Saint Seiya Final  - I Cavalieri dello Zodiaco - Full Professional RpG by Forum

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  1. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Victory I


    La Freccia di Sagitta si librò nell'immensità nera e senza fine che avvolgeva tutti loro, descrivendo un arco nebuloso e dorato pregno dei Cosmi e delle Tecniche di tutti loro. La freccia si fece quasi cometa, e illuminò la notte cosmica sopra di loro fino a colpire l'essere al di là dei Sigilli.
    E nulla accadde.
    Per un istante.
    Dopodiché, la realtà oscura prese a collassare come uno specchio infranto, i pezzi d'oscurità che si staccavano uno dopo l'altro per restituire loro il panorama grigio e brullo del loro mondo. Ys fu tanto rapito dalla poesia e dal potere di tale cambiamento da dimenticarsi per un istante della Creatura al di là dei Sigilli. Ne ebbe quasi di che pentirsene. Si era a malapena permesso di meravigliarsi della stupefacente normalità del mare mosso e dell'erba secca sotto il cielo grigio e nuvoloso del Giappone, che si sentì all'istante assalito da una violenta eco di odio e rabbia, quasi una sensazione fisica volta a strappargli il fiato dai polmoni e l'anima dal corpo. Scosso, Ys barcollò stordito, cercando istintivamente di riavvampare il suo Cosmo mentre cercava di resistere alle grida e alle urla che si stavano facendo strada nei meandri più reconditi della sua mente. Temette quasi d'essere lì lì per perdere la ragione, che quegli strani Corrotti metallici - Daimon, gli pareva? - si frapposero come tra loro e la Creatura. E a poco a poco la sua voce scemò dalla sua testa.
    Ys tirò un sospiro di sollievo, incerto. Per assurdo che fosse, quegli esseri sembravano stare dalla loro parte. Tanto meglio.
    Una volta che la sua ultima offensiva psiconica venne bloccata, non ci fu molto da fare per la Creatura. A poco a poco anch'ella svanì come tutto, come se uno squarcio nella realtà si fosse ricomposto ed ella ne fosse rimasta dall'altra parte. Il che era probabilmente ciò che stava succedendo, si rese conto l'Ariete. La Creatura li osservò sinistra mentre se ne andava, e lui temette fino alla fine in una brutta sorpresa: era fin troppo abituato che le cose non andassero bene per sperare davvero che fosse già tutto finito. Eppure, questa volta fu quasi il caso. Quasi.
    Se non fosse stato per quel sinistro monito che ella lanciò.
    Al sentirlo, Ys aggrottò le sopracciglia. Appena pronunciatolo la Creatura svanì, quindi il suo cuore ebbe di che alleggerirsi. La brutta notizia era che quella frase sibillina paventava chiaramente l'esistenza di altre creature come quella donna. Non che fosse realmente sorprendente, in realtà: i mali, si sapeva, non venivano mai da soli.
    Ma, se non altro, quello specifico male se n'era appena andato.
    Sentendosi liberato da un grave fardello, Ys sospirò. Era finita. Fu anzi quasi sul punto di chiedere agli altri cosa fosse il caso di fare ora, quando ben più alte volontà risposero per lui. Atena. Fu un'eco più che una chiamata, ma ormai aveva imparato a riconoscerla. Vide che anche gli altri si erano voltati, captando l'invocazione della loro dea. Ys sospiro ancora più forte.

    «Pare che non sia ancora finita.»

    Si mosse verso Achille, scoprendosi claudicante: per quanto non fosse stato ferito fisicamente, la battaglia contro la Creatura lo aveva indubbiamente colpito nell'anima. Il suo corpo non gli rispondeva più bene, a quanto pareva. Fece una smorfia, e zoppicò fino al Sagittario, porgendogli la mano.
    Nel caso volesse un passaggio.

    ***********

    Il Teletrasporto li portò in una situazione a dir poco surreale. Atena, circondata dal Gran Sacerdote, il Lawos e... Atena? - Ys decise di soprassedere la questione - stava creando un immenso sigillo sferico così da avvolgere un'immensa nube rossa francamente minacciosa. L'Ariete non aveva idea di cosa fosse, ma a scommetterci un centesimo avrebbe scommesso che si trattava di qualcosa ancora più pericoloso della Creatura. Per quanto non vedeva come potesse essere possibile.
    Ma si rendeva conto che non erano stati evocati lì per fare da claque. Quel sigillo era palesemente avido d'energia, e ne richiedeva quantità immani per essere completato. Chi era giunto lì prima di loro lo stava già nutrendo col proprio Cosmo. Questo gli dava una certa quale sensazione di déjà vu.

    Pare che finiamo sempre con qualche variante della medesima soluzione...

    Era inevitabile. Certi nemici sembravano troppo coriacei per una persona sola, uono o divinità che fosse. Anche se, secondo lui, se Atena avesse voluto...
    Ma non era il momento di costruire fantasie sull'onnipotenza della sua dea. Era lì per un motivo, e lui avrebbe adempiuto il suo dovere.
    Ys iniziò quindi a bruciare il suo Cosmo. Era una sensazione ormai familiare, tanto che si sentiva come bruciato a fuoco lento. Si guardò il pugno pregno d'energia: forse non ne avrebbe mai più posseduta tanta in vita sua. Perché sapeva che, in qualche maniera, stava per restituire quello che gli era stato dato.
    Sospirò: ciò che non era proprio, andava restituito.
    E così Ys alzò il braccio destro, e lasciò che il suo Cosmo dorato e possente lo lasciasse per congiunersi agli altri nel grande sigillo sferico di Atena.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (power up)
    Stato della Cloth Integra [VII] Graffi
    Condizioni Fisiche Buone
    Condizioni Psichiche Provato, stanco

    Riassunto Teletrasporto ed ennesima Genkidama.

    Abilità

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

  2. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    A'Habbat IV


    Non sapeva bene come, ma stava funzionando. Il Cosmo che aveva donato al Triangolo si era unito agli altri convogliati sulla punta del Tridente di Libra per rafforzare il suo sigillo. Comunque funzionasse quella tecnica spirituale a lui così poco familiare, aveva chiaramente bloccato la fonte del nutrimento della creatura imprigionata al di là di quella massa di sigilli. Per qualche istante, Ys pensò addirittura che ce l'avessero fatta. Che fosse già tutto finito. Così rapidamente, così facilmente.
    Vana illusione.
    Tutto cominciò come una vaga sensazione di torpore, di debolezza. Una vaga volontà di abbassare il braccio, di chiudersi al Cosmo, di sedersi e addormentarsi. Ys scosse la testa: non era da lui mollare così facilmente. Era quasi morto a Gunkanjima e non lo rimpiangeva per nulla, e ora voleva smetterla di combattere? No, non era affatto da lui. Quelli non erano i suoi pensieri. Comprese presto cosa stesse succedendo - era la cosa più logica. La Creatura al di là dei sigilli. Si stava intrufolando in qualche maniera nella sua mente. Un'Illusione? Qualunque cosa fosse, non era mai stato molto bravo a spezzarle. Fece comunque del suo meglio: digrignò i denti e bruciò il suo Cosmo fino al punto di raggiungere il dolore. Dolore, ecco. Era sempre stato un buon antidoto contro le illusioni. Si spinse volontariamente verso il proprio limite, il limite di quella vasta energia che gli era stata donata da Atena, e in qualche maniera riuscì a non farsi sopraffare da quella volontà d'apatia che tentava ogni istante di più d'annichillirlo.
    Poi, giunse la vera offensiva.
    A Ys parve quasi che gli fosse stata scossa l'anima. Fu come uno stratto violento, quasi gli si volesse estrarre tutta l'aria di dosso. Barcollò senza volerlo, strabuzzando gli occhi. Sollevò istintivamente lo sguardo verso la Creatura, e credette d'avere le traveggole quando gli sembrò di riconoscere una figura femminile otre quesi sigilli. Subì un altro strattone, e questa volta gli parve che gli fosse stata strappata l'anima. Era una sensazione indescrivibile nel suo orrore. Come vedersi togliere la speranza all'ultimo momento quando ormai sembrava essere giunti a coglierla dopo una lunga lotta. Sì, proprio come farsi togliere la speranza.
    Ys si sentì cedere le ginocchia. Stava per essere sconfitto, e non trovava da nessuna parte la forza per resistere. Gli era stata tolta la speranza.
    Poi, si sentì d'un tratto le spalle più leggere. Sentì l'aria tornargli nei polmoni, fretta come il ghiaccio eppure calda come il sole. La voce telepatica di Lawrence lo raggiunse subito dopo.
    L'Ariete alzò la testa. Un sigillo, un altro sigillo. Uno dei fin troppi sigilli in quel campo di battaglia. Il Triangolo in qualche maniera era riuscito a formarne uno che mitigasse il peggio. Fece per sorridere, ma un ulteriore strattone glielo gelò nel volto, facendolo barcollare. Sigillo o no, la Creatura stava ancora strattonando, stava ancora strappando. Stava cercando di divorare il loro Cosmo, si rese conto a quel punto. Pessimo affare.

    Dobbiamo buttarla giù al più presto!!

    Neanche a volerlo, Lawrence formulò in quella lo stesso principio, urgendo ad Achille d'usare la sua freccia. Di nuovo. Ys non poté non trovare deprimente questo continuo ricorrere all'arma più nascosta e preziosa del Sagittario. Prima a Gunkanjima e ora qui. Ovunque fossero.

    Forse è un segno di quanto grave sia questa battaglia.

    Non un pensiero rassicurante. Si trovava a rimpiangere le Guerre Sacre delle generazioni passate. Passeggiate di salute. Spectre, Hades, ordinari pericoli mortali. I bei vecchi tempi.
    Che sarebbero anche potuti tornare, se solo avessero preso a calci nel didietro quell'essere e i suoi compari.
    Non poté non sorridere amaramente. Era proprio vero che i Saint morivano giovani, se faceva già ora discorsi da vecchio! Digrignò i denti e si puntellò sulle gambe, cercando di bruciare il più possibile il suo Cosmo. Non poteva lasciar fare tutto al Triangolo. O ad Achille, per quel che valeva. Era pure lui un Saint, un Gold Saint. E avrebbe fatto la sua parte. Alzò così il braccio sinistro.

    Se non ci rimane molto tempo, molte energie, molte forze, tanto vale dare il massimo.

    Forse non avrebbe fatto la differenza, ma preferiva non lasciare nulla d'intentato. Radunò il suo Cosmo, il suo immenso Cosmo di cui a malapena comprendeva la vastità, il Cosmo affidatogli da Atena per quella battaglia, nel palmo della mano alzata. Iniziò subito a vorticare, e vibrò subito con violenza. Non era abituato a farlo così grande, così immenso. Strinse il pugno, cercando d'imbrigliare le stelle. E si formò così una Galassia enorme e vorticante, con i suoi pianeti e le sue stelle. E le stelle presero a vorticare facendogli tremare la mano, il braccio, il busto e l'intero corpo fino alla punta dei piedi. Si sforzò a voltare la testa, e guardò Achille.
    Gli sorrise.

    «Vai!»

    Abbassò quindi il braccio, e le stelle saettarono vorticando verso la punta del Tridente tenuto del Triangolo, trasportando con loro ogni fiamma, ogni oncia del suo Cosmo. La sua tecnica più potente alla massima potenza. E Lawrence l'avrebbe rediretta verso la freccia di Achille.
    Era ora di finirla. O di morire provandoci.
    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (Power Up)
    Stato della Cloth Integra [VII] Graffi
    Condizioni Fisiche Graffi ed escoriazioni
    Condizioni Psichiche Provato - non è certo di resistere per molto ancora - ma determinato

    Riassunto Ys si difende col suo Cosmo e passa un brutto quarto d'ora spirituale mitigato solo dal sigillo di Lawrence. Una volta ripresosi, segue la tattica del Triangolo e, per andare sul sicuro, convoglia il suo Cosmo sul Tridente di Libra sotto forma di Stardust Revolution.

    Abilità

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Tecniche

    Stardust Revolution: Si tratta della Tecnica più potente di Ys, capace di sfruttare l'ampiezza del suo Cosmo fino ai suoi limiti. Il Saint concentra il proprio Cosmo bruciante sulle dita della mano alzata, scagliandolo quindi contro l'avversario una volta abbassato il braccio sotto forma di miriadi di stelle cadenti formate da Polvere di Stelle. Tale attacco non consiste in un unico colpo offensivo, ma in più offensive istantanee a distanza create da grumi di Polvere di Stelle raddensati; di fatto, comunque, riguarda un unico tempo offensivo. Data la natura separata dello Stardust Revolution, esso può raggiungere più avversari piuttosto che uno soltanto; non è però un attacco necessariamente ad area, ma può concentrarsi su un unico avversario. Essendo una Tecnica Speciale, la si deve considerare lanciata come se avesse Cosmo Straordinario.

  3. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    A'Habbat III


    Per pochi istanti, Ys credette che avessero tutto nel sacco. I Daimon intrappolati, e il vortice alla loro mercé.
    Ovviamente, era tutto troppo bello perché potesse durare.
    Forse ferita dagli assalti dei suoi compagni, qualcosa come un'entità al di là del Vortice fece riecheggiare il suo dolore, lacinando lo spazio e la realtà. Ys venne sopraffatto da tale urlo sovrannaturale, e vacillò non capendo cosa stesse succedendo. Ma gli fu già tutto più chiaro quando percepì i Daimon intrappolati dare libero sfogo alla loro Corruzione, così da estinguersi di lì a poco in un lancinante e innaturale mondo di luce. Le innumerevoli deflagrazioni che crearono nel loro suicidio collettivo frantumarono allora il tessuto stesso della realtà, facendo emergere un'ulteriore dimensione nello squarcio del cielo. Un manto nerastro avvolse allora tutto e tutti, e Ys vide con orrore la terra scomparire sotto i suoi piedi. Si guardò intorno incredulo.

    Ma cosa...?!?

    Si guardò istintivamente intorno. Vide i suoi compagni, apparentemente non toccati dal fenomeno, e il Drago di prima lontano in cielo. Il manto nero però stava continuando a divorare la realtà, e per un attimo sembrò quasi che stesse per raggiungere gli altri campi di battaglia quando i Corrotti si frapposero tra esso e la realtà conosciuta. Nel suo totale disorientamento, Ys si ritrovò a pentirsi di averli attaccati assieme ai Daimon in precedenza. Qualunque cosa fossero, quegli esseri metalliformi erano chiaramente dalla loro parte.
    Oltre lo squarcio, una figura vagamente antropomorfa si mosse con fare infastidito. Ys alzò lo sguardo. Pareva intrappolata da una vasta teoria di sigilli, ed era chiaramente a disagio nelle sue costrizioni nonché visibilmente irritata dai Corrotti che stavano cercando di contenerla. La creatura prese allora a urlare.
    Ys ne sapeva abbastanza di attacchi pirituali da riconoscerne uno, così bruciò d'istinto il suo Cosmo più forte che poté per frapporre una minima barriera mentale tra lui e l'attacco in arrivo. Sempre istintivamente alzò lo Scudo di Libra - dubitava sarebbe servito, ma un mendicante non poteva scegliere. L'ondata lo colpì comunque con estrema violenza, e la sua anima fu lacerata da un'esplosione d'immenso dolore. Gli venne da urlare, ma non gli uscì un filo di voce perché aveva già vuotato i polmoni per l'impatto dato dall'immenso dolore. Cadde a terra, e si picchettò le mani tremanti contro l'invisibile terreno nero. Gli ci volle qualche istante per calmarsi.

    Sono... Sono ancora intero?

    Sembrava di sì, o almeno non gli sembrava che alla sua anima mancasse qualcosa. Istante dopo istante, Ys riprese padronanza di sé, e così fecero pure i suoi compagni. Presto i ragionamenti Telepatici del Silver Saint del Triangolo lo raggiunsero, offrendogli un quadro in qualche modo più completo della situazione. A quanto pareva, quella creatura al di là dei sigilli era immensamente pericolosa, e non andava liberata. Su questo, Ys non poteva che concordare. Al riguardo, il Triangolo aveva una strategia - ma aveva bisogno di aiuto. Rigel concordò, e invitò lo stesso Ys a contribuire allo sforzo. Non che l'Ariete avesse molta scelta, concluse rapidamente: da molto tempo le dimensioni parallele non erano più il suo pane quotidiano. Poteva al massimo fare da supporto.

    «Arrivo.»

    Lo mormorò con voce roca, rialzandosi. Fece quindi qualche passo incerto, affrettandosi a correre verso Rigel e il Triangolo non appena fu certo della stabilità di quella massa nera che aveva ai piedi. Pareva di correre nello spazio cosmico. Cercò di non pensarci troppo, e raggiunse il duo quanto prima. Ricomponendosi, Ys cercò allora di concentrarsi. Fece bruciare il suo Cosmo, potente come non mai grazie al benvolere di Atena, e lo indirizzò verso il Tridente di Libra che il Triangolo stava tenendo.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (power up)
    Stato della Cloth Integra [VII] Graffi
    Condizioni Fisiche Graffi ed escoriazioni
    Condizioni Psichiche Emotivamente provato ma risoluto

    Riassunto Ys brucia istintivamente il suo Cosmo per ripararsi dall'attacco spirituale, che comunque lo colpisce. Una volta ripresosi, segue il consiglio di Rigel e va a dare man forte a lui e Lawrence.

    Abilità

    Nessuna utilizzata

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

  4. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    A'Habbat II


    L'esplosione dei Cosmi amplificati dei Saint generò la più potente serie d'attacchi che Ys avesse mai visto - e lui era stato parte attiva nel generarli. Osservò quindi meravigliato il violentissimo impatto che investì con tremenda prepotenza quei sinistri Corrotti, infrangendosi come il mare in piena sugli scogli, con un'enorme teoria di spuma Cosmica che si disperse nel cielo grigio e scuro. Ys non sapeva ancora bene cosa stesse succedendo laggiù - aveva seguito l'istinto d'obbedire al richiamo di Atena, com'era sua natura - ma su una cosa era certo: buttare giù quegli esseri era giusto a prescindere. Qualunque cosa fosse. Con la coda dell'occhio intravide una forma quasi di drago - senza dubbio una qualche specie di Corrotto - danzare nel cielo in lontananza, di certo impegnato nella lotta contro qualche suo compagno. Ys non poté non deglutire: non importava quanto possente stesse ora bruciando il suo Cosmo, certe battaglie le sentiva istintivamente come troppo elevate per lui.
    Una strana eco lo riportò a guardare verso la legione di Corrotti che avevano attaccato: ne avevano colpiti molti, notò, ma non abbastanza. Inoltre, quello strano vortice alle loro spalle sembrava illeso. Ys non sapeva bene cosa fosse, ma non gli piaceva d'istinto. E gli piaque ancora di meno quando Dhawyth comunicò loro che l'eco generata dal vortice era affine a quella dei Corrotti - i Daimon, li aveva chiamati. Ys si chiese quanto se sapesse la Vergine su quegli esseri. Ma non era il momento delle domande. I Daimon, appunto, non tardarono a reagire. I loro Cosmi corrotti non erano degli di nota - non rispetto al loro stato attuale, almeno - ma insieme potevano essere pericolosi. Fu quindi con allarme che Ys notò come si stessero disponendo, quasi obbedendo a degli ordini ricevuti. Forse dall'eco? Comunque fosse, i più presero ad attaccare con quelli che Ys riconobbe come attacchi psiconici di estrema violenza gli altri Corrotti - che era sempre più chiaro che stessero in un altro campo, qualunque questo fosse - mentre un gruppo si staccò per, beh, attaccarli.
    Ys bruciò il suo Cosmo con veemenza e alzò lo scudo di Libra per proteggersi, preparandosi all'impatto. Che però non arrivò. Dei filamenti corrosi saettarono invece verso di lui e i sui compagni, ma fu subito chiaro che qualcosa non andasse. Un'estremità era chiaramente diretta alla sua destra, ma lo colpì invece al fianco sinistro. Un altro lanciato verso le sue gambe, giunse all'altezza della testa. Nessun filamento arrivava dove avrebbe dovuto.

    «Dannazione!!»

    Un'illusione. O qualcosa del genere. Non c'era altra spiegazione. Lui non aveva grandi protezioni contro i trucchi mentali di cui non conosceva la natura. Non ci mise molto a capire che doveva proteggersi meglio prima che il peggio lo raggiungesse. Grugnì frustrato, e creò con la propria forza psiconica un cuneo davanti a sé, e si rifugiò dietro ad esso sempre tenendo alto lo Scudo di Libra.
    Lo Hieros Temenos fece il suo lavoro, ma la tempesta offensiva ebbe presto la meglio su di lui. Dardo dopo dardo, la sua forza mentale cedette, e lo Scudo rimase alla fine la sua unica difesa da quei colpi. Un martellamento cessante che durò fin troppo, colpendolo e graffiandolo senza pietà. Quando l'attacco finalmente finì, un rivolo di sangue colava lentamente dalla sua fronte.

    Dannati esseri!

    Se non altro non era stato seriamente ferito. Si era fatto letteralmente una collezione di graffi ed escoriazioni, ma poco più. Era più il suo orgoglio ad essere stato ferito. E ora intendeva restituire la gentilezza.
    Mentre pensava a cosa fare, però, il Triangolo diede loro nuove direttive. A quanto pareva, l'obiettivo era ora di contenere wuei Daimon, non ucciderli. Ys ci ragionò su un attimo: immaginava avesse senso, dato che avevano palesi affinità con quel dannato vortice. Quel tipo, poi, era un Silver Saint di cui fidarsi. Non gli era sfuggito che quei suoi eccentrici sigilli avessero scosso - loro da soli - quello strano vortice. L'ovvia conclusione era di seguire le direttive del Triangolo, per quanto fosse loro inferiore di Casta. Ciò che era giusto era giusto.
    Achille si mosse pure prima di lui, facendo ribollire il suo Cosmo così da generare un enorme vortice d'aria. Ys sarebbe rimasto ad ammirarlo estasiato se non fosse stato per il richiamo mentale dello stesso Sagittario. L'Ariete arrossì istintivamente.

    °Sì, ci metto una toppa°

    Sapeva che era la cosa migliore da fare. Altri stavano attaccando in quel momento. Era bene che loro pensassero alla difesa. Si mise quindi a ragionare in fretta. Aveva ben poche azioni per assistere il tornado contenitore del Sagittario, si rese presto conto. In sostanza, doveva chiudere il tutto ancora meglio. E lui aveva una certa dimestichezza col creare pareti.
    Inspirò, e lasciò che il suo Cosmo divampasse. Raccolse le polveri di stelle nei suoi pugni e quindi, con un gesto quasi teatrale, le liberò nell'aria irrorandole di Cosmo. Dopodiché, si concentrò.
    Non era solo una parete quella che intendeva fare questa volta, ma quasi una scatola. Seguì i contorni del Cosmo turbinante di Achille, e vi intessé attorno una parete rigida e cristallina. Prima un lato, poi un secondo, quindi un terzo e infine un quarto. E un quinto. E un sesto. Quanto odiava i modelli poligonali. Sentì il sudore colargli dalla fronte e lavare via il rivolo di sangue ormai rappresosi in parte. Sentì il vento far tremare le pareti dei cristalli, le braccia dolergli per lo sforzo, la mente divagare in sciocchezze. Ma cercò di rimanere concentrato.
    Di rimanere concentrato, e di creare un poligono di mura cristalline volto a rinchiudere il vento cosmico di Achille con tutti i suoi ospiti all'interno.

    «Crystal Wall»

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (power up)
    Stato della Cloth Integra [VII[ Graffi superficiali
    Condizioni Fisiche Buone, graffi, escoriazioni e traumi superificali
    Condizioni Psichiche Un po' spaesato ma determinato

    Riassunto Ys si difende dagli attacchi alzando lo Scudo di Libra e innalzando uno Hieros Temenos. Dopodiché risponde al messaggio telepatico di Achille e cerca di creare attorno al tornado scatenato da Achille un Crystal Wall multiplo di più pareti, qualcosa come una scatola in cui rinchiudere tornado e Daimon.

    Abilità

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Telepatia: E' la capacità di convogliare le proprie abilità psiconiche in modo tale da far udire il proprio pensiero (sotto forma di parlato) a tutti gli esseri senzienti presenti entro l'area che tali abilità permettono di ricoprire psiconicamente. La Telepatia può ovviamente toccare solo soggetti selezionati dall'utilizzatore, in numero variabile da una singola persona a quanti più i poteri mentali permettono di raggiungere secondo i limiti di quanto sopra.

    Tecniche

    Crystal Wall: Tecnica difensiva tipica dei Saint dell'Ariete, il Crystal Wall è un muro di Cristallo psiconico semitrasparente che si pone tra l'utilizzatore e l'offensiva nemica nella forma quasi d'una lastra di vetro per spessore e trasparenza. Esso agisce solo sugli attacchi non fisici: essendo un costrutto mentale, infatti, ha la proprietà di deviare o respingere verso lo stesso attaccante un'offensiva cosmica o spirituale, mentre ha resistenza pressoché nulla contro gli attacchi fisici. Il potere di respingimento e la sua capacità di reindirizzamento dipendono comunque enormemente dalla differenza cosmica tra l'utilizzatore e l'attaccante.

    Hieros Temenos: In Greco, Sacro Confine. Il Temenos era nella templistica greca l'area sacra del santuario, da non violare assolutamente con alcuna impurità. Questa tecnica difensiva s'esegue creando un cuneo telecinetico rafforzato dal Cosmo e dal movimento di mani e braccia; i polpastrelli delle dita vengono fatti poggiare l'uno sull'altro, ed i pollici s'agganciano tra loro formando un triangolo equilatero con le mani. Tale cuneo viene scagliato davanti al petto e con esso la mente dell'utilizzatore ne crea davanti l'angolo telecinetico; lo scopo è di dividere in due parti un attacco a distanza avversario e farlo defluire ai lati del Saint, senza che questi ne venga toccato. Ciò ovviamente richiede una conoscenza acquisita in tempo utile della direzione dell'attacco, così come una certa omogeneità dello stesso; inoltre, il suo successo non è affatto scontato ma dipende, come sempre, dalla potenza dei Cosmi a confronto.

  5. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    A'Habbat I


    Ys si era reso cono fin da subito che la complessità della battaglia fosse ben oltre la sua portata. Non poteva dire di aver visto tutta quella varietà di Corrotti che ora stavano passando per un letterale squarcio nel cielo, per non parlare di tutto il resto. In quella situazione, l'Ariete realizzò mai quanto prima la sua ignoranza riguardo la Corruzione. L'aveva sempre interpretata come un miasma, quasi una malattia come le intendevano nell'era dei salassi e delle purghe. In realtà, si rendeva ora conto, non glien'era mai importato davvero: erano entità da combattere, e tanto gli bastava. Nemici di Atena, e come una nota a piè di pagina pure dell'umanità. Ma nemici di Atena, soprattutto. Come gli Spectre, i Black Saint e chiunque andasse contro il Grande Tempio in generale. Nemici da combattere e sconfiggere. E tanto gli era sempre bastato.
    Ma ora si stava chiedendo se non ci fosse qualcosa di più, qualcosa di diverso nella Corruzione. Se lo chiedeva mentre guardava sciamare certe creature da incubo e delle raccapriccianti armi umane giù per quel varco. Esseri che giungevano sopra le loro teste solo per massacrarsi tra di loro. Quasi fossero nemici. O forse si stavano solo contendendo le prede, gli venne il dubbio.
    Ma non sarebbe durato in eterno, lo sapeva. Lo sentiva nelle budella. E gli altri parevano averlo compreso anche prima di lui.
    Il primo a muoversi fu Rigel. Non aveva mai preso il Cancro per un uomo emotivo, eppure si fece avanti per primo. Magari le anime dei caduti gli avevano parlato, chissà. Rimpiangeva di avere perduto quelle abilità. E quelle anime, a dirla tutta, le scaraventò a piena forza nel fulcro della battaglia, nel fulcro del massacro. Ben intenzionato a bruciare quel che rimaneva delle loro anime perdute.
    E a farlo alla velocità della luce. Fu un pensiero strano. Erano stati tutti toccati dalla mano di Atena - poteva percepirlo chiaramente. Erano per lo più Gold Saint lì, guerrieri di grande forza pure per i Saint. Ma era raro giungere a una tale ampiezza di Cosmo. E ppure, eccolì lì, tutti. E lui se ne stava a guardare un attacco di tale potenza senza battere ciglio.
    Era surreale.
    Lo stupore e l'indecisione lo portarono a farsi scavalcare un po' da tutti. Prima un Silver Saint, poi Dhawyth. Infine, pure Achille si mosse. Tutti loro avevano puntato i Corrotti che scendevano dallo squacio, per lo più attaccando di massa, chi con più e chi con meno raffinatezza. L'obiettivo pareva quasi quello di sfoltire l'esercito nemico. Quasi sapessero che sarebbe stata dura.
    Ys quasi rise di se stesso. Certo che sarebbe stata dua. Altrimenti perché contedere loro tanta forza, tanta potenza?
    Fletté le braccia curate da poco. Un altro miracolo di Atena. Aveva pensato di avere già fatto il suo dovere a Gunkanjima, di avere servito la sua Dea fino all'effusione del sangue, e oltre. Ma ora lei lo aveva richiamato per un'atra, ancor più tremenda battaglia.
    Sorrise. Non chiedeva di meglio. Era nato per quello, per vivere e morire per Atena.

    «Meglio che mi muova.»

    Ovviamente avrebbe seguito l'esempio degli altri e attaccato quei raccapriccianti Corrotti. Non si azzardava a intrufolarsi altrove. Era bravo a fare il soldato, e i soldati servivano a spazzare via la massa dei nemici. Ma non intendeva farlo a testa bassa. Il dono di quel Cosmo così ampio andava sfruttato al meglio.

    Innanzitutto, bisogna assicurarsi che si facciano colpire.

    Era quello che avrebbe fatto lui se attaccato da tanti attacchi così potenti. Teletrasportari altrove. Non sapeva che poteri avessero quegli esseri, ma era meglio mettere un'ipoteca su quel fuoco concentrato in atto. Aveva pure considerato di usare la Telecinesi per bloccarli, ma sarebbe stato uno spreco d'energie mentali. Aveva un'alternativa, meno robusta ma insidiosa quanto bastava per dare noia a chi serviva.
    Ys allora fece ribollire il suo Cosmo rinnovato e ampliato. Toccò picchi che non avrebbe mai sognato di raggiungere con soprendente facilità, e per un istante ne restò estasiato. Ma il guerriero in lui sapeva quanto ciò fosse un errore. Si ridestò dunque quanto prima, e materializzò Oricalcon e Gamanion nelle sue mani. Li soffiò in aria, e li intessé col suo Cosmo dorato. Ne fece una tela, che divenne un ricamo che divenne un arazzo che si distese traslucido nell'aria, abbracciando l'immensità dei Corrotti in cielo come una ragnatela.
    Era il più grande Crystal Net che avesse mai fatto. Avrebbe potuto piangere, se la situazione non fosse stata tremendamente inadatta.
    Sentiva il cuore a mille. Non doveva esitare, si ripeté. Era più potente, immensamente più potente - ma non era invincibile. Il Crystal Net sarebbe potuto scomparire in un istante. Doveva fare presto.
    E lui sapeva cosa c'era di adatto per attaccare una moltitudine di nemici. Forse quanto di più adatto possibile. Incrociò le braccia, e lasciò che il suo Cosmo ribollisse.

    «Starlight Extinction!!!»

    Rilasciò le braccia, scagliandole in avanti e rilasciando dai palmi un'enome scarica luminale. Fu così che un'enorne ondata di luce pura andò a inondare la torma immensa dei Corrotti in cielo.
    Non aveva mai visto nulla di più bello.
    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (Power up)
    Stato della Cloth Integra [VII] Scudo di Libra all'avambraccio sinistro
    Condizioni Fisiche Ottimali, guarito e fresco
    Condizioni Psichiche Emozionato ma determinato

    Riassunto Dopo aver valutato la situazione, Ys decide di stendere un'immensa Crystal Net per evitare che i Daimon scappino dagli attacchi concentrati dei Saint. Dopodiché, li attacca in massa a sua volta con uno Starlight Extinction.

    Abilità

    Cristallo Psionico: Si dice che il Cavaliere dell'Ariete sia il più potente psicocineta tra i Cavalieri d'Oro e forse tra tutti i guerrieri divini. Ys cerca di essere all'altezza di tale fama come può. Uno degli aspetti di questo straordinario potere sta nel poter creare costrutti inanimati formati da una struttura cristallina duttile ed elastica.
    Tale cristallo interferisce con gli altri poteri psionici, spirituali e di teletrasporto, inibendoli o respingendoli a seconda delle applicazioni. Il Cristallo Psiconico è inadatto alle offensive, ma può garantire una difesa coriacea o generare ostacoli all'attuazione di Tecniche altrui se adeguatamente sfruttato con Tecniche appositamente sviluppate alla bisogna.

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Tecniche

    Crystal Net: Sfruttando le proprietà psiconiche che compongono il Cristallo, si estende entro l'area di combattimento una vera e propria ragnatela; questa è elastica e appiccicosa al tatto, e ha lo scopo di rallentare i movimenti del nemico. Si tratta infatti d'un costrutto cristalliforme fragile ma insidioso: può essere strappato e non può bloccare un avversario che offra una qualsiasi resistenza, ma resta attaccato appunto per ostacolarne i movimenti; le proprietà psiconiche del Cristallo rendono inoltre impossibile l'uso del Teletrasporto una volta avvinghiati al Crystal Net. Questa Tecnica può essere distesa per terra o sulle pareti, ovvero su qualsiasi superficie che offra appiglio, come una vera ragnatela.

    Starlight Extinction: Il Saint crea un'onda di luce abbagliante nata dal suo stesso Cosmo e la riversa indiscriminatamente su chiunque stia semicircolarmente davanti a lui; l'onda fotonica ha l'obiettivo primario di disintegrare letteralmente il nemico grazie al calore Cosmico, riducendolo in polvere. Ovviamente l'estensione dello Starlight Extinction è regolabile dall'utilizzatore: se vuole colpire solo l'individuo più vicino a lui, nulla lo obbliga a dover coinvolgere chiunque stia più lontano anche nel caso si trovi entro il massimo raggio d'azione potenziale della tecnica. Lo Starlight Extinction può inoltre convogliare il potere psiconico del Saint, nel senso che può essere utilizzato anche per Teletrasportare uno o più individui anche non consenzienti; ovviamente, chi respinge la tecnica non può essere teletrasportato. Chi è soggetto al Teletrasporto,poi, non subisce la tecnica stessa, essendo prelevato prima che il Cosmo ardente ricada su di lui. Tale stratagemma serve anche a ingannare chi non ne viene coinvolto: per chiunque non abbia capacità psiconiche pari o ancor meglio superiori all'utilizzatore parrà infatti che il teletrasportato sia stato semplicemente disintegrato dalla tecnica. Comunque sia, lo Starlight Extinction non può essere utilizzato dal Saint stesso, nel senso che non può usarlo per Teletrasportarsi da sé.

  6. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Fukushima I



    Ys si trovava a riposare su una branda della base di Gunkanjima quando l'Eufonia si manifestò. Febbricitante e steccato alla meno peggio dagli Steel Saint, l'Ariete in un primo momento non badò molto a quell'eco che ad un tratto iniziò a risuonare nell'aria. Lo interpretò come un'ennesima allucinazione acustica. Una delle tante, grazie alla febbre che galoppava e il delirio che incalzava la sua sanità mentale - o quello che ancora ne rimaneva.
    Poi, la sua Gold Cloth prese a rispondere all'eco. Un tiepido Cosmo dorato si levò dal metallo, e una dolce eco risuonò sempre più insistente nell'aria. Per qualche istante, ciò gli provocò solamente mal di testa. In quegli istanti, Ys neanche provò a cercare di capire cosa stesse succedendo: voleva essere solo lasciato in pace. A guarire, o morire. Ma in pace.
    Ma presto il mal di testa passò, così come la febbre. Stupito, Ys aprì gli occhi, guardandosi intorno come se si aspettasse di trovare la fonte dell'eco tra i macchinari degli Steel. Riuscì giusto a notare Achille che sembravacome in preda a un'estasi. Fu in quel momento che il suo Cosmo divampò.
    Potere, immenso potere. Più di quanto avrebbe mai immaginato di possedere. Più di quanto avrebbe mai creduto che potesse esistere. Si guardò la mano, steccata come il resto del braccio. La mosse. Le dita si piegarono in un pugno, senza procurargli per questo il minimo dolore. E il suo pugno stava ribollendo di Cosmo.
    Alzò la testa in cerca di Achille, e questa volta lo vide come trasfigurato. L'amico ora emanava un Cosmo terribile come pochi ne aveva mai percepiti. Come quello di Daya, o di Bart. O di Gazka. Qualcosa giusto un gradino al di sotto del potere di Atena stessa. Gli ci volle un istante per realizzare che quello stesso medesimo potere stava rifluendo pure in lui.

    «Ma cosa...?!»

    Fu solo allora che diede un senso a quell'eco. L'Eufonia delle Armature. Qualcuno aveva riunito le Dodici Gold Cloth lì, in Giappone. Ma chi? E perché?
    Cercò di razionalizzare la cosa. Quanti Gold Saint c'erano? Fece la conta: lui, Achille, Rigel, Dhawyth, Bart... Si prese la testa. Mancava di certo qualcuno. Ma non erano certo Dodici. Lassù in cielo dovevano esserci delle Armature Dorate che fluttuavano vuote. Come ai vecchi tempi, prima della Corruzione. Ma questo non rispondeva alle sue domande. Né dava un senso a quell'efflato cosmico che gli ruggiva nell'anima. Perché c'era un potere tanto estraneo in lui?
    Fu in quella che lo Scudo della Bilancia si trasfigurò. Era stato al braccio d'Achille tutto quel tempo, integro ma provato dalla battaglia. Ora però sembrava come toccato da uno spirito supremo, quasi abbeverato del sangue di Atena stessa. Pure Achille stava osservando con stupore tale metamorfosi.
    Fu in quel momento che capì. Atena. Li stava chiamando. Tremando dall'emozione, Ys traballò nel mettersi in piedi, togliendosi senza pensacri devvaro bende e stecche. Sotto, le più piccole crepe della sua Gold Cloth si erano risanate. Ma lui non ci fece neanche caso. Si avvicinò ad Achille.

    «Atena. Ci sta chiamando.»

    Sì, anche il suo vecchio amico l'aveva capito, forse ancor prima di lui. Ora Ys poteva sentire chiaramente il risuono dell'Eufonia nello spazio e nel tempo. Era un palese richiamo perché la raggiungessero. La loro dea. La dea per la quale avevano giurato di vivere e morire.
    Fece quasi per porgere la mano ad Achille ed attivare il Teletrasporto, quando notò un gruppo di Steel Saint poco fuori della loro stanza. Pareva li stessero aspettando, ma forse erano rimasti anch'essi interdetti dall'Eufonia. Comunque fosse,Nakano comunicò loro la situazione a Fukushima. Erano attesi come rinforzi. Ora tutto tornava.Ys abbozzò un sorriso.

    «Sicuro. Fukushima. Ma certo.»

    Ora sapeva pure il nome della sua destinazione. Fu sul punto di porgere nuovamente la mano ad Achille, ma questi lo anticipò passandogli lo Scudo di Libra. Era a lui a cui era stato affidato, dopotutto. Ys esitò un attimo, ma alla fine prese l'artefatto della Bilancia e se lo fissò all'avambraccio, come aveva già fatto Achille in precedenza.

    «Immagino sia giusto. La mia Gold Cloth non è particolarmente resistente. E dubito ci sia stato donato tutto questo potere per nulla.»

    Ma non era tempo per le chiacchiere, lo sapeva. Finalmente, poggiò una mano sulla spalla d'Achille. E attivò il Teletrasporto, proteso verso la fonte dell'Eufonia.
    La grigia stanza sotterranea di Gunkanjima mutò in pochi istanti in un panorama aperto, sotto un cielo stellato per troppo tempo celato a tutti. Atena - che Ys si stupì di riconoscere nel corpo di Alisia - diede i suoi ultimi saluti a Bart prima di librarsi nel cielo tra i fulmini. Era sempre lei, benché diversa. Questa volta trasudava una potenza immensa. Così come tutti loro.
    Ys si guardò allora intorno. Era difficile capire cosa stesse sucdedendo. C'erano creature della Corruzione ovunque, soprattutto stormi in cielo ed esseri giganteschi che si avvicinavano lenti dal mare. Era una visione decisamente peggiore alla battaglia di Gunkanjima. Eppure, Ys scoprì di non esserne spaventato. Si sentiva troppo potente per fallire, questa volta.
    Aveva di nuovo la possibilità di combattere fino in fondo la sua buona battaglia.
    Si voltò allora verso Achille, e sorrise.

    «Pare che ci sia solo l'imbarazzo della scelta, qui. Che si fa?»

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (power up temporaneo)
    Stato della Cloth [VII] Integra, Scudo della Bilancia all'avambraccio sinistro
    Condizioni Fisiche Ottimali, completamente guarito.
    Condizioni Psichiche Infervorato

    Riassunto Eufonia, guarigione e teletrasporto da Gunkanjima. Achille passa lo Scudo della Bilancia asd Ys. Una volta a Fukushima, Ys lascia che sia Achille a decidere il da farsi.

    Abilità

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

  7. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjma IX


    Ys resistette in piedi per qualche istante ancora, la testa che si sforzava a stare alta per guardare. Vide il Corrotto incassare i loro attacchi con evidente fatica, le sue estremità che venivano mutilate colpo dopo colpo. Eppure, sembrava resistere.
    Ys respirò pesantemente: non era abbastanza. Non era ancora stato abbastanza.
    Poi, apparve la luce. Dapprima una vaga scintilla nel bel mezzo del corpo del mostro, ma che divenne via via una luce sempre più intensa. Fu solo dopo qualche istante che Ys comprese che quella luce stava venendo ravvivata dal potere dei loro stessi attacchi.
    E infine, divenne una luce abbagliante che si tramutò presto in una strana eppure possente esplosione, una lancia di luce capace di trapassare il cielo. E che trapassò se non altro il corpo del Corrotto da parte a parte. Un attimo dopo, il mostro non c'era più. Era stato disinegrato dall'inimmaginabile calore lucente.
    Incredulo, Ys vide un bagliore solitario iniziare allora una parabola discendente nel vuoto. La Freccia Dorata. Era stata lei, capì. La Freccia Dorata aveva trapassato il mostro, come avevano sperato. Ys tentò di ridere, ma gli uscì solo un suono roco. Era finita.
    Fu allora che sentì tutta la tensione scaricarglisi addosso, e le gambe cedergli. Cadde terra, e una lacrima gli scese nel sentire le sue ossa rotte urlare pietà all'impatto col terreno. Ma sapeva che era un lieve prezzo da pagare alla fine. Era finita. Tutto il resto era sopportabile.
    Gli Steel Saint fecero presto palesare la loro gioia. Furono invitati a entrare nella loro base ora che il pericolo era scomparso, e a Ys avrebbe fatto realmente piacere. Solo, era impedito da cause di forza maggiore.

    °Io entrerei volentieri... Ma non posso muovermi. Non è che qualcuno possa aiutarmi?°



    Per un po', stare in piedi - ma anche solo muoversi - sarebbe stata un'attività proibitiva per lui. Beh, sempre meglio che morire.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Incrinata [VII - Molteplici fratture minori]
    Condizioni Fisiche Fratture multiple, escoriazioni. Esausto.
    Condizioni Psichiche Felice

    Riassunto Ys, coperto di lividi e fratture, rimane in piedi giusto il tempo per vedere il Corrotto venire nebulizzato dalla Freccia Dorata. Poco dopo, vinto dal dolore e dalla stanchezza, cade a terra. Invia quindi un messaggio telepatico così da ricevere aiuto per entrare nella base degli Steel Saint e ricevere le prime cure.

    Abilità

    Nessuna utilizzata

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

  8. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjima VIII


    Ys sperò, sperò che questa volta la bestia andasse giù.
    E invece no. L'avevano indiscutibilmente ferita, mutilata, indebolita, ma nonostante questo il Corrotto persisteva. Brandelli di carne gli cadevano dalle estremità amputate, ribollendo al contatto con l'acqua. Ma, nonostante alcuni lunghi attimi di speranza, presto il Corrotto si mosse, volgendo il suo sguardo porcino verso di loro. E aprì le fauci.

    «Oh, no...» rantolò Ys in un sussurro. «Di nuovo!»

    Il mostro non tardò infatti ad accumulare energia, formando l'ormai familiare sfera di Cosmo e Corruzione che avrebbe presto scagliato su di loro. Rassegnato, Ys prese a bruciare il suo Cosmo, pronto a un'ultima, forse futile difesa.

    Qui non ne usciremo vivi...

    Si sentiva in conflitto, doveva ammetterlo. Il sacrificio per Atena era il massimo onore per un Saint, e lui aveva sempre pensato di essere pronto a dare la sua vita per la Dea in ogni momento. Eppure, ora che l'attimo si stava facendo prossimo, una parte di lui si sarebbe volentieri tirata indietro. Cercò di ricacciare quel pensiero vergognoso nei meandri della sua mente. Il Gran Sacerdote in persona aveva assegnato loro il compito di salvaguardare il laboratorio della Fondazione Grado su Gunkanjima. E, per quanto Ys trovasse Bart ben poco solenne, non avrebbe mai e poi mai disatteso una tale ingiunzione. Alle sue spalle, lo sapeva, si celava sottoterra il laboratorio sotterraneo. E ora era suo dovere proteggerlo col suo corpo.
    Col suo, e con quello di Achille.
    Ys era così riuscito a venire a patti con la sua coscienza e con la paura istintiva di morire, quando un messaggio telepatico soggiunse alla sua testa.
    Un messaggio telepatico, e un netto rombo come di motori. Un istante dopo, una dozzina di giganti metallici uscì dall'acqua, saettando sicuri attorno alla bestia e bersagliandola con dozzine e dozzine di frecce. Rimasto svergognatamente a bocca aperta, Ys restò per qualche istante fermo e basito a guardare quei costrutti infastidire decisamente il Corrotto, che cercò quindi di toglierseli di dosso con una bordata d'energia. Ovviamente non bastò. Ys non poté non ridacchiare.
    Ma si sa, ride bene chi ride ultimo. Il Saint sentì il sorriso morirgli in gola non appena si rese conto che la vera risposta del Corrotto alla nuova minaccia: una sfera sempre più grande, dalla potenza Cosmica incommensurabile.

    Atena grandiosa... E questa chi la contiene?!?

    Se era già stato preoccupato di non poter sopravvivere a un'onda d'energia ordinaria, figurarsi quella mostruosità. Rimase qualche istante inerme e con gli occhi vitrei a guardare quella sinistra sfera rossastra espandersi, finché non notò che alcune protuberanze del Corrotto stavano cercando di trattenere i costrutti meccanici a terra. Ys diede un significato fin troppo chiaro a quell'azione del mostro, e sentì il panico salire. Sapeva bene di non avere energie da sprecare salvandoli, ma si sentì in pressante, urgente dovere d'avvertire gli Steel Saint.

    °Fate salire immediatamente quei vostri robot volanti il più alto possibile in cielo!! Questa volta l'impatto rischia di distruggere l'isola e noi non possiamo permetterci di perdere già quelle armi!! Non preoccupatevi per il laboratorio, io e il Sagittario lo proteggeremo!! Liberatevi però dai tentacoli ed allontanate quei robot IMMEDIATAMENTE!!!°



    Aveva parlato col cuore, ma si rese presto conto che aveva pensato bene. Quei robottoni, per quanto bizzarri fossero, avevano certamente un grande potenziale di fuoco. E, se lui e Achille non fossero sopravvissuti, erano loro l'unica possibilità di proteggere l'isola.
    Già, Achille. Achille, che aveva appena mormorato qualcosa sul lasciare lì la pelle, un concetto con cui l'Ariete non poteva che concordare in quel momento. Ys si voltò allora verso il compagno per decidere come preparare quell'ultima difesa, e fu a quel punto che vide Achille estrarre la Freccia d'Oro. Come Riparatore di Cloth, Ys sapeva bene quale potenziale avesse quella freccia. Aveva però sempre pensato che l'amico non fosse abbastanza abile per usarla. Era un oggetto concepito per trapassare gli dei, dopotutto. Ma Achille sembrava ben determinato a usarla. Lo sentì radunare tutto il suo notevole Cosmo lungo la punta, e ascoltò le sue parole nervose. Parole cariche però di valore strategico: se avessero fatto esplodere la sfera d'energia in aria - di nuovo - le possibilità del laboratorio di sopravvivere all'impatto si sarebbero moltiplicate. Ed era tutto quello che volevano in quel momento. Ys annuì di risposta, e ritrovò il sorriso.

    «Contaci! Se si deve morire, che si muoia sulla punta d'una freccia!»

    Morire lanciando la Freccia d'Oro. Una morte degna d'un Saint, d'un Gold Saint. Ora Ys non aveva più remore nel fare il suo fatidico dovere. Bruciò allora il suo Cosmo fino al massimo, giungendo presto a quel punto limite in cui il piacere del Settimo Senso diventava dolore. Diresse tutto a quel punto verso la feccia di Achille, chiudendo gli occhi e alzando la mano destra per concentrarsi meglio. Cercò di raffigurare la punta nella sua mente, coprendo con attenzione ogni sua lamina di Cosmo dorato.
    Dopodiché, Achille scagliò la freccia. E lui, riaperti gli occhi, sforzò il suo corpo ormai stremato a fare un ultimo scatto verso il Gold Saint del Sagittario. Achille gli aveva detto di stargli vicino, e lui intendeva obbedire. Non sapeva cosa l’amico si aspettasse di fare, ma non era un buon motivo per tergiversare. Una parte di lui, nonostante la ritrovata determinazione, non avrebbe certo schifato il poter sopravvivere all’impatto catastrofico che sarebbe di lì a poco avvenuto. Appena in tempo.
    La freccia collise con la sfera rossa non appena Ys si accostò ad Achille. L'impatto fu tremendo. Anche se l'epicentro era lontano, a mezz'aria, l’Ariete avvertì immediatamente tanto il calore immenso sprigionato quanto l'onda d'urto rilasciata. E la luce, la luce fu abbagliante tanto da accecarlo nonostante gli occhi chiusi. L’ultima cosa che vide furono le ali del Sagittario dispiegarsi davanti a lui.
    Poi, l’impatto vero e proprio li raggiunse. L'onda di rinculo vibrò tremenda nell’aria, sradicando qualunque cosa incontrasse nel suo cammino e assordando tutto e tutti col suo immenso fragore. Le ali dorate, benché piume di una forte Armatura, da sole non poterono proteggerlo più di tanto. L’ondata abbatté facilmente le loro esili difese e colpì Ys con la possenza d'un macigno, alla velocità della luce. Travolto, l’Ariete volò via per svariati metri, portato via dal vento impetuoso tra i detriti. Rotolò per non seppe dire quanto tempo tra polvere e sabbia, sentendo la sua Gold Cloth incrinarsi in più punti sotto la pressione del perseverante impatto e soffrendo ogni momento per le sue ossa che si frantumavano sotto la Sacra Armatura. I capillari poi gli si ruppero in più punti, e l'Ariete si lasciò così dietro innumerevoli, flebili scie di sangue. Alla fine, la tempesta come venne cessò e Ys ricadde a terra dolorante e singhiozzante. Dolorante, singhiozzante e vivo.
    Ci mise qualche istante ad elaborare il concetto. Era vivo, era sopravvissuto. Tento allora d'alzarsi, ma le sue ossa fratturate chiesero ripetutamente pietà. Lui strinse allora i denti e in un modo o nell'altro si rimise barcollante in piedi. Respirò allora l'aria, che entrò nei suoi polmoni come mille lame affilate. Assaporò per qualche altro istante ancora la vita che lo sosteneva ancora, e solo dopo alzò lo sguardo.
    La sua visione era ancora offuscata, ma poté notare Achille più avanti, la Gold Cloth che riluceva come il sole. Poteva sentire anche il suo Cosmo ruggire. Sì, si rese presto conto. Achille era vivo, e non era ancora vinto. Avrebbe pure giurato che stesse mormorando qualcosa, ma poteva essere solo un’illusione. Le sue orecchie infatti gli stavano trasmettendo perlopiù un forte ronzio, i suoi timpani lesi dal letale botto dell’impatto. Ma i movimenti del suo Cosmo valsero più di mille parole.

    Vuole ancora combattere?

    In qualche maniera Ys sorrise. Erano stati pronti a morire, eppure erano sopravvissuti. Ma di certo pure il Corrotto era sopravvissuto. Stanco, mutilato, al limite – o almeno lo sperava – ma vivo e vegeto ancor più di loro. Avrebbero potuto lasciare l’ingrato compito di finirlo agli Steel Saint, certo. A loro e ai loro affascinanti costrutti robotici. Ma erano pur sempre Gold Saint di Atena. E, se pure erano sopravvissuti fino ad ora, non era certo un buon motivo per non corteggiare la morte fino alla fine. Fino alla fine, per Atena.
    Ys tentò allora di sollevare il braccio. Fu una tortura, date le molteplici fratture rimediate. Riuscì a sollevarlo a metà, mentre le sue gambe curve lo reggevano a stento, tremanti. Ma il suo Cosmo era ancora vivo e potente. E lui lo fece bruciare. E si trasformò, come ogni volta, nella sua mano. Prima alcune stelle solitarie, poi una galassia, quindi un ammasso cosmico dove le stelle presero a danzare. E infine quelle stelle caddero, prendendo vita tra le sue dita. Era la sua tecnica più potente, e avrebbe usato le sue ultime energie per lanciarla un'ultima volta.

    «Stardust Revolution!!!»

    Il grido gli uscì basso e gracchiante, e le giunture urlarono pietà mentre abbassava il braccio come una frusta. Eppure, le stelle partirono, disegnando un arco diretto dove sapeva esserci il Corrotto.
    Dopodiché, Ys cadde rovinosamente a terra. Non era affatto certo di avere sufficienti energie per un altro colpo ancora. Se non altro, ora era pronto. Era pronto.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Incrinata [VII - Molteplici fratture minori]
    Condizioni Fisiche Fratture multiple, escoriazioni. Esausto.
    Condizioni Psichiche Davanti al pericolo mortale, Ys trova la risolutezza di combattere fino alla fine ed eventualmente d'andarsene senza rimpianti.
    Riassunto Ys si adegua all'idea di Achille ed infonde il suo Cosmo nella freccia (CONTRATTACCO CONGIUNTO). All'impatto, nonostante Achille lo protegga con le sue ali, Ys viene spazzato via. La sua Cloth subisce varie incrinature e le sue osse fratture multiple. Nonostante ciò è ancora vivo e si sforza a rialzarsi. Percependo che Achille sta per lanciare un ulteriore attacco, lo imita e lancia con fatica un ultimo Stardust Revolution (ATTACCO). Dopodiché, ricade a terra esausto.
    Abilità

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Tecniche

    Stardust Revolution: Si tratta della Tecnica più potente di Ys, capace di sfruttare l'ampiezza del suo Cosmo fino ai suoi limiti. Il Saint concentra il proprio Cosmo bruciante sulle dita della mano alzata, scagliandolo quindi contro l'avversario una volta abbassato il braccio sotto forma di miriadi di stelle cadenti formate da Polvere di Stelle. Tale attacco non consiste in un unico colpo offensivo, ma in più offensive istantanee a distanza create da grumi di Polvere di Stelle raddensati; di fatto, comunque, riguarda un unico tempo offensivo. Data la natura separata dello Stardust Revolution, esso può raggiungere più avversari piuttosto che uno soltanto; non è però un attacco necessariamente ad area, ma può concentrarsi su un unico avversario. Essendo una Tecnica Speciale, la si deve considerare lanciata come se avesse Cosmo Straordinario.

  9. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjima VII


    L'impatto dei tre Cosmi combinati fu devastante. In un istante, la terra tremò e un'onda distruttrice implose al deflagrare delle energie. Quello che restava degli edifici ancora in piedi nella superficie venne polverizzato all'istante, e anche i due Saint non se la sarebbero cavata a buon mercato se l'avessero presa in pieno. Ys lo sentiva chiaramente nel misto di paura e istinto di protezione che componeva il suo sesto senso in quell'istante. Notò con la coda dell'occhio Achille spalancare le ali della sua Gold Cloth facendo ruggire il suo Cosmo dorato, ma non ci badò molto. Doveva difendersi il più rapidamente possibile.
    Con ben poco tempo per pensare il da farsi, Ys pose precipitosamente le sue braccia in avanti, i palmi tesi a formare un triangolo puntato verso l'epicentro dell'esplosione. Da quel triangolo Ys immaginò un cuneo psiconico, e lo materializzò rapidamente con tutta la forza mentale che gli restava.

    «Hieros Temenos!!!»

    Ruggì senza pensarci, come per darsi forza. Meno di un istante dopo, l'ondata di energia giunse. Lo Hieros Temenos inizialmente tenne, vibrando sempre più forte mentre Ys disperava a tenerne viva la forma, ma alla fine cedette. Cedette, e Ys venne allora colpito in pieno dall'ondata. Fortunatamente la sua tecnica aveva fatto il più del lavoro, e il Gold Saint dell'Ariete venne solo sbalzato via dalla potenza restante dell'urto, cadendo a terra pochi metri più in là. Aveva però avvertito eccome la botta, trasmessasi nella sua carne nuda ora piena di lividi sotto l'armatura, un rivolo di sangue che gli cadeva dalla fronte fino al naso, impastandosi col suo ciuffo di capelli.

    «Uh... Uuh...»

    Ys mugolò di dolore nel rialzarsi, stringendo i denti per ignorare le fitte. Si risolse ad alzare lo sguardo, e quando dopo un po' la polvere si diradò poté notare con un certo sollievo che neppure il Corrotto pareva essere uscito indenne da quell'immane contraccolpo. L'essere era rimasto ferito, sebbene superficialmente, e sebbene sembrava che sulla sua carne fosse in atto una qualche opera di guarigione era comunque auspicabile che avesse perso forza ed energie. L'essere prese in quella a muoversi, e nel contempo prese a urlare, a urlare con urla disumane e assordanti.
    Ys si tappò le orecchie, colpito dal frastuono, ma non poté non sorridere: oh, gli avevano fatto male eccome! La cosa lo ringalvanì, e fece per avvicinarsi ad Achille così da riprendere insieme i loro attacchi, quando... Quando, delle strane sfere emersero dall'acqua e presero a sparare contro il Corrotto. Ys ne fu felicemente sorpreso.

    Gli Steel Saint!!

    Dato che non aveva più avuto nuove da loro fin da quando si erano ritirati, si era onestamente dimenticato dei Cavalieri d'Acciaio. Era più che confortante constatare che non si stessero limitando a stare rintanati nel loro bunker in attesa che lui ed Achille risolvessero i loro problemI. Era sempre bello avere degli alleati.
    Ovviamente, il fuoco nemico non fu particolarmente pernicioso per il Corrotto, anzi questi dalle nuove ferite prese a generare delle specie di vespe mostruose che immediatamente volarono verso l'ingresso alla base sotterranea. La maggior parte vennero abbattute dai droni, ma alcune raggiunsero l'obiettivo e, beh, esplosero. Corrotti kamikaze. Ys non ne era granché contento.

    Dannazione, questo mostro non demorde! Che dobbiamo fare, abbattere queste creature volanti ora?!

    Stava già pensando a che tecnica usare, quando un inatteso messaggio telepatico lo fermo: gli Steel Saint avevano quasi concluso le loro preparazioni, a quanto sembrava. A ben sentire, poteva pure percepire un Cosmo torcersi nelle viscere dell'isola. Quei ragazzi lo stavano stupendo in positivo ogni istante di più.
    Anche Achille fu ringalluzzito dal messaggio, e disse subito a Ys di, beh, usare i suoi poteri psiconici. Era abbastanza chiaro, conoscendo il vocabolario dell'amico. E, dato che voleva fermare il Corrotto, era facile immaginare cose volesse.

    Di certo tenerlo fermo un po' non guasterà.

    «D'accordo, lo fermo. Attento però che non so quanto reggerò!»

    Saint avvisato, eccetera eccetera. Ys, immaginando che l'amico avesse in serbo qualche sorpresa a base di tuoni e fulmini, non investigò oltre ma si limitò a concentrarsi. Il Corrotto non era esattamente piccolo né debole. Doveva fare attenzione. Si concentrò quindi sul suo immenso corpo in movimento, ponendo avanti le mani quasi ad accarezzarlo. Doveva avvolgerlo nella sua morsa senza coinvolgere i droni. Pian piano delineò come delle mani psiconiche attorno all'essere, proiezioni delle sue stesse mani. Le delineò e le ingrandì.
    Infine, donò loro tutta la consistenza psiconica di cui disponeva, e le serrò in una morsa che avvolse il Cottotto all'istante.

    «Ora!!!»

    Lo urlò a pieni polmoni, così da avvisare Achille di muoversi senza sprecare istanti preziosi. Il Corrotto si sarebbe sicuramente liberato in pochi istanti. Fu così che Achille colpì subito, beh, il terreno. Ys non ebbe nemmeno il tempo per domandasi che diamine stesse facendo, che una vasta teoria di fulmini emerse da sotto i piedi - o qualunque cosa usasse per muoversi - del Corrotto.
    Ys sorrise.
    E decise d'imitare il compagno.
    Fece in fretta, sapendo di avere pochissimo tempo. Rinfocolò così il suo Cosmo, inviandolo subito sopra la testa della bestia. Lo plasmò quindi con la sua psicocinesi per abbatterlo infine sopra la testa del Corrotto. Un attacco dal basso e uno dall'alto: che si divertisse a fermarli.

    «Megale Ekatombe!!!»

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [VII], chiazze d'acido
    Condizioni Fisiche Lividi su tutto il corpo, rivolo di sangue. Ormai stanco.
    Condizioni Psichiche Ringalluzzito dal messaggio telepatico degli Steel Saint.

    Riassunto Ys si protegge dapprima dall'impatto del contrattacco con uno HIEROS TEMENOS ma questo viene distrutto e Ys ferito. Rialzatosi e udito il messaggio telepatico degli Steel Saint, asseconda quindi la richiesta d'Achille e cerca di fermare l'avanzata del Corrotto chiudendolo in una MORSA PSICONICA (attacco debole). Realizzando poi che Achille voleva attacare il mostro dal basso, Ys decide d'imitarlo e genera un attacco invece dall'alto sotto forma di un MEGALE EKATOMBE (attacco forte).

    Abilità

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Tecniche

    Hieros Temenos: In Greco, Sacro Confine. Il Temenos era nella templistica greca l'area sacra del santuario, da non violare assolutamente con alcuna impurità. Questa tecnica difensiva s'esegue creando un cuneo telecinetico rafforzato dal Cosmo e dal movimento di mani e braccia; i polpastrelli delle dita vengono fatti poggiare l'uno sull'altro, ed i pollici s'agganciano tra loro formando un triangolo equilatero con le mani. Tale cuneo viene scagliato davanti al petto e con esso la mente dell'utilizzatore ne crea davanti l'angolo telecinetico; lo scopo è di dividere in due parti un attacco a distanza avversario e farlo defluire ai lati del Saint, senza che questi ne venga toccato. Ciò ovviamente richiede una conoscenza acquisita in tempo utile della direzione dell'attacco, così come una certa omogeneità dello stesso; inoltre, il suo successo non è affatto scontato ma dipende, come sempre, dalla potenza dei Cosmi a confronto.

    Megale Ekatombe: In Greco, Grande Sacrificio dei Cento Buoi. E' una tecnica inventata da Agarthi, la defunta sorella maggiore di Ys, e da lui padroneggiata solo in seguito all'investitura a Saint. Mentre alza ed abbassa velocemente le mani per aiutarsi mentalmente, l'utilizzatore crea sopra l'avversario o gli avversari una lunga scia cosmica, dopodiché l'abbatte con forza verso terra rinforzandola con un attacco telecinetico avente la stessa direzione; l'intenzione è di abbattere al suolo il nemico come se fosse stato colpito da un tremendo colpo contundente. Il fatto che la tecnica richieda una lunga scia cosmica è dovuta alla volontà di poter colpire più avversari: come i cento buoi dell'ecatombe, infatti, il suo scopo è di abbattere quanti più nemici possibile (potenza del Cosmo dell'utilizzatore permettendo).

  10. .
    Pure io e Ichi® abbiamo fatto il nostro.
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    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjima VI


    L'attacco dei due Saint sembrò aver colto nel segno, di primo atticchito. Il mare prese presto a ribollire, e onde sempre più alte presero ad abbattersi sulla riva. Lo avevano colpito.
    Poi, giunse tutta d'un tratto la vera conseguenza del loro gesto. Un corpo oscuro emerse dalla superficie del mare, e le ondate divennero all'istante un vero e proprio tsunami. Lo avevano colpito, e ora ne avrebbero pagato le conseguenze.
    Achille reagì subito, gridandogli di stargli vicino. Ys non se lo fece ripetere due volte, e s'affiancò al compagno. Sentendo il suo Cosmo ribollire, l'Ariete fece a sua volta divampare il proprio. Era facile capire le intenzioni del Sagittario - che poi sarebbero state facilmente anche le sue -: fermare quella marea distruttrice.
    Achille generò rapidamente un muro di frecce sfavillanti, ma Ys sapeva bene che non era il momento adatto per ammirare una simile opera. Allargando determinato le braccia, il Lemuriano seguì passo passo la formazione del muro di frecce, e vi poggiò a sostegno il muro di cristallo più possente e robusto che riuscì a generare. In pochi istanti, un imponente Crystal Wall riverberò traslucido la luce dorata delle frecce su uno sfondo bluastro di onde che oscuravano l'orizzonte.
    Un istante dopo, le onde ricaddero su di loro.
    L'impatto fu tremendo. Ys sentì nelle ossa il vibrare del suo muro psiconico, mentre alte onde strabordarono comunque nonostante la diga posta a loro argine. Lui e Achille furono inondati dall'acqua di mare, ma nulla di tanto grosso da spazzarli via. Lo tsunami vero e proprio era stato invece trattenuto, e mentre tossiva per il nauseante odore di salso Ys guardò guardingo l'acqua che si ritirava portando via con se case e palazzi e mura, lasciando solo il loro muro congiunto che si disgregava.
    E fu allora che la vide.
    Una creatura d'incubo, simile a un gigantesco coccodrillo se non fosse stato per i famelici tentacoli che aveva per protuberanze. L'essere era già inquietante di suo, ma la Corruzzione che emanava era molto peggio. Molto, molto peggio.
    E loro ne furono avvolti.
    Fu come aprirsi a un nuovo, orribile mondo. Ys ascoltò come per la prima volta il suono della disperazione, la voce sorda degli ultimi e dei perduti, l'eco piangente della natura distrutta e violata. L'eco della Corruzione.
    Ne fu seriamente annichillito, e guardò vitreo per non avrebbe saputo dire chissà quanti secondi le deformità grottesche del mostro, il suo caotico cuore pulsante e il ritmo che questo pareva dare al caos che gli stava attanagliando l'anima. Un frammento di se cercò la salvezza, una mano amica, un caldo focolare, una parola di conforto, qualcosa. Qualcosa, che lo portasse via da quella tremenda sensazione di più cupa disperazione.

    A... Aiuto...

    Sentì allora come una mano poggiarsi delicata sul suo capo. Una mano viva, calda, familiare. Una mano che emanava luce e speranza fin dentro la sua anima. Una mano di dea.
    La disperazione abbandonò allora il suo cuore, sciogliendosi come neve d'estate. Ys riacquisì lucidità, e all'improvviso vide il Corrotto con un nuovo occhio. Terribile, sì. Enorme, certamente. Foriero di sventura, senza dubbio. Ma tutto ciò non gli creava più disagio.
    E lui credeva di sapere a chi appartenesse quella mano.

    Atena?...

    Si guardò intorno, quasi aspettandosi di vedere Alisia da qualche parte. Ovviamente non c'era. Eppure c'era stata, ne era sicuro. Sorrise: era per quello che riusciva a tenere salda la sua fede.
    Ma era ben conscio che non fosse il momento di lasciarsi a riflessioni mistiche. Rialzando lo sguardo, Ys s'apprestò a guardare di nuovo il Corrotto, a guardarlo con nuovi occhi. Ora che lo tsunami era passato, era giunto il loro momento d'attaccare.
    Peccato che, evidentemente, pure il Corrotto fosse della sua stessa opinione. Aperta la bocca, il mostro generò infatti rapidamente un'enorme massa d'energia caotica col chiaro intento di spazzare via tutto e tutti. Loro compresi. Ys ci mise poco a rendersi conto dell'immensità del pericolo: Cosmo o no, quell'ammasso nerastro emanava un'energia immensamente superiore alla loro. C'era poco da scherzare.
    Naturalmente pure Achille s'accorse subito del pericolo incombente. L'amico lo invitò spiccio a contrattaccare, avendo immediatamente concluso che difendersi sarebbe stato inutile. Ys stesso ci mise poco a giungere alle stesse conclusioni: nulla che loro due avrebbero potuto frapporre tra loro stessi e l'attacco incombente li avrebbe protetti. Era semplicemente troppo forte. Ma forse - forse - un attacco congiunto l'avrebbe respinto. Quindio condermò tutto.

    «Attacchiamo!»

    Ys bruciò il suo Cosmo come se non ci fosse un domani, ravvivando la sua ormai stanca fiamma dorata. Non aveva molto tempo per pensare a che forma dare al suo attacco, quindi ragionò in fretta. I suoi attacchi oggettivamente più potenti - lo Stardust Revolution e lo Starlight Extinction - erano oggettivamente troppo dispersivi per fronteggiare una massa cosmica compatta con qualsivoglia efficacia. Doveva ricorrrere allo Psychic Repulse.
    Sbarrò gli occhi con determinazione, immaginandosi la più grande sfera psiconica che potesse generare. La avvolse con tutto il suo Cosmo bruciante, quasi creando una sfera di cosmiche fiamme dorate. E, non appena Achille lanciò la sua supernova distruttiva, levò in avanti le braccia così che la sua sfera psiconica ne seguisse la scia con tutta la potenza che era in grado di donarle. Nel farlo, ruggì di rabbia.

    «Psychic Repulse!!!»

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [VII]
    Condizioni Fisiche Buone, Cosmo ormai medio-basso
    Condizioni Psichiche Dapprima atterrito ma, una volta rinvigorito dal Favore di Atena, dioventa determinato e deciso.

    Riassunto Ys erige un CRYSTAL WALL a supporto del muro di frecce di Achille per fermare lo tsunami. Una volta passata la marea, si libera del Disagio grazie al FAVORE DI ATENA. Dopodiché, lui e Achille contrattaccano la sfera d'energia Corrotta con un attacco congiunto. Ys lancia un PSYCHIC REPULSE In coda all'attacco d'Achille.

    Abilità

    Cristallo Psionico: Si dice che il Cavaliere dell'Ariete sia il più potente psicocineta tra i Cavalieri d'Oro e forse tra tutti i guerrieri divini. Ys cerca di essere all'altezza di tale fama come può. Uno degli aspetti di questo straordinario potere sta nel poter creare costrutti inanimati formati da una struttura cristallina duttile ed elastica.
    Tale cristallo interferisce con gli altri poteri psionici, spirituali e di teletrasporto, inibendoli o respingendoli a seconda delle applicazioni. Il Cristallo Psiconico è inadatto alle offensive, ma può garantire una difesa coriacea o generare ostacoli all'attuazione di Tecniche altrui se adeguatamente sfruttato con Tecniche appositamente sviluppate alla bisogna.

    Favore di Atena: I Saint di Atena sono sotto la protezione di Nike, la Dea della Vittoria che la dea tiene nella sua mano destra. La benedizione di Nike permette ai Saint di superare momenti estremamente critici di un combattimento, permettendo loro di conseguire la vittoria contro i più ostici avversari.
    Il Favore di Atena si manifesta in un solo turno di uno scontro in duello o quest. Durante questo turno il Saint può agire anche se in stato debilitato (deprivazione sensoriale, illusione, ferite gravi) riuscendo ad avere successo nonostante le scarsissime probabilità grazie al miracolo garantitogli dalla sua dea.

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Tecniche

    Crystal Wall: Tecnica difensiva tipica dei Saint dell'Ariete, il Crystal Wall è un muro di Cristallo psiconico semitrasparente che si pone tra l'utilizzatore e l'offensiva nemica nella forma quasi d'una lastra di vetro per spessore e trasparenza. Esso agisce solo sugli attacchi non fisici: essendo un costrutto mentale, infatti, ha la proprietà di deviare o respingere verso lo stesso attaccante un'offensiva cosmica o spirituale, mentre ha resistenza pressoché nulla contro gli attacchi fisici. Il potere di respingimento e la sua capacità di reindirizzamento dipendono comunque enormemente dalla differenza cosmica tra l'utilizzatore e l'attaccante.

    Psychic Repulse: Tecnica molto semplice e spontanea ma non per questo poco efficace. Consiste nell'indirizzare l'energia telecinetica contro l'avversario accompagnandola con una poderosa massa di Cosmo; le dimensioni fisiche dell'attacco non sono superiori a quelle d'un pugno umano per concentrarne la potenza offensiva, ma contrariamente ad un attacco fisico l'utilizzatore non deve certo alzare i propri pugni, ma solo concentrarsi mentalmente.

  12. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjima V


    L'attacco che lui e Achille mossero all'unisono contro il Corrotto alato ebbe successo - fin troppo. La sequela d'offensive elementali portate a velocità quasi luminale generò inaspettatamente una deflagrazione, che distrusse pressoché tutto nei dintorni. Ys venne preso in pieno dal colpo d'aria così generato, e senza poter reagire tempestivamente si ritrovò letteralmente gambe all'aria, in volo lontano dall'epicentro da loro stessi generato. Il Saint temette per un attimo di finire male, quando si sentì d'un tratto preso con forza per il polso: era Achille, che aveva dispiegato le ali dorate della sua Gold Cloth per cavalcare il vento. Il Riparatore di Cloth non poté non rimirare estasiato la squisita manifattura di quelle ali, dure e fortii e metalliche eppure leggere e capaci di planare con fermezza e dolcezza. Facendo uno slalom più o meno riuscito tra i detriti scagliati in aria, Achille portò entrambi vicino all'ingresso enterno del laboratorio, dove Ys aveva poco prima lasciato gli Steel Saint in ritirata. Ritornato grato coi piedi per terra, Ys guardò allora il drago sconfitto sparire tra i flutti all'orizzonte: se non altro ce l'avevano fatta, si disse. Orasarebbe quindi toccato all'entità sottomarina.
    Lo avesse mai detto. Quasi a sentirsi tirato in ballo, il misterioso Corrotto - doveva essere per forza un Corrotto - fece emergere enormi tentacoli dalle profondità degli abissi, disgustosi tentacoli dotati di bocche fameliche al posto delle ventose. Come se non fosse bastato, Ys percepì chiaramente uno scricchiolio, seguito da un altro dei sempre più frequenti terremoti: il Corrotto, capì. Stava... stritolando l'isola.
    Perso per un attimo nel suo turbamento, il Lemuriano si riebbe non appena percepì Achille bruciare il suo Cosmo. Il Sagittario aveva una strategia semplice e diretta: riempire di botte l'essere sott'acqua. Ys, ormai di nuovo padrone di sé, annuì. Prendersela coi singoli tentacoli non avrebbe avuto senso.

    «D'accordo. Insieme, allora!»

    Ys infiammò allora a sua volta il proprio Cosmo, percependo la fiamma dorata che lo circondava già stanca ma non invitta. Non era più al suo picco, ormai - quei Corrotti non gli avevano certo permesso di risparmiare energie - ma non era nemmeno privo di forze. Rintuzzò la fiamma con la forza di volontà, e il suo Cosmo prese a divampare fiero.
    Achille presto mostrò cos'aveva inteso dire quando aveva detto che sarebbe andato oltre le sue forze. Lì per lì Ys l'aveva presa come un'iperbole, ma non poteva essersi più sbagliato. Il Sagittario gonfiò vieppiù il suo Cosmo, raggiungendo picchi che il Lemuriano non si sarebbe mai aspettato da lui. Poi, s'illuminò.
    E, per un istante, Ys temette addirittura che sarebbe esploso.
    Un attimo dopo, tutto si assestò.
    E nel pugno d'Achille presero a danzare fulmini.
    A quel punto Ys riconobbe la tecnica, un colpo già usato da Achille. Solo, questa volta era molto - molto - più potente. E comprese anche cosa intendesse fare. Era logico.
    Senza perdere altro tempo, Ys alzò il braccio destro, convogliando il proprio Cosmo nel palmo. Le stelle presero allora a danzare, e le stelle si fecero comete e le comete si fecero meteore.
    Infine, Achille partì.
    La visione delle frecce dorate quasi rapì l'Ariete per un istante, rapide come la luce e lanciate verso il cielo in un arco elegante. Ma lui sapeva che avrebbero presto curvato, curvato verso il mare. A quel punto, Ys abbassò deciso il braccio.

    «STARDUST REVOLUTION!!»

    Le meteore si staccarono allora dalla sua mano, seguenso in cielo le frecce d'Achille. Insieme, come una miriade di stelle cadenti, si tuffarono poi nel mare azzurro di Gunkanjima.
    In cerca della loro preda dai molti tentacoli.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra, macchie di acido [VII]
    Condizioni Fisiche Un po' stanco, Cosmo alto
    Condizioni Psichiche Stupito ma determinato

    Riassunto Ys segue il piano d'Achille e rafforza l'INFINITY BREAK col suo STARDUST REVOLUTION nel comune tentativo di colpire direttamente il Corrotto principale in mare.

    Abilità

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Tecniche

    Stardust Revolution: Si tratta della Tecnica più potente di Ys, capace di sfruttare l'ampiezza del suo Cosmo fino ai suoi limiti. Il Saint concentra il proprio Cosmo bruciante sulle dita della mano alzata, scagliandolo quindi contro l'avversario una volta abbassato il braccio sotto forma di miriadi di stelle cadenti formate da Polvere di Stelle. Tale attacco non consiste in un unico colpo offensivo, ma in più offensive istantanee a distanza create da grumi di Polvere di Stelle raddensati; di fatto, comunque, riguarda un unico tempo offensivo. Data la natura separata dello Stardust Revolution, esso può raggiungere più avversari piuttosto che uno soltanto; non è però un attacco necessariamente ad area, ma può concentrarsi su un unico avversario. Essendo una Tecnica Speciale, la si deve considerare lanciata come se avesse Cosmo Straordinario.

  13. .

    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjima IV


    Il suo Starlight Extinction ebbe l'effetto sperato, e onestamente Ys faticò a credere di essersi sbarazzato così in fretta dei cani. Superato il momento di stupore, il Gold Saint fu quasi sul punto di raggiungere Achille per aiutarlo nella sua lotta contro quel Corrotto deforme e volante quando, beh, la terra tremò.
    Ys per poco non perse l'equilibrio, barcollando per qualche lungo istante. Smarrito, alzò lo sguardo solo per vedere emergere dei giganteschi tentacoli dal mare. Evidentemente, il mostro principale aveva deciso di farsi vivo, alla fine.
    I tentacoli cominciarono presto ad abbattere tutto l'abbattibile, mentre tra le macerie coniciarono a spuntare altri Corrotti. Comprensibilmente, gli Steel Saint chiamarono la ritirata verso il laboratorio. La superficie era perduta.
    Ys ci mise un po' a decidere cosa fare: seguire gli Steel? Rimanere e attaccare Corrotti e tentacoli? Raggiungere Achille sul tetto del palazzo? Una volta accertatosi che i droni fossero ancora in funzione, optò per l'ultima possibilità. Innanzitutto, non sarebbe servito a nulla dentro. Secondo, le armi da sole avrebbero sistemato i Corrotti più deboli. Ai tentacoli ci avrebbe pensato con Achille una volta sistemata la bestia volante.
    Alzò quindi lo sguardo verso il palazzo e, vedendo l'esssere alato in procinto di vomitare Atena sapeva cosa, scartò l'idea iniziale di Teletrasportarsi alle spalle della bestia. Era decisamente prioritario aiutare Achille.

    °Achille, resisti che arrivo!°

    Lanciò subito un messaggio Telepatico al compagno per non farlo cogliere impreparato. Poi, dopo aver riguadagnato l'equilibrio dopo l'ennesimo scossone, si concentrò. Per un bravissimo istante, immaginò di essere sul tetto del palazzo, accanto ad Achille e lontano dai tentacoli. Un istante dopo, lo fu.
    Sfuggì così alla furia dell'essere sotto il mare, ma Teletrasportandosi accanto a Sagitta si trovò nientemeno che di fronte a un miasma d'acido e veleno che si stava per riversare verso di loro. Buona cosa che sapeva già cosa si sarebbe dovuto aspettare lassù e aveva già pensato un istante alle mosse da fare.
    Ma non c'era tempo per pavoneggiarsi tra se e se. Ys fece ribollire il suo Cosmo meglio che poté, facendogli toccare il massimo, quindi alzò feneticamente le braccia ereggendo un Crystal Wall tra loro e l'acido.

    «Insieme!!!» urlò, sottolineando così l'urgenza di difendersi assieme da quella tremenda offensiva.

    Che fu più che tremenda. L'impatto da solo lo fece tremare, ma Ys non mollò. L'acido poi rischiò seriamente di far sciogliere i cristalli, ma fortunatamente grazie al supporto di Achille nulla filtrò. Il Gold Saint giusto tossì un attimo - forse era passato del veleno? - e la sua corazza fumò in alcuni punti al contatto con schizzi d'acido. Ma non ci furono ulteriori conseguenze.
    Era quindi il momento di contrattaccare
    Ys sbatté gli occhi. Gli faceva male la testa, ma sapeva di non dover perdere il momento. Digrignando i denti e concentrandosi, definì con attenzione e cura una sfera d'energia psiconica di fronte al drago, imbevendola poi del suo Cosmo dorato per rinforzarla. Una grande, massiccia sfera di psiche e Cosmo, pensata per colpire e fare tanto- ma tanto - male a un unico, grande avversario senza disperdere il suo potenziale.
    Vibrò quindi la sfera a tutta forza mentale contro il brutto muso del Corrotto così da fargli tutto il male possibile.

    «Psychic Repulse!!!»

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Alcune chizze da acido ma integra [VII]
    Condizioni Fisiche Provato, mal di testa
    Condizioni Psichiche Determinato

    Riassunto Ys si TELETRASPORTA accanto ad Achille ed erige in tutta fretta un CRYSTAL WALL per difendersi dal miasma nemico. Usciti sostanzialmente illesi grazie alle loro difese unite, Ys quindi passa al contrattacco scagliando uno PSYCHIC REPULSE contro il muso del drago.

    Note: Ichi (Aldo) ha ottenuto da Gorthaur un'estensione di 24 ore per postare a seguito di motivi personali.

    Abilità

    Cristallo Psionico: Si dice che il Cavaliere dell'Ariete sia il più potente psicocineta tra i Cavalieri d'Oro e forse tra tutti i guerrieri divini. Ys cerca di essere all'altezza di tale fama come può. Uno degli aspetti di questo straordinario potere sta nel poter creare costrutti inanimati formati da una struttura cristallina duttile ed elastica.
    Tale cristallo interferisce con gli altri poteri psionici, spirituali e di teletrasporto, inibendoli o respingendoli a seconda delle applicazioni. Il Cristallo Psiconico è inadatto alle offensive, ma può garantire una difesa coriacea o generare ostacoli all'attuazione di Tecniche altrui se adeguatamente sfruttato con Tecniche appositamente sviluppate alla bisogna.

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Telepatia: E' la capacità di convogliare le proprie abilità psiconiche in modo tale da far udire il proprio pensiero (sotto forma di parlato) a tutti gli esseri senzienti presenti entro l'area che tali abilità permettono di ricoprire psiconicamente. La Telepatia può ovviamente toccare solo soggetti selezionati dall'utilizzatore, in numero variabile da una singola persona a quanti più i poteri mentali permettono di raggiungere secondo i limiti di quanto sopra.

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Crystal Wall: Tecnica difensiva tipica dei Saint dell'Ariete, il Crystal Wall è un muro di Cristallo psiconico semitrasparente che si pone tra l'utilizzatore e l'offensiva nemica nella forma quasi d'una lastra di vetro per spessore e trasparenza. Esso agisce solo sugli attacchi non fisici: essendo un costrutto mentale, infatti, ha la proprietà di deviare o respingere verso lo stesso attaccante un'offensiva cosmica o spirituale, mentre ha resistenza pressoché nulla contro gli attacchi fisici. Il potere di respingimento e la sua capacità di reindirizzamento dipendono comunque enormemente dalla differenza cosmica tra l'utilizzatore e l'attaccante.

    Psychic Repulse: Tecnica molto semplice e spontanea ma non per questo poco efficace. Consiste nell'indirizzare l'energia telecinetica contro l'avversario accompagnandola con una poderosa massa di Cosmo; le dimensioni fisiche dell'attacco non sono superiori a quelle d'un pugno umano per concentrarne la potenza offensiva, ma contrariamente ad un attacco fisico l'utilizzatore non deve certo alzare i propri pugni, ma solo concentrarsi mentalmente.



    Edited by Phosphoros - 16/4/2020, 12:04
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    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjima III


    La loro strategia ebbe successo. Quegli strani Corrotti insettoidi vennero decimati dai loro attacchi, e chi non lo fu venne finito dalle difese degli Steel Saint. Ys quasi non poteva crederci, e sorrise alla vista di quel bellissimo paesaggio fumante vista mare.
    Ma purtroppo era troppo presto per cantare vittoria. Avrebbe dovuto saperlo, si disse. La terra tremò all'improvviso, e lui cercò di tenersi in equilibrio nonostante la scossa. Il Saint si guardò dunque intorno, improvvisamente all'erta, e ci mise poco ad individuare una torma di canidi deformi emergere dall'acqua, diretta verso la spiaggia. Percepì all'istante i loro Cosmi corrotti, e non erano chiaramente un bel cliente. Per un istante notò pure un qualcosa di amorfo a pelo d'acqua, un'enorme massa che si allontanò una volta lasciati a terra i cani Corrotti.

    E quello cos'è... Una specie di sottomarino porta-mostri?

    Ne dubitava: i Corrotti, da quel che ne sapeva, non usavano tecnologie. Nove su dieci, doveva trattarsi di qualcosa di organico. In altre parole, loro stavano probabilmente combattendo le emanazioni di un mostro principale. Che forse avrebbero dovuto direttamente abbattere. Nel frattempo, vide gli Steel Saint chiamare la ritirata. Non gli piacque, ma evidentemente ritenevano quei canidi orrendi un po' troppo per loro. Avevano bisogno d'aiuto, chiaramente.
    Fu sul punto di dire ad Achille d'andare ad aiutarli, che un urlo animalesco lo assordò. Ys guardò il cielo, e ciò che vide non gli piace affatto. Un Corrotto vagamente simile a un drago si stava librando in cielo, chiaramente puntando su loro due. I Corrotti avevano avidentemente adattato la strategia alla loro presenza. Bruttissimo affare.
    Il drago non si fece attendere, frustando le sue ali immense in aria e generando così un vento violento che lo vece volare per alcuni metri, mandandolo a schiantare contro un cumulo di macerie retrostanti. Ys non si sentì più il fiato all'impatto. Prendendosi qualche istante per riempirsi i polmoni, si rialzò il più veloce possibile e cercò in fretta di pensare. Quell'essere era una gran brutta notizia, dotato di un Cosmo possente. Avrebbero dovuto affrontarlo insieme? Di certo era quello che i Corrotti volevano: tenerli impegnati mentre loro badavano a quell'orrendume volante. E quel Cosmo... No, lui da solo non ce l'avrebbe fatta, temeva. Ma Achille forse sì.
    Aveva deciso.

    «Achille, dividiamoci» mormorò all'amico. «Io scendo a badare a quei botoli emersi dal mare. Tu bada a quest'insetto troppo cresciuto, d'accordo? Tornerò presto - spero. Se serve, prendi pure lo Scudo della Bilancia. Non credo mi servirà, laggiù.»

    Indicò quindi lo scudo, volato tra le macerie come loro. Salutò quindi Achille con un cenno di capo e si mise a correre. Aveva per un attimo pensato a Teletrasportarsi per raggiungere gli Steel Saint, ma aveva scartato pressoché subito l'idea. Il Teletrasporto era mentalmente oneroso, e l'aveva già usato due volte quel giorno. Si sarebbe fatta bastare la gravità.
    Giunto ai limiti del tetto, quindi, saltò. Si lasciò librare nel'aria e lasciò che il suo mantello vibrasse violentemente al vento. Non che intendesse schiantarsi, ovviamente. Gli bastò usare la Telecinesi per spingere il suo corpo in picchiata verso la colonna degli Steel Saint in ritirata. Quando fu poi certo d'essere visto, Ys diresse un'estesa massa psiconica contro i Corrotti, per farli arretrare e disorientare: non poteva rischiare di venire attaccato in volo. Tornò quindi in ultimo ad usare la Telecinesi per ammortizzare il suo atterraggio, trattenendo il suo corpo in caduta. Atterrò infine in piedi davanti alla retroguardia degli Steel Saint.

    «Fuoco di copertura, prego» si limitò a dire ai soldati d'acciaio. Perché va bene tutto, ma qualche pallottola in più contro i Corrotti di certo non avrebbe guastato.

    Ys prese poi a infiammare il suo Cosmo, facendogli raggiungere il picco ed esplodere. L'obiettivo era spazzare via quei cagnacci, e avrebbe avuto bisogno di tutte le sue forze. Alzò quindi le braccia irrorate di Cosmo, e produsse l'ormai familare movimento in avanti per livellare tutto e tutti.

    «SPARITE!!»

    Una luce divampò allora dal suo Cosmo, divorando in sé tutto ciò che incontrò nella sua strada nella sua espansione semi-luminale al ventaglio.
    Lo Starlight Extinction aveva come obiettivo quello di polverizzare quella torma di bestie.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [VII]
    Condizioni Fisiche Molto buone, botte alla schiena per l'impatto
    Condizioni Psichiche Preoccupato ma determinato

    Riassunto Dopo essere stato sbattuto contro le macerie, Ys decide rapidamente di lasciare il drago ad Achille e di andare ad aiutare gli Steel Saint contro i cani. Si getta allora dal tetto del palazzo e usa la TELECINESI per controllare la caduta. Quasi giunto a destinazione, genera un'ONDA PSICONICA per far arretrare i cani, quindi usa ancora la telecinesi per atterrare. Chiesto succintamente un fuoco di copertura agli Steel Saint, Ys lancia uno STARLIGHT EXTINCTION a ventaglio contro tutti i cani per eliminarli.

    Abilità

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Tecniche

    Starlight Extinction: Il Saint crea un'onda di luce abbagliante nata dal suo stesso Cosmo e la riversa indiscriminatamente su chiunque stia semicircolarmente davanti a lui; l'onda fotonica ha l'obiettivo primario di disintegrare letteralmente il nemico grazie al calore Cosmico, riducendolo in polvere. Ovviamente l'estensione dello Starlight Extinction è regolabile dall'utilizzatore: se vuole colpire solo l'individuo più vicino a lui, nulla lo obbliga a dover coinvolgere chiunque stia più lontano anche nel caso si trovi entro il massimo raggio d'azione potenziale della tecnica. Lo Starlight Extinction può inoltre convogliare il potere psiconico del Saint, nel senso che può essere utilizzato anche per Teletrasportare uno o più individui anche non consenzienti; ovviamente, chi respinge la tecnica non può essere teletrasportato. Chi è soggetto al Teletrasporto,poi, non subisce la tecnica stessa, essendo prelevato prima che il Cosmo ardente ricada su di lui. Tale stratagemma serve anche a ingannare chi non ne viene coinvolto: per chiunque non abbia capacità psiconiche pari o ancor meglio superiori all'utilizzatore parrà infatti che il teletrasportato sia stato semplicemente disintegrato dalla tecnica. Comunque sia, lo Starlight Extinction non può essere utilizzato dal Saint stesso, nel senso che non può usarlo per Teletrasportarsi da sé.

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    FkiMtGB
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Gunkanjima II


    Dopo che il caporale Nakano e i suoi uomini li ebbero lasciati, il clima divenne strano, col tipico sinistro silenzio della quiete che precede la tempesta. Ys fece per guardare Achille, ma l'amico aveva già chiuso gli occhi, concentrato nella sua missione. Ys si sentì un po' stupido a non essersi subito immerso nel dovere. Represse un moto di frustrazione e chiuse a sua volta gli occhi, espandendo i suoi sensi e il suo Cosmo.
    Per molto tempo - non avrebbe saputo dire quanto - il tenue fischio del vento fu tutto quello che percepì. Quello, il suo respiro e quello di Achille più in là, più lontano. Nient'altro. Era tutto così calmo da risultare noioso. A un certo punto Ys si chiese se per caso non stessero attendendo per nulla.
    Fu allora che Achille gli inviò improvvisamente un messaggio telepatico così inaspettato che per poco non rispose a voce. Si trattenne a stento, limitandosi a sbattere le palpeble. I suoi occhi non videro nulla di strano, però. Li chiuse di nuovo, tendendo i suoi sensi: Achille aveva percepito qualcosa, sembrava, eppure lui non captava nulla. Cos'era la cosa enorme che lo aveva tanto sconvolto?
    Ma alla fine la avvertì pure lui. Una massa cosmica a pelo d'acqua, una mostruosità che emergeva dalle viscere degli abissi. Ora capiva bene perché Achille avesse fatto esplodere il suo Cosmo pochi istanti prima. Si affrettò a fare lo stesso, facendo divampare la fiamma dorata del suo Settimo Senso - o quello che riusciva a toccare -. Aprì poi definitivamente gli occhi e prese a scrutare guardingo l'orizzonte.
    Presto il grande Cosmo si divise, frammentandosi, e migliaia di figure amorfe emersero dall'acqua, ocuupando il cielo in tutta la loro pienezza. Sembravano... Sembravano zecche.
    Achille lo disse pure ad alta voce, e Ys non poté non concordare. Superato un attimo di smarrimento, annuì vigorosamente.

    «Dev'essere la nuova strategia dei Corrotti - qualunque essa sia.»

    Lo mostrarono ben presto. Quei mostri iniziarono subito a gettare spruzzi di quello che pareva acido contro il fronte, e per tutta risposta i droni iniziarono a sparare. La battaglia era iniziata.
    Achille si gettò per primo nella mischia, mentre Ys ancora cercava di ragionare per capire cosa fare. Il Gold Saint di Sagitta portò con furore il suo Cosmo al picco e scatenò con forza un vero e proprio tifone. Ys d'istinto si portò un braccio davanti alla faccia per proteggersi, mentre il suo mantello svolazzava alle sue spalle con violenza. Era sinceramente colpito.

    Ma certo... Vento per respingere l'acido!

    Purtroppo, nonostante lo slancio iniziale, Achille si mostrò presto in difficoltà per la violenza di quegli attacchi. Nulla di cui stupirsi, si rese conto il Lemuriano, tenendo conto dell'immensaità dei Cosmi combinati dei Corrotti. Quelle zecche forse da sole non sarebbero contate molto, ma insieme erano chiaramente pericolose. Quando Achille gli chiese aiuto, quindi, Ys annuì con vigore.

    «Resisti che m'invento qualcosa anch'io!»

    Fece quindi esplodere il suo Cosmo e, poggiato lo scudo a terra, fece esplodere il suo Cosmo per... Per cosa? Su due piedi avrebbe fatto un Crystal Wall, ma Achille aveva ragione a dire di pensare anche ai missili degli Steel Saint. Doveva creare qualcosa di diverso, di più malleabile, di, di...

    ... Ma certo!

    La risposta era in fondo ovvia: se quello che serviva loro non esisteva, gli sarebbe bastato crearlo. Lui poteva.
    Acquietò quindi il suo Cosmo, concentrandosi. Pensò intensamente a un muro, alto, forte, spesso. Un muro pieno di buchi. Un supporto per il vento che però lasciasse delle apeerture per i missili. Un muro del genere non esisteva... Ma la suam ente poteva generarlo.

    «Umpf!!»

    Ys emanò un'onda telecinetica d'immane portata sotto forma del muro che si era immaginato, spingendola con forza verso il tifone di Achille. Sentì subito la resistenza opposta, all'impatto. I Corrotti non si sarebbero lasciati bloccare così. Ys poggiò allora entrambe le braccia in avanti, come a supportare fisicamente il suo muro. Tremò a ogni getto d'acido. Perse l'equilibrio più volte, indietreggiando ma tornando ogni volta avanti. E alla fine la pressione si allentò.
    Era ancora presto per dirlo, ma sembrava che fossero riusciti a respingere l'attacco. Sperò che anche gli Steel Saint ne fossero usciti più o meno illesi - in qualche maniera. Riempire il muro di fori era stata un'idea rischiosa - sarebbe potuto passare dell'acido - ma quei missili servivano.
    Ma non era tempo per recriminare. Era invece ora di attaccare, e Ys lo sapeva bene.
    Ancora una volta, Achille partì per primo. Naturale: l'attacco era sempre stato il suo forte. Il Sagittario esibì la sua immensa potenza scatenando un Infinity Break sui Corrotti. Se non avesse saputo di dover fare a sua volta la propria parte, Ys sarebbe rimasto volentieri fermo ad ammirare quello spettacolo di luce e saette. Ma sapeva bene di non essere lì per guardare gli altri.

    Bene... E ora, tutto come da programma!

    E il programma prevedeva stelle cadenti in generose porzioni.
    Ys lasciò il suo Cosmo ruggire, radunandolo e facendolo vorticare sul palmo della sua mano alzata sopra la testa. Quando la piccola galassia che teneva in mano fu sul punto d'esplodere, l'Ariete la scagliò con forza in avanti. E le stelle si fecero comete, e le comete si fecero legioni, e le legioni di comete descrissero un arco per andare a colpire con forza e potenza il semicerchio di Corrotti sulla riva del mare.

    «STARDUST REVOLUTION!!!»

    Ruggì, come sempre, per gridare la sua rabbia e la sua determinazione. Per urlare la sua indignazione in alto fino in cielo quasi a dare forza così alle sue comete danzanti. Alle sue letali comete danzanti.
    Fu un ulteriore pezzo di spettacolo vederle congiungersi allle frecce d'Achille sopra la testa dei Corrotti.
    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [VII]
    Condizioni Fisiche Ottimali, Cosmo alto
    Condizioni Psichiche Stupito ma determinato

    Riassunto Passata la sorpresa, Ys crea un MURO TELECINETICO per rafforzare la difesa d'Achille, un muro pieno di piccoli fori per non impedire agli Steel Saint di sparare comunque. Passati poi all'attacco, Ys si esibisce in uno STARDUST REVOLUTION diretto sopra le capocce delle zecche.

    Abilità

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Telepatia: E' la capacità di convogliare le proprie abilità psiconiche in modo tale da far udire il proprio pensiero (sotto forma di parlato) a tutti gli esseri senzienti presenti entro l'area che tali abilità permettono di ricoprire psiconicamente. La Telepatia può ovviamente toccare solo soggetti selezionati dall'utilizzatore, in numero variabile da una singola persona a quanti più i poteri mentali permettono di raggiungere secondo i limiti di quanto sopra.

    Tecniche

    Stardust Revolution: Si tratta della Tecnica più potente di Ys, capace di sfruttare l'ampiezza del suo Cosmo fino ai suoi limiti. Il Saint concentra il proprio Cosmo bruciante sulle dita della mano alzata, scagliandolo quindi contro l'avversario una volta abbassato il braccio sotto forma di miriadi di stelle cadenti formate da Polvere di Stelle. Tale attacco non consiste in un unico colpo offensivo, ma in più offensive istantanee a distanza create da grumi di Polvere di Stelle raddensati; di fatto, comunque, riguarda un unico tempo offensivo. Data la natura separata dello Stardust Revolution, esso può raggiungere più avversari piuttosto che uno soltanto; non è però un attacco necessariamente ad area, ma può concentrarsi su un unico avversario. Essendo una Tecnica Speciale, la si deve considerare lanciata come se avesse Cosmo Straordinario.

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