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“” – Pensato
<<>> – Parlato
“La situazione si fà sempre più stramba e straniante” pensò Arios non appena la sensazione di ‘essere’ tornò a farsi sentire.
Eppure la cosa non era finita.
Non era tornato dalle due donne nell’accampamento ma era in un non-luogo non diverso da quello in cui si trovava poco prima quando era privo dei sensi.
Solo che ora lui sentiva di essere di nuovo completo a livello di sensazioni.
E questo lo rendeva ancora più confuso.
Che fosse rimasto sempre in quel posto solo che prima non poteva percepire nulla?
Caldo e freddo insieme.
Buio e luce.
Suono e silenzio.
Come se i suoi sensi stessero resettandosi e faticassero a ritrovare il giusto posizionamento.
Respirò a fondo.
Il suo cosmo continuava ad avvolgerlo in quella fiamma, anche se ora la percepiva diversa.
“Forse prima, privato dei sensi, lo percepivo in modo diverso” pensò confuso “Forse è sempre stato così”
Ma la cosa importante è che fosse ancora presente.
Solo in quel momento percepì e poi vide “la cosa”.
Quell’essere terribile per un momento lo pietrificò, più per lo stupore che per la paura.
Sembrava sbucato da un incubo ma, sicuramente, se era reale, doveva essere letale.
L’essere lo osservò e lo guardò avviandosi verso di lui, lento ed inesorabile.
“Come il destino” si ritrovò a pensare Arios.
Eppure lui non aveva mai creduto nel destino, non gli piaceva pensare che qualcuno o qualcosa avesse già deciso tutta la sua vita e lui non avesse voce in capitolo.
L’essere teneva in mano qualcosa… qualcuno…
Mentre si avvicinava Arios perse di vista la creatura, tutto intento a cercare di capire chi fosse il malcapitato tra le sue mani.
Trasalì.
Era lui il prigioniero nelle mani di quel mostro.
Arios ebbe un momento di straneamento ma si riprese subito.
E capì che quello che il mostro teneva nelle zampe era lui stesso… o per meglio dire il lui stesso che gli aveva consigliato l’odio. Il suo io carico di livore e dolore.
“La legge del contrappasso” pensò il ragazzo ma non riuscì a sorridere della cosa.
Mentre il mostro era quasi su di lui Arios piantò bene i piedi a terra.
La fuga non era un’opzione.
<<ehi tu brutto muso!>> gli urlò contro <<lascia subito quella mia parte!>> sorrise a pensare a cosa stava dicendo <<anche se forse si meriterebbe di stare tra le tue grinfie, visto che mi voleva far cadere nell’odio e nella rabbia, non posso permettere che tu gli faccia del male, perchè è comunque parte di me… e comunque non lascerei il mio peggior nemico nelle tue grinfie!>> sentì una strana sicurezza pervaderlo <<lascialo o dovrai vedertela con me!>>
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Re Re Regrowth
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Non un suono.
Non una parola.
Eppure percepisce la sensazione di vivo terrore che si irradia da quell'essere.
Ti osserva, poi osserva il corpo del tuo altro io, poi di nuovo te.
Alterna lo sguardo fra i "te" per diversi secondi.
Alza il braccio innalzando l'altro te all'altezza del suo viso bestiale, mentre noti con orrore come le articolazioni di quel corpo sembrino seguire dinamiche fisiche innaturali, il collo girato di più di 60°.
Di nuovo alterna lo sguardo fra il "te" cosciente ed il "te" immoto, sorride.
Le sue fauci scoperte sono orribili a vedersi, con denti sanguinolenti, marci ed aguzzi.
Con un unico gesto Ruota il braccio e cerca di colpirti con il corpo immobile che, seguendo il moto rotatorio, si torce e si stira ancora di più, mentre fischiando per l'attrito con l'aria si abbatte in direzione del tuo petto.
Apre la bocca il mostro ed una luce nera compare dalla profondità della sua gola.CITAZIONEMaster Corner:
Botte time, primo round.
Introduciamo il combattimento,
Per riassunto:
Il mostro tenta di menarti con il suo giocattolo che è un corpo uguale a te, usandolo come una clava disarticolata e menando un fendente orizzontale mirando al petto.
Ripassa le regole del combattimento:
Considerati Energia Gialla per questo combattimento e vediamo cosa fai
Come poteri ha Fuoco ed Illusioni Mentali
Buon Lavoro.. -
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Sin dal primo momento in cui aveva visto l’essere ed aveva deciso di intervenire Arios aveva cercato di pensare ad una strategia.
Non gli era mai piaciuto affrontare qualcosa che non conosceva ad occhi chiusi e non gli era mai piaciuto buttarsi a capofitto in un combattimento senza prima pianificare le sue mosse.
Certo nei combattimenti pianificare non era mai cosa buona, visto che le dinamiche stesse del conflitto cambiavano i parametri ogni istante, ma una strategia di approccio era qualcosa che aveva sempre cercato.
Mentre il mostro si era avvicinato, Arios non si era allontanato ostentando sicurezza e “sfidandolo”, nel mentre si era preparato alla sua mossa sperando di poter reagire in tempo. Sentiva il suo Cosmo ardere come mai prima, come se anche quella parte di lui sapesse che stava per combattere e quasi bramasse lo scontro.
Certo che vedersi attaccato con il suo stesso corpo era qualcosa che non si aspettava.
Era proprio questo “il bello” dei combattimenti, non importa quanto ti prepari prima, quasi sempre si resta sorpresi.
Ma comunque l’essere attaccato era parte della sua strategia.
Quando l’essere ruotò il braccio per colpirlo con il suo stesso corpo, Arios balzò all’indietro per evitare il fendente. Ma comunque non tanto quanto avrebbe potuto, perché non voleva allontanarsi più di tanto, il contatto di sguardi con la creatura gli serviva e, visto che non era sicuro che i suoi poteri mentali potessero funzionare contro quel mostro, magari da distanza ravvicinata poteva avere maggior forza.
Come conseguenza il suo corpo, usato come arma, fischiò contro di lui. Le mani e le dita, allungate in maniera innaturale gli colpirono di striscio il petto, strappando i vestiti e lasciandogli delle dolorose scudisciate rosse sulla pelle. Per il colpo quasi perse l’equilibrio ma riuscì ad atterrare e fissò negli occhi il mostro.
Si concentrò sugli occhi della creatura, espandendo il suo cosmo come un raggio verso di essi e sperando che il suo potere di Illusione funzionasse con un essere del genere.
La sua idea era quella di impiantare nella mente della creatura l’illusione di essere stato colpito in pieno e sbalzato a diversi metri di distanza per approfittarne e portarsi alle sue spalle.
Per questo in qualche modo si era fatto colpire, sperava che l’impatto, percepito dalle braccia della creatura, rafforzasse l’illusione che stava provando ad usare.
Il dolore ed i segni erano solo uno spiacevole danno collaterale della sua strategia.CITAZIONEHo ripassato le regole e spero di non aver sbagliato niente.
Mi piace che Arios sia riflessivo e prima di attaccare si cerchi di creare un'opportunità. -
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Re Re Regrowth
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Indietreggia il mostro spaesato, mentre il corpo uguale al tuo viene trascinato per alcuni metri.
Rabbia. Riesci a percepire la sua rabbia che si manifesta nel cosmo.
Riesci a percepire il suo cosmo che si inebria ed al contempo di immette nella sua rabbia.
Un circolo continuo.
Il mostro ti guarda con occhi ridotti a fessure color del sangue.
Le vene del collo si ingrossano e pulsano e quando spalanca le fauci tre fila di zanne acuminate si stagliano nelle sua doppia bocca.
Un grido, belluino e primordiale, prorompe da quella bestia e riverbera nell'aria, si abbatte su di te come un maglio invisibile.
Uno spostamento d'aria percepibile, nulla di più.
Ma è con orrore che vedi l'essere afferrare il corpo uguale al tuo con entrambe le zampe artigliate, serrandole in prossimità della caviglia e del polso del lato destro.
Improvvisamente nelle stesse articolazioni percepisci stilettate di dolore, come se stessero venendo tirate via, strappate.
Cosa significa tutto ciò? Cosa fare?CITAZIONEMaster Corner:
Botte time, Secondo Round.
Per comodità di lettura è consigliabile inserire a fine post un piccolo schemino riassuntivo semplice, metto un esempio veloce:
Status Fisico: computo delle ferite et simili - stress fisico in genere
Status Psicologico: Condizione mentale (soprattutto in caso di illusioni subite)
Status Armatura: (nel tuo caso non hai - ancora - la cloth
Riassunto azioni: rapido riassunto
Ti riporto in spoiler un post di combattimento che uso io per la mia dolce e simpatica SanyettaSPOILER (clicca per visualizzare)I WILL DEFEND THE EMPIRE UNTIL THE LAST BREATH, EVEN IF THE KINGDOM OF CHAOS WAS EMPTIED AND ALL ITS ARMIES WERE AGAINST ME. IF THE DARK GODS IN PERSON WALKED ON THIS WORLD, I WOULD RAISE MY COSMOS AND BAR THEM. AS THE EMPEROR'S BRIDE, I CAN NOT DO LESS. THE ABSENCE OF FAITH IS THE MARK OF THE WEAK. THE ABSENCE OF FAITH IS THE MARK OF THE HERETIC. THE ABSENCE OF FAITH IS THE MARK OF DAMNATION. ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ►Blood on IceDuello - Chapter 3
Superficie
Canada
Kitimat
Stavolta sapeva cosa aspettarsi... almeno in parte.
Il bisogno imperante, impulso esterno impiantatole nella mente dall'odioso nemico, di restare ferma ed impotente attecchì comunque nella mente e fece inizialmente presa sulla volontà e sul corpo della Regina Artica.
La sfera glaciale perse velocità di rotazione e collassò su se stessa, ricadendo sul corpo in armatura dorata pur lasciandola asciutta.
Ma le difese psichiche della Ridente risposero all'offensiva nemica, ed Aynas stessa parve come strappare filamenti di falsa realtà che inviluppavano il corpo di Sanya.
La Sterminatrice di Dinastie quindi mosse con degli archi ascendenti le braccia, con le dita indice e medio ben distese a delineò nell'aria a lei immediatamente prospicente due sottili raggi di cosmo che solidificarono in due dischi di ghiaccio affilato che presero a girare come frese lacerando il terreno mentre un filo di acqua correva a velocità maggiore lungo lo stesso filo, generando una vera e propria sega molecolare ad acqua pressurizzata e ghiaccio.
Sega che intercetto le fiamme infernali che le venivano sparate contro da veri e propri condotti dimensionali.
Il contatto tra gli elementi generò un fischio di intensità atroce mentre acqua e ghiaccio sublimava cambiando stato in vapore.
La difesa affrettata però ebbe parziale successo in quanto seppur deviate in parte, le fiamme avvolsero la figura dorata avvampata del suo carminio brumoso cosmo.
Percepì come la sua stessa padronanza cosmica venisse grattata lacerata ed asportata in parte, ed in risposta a questo fenomeno Sanya fece ardere ancora più il suo cosmo. La pressione energetica fratturò il terreno creando un'affossamento circolare ampio una trentina di metri e profondo almeno cinque.
Il calore delle fiamme esacerbò lo stato d'animo della bambina nel corpo di giovane donna, alimentando in un circuito perpetuo le fiamme della sua stessa ira.
non lasciò che il calore l'opprimesse. Gli sfiati della Scale ruggirono emanando volute di vapore che si mischiò a quello generato dalla sega pressurizzata che si era frapposta all'offensiva del Vampiro di Hades delineò la figura della Primarca.
Il cielo si tinse dei colori dell'aurora boreale mentre ogni singola molecola di umidità presente nell'aria prese forma semisolida, avviluppando l'intero campo di battaglia di uno strato di rugiada che immediatamente dopo brinò.
Particelle di ghiaccio in sospensione e posate su qualsiasi superficie fisica presero ad irrorare immagini psichiche di Sanya, di tentacoli, di occhi distorti che scrutavano da oltre la realtà, di Aynas che rideva con una bocca più larga del suo stesso viso, una Sanya che presentava la bocca al posto della fronte, con denti aguzzi simili a zanne di uno squalo.
La forma fisica della Primarca invece venne illuminata da un costrutto cosmico che si palesò delineandosi in delicati arabeschi di fronte al suo viso, l'immagine di un tracciato cosmico ricoprì la figura eterea di quella fattispecie di H.U.D. mentre finalmente la figura stessa del kraken veniva rilasciata: il cangiante spettacolo della spaventosa maestosità di Yorith si palesò alle spalle della giovane, avviluppandola con tentacoli di cosmo mentre l'ammasso cosmico fluiva attraverso l'HUD dorato, concentrandosi ed intensificandosi mentre si arrampicava sul braccio destro della biondina, proteso verso l'avversario.
Rilasciò il colpo principe del Kraken, il principio dell'essenza dal Tempo di Mestore, l'inizio della carneficina nel nome nome dell'Imperatore, la sanzione ultima della pace glaciale atlantidea.[
]
E tutto il potenziale distruttivo costituito da Cosmo grezzo, acqua ghiaccio e la massa di detriti che il vuoto conseguente lo spostamento d'aria risucchiò venne catapultato alla massima potenza possibile di Sanya verso il mostro avernale.
Il canto dell'Aurora Boreale si sarebbe quindi infranto contro il cielo mentre avvolgendosi nel suo stesso cosmo, la Primarca si catapultò anch'essa verso il nemico, in modo da chiudere la misura il più possibile.
narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altriNOME ● Sanya Beršanskaja
ENERGIA ● Viola
CASTA ● Cavalieri Imperiali di Poseidone
SCALE ● Kraken - Grado [VI]
FISICAMENTE ● Costole incrinate, fiato spezzato, danni da ustione su braccia, spalle e petto (livello 2 ).
MENTALMENTE ● Cerca di riprendersi dall'assalto mentale subito (livello 2 ).
STATUS SCALE ● Incrinature all'altezza del petto e della schiena - danni da caloe ssulle braccia e spalle- Indossata - Configurazione da battaglia (livello 2 )
RIASSUNTO AZIONI ●
Sanya tenta una difesa rallentata dall'imperativo psichico del vampiro: crea due seghe di ghiaccio ed acqua con l'intento di separare le fiamme che comunque impattano sebbene smorzate nella loro potenza. Il vapore generato viene usato da Sanya per generare dei dummy target psionici [Diversivo].
Attraverso il suo cosmo e la sua padronanza elementale avviluppa tutto il campo di battaglia di acqua e ghiaccio, solidificando le particelle di umidità presenti nell'aria con l'intento di rallentare Vampiro ed usandole come veicolo per il bombardamento psichico [Attacco Debole]
Spara quindi a a piena potenza un'Aurora Boreale in faccia al simpatico avversario [Attacco Forte]
Si catapulta subito dietro la massa di cosmo, acqua ghiaccio e detriti per chiudere le distanze e tentare un ingaggio a corto raggio- c.a.c.ABILITÀ ●
Sangue di Yorith
Supremazia di Yorith (Cosmo Straordinario)
La Mano Nera (Illusioni Mentali)
Telepatia
TECNICHE ●
[SPOILER]Северное сияние (Severnoye siyaniye)
Aurora Borealis
Tecnica Principe e maggiormente caratteristica del Primarca del Kraken. Signore Atlantideo delle Energie Fredde, Il Primarca dapprima alza le braccia al cielo, unendo le mani a foggia di bocca mostruosa per concentrare nella piccola alcova così ricavata una enorme quantità di Cosmo compresso avvolgendolo poi con acqua da cui è possibile intravedere sottili strati di ghiaccio.
Il Cosmo della Regina Artica splende quindi dei colori della vera aurora boreale aumentando di intensità, mentre di fronte alla giovane regina si forma un cerchio cosmico attraverso il quale Sanya convoglia e concentra le energie (●) cosmiche. Nel momento in cui abbassa le mani, puntandole verso il cerchio cosmico un figura costituita di pura energia dorata, raffigurante un mostro marino (●) si genera alle spalle di Sanya per poi proiettarsi contro i nemici fissati attraverso lo schema del cerchio cosmico; una volta fuori dal cerchio una gigantesca ondata di Cosmo compresso multicolore avvolto nel ghiaccio e nell'acqua tenterà di impattare contro i nemici. Il colpo si dividerà in caso di bersagli multipli, fissati dalla Primarca attraverso il cerchio.
Variante: Sanya può ridurre l'area d'impatto ed il numero di bersagli aumentando proporzionalmente il potere distruttivo e perforante della tecnica. (●)
NOTE ●
Eccomi, per farmi perdonare il ritardo ti posto come regalino di Pasqua
YOU HAVE COMMITTED THE ULTIMATE HERESY. NOT ONLY HAVE YOU TURNED YOUR BACK ON THE EMPEROR AND STEPPED FROM HIS LIGHT, YOU HAVE PROFANED HIS NAME AND ALMOST DESTROYED EVERYTHING HE HAS STRIVEN TO BUILD. YOU HAVE PERVERTED AND TWISTED THE PATH HE HAS LAID FOR MANKIND TO TREAD. AS YOUR OWN DECREES HAVE STATED, THERE CAN BE NO MERCY FOR SUCH A CRIMINAL. I RENOUNCE YOUR LORDSHIP, YOU WALK IN THE DARKNESS AND CANNOT BE ALLOWED TO LIVE. YOUR SENTENCE HAS BEEN LONG OVERDUE AND NOW IT IS TIME ◄◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ FOR YOU TO DIE.Layout by ~S i x ter - un Infinito Grazie
ccvbn[/SPOILER]
Introduciamo il combattimento,
Per riassunto:
Vedi il mostro scuotere la testa un paio di volte, come confuso, ruggisce verso di te e, afferrato il corpo che sembra il tuo a due mani, prendendo gamba sinistra e braccio destro, inizia a tirare come a volerli strappare.
Di riflesso percepisci un dolore immane alle giunture del tuo vero corpo, sembra come se volessero slogarsi e, svellandosi dagli incavi, disarticolarsi per poi strapparsi via con muscoli, legamenti sistema circolatorio e pelle.
Stai rischiando di venir strappato a metà.
Cosa fare?
Buon Lavoro.. -
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La reazione del mostro lo colse di sorpresa.
A quanto pare le sue illusioni non funzionavano su di una creatura come quella.
Ora percepiva il cosmo di quel mostro, non avrebbe mai pensato che anche una creatura come quella potesse avere un cosmo, ma se era vero che tutti siamo formati di atomi, allora è vero che tutti, in modo consapevole o no possiamo manipolare ed usare il nostro cosmo.
Sentì il ruggito della creatura su di lui poi la vide iniziare a torcere il corpo del suo speculare.
Ma stavolta, con sorpresa, vide che l’effetto posto su quel corpo inanimato si rifletteva in qualche modo sul suo stesso corpo.
Qualcosa si accese nella mente di Arios, una piccola lampadina, ma era solo una teoria.
Però una teoria che lui voleva provare.
Ignorando il più possibile il dolore iniziò a correre attorno alla creatura cercando di mantenere una distanza costante di un paio di metri da essa.
Poi tese le braccia verso il mostro concentrando il proprio cosmo sui pugni, fino a farli ardere come se fossero infuocati. Sempre continuando a correre e cercando di ignorare il dolore, sparò due proiettili di fuoco contro la creatura, mirando a petto e volto sperando di colpirla.
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NOME: Arios Deran
ENERGIA: Gialla
CASTA: Per ora nessuna, futuro Saint di Atena
CLOTH: Vestiti
FISICAMENTE: graffi e lividi a scudisciate sul petto.
MENTALMENTE: normale.
STATUS CLOTH: abiti strappati sul petto.
RIASSUNTO AZIONI:
Arios dopo aver tentato di usare Canto della Fenice senza riuscire nel suo scopo, si muove lateralmente per restare fuori “tiro” della creatura e gli spara contro due proiettili di fuoco (uno per mano) con Artiglio della Fenice.
Tecniche:
Artiglio della Fenice
[tecnica offensiva elementale]
- Gittata: 70 metri
Singolo Bersaglio.
Concentrando il proprio cosmo è in grado di infiammare i propri pugni prima di colpire un avversario. Protendendo il braccio in avanti ha anche la possibilità di proiettare il fuoco sotto forma di proiettili infuocati (piccole sfere infuocate).
A livelli di Energia maggiori sarà in grado di dare forma alle sfere trasformandole in piccoli uccelli infuocati.
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Re Re Regrowth
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Gli strali ardenti saettarono nell'aria mentre la mera azione della differenza di potenziale e di temperatura rendeva percepibile l'arroventarsi dell'aria mediante il riverbero di un suono simile ad un fischio come quello duna locomotiva a vapore.
I due proiettili, in rapida successione, impattarono quindi contro il petto belluino del mostro che venne sospinto indietro di tre passi a causa della orza d'impatto.
Il mostro ruggì con forza, battendo con ira il pugno sinistro contro il terreno, frantumando quel non spazio onirico.
Poi sollevò il braccio destro, con il corpo identico al tuo, scagliandotelo contro con tutta la sua forza.
Un nuovo genere di fischio riverberò nell'aere.CITAZIONEMaster Corner:
Botte time, terzo round.
Riassunto azioni:
Il mostro accusa il colpo, si arrabbia e dopo una dimostrazione di forza scaglia il tuo corpo contro di te.
Ricorda l'effetto che la sua presa sul corpo aveva su di te, come se fosse una bambola voodoo.
Cosa potrebbe succedere se il corpo si sfracella al suolo o direttamente contro di te?
Nota 1: Cerca di arricchire le descrizioni dei tuoi post (con l'esercizio sarà sempre più semplice). I miei post come master sono sintetici perché sei te ad essere in valutazione.
Esplora la psiche e le azioni del tuo pg, fallo respirare, vivere.
Nota 2: Non hai evidenze che le tue illusioni non abbiano funzionato contro il mostro, se noti lo stesso scuote la testa alcune volte e cambia metodologia di attacco.
Consiglio: Le illusioni mentali, se non descrivi il tipo di danno che causa oltre l'immagine che trasmetti non fanno.
Portiamo il livello di combattimento uno step più in alto:
Hai usato illusioni mentali (senza specificare danno) nel primo round
Hai usato attacchi infuocati nel secondo round
Ora tenta di combinare le due cose. Ovvero, utilizza le fiamme come vettore per il trasporto dell'attacco mentale, un semplice ma brutale sovraccarico sinaptico tale da intorpidire e rallentare riflessi e movimenti puoi immetterlo come effetto di un attacco infuocato o cosmico o fisico (come preferisci te).
Se hai tempo e/o voglia prova a leggere questo combattimento, è il fight test del mio PG per l'energia viola, magari puoi prendere spunto per l'uso delle illusioni mentali.
Buon lavoro ed in caso di dubbi ci sono. -
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Quando il mostro si infuriò e scagliò il suo corpo contro di lui Arios sorrise.
La sua idea, quella che lui credeva fosse la reale situazione, era sempre più una certezza nella mente del ragazzo.
“Sono stato mandato in questo posto per superare delle prove” pensò mentre si preparava a ricevere il suo corpo “Per imparare a controllare il mio Cosmo e per vedere se sono degno di andare avanti con questi poteri che mi sono stati donati” strinse i pugni ed iniziò a muoversi all’indietro cercando di coordinarsi con la traiettoria del suo stesso corpo “Io, stupidamente, ho pensato che la mia forza fosse nell’odio e nella rabbia ed ora questa mai affermazione mi sta mettendo alla prova” sorrise ancora “Sono sicuro che questo posto sia solo una metafora. Il mostro è la personificazione della rabbia e dell’odio, il modo in cui manipola il mio corpo come un’arma è il segno che se mi faccio usare da rabbia ed odio divento solo una marionetta ed il dolore che sento quando il mio corpo surrogato viene manipolato è il segno che l’essere una marionetta porta solo a dolore. Quindi non mi resta che salvare il mio corpo e poi distruggere rabbia ed odio, sia metaforicamente che veramente dentro di me”
Quando il suo corpo lanciato fu quasi sopra di lui, Arios evocò il Cosmo per generare un getto di fiamme con il quale propellersi indietro più o meno alla stessa velocità del suo corpo, poi lo afferrò abbracciandolo e cercò di aumentare il calore sotto di lui per attutire l’impatto.
Atterrò, ruzzolando e rotolando sulle dure pietre, sempre stringendo il suo corpo tra le braccia, graffiandosi la schiena, le braccia e le gambe e riempiendosi di lividi.
La corsa contro il selciato durò un’infinità di tempo, un’infinità di dolore e botte ma alla fine terminò.
Sentiva dolore dappertutto, anche più di quello che era lecito aspettarsi, ma sorrise: questo confermava il suo pensiero, sentiva dolore anche per il corpo che era stato lanciato e che, anch’esso, seppur protetto da sé stesso, aveva subito colpi ed escoriazioni.
Adagiò il più delicatamente possibile il suo secondo corpo a terra poi, faticosamente, si sollevò in piedi, allargando le gambe per trovare il maggior bilanciamento possibile e respirando a pieni polmoni anche se la cosa gli causava svariati dolori alle costole.
Si sollevò dritto e cercò di sorridere, <<Ora conosco il tuo gioco e ti eliminerò una volta per tutte>>
Ostentava ottimismo ma aveva bisogno di eliminare il più velocemente possibile il suo avversario perché tra lividi, escoriazioni e dolore non sapeva quando ancora sarebbe riuscito a reggersi in piedi.
Se la sua teoria era giusta, quindi che quel mostro fosse la personificazione dell’odio e della rabbia che aveva evocato prima ed a cui aveva pensato di affidarsi, aveva bisogno di eliminare sia la creatura sia fisicamente che nella sua mente.
Il problema era che Arios, per le sue stesse condizioni, non pensava di avere più di un colpo a sua disposizione. Per contro la creatura sembrava ancora scossa e, soprattutto, non sembrava gli importasse schivare i colpi del ragazzo visto che finora era sempre stato colpito.
“Che cosa ho da perdere?” pensò tornando a sorridere leggermente storcendo la bocca “Non ho nessuno al mondo, se fallisco incontrerò di nuovo i miei genitori, se riesco forse avrò la possibilità di fare del bene in questo mondo” strinse i pugni e sentì il suo Cosmo ardere, sembrava che una fiamma bruciasse dentro il suo corpo, ma non era qualcosa di distruttivo, era qualcosa di corroborante e rinvigorente, se non a livello fisico almeno a livello spirituale.
Strinse entrambi i pugni concentrandosi nell’aumentare il più possibile la sua determinazione e crogiolandosi nel calore che sentiva dentro, cercando di dimenticarsi il dolore e la sofferenza fisica.
Gli tornarono alla mente alcuni ricordi d’infanzia. Ricordava un libro che i suoi genitori, a turno, gli avevano letto la sera prima di dormire.
Un libro che parlava di antichi cavalieri.
Cavalieri impegnati alla difesa di un regno contro nemici terribili e poi alla ricerca di qualcosa di sacro. Erano storie di magia e battaglie ma, soprattutto, di onore e lealtà.
Quei cavalieri, stentava a ricordarne i nomi perché era ancora troppo piccolo quando li aveva sentiti, erano i baluardi contro l’oscurità.
Avevano spade, scudi ed armature scintillanti e combattevano per un’ideale di pace e serenità.
Ricordava che il libro aveva delle illustrazioni, ogni cavaliere aveva una bandiera, uno stendardo o un tabarro sul quale era impresso un animale. Lui istintivamente si era sempre identificato con un cavaliere che aveva un uccello come simbolo, non sapeva perché, avere un lupo o un leone o un drago era veramente forte ma la sua attenzione di bambino era sempre stata verso quel volatile.
Non ricordava che volatile fosse, solo che aveva lunghe ali, una lunga coda ed un becco acuminato.
Lui aveva sempre amato quelle storie che gli infondevano un senso di pace, come a dire: non importa quanto sia difficile una battaglia, è sempre possibile combatterla e se anche si viene sconfitti, comunque si vince solo per il semplice fatto di essersi battuti contro il male impegnandosi con tutte le proprie forze.
In tutti gli anni in cui era sopravvissuto, dopo la morte dei suoi genitori, aveva evitato gli scontri e le battaglie, aveva evitato di farsi coinvolgere nei conflitti.
Ora capiva quanto aveva sbagliato.
Quanto aveva perso in quei anni.
Era sopravvissuto ma non aveva vissuto.
Ora voleva cambiare le cose, ora avrebbe combattuto per difendere i deboli e gli oppressi.
Forse sarebbe morto presto, ma avrebbe fatto la differenza.
Ora sarebbe stato quel cavaliere!
<<Stupidamente ho pensato che tu potessi essere la mia guida e la mia forza>> disse ad alta voce rivolto al mostro con una calma ed una determinazione che sorprese anche sé stesso <<Ma non è così!>> strinse ancora di più i pugni e delle fiamme iniziarono ad ardere su di essi <<Io sarò un cavaliere e proteggerò il mondo dal male, qualunque forma assuma!>>
Focalizzò tutto sé stesso nell’attacco seguente, ignorando il dolore si immaginò come in quel libro, dentro un’armatura che lo proteggeva da tutto. Stese nuovamente il braccio verso il mostro ma stavolta puntò solo l’indice contro di esso.
Concentrò tutto il suo cosmo in un raggio di fuoco che saettò verso il mostro.
Era un raggio di puro fuoco e calore ma al cui interno aveva inserito anche il suo potere mentale.
Lo immaginò nella sua mente come un uccello infuocato, che volava veloce e sicuro contro il mostro. Il suo colpo avrebbe dovuto ferire il mostro sia fisicamente che mentalmente, bruciando e bucando la sua carne e sovraccaricando il suo sistema nervoso, in modo da renderlo inerte ed inoffensivo.
Sentì che tutte le sue forse erano state concentrate in quel colpo, sentì le sue gambe tremare e reggerlo a stento, ma voleva vedere se aveva avuto effetto quindi si impose di non svenire… non ancora…
NOME: Arios Deran
ENERGIA: Gialla
CASTA: Per ora nessuna, futuro Saint di Atena (si spera!)
CLOTH: Nessuna
FISICAMENTE: molti graffi e lividi, scudisciate sul petto, al limite della sopportazione.
MENTALMENTE: stremato ma determinato.
STATUS CLOTH: abiti strappati e laceri.
RIASSUNTO AZIONI:
Arios dopo aver tentato di usare Canto della Fenice senza riuscire nel suo scopo, si muove lateralmente per restare fuori “tiro” della creatura e gli spara contro due proiettili di fuoco (uno per mano) con Artiglio della Fenice e colpisce il mostro. Dopo aver afferrato al volo il suo secondo corpo ed aver cercato di proteggerlo dall’impatto si rialza pesto ed al limite delle forze e scatena un attacco fisico e mentale contro il mostro. Un raggio di calore per bucare la sua carne che trasporta dentro di sé un attacco mentale per sovraccaricare il sistema nervoso del mostro.CITAZIONECITAZIONENota 2: Non hai evidenze che le tue illusioni non abbiano funzionato contro il mostro, se noti lo stesso scuote la testa alcune volte e cambia metodologia di attacco.
Io avevo capito che dovevo descrivere il mio attacco al condizionale descrivendo quello che desideravo avvenisse in caso di successo e poi rimettermi a cosa “decideva” il mio avversario. Dal tuo post non avevo capito che il mio primo colpo, che non doveva fare danno ma solo distrarre il mostro per permettere ad Arios di spostarsi indisturbato alle sue spalle e successivamente colpirlo, fosse andato a buon fine
Ma d'altronde sto facendo l’allenamento apposta per imparare 
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Nel mentre sto anche sperimentando con i font e colori per cercare di personalizzare i post. -
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Re Re Regrowth
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E nel momento in cui le membra cedono, quando anche il cielo sembra abbandonarti, ecco che si allineano le stelle.
La cacofonia del cosmo,
la perfezione del nulla in un momento.
L'immensità dell'universo nel tuo "IO" cosciente, o almeno quel poco che ne resta.
Nel tuo corpo sembra generarsi la potenza della nascita dell'universo, con tutte le sue infinite possibilità.
E sulla melodia della creazione, il corpo adagiato accanto a te, che hai strenuamente difeso, pare come animarsi.
Scompostamente si alza e si dirige verso di te, quando lo percepisci e ti volgi lo vedi assumere una consistenza simile al vetro fuso e, giudicando l'effetto fata morgana che si sviluppa dal suo contorno, puoi immaginare che abbia anche la stessa temperatura.
Vedi l'ammasso fluido vetroso collassare su se stesso, amalgamandosi in un unica sfera dai colori del cosmo.
La sfera vetrosa esplode, investendoti eppure non percepisci dolore, non percepisci ustioni ma un caldo benevolo, protettivo, avvolgente.
Per un solo istante vieni investito dal peso eidetico di quella sostanza, nella tua mente per un solo singolo istante appaiono frammenti di epoche remote, nascoste ed antecedenti qualsiasi metro di misurazione nota.
E' un flashback unico inspiegabile.
Eppure quando capisci che è trascorso un solo istante di fronte a te vedi un costrutto metallico che sembra fissarti.
Il mostro è svanito.
La realtà arcana in cui ti torvi la vedi collassare, creparsi ed esplodere in una cascata di scintille cosmiche.
Vedi le due soldatesse di fronte e te con espressione seria in volto, sia la bambina che la donna mascherata, il suo atteggiamento è diverso.
Hai compiuto la tua scelta.
Sarai scudo dell'umanità? Sarai simbolo di speranza? Sarai ciò che la Dea chiede?
Solo il tempo potrà risponderci, Cavaliere di Phoenix
Indica ai tuoi piedi ove vedi lo stesso costrutto metallico.
La stessa Bronze Cloth ti ha scelto, comparendo ai tuoi piedi durante la prova.
Ha combattuto te stesso ed i tuoi timori, sono certa che ora avrai il coraggio per batterti per gli altri.CITAZIONEMaster Corner:
Siamo arrivati al termine di questa prima (spero non ultima) avventura,
Porto in valutazione l'add, puoi nel frattempo fare un post conclusivo con le considerazioni di Arios.
Buon Game. -
.
Arios sospirò.
Emise un unico, lunghissimo sospiro, quando vide le due donne ed il costrutto metallico ai suoi piedi.
Poi crollò a terra seduto, improvvisamente il suo corpo era pesante e si sentiva stremato.
Sentì l’impatto delle sue natiche con il pavimento ed appoggiò una mano a terra per sostenersi in modo da non finire sdraiato.
Traballò un lungo momento ma riuscì a mantenersi con la schiena dritta.
Poi, faticosamente, sollevò lo sguardo sul costrutto metallico, sembrava una sorta di uccello… quasi identico a quello che aveva visto da bambino nel disegno del cavaliere.
Sentì molta più familiarità con quell’oggetto di quanta credesse.
Poi spostò lo sguardo verso le due donne, in piedi dietro di esse.
<<Quindi ce l’ho fatta?>> si stupì del filo di voce che uscì dalla su bocca <<Sono degno?>> la sua bocca si storse in un sorriso.
Ripensò a quello che aveva appena passato ma non portava rancore verso la donna che l’aveva così duramente messo alla prova.
Effettivamente non sentiva alcun dolore fisico dove l’aveva sentito fino a pochissimo(?) tempo prima, si sentiva solo esausto, come non lo era mai stato.
Dentro di lui sentiva un leggero tepore, il suo Cosmo era a riposo ma sempre presente.
Era come delle braci che lo tenevano al caldo ma che, lui sentiva, erano sempre pronte ad avvampare in caso di bisogno.
Allungò una mano e la appoggiò sul costrutto metallico.
Quando il suo palmo si posò sul metallo lo sentì caldo, come una cosa vivente, ma questo, stranamente, non lo stupì.
Anche se aveva la forma di un uccello nella sua mente sapeva che quella era la sua armatura, quella che Gaela aveva chiamato “Cloth”.
Senza sapere perché sapeva che era sua, lo era sempre stata nella sua mente, anche se quella era la prima volta che la vedeva.
Si sollevò, con infinita fatica, in piedi barcollando, sostenendosi all’armatura.
Si mise faticosamente sull’attenti e sorrise, <<Capitano Sarkisyan la ringrazio infinitamente>> fece un leggero inchino con il capo in segno di deferenza poi rivolse lo sguardo anche verso Gaela <<Ringrazio tanto anche te>> e fece un altro inchino.
Era stremato ma sentiva il calore dell’armatura dargli forza.
Ma sentiva anche un’altra cosa.
Era una sensazione strana, sentiva come un abbraccio attorno a lui, come se qualcuno, due paia di mani e di braccia, lo stessero sostenendo.
“Mamma, papà” pensò sorridendo calorosamente “Grazie anche a voi!”.
Saint Seiya Final - I Cavalieri dello Zodiaco - Full Professional RpG by Forum 
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Re Re RegrowthAdd. lames76 per la Bronze Cloth della Fenice |
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