Stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano

Add Dr Stein - Gloria di Azrael Angelo della sorte

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    noctua

    Group
    Silver Saint
    Posts
    587

    Status
    DEAD


    jpg

    Stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano

    - VIII -




    Quell'abominio se ne stava lì a guardarmi, fissandoci a vicenda, se non fosse stata una tale situazione avrei potuto pensare di aver fatto colpo su una bella donna. Peccato che le cose non stessero così.

    Le sue parole lasciarono un solco nella mia mente, come se ogni parola fosse solo una lama ben affilata che riuscisse ad incidere le mia mia materia cerebrale. Era orribile realizzare che l'ometto che lo aveva aiutato poco prima, che lo aveva dissetato e gli aveva dato da mangiare con tanto amore e tanta cura, fosse uno di coloro che portavano avanti quel macabro processo.

    «Dakarai...non crederle non è stata colpa tua. La colpa è di chi ha iniziato tutto questo, non darle retta...»

    Un fiato non trattenuto tra le labbra strette, ecco cosa era sembrato. La mia compostezza stava vacillando mentre l'uomo, il vecchio che si era fatto con il sudore della sua schiena e i calli delle sue mani, iniziava ad impolorare la donna, che parola esagerata per descrivere quell'essere che di femminile non aveva che l'aspetto.

    «...NON FARLO PAZZO!»

    Inutile il tentativo di fermarlo. Inutile il tentativo di ascendere a chissà quale potere mangiando quella cosa. Inutile...? Beh forse quest'ultimo non fu del tutto vano come tentativo, Dakarai mangiò e si saziò. Strappò le viscere di quell'oscura signora e dilaniò le sue carni, le fagocitò e ne rinacque come un'Araba Fenice, ma imputridita e marcia, un magnifico essere umano che si era divorato per la sua stessa brama di potere, fino a divenire un teschio scarnificato e sanguinolento.

    «Addio Dakarai sei stato un uomo gentile, ma adesso non posso lasciarti in questo stato...»

    Fu un attimo, il colpo di frusta vibrato con la lingua da quella donna fu il segnale per il suo servo di partire, quasi non lo vidi, la sua velocità lasciava solamente scorgere il sottile strato di polvere e sabbia alzarsi dall'asfalto, quasi a seguire il movimento del piede troppo veloce del nuovo essere mostruoso apparso, e subito dopo ci fu l'impatto. Istintivamente avevo portato le mie braccia davanti il viso e chiusi le spalle, ma il boato non fu quello delle mie ossa che si rompevano, bensì quello delle anime che lo avevano seguito.

    Le anime che l'avevano seguito in corteo si unirono in un coro e innalzarono le loro preghiere, la stessa nenia che avevo intonato poco prima per rassicurarle nel cimitero, adesso era usata come radiofaro per qualcosa che stava prendendo forma, che si mostrava al mondo dopo millenni. Una dopo l'altra le figure si unirono, dapprima in un forma ancora nebulosa e liquida, poi sempre più solida, estremamente resistente, la sua seconda pelle era di nuovo al suo fianco.
    jpg


    L'armatura purpurea iniziava a manifestarsi anche all'esterno, mostrando la mia Gloria. Con orgoglio vidi i paramenti ornati apparire, la grande protezione grigia per le gambe e gli intricati motivi dorati, era tutto esattamente come ricordavo, solo la situazione così delicata mi impedì di alzare entrambe le mani per controllare se il disco d'oro - quella che gli umani chiamano "Aureola" - era apparso sopra il mio capo, ma, anche senza vederlo, sapevo che era lì. I capelli si sciolsero e sentirli liberi dopo tanto tempo mi piacque, mi lasciai pervadere dalla sensazione di piacere che mi dava essere di nuovo "completo".

    «Grazie a tutti e ben ritrovata amica mia. Diamoci da fare!»

    Il tempo di riprendersi dall'impatto precedente che Dakarai - continuerò a chiamarlo così anche se non se lo merita, un nome è una cosa di cui non era degno dopo quello che aveva fatto ai suoi cittadini, gente che credeva in lui, che lo amava - riprese con una nuova offensiva. La sua velocità continuava ad essere sorprendentemente sopra le possibilità umane, tanto veloce che si ogni suo movimento lasciava delle copie, ma qual era quello vero? Chi avrebbe tentato di mangiarmi l'anima? Troppe da seguire contemporaneamente

    Non potevo certo stare ad aspettare che mi piombasse nuovamente addosso, era veloce, certo, ma non poteva difendersi a tutto tondo e, quindi se aveva intenzione di portare un attacco, avrebbe avuto la difesa aperta. Giunsi le mani al centro del petto, ricordavo il rituale per quella particolare tecnica, solo non sapevo se fossi ancora capace di usarla, raccoglievo energia tra le mie mani, chiuse come in preghiera, il potere spirituale fluiva dalla terra attraverso i miei piedi e poi verso la corona, che a sua volta lo convogliava nuovamente verso le mie mani. Sentire quello scorrere incessante, quel fluire di energia mi diede nuova fiducia, avrei rilasciato tutto il potere nefasto nel momento stesso in cui avessi percepito il suo pugno, non prima nè dopo, in quel momento il tempismo era tutto. Iniziai la litania.

    «Beati siano morti e te, che presto sarai tra loro, sarai liberato da questa spirale mortale»


    Fu un attimo, lo stesso movimento della sabbia di un attimo prima, la polvere che si era posata sul lastricato della piazza si era smossa a seguire anche stavolta il piede di Dakarai, ma fu strano, pareva avesse spiccato il volo. Il tempo di elaborare quella notizia che feci giusto in tempo a far partire la mia trappola contro quello che, più che un pugno, aveva tutto l'aspetto di essere un meteorite sceso dal cielo; avrei rilasciato la mia tecnica con me come epicentro, così sarei stato sicuro di prenderlo. Rischioso? Sicuramente. Efficace? Lo speravo con tutto me stesso.

    Un battito di cigllia e lo vidi, un secondo dopo e fu troppo tardi per entrambi, ma io ero preparato, stesi le mani davanti a me e rilasciai la tecnica che avevo pronta in attesa dell'attacco nemico, il bagliore del cosmo dorato che preannunciava il mio colpo fu tutto quello che vidi dopo.

    L'impatto, però lo percepii, e sul mio corpo fu come quello di un TIR che ti prende in pieno, un TIR a cui avevano montato sopra una mietitrebbia però.

    Sentii il pugno, che tale non era, arrivaare contro la mia spalla, la zona del deltoide destro fu quella che maggiormente risentì dell'impatto, nonostante la Gloria la carne venne strappata come se delle zanne fameliche di una delle fiere dantesche avesse appena deciso di rivelarsi e cibarsi nuovamente. Sentii il muscolo tendersi in uno spasmo di dolore quando il cosmo presente in quell'attacco scavò a fondo e ancora più giù.


    Nome: Azrael  Energia: Bianca  Armatura: Gloria di Azrael [IV]


    jpg

    NARRATO    
    «PARLATO PG»    
    «PARLATO ALTRUI»    

    ✧ Stato Armatura Integra e mostrata annche all'esterno;

    ✧ Condizioni Fisiche Deltoide destro scarnificato;

    ✧ Condizioni Psichiche Determinato;

    ✧ Abilità
    • الشبح [Alshabah]: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.

    ✧ Tecniche:

    ◇ Psicopompo

    Utilizzo:[attacco]
    Abilità cosmica derivata: Spirito
    «Blessed are the dead | And now you are among them | Delivered from this mortal coil»

    Azrael giunge le mani al petto e allargandole nuovamente genera un globo saturo di potere spirituale che viene scagliato verso un obbiettivo determinato dal cavaliere. Questa sfera, esplodendo, genera unicamente una ondata di potere spirituale che si propaga per dieci metri, tentando di investire qualsiasi cosa sul suo percorso.

    png


    ✧ Note: non riuscendo a capire da dove saresti arrivato, mi preparo a rilasciare una tecnica AoE incentrata su di me, in modo che nel momento in cui apparirai esplode intorno a noi.


    Credits per la grafica della scheda: Dr. Stein

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    In Addestramento
    Posts
    1,525

    Status
    GHOST
    stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano
    XI


    c013759d68a1c9d4ac203b1a5d60cdf9
    «Gentile?
    Forse si. É stato gentile con quelli che divorava. Li ammazzava velocemente. Aveva una buona mano.»




    Conturbante, questa era la parola che poteva venire in mente guadando quel demone.
    Come una Salomè rediviva.
    Un trono di carne sorse dal nulla, come lo stesso terreno fosse diventato di carne e budella.
    Un mattatoio.

    «Impegnati servo di Ananke. Uno spettacolo interessante ed istruttivo sarà.»

    Dakarai strappò carne e muscoli ma lo spirito lo investì con furia e altissimo sdegno. Gli fece male.
    Troppo a quanto pare eppure anche in quel pantano non sembrò sul punto di cedere.
    Artigliò il terreno desertico, la bava colò da un angolo della sua bocca se di bocca si poteva dire. Sguardo feroce ed odio bruciava in esso.
    Si alzò, le dita scrocchiarono in maniera inquietante, avevano una tale voglia di ammazzarlo che l'intero suo essere era teso come una corda.
    I nervi e i muscoli. L'anima e la volontà.
    Scattò verso il daimon.
    Scartò repentinamente alla sua sinistra, si sarebbe avvicinato confidando nella sua velocità.
    Entrare a corta distanza per poi sferrare un calcio basso alla rotula sinistra per sbilanciarlo e partire con una raffica di pugni intrisi di cosmo distruttivo accompagnati da quella velocità disumana in una grandinata di colpi mirando allo sterno.
    L'intento era di farglielo esplodere e cibarsi del cuore.

    «PERCHè? PERCHè?PERCHè?PERCHè?»

    «Se solo non fossi arrivato! Bastardo! Bastardo! Pezzo di merda infame!»

    NOTE MASTER: tenta di accorciare le distanze con velocità straordinaria, scartare verso la tua sinistra e tirarti un calcio basso per sbilanciarti[ATTACCO DEBOLE].
    Poi continua con una sassaiola di pugni diretti allo sterno sempre con cosmo distruttivo[ATTACCO FORTE]
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    noctua

    Group
    Silver Saint
    Posts
    587

    Status
    DEAD


    jpg

    Stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano

    - IX -




    L' impatto devastante con il colpo avversario mi aveva lasciato boccheggainte con la schiena piegata in avanti per il dolore, a quanto pare però non era finita. Il fu Dakarai si riprese prima di quanto avessi immaginato e sperato dalla mia tecnica, maledetto.

    La donna stava lì a godersi lo spettacolo con il sangue che inondava i suoi piedi, sangue e viscere che si ersero a formare un trono su cui quella bestia si sedette.

    «Capisco. Ma non mi cambia. Vedi, non sono qui per giudicare come abbia agito o quali motivi lo abbia spinto a fare ciò che ha fatto»

    Mi sentivo stranamente calmo, come se stessi raccogliendo i fili di un bandolo che finalmente tornava al suo posto. Ordine. La morte era caos per lei? Quanta boria e presunzione.

    «Il mio compito è solo quello di estirpare il caos che si presenta nei miei "domini", non mi interessa cosa lo abbia creato.
    jpg
    »


    Ananke comanda e io agisco, un Alfiere al servizio di un munifico Re, questo ero stato e questo ero stato chiamato ad essere nuovamente, e sinceramente amo il mio ruolo sono il migliore in quello che faccio e presto Dakarai lo avrebbe capito.

    Lo vidi scattare nuovamente, mangiava il terreno che ero riuscito a mettere tra me e lui, era chiaramente un combattente estremamente fisico ed era bravo. A pochi metri di distanza scartò fulmineamente alla mia sinistra caricando un calcio che avrebbe potuto smontare la gamba di un elefante se lo avesse preso in pieno. Alzai il mio ginocchio caricandovi il peso del corpo e facendo affluire quanto più cosmo possibile al suo interno, speravo di frapporre una difesa a quell'assalto prima che scaricasse tutta la sua forza.

    L'impatto fu micidiale nonostante la mia premura e difesa, ma riuscii a non cadere, il calcio fece da contraccolpo al mio essermi proteso di peso in avanti e resistetti, la gragnola di colpi che stava per piovere su di me non fu così devastante come sarebbe stata se fossi stato prono al suolo. Ma fece male.

    Le mie difese iniziarono a cedere verso la fine, avevo incassato diversi colpi e altri ero riuscito a deviarli, la barriera cosmica che avevo eretto a protezione del mio corpo aveva fatto si che le mie ossa non divenissero farina sotto i colpi del mio avversario e insieme a questo, la Gloria stava facendo un ottimo lavoro.

    I colpi andati a segno però facevano male, cavolo se facevano male. Come morsi strapparono carne nelle parti non coperte dall'armatura e se ne cibarono, ero riuscito a proteggere il centro nevralgico della gabbia toracica, ma le costole erano esposte e lo sentivo. Ogni colpo che passava le faceva gridare di dolore, finchè la flottante destra dopo un po' cedette e si incrinò.

    Dovevo prendere spazio, dovevo togliermi da lì o sarebbe finita molto presto. Così passai all'attacco. Nel momento in cui si stava per portare avanti di peso per un ulteriore pugno, scartai di lato ed in avanti facendo passare il colpo, trovandomi alla sua destra, con la mia spalla quasi a contatto della sua.

    Da lì feci partire un colpo, un raggio cosmico dal basso verso l'alto, sarebbe dovuto passare davanti alla sua faccia con l'intenzione di catturarne l'attenzione e con un po' di fortuna farlo scansare, contemporaneamente il mio piede si sarebbe spostato dietro la sua gamba d'appoggio e avrei impattato con tutta la forza di cui disponevo il mio palmo destro nel suo plesso solare, scaricando all'impatto una grande quantità di potere spirituale, sperando di metterlo al tappeto.



    Nome: Azrael  Energia: Bianca  Armatura: Gloria di Azrael [IV]


    jpg

    NARRATO    
    «PARLATO PG»    
    «PARLATO ALTRUI»    

    ✧ Stato Armatura Integra e mostrata anche all'esterno;

    ✧ Condizioni Fisiche Deltoide destro scarnificato, costola flottante destra incrinata;

    ✧ Condizioni Psichiche Determinato;

    ✧ Abilità
    • الشبح [Alshabah]: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.

    ✧ Tecniche: Nessuna;

    png


    ✧ Riassunto Azioni: Intercetta di peso il calcio per evitare di andare prono, riuscendo a imbastire una mezza difesa per la fitta sassaiola dell'ingiuria di pugni che mi stanno arrivando. Comunque alcuni entrano e uno particolarmente buono gli piega la flottante destra. Dopodichè "schivo" in avanti, uno di questi per portarmi alla tua destra - spalla a spalla- da li faccio partire nell'ordine e in rapida sequenza:

    1. raggio di cosmo inoffensivo per catturare la tua attenzione: [DIVERSIVO]
    2. porto avanti la gamba mia destra dietro la tua: [AD]
    3. scarico il palmo spirituale nel tuo plesso solare: [AF]

    N.B. L'attacco debole in teoria viene triggerato dall'AF che ti dovrebbe spingere indietro e farti sbilanciare, per mandarti a terra e averti ai miei piedi alla fine della combo.

    Credits per la grafica della scheda: Dr. Stein



    Edited by Dr. Stein - 7/9/2022, 15:54
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    In Addestramento
    Posts
    1,525

    Status
    GHOST
    stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano
    X



    Il plesso solare di Dakarai si contrasse, sentendolo scricchiolare mentre un fiotto di sangue dipinse l'aria di un rosso come se fosse stata una pennellata.
    Venne sbattuto a terra. La schiena impattò con la terra lasciandolo come svuotato.
    La morte era una legge...ma Dakarai l'aveva infranta.
    Non voleva sottostare più a tale principio. Aveva lasciato tutto per poter vivere. Continuare a farlo e al tempo stesso non essere più debole ma avere la forza per poter fare tutto.
    Di vivere, di fregarsene del dolore, delle perdite e dello schifo del mondo. Voleva dettare lui la Legge.
    La sua.

    «Sono il tuo servo mia signora»


    «Dammi ancora più forza e io ti darò tutto.»



    Questa la sua supplica in un gorgoglio di sangue e fiato mozzato.

    f1287b002f09556d49a74724a68fe038
    «Un mostro fino in fondo. Ti rifiuti. E questo mi piace.»



    L'abominio di sovvertire la Legge. Di crearne un altra che ne prendesse il posto. Non era il Caso era una Legge che, come una malattia, stava divorando quella di Ananke. Azrael lo capì come capì che Dakarai era corrotto fin dal principio.
    Che fosse stato soggiogato o che si fosse concesso la paura della morte, del fallire, della corruzione, delle proprie paure lo avevano schiacciato.
    Era in un Abisso che lo stava divorando lentamente ma inesorabilmente. Per questo si ribellò. Per questo divenne un cannibale della sua vita e degli altri.

    «Estirpalo allora, prode cavaliere.»

    Dakarai si alzò con rinnovata energia e forza. Un esplosione di puro cosmo che avrebbe investito il daimon.
    Fu come un piccolo tornado che spazzava quello che incontrava. Sollevò una nuvola di sabbia che coprì il terreno circostante ma non le risate di quella bastarda che tanto si stava divertendo
    Poi lo vide. Più veloce ancora.
    Le mani a taglio. Un colpo portato alla gola a mozzare il fiato, a far perdere la cognizione del tempo e dello spazio, poi la sinistra scattò.
    Fu come artiglio di predatore che mirasse alla giugulare.
    Strappare. E poi bere il sangue che avrebbe zampillato dalla gola del daimon e divorarlo del tutto.
    Per se stesso e la sua padrona.

    NOTE MASTER: Dakarai va giù ma ha un boost che lo porta ad energia Rossa.
    L'esplosione di cosmo alza un polverone di terra e sabbia[DIVERSIVO]
    Chiude le mani a taglio e ti colpisce ai lati del collo per mozzarti il fiato[ATTACCO DEBOLE]
    poi tenta di strapparti la giugulare di netto sempre portato con cosmo distruttivo e velocità straordinaria[ATTACCO FORTE]
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    noctua

    Group
    Silver Saint
    Posts
    587

    Status
    DEAD


    jpg

    Stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano

    - X -




    Era caduto,la strategia era andata a punto, stavo per calare il colpo di grazia imprimendo tutto quello che mi restava in corpo in un colpo dall'alto verso il basso diretto alla sua testa, quando il mostro implorò la sua padrona, quello che voleva era nuovo potere e lei si divertì a sentirlo pregare e supplicare. Ma nuovo e più grande potere ebbe in cambio.

    «Nessuno che sia uomo, donna, finanche bambino o mostro può permettersi di fare quello che avete fatto voi qui»
    jpg

    Sentivo il potere infuso nella creatura crescere, mentre io tentavo di prendere tempo dall'ultima incursione, avevo scaricato un bel po' di energia in quello scambio e pensavo che parlare mi avrebbe concesso un attimo di respiro dal combattimento, così mentre parlavo camminavo tenendo gli occhi fissi sulla creatura.

    «La Legge, non può essere sovvertita. Potrete cacciarmi, ma non riuscirete a bandirmi. Torneri a darvi nuova caccia ancora e ancora. Perciò vieni fatti sotto e poniamo fine a questa »

    Era una minaccia a metà e forse la padrona di Dakarai lo sapeva, ma non era importante, dovevo prendere le distanze dal prossimo colpo, iniziavo a bruciare il cosmo per accumularne quanto più possibile, sapevo che sarebbe esploso a breve e se mi aveva messo in difficoltà prima adesso sarebbe stata veramente ardua.

    La mano destra toccò il costato lì dove aveva subito più danni, il dolore era forte, ma almeno non era rotta, chiusi le mani al centro del petto, volevo mimare la tecnica con cui avevo contrattattacato nel nostro primo scambio, ma questa volta sarebbe stata solo una finta. Raccoglievo cosmo, non energia spirituale.

    Inoltre, non ero ancora così disperato da aspettare un suo pugno in piena faccia una seconda volta, questa volta era solo una barriera, non ampia - dovevo mantenere il dispendio cosmico concentrato e farla troppo vasta avrebbe reso il tutto molto più fragile - uno scudo spesso che avrebbe tentato di smorzare il prossimo impatto.

    Ed ecco che esplose, quell'energia grezza mi prese in pieno e con essa venne la sabbia del deserto, un velo che mi offuscò la visuale del nemico finchè non fu troppo tardi, sentii l'impatto delle mani sul collo prima ancora di vederle, vomitai un urlo di dolore smorzato e con esso mi piegai in avanti, facendo partire in ritardo la mia difesa. La mano come una zampa artigliata puntava alla mia gola, lo scudo riuscì solo a deviarne la direzione, ma la forza con cui mi fu addosso non venne scalfita.

    Il colpo mi prese in viso, andando ad aprire di netto la mia guancia sinistra, una scena quanto mai raccapricciante da vedere e indiscutibilmente dolorosa, il sangue mi iniziava a sgorgare copiosamente dal volto, la ferita slabbrata bruciava e mi inviava segnali di dolori incessanti al cervello tanto da offuscarmi la mente.

    «...PUAH!»

    Sputai nuovamente il sangue che mi si raggrumava in gola e lasciava il suo caratteristico sapore metallico sulla lingua, mentre con tutta la velocità che mi era concessa saltai all'indietro per sottrarmi alla minaccia di quei pugni. C'era qualcosa negli attacchi di quel mostro che impediva alla mia ferita di smettere di sanguinare evidentemente una delle abilità acquisite dal nuovo Dakarai.

    Dovevo pensare in fretta o mi sarebbe stato nuovamente addosso nel giro di un attimo, che fare? Era più veloce e più forte di me fisicamente, il colpo che avevo subito ne era la conferma, ma non pareva potesse difendersi dai suoi di attacchi, non aveva forse subito entrambi i colpi colmi di enegia spirituale in pieno?

    jpg
    Avevo bisogno di distrarlo.

    Piano ripresi la mia forma, quella a me più congeniale, la moltitudine di ali fece capolino dalla mia schiena, aumentando il dolore percepito nel momento in cui sbucarono nella parte destra dove avevo ricevuto il primo colpo, le braccia si moltiplicarono e tutte e quattro le coppie fuoriscirono. Sperando nella confusione indotta nell'avversario, sbattei le ali per alzare polvere che avrebbe tentato di coprire il mio prossimo movimento.

    Feci confuire il cosmo sul palmo di ciascuna mano delle sei braccia che erano appena spuntate per formare un piccolo globo saturo di energia, non più grande di una decina di centimentri di diametro, al fine di lanciarli nella direzione del mostro e catturare la sua attenzione, nel mentre feci confluire la mia energia spirituale all'interno della mano destra libera che strabordava di cosmo dorato, questovisivamente aveva preso quasi le sembianze di quella che sembrava una lama.

    «Il mio posto è qui, tra voi e questo mondo, come tra terra e cielo, con l'anima sguainata in mano...»

    Appena lanciate le sfere da dietro la fitta sabbia con un balzo mi portai - spero non visto - verso l'alto della piazza così da poter sfruttare la rapida picchiata che ne sarebbe derivata, per prenderlo in testa con la mano "armata" dell'energia spirituale.

    «...Ordo Ab Chao...»



    Nome: Azrael  Energia: Bianca  Armatura: Gloria di Azrael [IV]


    jpg

    NARRATO    
    «PARLATO PG»    
    «PARLATO ALTRUI»    

    ✧ Stato Armatura Integra e mostrata anche all'esterno;

    ✧ Condizioni Fisiche Deltoide destro scarnificato, costola flottante destra incrinata, guancia scarnificata e con ferita slabbrata sanguinante;

    ✧ Condizioni Psichiche Determinato a vincere;

    ✧ Abilità
    • الشبح [Alshabah]: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


    • Anatomia Aliena: Ha quattro facce, e quattromila ali che gli permettono di volare in maniera rudimentale - più una levitazione che un vero e proprio volo - e il suo intero corpo consiste in occhi e lingue, il cui numero corrisponde a quello delle persone che abitano la Terra.


    ✧ Tecniche: Nessuna;

    png


    ✧ Riassunto Azioni: Incasso le manate sul collo che mi piegano in due dal dolore e faccio partire la difesa in ritardo, non riesco a parare il colpo alla giugulare ma lo devio - sfortunatamente - sul mio viso, dove mi asporta la guancia, mi sposto all'indietro per riprendere le distanze, riprendo le mie sembianze [vera forma - anatomia aliena] e da li faccio partire nell'ordine e in rapida sequenza:

    1. Ali che creano sabbia di copertura: [DIVERSIVO]
    2. Sfere di cosmo per impegnarti e finire di confonderti la vista: [AD]
    3. Mentre dall'alto cado su di te con una "lama" (prettamente scenica) spirituale: [AF]


    Credits per la grafica della scheda: Dr. Stein

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    In Addestramento
    Posts
    1,525

    Status
    GHOST
    stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano
    XI




    Dakarai sentì la lama nel petto. La sentì bruciare. Sentì la sua anima strappata e la Legge calare come Maglio su di lui. Calò la spada della legge, calò su di lui come un angelo dell'apocalisse, portando sdegna, furia, dogma e obbedienza a chi dell'obbedienza ne era sprovvisto, a chi era cieco, a chi si era perso, a chi divorava portando caos e Morte lì dove non doveva esserci.
    Eppure l'orgoglio in Dakarai, quella sua apzzia, qualla sua oscurità erano intatte.

    «NON»


    «VOGLIO»




    Non voleva morire. Non voleva lasciare questo mondo.
    Non voleva accettare la sentenza.
    Afferrò quel braccio e poi l'impensabile.


    dcc4053e27f5266e73ba5346870f8ccc



    Affondarono le zanne fino alle ossa, Azrael le sentì scricchiolare, rompersi, distruggersi, sentì il braccio e la carne con i muscoli divorati e l'orrendo rumore di carne cruda masticata.
    Dakarai era la pazzia incarnata. Voleva solo distruggere e divorare pur di vivere egoisticamente. Poco importava del suo corpo se poteva essere vivo.
    Avrebbe continuato a distruggerlo pezzo a pezzo.
    E il bastardo ridette di gusto, la lingua sfiorò le labbra come se gustasse lui stesso quella carne.

    «Sento da qui il tuo sangue.
    Tutto parole ma senza il potere le parole sono merda. Con la lingua si possono tirare su palazzi ma poi cosa rimane?
    Nulla!
    Se non hai potere non devi nemmeno parlare ma lasciarti ammazzare!
    Il mondo si nutre di energia. Tutto è stabilito da un potere più grande. Sei debole, ecco perché perdi! »


    E lo disse alzandosi mentre Dakarai gli stava porgendo quel braccio strappato e fatto a pezzi. Un pezzo di carne? Non più.
    Il trofeo per continuare a vivere. Il dazio che doveva pagare e che ora, finalmente, aveva fatto.

    Eppure la Legge non era sconfitta. Perché Lo scopo era chiaro. Così come la sua missione. E fu allora che il cosmo di Azrael esplose.
    Interfacciandosi con lo scopo e la Legge, riscoprendo il suo potere. Riscoprendo tutto se stesso.
    E la spada fu tra le sue mani.


    NOTE MASTER: Dakarai autoconclusivamente ti prende il braccio, e te lo divora.
    In questo istante è il tuo scopo ad essere chiaro. Chi ti ha mandato qui ti fa essere quello che dovevi in realtà fin dal principio. Quindi non sei più spezzato a metà ma completo. Un bel post introspettivo tra sangue e dolore.
    Hai la tua abilità tempo e puoi smazzolare dakarai a full energia senza risentire delle ferite.
    Sblocca tempo e lascia il tuo attacco in maniera ipotetica.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    noctua

    Group
    Silver Saint
    Posts
    587

    Status
    DEAD


    jpg

    Stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano

    - XI -




    Sentii la scarica spirituale penetrare con facilità nel corpo del teschio scarnificato che era il mio avversario, abbassai la guardia, stupidamente ripresi anche la mia forma umana. Era finita, avevo vinto, no? No.

    jpg
    Con uno sguardo folle ed iniettato di sangue, quello che restava di Dakarai si girò con la bava alla bocca e azzannò; i lunghi ed affilati canini si fecero spazio nelle mie carni anche troppo facilmente, ma i molari furono il vero problema. Sentii le mie ossa frantumarsi sotto la pressione del muscolo massetere della mandibola di quel mostro, una tenaglia capace di spaccare e trinciare con furia omicida qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, sfortunatamente quella volta fu il mio braccio destro.

    Di nuovo un urlo uscì dallla mia bocca, non potevo mantenere il contegno in un momento simile, in primis non avrei saputo come fare, le scariche di dolore erano tutto il mio mondo in quelm momento, sentivo scollegarsi i brandelli di carne e i nervi, impietosi, mi rimandavano tutte le peggiori sensazioni che si reiscono ad immaginare.

    Il liquido ematico grondava sul terreno insieme ai frammenti di ossa e carne che quella fiera non era riuscita portare alla sua padrona, caddi in ginocchio, il sangue perso iniziava a farmi sentire debole, molto debole, troppo

    de...


    bo...


    le...





    Di nuovo quella sensazione, non perfettamente uguale al solito però, certo non che si potesse definire normale, ma questa volta era strana; dopotutto non è passato molto tempo da quando mi son svegliato, eppure di nuovo lì, nel vuoto, in costante balia dei miei sogni, che bello chiamarli così e magari lo fossero veramente, sogni così come lo sono per gli umani. Erano piuttosto mmagini, diapositive vivide di quello che era successo dall'inizio dei tempi fino a quel momento. Un lento fluire al di fuori dello scorrere degli attimi.

    Dove avevo sbagliato? Avevo forse impiegato troppo a riprendermi? Avevo forse dimenticato il perchè io fossi di nuovo sulla Terra? Un secondo. Perchè ero di nuovo sulla Terra? Certo, ci avevo pensato altre volte, ma quel pensiero così repentino mi fece soffermare - stranamente si fermò in quell'istante anche il fluire delle immagini - che strano, non era mai successo.

    Come sono arrivato qui? Ananke? No, non lui...L'Oracolo, fu sua la visione, lui ha parlato di riportare l'Ordine, la Legge, qui dove quell'essere stava facendo di tutto per portare il suo Caos. Ma non ci son riuscito, lui ha vinto. Ho colpito, incassato e risposto, ma ogni volta la sua padrona gli concedeva di più e ancora di più, l'avidità gli dava potere, un potere che io non avevo fatto in tempo ad arginare.

    Il tempo, non avevo mai pensato a quanto fosse importante, "Se solo avessi avuto più tempo" quante volte l'avevo sentita, io che ho sempre visto la linea dal di fuori non mi sono mai posto il problema dell'avere più tempo, ne ho sempre avuto in abbondanza. Eoni di attesa, sonno e sogni. Ma adesso, adesso avrei voluto più tempo, avrei necessitato di quello di cui mai fino ad allora avevo avuto bisogno.

    blood-drip

    Un'altra interruzione, il flusso di pensieri non si connetteva, non riuscivo a trovarne un capo, la visione era scomposta disorganica, come se un tappo bloccasse lo scorrere delle...Gocce? rumore di gocce che cadono? Due, no forse tre. Ma qualcosa non torna, non ci sono suoni nei miei sogni. Non ci sono mai stati.

    «Dove diavolo sono? Sono forse morto anche io infine? Impossibile. Ma qui non sono a casa, no, deve essere qualcosa di diverso...»

    Ci misi un attimo per realizzarlo, ma evidentemente non era stato ancora posto il sigillo conclusivo su quella battaglia e sulla mia rinascita. L'ingranaggio poteva riprendere il suo corso, io avrei dovuto oliare quel Meccanismo, io avrei dovuto portare Ordine ed Equilibrio per le anime degli uomini che non trovavano la via, avrei dovuto far incastrare i pezzi di quel puzzle congeniato perfettamente da menti che astraevano l'immaginabile e lo superavano, insondabili come gli abissi dello spazio.

    Avrei dovuto fare quello per cui Azrael, era stato creato, quello per cui IO ero stato mandato sulla Terra e infine in quel villaggio: guidare le anime di coloro che cessavano di vivere e dirigerle verso il loro ultimo approdo, secondo uno schema preciso e preordinato ad uno scopo, ma per farlo avrei prima dovuto eradicare il mostro che avevo davanti a me.

    Il suono mi guidava, ripresi conoscenza.

    animesher.com_gif-kuroshitsuji-tetragram-854936

    Non era passato che un attimo Dakarai aveva il mio braccio ancora in bocca e il rumore che sentivo era quello del mio sangue che piano gocciolava sotto di me, guardai il braccio, la Gloria non si vedeva, avevo i miei vestiti e la camicia era inzuppata di sangue, sotto non c'era più nulla.

    «Quello mi appartiene, non toccarlo con le tue luride zampe.»

    Con ancora la testa rivolta al suolo caricai il palmo della mano di quell'energia nuova che sentivo fluire come mai aveva fatto prima, percepivo lo scorrere degli innumeroli attimi che componevano quell'istante in cui stavo vivendo e lo trasformai in potere.

    «Stop, needle. Stop, clock. Every last thing in this world, for all eternity. The clock stops, and the time has now stopped»

    Lanciai la sfera in un punto a metà tra me e il mio avversario, il cosmo cremi scuro esplose sollevando sabbia e polvere e sangue al suo interno - un pulviscolo che non tornò più a terra - si formò così una cupola rossa dalle striature nere.

    Dopodichè scattai nella stessa direzione, bene o male ci separavano una decina di metri e un'altra decina prima di arriva all'abominio, ogni due passi - sperando di non essere visto - lanciavo una sfera carica di potere spirituale, dato che non potevo permettermi un combattimento ravvicinato troppo a lungo con un braccio solo, avrei dovuto contare su altro.

    Dopo aver lanciato circa sei di quelle sfere dense di energia, oramai ad un passo dalla cupola cambiai direzione, le sfere di cosmo ancora imprigionate a mezz'aria e coperte dalla sabbia, speravo vivamente che non le avess notate partire, in modo da garantirmi l'effetto sorpresa. Nel mentre io avrei tentato di impattare di peso sul nemico con un pugno carico di semplice cosmo, in modo da occuparlo mentre la polvere cadeva e l'attacco vero sarebbe fuoriuscito dal rallenty temporale.

    3...

    ...2...

    ...1




    Nome: Azrael  Energia: Bianca  Armatura: Gloria di Azrael [IV]


    jpg

    NARRATO    
    «PARLATO PG»    
    «PARLATO ALTRUI»    

    ✧ Stato Armatura Integra ma non mostrata anche all'esterno;

    ✧ Condizioni Fisiche Deltoide destro scarnificato, costola flottante destra incrinata, guancia scarnificata e con ferita slabbrata sanguinante, braccio destro mancante;

    ✧ Condizioni Psichiche Determinato a vincere e con un rinnovato spirito;



    ✧ Abilità

    • الشبح [Alshabah]: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


    • زمن [Zaman]:
    Divenuto abile nel manipolare il tessuto temporale a proprio piacimento l'angelo è in grado di rallentare, velocizzare e finanche porre in uno stato di quiescenza il tempo all'interno della sua area di influenza. L'angelo con il suo potere può controllare il tempo con particolare capacità finchè si tratta di oggetti inanimati, è in grado di porre in uno stato di calma gli eventi naturali che accadono attorno a sè entro il suo raggio di controllo, come rallentare lo scorrere dei fiumi nei propri letti, far cadere massi e detriti in modo accelerato o frenarne l'impatto. Però, anche a causa del breve periodo trascorso dal suo risveglio fa ancora fatica a interferire in modo controllato e pieno con i corpi di altri esseri viventi, potendo influenzare solo marginalmente e per macro aree i corpi altrui (es. accelerazione o rallentamento degli arti, ma non il decorso del sangue al loro interno), riuscendo però a interagire con il flusso temporale del suo, accelerandolo e rallentandolo a suo piacimento, al fine di reagire con più prontezza agli attacchi nemici aumentando la velocità dei suoi attacchi o delle sue difese. Ha quattro facce, e quattromila ali che gli permettono di volare in maniera rudimentale - più una levitazione che un vero e proprio volo - e il suo intero corpo consiste in occhi e lingue, il cui numero corrisponde a quello delle persone che abitano la Terra.


    ✧ Tecniche: Nessuna;

    png


    ✧ Riassunto Azioni: Perdo conoscenza per una frazione di secondo che nel mio subcoscio si estende per molto di più, pensando di essere morto. Mi riprendo e capisco di poter avere accesso a tutto il mio arsenale perciò:

    1. Mano sinistra crea una sfera densa di potere Temporale che impatta a metà strada tra me e il Mostro: [DIVERSIVO/UTILITY]
    2. Sfere di energia spirituale mirate all'interno della cupola temporale e rallentate al suo interno, coperte dalla polvere che si è alzata nella cupola stessa: [AF]
    3. impatto di pugno sinistro per cercare di catturare l'attenzione di Dakarai per gli ultimi secondi prima che le sfere escano dalla stasi e impattino contro di lui [AD]


    Credits per la grafica della scheda: Dr. Stein



    Edited by Dr. Stein - 9/9/2022, 15:57
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    In Addestramento
    Posts
    1,525

    Status
    GHOST
    stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano
    XII



    Morire. É facile dicono.
    Tutto ha una fine. Si nasce, si vive, si muore. Una cosa dannatamente semplice. Il fatto che in mezzo vi era troppo. Sapori, odori, sensazioni, potere, la luce e la passione.
    Vi era si anche l'odio ma anche il gusto di viverlo, di provarlo, di sentirsi appagati da tutto ciò che il vivere ci dava. E scoprire che una vita non bastava per fare tutto. Che non si sarebbe scoperto che un granello di sabbia, che si sarebbe percorso solo un centimetro di questa strada.
    Dakarai e tutti gli altri del villaggio non volevano morire. Volevano vivere, anche sacrificando gli altri, se stessi, gli affetti, la loro umanità.
    In fondo se fossero morti anche quella sarebbe andata perduta. E quindi perché tenersela? Perché non sfruttarla per continuare a camminare su questa strada?
    In questo mondo pazzo, certo, ma almeno sotto il sole, almeno vivi.
    Da morti non potevamo fare più bulla. Fine di tutto.
    Dei giochi, del potere, della goliardia, della passione, della brama. E non era giusto.
    Così come non lo era morire perché altri lo avessero deciso.
    In questo contesto il sussurro dolce come il miele, ma letale come la lama celata nel buio, di questo Dio era quanto di più peccaminoso e allo stesso tempo salvifico che vi potesse essere.
    Eppure la morte arrivava. Non si poteva sfuggirle. Rimandare ma non sfuggirle per sempre.


    Dakarai si afflosciò su se stesso. Il potere, quel potere, lo aveva divorato e consumato. Proprio lui che aveva divorato se stesso e gli altri per i propri desideri.
    Sembrò quasi cadere a pezzi. E lo capì che si stava perdendo. Non moriva. Nè la sua anima sarebbe andata nelle aule dei suoi padri...ironia della sorte per chi non voleva morire non vi sarebbe stata morte, né ricordo.
    Cancellato dal Flusso.


    «E quindi il potere della morte è infine giunto?
    Dakarai ha servito bene e per un attimo pensavo proprio che ti uccidesse.
    Ah ma è un controsenso uccidere la morte, vero?»


    Quel cosmo avviluppò ogni cosa intorno a loro; filamenti di carne e budella. L'oscurità e la furia di una brama senza fine.

    «Com'è che disse...aspetta...non mi viene il nome...»

    Quel trono di carne e budella si sciolse come melassa, divenendo una specie di liquame screziato di nero che iniziò divorare il terreno circostante. E per un attimo Azrael lo vide.
    Nella forma sua primigenia. Quella con cui manipolava gli uomini dando loro il potere.

    ed4d2bcbeff7b5b0934ebd0c76708566



    La faccia coperta da una maschera d'oro che rappresentava un colibrì e adornato di una collana composta da dieci cuori umani.
    Il sole alle spalle, ma nero come l'abisso da cui grondava sangue.
    Il Sole ma non come aspetto positivo ma tenebroso. Poichè il Sole era anche guerriero per vivere aveva bisogno di nutrirsi di sangue, di trovare nel sangue e nella carne il suo sostentamento.
    Di divorare tutto per piacere. Per nutrirsi. Per vivere. Per assimilare sempre di più.
    Il sorriso di quell'essere fu l'unica risposta ai quesiti del daimon.

    «Ah si Howard Phillips Lovecraft...Non è morto ciò che può vivere in eterno, e in strani eoni anche la morte può morire.
    »


    Continuava incurante di ogni cosa. Come se stesse parlando più a se stesso che ad Azrael che rimase bloccato lì.
    Da un potere che lo schiacciava, da quel tanfo di sangue e viscere che lo fece vomitare. Da un cosmo così immenso da fare galassia a sé quasi.

    «E se anche un uomo lo dice chissà...forse davvero si può fare.
    Proviamo. Un esperimento
    »



    Quei filamenti lo avrebbero divorato. Sentiva la forza andarsene, sentiva il suo spirito strappato e fatto a pezzi.
    In fondo per chi ha potere esercitarlo e schiacciare era come respirare.
    Un atto semplice e naturale. Chi, camminando, aveva posto attenzione alle formiche che avrebbe potuto schiacciare?
    Nessuno.
    Perché non guardavamo mai a terra ma sempre in alto. E se mai lo sguardo fosse stato posto verso il basso era perché qualcosa ostruiva il nostro cammino.
    Quel bastardo stava schiacciando Azrael. Solo perché si era messo di mezzo sul suo cammino, distogliendo la sua attenzione.
    Un fastidio.


    Ma nel mondo vi era un altro tipo di fastidio che non dormiva mai. Che attendeva, che osservava. Sentinelle sul Muro di questa Realtà.
    Erano ben peggiori di un fastidio. Erano odiosi. Erano maledettamente odiosi.
    E tra di loro ve ne erano alcuni più odiosi di altri.
    E quel Dio Nero lo capì subito cosa stava arrivando. Lo sentì nel vento. Nella terra che si spaccava e da cui fluiva acqua di sorgente a lavare tale lordura.

    8db5c04e85332a70030d7580c824388a
    Lo spirito con il quale si sconfigge un uomo è lo stesso con il quale si sconfiggono dieci milioni di uomini.





    «Bastardo! Maledetto infame pezzente!»

    Era come se la Vita si riappropriasse dei suoi domini. Vi erano spade nascoste nel mondo pronte a difenderla.

    «Non dorme mai.
    A quanto pare devo andarmene...»


    La terra tremava. Il vento divenne tempesta. La sabbia vorticò in mulinelli sempre più forti.


    «è stato interessante daimon. »

    Lo disse quasi sputandola quella parola. Come se avesse mangiato del cibo avariato. La vomitò con odio e rabbia.

    Vi fu un esplosione di luce. Un turbinio di colori.
    Azrael sentì quei filamenti spezzarsi, sentì come se il suo spirito fosse di nuovo integro e poi...la quiete.
    Del Dio del cannibalismo non vi era più traccia.

    NOTE MASTER: Si conclude qui il tutto.
    Hai il tuo ultimo post e io intanto porto in valutazione.
    Daje e ci si legge su questi schermi
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    noctua

    Group
    Silver Saint
    Posts
    587

    Status
    DEAD


    jpg

    Stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano

    - XII -




    Percepii la piccola cupola di potere collassare, prima ancora di vederla, tutte le sfere ripresero la loro velocità naturale e come uno stormo ben nutrito di uccelli, silenziose sfrecciarono davanti ai miei occhi, fino a giungere al loro punto di impatto: il corpo di Dakarai, o quello che ne rimaneva.

    Piano la presa sul vecchio, che lo aveva irretito e adescato entrando nel villaggio, venne meno il mio attacco aveva fatto centro, non avevo bisogno di infierire, presto si sarebbe accorto di quanto stupida fosse stata la sua scelta.

    «Folle, la morte non è crudele, non è svanire, morire per un uomo è necessario, è una nuova forma di vita. Vuol dire vivere attraverso coloro che ci hanno voluto bene, in alcuni piccoli gesti quotidiani che ricordano agli altri della tua esistenza, di un tuo sorriso e di un tuo abbraccio.»


    In quel momento ripensai a Neemia, dopotutto quelle erano parole sue, paradossalmente era sempre stato molto bravo a consolare coloro che subivano una perdita di qualche genere, al contrario io non ne vedevo i motivi, mi pareva normale. Vivere e morire sono due estremi della stessa corda non esiste l'uno senza l'altro, aggiungere canapa ed intrecciare nuove filamenti nella propria stringa non avrebbe comportato nulla, significava semplicemente perdersi.

    Ed è proprio quello che successe al vecchio Dakarai, si perse. Nessuno avrebbe ricordato il suo amore, nessuno avrebbe ricordato il suo essere gentile, era diventato un mostro odiato da tutti e che aveva portato morte e dolore solo per cupidigia e egoismo, lui che non voleva morire sarebbe stato uno dei pochi veramente morti. Nel peggiore dei modi, come un sussurro non ascoltato nel quieto tramonto africano, mai esistito per nessuno.

    «Ogni memoria della tua esistenza verrà spazzata via dalla realtà. Te ne andrai, e nessuno ti piangerà.»

    Oramai era un involucro quello a cui stavo parlando, lo avevo capito, si decompose davanti a me, cadendo in ginocchio al mio cospetto, sarebbe stato il soggetto perfetto per una commedia nera: "Uomo che non voleva morire, infine si inginocchia davanti la morte", come nei rosoni delle vecchie Cattedrali ed Abbazie, adornate con le varie danze della morte, che tutti abbraccia e nessuno la può evitare. Ironico...

    Poi d'improvviso mi ricordai che non eravamo soli in quella piazza, che il burattinaio, quello che era dietro alle mosse della pedina Dakarai era ancora lì, Bobby Fisher - nella sua versione più femminile e lasciva possibile - era ancora lì e adesso avevo tutta la sua attenzione. Si alzò da quel trono nero e cremisi, eretto con il sangue e mantenuto dal suo cosmo oscuro; lo stesso che adesso si riversava al suolo e insozzava la piazza, sembrava quasi un catrame senziente e vivo che si dirigeva verso di noi, che si dirigeva verso di me.

    In quel momento lo percepii e come una visione apparve il Dio dietro le illusioni, un essere imponente e dal volto coperto, orribile anche solo a pensarlo, avrebbe fatto sprofondare nella follia qualsiasi uomo avesse anche solo poggiato gli occhi su di lui, un Dio che prendeva la sua forza dalla cupidigia degli uomini, era forse lui il cosiddetto Dio del Cannibalismo?

    L'oppressione della sua sola presenza era insopportabile, in ginocchio e con un braccio mozzato ero oramai allo stremo delle forze e il contatto, anche se indiretto con quel potere mi diede il colpo di grazia, un fiotto di liquido caldo e acido mi uscì dalla bocca, bile mista a sangue che si era raggrumato all'interno della bocca.

    Le sue parole furono una condanna, avrebbe cancellato la mia esistenza lì e in quel momento e io non avrei potuto fare nulla per oppormi, con le mie energie esigue e il potere decimato dallo scontro non avevo la benchè minima speranza contro quell'essere. Chiusi gli occhi, ripensai a quello che avevo appena detto a Dakarai e a quanto fosse nuovamente ironico che anche io di lì a breve sarei stato scordato per sempre da tutti.

    Ma se proprio sarei dovuto andare, lo avrei fatto a testa alta. Ma non ci riuscii, il potere cosmico di quell'essere era soverchiante mi schiacciava come se fossi nulla più che un moscerino sotto le dita di un gigante, ma il dolore fu quello di un abile torturatore. Quei fili lordi toccarono il mio spirito e ne venne lacerato, il dolore non fu fisico ma la mia anima gridava pietà, torta e strappata quasi al punto di collassare su se stessa al semplice tocco di quell'energia. Eppure qualcosa lo fermò...

    png



    Svenni. Non sapevo cosa aveva fermato il Dio oscuro dal divorarmi, ricordo una sensazione, come di acqua sorgiva, ristoratrice e rinvigorente, che spazzava via la lordura di quel catrame nero che faceva capo al cosmo di quell'essere, delle parole pronunciate con sdegno da quell'antica divinità e altre pronunciate con superbia e imperio da una voce che non riconobbi, ma alla quale devo tutto.

    Il villaggio era vuoto al mio risveglio, io ero nella piazza al centro della città, nello stesso luogo in cui avevo perso i sensi. Ma non ero steso al suolo, qualcuno o qualcosa mi aveva messo a sedere e fasciato la mia ferita con un nastro rosso, il mio nastro, credevo di averlo perso nello scontro e invece era lì a bloccare l'emorragia.

    «Devo trovare qualcuno che metta a posto questo pasticcio...»

    Guardai meglio, lì dove doveva esserci un braccio tagliato di netto e con solo dei brandelli di carne, vi era nuovamente il mio braccio sinistro, quasi del tutto intatto se non per una cicatrice nel punto di giuntura, lì dove era stato staccato in precedenza. Sette giorni di deserto prima di arrivare a Lüderitz, di nuovo, da lì poi chissà, magari avrei potuto iniziare a cercare qualcuno dei miei compagni, chissà chi era stato risvegliato e riportato qui. La giacca era ancora appoggiata sul muro di cinta del cimitero, l'avevo lasciata lì prima di tentare il rito di trapasso a quelle anime perdute, dallo strato di polvere dovevano essere passati diversi giorni da quel momento, ma quanto a lungo sono stato privo di sensi?

    La raccolsi, infilarla non era proprio una delle opzioni praticabili con quel caldo, la appoggiai come fa un modello consumato su una spalla,
    jpg
    Sorrisi e tastai l'interno dell'abito, le avevo lasciate lì ne ero sicuro, dopo qualche smanacciata e rimestamento le trovai, un pacchetto stropicciato e morbido con all'interno alcune sigarette ancora intatte ed un accendino.

    Accesi il tabacco mentre un alito di vento si alzò dal suolo, mi voltai e con un ultimo sguardo salutavo il cimitero dietro di me, le anime erano andate oltre e ora quel posto era finalmente tornato ad essere un luogo perfettamente incastrato all'interno dello Schema.

    A tal proposito, chissà che ne pensava l'Oracolo? Certo avrebbe potuto anche richiamarmi per ringraziare eh! Azrael vai qua, Azrael vai là e poi? Nessuno mai che ti faccia un complimento!! risi della mia stupidità, una risata sincera, liberatoria e gratificante come non ero riuscito a farne da secoli, letteralemente, risi così tanto che iniziarono a farmi male le costole e le lacrime mi uscirono spontanee.

    E fu così che ripresi a camminare, giorno dopo giorno fino ad adesso, non sono passati molti giorni da allora, certo, ma posso con certeza dire che non mi scorderò mai di quel villaggio in Namibia, della cupidigia che divora se stessa e del Dio che ha fomentato tutto questo. Ma adesso sa che se un giorno dovesse tornare troverebbe sempre un Angelo destinato a stare

    Tra terra e cielo con la spada sguainata in mano...




    Nome: Azrael  Energia: Bianca  Armatura: Gloria di Azrael [IV]


    jpg

    NARRATO    
    «PARLATO PG»    
    «PARLATO ALTRUI»    

    ✧ Stato Armatura Integra e non indossata;

    ✧ Condizioni Fisiche Ristorato;

    ✧ Condizioni Psichiche Felice per l'inizio di una nuova vita;

    ✧ Abilità:Nessuna;

    ✧ Tecniche: Nessuna;

    png


    ✧ Riassunto Azioni: Azrael si alza e si dirige, ramingo a cercare posti dove il suo operato è nuovamente necessario, nel mentre tentando di scoprire se altri suoi fratelli sono stati ridestati dal loro sonno...

    Di nuovo grazie mille per la pazienza e per l'add :fiore:

    Credits per la grafica della scheda: Dr. Stein

     
    Top
    .
23 replies since 30/5/2022, 11:23   868 views
  Share  
.