[mega quest saints] We can be Heroes - FUKUSHIMA - Parte 6

Alek, Andrea, Bart

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    « Fukushima »
    ~

    Era quella la causa per cui Andrea aveva scelto di combattere.
    Quando era solo una puttana, ancora non comprendeva il suo posto nell'universo. Si era ritrovata catapultata in un mondo che non comprendeva, un mondo distrutto dall'Apocalisse, in cui non le era stato dato il lusso di decidere. Straniera in terra straniera. Semplicemente, per qualche strana caratteristica, era riuscita a sopravvivere.
    Aveva dubitato, all'inizio. Aveva visto come i baluardi dell'umanità erano ormai stanchi, fiaccati, scossi dalle troppe perdite. Aveva visto la disorganizzazione, la paura di sbagliare e l'inerzia. Si era domandata, a lungo, perché lei. Cosa poteva, lei che era così piccola, davanti a una realtà così corrotta? Aveva pensato di morire.
    E poi era morta. Si era allontanata dal Grande Tempio per cercare una nuova direzione, una via d'uscita qualsiasi, e aveva scoperto che cosa voleva dire davvero restare soli. In quella solitudine, però, aveva trovato qualcosa. Una luce, una debole e fioca fiammella, qualcosa da coltivare, a cui aggrapparsi, da stringere con tutte le sue forze. Una speranza. Era stata quella speranza, sotto forma di Sacra Saetta, a salvarla. A darle una nuova possibilità. L'aveva afferrata con tutte le due mani.

    E aveva lottato come mai in vita sua.
    Lei, che più di tutti i Saint disprezzava la violenza fine a se stessa, si era ritrovata a combattere perché Atene, la città sacra alla sua dea, venisse liberata. Dopo Atene, era stata la volta della Grecia. Si era scontrata con Spectre, con Caduti, con Primarchi, con Black Saint. E non aveva mai combattuto da sola, perché la sua speranza era rimasta sempre viva con lei. Nelle sue vene, insieme al sangue, scorreva il Keraunos.
    La Saetta Deicida era un potere immenso. Aleksander Seraf l'aveva vista sempre come un'arma: la migliore di tutte. Per lui era una parte di sé, un retaggio della grandezza bellica di Lemuria. Lei no. Lei si era sempre reputata una guardiana. Aveva usato il Keraunos per curare i deboli e per punire coloro che avevano osato superare certi limiti invalicabili. La sua mano era quella del giudice, salda nel condannare l'hỳbris di chi si era allontanato in modo irrecuperabile dall'umanità. Anche quando era sprofondata nella disperazione più nera per colpa di Karl, la Saetta era sempre con lei. Pronta a salvarla – o a impedirle di diventare ciò che non avrebbe mai desiderato.
    La sua era stata una nuova vita. Fatta di dolore, di scelte, di guerre, di tradimenti, di sofferenza. Ma tutto era stato appena ripagato.

    Le stesse saette che scorrevano in lei avevano appena solcato il cielo.
    L'attesa era finita. Si ritrovò un nodo in gola mentre osservava gli avvenimenti successivi. Salutò la discesa della sua dea sul campo, a cui lei stessa aveva fatto da faro, con un sorriso sul volto, tramutatosi subito in un'espressione di pura risolutezza. Riservò un cenno del capo alla sorte di Therese, rivelatasi essere l'incarnazione di Nike: la Vittoria era con i Saint. Dovette imporsi la sua dura disciplina quando Daimon della furia e Caduti solcarono il cielo, e quando creature del Caos emersero dagli Abissi.
    No, si disse, doveva rimanere concentrata sulla sua preda. Il suo sguardo feroce lambì Karl. Per troppo a lungo quell'essere – che non avrebbe mai degnato della parola uomo – aveva corrotto la sua mente, plagiato la sua fede, mutilato la sua anima. Era stata alla sua mercé; il tutto per guadagnare quel tempo prezioso che aveva consentito ad Atena di raggiungerli. Quella era la battaglia finale, e aveva finalmente la possibilità di impartirgli il suo castigo.
    Il suo Cosmo ruggì più impetuoso che mai. Allungò la mano verso Alexis e ne domandò il tridente. Il solo tocco con quell'arma sacra le fece comprendere che la benedizione della loro dea era sui Saint.
    L'elettricità incendiò l'aria attorno a lei.

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    Strinse il pugno attorno all'asta del tridente.
    Avrebbe voluto parlare, avrebbe voluto spronare i suoi compagni, ricordare loro come era stato l'inseguire una speranza, una minuscola e fioca speranza, a condurli fino a lì. Di come il sangue che avevano versato era servito a fecondare una nuova vita per l'umanità. Come erano riusciti, con i loro sacrifici, a cambiare il corso delle cose.
    Ma non lo fece. Si limitò ad annuire piano alle parole del suo Gran Sacerdote, e urlò due semplici parole. Un grido di guerra.
    « PER ATENA! » Il ruggito del Leone avrebbe scosso l'intero campo di battaglia. Il corpo di Andrea sarebbe stato ricoperto da una patina di luce, una seconda corazza che avrebbe reso difficile comprenderne i movimenti per qualsiasi occhio. Lo aveva imparato, nessuno poteva guardare il sole con gli occhi nudi.
    Avrebbe fatto un balzo in avanti, il tridente saldo tra le dita. E poi sarebbe successo qualcosa. Avrebbe manipolato i fotoni con una precisione che non aveva mai posseduto prima, sfruttando fino in fondo gli occhi del Leone. Avrebbe dato vita a sei sagome, sei miraggi in tutto simili a lei. Delle sagome di luce finissima, sui cui sarebbe stato difficile poggiare lo sguardo per coglierne le differenze, che avrebbe manipolato con il suo controllo sul Keraunos.
    Le avrebbe fatte muovere insieme a lei, fianco a fianco, in un'imitazione della sua corsa, per poi dividersi e circondare Karl. Ognuno di quei corpi di luce avrebbero posseduto un'estremità più lunga delle altre, in corrispondenza col tridente, che avrebbero portato verso ogni arto di quell'essere.

    Si sarebbe mossa alla velocità massima che le consentiva il suo corpo.
    Uno dei miraggi avrebbe mirato al braccio destro, uno al sinistro, uno alla gamba destra e uno alla gamba sinistra. Due copie infine avrebbero superato Karl, dirigendosi verso la parte inferiore della schiena e il retro del collo.
    Ma, a pochi centimetri dai loro bersagli, queste immagini sarebbero esplose in uno scoppio di luce modesto, non abbastanza intenso da danneggiare la vista di Karl ma sufficiente per ostruirla. Da quel mare di luce sarebbe infine emersa Andrea, la vera Andrea, il tridente nel braccio destro, in un affondo portato con tutto il suo impeto verso il cuore di Karl.
    A prescindere dal se fosse riuscita meno a oltrepassarlo da parte a parte, per straziarne le carni e provocargli danni interni ingenti, Andrea non si sarebbe fermata. Quell'arma avrebbe canalizzato il Keraunos, facendolo fluire, amplificandolo, per poi rilasciarlo dalle tre punte sotto forma di tre colonne di elettricità intensissima.
    Il Lightning Fang avrebbe mirato ad aumentare il danno provocato dall'arma a dismisura, bruciando la carne, sovraccaricando le terminazioni nervose, per rendergli più difficile il resto della battaglia.
    Il suo attacco, per quanto complesso, era durato meno di un secondo. Sapeva di non poter ostacolare i suoi compagni, per cui, a prescindere dal risultato del suo attacco, si sarebbe riposizionata, estraendo se necessario il tridente da Karl, per poi compiere un balzo laterale, per non intralciare il suo Gran Sacerdote.
    Presto sarebbe finito tutto.

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    Energia ~ Suprema.
    Cloth ~ Gold Leo - VII - indossata.
    Condizioni ~ Ottimali.
    Abilità ~ Keraunos

    Il Keraunos, nel tempo, ha assunto molti nomi. Che venga chiamato Fulmine Sacro o Saetta Deicida questo elemento è potenzialmente devastante, pericoloso sia per gli umani che per le stesse divinità. Perché non cadesse nelle mani sbagliate Atena, dopo averne sottratto un frammento a Zeus, lo donò ai suoi cavalieri del Leone, perché lo custodissero e lo utilizzassero per illuminare la via degli uomini.
    Andrea è stata l'ultima a ottenere questo dono, che come tutti i cavalieri di Leo le consente di controllare il fulmine in ogni suo aspetto. Maestra dell'elemento elettrico, è in grado di manipolarlo per dare vita a scosse, fulmini, tempeste elettrostatiche, capaci di paralizzare le parti colpite, causare danni al sistema nervoso o provocare bruciature, fino a stordire i suoi nemici. {Elettricità}
    Il Keraunos le permette un controllo tale del fulmine da poterlo manipolare persino nelle sue più piccole manifestazioni, i fotoni, le particelle minime del campo elettromagnetico. Questo le dona la capacità di controllare anche la luce in tutte le sue forme, potendo dare vita a fenomeni ottici così luminosi da danneggiare la retina dei suoi avversari, ma anche di poterla condensare per dare vita a raggi concentrati e taglienti, fino anche a emulare la vita creando delle lame rudimentali o degli scudi di luce. Inoltre, sfruttando la rifrazione, sarà possibile per Andrea nascondersi in piena vista, ottenendo un effetto simile, ma non altrettanto perfetto, all'invisibilità. {Luce}
    Il Fulmine Sacro, in virtù della sua origine divina, le permette di difendersi contro ciò che normalmente colpirebbe la maggior parte dei cavalieri. I suoi effetti non si fermano alla sola materia. Il Keraunos, infatti, le permette di danneggiare e di proteggersi da costrutti spirituali e dagli attacchi capaci di colpire l'anima. {Capacità di contrastare gli attacchi portati con Spirito}
    Tra le doti che le garantisce la Saetta vi è quella di poter, con la sua luce, guarire le ferite degli uomini. Andrea può lenire sia le ferite altrui che le proprie, permettendole, una volta a duello, di guarire un unico tipo di danno, purché non sia così profondo da essere fatale. In questo modo è possibile, per Andrea, protrarre il combattimento fin dove non sarebbe possibile altrimenti. {Guarigione}
    Tutti gli attacchi portati dal cavaliere del Leone, in virtù della potenza del Keraunos, risulteranno più potenti del normale, potendo lei richiamare più cosmo con minore dispendio di forze. Questo le consente un vantaggio tattico nei confronti di numerosi nemici, dovendo questi, a parità di forze, sforzarsi di più per generare attacchi pari ai suoi. {Cosmo Straordinario}


    Illuminazione Cosmica

    Se il cavaliere della Vergine è quello più vicino agli dei, quello del Leone è da sempre il più vicino alla natura. Andrea possiede una sorta di empatia portata all'estremo, che le consente di percepire il cosmo in ogni cosa, sia questo negli uomini, negli animali o negli oggetti inanimati. É in grado di intuire anche la più flebile traccia cosmica, ottenendo più informazioni di quanto non sarebbe normalmente possibile. {Percezione Straordinaria}
    Inoltre, facendo risuonare il suo cosmo con la natura, Andrea è in grado di aizzare o di quietare l'ambiente circostante, per esempio potendo addomesticare anche la belva più feroce, per renderla innocua e una fedele compagna. {Empatia con la Natura}
    Andrea è così abile nel percepire le anche minime alterazioni nel cosmo che sarà più difficile, per lei, cadere vittima di illusioni ambientali o di simili alterazioni sensoriali. Ciò le permette di uscirne più facilmente, di percepire di essere caduta in un inganno e di restare lucida mantenendo la percezione del mondo circostante. {Capacità di contrastare le Illusioni Ambientali}
    I suoi sensi sono così sviluppati da essere dotata di un istinto che le consente di rendere le sue difese o i suoi attacchi particolarmente precisi ed efficaci. È difficile prenderla di sorpresa, e per lei è sempre possibile variare le sue tecniche per renderle più adatte al cosmo dell'avversario e agli attacchi che si trova a fronteggiare. {Difese e attacchi più precisi}
    Tuttavia non solo può migliorare le proprie offensive e le proprie difese, ma persino emulare quelle dei suoi avversari. Purché non siano poteri a lei totalmente estranei, come quelli spirituali o illusori, Andrea sarà in grado di imitare le tecniche altrui, creandone di simili a partire dai poteri di cui lei dispone. Le sarà possibile, in questo modo, dare vita ai colpi più disparati, imitandone le caratteristiche e funzionamento, ma sempre utilizzando come base il proprio cosmo, la luce o l'elettricità. {Capacità di emulare le tecniche altrui}
    L'ultimo potere che le garantisce la sua empatia cosmica è quella di, facendo risuonare il proprio cosmo con quello avversario, tentare di prendere il controllo dei suoi costrutti per un turno. Potrà, in questo modo, appropriarsi di essi, muoverli, fino a persino fargli attaccare il loro stesso creatore. La sua capacità di entrare in contatto con tutte le emanazioni cosmiche le consente, in questo modo, di influenzare tutti quei costrutti non estemporanei, comprese anche le armi cosmiche. {Capacità di controllare i costrutti altrui}
    Come tutti i cavalieri, raggiunto un certo livello, Andrea ha sbloccato la capacità di comunicare telepaticamente, senza bisogno di parole, potendo trasmettere i propri pensieri direttamente alla mente dell'interlocutore. {Telepatia}
    Inoltre, come tutti i cavalieri di Atena, la sua fede nei confronti della sua dea è così grande che, invocandola, sarà possibile per Andrea continuare a combattere per un intero turno quando ormai allo stremo. La sua devozione, infatti, le garantirà la possibilità di potersi ancora muovere e di poter superare quelle condizioni che normalmente glielo impedirebbero, come illusioni, ferite debilitanti, stanchezza estrema o altro. {Favore di Atena}


    Tecniche ~ Lightning Fang

    Un colpo distruttivo, in grado di modificare profondamente il campo di battaglia. Appoggiando una mano al terreno, o attraverso gli arti inferiori, Andrea farà scorrere un gran quantitativo di cosmo elettrico sotto la superficie. Potrà poi dirigerlo ai piedi dei suoi nemici, per farlo eruttare in una o più colonne di elettricità, capace di squassare la terra. A seconda che i suoi nemici siano uno o più di uno, o della precisione che vorrà dare al colpo, infatti, Andrea potrà scegliere se concentrare l'elettricità in uno o più fulmini. Se colpito, il nemico potrebbe subire danni da caduta, per il terreno che gli franerà sotto i piedi, ma anche i danni tipici dell'elettricità, tra cui bruciature, danni al sistema nervoso o paralisi localizzate. [img] {Elettricità + Cosmo Straordinario}


    Riassunto ~ Andrea si ricopre di luce, per rendere difficile il guardarla direttamente. Scatta verso Karl, crea quindi sei copie approssimative di sé stessa coi fotoni, facendo loro accerchiare il crucco coi loro attacchi. All'ultimo le dispella, facendo esplodere i miraggi nella loro luce, per infastidire ancora di più (Diversivo). Emerge dalla luce e tenta un affondo col Tridente verso il cuore di Karl (AF). A prescindere dall'esito dalle punte emergono tre Lightning Fang, per abbrustolirlo dall'interno e peggiorare le eventuali ferite (AD).


    Edited by Wild Youth - 4/10/2020, 20:58
     
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    Fukushima



    Gli strati di spirito si dissiparono come nebbia al vento, esponendo i suoi sensi alla pienezza delle energie raggruppate in quell'angolo del Giappone.

    All'inizio erano tante e talmente potenti da non riuscire nemmeno a distinguerle, ma poco a poco si resero più chiare: da una parte la viscida aberrazione rappresentata dalla forza corrotta e dall'altra un cosmo brillante e travolgente che risuonava nelle aure dorate dei guerrieri con cui già aveva diviso il campo di battaglia.
    Era fuori da ogni dubbio: quel cosmo era lo stesso che proteggeva il Grande Tempio.
    Era Athena.

    Strinse l'asta del tridente, non riuscendo a dissimulare la propria preoccupazione. Quindi era stata davvero la dea a intercedere in quel momento critico, donando alle armi di Libra una potenza ineguagliabile per pochi, brevi istanti.
    La stessa sensazione la percepiva in quel momento, il ragazzo, eppure non sapeva bene cosa fare. Gli sembrava di essere capitato per caso tra gli ingranaggi di una realtà in inesorabile movimento, un gioco di forze talmente spaventoso, talmente gigantesco che la vita di un solo, debole uomo, a confronto, scompariva nel nulla.

    Cosa poteva fare lui, piccolo soldato in una guerra enorme?
    Si soffermò su ciascuno dei compagni che poteva vedere, quasi a cercare conferme o risposte.
    No. Non aveva bisogno di nulla di tutto ciò.

    Aveva solo bisogno di un bersaglio.

    Poi la sentì. Una fugace scintilla che scatenò un immane incendio. Il suo cosmo prese ad ardere con una potenza tale da stordirlo. Il suo corpo si fece leggero. Un calore placido ma deciso iniziò a diffondersi ovunque sulla sua pelle e nel suo sangue, nelle sue ossa e attraverso i nervi, lenendo il dolore e risanando le ferite aperte e le contusioni.
    I muscoli iniziarono a contrarsi sotto quello stimolo quasi eccessivo, cercando di contenere l'energia delle stelle nel suo fluire.

    La Geometria si sottomise con una facilità disarmante nelle sue composizioni più intricate e profonde. Le linee della sua armatura si accesero divenendo quasi accecanti, disegnandosi con una definizione perfetta, replicandosi, piegandosi a ogni sua minima variazione di pensiero e ottenendo una forma precisa, completando perfino i segmenti spezzati dalle crepe e dalle spaccature nella cloth.

    Law sospirò, soppesando quel cosmo, mettendone alla prova i limiti. I suoi sensi toccavano limiti prima insondabili, donandogli una sensazione di completezza che aveva sfiorato soltanto unendo la propria energia a quella dei compagni grazie alla freccia del Sagittario.
    Era una sensazione estasiante, per quanto si rendesse conto della sua delicatezza.
    Ma avrebbe sfruttato ogni singola oncia di quel potere per portare a termine la battaglia.

    Il suo sguardo si spinse verso il raggio di luce rossastra, in mezzo al mare.
    Non poté credere ai suoi occhi quando distinse centinaia di creature in volo, riconoscendo nelle loro forme impossibili quelle che aveva scorto tramite il legame col Daimon.

    Allora - pensò - è qui che si è spostato lo scontro. Quella cosa ha attirato i Caduti e l'esercito della Furia con loro.

    Quasi come nella sua visione, quindi, tracciò una strada, un percorso sicuro sulle acque solidificando i sigilli del Triangolo.
    Mentre si lanciava a tutta velocità, percepì un potente cosmo estraneo, dall'impronta non totalmente umana. Risuonava in modo simile a quello del Dio Nero Chernobog, ma aveva un respiro totalmente diverso, quasi... opposto. Un lampo di luce in lontananza, il rombo della potenza di quello che quasi sicuramente era un Araldo di G.E.A. si confuse tra corrotti giganteschi, assieme a quello più familiare di altri compagni.

    Aveva la sensazione che quello sarebbe stato lo scontro decisivo.



    narrato ▼ parlatopensato
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    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIARossa Suprema
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Perfetto
    STATUS MENTALE ♦ Perfetto
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Veni, vidi, tanto cosmo figo e mi dirigo verso lo stormo di daimon.

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore.
    L'applicazione più semplice e basilare, unita alle profonde conoscenze del cavaliere, permette di far fluire il cosmo più facilmente, riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    Grazie alla Geometria, inoltre, il sigillatore potrà agire in modo analogo sui nemici, ma in senso opposto, rendendo quindi più difficoltoso l'uso del cosmo, oltre a ostacolarne i movimenti. In casi di grandi divari energetici, si potrebbe arrivare a bloccare completamente il cosmo dell'avversario, oppure costringere un individuo sprovvisto di cosmo a una stasi perpetua.
    Tali sigilli sono cumulabili e richiederanno un grande dispendio cosmico da parte del bersaglio colpito per essere infranti e annullati. In caso non vengano attivamente disattivati, essi perdurano per tutta la durata dello scontro.
    Le forme assunte dai sigilli possono essere molteplici, sia bidimensionali che tridimensionali. All'occorrenza si possono plasmare a foggia di semplici armi in grado di arrecare solo danno da impatto e comunque inferiori in efficacia a quella di costrutti e armi cosmiche.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE ♦ ///



     
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    Il teletrasporto fu immediato e non appena poggiò piede sul terreno di Fukushima percepì una nuova linfa scorrerle nelle vene: le ferite erano state sanate, la fatica era scomparsa e la sua mente era tornata sotto il suo controllo, lo spirito pure sembrava aver ripreso rinnovato vigore.

    Lo scenario che le si offrì invece sembrava una bolgia infernale; vari schieramenti di esseri dislocati su più fronti...ma ciò che attirò immediatamente la sua attenzione fu la Speranza fatta umana: Athena. Lei era lì davanti ai suoi occhi in perfetta forma, anzi aveva qualcosa in più...in quelle vesti combattive le ritornò alla mente perché aveva scelto i saint, perché avrebbe dato la vita per loro ed i loro ideali...quella era davvero una dea che meritava di essere seguita.

    Fece un passo avanti attratta da quella rinnovata speranza, ma comprese che ciò contro cui Athena stava combattendo non era alla sua portata, pur spingendo il suo cosmo al limite non avrebbe potuto dare alcun supporto alla dea, anzi avrebbe rischiato di risultare persino d’intralcio.
    Si guardò attorno valutando che posizione prendere e facendo ciò finalmente li vide: c’erano tutti i suoi compagni, lacrime di gioia e commozione le velarono gli occhi, si stupì a piangere ed a ridere insieme mentre si beava di quella meraviglia; essi stavano bene, erano vivi ed in quel momento più uniti che mai, notò anche dei cosmi familiari alleati ma che non riuscì a riconoscere.

    Annuì riempendosi gli occhi di quello spettacolo e avvampò il proprio cosmo; vide saettare sopra di lei Rigel, seguito a ruota da Law, diretti verso un ammasso di Caduti combattere contro altrettanti Daimon...avevano un conto in sospeso con quegli esseri disgustosi ed era giunto il momento di regolare i conti.

    GkJvmPO
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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † ottime
    MENTALMENTE † pace
    STATUS CLOTH † ottime
    RIASSUNTO AZIONI † E' qui la festa?

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).



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    Better to reign in Hell than serve in Heav'n

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    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    Fukushima I



    Ys si trovava a riposare su una branda della base di Gunkanjima quando l'Eufonia si manifestò. Febbricitante e steccato alla meno peggio dagli Steel Saint, l'Ariete in un primo momento non badò molto a quell'eco che ad un tratto iniziò a risuonare nell'aria. Lo interpretò come un'ennesima allucinazione acustica. Una delle tante, grazie alla febbre che galoppava e il delirio che incalzava la sua sanità mentale - o quello che ancora ne rimaneva.
    Poi, la sua Gold Cloth prese a rispondere all'eco. Un tiepido Cosmo dorato si levò dal metallo, e una dolce eco risuonò sempre più insistente nell'aria. Per qualche istante, ciò gli provocò solamente mal di testa. In quegli istanti, Ys neanche provò a cercare di capire cosa stesse succedendo: voleva essere solo lasciato in pace. A guarire, o morire. Ma in pace.
    Ma presto il mal di testa passò, così come la febbre. Stupito, Ys aprì gli occhi, guardandosi intorno come se si aspettasse di trovare la fonte dell'eco tra i macchinari degli Steel. Riuscì giusto a notare Achille che sembravacome in preda a un'estasi. Fu in quel momento che il suo Cosmo divampò.
    Potere, immenso potere. Più di quanto avrebbe mai immaginato di possedere. Più di quanto avrebbe mai creduto che potesse esistere. Si guardò la mano, steccata come il resto del braccio. La mosse. Le dita si piegarono in un pugno, senza procurargli per questo il minimo dolore. E il suo pugno stava ribollendo di Cosmo.
    Alzò la testa in cerca di Achille, e questa volta lo vide come trasfigurato. L'amico ora emanava un Cosmo terribile come pochi ne aveva mai percepiti. Come quello di Daya, o di Bart. O di Gazka. Qualcosa giusto un gradino al di sotto del potere di Atena stessa. Gli ci volle un istante per realizzare che quello stesso medesimo potere stava rifluendo pure in lui.

    «Ma cosa...?!»

    Fu solo allora che diede un senso a quell'eco. L'Eufonia delle Armature. Qualcuno aveva riunito le Dodici Gold Cloth lì, in Giappone. Ma chi? E perché?
    Cercò di razionalizzare la cosa. Quanti Gold Saint c'erano? Fece la conta: lui, Achille, Rigel, Dhawyth, Bart... Si prese la testa. Mancava di certo qualcuno. Ma non erano certo Dodici. Lassù in cielo dovevano esserci delle Armature Dorate che fluttuavano vuote. Come ai vecchi tempi, prima della Corruzione. Ma questo non rispondeva alle sue domande. Né dava un senso a quell'efflato cosmico che gli ruggiva nell'anima. Perché c'era un potere tanto estraneo in lui?
    Fu in quella che lo Scudo della Bilancia si trasfigurò. Era stato al braccio d'Achille tutto quel tempo, integro ma provato dalla battaglia. Ora però sembrava come toccato da uno spirito supremo, quasi abbeverato del sangue di Atena stessa. Pure Achille stava osservando con stupore tale metamorfosi.
    Fu in quel momento che capì. Atena. Li stava chiamando. Tremando dall'emozione, Ys traballò nel mettersi in piedi, togliendosi senza pensacri devvaro bende e stecche. Sotto, le più piccole crepe della sua Gold Cloth si erano risanate. Ma lui non ci fece neanche caso. Si avvicinò ad Achille.

    «Atena. Ci sta chiamando.»

    Sì, anche il suo vecchio amico l'aveva capito, forse ancor prima di lui. Ora Ys poteva sentire chiaramente il risuono dell'Eufonia nello spazio e nel tempo. Era un palese richiamo perché la raggiungessero. La loro dea. La dea per la quale avevano giurato di vivere e morire.
    Fece quasi per porgere la mano ad Achille ed attivare il Teletrasporto, quando notò un gruppo di Steel Saint poco fuori della loro stanza. Pareva li stessero aspettando, ma forse erano rimasti anch'essi interdetti dall'Eufonia. Comunque fosse,Nakano comunicò loro la situazione a Fukushima. Erano attesi come rinforzi. Ora tutto tornava.Ys abbozzò un sorriso.

    «Sicuro. Fukushima. Ma certo.»

    Ora sapeva pure il nome della sua destinazione. Fu sul punto di porgere nuovamente la mano ad Achille, ma questi lo anticipò passandogli lo Scudo di Libra. Era a lui a cui era stato affidato, dopotutto. Ys esitò un attimo, ma alla fine prese l'artefatto della Bilancia e se lo fissò all'avambraccio, come aveva già fatto Achille in precedenza.

    «Immagino sia giusto. La mia Gold Cloth non è particolarmente resistente. E dubito ci sia stato donato tutto questo potere per nulla.»

    Ma non era tempo per le chiacchiere, lo sapeva. Finalmente, poggiò una mano sulla spalla d'Achille. E attivò il Teletrasporto, proteso verso la fonte dell'Eufonia.
    La grigia stanza sotterranea di Gunkanjima mutò in pochi istanti in un panorama aperto, sotto un cielo stellato per troppo tempo celato a tutti. Atena - che Ys si stupì di riconoscere nel corpo di Alisia - diede i suoi ultimi saluti a Bart prima di librarsi nel cielo tra i fulmini. Era sempre lei, benché diversa. Questa volta trasudava una potenza immensa. Così come tutti loro.
    Ys si guardò allora intorno. Era difficile capire cosa stesse sucdedendo. C'erano creature della Corruzione ovunque, soprattutto stormi in cielo ed esseri giganteschi che si avvicinavano lenti dal mare. Era una visione decisamente peggiore alla battaglia di Gunkanjima. Eppure, Ys scoprì di non esserne spaventato. Si sentiva troppo potente per fallire, questa volta.
    Aveva di nuovo la possibilità di combattere fino in fondo la sua buona battaglia.
    Si voltò allora verso Achille, e sorrise.

    «Pare che ci sia solo l'imbarazzo della scelta, qui. Che si fa?»

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (power up temporaneo)
    Stato della Cloth [VII] Integra, Scudo della Bilancia all'avambraccio sinistro
    Condizioni Fisiche Ottimali, completamente guarito.
    Condizioni Psichiche Infervorato

    Riassunto Eufonia, guarigione e teletrasporto da Gunkanjima. Achille passa lo Scudo della Bilancia asd Ys. Una volta a Fukushima, Ys lascia che sia Achille a decidere il da farsi.

    Abilità

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

     
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    ALEXIS
    LIBRA {VIII}
    ENERGIA SUPREMA


    POST I

    WE CAN BE
    HEROES - FUKUSHIMA


    Probabilmente quella che stava per affrontare sarebbe stata l’ultima battaglia di quella realtà: aveva preso la sua decisione e non sarebbe tornato sui suoi passi. Il suo supporto in quel mondo poteva dirsi concluso, aveva valutato con attenzione la situazione ed aveva preso la sua decisione, stabilendo il suo verdetto. Quel mondo aveva una speranza, non era una di quegli universi destinati all’estinzione. Questo lo aveva compreso percependo l’essenza di Atena in tutta la sua bellezza. Nello scontro contro l’avatar di uno dei principi del Caos, era stata la divina Pallade a permettergli di avere la meglio, ed era stata sempre lei a liberare tutto il potere delle sacre armi di cui era custode.

    Gli era capitato poche volte di percepire l’essenza della divina Atena in tutta la sua forza, e sapere che lei era sveglia e pronta a difendere la specie umana gli dava conforto. A volte era successo di aver incontrato la Dea, ma in nessuna realtà visitata l’aveva vista così sicura di sé, così battagliera e giusta.

    Alexis pose una domanda agli addetti della Grado, ma la risposta arrivò attraverso il suo cosmo. Sentì la sua essenza sussultare, il suo sangue ribollire. Era chiaro: la battaglia finale era prossima e sia lui che Kryos si sarebbero fatti trovare pronti. Avvertì come il suo cosmo, in risonanza con quello della Dea divenne molto più ampio, ogni vincolo, ogni sigillo era stato spezzato e finalmente poteva combattere nel pieno delle sue forze. Perché in verità, i passaggi attraverso varie realtà non permettevano ad Alexis di esprimersi appieno, c’erano delle regole nel suo esser custode dell’Equilibrio. Ma questa volta la Dea stessa gli stava chiedendo di combattere al massimo.

    «E sia mia Dea. Fermeremo l’orda corrotta in modo tale da coprirvi le spalle!»

    Probabilmente Kryos lo avrebbe accompagnato in quella missione suicida, ma del resto se non era in pericolo la propria vita dov’era il divertimento? Sapeva bene che tutti gli altri avrebbero fatto del loro meglio e percepì anche un cosmo conosciuto: quello di Amaterasu.

    Un candido sorriso comparve sul suo volto, il sorriso di chi ha solcato innumerevoli campi di battaglia, il sorriso di chi mette tutto se stesso per fare in modo che questa realtà abbia una possibilità. Sentì la richiesta di Andrea e acconsentì. Le sacre armi di Bilancia servivano a questo, ad aiutare i cavalieri della Dea nei momenti di maggiore crisi.



    narrato ♦ « parlato »pensato°telepatia°
     
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    xOsJWBaNarrato. | -parlato- | °pensato° | °telepatia° | "parlato altri"

    Fukushima
    Capitolo I
    orHcAwU


    Dopo l'estenuante combattimento su ciò che restava dell'isola di Gunkanjima, Achille ed Ys si riposarono un poco dentro la base nella quale i lavori erano in pieno fervore dopo l'ottima prova avuta dalle loro armi. Il giovane era sdraiato su di una branda accanto all'amico, si era tolto l'armatura che a forma di totem riposava vicino, ripulendosi le ferite prima di coricarsi; poche ore dopo entrambi furono svegliati da uno strano suono, un suono che provocò una sorta di improbabile nostalgia dentro il cuore del giovane saint, un suono che venne compreso subito dai due proveniva dalle armature stesse! Achille si rizzò in piedi dimentico delle ferite e della stanchezza, e senza un suo reale desiderio l'armatura si smontò e andò a ricoprire il suo corpo iniziando a vibrare ancor di più e brillando di una lucentezza incredibile.

    -ma cosa diavolo sta succedendo???-

    Non ebbe il tempo di proseguire a parlare, poichè assieme all'aura dell'armatura anche il cosmo del cavaliere prese ad avvampare di colpo arrivando a potenziarlo in modo assolutamente incredibile. Anche Ys parve seguire lo stesso processo e con la coda dell'occhio Achille notò che pareva che le sue ingenti ferite si stessero rimarginando, così come le sue del resto; nonostante tutto sembrava che la fatica ed il dolore della violenta battaglia stessero sparendo assieme al divenire del suo cosmo così grande che mai aveva nemmeno sperato potesse succedere.

    -incredibile... Ys... potrebbe essere l'Eufonia? La mia armatura sta richiamando le altre???-

    Espanse i propri sensi il cavaliere per cercare il cosmo degli altri guerrieri d'oro. Sentiva da molto lontano il vecchio Bart, l'amica Dha e Rigel... da qualche parte anche Alexis e Kryos dovevano trovarsi li vicino anche se ora non li percepiva. Pensando all'amico lo scudo di Libra rimasto ancorato al suo braccio prese a brillare come se anch'esso fosse preda di una sorta di estasi cosmica, troppo anche per un'arma simile. Poi quasi all'unisono i due capirono, si guardarono in volto pronunciando le medesime parole.

    -Atena! Ci Sta chiamando!-

    Il cosmo di Atena li stava chiamando, ma non il solito benevolo ed avvolgente cosmo di Alisia, questa volta ne poteva percepire l'immensa potenza degna solo di una dea guerriera. Prima di andare via degli Steel Saint giunsero a confermare i loro sospetti, erano attesi a Fukushima dal Gran Sacerdote che proprio in quel momento stava organizzando l'offensiva finale. Ys gli porse la mano e l'amico ebbe ben chiaro cosa volesse fare, prima di afferrarla però gli porse nuovamente lo scudo, dopotutto la sua armatura era più resistente di una normale gold cloth, preferiva che fosse l'amico a godere di una ulteriore protezione.

    -e Fukushima sia!-

    Il cosmo di Aries avvampò, potente quanto quello del Sagittario, in un attimo i due abbandonarono la sala della base ritrovandosi a destinazione. Si guardarono attorno, era davvero impossibile comprendere al volo cosa stesse accadendo davvero... la corruzione era sparsa ovunque, nel cielo un nugolo di esseri giganteschi stava arrivando dal mare.

    °...Alisia!°

    La vide infine, accanto a Bartolomeo, nella pienezza del suo vero potere divino.

    -...grande Atena-

    Gli venne da inchinarsi quasi nell'osservare la figura della dea librarsi nel cielo fra fulmini e saette, mai l'aveva veduta nella sua essenza reale e solo allora comprese davvero quanto l'amica d'infanzia ormai fosse stata completamente sostituita dalla divina guerriera, come probabilmente era giusto che fosse. Le parole di Ys lo scossero dall'estasi e dalla leggera tristezza che aveva afferrato il suo cuore.

    -eh? direi che dobbiamo fare rapporto a Bart e adeguarci agli ordini...-

    Si osservò il pugno che lucente venne percorso da violente folgori per un istante.

    -Diavolo, mi sento di poter prendere a pugni la Corruzione stessa! Bruciamo il nostro cosmo assieme ai nostri compagni... per la vittoria!-

    Dicendo ciò corse verso il cavaliere del Toro per unirsi alle fila.

    ObYElQh

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    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Viola
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO normale.

    RIASSUNTO AZIONI potenziato col powerup di Athena, eufonia ecc :zizi: diciamo che ci presentiamo a Bart e ci adeguiamo a quello che ha già deciso, ovvero Achille ed Ys VS DAIMON CADUTI.








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    DONO DI CHIRONE

    risvegliato il retaggio del saggio Chirone, il mitico centauro mutato nella costellazione del Sagittario dallo stesso Zeus, il Saint può spingere la propria vista tanto lontano quanto lontano è il male che egli va cercando; una volta individuato il luogo da raggiungere, il Cavaliere può avvolgersi col proprio cosmo che si manifesterà a guisa di ali dorate, per teletrasportarlo in qualunque dimensione desideri per remota che sia (Teletrasporto). Inoltre la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico (Cosmo Straordinario).


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    TEMPESTA PRIMORDIALE

    Dai tempi del Mito si è risvegliato nel Cavaliere l'antico potere che pare fu sottratto dalla Dea stessa al gigante Tifone; gli elementi di Vento e Fulmine, condensati in quella piccola frazione generata dalla rabbia stessa del gigante, furono consegnati al cosmo del Cavaliere d'oro più caro, con il compito di difendere i mortali financo da divini pericoli. Forte della folgore e del vento che uniti simboleggiano appunto la tempesta, il Cavaliere può plasmare tecniche pregne di tali elementi aumentandone così il potenziale distruttivo.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il Cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un Cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



    ApYS3NR
    FAVORE DI ATHENA

    abilità unica dei devoti di Athena e suoi cavalieri, permette al Saint dopo averne invocato il potere forte della propria fede, di resistere per un singolo turno di gioco, in qualsiasi contesto narrativo, a condizioni che normalmente gli impedirebbero di agire quali illusioni, perdita dei sensi, ingenti ferite o altro; questi potrà quindi agire quando molti altri non ne sarebbero in grado, sebbene per pochi istanti. [casta dei Saint Only]


    ARCO DI GIUSTIZIA

    il Cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal Cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del Cavaliere; si narra che i dodici Gold Saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



    EwzbLl3
    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi infusi del potere del fulmine e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un Gold Saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al Saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno danni fisici e da elettrocuzione.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche infuse del potere del fulmine, che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante elettricità. I danni causati sarebbero di tipo fisico e da elettrocuzione


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il Saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il Saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo Cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    ATOMIC PLASMA


    Tecnica anche nota come LIGHTNING PLASMA e tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è il perfezionamento del METEOR FIST, portato al suo culmine infondendovi pienamente il potere della Folgore. Il Saint lancia al massimo del proprio cosmo qualcosa come un milione di raggi di Plasma, l'essenza stessa del fulmine in natura, intessendo in tutta l'area d'effetto un fitto reticolo luminoso causato dalla carica elettrica dei suddetti. Le intersezioni presenti nella trama luminosa causeranno esplosioni di cosmo in modo completamente imprevedibile, che genereranno in aggiunta danni da elettrocuzione. Il Saint può scegliere se lanciare la tecnica attorno a se, potendo ad esempio tentare di colpire senza doversi girare nemici presenti alle sue spalle, oppure concentrarla in un'area più delineata innanzi o di lato; sarà comunque la sorte a decidere quali della miriade di colpi lanciati andrà a segno, rendendo ininfluente individuare i bersagli a patto che essi siano nel raggio d'azione della tecnica stessa. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    ATOMIC BOLT

    Altra tecnica tramandata storicamente fra il Cavaliere del Sagittario ed il Cavaliere del Leone e nota come LIGHTNING BOLT, essa è tanto semplice quanto letale. Dopo aver creato un vuoto d'aria innanzi a se tramite la pressione del pugno, in seconda battuta il Saint ne rilascia all'interno il proprio cosmo intriso del potere della Folgore, che a guisa di sfera energetica crepitante lo percorre alla velocità della Luce; tale sfera similmente ad un fulmine globulare si schianterà sul bersaglio esplodendo in una potentissima e letale, qualora non si abbiano protezioni adeguate, scarica elettrica; i danni eventualmente causati saranno principalmente da elettrocuzione. Per sua stessa natura tale tecnica è utilizzabile quasi esclusivamente su bersaglio singolo, con un percorso lineare dal Saint fino all'estensione massima del suo potere. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    LIGHTNING FLAME

    Forse la più difficile delle tecniche in possesso del Saint, essa lo costringe ad investire più tempo per attuarla. Nella fase normalmente adibita alla difesa questi lancia l'assalto chiamato ATOMIC NING PLASMA con il quale investire tutta l'area d'effetto attorno a se di crepitanti raggi di plasma; spingendosi oltre tale potere genererà il FLASHOVER, ovvero la voluta collisione dei raggi in modo tale che si inneschi una violentissima reazione trasformandoli in lampi impazziti. In tal modo sarà quanto meno difficile avvicinare il Saint che si trova proprio al centro di tale tempesta; se non viene interrotto egli rilascia una seconda scarica di plasma per convogliare i raggi ed i lampi in un arco di pura elettricità sopra di se, arrivando così alla fase denominata ARC PLASMA. La tecnica è finalmente pronta per essere lanciata, il Saint non dovrà fare altro che stendere le braccia verso la zona da colpire per rilasciare l'arco in una sorta di vortice energetico nel tentativo di circondarla, con un potere talmente al di sopra delle normali folgori da generare letteralmente fiammate ad altissimo Voltaggio. Tali fiamme non sono prodotte direttamente dal cosmo del Saint, bensì una conseguenza della potenza raggiunta dal suo controllo del Fulmine; affinché la tecnica si chiuda il cavaliere necessita che l'area attorno a se sia già pregna di crepitante elettricità, aggiungendovene altra e facendola scontrare ottiene la tempesta di fuoco e lampi desiderata.


    LIGHTNING TELIOS

    Questa difficile tecnica porta al massimo potenziale l'attacco del Fulmine, divenendone espressione definitiva a livello distruttivo. Il Saint genera un ATOMIC BOLT con il solo scopo di farlo immediatamente implodere su stesso tramite la manovra denominata LIGHTNING IMPLOSION, per ridurne le dimensioni e aumentarne il potenziale elettrico in modo sorprendente; afferrato ciò che ne resta con la mano, il Saint tenterà di portare un colpo diretto verso il proprio bersaglio entrandovi in contatto, rilasciandone all'interno tutta la possente carica elettrica compressa generata dopo l'implosione. Qualora l'avversario non riesca a difendersi adeguatamente o evitare il colpo, il suo corpo verrà dolorosamente trapassato dalle folgori che fuoriuscendo si tingeranno di rosso a causa del sangue stesso del malcapitato! Non occorre certo far notare cosa possa causare ad un organismo vivente l'essere folgorato e trapassato da una potenza maggiore a quella di un Fulmine. Tecnica di non semplice attuazione, poichè prevede il contatto diretto con il bersaglio, ma davvero letale e distruttiva qualora non incontri la giusta resistenza.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare tale flusso direzionandolo con ampi movimenti delle braccia manipolandolo grazie al controllo del Vento, attraverso il quale può creare un effetto rotatorio per aumentare l'efficacia penetrativa di ogni singolo proiettile; ogni freccia è percorsa internamente da una potente carica elettrica per generarvi calore rendendole roventi. Qualora lo desideri il Saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potrebbero trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare inoltre danni da ustione. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo, tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il Saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il Saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il Cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del Saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il Cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il Saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del Cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del Cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il Cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale; tali costrutti sono inoltre percorsi in superficie da violente scariche elettriche. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al Cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    SHADOW ARROW

    Tecnica prettamente tattica, essa permette al gold saint di generare una freccia d'ombra capace di colpire e 'bloccare' l'ombra dell'obbiettivo sulla superficie sulla quale essa è proiettata, impedendo a questi di muoversi dal posto. Questa particolare freccia non arreca alcun danno ne paralizza, semplicemente il soggetto colpito non potrà abbandonare il punto in cui è stata 'inchiodata' la sua ombra; non gli verrà altresì impedito in alcun modo l'utilizzo di cosmo o muovere parte del proprio corpo senza però poter abbandonare il punto in cui si trova. La freccia è da considerarsi una creazione generata dal cosmo del cavaliere, spezzandola ci si potrà liberare dalla sua morsa.



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    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 1000m., Incrina Liv.V/ Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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