la testa di umano.

    °RASSERENATI GIOVANE TIGRE, QUESTA FERITA BLOCCA I MIEI POTERI, HO POTUTO RAGGIUNGERTI SOLO TELEPATICAMENTE. PIANTE E ANIMALI NON ODONO LA MIA VOCE IN QUESTO CLIMA DI TERRORE E NON HO POTUTO FARE ALTRO. AVVICINATI DUNQUE FANCIULLA DEL MARE°

    Fece un cenno lieve con la zampa anteriore destra, il dito artigliato puntato verso di lei.

    °SOLO IL CELEBRANTE DI ODINO E' A CONOSCENZA DI UN MIO SEGRETO. HO UN FIGLIO, UN FIGLIO IL CUI UOVO SI E' SCHIUSO NON PIU' TARDI DI CINQUE ANNI FA. UN DRAGO CI METTE DECADI A DIVENIRE FORTE E CRESCERE, PER PAURA CHE FOSSE OGGETTO DI MALVAGITA' L'HO TENUTO NASCOSTO. QUANDO NACQUE FU STRAPPATO DA UNA SORTE TERRIBILE DAL NOBILE SIEGFRIED, IL REGGENTE DI ASGARD. EGLI IMPEDI' CHE UN POTENTE INCANTAMENTO LO TRAMUTASSE IN UN DRAGO DEL SANGUE, MALVAGIO E CRUDELE.°

    Appoggiò il muso a terra prendendo a lamentarsi di dolore. Quindi una luce bianca l'avvolse tutta e dopo un battito di ciglia al suo posto vi era appoggiata a terra una splendida donna dal crine argenteo, una ferita rossa tingeva il suo fianco destro. Camille le andò subito incontro aiutandola a mettersi in piedi.

    -dama Urzla non deve sforzarsi in queste condizioni!-

    La donna alzò il capo per fissare Johanna direttamente negli occhi.

    "dovevo.... dovevo farlo. Dovevo guardarti negli occhi, da madre a madre. Perché tu sei madre e drago anche se in modo diverso da me, ce l'hai scolpito nel cosmo. Forte come il mare, dolce come un abbraccio. Solo una madre può essere così. E' stato rapito... il mio piccolo, l'ultimo della mia stirpe"

    Fa una pausa per poi aggiungere poche parole.

    "è stato un Dracolich... non pensavo esistessero ancora! Si nutrivano anime di drago per prolungare la propria vita, con schiere bestiali come esercito"

    Sospira, la fatica nel parlare è evidente. Come è evidente da più vicino che quella ferita era tutto fuorchè normale.



    ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
    ζ Allineamento Morale : Legale Buono
    ζ Divinità : Odino
    ζ Schieramento : Asgard
    ζ Casta : God Warriors
    ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
    ζ Armatura : robe di Mizar
    ζ Livello armatura : robe liv.V
    ζ Livello Cosmico : Energia Viola
    ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashiki
    ζ Status Armatura ( indossata ) : intatta.
    ζ Status Psico/Fisico : normale.

    ζ Riassunto azioni : se vuoi fare delle domande precise ora Urzla è in modalità umana, così la smetto di usare il capslock in telepatia u_u fai pure domande, chiedi delucidazioni, se vuoi puoi anche controllare la ferita (se Jo' ci capisce qualcosa in merito) :zizi: spara tutto che poi Urzla ti rispa :ehsi:







    ζ Corno di Heimllnir: oggetto speciale
    quando Camille soffia nel corno il potere di quest'ultimo si palesa nuovamente: la luce degli occhi del cavaliere si offusca (come durante il Ragnarök per Michèl, precedente dententore) e questi può agire solo sulla base degli altri sensi sorretti dal suo cosmo; cosmo che per un breve momento, ovvero per la durata di tre (3) post, ottiene un innalzamento rapido e inaspettato (effetto simile all'abilità Cosmo Straordinario) permettendo al cavaliere di spingersi fino al limite del proprio reale potere. Al termine di ciò inizierà a riacquistare la vista e per un (1) post sarà affaticato a causa del grosso sforzo, la vista tornerà al meglio solo nel turno o post successivo Monouso ad Incontro.

    ζ Elsa di ICE: oggetto normale
    per meglio dire ciò che resta della spada del casato Stark. Di Ice infatti rimane solo l'elsa sul cui manico vi è ancora inciso in un piccolo anello d'oro bianco la scritta "Winter is coming"; dono di Edward Caliban Stark al giovane cavaliere essa può essere utilizzata per facilitare l'attuazione di una notevole tecnica utilizzata dai maestri del ghaccio; come il suddetto Edward ora Camille la può infatti utilizzare per generarvi sopra una lama di puro ghiaccio azzurro con la quale combattere e in alcuni casi anche difendersi. Dono prezioso soprattutto simbolico, essa è custodita gelosamente, assieme al magico corno, dal coraggioso ragazzo.

    ζ Ratatoskr: companion
    è il divino messaggero che viveva sull'albero Yggdrasill, latore di messaggi fra il serpente Níðhöggr che ne risiedeva alla base e la grande Aquila che vi viveva sopra. Durante gli eventi del Ragnarök in cui incontrò i cavalieri di Odino decise di accompagnare il gigantesco Michèl, non si sa se per amicizia sincera o mero capriccio. Con l'entrata in scena di Camille il divino scoiattolo ha deciso di passare parecchio del suo tempo con il giovane, nella vana speranza che cresca più saggio e attento dello scapestrato genitore.


    ζ Ice Lord Ghiaccio
    Discendente del ramo asgardiano degli Stark, Camille è l'ultimo erede della secolare tradizione della manipolazione delle energie fredde; saltando stranamente suo padre questa si è rivelata in tutto il suo potere nel giovane ragazzo, la cui vita è mutata per sempre a seguito del risveglio del cosmo e la scoperta dei poteri in esso celati. Come i suoi antenati, fra cui quello stesso Edward Caliban Stark tornato alla vita come specter e divenuto poi suo mentore, egli padroneggia la nobile e difficile arte di rallentare il moto degli atomi fino a portare la materia al congelamento. Il cavaliere di Asgard può manipolare il ghiaccio come desidera, sia sotto forma di gelide correnti d'aria, a guisa di sfere esplosive e perfino come potente lama affilata.

    ζ Tiger's Step Agilità Straordinaria
    Le movenze del cavaliere sono degne dell'antico predatore felino che incarna. Egli può spostarsi fino ai limiti della velocità concessagli dal proprio cosmo, rendendo così difficile seguirne rapidi movimenti perfino a chi nel cosmo gli è pari se privo di abilità propedeutiche come la medesima agilità o i sensi acuti. Tale movimento può creare l'effetto conosciuto come immagini residue le quali simili a ologrammi possono confondere gli avversari sulla reale posizione del cavaliere; in alcun modo non si tratta di illusioni e non permettono di schivare un attacco, semplicemente vengono creati con spostamenti a velocità massima e riproducono l'esatto movimento del cavaliere.

    ζ Manashiki Settimo Senso
    Questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo l'insuperabile Velocità della Luce [Sbloccabile ad Energia Viola].

    ζ Behind the Words Telepatia
    Capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole GdR-Only.


    ζ Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre
    Tecnica storica del cavaliere di Mizar consiste nel condensare ghiaccio sulle dita, all'altezza fra la prima e seconda falange, a guisa di acuminati artigli di bianco splendore. Tali costrutti perdurano per tutta la sola durata dell'attacco e qualora li volesse usare nuovamente devono essere da lui riplasmati. Il cavaliere tempesterà con un elevato numero di colpi il corpo degli avversari presenti nella zona d'effetto, mirando soprattutto a quelle parti del corpo non debitamente protette e per questo più facilmente raggiungibili. I danni causati in tale maniera sono di lacerazione inoltre in ogni punto colpito si formerà del ghiaccio che causerà danni da congelamento, per poi rompersi alla fine dell'attacco. La potenza di impatto potrebbe essere tale, in caso di inadeguata difesa o dislivello cosmico, che i malcapitati così colpiti potrebbero essere scaraventati verso l'alto per poi cadere rovinosamente a terra.

    ζ Blue Impulse In nome dei ghiacci eterni di Asgard
    Il cavaliere del Nord espande il proprio cosmo portandolo alla più bassa temperatura possibile; dietro di lui si generano costrutti simili ad iceberg a causa dell'ammasso di energia congelante ottenuto. Egli convoglia poi il colpo in una grossa sfera di azzurro ghiaccio, lanciata contro il bersaglio una volta raggiuntolo esplode tentando di congelare ogni cosa presente nell'area d'effetto e aggiungendo a ciò danni causati dalla deflagrazione e conseguenti schegge di ghiaccio ivi prodotte. Anche questo colpo potrebbe scaraventare in aria il nemico qualora lo subisca in pieno. I danni prodotti sono così da congelamento e fisici a causa dell'esplosione generata.

    ζ Asgardian Rain Colpisci pioggia gelida!
    In onore delle infinite tempeste di neve che sferzano le terre del Nord il cavaliere ha forgiato tale impetuosa tecnica. Il protetto di Mizar genera numerose sfere di ghiaccio blu grandi quanto il suo pugno per poi lanciarle verso l'alto e farle piombare in modo casuale sull'area d'effetto della tecnica; tali sfere dopo un contatto fisico qualsiasi esplodono in bordate di ghiaccio generando altresì pericolose schegge che possono ferire i presenti. Per il numero e la casualità dello loro traiettoria di caduta divengono un complicato assalto da evitare appieno, poiché anche senza contatto diretto le limitate ma numerose esplosioni congelanti possono causare notevoli problemi a coloro che non si ritrovano in grado di difendersi correttamente.

    ζ Icing Trap Trappola ghiacciata
    Caricando il cosmo nelle braccia il cavaliere può rapidamente lanciare delle bordate glaciali che, congelando il terreno lungo il tragitto, sfociano poi in ammassi ghiacciati simili a speroni con lo scopo di colpire uno o più avversari dal basso verso l'alto; con il contatto fisico essi esplodono in mille schegge tentando di congelare ciò che toccano. Il lancio con un singolo braccio risulta più rapido e quindi adatto per un attacco di sorpresa, mentre portato con entrambe le braccia perde in celerità iniziale ma ne guadagna in potenza offensiva.
    » Variante Difensiva : il cavaliere invece di propagare a distanza il colpo può generare più rapidamente degli speroni di ghiaccio innanzi e attorno a se per protezione. Qualora l'avversario sia ingaggiato in mischia il cavaliere può rinunciare alla propria azione offensiva e far esplodere verso di esso i costrutti di ghiaccio nel tentativo di sorprenderlo e investirlo così con schegge di ghiaccio, il cui contatto oltre che lacerare potrebbe anche provocare danni da congelamento.

    ζ Icing Death ICE MAKING
    Con tale manovra il guerriero genera una spada di puro ghiaccio la cui lama è affilata quanto i suoi artigli. Tale costrutto richiede una notevole concentrazione percui durante l'utilizzo sia in fase offensiva che difensiva non può utilizzare tecniche combattive differenti. Quando la lama colpisce genera in caso di mancata o non adeguata difesa dei danni da lacerazione, tentando di rilasciare energia cosmica congelante all'interno delle ferite prodotte; molte ferite si prodotto equivale ad un grosso rischio per colui o colei che le subisce!
    » Modalità Difensiva : la spada potrà essere utilizzata per tentare di parare un singolo attacco o per difendere il proprio portatore da un attacco ad area; la lama per volontà del suo creatore può mutare forma ed espandersi divenendo così una piccola calotta di cosmo e gelo con lo scopo di tentare di proteggerlo, per poi tornare alla forma originaria subito dopo.
    » Variante di Creazione : sfruttando un'elsa di spada adeguata a sostenere simili energie il cavaliere è obbligato a crearne solo la lama ed il filo, dovendo così concentrarsi di meno per mantenerla stabile. Gli sarà possibile quindi con la mano libera portare rapidi attacchi con gli artigli della tigre attivi o rilasciare esplosioni di cosmo congelante in combinazione con un fendente della spada.
    In ambedue le forme il cavaliere può decidere in qualsiasi momento di annullare compattezza del ghiaccio per farlo esplodere letteralmente addosso all'avversario, qualora ne sia coinvolto in mischia. E' altresì vero che qualora la lama dovesse rompersi il cavaliere la ripristinerebbe immediatamente fintanto che la tecnica perdura.
    Nota: per creare tale arma, sia essa solo lama o completa di impugnatura, il cavaliere deve sacrificare del tempo! Percui nel medesimo turno può solo crearla e lanciare con essa un attacco oppure difendersi e poi crearla senza attaccare. Nel caso dovesse agire per primo può prendersi il tempo di generare il ghiaccio a guisa di spada e subito dopo lanciare con esso un attacco nel medesimo turno.
    [Tecnica basata su ICE di Alkesander Seraf ©® 2012, su sua autorizzazione per esigenze di trama]

    ζ Ice Age Era del Ghiaccio
    Tramite la lama di ghiaccio creata sull'elsa della spada dei suoi antenati o generato totalmente a guisa di spada, Camille convoglia il proprio cosmo gelido abbassandosi e piantando la punta della suddetta nel terreno. Da quel punto inizierà a propagarsi a 360° un'onda di ghiaccio che tenterà di congelare ogni cosa generando casualmente spuntoni acuminati nell'area d'effetto; lo scopo è tentare di bloccare i nemici presenti congelando le loro estremità e provando magari a ferirli con gli spuntoni così creati, simili a grezze e grossolane spade ad imitazione della stessa Ice.

    ζ Brutal Kosmos COSMO BRUTALE
    Il nome di tale colpo è invero già abbastanza esplicativo. Nessuna tecnica raffinata, nessuna esecuzione collaudata... solo un rapido convogliare di azzurro cosmo e il conseguente rilascio, solitamente seguito da un pauroso urlo. Camille è solito usare la tecnica ereditata dal padre Michèl chiamandola a gran voce in suo nome; è forse il colpo che meglio rivela il reale spirito guerriero ancora sopito del tranquillo giovane. Il god warrior può decidere al momento dell'esecuzione l'entità del rilascio, stringendo a sé le braccia innanzi al petto durante la preparazione... quando queste scatteranno, a seconda della loro posizione l'ondata energetica si propagherà differentemente.
    ad Area: nel caso in cui voglia coinvolgere la maggior area d'effetto possibile allora queste saranno allargate parallele al suolo coi palmi rivolti verso l'esterno; in tal caso si avrà una deflagrazione circolare con centro il guerriero stesso.
    a Cono: se volesse invece ridurre il raggio d'azione per ottenere un potenziale distruttivo leggermente superiore allora le braccia non saranno perpendicolari al corpo, bensì leggermente angolate e protese in avanti... in tale mondo l'esplosione avrà forma conica, con una più ridotta area d'effetto.
    raggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Edited by :i:c:h:i: - 11/1/2015, 01:43
     
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    Quando il drago si mosse Johanna fece un passo indietro, colta di sorpresa. Certe cose quando le vedi muovere fanno un effetto del tutto diverso, anche se di fatto Johanna l'aveva vista viva fino a quell'istante. Al movimento del drago la luce delle torce che si rifletteva sulla sua pelle scintillò sul soffitto cambiando posizione. Johanna aveva il sospetto che nelle sue scaglie ci si sarebbe potuta specchiare. Ma sapeva che non era un pensiero opportuno in quel momento.
    Solo a metà del movimento Johanna notò la fatica con cui lo fece, e il verso sofferente che fece. In quel momento Johanna si accigliò. Una creatura così maestosa faceva un effetto, ma sentirla soffrire ingigantiva l'effetto negativo del vedere qualcosa in pena. Quando la grossa coda scivolò dalle zampe posteriori Johanna vide la piaga sul suo fianco, da cui sentiva una vaghissima punta di infezione che permeava l'aria, nascosta nell'odore dell'olio e legno delle torce. Dalla reazione di Camille capì che non era una cosa già nota e a quel punto cominciò a preoccuparsi anche lei. Tuttavia rimase indietro e non disse nulla, non sapendo come comportarsi in quella situazione. Era irrispettoso andare a controllare la ferita? Aveva il permesso di avvicinarsi e toccare? Evitò a prescindere per evitare rischi, tant'è che ne capiva già poco con gli umani di primo soccorso, con un drago avrebbe fatto solo danni.
    Distolse rispettosamente gli occhi dalla ferita e tornò a guardare il muso del drago. Si rese conto che con il suo strabismo era difficile guardare negli occhi qualcosa la cui distanza tra essi era più grande della sua testa. Decise di guardare lo spazio tra i suoi occhi e di finirla lì.
    Quelle sferule di mercurio liquido che aveva per occhi sembravano tristi, e Johanna fu colta da una grande angoscia, una sofferenza istintiva e empatica per un dolore che comprendeva ma che non aveva ancora capito. Non era solo la ferita ad angosciare quella enorme e scintillante creatura.
    Quando cominciò a parlare Johanna rimase un attimo indietro mentre cercava di capire come Camille potesse rasserenarsi se gli aveva appena detto che la ferita bloccava i suoi poteri, ma si mise rapidamente in pari, fortunatamente prima che le dicesse di avvicinarsi. Poi fece quanto chiesto e avanzò avvicinandosi quanto bastava per non costringere il drago a puntare il mento verso terra per guardarla. Non poté fare a meno di notare quanto fossero grandi i suoi artigli. Teneva le mani unite sul grembo, come una bambina davanti alla maestra, senza più nessuna traccia della donna marziale che aveva raggiunto i cancelli. Si sentiva sminuita, ma in senso buono.
    Quando introdusse la questione di avere un figlio, aggiungendo che era ancora piccolo, Johanna si aspettò di vedere da un momento all'altro il piccolo draghetto, e magari lo avrebbe coccolato. A lei piacevano i cucc-cioè, i bambini. Vedendola trasformarsi in una donna, sempre ferita, ebbe un breve attimo di panico, guardando Camille confusa. Atlantide era un posto tecnologico, non magico, quindi non sapeva cosa e quanto aspettarsi da Asgard. Corse incontro con qualche passo incerto ma Camille l'aveva già tirata su in piedi e la stava reggendo. Così si ritrovò a guardare dritto negli occhi quella donna bellissima e argentea.
    Sì, era vero. Johanna era una madre, ed era anche un drago. Questo aveva imparato in quella stanza ad Atlantide. Syphon di Atlantide, il primo seadragon, era asceso a forma superiore diventando egli stesso IL drago che costituiva il suo simbolo, prima solo una decorazione di un'armatura. Era l'eredità di quel guerriero a renderla un drago vero e proprio, in un certo senso. Il figlio di Urzla, così si chiamava, era stato rapito.
    Johanna trasfigurò. La timida bambina che era ricomparsa dopo quasi due anni scomparve, affondando in un corpo di muscoli tonici e forti come il ferro, uno sguardo combattivo e un cosmo fermo. Tornò ad essere un drago davanti ad un altro drago. La rabbia per quello che era successo al suo bambino avvampò nuovamente. Che razza di gelido inferno era Asgard, che non permetteva alle madri di crescere i loro figli?
    Ora capiva perché avesse chiamato lei. Voleva che ritrovasse suo figlio. E lo aveva chiesto a lei, non a Camille nonostante fosse più potente. Solo una madre poteva capire il dolore di un'altra madre, e solo una madre che ha perduto può trovare la forza di proteggerne un'altra dallo stesso destino. Serrò la mascella per un istante, la contrazione del muscolo evidente sulla sua guancia. La rabbia per quella creatura che non conosceva aveva affinato i suoi sensi, e l'odore malsano della ferita si fece prepotente. Ancora una volta questo armageddon voleva distruggere le poche cose belle rimaste al mondo.

    Dama Urzla, non ti preoccupare, troverò tuo figlio. Ma io non sono colta, non conosco questo posto. Dovete dirmi cosa sto per affrontare, dove devo andare e ogni cosa importante per salvare il piccolo.

    nYDvwNh

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    La Battaglia dei Draghi
    Capitolo III



    La donna drago sorrise afferrando l'avambraccio di Johanna in una stretta quasi marziale. Si erano capite era evidente, si erano capite come solo due madri potevano. Quel momento così epico fu interrotto dalla voce squittente di Ratatoskr che non si sapeva come aveva raggiunto i due guerrieri nella tana del Drago, si inerpicò sullo spallaccio destro di Camille prima di parlare.

    "se la giovane draghessa permette Ratatoskr vorrrebbe dire la sua"

    Urzla sospirò sorridendo al divino animale, l'unico che potesse darle della giovane. Lui esisteva da quando era sbocciato Yggdrasill, lei molto meno.

    "gli amici non debbono chiedere permesso, ti prego parla pure"

    I modi ossequiosi di Urzla nei confronti dello scoiattolo colpivano sempre Camille, abituato a come lo trattava il padre. Una volta dovette tirare fuori dalla bocca di questi la coda di Ratatoskr, mentre le sue piccole manine strattonavano i capelli bianchi del genitore. Solo Michèl poteva azzuffarsi in quel modo con un essere semi divino! Lo scoiattolo accortosi del tono della dama tossicchiò per darsi un contegno.

    "cough cough Ratatoskr è felice di sentirsi definire amico dalla giovane dama draconica, anche per Ratatoskr dama Urzla è un'amica. Non come lo scimmione padre del ragazzino eh? Almeno ha fatto bene qualcosa. Ah Dei! Comunque, Ratatoskr si sta perdendo in discorsi e non vuole. La dama ha nominato il Dracolich, non è un nemico semplice, solitamente non sarebbe nemmeno un nemico da affrontare ma Ratatoskr non ne ricorda uno vero da almeno 20.000 anni... secolo più secolo meno. Quelli che si sono visti dopo non era veri, non completi almeno. I primi che si ricordano erano Draghi morti e risorti le cui anime venivano imprigionate in gemme.... quelli che vennero dopo erano semplicemente esseri molto vecchi che assorbivano anime per mantenersi in vita. Attualmente qui a Midgard ci sono solo tre anime che possono interessare una creatura del genere. Quella di Dama Urzla, quella di suo figlio e quella di Ratatoskr"

    Lo scoiattolo annuì poi come preso da un puro terrore iniziò a saltellare e dimenarsi sulla spalla di Camille tirandogli i capelli.

    "per Odino Ratatoskr è Ratatoskr! Forse vuole prendere anche l'anima di Ratatoskr!!!"

    -ahi! piantala per favore ahio! Rimarrai dentro Asgard e ahia!!!-

    Il siparietto durò ancora e Urzla sospirando tornò a rivolgersi alla donna.

    "Torniamo a noi... io ricordo quello che dice il divino custode di Yggdrasill, questa sottospecie di Dracolich aveva una schiera di difensori, dei basilischi che potevano mutare in pietra con lo sguardo. Non so che fine hanno fatto ma mi pare che Odino li avesse maledetti ripagandoli con la loro stessa moneta. Di certo questo mostro aveva dei corrotti con lui, pareva che l'oscurità lo avesse contagiato, forse è quella che lo mantiene forte nonostante la carenza di anime. Era enorme, grosso quanto me in forma draconica ma con la pelle tirata come fosse un morto e gli occhi due pozze nere... il suo cosmo oscuro però è impossibile da non percepire"

    Urzla afferrò la mano di Johanna con gli occhi fissi nei suoi.

    "Il legame con mio figlio mi dice che è ancora vivo. Non so che voglia fare quell'essere ma ti prego! Si trova nella valle ghiacciata ad est di questa montagna, è un territorio invaso dalle forze del Vuoto... la giovane Tigre potrà accompagnarti in questa cerca. Purtroppo la mia ferita guarirà lentamente e non posso seguirvi."

    Una sfida interessante, oppure una follia?



    ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
    ζ Allineamento Morale : Legale Buono
    ζ Divinità : Odino
    ζ Schieramento : Asgard
    ζ Casta : God Warriors
    ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
    ζ Armatura : robe di Mizar
    ζ Livello armatura : robe liv.V
    ζ Livello Cosmico : Energia Viola
    ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashiki
    ζ Status Armatura ( indossata ) : intatta.
    ζ Status Psico/Fisico : normale.

    ζ Riassunto azioni : bien. un po di informazioni. Se hai bisogno di informazioni al massimo ti possono dire che i basilischi sono scomparsi da almeno un'era ed erano grossi quanto cavalli e dal muso da rettile. Vi sono leggende appunto che narrano che Odino li abbiamo mutati in pietra, altre però (conosciute da Ratatoskr dopo che gli è passato il momento panico XD) che dicono che riuscirono a raggirare la maledizione del dio e tornare a calcare la terra. Il viaggio verso la valle prenderà una giornata in moto, dopo dovrete lasciarla poichè passerete in mezzo ad una gola strettissima in cui a malapena potrebbe passare un uomo a cavallo, altri due giorni poi a passo lesto. nel durante incontrerete gruppi sparuti di corrotti, un po te un po camille e via, oneshottati senza problemi. Ratatoskor NON verrà con voi e non rimarrà con Urzla per non offrire doppio obbiettivo. La donna drago ti darà ua gemma a forma di artiglio di diamante, potrai usarlo per individuare il pargolo e dovrai metterglielo al collo una volta posto in salvo. Permette anche una volta al giorno di comunicare per un po con la draghessa :zizi: Arrivati all'ingresso della valle troverete curiose formazioni rocciose, roba inerte e apparentemente da tempo. Se vuoi indagare e osservarle meglio indicalo altrimenti inoltratevi nella valle, in quella Camille si fermerà alzando una mano per parlarti.








    ζ Corno di Heimllnir: oggetto speciale
    quando Camille soffia nel corno il potere di quest'ultimo si palesa nuovamente: la luce degli occhi del cavaliere si offusca (come durante il Ragnarök per Michèl, precedente dententore) e questi può agire solo sulla base degli altri sensi sorretti dal suo cosmo; cosmo che per un breve momento, ovvero per la durata di tre (3) post, ottiene un innalzamento rapido e inaspettato (effetto simile all'abilità Cosmo Straordinario) permettendo al cavaliere di spingersi fino al limite del proprio reale potere. Al termine di ciò inizierà a riacquistare la vista e per un (1) post sarà affaticato a causa del grosso sforzo, la vista tornerà al meglio solo nel turno o post successivo Monouso ad Incontro.

    ζ Elsa di ICE: oggetto normale
    per meglio dire ciò che resta della spada del casato Stark. Di Ice infatti rimane solo l'elsa sul cui manico vi è ancora inciso in un piccolo anello d'oro bianco la scritta "Winter is coming"; dono di Edward Caliban Stark al giovane cavaliere essa può essere utilizzata per facilitare l'attuazione di una notevole tecnica utilizzata dai maestri del ghaccio; come il suddetto Edward ora Camille la può infatti utilizzare per generarvi sopra una lama di puro ghiaccio azzurro con la quale combattere e in alcuni casi anche difendersi. Dono prezioso soprattutto simbolico, essa è custodita gelosamente, assieme al magico corno, dal coraggioso ragazzo.

    ζ Ratatoskr: companion
    è il divino messaggero che viveva sull'albero Yggdrasill, latore di messaggi fra il serpente Níðhöggr che ne risiedeva alla base e la grande Aquila che vi viveva sopra. Durante gli eventi del Ragnarök in cui incontrò i cavalieri di Odino decise di accompagnare il gigantesco Michèl, non si sa se per amicizia sincera o mero capriccio. Con l'entrata in scena di Camille il divino scoiattolo ha deciso di passare parecchio del suo tempo con il giovane, nella vana speranza che cresca più saggio e attento dello scapestrato genitore.


    ζ Ice Lord Ghiaccio
    Discendente del ramo asgardiano degli Stark, Camille è l'ultimo erede della secolare tradizione della manipolazione delle energie fredde; saltando stranamente suo padre questa si è rivelata in tutto il suo potere nel giovane ragazzo, la cui vita è mutata per sempre a seguito del risveglio del cosmo e la scoperta dei poteri in esso celati. Come i suoi antenati, fra cui quello stesso Edward Caliban Stark tornato alla vita come specter e divenuto poi suo mentore, egli padroneggia la nobile e difficile arte di rallentare il moto degli atomi fino a portare la materia al congelamento. Il cavaliere di Asgard può manipolare il ghiaccio come desidera, sia sotto forma di gelide correnti d'aria, a guisa di sfere esplosive e perfino come potente lama affilata.

    ζ Tiger's Step Agilità Straordinaria
    Le movenze del cavaliere sono degne dell'antico predatore felino che incarna. Egli può spostarsi fino ai limiti della velocità concessagli dal proprio cosmo, rendendo così difficile seguirne rapidi movimenti perfino a chi nel cosmo gli è pari se privo di abilità propedeutiche come la medesima agilità o i sensi acuti. Tale movimento può creare l'effetto conosciuto come immagini residue le quali simili a ologrammi possono confondere gli avversari sulla reale posizione del cavaliere; in alcun modo non si tratta di illusioni e non permettono di schivare un attacco, semplicemente vengono creati con spostamenti a velocità massima e riproducono l'esatto movimento del cavaliere.

    ζ Manashiki Settimo Senso
    Questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo l'insuperabile Velocità della Luce [Sbloccabile ad Energia Viola].

    ζ Behind the Words Telepatia
    Capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole GdR-Only.


    ζ Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre
    Tecnica storica del cavaliere di Mizar consiste nel condensare ghiaccio sulle dita, all'altezza fra la prima e seconda falange, a guisa di acuminati artigli di bianco splendore. Tali costrutti perdurano per tutta la sola durata dell'attacco e qualora li volesse usare nuovamente devono essere da lui riplasmati. Il cavaliere tempesterà con un elevato numero di colpi il corpo degli avversari presenti nella zona d'effetto, mirando soprattutto a quelle parti del corpo non debitamente protette e per questo più facilmente raggiungibili. I danni causati in tale maniera sono di lacerazione inoltre in ogni punto colpito si formerà del ghiaccio che causerà danni da congelamento, per poi rompersi alla fine dell'attacco. La potenza di impatto potrebbe essere tale, in caso di inadeguata difesa o dislivello cosmico, che i malcapitati così colpiti potrebbero essere scaraventati verso l'alto per poi cadere rovinosamente a terra.

    ζ Blue Impulse In nome dei ghiacci eterni di Asgard
    Il cavaliere del Nord espande il proprio cosmo portandolo alla più bassa temperatura possibile; dietro di lui si generano costrutti simili ad iceberg a causa dell'ammasso di energia congelante ottenuto. Egli convoglia poi il colpo in una grossa sfera di azzurro ghiaccio, lanciata contro il bersaglio una volta raggiuntolo esplode tentando di congelare ogni cosa presente nell'area d'effetto e aggiungendo a ciò danni causati dalla deflagrazione e conseguenti schegge di ghiaccio ivi prodotte. Anche questo colpo potrebbe scaraventare in aria il nemico qualora lo subisca in pieno. I danni prodotti sono così da congelamento e fisici a causa dell'esplosione generata.

    ζ Asgardian Rain Colpisci pioggia gelida!
    In onore delle infinite tempeste di neve che sferzano le terre del Nord il cavaliere ha forgiato tale impetuosa tecnica. Il protetto di Mizar genera numerose sfere di ghiaccio blu grandi quanto il suo pugno per poi lanciarle verso l'alto e farle piombare in modo casuale sull'area d'effetto della tecnica; tali sfere dopo un contatto fisico qualsiasi esplodono in bordate di ghiaccio generando altresì pericolose schegge che possono ferire i presenti. Per il numero e la casualità dello loro traiettoria di caduta divengono un complicato assalto da evitare appieno, poiché anche senza contatto diretto le limitate ma numerose esplosioni congelanti possono causare notevoli problemi a coloro che non si ritrovano in grado di difendersi correttamente.

    ζ Icing Trap Trappola ghiacciata
    Caricando il cosmo nelle braccia il cavaliere può rapidamente lanciare delle bordate glaciali che, congelando il terreno lungo il tragitto, sfociano poi in ammassi ghiacciati simili a speroni con lo scopo di colpire uno o più avversari dal basso verso l'alto; con il contatto fisico essi esplodono in mille schegge tentando di congelare ciò che toccano. Il lancio con un singolo braccio risulta più rapido e quindi adatto per un attacco di sorpresa, mentre portato con entrambe le braccia perde in celerità iniziale ma ne guadagna in potenza offensiva.
    » Variante Difensiva : il cavaliere invece di propagare a distanza il colpo può generare più rapidamente degli speroni di ghiaccio innanzi e attorno a se per protezione. Qualora l'avversario sia ingaggiato in mischia il cavaliere può rinunciare alla propria azione offensiva e far esplodere verso di esso i costrutti di ghiaccio nel tentativo di sorprenderlo e investirlo così con schegge di ghiaccio, il cui contatto oltre che lacerare potrebbe anche provocare danni da congelamento.

    ζ Icing Death ICE MAKING
    Con tale manovra il guerriero genera una spada di puro ghiaccio la cui lama è affilata quanto i suoi artigli. Tale costrutto richiede una notevole concentrazione percui durante l'utilizzo sia in fase offensiva che difensiva non può utilizzare tecniche combattive differenti. Quando la lama colpisce genera in caso di mancata o non adeguata difesa dei danni da lacerazione, tentando di rilasciare energia cosmica congelante all'interno delle ferite prodotte; molte ferite si prodotto equivale ad un grosso rischio per colui o colei che le subisce!
    » Modalità Difensiva : la spada potrà essere utilizzata per tentare di parare un singolo attacco o per difendere il proprio portatore da un attacco ad area; la lama per volontà del suo creatore può mutare forma ed espandersi divenendo così una piccola calotta di cosmo e gelo con lo scopo di tentare di proteggerlo, per poi tornare alla forma originaria subito dopo.
    » Variante di Creazione : sfruttando un'elsa di spada adeguata a sostenere simili energie il cavaliere è obbligato a crearne solo la lama ed il filo, dovendo così concentrarsi di meno per mantenerla stabile. Gli sarà possibile quindi con la mano libera portare rapidi attacchi con gli artigli della tigre attivi o rilasciare esplosioni di cosmo congelante in combinazione con un fendente della spada.
    In ambedue le forme il cavaliere può decidere in qualsiasi momento di annullare compattezza del ghiaccio per farlo esplodere letteralmente addosso all'avversario, qualora ne sia coinvolto in mischia. E' altresì vero che qualora la lama dovesse rompersi il cavaliere la ripristinerebbe immediatamente fintanto che la tecnica perdura.
    Nota: per creare tale arma, sia essa solo lama o completa di impugnatura, il cavaliere deve sacrificare del tempo! Percui nel medesimo turno può solo crearla e lanciare con essa un attacco oppure difendersi e poi crearla senza attaccare. Nel caso dovesse agire per primo può prendersi il tempo di generare il ghiaccio a guisa di spada e subito dopo lanciare con esso un attacco nel medesimo turno.
    [Tecnica basata su ICE di Alkesander Seraf ©® 2012, su sua autorizzazione per esigenze di trama]

    ζ Ice Age Era del Ghiaccio
    Tramite la lama di ghiaccio creata sull'elsa della spada dei suoi antenati o generato totalmente a guisa di spada, Camille convoglia il proprio cosmo gelido abbassandosi e piantando la punta della suddetta nel terreno. Da quel punto inizierà a propagarsi a 360° un'onda di ghiaccio che tenterà di congelare ogni cosa generando casualmente spuntoni acuminati nell'area d'effetto; lo scopo è tentare di bloccare i nemici presenti congelando le loro estremità e provando magari a ferirli con gli spuntoni così creati, simili a grezze e grossolane spade ad imitazione della stessa Ice.

    ζ Brutal Kosmos COSMO BRUTALE
    Il nome di tale colpo è invero già abbastanza esplicativo. Nessuna tecnica raffinata, nessuna esecuzione collaudata... solo un rapido convogliare di azzurro cosmo e il conseguente rilascio, solitamente seguito da un pauroso urlo. Camille è solito usare la tecnica ereditata dal padre Michèl chiamandola a gran voce in suo nome; è forse il colpo che meglio rivela il reale spirito guerriero ancora sopito del tranquillo giovane. Il god warrior può decidere al momento dell'esecuzione l'entità del rilascio, stringendo a sé le braccia innanzi al petto durante la preparazione... quando queste scatteranno, a seconda della loro posizione l'ondata energetica si propagherà differentemente.
    ad Area: nel caso in cui voglia coinvolgere la maggior area d'effetto possibile allora queste saranno allargate parallele al suolo coi palmi rivolti verso l'esterno; in tal caso si avrà una deflagrazione circolare con centro il guerriero stesso.
    a Cono: se volesse invece ridurre il raggio d'azione per ottenere un potenziale distruttivo leggermente superiore allora le braccia non saranno perpendicolari al corpo, bensì leggermente angolate e protese in avanti... in tale mondo l'esplosione avrà forma conica, con una più ridotta area d'effetto.
    raggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Il freddo alla fine aveva cominciato a filtrare dentro la scale di Seadragon, facendo tremare visibilmente Johanna, nonostante fosse raggomitolata sotto il pesante mantello di pelliccia di camille. Il god warrior per galanteria glielo aveva prestato per riscaldarsi durante quell'unica pausa che avevano preso durante la giornata di viaggio, poco prima del tramonto, approfittandone per riscaldarsi e per mangiare qualcosa. Johanna aveva qualche provvista atlantidea che teneva pronta per il ritorno da Asgard, ma per ora quello poteva aspettare perciò le condivise con Camille. Era abbastanza sicura che se fosse riuscita a salvare il figlio di dama Urzla avrebbe potuto chiedere qualcosa per il ritorno senza apparire esigente o egoista. Con solo gli occhi a spuntare fuori dalla pelliccia Johanna badava il fuocherello che avevano acceso con la legna secca trovata sotto gli alberi e nei punti in cui la neve e il ghiaccio non avevano infradiciato tutto.
    Rabbrividì per l'ennesima volta facendo mente locale del percorso fatto.

    Appena lasciata la grotta di dama Urzla Johanna e Camille avevano inforcato immediatamente la motosqualo ed erano schizzati verso est aggirando la montagna. Fin da quando aveva avviato il motore la mente di Johanna era affollata da pensieri di ogni sorta. In che situazione si era andata a cacciare? Ovvio, non che non volesse consciamente salvare il figlio di dama Urzla dopo la gentile accoglienza che le era stata riservata ad Asgard, o dopo la somma fiducia che era stata riposta in lei, ma non era sicura di cosa avrebbe potuto combinare. Il dracolich in questione sembrava qualcosa di fin troppo potente rispetto a lei, e non era sicura che lei e Camille potessero sconfiggerlo veramente. Pensandoci non era nemmeno la priorità massima sconfiggerlo, potevano anche cercare di trovare un modo di salvare il piccolo drago in altri modi. Sollevò un poco il mento mentre guidava, ritrovando una briciola di fierezza e fiducia in se stessa. Sì, non c'era bisogno di fasciarsi la testa prima di essersela rotta, l'importante era portare in salvo il figlio di dama Urzla. Le si strinse un attimo il cuore dalla commozione pensando a quanta fiducia potesse avere in lei, una estranea arrivata lì per motivi propri. Le aveva affidato la vita di suo figlio e poteva solo immaginare la frustrazione che la draghessa doveva provare per non essere lei in prima persona a solcare i cieli e salvarlo. Una madre che affidava il figlio ad un'altra. Pensandoci Johanna sapeva che sarebbe stata capace di affidare Diana solo a chi poteva affidare più della propria vita, e tali persone poteva contarle sulle dita di una mano. Per un attimo si sentì inadeguata, di certo Asgard doveva avere altra gente potente come Camille, o magari anche di più, o che almeno conoscesse la zona meglio di lei e che fosse più capace di combinare qualcosa in un clima così freddo. Era abbastanza sicura che qualcosa del suo corpo si fosse incollato alla scale.

    A distrarla dal freddo e dai suoi pensieri di scarsa autostima vi erano le domande di Camille, genuinamente curioso riguardo Atlantide e i suoi cavalieri. Johanna rispose al meglio delle sue capacità, cercando però di non sbilanciarsi troppo con i dettagli, sia per dare l'idea che Atlantide fosse un regno sottomarino più potente e prolifico di quanto fosse (un po' per farsi bella), sia per evitare di tradirsi e dire nell'entusiasmo della chiacchiera qualche informazione che doveva essere riservata. Anche alla massima velocità consentita dal bosco il viaggio secondo Camille avrebbe preso almeno una giornata intera se avessero viaggiato senza pause, quindi non poteva nemmeno dire che stessero perdendo tempo a parlare durante la guida.
    Oltre ai discorsi con Camille a smorzare la routine e convincerla a sollevare il fondoschiena ormai quadrato dalla sella vi erano i vari gruppi di corrotti incontrati per la strada. Stranamente non si presentavano mai vere minacce per i due cavalieri, che si dimostrarono più che capaci di terminare ogni scontro in pochi momenti. Dopo le continue battaglie per difendere il bordo di Atlantide tutto ciò era quasi rilassante, dovette ammettere ad alta voce Johanna. Camille rise. Ogni tanto si fermavano perché Johanna potesse tirare fuori il gioiello datole da Urzla ed alzarla sopra la testa, in modo che i raggi del giorno si riflettessero su di esso. Ogni volta dall'artiglio partiva un fascio luminoso diretto verso la posizione del piccolo ed utilizzarono esso come bussola, andando ad est invece che a nord. Il viaggio continuò fino al tramonto, dove si accamparono.

    Johanna si coprì completamente sotto il mantello a rosicchiare una parte delle sue provviste da viaggio, quello che era un grosso wafer salato pieno di roba che non conosceva ma che riempiva e dava energia come un pasto completo. Però aveva il sapore e la consistenza del pane vecchio. Aveva un muffin ma l'aveva mangiato già prima di arrivare ad Asgard. Finito il pasto che era sia magro che soddisfacente, Johanna tirò fuori il gioiello di Urzla, e mentre lasciava che le sue stanche membra si riposassero parlò con lei. Prima di tutto si accertò delle sue condizioni fisiche, invitandola a non sforzarzi, incoraggiandola e confortandola mentre la aggiornava sui loro progressi del viaggio. Sotto la pelliccia la gemma emetteva una luce candida e calda che la riscaldò un poco. Dopodiché passo la gemma a Camille, perché così anche lui potesse parlare con la dama argentea. Dormirono qualche ora alternandosi ai turni di guardia per pura stanchezza e poi ripartirono a notte fonda, con i fanali della motosqualo spianati. Durante la notte gli attacchi dei corrotti aumentarono, ma riuscirono a cavarsela con una combinazione degli armamenti della moto e le loro capacità, così dovettero solo rallentare piuttosto che fermarsi del tutto a combattere.
    All'alba del giorno successivo arrivarono all'imboccatura di una gola, dove inutile per quanto ci provasse, Johanna non riuscì a far entrare la moto. Avrebbe dovuto lasciarla indietro e questo le diede pensiero, visto che temeva di non rivederla più. Per precauzione la spense del tutto ed estrasse il cristallo di alimentazione dal cruscotto, ed il mezzo piombò sul terreno con violenza, affondando nella neve.

    I due si intrufolarono nella stretta gola a passo deciso, balzando di roccia in roccia quando la stabilità della stessa lo permetteva. Gia dopo qualche ora a Johanna facevano male i talloni, e aveva la sensazione che gli stivali della sua scale non fossero stati pensati per quel tipo di terreno.
    Si fermarono solo di sera per recuperare le energie e far riposare le gambe. Nonostante avesse una rigenerazione costante in corso nel suo corpo, non poteva fare a meno di sentirsi le gambe gonfie e doloranti. Anche quella sera mangiarono le scorte Atlantidee e comunicarono con Urzla. In uno slancio di bisogno di parlare Johanna finalmente parlò a Camille di Diana e dei suoi compagni di Atlantide, come Silva e Belnika, e raccontò qualcuna delle cose buffe che succedevano da quelle parti, per risollevare lo spirito e il corpo stanchi.

    Ci volle un'altra giornata per sbucare dalla gola ed entrare nella valle. Appena furono fuori Johanna si sgranchi le braccia e tirò fuori il cristallo, lasciando che la luce indicasse la via. Poi si guardò in giro, notando le strane cose rocciose che erano vicino a loro. Poi vide che Camille attirava la sua attenzione con la mano.

    Se stai per dirmi che questi sono i basilischi impietriti e che siamo caduti in una qualche trappola avverto che rompo tutto.


    Johanna stava cominciando a sentirsi sfibrata.

    nYDvwNh

    Johanna Derham
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    La Battaglia dei Draghi
    Capitolo IV



    Camille alzò il sopracciglio destro visibilmente spiazzato mentre l'artiglio di diamante lancia una flebile luce retta in direzione della valle: sembra quasi incerto poichè la luce cambia nettamente direzione un paio di volte indicando più ad est nella foresta per poi quasi lampeggiare e fermarsi del tutto.

    -diavolo no, nel peggior film d'azione succedono cose del genere. Siamo nella realtà no?-

    Quasi si aspettasse di essere osservato si voltò leggermente come per scongiurare un pensiero, indi con una scrollata di spalle tornò a parlare alla donna di Atlantide.

    -comunque volevo indicarti davvero quelle rocce, sono strane ma non credo ci possano attaccare. Lo avrebbero già fatto penso. Credo sia meglio dividerci e perlustrare un poco la zona, possiamo ritrovarci senza problemi usando messaggi telepatici, dovresti essere in grado anche tu di comunicare tramite il cosmo-

    Si zittì per poi mandarle un rapido messaggio tramite la mente.

    °così intendo°

    Inclinò un poco il capo per reindossare l'elmo della tigre zannuta; appena infilato, il para-mento sbucò fuori dal nulla andandosi a chiudere con un lieve scatto, un pezzo di verde metallo che ben risaltava fra le due zanne candide come la neve che fornivano protezione alle tempie e alle guance del volto glabro di lui.

    -che dici? ce ne sono in un paio di gruppi, potremmo controllare assieme e se non c'è nulla di strano dare un occhio alla valle e cercare poi un posto dove riunirci. So che non è il massimo dividere le forze ma credo sia necessaria una piccola esplorazione iniziale, anche solo per trovare un posto sicuro da usare come campo base... non sappiamo quanto dovremo stare qui prima di scovare indizi o altro-

    Attese quindi che l'atlantidea decidesse che fare, dopotutto lui era solo una guida, madama Urzla aveva scelto lei per la salvezza del suo pargolo.



    ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
    ζ Allineamento Morale : Legale Buono
    ζ Divinità : Odino
    ζ Schieramento : Asgard
    ζ Casta : God Warriors
    ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
    ζ Armatura : robe di Mizar
    ζ Livello armatura : robe liv.V
    ζ Livello Cosmico : Energia Viola
    ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashiki
    ζ Status Armatura ( indossata ) : intatta.
    ζ Status Psico/Fisico : normale.

    ζ Riassunto azioni : bien, se accetti di dividervi e andate a controllare le rocce noterete che in alcuni punti vi attecchito del muschio a causa di terriccio posatosi sopra. Mandami pm qui o via FB per dirmi che decidi di fare, se permetti a Camille di controllare l'altro gruppo di rocce ti manderà un rapido messaggio telepatico (ti dirò cosa di preciso ti dice) prima di scomparire nel folto del bosco per fare un controllo. Sia che andiate assieme che separati addentrandovi nella valle non troverete apparentemente anima viva eccezion fatta per piccoli animali; perfino i corrotti non sembrano dimorare in questa zona. Mentre cammini hai d'improvviso la sensazione di essere spiato; cosa accade? Non è un cosmo a metterti in allarme ma la netta percezione di due (o più?) occhi puntati su di te da un po di tempo. Spiega se cerchi di fare qualcosa per smascherare lo spione o meno. Concludi il post lasciando in sospeso, ti dico io dopo che capita :zizi:









    ζ Corno di Heimllnir: oggetto speciale
    quando Camille soffia nel corno il potere di quest'ultimo si palesa nuovamente: la luce degli occhi del cavaliere si offusca (come durante il Ragnarök per Michèl, precedente dententore) e questi può agire solo sulla base degli altri sensi sorretti dal suo cosmo; cosmo che per un breve momento, ovvero per la durata di tre (3) post, ottiene un innalzamento rapido e inaspettato (effetto simile all'abilità Cosmo Straordinario) permettendo al cavaliere di spingersi fino al limite del proprio reale potere. Al termine di ciò inizierà a riacquistare la vista e per un (1) post sarà affaticato a causa del grosso sforzo, la vista tornerà al meglio solo nel turno o post successivo Monouso ad Incontro.

    ζ Elsa di ICE: oggetto normale
    per meglio dire ciò che resta della spada del casato Stark. Di Ice infatti rimane solo l'elsa sul cui manico vi è ancora inciso in un piccolo anello d'oro bianco la scritta "Winter is coming"; dono di Edward Caliban Stark al giovane cavaliere essa può essere utilizzata per facilitare l'attuazione di una notevole tecnica utilizzata dai maestri del ghaccio; come il suddetto Edward ora Camille la può infatti utilizzare per generarvi sopra una lama di puro ghiaccio azzurro con la quale combattere e in alcuni casi anche difendersi. Dono prezioso soprattutto simbolico, essa è custodita gelosamente, assieme al magico corno, dal coraggioso ragazzo.

    ζ Ratatoskr: companion
    è il divino messaggero che viveva sull'albero Yggdrasill, latore di messaggi fra il serpente Níðhöggr che ne risiedeva alla base e la grande Aquila che vi viveva sopra. Durante gli eventi del Ragnarök in cui incontrò i cavalieri di Odino decise di accompagnare il gigantesco Michèl, non si sa se per amicizia sincera o mero capriccio. Con l'entrata in scena di Camille il divino scoiattolo ha deciso di passare parecchio del suo tempo con il giovane, nella vana speranza che cresca più saggio e attento dello scapestrato genitore.


    ζ Ice Lord Ghiaccio
    Discendente del ramo asgardiano degli Stark, Camille è l'ultimo erede della secolare tradizione della manipolazione delle energie fredde; saltando stranamente suo padre questa si è rivelata in tutto il suo potere nel giovane ragazzo, la cui vita è mutata per sempre a seguito del risveglio del cosmo e la scoperta dei poteri in esso celati. Come i suoi antenati, fra cui quello stesso Edward Caliban Stark tornato alla vita come specter e divenuto poi suo mentore, egli padroneggia la nobile e difficile arte di rallentare il moto degli atomi fino a portare la materia al congelamento. Il cavaliere di Asgard può manipolare il ghiaccio come desidera, sia sotto forma di gelide correnti d'aria, a guisa di sfere esplosive e perfino come potente lama affilata.

    ζ Tiger's Step Agilità Straordinaria
    Le movenze del cavaliere sono degne dell'antico predatore felino che incarna. Egli può spostarsi fino ai limiti della velocità concessagli dal proprio cosmo, rendendo così difficile seguirne rapidi movimenti perfino a chi nel cosmo gli è pari se privo di abilità propedeutiche come la medesima agilità o i sensi acuti. Tale movimento può creare l'effetto conosciuto come immagini residue le quali simili a ologrammi possono confondere gli avversari sulla reale posizione del cavaliere; in alcun modo non si tratta di illusioni e non permettono di schivare un attacco, semplicemente vengono creati con spostamenti a velocità massima e riproducono l'esatto movimento del cavaliere.

    ζ Manashiki Settimo Senso
    Questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo l'insuperabile Velocità della Luce [Sbloccabile ad Energia Viola].

    ζ Behind the Words Telepatia
    Capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole GdR-Only.


    ζ Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre
    Tecnica storica del cavaliere di Mizar consiste nel condensare ghiaccio sulle dita, all'altezza fra la prima e seconda falange, a guisa di acuminati artigli di bianco splendore. Tali costrutti perdurano per tutta la sola durata dell'attacco e qualora li volesse usare nuovamente devono essere da lui riplasmati. Il cavaliere tempesterà con un elevato numero di colpi il corpo degli avversari presenti nella zona d'effetto, mirando soprattutto a quelle parti del corpo non debitamente protette e per questo più facilmente raggiungibili. I danni causati in tale maniera sono di lacerazione inoltre in ogni punto colpito si formerà del ghiaccio che causerà danni da congelamento, per poi rompersi alla fine dell'attacco. La potenza di impatto potrebbe essere tale, in caso di inadeguata difesa o dislivello cosmico, che i malcapitati così colpiti potrebbero essere scaraventati verso l'alto per poi cadere rovinosamente a terra.

    ζ Blue Impulse In nome dei ghiacci eterni di Asgard
    Il cavaliere del Nord espande il proprio cosmo portandolo alla più bassa temperatura possibile; dietro di lui si generano costrutti simili ad iceberg a causa dell'ammasso di energia congelante ottenuto. Egli convoglia poi il colpo in una grossa sfera di azzurro ghiaccio, lanciata contro il bersaglio una volta raggiuntolo esplode tentando di congelare ogni cosa presente nell'area d'effetto e aggiungendo a ciò danni causati dalla deflagrazione e conseguenti schegge di ghiaccio ivi prodotte. Anche questo colpo potrebbe scaraventare in aria il nemico qualora lo subisca in pieno. I danni prodotti sono così da congelamento e fisici a causa dell'esplosione generata.

    ζ Asgardian Rain Colpisci pioggia gelida!
    In onore delle infinite tempeste di neve che sferzano le terre del Nord il cavaliere ha forgiato tale impetuosa tecnica. Il protetto di Mizar genera numerose sfere di ghiaccio blu grandi quanto il suo pugno per poi lanciarle verso l'alto e farle piombare in modo casuale sull'area d'effetto della tecnica; tali sfere dopo un contatto fisico qualsiasi esplodono in bordate di ghiaccio generando altresì pericolose schegge che possono ferire i presenti. Per il numero e la casualità dello loro traiettoria di caduta divengono un complicato assalto da evitare appieno, poiché anche senza contatto diretto le limitate ma numerose esplosioni congelanti possono causare notevoli problemi a coloro che non si ritrovano in grado di difendersi correttamente.

    ζ Icing Trap Trappola ghiacciata
    Caricando il cosmo nelle braccia il cavaliere può rapidamente lanciare delle bordate glaciali che, congelando il terreno lungo il tragitto, sfociano poi in ammassi ghiacciati simili a speroni con lo scopo di colpire uno o più avversari dal basso verso l'alto; con il contatto fisico essi esplodono in mille schegge tentando di congelare ciò che toccano. Il lancio con un singolo braccio risulta più rapido e quindi adatto per un attacco di sorpresa, mentre portato con entrambe le braccia perde in celerità iniziale ma ne guadagna in potenza offensiva.
    » Variante Difensiva : il cavaliere invece di propagare a distanza il colpo può generare più rapidamente degli speroni di ghiaccio innanzi e attorno a se per protezione. Qualora l'avversario sia ingaggiato in mischia il cavaliere può rinunciare alla propria azione offensiva e far esplodere verso di esso i costrutti di ghiaccio nel tentativo di sorprenderlo e investirlo così con schegge di ghiaccio, il cui contatto oltre che lacerare potrebbe anche provocare danni da congelamento.

    ζ Icing Death ICE MAKING
    Con tale manovra il guerriero genera una spada di puro ghiaccio la cui lama è affilata quanto i suoi artigli. Tale costrutto richiede una notevole concentrazione percui durante l'utilizzo sia in fase offensiva che difensiva non può utilizzare tecniche combattive differenti. Quando la lama colpisce genera in caso di mancata o non adeguata difesa dei danni da lacerazione, tentando di rilasciare energia cosmica congelante all'interno delle ferite prodotte; molte ferite si prodotto equivale ad un grosso rischio per colui o colei che le subisce!
    » Modalità Difensiva : la spada potrà essere utilizzata per tentare di parare un singolo attacco o per difendere il proprio portatore da un attacco ad area; la lama per volontà del suo creatore può mutare forma ed espandersi divenendo così una piccola calotta di cosmo e gelo con lo scopo di tentare di proteggerlo, per poi tornare alla forma originaria subito dopo.
    » Variante di Creazione : sfruttando un'elsa di spada adeguata a sostenere simili energie il cavaliere è obbligato a crearne solo la lama ed il filo, dovendo così concentrarsi di meno per mantenerla stabile. Gli sarà possibile quindi con la mano libera portare rapidi attacchi con gli artigli della tigre attivi o rilasciare esplosioni di cosmo congelante in combinazione con un fendente della spada.
    In ambedue le forme il cavaliere può decidere in qualsiasi momento di annullare compattezza del ghiaccio per farlo esplodere letteralmente addosso all'avversario, qualora ne sia coinvolto in mischia. E' altresì vero che qualora la lama dovesse rompersi il cavaliere la ripristinerebbe immediatamente fintanto che la tecnica perdura.
    Nota: per creare tale arma, sia essa solo lama o completa di impugnatura, il cavaliere deve sacrificare del tempo! Percui nel medesimo turno può solo crearla e lanciare con essa un attacco oppure difendersi e poi crearla senza attaccare. Nel caso dovesse agire per primo può prendersi il tempo di generare il ghiaccio a guisa di spada e subito dopo lanciare con esso un attacco nel medesimo turno.
    [Tecnica basata su ICE di Alkesander Seraf ©® 2012, su sua autorizzazione per esigenze di trama]

    ζ Ice Age Era del Ghiaccio
    Tramite la lama di ghiaccio creata sull'elsa della spada dei suoi antenati o generato totalmente a guisa di spada, Camille convoglia il proprio cosmo gelido abbassandosi e piantando la punta della suddetta nel terreno. Da quel punto inizierà a propagarsi a 360° un'onda di ghiaccio che tenterà di congelare ogni cosa generando casualmente spuntoni acuminati nell'area d'effetto; lo scopo è tentare di bloccare i nemici presenti congelando le loro estremità e provando magari a ferirli con gli spuntoni così creati, simili a grezze e grossolane spade ad imitazione della stessa Ice.

    ζ Brutal Kosmos COSMO BRUTALE
    Il nome di tale colpo è invero già abbastanza esplicativo. Nessuna tecnica raffinata, nessuna esecuzione collaudata... solo un rapido convogliare di azzurro cosmo e il conseguente rilascio, solitamente seguito da un pauroso urlo. Camille è solito usare la tecnica ereditata dal padre Michèl chiamandola a gran voce in suo nome; è forse il colpo che meglio rivela il reale spirito guerriero ancora sopito del tranquillo giovane. Il god warrior può decidere al momento dell'esecuzione l'entità del rilascio, stringendo a sé le braccia innanzi al petto durante la preparazione... quando queste scatteranno, a seconda della loro posizione l'ondata energetica si propagherà differentemente.
    ad Area: nel caso in cui voglia coinvolgere la maggior area d'effetto possibile allora queste saranno allargate parallele al suolo coi palmi rivolti verso l'esterno; in tal caso si avrà una deflagrazione circolare con centro il guerriero stesso.
    a Cono: se volesse invece ridurre il raggio d'azione per ottenere un potenziale distruttivo leggermente superiore allora le braccia non saranno perpendicolari al corpo, bensì leggermente angolate e protese in avanti... in tale mondo l'esplosione avrà forma conica, con una più ridotta area d'effetto.
    raggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Johanna annuì, anche se non si sentiva affatto più tranquilla. Camille aveva ragione sul dire che quella era la realtà e non un qualche telefilm tipo Hercules che davano quando era più giovane, tuttavia quella era una realtà che più di una volta superava la fiction. Cioè, era poco probabile che chi facesse i filmetti d’azione sapesse qualcosa riguardo il mondo dei cavalieri, di cui i miti erano le ispirazioni per i suddetti filmetti.
    Di suo Johanna preferiva evitare di fare la paranoica, ma la parte più antica e saggia di lei che era l’originale seadragon le suggeriva che l’eventualità che quelle rocce fossero i basilischi non era completamente da scartare.
    Dal canto suo Johanna avrebbe preferito che la parte più antica e saggia di lei evitasse di metterle ansia. Durante quegli ultimi giorni di viaggio Johanna era sempre stata un po’ sul filo del rasoio emotivo, mentre cominciava a metabolizzare la morte di Ryner e a cercare di superare i sensi di colpa per averlo introdotto al mondo dei cavalieri. In tutto questo allo stress della missione di grande importanza che stava compiendo non voleva aggiungere quello di non sapere se quelle rocce erano o meno i basilischi.
    Considerò se dividersi o meno. Effettivamente era l’idea migliore. Nonostante dividendosi sarebbero stati più esposti ad attacchi, avrebbero comunque coperto più territorio nello stesso tempo, quindi era la cosa migliore da farsi. Perciò lo disse a Camille e gli disse che anche lei sapeva usare la telepatia, per poi cominciare l’esplorazione.
    Dopo qualche minuto un particolare che le saltò all’occhio fu quello che a parte qualche roditore qua e la non c’era altro in quella zona. Niente corrotti, niente dracolich o altro, c’era una gran calma. Nel frattempo le arrivò un messaggio telepatico di Camille, che sosteneva di riconoscere forme come cavalli e cavalieri nelle rocce attorno a lui. Johanna si strinse la radice del naso con le dita, scoraggiata. Camille diceva che non era possibile, ma era ovvio che era vero. Si parlava di basilischi che potevano pietrificare con lo sguardo, se erano passati da quelle parti ai tempi, era ovvio che ci dovesse essere qualche traccia.
    Inoltre, per la gioia di Johanna, nelle rocce dalle sue parti stava cominciando a notare particolari come zampe, artigli, e chissà cos’altro. Accelerò il passo, anche perché già da parecchi minuti aveva notato di essere seguita, o almeno osservata. Cominciò a zigzagare tra le rocce, fino ad arrivare ad una che copriva discretamente la visuale e fece una curva brusca, attese mezzo secondo poi saltò fuori in posizione di guardia, per prendere in contropiede chiunque la stesse seguendo

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    Johanna Derham
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    Capitolo V



    Quando Johanna saltò fuori dalla roccia ciò che vide fu singolare. In mezzo alla boscaglia vi era quella che a prima vista sembrava una roccia ma a ben vedere assomigliava più all'abbozzo di una statua, dalle dimensioni sembravano quasi rappresentare un bambino umanoide. Era fermo immobile, nessuna emanazione vitale o cosmica proveniva da essa, pareva essere ciò che sembrava, una mera statua, un pezzo di roccia. La donna spostò lo sguardo un istante per controllare che non vi fosse altro di strano, bastò quello per farle notare qualcosa di strano.... sentì come una brezza fredda venirle incontro. Un pizzicorio ed una fitta di dolore alla mano sinistra. Quando tornò a guardare la strana statua non si trovava più nella stessa posizione, sembrava assurdo ma era come se si fosse mossa! Inoltre ora sembrava meno abbozzata e più definita, l'aspetto era più simile a quello di un fanciullo umano ma vi era ancora qualcosa di grottesco. Il dolore si calmò ma la cosa peggiore eranoproprio le dita della mano sinistra, non facevano male è vero ma non riusciva nemmeno più a muoverle! Cosa stava accadendo???



    ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
    ζ Allineamento Morale : Legale Buono
    ζ Divinità : Odino
    ζ Schieramento : Asgard
    ζ Casta : God Warriors
    ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
    ζ Armatura : robe di Mizar
    ζ Livello armatura : robe liv.V
    ζ Livello Cosmico : Energia Viola
    ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashiki
    ζ Status Armatura ( indossata ) : intatta.
    ζ Status Psico/Fisico : normale.

    ζ Riassunto azioni : gud. iniziamo con un piccolo assaggio XD che fai? sembra molto DON'T BLINK chissà ma ovviamente la Jo' non può saperlo ma può arrivarci ò_ò le dita della mano sinistra sono pietrificate. ovviamente nulla è definitivo e impossibile da risolvere: pondera su cosa farai al prossimo giro, questo è stato forzato per trama e per bisogno disperato di 'cibo' della creaturina amorevole che hai difronte <3 dimmi che vorresti fare nel prossimo post via pm o su feisbuc e ti dico che capita nella scena sisi








    ζ Corno di Heimllnir: oggetto speciale
    quando Camille soffia nel corno il potere di quest'ultimo si palesa nuovamente: la luce degli occhi del cavaliere si offusca (come durante il Ragnarök per Michèl, precedente dententore) e questi può agire solo sulla base degli altri sensi sorretti dal suo cosmo; cosmo che per un breve momento, ovvero per la durata di tre (3) post, ottiene un innalzamento rapido e inaspettato (effetto simile all'abilità Cosmo Straordinario) permettendo al cavaliere di spingersi fino al limite del proprio reale potere. Al termine di ciò inizierà a riacquistare la vista e per un (1) post sarà affaticato a causa del grosso sforzo, la vista tornerà al meglio solo nel turno o post successivo Monouso ad Incontro.

    ζ Elsa di ICE: oggetto normale
    per meglio dire ciò che resta della spada del casato Stark. Di Ice infatti rimane solo l'elsa sul cui manico vi è ancora inciso in un piccolo anello d'oro bianco la scritta "Winter is coming"; dono di Edward Caliban Stark al giovane cavaliere essa può essere utilizzata per facilitare l'attuazione di una notevole tecnica utilizzata dai maestri del ghaccio; come il suddetto Edward ora Camille la può infatti utilizzare per generarvi sopra una lama di puro ghiaccio azzurro con la quale combattere e in alcuni casi anche difendersi. Dono prezioso soprattutto simbolico, essa è custodita gelosamente, assieme al magico corno, dal coraggioso ragazzo.

    ζ Ratatoskr: companion
    è il divino messaggero che viveva sull'albero Yggdrasill, latore di messaggi fra il serpente Níðhöggr che ne risiedeva alla base e la grande Aquila che vi viveva sopra. Durante gli eventi del Ragnarök in cui incontrò i cavalieri di Odino decise di accompagnare il gigantesco Michèl, non si sa se per amicizia sincera o mero capriccio. Con l'entrata in scena di Camille il divino scoiattolo ha deciso di passare parecchio del suo tempo con il giovane, nella vana speranza che cresca più saggio e attento dello scapestrato genitore.


    ζ Ice Lord Ghiaccio
    Discendente del ramo asgardiano degli Stark, Camille è l'ultimo erede della secolare tradizione della manipolazione delle energie fredde; saltando stranamente suo padre questa si è rivelata in tutto il suo potere nel giovane ragazzo, la cui vita è mutata per sempre a seguito del risveglio del cosmo e la scoperta dei poteri in esso celati. Come i suoi antenati, fra cui quello stesso Edward Caliban Stark tornato alla vita come specter e divenuto poi suo mentore, egli padroneggia la nobile e difficile arte di rallentare il moto degli atomi fino a portare la materia al congelamento. Il cavaliere di Asgard può manipolare il ghiaccio come desidera, sia sotto forma di gelide correnti d'aria, a guisa di sfere esplosive e perfino come potente lama affilata.

    ζ Tiger's Step Agilità Straordinaria
    Le movenze del cavaliere sono degne dell'antico predatore felino che incarna. Egli può spostarsi fino ai limiti della velocità concessagli dal proprio cosmo, rendendo così difficile seguirne rapidi movimenti perfino a chi nel cosmo gli è pari se privo di abilità propedeutiche come la medesima agilità o i sensi acuti. Tale movimento può creare l'effetto conosciuto come immagini residue le quali simili a ologrammi possono confondere gli avversari sulla reale posizione del cavaliere; in alcun modo non si tratta di illusioni e non permettono di schivare un attacco, semplicemente vengono creati con spostamenti a velocità massima e riproducono l'esatto movimento del cavaliere.

    ζ Manashiki Settimo Senso
    Questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo l'insuperabile Velocità della Luce [Sbloccabile ad Energia Viola].

    ζ Behind the Words Telepatia
    Capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole GdR-Only.


    ζ Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre
    Tecnica storica del cavaliere di Mizar consiste nel condensare ghiaccio sulle dita, all'altezza fra la prima e seconda falange, a guisa di acuminati artigli di bianco splendore. Tali costrutti perdurano per tutta la sola durata dell'attacco e qualora li volesse usare nuovamente devono essere da lui riplasmati. Il cavaliere tempesterà con un elevato numero di colpi il corpo degli avversari presenti nella zona d'effetto, mirando soprattutto a quelle parti del corpo non debitamente protette e per questo più facilmente raggiungibili. I danni causati in tale maniera sono di lacerazione inoltre in ogni punto colpito si formerà del ghiaccio che causerà danni da congelamento, per poi rompersi alla fine dell'attacco. La potenza di impatto potrebbe essere tale, in caso di inadeguata difesa o dislivello cosmico, che i malcapitati così colpiti potrebbero essere scaraventati verso l'alto per poi cadere rovinosamente a terra.

    ζ Blue Impulse In nome dei ghiacci eterni di Asgard
    Il cavaliere del Nord espande il proprio cosmo portandolo alla più bassa temperatura possibile; dietro di lui si generano costrutti simili ad iceberg a causa dell'ammasso di energia congelante ottenuto. Egli convoglia poi il colpo in una grossa sfera di azzurro ghiaccio, lanciata contro il bersaglio una volta raggiuntolo esplode tentando di congelare ogni cosa presente nell'area d'effetto e aggiungendo a ciò danni causati dalla deflagrazione e conseguenti schegge di ghiaccio ivi prodotte. Anche questo colpo potrebbe scaraventare in aria il nemico qualora lo subisca in pieno. I danni prodotti sono così da congelamento e fisici a causa dell'esplosione generata.

    ζ Asgardian Rain Colpisci pioggia gelida!
    In onore delle infinite tempeste di neve che sferzano le terre del Nord il cavaliere ha forgiato tale impetuosa tecnica. Il protetto di Mizar genera numerose sfere di ghiaccio blu grandi quanto il suo pugno per poi lanciarle verso l'alto e farle piombare in modo casuale sull'area d'effetto della tecnica; tali sfere dopo un contatto fisico qualsiasi esplodono in bordate di ghiaccio generando altresì pericolose schegge che possono ferire i presenti. Per il numero e la casualità dello loro traiettoria di caduta divengono un complicato assalto da evitare appieno, poiché anche senza contatto diretto le limitate ma numerose esplosioni congelanti possono causare notevoli problemi a coloro che non si ritrovano in grado di difendersi correttamente.

    ζ Icing Trap Trappola ghiacciata
    Caricando il cosmo nelle braccia il cavaliere può rapidamente lanciare delle bordate glaciali che, congelando il terreno lungo il tragitto, sfociano poi in ammassi ghiacciati simili a speroni con lo scopo di colpire uno o più avversari dal basso verso l'alto; con il contatto fisico essi esplodono in mille schegge tentando di congelare ciò che toccano. Il lancio con un singolo braccio risulta più rapido e quindi adatto per un attacco di sorpresa, mentre portato con entrambe le braccia perde in celerità iniziale ma ne guadagna in potenza offensiva.
    » Variante Difensiva : il cavaliere invece di propagare a distanza il colpo può generare più rapidamente degli speroni di ghiaccio innanzi e attorno a se per protezione. Qualora l'avversario sia ingaggiato in mischia il cavaliere può rinunciare alla propria azione offensiva e far esplodere verso di esso i costrutti di ghiaccio nel tentativo di sorprenderlo e investirlo così con schegge di ghiaccio, il cui contatto oltre che lacerare potrebbe anche provocare danni da congelamento.

    ζ Icing Death ICE MAKING
    Con tale manovra il guerriero genera una spada di puro ghiaccio la cui lama è affilata quanto i suoi artigli. Tale costrutto richiede una notevole concentrazione percui durante l'utilizzo sia in fase offensiva che difensiva non può utilizzare tecniche combattive differenti. Quando la lama colpisce genera in caso di mancata o non adeguata difesa dei danni da lacerazione, tentando di rilasciare energia cosmica congelante all'interno delle ferite prodotte; molte ferite si prodotto equivale ad un grosso rischio per colui o colei che le subisce!
    » Modalità Difensiva : la spada potrà essere utilizzata per tentare di parare un singolo attacco o per difendere il proprio portatore da un attacco ad area; la lama per volontà del suo creatore può mutare forma ed espandersi divenendo così una piccola calotta di cosmo e gelo con lo scopo di tentare di proteggerlo, per poi tornare alla forma originaria subito dopo.
    » Variante di Creazione : sfruttando un'elsa di spada adeguata a sostenere simili energie il cavaliere è obbligato a crearne solo la lama ed il filo, dovendo così concentrarsi di meno per mantenerla stabile. Gli sarà possibile quindi con la mano libera portare rapidi attacchi con gli artigli della tigre attivi o rilasciare esplosioni di cosmo congelante in combinazione con un fendente della spada.
    In ambedue le forme il cavaliere può decidere in qualsiasi momento di annullare compattezza del ghiaccio per farlo esplodere letteralmente addosso all'avversario, qualora ne sia coinvolto in mischia. E' altresì vero che qualora la lama dovesse rompersi il cavaliere la ripristinerebbe immediatamente fintanto che la tecnica perdura.
    Nota: per creare tale arma, sia essa solo lama o completa di impugnatura, il cavaliere deve sacrificare del tempo! Percui nel medesimo turno può solo crearla e lanciare con essa un attacco oppure difendersi e poi crearla senza attaccare. Nel caso dovesse agire per primo può prendersi il tempo di generare il ghiaccio a guisa di spada e subito dopo lanciare con esso un attacco nel medesimo turno.
    [Tecnica basata su ICE di Alkesander Seraf ©® 2012, su sua autorizzazione per esigenze di trama]

    ζ Ice Age Era del Ghiaccio
    Tramite la lama di ghiaccio creata sull'elsa della spada dei suoi antenati o generato totalmente a guisa di spada, Camille convoglia il proprio cosmo gelido abbassandosi e piantando la punta della suddetta nel terreno. Da quel punto inizierà a propagarsi a 360° un'onda di ghiaccio che tenterà di congelare ogni cosa generando casualmente spuntoni acuminati nell'area d'effetto; lo scopo è tentare di bloccare i nemici presenti congelando le loro estremità e provando magari a ferirli con gli spuntoni così creati, simili a grezze e grossolane spade ad imitazione della stessa Ice.

    ζ Brutal Kosmos COSMO BRUTALE
    Il nome di tale colpo è invero già abbastanza esplicativo. Nessuna tecnica raffinata, nessuna esecuzione collaudata... solo un rapido convogliare di azzurro cosmo e il conseguente rilascio, solitamente seguito da un pauroso urlo. Camille è solito usare la tecnica ereditata dal padre Michèl chiamandola a gran voce in suo nome; è forse il colpo che meglio rivela il reale spirito guerriero ancora sopito del tranquillo giovane. Il god warrior può decidere al momento dell'esecuzione l'entità del rilascio, stringendo a sé le braccia innanzi al petto durante la preparazione... quando queste scatteranno, a seconda della loro posizione l'ondata energetica si propagherà differentemente.
    ad Area: nel caso in cui voglia coinvolgere la maggior area d'effetto possibile allora queste saranno allargate parallele al suolo coi palmi rivolti verso l'esterno; in tal caso si avrà una deflagrazione circolare con centro il guerriero stesso.
    a Cono: se volesse invece ridurre il raggio d'azione per ottenere un potenziale distruttivo leggermente superiore allora le braccia non saranno perpendicolari al corpo, bensì leggermente angolate e protese in avanti... in tale mondo l'esplosione avrà forma conica, con una più ridotta area d'effetto.
    raggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Edited by IchigoRuleZ - 28/3/2015, 20:12
     
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    Saltando fuori da dietro il suo nascondiglio Johanna atterrò a piedi divaricati sul pavimento roccioso che stava percorrendo. In quel momento il suo cosmo era già più che pronto a difendersi o preferibilmente attaccare qualunque minaccia si fosse presentata, tuttavia non arrivò niente. Lo sguardo di Johanna si posò su di una statua davanti a lei.
    Rappresentava un bambino abbozzato, ma Johanna era abbastanza sicura di non averla vista prima, quando era passata di lì per nascondersi dietro l'angolo. La cosa la sorprese un poco, costringendola a fare mente locale riguardo il suo cammino di pochi secondi prima. Non era una cosa fondamentale secondo lei, ma la confondeva in ogni caso.
    Forse dal retro quella statua sembrava solo un cumulo di roccia, per quello non l'aveva notata. Distratta dal suo precedente senso di destino incombente, Johanna continuò per qualche altro secondo a fare congetture su quella statua e si guardò in giro per vedere se ce ne fossero altre. Non aveva già dimenticato la storia dei basilischi, e l'idea di vedere statue di bambini in quel posto la metteva profondamente a disagio.
    Quando distolse lo sguardo dalla statua sentì una brezzolina venirle incontro ma non ci fece troppo caso anche se era fredda, si trovava ad Asgard dopotutto. La fitta di dolore alla mano fu un altra cosa però. Johanna tornò immediatamente a guardare davanti a sé, tenendosi la mano sinistra. Non urlò perché aveva sofferto troppo il dolore ma più per la sorpresa. Era stata presa completamente di sorpresa. Si guardò la mano per cercare eventuali tagli causati dalla roccia poi cominciò a sventolarla, come per scrollare via il dolore dalle dita. Non aveva idea di che cosa potesse essere successo, non si era mossa o altro. Un insetto?
    Guardò davanti a sé per cercare di notare una qualche bestiaccia aggressiva ma non vide nulla. Vide però che la statua si era spostata. Non era una questione di essersi sbagliati, era proprio da un'altra parte. Inoltre era meno abbozzata di quanto lo fosse prima, ora la figura del bambino si vedeva molto meglio.
    Si guardò la mano, lieta che il dolore fosse passato. La piccola gioia durò poco però, dato che si rese conto di come non potesse più muovere le dita a prescindere da quanto si impegnasse.
    Nonostante i suoi limiti, Johanna non era stupida. Capiva di aver appena subito un attacco in piena regola, e con alta probabilità il colpevole era proprio quella statua. Non le interessava il suo aspetto, tante tentavano di ingannare prendendo l'aspetto di bambini.
    Tuttavia era una statua di roccia, bastava romperla. Johanna aprì le mani e vi caricò una discreta quantità di cosmo, puntandole contro la statua e scagliando due grossi raggi di energia dorata, investendola in pieno e sollevando frammenti di roccia e polvere in ogni direzione.
    Johanna rimase per precauzione in posizione di guardia, attendendo che i resti della statua fossero visibili.
    I resti comprendevano più o meno l'interezza della statua, a parte qualche scheggiatura il bambino di roccia era pressoché intonso. Tuttavia era cambiato nuovamente, la sua espressione era diventata di sorpresa. Qualunque cosa fosse quella statua non si aspettava di essere attaccata, probabilmente. Quindi Johanna avrebbe incalzato.
    Quando sbatté le palpebre per necessità fisiologica sentì nuovamente la brezza, e stavolta la sua mano desensibilizzata era diventata completamente di pietra. Johanna guardò le dita calcificate e serrò i denti. La situazione non era affatto piacevole. Non aveva idea di che cosa fare riguardo la sua mano di sasso, tuttavia Syphon aveva colto un particolare importante. Quella statua si muoveva solo quando non la guardava, e sbattere gli occhi era un momento di non guardare, per quanto fosse breve. Cominciò a fissare la statua, impegnandosi attivamente a non sbattere le palpebre.
    Poi arrivò l'idea. Se l'intuizione sua e di Syphon era giusta, la statua o meglio la creatura poteva muoversi solo quando non vista, ma si era stupita del colpo subito. Non aveva senso che l'avesse assunta DOPO, quando poteva tornare a muoversi. Quindi era stata colpita DURANTE il movimento.
    I suoi ragionamenti vennero interrotti da una massa di ghiaccio che saettò nell'aria e colpì la statua, anche stavolta senza troppo effetto. Con la coda dell'occhio vide Camille, e il suo braccio completamente pietrificato. Anche lui doveva aver avuto un qualche incontro del genere.

    Camille queste cose si muovono quando non le guardiamo.

    Disse all'asgardiano, tendendo i muscoli. Sui suoi occhi si crearono delle mezzesfere d'acqua chiara e trasparente, in modo da tenere idratati gli occhi e rallentare il bisogno di sbattere le palpebre. Doveva fare qualcosa, colpirlo durante il movimento. Nella sua mano sana crebbe una nikana di corallo, la sua sciabola atlantidea. Appoggiò la lama sul collo della statua e cominciò a spingere, facendo scorrere inoltre acqua pressurizzata sulla lama, creando una motosega. Ovviamente sapeva di non poter danneggiare la creatura in quel momento, ma stava preparandosi, accumulando così tanta tensione muscolare e velocità cosmicai n potenziale nei suoi muscoli da piegarsi lateralmente con una smorfia. Le placche del parabicipite della scale scivolarono l'una sull'altra tanto il massiccio muscolo dietro di esse si era ingrossato.

    Quando te lo dico io sbatti le palpebre assieme a me.

    Disse perentoria, assumendo un'espressione rabbiosa mentre una potenza elastica mostruosa si caricava sempre di più in quel singolo colpo. L'acqua strideva sulla roccia.

    ORA!

    Esclamò e sbatté le palpebre, liberando tutta la potenza muscolare esplosiva accumulata e accelerando la sega d'acqua.

    nYDvwNh

    Johanna Derham
    Sea Dragon [VI] - Energia Blu

    Stato fisico -

    Riassunto azioni -

    Abilità - acqua, corallo

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    Capitolo VI



    Camille e Johanna socchiusero gli occhi, un istante, forse meno, manco il tempo di un respiro. Ma in quell'istante alcune creare ci vivenano e si muovevano ad una velocità mai vista. Purtroppo a questo giro avrebbe dovuto fare i conti con una determinata fanciulla il cui cosmo era difficile da piegre... la spada calò potente e nell'attimo in cui entrambi chiusero i propri occhi una creatura venne uccisa silenziosamente. Quando li riaprirono la testa della statua era a terra con una smorfia di dolore bloccata per sempre nella pietra; le fauci aperte rivelavano denti aguzzi simili a quelli di una bestia. Camille si chinò su di essa, provando a chiudere gli occhi più volte ma non si mosse. Il suo braccio tornò normale pochi istanti dopo, la pietra si sfogliò quasi fosse una pellicola rivelando nuovamente il vitale arto sotto di essa... la stessa cosa avvenne alla mano di Johanna.

    -beh che diavolo, sembra che se li uccidi ti liberi... bel lavoro dama dell'acqua-

    Fece un lieve sorriso in direzione di Johanna, non vi era ironia nelle sue parole ma solo rispetto. Era in gamba e l'aveva capito.

    -bene siamo tornati integri... ma quelli?-

    Indicò le rocce che sembravano statue. Nulla, sempre uguali.

    -uhm non deve essere stato il nostro amico qui allora a fare ciò. Chi dunque?-

    Camille ad un certo punto iniziò a fissare qualcosa alle spalle di Johanna, dapprima la donna non ci fece caso ma l'espressione del giovane mutò così di colpo che fu impossibile per lei non notare la cosa. Egli si alzò in piedi e scattò nella sua direzione afferrandola per un braccio e strattonandola di colpo e con violenza.

    -LEVATI DA LI!-

    Appena in tempo, un vento gelido sfiorò appena la donna ed un sottile strato di pietra si formò sull'armatura senza però attecchire. Dietro di loro una moltitudine di quelle dannate statue malvagie si era palesata. Quando erano arrivati? Erano sempre stati lì? Quella abbattuta era servita solo da esca? Camille appoggiò la schiena contro quella di Johanna, in modo da non avere punti ciechi.

    -dannazione qui ci fanno diventare delle belle statuine... io potrei congelarli tutti in modo che quando non li vediamo non si possano muovere, almeno per un po... ma poi?-

    C'erano alcuni speroni di roccia che se scalati potevano portare i due abbastanza in alto forse. Alla destra vi era il fitto della boscaglia ma con quei cosi forse sarebbe stato un suicidio. L'unica strada libera era quella che si inoltrava nel profondo di quella zona, forse proprio in bocca al nemico. Una trappola vera e propria quindi?



    ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
    ζ Allineamento Morale : Legale Buono
    ζ Divinità : Odino
    ζ Schieramento : Asgard
    ζ Casta : God Warriors
    ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
    ζ Armatura : robe di Mizar
    ζ Livello armatura : robe liv.V
    ζ Livello Cosmico : Energia Viola
    ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashiki
    ζ Status Armatura ( indossata ) : intatta.
    ζ Status Psico/Fisico : normale.

    ζ Riassunto azioni : bien, pensa ad un modo di fuggire. Non serve un post lungo, avete tempo di uno scambio veloce con Camille, dopodichè potrete agire. Lui potrà usare ICE AGE e congelare ad area e a cazzo tutto... potrebbe darvi qualche istante di sicurezza ma non ne siete certi. raggiungere? gli speroni? Come? sono almeno a tre metri di altezza. Buttarsi nel bosco? E' un vero suicidio? Oppure inoltrarsi e rischiare di finire in bocca al nemico vero e proprio?









    ζ Corno di Heimllnir: oggetto speciale
    quando Camille soffia nel corno il potere di quest'ultimo si palesa nuovamente: la luce degli occhi del cavaliere si offusca (come durante il Ragnarök per Michèl, precedente dententore) e questi può agire solo sulla base degli altri sensi sorretti dal suo cosmo; cosmo che per un breve momento, ovvero per la durata di tre (3) post, ottiene un innalzamento rapido e inaspettato (effetto simile all'abilità Cosmo Straordinario) permettendo al cavaliere di spingersi fino al limite del proprio reale potere. Al termine di ciò inizierà a riacquistare la vista e per un (1) post sarà affaticato a causa del grosso sforzo, la vista tornerà al meglio solo nel turno o post successivo Monouso ad Incontro.

    ζ Elsa di ICE: oggetto normale
    per meglio dire ciò che resta della spada del casato Stark. Di Ice infatti rimane solo l'elsa sul cui manico vi è ancora inciso in un piccolo anello d'oro bianco la scritta "Winter is coming"; dono di Edward Caliban Stark al giovane cavaliere essa può essere utilizzata per facilitare l'attuazione di una notevole tecnica utilizzata dai maestri del ghaccio; come il suddetto Edward ora Camille la può infatti utilizzare per generarvi sopra una lama di puro ghiaccio azzurro con la quale combattere e in alcuni casi anche difendersi. Dono prezioso soprattutto simbolico, essa è custodita gelosamente, assieme al magico corno, dal coraggioso ragazzo.

    ζ Ratatoskr: companion
    è il divino messaggero che viveva sull'albero Yggdrasill, latore di messaggi fra il serpente Níðhöggr che ne risiedeva alla base e la grande Aquila che vi viveva sopra. Durante gli eventi del Ragnarök in cui incontrò i cavalieri di Odino decise di accompagnare il gigantesco Michèl, non si sa se per amicizia sincera o mero capriccio. Con l'entrata in scena di Camille il divino scoiattolo ha deciso di passare parecchio del suo tempo con il giovane, nella vana speranza che cresca più saggio e attento dello scapestrato genitore.


    ζ Supreme Ice Lord Ghiaccio Straordinario
    Discendente del ramo asgardiano degli Stark, Camille è l'ultimo erede della secolare tradizione della manipolazione delle energie fredde; saltando stranamente suo padre questa si è rivelata in tutto il suo potere nel giovane ragazzo, la cui vita è mutata per sempre a seguito del risveglio del cosmo e la scoperta dei poteri in esso celati. Come i suoi antenati, fra cui quello stesso Edward Caliban Stark tornato alla vita come specter e divenuto poi suo mentore, egli padroneggia la nobile e difficile arte di rallentare il moto degli atomi fino a portare la materia al congelamento. Il cavaliere di Asgard può manipolare il ghiaccio come desidera, sia sotto forma di gelide correnti d'aria, a guisa di sfere esplosive e perfino come potente lama affilata. Dopo aver superato una durissima prova egli è stato benedetto dal dio Ullr, il quale ha donato nuovo potere al suo Ghiaccio rendendolo più forte che mai! Ora Camille è in grado di accumulare maggior energia gelida del normale ed utilizzarla con minor sforzo rispetto a prima; ciò rende ancora più letali i suoi attacchi che saranno sempre lanciati al massimo del suo potenziale.

    ζ Tiger's Step Agilità Straordinaria
    Le movenze del cavaliere sono degne dell'antico predatore felino che incarna. Egli può spostarsi fino ai limiti della velocità concessagli dal proprio cosmo, rendendo così difficile seguirne rapidi movimenti perfino a chi nel cosmo gli è pari se privo di abilità propedeutiche come la medesima agilità o i sensi acuti. Tale movimento può creare l'effetto conosciuto come immagini residue le quali simili a ologrammi possono confondere gli avversari sulla reale posizione del cavaliere; in alcun modo non si tratta di illusioni e non permettono di schivare un attacco, semplicemente vengono creati con spostamenti a velocità massima e riproducono l'esatto movimento del cavaliere.

    ζ Manashiki Settimo Senso
    Questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo l'insuperabile Velocità della Luce [Sbloccabile ad Energia Viola].

    ζ Behind the Words Telepatia
    Capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole GdR-Only.


    ζ Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre
    Tecnica storica del cavaliere di Mizar consiste nel condensare ghiaccio sulle dita, all'altezza fra la prima e seconda falange, a guisa di acuminati artigli di bianco splendore. Tali costrutti perdurano per tutta la sola durata dell'attacco e qualora li volesse usare nuovamente devono essere da lui riplasmati. Il cavaliere tempesterà con un elevato numero di colpi il corpo degli avversari presenti nella zona d'effetto, mirando soprattutto a quelle parti del corpo non debitamente protette e per questo più facilmente raggiungibili. I danni causati in tale maniera sono di lacerazione inoltre in ogni punto colpito si formerà del ghiaccio che causerà danni da congelamento, per poi rompersi alla fine dell'attacco. La potenza di impatto potrebbe essere tale, in caso di inadeguata difesa o dislivello cosmico, che i malcapitati così colpiti potrebbero essere scaraventati verso l'alto per poi cadere rovinosamente a terra.

    ζ Blue Impulse In nome dei ghiacci eterni di Asgard
    Il cavaliere del Nord espande il proprio cosmo portandolo alla più bassa temperatura possibile; dietro di lui si generano costrutti simili ad iceberg a causa dell'ammasso di energia congelante ottenuto. Egli convoglia poi il colpo in una grossa sfera di azzurro ghiaccio, lanciata contro il bersaglio una volta raggiuntolo esplode tentando di congelare ogni cosa presente nell'area d'effetto e aggiungendo a ciò danni causati dalla deflagrazione e conseguenti schegge di ghiaccio ivi prodotte. Anche questo colpo potrebbe scaraventare in aria il nemico qualora lo subisca in pieno. I danni prodotti sono così da congelamento e fisici a causa dell'esplosione generata.

    ζ Asgardian Rain Colpisci pioggia gelida!
    In onore delle infinite tempeste di neve che sferzano le terre del Nord il cavaliere ha forgiato tale impetuosa tecnica. Il protetto di Mizar genera numerose sfere di ghiaccio blu grandi quanto il suo pugno per poi lanciarle verso l'alto e farle piombare in modo casuale sull'area d'effetto della tecnica; tali sfere dopo un contatto fisico qualsiasi esplodono in bordate di ghiaccio generando altresì pericolose schegge che possono ferire i presenti. Per il numero e la casualità dello loro traiettoria di caduta divengono un complicato assalto da evitare appieno, poiché anche senza contatto diretto le limitate ma numerose esplosioni congelanti possono causare notevoli problemi a coloro che non si ritrovano in grado di difendersi correttamente.

    ζ Icing Trap Trappola ghiacciata
    Caricando il cosmo nelle braccia il cavaliere può rapidamente lanciare delle bordate glaciali che, congelando il terreno lungo il tragitto, sfociano poi in ammassi ghiacciati simili a speroni con lo scopo di colpire uno o più avversari dal basso verso l'alto; con il contatto fisico essi esplodono in mille schegge tentando di congelare ciò che toccano. Il lancio con un singolo braccio risulta più rapido e quindi adatto per un attacco di sorpresa, mentre portato con entrambe le braccia perde in celerità iniziale ma ne guadagna in potenza offensiva.
    » Variante Difensiva : il cavaliere invece di propagare a distanza il colpo può generare più rapidamente degli speroni di ghiaccio innanzi e attorno a se per protezione. Qualora l'avversario sia ingaggiato in mischia il cavaliere può rinunciare alla propria azione offensiva e far esplodere verso di esso i costrutti di ghiaccio nel tentativo di sorprenderlo e investirlo così con schegge di ghiaccio, il cui contatto oltre che lacerare potrebbe anche provocare danni da congelamento.

    ζ Icing Death ICE MAKING
    Con tale manovra il guerriero genera una spada di puro ghiaccio la cui lama è affilata quanto i suoi artigli. Tale costrutto richiede una notevole concentrazione percui durante l'utilizzo sia in fase offensiva che difensiva non può utilizzare tecniche combattive differenti. Quando la lama colpisce genera in caso di mancata o non adeguata difesa dei danni da lacerazione, tentando di rilasciare energia cosmica congelante all'interno delle ferite prodotte; molte ferite si prodotto equivale ad un grosso rischio per colui o colei che le subisce!
    » Modalità Difensiva : la spada potrà essere utilizzata per tentare di parare un singolo attacco o per difendere il proprio portatore da un attacco ad area; la lama per volontà del suo creatore può mutare forma ed espandersi divenendo così una piccola calotta di cosmo e gelo con lo scopo di tentare di proteggerlo, per poi tornare alla forma originaria subito dopo.
    » Variante di Creazione : sfruttando un'elsa di spada adeguata a sostenere simili energie il cavaliere è obbligato a crearne solo la lama ed il filo, dovendo così concentrarsi di meno per mantenerla stabile. Gli sarà possibile quindi con la mano libera portare rapidi attacchi con gli artigli della tigre attivi o rilasciare esplosioni di cosmo congelante in combinazione con un fendente della spada.
    In ambedue le forme il cavaliere può decidere in qualsiasi momento di annullare compattezza del ghiaccio per farlo esplodere letteralmente addosso all'avversario, qualora ne sia coinvolto in mischia. E' altresì vero che qualora la lama dovesse rompersi il cavaliere la ripristinerebbe immediatamente fintanto che la tecnica perdura.
    Nota: per creare tale arma, sia essa solo lama o completa di impugnatura, il cavaliere deve sacrificare del tempo! Percui nel medesimo turno può solo crearla e lanciare con essa un attacco oppure difendersi e poi crearla senza attaccare. Nel caso dovesse agire per primo può prendersi il tempo di generare il ghiaccio a guisa di spada e subito dopo lanciare con esso un attacco nel medesimo turno.
    [Tecnica basata su ICE di Alkesander Seraf ©® 2012, su sua autorizzazione per esigenze di trama]

    ζ Ice Age Era del Ghiaccio
    Tramite la lama di ghiaccio creata sull'elsa della spada dei suoi antenati o generato totalmente a guisa di spada, Camille convoglia il proprio cosmo gelido abbassandosi e piantando la punta della suddetta nel terreno. Da quel punto inizierà a propagarsi a 360° un'onda di ghiaccio che tenterà di congelare ogni cosa generando casualmente spuntoni acuminati nell'area d'effetto; lo scopo è tentare di bloccare i nemici presenti congelando le loro estremità e provando magari a ferirli con gli spuntoni così creati, simili a grezze e grossolane spade ad imitazione della stessa Ice.

    ζ Brutal Kosmos COSMO BRUTALE
    Il nome di tale colpo è invero già abbastanza esplicativo. Nessuna tecnica raffinata, nessuna esecuzione collaudata... solo un rapido convogliare di azzurro cosmo e il conseguente rilascio, solitamente seguito da un pauroso urlo. Camille è solito usare la tecnica ereditata dal padre Michèl chiamandola a gran voce in suo nome; è forse il colpo che meglio rivela il reale spirito guerriero ancora sopito del tranquillo giovane. Il god warrior può decidere al momento dell'esecuzione l'entità del rilascio, stringendo a sé le braccia innanzi al petto durante la preparazione... quando queste scatteranno, a seconda della loro posizione l'ondata energetica si propagherà differentemente.
    ad Area: nel caso in cui voglia coinvolgere la maggior area d'effetto possibile allora queste saranno allargate parallele al suolo coi palmi rivolti verso l'esterno; in tal caso si avrà una deflagrazione circolare con centro il guerriero stesso.
    a Cono: se volesse invece ridurre il raggio d'azione per ottenere un potenziale distruttivo leggermente superiore allora le braccia non saranno perpendicolari al corpo, bensì leggermente angolate e protese in avanti... in tale mondo l'esplosione avrà forma conica, con una più ridotta area d'effetto.
    raggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    Il tutto durò un attimo. I maestri di scherma sviluppano uno strano senso, un'estensione del tatto che parte dal palmo della mano e arriva alla punta dell'arma che stanno impegnando. È frequente che durante lo scontro ci sia un momento di tensione crescente in cui le due lame si toccano al limitare del raggio d'azione dei due contendenti. In quelle situazioni chi agisce correttamente vince. Non chi attacca per primo, tutt'altro, ma chi riesce a sentire l'avversario attraverso questo contatto. Se l'avversario comincia un attacco, il maestro può sentire l'inizio del suo movimento attraverso la propria spada, ancora prima che la mano dell'avversario si sia mossa. In quel momento anni di pratica ed esperienza esplodono in un unico movimento fluido che pone fine allo scontro. Musashi definiva quell'attacco come più veloce del pensiero. Lo spirito guerriero ha colpito e vinto prima ancora che la mente razionale se ne renda conto.
    Johanna ovviamente non sapeva nulla di scherma, di sensi e quant'altro. In quell'attimo però, in quel brevissimo effimero istante Johanna sentì attraverso la propria lama l'esistenza della statua mentre mutava. Qualcosa di vivo, non più pietra, che comincia a muoversi e allontanarsi dalla lama della nikana che aveva premuto così forte contro la sua gola. Ma il colpo di Johanna esisteva già da prima che l'orribile bambino tornasse alla esistenza terrena. Ad occhi chiusi Johanna sentì la resistenza contro il suo braccio pulsante e dolorante dalla tensione venire meno. Lo slancio preso dalla sua spada la sbilanciò in avanti ed arrancò per un paio di passi aprendo nuovamente gli occhi per evitare di cadere. La punta della sua lama affondò a terra schizzando acqua in tutte le direzioni. Johanna interruppe il flusso di cosmo in essa e la abbandonò lì, dove rimase ritta a proiettare una lunga ombra.
    Ce l'aveva fatta. Lo capì quando vide la testa rotolare a terra. Guardò poi con una certa soddisfazione la pietra sgretolarsi via dalla sua pelle, ridandole il braccio. Almeno quella cosa era risolta. Guardò Camille, e fece solo in tempo a notare l'espressione che fece prima di venire strattonata via, sentendo uno strano suono cristallino sul bordo della propria armatura.
    Riacquistando stabilità sui piedi Johanna si voltò, per capire che cosa avesse agitato tanto Camille...e per un attimo preferì non averlo fatto. D'un tratto erano comparse dal nulla una infinità di altre creature di pietra identiche a quella che aveva appena ucciso, li avevano circondati senza apparente via di fuga.
    Contrasse la mascella, frustrata.
    Ascoltò il consiglio di Camille e pensò attentamente a quale strada scegliere. Decise che alla fine non c'era tempo di giocarla in modo sicuro e allungare il passo: doveva procedere il più velocemente possibile per salvare la prole della draghessa come aveva promesso. Quindi decise di caricare dritto verso strada che continuava. Così quando il ghiaccio del god warrior cristallizzò l'intera area, Johanna richiuse l'elmo e cominciò a correre.


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    La Battaglia dei Draghi
    Capitolo VII



    Comprendo al volo cosa volesse fare la donna il cavaliere del Nord urlò il nome della propria tecnica.

    ICE AGE!!!

    E fu davvero una nuova era del ghiaccio... ogni cosa prese a congelarsi dopodiché da non si sapeva dove egli aveva estratto una spada fatta di ghiaccio e con essa perforato apparentemente il terreno per creare ovunque attorno spuntoni di gelido ghiaccio con cui intrappolare quelle maledette creature. Johanna iniziò a correre chiudendo il proprio elmo con un sonoro CLANG imboccando l'unica strada apparentemente libera e potenzialmente quindi letale. Sentì solo urlare Camille un'ultima volta verso di lei poi fragore e altro ghiaccio che si andava formando catturando tutto ciò che gli era a tiro.

    -CORRI! SALVA IL CUCCIOLO IO TI PROTEGGERÒ' LE SPALLE-

    La scena che Johanna non vide fu Camille che circondato da quelle creature semi congelate e 'ferite' creò sulle proprie mani una specie di grossi artigli di ghiaccio bestiali... un sorriso strano sul volto mentre lentamente socchiudeva gli occhi.

    °ora la tigre viene a giocare con voi bambini cattivi°

    Ed il cacciatore ebbe il sopravvento sul pacato guerriero.

    Quando Johanna smise di correre si accorse di essere sola. Il paesaggio era cambiato di colpo, tutto distorto e avvolto da grigio fumo. Il cosmo di Camille non più percepibile nonostante la veemenza appena accennata poco dopo il colpo ad area da lui lanciato.

    °SEI IN RITARDO DONNA DEI MARI°

    Una voce melliflua e suadente ma in qualche modo malevola penetrò nel cervello della generalessa.

    °TI HA MANDATO LA PUTTANA ARGENTEA VERO?°

    Il paesaggio si trasformò nuovamente in un lunghissimo corridoio di pietra, fuochi fatui ne indicavano il corso simili a torce poste appositamente per lei. Ad ogni passo una specie di faccia si andava formando sulla roccia seguendo la donna.

    °POVERA FANCIULLA... ANCHE TU MADRE VERO? MI PIACEREBBE CONOSCERE LA TUA BAMBINA°

    Un brivido di gelo percorse la schiena della donna. Il fascino insito in quella voce aveva tradito un accenno di malvagi intenti.

    °MA IO NON TI SONO NEMICO. E NON VOGLIO FARE MALE AL PUPATTOLO DELLA MERETRICE DEI GHIACCI°

    La faccia accennata nella roccia iniziò a palesare una bocca sempre più grande e zannuta.

    °MI SERVE PER VIVERE IN ETERNO E LUI VIVRÀ' CON ME. SARA' CON ME ANCHE QUANDO STUPRERÒ' E DISTRUGGERÒ' IL CORPO MUTILATO DI QUELLA DANNATA AMICA DEGLI UOMINI. VEDI? LI VOGLIO RIUNIRE DOPOTUTTO°

    Una prima crudele risata echeggiò in quel cunicolo. Non nella mente di lei, ma fisicamente tutto attorno.

    °VATTENE. MI BASTA CHE TU CHIEDA PIETÀ'. TI FARO' APPARIRE AI CONFINI DI ASGARD E POTRAI TORNARE DALLA TUA BAMBINA. OH SI LO LEGGO NELLA TUA MENTE, PIÙ' TE NE PARLO E PIÙ' CI PENSI°

    La struttura iniziò a tremare e piccoli detriti presero a cadere.

    °VATTENE. O RESTA E MUORI. CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE DOPO AVERTI DIVORATO E UCCISO ANDRO' A PRENDERE LA TUA FIGLIOLETTA PER DIVERTIRMI CON LEI!!!°

    La strada si divise di colpo in due. Da una parte una luce fortissima e calda, l'immagine diafana della figlia che la salutava. Dall'altra un antro tetro e buio illuminato solo da una lieve luminescenza violacea e in sottofondo il pianto sommesso di un cucciolo di una qualche razza.



    ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
    ζ Allineamento Morale : Legale Buono
    ζ Divinità : Odino
    ζ Schieramento : Asgard
    ζ Casta : God Warriors
    ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
    ζ Armatura : robe di Mizar
    ζ Livello armatura : robe liv.V
    ζ Livello Cosmico : Energia Viola
    ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashiki
    ζ Status Armatura ( indossata ) : intatta.
    ζ Status Psico/Fisico : normale.

    ζ Riassunto azioni : orbene, Camille fuori gioco per lasciarti campo libero ^^ Se ti muovi verso la figlia di Jo senti il pianto crescere in dolore e terrore, se ti avvicini verso l'antro vedrai che l'immagine della bambina che prende letteralmente a bruciare e gridare (scena del Sanctuary Chapter quando Toro sta per morire per il profumo mortale e immagina la bambina che gli ha donato il fiore morire in tal modo). Sappiamo che Johanna non si tirerà indietro e che sa riconoscere l'intimidazione in atto.... se e quando ti inoltrerai nell'antro sentirai gridare la bambina perchè??? e poi niente. Una scarica di freddo non fisico ma spirituale ti colpirà e ti atterrirà per qualche istante. Ti ritroverai poi dentro una caverna semi oscurata. Descrivi le sensazioni, i dubbi, le paure di questa 'fragile' ma cazzuta donna combattente! Come madre come si pone di fronte a quella minaccia? Come guerriera e come donna come si pone difronte alla scelta? Scegli la strada ed entra nella grotta. Appena vi sarai dentro avrai la percezione di qualcuno che ti osserva.... poi dall'alto vedrai cadere con forza il corpo inerme di Camille, apparentemente morto e mezzo pietrificato, gli occhi aperti e vuoti. "E' STATO UNO STOLTO. TU LO SEGUIRAI QUINDI?" la voce non è più nella tua testa ma è reale.





    ζ Corno di Heimllnir: oggetto speciale
    quando Camille soffia nel corno il potere di quest'ultimo si palesa nuovamente: la luce degli occhi del cavaliere si offusca (come durante il Ragnarök per Michèl, precedente dententore) e questi può agire solo sulla base degli altri sensi sorretti dal suo cosmo; cosmo che per un breve momento, ovvero per la durata di tre (3) post, ottiene un innalzamento rapido e inaspettato (effetto simile all'abilità Cosmo Straordinario) permettendo al cavaliere di spingersi fino al limite del proprio reale potere. Al termine di ciò inizierà a riacquistare la vista e per un (1) post sarà affaticato a causa del grosso sforzo, la vista tornerà al meglio solo nel turno o post successivo Monouso ad Incontro.

    ζ Elsa di ICE: oggetto normale
    per meglio dire ciò che resta della spada del casato Stark. Di Ice infatti rimane solo l'elsa sul cui manico vi è ancora inciso in un piccolo anello d'oro bianco la scritta "Winter is coming"; dono di Edward Caliban Stark al giovane cavaliere essa può essere utilizzata per facilitare l'attuazione di una notevole tecnica utilizzata dai maestri del ghaccio; come il suddetto Edward ora Camille la può infatti utilizzare per generarvi sopra una lama di puro ghiaccio azzurro con la quale combattere e in alcuni casi anche difendersi. Dono prezioso soprattutto simbolico, essa è custodita gelosamente, assieme al magico corno, dal coraggioso ragazzo.

    ζ Ratatoskr: companion
    è il divino messaggero che viveva sull'albero Yggdrasill, latore di messaggi fra il serpente Níðhöggr che ne risiedeva alla base e la grande Aquila che vi viveva sopra. Durante gli eventi del Ragnarök in cui incontrò i cavalieri di Odino decise di accompagnare il gigantesco Michèl, non si sa se per amicizia sincera o mero capriccio. Con l'entrata in scena di Camille il divino scoiattolo ha deciso di passare parecchio del suo tempo con il giovane, nella vana speranza che cresca più saggio e attento dello scapestrato genitore.


    ζ Supreme Ice Lord Ghiaccio Straordinario
    Discendente del ramo asgardiano degli Stark, Camille è l'ultimo erede della secolare tradizione della manipolazione delle energie fredde; saltando stranamente suo padre questa si è rivelata in tutto il suo potere nel giovane ragazzo, la cui vita è mutata per sempre a seguito del risveglio del cosmo e la scoperta dei poteri in esso celati. Come i suoi antenati, fra cui quello stesso Edward Caliban Stark tornato alla vita come specter e divenuto poi suo mentore, egli padroneggia la nobile e difficile arte di rallentare il moto degli atomi fino a portare la materia al congelamento. Il cavaliere di Asgard può manipolare il ghiaccio come desidera, sia sotto forma di gelide correnti d'aria, a guisa di sfere esplosive e perfino come potente lama affilata. Dopo aver superato una durissima prova egli è stato benedetto dal dio Ullr, il quale ha donato nuovo potere al suo Ghiaccio rendendolo più forte che mai! Ora Camille è in grado di accumulare maggior energia gelida del normale ed utilizzarla con minor sforzo rispetto a prima; ciò rende ancora più letali i suoi attacchi che saranno sempre lanciati al massimo del suo potenziale.

    ζ Tiger's Step Agilità Straordinaria
    Le movenze del cavaliere sono degne dell'antico predatore felino che incarna. Egli può spostarsi fino ai limiti della velocità concessagli dal proprio cosmo, rendendo così difficile seguirne rapidi movimenti perfino a chi nel cosmo gli è pari se privo di abilità propedeutiche come la medesima agilità o i sensi acuti. Tale movimento può creare l'effetto conosciuto come immagini residue le quali simili a ologrammi possono confondere gli avversari sulla reale posizione del cavaliere; in alcun modo non si tratta di illusioni e non permettono di schivare un attacco, semplicemente vengono creati con spostamenti a velocità massima e riproducono l'esatto movimento del cavaliere.

    ζ Manashiki Settimo Senso
    Questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo l'insuperabile Velocità della Luce [Sbloccabile ad Energia Viola].

    ζ Behind the Words Telepatia
    Capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole GdR-Only.


    ζ Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre
    Tecnica storica del cavaliere di Mizar consiste nel condensare ghiaccio sulle dita, all'altezza fra la prima e seconda falange, a guisa di acuminati artigli di bianco splendore. Tali costrutti perdurano per tutta la sola durata dell'attacco e qualora li volesse usare nuovamente devono essere da lui riplasmati. Il cavaliere tempesterà con un elevato numero di colpi il corpo degli avversari presenti nella zona d'effetto, mirando soprattutto a quelle parti del corpo non debitamente protette e per questo più facilmente raggiungibili. I danni causati in tale maniera sono di lacerazione inoltre in ogni punto colpito si formerà del ghiaccio che causerà danni da congelamento, per poi rompersi alla fine dell'attacco. La potenza di impatto potrebbe essere tale, in caso di inadeguata difesa o dislivello cosmico, che i malcapitati così colpiti potrebbero essere scaraventati verso l'alto per poi cadere rovinosamente a terra.

    ζ Blue Impulse In nome dei ghiacci eterni di Asgard
    Il cavaliere del Nord espande il proprio cosmo portandolo alla più bassa temperatura possibile; dietro di lui si generano costrutti simili ad iceberg a causa dell'ammasso di energia congelante ottenuto. Egli convoglia poi il colpo in una grossa sfera di azzurro ghiaccio, lanciata contro il bersaglio una volta raggiuntolo esplode tentando di congelare ogni cosa presente nell'area d'effetto e aggiungendo a ciò danni causati dalla deflagrazione e conseguenti schegge di ghiaccio ivi prodotte. Anche questo colpo potrebbe scaraventare in aria il nemico qualora lo subisca in pieno. I danni prodotti sono così da congelamento e fisici a causa dell'esplosione generata.

    ζ Asgardian Rain Colpisci pioggia gelida!
    In onore delle infinite tempeste di neve che sferzano le terre del Nord il cavaliere ha forgiato tale impetuosa tecnica. Il protetto di Mizar genera numerose sfere di ghiaccio blu grandi quanto il suo pugno per poi lanciarle verso l'alto e farle piombare in modo casuale sull'area d'effetto della tecnica; tali sfere dopo un contatto fisico qualsiasi esplodono in bordate di ghiaccio generando altresì pericolose schegge che possono ferire i presenti. Per il numero e la casualità dello loro traiettoria di caduta divengono un complicato assalto da evitare appieno, poiché anche senza contatto diretto le limitate ma numerose esplosioni congelanti possono causare notevoli problemi a coloro che non si ritrovano in grado di difendersi correttamente.

    ζ Icing Trap Trappola ghiacciata
    Caricando il cosmo nelle braccia il cavaliere può rapidamente lanciare delle bordate glaciali che, congelando il terreno lungo il tragitto, sfociano poi in ammassi ghiacciati simili a speroni con lo scopo di colpire uno o più avversari dal basso verso l'alto; con il contatto fisico essi esplodono in mille schegge tentando di congelare ciò che toccano. Il lancio con un singolo braccio risulta più rapido e quindi adatto per un attacco di sorpresa, mentre portato con entrambe le braccia perde in celerità iniziale ma ne guadagna in potenza offensiva.
    » Variante Difensiva : il cavaliere invece di propagare a distanza il colpo può generare più rapidamente degli speroni di ghiaccio innanzi e attorno a se per protezione. Qualora l'avversario sia ingaggiato in mischia il cavaliere può rinunciare alla propria azione offensiva e far esplodere verso di esso i costrutti di ghiaccio nel tentativo di sorprenderlo e investirlo così con schegge di ghiaccio, il cui contatto oltre che lacerare potrebbe anche provocare danni da congelamento.

    ζ Icing Death ICE MAKING
    Con tale manovra il guerriero genera una spada di puro ghiaccio la cui lama è affilata quanto i suoi artigli. Tale costrutto richiede una notevole concentrazione percui durante l'utilizzo sia in fase offensiva che difensiva non può utilizzare tecniche combattive differenti. Quando la lama colpisce genera in caso di mancata o non adeguata difesa dei danni da lacerazione, tentando di rilasciare energia cosmica congelante all'interno delle ferite prodotte; molte ferite si prodotto equivale ad un grosso rischio per colui o colei che le subisce!
    » Modalità Difensiva : la spada potrà essere utilizzata per tentare di parare un singolo attacco o per difendere il proprio portatore da un attacco ad area; la lama per volontà del suo creatore può mutare forma ed espandersi divenendo così una piccola calotta di cosmo e gelo con lo scopo di tentare di proteggerlo, per poi tornare alla forma originaria subito dopo.
    » Variante di Creazione : sfruttando un'elsa di spada adeguata a sostenere simili energie il cavaliere è obbligato a crearne solo la lama ed il filo, dovendo così concentrarsi di meno per mantenerla stabile. Gli sarà possibile quindi con la mano libera portare rapidi attacchi con gli artigli della tigre attivi o rilasciare esplosioni di cosmo congelante in combinazione con un fendente della spada.
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    Tramite la lama di ghiaccio creata sull'elsa della spada dei suoi antenati o generato totalmente a guisa di spada, Camille convoglia il proprio cosmo gelido abbassandosi e piantando la punta della suddetta nel terreno. Da quel punto inizierà a propagarsi a 360° un'onda di ghiaccio che tenterà di congelare ogni cosa generando casualmente spuntoni acuminati nell'area d'effetto; lo scopo è tentare di bloccare i nemici presenti congelando le loro estremità e provando magari a ferirli con gli spuntoni così creati, simili a grezze e grossolane spade ad imitazione della stessa Ice.

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    Il nome di tale colpo è invero già abbastanza esplicativo. Nessuna tecnica raffinata, nessuna esecuzione collaudata... solo un rapido convogliare di azzurro cosmo e il conseguente rilascio, solitamente seguito da un pauroso urlo. Camille è solito usare la tecnica ereditata dal padre Michèl chiamandola a gran voce in suo nome; è forse il colpo che meglio rivela il reale spirito guerriero ancora sopito del tranquillo giovane. Il god warrior può decidere al momento dell'esecuzione l'entità del rilascio, stringendo a sé le braccia innanzi al petto durante la preparazione... quando queste scatteranno, a seconda della loro posizione l'ondata energetica si propagherà differentemente.
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    L'aria gelida dell'attacco di Camille accarezzò l'armatura di Johanna mentre questa correva avanti, lungo il sentiero più pericoloso tra quello proposto, per evitare di perdere altro tempo prezioso.
    Continuò a correre, percorrendo diversi metri ad ogni falcata mentre il paesaggio scorreva attorno alle lenti del suo elmo come un tunnel, fino a quando si rese conto di essere sola. Non sentiva più il grande cosmo di Camille che fino a quel momento l'aveva sospinta in avanti come il vento fa con una nave a vela. Era sparito, eppure non si era allontanata così tanto in quei pochi secondi di corsa da cavaliere. Si fermò di schianto, facendo scivolare le suole degli stivali metallici sul terreno. Spostò il baricentro in basso per evitare di cadere e si fermò definitivamente.
    Una volta ritrovato l'equilibrio si guardò intorno, notando solo in quel momento come l'ambiente circostante fosse mutato del tutto, filtrato da una spessa coltre di fumastro grigio. Nulla, non riuscì a distinguere nessun particolare del sentiero che aveva percorso fino in quel momento. Syphon si mise all'erta nel retro della sua mente, avvertendola con un pizzicore di fare attenzione. Oltre a quel pizzicore una voce, ma non era quella di Syphon. Johanna non ci mise molto a capire che finalmente il Dracolich aveva deciso di farsi sentire, anche se non si era presentato direttamente a lei. Piuttosto che affrontarla direttamente, il mostro aveva deciso di invadere la privacy della sua mente ed ingannarla. Quello che prima era solo uno scenario nebbioso si trasformò, modificandosi e prendendo forma mattone per mattone diventando un unico corridoio chiuso e illuminato da inquietanti luci fluttuanti. Non avendo nessun'altra direzione in cui mandare la propriamente, mancando di adeguati poteri in quell'ambito, Johanna non poté fare altro che seguire il corridoio per vedere dove l'avrebbe condotta. Per quel che ne sapeva poteva anche essere rimasta ferma in quel punto e il camminare era solo una menzogna.
    Continuò ad avanzare, con i pugni lungo i fianchi senza voltarsi a guardare la faccia che la seguiva e parlava. Ci era abituata, ne era stufa. Era stanca di nemici che possono entrare nella sua mente, convinti di poter usare tutto quello che trovano come se fosse roba loro. Era successo durante l'attacco ad Atlantide, quando lo spectre minacciò sua figlia. È successo durante l'armageddon, quando il leviatano gli fece vedere la visione di suo marito. In quel momento aveva ceduto veramente. Dio solo sa quanto si era sentita debole e vulnerabile in quel momento, abbracciata alla menzogna dell'uomo che amava nella bocca di una bestia corrotta. Per un attimo aveva pensato di lasciarsi andare, morire tra le braccia di Brandon. Poi si era ripresa, aveva ricordato che le ragioni per vivere superavano quelle per morire e ne era uscita. Ogni volta che usciva da questi inganni era sempre più stanca, sempre più provata nella mente e nel corpo, per il massimo di contatto umano negli ultimi anni è stato un misto di artigliate, pugni calci e bordate di cosmo. Era stanca, ma continuò a camminare quasi meccanicamente lungo il corridoio come un unico fascio di nervi muscoli e orialco mentre gli sproloqui e le minacce del dracolich continuavano. Syphon osservò il tutto in silenzio.
    Johanna era la prima donna a unirsi alla Khala e mettersi in contatto con il vero Seadragon, piuttosto che scimmiottare tempi di cui non aveva idea indossando una armatura come un burattino, e ne era colpito. Johanna era una guerriera come mai ne aveva viste nei tempi del mito. Costretta dalle circostanze ad indossare l'armatura che un tempo era sua, non si era mai tirata indietro, anche a costo di morire. Fino a che il cosmo del drago del mare avrebbe continuato a scorrere nel suo corpo, Johanna sarebbe andata avanti...ma Syphon non la considerò una cosa positiva, perché Johanna non era un soldato, non ragionava in quel modo. Poco la differenziava da chi segue ciecamente gli ordini, finché il risultato finale era la sopravvivenza di sua figlia. No, Johanna non era un soldato. Johanna era un'arma, pronta a sbattere contro scudi ed armature fino a perdere il filo e ancora oltre. Johanna era una spada.



    Il suo corpo è fatto di spade
    Il tunnel cominciò a tremare, frammenti di mattoni e roccia ticchettarono sull'elmo e sugli spallacci, ricoprendola di una finissima coltre di polvere rossastra. Johanna continuò a non guardare la faccia sul muro, anche se la sua schiena era un unico blocco di muscoli tesi per i brividi.
    Il suo sangue è di ferro ed il suo cuore di vetro
    La strada si divise in due. Johanna spostò lo sguardo entrambe le direzioni. Dalla prima veniva luce calda, nella quale vide la sagoma di Diana che la salutava. Da un lato le fece piacere rivedere con i propri occhi la figura di sua figlia, le ricordò ancora una volta per cosa combatteva. Dall'altro si sentì insultata per una cosa così banale. Nell'altro cunicolo vi era tenebra e paura, e il pianto di qualcosa che non era umano.
    È sopravvissuta ad infinite battaglie.
    Cominciò a correre. La finta Diana cominciò a piangere, un suono che Johanna non era capace di sopportare anche se solo una illusione. Era stanca. Non ce la faceva più. Voleva tornare ad Atlantide, togliersi l'armatura e passare un mese intero a piangere nella sua stanza, senza che nessuno venisse a ricordarle il suo dovere.
    Senza mai ritirarsi
    Si sentiva soffocare. Aprì l'elmo e lasciò che la falsa aria della corsa le accarezzò il viso, ricordandole il freddo della lacrima che scendeva lungo la guancia.
    Senza mai uscirne vittoriosa
    Continuò a correre verso il buio mentre le grida di Diana si spegnevano nella sua mente e il buio della grotta la avvolse, penetrandole nell'anima come il freddo più intenso. Con un verso strozzato cadde a terra, rotolando per qualche metro dato l'impeto della sua corsa.
    La portatrice giace qui sola
    Si mise in ginocchio aiutandosi con le mani e pestò con forza il piede per alzarsi di scatto. Qualcuno la osservava dal buio. Johanna allargò le braccia e creò due grosse sciabole di corallo dalla lama spessa un dito, rosse come il sangue e lunghe fino a terra.
    Forgiando ferro su di una collina di spade
    Qualcosa cadde dall'alto, rovinando a terra. Era Camille, immobile, con vaste zone di pietra diffuse sul suo corpo esanime. Johanna non mutò la posizione, non si mosse, rimase lì a braccia allargate con le due grosse e rozze spade che sfioravano il terreno.
    Perciò la sua vita non ha significato
    Johanna inspirò profondamente.
    L'elmo della scale di Seadragon si richiuse con uno scatto metallico mentre Johanna fece scivolare avanti il piede sinistro puntando in avanti la spada di quel lato, sollevando la destra all'altezza della guancia con la lama parallela al terreno. Il cosmo di Johanna si incendiò tanto violentemente da rendere visibili i circuiti di orialco che percorrevano la sua carne attraverso l'armatura.

    FATTI AVANTI!

    Questo corpo è fatto di infinite spade

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    Johanna Derham
    Sea Dragon [VI] - Energia Blu

    Stato fisico -

    Riassunto azioni -

    Abilità -

    Tecniche -
     
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    sZ0Hfuf La Battaglia dei Draghi

    up-scale per Johanna

    post VIII



    Dal nulla apparve di colpo la creatura. Ma non era qualcosa di fisico, era più una sorta di presenza. Oscurità palpabile e malevole. Ovunque. Anche dentro le stesse carni di Johanna sembrava potersi insinuare. Poi del cosmo oscuro si addensò in un punto della grotta, una sorta di sbuffo di fumo nero con striature rosso fuoco... assunse per un attimo la forma di una bocca maligna e mostruosa per poi scagliarsi contro la donna.

    "HAI GIA' PERSO DEBOLE CREATURA!"

    Due sfere infuocate sembrarono imitare quelli che un tempo dovevano essere stati gli occhi di quell'essere. L'ammasso si gettò su di lei, era enorme, avrebbe potuto inglobarla completamente e ingoiarla fosse stato fisico! In quell'attimo di apertura La donna notò uno scintillio nella parte più profonda di quell'antro... sembrava una piccola colonna di debole luce, ghiaccio forse? Ma cos'era quella macchia scura dentro di essa? Una forma rannicchiata come... come un cucciolo? Non potè prestare attenzione ad altro. Il mostro era su di lei!

    gbVWvCJ
    Narrato • "parlato"°pensato°°telepatia°

    ANGOLO DEL GAME MASTER

    Note ed Eventuali • perdono per l'immenso ritardo, vediamo di dare degna conclusione!

    Cosa Accade • è un attacco spirituale + cosmo (oscuro) questo, una bella botta... se non hai difese adeguate è come se ti passasse attraverso un treno in corsa facendoti male all'anima in una maniera devastante. E' freddo puro, malvagità pura. Ma vedi comunque la colonna che si illumina brevemente. Dopo l'attacco l'ammasso di fumo nero rimane innanzi a Jo. puoi provare a toccarlo ma ti dico già che qualsiasi colpo tu possa portare colpisci solo aria XP e quando provi a colpirlo (a vuoto) vedi che la colonna si illumina debolmente.e' ad una cinquantina di metri da te quindi nel tuo possibile raggio d'azione. Ogni riferimento a Seath FORSE è voluto u.u Gestisci nel tuo post la difesa e l'attacco a vuoto. Hai un attimo di tempo poi per provare qualcosa prima che la nube si addensi e ti aggredisca di nuovo u.u





     
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