[conquistadores]post 5Era diventato ombra, fuso con essa ai piedi di un secolare albero della foresta asgardiana. L'oscurità scorreva dentro di lui, sussurri avevano iniziato a ronzargli in testa.
"Uccidilo... è un nemico di Asgard... lo hai già fatto soffrire... ora dagli il colpo di grazia..."La confusione che gli aveva provocato quell'attacco aveva permesso a quella parte recondita di lui di emergere. Eppure era riuscito a confinarla in maniera chirurgica all'interno del suo sè, si era allenato a vincere su essa durante il suo esilio su Midgard.
Mai si era ripresentata come in questo momento, probabilmente era quella furia ad averla fatta emergere. La corruzione di Jolvnir. Non poteva in alcun modo liberarsene nonostante gli sforzi.
Il cuore martellava all'impazzata pulsando sangue sulle tempie, mentre in pieno stato adrenalinico sentiva che lo stato confusionale man mano stava passando. Osservava come uno spettatore esterno la corruzione aver preso del suo corpo, non era ancora in grado di metterla a tacere. Attendeva pazientemente il momento propizio, sperando dal profondo del cuore di non fare troppi danni.
Il nemico aveva incassato il colpo, difendendosi, si vedeva che quel gesto folle gli aveva costato molto in termini di energie vitali. Le ferite che gli aveva inferto erano fortemente debilitanti per il corpo, non sarebbe mancato molto al suo completo cedimento. A quel punto sperava di essere tornato in sè, per evitare di assassinarlo e creare una qualsiasi forma di incidente tra fazioni.
Il nero cosmo si manifestava nuovamente intorno alla figura del nemico, questa volta rispetto alle precedenti in una quantità spropositata. Funesto e ricolmo di rancore strisciava come una serpe per poi esplodere con una potenza inaudita in un bombardamento a tappeto sull'intero limitare della foresta.
Bom! Bom!Diversi boati si avvertivano in lontananza, sapeva che era una questione di tempo prima che avrebbe colpito pure la sua zona. Per cui decise di concentrare il suo cosmo per iniziare a creare una difesa che lo avrebbe protetto. Un misto di cosmo ed energia cinetica disposto attorno a lui in una sfera. Un'armatura completa.
Le esplosioni colpirono solamente di striscio la barriera che fortunatamente resse, lasciando solo quale piccola scottatura sulle braccia. I tonfi degli alberi che precipitavano avevano seguito i boati delle esplosioni. Sulle loro teste il cielo rosso iniziava ad intravedersi mentre un'agglomerato di cosmo oscuro si divideva in una miriade di proiettili di diversa per scagliarsi completamente alla cieca sulla zona sopra la sua testa.
Nadaghar guidato dai movimento istintivi dell'Olath Yorn piantò la spada a terra per coprirsi con le braccia la testa e il volto. Aveva preso troppi danni su di essa e prendere altri danni gli sarebbe stato fatale. I proiettili si schiantarono ad una velocità inaudita sul terreno. Si schiantarono sulla sua barriera infrangendosi su essa.
Micro e macro esplosioni facevano vibrare il cosmo e l'energia cinetica. Questa volta però la ferocia dell'attacco era maggiore, i colpi erano più potenti e violenti. I proiettili, esplodendo, sembravano disperdere l'energia della barriera che in poco tempo cadde. Alcuni colpi passarono le difese infrangendosi sulla sua armatura e sulle sue braccia.
Alcuni penetrarono nelle carni nelle parti scoperte dell'armatura, sulle parti alte delle braccia e sulle coscie, perforando la carne oscura come la notte. Non c'era sangue, c'era solo oscurità che sgorgava dal suo corpo e colava nel terreno. Il dolore percepito era grande ma nemmeno un urlo provenì dalla sua bocca, non vi era traccia alcuna di umanità in lui. Era tornato ad essere la macchina da guerra che era quando era al servizio di Genlon.
Gli altri colpi si infransero sugli alberi caduti e sul terreno creando un grande polverone e una confusione enorme. Un diversivo ottimo che avrebbe sfruttando per tentare di eliminare la minaccia che aveva dinanzi. Aveva usato parecchio potere cosmico fino a quel momento, ma avrebbe ugualmente dosato le sue forze rimanenti per fare attacchi mirati ed efficaci, a differenza del suo avversario.
...In mezzo alla polvere estrasse lo spadone da terra per scagliare in aria una piccola bomba di cosmo intriso di potere necromantico in direzione della posizione che percepiva del nemico.
Mentre il proiettile sfrecciava in quella direzione richiamava il cosmo per evocare qualcosa di terribile, l'arma segreta che Odino gli aveva donato, qualcosa che doveva servire a proteggere Asgard stava per essere usato come mero strumento di assassinio.
Lo scopo del proiettile cosmico era quello di atterrare di fronte al cavaliere nero allo scopo di creare un'esplosione contenuta di cosmo necromantico e creare un danno sufficiente a sbalzare in nemico indietro. Mentre il polverone si diradava davanti a lui avrebbe atteso l'esplosione per aprire alle spalle del nemico uno squarcio grande quanto egli stesso.
Lo scudo di Odino lo chiamavano, la sua capacità di fendere la realtà per creare una tasca dimensionale ricolma di cosmo necrotico che avrebbe attirato al suo interno qualsiasi manifestazione fisica vicina. L'energia necrotica emanata avrebbe indebolito tutto ciò che vi sarebbe stato nelle vicinanze, rendendo il suo assorbimento inevitabile.
Calcolando bene le distanze avrebbe evocato essa direttamente alle spalle del nemico che distratto e spinto dalla forza cinetica dell'esplosione avrebbe dovuto preoccuparsi di una minaccia molto più grande. Un attacco micidiale utilizzato a quel punto dello scontro, aveva ferito e debilitato il suo avversario sia nel corpo che nelle sue energie fisiche. Già per un nemico nel pieno delle sue forze sarebbe stata impresa ardua resistere a quella trappola mortale.
Una volta assorbito il suo avversario avrebbe chiuso la tasca per stritolarlo completamente al suo interno, schiacciato e risputato come uno scarto al di fuori mentre le sue energie rimanenti venivano assorbite.
Quella spietata e folle lotte era giunta al suo culmine, le energie del Sacerdote runico iniziavano a venire meno. Il peso del cosmo evocato iniziava a schiacciarlo, lo avvertiva nel corpo ma era ancora in grado di resistere. Una lotta furiosa era cominciata dentro di lui, la coscienza di Nadaghar stava cominciando a lottare per riprendere il controllo del suo corpo. Sarebbe riuscito nel suo intento prima di eliminare il suo avversario, o, per l'ennesima volta sarebbe intervenuto troppo tardi?
"Non esiste! Devo evitare questa cosa a tutti i costi!"Un urlo, interiore e sordo all'esterno echeggiava nelle profondità dell'anima dell'elfo oscuro.
narrato • «parlato» • "pensato" • «parlato altrui»✧
NOME Nadaghar Arabani✧
CASTA Asgard
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ENERGIA Rossa✧
ARMATURA Robe di Perth
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STATUS FISICO Ferite a perforazione su entrambi gli avambracci, ferita da abrasione sulla guancia dx, Ferita intensa da penetrazione sulla fronte alta sx, Scottature e perforazioni sulle coscie e le braccia. Trauma cranico e ferita sulla testa, sopracciglio destro completamente spappolato, naso rotto e spappolato in superficie. Diversi ematomi al di sotto dell'armatura sulle braccia, sul busto e sulle gambe.
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STATUS MENTALE In stato di Olath Yorn, l'oscurità ha preso temporaneamente il sopravvento. Vuole eliminare il nemico. Lotta interiore per controllarla
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STATUS ROBE Ammaccata sui bracciali e sulla parte sinistra dell'elmo, elmo completamente ammaccato nella parte superiore. Diversi bolli ed ammaccature sulle braccia, sul busto e sui gambali.
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RIASSUNTO AZIONIMi difendo dal tuo attacco alla cieca lanciando l'armatura di forza che mi ricopre a 360°.
[Azione difesa] Essendo il tuo un attacco alla cieca non devo difendermi da tutto e quindi la barriera regge le esplosioni del tuo attacco debole e parte dell'attacco forte. Ovviamente essendo che lo hai lanciato con il Vigore Oscuro anche se non tutti i proiettili colpiscono me essi sono in grado di spazzare via la difesa e passare. Prendo il danno evitando di ferirmi alla testa e tankando in parte con la cloth. Successivamente, ancora in preda all'oscurità, sfrutto il casino e il polverone che hai creato con le tue esplosioni per lanciarti una bomba di cosmo necrotico
[Attacco debole] lo scopo è quello di esploderti davanti e creare un'onda d'urto per sbalzarti indietro. Alle tue spalle creo lo squarcio dimensionale chiamato Scudo di Odino per incastarti con l'esplosione al suo interno. Stritolarti e risputarti fuori come nuovo, con le forze prosciugate.
[Attacco forte].
N.B: l'esplosione è dotata della proprietà del cosmo necrotico, lo scudo di Odino nè è dotato sia al suo interno che ne emette l'effetto all'esterno per coloro che sono nelle vicinanze.
Come sempre ti metto i rimandi alle tecniche. Direi che siamo agli sgoccioli comunque.
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ABILITÀRUNE MAGICHE
Invenzione di Nadarghar che sul suo corpo ha inciso diverse rune attraverso un rituale magico che sfrutta le rune naniche e la conoscenza della magia del Drow. Come tatuaggi sul suo corpo all'interno di esse sono state catturate delle fonti magiche.
Questo potere è il risultato di anni e anni di ricerche nei nove regni, entrando a contatto con le fonti di magia l'elfo oscuro ne ha studiato l'essenza e ha scoperto che esse, una volta racchiuse all'interno delle rune, sono in grado di risuonare e liberare il proprio potere grazie all'utilizzo del cosmo da parte del Sacerdote di Perth. Egli è infatti in grado di creare delle tecniche che emulano le caratteristiche delle fonti magiche catturate per rilasciarle all'interno delle tecniche che esegue.
- Runa della scuola di Traslocazione
In essa vi è racchiuso il potere di creare degli squarci nello spaziotempo. Si può emularne il potere e quindi ricreare gli squarci che possono essere utilizzati per viaggiarci all'interno e per provare a catturare nemici e/o i loro colpi. La capacità di assorbimento e di cattura è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.
- Runa della scuola di Necromanzia
In essa vi è racchiuso il potere di assorbire l'energia vitale degli avversari. In base alla forza impressa dal colpo si è in grado di dispendere la stessa quantità di energia vitale e cosmica dalle facoltà del nemico colpito. La capacità di assorbimento è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.
- Runa della scuola di Ammaliamento
In essa vi è racchiuso il potere di esercitare delle compulsioni sull'avversario. Grazie a queste scosse di energia mentale Nadaghar è in grado di provare ad imporre la propria volontà su quella della vittima. In base alla potenza dell'attacco e al divario energetico l'effetto può essere più o meno dominante della volontà nemica, fino, nel peggiore dei casi ad annientarla e soggiogarla completamente alla propria.
- Runa della scuola di Illusione
In essa vi è racchiuso il potere di indurre delle visioni, facendo entrare in contatto il proprio cosmo con i sensi avversari, o con il suo cosmo. Tramite questo contatto Nadaghar può generare delle visioni che alterano o sovrascrivono completamente la percezione che la vittima ha della realtà attraverso i suoi sensi.
Questi assalti mentali inoltre hanno la capacità di emulare sensazioni che il nemico si convince di aver provato creando delle suggestioni in grado da ingannare il cervello e farsi credere di aver vissuto realmente quelle sensazioni. Questo si basa sul divario energetico e/o dalle energie del Drow al momento del lancio.
- Runa della scuola delle Ombre
La natura ingannevole delle ombre è contenuta all'interno della runa. Alterandole attraverso le proprie capacità e potenza cosmica, Nadaghar è in grado di emulare qualsiasi tipo di caratteristica ambientale (Immagini e suoni) con lo scopo di trarre in inganno e confondere la propria vittima.
Nonostante si possano emulare le sensazioni umane come il dolore esse non sono in grado di arrecare alcun tipo di danno. In quanto esse sono solamente una proiezione dell'ambiente emulato.
- Runa della scuola di Invocazione
In essa vi è racchiuso il potere di invocare la forza, ovvero la capacità di rendere la propria mente una forza invisibile in grado di interagire fisicamente con la realtà. Si possono spostare oggetti o interagire con elementi della natura oltre che esercitare su di loro morse schiaccianti o indurre delle torsioni.
Si è in grado di utilizzare quest'abilità non solo per contrapporre ad un corpo o energia nemica di matrice fisica ma anche di potenziare le proprie caratteristiche fisiche rendendole più imprevedibili o pericolose in termini di velocità e potenza.
ITHILDIN
La spada bastarda della cloth, rinominata Ithildin. L'impugnatura presenta un manico di pelle, alla base un pomo decorato di intarsi incisi nel ferro, rivestiti d'oro. L'elsa allo stesso modo decorata presenta un'impugnatura classica e bilanciata, adatta ad un guerriero che compie movimenti in combattimento. La lama di acciaio nanico si protrae fiera riflettendo la luce e alcune rune incise al di sopra.
Essa è stata esposta alle radiazioni del Bifrost e ne ha catturato il potere del suo custode, questo le dona la capacità di fendere anche tutto ciò che è privo di una manifestazione fisica sui piani. In sostanza tutto ciò che è immateriale e si manifesta sul piano in cui si trova in quel momento Nadaghar. (Come ad esempio manifestazioni spirituali ed eteree)
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TECNICHELuna crescente
⟡ Spada + Runa di Necromanzia ⟡
La manipolazione della runa della Necromanzia può estendersi fino a dare alla proprietà al proprio cosmo di assorbire la vita. Ciò che ha ispirato questa tecnica è stata la prima volta in cui Nadaghar ,arrivato in superficie, ha visto la luna. La mezzaluna lo aveva affascinato e così egli può darne la stessa forma al suo cosmo. Lanciando delle mezzalune di cosmo in direzione dell'avversario esse saranno in grado di esplodere per generare non solo danno a deflagrazione cosmica ma anche di disperdere energia vitale dell'avversario.
Le mezzelune possono essere generate infondendole direttamente nel proprio cosmo oppure infondendo la spada.
Scudo di Odino⟡ Runa di Necromanzia + Runa di Evocazione ⟡
Una tecnica insidiosa di Nadaghar che crea una trappola subdola. Con un movimento dellla mano crea uno squarcio dimensionale grande e profondo a sufficienza da contenere l'avversario. Può essere chiuso in qualsiasi momento per provare ad imprigionare il nemico (o una parte di esso) al suo interno. Esso è costantemente irrorato dall'energia della runa necromantica che è in grado di emanare un'aura che influenza e assorbe l'energia vitale avversaria. Non solo tutto ciò che si trova all'interno dello squarcio è sotto l'effetto dell'aura di necromanzia ma anche tutto ciò che si trova nelle vicinanze ne viene influenzato (Anche se in maniera inferiore).