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| Evento: | La lettere di un Padre | | Numero Post: | 1 |
Non so se leggerai mai queste mie parole ma sento il desiderio di scriverti lo stesso. Sinceramente non so per quanto tempo riuscirò a respingerlo, le mie forze mi vengono meno e solo un miracolo potrebbe salvarmi ma non voglio parlare di me, in tanti hanno cantato e ballato le mie gesta e non ti parlo da guerriero ma semplicemente da padre. Ogni padre cerca sempre di dare ai propri figli il meglio, fare in modo che essi crescano felici e nel miglior mondo possibile ma purtroppo ciò non è sempre possibile e il più delle volte non si può incolpare nessuno.
Ma il legame che unisce i genitori ai propri figli è qualcosa che va oltre il sangue, è un qualcosa si viscerale e simbiotico e ovunque tu ti trovi, per quanto io possa essere lontano da te, quel desiderio di riabbracciarsi – vicendevolmente – non vi è nessuna forza che lo può realmente spezzare. Quando ti imposi di scappare, di andare via tu piangesti, ti arrabbiasti con me dicendo che io non capivo, non mi fidavo di te e arrabbiata mi voltasti le spalle dicendo solo una frase:
«Farò come vuoi»
Nessuna frase poteva farmi più male: vi era freddezza ed incomprensione in quelle parole ma soprattutto un dolore profondo che io non potevo alleviare. Spesso noi genitori sbagliamo, diciamo che lo facciamo per il vostro bene ma il più delle volte prevarichiamo semplicemente le vostre libertà, con quell'arroganza tipica dei regnanti e dentro di noi ci arrovelliamo cercando di convincerci che lo facciamo per il vostro bene o con stupide frasi del tipo: quando sarai genitore lo capirai.
No, dopo tanti anni mi rendo conto che in fondo sono solo giustificazioni che cerchiamo di dare alla nostra coscienza ma di una cosa sono certo: ogni mia azione, per quanto folle era dettata unicamente dall'amore profondo che io provo nei tuoi confronti, un amore che neanche il più passionale degli amanti potrà mai darti. Fiumi di parole escono e tante altre ne vorrei dire, forse tutte quelle parole che non ho mai avuto il coraggio di dirti.
Mi sarebbe piaciuto vederti crescere, intraprendere la tua vita lontano da queste terre macchiate dal sangue dei tuoi fratelli ma tutto ciò mi è stato negato e purtroppo non posso farci nulla. Quello che ora vorrei dirti è solo una cosa:
«portami sempre dentro di te, ricordati che io rivivo in ogni tuo ricordo ed ogni volta che ti verrà nostalgia ti basterà pensare. Ti basterà pensare che mi mancano i tuoi capricci, i tuoi abbracci ed i tuoi pianti»
Ora con questo non pretendo che tu mi perdoni, o che addirittura comprendi le mie azioni ma sappi che io nono ho mai smesso di amarti figlia mia, di desiderare – un giorno – di poterti riabbracciare e stringere a me, con la speranza nel cuore che tutto quello che sto cercando di fare, un giorno si realizzerà permettendo a questo sogno di diventare realtà. |
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