Drums in the Deep

Cambio: Kriøs per Sacerdote Runico di Wunjo

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    post viii

    Qualcosa nell’Incudine entrò in risonanza con il cosmo di Bomb, facendola brillare di luce dorata e cancellando parte delle rune blasfeme che la insozzavano.
    Il nano rosso avvertì la presenza necromantica calare leggermente e sorrise soddisfatto: non era ancora abbastanza, ma come aveva immaginato, poteva purificare l’Artefatto. Rimaneva soltanto un ostacolo, ed era Vassoietto.

    Quello però lo stava fissando con un’espressione a metà tra l’interesse e il non aspettarsi niente di diverso, salvo poi cambiare per l’ennesima volta tono e rivelare di aver costruito lui l’Artefatto, e di averlo costruito appositamente in quel modo.

    K-Karadin?! - realizzò con un brivido: Vassoietto era Karadin Angrund?! - Per la barba di Odino, ma come è possibile?!

    Mentre faticava a relizzare chi avesse realmente davanti, il nemico espandeva a sua volta il proprio cosmo dall’emanazione fredda e inquietante, mitigata però quasi immediatamente da un ennesimo evento inaspettato.
    Sopra di loro una luce dorata squarciò lo spazio e sembró addirittura combattere la sensazione di gelo proveniente dall’energia del folle: un enorme anello dorato, diviso in sezioni e coronato da uno zaffiro bianco, scendeva lentamente, sospinto da un tripudio d’oro liquido che gorgogliando lo traghettava in direzione di Bomb.



    Il Forgianatura rimase meravigliato a osservare quella manifestazione che portava con sè qualcosa di…divino (?!), fin quando in un sonoro clangore l’anello si scompose in una moltitudine di pezzi che crescevano ciascuno in maniera peculiare prima di andare a cingerlo uno per uno e formare una maestosa armatura dorata.

    A ogni sezione che si adagiava corrispose un flash accecante, finchè la vestizione non fu completa e la luce che portava con sè un bagliore rinfrancante non divenne un bagliore brillante che circondava le nuove sembianze di Bomburkonk, pulsando lentamente e risuonando sia col suo cosmo che con l’Incudine.

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    WOAH! SENTI CHE BEL CALDUCCIO! E QUANTO POTERE CHE VIENE DALL’ARMATURA!

    HA SCELTO ME! PROPRIO ME?! PREPARATI VASSOIETTO CHE MI SENTO FORTISSIMOOO!


    Bomb era su di giri: la realizzazione che dopo Wunjo, persino Odino avesse avuto fiducia in lui inviandogli il suo anello che era diventato l’armatura da Sacerdote Runico quasi lo commosse, ma non era il momento per gongolare. Doveva sfruttare al massimo la situazione e dimostrarsi all’altezza di quel dono che portava con se tanto potere quanta responsabilità.

    Karadin intanto si preparava alla lotta, mutando forma ed evocando una creatura alata che prese ad alzarsi in volo, mentre lui radunava le forze e si collegava cosmicamente all’enorme pozza dorata generata poco prima dall’anello.

    Non ha importanza… per TE. Per me ne ha e pure tanta! Ho proprio paura che sia il TUO destino ad essere segnato, pazzo scriteriato. Se davvero sei lui, sai che ti dico? Che è ora di sparire, hai passato il tuo tempo da un po’, non trovi?

    Dall’oro a terra prese ad emergere un enorme guerriero dorato alto circa 80 metri, un cavaliere-bastione che avrebbe lottato al fianco di Bomb con tutta la sua mole e la sua forza spropositata.

    IMG_5920-17138661985661

    Mentre Skrund, la sua evocazione, si tirava su dalla pozza, quella avversaria finiva di generare un cubo d’oro di dimensioni colossali e lo scagliava verso il basso col palese intento di schiacciare Bomb.

    …è grosso. - deglutì il nuovo sacerdote runico, ma non si perse d’animo.
    Sfruttando la pozza d’oro e il suo collegamento con Skrund che stava finalmente completando la sua emersione, canalizzò il suo potere attraverso l’enorme cavaliere e fece salire dall’oro sul terreno quattro pilastri che andavano solidificandosi mentre conquistavano altezza.

    Non lo ferma sicuro, ma almeno qualche attimo lo recuperiamo.

    Così fu: le colonne dorate venivano distrutte velocemente dall’avanzata del cubo nemico, ma questo regalò all’enorme evocazione il tempo per mettersi finalmente in piedi e rispondere all’attacco.

    Tirò indietro entrambe le braccia e poi le fece saettare in avanti al momento giusto, scaraventando contro il cubo una potenza inimmaginabile dovuta sia alle grosse dimensioni che alla sua peculiare capacità di scatenare una forza devastante all’impatto.
    Il cubo era più resistente di quanto preventivato, ma la forza di Skrund non era da sottovalutare: le prime crepe presero a scavarsi sulla superficie più vicina al terreno, perciò l’alleato di Bomb tirò indietro il braccio destro perdendo un po’ di terreno sotto l’avanzata del cubo per poi scaraventare un nuovo pugno proprio al centro della crepa più rilevante.

    Il cubo collassò con un boato terrificante, distruggendosi in pezzi molto più piccoli che continuarono la loro corsa verso il terreno in ogni direzione.

    Bomb tirò un sospiro di sollievo, ma non era ancora al sicuro: due dei detriti risultanti dalla rottura del cubo, comunque di dimensioni ragguardevoli per il nano, gli stavano sfrecciando contro. Per fortuna era comunque pronto all’impatto: nel frattempo che la sua evocazione tirava cazzotti al cubo e gli regalava tempo, lui aveva ricoperto se stesso di ulteriore oro sopra l’armatura, creando una patina superficiale totalmente composta di spuntoni come quelli delle mazze chiodate.

    L’impatto fu violentissimo: le schegge distrussero lo strato dorato alzato come ulteriore difesa e cozzarono con violenza contro l’armatura, facendo espellere violentemente l’aria a Bomb che accusava a denti stretti i colpi al fianco sinistro e alla spalla destra, ma al contempo si sgretolarono in pezzi ancora più piccoli per effetto degli spuntoni, non impedendo però alla seconda parte dell’attacco di manifestarsi.

    I resti del cubo divennero liquidi e si diffusero sul corpo di Bomb, impedendogli di muoversi come voleva. Non era sicuramente l’intento di Karadin, ma il sacerdote lo trovava decisamente fastidioso.

    Si concentrò e veicolò il suo cosmo verso le parti ingombrate dall’oro prima di lasciarlo ruggire in tutta la sua potenza, appellandosi a Wunjo e Odino perchè lo assistessero. Avrebbe cancellato Vassoietto dall’esistenza, e per farlo doveva liberarsi.
    Le macchie erano parecchio resistenti, ma alla fine furono polverizzate dall’emissione cosmica di Bomb, che senza abbassare l’emissione si rivolse poi a Karadin.

    Finiscila, Karadin. Non sei capace di menare qualcuno senza insaccarlo come un salame?

    Ancora sovraccarico di cosmo, puntò entrambe le braccia verso il nemico, ignorando totalmente la sua evocazione, e sparò a ripetizione della mani una quantità ingente di agglomerati, con l’intento di distrarlo mentre Skrunk si avvicinava al massimo della sua velocità.
    Una volta superato l’obiettivo senza danneggiarlo, gli agglomerati sarebbero mutati, estroflettendo una sorta di fruste per stritolare Vassoietto di rimando, di modo da tentare di tenerlo anche fermo mentre Skrund si sarebbe abbattuto su di lui col gomito dopo essersi slanciato a corpo morto verso di lui.

    Se l’avesse colpito avrebbe fatto molto male, ma soprattutto avrebbe in ogni caso sconquassato l’intera area con un impatto del genere.

    E ora vediamo se invece a te piace essere legato!

    narrato parlato pensato

    fisico Grossi lividi e forte indolenzimento nei punti d’impatto: fianco sinistro e spalla destra. Affaticato.
    mente MABAAASTA CON STE COSTRIZIONI, prova tu!
    stato cloth Indossata. Grazie al secondo strato, regge l’urto discretamente. Ancora in stato accettabile.
    riassunto azioni Si accorge della cancellazione di alcune Rune, ma Vassoietto si rivela. In risposta appare l’armatura e lo sceglie come Sacerdote Runico di Wunjo. Su di giri, decide di riversare la sua furia evocando Skrund a massima dimensione e aiutarlo elevando dei pilastri d’oro per rallentare il cubo prima che l’evocazione lo distrugga a PUNII. Viene colpito dai detriti che comunque provano a ingabbiarlo ma sono troppo piccoli per inglobarlo del tutto. Brucia una quantità considerevole di cosmo per polverizzare gli impedimenti e poi spara una selva di bombe d’oro liquido cercando di distrarre Karadin e poi stritolarlo una volta superato [diversivo+AD] mentre Skrund si slancia in una mossa da agilissimo wrestler enorme e schiacciarlo con una gomitata che in ogni caso devasterà il terreno all’impatto[AF].

    Ho la pellaccia dura, io!
    Tecnica di difesa da attacchi fisici o cosmici, consiste nel creare uno strato d’oro a copertura dell'intera figura del sacerdote. Nonostante la resistenza del minerale, l’efficacia della difesa è comunque correlata al dislivello in potenza cosmica delle parti coinvolte.
    Se e quando l’utilizzatore ritiene che sia opportuno, la corazza dorata puó esplodere violentemente verso l’esterno, scagliando contro l’attaccante pezzi irregolari d’oro altamente taglienti e perforanti, tentando di ricambiare immediatamente il favore, altrimenti si frantumerà lasciando cadere eventuali residui inerti sul campo di battaglia, pronti ad essere ricontrollati per uso futuro.

    Allora vuoi le botte! - [Skrund: Forza Straordinaria]

    Il sacerdote evoca una automa corazzato dalle sembianze di un cavaliere bastione la cui dimensione è determinata ad ogni singola evocazione ma vincolata a rimanere tale per tutta la durata della permanenza in campo.
    La Runa di Wunjo gli ha donato la capacità di possedere una forza fisica fuori dal comune quando scatena agli impatti, raggiungendo con essi la stessa potenza generata da guerrieri cosmici dotati dell’omonima abilità.


     
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    Sufficiente.
    Dice Karadin, mentre vede le sfere di puro Oro avvicinarsi a lui; la sua creazione si leva nuovamente, al suo comando l'elemento creato precedentemente misto a nuove ondate di materiale semisolido si avvolgono attorno a entrambi, richiudendoli in una bara dalla resistenza complessiva considerevole.
    Il tuo primo attacco si abbatte contro la sua difesa, prima che Skrund cada su di lui in una tremenda gomitata; la sfera si distrugge, collassando verso l'interno, sebbene la potenza dell'assalto sia stata comprensibilmente ridotta. L'impatto è decisamente potente, il corpo di Karadin viene scaraventato all'indietro dalla semplice potenza scatenata dalla tua creazione, costringendolo a generare alle sue spalle due strati di oro liquido per ammorbidirne la caduta.
    Accettabile comprensione dei misteri della Runa.
    Davanti a sé, da un sottile velo di oro, emerge un altro dei modelli precedenti, di quelli capaci di interagire con energia spirituale. Grande quanto Skrund, la creatura ruggisce in maniera sorda prima di aprire uno scompartimento nel suo petto e accumulare al suo interno energia cosmica.
    Tuttavia.

    [DOKKALFAR REIDR]

    L'evocazione incanala verso di te potere preso dal suo padrone, sotto forma di un enorme raggio di pura energia spirituale; non sarà solo il comprensibile pericolo di potere etereo grezzo proiettato su di te, bensì questo attacco porta con sé il pericolo di uno dei poteri più nascosti di Karadin. Essere raggiunto trasmuterà la tua essenza nello stesso materiale nobile che entrambi manipolate.

    CITAZIONE
    Note: Karadin si difende facendo alzare dall'evocazione una bella sfera di Oro straordinario, però qualcosa passa. Proseguendo fa un attacco semplice semplice, evoca uno dei simpaticoni di prima che usa per incanalare una sua abilità tramite una tecnica.
    Non è oro, bensì Trasmutazione (Oro). L'attacco è un grosso raggio di energia spirituale che in proporzione al danno inflitto ti trasforma in una bella statuina (Spirito + Trasmutazione).
     
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    post ix

    Beh, grazie eh, è sufficiente?

    Il nuovo Sacerdote soffiò dal naso mentre abbozzava un sorriso, come ad accennare una risatina soffocata mentre reagiva nella sua testa al giudizio di sufficienza espresso da Karadin.

    Il suo personale attacco era stato nullificato da una sfera dorata creata dall’evocazione del blasfemo nemico, ma l’assalto di Skrund la spaccò violentemente e scaraventò Karadin all’indietro e lo costrinse a crearsi una sorta di cuscinetto d’oro malleabile per non schiantarsi.

    Il sorriso di Bomb si allargò di nuovo, alimentato sia dal risultato di quello scambio di colpi che dal secondo giudizio di Vassoietto: da sufficiente era passato ad “accettabile comprensione dei misteri della Runa”.

    Bello mio, aspetta: bello… insomma! Ma dicevo, se la Runa è con me, mi sa che devi un po’ salire con i giudizi. Non cadere nell’ignoranza oltre a essere un pazzo blasfemo, dai!

    Spavaldo, quasi impavido.
    Rimase sorpreso da se stesso nell’atto di pensare e pronunciare quelle parole, ma decise di rifletterci appena ne avesse avuto l’opportunità senza rischiare di essere ammazzato, Karadin non avrebbe certo aspettato che concludesse le sue elucubrazioni, anzi non stava aspettando proprio niente: un nuovo sottile e ondeggiante sipario dorato si materializzò davanti a lui e venne attraversato da una creatura grossa quanto Skrund che a Bomb era molto familiare ormai.

    ANCORA?!? Ho capito che non c’è due senza tre, ma per Odino, hai rotto i barili adesso!!

    Si trattava di nuovo dell’automa col nucleo spirituale che stava attaccando il nano etereo e che aveva messo KO in seguito con la sua amica Shax.
    Quasi immediatamente, quest’ultimo fece il movimento di un ruggito a pieni polmoni senza peró emettere grandi suoni oltre allo sfiato meccanico e poi aprì l’ormai noto sportello per scagliare un raggio spirituale verso il giovane Forgianatura.

    Bomb per tutta risposta portò immediatamente le braccia incrociate davanti alla faccia, ma il raggio stranamente non fece male. Non fisicamente almeno.
    Urlò di dolore con tutto il fiato che aveva in gola, ma non riusciva a spiegarsene la ragione: era come se la sua essenza intera stesse venendo fritta, come se qualcuno tirasse un pugno capace di superare la carne e le ossa per colpire direttamente all’interno. Ecco sì, quello, ma peggio, non era niente di fisico, era soltanto dolore. Inevitabile, incontrastabile dolore.

    Tentó di reagire e di muoversi per combattere quella sensazione dilaniante, accorgendosi che si stava coprendo di macchie dorate.

    No! KHRG!
    Col cavolo che sono macchie: sto diventando una statuina!


    Il panico e lo sconforto si aggiunsero al dolore insostenibile causato dal raggio incorporeo, spingendolo a considerare concretamente la sua imminente sconfitta e costringendolo a maledirsi per la spocchia ostentata poco prima.
    La trasmutazione aveva colpito il braccio da poco sopra il gomito destro e il corrispondente fianco.

    Tornó a pentirsi ancora di più per la spocchia.

    Aspetta, aspetta.
    Ho essgerato, sì, e infatti non mi sembravo nemmeno io. Ma è proprio questo il punto!


    Le sue stesse parole gli risuonarono in testa: se la Runa era con lui, doveva aver compreso ben più che in maniera accettabile il suo significato.
    Ed era proprio quel significato la chiave di tutto.

    Una scintilla in mezzo all’oceano di dolore.

    Io sono Bomburkonk. La Runa, Wunjo, ha scelto me. Ha deciso di agire con me e per me, ma soprattutto attraverso me.

    Un’esplosione invisibile al centro della figura del nano, ancora in preda al raggio, con la trasmutazione che avanzava centimetro dopo centimetro.

    Io sono quel singolo in cui convergono speranze e sforzi di tutti.Quello che si batte per raggiungere lo scopo condiviso. Non posso perdere.

    Il cosmo di Bomb divampó al massimo delle sue possibilità in una luce dorata talmente brillante da essere fastidiosa, scatenando una potenza enorme e tentando di prendere il controllo dell’oro che lo stava divorando,in modo da riottenere il controllo del suo corpo.

    NOI
    SIAMO
    WUNJO



    Lo scontro tra le volontà era furioso, ma la quantità di energia sprigionata da Bomburkonk, finalmente riuscì a strappare il controllo a Karadin.
    Era salvo, per ora, tranne avere mezzo corpo d’oro, ma a quello avrebbe trovato una soluzione in seguito.

    E la tua blasfemia di secoli finisce oggi, Vassoietto.
    Non dipende solo da me, ma da tutti quelli a cui hai fatto male, da tutti quelli che hai ucciso e sfruttato dall’inizio di questa follia.


    Skrund si dissolse alla stessa maniera della patina d’oro, tornando in forma pura all’interno delle mani dorate del Sacerdote.
    Allo stesso modo ma esattamente all’inverso, dai pugni stretti di Bomb emerse Torrok, grande esattamente quanto il suo predecessore, ma dalla figura se possibile ancora più imponente a causa dell’enorme coda.

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    Tocca a Noi ora.

    Senza rilassare la propria emanazione cosmica, il
    nano la veicolò attraverso il vermone umanoide, su cui si incisero centinaia di Rune Wunjo.
    Esattamente come aveva fatto il costrutto nemico poco prima, Torrok aprì a metà il petto mentre l’interno si illuminava intensamente.

    Un raggio cosmico dal diametro doppio rispetto al giá enorme petto dell’evocazione partì al massimo della velocità possibile verso Karadin e il suo compare.

    …e se non basta a farti arrosto, almeno ti succhia via un bel po’ forze!


    narrato parlato pensato

    fisico Grossi lividi e forte indolenzimento nei punti d’impatto: fianco sinistro e spalla destra. Affaticato. Bei danni spirituali subiti e stress da trasmutazione interrotta e fatta sua. E’ abbastanza provato e sta usando VAGONATE di cosmo.
    mente Dolore. Dolore. Rassegnazione?
    Peró poi ehi: WE ARE WUNJO. E TU LEVATI DAL CAZZO UNA VOLTA PER TUTTE, VASSOIETTO.
    stato cloth Indossata. Grazie al secondo strato, regge l’urto discretamente. Ancora in stato accettabile.
    riassunto azioni Non può far altro che prendersi in faccia i danni spirituali e la trasmutazione veicolata da spirito, però poi la combatte a suon di Runa e tamarraggine e la fa sua.
    Evoca Torrok e gli fa sparare un raggio cosmico gigatronico per cuocere a puntino i due bersagli e togliergli via quanto più cosmo possibile.

    NB: le Rune sull’evocazione sono solo e soltanto scena per portare avanti la tamarrata.

    Non ti conviene! [Torrok: Dispersione cosmica]

    Il sacerdote evoca Torrok un grosso automa dalle inquietanti sembianze di un centuaro ma con le parte equina sostitutita da una lunga parte assimilabile ad un millepiedi che nella lunghezza va ad assottigliarsi in una coda. Come per quasi tutti gli altri, le sue dimensioni possono essere determinate ad ogni singola evocazione ma sono poi vincolate a rimanere invariate per tutta la durata della sua permanenza sul campo di battaglia. La Runa di Wunjo gli ha donato il potere di disperdere gradualmente le energie cosmiche di chiunque entri in contatto col suo corpo dorato o con la sua emanazione cosmica, a seconda del tempo di esposizione al suo potere e della disparità di forze tra le due parti.




    Edited by Kriøs - 25/4/2024, 21:42
     
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    Una sonora e roboante risata riecheggia nella tua mente alla dichiarazione che hai fatto, e Karadin sembra essersi scrollato finalmente di dosso un tempo inenarrabile trascorso in silenzio, in compagnia di costrutti e anime tormentate. In questa battaglia ti sembra recuperare la vitalità e l'ardore che si confà a un vero nano, per quanto contorto da idee estreme e colpevole di crimini aberranti.
    Bambino, a stento ti è cresciuta la barba e già parli di farmela pagare.
    La sua creatura tende nuovamente le mani verso l'alto, richiamando l'oro del suo signore e formando una cupola che avvolge entrambi. All'impatto con il raggio di energia cosmica vedi la sua barriera, che dispone di una solidità disarmante, dissolvere parte della potenza del tuo attacco; tuttavia, dopo una certa applicazione di violenza e testardaggine nanica, si rompe. Karadin e la sua creatura vengono travolti, e il nano ormai perduto si lascia trasportare via da una concentrazione di oro liquido che lo porta al sicuro scartando di lato.
    Poi tocca il terreno con entrambe le mani.

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    Studia di più e riprovaci tra un paio di millenni.

    L'intera zona in cui state combattendo viene invasa dal suo cosmo e completamente trasmutata in uno strato di Oro liquido nel quale cerca di farti affondare, tuttavia senza infliggerti alcun danno di per sé.
    Una nuova creazione appare al suo fianco, una di dimensioni umane che tocca il terreno e disegna su di esso quattro strane geometrie circolari. Queste manifestazioni vengono poi trasportate dall'Oro di Karadin, scivolando sulla superficie tramite pseudopodi di materiale semiliquido, serpeggiando attorno a te e cercando di raggiungerti ai quattro arti.

    Un modo per tenerti innocuo e impegnato intanto che un nuovo sigillo, nella creazione del quale la creazione di Karadin incanala di nuovo il suo più segreto potere, che poi trasporta similmente a quelli precedenti.
    Questo vincolo, grande una quarantina di centimetri, cercherà di imprimersi sul tuo petto, trasmettendo l'effetto trasmutante a disposizione del tuo nemico.


    CITAZIONE
    Note: Karadin incanala oro straordinario per difendersi dal tuo attacco, poi usa trasmutazione per trasformare in Oro liquido l'intera arena e farti cadere giù senza danno (diversivo). Mentre questo succede lui chiama un'altra evocazione, che come abilità ha sigilli base, e usa l'oro per portare dei sigillini di vincolo (AD, Sigilli Base di Vincolo). Per il suo attacco principale usa un'altra tecnica per incanalare di nuovo trasmutazione tramite l'evocazione, con la quale porta un singolo sigillo che va per appiccicarsi al tuo petto (AF, Sigillo Base di Vincolo + Trasmutazione in Oro). Questo sigillo trasmette l'effetto di trasmutazione.
     
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    La mente di Bomburkonk venne invasa da una sonora risata: a quanto pareva Karadin era realmente divertito e sembrava man mano acquisire sempre più ardore, come se si stesse gradualmente riabituando al mondo dopo un tempo indefinito passato da solo con le sue vittime e i suoi esperimenti. L'eretico rincarò la dose provocando l'eroe: rimarcava il fatto che fosse giovane e inesperto, lasciando intendere che il suo intento di punirlo risultasse impossibile.

    Inutile, non ci arriva che non sono solo io che lo sto ostacolando. Povero scemo!

    Questo invece era il pensiero di Bomb mentre il nemico veniva difeso di nuovo dalla sua creatura con una cupola, che in prima battuta sembrava impenetrabile ma infine cedette sotto l'enorme raggio di Torrok, investendo i bersagli e costringendo l'altro nano a sgusciare fuori dall'emanazione cosmica sospinto dall'oro.

    Il giovane sacerdote non toglieva gli occhi di dosso dall'obiettivo, seguiva i suoi movimenti cercando anche di limitare i battiti di ciglia: lo vide abbassarsi e portare le mani a terra, tramutando l'intero pavimento in un'enorme pozza d'oro liquido.

    Man mano che la trasformazione della materia si estendeva, anche lui venne raggiunto e si trovò a sprofondare fino ai fianchi nel fluido.
    Male, da un lato, ma peggio per lui dall'altro.
    Mentre agitava le tozze gambe per tenersi quanto più possibile all'esterno, il Forgianatura congedò Torrok e alzò un braccio per far apparire Sindri disegnando con l'oro fluido estroflesso dal pugno dorato i bordi di un enorme portale.

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    Il costrutto con innesti elettrificati cadde nella pozza con un tonfo assordante - la sua forma grande come quelle dei due predecessori si era decisamente fatta sentire - e non perse tempo: mentre la nuova evocazione di Karadin iniziava a disegnare i suoi sigilli, Sindri afferrò con la manona Bomburkonk per le spalle e lo lanciò letteralmente in aria come se fosse una pallina da golf.

    Mentre il giovane nano era a mezz'aria e l'attacco del costrutto veniva scatenato con i sigilli che iniziavano a muoversi verso di lui sospinti da sottili tentacoli dorati, Sindri brillava di cosmo e alzava il braccio rimasto libero per generare una enorme sfera di fulmini dal diametro di una ventina di metri e scagliarla violentemente verso la posizione di Karadin.

    Mi sa che sei tu che devi studiare, Vassoietto! Sai che succede tra l'oro e l'elettricità? BOOM!

    Bomb sorrideva: mimò l’esplosione con le mani, allargando le braccia con fare scenico.
    Karadin stava peccando di arroganza: grande potere, era indubbio, ma usato in quel modo e con quella mentalità, non funzionava. Avrebbe capito che qualche colpo messo a segno, per quanto duro, non garantisce la vittoria. Quello scontro non era ancora finito: pensare di averlo giá vinto avrebbe sicuramente spinto l’eretico a un qualche passo falso che Bomb avrebbe dovuto essere pronto a sfruttare al meglio, e rendere l’intera area un ricettacolo d’oro era proprio uno di quelli.

    La sfera d'energia elettrica sfolgorava e diffondeva piccole scariche lungo il suo passaggio. Nel momento in cui avesse impattato contro il bersaglio, la pozza o qualsiasi altra superficie dorata, avrebbe scatenato in pieno il suo potere distruttivo in un'esplosione cosmica da non sottovalutare, resa ancora più pericolosa dall'elettrificazione amplificata grazie alla conduzione propria del metallo nobile, presente - grazie alle azioni di Karadin - letteralmente ovunque sul campo di battaglia.

    Bomb intanto veniva raggiunto dai tentacoli che impattarono alla schiena, alla spalla sinistra, al ginocchio destro e all'addome e applicarono nelle parti colpite dei sigilli di vincolo. Venne inoltre sbalzato diversi metri indietro, accusando i colpi nonostante la protezione dell'armatura, ma non era ancora finita: un ultimo tentacolo rincarò la dose, colpendo nuovamente, in rapida successione e con molta più potenza dei precedenti, l'addome dell'eroe. Impresse anche un ultimo sigillo, stavolta foriero anche del principio di trasmutazione: al di sotto dell'armatura, la zona addominale del Sacerdote stava diventando oro, esattamente come successo poco prima al gomito.

    HHNN! Che botta! Tu però intanto friggi, maledetto!

    OH NO NO NOOOO!!!
    inveì nella propria testa, mentre faticava a richiamare il cosmo per attutire la caduta che sarebbe arrivata entro qualche istante. Non sarebbe mai riuscito a frenarsi da solo in tempo, non con tutte quelle limitazioni che l'Angrund gli aveva incollato addosso. Stava per schiantarsi.

    SINDRIIIIII, PRENDIMIII

    L’evocazione ubbidì e allungò il mastodontico braccio, sfruttando la propria energia e il link cosmico con il Sacerdote per bypassare il suo impedimento e allungare un tentacolo che lo afferrasse per poi ritirarsi, adagiandolo sul grosso palmo.

    Fiuuu, grazie amico

    Oltre all’impedimento cosmico, anche quello fisico si stava rivelando un problema per Bomb: l’addome dorato gli rendeva tutto estremamente difficoltoso.
    Avrebbe potuto fare come la volta precedente, sì, ma se ci avesse provato avrebbe dovuto sprecare troppe energie preziose: il vincolo dei sigilli gli rendeva troppo complesso far scorrere dentro di sè il cosmo necessario, ed era sicuramente meglio rischiare qualcosa in quelle condizioni in attesa di un eventuale prossimo assalto che non trovarsi poi troppo indebolito.

    Aveva male un po’ ovunque ed ormai era anche piuttosto stanco, c’era poco da fare: nonostante la convinzione che non potesse permettersi di lasciare Karadin in circolazione, quel bastardo era un osso duro. Tuttavia non esistevano alternative accettabili. Era più difficile del previsto? Bene, allora doveva giocarsi il tutto per tutto.

    Non ti lascio in giro. Non farai più male a nessuno. Posso anche entrare nella lista delle tue vittime, ma anche così saró l’ultimo, col cavolo che ti lascio la strada aperta verso la mia gente, pazzo scatenato!

    narrato parlato pensato

    fisico stanco, dolorante, mezzo trasmutato. Tic tac, Bomb, c’è ancora poco tempo se continui così.
    mente Ancora male, ma è determinato a finire ciò che ha iniziato: farà di tutto per spegnere la minaccia.
    stato cloth Altri urti, se continua così non reggerà per molto ancora.
    riassunto azioni Altro switch di evocazioni: Sindri appare e lo lancia per aria per contrattaccare senza elettrizzarlo. L’evocazione scaglia una bomba di fulmini verso la zona di Karadin e compagno, mentre gli pseudopodi sigillanti si infrangono contro Bomb a mezz’aria e fanno ripartire la trasmutazione spingendolo più lontano del previsto.
    Colpito in pieno, non riesce nemmeno a fermare la caduta e viene recuperato da Sindri prima di sfracellarsi al suolo, atterrando dolcemente poi sul suo palmo.

    Elettrizzante! - [Sindri: Elettricità]

    Il sacerdote evoca un automa la cui dimensione è determinata ad ogni singola evocazione ma vincolata a rimanere tale per tutta la durata della permanenza in campo.
    Si tratta di un grosso costrutto caratterizzato da tronco, braccia e spalle molto massicci, con bobine elettrificate su schiena e gomiti da cui crepitano scariche energetiche e un nucleo al centro del petto che mostra l'elettricità scorrere al suo interno.
    La Runa di Wunjo, va da sè, gli ha garantito la capacità di sfruttare poteri elettrici: generare singole scariche o scatenare esplosioni fulminanti in una data area, elettrificare se stesso o l’oro del Sacerdote per rendere gli attacchi ancora più devastanti grazie alla conduzione. In nessun caso la sua padronanza di tale potere può spingerlo fino ad esercitare un controllo tanto capillare da agire su elettricità statica o preesistente in natura nè ad affliggere i bersagli con effetti residuali come paralisi indotta o danni riverberanti nel tempo.


     
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    L'elettricità si sparge ovunque raggiungendo per forza di cose anche Karadin e la sua creazione. Vengono avvolti da essa, essendo entrambi composti da Oro ne sono particolarmente suscettibili.
    Il corpo di Karadin stesso comincia a tremare a sfaldarsi alle estremità, le forze che lo stanno mantenendo integro iniziando evidentemente a venire meno; eppure il tuo mortale nemico non sembra intenzionato a permetterti di uscire da quest'incontro vivo. Dopo essersi ripreso dalla carica elettrica che ne sta limitando i movimenti, manifesta una sua nuova creazione.

    Le rune incise su questo costrutto brillano di luce arcana, mentre le bocche che ricoprono il suo corpo meccanico si aprono e iniziano ad accumulare energia cosmica grezza in quantità sproporzionate.
    Si accumulano in una gigantesca sfera di energia dorata, grande una cinquantina di metri, che con un ultimo ruggito scaraventa contro di te per schiantarti dall'alto verso il basso.

    Oltre ai danni da questa incredibile manifestazione di potere, Karadin tenterà di accelerare ancora il processo di trasmutazione cui sei affetto.

    CITAZIONE
    Note: ovviamente subiamo un bel po' di danni e questo lo sente decisamente. Visto che la mettiamo così, Karadin fa una cosa tanto semplice quanto simpatica: evoca un grosso golemone a cui fa sparare una sfera grossa di cosmo grezzo nel quale incanala la tramutazione (Cosmo Poderoso [Soverchiante] + Trasmutazione).
     
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    post xi

    Karadin stava accusando il colpo, finalmente.
    Questa considerazione spinse Bomb a faticare per rimettersi in piedi sul palmo di Sindri nonostante l’addome trasmutato, e prepararsi a qualsiasi cosa stesse tramando la sua nuova evocazione.
    L’automa in questione era finalmente una novitá: un bestione ricoperto di rune e cosparso di facce scolpite all’incirca su tutto il corpo, ognuna delle quali stava accumulando una grossa quantitá di energia brillante.

    Ma le facce prendono energia dalle rune o le rune si illuminano per l’energia delle facce? si domandó il giovane sacerdote, non accortosi ancora che si trattava soltanto di una distrazione completamente irrilevante, visto che l’energia cosmica si stava realmente accumulando diversi metri sopra di lui, e non addosso al servitore dell’eretico.

    Se ne rese finalmente conto quando la massa cosmica divenne abbastanza consistente da non poter più passare nè inosservata nè impercepita.
    Alzò gli occhi al cielo titubante e vide l’immensa sfera proprio mentre iniziava a precipitare verso lui e Sindri.

    Oh-oh cantilenó, mentre chiedeva mentalmente al suo alleato di rallentare quanto possibile l’avanzata dell’enorme bomba.

    Finisco distrutto, ma non abbiamo scelta. Mi serve solo un pelo di tempo, Sind, dammi una mano

    Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, lottando contro la fatica, i dolori e l’effetto dei sigilli che gli rendevano difficoltoso gestire i suoi poteri, per poter riuscire a richiamarne la quasi totalità.

    Wunjo, Odino, Getha, ragazzi, ve lo prometto: Vassoietto non esce mai più da qua. Ci resto pure io piuttosto, ma non lo permetto!

    Bruciò tutto il cosmo che riuscì a raccogliere, arrivando a un passo dal limite di sopportazione del suo corpo, spezzando uno dopo l’altro i sigilli.
    La sua figura si ammantò completamente di energia, iniziando a brillare di un bagliore intensissimo.

    Sindri intanto accumulava energia a sua volta e scagliava una serie di quattro grosse sfere elettriche dalla bobina sulle spalle, una dopo l’altra, verso quella nemica, lasciando che esplodessero un attimo prima di raggiungerla in modo da ostacolarne l’avanzata come richiesto.
    Le esplosioni furono violentissime, ma l’energia soverchiante dell’attacco di Karadin spazzò via l’impedimento senza grossi problemi in un batter d’occhio.

    Va bene così, amico. Va’ pure. Non serve che ti fai male.

    Congedò l’automa e rimase solo, precipitando verso la pozza d’oro liquefatto.
    Senza più i sigilli era però finalmente libero di continuare a pompare cosmo in quantità mostruose, riguadagnando il controllo dell’oro sull’addome come già fatto in precedenza e plasmando attorno a sè una spessa sfera grande quanto bastava per contenerlo del tutto e permettergli un minimo di movimento.

    Impattò con il mare dorato e subito dopo la bomba cosmica si infranse in tutta la sua potenza contro la sua protezione, mandandola in mille pezzi e travolgendo Bomburkonk.

    La nuova esplosione fu tremenda e alzò quantità assurde d’oro in tutte le direzioni oltre a generare fitto pulviscolo attorno all’area in cui si trovava il Forgianatura, il cui cosmo ruggente era svanito all’improvviso.

    Q-Ques…ta
    Ha fat…to maluc…cio.


    Era ridotto uno straccio: l’armatura era integra per miracolo ma quello che proteggeva era in condizioni pietose. Il volto tumefatto, rigato dal sangue e rosicchiato dall’oro nella parte destra, assieme alla spalla e parte del torace. Non sarebbe riuscito a muoversi neanche volendo a causa del dolore causato dall’esplosione, ma non aveva ancora finito.
    Si affidò di nuovo alla Runa e alla testardaggine tipica della sua gente per sbrigarsi ed approfittare del polverone finchè c’era e richiamare di nuovo Skrund al massimo delle dimensioni con le ultime riserve cosmiche d’emergenza che aveva accuratamente lasciato intatte per il gran finale.

    …come con lo spazio per il dolce dopo un pasto capace di stendere un Vrykul…

    Il mastodontico automa prese forma nella nube e raccolse in fretta e furia Bomb con la destra, tirandola poi indietro assieme al braccio e al tronco stesso, per poi scagliare il nano a tutta forza come un proiettile verso Karadin prima di disciogliersi subito nella pozza e svanire.

    …mo mangiati sta torta, VASSOIETTOOOOOOOOO!!

    Bucò il polverone volando come un proiettile umano verso il bersaglio.
    L’ultima sua creazione prese forma: una copertura conica coperta di spuntoni proteggeva la sua avanzata e avrebbe dovuto essere la prima a schiantarsi contro Karadin o qualsiasi cosa quel pazzo avesse provato a frapporre tra se e Bomb, permettendo al nano di prosciugare definitivamente ogni stilla di cosmo ed energie fisiche per caricare e stampargli una estremamente catartica CAPOCCIATA in faccia al grido di:

    CREPA UNA BUONA VOLTAAA!!

    Non sapeva se sarebbe riuscito a raggiungere l’obiettivo, ma era certo di una cosa: sentiva la Runa, sentiva Odino, sentiva Getha, i ragazzi e anche gli automi.
    In quell’ultimo e rabberciato assalto non era affatto solo, in quell’ultimo e rabberciato assalto era racchiuso il destino di tutti.
    Karadin doveva svanire.

    narrato parlato pensato

    fisico error 404, body not responding and about to pulverize.
    mente mi spezzo ma ti porto con me, giuro su TUTTO!
    stato cloth non fa crack solo per regolamento, sennò era bella spaccata.
    riassunto azioni Va supersaNan e usa TUTTO IL COSMO CHE HA per finire la battaglia.
    1) rompe i sigilli e recupera l’oro 2) Sindri spara per rallentare prima di essere congedato e lui si chiude in sfera mentre casca nel lago dorato e viene raggiunto dall’attacco.

    E la difesa ce la siamo tolta.

    E’ tumefatto, ma spara l’ultima cartuccia mentre è coperto dal puttanaio causato dal BIGBOOM.
    Skrund (quello di forzaStrao-impatti) esce di nuovo fullsize e lo tira come una pallina a piena potenza verso dov’era Karadin.
    Stanno arrivando una copertura spuntonata[AD] e una CAPATA DEL VAFFANC***[AF] in faccia a Vassoietto.

    Allora vuoi le botte! - [Skrund: Forza Straordinaria]

    Il sacerdote evoca una automa corazzato dalle sembianze di un cavaliere bastione la cui dimensione è determinata ad ogni singola evocazione ma vincolata a rimanere tale per tutta la durata della permanenza in campo.
    La Runa di Wunjo gli ha donato la capacità di possedere una forza fisica fuori dal comune quando scatena agli impatti, raggiungendo con essi la stessa potenza generata da guerrieri cosmici dotati dell’omonima abilità.


     
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    La tua testa infine piomba su Karadin, incavando l'oro che compone la sua forma e che finalmente si sfalda. Comincia a colare via, disperdendosi, la sua voce risuona per un ultima volta nella tua testa.
    Sai che quell'essere disgraziato non è stato distrutto definitivamente, hai annientato uno dei suoi simulacri, manovrati a distanza tramite rune di controllo; sarebbe stato strato distruggerlo così facilmente. Sarà di nuovo in giro, ma stavolta ci sarai tu a fermarlo quando tirerà fuori la testa.
    La benedizione di Vili lenisce le tue ferite mentre rimiri l'artefatto malefico, e ponderi cosa fare con esso.

    La tentazione di usarlo è lì, un pensiero orribile che accarezza il retro dei tuoi pensieri, la tentazione che anche il tuo predecessore non riuscì a contrastare. Forse è troppo pericoloso per essere lasciato integro, o forse tu saprai brandirne i poteri con maggiore discernimento.

    E i costrutti già creati da lui? Che ne sarà di quelle povere anime? Le libererai, lasciandole libere di essere raccolte dalle Valchirie e di ritrovarsi nella gioia del Valhalla o negli atri pozzi di Hel?
    Oppure metterai al lavoro i frutti dell'ingegno di Karadin, usandoli come avrebbe fatto lui, ma con la consapevolezza di essere nel giusto?

    Tutto ciò che succederà da qui in avanti sarà una tua decisione, Sacerdote, e solo tue saranno le conseguenze.

    Ma per ora puoi tornare a casa, puoi dare sollievo alle forze ormai esauste del tuo Thaig, e goderti un po' di riposo. Per ora.

    Drums in the Deep
    Fine




    CITAZIONE
    Note: qui abbiamo finito. Porto in giudizio, se vuoi fai pure un post conclusivo su cosa fai con l'incudine (lo purifichi, lo distruggi o altro) e con l'esercito di golem già fatti da Karadin.
     
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