Le nebbie dell'anima

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    L'Ade. Un paesaggio ormai caratteristico e familiare a JB. Da quanto tempo era lì, agli ordini del Dio più potente tra tutti? Forse non lo sapeva neppure lui.
    Quel giorno c'era una strana nebbia che avvolgeva tutto, fitta e inspiegabile, eppure non c'era tempo di preoccuparsi di questo: uno skeleton giunge per recare un importante messaggio. Lo spectre del Varano è chiamato in Giudecca il prima possibile per presentarsi dal suo capo, pena una dolorosa punizione in caso di rifiuto.
    Ma perchè rifiutare poi?


    Gudecca





    Angolo Dittatrice:


    Va bene, facciamo una cosina particolare :uhuh: ammetto che è a metà tra una mia idea e qualcosa che fecero a me, ma che non andò mai terminato u.u ad ogni buon conto per l'idea di base ho il permesso del SBG(ovvero il SuperBoss Gaz u.u) e spero sia divertente u.u
    Il tuo pg è convocato in Giudecca dal tuo capo legione(oddio, non so come chiamarlo xd) - che no, non è ovviamente il pg di Gaz ma lui non lo sa ancora - perciò fatti qualche viaggio mentale mentre ci arrivi e concludi pure il post mentre entri.
    Non specificare se vedi qualcuno u.u essendo una chiamata ufficiale ti consiglio caldamente di portarti la cloth, ti servirà :uhuh:
     
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  2. Raizan
     
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    Le nebbie dell'anima~ Post I



    sS6Mj


    Una strana nebbia densa ovattava l'Ade. Un evento strano, unico nell'Oltretomba, almeno sin da quando John Barleycorn era stato investito della surplice. A quanto pareva nessuno sapeva dare una spiegazione esauriente alla comparsa di questa coltre biancastra. JB, con la sua corazza indosso, s'era portato sulle rive del flegetonte, ad osservare il fiume rossastro che come una serpe si snodava per tutto l'Averno e magari a cercare d'evincere quale fosse la causa che aveva dato in natali ad un accadimento così singolare, da solo però e lontano dalle prime prigioni così gremite di soldati con la falce smaniosi di ricevere ordini e di dare sfoggio della loro crudeltà.
    Già, non era cosa gradita allo specter l'essere circondato dagli skeleton, preferiva indiscutibilmente agire in solitaria, nascosto nell'ombra magari, lontano da sguardi indiscreti di superiori e sottoposti. Tuttavia quella solitudine a lui tanto cara presto gli venne strappata, prima ancora che ne scorgesse la silhouette tra la foschia, l'effimero cosmo del soldato fece d'araldo della sua venuta. Si palesò presto, era uno dei suoi skeleton, lo raggiunse di corsa e, non appena giunse a portata s'inginocchò dinnanzi al suo comandante. Aveva il fiato mozzo, ansimava terribilmente insozzando il sublime fruscio provocato dallo scorrere dei flutti di sangue. Doveva essersela fatta di corsa dalle prime prigioni, doveva essere lì per qualcosa d'estremamente importante, la supposizione dello specter venne presto confermata.

    « Mio signore.. Sono giunti ordini per voi.. Direttamente dalla Giudecca, portano il sigillo del vostro Generale.. »

    Così diceva rantolando lo skeleton, mentre si frugava freneticamente nell'armatura alla ricerca del cartiglio arrotolato che poi allungò verso JB con mano tremante. Lo specter glielo strappò di mano, osservò per un pugno d'istanti il sigillo marchiato nella cera lacca che imprimeva la conformazione tubulare allo scritto, poi lo ruppe, spiegò il rotolo e lo lesse divorandosi quei pochi verbi che erano i suoi ordini. Quando ebbe finito sollevò lo sguardo dalla missiva all'ambiente circostante ancora avvolto nella nebbia, s'accigliò nel notare il suo subordinato ancora lì, inginocchiato e tremante in attesa di chissà cosa.

    « Ebbene che ci fai ancora qui? Speri che ti dica che sei stato bravo e ti gratifichi con una caramella?! VATTENE! »

    Disse con tono che non ammetteva repliche mentre con un gesto secco del braccio destro rafforzava il suo comando ed indicava la via da intraprendere. S'era mostrato sempre severo ed autoritario con i suoi soldati, non ammetteva ozio o comportamenti lascivi, li voleva sempre impegnati ed al lavoro, così che non avessero avuto tempo per infastidirlo. Dannati soldati, proprio non riusciva a non disprezzarli.
    Una volta solo rilesse attentamente il dispaccio un altro paio di volte. Aizen, il generale a comando della seconda legio, quella in cui militava lo stesso JB, gli intimava di recarsi immediatamente nella Giudecca, ivi avrebbe saputo personalmente ciò che sire Hades voleva da lui questa volta. La pena per la mancata presenza sarebbe stata atroce, anche questo, per quanto sottinteso visto l'organigramma di ordine e disciplina che vigeva nell'oltretomba, era specificato nella missiva.
    Senza perdersi in ulteriori indugi lo specter s'avviò quindi alla volta della giudecca, prese presto a correre e probabilmente anche lui avrebbe raggiunto la destinazione col fiato corto, proprio come il suo skeleton. Curioso come le dinamiche comandante-sottoposto siano sempre le stesse, sia nella sua precedente esistenza che nei vari livelli gerarchici dell'Ade. Questo pensiero strappò un sorriso amaro allo specter che come una cometa solcava l'oltretomba sino al suo strato più profondo, il Cocito.
    Durante la corsa si pose molte domende, si chiese se il medesimo comando fosse stato inoltrato anche a Dastan e a tutti i suoi compagni specter che infoltigvano la Legione, si chiese se quella chiamata aveva a che fare con la comparsa repentina di tutta quella foschia livida e, nonostante non avesse dato modo ai reggenti dell'averno di essere scontenti del suo operato, paventava che dietro quella convocazione vi fosse una punizione a lui riservata. Pensando a ciò deglutì amaramente e affrettò ulteriormente il passo. Una volta giunto nelle aule di Hades avrebbe avuto ogni risposta, anche il dubbio che s'era impadronito della sua mente non appena aveva posato lo sguardo sulla missiva sarebbe stato fugato. Già dalla prima lettura quell'ordine non sembrava averlo pienamente convinto, nonostante l'inusuale calligrafia che palesemente non sembrava essere quella di Aizen, nota di poco conto visto che con ogni probabilità era stata una delle serve del Gemini risorto, le mord shith, a trascrivere i dettami del generale, era porprio lo stile e la tipologia del comando a rendere perplesso lo specter. Il sigillo non ammetteva repliche, certo, ma tutto ciò gli appariva molto strano ed in assenza di quel marchio impresso nella cera lacca probabilmente non avrebbe mai associato quello scritto ad Aizen, suo generale.



    Presto lo scenario circostante mutò. La brulla desolazione fumosa dell'Inferno propriamente detto lasciarono spazio all'ordine cristallino del deserto di ghiaccio che caratterizzava il Cocito. Infine JB era duinque giunto a destinazione, non s'era mai spinto così in profondità nell'Averno e mai aveva avuto il privilegio di calcare il sacro suolo della Giudecca, palazzo ove Ade in persona vegliava sui suoi domini seduto sul suo trono. Sperò di esser stato convocato per la semplice assegnazione d'una mansione e non per ricevere una punizione. Cercò di scacciare questo pensiero dalla sua mente ma oramai il germe del terrore l'aveva infettato ed osservava silente il progredire della faccenda dai più bui recessi del suo inconscio. Solo una volta s'era ritrovato al cospetto di Pandora, allora aveva capito immediatamente che le dicerie ch'aveva udito circa la sua terribile atrocità nell'infliggere castighi e condanne erano fondate. Sperò di non dover finire mai tra le sue grinfie e, forse, quel giorno sembrava essere giunto. Deglutì amaramente ancora una volta mentre posava lo sguardo sull'imponente costruzione marmorea che erompeva trionfalmente dalla sterminata distesa ghiacciata.

    « Coraggio.. »

    Disse in un sospiro, un pensiero proferito ad alta voce atto a confortarlo. Impiegò quella che gli parve un'eternità per salire i pochi gradini di pietra che conducevano al grande portone intarsiato. La tensione lo stava uccidendo. Posò ambo le mani rivestite del violetto della surplice sulle superfici decorate delle ante e fece pressione. L'ingresso dischiuso s'aprì completamente rivelando allo specter l'interno dell'edificio. Dunque era arrivato dove Aizen l'aveva convocato, presto avrebbe saputo il perchè..





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    Nome John Barleycorn
    Cloth Surplice del Varano - Stella del Cielo Assassino
    Energia Rossa
    Status Fisico Perfetto
    Status Mentale Determinato ed un poco intimorito.
    Status Cloth Intatta

    Note Ecco il mio primo post! Spero ti piaccia... non avevo capito bene la storia che il generale non era aizen e l'ho interpretata così, se nn va bene dimmelo che edito (cmq ti ho mandato un pm a proposito di ciò)

    Narrato
    « Parlato »
    « Parlato altrui »

    Il pensato io nn lo uso U_U



     
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    La sala era in ombra ma la figura della donna maestosa era ben visibile; seduta sul trono, la spectre osservava l'arrivo del suo più fidato adepto, il guerriero del Varano. Il misterioso JB di cui tutto l'Ade aveva un timore reverenziale. Quasi quanto ne avevano per lei.

    Ben arrivato. Che notizie mi porti da Goro Ho?


    La domanda era chiara. Il punto era che c'era qualcosa di davvero strano. Chi era quella donna che gli parlava con tanta solenne freddezza?
    La spectre seduta sul trono indossava chiaramente la surplice della Stella del Cielo Nobile - in versione molto femminile e persino provocante date le curve generosamente esposte - e sembrava aspettarsi una risposta.
    Lo conosceva. E lui, lei.
    Ma davvero lui sapeva chi era?
    Indossava anche l'elmo ma ciò non impediva di vedere il volto delicato dallo sguardo duro come diamante che era posato su di lui; la ragazza - a occhio e croce circa sui venticinque anni - era affascinante e chiaramente di origine orientale, a cui si mescolavano tracci tipici della Grecia.
    Erano soli.


    Angolo Dittatrice:

    Benissimo :uhuh: ecco la sorpresa: il "Generale" non è Aizen lol ovviamente xd ma una sconosciuta spectre che porta le vestigia del Grifone u.u come già detto su fb era la pg che avrei giocato se Grifone fosse stato libero all'epoca xd
    rispondi come credi xd
    http://mannasoft.altervista.org/_altervist...on_bozza_25.jpg
    all'incirca la pg è così, giusto per fartene un'idea, e sta seduta con le gambe accavallate. é proprio una donna sexy no?XDDDDDD
     
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  4. Raizan
     
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    Le nebbie dell'anima~ Post II



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    Varcata la soglia della Giudecca JB si trovò difronte ad uno spettacolo totalmente inatteso. Sul grande trono stava seduta trionfalmente una donna che non era Pandora ma una specter. Per quanto fosse succinta il Varano dell'Ade riconobbe la surplice che le cingeva le curve, era il Grifone, uno dei tre giudici. Strano però, l'ultima volta che aveva visto quella corazza era saldamente posata sulle membra di Fedor ai tempi della sua prima comunicazione ufficiale. A quanto pareva l'andamento degli eventi in Ade era più frenetico di quanto pensasse, l'armatura era già passata ad un altro padrone ed anche molto rapidamente, pergiunta.
    Tuttavia, nonostante quella donna non fosse il Generale a cui JB doveva rispondere era in ogni caso un Giudice, figura superiore alla sua nelle grarchie dell'Averno, percui si inginocchiò e si tolse l'elmo al suo cospetto, onorando la ferrea disciplina che regnava sovrana nei domini dell'Oltretomba.
    Lo specter attese così le parole della bella donna che non tardarono ad arrivare. Gli venne chiesto senza troppi fronzoli quali nuove portava da Goro Ho, la cascata dei cinque picchi, baluardo cinese dell'esercito di Atene.
    Ma che cazzo stava dicendo questa? JB non c'era mai stato in quel loco, nè in veste ufficiale nè tantomeno come uscita ufficiosa. Tuttavia, come aveva avuto modo d'apprendere durante la sua permanenza nel regno dei morti, si sarebbe rivelato assai sconveniente contraddire o, in ogni caso, disattendere le richieste d'un superiore e fu per questo che decise inizialmente d'assecondarla per poi virare su un'argomento più attuale e che, soprattutto, interessasse direttamente l'Oltretomba.

    « Grandi notizie, mia signora. Come era stato previsto tutti i fedeli di Atena sono stati convocati al santuario per fronteggiare l'imminente attacco. Nessun cavaliere è posto a difesa della cascata. Il vostro piano così perfettamente architettato potrà avere inizio. » Attese diligentemente, lasciandole il tempo di assimilare quanto detto. « Ma c'è dell'altro mia signora.. » Esordì rompendo il silenzio che aleggiava nel grande stanzone vuoto. « Ovunque nell'Ade, persino qui nel Cocito, aleggia una sospetta foschia biancastra. Rende inquieti i soldati e ne compromette l'efficienza. » Osò alzare lo sguardo d'una spanna, fissandole il volto per una manciata d'istanti, era pur sempre difronte ad una donna ch'avrebbe fatto impallidire le mord sith di Aizen tanto era affascinante. « Sapete darmi una qualsiasi spiegazione al riguardo? Sono sempre a disagio quando i miei subordinati non rendono come dovrebbero e, ad essere sinceri non nego che la cosa ha incuriosito anche me. »

    Tornò a chinare lo sguardo. Attese accomodato sulle ginocchia ed in silenzio la reazione e la risposta del Grifone. Sperò con tutto se stesso di non aver sconfinato con quella domanda e quell'occhiata. Stando a quanto aveva sentito sul conto di Fedor il possessore di quelle vestigia era depositario di una capacità sanguinaria ed estremamente crudele. Il fatto che fosse passata in consegna ad un'esponente del gentil sesso non lo tranquillizzava minimamente, la perfidia è donna, si sa.




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    Nome John Barleycorn
    Cloth Surplice del Varano - Stella del Cielo Assassino
    Energia Rossa
    Status Fisico Perfetto
    Status Mentale Determinato ed un poco intimorito.
    Status Cloth Intatta

    Note Lo stato mentale è rimasto lo stesso XD
    Allora io me la so gestita così, se nn va bene dimmi che edito :zizi:
    Spero che ti sia piaciuta la citazione finale
    p.s. Fico il disegno, l'hai fatto tu?



     
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    La spectre tamburellò con le dita sui braccioli del trono - un rumore invero molto fastidioso -, come se cercasse il falso nelle parole che erano appena state pronunciate dal suo sottoposto.

    Uhm...


    Il suo modo di fare era improvvisamente incerto; la donna abbassò lo sguardo sulle proprie dita, riflettendo.

    Avevo detto a quell'incompetente di Radamante che è ancora presto per un attacco al Santuario! Ma lui no, fa sempre l'esatto contrario di ciò che gli dico! Ma adesso mi sentirà!

    La voce si era alzata, diventando estremamente acuta e poco piacevole. Sembrava essersi dimenticata della presenza dello spectre del Varano, si era alzata e si muoveva per la stanza in circolo, lentamente e senza apparente ragione. Scaricava la sua ira: forse l'avrebbe fatto anche con il suo sottoposto?
    All'improvviso si fermò e si voltò verso lo spectre, fulminandolo con le sue iridi minacciose.

    Adesso vai da lui e gli dici di venire qui. Non mi interessa se è a letto con mezzo Ade, devi trascinarlo davanti a me e guai se si azzarda a rifiutare! In quel caso potrai anche ucciderlo ma solo dopo che avrà strisciato ai miei piedi. Sono stata chiara?

    Era il tono degno di un'imperatrice e alta e maestosa com'era lo sembrava proprio. In quell'istante un altro spectre entrò nella sala e dopo essersi inchinato ai piedi della donna iniziò a parlare. La sua surplice rappresentava chiaramente quella del cigno risorto.

    Signora, il nobile Radamante non è al suo posto fisso, crediamo sia uscito dall'Ade e la sua surplice è rimasta qui e...

    Ma non riuscì a continuare perchè la spectre del Grifone, dopo aver concentrato il cosmo, lo scagliò contro l'incauto oratore che esplose letteralmente in mille pezzi di carne, sangue e armatura.
    Mai parlare senza permesso.

    Muoviti.

    Era un ordine da non ignorare visto quanto accaduto.


    Angolo Dittatrice:

    Bene. Vai a cercare Radamante adesso xDDDD sapi che se anche volessi, non potresti impedire alla donna di uccidere questo png inutile u.u ora vedi tu come fare, qualche domanda in giro per l'Ade.
    Ha ignorato totalmente la tua domanda, è come se non l'avesse sentita u.u e la stessa cosa accadrà se la rivolgi ad altriì^ puoi gestirti la cosa xd più che altro incontri skeletons o spectre inferiori in giro per l'Ade finchè a un certo punto incontri sulle rive dell'cheronte... il buon Caronte che canticchia sulla sua barca xd
    lui ti darà info ma io gestirò la cosa :addit:

    p.s. il disegno è di Ranma, sempre sia lodato XD
     
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  6. Raizan
     
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    Le nebbie dell'anima~ Post III



    sS6Mj


    Il tempo che intercorse tra l'ultimo verbo proferito da JB e la reazione della specter del Grifone fu incredibilmente dilatato ed estenuante, condito poi dal ticchettare cadenzante delle unghie di lei contro il grande seggio che certamente non aiutava ad alleggerire la tensione. Il respiro morì nella gola dello specter quando la giudice dischiuse le labbra per schiarirsi la voce. Stretta nelle spalle rimase seduta a contemplarsi le mani, probabilmente a rimuginare e ad analizzare le notizie riportate dal suo sottoposto, aveva un'aria inquieta. Poi d'un tratto s'alzò e camminando avanti e indietro snocciolò un lungo monologo riguardo l'agire di Radamante, Viverna dell'Ade, anche lui giudice. Stando a quanto ne sapeva JB quel posto era da tempo vacante e quella surplice ancora senza padrone, ma ritenè di gran lunga più saggio non esporre i suoi dubbi e limitarsi ad ascoltare quel folle sproloquio tipico di una donna alterata. Ella sembrava parlare più a se stessa che allo specter, tant'è che questi, reputato compiuto il suo dovere, fu sul punto d'alzarsi e prendere congedo. Bontà sua non lo fece, uno sguardo di ghiaccio penetrante come un giavellotto lo trafisse, facendogli deglutire un gustoso boccone di puro terrore. Ordini chiari e decisi gli vennero impartiti, doveva raggiungere Radamante e portarlo al cospetto del Grifone, il come ed il perchè non importavano, questi erano i comandi ed avrebbe fatto bene ad eseguirli. La specter era furiosa, e ciò che di li a poco accadde lo confermò.
    Infatti proprio mentre il Varano dell'Ade era sul punto di rispondere un cosmo sempre più prossimo al Cocito rapì la sua attenzione. Un pugno d'istanti dopo il suo possessore fece il suo ingresso nella Giudecca, indossava una surplice di una fattura inconsueta, assai dissimile da quelle dei due specter, che recava sul diadema facciale la testa di un uccello. Doveva trattarsi d'un cavaliere risorto. Questi s'inchinò prontamente al fianco di JB e ragguagliò la padrona riguardo l'uscita dall'Ade della Viverna. Per quanto fosse possibile le ire della donna montarono ancor di più, il povero malcapitato non ebbe neanche il tempo di completare il suo rapporto che quella gli aveva già riversato contro il suo terribile cosmo. Le sue carni di traditore scoppiarono assieme a quella sua armatura ridicola in un tripudio di sangue e visceri rubicondi che parzialmente investirono anche JB. Un brivido gelato gli corse lungo la schiena, aveva difronte un generale terribile, le voci che aveva udito sul conto di Fedor furono di gran lunga superate. Per nulla al mondo sarebbe rimasto oltre al suo cospetto a farle sfogare ancora la rabbia. Non si fece ripeter due volte l'adirato e secco ordine, abbozzò un inchino ed abbandonò l'edificio rivestendosi dell'elmo.
    Tirò un lungo sospiro di sollievo una volta uscito al ghiaccio del Cocito, di sicuro una cosa del genere non sarebbe successa con Aizen, ma c'era poco d'abbandonarsi ad inutili rimpianti e di gran carriera s'incamminò alla volta dell'Inferno.



    Com'aveva fatto poc'anzi la padrona tutti gli altri abitanti dell'Ade che interrogò ignorarono completamente le domande riguardanti quella foschia che dilagava nell'Oltretomba come un'infezione. Arrivò al punto di pensare d'esser uscito di senno e che quella nebbia opaca fosse piuttosto radicata nella sua mente. Si costrinse però a scacciare quei pensieri cupi, aveva una missione da svolgere, al resto avrebbe pensato una volta eseguita la volontà del Grifone. Tuttavia anche in questo campo non riportò il successo sperato, nessuno tra gli specter e gli skeleton interpellati sapeva nulla riguardo alla Viverna, solo risposte vaghe, menzogne o scarica barile vari. Era la prassi nell'Ade, nessuno voleva farsi trovare impreparato o farsi comunque cogliere in fallo, non spendo a chi avrebbe fatto rapporto JB tutti preferirono ritagliarsi uno spazio sicuro per non fare, a quanto pareva, l'orribile fine del resuscitato. Nell'Oltretomba disattendere ai propri superiori significava sofferenze atroci o, tuttalpiù, morte. Questa sua raccolta d'informazioni si protrasse per lungo tempo e pressochè in ogni prigione dell'Averno. Dopo essersi battuto tutto l'Inferno in lungo e in largo non era riuscito a ricevere uno straccio d'informazione valida. Arrivò al suo confine effettivo -il fiume Acheronte- oramai rassegnato a far ritorno a mani vuote dalla terribile Giudice e, com'era giusto che sia, a subire la dovuta punizione.
    Stava per girare i tacchi ed intraprendere la via del fallimento sino alla Giudecca quando le sue speranze si rimpolparono repentinamente. Tra le nebbie che sovrastavano il letto del grande fiume vide una flebile luce accompagnata da un fischiettio sommesso. Spalancò gli occhi colmo di gioia: il traghettatore! Chiunque avesse voluto lasciare l'Ade sarebbe dovuto passare per la zattera sgangherata di Caronte! Ma certo, come non aveva potuto pensarci prima? Sarebbe dovuto recarsi al suo cospetto sin da subito, risparmiandosi quell'interminabile sessione di domande. Tirò il secondo sospiro di sollievo della gioranata: forse quel giorno non sarebbe morto.

    « Dannato Zatteriere! Come vanno gli affari quest'oggi, bestia d'un Caronte? Vieni a prendere un tuo confratello sulla riva interna, ho bisogno di passare! »

    Strillò alla volta della Silhouette dell'imbarcazione che s'andava via via delieando nella foschia. Sapeva dell'avidità dello specter deputato a quella mansione, ma poco gliene importava, se per salvarsi la pelle avresse dovuto barattare informazioni preziose con moneta sonante l'avrebbe fatto con gioia. Attese l'approdo della barchetta mentre tesseva nella sua mente il filo del discorso ch'avrebbe presto intavolato.





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    Status Mentale Contento ora che crede di aver raggiunto l'obbiettivo.
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    Note Et voilà
    Spero ti piaccia come ho finito il post, con caronte che si deve ancora rivelare, tipo fione puntata di un anime XD
    me la sono giocata molto sulla paranoia di finire come il cigno =P
    p.s. la tua grifona è proprio terribile XD



     
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    Cosa urli di prima mattina, eh? Non vedi che sto facendo colazione? Se hai tanta fretta di uscire vacci a nuoto: io non contravvengo agli ordini della nostra Imperatrice. E poi mi ha già rubato la barca quello sciocco del Giullare.

    L'omone - perchè proprio di omone si trattava - era mostruosamente alto, più di due metri e mezzo e con una corporatura massiccia. C'era da chiedersi in che modo entrasse nella sua surplice se non si sapesse già che le armature si adattavano a chi le indossava. Era sicuramente metà orco sia dai modi grezzi che dal fisico: in quel momento era sulla riva del fiume, impegnato a immergere il remo della cloth in un pentolone grosso da cui fuoriusciva un odore detestabile: era la colazione? Di certo avrebbe potuto saziarlo? La barca in effetti non era in vista.
    E chi era il Giullare?

    Dai non prendertela... Oh, abbiamo un ospite! Benvenuto nella Val delle Nebbie, ovvero l'Ade! Da dove vieni? Ti ho già visto ancora ma sei diverso e sicuramente è per questo che c'è tutta questa nebbia...

    La voce proveniva direttamente dal fiume: una densa foschia copriva l'arrivo di uno strano spectre che sedeva proprio all'interno della barca di Caronte, anche lui bardato da un'armatura viola che rappresentava il totem di Alraune, e decisamente diverso da Caronte. Saltò agilmente sulla riva e si piazzò davanti a JB come se fossero già amici: era pià basso di lui, incredibilmente esile e dalla faccia curiosa, forse erano quelle occhiaie marcate o l'espressione quasi infantile.
    Ma aveva parlato della nebbia e Caronte sembrava completamente immerso nel trnagugiare come un maiale la sua colazione.

    In verità Val delle Nebbie è un mio nome ma non trovi che sia appropriato? Piuttosto perchè vuoi uscire dall'Ade? Hai una missione?


    Angolo Dittatrice:


    2 new entry :azd: caronte(mezzo orco LOL visto che faccia?XD) e alraune, colui che oserei definire tuo alleato lol una patetica energia gialla ma estremamente utile u.u caronte è a verde u.u
    hai qualche indizio: il Giullare ti conosce ma ti trova strano e sa anche della nebbia, fare qualche domanda potrebbe aiutarti, che dici? :uhuh:
    il prestavolto è L di Death Note XDDD ed è strano allo stesso modo :asd: e fisicamente anche, ti lascio l'immagine nel caso
    http://24.media.tumblr.com/tumblr_m9zwz5QF...z7e1uo1_400.jpg
    intanto divertiti a far domande, siam quasi alla svolta :riot:
     
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  8. Raizan
     
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    Le nebbie dell'anima~ Post IV



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    La risposta alla richiesta dello specter arrivò tramite le dure parole di Caronte. Quest'ultime però non giungevano dal fiume, come JB s'aspettava, bensì dalla sua destra, dalla riva. Compiuto qualche passo dalla nebbià spuntò la sagoma d'un omone gigantesco dalla faccia bitorzoluta ed inguardabile, egli era Caronte e la surplice che indossava ne era la testimonianza. Questi era intento a mescolar col suo remo un barile il cui contenuto era una brodaglia dall'odore nauseabondo, era la colazione prima citata. Nonostante JB fosse avulso agli spettacoli torcibudella a cui spesso e volentieri s'assisteva nell'Ade in quel frangette dovette coprirsi naso e bocca con la mano, probabilmente non aveva mai inalato un puzzo così rancido e schifoso. Prima di rispondere al traghettatore ebbe l'accortezza di spostarsi sottovento, così da schermarsi da quell'olezzo.

    « Giullare? Chi è questo giullare? » Chiese incuriosito come prima cosa. Non conosceva nessuno che si fregiasse di quel soprannome, ma non ne fu stupito. Doveva trattarsi di un neoinvestitio, come lo stesso Caronte del resto. « Caronte, anche io perpetuo la volontà dell'Imperatrice. Ella m'ha messo sulle tracce di Radamante della Viverna. Nell'Ade si dice che egli sia uscito in superficie.. » Fece una pausa per poter scrutare ed analizzare al meglio la reazione del compagno d'arme a quelle parole. « Sai meglio di me che per far ciò deve necessariamente esser passato per il fiume e, quindi, per la tua barca.. Dimmi dov'era diretto e quanto tempo fa ha l'hai traghettato. » Parole decise ma non dure, era pur sempre un vero specter e non un risorto o un semplice soldato, non aveva modo di trattarlo male. Almeno non ancora.

    La risposta del traghettatore infernale non fece a tempo a giungere. La luce fioca della zattera si fece sempre più prossima sino a rivelarsi agli occhi dei due. A manovrarla v'era uno scricciolo di specter, curvo e con pesanti occhiaie nere a segnargli il viso. Una volta giunto a portata parlò e non smise neppure una volta abbandonata l'imbarcazione e guadagnata la riva. Era un gran chiccierone vispo e saltellante, il genere di persona che JB più disdegnava. Il suo parlare appariva confuso e bizzarro, asseriva d'averlo già visto ma in maniera diversa, parlò deòlla nebbia e chiese allo specter quale fosse la sua missione. Questi prima di rispondergli gli lanciò un'occhiata d'ammonimento, in fin dei conti il soprannome giullare sembrava appropriato.

    « Invece io non ti ho mai visto. » Sentenziò squadrandolo da capo a piedi una volta giunto a terra, particolare attenzione venne rivolta alla surplice. « Ma poco importa, hai parlato della nebbia.. » Un barlume accese il volto dello specter, allora non era l'unico a vederla! « Ne sai qualcosa? Parlamene! Devo assolutamente scoprire perchè sia comparsa. Stanno accadendo cose assai strane dalla sua venuta. » Aggiunse guardandosi attorno con circospezione. « In ogni caso sono sulle tracce di Radamante della Viverna. Se ti sei impossesato della barca di Caronte devo desumere che sia stato tu a traghettarlo oltre il fiume. sbaglio forse? » Lanciò un ochhiata alla zattera di Caronte, come per cogliere qualche particolare che tradisse la presenza del Giudice. « Come ho appreso dal traghettatore, sembra che anche voi rispondiate all'Imperatrice del Grifone.. E sai bene quanto possa essere disdicevole disattendere i suoi comandi. » Il pensierò andò alla truce scena cui assistette nella Giudecca. « Sarà meglio che le tue parole siano chiare. »

    Sembrava essere giunto al culmine del suo girvagare nell'Oltretomba. Questo strano specter chiacchierone sembrava essere in possesso delle informazioni che cercava, sia per completare la sua missione che per scoprire la verità riguardo a quella singolare foschia. Non vedeva l'ora d'entrarne in possesso e far luce sul contorto mistero che aleggiava sull'Ade.




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    Note Ecco qua.. scusa il ritardo ^^
    Duneuq ho chiesto quello che mi interessava e quello che dovevo sapere. Sono stato un pò più duro con il giullare che con caronte che alla fine stava a fa colazione poverino XD



     
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    Una risata. Una risata fresca e genuina fu la reazione dello spectre di Alraune al modo di fare di JB; non c'era alcuna presa in giro anzi, sembrava quasi che il Giullare non aspettasse altro che una situazione per potersi finalmente divertire.

    "Scusami se rido ma sei davvero buffo... Come puoi dire di sapere quanto la nostra Imperatrice sia crudele? Solo per avere assistito alla tortura di un suo sottoposto?"

    E lui come faceva a saperlo? Anticipò la domanda da solo.

    "Immagino che tu sia stato presente alla poco piacevole ira violenta della nostra padrona: ogni centimetro dell'Ade è sua proprietà, nostro signore Hades le ha affidato il totale comando degli Inferi da quando si è dimostrata in grado di dominare persino le divinità gemelle. Hai sentito la potenza del suo cosmo? Ecco, immagino la ragione per cui nessuno è interessato a fare le spese delle sue giornate negative..."

    Ci furono alcuni secondi di pausa, tempo che il Giullare impiegò per grattarsi il naso con il pollice destro, del tutto incurante del fatto di poter essere catalogato come bizzarro e fuori di testa.

    "Non mi conosci? Oh, allora nel tuo mondo io ancora non ci sono... Devo assolutamente rimediare..."

    Sembrava persino pensieroso e deluso, come se avesse appena detto la cosa più normale del mondo; si riprese nel giro di pochissimo e tornò a sorridere, come un bambino che si sta rivolgendo al proprio migliore amico.

    "Comunque so chi sei, sei JB spectre del Varano, e in questo universo sei uno degli spectre più importanti sotto la guida di Radamante, colui che stai cercando infatti. Sei stato mandato in missione a Goro-Ho alla ricerca della vecchia prugna, ovvero il cavaliere d'oro della bilancia, e non l'hai trovato perchè è schiattato dalla vecchiaia: Radamante ha anche detto che è morto perchè era stufo di aspettare il tuo arrivo... Inoltre sei fidanzato con la spectre di Papillon, Shemaine, e insieme siete anche stati eletti coppia sadica dell'anno dal sottoscritto durante l'ultimo concorso avvenuto proprio qui, sulle rive dell'Acheronte!"

    Quanto parlava, il Giullare? Era tutto vero? Di sicuro aveva dato prova di conoscere molto bene lo spectre del Varano, almeno quello che diceva di avere già visto: JB avrebbe captato l'uso della parola universo. E della noncuranza con cui Alraune se ne serviva.

    "Io sono il Giullare. In verità il mio nome era un altro ma da quando sono qui mi chiamano tutti così, e mi piace. Certo che vedo la nebbia, anche io provengo da essa proprio come te."

    Erano finalmente giunti a parlare della nebbia; lo spectre si tolse l'elmo e si grattò in testa come se fosse normale comportarsi a quel modo.

    "Devi sapere che periodicamente spunta questa nebbia e quando accade,significa che gli universi in cui viviamo si sono scontrati e uniti. Ogni volta spunta o sparisce uno spectre nuovo: io omai sono qui da tanto tempo, così tanto che non ho più alcun desiderio di tornare a casa. Sai, di solito si ha la possibilità di cercare il proprio universo - quello che ci si ricorda, ovviamente - e tornare ma è difficile. La nostra Imperatrice per esempio arriva da un universo differente: povera cara, era tanto una fanciulla dolce e di cuore, e ora guardala. La più crudele di tutte."

    Sembrava persino triste parlandone, come se l'argomento fosse estremamente normale: camminando i due erano arrivati alla base della scalinata che portava alla prima prigione, il Tribunale.

    "Lascia perdere Radamante, è andato sicuramente a trovare la sua ultima avventura femminile e non riuscirai a trovarlo. Sai, da quando è stato rifiutato dall'Imperatrice, è diventato... boh... In ogni caso ho un'idea: so che chi vuole tornare a casa non ha che da parlare con l'Oracolo. L'Oracolo delle Nebbie, ovviamente. Ti può interessare?"


    Angolo Dittatrice:

    Il Giullare mi è troppo simpatico XDDDD dice cose strane ma divertenti XD
    bando alle ciance u.u lui ti racconta qualcosa che dovrebbe sconvolgerti: a quanto pare esiste un JB del Varano in quell'universo xd e ti dice tutto quello che lui sa xd
    è tutto vero, non sai perchè ma hai la sensazione che lui ti stia dicendo la verità :zizi: puoi avere la reazione che credi eh xdddd cosa ancora più incredibile lui ti da anche la soluzione :asd: devi parlare con l'Oracolo delle Nebbie. Qui puoi prendere una sola delle due strade che ti propongo:

    parlare con l'Imperatrice u.u
    fai da te u.u

    1 - se JB dice no, che non gli interessa parlare con la spectre, allora il Giullare lo convincerà a recarsi su da Barlog per tentare una ricerca in uno dei suoi volumi delle storie dell'uomo, per vedere se ci sono delle informazioni precise su questo Oracolo delle Nebbie.
    Non troverà nulla se non una pagina completamente grigia, fatta di fumo: se la toccherà, verrà proiettato al suo interno e si ritroverà faccia a faccia con...? mica te lo dico XD
    Il Giullare non entra con te anzi.

    2- se invece accetta di parlare con l'Imperatrice, il Giullare lo accompagnerà di persona in Giudecca, nell'ala privata della spectre :zizi: lui busserà tre volte, tre tocchi intervallati da una tosse simulata, e il portone si aprirà. L'Imperatrice è seduta alla specchiera e indossa una vestaglia da notte(sexy, lei è molto provocante xd). JB avrà l'impressione di avere a che fare con una donna differente, molto più umana, che si sta pettinando i lunghi capelli.
    Se fai questa scelta fammelo sapere perchè c'è un dialogo preciso da rispettare xd

    La prima puoi autogestirtela con un png di Barlog inventato da te u.u la seconda no

    Entrambe le scelte sono valide, la seconda è la più diretta in realtà ma anche quella che ti espone di più al pericolo. Scegli tu insomma XD
     
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    La risposta che arrivò da quel bizzarro specter ai quesiti del varano fu uno scoppio di risa gioise ed autentiche. JB inclinò il capo perplesso, ma che diamine aveva questo qua? Sembrava possedere il singolare talento di prendere alla leggera una situazione che invece era tremendamente tesa e grave. O almeno lo era per lo specter, sembrava essere l'unico a prendere sul serio la cosa, basti bensare a quell'altro che invece di espletare il suo dovere di servo di Hades pensava ad ingurgitare quell'orrida brodaglia che chiamava colazione. In ogni caso dopo essersi ricomposto il Giullare diede spiegazioni riguardo a quella sua uscita bislacca e, soprattutto, rivelò al suo interlocutore preziose informazioni circa l'Imperatrice di Griphon. Inizialmente suppose, e suppose bene, che JB avesse assistito ad una manifestazione del suo terribile cosmo e della sua atroce crudeltà, vista la reverenza con cui si riferiva ad ella. A quanto pareva la donna era l'assoluta dominatrice dell'Averno, incaricata da sua maestà in persona, una donna terribile capace di sottomettere persino due divinità come Hypnos e Thanatos. JB ne fu sorpreso, come poteva essere possibile una cosa del genere, cosa ne era di tutti le altre personalità dell'Ade, cosa ne era di Pandora, come poteva una donna terribile come lei accettare di buon grado di essere sottomessa ad una specter? Furono domande che non ricevettero risposta poichè il giullare sembrava non conoscere il significato della parola silenzio.
    Invero parlò ancora, con la stessa leggerezza di sempre, come se stesse disquisendo del più e del meno. Rivelò al suo compagno d'arme che ancora non lo conosceva per un motivo ben preciso: nel suo mondo ancora non aveva fatto la sua comparsa, cosa a cui disse che avrebbe posto rimedio. JB fu ancora una volta sbalordito, aggrottò la fronte, stava per venire alle parole e chiedere spiegazioni in merito ma il giullare l'anticipò
    Stavolta gli rivelò quel che sapeva riguardo lo stesso JB. Quel che disse valse finalmente a far districare la nube di dubbi e perplessità che stazionava nella mente del varano. A quanto pareva in quell'universo occupava una delle posizioni di spicco all'interno dell'Oltretomba, era sotto la guida dello stesso Radamante della Viverna ed era stato inviato a prendere la testa del cavaliere d'oro della bilancia ai cinque picchi - ecco spiegata la prima domanda rivoltagli dall'imperatrice. Infine venne a sapere di essere addirittura fidanzato con una certa Shemaine e di aver vinto assieme a lei il trofeo coppia dell'anno indetto proprio dal giullare.
    Cosa!?
    Se qualche incertezza gli fosse ancora rimasta, quest'ultima affermazione la spazzò via senza nessuna pietà. Oramai non aveva più dubbi, questo non era L'Ade che conosceva, doveva essere stato sbalzato, per chissà quale motivazione, in una sorta di realtà parallela, dove in un Inferno analogo a quello abitato da lui s'indicevano concorsi di coppia dell'anno.
    Era una notizia sconvolgente, si guardò attorno spaesato, come se improvvisamente quello scenario ritenuto familiare sino ad un momento prima ora apparisse ostile e sconosciuto. Il battito s'accellerò improvvisamente e il respriro si fece corto, era una sensazione orribile, si sentiva come se la terra gli si stesse sbriciolando sotto i piedi. Era stato strappato dalla sua realtà e sbattuto in un'altra, tutte le sue certezze sen'erano andate a farsi friggere, veramente una cosa poco piacevole. Senza starci troppo a pensare andò a pescare con la mano all'interno della sua surplice, nel taschino, e ne trasse una fiaschetta argentata. la stappò con un uno schiocco e se la portò alle labbra. Il gusto acre del wiskey gli rendeva la gola riarsa ed incandescente ma, al tempo stesso, lo confortava nell'abbraccio dolce e caldo che solo l'alcol sa dare. Sospirò sommessamente riponendo il contenitore metallico dal contenuto ampiamente dimezzato lì dove l'aveva preso. S'era calmato, questo bisognava riconoscerlo. Alzò lo sguardo verso il suo interlocutore che, al contrario, sembrava tranquillo e pacato come se stesse parlando del più futile degli argomenti.

    « Ma che... Cazzo stai dicendo? Com'è possibile una cosa simile? Quindi di Aizen, Dastan e tutti gli altri qui non c'è traccia? E soprattutto.. Se quello che dici è vero, come sembra essere.. In questo universo ci sarà anche il mio analogo.. Il JB alternativo che vive stabilmente questo mondo.. Sottoposto di Radamante e fidanzato con questa ragazza, giusto? » Attese grattandosi il mento e con lo sguardo perso nel nulla, come se stesse ancora congetturando. « Non nego che mi piacerebbe incontrarlo.. Potrei imoparare molto da un me stesso alternativo che, come dici tu, sembra essere divenuto una personalità importante all'interno dell'Ade.. »

    La spiegazione del giullare proesguì inesorabilmente, apprese che anch'egli proveniva da un altro mondo ma, a differenza di JB, calcava i domini di quest'Inferno alternativo da talmente tanto tempo da aver perso il desiderio di far ritorno a casa. Quella nebbia dunque era aralda della collisione dei vari mondi, quando essa appariva avveniva uno scambio tra i vari specter dei diversi universi. Cosa accaduta anche all'Imperatrice stessa, stando alle parole del Giullare, che prima di venir sbalzata nell'Ade doveva essere una donna dolce e di buon cuore. Difficile a credersi, ma cosa non lo era in quella situazione così bizzarra?
    In ogni caso i due continuarono quella discussione camminando, giunsero presto alle marmoree scalinate della Prima prigione, ivi apprese dall'interlocutore folle che avrebbe dovuto abbandonare la sua missione in quanto Radamante si sarebbe probabilmente trovato in un letto a beneficiare delle attenzione di una donna. Impossibile da reperire visto che in un simile contesto egli non avrebbe certamente dimenticato di sopprimere la propria emanazione cosmica. Tuttavia, per quanto JB fosse estremamente diligente nell'espletare i suoi compiti di specter e se fosse stato necessario sarebbe andato di casa in casa a cercare di scovare il suo generale in ogni guanciale della terra, stavolta si vide costretto ad abdicare. Gli veniva offerta la possibilità di portare il suo particolare caso dinnanzi all'oracolo delle nebbie, si diceva che questi fosse in grado di rispedirlo a casa tramite una via perigliosa ed irta di pericoli, ma poco gliene importava, avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per approdare nuovamente nell'Ade che conosceva e dimenticare finalmente quel bizzarro intermezzo.

    « Si.. Andiamo. » Disse senza pensarci due volte. « Prima riuscirò a lasciarmi alle spalle questo mondo e questa nebbia bizzarra e meglio sarà. »

    Assieme i due specter percorsero ancora una volta l'Ade avvolto nella foschia in tutta la sua lunghezza in un tragitto sospettosamente simile a quello intrapreso da JB all'inizio di quella folle giornata. I suoi sospetti si rivelarono fondati quando si ritrovarono nel Cocito, proprio difronte alla Giudecca.

    « Ma sei impazzito del tutto, Giullare? Se entriamo là dentro senza la Viverna lei ci..»

    Non ebbe che un sorriso come risposta dallo specter che, senza dar troppo peso alle parole del Varano aprì il pesante portone e s'inoltrò nell'edificio. Cosa intendeva fare? Si era forse stancato di vivere? In ogni caso gli sarebbe dovuto andare dietro, lui sapeva come tornare a casa e non poteva lasciarsi sfuggire un'occasione così ghiotta. Nel grande salone però non s'avvertiva la terribile presenza dell'Imperatrice, il trono intarsiato era difatto vuoto, il Giullare lo superò senza badarci troppo sino a portarsi al cospetto di una seconda porta, piccolina e scialba, di nicchia quasi. Contro di essa bussò tre volte, inframezzando ogni noccata con un colpo di tosse simulato, doveva essere il codice poichè dopo che ebbe finito la porta s'aprì magicamente. Al suo interno stava l'imperatrice, senza l'armatura del Grifone che, difronte ad uno specchio, pettinava i suoi lunghi capelli. Vestiva una succinta vestaglia trasparente che non lasciava molto all'immaginazione, era molto provacante. Vederla in quello stato le dava un tocco umano e normale che nel precedente incontro non era assolutamente trapelato, aveva un'aria malinconica, forse sotto sotto anche lei desiderava tornare ad essere la donna di un tempo.
    Questo fu il pensiero formulato da JB mentre si chinava in ginocchio e si liberava dall'elmo. Nonostante quella visione così paradisiaca era pur sempre l'Imperatrice dell'Ade e le formalità erano importanti. Motivo per cui s'arrestò nel parlare, invero stava per rivelarle il motivo della mancata presenza del generale della Viverna ma, repentinamente la mente volò al loro precedente incontro e alla brutale dipartita del cavaliere risorto. Deglutì un boccone d'amarezza e rimase in ginocchio in attesa che gli venisse accordato il permesso di venire alle parole. Sarebbe dovuto essere estremamente convincente, desiderava tornare a casa non spegnersi in uno scoppio di sangue e visceri.






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    Note Fatto! Si è rivelato un post molto impegnativo, mi ci sono impegnato molto nel farlo. Quindi amalo :addit:

    XD



     
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    "Ricordati sempre di una cosa: mai andare a discutere col capo in un luogo in cui lui - in questo caso lei - domina. Meglio coglierlo nel punto in cui è più vulnerabile, pertanto disposto a un approccio differente. E ora stai a vedere."

    Nel dire quelle parole prima di entrare sembrava persino serio; una volta dentro pareva di essere in un mondo diverso giacchè il mobilio della stanza era quanto di più raffinato potesse esistere, in tinte calde e chiare e non fredde come ci si sarebbe potuti attendere.
    Non era accogliente però poteva dare l'idea di calore, esattamente come la figura dell'imperatrice che pareva una bambolina giapponese in rosa. Una bambolina sexy ma era un dettaglio dato che all'arrivo dei due spectre aveva indossato il mantello nero per ripararsi soprattutto dall'eventuale sguardo curioso altrui.

    Cosa vi porta qui, spectre?

    Per quanto avesse incluso entrambi nella domanda, lo sguardo era rivolto al Giullare, come se non considerasse neppure l'altro guerriero. Non maleducazione ma abitudine. Il Giullare si fece avanti accennando a malapena un inchino, e del tutto a proprio agio.
    Si rivolse a lei, educato ma allo stesso tempo privo di paura: era l'esatto contrario dello spectre che JB aveva incontrato in Giudecca poco prima, col suo servilismo strisciante.

    "Oh il mio amico ha un problema... Sa, c'è la nebbia che avvolge l'Ade e lui crede di essersi perso. Anzi, si è sicuramente perso e gli ho consigliato di venire qui a parlare con Voi. Gli piacerebbe interpellare l'Oracolo delle Nebbie e siete la sola a conoscerne la locazione precisa."

    Le parole caddero in un apparente vuoto: la donna fissò JB con sguardo penetrante ma allo stesso tempo confuso, come se stesse osservando qualcosa che lui non poteva vedere.

    Io? So solo come contattarlo ma di rado risponde anzi, il più delle volte si limita a risucchiare le anime di chi lo disturba. No, ti conviene aspettare che questa nebbia sparisca spectre del Varano, poi sarà tutto di nuovo a posto.

    Per quanto tagliente, la voce della donna sembrava persino materna. Come se fosse una madre che parlava con il suo pargolo preferito, pur mantenendo un alone di distacco necessario.

    "Sì avete senza dubbio ragione ma se una di queste volte la nebbia distruggesse l'Ade? Se ci fosse un modo per fermare tutto? In fondo non dimentichiamoci che far scontrare eventuali realtà parallele potrebbe portare alla sconfitta di Hades e non credo che questo sia nell'interesse di nessuno di noi tre.."

    Le parole del Giullare risuonarono come una minaccia nella stanza. La donna rabbrividì vistosamente: era evidente che a modo proprio doveva avere a cuore le sorti del suo Signore e sicuramente anche quelle dell'esercito. Com'era possibile che ascoltasse tanto tranquillamente il Giullare? Non era servile come tutti, neppure le mostrava una deferenza assoluta eppure lo stava a sentire.
    Fece un cenno a JB.

    Avvicinati, spectre, e raccontami cosa succede nel tuo Ade. Non mi piace quello che sento e voglio che arriviamo alla decisione più giusta per Lord Hades.

    Gli occhi di lei scintillavano.


    Angolo Dittatrice:


    Fai un po' di persuasione :uhuh: non l'ho scritto ma riceverai un messaggio telepatico da quel simpaticone del Giullare dopo che l'Imperatrice ti parla alla fine, e ti dirà di non mentire :asd: quindi puoi raccontarle qualunque cosa tu voglia sull'Ade purchè sia la verità
    Serve un po' di pressione per farti dire dove trovare l'Oracolo delle Nebbie u.u alla fine ci riuscirai e ti dirà che per trovarlo dovrai attraversare l'Acheronte :zizi:
    ma dovrai essere accompagnato u.u
    scegli tu se da lui o da lei, a seconda di come la pensa il tuo pg e poi ferma il post u.u
     
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    Le nebbie dell'anima~ Post VI



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    Le parole del giullare si rivelarono oltremodo veritiere. JB era preparato a vederlo esplodere proprio com'era capitato al risorto quello stesso giorno, ma non andò così, anzi l'Imperatrice sembrava essere stata presa in controtempo. Evidentemente non credeva di ricevere visite nel suo loculo privato, al sicuro nel suo bozzolo sembrava essere un'altra, a quanto pareva era lì che si lasciava andare, che si spogliava del peso dell'armatura e del suo ruolo di tiranna e tornava ad essere la ragazza dolce e gentile di cui gli era stato detto dal suo compare.
    Indossò un mantello scuro e si rivolse allo specter di Alraune. Chiese quale fosse il motivo di quella visita e lì il giullare, sopo aver accennato ad un misero inchino, snocciolò tutta la controversa questione che aveva portato i due nella Giudecca. Erano giunti per richiedere udienza presso l'Oracolo delle Nebbie e lo cominicò senza troppi giri parole. Il Giullare sembrava essere dannatamente a suo agio in quella situazione, evidentemente non era la prima volta che andava ad interpellare il terribile Grifone nel momento di maggiore quiete, sembrava essere una tecnica perfettamente assodata e a lungo praticata nella quale lo specter sguazzava. Difatti, dinnanzi alla prima risposta esitante della donna lo specter seppe come rispondere, con parole appunte come spilli l'andò a pungere in quello che sembrava essere il suo lato più sensibile, nel suo puntio più dolente: la sconfitta di Hades.
    C'era di riconoscerlo, per quanto bizzarro fosse costui e per quanto esiguo fosse il suo placido cosmo, sembrava avere l'oratoria dalla sua. Il suo altisonante discrso trafisse la Padrona come una lama affilata, ella rabbrividì al solo pensiero di vedere quel lugubre scenario materializzato. Si ricompose e, finalmente convinta, comandò a JB di avvicinarsi e raccontarle la sua storia e spiegarle dell'Ade alternativo dal quale proveniva. Lo specter del varano non se lo fece ripetere due volte, s'alzò e, proprio come aveva fatto Alraune poco prima, abbozzò un inchino e le si avvicinò. Fece per lanciare uno cenno d'intesa al compare quando una sua missiva telepatica gli penetrò nella mente come un proiettile fa con la carne. Essa gli recapitò un imperativo semplice ed oltremodo suprefluo: Non mentire, figurarsi se l'avesse fatto, non aveva nessun motivo di ricorrere alle menzogne, la sua storia era già incredibile di suo e non necessitava farcitura alcuna ed inoltre, nel caso fosse stato scoperto, la sua vita sarebbe andata incontro ad una fine repentina ed innaturale visto che non sembrava avere sulla donna lo stesso ascendente del Giullare.

    « Mia signora. » Disse lo specter una volta giunto a portata. Teneva l'elmo con la mano sinistra, arroccato sul petto, mentre con la destra si tastava il mento coperto da una barba leggermente incolta, niente più che un vezzo per aiutarsi nella narrazione. « Come vi è stato detto dal mio compagno. » Alluse con un cenno vago al Giullare. « Questa sembra essere una dimensione parallela, un universo a se stante che vede voi a capo dell'Ade e che vede me, o meglio il JB di questa realtà, essere uno degli specter di maggiore spicco. » Si prese una pausa soppesando il peso di quanto appena proferito e di ciò che stava per esserlo. « Nel mio mondo, invece, non sono che uno specter qualunque, temuto e rispettato, certo, ma non più di tanti altri. » Roteò le iridi proferendo un poco contrito quelle parole. « Ivi Sua Maestà è risorto ed è più che mai terribile. Pandora opera in sua vece ed i Giudici adempiono ai suoi comandi coadiuvati dalle loro legioni. » Aggiunse premurandosi di non omettere alcun particolare. « Io stesso debbo la mia obbedienza ad Aizen dei Gemelli, specter risorto e mio maestro, a capo della seconda Legio, nella quale milito assieme ad i più valenti guerrieri dell'Averno. »

    « E non credi di essere stato fortunato, varano? » Rispose l'imperatrice con tono lievemente seccato.
    « Non gradiresti rimanere a calcare le terre di questo scenario alternativo? Qui sei rispettato e temuto più di quanto mi sembra di capite tu sia nel tuo mondo. Qui non hai bisogno di rendere conto a nessuno se non a me. Sono la regina di questo Ade e tu sei il mio alfiere prediletto. » Prese a sua volta una pausa squadrando il suo sottoposto con sguardo penetrante. « Al posto di un freddo generale avresti una sovrana oscura e passionale che è in grado di scorgere ciò che hai dentro, che è in grado di concederti il poste che meriti.. Dimmi dunque, JB del varano, non preferiresti rimanere ad abitare questo mondo ed eseguire le mie volontà? »

    « E' uno scenario appetitoso, non lo nego.. Ma ho validi motivi per voler far ritorno della mia dimensione, mia signora. » Rispose lo specter dopo essersi concesso qualche attimo per pensare. « Qui sembro aver scalato la gerarchia infernale sino a vette che non avrei mai osato immaginare, avete ragione.. » Attese formulando nella sua mente quella frase a cui lui stesso stentava a credere. « E' quello che voglio, non lo nego, dal primo giorno in cui ho indossato questa surplice il mio desiderio non è stato che quello di diventare qualcuno. Ma non così, non rimpiazzando un mio alter-ego. Voglio arrivare a ciò che merito con i miei sforzi e con le mie fatiche. Si dice che in una scalata la parte migliore sia il cammino che conduce alla vetta. Ebbene non posso permettere a nessuno di spogliarmi di questo piacere. Non mi importa quanto ci vorrà, io continuerò ad ammucchiare i cadaveri dei nemici di Lord Hades finchè non avrò una pila talmente alta da toccare il soffitto dell'Oltretomba. » I suoi occhi bruciavano di determinazione. La sua ambizione era talmente marcata da essere quasi palpabile. « Inoltre nel mio mondo la tanto decantata Guerra Santa sta venendo combattuta in questo momento. L'offensiva di Hades allunga i suoi neri artigli sul grande tempio, cingendolo in una morsa che si fa di ora in ora più serrata. » Un lungo sospiro. « Come ogni specter è per questo che sono stato addestrato.. Spero comprendiate il mio stato d'animo quando vi dico che mai mi perdonerei mancata presenza ad un evento così decisivo ed importante per la vittoria di Sua Maestà. » Attese risposta sostenendo il suo sguardo. Doveva incontrare questo fantomatico Oracolo delle nebbie, avrebbe fatto tutto quel che fosse stato in suo potere per far si che un simile scenario si materializzasse.

    Ci furono interminabili attimi in cui l'imperatrice, con un dito posato sulle labbra, sembrava valutare le motivazioni dello spcter. Nonostante la determinazione ostentata JB sperava con tutto se stesso che le sue parole avessero fatto breccia nel grifone. Doveva far ritorno a casa.

    « Ebbene mi hai convinto specter del varano. » Sentenziò la donna in tutta la sua imperiositrà. « La tua motivazione è ferrea. Preparati, ci dirigeremo alla volta del fiume Acheronte.. Ed io verrò con te. »

    « Vi ringrazio, mia signora. » Sol disse lo specter inchinandosi. Atto compiuto non solo per rendere omaggio ma anche per schermare l'incalzante sorriso che s'allargava sul suo volto. Ce l'aveva fatta!




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    Note Ecco qui il mio post! Spero di non essermi arrogato troppe libertà. In caso dimmi che edito ^^

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    dalla mente di un folle

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    I due raggiunsero le rive dell'Acheronte piuttosto facilmente; Caronte si offrì servizievole di essere la loro guida ma l'Imperatrice lo ignorò, ordinandogli di tacere per tutto il tempo in cui avrebbe dovuto condurre la barca. Notevolmente più ampia del previsto, l'imbarcazione scivolò sulle acque senza troppi problemi: solo di tanto in tanto qualche cadavere allungava i propri arti scheletrici nel tentativo di afferrarli, invano.

    jpg



    Caronte si bloccò di colpo quando le acque presero a turbinare facendo apparire uno strano essere: la sorpresa era di tutti e la barca cominciò a diventare instabile.

    Mortali che attraversate il mio regno, inchinatevi o verrete mangiati!



    All'improvviso dove c'era l'acqua apparve una superficie di cemento, che andò a solidificare parte del fiume. Quello che gli altri non sapevano era che nonostante l'apparenza, era solido solo in parte.

    Beh volevi dimostrare di valere? Divertiti allora!



    Angolo Dittatrice:

    il mostrino è energia rossa ed è fatto... di cemento XDDDD è abbastanza stupidino ed è resistente come se avesse un'armatura II ma siete in un territorio svantaggiato perciò occhio U__U considera che lo strato di cemento che crea sull'acqua... beh non durerà molto e soprattutto è fragile(l'ho detto che è stupidino?xd)
    è come se avesse messo una coperta sull'acqua XD
    in ogni caso la mia png da brava capa... se ne frega XD con la scusa che sei tu a voler diventare forte e dimostrare di valere qualcosa ti lascia combattere
    gestisci pure il duello <3 una volta sconfitto, il mostro si sgretola e dissolve nell'acqua^^ concludi il post con te di nuovo sulla barca(e anche gli altri) che proseguite e venite fermati dalla nebbia fitta di fronte a voi che pare più densa rispetto a quella che avete attraversato finora :ehsi:



    buone feste che credo ci sentiremo verso il 31^^ ciao!

    Edited by * Violet * - 21/12/2012, 17:03
     
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