Saint Seiya Final  - I Cavalieri dello Zodiaco - Full Professional RpG by Forum

Posts written by Aleksander Seraf

  1. .
    SCENE II


    I
    l tribunale ha qualcosa di diverso dall'ultima volta che ci sei entrato, qualcosa di alieno vi alberga, potente e antico come le fondamenta stesse dell'universo. Non sai cosa sia ma lo percepisci chiaramente aleggiare alle spalle di tuo padre, una distorsione del tessuto spazio temporale, delle regole stesse della realtà. Fai fatica a mettere a fuoco ma concentrandoti intravedi un mantello svolazzante e un sorriso innaturalmente grande, sospeso a mezz'aria, che si muove ritmico.

    Asterione! Da quanto tempo! Vedo che non hai perso il tuo atteggiamento gioviale e carico di vitalità.

    Ti compare di fianco, senza che tu riesca a capire come abbia fatto. Non si è semplicemente spostato, per quanto veloce avresti dovuto vedere che iniziava il suo movimento. Semplicemente è comparso al tuo fianco con una mano che ti si poggia sulla spalla destra. Ora che lo vedi non fa tanta paura. Magro ed emaciato, con una folta chioma nera a cui sembra dare poca importanza. Decine di pendagli e amuleti tintinnano quando si muove, come un'acchiappasogni mosso dal vento.

    Ho concordato con tuo padre che oggi verrai messo alla prova. Sai io e lui ci conosciamo da mooooltissimo tempo e ci siamo vecchi amici. Ci siamo aiutati moltissimo nel corso dei secoli e quindi mi ha chiesto di vedere cosa sa fare il suo figlioletto.

    Hai sentito parlare di questa nuova incarnazione di Hypnos, di come quello che aveva conosciuto nei precedenti cicli non era altro che un impostore messo li solo come un burattino, in attesa che i veri Dei Gemelli tornassero al loro legittimo posto. Eppure i figli di Erebo ti incutevano timore reverenziale con la loro mera presenza. Com'è possibile che questo vagabondo possa essere persino superiore a loro. Poi incroci per la prima volta il suo sguardo. I due occhi del Signore del Sonno sono due pozzi senza fondo in cui danzano infiniti universi, senti miliardi di voci provenire da essi, urla di terrore e speranza che si mischiano in un cacofonico inno al Dio del Sonno. E' diverso da chi lo ha preceduto, più antico, più potente, più terrificante.

    Pensavo di occuparmi personalmente della cosa ma sai, forse ho qualcuno di più adatto. Anche lui è un mio carissimo amico, un fedelissimo servo di Lord Hades e Lady Pandora. Non combatterà al suo pieno potenziale, non ti preoccupare, sarà qui solo come ospite d'altronde.

    Sparisce di nuovo, tornando a sedersi di fianco a Minosse. Il Giudice lo guarda spazientito, mal celando il fastidio che prova ad avere un'entità tanto caotica così vicina a se stesso. Fastidio che cresce ulteriormente quando il cosmo del Dio Antico si espande avvolgendo tutto ciò che vi circonda. I contorni degli oggetti cominciano a mutare, assumendo forme non euclidee e collassando su se stessi mentre sprofondate tutti in quello che sembra un baratro senza fine. Poi vi fermate e quando rimettete a fuoco dove vi trovate il tribunale è avvolto da ghiaccio, lunghi stendardi grigi con una gigantesca testa di lupo garriscono sospinti da un vento invisibile. Ti volti di scatto quando percepisci qualcosa che si avvicina. A cavallo di un gigantesco lupo bianco fa il suo ingresso un'uomo dall'aspetto regale. Indossa una surplice anche se fatichi a capire quale sia coperta com'è da un grande mantello di pelliccia. Ti osserva con sufficienza prima di scendere dalla sua cavalcatura e, dopo averti superato ignorandoti, si inginocchia davanti al seggio del tribunale.

    Mio Signore Hypnos, Eddard Stark è qui per servirvi.

    Non degna di uno sguardo tuo padre, quasi non lo considerasse rilevante in quel contesto. Rimane fermo qualche secondo poi, senza che il Monarca Onirico abbia apparentemente detto nulla, si alza e si posiziona a circa dieci metri da te mentre armeggia con qualcosa all'altezza della cintura. Sorridendo lo vedi impugnare nella mano destra una grossa elsa a cui, però manca la lama.

    A te la prima mossa Asterione. Vediamo se oggi sarà il toro o il lupo a prevalere.

    kZBljWf

    narrato | parlato | pensato | parlato altri,

    WGukgv1
    KAMUI | Hypnos {Grado VIII}
    ENERGIA | Nera
    STATUS FISICO | Perfetto.
    STATUS MENTALE | Pronto alla lotta.
    STATUS ARS MAGNA | Perfetto.
    RIASSUNTO AZIONI | Per lo scontro Hypnos decide di non mettersi in mezzo in prima persona e, dopo avervi trasportati nello Yumekai, usa un sogno vivido craeto ad hoc per il test. In fase di tessitura crea una versione onirica del tribunale completamente avvolta dai ghiacci e in cui campeggiano i vessilli del Casato Stark e poi crea (evoca) Edd assegnandogli Ghiaccio e Resistenza Straordinaria come abilità. La prima mossa è tua.

    I move from dreamer to dreamer,
    ABILITA' |
    Master Illusionist
    Hypnos ha capacità illusorie assolute ed è in grado di plasmare miraggi di perfezione quasi assoluta. Le sue abilità da illusionista possono agire sia a livello ambientale, creando perfetti costrutti illusori in grado di coinvolgere molteplici sensi (creando ad esempio sensazioni tattili, sapori, odori) e in alcuni casi persino dolore fisico causato da una potente suggestione [Illusioni Ambientali]. In aggiunta Hypnos è in grado di attaccare in maniera diretta la mente dell'avversario, andando a colpirne il sistema nervoso. Questo tipo di illusione, per quanto meno estesa, risulta estremamente più efficace in quanto profondamente radicata nel subconscio del nemico (eventuali illusioni che simulano un danno fisico avranno maggiori possibilità di provocare un danno reale data la natura dell'attacco). Difese mentali adatte possono aiutare a discernere l'illusione dalla realtà e limitare i danni neurologici [Illusioni Mentali].

    Lord of all dreams
    Hypnos è l'assoluto padrone dello Yumekai, la dimensione onirica, che si staglia al di là dei piani eterei e dove tutti i sognatori si radunano quando il loro corpo cede al sonno. Lo Yumekai è una dimensione aliena e cangiante, in continua mutazione dove niente è ciò che sembra e sogni e incubi sono pericolose realtà. Al centro del piano c'è il grandioso palazzo di Hypnos, una mastodontica e labirintica struttura dove il signore del sonno e i suoi figli regnano sui loro domini seduti su giganteschi troni di giaietto.
    Il suo dominio sullo Yumekai conferisce al dio diverse capacità. La prima, e più pericolosa, è quella di forgiare attacchi che vanno ben oltre il piano fisico. I suoi colpi difatti divorano lentamente lo spirito nemico (come l'abilità spirito) ma senza provocare dolore o sofferenze. Al contrario ad offensiva il bersaglio vedrà le sue forze diminuire e i suoi sensi affievolirsi, mentre l'abbraccio del sonno si fa sempre più imponente. Qualora la povera vittima dovesse addormentarsi a causa di questa abilità la sua anima abbandonerebbe per sempre il suo corpo, finendo imprigionata nell'Yumekai, in un eterno sogno senza fine [only gdr. In combattimento l'effetto finale si limita ad una stanchezza tale da portare ad uno svenimento.].
    In aggiunta Hypnos può spostarsi a piacimento tra il piano materiale e la dimensione del sogno e, tramite apposite tecniche, può trasportare anche fisicamente suoi avversari nello Yumekai [vedi Sekishiki-mekai ha] spostando di fatto lo scontro nel suo regno. Quando si trova nello Yumekai le illusioni di Hypnos (ambientali, mentali e i sogni vividi) sono da considerasi come [Illusioni Straordinarie] ed è considerato sotto il costante effetto di levitazione, che gli permette di volare liberamente all'interno dl suo regno.
    Infine Hypnos è in grado di leggere i più reconditi sogni e desideri di chi gli si para davanti, conferendogli una limitata capacità di lettura mentale e spirituale. Grazie a questo potere è in grado persino di creare, in combinazione con le sue capacità illusorie, effetti di suggestione [simile all'abilità Charme ma con effetti e potenzialità molto ridotti].

    A thousand faces
    Hypnos è una creatura volubile ed eterea, influenzata dalla percezione che i sognatori hanno di lui. A differenza degli altri specter infatti il Lord del Sonno seppur disponendo di una vera forma, imprigionata al di là dello spazio e del tempo, non è in grado di assumerla nel piano materiale se non con un grande sfoggio di potere. In tutti gli altri casi Malabruma assume una moltitudine di maschere e aspetti, derivanti dalla percezione che i sognatori hanno avuto di lui nel corso dei millenni. Per questo motivo il dio onirico si presenterà ai suoi interlocutori in una miriade di forme, generate dalla loro percezione culturale o di specie di quest'ultimo (un gatto vedrà un grosso felino nero con gli occhi di stelle, un bambino un omino giallo che manovra una sabbia che fa addormentare e così via) o a seconda della volontà di Malabruma stesso. In combattimento questo forme potranno essere solamente umanoidi e sempre con una anatomia distinguibile. L'unica eccezione a questa regola è data da eventuali sogni vividi.

    from dream to dream,
    TECNICHE |



    hunting for what I need.
  2. .
    VIIIWhen you move forward

    Non c'era davvero niente che avrebbe potuto preparla a quello che si era trovata davanti, all'insensata mostruosità del peccato che era stato compiuto in quel luogo. Era stata messa in guardia riguardo i poteri perniciosi, di come seducenti e striscianti potevano insinuarsi nella mente e nello spirito dei retti e dei puri per trasformali in loro agenti. Eppure non capiva come si potesse arrivare a tanto, come si potesse credere che quell'eresia potesse essere fonte di qualcosa oltre a dolore e sofferenza. Doveva proseguire, doveva arrivare al cuore del laboratorio per uccidere la bestia. Eppure ogni volto sui cui posava lo sguardo, ogni voce che riempiva le sue orecchie, la trafiggeva con un dolore senza fine. Doveva salvarli. Qual'era lo scopo di un guerriero se con la sua forza non poteva aiutare chi ne aveva bisogno?

    Ricordava ancora una delle lezioni all'accademia, uno degli ufficiali spiegava che non sempre era possibile essere dei salvatori e che a volte ci si doveva vestire del manto del vendicatore, per portare la giusta vendetta dell'Imperatore contro i suoi nemici. Era qualcosa che non aveva mai compreso davvero. Che senso aveva vendicare qualcuno se oramai era già morto, se non si era stati abbastanza forti da salvarli in primo luogo. L'ufficiale aveva spiegato che era un modo per onorare la loro memoria ma alla giovane Saaleha era sempre sembrata una scusa facile, un sistema per lavarsi la coscienza e nascondere il proprio fallimento. Lei sarebbe stata diversa. Sarebbe diventata forte per proteggere, per salvare. Un'invicibile scudo per coloro che non potevano difendersi da se.

    E ora che quei pensieri che sembravano irrealizzabili erano alla sua portata, ora che brandiva un potere tale da poter proteggere davvero chi ne aveva bisogno, si trovava innanzi a quello scenario di assoluta sofferenza senza che potesse fare nulla.

    Forse avevano ragione, non si può sempre salvare tutti. E a quel punto non ci resta altro che vendicare le vittime affinché possano riposare in pace.

    Strinse con forza la piccola ape donatagli da Oliver. Il suo Maestro era un primarca, lui avrebbe saputo cosa fare. Forse avrebbe persino pututo trovare una soluzione per sovvertire quell'abominevole incantesimo. Ma Oliver Ramirez non era li ma Saaleha Bonmee non l'avrebbe deluso. Danzando nell'aria scese sempre più in profondità.

    ********



    La grande porta di metallo che chiudeva il laboratorio era bloccata, viticci violacei fatti di carne corrotta e blasafema la tenevano bloccata, sigillata per proteggere il cuore dell'eresia che bruciava al suo interno. Venti centimetri di acciaio antlantideo serrato per impedire qualunque accesso. Non esitò un'istante. Le mani si inserirono nella fessura tra le due ante, piegado l'acciaio come se fosse burro e poi, mentre il cosmo dell'atantidea bruciava accompagnato da un urlo per lo sfrozo, le spalancò. Non era pronta a quello che il laboratorio conteneva.

    La dottoressa Helkart non aveva più nulla di umano. Il tocco del Chaos l'aveva divorata, rendendola un tutt'uno con la sua empia essenza. Si ergeva fiera, uno sguardo folle colmo di un cosmo oscuro e mutevole, su di un trono fatto di carne e sofferenza. La osservava senza osservarla, persa in qualche pensiero lontano. Le orrende chele si muoevano ritmiche nell'aria mentre alcuni tentacoli carezzavano alcuni dei volti imploranti incastonati nelle pareti. Sembrava compiaciuta di ciò che aveva fatto, fiera del mostro che era diventata.

    Dottoressa la prego torni in se, ci deve essere un modo per fermare tutto questo. Tutto questo è sbagliato, è eresia.

    Non sembrava ascoltarla, persa completamente nel suo delirio si alzà dal trono mostrando in tutta la sua blasfema bellezza il corpo mutato. Parlava di successi e falllimenti, di aver migliorato qualcosa. I deliri di una pazza che andavano fermati. Fece un passo avanti, e fu a quel punto che gli occhi neri del suo nemico si posarono su di lei. Fu come se il peso dell'interno universo le fosse piombato addosso, voci devastante le urlavano nella mente insultandola e accusandola del loro destino.

    Fece un passo in avanti.

    Legacci fatti di carne e tendini la acorarono al suolo, stringedola in una blasfema morsa. Tirandola e costringedola in ginocchio mentre il suo cosmo si dibatteva frenetico per darle la forza sufficente ad avanzare.

    Fece un passo in avanti.

    Le catene la avvolsero, stringedola in una terrificante morsa che le fece mancare il fiato mentre sentiva le ossa che scricchiolavano sul punto di spezzarsi. Allungando la mano cercò di avviciarsi al suo bersaglio, non poteva fermarsi ora, non poteva lasciare che l'oscurità trionfasse. Ancora un passo, doveva fare ancora un passo. Il respiro le stava per mancare, i sensi che si affievolivano. Pensò ad Oliver, sperando che potesse arrivare in suoi aiuto. Poco prima che i sensi l'abbandonassero alzò un'ultima preghiera all'Imperatore, chiedendo il suo aiuto.

    E Poseidone rispose.

    Tengen Toppa Gurren Lagann OST - Sorairo Days

    Fu come essere travolta da un'immane ondanta di energia. Era diversa dal cosmo che aveva provato fino a quel momento, pura potenza, una tempesta perfetta che prese a bruciare nelle profondità del suo animo, il suono di migliaia di tamburi, una carica di infiniti cavalli lanciati al galoppo verso la vittoria. Nel buio che la circondava sentì un caldo abbraccio avvolgerla, sollevarla, innalzandola ad alcuni centimetri da terra. Il rumore dell'acqua che turbina e di nuovo l'avanzare di infiniti cavalli al galoppo. Non servono parole, solo un pensiero.

    [Cavalcherò fino alla fine del mondo.]

    La Scale di Seahorse brillava sul suo corpo, uno scintillante capolavoro di oricalco forgiata nell'età del mito per proteggere i sovrani dei Sette Oceani. Le scaglie dorate brillavano mentre il cosmo della ragazzina brillava di un'azzurro purissimo vergato da striature grige. Non avrebbe mai pensato di poter indossare un'armatura divina, menchemeno una delle sette armature dei Primarchi. Mosse le dita rendendosi conto di quanto fosse leggera a dispetto del suo aspetto massiccio e impenetrabile. Quasi una seconda pelle che la avvolgeva proteggendola da ogni male. Puntò il dito verso di lei mentre la furia della tempesta cresceva.

    HAI VARCATO UNA SOGLIA CHE NON ANDAVA ATTRAVERSATA E HAI SCELTO DI ALLEARTI A POTERI OSCURI CHE VANNO CONTRO TUTTO CIO' CHE ATLANTIDE RAPPRESENTA. PER COLORO CHE SONO MORTI OGGI, PER COLORO A CUI HA STRAPPATO IL FUTURO, IO SARO' LA VENDETTA DELL'IMPERATORE!

    Richiamò l'acqua attorno a se, un turbinio roboante che danzava come impazzito avvolgendola. La accumulò sugli schinieri e sulle spalle pronta a farla esplodere. Poi diede inizio all'offensiva. Sfruttando getti di acqua pressurizzata e vento si lanciò in avanti seguendo traiettorie sempre spezzettate e difficili da seguire. Prima a destra, poi con un angolo retto verso sinistra, poi di nuovo a 45 gradi a destra. Poco prima di arrivare al bersaglio si chinò in avanti mentre riempendo i polmoni d'aria lanciò un possente urlo.


    tecnica segreta:
    PUGNO DELLE SETTE TEMPESTE!



    Era diverso dalle altre volte. La sua voce fu accompagnata da un'ondata di energia psichica, vibrante potere di Poseidone che si faceva manifesta volontà di potenza. L'onda d'urto si sarebbe abbattuta sulle ginocchia del mostro, non abbasatanza da spezzarle ma con forza sufficiente da sbilanciarla e cercare di farle perdere l'attimo per costruire una difesa. Un nuovo getto di acqua pressurizzata e vento la spinse verso l'anto, perpendicolare a quella che era una delle più geniali menti di Atlantide. Il palmo della mano destra, aperto e colmo di energia, aveva al suo centro una turbinante sfera di vento e acqua pressurizzata che vorticavano a velocità folli.

    Aveva immagginato quella tecnica migliaia di volte, mentre fantisticava su che poteri avrebbe avuto se mai avesse indossato un'armatura da esecutore. La forza del mare stretta in un pugno, la furia di Poseidone che si abbatte su ogni cosa. Se avesse colpito, oltre a travolgere la Heckart con una devastante dose di vibrazioni, l'avrebbe schiacciata al suolo travolgendola con l'energia generata dal moto rotatorio del colpo. Una tempesta nel palmo di una mano.

    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmee
    energia • Rossa
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente • Alcune ossa incrinate
    mentalmente • Furiosa
    riassunto azioni • Sfrutto acqua pressurizzata e vento per muovermi con la maggior accelerazione possibile (come se avessi dei jet pack) verso il bersaglio facendo alcuni cambi di direzione. Arrivata sotto di lei mi chino e urlo il nome della tecnica come al solito. Questa volta però, senza che lei se ne renda bene conto, si attiva la Furia di Poseidone. Trattandosi di utilizzo quasi involontario dell'abilità si tratta di un Attacco Debole che potrebbe sbilanciare il bersaglio e darmi un'apartura per l'attacco successivo.
    A quel punto mi sparo verso l'alto per colpire la corrotta sulla testa con il Pugno delle Sette Tempeste, così da massimizzare gli effetti del colpo visto il possibile impatto col terreno.

    Abilità: Furia di Poseidone
    La caratteristica della Scale di Cavallo del Mare è quella di riuscire, tramite il suo cosmo, a far vibrare la materia a suo piacimento, scuotendo la vera struttura delle cose con la sola imposizione del suo volere. Tramite questo potere, Saaleha può interagire con gli oggetti, l'ambiente circostante e persino i corpi degli avversari, per rilasciare in essi una vibrazione di intensità variabile a seconda della quantità di cosmo utilizzata. In piccole dosi, le vibrazioni possono avere effetti benefici sul corpo umano, rilassando la muscolatura e aiutando ad assorbire ematomi e lesioni muscolari di lieve entità (non è comunque equiparabile a forme vere e proprie di guarigione, rigenerazione o resistenza straordinaria). Qualora immesse in dosi maggiori, invece, le vibrazioni potranno frantumare ossa, causare una perdita di equilibrio e, in casi di sollecitazioni multiple e prolungate, anche danni agli organi interni e al sistema nervoso/vascolare del bersaglio (potendo persino portare ad una vera e propria paralisi). Gli effetti sono simili per gli oggetti inanimati, che potranno essere sollecitati fino alla rottura o colpiti in punti specifici per massimizzarne il danno strutturale. Saaleha può inoltre infondere le vibrazioni nel terreno o persino nell'aria attorno a lei, generando effetti simili a terremoti con tutta la devastazione che portano con sé. Nel corso del suo addestramento, il Primarca del Pacifico Settentrionale ha imparato a riconoscere la frequenza naturale dei sistemi che va a sollecitare, cosa che le permette di colpire con maggiore efficacia massimizzando i danni grazie all'effetto di risonanza che riesce a generare. Per quanto riguarda gli altri effetti, come la generazione di onde sonore e tutti gli effetti ad esse associati questa abilità va considerata a tutti gli effetti comparabile con l'abilità Suono.


    Abilità: Signora delle Tempeste
    Il cosmo di Saali è una tempesta, un maremoto e incarna tutta la furia del Dio Imperatore dei Mari. Così come tutti coloro che prima di lei avevano regnato sul Pacifico Settentrionale, Saaleha è in grado di controllare a suo piacimento le correnti marine, scatenando devastanti offensive che spaziano dalla creazione di semplici strutture semisolide di acqua a getti ad alta pressione in grado di perforare con facilità persino l'acciaio più resistente fino ad arrivare a devastanti tsunami. Alla forza dei mari si aggiunge quella dei devastanti uragani, il cui vento sferza e devasta ogni cosa. Così come per il suo controllo sull'acqua, la Primarca è in grado di plasmare e manovrare il vento in ogni sua forma generando un gran numero di offensive che siano esse lame d'aria, turbini o esplosioni di vento.


    tecniche: Pugno delle Sette Tempeste: Il pugno delle Sette Tempeste è una tecnica tanto semplice quanto brutale. Saaleha crea nel palmo della mano una sfera di vento e acqua che ruota ad altissima velocità, la quale rilascerà a pochi centimetri dal bersaglio. Il contatto con la sfera genererà forti vibrazioni ad alta frequenza volte a destabilizzare l'equilibrio del bersaglio e, qualora la difesa avversaria non dovesse rivelarsi sufficiente, potrebbe anche provocare danni all'orecchio interno e, più in generale, alle parti molli del corpo nemico oltre a poter spingere via il nemico grazie alla forza combinata di vento e acqua pressurizzata




    Edited by Aleksander Seraf - 3/5/2024, 10:54
  3. .
    VIIWhen you move forward

    Era pronta, sentiva quel fuoco nelle vene che bruciava incessantemente, i suoi sensi percipavano tutto in maniera chiara, perfetta. Il respiro degli spettatori, il ritmico rumore dei loro applausi. Guardava il suo avversario sorridendo, sospesa ad alcuni centimetri da terra mentre correnti d'aria ancora la sostenevano, il mantello azzurro che svoalzzava impazzito.

    Cerchiamo di avere un bella sfid..

    Non riusciì a finire la frase, la terra cominciò a tremare mentre il rombo delle esplosioni si faceva sempre più forte e assordante mentre il panico cominciò a serpeggiare tra il pubblico. Riuscì a scambiare uno sguardo preoccupato con Myral e Oliver, la sua famiglia era li, non poteva permettere che succedesse loro qulcosa. Poi la battaglia arrivò da loro. L'esplosione spazzo via una parte degli spalti, mentre la gente si dava alla fuga come poteva, gli spettri che si facevano avanti con passo marziale e inesoraile accopagnati da una cacofania di sussurri e grida. In qualche modo le ricordarono la maestosa fierezza degli Astartes, seppur corrotta e mutilata in qualcosa che poco aveva a che vedere con nulla di connesso alla perfezione che Atlantide aveva sempre ricercato.

    Che cosa sono quei cosi?

    Vide i primi due avanzare verso dei civili rimasati feriti mentre caricavano i loro bolter per dargli il colpo di grazia. Non dovette pensare, la reazione di Saaleha fu istintiva come se il suo stesso cosmo reagendo alla minaccia le avesse indicato cosa fare o forse erano semplicemente state le lunghe ore di addestramento passate con Oliver. Con un fluido movimento due lame di vento partirono dalle sue mani tese decapitando gli aggressori mentre lei si muoveva a grande velocità verso il resto del gruppo.

    Davon vieni con me!

    Non sapeva bene perché stesse urlando ordini in quel modo, o perché Davon senza esitare avesse accettato di seguirla in quella carica. I due guerrieri ingaggiarono lo scontro come poteva, lottando come potevano contro quei guerrieri che ogni volta che venivano abbattati si rialzavano implacabili e spietati. L'arrivo delle truppe del settore sembrò riportare, almeno temporaneamente, lo scontro in equilibrio. In quel turbine le sembrava tutto sosteso, etereo, e fu per questo che quando vide quella sfera di energia volare verso la tribuna dove era ancora seduata la sua famiglia, ebbe fin troppo per pensare a cosa stava accadendo seppur impossibilità a reagire. Erano troppo lontani, lei ancora troppo lenta Se solo avesse avuto più tempo per imparare, per diventare più forte. Poi lo vide, il lupo di cosmo intercetta l'attacco mentre una mano la trascina verso un riparo. Myral sembrava teso e allo stesso tempo sicuro, rilassato, quasi la battaglia fosse un luogo in cui lui riusciva ad essere pienamente centrato. Le spiegò cosa fare, a differena sua aveva colto qualcosa che non andava nel laboratorio, qualcosa che strisciante aveva creato quell'abberrazione senza che nessuno se ne fosse accorto. L'arrivo di Oliver fu il segnale, rapidi come gli era stato insegnato uscirono dall'arena.

    Resta con me.

    ********



    La città era diventata una zona di guerra. Le truppe imperali, supportate dall'inquisizione, stavano cercando di formare un perimetro in grado di contenere l'avanzata. I colpi dei fucili laser e dei bolter riempiva l'aria mentre i canali di comunicazione chiedevano l'intervento degli Astartes. Saleeha fu più volte sul punto di intervenire ma Myral la trattenné ogni volta. Non era loro copito proteggere i civili in quel momento, dovevano lasciare che fosse l'esercito ad occuparsene. La loro missione era più importante, e dal suo successo sarebbe dipesa la salvezza di molte più persone. Si muovevano silenziosi e scaltri, sfruttando vicoli e cunicoli, evitando i nemici e cercando di muoversi più rapidamente possibile. Fino a che non giunsero nella grande piazza antistante al laboratorio. Lo scontro li era furente, tre divisioni dell'inquisizione stavano combattendo contro un numero sempre crescente di nemici che oramai aveva preso il controllo di oltre la metà di quello spazio. Non c'era speranza di farsi strada senza essere visti, e Myrial si preparò a combattere quando sentì qualcosa afferarlo per il bavero.

    Reggiti forte amico mio.

    Cercò nuovamente di connettersi alle correnti d'aria, per accorgersi che erano sempre state li, accanto a lei. Le bastò accarezzarle con il suo cosmo per prenderne il controllo, per piegarle al suo volere e alzarsi nuovamente da terra per poi decollare alla massima velocità verso la vetrata che portava alla grade hall centrale del laboratorio. Il boato che accompagna la rottura del muro del suono attirò l'attenzione di tutti i prensenti ma avvenne troppo in fretta perché potessero fare qualcosa. Ciò che li accolse all'interno però li lasciò ancora più attoniti. La geniale ricercatrice che dirigeva il laboratorio era infine finita per soccombere al suo stesso genio creando qualcosa di terrificante. Le sue intenzioni forse erano state pure all'inizio, ma la spirale in cui era finita poteva avere solo un nome.

    ERESIA.

    Non c'era altro nome per definire il blasfemo essere che avevano davanti. Sentì il bisogno di distruggerlo, di affrontarlo per porre fine alla sua empia esistenza. Ma ancora una volta il suo amico si frappose tra lei e il pericolo, voleva occuparsi lui di quell'essere, lasciando la battaglia finale a lei. C'erano tante cose che avrebbe voluto dirgli, che avrebbe voluto raccomandargli. Avrebbe voluto restare con lui. Ma ancora una volta lui era stato più saggio.

    Va bene, ma ricordati che devi venire a cena con la mia famiglia, ok? Non pensare di morire per evitare la cosa.

    Si alzò nuovamente in volo, diretta al cuore del laboratorio. Le era sembrato felice, per la prima volta davvero pienamente a suo agio.

    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmee
    energia • Bianca
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente •
    mentalmente •
    riassunto azioni •

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche


  4. .
    VIWhen you move forward

    Si era allenata fino allo stremo per essere pronta e per di più non era nuova a partecipare a tornei di combattimento, per quanto virtuali. Eppure la tensione in quel momento le stringeva lo stomaco come una morsa e persino la presenza del suo maestro non sembrava riuscire a calmarla del tutto. Si era chiesta se anche lui si sentiva così prima della battaglia, prima di ergersi come prima difesa di Atlantide contro i suoi nemici. No, non poteva paragonare quello stupido torneo alla sacra missione dei Primarchi eppure, nel suo piccolo, pensava che in qualche modo anche lei stava facendo la sua parte per la gloria dell'Impero. Arrossì quando Oliver le mise in mano il piccolo portafortuna. L'Ape era uno dei simboli del suo Lord, e per quanto piccola la sua tenacia e la sua forza erano rispettate quanto quelle delle altre Bestie Sacre.

    G-grazie M-maestro! Andrò sempre avanti!

    Si avviò nel tunnel per schierarsicon gli altri contendenti , mentre le sembrava di udire una voce parlare, dicendole qualcosa che faticò a cogliere, quando sentì qualcosa che le tirava la manica. Si voltà rapidamente, credendo di torvarsi davanti il suo maestro che voleva darle qualche ultimo consiglio, per trovarsi faccia a faccia con una ragazzina dai capelli rossi come il fuoco e arruffati come un cespuglio.Il viso era illuminato da un sorriso sdentato che faceva sembrare i grandi occhi blu ancora più dolci.

    KIRANA! Cosa ci fai qui? Ci sono anche la mamma e il papà?

    La piccola le saltò addosso attacandosi al collo per poi scoppiare in lacrime, per essere raggiunta poco dopo dalla sorella maggiore che si sciolse nel vedere i suoi genitori dopo tanto tempo. Le erano mancati tantissimo, anche se aveva cercato di nasconderlo, sopratutto a loro. Adyta e Bulan Boonmee erano due fedeli e fieri cittadini dell'Impero, dopo che una pattuglia Atlantidea aveva salvato loro e la piccola Saaleha all'inizio di quella che si era poi rivelata la fine del mondo.

    La mamma è davvero fiera di te piccolina. Hai fatto davvero tanta strada.

    I tre si abbracciarono, con la piccola Kirana che cercava di arrampicarsi per trovare anche lei un po' di spazio. Restarono così per quasi un minuto, prima che lo speaker richiamasse tutti i guerrieri perché si preparassero alla loro presentazione. Saaleha si allontanò un po' a fatica, cercando di tornare seria.

    Il tuo compleanno è tra qualche mese, ma abbiamo pensato di prenderti un regalo in anticipo, come augurio di buona fortuna.

    Adyta prese una scatola dal suo zaino, rettagonalre a avvolta in una carta con dei cavallucci marini. La piccola atlantidea lo scartà freneticamente per trovare all'interno un grande mantello blu, attraversato a metà altezza da una v bianca, rifiniture d'argento sugli orli lo impreziosivano. Le bastò passare la mano sul tessuto per riconoscerlo. Lo avevo ammirato diverse volte, quando gli Astartes sfilavano durante le parate. Fibra di ceramite, pressoché indistruttibile era il tessuto con cui venivano vestiti i campioni dell'Impero. Doveva essere costato alla coppia una fortuna.

    G-grazie mamma, papà. Non vi deluderò.

    ********



    Il primo scontro delle eliminatorie quasi la sorprese. Il suo avversario era una grosso soldato dell'Atlantico Settentrionale, alto almeno due metri e con abbastanza muscoli da far sembrare l'allieva di Oliver ancor più piccola di quanto non fosse in realtà. Era sicuro di poterla schiacciare in un solo colpo e per questo si lanciò su di lei con ferocia, senza pensare minimamente che qualcosa potesse andare storto. Saaleha si limitò a fare uno scivolamento laterale, il cosmo che la pervase per un singolo istante, il piede posteriore che disegnava un semicerchio mentre il braccio destro colpiva deciso lo sterno del soldato. Sentì le ossa che si spaccavano e l'aria lasciare i polmoni del suo avversario che si accasciò al suolo senza fiato. Il pubblico, che fino a quel momento rumoreggiava annoiato si ammutolì davanti ad una scena che semrbava impossibile. Era davvero questa la sua forza? Così poco tempo sotto la guida di un Primarca poteva davvero rendere una comune ragazzina una guerriera così potente?

    Il secondo e il terzo turno richiesero più impegno. Fu allora che rivelà il dono di Oliver. I macchinari che coprivano la sua armatura le permettevao di cavalcare le correnti d'aria grazie ad un complesso sistema di rifattori di oricalco e cristalli in grado di canalizzare il cosmo grezzo. Non era dotata della grazia e della precisione di un elementalista ma poteva, in ogni caso, sfruttare il vento per aggiungere mobilità al suo stile di combattimento. I suoi avversari riuscivano a stento a sfiorarla metnre danzava in aria come una piccola ape che schivava ogni loro colpo per poi, con grazia quasi innaturale, scivolare nelle loro difese per sferrare colpi dotati di una potenza e di una precisione tale da far credere che non avesse fatto nient'altro per tutta la vita. Alla fine del terzo turno, il pubblico la acclamava a gran voce, mentre i suoi futuri rivali la osservavano in un misto di sdegno e preoccupazione. Al torneo era permessa una larga partecipaziona ma, tranne rari casi, le fasi finali erano appannaggio dei figli della nobilità Atlantidea, guerrieri baciati da benedizioni di Poseidone il cui destino era quello di diventare campioni della Guardia Imperale o persino Esarchi. Saaleha era un'anomalia, una popolana fin troppo fortunata.

    Le darò quello che si merita.

    ********



    Ki’rik era entrato prima di lei nell'arena, il pubblico del suo settore che lo acclamava sicuro della sua vittoria. Indossava un'armatura da combattimento in fibra di ceramite, percorsa da quelli che erano senza dubbio dei conduttori di oricalco, utili a potenziare e convogliare il suo rilascio cosmico. Aveva sentito parlare di lui, un guerriero forte e abituato e dettare i tempi del combattimento, addestrato dai migliori maestri d'arme dell'Atlantico del Nord. Saaleha gli si avvicinò per stringergli la mano.

    P-piacere, sono Saaleha. C-che vinca il migliore.

    Non la degnò di uno sguardo, ne ricambiò il saluto. Con uno sguardo freddo si limitò a squadrarla da capo a piedi, guardandola con sufficienza. Saaleha rappresentava tutto ciò che detestava. Atlantide non avrebbe mai potuto raggiungere il suo pieno potere se nell'Impero venivano accettati tutti quei mediocri popolani, gente senza talento che annacquava il vero potere che quelli come lui potevano portare.

    vVZy6sh



    Non so che servizietti hai fatto a Lord Ramirez, ne mi interessano i suoi gusti sessuali. Ma sappi che la tua storia finisce qui. Sei stata pesata. Sei stata misurata. E sei stata trovata mancante.

    L'elmo della tuta si chiuse di scatto mentre si voltava per allontanarsi da lei. La piccola Atlantidea non aveva mai provato odio, era sempre stata gentile con tutti come le era stato insegnato. Un sorriso non costa nulla nulla e rende migliore la giornata di chi lo riceve. Così come era cresciuta credendo che le persone, quando erano arrabbiate o la trattavano male, era perché a loro volta soffiravano e o erano infelici e quindi andavano capiti. Quel Ki'rik era diverso. Lui era stato cattivo ma nei suoi occhi leggeva che credeva davvero in quello che diceva e la cosa le fece ribollire il sangue. Creò il vuoto e lo riempì di cosmo, lasciando che il potere bruciasse nelle sue vene rimependola di energia. Era sempre più difficile staccarsi da quella inebriante energia, ogni volta che vi attingeva si trovava a volerne di più, a non staccarsi mai. La sirena diede inizio al combattimento.

    Aveva affrontato molti zoners nei tornei virutali, ma farlo da vivo era completamente diverso. Ogni volta che sfruttando i suoi gambali cercava di chiudere le distanze una serie di lance di luce si abbatteva tra lei e il suo bersaglio, costringendola ad arretrare. La mobilità extrà garantita dalle correnti d'aria le permetteva di evitare facilmente la maggior parte degli attacchi ma, col passare del tempo, Ki'rik sembrava cominciare a capire il suo pattern di movimento e i fendenti di luce si facevano più precisi e veloci, anticipando in maniera inesorabile la successiva mossa della ragazza del pacifico meridionale. Quando vide un fendente arrivare da destra attivò il gambale a il bracciale sinistro, due turbine cominciarono a vorticare per cominciare una rotazione in grado di farla uscire dal raggio di azione della tecnica, quando sentì qualcosa bruciarle il fianco sinistro. Invisibile grazie alle rifrazione, un secondo attacco, l'aveva presa in pieno distruggendo entrambi i marchigegni che, in un mare di scintille, si spensero.

    Brucia, brucia brucia.

    Due brutte ustioni le percorrevano il fianco e il braccio sinistro e un misto di sangue e altri liquidi cominciò a colare al suolo. Il pubblico che la sosteneva trattenne il respiro e le sembrò di percepire sua madre che tratteneva un grido di terrore.

    Senza i tuoi giocattoli sei spacciata, lascia che dimostri la differenza tra chi gioca a fare il guerriero e chi brandisce il vero potere.

    La tempesta di luce riprese. Con molte difficoltà Saaleha continuava ad evitare il grosso degli attacchi grazie a movimenti circolari precisi e ben calcolati, presi direttamente dal Goju-ryu di Okinawa, le stavano permettendo di reggere nonostante lo svantaggio ma la fatica avrebbe presto preso il sopravvento. Tagli e bruciature cominciarono ad accumularsi ma la cosa peggiore era che non era riuscita ancora a mettere a segno un singolo colpo. Poi le vide.Tutto attorno a lei era percorso da sottili flussi luminiscenti che si muovevano sinuosi danzando eteri. Ogni spettatore sembrava legato ad uno di essi, e alcuni presero a muoversi attorno a lei quasi fossero richiamati dal suo cosmo. Rotolò per schivare tre lance di luce fino a trovarsi con le spalle al muro. La strategia del suo avversario era arrivata al suo endgame, ora doveva solo chiudere la trappola. Un mitragliata di sfere di cosmo e luce si diresse verso di lei mentre, istintivamente cercò di afferrare una di quelle eteree emanaioni.

    Angelo Bissanti - Cha La Head Cha La (Metal Cover)

    La luce aveva inondato ogni cosa e quando si dissolse tutti si aspettavano di vedere il corpo della giovane crivellato con le spalle al muro. Invece l'altantidea si ergeva ad alcuni metri da terra, circondata da una serie di turbinanti correnti d'aria, che avevano formato un furente scudo in grado di metterla al riparo da quella crudele offensiva. La maggior parte della divisa era ridotta a brandelli e solo il lungo mantello blu sembrava non aver subito danni, svolazzante in quella tempesta perfetta. Venature geometriche comparvero sotto gli occhi della piccola Saaleha mentre il suo cosmo bruciava come mai prima di quel momento. Ora poteva davvero volare.

    Si spinse in avanti a tutta velocità, schivando leggiadra ogni colpo che le veniva scagliato. Le bastava pensare di spostarsi e una corrente d'aria la portava in quella direzione, spingendola con forza e allo stesso tempo premura. Un rapace che solca implacabile il cielo verso la sua preda. Ci mise pochi istanti a raggiungerla, il pugno che fintò un colpo al volto per attirare la sua guardia verso l'alto, in modo da aprire la strada alla vera offensiva. Si abbassò di scatto, mentre il vento da mera spinta propulsiva cominciò a ruotare sotto di lei per darle un moto circolare ascendente. Il cosmo misto a correnti d'aria pervase il pugno destro della guerriera mentre a pieni polmoni urlava il nome della sua tecnica.

    Tecnica Speciale:
    SHINRYUUUUKEEEEN!!


    Il pugno del drago arrivò dritto sotto il mento di Ki'rik, l'armatura che si framtumava mentre il suo corpo veniva sballottato in quell'innarrestabile tornado. Quando caddero a terra Saaelha atterò con il ginocchio e il pugno al suolo, il mantello che volava impazzito e l'avversario che schiantava a pochi metri da lei. Mentre si alzava guardò gli spalti, cercando lo sguardo prima del suo maestro e poi dei suoi genitori. Incrociò le braccia al petto allargando leggermente le gambe per assumere la posa più eroica a cui poteva pensare. Sorrise nel sentirsi chiamare "Strega", quasi fosse un insulto. Per lei era sempre stato un vanto e, come nell'universo virtuale, le stava bene che anche in quell'arena la chiamassero in quel modo.

    Si accorse solo dopo qualche secondo che Davon era entrato nell'arena, pronto a sfidarla. Le urla della folla l'avevano distratta, urla che acclamavano il suo nome.


    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmee
    energia • Bianca
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente •
    mentalmente •
    riassunto azioni •

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche




    Edited by Aleksander Seraf - 20/4/2024, 15:03
  5. .
    VWhen you move forward

    Per quanto avesse cercato di rimanere fredda davanti alla proposta del Primarca il viso della ragazzina era passato rapidamente dal Rosso al Rosso Pompeiano fino ad arrivare ad un Arancio Aragosta a causa dell'eccitazione e dell'imbarazzo crescente. Se essere raccomandati da uno dei Sette Sovrani era qualcosa di unico, potersi allenare con lui rappresentava qualcosa di assolutamente inconcepibile, attestazione che quella esile ragazzina dai capelli rossi portava con se davvero qualcosa di speciale e unico, tanto da meritare il tempo di uno dei Campioni di Poseidone. Annuì farfugliando alcune parole prive di senso che contenevano, tutte più o meno volte ad esprimere concetti affermativi. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto riuscì ad articolare un breve pensiero cooerente.

    V-va bene m-maestro!

    Si rese conto di averlo chiamato maestro solo qualche secondo dopo, cosa che scatenò una nuova ondata di imbarazzo, con annesso ritorno della colorazione scarallatta e dell'iperventilazione. Ci volle tutta la sua concentratazione per tornare a darsi un contegno. Poi cominciarono a lavorare. Le prime lezioni furono tutte focalizzate sull'insegnarle a controllare meglio il cosmo, a richiamarlo quando voleva e in maniera controllata. Alle reclute veniva insegnato in maniera sbrigativa come accedere all'energia delle stelle ma il Primarca si fermo a spiegarle in maniera più approfondita come creare la giusta concentrazione, l'ambiente adatto a mantenere costante il flusso di energia anche quando la pressione e il dolore diventavano insopportabili.

    Ognuno deve trovare il "suo" modo di approcciare alla cosa, non posso insegnartelo.

    Non era come si aspettava, o almeno era molto diverso da quello che le accadeva prima. Durante l'addestramento base veniva insegnato alle reclute come accedere all'energia delle stelle in maniera molto sbrigativa e spesso tramite l'ausilio di alcuni canalizzatori che facilitavano il processo. Una volta che si era dimostrato di poter creare una sfera di energia e muoversi ad ritmo sostenuto abbastanza a lungo si paassava all'addestramento alle armi, vero fulcro del percorso che portava le reclute ad essere cadetti. Ora che però si stava prendendo il suo tempo per esplorare il suo potere la ragazzina cominciò ad accorgersi di quanto fosse diverso da quanto si aspettava. Se fino a quel momento gli era sembrato come un flusso d'acqua da cui attingere, placido e pacato, ora lo sentiva scorrere impetuoso e quasi incontrollabile, come un mare in tempesta che cercava di sopraffarla ogni volta che vi accedeva.

    I primi tentativi furono problematici. In pochi secondi l'energia che cercava di richiamare diventava troppa e si traformava in un lampo accecante come nel suo scontro con il corrotto oramai alcune settimane prima. Oliver la osservava, quandi divertito, mentre lei si crucciava, cercava un'appiglio, un modo per dipanare quella matassa. Poi pensò a quello che faceva prima delle partite importanti, di. come creva quell'immagginaria sfera di vuoto in cui niente poteva pentrare a meno che lei non lo volesse. Lentamente lasciò l'energia fluire all'interno di quel vuoto, assaporandola, sentendola trasformarsi in fuoco che scorreva nelle vene, in una più ampia percezione delle cose. Ora il problema era trattenere quell'energia, non lasciarne entrare troppa pur mantenendo un flusso costante. Sembrava impossibile eppure più lasciava che il cosmo la pervadesse più non riusciva a farne a meno. Il mondo aveva colori sbiaditi, i suoni erano ovattati senza quella dorata essenza che la avvolgeva, la cullava come nessun altro tipo di potere nell'universo poteva fare.

    Lo sento Lord Oliver, è come tenere tutto l'universo nel palmo della mano.

    ********



    Con il passare degli allenamenti tutto diventò più fluido, l'utilizzo del cosmo si mischiava con le nuove tecniche che Oliver le aiutava ad apprendere. Era incredibile quanta tecniche esistessero prima che il mondo finisse, quanti stili diversi. Tra tutti era rimasta particolarmente affascinata dal Kyokushinkai di Jim Kazama, di una vecchia serie di videogiochi chiamata Tekken, e il Bājíquán di Akira Yuki di Virtua Fighters 3. L'unione dei due stili creava un complesso e completo metodo di combattimento che il Primarca del Pacifico del Sud aiutava a rifinire eliminando il superfluo e aiuando Saleeha a mantenere solo i colpi realmente necessari a creare un mosse realmente utili.

    Eseguire le forme all'unisono con un guerriero del livello di Oliver era di per se un modo per apprendere e perfezionarsi istante dopo istante, pulendo i movimenti fino a renderli perfetti, una danza mortale fatta di colpi con ogni parte del corpo. Più di una sera si rtrovarono ad allenarsi fino allo sfinimento, crollando entrambi sugli spalti dell'arena. Eppure Saaleha non ne aveva mai abbastanza. Durante le giornate, nei momenti morti, studiava da vecchi libri tutti i possibili stili di combattimento e passava le serate a provare le mosse e le combo sui giochi che Oliver le forniva oramai in maniera costante. Si chiedeva dove riuscisse a trovarne così tanti e con tanta costanza ma non ricordava un momento in cui era stata così felice, accettata, completa. Per la prima volta aveva uno scopo, e sentiva che qualcuno credeva davvero in lei iktre ai membri della sua famiglia.

    ********



    N-ne sarei onorata Maestro.

    La proposta di partecipare all'esibizione di combattimento la riempì d'orgoglio. Era passata da recluta a rappresentante del suo regno in un'importante manifestazione dell'Impero. Magari tra qualche allenamento avrebe trovato il coraggio di chiedere al suo maestro di farla entrare nella sua guardia personale, così da poter dedicare la sua vita a proteggere uno dei più grandi eroi di Atlantide. Non che avesse bisogno di essere protetto, ma quando si affronta l'oscurità è sempre bene avere qualcuno che ti guarda le spalle. Il Primarca la riportò alla realtà.

    Che ne dici di mettere assieme tutto quello che hai imparato in queste settimane e farmi vedere cosa sai fare?

    Cominciarono a scambiarsi dei colpi in maniera leggera, studiandosi, cercando di capire cosa l'altro aveva in mente. Il Primarca una volta sceso in posizione di guardia era cambiato radicalmente. Pur mantenendo un sorriso rassicurante le sue movenze erano quelle di un predatore, lento e placido eppure sempre pronto a scattare per sbranare la sua preda prima ancora che possa rendersene conto. Saaleha dal canto suo aveva acquisito una maggior sicurezza e dopo aver fatto ardere il cosmo come aveva provato in maniera costante nei giorni precedenti. Si mosse fulminea, aprendo con una spazzata che il Primarca schivò agilmente per prendere poi la distanza con un calcio frontale scambiato. La giovane atlantidea ripartì subito alla carica, con un rapido pugno d'incontro seguito da un calcio girato al volto. La stazza del primarca era considerevolmente superiore a quella della ragazzina, cosa che la costringeva a cercare di restare quanto più vicino possibile al suo bersaglio, per minimizzare il suo vantaggio a livello di leve e allungo. Lo scambio a corta gittatata durò per alcuni minuti finché la ragazzina non balzò indietro con un sorriso beffardo sul volto. Portò le mani all'indietro, fino a posizionarle all'altezza della gamba posteriore della sua guardia. Aveva provato in segreto quella tecnica per diverse ore, un'omaggio a tutti i videogiochi che il suo maestro le aveva fatto provare. Il cosmo cominciò a concentrarsi tre le mani sotto forma di una sfera dorata. Poi le mosse in avanti con un singolo fluido gesto.

    Tecnica Speciale:
    HADOOOKEEEN!!


    La sfera di energia esplose alla velocità del suono dalle mani della ragazza, squarciando il terreno al suo passaggio pronta a colpire Lord Oliver Ramirez. Non ne era sicura, ma le poteva sembrare di aver visto uno sguardo estremamente fiero negli occhi del suo maestro.


    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmi
    energia • Bianca
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente •
    mentalmente •
    riassunto azioni •

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche


  6. .
    Vorrei aggiornare un po' la scheda di Hypnos per metterla in pari con le patch varie e con dei miglioramenti che mi son venuti in mente strada facendo:

    Cominciamo con la modifica all'ex cosmo straordinario:

    CITAZIONE
    ELDER BLOOD Hypnos, così come suo fratello Thanatos, è un essere antico come il tempo stesso. Presenti quando l'universo fu creato saranno coloro che lo chiuderanno quando il tempo finirà. La loro natura divina, per quanto possa manifestarsi solo in maniera limitata sul piano materiale, li rende di gran lunga più potente di qualunque mortale. In termini di gioco il cosmo grezzo del Dio Antico è talmente potente rispetto a quello delle sue controparti da permettergli di manifestare un'enorme quantità di cosmo grezzo rispetto da utilizzare nelle sue offensive, e nelle sue difese. In aggiunta alla mera capacità di richiamare grandi quantità di energia grezza il Monarca Onirico può manifestare un'aura potentissima, tangibile testimonianza della sua supremazia sulla realtà. L'aura di Hypnos si manifesta come un cangiante caleidoscopio di colori in perenne mutamento che contiene tutta la possanza dello Yumekai. Oltre a permettergli di generare aree d'effetto come se podesse un livello energetico superiore, il cosmo cangiante del Dio Antico distrugge la materia e disperde l'energia con estrema facilità. Infine i costrutti semplici creati dal Dio Gemello saranno dotati di una resistenza nettamente superiore a quelli generati da altri cavalieri [durezza straordinaria]. Questa capacità si trasferisce anche ai costrutti generati con l'abilità Dreamforger, in quanto creati a partire dal cosmo del Dio Antico.

    Dopodiché vorrei eliminare il seguente Sogno Vivido:

    CITAZIONE
    NIGHT TERRORS Il reame del sogno è un luogo alieno che si trova ai confini del multiverso, e che lo cinge in tutta la sua interezza. In questo luogo di pura volontà gli essere sufficientemente coscienti possono ottenere quello che vogliono, realizzando tutti i propri desideri. Allo stesso tempo però lo Yumekai è anche un luogo pericoloso dove tutti gli incubi, le paure e l'oscurità generata dalla mente dell'uomo prende forma. Come signore del piano Hypnos è in grado di comandare questi incubi viventi usandoli a suo piacimento. Tramite questo sogno vivido, Malabruma, richiama alcuni di questi incubi sul piano materiale. Questi si manifesteranno sotto forma di una vischiosa coltre di tenebre attraverso cui è impossibile vedere (la restrizione visiva non si applica al dio del sonno che riesce a vedere alla perfezione all'interno dell'area interessata) al cui interno vi sono migliaia di bocche colme di zanne affilate tormenteranno le carni del bersaglio ferendolo e, al contempo, infliggendo danni spirituali come di consueto. L'aspetto più pericoloso di questa tecnica è però un altro. In essa infatti, la vittima vedrà manifestarsi tutte le sue più profonde paure e fobie, non sotto forma di illusione, ma nella loro forma fisica più terrificate. Se queste colpiranno il loro bersaglio saranno in grado di indurre uno shock tale da causare stordimento e vertigini fino ad arrivare, in casi estremi persino a paralisi, stato catatonico ed eventualmente morte del soggetto [a seconda del divario energetico e di eventuali difese. la morte è only gdr e su autorizzazione dl master].

    Sostituendolo con questo:

    CITAZIONE
    CHILDISH DREAMS I sogni sono un luogo in cui le leggi della fisica che regolano il mondo reale non hanno alcuna rilevanza e in cui, sopratutto i bambini, possono divertirsi vivendo una versione del mondo in cui le normali regole che li limitano nella realtà non esistono, trasformando tutto in un grande e divertente gioco. Quando questo Sogno Vivido è attivo il Monarca Onirico può modificare a suo piacimento le leggi della fisica nell'area sottoposta al suo potare. Potrà, ad esempio, cambiare la densità o le proprietà elastiche di se stesso e ciò che lo circonda fino a trasmutarle del tutto, modificare la gravità dell'ambiente e persino cambiare in maniera drastica l'aspetto e le caratteristiche (ingrandire, rimpicciolire, rendere flessibili, allungare, etc.) cose e persone in maniera cartonesca e irreale. Gli effetti che può ottenere sull'ambiente circostante e su se stesso sono automatici e, in caso di potenziamenti personali, non potranno raggiungere l'efficacia e la potenza delle abilità straordinarie (forza, resistenza e agilità). Se l'abilità avrà come bersaglio altri cavalieri o le loro emanazioni cosmiche l'efficacia degli effetti sarà direttamente proporzionale al dislivello energetico e ad eventuali capacità difensive del bersaglio.
  7. .
    SCENE III


    G
    li esseri umani erano davvero creature incredibili. Vivevano per quello che era di fatto un battito di ciglia, un lampo appena percettibile in un disegno che non erano in grado di capire e in cui comparivano come comparse, pedine di forze immense e indifferenti che giocavano ad un infinito e complesso gioco incomprensibile. Eppure credevano così tanto in se stessi, nella loro capacità di fare la differenza da arrivare a considerarsi come dei creatori di mondi, degli eroi che plasmavano il futuro da un indifferente disegno ad una storia, la loro storia.

    Tra questi Johanna Derham era di certo la più straordinaria. Una regina sorta dalla ceneri di un mondo in rovina, una possente combattente che ispirava i cuori del suo popolo e guidava alla vittoria le invincibili armate del Dio Imperatore dell'umanità. Lo aveva persino ferito una volta, qualcosa che portava come una medaglia, un vanto, senza rendersi conto che ciò che aveva danneggiato era solo un simulacro, un feticcio in cui il Signore del Sogno riversava il suo potere per poter interagire con la sporca realtà creata da Phanes e i suoi lacchè. Chissà se poteva immaginare come gli immensi sigilli posti nei millenni dai suoi avversari faticavano a trattenerlo, indebolendosi istante dopo istante, preparando il glorioso giorno in cui sarebbe stato finalmente libero, puro e infinito, una forza creatrice assoluta in grado di riscrivere l'universo nella sua interezza privo degli idiotici vincoli a cui era sottoposto in quest'epoca di fango e lerciume.

    In quel nuovo universo ci sarebbe potuto essere un posto d'onore per una come Johanna, se solo fosse stata in grado di capire la limitatezza della sua visione. Se solo fosse stata capace di comprendere che in questa versione della realtà per lei non c'era altro che sofferenza, morte e poi l'oblio, quando invece al suo fianco avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di più di un mero ammasso di carne.

    Salve Johanna, perdonami, al momento non ho tempo di giocare con te. Ci sono cose più grandi in movimento, non potresti capire.

    Sapeva che provocarla non poteva che portare che ad una singola conseguenza, violenza. E per quanto la considerasse solo un fastidio temporaneo, una macchia sulla tela che stava disegnando, non poteva negare che quella era una delle cose in cui era davvero brava e di certo non lo avrebbe lasciato fare ciò che doveva con la calma e la pace di cui aveva bisogno. Passò qualche istante a valutare il da farsi, se limitarsi a ignorarla o lasciarle qualcosa con cui giocare mentre lui completava la sua parte di missione. Poco efficace di sicuro e molto dispendioso. Forse la cosa più saggia da fare sarebbe stato chiudere quella faccenda velocemente, combattendo al massimo della sua forza, per eliminare la minaccia in maniera pulita e rapida.

    E infondo perché non potrei divertirmi un po'. E' da una vita che non faccio davvero sul serio. E non devo aver paura di rompere questo giocattolo come è stato con il Toro Dorato.

    Non le avrebbe lasciato l'iniziativa, niente convenevoli tra cavalieri che si parlano e inchinano prima di cominciare a cercare di uccidersi a vicenda. Quelle convenzioni senza senso erano state imposte da mortali troppo spaventati dalla lotta per capire che è chi colpisce per primo che spesso ha la meglio. Gli bastò un semplice atto di volontà, la decisione che la realtà attorno a lui diventasse ciò che lui desiderava che fosse. Al suo posto rimase una illusione, mentre lui diventava invisibile, psicoplasma ammantato di una fitta trama di illusioni ambientali, che sarebbero state supportate in maniera ridondante da sensazioni e informazioni inviate direttamente alla mente della Primarca. Mentre si spostava rapidamente in una posizione vantaggiosa, dietro un piccolo crinale, l'illusione ambientale avrebbe continuato a svilupparsi. In apparenza delle gigantesche fauci di pietra sarebbero sorte dal terreno, forgiate per rassomigliare al drago simbolo di Johanna per azzannarla e spezzarne ossa e carne, almeno per quanto la mente dell'Atlantidea avrebbe potuto percepire. La vera offensiva sarebbe invece arrivata dal basso, dopo che il cosmo del Dio Antico sarebbe strisciato in profondità fino ad alcuni metri sotto Johanna. Dal basso sarebbe innalzata una gigantesca colonna di cosmo grezzo e spirito condensato volta a tentare di travolgere la Primarca devastandone le carni mentre i poteri spirituali del Monarca del Sonno avrebbero cominciato a insinuarsi al suo interno. Oltre alla stanchezza un seme onirico avrebbe cercato di farsi strada all'interno del bersaglio, pronto a fiorire quando il suo padrone avrebbe deciso sarebbe stato il momento adatto.

    kZBljWf

    narrato | parlato | pensato | parlato altri,

    WGukgv1
    KAMUI | Hypnos {Grado VIII}
    ENERGIA | Nera
    STATUS FISICO | Perfetto.
    STATUS MENTALE | Pronto alla lotta.
    STATUS ARS MAGNA | Perfetto.
    RIASSUNTO AZIONI | Mi rendo invisibile lasciando un clone illusorio al mio posto (creato con una combinazione di illusioni mentali e ambientali) spostandomi a distanza di sicurezza [Diversivo]. A quel punto lancio un'offesiva illusoria (il grosso drago di pietra) che se colpisce infliggerà alcun ilievi danni mentali [Attacco Debole] mentre l'attacco forte è una colonna di cosmo grezzo e spirito che parte da sotto Johanna facendo un misto di danni cosmici e spirituali (oltre a cercare di installare le prime schegge di potere spirituale necessarie ad una possibile futura possessione.

    I move from dreamer to dreamer,
    ABILITA' |
    Master Illusionist
    Hypnos ha capacità illusorie assolute ed è in grado di plasmare miraggi di perfezione quasi assoluta. Le sue abilità da illusionista possono agire sia a livello ambientale, creando perfetti costrutti illusori in grado di coinvolgere molteplici sensi (creando ad esempio sensazioni tattili, sapori, odori) e in alcuni casi persino dolore fisico causato da una potente suggestione [Illusioni Ambientali]. In aggiunta Hypnos è in grado di attaccare in maniera diretta la mente dell'avversario, andando a colpirne il sistema nervoso. Questo tipo di illusione, per quanto meno estesa, risulta estremamente più efficace in quanto profondamente radicata nel subconscio del nemico (eventuali illusioni che simulano un danno fisico avranno maggiori possibilità di provocare un danno reale data la natura dell'attacco). Difese mentali adatte possono aiutare a discernere l'illusione dalla realtà e limitare i danni neurologici [Illusioni Mentali].

    Lord of all dreams
    Hypnos è l'assoluto padrone dello Yumekai, la dimensione onirica, che si staglia al di là dei piani eterei e dove tutti i sognatori si radunano quando il loro corpo cede al sonno. Lo Yumekai è una dimensione aliena e cangiante, in continua mutazione dove niente è ciò che sembra e sogni e incubi sono pericolose realtà. Al centro del piano c'è il grandioso palazzo di Hypnos, una mastodontica e labirintica struttura dove il signore del sonno e i suoi figli regnano sui loro domini seduti su giganteschi troni di giaietto.
    Il suo dominio sullo Yumekai conferisce al dio diverse capacità. La prima, e più pericolosa, è quella di forgiare attacchi che vanno ben oltre il piano fisico. I suoi colpi difatti divorano lentamente lo spirito nemico (come l'abilità spirito) ma senza provocare dolore o sofferenze. Al contrario ad offensiva il bersaglio vedrà le sue forze diminuire e i suoi sensi affievolirsi, mentre l'abbraccio del sonno si fa sempre più imponente. Qualora la povera vittima dovesse addormentarsi a causa di questa abilità la sua anima abbandonerebbe per sempre il suo corpo, finendo imprigionata nell'Yumekai, in un eterno sogno senza fine [only gdr. In combattimento l'effetto finale si limita ad una stanchezza tale da portare ad uno svenimento.].
    In aggiunta Hypnos può spostarsi a piacimento tra il piano materiale e la dimensione del sogno e, tramite apposite tecniche, può trasportare anche fisicamente suoi avversari nello Yumekai [vedi Sekishiki-mekai ha] spostando di fatto lo scontro nel suo regno. Quando si trova nello Yumekai le illusioni di Hypnos (ambientali, mentali e i sogni vividi) sono da considerasi come [Illusioni Straordinarie] ed è considerato sotto il costante effetto di levitazione, che gli permette di volare liberamente all'interno dl suo regno.
    Infine Hypnos è in grado di leggere i più reconditi sogni e desideri di chi gli si para davanti, conferendogli una limitata capacità di lettura mentale e spirituale. Grazie a questo potere è in grado persino di creare, in combinazione con le sue capacità illusorie, effetti di suggestione [simile all'abilità Charme ma con effetti e potenzialità molto ridotti].

    A thousand faces
    Hypnos è una creatura volubile ed eterea, influenzata dalla percezione che i sognatori hanno di lui. A differenza degli altri specter infatti il Lord del Sonno seppur disponendo di una vera forma, imprigionata al di là dello spazio e del tempo, non è in grado di assumerla nel piano materiale se non con un grande sfoggio di potere. In tutti gli altri casi Malabruma assume una moltitudine di maschere e aspetti, derivanti dalla percezione che i sognatori hanno avuto di lui nel corso dei millenni. Per questo motivo il dio onirico si presenterà ai suoi interlocutori in una miriade di forme, generate dalla loro percezione culturale o di specie di quest'ultimo (un gatto vedrà un grosso felino nero con gli occhi di stelle, un bambino un omino giallo che manovra una sabbia che fa addormentare e così via) o a seconda della volontà di Malabruma stesso. In combattimento questo forme potranno essere solamente umanoidi e sempre con una anatomia distinguibile. L'unica eccezione a questa regola è data da eventuali sogni vividi.

    from dream to dream,
    TECNICHE |



    hunting for what I need.
  8. .
    Se vuoi ho il secondo slot di Hypnos libero. Non ha ancora mai litigato con i black.
  9. .
    IVWhen you move forward

    Il Pacifico del Nord era diverso da come si aspettava. Alte e la slanciate le strutture di quel luogo si stagliavano imponenti verso la volta marina, oro e argento ad avvolgerli per renderli ancora più maestosi mentre intricati diagrammi di oricalco brillavano danzando armonici al suono di una musica che nessuno poteva udire. C'era armonia e precisione in quel luogo, una bellezza perfetta creata per onorare Poseidone e tutta la sua gloria, per mostrare quanto Atlantide fosse il luogo perfetto a cui ogni essere umano doveva aspirare. Quella fu' la volontà di Eumelo quando innalzo la capitale del suo regno per onorare suo padre e testimoniare la sua grandezza. Il più fedele della stirpe del signore dei mari. La popolazione del settore era aumentata drasticamentenel corso degli ultimi anni e ora le grandi strade erano piene di vita i pochi centinaia di profughi, nel decennio che si era dipanato dopo la fine di ogni cosa, erano diventanti decined di migliaia. Grati all'Imperatore per averli salvati e felici di servirlo, parte di qualcosa di più grande di quanto non potessero essere presi singolarmente. In questo Atene aveva fallito, la ricerca lemuriana della perfezione attraverso l'individualità aveva prodotto superbi guerrieri ma aveva fallito quando si era trattato di creare una forza sufficiente a resistere all'Apocalisse. Atlantide prosperava e cresceva e, presto, sotto la guida dei Primarchi avrebbe eradicato la corruzione e conquistato ogni terra.

    N-non pensi sia bellissimo Myr?

    Il ragazzo indossava sempre gli stessi vestiti, al punto da farle pensare che podessedesse una lunga serie di giacche verdi troppo grandi e di pantaloni cargo della misura sbagliata. Si stava lentamente sciogliendo, questo era un dato di fatto. Ora invece di rispondere solo a grugniti dava pareri semplici, di solito composti da singole parole ben contestualizzate.

    Molto.

    Il Valkyre passò radente alla grande colonna centrale per poi muoversi verso un'accampamento militare che si trovava nella zona orientale della città. A differenza di quanto aveva immaginato non c'erano simboli degli Astartes o della Guardia Imperiale, ma solo gli stendardi del Primarca del Pacifico Settentrionale e quelli di Atlantide. Era un complesso piuttosto ampio, il grande perimetro costantemente pattugliato da truppe armate ed alcuni camminatori. Furono alcune di queste guardie a condurli ai loro alloggi, situati nell'aria orientale della base. Alloggi piccoli e spartani, ma sufficientemente comodi da permettere ai soldati di risallarsi quando fuori dai loro compiti. Lei e il suo compagno di viaggio avevano avuto due stanze adiacenti, ma Miral passava la maggior parte del tempo appoggiato alla porta della sua compagna, in attesa che uscisse. Saaleha lo aveva studiato ed era quasi sicura che non si limitasse ad aspettarla ma fosse perennemente allerta, controllando per possibili pericoli e cercando di individuare tutto quello che poteva rivelarsi come una minaccia.

    La conferma della cosa le arrivò poco dopo il loro arrivo presso la struttura. I due cadetti erano visibilmente fuori posto, circondati da ufficiali e soldati veterani. Il centro di ricerca era considerato un prestigioso punto di arrivo e non certo un luogo a cui assegnare dei ragazzini anche ancora dovevano assaggiare il fuoco della battaglia. Senza la diretta intercessione di un Primarca difficilmente sarebbero arrivati lì e un gruppetto di quattro ufficiali sembrava pronto a rinfacciargli la cosa.

    E così questi sono gli animaletti di Lord Ramirez, la principessa del ghetto e il suo nano da compagnia.

    Saaleha stava per rispondere ma prima che potesse farlo vide Myrial muoversi con una rapidità sorprendente, mentre estraeva qualcosa da sotto alla giacca, per andare ad afferrare il bavero della divisa dell’ufficiale.

    Nessuno insulta Lord Oliver o la principessa. Fallo di nuovo e ti alleggerirò di un bel peso li sotto, chiaro?

    Una lunga lama dorata puntata all’altezza dell’inguine dava molta forza a quella minaccia. Per quanto forti del loro grado nessuno dei quattro osò aprire bocca, salvo farfugliare qualcosa quando oramai erano giunti alla fine del corridoio.

    G-grazie M-Mir. M-ma non dovevi, ora ti sarai messo nei guai.

    Di nuovo non ci fu una vera e propria risposta ma solo un cenno di approvazione, seguito da quello che forse era stato il primo sorriso che gli aveva visto allargarsi sul suo viso da quando lo aveva conosciuto.

    *****



    Le parole del Tenno la tormentavano da un po'. La Dottoressa le era sembrata cortese e gentile, per quanto fredda e distaccata e le descrizioni che le erano state date dagli scenziati erano in qualche modo rassicuranti. Forse era vero però che quella singola missione andata bene non fosse una prova sufficiente della sua capacità di proteggere un personaggio così importante. Nella sua vita era stata poche cose e, tra queste, sicuramente non c'era mai stato essere l'ultima linea difensiva di una delle menti più brillanti del regno. Non che fino a quel momento avesse visto particolari minacce, anzi. L'attività che richiedeva maggiore attenzione era quella di esaudire le richieste che le venivano fatte pervenire tramite la segretaria personale della Helkart, che nella maggior parte dei casi erano consegne di caffè e bevande che andavano lasciate in un piccolo comparto protetto da un codice a sei cifre. Non esattamente un'autostrada verso il pericolo. Miryal invece sembrava molto più a suo agio. Quando non pattugliava si era fermata spesso ad osservarlo e vederlo interagire e parlare con gli scenziati impegnati nella struttura era sempre sorprendente. In più di un'occasione, si era dimostrato fondamentale per risolvere situazioni in cui lo staff della base sembrava essersi inevitabilmente bloccato, ed incredibile come riusciva a comprendere le macchine con tale facilità, quasi come se gli parlassero, ed essere così a suo agio mentre lo faceva. Forse quella sua mancanza di empatia nasceva proprio da li, dal suo vedere la realtà in maniera diversa. Per qualcuno in grado di sentire l'ordinato canto delle macchine, gli esseri umani dovevano essere qualcosa di caotico e imprevedibile, quasi fastidioso.

    Myr posso cheiderti perché sei così protettivo nei miei confronti? Lord Oliver ti ha detto qualcosa?.

    Miryal la guardò estremamente serio, il suo broncio distaccato sembrava riflettere un tentativo di comprendere che parole usare per poter esprire un concetto che invece era ben charo nella sua testa.

    Lord Oliver mi ha ordinato di proteggerti ma penso lo avrei fatto lo stesso. Le principesse vanno protette.

    Senza rendersene conto era arrossita nel sentirsi chiamare principessa in quel modo. Non c'era stata alcuna malizia nel tono di Myrial, pensava quello che stava dicendo e non aveva secondi fini. La proteggeva perché, per qualche motivo, la considerava davvero una pricipessa da tenere al sicuro. Si chiese quanto ci fosse lo zampino del Primarca in questa sua visione nei confronti della ragazza.

    G-Grazie Myr, ma non pensare che sia solo una damigella in pericolo. Anche io posso proteggerti se dovesse essere necessario.

    Fece la faccia più feroce che poteva, ma guardandosi riflessa in uno degli schermi della sala comune si rese conto che la sua credibilità era piuttosto bassa. Più che feroce sembrava un cucciolo che tentava disperatamente di sembrare più cattivo di quanto non fosse.

    T-ti andrebbe di giocare un po' a SPWIII?.

    Il ragazzino annuì senza lasciar trasparire particolare voglia di assecondare la richiesta della sua compagna ma, forse per cortesia, prese in mano uno dei pad riposti sotto uno dei grandi schermi e si preparò a giocare. Era bravo, non aveva la profonda conoscenza del gioco di Saaleha ma reagiva ad una velocità soprendente, cosa che gli permetteva, seppur senza conoscere bene le mosse del suo personaggio, di reagire in maniera efficace alle offensive della ragazzine e in qualche occasione persino a strapparle un round. Dal canto suo Saaleha sorrideva per aver finalmente trovato qualcuno di stimolante con cui allenarsi, qualcuno con cui farlo dallo stesso lato dello schermo e non attraverso di esso. Si fermarono su parziale di 13-5 quando Myrial accettò la sconfitta per poi diventare incredibilmente serio, forse più serio del solito, mentre cominciò per la prima volta a raccontare qualcosa di se. Di come era arrivato ad Atlantide e di come i suoi genitori erano morti servendo l'Impero durante una missione a Lisbona. Stava per rispondergli quando una notifica sul suo dispositivo di comunicazione le chiedeva di recarsi presso l'arena il giorno successivo alle ore 19. Ignorò il messsaggio per il momento e tornò a guardare Myr con un grande sorriso sul volto.

    Alla prossima licenza se vuoi potresti venire a pranzo da me. Mamma dice sempre che dovrei portare più amici a cena a casa.

    Myrial si alzò lasciando il joypad sul tavolo per poi avviarsi verso la porta.

    Se ti fa piacere.

    *****



    Non era sicura del perché avesse accettato di recarsi nell'arena, forse la curiosità, forse la voglia di uscire un po' dalla ruotine fatta di lunghe giornate noiose e senza particolari acuti. Aveva deciso di indossare una tuta d'addestramento, speranzosa di trovare un po' d'azione.


    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmi
    energia • Bianca
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente •
    mentalmente •
    riassunto azioni •

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche




    Edited by Aleksander Seraf - 18/3/2024, 09:32
  10. .
    IIIWhen you move forward

    Oliver Ramirez. Oliver Ramirez era li, nella sua stanza. Fino a quel momento il solo pensare di poter vedere il suo eroe anche a pochi metri di distanza, durante una parata, l'avrebbe fatta svenire dall'eccitazione. Ed ora lui era li, nella sua stessa stanza. E conosceva il suo nome!

    L-LORD O-OLIVER!

    Si alzò di scatto, rendendosi conto appena in tempo di non aver niente a nascondere il suo corpo tranne quel sottile lenzuolo ospedialiero. Lo afferrò con forza cercando di coprirsi mentre il suo viso le diventava progressivamente sempre più rosso. I muscoli della ragazza si contrassero mentre con un agilissimo balzo tornò a sedersi sul letto dopo esseri raggomitolata sotto il velo protettivo, lasciando scorgere solo la testa. Lo sgaurdo però non si staccava mai dal Primarca. Era più alto di come lo immagginava, il suo viso era giovane ma allo stesso tempo segnato da sofferenze che solo chi combatte da tempo conosce. E poi c'erano quegli occhi. Erano gioviali, felici, almeno in apparenza. Poteva percepirla, la nascondeva bene ma lei la sentiva, c'era tristezza celata infondo a quei grandi occhi scuri. Vide come posava gentilmente il videogioco sul suo tavolino, e sorrise nel pensare a quanto stesse aspettando il giorno libero per poterla andare a comprare. E ora ne aveva una copia, data dal suo eroe.

    G-grazie Lord O-Oliver.

    Avrebbe voluto dirgli tante cose ma le parole morivano in gola. Cosa si poteva mai dire ad uno dei campioni dell'impero senza apparire banale o una sciocca ragazzina? Meglio restare in silenzio che fare la figura della scema e diventare quella che si era messa in ridicolo davanti ad un Primarca. Eppure era così umano, così tranquillo e un po' imabrazzato. Lo ascoltò annuendo, cercando di rimanere concentrata senza fatasticare troppo su come avrebbe potuto chiederle di unirsi ai suoi uomini, per combattere al suo fianco. Di farne persino una sua allieva. Sarebbe stata bene con un mantello? Scosse la testa per rimanere con i pensieri su ciò che le veniva detto. La stava davvero scegliendo per una missione? Accompagnare uno dei suoi Fabricator nel Pacifico Settentrionale? Non una missione da eroe ma se Lord Oliver pensava fosse importante sarebbe andata in campo al mondo per renderlo fiero.

    C-Certo signore!! S-sarà un onore!

    Fece emergere una mano dal lenzuolo per salutarlo per poi arrossire nuovamente quando il Primarca gli propose di insegargli qualche trucco. Sarebbe davvero stata una sua allieva? Magari la sua spalla, come in quei fumetti che aveva comprato di nascosto da Pak dove il protagonista prendeva un ragazzino sotto la sua ala per farne il suo erede.

    Sarò l'erde di Lord Oliver? Sarebbe bellissimo. Combattere al suo fianco. E magari conoscere Lady Sanya e Lady Johanna.

    Si girò di scatto nel vedere quel ragazzino appoggiato, in completo silenzio alla parete e trattenne a stento un urlo. Come aveva fatto a non sentirlo entrare e da quando era li? Nonostante tenesse lo sguardo basso era sicuro la stesse guardando con la coda dell'occhio, tenendola sotto controllo. Lesse rapidamente sul display che le era stato dato da Oliver fino a trovare il nome del suo compagno di squadra: Myral Neuk-dae.

    C-ciao io sono Saaleha! Tu sei Myral? Piacere di conoscerti.

    Il ragazzo si limitò ad annnuire senza guardarla negli occhi. Era piuttosto basso, forse persino meno di lei ma aveva un fisico d'acciaio, nascosto da una maglietta larga e da una pesante giacca militare. Lo sguardo di ghiaccio era quasi feroce ma non emanava cattiveria o rabbia. Il ragazzino rimase li in silenzio ed uscì solo quando Saaleha cercò, goffamente di alzarsi, per mettersi addosso il pigiama che le infermiere le avevano riposto accanto al letto. La cosa fece tirare un profondo sospiro di sollievo all'atlantidea che, per la prima volta da quando aveva ripreso coscienza si lasciò andare ad un profondo respiro, per riordinare quella folle sequenza di eventi.

    Come primo giorno di serivizio non è andato male infondo. Chissà cosa ci aspetta nel Pacifico del Nord.

    *****



    Myral lo seguiva come un'ombra. Era sempre a due passi da lei, abbandonadola solo quando entrava nel suo alloggio e quando andava al bagno. Il tutto senza aver, nel corso dei due giorni precedenti, detto una singola parola ed esprimendosi solo a grugniti e monosillabili. Era difficile comprendere se quell'atteggiamento derivasse da una genuina mancanza di voglia di esser li o semplicemente se il ragazzino non avesse altro modo di esprimersi. In ogni caso Saaleha aveva tentato molte volte di rompere il ghiaccio, finendo però, ogni volta, a parlare per lo più da sola con un un occasionale monosillabo utilizzato qualora fosse stato impossibile non fornire una risposta.

    V-visto che non mi rispondi penso comincerò a decidere in maniera autonoma qual'è la tua storia. Che ne dici?

    Stavano andando verso l'hagar 7 dove il Valkyre che li avrebbe portati nel Pacifico Settentrionale li attendava con i motori già accesi.

    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmi
    energia • Bianca
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente •
    mentalmente •
    riassunto azioni •

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche


  11. .
    Richiedo un paio di modifiche su entrambi i pg:

    Saalhea di Seahorse:

    Vorrei aggiungere le parti in rosso essendo le vibrazioni state equiparate a suono pieno nell'ultima patch:

    CITAZIONE
    La caratteristica della Scale di Cavallo del Mare è quella di riuscire, tramite il suo cosmo, a far vibrare la materia a suo piacimento, scuotendo la vera struttura delle cose con la sola imposizione del suo volere. Tramite questo potere, Saaleha può interagire con gli oggetti, l'ambiente circostante e persino i corpi degli avversari, per rilasciare in essi una vibrazione di intensità variabile a seconda della quantità di cosmo utilizzata. In piccole dosi, le vibrazioni possono avere effetti benefici sul corpo umano, rilassando la muscolatura e aiutando ad assorbire ematomi e lesioni muscolari di lieve entità (non è comunque equiparabile a forme vere e proprie di guarigione, rigenerazione o resistenza straordinaria). Qualora immesse in dosi maggiori, invece, le vibrazioni potranno frantumare ossa, causare una perdita di equilibrio e, in casi di sollecitazioni multiple e prolungate, anche danni agli organi interni e al sistema nervoso/vascolare del bersaglio (potendo persino portare ad una vera e propria paralisi). Gli effetti sono simili per gli oggetti inanimati, che potranno essere sollecitati fino alla rottura o colpiti in punti specifici per massimizzarne il danno strutturale. Saaleha può inoltre infondere le vibrazioni nel terreno o persino nell'aria attorno a lei, generando effetti simili a terremoti con tutta la devastazione che portano con sé. Nel corso del suo addestramento, il Primarca del Pacifico Settentrionale ha imparato a riconoscere la frequenza naturale dei sistemi che va a sollecitare, cosa che le permette di colpire con maggiore efficacia massimizzando i danni grazie all'effetto di risonanza che riesce a generare. Per quanto riguarda gli altri effetti, come la generazione di onde sonore e tutti gli effetti ad esse associati questa abilità va considerata a tutti gli effetti comparabile con l'abilità Suono.

    Vorrei anche inserire il mio teleport monouso:

    CITAZIONE
    Imperial Teleport Homer: Le armature Terminator degli Astartes sono equipaggiate con il meglio che la tecnologia atlantidea possa offrire, dalle potenti Crux Terminator ai letali Artigli Tempesta. Nessuno di questi artefatti è però popolare e amato come i fari di teletrasporto. Grazie ad essi gli Astartes sono in grado di lanciare letali attacchi in profondità, comparendo dietro le linee nemiche portando morte tra gli eretici che si oppongono alla gloria dell'Imperatore.
    Durante i suoi primi giorni come Primarca Saaleha ha ricevuto uno di questi antichi e preziosi dispositivi dal Cappellano Asmodai degli Angeli Oscuri, uno dei capitoli stanziati presso il Pacifico Settentrionale. Il semplice fatto che il temutissimo e feroce mastro interrogatore del Capitolo abbia visto qualcosa di speciale nella giovane Regina è tutt'ora visto come qualcosa di anomalo, considerando la freddezza con cui la Primarca è stata accolta dagli altri Angeli Oscuri. In termini di gioco il dispositivo di teletrasporto permette, una volta per combattimento, di evitare completamente un singolo attacco nemico come se il portatore fosse dotato dell'omonima abilità. Dopo l'uso la batteria del dispositivo necessità di ricaricarsi, rendendo il teleport homer utilizzabile una sola volta a duello.

    Per quanto riguarda Hypnos vorrei inserire il seguente secondo Bonus a Energia Nera (come previsto da Potere Divino) e che non avevo mai messo perché sono un cretino:

    CITAZIONE
    Dream a Little Dream of Me: Il potere di Hypnos sui mortali è sconfinato, poiché il confine tra sogno e realtà è labile e, innanzi al signore delle terre dormienti, nessuno può dirsi davvero al sicuro. Essere colpiti dalle energie oniriche di Hypnos, oltre a portare ad un progressivo senso di stanchezza che può portare la vittima ad addormentarsi in un sogno senza fine, ha un'effetto secondario molto pericoloso e subdolo. Ogni offensiva messa a segno dal Monarca Onirico, infatti, porta con se un dei frammenti dello Yumekai che si attaccheranno come un parassita all'anima della vittima. Ma mano che questi frammenti si accumulano l'anima del soggetto sarà progressivamente più esposta all'influenza di Malabruma che potrà provare ad esercitare su di essa lo stesso controllo che ha sul suo reame. In termini pratici, una volta messa a segno un'offensiva spirituale contro il suo bersaglio Hypnos potrà tentare di sovrapporre il suo volere a quello del bersaglio, cercando di comandarne i movimenti e influenzarne le azioni e, in caso di divario energetico sufficientemente elevato persino a sovrastarne la stessa volontà. Più volte si verrà colpiti dai poteri spirituali del signore dei sogni tanto più sarà difficile resistere al suo volere, perché il veleno onirico scorrerà in dosi sempre maggiori nell'anima del nemico che potrà, comunque difendersi con difese adeguate che saranno efficaci in base alla differenza energetica. In gdr, e previa approvazione del master, qualora si finisca vittime del potere di Hypnos l'effetto di possessione sarà permanente e il bersaglio diventerà a tutti gli effetti un servo di Malabruma, un sogno fisico che vive per compiacere il suo padrone.
  12. .
    SCENE II


    I
    l tempo è, per la scienza dei mortali, un concetto relativo. Nella scarsa comprensione che gli umani avevano delle regole su cui ruota l'opera di Phanes era qualcosa di stranamente vicino alla verità o, almeno ad una parte di essa. Il tempo era davvero relativo al luogo in cui ci si trovava e, negli infiniti meandri delle dimensioni spirituali, questo poteva scorrere tanto rapidamente quanto in maniera straordinariamente lenta, a seconda delle decisioni del loro signore. Lo Yumekai non faceva eccezione e, proprio per volere di Malabruma, il tempo nei reami del sogno si muoveva talvolta con estrema lentezza, così da dare ai sognatori il tempo sufficiente di vivere le proprie avventure oniriche. Un tributo che ogni notte nutriva il Monarca Onirico rendendolo giorno dopo giorno più vicino a tornare al suo pieno potere.

    Hypnos cominciò a setacciare quella massa informe di sogni, una misteriosa fusione di materiale psico-spirituale che si differenziava dall'usuale tela di cui si tessono i sogni. Qualcosa li aveva intaccati, come una fiamma che scioglie il colore su di una tela. Il primo sogno era un giorno di festa, forse un matrimonio, gioia e serenità per due vite che si uniscono. Qualcosa però stonava. Una bara era posta sull'altare e le risa erano vergate di lacrime per la scomparsa di una persona amata. Il piacere del dormire abbracciati con il proprio amore si mischiava alla dolore per una gamba che si spezzava.

    Cosa può aver fatto una cosa del genere? I sogni sopravvivono persino alle torture dei gironi infernali, alle più dolore torture. Niente dovrebbe poter intaccare sogni e incubi se non il mio potere. Eppure questa caotica cacofonia onirica dimostra che seppur non direttamente qualcuno è riuscito a danneggiare la mia opera. Inaccettabile.

    Scese più in profondità mentre la l'ambiente attorno a lui cominciava a mutare, trasformandosi assimilato dal materiale onirico ed entrando a far parte, seppur temporaneamente dello Yumekai. Oggetti casuali, provenienti dai sogni di altri ospiti delle terre dormienti cominciarono a comparire, fluttuando eterei e allo stesso tempo fisici. Li poteva quasi assaporare quei sogni fatti materia, un sapore dolce ma leggermente rancido, accompagnati da un odore di fiori e frutta appena caduta. Niente a che vedere con il sapore dei sogni di un Kaniamita che veleggia tra le galassie perdute di Butrian, ma comunque un delizioso concentrato di energia psicospirituale.

    Ci volle molto tempo prima di riuscire a ricomporre quel caos di immagini e sensazioni casuali, piccoli pezzi sparsi in tanti sogni diversi, fotogrammi inseriti fuori contesto, lampi nel mezzo di ricordi oramai sbiaditi che componevano il puzzle di un singolo luogo. Terso cielo azzurro che si stagliava su una terra brulla, ostile alla vita da ben prima che la fine dei tempi si abbattesse sul fragile impero costruito dagli uomini. Sapeva dove doveva andare, gli sarebbe bastato un singolo pensiero per raggiungerlo, saltando di sogno in sogno ma, quando abbandonò la connessione con ciò che rimaneva della sua cavia, si rese conto quelli che per lui erano stati minuti erano stati mesi nel mondo reale. Molte cose erano cambiate, battaglie erano state combattute e vinte, guerrieri erano caduti e scomparsi. Fece un passo nel vuoto e si teletrasportò verso la sua destinazione.



    kZBljWf

    narrato | parlato | pensato | parlato altri,

    WGukgv1
    KAMUI | Hypnos {Grado VIII}
    ENERGIA | Nera
    STATUS FISICO | Perfetto.
    STATUS MENTALE | Pronto alla lotta.
    STATUS ARS MAGNA | Perfetto.
    RIASSUNTO AZIONI |


    I move from dreamer to dreamer,
    ABILITA' |
    Master Illusionist
    Hypnos ha capacità illusorie assolute ed è in grado di plasmare miraggi di perfezione quasi assoluta. Le sue abilità da illusionista possono agire sia a livello ambientale, creando perfetti costrutti illusori in grado di coinvolgere molteplici sensi (creando ad esempio sensazioni tattili, sapori, odori) e in alcuni casi persino dolore fisico causato da una potente suggestione [Illusioni Ambientali]. In aggiunta Hypnos è in grado di attaccare in maniera diretta la mente dell'avversario, andando a colpirne il sistema nervoso. Questo tipo di illusione, per quanto meno estesa, risulta estremamente più efficace in quanto profondamente radicata nel subconscio del nemico (eventuali illusioni che simulano un danno fisico avranno maggiori possibilità di provocare un danno reale data la natura dell'attacco). Difese mentali adatte possono aiutare a discernere l'illusione dalla realtà e limitare i danni neurologici [Illusioni Mentali].

    Lord of all dreams
    Hypnos è l'assoluto padrone dello Yumekai, la dimensione onirica, che si staglia al di là dei piani eterei e dove tutti i sognatori si radunano quando il loro corpo cede al sonno. Lo Yumekai è una dimensione aliena e cangiante, in continua mutazione dove niente è ciò che sembra e sogni e incubi sono pericolose realtà. Al centro del piano c'è il grandioso palazzo di Hypnos, una mastodontica e labirintica struttura dove il signore del sonno e i suoi figli regnano sui loro domini seduti su giganteschi troni di giaietto.
    Il suo dominio sullo Yumekai conferisce al dio diverse capacità. La prima, e più pericolosa, è quella di forgiare attacchi che vanno ben oltre il piano fisico. I suoi colpi difatti divorano lentamente lo spirito nemico (come l'abilità spirito) ma senza provocare dolore o sofferenze. Al contrario ad offensiva il bersaglio vedrà le sue forze diminuire e i suoi sensi affievolirsi, mentre l'abbraccio del sonno si fa sempre più imponente. Qualora la povera vittima dovesse addormentarsi a causa di questa abilità la sua anima abbandonerebbe per sempre il suo corpo, finendo imprigionata nell'Yumekai, in un eterno sogno senza fine [only gdr. In combattimento l'effetto finale si limita ad una stanchezza tale da portare ad uno svenimento.].
    In aggiunta Hypnos può spostarsi a piacimento tra il piano materiale e la dimensione del sogno e, tramite apposite tecniche, può trasportare anche fisicamente suoi avversari nello Yumekai [vedi Sekishiki-mekai ha] spostando di fatto lo scontro nel suo regno. Quando si trova nello Yumekai le illusioni di Hypnos (ambientali, mentali e i sogni vividi) sono da considerasi come [Illusioni Straordinarie] ed è considerato sotto il costante effetto di levitazione, che gli permette di volare liberamente all'interno dl suo regno.
    Infine Hypnos è in grado di leggere i più reconditi sogni e desideri di chi gli si para davanti, conferendogli una limitata capacità di lettura mentale e spirituale. Grazie a questo potere è in grado persino di creare, in combinazione con le sue capacità illusorie, effetti di suggestione [simile all'abilità Charme ma con effetti e potenzialità molto ridotti].

    A thousand faces
    Hypnos è una creatura volubile ed eterea, influenzata dalla percezione che i sognatori hanno di lui. A differenza degli altri specter infatti il Lord del Sonno seppur disponendo di una vera forma, imprigionata al di là dello spazio e del tempo, non è in grado di assumerla nel piano materiale se non con un grande sfoggio di potere. In tutti gli altri casi Malabruma assume una moltitudine di maschere e aspetti, derivanti dalla percezione che i sognatori hanno avuto di lui nel corso dei millenni. Per questo motivo il dio onirico si presenterà ai suoi interlocutori in una miriade di forme, generate dalla loro percezione culturale o di specie di quest'ultimo (un gatto vedrà un grosso felino nero con gli occhi di stelle, un bambino un omino giallo che manovra una sabbia che fa addormentare e così via) o a seconda della volontà di Malabruma stesso. In combattimento questo forme potranno essere solamente umanoidi e sempre con una anatomia distinguibile. L'unica eccezione a questa regola è data da eventuali sogni vividi.

    from dream to dream,
    TECNICHE |



    hunting for what I need.
  13. .
    Nome Utente: Alek Seraf
    Link alla scheda: x
    Token Attuali: 62+2
    Token da Assegnare: 7 da duelli e fight test + 2 Total War Tournament + 1 premio woa
    Duello: Torneo senza link
    Cold Hearted - Edward Stark Vs Isaac Delgado[Concluso]
    White Noise - Edward Stark Vs Naima di Mephistopheles [Concluso]
    Total War Tournament - Edd Vs Dhawhyt [Concluso]
    Tiger and Wolves - Test per l'Energia Rossa per 'Azz [Concluso]
    Brutal Power - Test per Energia Rossa per Mizar[Concluso]
    ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ - Fight Test per Rafael [Concluso]
    Il Mago e il guerriero - Fight con Kuja [Concluso]
    WOA

    Edited by Aleksander Seraf - 13/2/2024, 22:04
  14. .
    IIWhen you move forward

    Arrivarono rapidamente al punto di schieramento. L'aviazione imperiale era famosa per la sua efficenza e il pilota assegnato al loro trasporto si dimostrò particolarmente abile nel volare attraverso gli stretti canyon sottomarini che li separavano dalla destinazione. Nonostante gli altri sembrassero sereni e rilassati, riusciva comunque a percepire la tensione nei loro volti e una malcelata paura nei loro sguardi. Era la stessa paura che provava lei, seppur celata molto meglio. Si rese conto che stava tormentando le unghie della mano destra, già corte e sfilacciate per oltre metà, e si affrettò a rinfilare il guanto rinforzato per evitare di continuare. Poi udì la voce del compagno al suo fianco risuonare nelle cuffie del casco.

    Andrà tutto bene. La prima missione è sempre così. Poi non fa meno paura, ma ti abitui. Tu stammi vicino, ti aiuterò, ok? Mi chiamo April.

    Aveva i capelli scuri, che si intravedevano appena al di sotto dell'elmo tattico, e due profondi occhi che sembravano quasi tendere al viola, probabilmente un effetto secondario del risveglio del suo cosmo. La guardava con affetto, quasi come se conoscesse troppo bene cosa stesse passando quel cadetto appena diventato soldato. Le pose una mano sulla spalla, cosa che permise a Saaleha di vedere lo stemma del 306° Aviotrasportato, l'élite delle forze Elysiane. Forse era stata inviata per tenerli d'occhio o semplicemente come assistenza al mezzo su cui erano imbarcati.

    C-ciao April, i-io sono Saaleha! O-ok ti starò vicino allora!

    Il Valkyrie toccò terra ed ebbero appena il tempo di slacciare le imbragature di sicurezza prima che Yardon cominciasse a urlare agli uomini di scendere e schierarsi in formazione a V comprendo il lato est del promontorio. Si trattava di una zona relativamente brulla, una dorsale scoscesa che si apriva ai due lati con due canyon, entrambi connessi alla grande valle centrale dove era atterrato il Valkyrie atlantideo. Erano state segnalate attività di alcuni branchi di corrotti, piccoli gruppi disorganizzati ma comunque pericolosi se lasciati prosperare. Una missione perfetta per permettere ai soldati meno esperti di farsi le ossa, consapevoli che presto o tardi le ondate più violente di cui era stata vittima quel settore sarebbero tornate inevitabilmente a presentarsi. Si chiedeva come mai i dispacci parlavano di una grossa concentrazione di corrotti in una singola area, ma probabilmente era qualcosa di cui si occupavano i primarchi. Suonava come qualcosa di cui si occupavano i primarchi.

    Resta concentrata dannazione. Non fantasticare, ricorda l'addestramento. Punta e spara. Muoviti in copertura. Punta e spara.

    La strategia d'ingaggio imperiale era semplice ed efficace, soprattutto contro gruppi di poche decine di elementi come quello. L'unità apriva il fuoco con i fucili laser da una posizione di vantaggio per attirare il nemico verso di sé, cominciando a fiaccarlo, per poi ingaggiarlo a distanza ravvicinata tramite l'uso del cosmo dei propri soldati. Se da una parte esponeva gli uomini a maggiori rischi, permetteva anche di ridurre i tempi d'ingaggio, requisito fondamentale per evitare di trovarsi circondati da un'orda famelica pronta a trasformarti nella propria cena. April le indicò dove posizionarsi e poi aprì il fuoco. Era brava e precisa, si spostava rapidamente sul campo di battaglia come un'angelo della morte, nulla a che vedere con gli altri membri della truppa. Saaleha inizialmente sembrava faticare a starle dietro, ma poi qualcosa scattò in lei. Vedeva i movimenti dei nemici e li comprendeva istintivamente, li leggeva come uno dei suoi avversari digitali. Il peso del corrotto si concentrava sulla gamba sinistra, uno scatto in quella direzione. Si mosse in quella opposta, scaricando il laser a distanza ravvicinata per poi estrarre una vibrolama che conficcò nella testa di un altro avversario. Come lo aveva visto? Era alle sue spalle, eppure sapeva perfettamente dove si trovava. Un altro nemico le si parò davanti, il laser che si surriscalda e le impedisce di sparare. Sarebbe dovuta andare nel panico, ma invece alzò la mano destra per rilasciare una piccola sfera di energia dorata che fece esplodere la bestia.

    Diavolo ragazzina, e tu saresti una recluta?

    Arrossì nel sentire April farle quel genere di complimento. Continuò a muoversi immaginandosi con un'armatura sacra indosso, una furiosa principessa che danza tra i flutti della battaglia distruggendo i nemici dell'impero, una strega degli abissi che guida le armate di Poseidone alla vittoria. Poi il ruggito, il gigantesco corrotto si fece strada squarciando un paio di quelli che in teoria erano suoi compagni. Percepì il panico nella voce del capitano, la preoccupazione per qualcosa che sapeva essere oltre la portata dei suoi uomini. Il fuoco si concentrò su di lui, ma le armi leggere non sembravano avere efficacia e più i secondi passavano, più il panico si spandeva nell'unità. Persino April esitò un istante quando se lo trovarono davanti, la grande ombra che li oscurava mentre un colossale artiglio si alzava per colpirla.

    Se vai avanti ne ottieni due!

    Si sentì piena di un calore quasi doloroso, le guance che scottavano mentre reagiva ad una velocità quasi inumana, dando un colpetto appena sufficiente a far cadere April fuori dalla portata del colpo del mostro. La mano artigliata squarciò il terreno mentre la bestia rivolgeva l'attenzione a una nuova e più succulenta preda.

    La spalla destra si sta alzando mentre il braccio sinistro indientreggia, un colpo dall'alto..

    Girò su se stessa facendo andare il colpo a vuoto, per poi saltare sul braccio teso del nemico e sfruttare lo slancio dato da quest'ultimo che si ritraeva. Saltò con una capriola alle spalle della bestia, dove rilasciò un poderoso pugno all'altezza del bacino, dove alcune placche ossee si intersecavano per permettere all'abominio di muoversi.

    Pugno, pugno, calcio, schiva, pugno. Rotola!

    Si ritrovò a parlare ad alta voce, elencando i propri colpi proprio come quando giocava davanti a uno schermo, replicando in larga parte una sua personalissima versione del move set di Oliver Ramirez. Ogni attacco era preciso e mirato a colpire una delle parti scoperte del mostro, sangue verde fluiva ogni qualvolta un pugno o una sfera di cosmo raggiungeva il bersaglio. Si stava per girare per ingaggiare un corrotto più piccolo quando diversi colpi di laser lo resero innocuo.

    VOGLIO FUOCO DI COPERTURA PER BOONMEE! Tenetele lontani quei bastardi mentre finisce quello grosso.

    Yardon e la squadra cominciarono a muoversi formando un perimetro attorno al commilitone, così da permettergli di combattere senza dover pensare ad altro che al suo grosso rivale, concentrandosi unicamente su di lui. Lo scambio di colpi era quasi surreale, vista la differenza di stazza tra il corrotto e l'atlantidea. Invece di accartocciarsi dopo l'impatto dei giganteschi artigli del mostro, Saaleha li deviava e contrattaccava con tutta la furia del mare in tempesta. Il tempo stesso sembrava scorrere in maniera diversa, tutto era rapido ma la fatica si accumulava rapidamente, il respiro si faceva affannoso.

    Durante una schivata, però, Saaleha mise un piede in fallo, aprendo la strada a un colpo rivolto alla sua testa. L'unità trattenne il fiato all'unisono, consapevole che non c'era modo di evitare quel tipo di attacco da quella posizione. Nessun soldato della Guardia avrebbe potuto fare qualcosa in quel momento, e persino un Astartes avrebbe dovuto solo sperare che l'armatura potenziata resistesse all'impatto. Chiusero gli occhi istintivamente e quando li riaprirono, videro Saaleha bloccare con le mani il colpo del nemico. Seppur con visibile sforzo, lo teneva fermo mentre le dita stringevano attorno al grosso artiglio. Vapore cominciò a sollevarsi dal corpo minuto della ragazzina mentre la presa si stringeva fino a frantumare le placche ossee del nemico, che ruggì dal dolore. Poi, ruotando il bacino mentre spingeva con le ginocchia, cominciò ad alzarsi, girando fino a trovarsi con il nemico alle spalle e le braccia all'indietro.

    Tecnica Speciale:
    MAGLIO DELL'IMPERATORE!!


    Con uno sforzo sovraumano sollevò il corrotto corazzato disegnando un arco ad una velocità assurda per poi schiantarlo al suolo a mo' di martello. L'impatto fu devastante; la testa del mostro esplose immediatamente mentre un cratere si allargava per alcuni metri. Il braccio si staccò all'altezza della spalla, i tendini e i muscoli, nettamente meno resistenti rispetto alla corazza, che si strapparono di netto lasciando l'arto mozzato nelle mani dell'atlantidea che, spinta all'indietro dallo slacio aveva percorso alcuni metri con il ginocchio a terra.

    Missione compiuta! Grazie per l'aiuto!

    Alzò il pollice verso i suoi compagni di squadra che la guardavano attoniti. Quella piccoletta, ora completamente ricoperta di sangue e viscere, aveva abbattuto un nemico che avrebbe impegnato una squadra di Tempestus per almeno un'ora, portandosi dietro almeno due o tre soldati d'elite prima di arrendersi ai loro fucili plasma e ai detonatori termici. Cominciarono a bisbigliare qualcosa, ma Saaleha faticava a sentirli. Tutto era ovattato e la testa le girava vorticosamente mentre la vista si appannava.

    S-signore, non mi s-sento bene.

    Tutto si fece buio.

    ****



    Aprì gli occhi a fatica. Una luce fredda e accecante le mordeva il viso. Cerco di muoversi, ma i muscoli le facevano male come dopo una delle marce che gli istruttori facevano fare ai nuovi cadetti. Ore e ore a correre con tutto l'equipaggiamento addosso, fino a sentire ogni singolo muscolo bruciare, e poi correre ancora. Si rese conto di essere nuda, distesa su quello che sembrava una branda, forse un letto. A coprirla, un lenzuolo sottile che le faceva sentire freddo, e alcune persone, troppo sfocate per capire di chi si trattasse, che parlottavano tra loro di qualcuno che aveva affrontato qualcosa da solo. Che stessero parlando di lei? Cercò di mettere a fuoco e provò a parlare, ma la gola era secca e non riuscì ad articolare niente di senso compiuto prima che tutti si zittissero, voltandosi verso la porta. Sgranò gli occhi, restando a bocca aperta quando finalmente riuscì a capire chi aveva davanti.


    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmi
    energia • Bianca
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente •
    mentalmente •
    riassunto azioni •

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche


  15. .
    IWhen you move forward

    La luce dello schermo illuminava il suo viso; i colori sfavillanti danzavano ritmici sulle pareti grigie della piccola stanza, accompagnati da musica elettronica intervallata dal rumore di colpi. Le esili dita olivastre si muovevano fluide sul pad, una sequenza ininterrotta di pressioni precise, con la sicurezza di chi sa esattamente cosa fare. Non era mai stata particolarmente brava in niente: non la migliore della classe, né la migliore negli sport o nel suo corso all'accademia. Nessuno ricordava mai il nome di Saaleha Boonmee per le sue imprese o per le sue qualità, ma tutti conoscevano xXThEWhITcHXx, la più forte giocatrice competitiva di "Super Primarch Warrior III: Titanic Storm". Nel mondo reale, la piccola atlantidea era una timida e impacciata perdente, ma quando impugnava un joypad, si trasformava in un'implacabile macchina da combattimento. Nessuno sapeva leggere le strategie degli altri giocatori come lei, nessuno era più veloce nel passare dalla difesa all'attacco, prevedendo quale sarebbe stata la mossa successiva dell'avversario. Era solo questione di tempo prima che la strega facesse la sua magia e, alla fine, tutti si trovassero a guardare l'ennesima sconfitta.

    Saaleha guardò soddisfatta lo schermo, una striscia di dieci vittorie consecutive, primo posto nel ranking assicurato e una mattinata davvero produttiva. Si stiracchiò come poteva nella piccola stanza assegnata alle reclute nel loro primo anno di servizio, in attesa di essere assegnati alle legioni dell'esercito, a cui sarebbero stati destinati per il resto delle loro vite. Una sistemazione sicuramente migliore della camerata dell'accademia, comoda per quanto spartana e dotata di diversi confort che rendevano le giornate più piacevoli. Questo almeno finché non si fermò ad osservare l'orologio.

    S-Sono già le 11???!!!

    L'adunata all'hangar era prevista alle 11:05, il che voleva dire che era già in un ritardo mostruoso. Gettò via la grossa felpa con lo stemma dell'accademia e indossò frettolosamente la divisa. Mentre si abbottonava la giacca, lasciò cadere lo sguardo sulla cicatrice che le percorreva il fianco, un ricordo dell'accademia e di come non bisogna mai abbassare la guardia. Il tessuto tattico era stato creato per vestire come una seconda pelle, ma impiegava alcune ore di utilizzo per essere realmente funzionale e all'inizio era duro ed estremamente scomodo. La corazza e l'elmetto non erano da meno, ma come veniva spiegato durante gli anni di accademia, erano anche i migliori amici di ogni soldato, la differenza tra la vita e la morte sul campo di battaglia. Afferrò il suo Triplex Pattern MK II, il fucile laser standard assegnato alle truppe d'assalto e ricognizione e, dopo aver recuperato un piccolo diario, spalancò la porta su cui aveva attaccato il suo poster delle LUCKY ★ 7 e cominciò a correre attraverso i corridoi che separavano i dormitori dall'hangar da dove sarebbe partito il suo trasporto. Non c'era tempo per sperare di raggiungere la squadra nell'hub centrale, con il decollo alle 11:15 avrebbe dovuto solo sperare di correre abbastanza veloce da intercettare la sua squadra prima che salisse sul Vulture che le era stato assegnato. Attraversò correndo le cucine, tagliando davanti la mensa ufficiali, una scorciatoia che le era stata insegnata da una delle poche reclute che le aveva rivolto la parola in quei primi giorni, ed arrivò affannata nel gigantesco Hangar 7 dove, probabilmente solo grazie a un grosso colpo di fortuna, intercettò la sua squadra che si apprestava a raggiungere il trasporto a loro assegnato. Quando notarono gli stemmi del IX Reggimento Aviotrasportato sul suo spallaccio, gli ultimi del gruppo rallentarono permettendole di unirsi alla squadra, non prima che il Caporale Yardon le ricordasse che i ritardi non erano ben visti nella Guardia Imperiale. Sentiva lo sguardo degli altri su di lei, un misto di curiosità e supponenza. La maggior parte di loro aveva molta più esperienza di lei e avere un cadetto nell'unità significava spesso e volentieri doversi esporre per evitare che ci lasciasse la pelle.

    S-Scusi s-ignore....n-non accadrà più s-signore!!!

    Cercò di darsi un tono quanto più marziale possibile, per quanto una ragazzina alta più di un metro e sessanta potesse trasmettere un senso di marzialità con quella folta chioma rossa a stento contenuta dal casco e i grandi occhioni azzurri fin troppo sinceri per qualcuno che poteva essere chiamato a dispensare morte in nome dell'Imperatore. In accademia si era sempre fatta valere, nonostante il fisico gracile seppur ben allenato, ma qui non si trattava più di simulazioni e allenamenti. Ma di una missione vera dove la vita dei suoi commilitoni era anche nelle sue mani. Non sapeva bene quali sarebbero stati i suoi compiti o cosa prevedeva la missione, sapeva solo che avrebbe dato il massimo.

    Chissà cosa pensano di me gli altri. Sicuramente mi consideranno una pigra incompentete che non sa neanche leggere un'orologio per arrivare puntuale al suo primo giorno di assegnazione.

    Il suo rimuginare fu interrotto dall'assordante rumore prodotto dai due F75-MV del loro Valkyrie, il trasporto truppe che li avrebbe portati nell'area di missione, qualunque essa fosse stata. Sulla fiancata del mezzo spiccava il simbolo della Legione Elysia, la cavalleria volante dell'Impero. Oltre a far parte delle forze assegnate al Primarca del Pacifico Settentrionale, gli Elysiani fornivano supporto a tutte le altre legioni sia dal punto di vista logistico che tramite supporto aereo, grazie ai loro Vulture e i Vendetta, permettendo alle forze di Poseidone di colpire in maniera rapida e letale. Lo spazio all'interno del veicolo era angusto, con sediolini schierati orizzontalmente, dotati di grosse imbracature di sicurezza e un supporto dove riporre le proprie armi. Si sedette al proprio posto guardando gli altri, indaffarati con le procedure pre-decollo e a conversare tra loro.

    Hai sentito della riunione dei Sette? Pare che qualcosa si stia muovendo sul fronte esterno, la corruzzione si fa sempre meno feroce nei suoi attacchi.

    I Sette. Da piccola aveva sempre sognato di essere una di loro, vestire una Scale e ergersi a baluardo degli indifesi e dei deboli in nome dell'Imperatore. Essere un eroe come Oliver Ramirez o Johanna Derham, un simbolo di pace e speranza. Ma i sogni erano finiti per scontrarsi con la realtà. Il suo cosmo era appena sufficiente a renderla adatta a essere un cadetto della Guardia Imperiale, a differenza della sua sorellina che invece fin da piccola aveva dimostrato grandi poteri psichici.

    Ma essere un'eroe significa combattere nonostante i propri limiti per un bene superiore, fare tutto ciò che si può senza pensare alla ricompensa. Magari un giorno avrebbe avuto l'onore di servire nella guardia di uno dei Sette, di combattere al loro fianco, ma per farlo doveva prima riuscire nelle piccole cose. Muoversi in avanti per ottenere esperienza, orgoglio e fiducia.

    Fu riportata alla realtà dalla voce dei suoi compagni d'arme, la loro voce che suonava all'unisono e a cui si accodò appena in tempo per evitare di far notare che fosse di nuovo persa nei suoi pensieri.

    G-Gloria all'Imperatore, g-gloria ai Sette!!

    Estrasse dalla tasca il suo piccolo diario e, dopo aver spostato l'elastico che lo teneva chiuso, ne sfogliò rapidamente le pagine fino ad arrivare a una piccola fotografia sbiadita. Sua madre, suo padre e sua sorella gliel'avevano inviata il primo giorno di accademia, quando si sentiva completamente persa e sola, per la prima volta lontana da casa. I volti sorridenti di quell'immagine riuscivano sempre a rassicurarla, a ricordarle per cosa combatteva. Per la gloria dell'Imperatore, di Atlantide e per proteggere chi amava. Per essere un Eroe.


    JPA1HNt

    narrato • p-parlato!!!pensato
    IT8EaPs
    nome • Saleeha Boonmi
    energia • Bianca
    scale • Seahorse [VI]
    casta • Cavalieri Imperiali di Atlantide
    fisicamente •
    mentalmente •
    riassunto azioni •

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche


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