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~Pandora..
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Edited by ~S i x ter - 7/11/2014, 16:21. -
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«Finalmente sei tornata»
Chiare le parole di Aizen, il quale senza stupore recepì il messaggio inviatole dalla sua signora. Gli eventi stavano precipitando ed il ritorno di Pandora ne era il chiaro segnale. Lei e lei soltanto aveva il diritto di guidare le legioni Avernali. Un chiaro ritorno alle tradizioni, pensò la Viverna, il quale era maledettamente sollevato dal ritorno di Pandora. Non era una questione di potere o responsabilità, la legalità insita in Andrè era qualcosa di viscerale e consapevole della sua posizione provvisoria a capo delle legioni infernali riteneva di buon auspicio il risveglio della vera comandante dell'Ade. Ormai nemmeno ricordava l'ultima volta che ella era rinata, saranno passati duecento anni all'incirca e anche a quel tempo la sua ricomparsa preannunciò una grande guerra e il ritorno del suo signore. Finalmente tutti i tasselli si stavano combinando e consapevole del grande pericolo che di li a poco avrebbe investito ogni essere vivente dell'Ade e del mondo emerso riteneva il probabile risveglio di Hades come una benidizione.
Da tempo aveva imparato a leggere nelle increspature dell'aria, comprendere quando il vento cambiava direzione ed una bufera stava per abbattersi su tutti loro. Il pensiero era diretto alla sua esperienza che lo portò ad esprimere tutto il suo potenziale, a quel dannato Boris e a ciò che Naima sapeva. Ella forse più di tutte era a conoscenza degli eventi e si domandò che ruolo avrebbe assunto Mephistofele in tutto ciò. Il ruolo dell'ormai ex-procurator poteva cambiare il destino non solo del suo schieramento ma di tutto il mondo. Inspirò profondamente e facendo forza sulle braccia balzò in piedi, buttò fuori tutta l'aria solo diversi secondi dopo e lentamente si avvicinò alla credenza ove stava l'elmo di Radamante. La presenza del 'Magister Orientis' era richiesta al cospetto di Pandora e lui sarebbe stato il primo ad arrivare. L'elmo venne indossato e la sua persona di li a poco si sarebbe mostrata innanzi all'Oraculum.
«Il vento sta cambiando direzione»
Fiero e pieno di speranze Aizen camminava senza fretta alcuna in direzione della donna più temuta dai mortali, da colei che in nome del suo signore Hades avrebbe sfidato anche la Dea Atena senza riserva alcuna. Ella era il suo ideale di Spectre, un comandante degno di tale nome. Nessuno era degno più di Pandora di governare l'esercito del suo signore. La storia era dalla sua parte e nessun uomo al servizio del Dio delle Tenebre avrebbe mai contestato una sua parola. La sua mente spaziava in ogni dove, ripensava a tutti quei secoli di stasi, a tutto le occasioni perse a ciò che sarebbe potuto essere, una lunga concertazione filosofica col suo IO, arrivando poi alla conclusione che gli spectre – tutti – avevano fatto ben poco: un'amara verità!
Quindi non è ancora qui, chissà cosa significa tutto ciò - pensò la Viverna constatando che ella doveva ancora giungere. In ginocchio Radamante innanzi al trono vuoto, il capo chino e la mano appoggiata sulla gamba in segno di rispetto; attendeva con impazienza ch'ella si palesasse. Ora i mortali avrebbero conosciuto la vera forza dell'esercito Avernale.» Titolo: Il Ritorno di Pandora
» Post: 1
» Personaggio: Aizen
» Cloth: Wyvern [VIII]
» Energia: Suprema
» Armi: ///
Edited by ¬ Gaz - 29/2/2012, 10:48. -
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POST 1
"Il ritorno di Pandora."
Certo era passato un po’ dopo l’ultima volta quando erano andati al Santuario a prendere l’anima di Hades, ma ancora purtroppo nessuno era riuscito a capire dove fosse il corpo del nostro Signore e Violate iniziava quasi a spazientirsi ed era un po’ nervosa, tanto da continuare ad allenarsi per i fatti prori nelle lande del Cocito.
°Se c’è una cosa che detesto è questa negligenza assurda. Possibile che quel dannato corpo contenitore non sia stato trovato? E’ una vera seccatura, se il mio Signore non rinasce, non credo che riusciremo a ritornare a splendere.°.
Violate eseguì alcuni esercizi di concentrazione pirocinetica alzando la temperatura e generando il fuoco che rappresentava la sua ira funesta, mentre la surplice splendeva di una luce porpora, ma forse era ben inutile arrabbiarsi in quel momento. Bisognava solo essere preparati a tutti esattamente come lei in passato preparava il suo impero.
Il giudice di Garuda fissò una parete di ghiaccio spessa, poi concentrò la sua energia, l’avrebbe rotta in mille pezzi, ma uno striscio la interruppe. Qualcosa le era passato tra le gambe e a sua sorpresa notò che era un serpente messaggero che portava una notizia.
Pandora era rinata!
°Cosa?Allora anche in quest’epoca la sua presenza guiderà le nostre schiere?°.
Violate ne fu molto sorpresa. Onestamente non sapeva se nelle altre guerre sacre fosse rinata, la donna più vicina ad Hades, ma lei l’aveva incontrata nella sua epoca prima di diventare Imperatrice di Roma nel 256 anno domini, poi ella fu uccisa e anche la stessa Violate. Non riuscì a sapere più niente di quella donna. Era incredibile come gli eventi si stessero susseguendo, non ostante il corpo di Hades non sia stato trovato, almeno ciò la rallegrava.
Si recò quindi al luogo d’incontro prestabilito, dove vide che come primo giudice era arrivato Aizen. A proposito di lui. Violate aveva una strana sensazione, ovvero che lui s fosse dimesso dal ruolo di Imperator, ecco perché l’Oracolo era rinato. Quindi il dominio del’ad adesso era sia suo che di violate e di Fedor, beh la prospettiva non era male, poi forse Aizen era troppo estroverso per sostenere quel ruolo, non che Violate pensasse che non ne fosse capace, ma sicuramente Aizen aveva qualcosa che lo rendeva simile in parte a lei, anche se era troppo orgoglioso per ammetterlo. Già, forse era così, ma fatto sta che per essere un imperatore c’era bisogno d’un’anima d’acciaio puro e Violate lo sapeva bene e forse se ne era reso conto anche lui stesso.
“I miei ossequi mia Signora. Violate di Garuda secondo Giudice infernale stella del cielo intrepido è qui per servirla. Bentornata.”.
Disse inchinandosi su un ginocchio aspettando l'arrivo della donna più forte di tutto l'Ade.narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno
»Dati anagrafici
Nome:Violate.
Energia:Nera.
fisico:Buono.
Psicologico:Buono.
Armatura:Surplice di Garuda [livello 5]
Stato armatura:Intatto
___________________
Riassunto:
Azioni:
Edited by -Violate- - 29/2/2012, 18:46. -
† Shen771 †.
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Il sole stava per tramontare, pennellando di rosso il ghiacchio che ricopriva le lande nordiche, nelle vicinanze della città di Asgard. Ammantato di una spessa coltre di neve, stretto nel gelo di uno dei luoghi più freddi della terra, si isolava dalla tundra una piccola cittadina. Umile, nessun edificio particolarmente alto, solo piccole case dai tetti a punta, costruite su strade irregolari e calcate da carretti e poche auto, pecore, pastori infreddoliti e pochi borghesi con cappotti ricamati.
Si dava il caso che proprio a quell'altitudine, considerata inusuale per la vita, risiedesse un piccolo manipolo di persone, discendenti presumibilmente da un unico progenitore, che costituivano il più limpido esempio di "effetto fondatore" genetico, preservando nel loro genoma un particolare allele che conferiva resistenza alle temperature estremamente rigidi. Invero la biochimica di quel fenomeno era ignota ed assai intrigante, eppure non restava che poco tempo per poter apprezzare "in vivo" il magnifico fenomeno.
-Interessante, alcuni di loro sembrano non accusare affatto questo clima così freddo.-
Con entrambi i piedi appoggiati sul comignolo di un camino, fermo ed attento, osservava quel luogo il Giudice Infernale del Grifone. Nella sua incessante ricerca delle componenti genetiche migliori per la costruzione dell'arma finale, Fedor si era imbattuto in quella notevole peculiarità, che aveva suscitato in lui un raro e prezioso interesse. La Surplice, accarezzata in più punti da cristalli di brina, catturava ed assorbiva i raggi crepuscolari, non riflettendo nulla se non un'inquietante aura corvina; nessuno sembrava essersi accorto della presenza dello Spectre, forse perché tutti troppo impegnati a terminare la consueta routine giornaliera.
Qualora avesse avuto più tempo, sicuramente avrebbe pensato a metodi scientificamente più appropriati per ottenere un'adeguata dose di campione da analizzare. Eppure l'etichetta gli imponeva una certa puntualità nell'evento che a breve l'avrebbe reso partecipe, per cui, con sommo dispiacere per la poca amabilità delle tecniche affrettate, dovette optare per una soluzione sbrigativa.
Gli avambracci incrociati celavano alla vista un piccolo foglio ripiegato che il guerriero stringeva nella mano sinistra, consegnatogli alcune ore prima da una creatura serpiforme che lo aveva raggiunto sin nelle viscere della Giudecca. Già da qualche giorno si avvertiva nell'etere avernale un strana perturbazione, come se gli eventi che regolassero l'ordine infernale stessero per subire un drastico mutamento; ma nulla lasciava presagire guai imminenti, anzi, quelle strane sensazioni avevano ispirato a Fedor uno strano sentimento d'aspettativa, quasi come se qualcuno stesse per giungere ad aiutarlo in maniera decisiva nel suo progetto. Il suo progetto primario, per inteso: la redenzione della razza umana attraverso l'annientamento di ogni inetta forma di vita. Il contenuto della missiva era sufficientemente chiaro:
"Miei fedeli generali, è giunto finalmente il momento di guidare il nostro esercito verso la vittoria e ristabilire il dominio del nostro signore Hades..."
Il resto della lettera era stato rovinato durante il tragitto, ma quelle poche righe erano più che sufficienti per rivelare il mittente: una sola persona poteva arrogarsi il diritto di rivolgersi ai tre Giudici con tono autoritario, ed ella era Pandora, la sorella del Sommo Hades nonché sua portavoce ed esecutrice materiale delle sue volontà e decisioni. Una buona notizia, se non altro perché stava a significare il ristabilirsi delle reali gerarchie infernali e la discesa dal comando di Aizen, più capace a dar voce ai suoi istinti umani che ad orchestrare un progetto così ambizioso come la disfatta di Athena e del Santuario.
Ripensando a quanto stava per accadere, il Grifone sorrise, eccitato per l'imminente battaglia e curioso di scoprire quanto in grado fosse la neo-eletta Pandora a fronteggiare l'imponenza di tutti e tre i migliori guerrieri degli inferi messi assieme.
-Mai far aspettare una donna.-
Disse queste parole, con tono ironico, mentre una sottile linea gli solcava le guance da parte a parte. Ora il suo piede poggiava sul capo di un giovane contadino che, con un'abbigliamento vistosamente leggero, si affannava a spalare della neve dal suo orto. Quello che potè fare l'umano fu solo alzare gli occhi al cielo, ed osservare che irto come una statua una sorta di angelo color dell'ebano si stagliava al di sopra del suo cranio.
-Un cuore giovane e forte bastarà.-
Fu sufficiente puntare un dito verso le fauci aperte per il terrore del ragazzo, repentino un sottilissimo filo acuminato gli attraversò la faringe, forando poi l'esofago e la trachea per andare ad attorcigliarsi attorno al membrana cardiaca. La paura negli occhi di quell'individuo mutò nella più totale disperazione, ma fu vana, perché nel giro di un paio di secondo, accompagnato dal ritrarsi del dito di Fedor, la stringa letteralmente strappò l'organo dal torace, estraendolo dalla bocca. Dopo alcuni secondo di stasi, in cui ciò che era un cadavere rimaneva paralizzato per contrazione muscolare d'inerzia, il corpo cadde al suolo come peso morto.
-Tranquillo, farò attenzione a non rovinartelo, ishishishi!-
Aprendo poi la mano nella quale stringeva la lettera, la liberò nell'aria, restando ancora sospeso.
-Gigantic Feathers Flap.-
Un'enorme esplosione, seguita da un boato assordante. Di quell'unico, speciale villaggio non rimase che un enorme cratere fumante. Una firma indelebile, perché ciò che egli aveva ottenuto non poteva più essere di nessun altro.
Castello di Hades, Germania
Passi lenti, i rintocchi che la Surplice generava riecheggiavano nell'ampio antro della sala principale della roccaforte di Hades sulla terra. Il suo castello, la sede in cui venivano coordinate le operazioni di guerra durante ogni guerra sacra, da centinaia di anni.
Fedor avanzava con calma, la Surplice indosso, lo sguardo dritto dinanzi a lui e le braccia che accompagnavano l'armonico cammino. La fioca luce delle torce dislocate in più punti illuminava a sufficienza le sagome di chi l'aveva preceduto. Violate, Giudice di Garuda ed Aizen, Giudice della Viverna, erano già lì; eppure la figura principale, quella di Pandora, ancora non si era palesata, segno che aveva evitato la deprecabilità di un ritardo.
Tra quei tre guerrieri non correva di certo un clima di cordialità, tipico di chi mira a primeggiare tra gli altri in maniera assoluta. Ma come guerrieri, ognuno rispettava l'altro, e ciò era indispensabile per la buona riuscita dei progetti del dio della morte.
Il Grifone avanzò fino al fianco destro di Aizen, dove si arrestò, senza mai distogliere lo sguardo dal trono ove si sarebbe seduta l'oraculum.
-Signori.-
Tanto disse per salutare i pari di rango, dopodiché si genuflesse, attendendo l'arrivo della donna che avrebbe determinato le sorti dell'impero oscuro.. -
~Pandora..
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Edited by ~S i x ter - 7/11/2014, 16:21. -
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POST 2
"Il ritorno di Pandora."
Dopo l'arrivo di Fedor, come volevasi dimostrare, Pandora che finalmente si era fatta vedere nella sua magnificenza di donna dalla bellezza infinita, che un pò faceva invidia a Violate che aveva trascorso la sua vita a smettere completamente di essere una donna, dopo la morte di Aiacos, per intraprendere la via che ‘ha portata ad essere un cavaliere oscuro che non possedeva alcuna pietà, e un cuore d’accaio, come avevano dimostrato il tono rammaricato delle sue parole, non fu contenta di ciò che l’armata infernale aveva fatto. In effetti come già aveva constatato la stessa Violate , in quel periodo non era stata inviata da nessuna parte dopo quella visita ad Atene e lo spirito di Hades era ancora vacante, tanto da fare arrabbiare anche la stessa Giudice di Garuda e quindi anche Pandora non era da biasimare, poteva comprendere la sua ira molto bene. Alzò lo sguardo verso la donna stupenda posta a sedere sul trono del suo Signore e più la guardava più la sensazione d’ammirazione per lei cresceva e si mischiava con quel pizzico di “invidia” che fa parte dell’essere di una donna che non abbia dimenticato comunque ciò che era nonostante l’evidente indipendenza che aveva acquisito nel corso della sua vita, poi proferì parola.
“Mia Signora, mi rammaricano queste vostre parole, però di certo non posso far altro che prendere atto di quanto detto e assumermi le mie responsabilità se non è stato fatto abbastanza, ma c’è una cosa che però ignorate, ovvero le nostre truppe si stanno appena formando e ognuno di noi sta provvedendo a preparare l’esercito come meglio può. Inoltre, tempo fa sia io che Aizen e che lo stesso Fedor, siamo stati ad Atene e abbiamo recuperato lo spirito del nostro Signore, solo che non siamo riusciti purtroppo a trovare un corpo abbastanza puro per poter permettere la sua rinascita, perciò ci dia ancora un po’ di tempo e sono sicura che riusciremo nel nostro intento.”.
Fece un secondo di pausa poi continuò nel suo discorso, visto che erano stati citati i Black Saint e lei aveva avuto un incontro con Gabriel, ma non era andato a buon fine.
“Per quanto riguarda la storia che i Black hanno scongiurato la fine del mondo, evidentemente la minaccia che è stata risvegliata non era abbastanza forte da contrastare il loro potere. Non sono cavalieri da sottovalutare, specialmente quel Gabriel Faust. Mi è bastata solo una volta parlarci per capire che tra noi e loro non ci sarà possibilità di alleanza, Gabriel ha scelto la via della libertà e noi quella della redenzione. Prima o poi dovremmo annientarli e quando lo faremo voglio esserci io in prima linea esattamente come ho promesso a lui, voglio distruggerlo con le mie mani.”.
Violate in quel momento a pensare a Gabriel, gli veniva un nervoso, perché l’altra volta quando si erano incontrati non aveva potuto distruggerlo dopo il suo rifiuto di allearsi con loro. Quel bastardo era terribilmente potente, ma non le faceva affatto paura, anzi la sola idea di potersi scontrare con un uomo del genere le faceva venire i brividi, come ai vecchi tempi quando da imperatrice di Roma aveva distrutto i Berseker.narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno
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Riassunto:
Azioni:SPOILER (clicca per visualizzare)Dunque spero di non aver sbagliato a dire niente sul fatto della storia dello spirito di Hades, mi riferisco alla role che era stata fatta questa estate e per gab alla mia XD. -
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Stizzita e chiaramente delusa Pandora, non degnava nemmeno di uno sguardo i tre giudici come era prevedibile d'altronde; rimase in silenzio Aizen, ascoltò le parole dell'Oracolo e sorrise. Le sue parole erano dure ma sicuramente non si poteva darle torto. Quanto tempo era passato? Più di un secolo e in tutto questo tempo niente di veramente significativo era stato fatto. Ah, giusto quell'incursione al Grande Tempio, troppo poco anche se il trofeo di quella missione fu l'anima del loro signore. Si alzò in piedi e con molta disinvoltura si tolse l'elmo, girò il capo verso Violate per poi ritornare a guardare Pandora. Rimase in silenzio per qualche istante, come se volesse ponderare le parole da utilizzare. Le parole in quel momento erano importanti ed usarle in maniera giusta sarebbe risultato fondamentale.
«A volte ci si aggrappa a flebili speranze, a eventi sporadici che danno vigore e quell'episodio in effetti lo è stato ma purtroppo sai meglio di me che ciò non è sufficiente. Atena si è risvegliata già da qualche anno e sta prendendo sempre più coscienza del suo essere»
Si fermò per qualche istante prima di riprendere a parlare, stavolta rivolgendosi all'Oraculum.
«Non ci sono giustificazioni ed io personalmente non ne cerco. Mi era stato affidato il provvisorio incarico di riorganizzare le truppe avernali ma non sono stato all'altezza; non cerco giustificazioni e mi assumo ogni responsabilità»
La Viverna fece un passo avanti avvicinandosi sempre più a Pandora, mantenendosi comunque a distanza di sicurezza dalla sua signora. Le sue parole erano chiare e sincere ma era come se avesse un nodo alla gola, qualcosa che voleva dire ma non sapeva se farlo o meno. Infine si decise.
«Però vede, non è semplice gestire e organizzare una simile accozzaglia di guerrieri così poco raccomandabili. È vero che assassini, taglia-gole, scienziati pazzi sono spesso efficienti e sicuramente privi di scrupoli ma d'altra parte questi sono gli effetti collaterali»
«La forza cosmica non serve con questa gente ma una figura carismatica e di cui l'autorità non venga messa in discussione»
Istintivamente lo sguardo dell'ormai ex-Imperator venne rivolto a Fedor, il quale in tutti questi anni non aveva fatto altro che polemizzare e tramare nell'ombra distogliendo l'attenzione dal vero obbiettivo di ogni spectre che si possa definire tale.
«Non siamo mai stati una squadra e mai lo saremo, ma una bomba pronta ad esplodere: indicateci semplicemente l'obbiettivo e noi non falliremo»
Deciso e sicuro di se come sempre, certo che la venuta di Pandora non fosse casuale, tutto stava quadrando, tutto stava prendendo senso. Certo che Naima stesse osservando divertiva la scena; avrebbe discusso della cosa anche con lei ma tutto a tempo debito. Pandora non li aveva chiamati unicamente per richiamarli era convinto che v'era ben altro.» Titolo: Il Ritorno di Pandora
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† Shen771 †.
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Fece il suo ingresso come fosse davvero un'austera regina. Bellissima, dai lunghi capelli corvini e la pelle candida, lineamenti morbidi e femminili di una donna di natura senz'altro divina.
Ma le sue labbra, mosse con grazia e parsimonia, non erano altrettante delicate. Ella aveva carattere, necessario alla persona deputata a comandare l'intero esercito avernale; le parole di sdegno pronunciate con un tono fermo ma ricco di sfumature, quasi a nascondere una serie di sentimenti che perturbavano la sua anima, non fecero altro che incrementare il clima di tensione.
Incompetenti, al fine questo intendeva sottolineare Pandora riferendosi ai tre Generali. In tanti anni non era accaduto assolutamente nulla che potesse dar gloria agli Spectre, tanto era sufficiente a pregiudicare la posizione dei tre. Ma il senso di colpa, e questo era noto, non apparteneva al Grifone, il quale si limitò a seguire il discorso dell'oraculum senza distaccare le sue iridi da quelle dell'interlocutrice. La sua prima azione "autoritaria" fu proprio quello di concedere la parola ai tre guerrieri, lasciando che ognuno potesse elaborare una giustifica creativa per una figura così barbina.
"Cosa stai architettando, Pandora?"
Fu il primo pensiero che attraversò la mente dello Spectre, interdetto dinanzi ad una simile mossa. Perché far spiegare cose che a lei erano di sicuro già note? Era una semidea, dopotutto.
Ma, a ben pensarci, non tutti possedevano l'arguzia di Fedor e, come ci si poteva aspettare, la prima a dar fiato alle trombe era anche la più influenzabile tra i tre: Violate. Il suo discorso non era affatto articolato, si scusava come un bambino avrebbe fatto dinanzi ad una madre adirata, supplicando la misericordia sotto il velo di una falsa ammissione di responsabilità. Seconda fase, non meno comica della prima, era l'elogio alla guida dei Black Saint, Gabriel Fon Faust; necessario mostrare quanto deboli si è nei confronti di un esemplare della casta reietta dagli dei? Deprecabile. Ma Fedor era ormai abituato ai siparietti del Garuda, per cui non ci prestò molta attenzione. Fu Aizen a destare in lui un'insolito senso di ilarità.
Sentire la Viverna scusarsi decantando poetiche frasi a bella mostra del suo lignaggio d'oltralpe era quasi...ridicolo. Faceva un mea culpa, avanzava in direzione di lady Pandora con fare spavaldo, a voler dimostrare che egli non aveva paura; con le parole voleva però ammortizzare l'onere dei suoi doveri mancati. Egli aveva accettato il ruolo d'Imperator, ed egli avrebbe dovuto essere in grado di organizzare in maniera operativa le schiere ed essere utile a qualcosa.
-Parli decisamente troppo, Aizen.-
Disse questo, mentre con calma tornava a mettersi in piedi. Lo sguardo sempre diretto verso la donna vestita di nero.
-Lo stesso vale per te, Violate. Piuttosto che ammettere la superiorità di un nemico in maniera tanto spudorata, preferirei la morte.-
Si sfilò l'elmo, rivelando il suo lungo e sottile sorriso mentre gli occhi s'adombravano.
-Credo che entrambi fareste meglio a tacere. Nessuno qui ha una giustifica sufficientemente valida, men che meno io. Niente nell'Ade sinora è stato tanto ordinato da permettere un'azione ambiziosa e coragiosa contro gli eserciti di Atene.-
Terminò in quel modo il suo discorso, perché a nulla sarebbero valse cascate di parole belle o meno dinanzi ad una donna adirata; parimente non rilanciò alla Viverna le poco velate accuse che aveva mosso nei suoi confronti. I fatti avrebbero parlato da soli, prima o poi.
Calò il silenzio.
Edited by † Shen771 † - 1/3/2012, 17:21. -
~Pandora..
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Edited by ~S i x ter - 7/11/2014, 16:21. -
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"Il ritorno di Pandora."
Ca loro Signora era stanca di ascoltare le loro scuse e onestamente anche Violate si era stufata di giustificarsi, tanto ormai tutto era già stato fatto e purtroppo nessuno dei giudici era stato in grado di soddisfare le aspettative volute, tanto che dopo Pandora si congedò lasciando a loro la missione di trovare i pezzi dell’armatura di Hades cosa che doveva essere già fatta, ma non ci fu tempo per poterla compiere, ma adesso era il momento di riboccarsi le maniche e dimostrare ciò che valevano e questo era molto importante specialmente per Violate, visto e considerato che lì in mezzo c’era qualcuno che la considerava poco come giudice e influenzabile alle decisioni, inoltre aveva criticato il fatto che lei “elogiasse” la forza di Gabriel, cosa che non stava affatto facendo, aveva solo detto un semplice constatazione che aveva ottenuto dopo l’incontro con quell’uomo. Almeno lei aveva fatto qualcosa, anzi che restare in Ade ad aspettare. Fedor e la sua lingua velenosa. In quel momento a Violate passarono tra la testa una serie di possibili “cose” da fargli e se fosse stata una scena comica sarebbe capitata questa scena: immaginatevi la giudice di Garuda seduta a cena con lui mentre le fa una battuta di cattivo gusto sull’abbigliamento o sul fisico. Lei si alza, lo guarda con uno sguardo che potrebbe impressionare persino Zeus e Hades messi insieme, una vampata di fuoco attorno al suo corpo, poi si avvicina a lui e gli molla un ceffone colossale e un calcione nelle sue parti intime finendo con il mazzetto di fiori da lui portato sparpagliato sulla sua testa. Fortuna volle che Violate ne avesse passate troppe per potersi abbassare ad una cosa così terribilmente “trash” e tanto meno non sarebbe mai uscita con uno come quello. Dopotutto aveva già messo una pietra sopra nell’occasione in cui si erano incontrati e sperava anche di aver risolto la questione sul fatto che lei fosse o non fosse “influenzabile” che poi bisogna capire anche da chi, visto che lei faceva il proprio lavoro in autonomia e nessuno si era interessato a lei, ma la cosa più fastidiosa fu quel “dovete tacere”.
°Guardalo lì, ma che diavolo vuole ancora da me? °.
Violate lasciò andare Pandora poi prima di andarsene si avvicinò a Fedor ad una distanza che le avrebbe permesso di dirgliene quattro. Adesso, arrivata lì non lo avrebbe preso a “ceffoni” come nella scenetta comica e non avrebbe ceduto alla voglia irrefrenabile di sparagli addosso una marea di parolacce da camionista che aveva imparato in quell’Epoca, si tratteneva solo perché avanti c’era ancora Aizen e non voleva farsi vedere adirata per una “cagata” che tanto però non lo era per l’onore di uno dei tre grandi dell’Ade, visto che le aveva fatto fare una figuraccia ancor di più grossa di prima avanti alla Dark Lady.
“Senti un po’ stronzetto prima di andarmene ti devo dire un paio di cose: tu la figura dell’idiota non me la fai fare primo!Apri bene le orecchie Fedor, sarò breve non voglio abbassarmi al tuo livello nel ricevere e rispondere alle tue continue provocazioni, anzi ti dir di più , ormai non mi interessano più perché sono maturata abbastanza per averci fatto l’abitudine.Secondo, se ti azzardi a rivolgerti a me di nuovo in quel modo ti riduco in poltiglia perché io parlo quanto mi pare!Tuttavia, non mi piace il tuo atteggiamento e potresti un giorno pentirtene, ti pregherei di farla finita una buona volta e di comportati tu da persona matura una volta ogni tanto così forse possiamo andare d’accordo , sai non è saggio dire di tacere a qualcuno in questo modo, non è educato specialmente avanti a qualcuno di importante che è appena arrivato. Vogliamo forse farci già conoscere?Pensa al tuo lavoro io penserò al mio e stammi alla larga.Terzo la prossima volta che mi fai fare la figura dell’ idiota avanti ad un superiore giuro che ti ammazzo!”.
Violate emise un sorriso sforzato, poi gli passò a fianco e gli stampò un bacio sulla guancia.
“Ah un'altra cosa.” Disse voltandosi, prima di arrivare alla porta. “La questione di Gabriel io non lo stavo “elogiando”,difatti lo odio e lo uccideròho semplicemente rivelato un dato di fatto basato su una mia esperienza recente. Dopotutto, io almeno mi sono impegnata a conoscere i miei nemici prima di combatterci, anzi che stare rilegata qui in Ade a non fare nulla.Anzi che starmene rinchiusa in un laboratorio o in qualche prigione a grattarmi le palle!”.
La ragazza si avviò verso la porta mentre un ultima parola si rivolse ad Aizen, lui era veramente un tipo di cui fidarsi, un vero peccato che non sia più imperatore , ma pultrppo non aveva avuto quella punta di “spietatezza” unita al carisma di cui tanto parlava visto quanto successo. Provò un po’ di rammarico.
“Aizen, ti auguro che la missione che ti è stata data possa farti trovare un po’ di quella “spietatezza” di cui è famosa la viverna. Sei stato comunque un capo interessante e per questo ti ammiro.Spero di rivederti al più presto. ”.
La porta della sala si chiudette dietro la giudice , adesso lei avrebbe richiamato il suo specter appena rinato, lo spartano Altair del necromante e con lui avrebbe portato a termine la missione.narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno
»Dati anagrafici
Nome:Violate.
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Azioni:SPOILER (clicca per visualizzare)Finito Shen non odiarmi te voglio bene è Violate che una Stronza XD ma lo fa perchè l'hai fatta incazzare con Fedor anche se poi è velatissimo il concetto rispetto ale parti sbarrate il bacio non autoconclusivo xd. -
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IL RITORNO DI PANDORA
Post 3 - Aizen
*Avanzava per l'Ade, cercando di tornare da Pandora, colei che gestiva l'esercito avernale per portarle l'Elmo di Hades, che stringeva tra le sue mani, deciso e pronto a consegnarglielo. Ma la sua mente era altrove, pensava al brutto scherzo rifilatogli da Hypnos e indossava con orgoglio le vestigia che un tempo furono di Aiacos, l'amico di sempre.*
*Consapevole che qualcosa era cambiato, che un equilibrio s'era spezzato, la sua attenzione era tutta rivolta a Naima, così sconvolta e follemente pericolosa. Non poteva sopportare il fatto di essersi sbagliata, eppure era così. Intanto il veleno stava facendo effetto, il corpo leggermente intorpidito ma ancora in grado di raggiungere la 'signora'.*
Lady Pandora, ecco quello che mi avete richiesto
*Era solo, non era giunto ancora nessuno e la donna seduta sul trono pareva imperturbabile. Non s'aspettava complimenti o gratificazioni e detto francamente nemmeno li voleva. Aveva portato a termine la sua missione e questo era tutto.*
*Il corpo sembrava non essere in grado di sostenere quel veleno che lentamente stava agendo e lo distruggeva dall'interno; cadde sul ginocchio, mentre la mano destra - chiusa a pugno - colpì violentemente il terreno. Odiava profondamente mostrarsi in quelle condizioni da chiunque, tanto più per colpa di un veleno che l'aveva colpito nel sonno. Da sempre il Garuda combatte i Naga, gli uomini serpenti! Ansimava Aizen, bramando la cura. Doveva vivere, doveva ancora trovare il suo equilibrio, cercare il suo vero io e combattere ancora. Non poteva in alcun modo fermarsi ora.*
A quanto pare sono il primo - disse tossendo e sputando sangue - come era prevedibile del resto, mia signora!
*Altezzoso e sicuro di se, una sfaccettatura del suo essere mai mostrata prima d'ora. Questo era davvero Aizen?*
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POST 4
"Il ritorno di Pandora."
Violate trascinò dietro di se la spada recuperata dopo tante fatiche, ma non era molto convinta di volerla consegnare sul serio per il risveglio di Hades, dopo quello che era successo per colpa di Pandora, però era anche vero che lei poteva guarirla dal veleno quindi almeno avrebbe dovuto farsi forza su quello e soprattutto non doveva assolutamente agire di testa sua proprio in quel momento. Sapeva bene di essere molto turbata e arrabbiata, ma non era il momento di fare atti sconsiderati.
La ragazza percorse tutta la scalinata attraversando il cocito fino ad arrivare i Giudecca . La fatica nelle sue membra si vedeva e molte delle sue ferite non si erano affatto rimarginate, si teneva in piedi per grazia della sua nota resistenza da soldato di Hades e per il suo cosmo, ma ogni passo faceva era davvero un supplizio, anche se ciò che le faceva più male era l’abbandono di Garuda .
<< Non pensare troppo Violate consegna quella patetica spada e lascia che Hedaes rinasca, ti assicuro che una volta successo potremmo avere grossi profitti.>>.
<< Tsk! Che faccia tosta! Tu forse li avrai se sei un “Dio” ma io cosa centro? Ho semplicemente fatto una cosa che non dovevo e mi sono fatta prendere per il culo.>>.
<< Tutto arriverà ad una conclusione. Ti chiedo una cosa sola però, non fare nulla che comprometti la riuscita della resurrezione, dopo ti assicuro che potrai fare ciò che vuoi.>>.
Violate aveva una gran rabbia e anche le parole del suo “nuovo amico immaginario” non erano molto confortanti, quello volva che aspettasse come se lui sapesse tutto, m cosa cazzo ne sapeva di come si sentiva lei in quel momento? Violate si fermò prima di varcare la soglia della stanza di Pandora e guardò la spada. I suoi occhi riservarono per quell’oggetto uno sguardo di fuoco, non avrebbe pensato che dopo aver desiderato di resuscitare Hades adesso le sarebbe venuta voglia di seppellire la spada nei meandri più oscure delle prigioni, in modo che nessuno la possa trovare. Odiava quella spada, odiava Hades! Ormai non le rimaneva più niente. Avrebbe avuto voglia di sputare sopra a quell’oggetto in quel preciso istante, ma non lo fece solo in rispetto alla fatica che aveva fatto per recuperarla e poi quella “voce” le aveva assicurato che dopo la resurrezione avrebbe potuto fare come voleva quindi se aveva ragione e non mentiva anche “lui” allora non avrebbe dovuto aspettare molto, quindi era meglio entrare e farla finita un volta per tutte e assistere a quella “farsa”.
Violate entrò dentro la stanza, quella donna non c’era però aveva notato che c’era qualcun altro prima di lei.
°Quello è Aizen. Bene è riuscito a venire alla “farsa” anche lui nonostante noto che quella puttana ha colpito anche lui a tradimento. Tsk è sempre stato un uomo così “succube”…un momento …°.
Violate notò che sul coro di Aizen, c’era qualcosa che le apparteneva. Lasciò andare di colpo la spada di Hades a terra , poi avvertì l suo corpo leso dal veleno dalle ferite e anche dalla rabbia svuotarsi tutto assieme.
°No…no..non ci credo!La surplice di Garuda, come fa ad averla lui? io…io…non riesco più a capire…°.
Si mise le mani sulla testa, c’era qualcosa che stava capitando, Violate era come intrappolata in un incubo senza fine che non voleva andarsene.
<< Dopo Violate…dopo tutto ti sarà più chiaro…>>.
“No..no…no!!!! E’ tutto sbagliato!Perchè mi sta succedendo questo?Io…io NON LO ACCETTO!”.
Il cosmo di Violate si attivò improvvisamente e creò un’ esplosione di ridotte dimensioni che non provocò danni a nessuno e ne a cose, eccetto per il cratere formato sotto i suoi piedi, poi la ragazza cadde sulle ginocchia, non ce la faceva più e quel motto d’ira l’aveva fatta scaricare, ebbe solo la forza di piangere per la prima volta dopo tanto tempo che non lo aveva mai fatto.narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno
»Dati anagrafici
Nome:Violate.
Energia:Nera.
fisico:ferito e avvelenato.
Psicologico:Confuso e arrabbiato.
Armatura:non indossata
Stato armatura:Intatto
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Riassunto:
Ok dopo aver finito la quest eccomi a portare la spada, naturalmente per esigenze Gdr e causa cambiamenti di “fazione” Violate si sente confusa e arrabbiata per il tradimento sia di Pandora e anche dello stesso Hades e purtroppo quando vede la sua ex armatura su Aizen, scoppia solo in una rabbia da pianto onde evitare altre tipo di azioni che avrebbe potuto fare :asd. Visto che mi voglio godere la resurrezione di Hades XD.
Azioni:
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† Shen771 †.
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Edited by ~S i x ter - 7/11/2014, 16:22. -
» Pisces no Astrid.
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Gorthaur ~ Spectre di Druj Nasu ~ Energia Rossa
*Ogni cosa nell'Averno appariva innaturale e spaventosa, tuttavia per chi dell'Ade faceva sua dimora, esso presto o tardi diveniva ripetitiva normalità.
Eppure quel giorno, in quel salone, anche i più antichi abitanti dell'oltretomba potevano sentire distintamente qualcosa di sorprendente, qualcosa di antico e oscuro.
Gorthaur non sapeva individuare l'origine di ciò, forse la presenza dei Giudici, forse la presenza di Pandora o la Kamui ricomposta di Ade… o il fatto di vedere tutti questi elementi uniti in un unico istante.
Quello che era certo è che lo spectre sentiva la sua anima ribollire, vibrare in un'eccitazione che gli rendeva difficile mantenere la giusta concentrazione sull'artifizio illusorio che lo rendeva invisibile a tutti tranne che alla Signora.
Poi percepì il richiamo di lei.
Era l'ora.
Sorrise, di un sorriso terribile.
L'ombra che lo celava iniziò a contorcersi e a divenire bruma.
Pennacchi di nero fumo fuoriuscirono da quel sudario di morte prendendo la forma umana.
Druj Nasu fu presto visibile.
La sua surplice riluceva di funereo splendore, in perfetta assonanza con i neri marmi del palazzo.
Si fece avanti in silenzio, quasi come se non toccasse il suolo, e prese posto dietro ai Giudici, in ginocchio, in silenzio.*
*Narrato* Pensato ParlatoRiassunto
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Abilità
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Tecniche
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