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Oneiros l'eterno, Il Tessitore di Sogni.
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Seduto nella grande sala del trono di Winterfell Edward attendeva che il giovane cavaliere di Asgard facesse la sua comparsa. Molte erano state le peregrinazioni affinché l'ultimo lupo degli Stark potesse tornare alla vita. Un figlio dei ghiacci nato tra i ghiacci. Edward aveva oramai lasciato da tempo le sue faccende mortali. Era sovrano di un altro regno forgiato a immagine e somiglianza della terra dei suoi avi ed era al servizio di un dio crudele ma a suo modo giusto. Se di servizio si poteva parlare. Il cuore dello Stark non apparteneva ad Hades più di quanto non potesse appartenergli il controllo sui ghiacci eterni del nord. E ora che la Spada Sacra pendeva al suo fianco persino un dio avrebbe dovuto valutare cautamente uno scontro con lui.Dove sei giovane principe?
Carezzava l'elsa della spada osservando Ice che si stagliava conficcata nel suolo perfettamente scolpita nel più duro dei geli. Quell'arma aveva sempre rappresentato il potere del suo casato. E se davvero voleva passarlo ad un degno erede questo doveva dimostrarsi degno di impugnarla."THE MAN WHO PASSES THE SENTENCE SHOULD SWING THE SWORD"
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.Narrato. | -parlato- | °pensato° | °telepatia° | "parlato altri" | "Ratatoskr"
Il Principe
Capitolo I
Camille entrò poco dopo nella sala in cui lo attendeva l'antenato. Era appena tornato dal capezzale del padre, che ora riposava ancora provato dell'estremo sacrificio a cui si era esposto. Non si erano mai conosciuti eppure attraverso il cosmo Michèl non ridiede solo la vita al figlio ritrovato, ma anche la sua memoria, le sue sensazioni, le sue gioie e dolori. Camille, l'aveva odiato nonostante la madre sempre avesse difeso il ricordo del genitore mancante. Eppure da ragazzo nobile e di buon cuore quale era non poté non sciogliersi dopo aver condiviso col nerboruto genitore la sua stessa vita. Non si erano ancora parlati ma quei due erano inevitabilmente legati da un profondo amore che andava al di là di ogni cosa, le stelle e Odino avevano plasmato tale amore.
-eccomi, mio padre dorme ancora... non vi è quasi più traccia di cosmo in lui. E' come se mi avesse donato ogni goccia del suo potere... mi ha dato la vita due volte e nemmeno avevamo scambiato una parola o uno sguardo-
Strinse il pugno e del gelo fuoriuscì da esso. Ancora non era in grado di controllare il suo nuovo potere, era qualcosa di strabordante e quasi galvanizzante che rispondeva ad ogni moto, desiderato o meno, del suo cuore.
-Sir Edward insegnami a controllare questa forza... devo ripagare il debito di gratitudine che ho con voi due. Non fosse stato per te sarei già morto senza poter cambiare il mio destino! E non fosse stato per il nobile sacrificio di mio padre la bara di ghiaccio sarebbe stata la mia ultima dimora!!!-
Si inginocchiò mantenendo il capo alto in direzione dell'uomo del Nord.
-ti supplico! Ho vissuto una vita da essere debole e malato, insegnami a divenire quel possente guerriero che era mio padre e la nostra genia tutta! Gli Stark e Asgard sono tutto ciò che mi rimane, voglio difenderli a costo della mia vita!-
L'impeto che infuse in ogni sua parola era degno di ammirazione. Quel giovane gracile e debole era ora divenuto una potenziale tigre dagli affilati artigli! Ma un grande potere senza alcun controllo era inutile e dannoso soprattutto per colui che lo brandiva.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
ζ Allineamento Morale : Legale Buono
ζ Divinità : Odino
ζ Schieramento : Asgard
ζ Casta : God Warriors
ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
ζ Armatura : robe di Mizar
ζ Livello armatura : robe liv.IV
ζ Livello Cosmico : Energia Viola
ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashikiraggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltàLayout by IchigoRuleZ - Graphic Art by ~S i x ter ©® 2013
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Aveva le caratteristiche giuste. La volontà di superare ogni ostacolo unita all'umiltà di conosce i propri limiti. A quel ragazzo avrebbe insegnato ad essere prima un cavaliere e poi un re. Il Re del Nord. Si alzò lentamente dal trono sfilandosi l'elmo della cloth e mostrando la corona di ghiaccio contenente l'anima dannata di Joel. Il caduto cavaliere di Gemini era stato il suo piu grande nemico e al contempo, per certi versi, l'artefice del suo ritorno.Ti insegnerò giovane guerriero. Insegnerò alla tigre a cacciare e combattere come farebbero i lupi del nord. E infine se ne sarai degno questa sarà tua.
Estrasse da una sacca nascosta dal pesante mantello di pelliccia una corona di acciaio intarsiata d'oro. Sulla fronte due lupi rampanti si innalzavano reggendo una gemma di colore azzurro.Questa è la corna di Winterfell, simbolo della reggenza degli Stark. Il trono che ti spetta per diritto di nascita.
Estrasse con un fluido movimento la Sword of Ancestor che sfrigolò di fulgido potere. Un'aura azzurra la circondava mentre il cavaliere di Giove la roteava in aria.Prima di tutto vediamo come te la cavi nella scherma. Impugna Ice ragazzo. Mostrami i tuoi artigli.
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Il Principe
Capitolo II
Quando Edward si sfilò il diadema dell'armatura Camille poté rivedere la famosa corona di ghiaccio, quella corona tanto cara all'antico parente di cui conosceva ancora ben poco. Fu la seconda corona ad attrarre la sua attenzione, un diadema leggero non in freddo ghiaccio ma d'oro e acciaio su cui svettavano due lupi rampanti reggenti una gemma azzurro cielo. Quella era la promessa di Edward, il destino di Camille, ultimo degli Drakoga, il casato asgardiano derivante dagli Stark di Winterfell; sorrise mestamente il giovane... un regno senza sudditi ormai fuori dal tempo, un'epoca la loro che forse mai avrebbe permesso la restaurazione si tale retaggio.
-sir Edward, sai bene che non ho velleità di comando... onorerò il nostro casato ma non credo vorrò mai divenire qualcuno atto a comandare gli altri-
Infine l'uomo sfilò la spada di potere che recava sempre con se da diverso tempo; essa sfrigolò di energia, un'energia azzurra come il ghiaccio eterno che andò poi ad avvolgere l'intero corpo del cavaliere. Era iniziata la lezione, le parole avevano ceduto ai fatti.
-va bene.... maestro-
Impugnò l'elsa priva di lama, un dono strano e apparentemente inutile eppure ricolmo di significati. Edward aveva insegnato al giovane a plasmare il ghiaccio proprio sopra di esso potendo creare una lama in alcuni casi più forte dell'acciaio e sicuramente più malleabile.ICE MAKING
Camille inspirò profondamente, poi una luce azzurra fioca avvolse la mancina mentre ove vi era stata una lama di duro acciaio iniziava a crearsene una fatta di puro ghiaccio plasmato dalla volontà del giovane. Quando questa raggiunse una lunghezza attorno agli ottanta centimetri circa Camille addensò ghiaccio sul piatto rendendola grossa e un po tozza ma sicuramente potente. Nonostante la nuova forza derivante dal cosmo risvegliato dal generoso genitore il ragazzo fece ruotare goffamente la lama trovandola troppo pesante e ingombrante.
-mmh... ho fatto un po di scherma da ragazzino, non riesco a maneggiarne una cosa così grande...-
Socchiuse gli occhi spezzando il ghiaccio creato e provando a riforgiare una lama più adatta alla sua agilità ora potenziata dal cosmo. La nuova spada più sottile e grezza sembrava quasi viva, pulsava il ghiaccio che la componeva quasi rispondesse ai moti d'animo del giovane. Camille tirò alcuni fendenti a vuoto per testarne la resistenza, la lama non sembrava mantenere una forma totalmente rigida ma si adattava alle movenze della mano del suo creatore.
-ecco, non è bella a vedere ma mi sembra perfetta per me-
Poi d'un fiato fu innanzi ad Ed, diede un colpo di taglio, parallelo al suolo, torcendo busto e braccio sinistro fino al massimo. Il suo istinto voleva spezzare la lama poco prima che impattasse contro quella del maestro per poi riforgiarla una volta sopra la spalla sinistra e menare così un affondo dall'alto verso il basso ricreandola di colpo. Era un azzardo ma dopotutto doveva tentare assolutamente se voleva imparare davvero a combattere. Il suo corpo rispondeva come non mai, era flessuoso e potente, rapido e preciso; dopo anni passati in preda a dolori e malori era splendido financo inebriante sentirsi così! La sua mente sempre sveglia e affilata ora possedeva uno strumento da far muovere realmente come voleva. Non poteva chiedere di meglio per cominciare.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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Non poteva negare che il ragazzo avesse dei numeri. Lo vide muoversi veloce verso quasi rasentando il limite della velocità della luce. La sottile spada di ghiaccio che saettava nell'aria. I movimenti erano precisi e rapidi ma anche grezzi e troppo ampi per essere realmente efficaci. Inoltre mentre avanzava anziché tenere il braccio disteso lo ritrasse per aumentare l'esplosività del colpo. Gli basto una rapida parata di terza per portare il primo colpo fuori traiettoria. Quando la lama della spada si spezzò capì quali erano le reali intenzioni del giovane. Scattò all'indietro sfruttando la sua superiore accelerazione e tagliò in due la nuova lama con l'indistruttibile filo della Sword of Ancestor.Non male, ma questo tipo di azioni vanno portate in maniera diversa ragazzo.
Rinfoderò la spada sacra per estrarre un impugnatura simile a quella dl giovane principe. Una larga e spessa lama di ghiaccio si formò a partire dall'elsa finemente decorata.Lascia che ti mostri come si usa quell'arma.
Scattò in avanti facendo partire, con un colpo dal basso verso l'alto una sottilissima polvere di ghiaccio che avrebbe dovuto offuscare la vista all'avversario. Poi richiamando la lama eseguì un letale fendente laterale all'altezza della vita del giovane asgardiano. Il colpo, come quello eseguito poco prima da Camille era solo un diversivo. La lama si spezzo facendolo andare a vuoto. Ma a differenza della spada della tigre, l'estremità caduta dalla lama del lupo esplose in milioni di frammenti, ancora una volta votati a disorientare il bersaglio. A quel punto mentre balzava all'indietro Edward ricreò la lama facendola allungare oltre la sua naturale portate, eseguendo un potente affondo dalla lunga distanza.L'inventiva è tutto per un custode dei ghiacci. Non dimenticarlo mai.
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Capitolo III
L'antenato ci mise un istante a comprendere le sue intenzioni ed evitare l'attacco, per poi scattare indietro e tagliare con un sol colpo la lama di ghiaccio del giovane.
°dannazione°
Inveì dentro di se il povero Camille, arrabbiato soprattutto con la propria inesperienza. Tutta l'arte della guerra che possedeva la doveva al dono del padre, dal canto suo doveva farne ancora di strada per dimostrarsi degno di essere cavaliere sacro di Odino. Edward mise quindi via la spada per estrarre un'elsa priva di lama simile ad Ice e crearvi sopra un filo di ghiaccio resistente. Scattò quindi avanti portando apparentemente un colpo dal basso dal quale si diffuse una sottile polvere di ghiaccio atta probabilmente ad ottenere quell'effetto sperato dal giovane nella sua precedente. Camille fece appena a tempo a richiamare nuovamente Ice per difendersi.ICE MAKING!
La lama si ricreò non sufficientemente in tempo per bloccare il vero colpo, ovvero un taglio laterale ottenuto dall'antico guerriero richiamando la lama e riplasmandola con la propria volontà. Se fosse stato portato fino in fondo Camille probabilmente sarebbe stato tagliato in due all'altezza della vita.
°dannazione dannazione!°
Quella parola era il suo mantra quando si sentiva sotto pressione. Si sentì perduto per un istante ma infine capì cosa volesse insegnargli il maestro; invece di tagliare la lama di ghiaccio si spezzò e la parte caduta a terra esplose letteralmente in mille frammenti, occultando poi il vero attacco dello Stark. Camille comprese, anche se con un po di affanno, il tutto comandando ad Ice di assumere la forma di calotta innanzi a se; non potendo vedere bene cosa stesse facendo l'uomo si adoperò per una difesa a più ampio respiro. Fece bene poichè l'attacco venne portato sulla distanza con una lama allungata e totalmente fuori standard per una spada! La calotta si frantumò all'impatto sbalzando Camille qualche metro indietro mentre Edward gli impartiva la lezione sull'inventiva.
-per gli dei... ora vediamo se ho imparato qualcosa!-
Con spirito rinnovato la lama tornò integra mentre la futura tigre di Asgard si alzava di scattò pronto a combattere. Corse incontro all'uomo tirando due fendenti sul terreno che invece di fermarsi presero a correre incontro a questi come una sorta di onde di ghiaccio taglienti! Camille in mezzo ad esse cercò di smettere di pensare in modo consueto lasciando libertà totale alla sua fantasia; il ghiaccio avrebbe risposto, il ghiaccio avrebbe capito e agito... con questa convinzione in mente si preparò all'attacco. Quando fu relativamente vicino alzò la lama che si allungò parecchio flettendosi per poi lanciarla come una sorta di frusta verso Edward, ma invece di arrivare completamente in mischia ricolpì il terreno facendola apparentemente abbattere a poca distanza dai piedi dello specter. Invece di rompersi però la lama si ricreò partendo con un attacco diretto dal basso verso l'alto in direzione del petto dell'uomo; intanto le due onde erano esplose in uno sciame di frammenti innanzi a questi un attimo prima, per provare a confonderne ulteriormente la vista.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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Stava cominciando a muoversi bene. Veloce, determinato e sopratutto improvvisando al momento. E grazie a questo le sue offensive si facevano visibilmente più veloci e imprevedibili. Lo vide fendere il terreno generando due ondate di ghiaccio per poi balzare in aria come una tigre che si prepara a ghermire la preda. E a giudicare dal cosmo che ardeva alle sue spalle questa volta intendeva fare sul serio.E sia. Passiamo al livello successivo.
Ad un comando del suo creatore la spada di ghiaccio si frantumo in decine di migliaia di frammenti poco più grandi di un petalo di ciliegio. Lucenti e affilati sembravano danzare nell'aria innanzi a lui. Quando l'affondo di Camille si infranse sul terreno per trasformarsi in un letale spuntone i petali di ghiaccio si condensarono in un solido scudo ghiacciato che ebbe gioco facile sull'offensiva nemica. Il cosmo del Princeps ora ardeva al suo massimo rivelando tutta la sua glaciale e sconfinata potenza.Ora cominciamo a ragionare. Anche se sei ben lontano dal padroneggiare la maestria dei ghiacci di un vero Stark.
Con gesto della mano scagliò verso il suo erede, in turbinio di riflessi luminosi, quella tempesta di gelidi petali. Come le lame di un rasoio avrebbero ghermito il loro bersaglio, inseguendolo ovunque questo avesse tentato di nascondersi. Questo il potere della criocinesi. Che unito al cosmo gelido del guardiano di giove e alla sua secolare esperienza rendevano quella carica una nemica mortale per qualunque cavaliere."THE MAN WHO PASSES THE SENTENCE SHOULD SWING THE SWORD"
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Capitolo IV
Il divario di forza era evidente, era palese fin da prima dell'inizio dello scontro. Ma Camille sapeva che il suo antenato non aveva rischiato la propria vita e quella dell'erede Michèl per nulla, non fosse stato certo che un giorno anche sarebbe stato degno del titolo di Lord del Ghiaccio. L'offensiva dell'antico guerriero fu sublime e brutale al contempo, molteplici schegge comandate dalla sua ferrea volontà che parevano muoversi similmente a petali di ciliegio mossi dal vento, un vento terribile ed inesorabile.
°questa dunque è la maestria dei ghiacci???°
Pensò rapidamente prima di concentrarsi sulla difesa. Difesa già ma quale? Provò a muoversi sfruttando tutta la velocità che il suo cosmo gli donava ma sembrava vana come scelta, le schegge lo seguirono ed alcune presero subito a colpirlo.
-ouch!-
Le prime ferite iniziarono a spillare sangue, doveva fare qualcosa. Sapeva che Edward non avrebbe mai portato un attacco al massimo potenziale contro il proprio unico erede privo inoltre di armatura... ma sapeva anche che non gli avrebbe concesso alcun onore se non si fosse dimostrato adatto al compito di perorare la causa degli Stark. Si fermò quindi inspirando e riformando la lama di Ice innanzi a se, non si sarebbe difeso semplicemente, no non era questo che voleva insegnargli Edward, non era questa la volontà del ghiaccio. La vera volontà del ghiaccio degli Stark era colpire il nemico, sempre, continuamente, anche e soprattutto quando poteva sembrare un'azione disperata. Un lieve sorriso si formò sul bel viso del giovane, sua madre sarebbe stata orgogliosa di lui oppure l'avrebbe preso a schiaffi. Poco contava, lei era morta, lui era vivo, con il suo antenato, con suo padre: l'unica famiglia che potesse mai desiderare.
-non mi difenderò Ed.... io attaccherò!!!!!!!!!-
La lama divenne grossa e tozza, sfruttando la naturale ed immensa agilità propria della sua stella unitamente con la velocità luce prese a fendere ogni singolo innaturale petalo di ghiaccio che gli si faceva incontro. Nonostante il cosmo del suo antagonista fosse trattenuto il divario nel forgiare il ghiaccio era terribile; per ogni ondata bloccata ve ne era una che passava e di striscio o meno feriva e lacerava le carni del giovane. Ma questi non si fermò, non arretrò più di un solo millimetro, fermo nella sua posizione che di guardia non aveva nulla. Attacco, mero attacco contro quella moltitudine di piccoli insidiosi e potenziali assassini. Quando la baraonda fu cessata Camille era sporco di sangue, con tagli ovunque che spillavano il rosso fluido vitale. Un ginocchio cadde a terra mentre la lama si frantumava per l'ennesima volta; ansimava il giovane, colpire tutta quella massa di ghiaccio volante era troppo per lui; eppure alzò lo sguardo verso Ed, gli occhi brucianti di volontà.
-anf anf anf ...non ho ancora anf anf finito!-
La lama si riforgiò ma in forma più grezza e grossa, quasi non fosse una vera spada. La piantò con violenza innanzi a se chiamando a raccolta ogni scheggia di ghiaccio che ricopriva il pavimento attorno; Camille spinse al massimo il proprio cosmo, acerbo nell'uso ma non nella forza. Non stava eseguendo una tecnica conosciuta, stava letteralmente inventando sul momento; quando fu pronto gridò il nome con cui avrebbe richiamato tale colpo in futuro, se fosse sopravvissuto all'addestramento ovviamente.ICE... AGE!!!
La lama così piantata si ruppe come assorbita dal terreno, il quale iniziò a ricoprirsi di ondate di ghiaccio che presero a correre in direzione dell'avversario generando continui spuntoni acuminati! L'effetto fu simile ad un terremoto, quanto meno poteva sembrare che fosse il terreno stesso a spaccarsi, in realtà tutto ciò che si protendeva e spaccava era il ghiaccio di Camille che inesorabile correva verso Edward. E il giovane si era lasciato indifeso? Assolutamente no, una piccola coltre di ghiaccio lo circondava pronta a scattare in nuovi speroni qualora il maestro avesse avuto intenzione, cosa assai probabile, di avvicinarsi pericolosamente al ragazzo.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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Eccolo. Finalmente aveva raggiunto quella sorta di trascendenza a cui ogni guerriero dovrebbe aspirare. Quando il tuo corpo e il tuo cosmo si muovo all'unisono in un singolo brillante istante. Lo vide affrontare le molteplici cariche delle lame di ghiaccio con la ferocia della tigre suo simbolo, incurante dei profondi tagli che solcavano le sue membra. Quando atterrò conficcando la spada nel suolo capì che era il momento di passare ad altro. Mentre l'ondata di ghiaccio si avvicinava a lui estrasse la Sword of Ancestor e poi, sorridendo ordinò mentalmente al proprio mantello di portarlo via da li. Comparve alle spalle dell'erede e fu a quel punto che uno spunto, reagendo alla sua presenza, schizzò in avanti sfiorandogli il volto. Doveva ringraziare la sua superiore velocità per avergli permesso di schivare il colpo un'attimo prima che fosse troppo tardi. Forse lo stava sottovalutando e la cosa lo riempiva di orgoglio e gioia. Ma nessuna di quelle emozioni traspariva dal freddo e gelido volto dello specter. Punto la lama sacra alla gola del nipote.Notevole anche se un'attacco del genere senza un diverso è fin troppo prevedibile. Se fosse un vero combattimento la tua testa starebbe rotolando al suolo.
Una candida luce avvolse la lama della spada mentre grazie al suo potere curava le ferite del giovane ristorando le sue energie.Ora passiamo ad altro. Voglio che tu usi il tuo ghiaccio con tutta la forza che hai, non temere per me. La spada mi permetterà di resistere ai tuoi colpi senza problemi. Cresci Yggdrasill!
Una serie di intricati tatuaggi runici riempì il suo corpo mentre il potere della spada lo pervadeva donandogli un potere immenso e antico come le stesse fondamenta del mondo.E indossa la tua armatura. Non lesinerò sugli attacchi questa volta.
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Capitolo V
Le cose non andarono totalmente come Camille sperava. L'antico guerriero superò come per magia il suo attacco mentre si portava alle sue spalle! Gli spuntoni posti a difesa non furono abbastanza rapidi ed i giovane si ritrovò la lama di Edward vicino alla gola.
-che diavolo almeno ci ho provato...-
Disse dopo essere stato redarguito dall'uomo. La sua spada poi si illuminò e ferite e stanchezza abbandonarono il corpo del ragazzo il quale si rialzò in piena forma stupefatto. Edward gli spiegò che avrebbero proseguito l'allenamento, approfondendo ora l'attacco; gli chiese di indossare l'armatura mentre utilizzava un nuovo potere dell'arma che lo ricoprì di strani segni runici su tutto il corpo. Camille sospirò sorridendo, quell'uomo era inarrivabile, dopotutto appartenva ad un altro tempo altra pasta. Lo fissò per qualche istante, sembrava gelido come il ghiaccio e privo di emozioni, eppure aveva fermato la sua lama, lo aveva curato e soprattutto lo aveva salvato da morte certa in quel dannato letto d'ospedale. Poteva essere anche uno specter ma di certo il suo cuore era ancora libero.
-non sarò mai come te Sir Edward, per quanto mi sforzi... ma è comunque un onore provare a seguire le tue orme-
Fece un piccolo inchino spostandosi nella stanza accanto. Lì vi era l'armatura di Mizar, l'avevano ritrovato dentro il vecchio castello del casato Drakoga, il ramo asgardiano degliStark; sembrava una tigre con i denti a sciabola pronta a scattare! Camille accarezzò gli elaborati paramenti, percependo non freddo metallo ma qualcosa di vivo e pulsante.
°mi accetterai davvero?°
Sospirando fece un passo indietro prendendo a bruciare il proprio cosmo. Da suo padre aveva imparato come fare, ma non era certo che avrebbe funzionato... ci volle un po infatti prima che l'energia della robe entrasse in risonanza con il gelido potere del giovane. Questi insistì finchè gli occhi posti sull'elmo della corazza non brillarono, poi un flash improvviso e una sensazione di calore e avvolgimento e l'armatura aveva preso posto sul suo corpo. Camille si sentì improvvisamente potentissimo! Non aveva mai avuto una sensazione simile, era come se i normali limiti del suo corpo fossero spariti! Sentiva il suo cosmo che si espandeva senza problemi ancora e ancora, privo di dubbi o incertezze.
Tornò di corsa davanti al cavaliere del nord.
CE L'HO FATTA!
-Edward guarda! Mi ha accettato! Ci sono riuscito!!!-
La reazione del cavaliere fu... nulla. Camille sentì improvvisamente le gote prendere fuoco per l'imbarazzo comprendendo che aveva avuto una reazione quasi infantile; Edward alzò un sopracciglio dicendo poche parole.
"avessi avuto dubbi a riguardo non saresti qui. ora combatti e non fare il ragazzino"
Puntò contro di lui la lama attendendo la sua mossa. Scuotendo la testa il giovane ritrovò determinazione e concentrazione, pronto a fare quanto gli venvia chiesto, combattere al massimo del suo potenziale. Impugnò Ice generando la lama di ghiaccio, poi nella mano libera creò i bianchi artigli della Tigre propri della sua stella.
-ok arrivo!-
E dicendo ciò si lanciò all'attacco. Alla massima velocità possibile raggiunse Edward per poter entrare in mischia diretta; lanciò dei rapidi fendenti con Ice più per distogliere l'attenzione che altro, tentando così di aprire un buco nella guardia del maestro e colpire con i bianchi artigli della tigre pronti nella mano libera. I fendenti avrebbero rilasciato polvere di ghiaccio a guisa di coltre per occultare, o almeno provarci, le reali intenzioni della tigre asgardiana. Se Edward avesse usato la sua spada per portare un attacco Camille avrebbe risposto usando Ice come difesa, per proseguire la sua offensiva come deciso.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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Era ancora un ragazzino infondo, anche se il suo corpo era quello di un uomo fatto. Fino a quando lui e suo padre lo aveva liberato dal male che lo affliggeva non aveva avuto molte occasioni di confrontarsi realmente col mondo. Quel tipo di felicità ed eccitazione per le piccole che al custode di Giove sembravano così lontane e quasi inutili. Freddo come il ghiaccio e altrettanto letale. Nel suo percorso per raggiungere la perfezione stava lentamente perdendo le inutili facezie della gioventù pronto a dare tutto pur di raggiungere una forza tale da poter salvare tutti. Quella spada era il primo passo, ma il sentiero era ancora lungo.Il combattimento è come una partita a scacchi. Quando decidi cosa fare devi essere consapevole di quale sarà la reazione avversaria e sopratutto delle tue contromosse.
Senza farsi distrarre dai finti attacchi di spada andò ad intercettare la lama di ghiaccio della tigre di Asgard tagliandola di netto. Poi con un sorriso sul volto lasciò che il primo affondo degli artigli della tigre penetrasse la sua carne all'altezza del petto per poi bloccare il braccio nemico con la mano libera. Strinse i denti per il dolore mentre il ginocchio destro sembrava cedere. Ghiaccio ricoprì la ferita imprigionando la mano del God Warrior, bloccandola.Ti ho preso.
Muovendo la Sword of Ancestor dal basso verso l'alto con una traiettoria diagonale liberò un singolo e potentissimo fendente dimensionale verso Camille che ora si trovava con il braccio bloccato e una tecnica devastante rilasciata a pochi centimetri da lui."THE MAN WHO PASSES THE SENTENCE SHOULD SWING THE SWORD"
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Capitolo VI
L'azione non era andata come sperato dal giovane;con la mano bloccata e la spada che andava calando in diagonale Camille aveva poco tempo per reagire.
°dannazione dannazione!°
La sua mente corse in fretta. Che fare? Per prima cosa doveva difendersi da quella dannata arma. Evocò uno scudo di ghiaccio innanzi a se per assorbire se non tutto almeno buona parte del colpo. Una variante della tecnica difensiva studiata assieme ad Edward poco dopo il suo risveglio. Lo scudo si formò rapidamente ma non abbastanza e non così resistente come desiderava. Il ghiaccio si frantumò assorbendo buona parte del danno ma il fendente della spada calò comunque inesorabile impattando sull'armatura del giovane... essa scricchiolò ma resse il colpo grazie al ghiaccio che era servito da freno. L'impatto sul corpo del giovane fu notevole, una nota acuta di puro dolore che gli fece uscire un leggero rivolo di sangue dalla bocca.
°argh che potenza!°
Scrollò la testa per riprendere il controllo, non poteva perdere ulteriore tempo doveva contrattaccare. Ma come? intanto liberandosi la mano imprigionata cercando al contempo di contrattaccare. Sarebbe stata una follia, aveva già in mente come fare ma avrebbe davvero funzionare? Restava solo da provare.
-ora farò una cosa molto sciocca!!!-
Il suo cosmo si espanse mentre si raccoglieva nel palmo della mano congelata. Un istante dopo la tecnica a cui aveva pensato iniziava a prendere forma realmente, a guisa di getto di ghiaccio.BLUE IMPULSE!
Era davvero sciocco tirare una bordata mentre si era ancorati al nemico, ma ciò dava comunque il vantaggio di riuscire quasi sicuramente a colpirlo! Sperava che il contraccolpo rompesse il ghiaccio coatto e al contempo desse una significativa 'zampata' al severo maestro, ma di certezze non ne aveva affatto. Stava affrontando uno dei più potenti maestri del ghiaccio ancora in vita, lui privo di esperienza diretta e concreta poteva davvero sperare di esserne degno successore?ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
ζ Allineamento Morale : Legale Buono
ζ Divinità : Odino
ζ Schieramento : Asgard
ζ Casta : God Warriors
ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
ζ Armatura : robe di Mizar
ζ Livello armatura : robe liv.IV
ζ Livello Cosmico : Energia Viola
ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashikiraggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltàLayout by IchigoRuleZ - Graphic Art by ~S i x ter ©® 2013
Edited by IchigoRuleZ - 12/1/2015, 16:45. -
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Oneiros l'eterno, Il Tessitore di Sogni.
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Esplose in una tempesta di frammenti l'offensiva del giovane asgardiano. Il maestro dei ghiacci ne fu in apparenza travolto, sbalzato a diversi metri di distanza prima che avesse il tempo di erigere qualunque tipo di difesa. Un'attacco che incassato direttamente e senza protezione dell'armatura avrebbe ridotto in pezzi persino il più forte dei cavalieri d'oro. Quando la nube di ghiaccio si dissolse Edward era lì, fiero mentre la parte destra del corpo si rigenerava. Era possibile intravedere persino il bianco dell'osso laddove il colpo era impattato con maggior vigore. Ma non c'era ferita che il potere della spada sacra non potesse rigenerare.Nell'uno contro uno non te la cavi male, ora vediamo come va contro avversari multipli.
Senza nemmeno dare il tempo a Camille di rendersi conto di cosa stesse accadendo tre demoni di ghiaccio sbucarono dal suolo e gli si avventarono contro alla massima velocità, cercando di ghermirlo con le loro fauci. Il ghiaccio di cui erano composti rasentava lo zero assoluto e un singolo morso poteva rivelarsi letale."THE MAN WHO PASSES THE SENTENCE SHOULD SWING THE SWORD"
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.Narrato. | -parlato- | °pensato° | °telepatia° | "parlato altri" | "Ratatoskr"
Il Principe
Capitolo VII
Incredibilmente l'azione assurda di Camille ebbe buon esito, liberandolo dalla stretta e allontanando diversi metri l'antico parente dopo averlo così colpito. Si alzò una fitta nube di ghiaccio fra i due, lasciando Camille per un istante ignaro della sorte dell'uomo; ma doveva preoccuparsi infondo? Questi utilizzava una sacra spada e lui stesso aveva toccato con mano l'enorme potere rigenerativo. No, Edward aveva chiesto e preteso dal giovane che combattesse senza risparmiarsi, sapeva bene cosa stava facendo non vi era dubbio. Quando il pulviscolo di ghiaccio si posò completamente a terra l'asgardiano poté notare il proprio antico parente ritto in piedi pochi metri indietro, lo squarcio della ferita che si andava risaldando facendo balenare solo per un istante il bianco dell'osso esposto.
"Nell'uno contro uno non te la cavi male, ora vediamo come va contro avversari multipli"
Disse Edward senza tanti fronzoli, poi con disarmante semplicità credo tre demoni di ghiaccio sbucanti dal suolo e diretti verso il ragazzo con le fauci aperte desiderose delle sue carni. Cosa fare era alquanto ovvio.
°maledizione!°
Camille non attese ulteriormente per passare all'azione. Alzò il palmo destro creando sopra la testa diverse sfere azzurre di ghiaccio che saettarono verso i tre costrutti pronte a deflagrare a contatto, cosa che avvenne compromettendo solo un poco la solidità dei nemici innaturali. Il giovane dovette allora fronteggiare il primo assalto erigendo fra lui e i nemici una sorta di barriera di ghiaccio che venne demolita all'impatto causando comunque diversi danni a questi ultimi. Camille fu sbalzato alcuni metri indietro riuscendo a rimanere in piedi nonostante la violenza del colpo... incrociò le braccia innanzi al viso consolidando i bianchi artigli della tigre sulla punta delle dita. Gli esseri non persero certo tempo a leccarsi le ferite, tentando subito di colpire il giovane il quale dovette far ricorso a tutta la propria agilità per evitare il secondo assalto scansandosi di lato e rotolando a terra. Balzò vicino al primo costrutto colpendolo più volte con gli affilati aculei di ghiaccio, tentando di compromettere ulteriormente la sua essenza. Il secondo sembrò approfittarne per cogliere Camille di sorpresa ma il giovane si dimostrò all'altezza della situazione. Con uno strano sorriso in volto balzò all'indietro piroettando sopra la testa del demone e atterrandogli proprio dietro le spalle, in linea con il primo.BRUTAL KOSMOS!!!
Urlò con i palmi delle mani rivolte verso i bersagli, un getto di puro e semplice cosmo privo di connotazioni glaciali si propagò innanzi devastando due dei tre bersagli del giovane. Il terzo demone leggermente spiazzato per quanto accaduto ci mise alcuni istanti per tentare un nuovo assalto, riuscendo solo a far stridere i denti sull'armatura del giovane all'altezza della coscia. Camille scivolò via lestamente notando che il paracoscia era ghiacciato causandogli non poco dolore, ma di certo non poteva perdere tempo in cose simile, quelle zanne avrebbero fatto ben di peggio se l'avessero trovato realmente impreparato.
-maledetto!-
Il ghiaccio si accumulò sulle mani del giovane, creando una sorta di rivestimento che pareva un enorme guanto d'arme artigliato e spesso, che si muoveva a comando delle dita di questi. Il sorriso sul volto era mutato in ghigno mentre si avventava lui sul demone rimasto! Gli piombò addosso afferrandone le fauci con le mani ricoperte di spesso ghiaccio , il peso del corpo portato con i piedi sulle braccia di questi, piedi dai quali veniva emesso ulteriore ghiaccio per bloccarne le giunture e appesantirlo abbastanza da farlo rimanere incollato a terra.
-muori muori muori muori muori muori muori muori muori!!!-
Urlava mentre instillando ogni goccia di potere e cosmo nelle proprie braccia continuava a generare ghiaccio su di esse nel tentativo brutale di spaccare in due il demone proprio partendo dalle fauci! Quando vi riusciì vi fu un'esplosione di ghiaccio che lo ferì di strisciò in più punti ove non vi era la copertura dell'armatura. Balzò all'indietro ricadendo sulla schiena, per poi mettersi seduto ansimante osservando quanto era rimasto della sua 'vittima'.
-anf anf anf anf-
Respirava in modo affannoso, lo sguardo tornava normale così come la collera che l'aveva avvolto fino ad un istante prima si andava dissipando. Non vi era più nessuno sorriso maligno sul suo volto, ma nel suo cuore ebbe la precisa percezione di quanta rabbia egli celasse nascosta dentro di se. Rabbia di una vita di affanni e dolori, bloccato in un corpo inspiegabilmente malato che ora ribolliva di fin troppa energia! Degno figlio di suo padre avrebbe detto qualcuno.
-sono.... sono stato io a farlo?-
Disse fissandosi il palmo della mano destra per poi portare lo sguardo sul maestro. Forse Camille aveva appena scoperto di avere un grosso problema da gestire in futuro, soprattutto in battaglia.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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Edited by IchigoRuleZ - 12/1/2015, 16:46. -
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Estasi da battaglia. Così la chiamavano i guerrieri che si trovavano nella lotta. Quel momento in cui ti pare di galleggiare quasi assente e in cui il tuo corpo reagisce trasportato da invisibili fili. Quella sensazione aveva permeato spesso Edward, e forse quei momenti erano gli unici in cui lasciava andare il suo freddo temperamento lasciandosi andare completamente. In quel momento un sorriso si dipingeva sul volto del re mentre osservava il suo principe. Un sorriso che precedette uno scatto quasi istantaneo alla velocità della luce. Una sferzata di ghiaccio lo precedeva. Sferzata che sarebbe in parte esplosa per confonderlo mentre il cosmo del guerriero del nord si convogliava alle spalle del ragazzo sotto forma di un immenso costrutto che rassomigliava ad un feroce licantropo. La bestia avrebbe tentato di bloccare il giovane mentre il custode dei ghiacci eterni si abbatteva su di lui con un poderoso pugno carica di energia gelida."THE MAN WHO PASSES THE SENTENCE SHOULD SWING THE SWORD"
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