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°MiZaR°.
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Edited by °MiZaR° - 13/6/2012, 00:16. -
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Oneiros l'eterno, Il Tessitore di Sogni.
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Atto I – Dark Knight
Era trascorso oramai molto tempo da quando, per volere di Pandora, era tornato alla vita sfuggendo all'eterno oblio dell'oltretomba. Un'anima prescelta l'avrebbero definita alcuni, un'anima che persino la morte non era riuscita a quietare. Altri invece non avrebbero esitato a bollarlo come "dannato", un mostro che in cambio della vita eterna aveva barattato il suo onore e la sua fedeltà alla luce. Ma la verità era ben diversa, era stata la luce ad abbandonarlo, a lasciarlo cadere verso le tenebre senza alcuna speranza. E in quelle tenebre aveva trovato una mano pronta ad aiutarlo, a sorreggerlo trascinandolo fuori da quella notte eterna. Un re e una regina per cui combattere ancora issando il vessillo degli Stark al di sopra delle nebbie della storia. A differenza di quanto si raccontasse Pandora si era dimostrata estremamente magnanima nei suoi confronti. Oltre ad una nuova vita, ad uno scopo per cui combattere, aveva concesso al risorto anche la possibilità di riabbracciare i suoi cari nei Campi Elisi, di rivederli quando il suo cuore si fosse sentito debole e stritolato dalle tenebre della morte. Pandora aveva donato a quello specter qualcosa di unico e insostituibile, la luce.
Se ne stava seduto sul suo trono di ghiaccio nel Cocito quando, tremante, uno dei suoi Skeleton gli aveva portato una missiva recante il sigillo della sua regina. La osservò per un secondo prima di aprirla, quasi cercasse di prevederne il contenuto. La ceralacca si ghiacciò cadendo in pezzi non'appena il dito dello specter la sfiorò, lasciando cadere una delle estremità della pergamena verso il pavimento.Una convocazione urgente?
Non aveva idea dei motivi di quella chiamata ma non aveva intenzione di farsi attendere.
Comparve al centro della grande sala del trono in un turbinio di vento gelido e cristalli di ghiaccio. Il mantello magico, ultima eredità del suo casato, svolazzava sospinto dal suo stesso gelido potere a stento trattenuto da una spilla a forma di testa di lupo. Nel momento del suo arrivo la temperatura della stanza parve scendere improvvisamente, quasi come se la mera presenza del guerriero fosse sufficiente a creare quel freddo innaturale e la purpurea surplice dell'acquario riluceva di propria luce, tradendo in parte la sua natura ben diversa da quella delle altre corazze degli inferi. Sul capo indossava una corona di ghiaccio, nella cui gemma centrale riluceva la fiamma di un'anima inquieta e rabbiosa. L'elmo della sua corazza pendeva lungo il fianco destro assieme all'elsa di una spada sprovvista di lama. In molti erano già accorsi al cospetto della oscura regina dei morti, specter di ogni risma e potere. Ma fu in particolare un guerriero ad attirare la sua attenzione. Indossava i paramenti del cielo intrepido e, a dispetto delle morte ferite che ricoprivano le sue membra, il suo cosmo ruggente e immenso si dibatteva fino ai limiti stessi dell'universo. C'era qualcosa di familiare in quell'uomo, qualcosa di strano, ma non era questo il momento di indagare. Senza indugi superò tutti gli astanti e, portatosi tra i due giudici si inginocchio innanzi a Pandora.Mia signora, Edward Caliban Stark al suo servizio.
Il suo cosmo dorato avvampò per un istante lasciando trasparire la sua natura tormentata. Luce attraverso l'ombra, questa la sua missione, questo il suo onore.. -
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William van Deering.
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'Parlato' - °Pensato°
Energia Verde
Armatura: Surplice di Harpy
Note: scusate il ritardo
William l'aveva sempre detto che la vita parigina non gli si addiceva: da vero inglese, tollerava a fatica quella città, però da quando si era ritrovato catapultato in quello strano universo non l'aveva abbandonata.
Certo si era reso ridicolo andando a cavallo in mezzo a quelle scatolette che si muovevano(macchine), bloccando una cosa chiamata traffico e costringendo la povera Maria a recuperarlo prima che ci pensasse la polizia... E poi aveva anche camminato a piedi fino a Bordeaux e ritorno solo per dimostrare che tutto era come l'aveva lasciato nel Medioevo, facendosi ridere dietro da tante persone... Per non parlare della prima volta che si era trovato di fronte a quella scatola di nome computer... Un incubo, anche se ora dopo più di un anno le cose erano nettamente migliorate.
Nonostante tutto continuava a stare in quella casa con Maria, la figlia dell'inventore, che ormai si era sposata e aveva creato una famiglia; erano loro l'unica compagnia vivente che avesse, per il resto William viveva in Ade, circondato dalla solitudine e solamente da occasionali divertimenti.
La convocazione di Pandora gli evitò l'ennesima cena a Parigi, facendolo sospirare di sollievo: di certo non poteva presentarsi con la surplice addosso al ristorante, non solo tutti lo avrebbero deriso ma il rischio di trovare dei nemici era piuttosto alto.
In tutti i suoi peregrinaggi per l'Ade, Will aveva saltato la Giudecca: troppo formale come luogo ma in quel momento non aveva altra scelta: entrò nella sala e vide di non essere il solo anzi, forse era proprio l'ultimo arrivato! Eppure si era praticamente precipitato. William allora vide alcune donne tra gli altri specter e pensò che Hades tutto sommato aveva un buon gusto.
°Dev'essere qui la festa... Spero quella sia Pandora o mi scotenna°
'William di Harpy a rapporto, mia Signora!'
E Will si inchinò profondamente alla donna seduta sul trono, per poi rivolgere lo stesso rispetto anche a Aizen che aveva riconosciuto e attendere assieme agli altri di sapere che cosa stesse succedendo.
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~Pandora..
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°MiZaR°.
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William van Deering.
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Energia Verde
Armatura: Surplice di Harpy
Note: il mio post non è un granchè e me ne scuso ma purtropo sto scrivendo in ritagli di tempo per evitare di aspettare tre giorni
Come sempre era riuscito a distinguersi visto che nessun altro arrivò dopo di lui; per un momento Will pensò di essere sul punto di ricevere una punizione, magari da Pandora stessa che teneva pure un tridente in mano, ma così non accadde. La donna neppure lo notò e lui potè quasi respirare di sollievo: non doveva essere una cosa semplice evitare una punizione anche se lui aveva fatto il possibile per essere davvero puntuale.
°Qui qualcosa è successo altrimenti non ci sarebbe tutta questa confusione°.
William aveva infatti notato che la donna aveva fatto distribuire degli antidoti e corrugò la fronte, soprattutto quando una leggera scossa avvolse la sala. Di quello che stava succedendo faticava a capire le origini se non che si trattava di una cosa grossa: non perse di vista nulla ma non rabbrividì di fronte a quello strano essere solo apparentemente umano che stava nella mani di Pandora.
Era davvero una cosa grossa e le parole della donna riuscirono in parte a esaltarlo ma al tempo stesso a inquietarlo: se quello era Hades allora stava assistendo a qualcosa di davvero importante ma non aveva capito che cosa significassero le sue parole. O almeno non del tutto.
Si sentì privato di qualcosa e quando vide un'arpia staccarsi d alui cercò quasi di afferrarla con le mani; in verità il gesto non vide mai la fine perchè fece ricadere stupidamente le braccia lungo ai fianchi. Ora aveva davvero capito.
Tuttavia le scosse continuarono e per non perdere l'equilibrio arretrò di vari passi, barcollando; Will detestava non avere il controllo della situazione ma era quasi sicuro che nessuno potesse controllare ciò che stava accadendo.
All'improvviso un potere spaventosamente forte avvolse la sala e lo specter si sentì intimorito: non era mai accaduto in vita sua qualcosa di simile e neppure quando si era ritrovato catapultato in una dimensione sconosciuta come il mondo moderno aveva provato una tale sensazione.
Alzò lo sguardo e lo vide: Hades, avvolto nell'armatura, era praticamente il doppio di Pandora e da lui emanava quel potere.
°Era proprio una cosa grossa... meglio che stia zitto, non voglio dire nulla di strano°
Will avrebbe voluto dare quasi il benvenuto al Dio ma era un pensiero folle, non poteva essere certo che lo avrebbe gradito. Per quanto si sentisse affaticato, Will era estasiato all'idea di trovarsi di fronte al suo signore e padrone e avrebbe voluto dimostrarlo in qualche modo. Per una volta non agì impulsivamente ma si inchinò fino a toccare terra: era naturalmente rivolto a Hades.. -
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POST 5
"Il ritorno di Pandora."
Violate non aveva tutta l’intenzione di rimanere a guardare una resurrezione di una divinità che l’aveva tradita, però non poteva nemmeno mettersi troppo a piangersi addosso e se quella entità che le stava martellando la testa aveva ragione, forse poteva davvero sperare che tutto questo suo dolore sarebbe scomparso, ma prima doveva cercare di fidarsi e quindi continuare ad assistere alla resurrezione di Hades in silenzio. Pandora subito dopo l’arrivo degli altri ( che Violate non degnò di uno sguardo per via della sua situazione) diede l’antidoto a tutti e tre i giudici, anche se forse francamente Violate non l’avrebbe voluto, ma se moriva non avrebbe potuto più avere un motivo di rivalsa e sarebbe stato troppo facile accontentare quella strega, quindi decise di accettare i essere “salvata” da “quella lì”.
<< Sei intelligente Violate, adesso osserva come ritorna alla luce un Dio.>>.
<< Maledetto, darei tutta me stessa per sapere chi o cosa sei, però a qunto pare non mi haidato scelta se no avrei ucciso quella maledetta donna!>>.
<< Io non ti ho dato scelta? Oh beh se tu desideravi così tanto morire avresti potuto farlo , ma mi è parso di capire che anche tu sia stata molto d’accordo a “farle un piacere”, perciò evita di uscirtene con delle sparate da ragazzina viziata.>>.
<< Come ti permetti di parlarmi così?>>.
<< Violate l’unico motivo per cui esisti è solo per volere degli dei. Cosa credi che anche il tuo essere stata Imperatrice di Roma non sia stato volontà divina? Posso capire che il tuo orgoglio in questo momento sia più forte, ma sappi che il tuo destino e quello dell’umanità sarà deciso solo quando gli dei lo decideranno. Tu sei solo un granello di polvere!>>.
Violate sentiva ribollire la rabbia in se, quell’essenza credeva di sapere sempre tutto, se soltanto avesse capito chi era e cosa voleva da lei gliel’avrebbe fatta vedere chi era il “Granello di polvere”, gli stava per rispondere, ma all’improvviso vide i pezzi ritrovati elmo spada e kamui riuniti e Pandora che metteva un bambino in una specie di buco nero dal quale iniziò una specie di “mutazione” ci f un bagliore poi sentì il suo cosmo assorbito e vide il Garuda staccarsi da lei e andare verso quell’armatura divina e non solo anche quelli degli altri andarono tutti ad unirsi lì.
°Che succede? Cos’è questo cosmo spropositato eppure così terribilmente puro. Dei, io non ho mai visto nulla del genere…°.
<< Hai visto “piccolo granello di polvere”?Sai avanti a chi sei?Quello è un Dio, un Dio che farà ritornare la pace eterna nel mondo, ma che soprattutto mi farà risvegliare!Ammiralo! >>.
Dunque, Hades, quello era proprio lui? Violate non credeva di averlo mai potuto dire , ma per la prima volta sentì il suo animo acquetarsi , forse il primo scopo della sua esistenza era stato compiuto. Aveva aspettato tanto e era arrivata a odiare anche quel Dio dopo quello che era successo, ma in quel momento si sentiva stranamente soddisfatta, ma la sola soddisfazione non faceva un uomo e non bastava per rimarginare le ferite dell’onore macchiato! Non era contenta, no niente affatto era ancora arrabbiata.
La ragazza fece un passo solo, poi non gli importava di chi c’era e che probabilmente avrebbe fatto qualcosa di non richiesto ma voleva SAPERLO!
“Hades. Mio Signore…”.
Strinse un pugno e lo gridò fortemente.
“PERCHE’ MI AVETE TRADITA?”.
A quella frase sentì una forte fitta alla testa , sembrava che qualcosa la stesse disturbando e iniziava ad averne abbastanza, ma non poteva evitarlo.
<< STUPIDA RAGAZZA STA ZITTA!NON VEDI CHE TI COMPORTI COME UNA PAZZA?>>.
<< Tu maledizione ! Giuro che ti piglierò a calci in culo se non la finisci di starmi in testa e di dirmi cosa devo fare!>>.
Violate però sapeva di non poter far nulla quindi era costretta ad agire secondo quanto era stato stabilito anche con quella “cosa” che gli era in testa.
“Gyahhh… La testa…”.
Si mise una mano alla testa , poi quasi fosse di dovere il suo corpo si inchinò avanti al proprio Dio.narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno
»Dati anagrafici
Nome:Violate.
Energia:Nera.
fisico:ferito e avvelenato.
Psicologico:Confuso e arrabbiato.
Armatura:non indossata
Stato armatura:Intatto
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Riassunto:
Azioni:
Edited by Lady Violate™ - 15/6/2012, 19:09. -
» Pisces no Astrid.
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