La torre [ Sigillato, potenza di cifratura: Khaos ]

Di Gabriel Fon Faust III, ???-2012

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    CRIMSON DEFILER

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    [nota: data la cifratura unica, questo documento è leggibile solo da creature che hanno raggiunto una potenza equiparabile al 9° senso]

    L'alcova contenente questa pergamena è nascosta all'interno della colonna centrale, in uno scompartimento segreto. Il documento è scritto a più riprese e con inchiostri differenti.
    Nella colonna sono nascosti altri 107 astucci con la stessa cifratura, contenenti documenti fasulli con insulti di varia natura.

    Non ci sono abbastanza prove per confermare quello che sto scrivendo, ma ciò che è in mio possesso non mi permette di negare del tutto.

    Wonderland era un nexus dimensionale, trasformatosi in quel luogo da incubo per volontà riflessa di Amen...ma in quel luogo c'è un particolare immutato.
    La torre.

    Che cos'è quella torre di pietra nera, che si erge in un campo di rose come non ne vedrete mai su questo pianeta?

    La torre è un segreto, uno di quei segreti così piccoli e al contempo enormi che passano inosservati per chi è troppo grande in questo universo.

    Non è una costruzione recente, e con recente intendo da oggi ai tempi del mito. La torre è precedente a tutto ciò: è una rovina, lasciata in quel punto quando le onde di un tempo precedente al NOSTRO concetto di tempo quantistico si ritirarono, trascinando via tutto ciò che c'era prima, in quella realtà atemporale o amateriale, oppure precedente ad un Big crunch.
    Chiunque abbia veramente creato il nostro universo, non quegli impostori di dei primordiali, l'ha fatto in presenza della torre.

    Io l'ho vista, per un istante lungo quanto ogni eternità, mentre venivo sbalzato via da Wonderland durante il suo collasso. Ho visto Amen sul terrazzo della torre che osservava il regno di cui era divenuto reggente.
    Ma probabilmente anche lui era solo una pedina della forza che sorregge la torre.

    È un concetto che va oltre la divinità, gli dei possono morire, possono errare. Quella forza mira all'ordine logico del Macroverso, è una ruota che gira, inarrestabile, come una sfera che rotola lungo un pendio, può oscillare a destra e a sinistra, ma inevitabilmente finisce a valle, tuttavia non è un movimento indipendente. La sfera DEVE voler muoversi. Non è un dio questa forza, non comanda, è un vento che spinge le tue vele. Puoi navigare contro di esso, remare, eventualmente arriverai da qualche parte o avrai successo, ma l'universo tende all'ordine nel modo più efficiente possibile.
    Ciò rende il nostro universo simile a un tessuto che agisce in ogni modo possibile per conservare il proprio ordine interno.
    Ma la sfera può anche essere distrutta, uccisa.

    L'universo è vivo, e quella forza è il suo battito cardiaco.

    La torre è un punto focale, in cui tutta la forza dell'universo converge, o addirittura è generata da essa, diramandosi in direzioni diametralmente opposte, formando una raggiera che fa da impalcatura alla realtà in un livello più sottile di quello quello quantistico. Queste linee di energia, che potrei chiamare Vettori per comodità, sono la forza che regge tutto.
    Nonostante le definisca linee, sono più simili ad una forza estesa a tutto l'assoluto, un'unica distesa che va oltre il concetto di forma e che permea ogni atomo esistente.

    Kosmos.

    La torre è il punto di origine dei vettori, ed essi la sorreggono a loro volta.
    Perciò se questa follia è vera, la torre è l'origine del concetto di Cosmo, ciò che mantiene l'ordine di questo universo.
    E la torre sta crollando.
    L'ho visto, ho visto le spaccature sulle sue pareti.
    Ho visto le piccole macchie nere di rose avvizzite attorno alla sua base. La realtà sta morendo.
    Forse Amen voleva trasformarci in guardiani della torre, forse il suo scopo era più alto di quello che potessimo anche solo immaginare.

    2012

    Utilizzando il cosmo, i cavalieri attingono a quel sistema di energie che pervade tutto, ma hanno le loro fonti distribuite e specifiche, create dagli dei per limitare la loro emanazione. Le costellazioni, le stelle malefiche, ogni altra cosa è una piccola valvola di sfogo dei vettori. Innocue, quantità tanto piccole da essere impossibili da notare.

    Se i dati che ho ottenuto da Therese, e da quel campione di DNA che ho sottratto a Daya mentre era troppo distratto dal mio uccidere la bambina davanti a lui, sono veri, gli dei attingono DIRETTAMENTE ai vettori. Così come fanno gli umani che raggiungono il nono senso. Distruggono la valvola di sfogo e parassitano direttamente i vettori, raggiungendo quell'idiozia che loro chiamano miracolo, senza sapere che forse uccidono l'universo facendolo.
    Per questo ho creato il bosone, un vettore indipendente, nato dal nulla e perciò slegato dall'intero sistema. Una singola cellula tumorale nell'universo, incurante dell'ordine costituito. Era il sistema migliore per imbrigliare la potenza pura dei vettori senza effetti collaterali.

    Oltre a controllare milioni di volte i dati in mio possesso, non ho altri modi per confermare queste ipotesi, fino a che non riuscirò a tornare davanti alla torre. L'unica cosa che posso fare è andare avanti, e muovermi secondo i miei piani, e se tutto ciò è corretto e sto agendo in favore dell'ordine universale, avrò successo.

    L'ichor che gronderà dalle mie zanne dichiarerà compiuta la mia missione.

     
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