I Drow di Asgard

Gli Eredi delle Ombre

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    SAINT SEIYA FINAL - ARMAGEDDON
    Gli Elfi Scuri, I Drow

    L'ORIGINE


    Nel pieno della Ribellione, quando un gruppo di Elfi Alti prese d'assalto Svartálfaheimr per essere la punta della lancia degli Asi e Vani, furono accolti non da legioni su legioni di abomini bensì dal tiranno del mondo, il terribile WYRM JOLVINR.
    La schiera di Elfi non subì la piena forza della creatura, bensì vennero da lui ricevuti in quelle che erano apparentemente trattative riguardo alla sua resa, ma che si rivelarono essere il più sommo tra i suoi inganni; attorno a quelle anime lucenti intessé una rete di illusioni, menzogne e mezze verità, atte a convincere le sue ignare vittime del presunto torto che stavano subendo come "schiavi" dei loro creatori. Colui che poi sarebbe diventato il primo Re del popolo, forse per saziare la sua arroganza e sete di potere o forse perché davvero convinto dalle parole del WYRM, accettò l'accordo offerto da JOLVINR e rinnegò la luce che l'aveva generato; non più figli dello splendore, bensì fusi alle ombre oscure di Svartálfaheimr, divennero noti come i Druchii, il flagello dei Nove Regni, e si unirono dunque alla causa di Ymir.

    Nemmeno la sconfitta subita nella Ribellione fu sufficiente a temperare la malvagità di questa oscura genia, che abbracciò la propria dannazione con perverso fervore. Tuttavia non tutti gli Elfi lì presenti avevano accettato di buon grado l'accordo del WYRM: forse questi individui avevano intuito la vera natura e le menzogne dietro le promesse di JOLVINR, oppure in maniera più pragmatica avevano capito che il dominio ricevuto su Svartálfaheimr era un vuoto inganno per coprire l'influenza del WYRM stesso, che agiva da sovrano nascosto dietro i troni dei vari Re dei Druchi. Fatto sta che, dopo un certo periodo di tempo, delle anime coraggiose si opposero allo stato delle cose.
    Rinnegando sia l'autorità dei Re che quella del WYRM, questi ribelli implorarono il perdono di Freyr, loro signore e creatore, il quale, mosso a compassione dalle loro circostanze, offrì la sua pietà. Leggenda vuole che il Dio, al timone del suo vascello Skíðblaðnir, giunse in soccorso dei ribelli separando le ombre di Svartálfaheimr come una spada di luce; sulla sua nave accolse tutti coloro che cercavano una speranza di redenzione, fuggendo prima che i Druchi potessero fermarlo.
    Eppure, nonostante Freyr avesse compreso la sincerità delle intenzioni dei suoi figli rinnegati, questi erano stati irrimediabilmente corrotti dal rituale di JOLVINR: essi avevano pulsioni oscure e dovevano costantemente reprimere l'istinto di scatenare male e devastazione su chiunque li circondasse. Inevitabilmente la loro determinazione avrebbe ceduto.
    Il Dio dunque tentò di rimediare come possibile, e replicò il rituale che aveva compiuto insieme a Teia e Iperione e, sebbene cancellare completamente la corruzione che ormai li permeava fosse impossibile, riuscì a soffocarla risvegliando le loro sopite anime lucenti.
    Sebbene non immuni ai sussurri del male, non ne sarebbero stati consumati.

    I superstiti si rinominarono Drow, o Elfi Scuri nella loro lingua, e si ritirarono nelle profondità della terra. Infatti, sebbene Freyr avesse concesso loro perdono, la memoria delle atrocità commesse dai Druchi era ancora fresca nelle menti dei popoli di Asgard; vuoi per desiderio di essere lasciati soli, o anche per fare penitenza e redimersi dei propri errori, o anche per l'arroganza che era comunque propria della loro stirpe, trascorsero i millenni lontani dallo sguardo degli Asgardiani.
    In questo periodo vi furono molti Drow che cedettero alle oscure tentazioni che ancora li piagavano, infestando la superficie e tormentando chiunque in maniera non dissimile a quelli dei propri antenati, la distanza che c'era con il popolo sotterraneo contribuì a consolidare erroneamente, nell'immaginario collettivo, i Drow come esseri maligni e perversi alla pari dei loro cugini.

    Con l'avvento della Corruzione tuttavia l'isolamento non era più una possibilità percorribile. In un calvario che quasi sterminò l'interezza della razza, i Drow riuscirono a fuggire dai loro rifugi sotterranei per stabilirsi in tre città naniche abbandonate, in prossimità della superficie e tenute al sicuro da potenti incantesimi e costrutti runici.
    Ora gli Elfi Scuri, costretti a interagire con l'interezza dei popoli di Asgard, devono guadare millenni di equivoci e malintesi per muoversi vero un futuro in armonia con le altre razze.
    Non sempre senza incidenti.

    CARATTERISTICHE FISICHE E RETAGGIO DELLE PRIME OMBRE


    Come conseguenza del rituale compiuto da Freyr, sebbene non sia riuscito a purificarli totalmente, i Drow hanno caratteristiche che li contraddistinguono rispetto ad altri Elfi: in comune hanno l'altezza e le forme aggraziate e longilinee, dai tratti generalmente delicati e giovanili, e le loro classiche orecchie a punta. Differentemente dagli altri, il secondo rito cui sono stati sottoposti ha estratto la lordura delle ombre primeve verso l'esterno, macchiando la loro pelle e dando loro una colorazione distintiva: i Drow presentano colori che possono andare dal nero pece, viola o grigio molto scuri. I loro occhi vanno dal viola ametista, rosso rubino, bianco perla o blu glaciale, mentre i capelli sono generalmente bianchi o grigio cenere.
    Raramente può succedere che un Drow nasca portando i segni distintivi degli odiati Druchii: dunque pelle bianca e pallida con capelli e occhi del nero più oscuro. Questi tratti non hanno alcuna incidenza sulla personalità del Drow in questione, ma viene comunque visto come un segno di grande sventura e può portare a ostracismo sociale più o meno marcato.

    Ogni Drow deve combattere quotidianamente contro quello che, nella loro lingua, viene chiamato Olath Yorn: l'Oscura Volontà o Nero Destino. Questo altro non è che il retaggio delle ombre di Svartálfaheimr che sono incarnazione di male e perversione, sebbene la loro presa sull'individuo sia molto tenue è comunque presente; non è una vera e propria voce con personalità e moti emotivi quanto un istinto che ogni Drow ha di fare del male e comportarsi in maniera egoista e distruttiva in ogni situazione, anche quando non avrebbe una vera ragione per farlo. Un sussurro che porta con sé nefasti pensieri, una pulsione che l'Elfo Scuro deve ignorare con tutte le sue forze.
    Molti nel corso della storia non ci sono riusciti, cadendo preda dei loro più basici istinti e contribuendo a solidificare l'immagine che i Drow hanno e che ora devono infrangere.

    Retaggio delle Prime Ombre: tutti i Drow possono richiamare a sé un brandello di questa eredità oscura, entrando in sintonia con le ombre che compongono l'essenza più profonda della propria anima, e assumendo una forma che può essere parzialmente o totalmente fatta di Tenebra.
    (Esempi: X, X)

    NOTE: si specifica che in gioco la forma della Prima Ombra è equiparabile alla vera forma che è presente in altre caste, con le stesse regole e limitazioni. Non conferisce alcun tipo di bonus in combattimento.


    STRUTTURA SOCIALE


    Comprensibilmente, in una società in cui ognuno è piagato da sussurri e pensieri malvagi, nel corso dei millenni per mantenere l'ordine e non devolvere in becera anarchia si è rivelato necessario creare strutture di comando che perfino ad Asgard, luogo dove le leggi sono notoriamente dure e spietate, potrebbero essere definite draconiane; anche il minimo errore o sospetto di star seguendo sentieri malvagi e distruttivi può portare a severe conseguenze, se l'accusa dovesse rivelarsi vera. Potenti cabale di ammaliatori e divinatori si assicurano della veridicità di ogni imputazione.
    I Drow vivono vite estremamente regimentate, venendo indotti a svolgere le mansioni più disparate fin dalla tenera età allo scopo di forgiarne il carattere e temperare gli impulsi più oscuri. A ogni bambino viene insegnato a leggere, scrivere, fondamenti di magia e soprattutto la storia del proprio popolo nel fermo ammonimento a non ripetere gli errori del passato; religiosamente i Drow venerano Freyr e i Vani in generale più di altre divinità, ma viene lasciata piena libertà di culto di rivolgere preghiere anche agli Asi. Venerare divinità oscure o malvage è comprensibilmente proibito.

    La società Drow si basa su un principio di continua competizione, dove ogni elfo deve dimostrare di meritare i propri privilegi dando prova, all'atto pratico, di essere degno delle sua alta stazione: un fabbro deve produrre sempre le migliori armi, un mago usare gli incantesimi più potenti, un guerriero deve restare sempre all'apice della forma.
    In altre culture questo porterebbe a becere degenerazioni (e raramente capita che queste inimicizie sfocino in omicidi o sordidi affari), ma i Drow hanno sviluppato una mentalità composta da salutari rivalità che lasciano entrambe le parti più ricche e abili, oltre che trovare il costante impegno e sforzo di miglioramento un buono sfogo per i propri pensieri oscuri. Chi cade può sempre recuperare i propri privilegi, se dovesse dimostrare di meritarseli.
    Questo sistema, da molti definito brutale e spietato, permette a ogni parte della società di scorrere come una macchina ben oliata che produce il meglio del meglio.

    Prima dell'Armageddon i Drow erano governati da consigli di matriarche, tuttavia l'apocalisse ha essenzialmente cancellato ogni precedente struttura di potere. L'attuale Re dei Drow è Audratil Lysa'ddra, soprannominato il Re Stregone, un potente mago e sacerdote di Freyr che, tramite le divinazioni e la guida del suo signore, ha condotto ciò che resta della sua razza al sicuro.

    Attualmente i Drow sono stati quasi sterminati dal cataclisma, esistendo in numeri estremamente ridotti, cosa che costringe generali e strateghi a fare pesantemente ricorso a costrutti, automi runici, creature evocate e a tattiche di guerriglia. Ogni perdita è sanguinosa, sebbene abbiano la tecnologia e le competenze per rispondere a ogni minaccia semplicemente non hanno i numeri per sopravvivere, anche per questo una razza un tempo così orgogliosa ora deve mettere da parte le proprie rimostranze per ricucire rapporti e lavorare insieme ad altri popoli.
    La cooperazione non è sempre facile, dopotutto i Drow stessi non sono esattamente il popolo più avvicinabile e ci sono dei preconcetti che difficilmente potranno essere superati interamente, eppure molti eroi sono sorti dai loro ranghi, contribuendo a far annoverare gli Elfi Scuri tra i difensori di Asgard al fianco di tutte le altre razze.
    • Nuova Menzoberrazan: la prima delle tre città occupate dai Drow e quella che è diventata la capitale economica del Regno. La sua vicinanza alla superfice la rende un perfetto luogo di scambio ove può svolgersi commercio e ricevere dignitari da altri regni.

    • Unne: la città di mezzo, seggio del potere del Re Stregone e capitale ufficiale dove risiede il suo palazzo. Lì vengono ricevuti ospiti di grande riguardo dai suoi alti dignitari, o da Sua Altezza in persona, e prese le decisioni che danno forma al futuro della specie.

    • Baereghel: città di frontiera, ultimo avamposto civilizzato costantemente preso d'assedio da orde infinite di mostri che infestano il sottosuolo. L'aria è densa e inquinata dal fumo di forge runiche che sono costantemente attive per produrre nuove armi e automi per tenere il passo con l'ondata del male.


    TEMI DEI DROW


    • Competizione: a ogni Drow viene insegnato a primeggiare nel proprio campo fin dalla tenera età, ed è una mentalità che difficilmente riescono a scrollarsi di dosso quando interagiscono con altre razze meno avvezze alle loro vie. Tuttavia, sebbene possano mostrare debolezza solo ai propri più cari amici, ciò rende un Drow un assoluto luminare nel campo che ha prescelto.

    • Sconfiggere i propri Demoni: tutti i Drow combattono costantemente contro l'istinto di fare del male ad altri. Questo, invece che renderli più deboli e suscettibili alla tentazione, li ha invece fortificati e resi bastioni di giustizia e resistenza davanti alle promesse più oscure.

    • Combattere Insieme: più di ogni altra razza, i Drow capiscono il valore della collaborazione e del lavorare insieme ad altri per raggiungere obiettivi. Che sia una rivalità amichevole o un'amicizia, gli Elfi Scuri sono fedeli ai propri affetti e feroci nel proteggerli.


     
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