MANUS-075

Anfi per Vanant

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    Non puoi muoverti. Questa è la prima cosa che comprendi.

    Non capisci se non puoi farlo perché bloccato o perché stordito. L'unica cosa che riesci a fare è pensare... e nemmeno quallo con particolare efficacia.

    L'ultima cosa che ricordi è la perfezione dell'Axis Mundi, dove Etere ha voluto che ti incarnassi al fine di contribuire all'assalto finale alla Corruzione.
    Ricordi che avresti voluto risvegliarti in un luogo specifico, ma la forma che indossi ora non è più la pura luce di un tempo. Ti è necessario computare un'immagine, dei significati, mentre una volta bastava la pura volontà.
    Sai solo che era un luogo di culto dove gli umani erano soliti richiamare il tuo nome in epoche ormai perdute.

    L'altra cosa di cui ti accorgi è che i sensi sono perduti. Non riesci a vedere e sentire, se non con estrema fatica.
    Forse è una condizione passeggera, ma è chiaro che devi innanzi tutto capire cosa ti è successo.




    3Am36Fn




    Benvenuto :yeye:
    Nella procedura di risveglio qualcosa è andato storto. Devi capire cosa è successo. La vista e gli altri sensi si riattivano lentamente, ti senti estremamente debole e fai fatica a espandere il tuo cosmo.
    Quando riapri gli occhi noti che ti trovi in una grande stanza di pietra, di quello che sembra un tempio antico.
    Sei straiato su un altare, ma particolari catene ti tengono imprigionato. Le catene sono catene che non appartengono all'epoca di costruzione del tempio.
    Sembrano corde metalliche che probabilmente sono il motivo per cui fai fatica ad espandere il tuo cosmo.

    Descrivimi cosa fai, come ti senti etc... . Se decidi di rompere le catene o fare qualche altra azione volta a liberarti, considerala condizionale.

    Buon addestramento!



     
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    I

    Zac. Un colpo sordo. E poi più nulla.

    I colori all'unisono girarono all'impazzata, prima di ricomporre i pezzi della realtà in una sensazione di nausea. Sentì un sussulto, dentro di sé, che lo scaraventò in un miscuglio caotico dove arrivarono pensieri sconnessi e immagini a cui fu costretto attingere. La prima cosa che accade fu il materializzarsi del ricordo di alcune battaglie, la luce e i colpi che affondava nella malvagità con cui entrava sempre in contatto. Ci fu un momento, breve e conciso, dove si vide come una stella cometa nel firmamento dei mortali: infondeva speranza e anche terpore a chi ne aveva bisogno. E poi lui scendeva, come un astro, per spezzare ogni cosa. Per combattere contro il male... Ma in tutto ciò qualcosa non quadrava.

    Egli ricordava di essere stato richiamato da Etere per reincarnarsi nel capitolo finale contro la corruzione. Sapeva che doveva trovarsi in un luogo specifico, nella sua grande forma, eppure si sentiva bloccato come in un corpo metallico. C'era qualcosa che lo definiva, che lo teneva fermo come in una morsa; forse era solo profonda confusione di chi, come lui, non era ancora abituato al respiro.

    I sensi poi lievemente tornarono, con il petto percosso da nuova linfa vitale, insieme alle sue due fessure adibite alla vista che si riaprirono: dove si trovava? L'aria che lo circondava era fredda e umida, esattamente come la superficie con cui il suo fondoschiena era strettamente in contatto. C'era oscurità, molta oscurità.
    Quello che riuscì a capire - con molta fatica - era di trovarsi in un luogo che sembrava un tempio antico dove gli umani della terra, in epoche ormai perdute, invocavano il suo nome. Fiamme ardevano ai lati, da strani focolari che davano una lieve percezione di luce in una stanza fatta di roccia.

    Si sentiva... non riuscì a definirlo. Forse debole. Non più nella vera forma di luce e potenza. Ma più di materia. La nausea torno a salire: solo quel pensiero mandava i suoi circuiti - o cosa fossero - completamente in caos, rendendolo ancora più confuso e perso, perché la sua essenza rigettava quella manifestazione. Capì che doveva essere andato storto: ma come?

    Isolando quelle sensazioni aliene, cercò di far prevalere il suo potere espandendo il cosmo da divinità delle stelle. Ma fu tutto inutile. Era spento, incatenato, con strane corde che cingevano il suo corpo sopra un altare come in un sacrificio. Sembravano a prima vista metalliche, non facente parti di quella stanza così vecchia. E lo bloccavano da qualsivoglia azione.

    Alzò allora il capo, per scorgere se fosse circondato da qualcosa o qualcuno. Ma i sensi erano ancora deboli e fiochi, e non vedeva ancora tutto nitidamente. L'unica cosa che poteva fare era seguire l'istinto: il corpo rispondeva bene ai comandi, si muoveva un minimo. Così anche se ancora debole, cercò di portare tutto il peso da un lato, sfruttando la sua ingente massa per cercare di spezzare quel vincolo metallico che lo stava legando. Per liberarsi o quantomeno per allentare la stretta.

    Provò a dare uno strattone forte. Poi un altro. Non c'era tempo.

    FISICO Debole.
    MENTE Confuso.
    STATUS GLORY Grado [IV] - Intatta
    RIASSUNTO AZIONI
    Non mi perdo in descrizioni varie, cerco subito di liberarmi.
    Vanant ✦ Eudaimōn ✦ Energia Blu
    ABILITÀ E TECNICHE
    Proto Plasmic [Resistenza Straordinaria]Una abilità imperativa per un Difensore quale Vanant. La sua struttura è stata forgiata dalla pressione divina e cosmica che gli ha conferito grande resistenza. Che sia danno fisico, mentale o spirituale egli potrà resistere ai più svariati stimoli e dolori con meno fatica del normale, permettendogli di rimanere in piedi contro duri colpi o portare a termine azioni in situazioni gravose.
    Cosmic Stellar [Cosmo Straordinario]La potenza prima di Vanant è il suo enorme cosmo, che gli conferisce la possibilità di poterlo utilizzare in grande quantità. I suoi attacchi avranno una potenza superiore al normale, potendoli sferrare sempre al culmine della propria energia con poco sforzo. Questo comporterà ad altrui un dispendio energetico elevato per difendersi e fronteggiare le sue offensive.
    Forma GigantescaIn casi di particolare necessità Vanant potrà ingrandire la propria forma raggiungendo la dimensione massima data dalla sua energia [80 metri] consentendogli di far fronte a situazioni o nemici ingenti senza perdere potenza e velocità.
    LuceForgiato da Phanes, Guardiano contro il male. Vanant ha il controllo completo di questo elemento potendolo utilizzare in forma aeriforme e solida, per azioni offensive e difensive nella creazione di raggi, forme e armi grezze. Potrà muoverle a piacere, come in controllo telecinetico, facendone seguire ogni tipo di comando e traiettoria con danni da ustione, bruciatura, perforazione e taglio. Infine potrà anche amplificare o dissipare la luce in ogni tipo di ambiente fisico, oltre che sfruttarne la rifrazione dei fotoni per potersi occultare visivamente (come chi dispone di Illusioni ma non con la stessa efficacia).
    Auric Star [Volo Perfetto]Disponendo di alcuni reattori dietro la schiena Vanant è in grado volare in ogni direzione con la semplice volontà, potendosi anche fermare in aria in qualsiasi momento. Senza fatica alcuna.
    TelepatiaHa la capacità di comunicare telepaticamente ad altri esseri viventi, con il semplice uso del pensiero.


    Edited by Anfi - 3/2/2024, 17:50
     
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    Quelle corde sembrano resistere ad ogni tuo sforzo di romperle, quasi che fossero in grado di assorbire la tua energia.
    La fatica e la frustrazione squarciano la nebbia della tua memoria e sprazzi di immagini balenano alla tua mente.
    Una bestia terribile, forse un corrotto, sta combattendo con te una battaglia mortale.

    Puoi ricordare chiaramente il dolore dei tuoi artigli che penetrano nel tuo corpo e del loro veleno che corre nella tua pura essenza.
    Che sia stata quella la causa della perdita dei sensi?

    Eppure ricordi la morte della creatura, non può essere stata lei a condurti lì.

    I secondi passano e senti la tua forza lentamente ritornare... ma percepisci altro.
    Entità viventi si stanno avvicinando. Sebrano scendere delle scale in lontanaza, forse richiamate dai tuoi lamenti o dal tuo risveglio.

    Devi fare in fretta, devi approfittare di questa ritrovata vitalità o non hai idea di cosa potrà succedere.




    3Am36Fn




    Ottimo, descrivi la battaglia con la bestia corrotta con totale libertà.
    Dopo di ché liberati in modo autoconclusivo dai lacci metallici, descrivendo come superi la loro capacità di assorbimento cosmico.
    Decidi come vuoi poi gestire chi sta arrivando, se cercando di nasconderti o andandogli incontro.
    A te :yeye:



     
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    II

    Continuò incessantemente a strattonare. Le corde erano più dure del previsto e ad ogni movimento risucchiavano la sua energia. Alla fine però qualcosa andò storto: si innervosì, facendo andare in tilt il suo sistema centrale e la forma materiale, che tese tutto l'ammasso metallico in una contrazione isometrica. I tendini e i muscoli non organici fumarono, le cavità dei visori si assottigliarono e un verso di frustrazione fuoriuscì mandandolo in stallo. Ricadde sulla fredda pietra, perdendo i sensi in un vorticare di immagini confusionarie. Perché non riusciva a liberarsi? Perché era lì?

    Nubi lo avvolsero nuovamente, librandolo oltre i piani dimensionali in una nuova visione. Una enorme e putrida creatura volteggiava nel buio mentre cercava di abbatterlo. Egli, avvinghiato a lui, cadeva come una stella portatrice di un morbo, illuminando lo spazio in bagliori e scie che si disperdevano. Sembrava che la lotta andasse avanti da tempo, allontanandosi e avvicinandosi ritmicamente.

    Vanant dopo aver ripreso equilibrio, si tenne qualche secondo nel proprio vorticare, assimilando tutta la potenza cosmica che avesse per rigettarsi nella picchiata. Ed esplodere. Fu di nuovo sulla creatura cominciando a percuoterla con estrema violenza. Un colpo dritto al centro, poi un altro di su quelle che dovevano essere le fauci. Schivò una bordata nera, ed infine rispose con un altro colpo che incise ancora più nelle interiora della bestia. Questa si spezzò, in un ululato, facendo fuoriuscire grottesche escrescenze e liquidi che macchiarono la luce di Vanant. Ma non ancora era finita. La luce lo avvolse con più brutalità, spingendolo più a fondo. Ancora, ancora di più. In una scarica di potenza per dare un doppio calcio in una acrobazia che sbalzò il corrotto su per il cielo.

    Vanant si frappose sotto di egli, vibrando di puro cosmo fotonico. Esplose in una supernova come le galassie che brillano nell'ultimo attimo prima del collasso, creando una linea sottile che partì fini a toccare la creatura. Questa poi si trasformò in una colonna che si espanse all'inverosimile, eradicando ogni cosa in un boato esplosivo. Ma la creatura era più dura del previsto... era pregna di corruzione.

    Si ritrovarono di nuovo uno a contatto con l'altro, mordendo, tagliando, spezzando come i più basilari degli istinti. Gli artigli provocavano un dolore indicibile, con il veleno che si infiltrava nel corpo e che veniva sputato dalle fauci. Ma resisteva. Forgiato prima delle unioni degli astri, nel collasso di corpi celesti e di enormi giganti rosse, egli non cedeva. Nella sua grande resistenza.

    Bam bam bam bam BAM i suoni si amplificavano, la materia si disperdeva. Velocemente con le ingenti braccia prese gli arti dell'abominio, e le spezzò con possanza tale da colorarsi di veleno che squagliò parte del proprio volto. Era fatto per distruggere, eradicare, purgere nella divina luce di Phanes. Quando non rimase che solo un pezzo di quelle membra corrotte, Vanant aveva già iniziato l'atto finale nel proprio cosmo straordinario, assumendo le stesse tonalità del sorgere di un sole. La luce lo avvolse un'ultima volta, lo ingrandì, e toccando l'apice del suo divino potere stellare scagliò un'onda di pura energia che divorò la bestia, distruggendola nella più antica delle essenze astrali.

    Fu uno spettacolo accecante, quasi come l'atto di un primigenio.

    D'altronde per la Stella dell'Ovest la lotta non era mai stata sinonimo di scontro o distruzione. Non era nemmeno imporre la propria essenza sugli altri. Era sempre stato seguire il flusso: il flusso delle leggi e dell'armonia che Ahura Mazda aveva creato e di cui lui era diretto figlio. Seguire il flusso del movimento, dopo il riposo statico, come i mortali nelle loro nobili e manuali azioni si dedicavano per risanare la mente e l'anima. Era armonia in ogni suo gesto, come la danza tra due esseri che si univano in un nuovo viaggio. Diventando respiro ed energia. Diventando un Guardiano nel principio di violenta legge contro il male.

    Si risvegliò successivamente con altri brevi sussulti, di nuovo in quella cripta buia, sdraiato ancora su quel maledettissimo altare. Perché continuava ad avere delle visioni? Perché era ancora lì? Quella creatura la ricordava, l'aveva affrontata. Eppure... non era stata lei. Ne era certo; doveva essere successo altro.

    Lesto sentì dei passi provenire dal corridoio davanti, dove qualcuno stava scendendo le scale. Forse i carcerieri o forse qualcuno che doveva essersi accorto del suo risveglio, essendo rimasto incosciente per chissà quanto tempo. Per fortuna il proprio sistema centrale era di nuovo funzionante - resettatatosi - così gli venne una idea: poteva provare a rompere le catene che lo bloccavano sovraccaricandole in qualche modo. Ovviamente c'era il rischio di un altro buco nell'acqua, ma non aveva altra scelta.

    Senza indugiare oltre espanse il cosmo, crepitò la pietra e provò a portarsi velocemente all'apice. Aumentando la propria energia, toccando il limite. Grugnì per resistere nonostante queste continuassero ad opporre una resistenza innaturale, ma non si arrese. Mantenne la scarica. E continuò.

    Erano sempre più vicini. Conscio del rischio diede un ultima spinta con tutto se stesso, rischiando un altro black-out. Ma questa volta riuscì a spezzare le insidiose costrizioni che caddero al suolo.

    Finalmente libero e provato si alzò barcollando; la confusione era ancora molto forte ma il corpo rispondeva bene. Si guardò allora intorno, vedendo enormi colonne ai lati insieme a dei piccoli loculi che sbucavano dalle pareti. Era davvero una grossa stanza. Poteva nascondersi certo, ma non voleva.

    Prese a massaggiarsi un polso senza distogliere lo sguardo dall'oscurità. Quello che voleva erano risposte chiare, e le voleva subito. Rischiando o no. Perché non era un mortale.

    Così scricchiolando i metalli inorganici delle braccia per scaldarsi, si addentrò verso il corridoio. Pronto a tutto. Cercando risposte.

    FISICO Tornato in forze.
    MENTE Tornato lucido.
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    RIASSUNTO AZIONI
    Alla fine decido di andargli incontro, sperando di spaventarli o incutergli timore.
    Vanant ✦ Eudaimōn ✦ Energia Blu
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    Proto Plasmic [Resistenza Straordinaria]Una abilità imperativa per un Difensore quale Vanant. La sua struttura è stata forgiata dalla pressione divina e cosmica che gli ha conferito grande resistenza. Che sia danno fisico, mentale o spirituale egli potrà resistere ai più svariati stimoli e dolori con meno fatica del normale, permettendogli di rimanere in piedi contro duri colpi o portare a termine azioni in situazioni gravose.
    Cosmic Stellar [Cosmo Straordinario]La potenza prima di Vanant è il suo enorme cosmo, che gli conferisce la possibilità di poterlo utilizzare in grande quantità. I suoi attacchi avranno una potenza superiore al normale, potendoli sferrare sempre al culmine della propria energia con poco sforzo. Questo comporterà ad altrui un dispendio energetico elevato per difendersi e fronteggiare le sue offensive.
    Forma GigantescaIn casi di particolare necessità Vanant potrà ingrandire la propria forma raggiungendo la dimensione massima data dalla sua energia [80 metri] consentendogli di far fronte a situazioni o nemici ingenti senza perdere potenza e velocità.
    LuceForgiato da Phanes, Guardiano contro il male. Vanant ha il controllo completo di questo elemento potendolo utilizzare in forma aeriforme e solida, per azioni offensive e difensive nella creazione di raggi, forme e armi grezze. Potrà muoverle a piacere, come in controllo telecinetico, facendone seguire ogni tipo di comando e traiettoria con danni da ustione, bruciatura, perforazione e taglio. Infine potrà anche amplificare o dissipare la luce in ogni tipo di ambiente fisico, oltre che sfruttarne la rifrazione dei fotoni per potersi occultare visivamente (come chi dispone di Illusioni ma non con la stessa efficacia).
    Auric Star [Volo Perfetto]Disponendo di alcuni reattori dietro la schiena Vanant è in grado volare in ogni direzione con la semplice volontà, potendosi anche fermare in aria in qualsiasi momento. Senza fatica alcuna.
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    Inoltrandoti nel buio corridoio inizi a riprendere il completo controllo delle tue percezioni e presto inizi a sentire una sensazione ributtante. Non riesci pienamente a descriverla a te stesso, ma è qualcosa di sicuramente sbagliato, che urta profondamente la tua natura.

    Guardandoti attorno noti che lungo il corridoio vi sono numerose porte blindate, evidentemente aggiunte da poco. Eppure noti già numerosi infossamenti del metallo, come se qualcosa dall'altra parte stesse cercando di uscire.
    Per ora, nessun rumore sembra provenire da quelle celle improvvisate... solo quella sensazione.

    Vieni interrotto nei tuoi pensieri da quattro uomini in nero, armati con strani fucili. Ti fissano attraverso i loro caschi integrali come se stessero attendendo qualcosa.
    Poi uno di loro mette una mano all'orecchio, annuisce e guida gli altri da dove sono venuti, lasciandoti solo.

    O così ti pare per qualche secondo...

    Senti il secco suono del metallo che scatta e due celle si aprono, proprio le due ai tuoi fianchi.

    Urla disumane iniziano ad alzarsi. Percepisci sorpresa, speranza, dolore... odio.
    Strisciando gli artigli al suolo vedi apparire mostri orribili, un'insieme caotico di carne. Percepisci l'aura della Corruzione, ma non sono completamente corrotti. Qualcosa impedisce il completamento del processo.

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    Sono quattro, due da un lato e due dall'altro.
    Ti studiano, come lupi storditi, dopo di ché si lanciano su ti te cercando di atterrarti e farti a pezzi.




    3Am36Fn




    I tizi di attaccano, come fossero in preda a Berserk. Considerali di energia verde, con artigli come arma e con agilità straordinaria. Sono in preda ad una furia terrificante.
    Se hai particolari domande mandami pure pm :yeye:
    A te :yeye:



     
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    III

    Continuò a far roteare il polso. Man mano che avanzava le sue sensazioni tornarono vivide, percependo sempre più austerità e forte disagio, come se ci fosse qualcosa di tremendamente sbagliato in quel posto. Pensò che era ancora troppo confuso per il sistema centrale riorganizzare tutti i dati che riceveva. La luce dei focolari formavano una leggera penombra più avanti, lasciando intravedere ai suoi lati delle strane porte metalliche incassate nella pietra. Avevano dei bozzi sulla superficie, come se qualcosa l'avesse colpita ripetutamente. Erano di fabbricatura recente, esattamente come le corde da cui si era liberato, e non sapeva spiegarsi il perché: qualunque cosa le avesse portate di certo non era per sua venerazione.

    Infine egli si fermò. I rumori dei passi erano svaniti, comunicando che la corsa di coloro che stavano giungendo dinanzi era terminata. Così finì di scricchiolarsi i polsi, e si preparò.

    Comparvero quattro esseri coperti di armatura nera. Umani, dall'aspetto smilzo, con strane armi che lo fissarono da sotto una specie di casco. Per nulla intimoriti. Egli gli guardò dall'alto, senza far trasparire incertezza, cercando di capire che ruolo avessero in tutto ciò. Muovendo le fessure dei visori e ricevendo vari dati, il sistema debutato alla comunicazione si azionò facendo scorrere migliai e migliai di circuiti che si attivarono. Adibiti a far uscire la sua voce. In domande.

    abrātu. Le sue parole giunsero tonanti e distorte, come se avessero bisogno di tempo per processare. Ma era un linguaggio sconosciuto, arcaico.

    Antwa min wnn! Non ricevette risposta alcuna, forse stava sbagliando. Processava in pochi secondi migliaia e migliaia di linguaggi di comunicazione usati negli universi. Ritrovare quello utile non sarebbe stato facile, anche se i terrestri erano comuni ai contatti con la sua stirpe. Poteva restringere di campo di ricerca, ma voleva risposte immediate sul perché fosse stato imprigionato. Modulò la risposta per renderla più bassa. E cambiò.

    Ib! ȝḫ-akh! Ne selezionò un'altra, probabilmente non stava funzionando. Agitò le mani per dare ancora più vigore alle parole, ma rimasero immobili. Prese allora a dare delle botte sul suo capo mentre continuava - probabilmente dove era sito il trasmettitore di traduzione - per "aiutare" a sintonizzare il linguaggio come se facesse le bizze.

    Asqueroso boludo! Viaggiava da linguaggi completamente sconosciuti, dialetti comuni, slang di ogni tipo fino a stili di comunicazione più recenti - deputati all'offesa verbale diretta - cercando di suscitare un qualche tipo di risposta. Uno degli uomini poi mise una mano sull'elmo, all'altezza del sistema uditivo, ricevendo un segnale probabilmente con qualcuno o qualcosa. Vanant proseguì sempre più frustrato, cercando di intercettare il sistema di traduzione corretto.

    Røvhul! Sacco di...! Il soldato poi annui come ad una trasmissione ricevuta, e si giro insieme ai commilitoni ritornando da dove era venuto. Ignorandolo completamente.

    di...latta!? Le parole gli morirono in gola, lasciando cadere le braccia ai lati, sconfortato; che il sistema non funzionasse? Non doveva averli spaventati - nonostante i due metri x cento potessero incutere timore - ma era strano che se ne fossero andati in quel modo.

    Stava per fermarli quando due porte metalliche si aprirono ai lati, facendo fuoriuscire aggiaccianti urla. In qualche millesimo di secondo l'aria si pervase di odio, riluttanza e dolore nauseante spegnendo quasi le poche fiammelle antistanti nel corridoio. Vanant si voltò lentamente con un movimento ponderato, guardando con la coda degli occhi cosa stesse accadendo. Ma già sapeva la risposta: prigioni.

    Uscirono dalle gabbie strisciando quattro essere amorfi, due da un lato e due da un altro, pervasi di secrezioni e carne putrescente emanando classico sentore di corruzione. Non erano esseri completi, erano bestie senzienti tenute lì dentro per chissà quale scopo. E senza indugiare si fermarono a fissarlo. Come fece anche lui.

    Si fissarono tutti e cinque per svariati secondi, confusi, in rigoroso silenzio come dei rimbambiti, in una scena imbarazzante. I simil corrotti poi presero la palla al balzo, si ridestarono spalancando le fauci e inondarono nuovamente il corridoio di versi agghiaccianti. E contraendo ogni cavità muscolare attaccarono Vanant in una furia senza controllo.

    I visori immediatamente guizzarono. Il cosmo eruttò dai metalli corporei. Mentre si gettavano con artigli e furia, Vanant contrattaccò accogliendo l'offensiva. Piegandosi. Come il fusto di un robusto albero o di uno sciame di meteore che ruotano come coda di una galassia, egli si piegò caricando l'arto destro.

    l

    Zampillò per un istante come una ipernova e liberò senza trattenersi un enorme deflagrazione cosmica scagliando il pugno a terra. Irradiò tutto il corridoio di immensa luce e cosmo mentre i loro artigli tagliavano il suo corpo, tuonando per distruggere pietra, metallo e carne con un solo colpo funesto. Usando anche la luce di cui era dententore, per squartare e perforare quelle aberrazione. Contro il male senza scopo, contro quella corruzione per cui era stato richiamato.

    E sopratutto contro coloro, lì dentro, che avevano osato profanare il suo sacro santuario.

    FISICO Tagli sugli avambracci e dorso.
    MENTE Concentrato.
    STATUS GLORY Grado [IV] - Intatta
    RIASSUNTO AZIONI
    Appena mi sono sopra attacco a mia volta mentre vengo ferito, scagliando un pugno terra per generare una esplosione cosmica+luce a tutta potenza [Contrattacco Cosmo Straordinario + Luce]
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    Cosmic Stellar [Cosmo Straordinario]La potenza prima di Vanant è il suo enorme cosmo, che gli conferisce la possibilità di poterlo utilizzare in grande quantità. I suoi attacchi avranno una potenza superiore al normale, potendoli sferrare sempre al culmine della propria energia con poco sforzo. Questo comporterà ad altrui un dispendio energetico elevato per difendersi e fronteggiare le sue offensive.
    Forma GigantescaIn casi di particolare necessità Vanant potrà ingrandire la propria forma raggiungendo la dimensione massima data dalla sua energia [80 metri] consentendogli di far fronte a situazioni o nemici ingenti senza perdere potenza e velocità.
    LuceForgiato da Phanes, Guardiano contro il male. Vanant ha il controllo completo di questo elemento potendolo utilizzare in forma aeriforme e solida, per azioni offensive e difensive nella creazione di raggi, forme e armi grezze. Potrà muoverle a piacere, come in controllo telecinetico, facendone seguire ogni tipo di comando e traiettoria con danni da ustione, bruciatura, perforazione e taglio. Infine potrà anche amplificare o dissipare la luce in ogni tipo di ambiente fisico, oltre che sfruttarne la rifrazione dei fotoni per potersi occultare visivamente (come chi dispone di Illusioni ma non con la stessa efficacia).
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    I tuoi assalitori vengono letteralmente annientati dal contrattacco. Per un breve istante puoi sentire la loro essenza liberarsi in un profondo senso di sollievo.
    La strada sembra libera, tuttavia ti accorgi presto che le ferite pulsano di una forza innaturale. Non è il Caos che ben conosci, ne l'opera blasfema degli Angeli Caduti.

    No, quella è la Corruzione, il virus innestato da Ponto nella vita stessa, nel tantativo di renderla immortale ed invincibile. Una pura creatura dell'Iperuranio come te è anatema per essa... così come essa è anatema per te.

    Senti un bruciore diffuso graffiarti l'anima e ti sovviene lo scontro con il Corrotto che ti ha portato a perdere i sensi. Quel dolore è niente rispetto a quello che provi ora, ma percepisci comunque il pericolo che esso rappresenta.
    Devi andarte in fretta e tornare all'Axis Mundi prima che avvenga l'irreparabile.

    Rumori metallici lontani ti discolgono da quel pensiero e ti invitano a rimanere all'erta. Chi erano quegli individui armati? Perché si sono ritirati? Controllavano loro quelle creature?

    Domande, solo domande ruotavano attorno all'unica certezza della necessaria purificazione di quell'area.

    Il percorso continua su per le scale, fino ad un ampio salone alla cui estremità vi è un'apertura ad arco. Di nuovo non vi sono apparenti difese.

    Appena sali l'ultimo gradino numerosi simboli iniziano a brillare. Li riconosci immediatamente, sono Sigilli Vincolanti che stanno cercando di imprigionarti nuovamente, indebolendo e annullando la tua emanazione cosmica.
    Riconosci le parole maledette dei Titani, le ricordi fin troppo bene avendo combattuto contro di loro per tempo immemore.
    Capisci però che non possono essere opera loro. Quei simboli sono variazioni apocrife, tramandate tra gli umani.
    Però ti è chiaro che chi ti ha tenuto prigioniero dispone di numerose risorse, sebbe i suoi scopi ti siano ancora ignoti...





    3Am36Fn




    Perfetto, fai fuori le bestiacce, continui e ti trovi in una stanza piena di sigilli. Questi sigilli cercando di vincolare la tua capacità di richiamare il cosmo.
    Considera che siano stati creati da un cavaliere del tuo stesso livello energetico.
    Descrivi il tutto, le tue considerazioni etc... e termina quando ti liberi dei sigilli (nel modo che preferisci, come fossi in un duello) e quando decidi cosa fare.
    A te :yeye:



     
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    Sfumature di mille colori tinsero quella fredda pietra che lo imprigionava. Venne percossa più volte da interminabile energia fotonica, che eruttò dalle sue membra per infine spegnersi e tornare nell'oscurità.

    Hm. Combat efficiency... Le sue parole, si levarono alla fine dell'assalto in una presa di coscienza.
    Vanant si rialzò vittorioso in piedi, sgranchendo come sempre i muscoli metallici. I visori emisero una breve analisi di dati tornando poi a far vedere l'ambiente: le porte erano state divelte, come la pietra spaccata dal terreno al soffitto, mentre i resti di quegli abomini erano stati cancellati dalla sua energia. Sentì un grosso sollievo per essersene liberato, ma sapeva che era solo temporaneo.

    Si tolse poi istintivamente la polvere dalle spalle con un gesto secco, e si inoltrò nel corridoio. Mentre riprendeva il cammino, si accorse di aver subito delle ferite che cominciarono a bruciare. Tagli sul corpo, non troppo profondi su braccia e schiena, che si fecero sentire in modo molto acuto. Più andava avanti e più le percepiva, con un effetto innaturale sulla sua essenza. Sapeva che non si trattava dell'energia caotica del caos, né di quella dei caduti. Era di qualcos'altro che quelle creature portavano.

    Un virus, un anatema creato da un antico male ribelle ch'era divenuto il fautore di creature che non dovevano esistere. Si appoggiò poi al muro con un braccio, allargando le cinque dita della mano quasi afferrando la superficie: purtroppo queste stavano portando anche frammenti di visioni, flash improvvisi che lo imposero di fermarsi, ridestando le immagini di quel maledetto corrotto sconfitto. Oscuro, demoniaco, infido.

    I colpi che aveva ricevuto da egli non erano nulla di paragonabile a quello che stava provando in quel momento, da quei simil-corrotti così piccoli che lo avevano ferito. Eppure si somigliavano; essere sulla terra evidentemente aveva i suoi svantaggi. Per questo doveva affrettarsi, doveva tornare il prima possibile nell'Axis Mundi o avrebbe potuto avere conseguenze peggiori.

    Continuò ad avanzare. Doveva arrivare alle scale che lo avrebbero portato fuori da quel profondo sotterraneo. Non vedeva molto su cosa lo circondasse, e non voleva continuare a brancolare nel buio che non sopportava. Egli era stato creato per essere luce. Così si ricoprì di una patina cosmica mista a fotoni, creando una illuminazione che lo avvolse per vedere più chiaramente. E riprese il cammino.

    Rumori metallici si frapposero nel suo peregrinare, alla comparsa di altre strane porte e deviazioni. Cosa avevano fatto quegli esseri umani al suo santuario? Perché avevano imprigionato quelle creature nelle segrete?
    Tanto, troppe domande giravano nella sua testa e nei suoi circuiti metallici. Di certo non poteva trovare una risposta adesso. L'unica cosa che sapeva era che doveva cancellare quel posto. Non lo avrebbe permesso di continuare ad esistere, non dopo essere stato profanato. Se doveva purificarlo, lo avrebbe distrutto pezzo per pezzo lui stesso. Senza remore.

    Arrivò alla fine dell'ampio corridoio, alzando il capo e notando qualcosa che saliva. Schioccò le dita creando una piccola sfera luminosa che direzionò per vedere cosa c'era.
    Iniziavano le lunghe scale. Fece salire la sfera su in cima per scorgere dove lo avrebbero condotto. Intravide una grossa sala con un ampio arco alla sua fine, forse un altro passaggio o meglio ancora un'uscita.

    Sembrava tutto stranamente tranquillo, ma probailmente era solo una sensazione dei radar ancora sfasati. Non aveva timore, o almeno, sperava che non ci fosse altro per cui averne volendo rimanere cauto.
    Prese allora senza indugiare a salire le scale di pietra viscide. Erano così sporche e umide, così vecchie che erano ricoperte perfino da strani vegetali; per fortuna alcune cose non erano cambiate dal tempo.

    Quando giunse in cima sbucando nel salone, accadde però quello che temeva. Glifi o Sigilli comparvero incastonati nella pietra, attivandosi come egli passò il varco. Presero ad illuminarsi per attaccarlo, per indebolirlo risucchiando e imprigionando la propria essenza cosmica come le corde affrontate poco prima. Vanant si piegò a terra, sorreggendosi come meglio potè mentre quella forza lo schiacciava inesorabilmente. Provo ad alzarsi mentre degrignava ogni centimetro del suo corpo per capire cosa fosse nello specifico. E vide un linguaggio che conosceva. Quello dei Titani.

    Sporchi e inutili Titani. Conosceva i loro poteri, le loro usanze. Gli aveva perfino affrontati migliai e migliai di secoli addietro nelle antiche guerre. Egli gli disprezzava profondamente per aver ucciso molti suoi fratelli, come ora quegli umani che stavano utilizzando quei simboli apocrifi per imprigionarlo. Tramandando un sapere distorto. Stava odiando con tutto se stesso coloro che gli stava giocando quello scherzo e che cercavano di tenerlo ancorato nella sua trasformazione. Di certo, sapevano molto bene chi fosse e che limiti avesse.

    Prese a dare forti pugni alla pietra per cercare di distruggere qualche sigillo, per poi brillare di nuovo con il suo straordinario e temibile potere per distruggerli nel proprio cosmo. Ansimando e piegato fece tremare ogni cosa, senza possibilità alcuna. I sigilli vincolanti erano molto potenti, quanto la sua forza che poteva sprigionare su quella terra, ma si spezzarono senza opporsi.

    Nessun mortale poteva imprigionarlo, nessun mortale aveva mai osato fare tanto. Chiunque ci fosse dietro lo avrebbe spezzato con le proprie mani. Atar aveva sempre guidato, ora come Etere, nella creazione di Ahura Mazda. Le regole erano chiare: il male, qualunque fosse stato, era da estirpare. Un male che non giocava per un equilibrio di autonomia, ma che giocava per prevalere sull'altro per i propri scopi.

    Ripresosi per lo sforzo fatto, egli si girò di scatto e diede un altro colpo forte al muro. Caricò il braccio in avanti e convogliò qui un enorme energia cosmica pregna di fotoni. La scaraventò con tutto se stesso verso le scale, verso le prigioni. E la fece esplodere.

    La vista si annebbiò, e un enorme boato si alzò per far crollare le segrete di quel luogo per non farle mai più tornare visibili. Per cancellarle per sempre. Aveva cominciato l'atto di purificazione: qualunque male si sarebbe opposto, avrebbe subito la stessa fine. Ora però, doveva avanzare verso l'arco.

    FISICO Tagli sugli avambracci e dorso. Ripreso dallo sforzo dei Sigilli.
    MENTE Un poco provato dalla corruzione e dai vincoli ma ripresosi.
    STATUS GLORY Grado [IV] - Intatta
    RIASSUNTO AZIONI
    Faccio esplodere i sigilli usando sempre il mio cosmo, per poi una volta ripreso cercare di far esplodere e distruggere il livello sottostante, volendo poi avanzare verso l'arco.
    Vanant ✦ Eudaimōn ✦ Energia Blu
    ABILITÀ E TECNICHE
    Proto Plasmic [Resistenza Straordinaria]Una abilità imperativa per un Difensore quale Vanant. La sua struttura è stata forgiata dalla pressione divina e cosmica che gli ha conferito grande resistenza. Che sia danno fisico, mentale o spirituale egli potrà resistere ai più svariati stimoli e dolori con meno fatica del normale, permettendogli di rimanere in piedi contro duri colpi o portare a termine azioni in situazioni gravose.
    Cosmic Stellar [Cosmo Straordinario]La potenza prima di Vanant è il suo enorme cosmo, che gli conferisce la possibilità di poterlo utilizzare in grande quantità. I suoi attacchi avranno una potenza superiore al normale, potendoli sferrare sempre al culmine della propria energia con poco sforzo. Questo comporterà ad altrui un dispendio energetico elevato per difendersi e fronteggiare le sue offensive.
    Forma GigantescaIn casi di particolare necessità Vanant potrà ingrandire la propria forma raggiungendo la dimensione massima data dalla sua energia [80 metri] consentendogli di far fronte a situazioni o nemici ingenti senza perdere potenza e velocità.
    LuceForgiato da Phanes, Guardiano contro il male. Vanant ha il controllo completo di questo elemento potendolo utilizzare in forma aeriforme e solida, per azioni offensive e difensive nella creazione di raggi, forme e armi grezze. Potrà muoverle a piacere, come in controllo telecinetico, facendone seguire ogni tipo di comando e traiettoria con danni da ustione, bruciatura, perforazione e taglio. Infine potrà anche amplificare o dissipare la luce in ogni tipo di ambiente fisico, oltre che sfruttarne la rifrazione dei fotoni per potersi occultare visivamente (come chi dispone di Illusioni ma non con la stessa efficacia).
    Auric Star [Volo Perfetto]Disponendo di alcuni reattori dietro la schiena Vanant è in grado volare in ogni direzione con la semplice volontà, potendosi anche fermare in aria in qualsiasi momento. Senza fatica alcuna.
    TelepatiaHa la capacità di comunicare telepaticamente ad altri esseri viventi, con il semplice uso del pensiero.
     
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    Il fragore di quella distruzione è assordante ma allo stesso tempo appagante.
    L'idea di seppellire sotto tutte quelle macerie l'orrore cui sei stato testimone ti riempie di gioia.
    Eppure percepisci subito qualcosa che spezza quella letizia. Lunghe crepe corrono sul terreno e sui muri che ti circondano, in una reazione a domino che sta facendo crollare ogni cosa.
    Mentre rapido ti affretti verso l'arcata, percepisci qualcona muoversi tra le fratture che si diramano ovunque. Non riesci a scorgerne i lineamenti a causa del disastro che si sta compiendo, ma appena metti piede nel salone oltre l'arcata, vedi alle tue spalle volare sulle rovine un nuovo abominio.

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    Per un fugace istante ti inganni pensando sia un tuo simile, ma l'essenza di Etere che è in lui non è che una goccia in un miscuglio blasfemo. E' una creatura che ha in sé natura umana e corrotta, tenute semparate da una minuscola scintilla divina.
    Non ricordi di aver assistito ad un'empietà simile da quando ti trovasti di fronte i primi Giganti.

    L'essere, dalle carni biancastre simili alla gomma, è sospeso fluttuante muovendo le ali più come ornamento che altro.
    Con uno scatto lancia gli artigli in avanti disegnano fendendi in aria.
    Da essi si compongono filamenti luminescenti che guizzano ovunque, tagliando le nubi di vapore sollevate dal crollo e le rocce che incontrano, come fossero burro.

    Dopo la prima artigliata innumerevoli altre seguono, coprendo quasi la visuale in una selva fittissima di laser taglienti, pronti ad abbattersi su di te.




    3Am36Fn




    Il bestio ha la tua energia.
    Noti sul suo petto una sorta di tatuaggio, con scritto MANUS-075.
    Ha un'estensione cosmica simile alla tua e la luce che domina è luce distruttiva, ha cioè una maggior capacità di distruggere ciò che tocca.
    Il salone in cui ti trovi non sembra avere aperture visibili, è molto grande e privo di illuminazione, a parte i vostri cosmi luminosi.
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    Fu un colpo potente. La luce si innalzò come una sacra colonna di un sacro anatema, cancellando l'oscurità pregna nell'ambiente circostante.
    Le prigioni dei sotterranei si illuminarono a giorno, venendo completamente distrutte tra roccia e sedimenti nella fragorosa esplosione provocata. Tutto ciò portò a far cadere pezzi di mura e di soffitto anche del piano superiore, designando crepe sul terreno che presero a collassare su se stesse. La purga era dunque cominciata, nella luce della creazione di Phanes. Questa sembrò così benefica che Vanant prese a ridere tra i suoi raggi senza controllo. Beandosene.

    La pietra intanto cadeva su di lui, colpendolo e ricoprendolo di fumi. Ma il suo cosmo era un barlume troppo forte da spegnere in quel momento. Lo avvolgeva e lo accompagnava soavemente dandogli una protezione innaturale, mentre si dirigeva verso l'arcata; il salone sarebbe stato il prossimo a crollare.

    Quando mise il piede in questo, però, la sua risata gioiosa si spense improvvisamente, percependo una presenza. Si girò lentamente assottigliando i visori degli occhi, in una tenue luce arancione che guizzò per inquadrare chi era arrivato.

    Apparve così come un'ombra misteriosa, una creatura forse figlia di Etere. La osservò senza muoversi, in mezzo a quel delirio senza controllo: era bianca, di una pelle quasi gommosa, che fluttuava con gli artigli avendo protuberanze a forma di ali.
    Il sentore che emetteva era sbagliato, una sensazione di marcio e blasfemia che gli mandava in sobbuglio tutto il sistema centrale. Che cos'era esattamente?

    Agitava gli artigli non emettendo suono, inglobando nelle fessure cave i fotoni dove dovevano esserci gli occhi e la bocca. Non riusciva a capire cosa fosse se un umano corrotto, una essenza caduta o altro. L'unica cosa che gli balzò all'attenzione era solo una scritta o un codice identificato inciso sul petto: Manus-075. Un antico essere?

    Gli tornarono in mente i Giganti creazione dei Titani, esperimenti venuti al mondo dai resti dei suoi fratelli distrutti. Aberrazioni genetiche, apocrife e sporche come i sigili dei loro figli, di quella realtà che con tanto ardore loro proteggevano. E che gli umani sembrava stessero portando allo sfacello.

    Il disgusto a quella vista fu così forte che, senza accorgersene, aveva serrato i pugni da far uscire il liquido violaceo che componeva il proprio corpo metallico. Era un qualcosa che non poteva concepire, ripugnante e blasfemo contro ogni principio per cui lottava; più di Angra Mainyu.

    Con uno scattò, poi, la creatura si mostrò ostile, lanciando gli artigli in avanti e disegnando solidi fendenti nell'aria. Luce fatta a filamenti venne creata irradiando e cancellando quella creata dal Guardiano. Queste erano pregne di una malvagità terribile, un potere distruttivo con cui facilmente avrebbe asportato parti del suo arché. Se li ritrovò addosso come dei laser fotonici, spazzando via il terreno e tagliando l'arcata, prima di puntare su di lui.

    Velocemente Vanant, per difendersi, plasmò dei rudimentali scudi di luce solida - sugli avambracci - proprio nel momento esatto in cui i colpi arrivarono. Si coprì con questi insieme al suo cosmo straordinario, resistendo alla maggior parte delle sferzate che lo colpirono; e capì che quella distruzione blasfema era potente quanto la sua.

    Gli ultimi lanciati poi frantumarono le difese, e senza accorgersene lo tagliarono profondamente sulla spalla sinistra, sparando in aria come un getto il proprio sangue. Il dolore che gli provocò fu immenso: per la prima volta dopo tanto vide violato il suo liquido divino, che volò mischiandosi nella polvere. Questi gli sporcarono i visori mentre, fermo della sua resistenza, emetteva un verso infuriato.

    kk

    Fucking cunt

    Era solo un ostacolo temporaneo per uscire di lì, pensò. Non voleva cambiare il piano, ci avrebbe messo poco a sconfiggerlo. Così di tutta risposta azionò velocemente i reattori dietro di sé, e partì a velocità massima volando contro la bestia. Prese a formare nelle mani una manciata di lame di luce che lanciò dritto per dritto contro gli arti e il corpo della creatura, per ferirla e tenerla impegnata. Successivamente caricò la gamba destra impregnandola di fotoni ai suoi estremi, e la sferrò sul petto della creatura non appena gli fu vicino.

    Con tutta la violenza che avesse. Come suo modo. Con lo scopo di spedirla nelle profondità dei sotterranei che crollavano, sperando nella sua veloce distruzione.

    FISICO Tagli sugli avambracci e dorso. Taglio profondo sulla spalla sinistra.
    MENTE Il colpo fa male ma resiste agevolemente.
    STATUS GLORY Grado [IV] - Graffiata
    RIASSUNTO AZIONI
    Mi difendo creando due scudi di luce sulle braccia, che poi vengono distrutti per la natura distruttiva. Vengo ferito alla spalla. Successivamente parto con l'abilità volo verso la bestia creando e lanciando una manciata di lame di luce, per distrarlo ed impegnarlo [Div + AD Luce + Cosmo Straordinario] per infine come gli arrivo addosso sferrare un potente calcio impresso di luce sul suo petto
    [AF Luce + Cosmo Straordinario]
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    Proto Plasmic [Resistenza Straordinaria]Una abilità imperativa per un Difensore quale Vanant. La sua struttura è stata forgiata dalla pressione divina e cosmica che gli ha conferito grande resistenza. Che sia danno fisico, mentale o spirituale egli potrà resistere ai più svariati stimoli e dolori con meno fatica del normale, permettendogli di rimanere in piedi contro duri colpi o portare a termine azioni in situazioni gravose.
    Cosmic Stellar [Cosmo Straordinario]La potenza prima di Vanant è il suo enorme cosmo, che gli conferisce la possibilità di poterlo utilizzare in grande quantità. I suoi attacchi avranno una potenza superiore al normale, potendoli sferrare sempre al culmine della propria energia con poco sforzo. Questo comporterà ad altrui un dispendio energetico elevato per difendersi e fronteggiare le sue offensive.
    Forma GigantescaIn casi di particolare necessità Vanant potrà ingrandire la propria forma raggiungendo la dimensione massima data dalla sua energia [80 metri] consentendogli di far fronte a situazioni o nemici ingenti senza perdere potenza e velocità.
    LuceForgiato da Phanes, Guardiano contro il male. Vanant ha il controllo completo di questo elemento potendolo utilizzare in forma aeriforme e solida, per azioni offensive e difensive nella creazione di raggi, forme e armi grezze. Potrà muoverle a piacere, come in controllo telecinetico, facendone seguire ogni tipo di comando e traiettoria con danni da ustione, bruciatura, perforazione e taglio. Infine potrà anche amplificare o dissipare la luce in ogni tipo di ambiente fisico, oltre che sfruttarne la rifrazione dei fotoni per potersi occultare visivamente (come chi dispone di Illusioni ma non con la stessa efficacia).
    Auric Star [Volo Perfetto]Disponendo di alcuni reattori dietro la schiena Vanant è in grado volare in ogni direzione con la semplice volontà, potendosi anche fermare in aria in qualsiasi momento. Senza fatica alcuna.
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    Edited by Anfi - 7/3/2024, 19:42
     
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    La creatura ignora completamente i dardi di luce, che impattano sulla sua pelle disgregandosi in un suono fastidiosissimo.
    Sembra voler accogliere in pieno il tuo attacco, salvo deviare all'ultimo istante scostandosi con un battito d'ali.
    Il calcio scivola sul suo petto posto in oblicuo, lasciando una profonda abrasione. La bestia non sembra accusare dolore mentre la sua strana carne viene lacerata, il suo obiettivo è solo distruggerti.
    Con le braccia fa per agguantarti la gamba in una morsa d'acciaio.
    Il suo intendo è quello di accompagnare il moto della tua gamba e schiantarti al suolo...




    3Am36Fn




    Ho inteso che il calcio fosse a martello non essendo descritto altro - a meno che non me ne sia accorto ed è possibile :ehsi:
    Cerca di prenderti la gamba e di usare la tua forza cinetica per spiaccicarti al suolo.
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    I colpi arrivarono disgregandosi in energia elettromagnetica, senza sortire effetto. La creatura non lì prese nemmeno in considerazione, forse immune o forse più resistente di quanto Vanant pensasse.

    Il Guardiano delle Stelle aveva avuto molta sfrontatezza in quell'assalto diretto, mostrando forza, sicurezza, caparbia senza limiti. Era il suo biglietto da visita dagli albori dei tempi di conquistatore regale, che non temeva nulla, che affrontava qualsiasi cosa a testa bassa per intimidire gli avversari. Seguendo fondamenta divine, fuori dalla concezione della realtà, che ancora albergavano nella purezza delle cose.
    Il calcio tirato poi sul petto dell'abominio impattò senza smuoverlo, creando una abrasione che sprizzo luce e fotoni in ogni dove, e lacerando la carne in una profonda ferita obliqua.

    Sentiva distruzione. Percepiva conflitto. La creatura la cercava. Era fatta per quello.

    Esattamente quanto la voleva lui, ma questa era diversa: era blasfema, dannosa, oscura, che voleva inserirsi come corruzione nella danza tra bene e male che non aveva mai fine. Con gli artigli aguzzi poi la bestia tentò di afferrargli la gamba in una morsa ferrea. L'espressione di Vanant si tramutò in sbigottimento quando lo prese e, grazie ancora al suo moto propulsivo, lo sbattè con tutta la forza al suolo.

    Egli colpì violentemente il terreno creando una grossa voragine - anche se aveva cercato di attutire lo schianto con un braccio. I visori e il capo ne risentirono dell'urto, con interferenze improvvise sul sistema visivo e sull'equilibrio. La pietra entrò quasi dentro i metalli duri, provocandogli escoriazioni e tubefazioni su tutto il fianco destro e il gomito. E in tutto ciò il tempio continuava a crollare, in una tomba silenziosa, ironicamente, la tomba del suo vecchio santuario.

    Successivamente diede un colpo di reni roteando la gamba libera, in una spazzata per liberarsi dalla morsa. Si aiutò con le braccia per rimettersi eretto, con il liquido divino che gli colava ancora fresco dalla spalla. E il suo sguardo tremò di rivalsa.

    Manus... Sussurrò impercettibilmente. Era un nome che gli risuonava in testa per chissà quale motivo, per qualcosa che non riusciva a spiegarsi.
    Vanant continuò a fissarlo, espandendo il cosmo ai limiti e sferzando come un vento in tempesta; forse doveva andarci più pesante. Aveva constato che anch'egli deteneva il potere della luce - anche se diversa - la controllava e poteva disfarla facilmente. In più sembrava avere una resistenza straordinaria simili alla sua, da rendere inoccui a prima vista le sue eventuali offensive. Ma non si sarebbe tirato indietro lì, in quel giorno di rinascita. Egli avrebbe continuato fino a che non ne sarebbe rimasto che cenere. Qualcosa dentro di sé lo imponeva, lo guidava nelle leggi auree disegnate da Ahura Mazda. Avrebbe trovato un modo al costo di utilizzare solo la sua incrollabile volontà.

    E così calò la mano. Evocò un potente tornado di luce ai piedi del nemico, misto di lame e fotoni, che avrebbe cercato di inglobarlo e perforarlo con la sua capacità straordinaria. Lo estese fin su al soffitto, con un diametro di 5 metri per dargli difficoltà ad uscirne, provocando un boato di aria smossa e di rumori elettrostatici.

    Con un balzo infine, riattivando di nuovo i reattori, si allontanò dalla creatura conseguentemente l'attacco, per guadagnare vantaggio tattico e per togliersi la confusione dell'impatto precedente: qualcosa si era insinuato nei suoi pensieri che non riusciva a distaccarsene, oltre alle precedenti domande.
    Era paura? timore? Non le aveva mai provate, non facevano parte della sua concezione immortale. Era sempre stato respiro, sussulto come quando si concludevano i moti dei pianeti nel cosmo. Ma adesso?

    Continuò a crollare tutto.

    FISICO Tagli sugli avambracci e dorso. Taglio profondo sulla spalla sinistra con perdita di sangue. Escoriazioni e tumefazioni sul fianco e gomito destro leggermente fratturato.
    MENTE Leggermente confuso.
    STATUS GLORY Grado [IV] - Ammaccata
    RIASSUNTO AZIONI
    Vengo preso alla sprovvista e mi becco l'attacco venendo sbattuto sul terreno. Dopodiché mi libero con una spazzata, e rimettendomi in piedi evoco un tornado di lame e luce del diametro di 5 metri, portato fin sopra al soffitto, per inglobare la bestia e provocargli danni da ustione, laceramento e perforazione [AF Luce + Cosmo Straordinario]. Infine mi allontano con un balzo dell'abilità Volo per riacquistare distanza. [Posizionamento]
    Vanant ✦ Eudaimōn ✦ Energia Blu
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    Proto Plasmic [Resistenza Straordinaria]Una abilità imperativa per un Difensore quale Vanant. La sua struttura è stata forgiata dalla pressione divina e cosmica che gli ha conferito grande resistenza. Che sia danno fisico, mentale o spirituale egli potrà resistere ai più svariati stimoli e dolori con meno fatica del normale, permettendogli di rimanere in piedi contro duri colpi o portare a termine azioni in situazioni gravose.
    Cosmic Stellar [Cosmo Straordinario]La potenza prima di Vanant è il suo enorme cosmo, che gli conferisce la possibilità di poterlo utilizzare in grande quantità. I suoi attacchi avranno una potenza superiore al normale, potendoli sferrare sempre al culmine della propria energia con poco sforzo. Questo comporterà ad altrui un dispendio energetico elevato per difendersi e fronteggiare le sue offensive.
    Forma GigantescaIn casi di particolare necessità Vanant potrà ingrandire la propria forma raggiungendo la dimensione massima data dalla sua energia [80 metri] consentendogli di far fronte a situazioni o nemici ingenti senza perdere potenza e velocità.
    LuceForgiato da Phanes, Guardiano contro il male. Vanant ha il controllo completo di questo elemento potendolo utilizzare in forma aeriforme e solida, per azioni offensive e difensive nella creazione di raggi, forme e armi grezze. Potrà muoverle a piacere, come in controllo telecinetico, facendone seguire ogni tipo di comando e traiettoria con danni da ustione, bruciatura, perforazione e taglio. Infine potrà anche amplificare o dissipare la luce in ogni tipo di ambiente fisico, oltre che sfruttarne la rifrazione dei fotoni per potersi occultare visivamente (come chi dispone di Illusioni ma non con la stessa efficacia).
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    La bestia non si lascia sfuggire l'opportunità di finirti una volta a terra, ma il vortice la coglie di sorpresa e la avvolge completamente, dandoti il tempo di creare una certa distanza di sicurezza.
    Il crollo della struttura viene accelerato dal vortice, che inizia a divorare i detriti che cadono su di lui. Vedi il celo, il cielo rosso del mondo corrotto, ma anche la libertà da quel luogo.

    I movimenti del turbine di luce si fanno più erratici, capisci immediatamente la il tuo avversario sta lottando per uscirne. Strali di luce pallida e corrotta fuoriescono a tratti dalle spire della tua tecnica, il cui moto si fa sempre più incerto... fino ad esplodere.

    La creatura è evidentemente ferita, le ali sono lacere e quello che sembra esser sangue cola copioso dalle ferite non ancora cauterizzate dal calore del tuo attacco.

    Sospeso a mezzaria attende qualche secondo, fissandoti come se fosse in attesa di qualcosa... o di qualcuno.
    Poi spalanca le fauci ed emette un urlo terrificante, che fa vibrare ciò che resta del tempio. Mentre i muri cadono noti delle strane costruzioni, una sorta di pali di metallo che si ripetono a distanza costante, come se circondassero il tempio. Non hai tempo di ragionare su di loro che il tuo avversario espande nuovamente il suo potere blasfemo.

    Centinaia di scintille lucenti si espandono dal suo corpo, danzando impazzite e riempiendo l'area dello scontro. Poi, i muscoli del mostro si contraggono per lo sforzo e da ognuna di queste scintille parte un raggio luminescente verso di te, pronto a perforarti e a farti a brandelli.




    3Am36Fn




    Gli hai fatto parecchio male ma è bello grosso ed arrabbiato :zizi:



     
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    Daimon
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    MANUS-075

    VII

    Indietreggiò volando e assecondando l'aria, per poi piegarsi ed afferrare il terreno lasciando un solco nella pietra fino a fermarsi. Il capo era irto in avanti. Teso, immobile, che fissava la creatura e la sua eventuale prossima mossa.

    Il tornado si estese come una colonna stellare, finendo di distruggere il soffitto e facendo crollare i muri. Tutto cadeva incessantemente, nascondendo perfino alla vista i due contendenti; era questione di momenti prima della fine. Il vortice aprì anche l'uscita da quel luogo, una voragine sopra i loro capi mostrando un cielo rosso scuro che si stagliò come salvezza di quel mondo. Un mondo pregno di corruzione, ma era l'uscita che cercava.

    La creatura inglobata dalla luce stava venendo ferita, non poteva fuggire e ne sentiva l'essenza cedere. Ma il turbine cominciò a mutare velocemente, frapponendo in intermezzi luce pallida e corrosiva, e lasciando ricomparire infine quell'abominio sospeso in aria, grondando liquidi vitali e brandelli della propria carne putrida. Pesantemente lacerata.

    Essa fissò dritto Vanant negli occhi, con odio e disprezzo per aver subito ciò. Ed il guardiano fece lo stesso, mentre il sangue divino della sua spalla aperta macchiava il terreno.

    La bestia stette stranamente in attesa, poi mutò e spalancò le fauci tendendo tendini e muscoli mascellari. Urlò a più non posso nel suo vero verso feroce, vibrando e disgregando la materia. Alti pali metallici sbucaroni dalle mura non più presenti, che circondavano il tempio come una specie di circolo o pentacolo costruito intorno. Vi era una gabbia?

    Non riuscì ad avere tempo per capire, che il nemico contrattaccò riempiendo l'aria di migliaiai di scintille lucenti proveniente dal proprio corpo. Si dislocarono tutte intorno a lui, come un cielo illuminato; voleva forse riservargli la stessa sorte che lui gli aveva imposto.

    Se avesse avuto una bocca Vanant avrebbe sorriso divertito a quella mossa. Ci voleva ben altro per metterlo in difficoltà in quei frangenti, con una mera copia dei suoi poteri. Era forgiato dove le stelle si imponevano contro forze oscure e vuote, dove la materia del cosmo non visibile veniva risucchiata e tramutata nella più pura oscurità ed oblio. Nulla poteva smuoverlo. Solo la sua imperativa decisione, la sua essenza immortale di conquistatore del bene.

    Esplose il cosmo come un razzo mentre i raggi dei globi partirono all'unisono come laser per lederlo. Si avvolse di una patina solida fatta di fotoni come difesa, attorniandosene il corpo per resistere.
    Erano perforanti e distruttivi, così concentrati che impattarono con gli scudi facendoli sussultare. E danneggiare; era potente. Cominciò ad avanzare circondato e colpito a più non posso in una pioggia distruttiva. Quando non resistettè più, la difesa andò giù e alcuni lo penetrarono alle gambe e al costato sinistro come una escavatrice che scavò nel metallo.

    Fuoriuscì sangue che gli sporcò il corpo, diventando furioso per essere stato di nuovo colpito fortemente. Ma la sua resistenza straordinaria era forte, che gli permise di ignorare il dolore e i danni, e continuare l'assalto arrivando sulla creatura.

    Quando fu su di lei, creò una sinuosa sfera ellittica composta di vari colori sulla mano destra, e la lancio ai piedi della creatura per accecarla e provocargli minimi danni: era pregna e densa. Voleva distrarla dalla prossima azione.

    Senza attendere partì in volo verso il buco aperto nel soffitto, spingendosi alla massima velocità raggiungibile dai reattori e opponendosi contro l'aria che lo percuoteva. Quando giunse fuori, si avvolse di cosmo diventando un grande punto luminoso, una stella che comparve nella volta celeste cremisi di corruzione e morte. Un forza per cancellare l'ombra che vi albergava, diventando luce della speranza.

    L'Aquila che planava dal cielo, così era chiamato dagli uomini.
    Si girò inquadrando il nemico sotto di egli, gonfiando il petto e brillando i visori del cosmo stellare che aveva mandato fuori dai calcoli per quanta energia stesse caricando. Era uno spettacolo della natura raro, fermo e sinuoso. Calmo e in controllo.

    Caricò il braccio portandolo a contrarsi vicino il tronco metallico, con il cosmo che tocco i picchi estremi. E tuonò con la sua voce squillante.

    Esiste solo una luce nell'universo, abrātu! Ed è quella che, tu, non avrai MAI! Scagliò il braccio in avanti lanciando un enorme raggio fotonico misto a puro cosmo, largo 50 metri. Si sospinse flettendo il bacino e portando in isometria tutto il corpo, aggiungendo anche l'altro braccio per aumentarne la grandezza e l'energia. L'onda lucente si diresse verso il santuario che crollava, con l'intento di inondare la creatura in una deflagrazione e calore immenso, asportando qualsiasi cosa nel raggio di 500 metri.

    Timore? Paura? No, non lì sentiva. Ora era solo energia. Calore. Era il suo corpo materiale che gli induceva quelle sensazioni. Erano sinapsi, messaggi di allarme che gli dicevano a cosa prestare attenzione. Erano i sensi, i sensi che ogni essere aveva. E che si erano, ora, risvegliati in lui, più vivo che mai.

    FISICO Tagli sugli avambracci e dorso. Taglio profondo sulla spalla sinistra con perdita di sangue. Escoriazioni e tumefazioni sul fianco e gomito destro leggermente fratturato. Ferito al costato e gamba sinistra.
    MENTE Determinato, resiste grazie alla Resistenza Straordinaria.
    STATUS GLORY Grado [IV] - Ammaccata
    RIASSUNTO AZIONI
    Mi ricopro di una patina solida di fotoni per resistere ai raggi. Alcune penetrano e mi perforano alla gamba e costato sinistro. La passiva Resistenza Straordinaria mi permette di resistere al dolore agevolmente e nei movimenti. Avanzo e appena sono su di lui lancio una sfera luminosa per farla esplodere ai suoi piedi per accecarlo [AS + AD] poi volo in alto con Volo e da qui gli lancio un enorme raggio fotonico largo 50 metri per cancellare lui e il tempio [AF Luce + Cosmo Straordinario].
    Vanant ✦ Eudaimōn ✦ Energia Blu
    ABILITÀ E TECNICHE
    Proto Plasmic [Resistenza Straordinaria]Una abilità imperativa per un Difensore quale Vanant. La sua struttura è stata forgiata dalla pressione divina e cosmica che gli ha conferito grande resistenza. Che sia danno fisico, mentale o spirituale egli potrà resistere ai più svariati stimoli e dolori con meno fatica del normale, permettendogli di rimanere in piedi contro duri colpi o portare a termine azioni in situazioni gravose.
    Cosmic Stellar [Cosmo Straordinario]La potenza prima di Vanant è il suo enorme cosmo, che gli conferisce la possibilità di poterlo utilizzare in grande quantità. I suoi attacchi avranno una potenza superiore al normale, potendoli sferrare sempre al culmine della propria energia con poco sforzo. Questo comporterà ad altrui un dispendio energetico elevato per difendersi e fronteggiare le sue offensive.
    Forma GigantescaIn casi di particolare necessità Vanant potrà ingrandire la propria forma raggiungendo la dimensione massima data dalla sua energia [80 metri] consentendogli di far fronte a situazioni o nemici ingenti senza perdere potenza e velocità.
    LuceForgiato da Phanes, Guardiano contro il male. Vanant ha il controllo completo di questo elemento potendolo utilizzare in forma aeriforme e solida, per azioni offensive e difensive nella creazione di raggi, forme e armi grezze. Potrà muoverle a piacere, come in controllo telecinetico, facendone seguire ogni tipo di comando e traiettoria con danni da ustione, bruciatura, perforazione e taglio. Infine potrà anche amplificare o dissipare la luce in ogni tipo di ambiente fisico, oltre che sfruttarne la rifrazione dei fotoni per potersi occultare visivamente (come chi dispone di Illusioni ma non con la stessa efficacia).
    Auric Star [Volo Perfetto]Disponendo di alcuni reattori dietro la schiena Vanant è in grado volare in ogni direzione con la semplice volontà, potendosi anche fermare in aria in qualsiasi momento. Senza fatica alcuna.
    TelepatiaHa la capacità di comunicare telepaticamente ad altri esseri viventi, con il semplice uso del pensiero.


    Edited by Anfi - 19/3/2024, 08:30
     
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    Sembra che nessuna strategia di diversione abbia successo con la creatura immonda, una tensione blasfema verso di te la muove, come se fosse stata creata apposta per contenere il tuo potere.
    Arretra voltando dall'esplosione di luce e subito spalanca le fauci in un grido terrificante. Migliaia di fotoni accorrono al suo richiamo ed una piccola sfera di luce tenue si forma a mezzo metro dalla sua bocca.
    Da essa erompe un raggio simile al tuo in dimensione e potere.

    Lo scontro tra le due forze genera un tremendo impatto che distrugge ciò che resta della struttura, mostrandoti per intero ciò che la circonda.
    Numerosi pali, simili ad antenne, cingono l'area, mentre un container con alcune finestre è appena fuori dallo strano perimetro.
    E' alla tua destra, e scorgi in esso delle figure indistinte, che all'impatto delle due forze iniziano a muoversi con frenesia. Solo una sembra stare ferma a fissare.

    Nel frattempo i due raggi sono fermi a mezzaria, guadagnando metri uno a scapito dell'altro, alternandosi il vantaggio. Se la tua energia erutta violenta facendo tramare ogni cosa, la sua egualmente vasta annienta dalla faccia della terra ogni detrito ed ogni particella della tua sacra luce.

    Per qualche interminabile istante sembra siate destinati ad uno scontro perenne, poi senti sfuggirti l'energia dalle mani e subito capisci che l'equilibrio è stato rotto.
    Le due energie si intrecciano e, uguali e contrarie, generano prima una tremenda implosione che attira ciò che resta delle rovine in sé, poi un'esplosione di luce che copre tutto di un bianco mortale...




    3Am36Fn




    Descrivimi la situazione e come gestisci il mega impatto :zizi:
    Quando ti riprendi i tuoi sensi sono ottenebrati, ma salvo qualche antenna la struttura esterna alle rovine sembra aver retto. Capisci che probabilmente è fatta del metallo in grado di assorbire parzialmente l'energia cosmica.
    Del tuo avversario non sembra esserci traccia.
    Dopo che hai descritto il tutto termina quando decidi cosa fare





    Edited by Gorthaur - 3/4/2024, 10:34
     
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