[mega quest saints] We can be Heroes - AOKIGAHARA - Parte 5

Dhawyth, Lawrence, Rigel

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    La vista dapprima si offuscò e poi lentamente Dha fu invasa dal buio; per portare a termine l’attacco si era privata di un senso, la privazione sensoriale sugli avversari giocava un effetto sorpresa...su di lei ebbe l’effetto di un caldo abbraccio, la conosceva e ormai non ne era più spaventata come un tempo.
    Per tale ragione non riuscì a vedere la vera forma del suo avversario, ma la percepì perfettamente; l’ottavo senso spirituale le permise di comprendere chi realmente fosse il loro nemico: un Daimon Caduto, le cose si fecero improvvisamente più inquietanti dopo quella rivelazione. Cosa ci faceva un essere del genere insieme alla Corruzione? Che avessero fatto un patto, un’alleanza, per spartirsi poi ciò che restava del Mondo?

    Non ebbe modo di ragionare molto su quell’eventualità che uno spostamento d’aria le annunciò che il Caduto si stava spostando; tentò di recuperare l’arma di Libra che gli aveva scagliato contro in precedenza, ma un grosso ammasso energetico si stava accumulando alle sua spalle.
    Percepì il cosmo di Rigel, lo sentì combattere per il possesso delle armi, anche della sua, per tale ragione lasciò la presa per provare a resistere all’imminente attacco.

    Avrebbe riversato tutte le sue fiducie e possibilità nei propri compagni, c’erano battaglie in cui l’unica arma vincente non risiedeva nella forza effettiva, ma nella speranza dei propri cuori; quella battaglia Dha non l’avrebbe vinta né da sola né con la forza, bensì con la fede verso il prossimo e la ferocia dell’unione.

    Congiunse le mani al petto e cominciò a sussurrare mestamente il suono della creazione...l’ondata cinetica tuttavia arrivò subito dato l’enorme divario energetico, essa la schiacciò al suolo prona, le mani persero la loro presa ed afferrarono la nuda terra mentre tossiva grumi di sangue. Si rannicchiò in posizione fetale, afferrandosi con violenza le mani e riprovò ad intessere la sua preghiera...doveva resistere, doveva far sì che il Caduto si concentrasse unicamente su di lei per lasciare spazio a Rigel e Law di contrattaccare.

    Il suono appena sussurrato della sua preghiera cominciò a farsi udire sempre di più, fino a che Dha quasi non urlò le sue parole in un misto di rabbia e disperazione; l’Om, una barriera inerte simile al Kaan, avrebbe avvolto il suo corpo riverso a terra, avrebbe protetto in parte il suo fisico che cominciava a risentire non solo delle escoriazioni esterne. Percepiva la sua anima venir strattona e tirata, come una vela percossa dal vento venir sballottata, piegata ed ai lembi persino martoriata e deteriorata. La mente stava cedendo sottoposta a quel carico così distruttivo; si sentiva sola ad abbandonata a quel destino...la vittima sacrificale per il raggiungimento di un bene superiore...però poi in quel marasma di emozioni, dolore e rabbia percepì la fiammella di un cosmo giovane, puro. Sentì Lawrence dare man forte agli Steel Saint, combattere insieme ed uniti contro la nuova ondata di corruzione, si stavano annichilendo ma nonostante tutto stavano resistendo. Poi arrivò un’altra ondata di cosmo, questo ben più familiare di quello appartenuto al Silver Saint; Rigel stava attaccando...non era sola, avrebbe sempre potuto contare sui suoi compagni.

    Fu così che spezzata al suolo, dentro un corpo piegato e immobile dal dolore, con lo spirito e la mente vacillanti, Dha resistette ed accumulò cosmo...ne sarebbe valsa la pena morire lì con i suoi compagni, per l’umanità.


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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † No vista,schiacciata al suolo, non riesce a muoversi
    MENTALMENTE † spirito e mente piegati
    STATUS CLOTH † ammaccature
    RIASSUNTO AZIONI † Cerco di riprendere l'arma ma avvertendo l'imminente attacco, lascio la presa confidando in Rigel e difendo con l'Om, immobile accumulando cosmo per il rilascio nel turno successivo.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).

    Telepatia.
    La trasmissione del pensiero permette ai cavalieri in possesso di tale abilità, di comunicare con la mente senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. In questo modo si potranno avere intere conversazioni mentali senza che estranei riescano ad udirle.


    TECNICHEPostulationes - OM.
    Difesa Kaan (no bouncer), amplificazione cosmo
    Tecnica difensiva completa + amplificazione cosmica.

    Tale Suono Originale, la cui sottilissima modulazione può essere percepita e replicata soltanto da determinati cavalieri, rappresenta la voce del Verbo di Rivelazione. Esso rappresenta il canale attraverso cui il cavaliere potrà concentrare ed utilizzare appieno la potenza del proprio cosmo. Tramite la sua recitazione, pronunciabile soltanto mediante un apporto di amore, servizio e sacrificio, si arriverà in uno stato cognitivo tale da liberare la mente da ogni pensiero. La specifica missione di tale tecnica è quella di “redimere e liberare” l'anima racchiusa in un corpo, forma o veicolo costituito di sostanza materiale e, in un processo più completo, "redimere, salvare e liberare" detta sostanza e convertire ciascuno dei suoi diversi elementi in energia spirituale.
    Il cavaliere levitando porterà le mani al petto cominciando a sussurrare una dolce, pacata ed intraducibile preghiera in latino, che avrà lo scopo di incanalare, concentrare e comprimere il proprio cosmo per farlo poi espandere più forte che mai.
    Si creerà così una barriera inerte simile al Kaan come forma e capacità che avvolgerà il suo corpo; durante il suo primo turno non potrà agire in alcun modo poiché troppo impegnato a mantenere salda la concentrazione necessaria per difendersi. Nel turno successivo egli potrà contrattaccare con un'esplosione cosmica di potenza superiore al suo normale livello energetico (tale potenziamento energetico sarà applicabile solo per la forza e non per il raggio d'azione, superando il limite imposto dal proprio livello cosmico senza però raggiungere il successivo), esso potrà implicare un semplice rilascio di cosmo o una tecnica che ne implichi l'uso, come il Tenma Kofuku.


     
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    I
    l daimon si torce su se stesso, direzionandosi verso Rigel.

    Le fiamme spirituali avvampano attorno al raggio luminoso divorandolo per tutta la sua lunghezza.
    Il daimon arretra e con uno strano grido disperde fiamme e luce, lasciando spazio a Rigel che, con di nuovo tra le mani la Spada di Libra, si lancia contro il suo nucleo.

    Le braccia della creatura si aprono come le zampe di un ragno e la Spada di blocca a mezzaria, pochi centimetri dal centro del corpo orribile... corpo che inizia a divenire sempre più luminescente, fino a sparire in un globo di luce accecante, da cui partono migliaia e migliaia di raggi di luce incandescenti e perforanti che viaggiano in modo casuale in ogni dove, perforando ciò che resta di alberi, rocce e terreno.

    ***

    Gran parte dei corrotti viene abbattuta ed i cadaveri iniazo ad accatastarsi, divenendo un nuovo muro a cui i sopravvissuti devono far fronte.
    D'un tratto tu e Willrod notate che i cadaveri iniziano ad agitarsi convulsamente, fino a che la loro pelle si rompe e le interiora prendono a uscire, intrecciandsi in qualcosa di simile ad orribili e gigantesche lamprede...
    MongolianDeathWorm
    I vermi corrono a una velocità incredibile ed iniziano ad uscire anche dai corrotti viventi, che si svuotano fino a divenire involucri rinsecchiti.

    Le nuove bestie sciamano lungo le pareti ed in un lampo sono quasi su di voi...

    y8k159l

    Bene :yeye:

    Area Esterna: L'attacco di Rigel interrompe quello del Daimon, che però blocca la spada a mezz'aria e, tenendola bloccata, spara a cono verso di voi una quantità allucinante di raggi di luce incandescenti e perforanti. Se vi colpiscono danneggiano anche anima e mente. La sensazione che vi pervade se venite colpiti è un orrore profondo, come conseguenza di venir esposti all'essenza del Daimon Caduto.
    Le armi come avete intuito sono tornate a voi, Rigel ha preso la spada, mentre Dha è accanto alla sua e può cercare di recuperarla.

    Area Interna: visto che la vostra divesa diventa problematica, la Corruzione si adatta e trasforma i corrotti in vermoni, lunghi ognuno tre metri e dal diametro di venti centimetri. Sono molto veloci, come avessero Agilità Straordinaria. Insieme fanno una minaccia da Energia Blu+, un po' superiore alla vostra forza grezza combinata. Gestisci la cosa come in un duello. Hai il controllo anche di Willrod.

    Avete 7 giorni per postare.

    A voi!:zizi:
     
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    AOKIGAHARA
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    Parlato - Pensato - Methos - Cassandra - Altri

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    L'energia del Cancro riuscì a raggiungere il bersaglio, riuscendo ad interrompere l'attacco del mostro sulla Custode della Sesta Casa. Quando però il ragazzo cercò di raggiungere il nucleo del mostro, la spada fu bloccata a mezz'aria: l'affondo aveva colto il segno ma rimase incompiuto. La creatura sembrò accusare il colpo, i fuochi fatui avevano in qualche modo effetto su di lui... e si sarebbe anche dovuto indebolire, a causa del cosmo del Cavaliere d'Oro. Tuttavia la risposta seguente fu potente, e questo significava solo una di due cose possibili:

    O è immune al tuo potere, oppure è talmente forte che anche indebolendolo non reggete il confronto.

    Sarà, ma si è anche protetto. Quindi...

    Non ebbe modo di terminare il pensiero, che la luce esplose violentemente contro entrambi i cavalieri. La luce utilizzata da una creatura che non ne era affine, qualcosa che aberrava la normale natura delle cose: e quei raggi mortali somigliavano pericolosamente alla tecnica del Leone Dorato, che lui ben conosceva perchè l'aveva subita in prima persona da Deneb, e perchè a suo modo aveva elaborato qualcosa di simile con le sue capacità; la sola ifferenza stava nella traiettoria dei raggi e nel loro punto di origine. La sua risposta fu istintiva, ma sapeva che no ne sarebbe uscito indenne: di colpo si voltò dando il fianco sinistro all'avversario e avvolgendosi nel proprio cosmo e nelle fiamme azzurre. La sua tecnica normalmente sarebbe stata una barriera efficace, ma contro una forza di quel genere non avrebbe retto.

    No, così non basta.

    Lo guidò ancora l'istinto, mentre con la telecinesi sollevava il proprio corpo e tornava ad afferrare la spada della Bilancia con entrambe le mani: convogliò la sua difesa verso la spada, rivolgendosi ancora una volta "di punta" verso l'origine dell'attacco; era in pratica la stessa manovra tentata in precedenza, ma rimaneva comunque la più sensata per offrire meno bersaglio possibile al nemico e proteggersi al meglio; inoltre in quel modo poteva sperare di evitare una parte dei colpi.

    Una parte, ma non tutti. Ci fu il momento in cui tutto rallentò, e vide i raggi avvicinarsi lentamente, tanto da permettergli di capire che stavolta non si trattava di semplice violenza: quei colpi avrebbero colpito la sua anima e quella di Dha, che stavolta avrebbe dovuto difendersi da sola. Rigel cercava di spostarsi, ma la sua mente era infinitamente più rapida della risposta che voleva dal suo corpo e alcuni raggi arrivarono a colpire la sua stessa barriera; i primi fili mortali si bloccarono sullo scudo, ma altri riuscirono a bucare le difese e a trapassarlo senza lasciare alcuna traccia visibile.

    Un brivido gli attraversò la schiena, poi altri, e riconobbe una sensazione familiare: si sentì come quando la Spilla d'Argento ancora non purificata dalla Corruzione gli aveva ottenebrato la mente e lo aveva indotto ad attaccare Bart in preda al terrore, ma stavolta la sensazione sembrava più intima: la sua origine non era il cervello, ma il suo stesso spirito. Udì nella sua mente un urlo di donna, forse Cassandra, e percepiva l'immane resistenza che Methos cercava di opporre per non cedere all'avversario. Sentiva un dolore provenire dalla sua anima, e con la paura la spossatezza, la voglia di fuggire via o di lasciarci travolgere e morire; ma a riscuoterlo fu qualcosa di inaspettato, una nuova voce nella sua testa.

    Cavalchiamo insieme!

    Silas. Il guerriero gli aveva parlato per la prima volta, e non era mai successo che in qualche modo avesse palesato interesse verso di lui, almeno a detta di Methos. Forse lo aveva fatto semplicemente perchè era stato evocato in battaglia, o forse perchè non ci stava a farsi battere da una creatura come quella. Ma quelle due parole avevano un significato inequivocabile: persino Silas voleva ancora combattere, e Rigel sentì una reazione anche nello spirito di Methos.

    ..........aaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Il Cavaliere del Cancro lanciò un grido selvaggio e convogliò tutta la propria forza di nelle braccia e nella spada dorata, trasformò quella che fino ad un attimo prima era stata una barriera difensiva in un nuovo attacco che forse, stavolta, sarebbe andato a segno fino in fondo. Utilizzò la telecinesi per darsi una spinta in avanti, senza darsi una rotazione come aveva fatto prima: voleva solo riuscire a colpire, e per farlo doveva essere il più veloce possibile. Ammesso di sopravvivere, naturalmente.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Indolenzito dalla presa dell'avversario, nuove contusioni e molto probabili fratture alle braccia.
    STATUS MENTALE - Sfiancato dalla tensione/indebolimento e dal terrore provato dall'attacco dell'avversario.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Anche stavolta non ho fatto in tempo a confrontarmi, ma dovrebbe andare bene. Se ho capito bene, l'attacco del Caduto è in forma conica stile "soffio del drago", ma sono tanti raggi che però non hanno la traiettoria casuale come il Lightning Plasma. Quindi d'istinto si mette prima di fianco e poi di nuovo in posa Psycho Crusher (tenendo la spada in mano), convogliando la Nebula Shield verso la spada stessa. Naturalmente non tutti i raggi vengono bloccati, passano ma hanno effetto spirituale (scusate se non ho descritto molto i danni ma sapete già come sto messo) indebolendo e creando terrore. Dopo l'urlo, che serve per "riscuotersi", usa la telecinesi per spingersi con la massima forza possibile in avanti e attacca di nuovo per bucare, cercando sempre di arrivare al nucleo.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La potente tecnica difensiva del Cavaliere del Cancro sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, tecniche utilizzate da Rigel quando vestiva l’Armatura di Altare, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Il guerriero richiama a sé l'energia cosmica e/o spirituale (in forma di fiamme), ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, plasmandola insieme al cosmo come se fosse una sorta di campo di forza avente forma variabile e permettendo di intercettare (o in certi casi deviare) attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti del Tocco dell’Oltretomba sui corpi e delle fiamme spirituali (subendo gravi danni cosmici e spirituali, similmente a quanto accade per il Sekishiki Kisouen) sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Konsou Ha: Si può considerare come una variante offensiva decisamente più diretta del Sekishiki Kisouen. Le Fiamme Demoniache Celesti evocate dal cavaliere attaccano l'avversario bruciando e deflagrando come se si trattasse di uno sciame di proiettili spirituali esplosivi che però danneggiano solo la materia, che può essere il corpo di un nemico, la sua armatura o quant'altro. I danni da deflagrazione inflitti, sono da considerare sempre in base al divario energetico tra i combattenti.


     
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    La pressione cosmica stava diminuendo, lasciando spazio a uno scenario orribile.
    Gran parte dei corrotti era stata smembrata e ridotta a pezzi. I corpi formavano un nuovo ostacolo che quasi occludeva l'intero corridoio principale.
    Lawrence osservava il disgustoso spettacolo mentre riprendeva fiato. Quell'ultimo sforzo non gli era costato poco in termini di energie. Lasciò volentieri che Willrod bersagliasse i pochi corpi striscianti che ancora si muovevano tra la penombra e il fumo.
    Fu questione di pochissimi secondi, appena il tempo sufficiente a guardarsi intorno: una scintilla nell'emanazione cosmica della corruzione, poi un suono umido e raccapricciante che veniva dalla catasta di zombie, subito coperto dai lamenti e dal graffiare delle unghie dei loro simili che arrancavano oltre gli arti e le carcasse.

    Ma quanti sono?

    Ma non erano i nuovi arrivati a produrre quel suono, cercando di farsi strada. Non era un rumore di mani avide né lo strascichio dei piedi. Non era un rumore di corpi goffi che sciamano in uno spazio ristretto.
    Era qualcosa che si agitava dentro i cadaveri. Sotto la loro pelle. Qualcosa che cresceva, divorando dall'interno i corpi umani ormai inservibili, evolvendosi rapidamente, facendosi spazio tra le ossa. Stavano cambiando. Cambiavano così velocemente da non lasciare alcuno spazio al caso. Nulla di intentato.

    La pelle semi-decomposta si tese e si squarciò, mentre delle propaggini simili a sottili tentacoli si riversavano fuori dai corpi, trascinando sangue e carne, attorcigliandosi e fondendosi in mostruose creature vermiformi dal colore pallido e malato. Ciò che rimaneva dei corrotti non era altro che una melma informe. Involucri svuotati.
    La stessa mutazione sconvolse anche i corrotti che tentavano di raggiungerli. Improvvisamente non restava più nulla di umano nell'esercito di assalitori.
    Era una forza incontenibile. Non solo una mente comune, ma anche una inconcepibile capacità di sacrificare ogni singolarità a favore della vittoria.

    Il ragazzo seguì con lo sguardo la più vicina di quelle oscenità striscianti mentre si staccava dal poco tessuto rimanente e cadeva sul pavimento metallico della base con un tonfo bagnato che gli fece rivoltare lo stomaco.
    La creatura sollevò l'estremità anteriore da terra, portandola all'altezza del suo viso. Non c'era altro che un buco sanguinolento pieno di denti aguzzi.
    Il senso di allarme causato da quella vista fece avvampare immediatamente il suo cosmo, ma quella cosa fu troppo veloce.
    Prima che se ne accorgesse era a pochi centimetri da lui. Non gli aveva dato il tempo di reagire. Innumerevoli altri abomini identici a quello stavano piombando direttamente su di loro, come per travolgerli.
    Si accorse che Willrod non aveva fatto in tempo ad alzare la canna del fucile, né ad attivare una qualunque delle armi nascoste nella sua corazza.

    Un'ondata di carne marcia li colpì, graffiando tutto quello che poteva con le piccole ma letali schegge d'osso che riempivano le bocche informi. Law si difese come meglio poteva, tentando di proteggere le zone in cui la cloth lasciava le aperture più pericolose su addome e collo, ma quelle cose erano così tante da non riuscire a distinguere i singoli attacchi. Seppe di aver fallito quando sentì un forte dolore sul lato dell'addome, dove uno dei vermoni si era schiantato fino a conficcargli le zanne nel fianco. La consistenza viscida dei nemici sembrava trasformarsi in acciaio all'impatto, scontrandosi contro le piastre dell'armatura e trasmettendo l'urto sulle sue ossa.
    Erano completamente soverchiati. Non riusciva nemmeno a pensare. Voleva solo togliersi di dosso quella roba. Lasciò che il cosmo esplodesse liberamente, espandendolo verso l'esterno come una massa informe e grezza. Sapeva di non poter esagerare con la potenza, o sarebbe rimasto senza difese. Avrebbe guadagnato nulla più che qualche istante.

    Coprimi! - gridò rivolto al Capo Istruttore.

    Willrod, tuttavia, non aveva bisogno di suggerimenti. Non appena fu in grado di muoversi, invece di riprendere a sparare all'impazzata, prese un'altro piccolo cubo dal bracciale e lo lanciò nel mezzo del groviglio di spire lattee. Un'altra granata stordente.
    Law non si fermò a verificare se lo stratagemma funzionasse anche su corpi non umanoidi. Non poteva sperare di eliminare delle cose così veloci, né si aspettava di riuscire a impalarle una a una col tridente, ma poteva ancora contare su qualche trucco: il suo cosmo permeava già l'intero corridoio grazie al gesto disperato di poco prima e ciò sarebbe tornato indubbiamente a suo vantaggio.
    Lottando contro il dolore delle lacerazioni e delle contusioni, estesa la propria percezione fino a toccare ogni frammento energetico ancora disperso tutto intorno. Quindi ordinò la sua energia attraverso le linee argentate che lo distinguevano, diventando il nucleo di una rete che tentò di abbracciare l'interezza del passaggio per inglobare qualunque traccia corrotta al suo interno.

    [ Κλείς Άγωνιστοῦ ]


    Creò il sigillo non come Chiave di immobilità assoluta, ma piuttosto come un impedimento. Gli bastava rallentarli, per permettere al suo alleato di prendere la mira.

    Era consapevole, però, del fatto che qualche colpo non sarebbe bastato. Mentre il soldato tornava a sparare raffiche energetiche, il cavaliere fece scorrere ancora una volta la sua essenza cosmica attraverso l'arma di Libra e poi la riversò nella rete geometrica.
    Il sigillo avrebbe trasmesso tutta l'energia attraverso la sua struttura tridimensionale, facendola convergere direttamente ai nodi focali a contatto con corpi estranei, in modo da non sprecarne nemmeno una stilla.
    Aveva creato una gigantesca tela: qualunque preda fosse rimasta intrappolata al suo interno sarebbe stata raggiunta da un'ondata concentrata di cosmo volta ad annientare ogni resistenza.





    narrato ▼ parlatopensato
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    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Contusioni sparse, gestito col buff a resistenza, lacerazioni sul fianco destro, affaticato.
    STATUS MENTALE ♦ Determinato
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Mi difendo dal treno di vermi con un'esplosione di cosmo grezzo, Willrod mi offre un bel diversivo con la seconda granata stordente. Faccio un megasigillo cercando di rallentare tutti i vermi, poi ne uso la struttura per convogliare l'energia direttamente a contatto di tutto quello che sono riuscito a bloccare per non sprecare cosmo inutile e distruggere tutte cose. Willrod nel frattempo spara agli eventuali bersagli rallentati.

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE
    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)

    Κλείς Άγωνιστοῦ - Kléis Agonistoy (Chiave del Nemico)
    Seconda tra le tecniche della Clavis Salomonis, mostra nell’antico sapere il suo principale compito di trattenere e imprigionare le manifestazioni negative naturali o sovrannaturali. Il sigillo è una sovrapposizione di linee geometriche e simboli potenti disposti intorno al bersaglio e può essere impresso al contatto o lanciato contro l’avversario che, se marchiato, subirebbe una limitazione dei movimenti, sperimentando una sensazione di pesantezza, fino all’immobilità, qualora il divario energetico lo permetta. Il puro cosmo che costituisce le linee e i segni, inoltre, vibra e pulsa, allo scopo di disturbare e interferire col cosmo di chi subisce la tecnica, rendendone difficile l’accumulo e la gestione. Per infrangere il sigillo e disperderne gli effetti è necessaria un’esplosione cosmica di potenza commisurata.



     
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    Gli effetti della morsa cinetica si fecero sentire: non riusciva più a muovere il proprio corpo senza provare profonde ed acute stilettate di dolore, tentò di rialzarsi da terra...ma era un dispendio energetico che poteva risparmiarsi. Sapeva che il proprio corpo era riverso a terra, in una posizione contorta ed innaturale, ma in quel momento aveva già deciso di abbandonare la ricercatezza e la finezza degli attacchi. Mosse una spalla con la telecinesi, giusto per riuscire a sollevare il volto dal terreno ed evitare di respirare altra polvere e terra. Nel compiere strattonando tale movimento, il braccio destro urtò un oggetto liscio e levigato che emanava calore; le dita della mano si mossero lente sull’impugnatura saggiandone la consistenza col tatto: la lancia tripunte di Libra era lì vicino a lei, Rigel era riuscito a recuperare anche il suo dono, che Dha abbracciò al petto scossa da un pianto frenetico e forsennato.

    Quello era il segno evidente che stava aspettando, il brandello di speranza a cui aggrapparsi, anche se cieca e spezzata non aveva ancora esaurito le sue opzioni.

    Postulationes l’aveva difesa per quanto possibile, ma la cosa più importante era che le aveva permesso di prendere tempo...l’accumulo energetico aveva raggiunto il culmine; non aveva sprecato cosmo per creare illusioni od altro, non ce n’era bisogno contro un Caduto che rappresentava da sé gli orrori del mondo, cosa poteva mai intimorire un’essenza del genere?

    Usò la telecinesi nuovamente per far levitare il proprio corpo ruotandolo in direzione del Caduto, percepì Rigel attaccarlo da un’altra direzione e Lawrence essere impegnato all’interno della struttura con la corruzione e gli Steel Saint. Quindi non avrebbe dovuto preoccuparsi di colpirlo involontariamente, poteva esplodere liberamente.

    Sorrise mentre allungava, a peso morto verso il Caduto, il braccio con l’arma di Libra in mano; essa risplendeva e le infondeva coraggio tramite quel semplice contatto. Era come essere accerchiata da tutti i gold saint, sentiva la sua Virgo aggrapparsi a quel legame, come già aveva fatto in passato; dei sottili filamenti di cosmo si propagarono dal suo bracciale ed andarono a fondere le sua armatura con la lancia tripunte...non era certa che le sue energie sarebbero state sufficienti per evitare che la perdesse di nuovo, perciò decise di legarla a sé. Quell’arma era un dono prezioso e come tale l’avrebbe trattato, finché non l’avesse restituita al suo legittimo proprietario.

    Infine indicando il Caduto portò a termine la sua offensiva: rilasciò dalla punta dell’arma tutto il cosmo precedentemente accumulato, la potenza del Deditionibus Daemonia sarebbe fuoriuscita a cono dall’estremità della lancia tripunte, cercando di concentrare tutta la sua potenza distruttiva verso i Caduto; si privò ulteriormente di un senso, il tatto questa volta, che le avrebbe permesso non solo di portare il suo attacco ad un livello superiore, ma anche di limitare la percezione del dolore fisico. Tentò inoltre, suo malgrado, di proteggersi con un attacco diretto che coinvolgesse anche quei raggi di luce, ma alcuni riuscirono comunque a colpirla. La trapassarono da parte a parte e sebbene non sentisse già alcun dolore fisico, la sua anima e la sua mente avvertirono perfettamente la portata del danno. Sbarrò gli occhi, rivelando uno sguardo vuoto; la cornea era completamente bianca senza alcuna presenza di iride o pupilla. L’urlo di dolore le si smorzò in gola non riuscendo più quasi a respirare, il sapore di sangue invase completamente la sua bocca e si concentrò unicamente su quello per evitare che anche la mente ne risentisse.

    Era disposta a dare tutta se stessa contro quella minaccia, avrebbe rinunciato al suo corpo ed a tutti i suoi sensi per permettere alla speranza di brillare nuovamente.

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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † No vista(-2 turni), no tatto (-4 turni), non riuesce a muoversi
    MENTALMENTE † spirito perforato da un raggio di luce, mente vacillante
    STATUS CLOTH † ammaccature
    RIASSUNTO AZIONI † Risento della morsa cinetica, recupero l'arma di Libra e la saldo alla cloth( è solo scena per evitare di perderla di nuovo alla fine dell'attacco visto che mi privo del tatto). Con telecinesi mi risollevo, il corpo non risponde più a nessuno stimolo, ed attacco tramite lancia tripunte con Tenma Kōfuku a cosmo straordinario grazie all'accumulo di cosmo precedente.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).

    Telepatia.
    La trasmissione del pensiero permette ai cavalieri in possesso di tale abilità, di comunicare con la mente senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. In questo modo si potranno avere intere conversazioni mentali senza che estranei riescano ad udirle.


    TECNICHEPostulationes - OM.
    Difesa Kaan (no bouncer), amplificazione cosmo
    Tecnica difensiva completa + amplificazione cosmica.

    Tale Suono Originale, la cui sottilissima modulazione può essere percepita e replicata soltanto da determinati cavalieri, rappresenta la voce del Verbo di Rivelazione. Esso rappresenta il canale attraverso cui il cavaliere potrà concentrare ed utilizzare appieno la potenza del proprio cosmo. Tramite la sua recitazione, pronunciabile soltanto mediante un apporto di amore, servizio e sacrificio, si arriverà in uno stato cognitivo tale da liberare la mente da ogni pensiero. La specifica missione di tale tecnica è quella di “redimere e liberare” l'anima racchiusa in un corpo, forma o veicolo costituito di sostanza materiale e, in un processo più completo, "redimere, salvare e liberare" detta sostanza e convertire ciascuno dei suoi diversi elementi in energia spirituale.
    Il cavaliere levitando porterà le mani al petto cominciando a sussurrare una dolce, pacata ed intraducibile preghiera in latino, che avrà lo scopo di incanalare, concentrare e comprimere il proprio cosmo per farlo poi espandere più forte che mai.
    Si creerà così una barriera inerte simile al Kaan come forma e capacità che avvolgerà il suo corpo; durante il suo primo turno non potrà agire in alcun modo poiché troppo impegnato a mantenere salda la concentrazione necessaria per difendersi. Nel turno successivo egli potrà contrattaccare con un'esplosione cosmica di potenza superiore al suo normale livello energetico (tale potenziamento energetico sarà applicabile solo per la forza e non per il raggio d'azione, superando il limite imposto dal proprio livello cosmico senza però raggiungere il successivo), esso potrà implicare un semplice rilascio di cosmo o una tecnica che ne implichi l'uso, come il Tenma Kofuku.

    Deditionibus Daemonia - Tenma Kōfuku☀.
    [spoiler_tag]Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.

    Congiungendo le mani al petto e levitando in aria, il cavaliere concentrerà il proprio cosmo al centro dei palmi congiunti. Da qui, in risonanza ai propri battiti cardiaci, si sprigionerà una forte luce dorata che aumenterà di intensità di secondo in secondo fino ad avvolgere la sua figura nella sua totalità. Nel mentre sotto i suoi pedi si genererà l'immagine di un'enorme ruota dentata con dodici denti che ricoprirà l'intera area interessata generando innocui fasci di luce. Nello spazio sopra il cavaliere comparirà inoltre la figura di una donna dall'aspetto etereo e ridente, avvolta da una luce celestiale con in mano un'enorme falce sul cui manico si avvolgerà un viticcio spinoso grondante sangue. Tale illusione avrà lo scopo di confondere e rallentare le reazioni dei nemici per permettere alla successiva esplosione cosmica di causare il maggior danno possibile. Ciò richiederà al cavaliere, prima di eseguire l'attacco, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso. Lanciato senza questo accumulo la tecnica perde la propria caratteristica "straordinaria" ed ha il medesimo potere di tutte le altre tecniche.[/spoiler_tag]


     
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    P
    ortando le numerose braccia innanzi a se, il Daimon erige una difesa composta da una perfetta combinazione di forme geometriche.

    I due assalti cozzano contro la parete diafana ed in un primo momento non sembrano sortire alcune effetto. Il rumore dell'impatto continuo è simile a quello di una sega elettrica che cerca inutilmente di tagliare un pezzo di metallo troppo duro.

    Poi, l'unione degli sforzi e la similitudine degli attacchi potenziati dalle armi di libra riescono a infrangere il costrutto cosmico e a colpire il Daimon.

    Trafitto da entrambi i colpi il suo corpo svanisce in un lampo di luce e riappare poco distante.
    Il nucleo dell'orrore che lo compone pulsa e sanguina, di un sangue verdastro e acido che brucia il terreno su cui cade.

    L'essere vi fissa e sibila il suo odio e la sua frustrazione.

    Sono stanco di voi piccole ed insignificanti creature...

    Il suo cosmo esplode e manifesta tutta la sua violenza. Il suo potere telecinetico spezza e solleva il terreno, facendo schiantare tra loro rocce e detriti.

    Poi sentite la vostra anima come prossima a venir colta da un vortice invincibile. Una sensazione orrida di totale disperazione vi coglie, l'idea di essere semparati da tutto ciò che avete mai amato, dalla vita e dalla realtà stessa.

    Il Daimon sta attaccando direttamente il vostro spirito, con l'obiettivo di strapparlo dal vostro corpo ed assorbirlo nella propria essenza.

    ***

    La vostra difesa regge, poi quando Willrod abbatte anche l'ultimo dei corrotti rallentato e sopravvissuto a te ti osserva preoccupato.

    Continueranno ad arrivare e non so quanto possiamo resistere in questo stallo. Vedo solo due opzioni: resistere sperando che i cavalieri d'oro possano superare quel bastardo, o arretrare ulteriormente verso l'area di contenimento ed usare ciò lì è protetto per spazzare via queste bestie.

    Vedi sul suo viso l'angoscia, mentre pensa questa seconda opzione. E' una sensazione breve, subito il duro volto del veterano copre ogni esitazione.
    Nuove grida di corrotti appaiono, mentre i nuovi vermi e nuovi altro orrori dalla forma indescrivibile si invischiano nelle tue difese.
    Uno dopo l'altro vengono abbattuti, ma non ci vorrà molto per l'arrivo di una prossima ondata.

    y8k159l

    Bene :yeye:

    Area Esterna: Riuscite a bucare la sua difesa e a ferirlo, ma non abbastanza per abbatterlo. Tuttavia è super incazzato e quindi decide di colpire direttamente la vostra anima per strapparla e inglobarla.
    Immaginatelo come un attacco stile Rikudo Rinne, cioè in cui la vostra anima viene strappata e sparata in una Dimensione Spirituale.

    Area Interna: Riuscite a resistere anche a questa ondata, Willrod propone le due soluzioni in questo breve frangente di pausa in cui potete elaborare la successiva strategia.

    Avete 7 giorni per postare.

    A voi!:zizi:
     
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    Le pulsazioni energetiche attraversavano le linee luminose a ondate, partendo dal metallo dorato del tridente e distribuendosi nello spazio in un moto ordinato e preciso.
    Ogni ondata si infrangeva su una di quelle cose striscianti, distruggendole e disgregandone la carne viscida. Il mare di vermi troppo cresciuti veniva macellato davanti ai loro occhi, non senza un certo sollievo da parte dei due guerrieri.

    Willrod tentava di non sprecare nemmeno un colpo, procedendo a una sistematica eliminazione partendo dai bersagli più vicini tra i pochi sopravvissuti, mentre le difese della base ronzavano occupandosi di ciò che rimaneva oltre i mucchi di carne morta.
    Lawrence era sempre più vicino al limite: gli ultimi assalti erano stati respinti, ma il costo era stato molto elevato. Sapeva bene di non poter andare avanti a lungo.
    Per cavarsela fino a quel momento aveva dovuto sfruttare tutta la sua vasta conoscenza sui sigilli, in modo da rendere più efficiente possibile il loro utilizzo, eppure anche la sua abilità in quel campo aveva un limite. Poteva plasmare il suo cosmo disperso nell'ambiente come punto d'inizio per crearne di nuovi, o convertire quelli che stava usando su di sé o le parti ancora integre per ridurre al minimo il dispendio energetico e temporale, ma stava diventando impreciso.
    Tenere sotto controllo tutto quel cosmo assalto dopo assalto lo stava sfibrano fisicamente e mentalmente.

    Cercò con lo sguardo il Capo Istruttore.
    Si chiese quanta autonomia avessero ancora le armature degli Steel e quanto avrebbero retto le difese della base. Le porte continuavano a scattare bloccate dai cadaveri rinsecchiti e dagli arti strappati. Poco oltre percepiva chiaramente i due compagni d'arme scontrarsi con la travolgente forza del loro avversario.

    Il tridente risuonò a contatto col pavimento. L'ultimo dei corrotti in vista venne spappolato dal colpo di fucile del veterano, spargendo la materia spugnosa di cui era composto per diversi metri, imbrattando le pareti e il soffitto.
    Non era finita. Law non era né uno stupido né un ottimista. La presenza corrotta ammorbava ancora l'aria.
    I loro numeri erano assurdi. Incredibili. Non era qualcosa a cui poteva porre fine con le sue sole forze, se ne rendeva conto alla perfezione.

    Un attimo di tregua. Per favore, solo un attimo.

    Lasciò che il sigillo alle sue spalle si dissolvesse e appoggiò un ginocchio a terra, tenendosi al tridente. Non voleva dimostrarsi debole in un frangente come quello, ma non aveva più molta scelta. Buona parte del dolore si fece sentire all'improvviso, non più arginato dalla geometria. Lo accolse quasi con sollievo, tentando di normalizzare la respirazione. Rimaneva soltanto la fitta rete di protezione tra loro e qualunque cosa fosse in arrivo. Perfino i complessi disegni sulle piastre della cloth erano quasi spenti.

    Doveva solo fermarsi per un istante, permettere alla sua mente e al suo corpo di riprendersi dallo sforzo di combinare tutto quel cosmo in forme tanto complesse.
    Willrod si voltò verso di lui. Il ragazzo vide lo sguardo preoccupato dell'altro passare in rassegna le sue ferite, lo stato della cloth, il sudore che gli cadeva sulla fronte e capì che anche lo Steel era arrivato alla stessa conclusione.

    Continueranno ad arrivare e non so quanto possiamo resistere in questo stallo. Vedo solo due opzioni: resistere sperando che i cavalieri d'oro possano superare quel bastardo, o arretrare ulteriormente verso l'area di contenimento ed usare ciò lì è protetto per spazzare via queste bestie.

    Il suo tono di voce calò improvvisamente, quasi non volesse dire nemmeno quelle parole ad alta voce.
    Era chiaro che l'idea lo angosciasse, ma qualunque esitazione avesse mai attraversato il suo volto scomparve subito, lasciando spazio alla stessa gelida determinazione che aveva dimostrato fino a quel momento.
    Il ragazzo inspirò profondamente, sperando di schiarirsi le idee.
    Poteva capire facilmente la paura nella voce del soldato. Per quanto ne sapeva, la Fondazione esisteva proprio allo scopo di contenere e proteggere, quindi quell'uomo stava proponendo qualcosa di totalmente opposto alla sua missione.

    Rigel e Dhawith erano ancora vivi, ne era certo, ma l'essere che li aveva attaccati non era un nemico qualunque. Non sapeva se e quando avrebbe potuto contare di nuovo su loro due per difendere la base. La lista di opzioni era molto più misera di quanto la facesse sembrare Willrod.

    Non puoi chiedermi di decidere in questo modo.

    Di qualunque cosa o entità si parlasse, il pensiero di liberarla gli dava i brividi. Anche in caso di successo, dopo aver eliminato i corrotti, avrebbero dovuto affrontare un altro tipo di problema, forse ancora più ingestibile in quelle condizioni.
    Dall'altra parte, però, c'erano la corruzione e il mostro-prete e i loro piani. Non poteva essere sicuro di quale fosse l'obiettivo dell'attacco. Poteva solo sperare che volessero soltanto distruggere tutto e non liberare qualcosa.

    Serrò i pugni in un impeto di frustrazione. Il tempo stava scadendo. Li sentiva arrivare.
    Il cosmo del Triangolo tornò a bruciare. Un bagliore tenue, quasi trattenuto. Non poteva esagerare, non poteva rischiare.
    Alle sue spalle si composero le stesse linee che aveva da poco spezzato, in una lenta fioritura. Nessuna esplosione di potenza, nessuno spreco, nessun inutile stress. Quando la costruzione si completò avvertì un istantaneo sollievo: il respiro si fece più regolare e il dolore diminuì. Facendosi forza si rimise in piedi.

    Tu sai meglio di me cosa tenete rinchiuso qui dentro. Io sono solo qui per proteggervi.

    Colpì le lastre di acciaio del pavimento col tridente, facendo scaturire una nuova serie di linee che andarono a rafforzare quelle che ancora brillavano nel corridoio.

    Non posso vincere da solo, ma posso guadagnare tempo prezioso. Torna dai tuoi uomini. Tieni sotto controllo la situazione. I miei due compagni arriveranno, ce la possono fare.

    Sentì il peso del ciondolo al collo.

    Non odiarmi.

    E Willrod... se vedi che non c'è via di scampo, allora apri quella dannata gabbia e fai uscire qualunque orrore ci sia chiuso. Ma tu e gli altri fate in modo di non morire finché non l'avrete risbattuto dentro.

    Erano di nuovo davanti a lui. Erano tanti. Il rivoltante parto della corruzione gli strisciava davanti, pregustando un pasto facile. Non avevano paura. Loro non ne avevano mai. Le linee della geometria brillarono nella penombra, pronte a disintegrare qualunque minaccia.

    Vai!





    narrato ▼ parlatopensato
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    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Contusioni sparse, gestito col buff a resistenza, lacerazioni sul fianco destro, molto affaticato.
    STATUS MENTALE ♦ grr
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Prendo tempo, dico a Willord di liberare la robaccia solo in caso di necessità, rinforzo i sigilli rimasti e mi preparo ad ammazzare tutto quello che mi arriva addosso.

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE
    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)

    Κλείς Άγωνιστοῦ - Kléis Agonistoy (Chiave del Nemico)
    Seconda tra le tecniche della Clavis Salomonis, mostra nell’antico sapere il suo principale compito di trattenere e imprigionare le manifestazioni negative naturali o sovrannaturali. Il sigillo è una sovrapposizione di linee geometriche e simboli potenti disposti intorno al bersaglio e può essere impresso al contatto o lanciato contro l’avversario che, se marchiato, subirebbe una limitazione dei movimenti, sperimentando una sensazione di pesantezza, fino all’immobilità, qualora il divario energetico lo permetta. Il puro cosmo che costituisce le linee e i segni, inoltre, vibra e pulsa, allo scopo di disturbare e interferire col cosmo di chi subisce la tecnica, rendendone difficile l’accumulo e la gestione. Per infrangere il sigillo e disperderne gli effetti è necessaria un’esplosione cosmica di potenza commisurata.

     
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    Dha non comprese subito se il loro attacco congiunto fosse andato a buon fine; aveva percepito perfettamente il cosmo di Rigel fluire nella stessa direzione del suo, ma essendo ancora sprovvista della vista non riuscì a capire i movimenti dell’essere. Ciò che riuscì ad udire fu solo il suono, sinistro e ripetitivo, di qualcosa che strideva contro una superficie ed immaginò che il Caduto avesse nuovamente cambiato forma.
    Tuttavia qualcosa poi mutò e collera, rabbia e frustrazione invasero il suo campo percettivo; quelle emozioni appartenevano all’essere...qualcosa doveva essere riuscito a far breccia nelle sue difese ed ad averlo ferito in qualche modo. Furono poi le parole del Caduto a confermare le sue ipotesi.

    Sorrise Dha colta da un’improvvisa soddisfazione...potevano farcela, ma doveva sbrigarsi perché percepiva la preoccupazione di Lawrence all’interno della struttura, qualcosa stava prendendo una brutta piega lì dietro, il nervosismo del compagno assumeva un sapore salmastro nella bocca di Dha.

    Fece un passo avanti determinata a concludere in fretta quello scontro quando un colpo secco le smorzò il fiato pietrificandola all’istante; sentì il suo spirito venire tirato e strattonato nuovamente, ma questa volta l’attacco era mirato, non più una conseguenza di un’azione più ampia. Conosceva perfettamente quella sensazione perché le ricordò il modus operandi di una tecnica a lei molto familiare. La sua anima si allungò tentando di rimanere ancorata al suo corpo, ma era un’azione faticosa e che con due sensi in meno all’attivo, le constava uno sforzo immane ed una concentrazione che al momento non possedeva.
    Si sentì sballottata più volte, come in balia di una tempesta, la sua sola determinazione non sarebbe bastata, cominciava a risentire dell’effetto di tutti i suoi attacchi ed il suo corpo era al limite.

    «Salve, Regína,
    Mater misericórdiae,
    vita, dulcédo et spes nostra, salve.»


    Proferì a bassa voce in un mesto sussurro, non aveva altro a cui aggrapparsi in quel momento se non alla sua fede. Una nuova sferzata la piroettò all’indietro facendo crollare scompostamente a terra, puntando malamente i pugni a terra tentò di rialzarsi…

    «Ad te clamámus,
    éxsules filii Evae.
    Ad te suspirámus geméntes et flentes
    in hac lacrimárum valle.»


    Sputò a terra un grumo di sangue mentre percepiva il suo spirito farsi sottile, cercando di preservare un contatto con il suo corpo tramite quell’impercettibile borbottio. Non doveva permetterlo; la sua anima era troppo preziosa per lasciare che venisse inglobata da quell’essere blasfemo ed impuro...rammentò i vestiti che indossava non appena si presentò loro e l’offesa per quel gesto riavvampò in lei.

    «Eia ergo, advocáta nostra,
    illos tuos misericórdes óculos
    ad nos convérte.»


    Non esisteva perdono né misericordia per esseri come quello, un rifiuto del mondo che aveva scelto di abbandonare tutto per la sua sete di cupidigia, per il desiderio del potere. Aveva voltato le spalle al Creatore, rifiutato i suoi doni, allettato dal di più...dall’ancora che gli veniva offerto. Non ci sarebbe stata redenzione per quel Caduto, lui non avrebbe dovuto esistere e come un’abominio l’avrebbe trattato.

    «Et Iesum, benedíctum fructum
    ventris tui,
    nobis, post hoc exsílium, osténde.»


    Si alzò puntando un ginocchio nella terra; il dolore delle ossa fratturate era attenuato dall’assenza del tatto...il suono della sua volte ormai era percepibile a tutti non più solo a se stessa. Inconsapevolmente stava accumulando cosmo, aggrappandosi con tutto ciò che le era rimasto a quel lembo di spirito che come un nervo resisteva caparbio ancorato al suo cuore.
    Infine percepì nuovamente quel sapore salmastro che aveva ricollegato alla preoccupazione di Lawrence, se ne riempì la bocca per rammentarsi perché stava facendo tutto quello, per ricordarsi che non c’era nulla di personale e che le sue emozioni erano veicolate al solo scopo della pace.

    Rinserrò la presa sulla barra tripunte di Libra e si lanciò contro il Caduto, una melma nera come la pece ricoprì tutto il suo braccio e l’arma, alcuni filamenti emersero dal blocco principale fluttuando in sintonia con i suoi movimenti.

    « O CLEMENS, O PIA, O DULCIS VIRGO MARIA!»

    Urlò mentre caricava il braccio, ricoperto del potere distruttivo dell’Omega, verso il centro del petto del Caduto.


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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † No vista(-1 turni), no tatto (-3 turni), no gusto (-4 turni), fisico allo sfinimento
    MENTALMENTE † anima in brandelli ancorata a li da un lembo sottile, mente determinata
    STATUS CLOTH † ammaccature
    RIASSUNTO AZIONI † Vengo colpita in pieno dall'attacco spirituale che riconosco, sfrutto la fede per aggrapparmi alla realtà e contrastare con la volontà la separazione totale dello spirito. Attacco fisicamente il Caduto caricando braccio ed arma tripunte con l'omega a cosmo straordinario (no gusto)

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).

    Telepatia.
    La trasmissione del pensiero permette ai cavalieri in possesso di tale abilità, di comunicare con la mente senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. In questo modo si potranno avere intere conversazioni mentali senza che estranei riescano ad udirle.


    TECNICHEAlpha/Omega - Agyō/Ungyō☀.
    [spoiler_tag]Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.

    Un' innumerevole quantità di universi e di vite che nascono e scompaiono. Sono i due nomi del buddismo giapponese che rappresentano l'alfa e l'omega, luci e tenebre, nascita e morte, l'inizio e la fine, lo yin e lo yang. L'equilibrio tra luce e oscurità è uguale perché entrambe le forze sono in perfetto equilibrio;si afferma che il confronto dei Santi Virgo, che si fronteggiano con tale tecnica, trascenderebbe la "battaglia di mille giorni". Infatti si dice che sarebbe una battaglia eterna che durerebbe per un intero ciclo di reincarnazione, in modo che entrambi i guerrieri combatteranno per sempre, raggiungendo una guerra infinita, anche dopo la reincarnazione essi continuerebbero a combattere. Tali colpi così potenti richiedono al cavaliere, prima di essere eseguiti, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.
    Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.

    Omega-Ungyō: Il nome significa “Fine” e letteralmente la tecnica significa bocca chiusa. Il cavaliere apre la bocca per liberare tutto il cosmo che aveva accumulato privandosi di uno dei suoi cinque sensi (il senso del gusto). In quel momento un ringhio, che sembra provenire da una dimensione lontana, si comincia a sentire dalla sua bocca rilasciando il suono divino dell'Ungyō, il suono che simboleggia la fine dell'universo. Tutto intorno a lui comincia a essere consumato dalle tenebre, manifestando così la fine dell'universo; l'oscurità comincia a pervadere il tutto trascinandolo nel nulla, consumando tutto sul suo cammino.
    †[/spoiler_tag]


     
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    AOKIGAHARA
    VI

    Parlato - Pensato - Methos - Cassandra - Altri

    y8k159l


    Le fiamme divamparono ancora, la luce fluttuò, simboli arcani riempirono l'etere di fronte alla creatura bloccando i cosmi dei cavalieri, poi qualcosa cambiò. Gli spiriti si fecero strada, e così la luce della Vergine; il mostro e le sue difese svanirono, cambiando nuovamente posizione. Adesso lo stavano portando alla frustrazione, si capiva chiaramente dalle parole che rivolse loro, ancora una volta di chi si sentiva decisamente superiore all'avversario.

    Devo dire che è singolare. Guerrieri, conquistatori, creature del male... tutti a credere di essere i più potenti e sempre disposti a perdersi in chiacchiere rima di agire. E poi vengono quasi sempre sconfitti.

    Vediamo di non essere quel "quasi", allora. Nonostante la sua forza siete riusciti a ferirlo, in qualche modo potreste spuntarla... dovete solo resistere ancora un po'.

    Già, una passeggiata. Però una cosa l'aveva notata: se erano ancora vivi, c'erano due possibilità. La prima, che il loro avversario si stava divertendo a giocare al gatto col topo, e le ferite che stava riportando erano per lui da considerare degli effetti collaterali. La seconda, invece...

    ...possibile? Lo stiamo stancando?

    Incredibile, ma possibile. Il suo cosmo poteva fiaccar la resistenza degli avversari più potenti, ed in un paio di occasioni il mostro aveva ceduto ai loro attacchi anzichè continuare a reggere, e con la potenza di cui disponeva avrebbe potuto contrastarli facilmente; il nemico aveva una potenza paragonabile a Bart, ma a differenza del Gran Sacerdote era in grado di utilizzare i poteri spirituali e quindi se ne poteva difendere. Un barlume di speranza si accese nel ragazzo, poi si scatenò l'uragano.

    Il suolo fu strappato dal terreno, gli alberi venivano piegati come fossero carta o strappati dal terreno da una forza simile alla mano di un titano. Sentì un'energia oscura attanagliargli l'anima e istintivamente oppose resistenza facendo bruciare il proprio cosmo; ebbe la stessa sensazione che aveva provato più volte con il Sekishiki Meikai Ha, con la differenza che la forza di separazione tra corpo e spirito veniva da qualcun altro. Era questo che provavano i suoi avversari, quando utilizzava quella tecnica? Probabilmente, solo che l'emanazione cosmica del loro avversario era comunque qualcosa di gigantesco. E loro non avevano tempo, dovevano colpire più duramente possibile.

    Colse anche in Dha la stanchezza, piegata su un ginocchio mormorava delle parole che non riusciva ad udire a causa dello spostamento d'aria. Il suo cosmo riprese a brillare, neanche lei aveva intenzione di abbandonare la battaglia e lui aveva promesso che sarebbe rimasto al suo fianco, costi quel che costi.

    Si ritrovò a pensare a quanto Methos gli aveva raccontato, sulla sua storia che in principio gli aveva tenuto nascosto, sulla caccia ai suoi compagni rimanendo fedele al suo Re pur sapendo che lo avrebbe giustiziato se fosse sopravvissuto. Fedeltà fino alla morte, ed anche oltre: così era stata la sua vita, e poi la sua esistenza da spirito. Strinse la spada di Libra tra le mani, mentre il dolore lo pervadeva, e la coscienza iniziava gradualmente a cedere. Perse i contorni del mostro, della sua amica e di qualsiasi altra cosa gli stesse volando davanti agli occhi, la vista e l'udito si fecero sempre più ovattati e probabilmente anche per gli altri sensi stava accadendo lo stesso, anche se il ragazzo non era in grado di definirlo con certezza. Tutto stava per farsi buio, finchè una scintilla di luce si accese davanti ai suoi occhi, o nella sua mente.

    Te l'ho già detto una volta, ragazzo. Non abbiamo ancora finito la nostra missione, che va ben oltre il combattimento con l'angelo caduto: semmai è un danno collaterale da affrontare, ma non ci possiamo arrendere proprio ora e non devi portare il peso dell'esistenza sulle tue spalle. Bart è stato chiaro, nessuno di voi è solo in questa lotta... e tu meno di tutti gli altri. Perchè se i Cavalieri d'Oro possono contare su chi combatte al loro fianco, tu puoi contare su un esercito intero di guerrieri che ha combattuto in ogni epoca da quando questo maledetto mondo è stato creato: tu, e chi ha indossato la tua armatura prima di te, inclusa Anita. Devi solo ricordartelo, e tutti combatteranno con te dandoti la forza di rialzarti ad ogni singola caduta. Non ti arrendere, Rigel. COMBATTI!!!

    E il ragazzo riaprì gli occhi, avvolto dal proprio cosmo che bruciava come non mai, la spada di Libra strettamente impugnata nella mano destra, la forza della creatura che lo attirava come un buco nero, senza rendersi conto se si trovasse ancora nel proprio corpo o se fosse una proiezione astrale. Non sapeva cosa fare, lasciò che l'istinto agisse al posto suo e lasciò fluire il cosmo verso l'arma dorata puntata verso il cielo. Alzò lo sguardo, la voce risuonò nella sua mente.

    SEKISHIKI TENRYOU HAAAAA!!!



    I fuochi riempirono l'etere e lo spazio intorno al guerriero, stavolta trasformandosi in figure umanoidi. No... erano umani, umani con indosso delle armature: di bronzo, d'argento, perfino d'Oro ed anche uomini privi di vestigia. Riconobbe Methos, Silas, Cassandra. Vide Deneb davanti a tutti loro, quasi a comandare l'esercito. Ebbe persino la sensazione di scorgere il Re Karlash in persona, ma probabilmente si era sbagliato... ma quegli spiriti erano tutti lì per lui.



    Non ebbe il tempo di guardare tutti i loro volti, che i loro corpi iniziarono a trasfigurare nella luce proiettandosi sopra la testa del ragazzo fino a convergere in una grande sfera di luminosa energia.

    Dunque è questo il potere di cui è capace il Custode della Quarta Casa?

    Non trovò il tempo di rispondere alla domanda che lui stesso si era posto, le sue braccia avevano già portato in avanti la spada della Bilancia per indicare il bersaglio che ancora una volta era il nucleo del mostro. La sfera brillò in risposta, poi il ragazzo strinse l'elsa con entrambe le mani e colpì il suolo con la punta dell'arma. La sfera a quel punto si mosse.

    HakureiSekishikiTenryouHaLCA



    Non sapeva cosa sarebbe successo, se sarebbe sopravvissuto o se quello sarebbe stato il suo canto del cigno. Per un attimo aveva pensato di unirsi lui stesso alla sfera, ma tra quell'azione e l'attacco del Caduto avrebbe probabilmente distrutto la sua stessa anima in un attacco suicida; in questo modo, se fosse riuscito a tenersi ancora la pelle attaccata al corpo, avrebbe potuto ancora dare fondo a tutte le sue energie e magari morire con un ulteriore, estremo tentativo di combattere.

    La sfera si abbattè sul mostro, il ragazzo non sapeva cosa stava per accadere. Rimase lì, immobile come una statua, ad osservare. Se lo poteva concedere, dato che probabilmente sarebbe morto subito dopo.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Indolenzito dalla presa dell'avversario, nuove contusioni e molto probabili fratture alle braccia.
    STATUS MENTALE - Combatte in stato incosciente.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Non credo ci sia molto da descrivere, Rigel riceve l'attacco tentando di proteggersi come può, poi va in blackout, parte lo spiegone di incoraggiamento di Methos e via di Ten Ryouha. Sono stato molto vago nella descrizione perchè lo stesso Rigel non riesce a capire se si trova o meno all'interno del proprio corpo. A beneficio di Gorth ricordo che l'attacco oltre a essere boostato dalla spada è già di suo a Cosmo Straordinario.

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    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La potente tecnica difensiva del Cavaliere del Cancro sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, tecniche utilizzate da Rigel quando vestiva l’Armatura di Altare, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Il guerriero richiama a sé l'energia cosmica e/o spirituale (in forma di fiamme), ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, plasmandola insieme al cosmo come se fosse una sorta di campo di forza avente forma variabile e permettendo di intercettare (o in certi casi deviare) attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti del Tocco dell’Oltretomba sui corpi e delle fiamme spirituali (subendo gravi danni cosmici e spirituali, similmente a quanto accade per il Sekishiki Kisouen) sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Tenryōu Ha: La tecnica più potente del Cavaliere di Cancer. Attraverso il suo potere, il guerriero è in grado di richiamare a sé le anime dei compagni defunti, acquisendo parte della loro energia spirituale e cosmica e convogliandola in una gigantesca sfera di energia che si dirigerà in seguito verso il bersaglio alla massima potenza di cui il Custode della Quarta Casa è capace e travolgendo qualsiasi forma fisica e spirituale lungo il cammino; per quanto riguarda le entità fisiche viventi, saranno anche colpite dagli effetti del Tocco dell’Oltretomba insito nel cosmo del cavaliere stesso, rendendo molto più efficace la tecnica e la conseguente conflagrazione. Nel caso in cui questa tecnica venga utilizzata direttamente nello Yomotsu Hirasaka o in qualsiasi altro piano spirituale, sarà più semplice per gli spiriti rispondere al richiamo del Custode della Quarta Casa consentendo maggiori efficacia e rapidità di esecuzione; in questa situazione l’energia coinvolta sarà principalmente quella degli spiriti, fatto che non andrà a gravare in seguito sulla condizione del guerriero di Cancer. Questo vantaggio ha comunque una “moneta da pagare” differente rispetto alle normali tecniche: dato l’utilizzo degli spiriti che avviene direttamente sul loro piano di esistenza, è necessario che passi un discreto lasso di tempo prima di poterla utilizzare nello stesso modo, rendendo di fatto impossibile l’utilizzo più di una volta nello stesso combattimento su un piano spirituale [Cosmo Straordinario].


     
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    I
    due assalti sembrano combinarsi alla perfezione, divendo una sorta di immenso globo dorato, da scure venatura date dall'immenso gradiente distruttivo.
    L'energia spirituale ne fa ardere la superficie, dando l'impressione si tratti di uno strano e terribile astro.

    Il Daimon richiama un immenso sigillo, una sottile parete verticale colma di intricatissimi simboli angelici.
    All'impatto non sembra opporre resistenza, ma invece avvolge il globo come se fosse carta e cerca di assorbirne e dissiparne la forza.

    La concentrazione dell'entità è evidente e persino nel suo potere fatica a gestire un simile attacco combinato.
    Infatti il sigillo perde di equilibrio cosmico ed esplode, scagliando lontano il Daimon.

    L'esplosione rade al suolo ciò che rimaneva in piedi dell'area di foresta attorno alla base della Fondazione ed eliminando una parte della nuova ondata di corrotti che si sta riversando in essa...

    ***

    Mentre Willrod a malincuore esegue gli ordini, una nuova orda di vermi inizia a schiantarsi a ripetizione contro i tuoi sigilli sperando di distruggerli.
    Poi un'immensa esplosione fa tremare tutto e di nuovo gli assalti cessano.

    Vedi la carne ribollire, fondersi e disciogliersi, come se la Corruzione stesse ragionando sulla migliore forma da assumere.
    Poi delle parti ossee iniziano a sorgere e a rivertirsi di muscoli e tessuti, fino ad avere sembianze grottesche ed umanoidi.

    f8f05a14669e545d1a436ccdb665203d



    Solleva il braccio sinistro che viene avvolto da un'intensa energia rossastra e scaglia un pugno che fa vibrare il sigillo, infondendo in esso un sovraccarico di energia che - unito ai numerosi colpi già subiti - lo fanno infrangere.

    Subito con il braccio destro scatta e si allunga per colpirti al ventre come un maglio...

    y8k159l

    Bene :yeye:

    Area Esterna: Siete praticamente KO, ma il Daimon sembra sparito, forse è KO anche lui. Non ve ne rendete molto conto. Gestite questo momento di tregua come credete.

    Area Interna:Le ondate finiscono, gli ultimi tentativi di sfondare il sigillo vengono interrotte dall'esplosione delle tre tecniche. Quindi la corruzione fa evolvere i resti di quelli che avete distrutto e ne fa uscire un coso che rompe il sigillo e ti attacca con un cazzotto a forza straordinaria.
    L'energia del bestio è rossa, lo percepisci dall'entità di quell'essenza rossastra simile al cosmo.

    Avete 7 giorni per postare.

    A voi!:zizi:
     
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    AOKIGAHARA
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    y8k159l


    Gli spiriti si scagliarono contro la creatura, e anche Dha aveva fatto la propria parte aggiungendo la sua luce al fuoco spirituale. Il globo azzurro, dorato, bianco si diresse verso il bersaglio che il Custode della Quarta Casa aveva inquadrato fin dal momento della trasformazione del nemico: quel nucleo che ormai stava iniziando a diventare poltiglia sanguinante, ma che ancora resisteva. Allargando le braccia aveva intessuto nell'etere un nuovo sigillo, più complesso dei precedenti e che sembrava interporsi tra lui e la luce come uno scudo; voleva fermarlo, o forse addirittura assorbirlo.

    Ma forse Methos aveva ragione, lo avevano indebolito abbastanza da rendergli il compito arduo: l'enorme forza della creatura iniziò a vacillare, poi il contatto tra il sigillo e l'energia dei cavalieri prese a bruciare... ed infine, esplose.

    Lo spostamento d'aria buttò a terra lui, ma scagliò letteralmente lontano il mostro. Dei corrotti che ancora cercavano di riversarsi contro la fortezza e Lawrence, più nessuna traccia - ed anzi, neanche i soldati ed il loro compagno si vedevano più; forse erano riusciti ad entrare nella base prima di quel putiferio, e di certo i corrotti erano stati spazzati via. Ma il loro avversario che fine aveva fatto?

    Dici che ce l'abbiamo fatta?

    Se lo pensassi davvero sarei morto molto prima di quanto non sia avvenuto. Non sono così ottimista... quello è forte, così mi sembra... come dire, troppo facile.

    Sì, hai ragione. Tanto vale rimanere in guardia e cercare di riprendere fiato; se non torna, andiamo dentro a cercare gli altri.

    Poi si guardò intorno, cercando il Cavaliere d'Oro della Vergine. Lui era seduto a terra, rifiatando e con le braccia decisamente doloranti; la donna era ad una decina di metri da lui, sdraiata e con la schiena poggiata a qualcosa che la sosteneva. Aveva gli occhi chiusi e in quel momento non parlava, ma respirava ancora: aveva dato fondo a tutte le sue forze e Rigel sapeva che nell'attacco doveva aver sacrificato alcuni sensi, glielo aveva già visto fare. Ma era viva e, per quanto quella situazione permettesse di dirlo, sembrava stesse bene.

    Poi qualcosa, in lontananza, destò la sua attenzione. Percepì un cosmo bruciare ma non apparteneva al nemico: era il cosmo di un cavaliere di Athena, molto distante dal luogo in cui si trovavano. La sua armatura risuonò, brillando di cosmo, a sua volta: ora ne era certo, si trattava del cosmo di Achille del Sagittario. E con lui c'era Ys, ma non erano soli; un altro cosmo, cristallino, sembrava essersi fuso con i loro rendendoli più vigorosi. Forse Athena era intervenuta in loro aiuto in battaglia, e la cosa lo fece sorridere. Si sentì in qualche modo sollevato, e avvertiva il dolore con meno intensità di pochi attimi prima nonostante le ferite si facessero sentire.

    Loro non erano soli.

    Lentamente cercò di rimettersi in piedi, le gambe gli tremavano per la stanchezza e sembravano voler cedere da un momento all'altro; poi provò a contattare Dhawyth attraverso la telepatia: non era certo che lei avrebbe potuto sentire la sua voce.

    Dha... sei tutta intera? Riesci a sentirlo anche tu?

    Era l'unica cosa che percepiva in quel momento, il cosmo della dea Athena insieme a quello dei compagni. Si chiese come stessero tutti gli altri, e se non fosse stato per la situazione di stallo in cui si trovavano avrebbe fatto di tutt o per chiudere subito la faccenda e portare i rinforzi agli altri, nonostante le sue condizioni, come aveva fatto durante l'ultima invasione del Santuario quando indossava ancora Altare.

    Non fece nient'altro che avvicinarsi alla sua amica, e rimase in attesa pensando agli altri compagni. Ma nonostante iniziasse a sentirsi meglio, continuava ad avere un brutto presentimento.

    Raccogli le forze, ragazzino. Se il nostro amico torna, ti servirà ogni singola goccia di cosmo.

    Rigel alzò gli occhi al cielo.

    Taci, uccello del malaugurio.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Indolenzito dalla presa dell'avversario, nuove contusioni e molto probabili fratture alle braccia.
    STATUS MENTALE - Leggermente sollevato alla percezione degli altri cosmi.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - E niente, aspettiamo e vediamo.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

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    La difesa stava subendo troppi colpi, molti più di quanti ne avrebbe potuti gestire normalmente.
    Il suo cosmo lo sosteneva grazie alla Chiave del Re, ma era più che cosciente dei propri limiti fisici.
    Ed era pericolosamente vicino al collasso.

    I vermi mostruosi sembravano infiniti. Non osava ridurre l'estensione della rete di sigilli per timore che riuscissero a strisciare oltre per invadere la base, ma mantenere il controllo di una tale estensione cosmica era ogni secondo più difficile.
    Maledisse le folli capacità della Corruzione e lo spregio che rappresentavano per qualunque altra forma di vita.
    Eppure non si mosse di un centimetro, continuando a convogliare energia nella sua trappola distruttiva.

    Ogni stilla di energia.

    Improvvisamente, tutto sembrò farsi silenzioso. Poteva percepire solo il picco cosmico di Dha e Rigel scontrarsi contro quello della cosa che stavano combattendo.
    Un istante dopo, un'immane onda d'urto lo travolse, facendolo retrocedere di qualche metro, mentre i corrotti venivano fatti a pezzi dalla forza dell'esplosione.
    Non riusciva a capire cosa fosse successo. Sentiva soltanto gli effetti dell'improvviso cambiamento di pressione. Le orecchie gli fischiavano e stava a fatica cercando di riprendere fiato.
    La rete difensiva era ancora in qualche modo integra, ma lo stesso non si poteva dire per i suoi nemici. Per un solo, lunghissimo istante, pensò che avrebbe visto una corazza dorata spuntare oltre i mucchi di carne putrescente, ma sapeva di non doversi illudere.

    Si rimise lentamente in piedi.
    Non c'era nulla che strisciava nell'ombra, non più.
    Le ondate di cadaveri e lamprede deformi sembravano essersi interrotte. L'incredibile esplosione doveva aver annichilito l'esercito d'assedio in un solo colpo. Si concesse un sospiro di sollievo. Era stato fortunato. Incredibilmente fortunato.

    Poi lo sentì: lo stesso suono viscido che aveva preceduto la metamorfosi dei cadaveri in vermi.
    Iniziò piano, un rumore di fondo. Poi andò via via intensificandosi e diventando più chiaro e udibile.
    I corpi parzialmente distrutti che giacevano oltre il sigillo si fusero, sciogliendosi come cera sulla fiamma, trascinandosi sulle pareti e sul pavimento. Grumi di carne grigiastra e sangue nero coagulato si attaccavano tra loro, ribollendo e mutando forma, scomponendosi e riaggregandosi in continuazione, assorbendo altra materia.

    Le schegge ossee che venivano dagli arti degli umanoidi e dai denti degli altri mostri si saldavano in strutture longilinee, mentre una poltiglia densa simile a pece le ricopriva creando un'approssimazione di muscoli e articolazioni in continuo mutamento, nel tentativo di costruire la forma migliore per ucciderlo.
    La massima forma di evoluzione per adattamento.

    Il corrotto che aveva davanti era solo vagamente antropomorfo. Sporgenze simili a zanne si estendevano in modo casuale sulla superficie irregolare della pelle e al posto delle braccia aveva due arti che sembravano assemblati da pezzi troppo diversi per essere combinati in maniera funzionale.
    Ma si sbagliava.

    Il corrotto avvolse l'arto sinistro in un cosmo rossastro e pulsante, prima di schiantarlo contro la struttura del sigillo, ormai troppo indebolita per resistere a un attacco diretto e concentrato come quello. L'energia rossa percorse l'interezza delle linee facendone collassare l'integrità in una reazione a catena rovinosa.
    Law sapeva di doversi difendere. Il primo colpo non era rivolto a lui, ma il successivo lo sarebbe stato quasi certamente.
    Non poteva più permettersi di sprecare energie, soprattutto perché la bestia che aveva davanti sembrava forte quanto lui. Non creò quindi una nuova parete geometrica, ma si limitò a intrecciare abbastanza linee da formare uno scudo sul braccio sinistro.

    La protuberanza destra del corrotto bruciò con lo stesso inquietante bagliore, prima che le strutture ossee e tendinee schioccassero in maniera sinistra, facendo allungare l'arto in avanti, diretto al suo addome.
    Senza pensarci, il ragazzo frappose lo scudo, angolando la superficie in modo che il colpo scivolasse verso l'esterno, ma la stanchezza iniziava a rallentarlo.
    Gran parte della forza del colpo finì per impattare sul suo avambraccio sinistro, sfondando diversi strati dello scudo che però riuscirono a deviarlo e farlo scaricare completamente oltre il fianco sinistro.

    Sentì un'esplosione di dolore appena sotto il gomito, ma non perse tempo a verificare i danni. Poteva ancora muovere il braccio e tanto bastava.
    La configurazione del sigillo alle sue spalle cambiò, facendogli provare nuovamente tutto il peso della fatica accumulata, ma concedendo al suo corpo di muoversi più agilmente.
    Senza esitare, fece per afferrare la protuberanza ossea del mostro. Se fosse riuscito ad afferrarlo avrebbe semplicemente tirato con tutte le sue forze, tentando di strattonare il corrotto verso di sé, dando a lui il tempo di reagire, e nel mentre avrebbe impresso nella carne una semplice ma perentoria costruzione, volta a bloccare il flusso del cosmo.

    Scattando alla massima velocità consentita dalla Chiave, si lanciò in avanti, sollevando il tridente al suo fianco in modo che fosse perfettamente parallelo al terreno, caricando il braccio e mirando un fulmineo affondo appena al di sotto delle placche ossee visibili sullo sterno. Le tre punte affilate erano pronte a farsi strada nel ventre deforme, convogliando il cosmo concentrato del Triangolo in modo che deflagrasse dall'interno, devastando quell'oscena forma fisica.




    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIA ♦ Rossa
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Contusioni sparse, gestito col buff a resistenza, lacerazioni sul fianco destro, molto affaticato. Trauma da impatto sul braccio sinistro.
    STATUS MENTALE ♦ grr
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Uso lo scudo prismatico per difendermi, angolandolo a 45° per far scivolare il gom gom pistol verso l'esterno, mi prendo comunque danno sul braccio perché il tizio è forte. Poi cambio il buff da resistenza ad agilità e tento di afferrare il braccio allungato. Lo scopo è sbilanciarlo e applicargli direttamente a contatto un sigilli che disturbi il suo cosmo [AD]. Scatto in avanti verso il suo corpo per portare un affondone cattivo col tridente per impalarlo sul posto convogliando cosmo per fargli ancora più male[AF].

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore. Una volta disegnati, i sigilli possono essere utilizzati per limitare i movimenti dell’avversario, fino al punto di immobilizzarlo o confinarlo. La loro influenza si estende anche al potere di rinforzare o, al contrario, indebolire ciò che viene marchiato.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE

    Τρίγωνον Στοιχειωτής - Trígōnon Stoicheiotés (Triangolo Ordinatore degli Elementi)
    La tecnica prende il nome dall’appellativo del grande Euclide, che con la sua opera “Elementi” diede fondamento alla Geometria. Il Saint traccia complesse forme partendo dalla base di 13 triangoli disposti a diverse angolazioni nello spazio, formando un sigillo stratificato che può prendere forma differente a seconda delle esigenze di combattimento, come ad esempio una cupola o un grosso scudo.
    Lo scopo della tecnica è duplice, venendo utilizzata sia per scopi difensivi e offensivi.
    DIFESA – Il Cavaliere orienta i sigilli in modo da creare una struttura tridimensionale, che si comporta esattamente come un prisma ottico quando rifrange la luce nei sette colori dell’iride, allo scopo di disperdere e assorbire l’impatto e la radiazione cosmica del colpo dell’avversario. In relazione al dislivello energetico, questa barriera consente di ridurre anche significativamente i danni inflitti da un attacco, fino ad annullarli.

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Εύχέρεια (Euchéreia) - Agisce sulla fisiologia in modi disparati, alterando la velocità di trasferimento sinaptico e migliorando la risposta della placca neuromotoria, oltre a bilanciare in maniera più efficiente del normale il rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, per ottenere movimenti più rapidi, fluidi e veloci. (Buff Agilità)
    Versione: Kατάστασις (Katástasis) - Riunendo parte degli effetti dei primi due sigilli, consente di modificare allo stesso tempo qualità e velocità della risposta muscolare, permettendo di reagire in maniera ottimale a urti e contraccolpi fisici. Il muscolo cardiaco e i muscoli respiratori si adattano per fornire un maggior apporto di sangue ossigenato e una rapida eliminazione di anidride carbonica. A livello del puro metabolismo, viene ritardata la necessità di lavoro anaerobico, postponendo quindi l'accumulo di acido lattico, di fatto riducendo l'affaticamento. I nocicettori vengono selettivamente disattivati, in modo che la percezione del dolore risulti notevolmente inferiore. (Buff Resistenza)


     
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    La vista tornò nel momento in cui la strana barriera protettiva di sigilli angelici del Caduto si infranse, generando una così potente onda d’urto da radere al suolo la vegetazione dell’arena circostante, una nuova ondata di corruzione diretta all’interno della base e l’essere stesso, che fu sbalzato così lontano da non essere più percepibile.

    Dha espirò senza ragione, lasciando che la fatica e lo sgomento la permeassero; si abbandonò al suolo impattando contro una roccia che la sorresse in posizione semidistesa...poteva vedere il cielo.
    Fu proprio in quel momento che lo vide: sembrava una via lattea fatta di luce dorata, ma lei sapeva che erano cosmi baciati dal favore di Athena...più lasciava che il suo cosmo entrasse in sintonia con quelli percepiti e più ne riconosceva la fonte. Si trattava di Achille, Gold Saint di Sagittarius, ma con lui c’era qualcun altro...riconobbe Ys, Gold Saint di Aries e chi altro? Lo percepiva chiaramente, era un cosmo vibrante e talmente luminoso da avvolgere e riscaldare...solamente Athena disponeva di una tale capacità applicabile ad una così elevata distanza da casa. La loro Dea non li aveva abbandonati, combatteva con loro…

    ...tramite noi semmai...

    Scacciò quel pensiero infelice, non era il momento per simili congetture, doveva godersi quel momento di sintonia con i suoi compagni e tregua per il suo fisico. Il fatto che il Caduto non fosse più visibile né percepibile non era sinonimo di vittoria, doveva riprendere fiato e forze.
    Il dolore era completamente assente data l’esclusione del tatto, così come la voce per via dell’assenza di gusto, ma sapeva perfettamente di aver spinto al limite il proprio corpo.

    Vide Rigel tentare di alzarsi e barcollare, anche lui aveva consumato molte energie; sentì il suo messaggio telepatico e sorrise...doveva aver intuito la sua privazione sensoriale.

    °Insomma Rigel, non riesco a muovermi...non sento dolore fisico solo perché mi sono privata del tatto e non ho voce per via della rimozione del gusto. Sì comunque li sento anche io...sono loro, i nostri compagni e sono vivi...però prima di correre da loro dobbiamo occuparci di Law, lì dentro c’è ancora movimento!°

    Disse voltandosi in direzione dell’ingresso della struttura; se solo fosse stata in grado di muoversi sarebbe corsa incontro al Triangolo senza pensarci su due volte...


    GkJvmPO
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    2yTLFwB

    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † no tatto (-2 turni), no gusto (-3 turni), fisico bloccato
    MENTALMENTE † In ripresa ma con strani pensieri
    STATUS CLOTH † ammaccature
    RIASSUNTO AZIONI † E' tornata la vista, osservo ciò che succede, noto il favore di Athena e comunico con Rigel.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).

    Telepatia.
    La trasmissione del pensiero permette ai cavalieri in possesso di tale abilità, di comunicare con la mente senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. In questo modo si potranno avere intere conversazioni mentali senza che estranei riescano ad udirle.


    TECNICHE † //

     
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    entre il tridente trafigge la carne del mostro, senti i suoi muscoli contorcersi cercando di ridisegnare le forme assunte dalle fibre per opporre una maggior resistenza.
    Tuttavia l'esplosione coglie di sorpresa questi meccanismi, creando un enorme buco sul fianco del corrotto che, barcollando e gorgogliando, arretra cercando di mantenersi in equilibrio.

    Per un instante, un brevissimo istante, hai perpecito un potere immenso provenire dal tridente, ben superiore a quello a cui ti sei abituato.
    Solo il potere rigenerante tipico dei corrotti ha salvato dalla totale distruzione quella bestia, che comunque fatica a ricomporsi.

    Infatti, dopo poco, il composto di carne si discioglie in nuovi vermi, che a loro volta si mutano in un gruppo di ragni e così via, fino a che iniziano a bruciare dall'interno, di una luce bianca e blasfema.

    ... dovrò occuparmi io di tutto...

    Il cosmo dell'essere da te affrontato in precedenza avvolge ogni cosa, ma è ancora lontano dalla potenza precedente.
    Sembra stia cercando una forma fisica a cui ancorarsi.
    Infatti i brandelli di carne iniziano a muoversi in modo diverso da quanto fatto finora, come se non fossero più mossi dalla volontà della Corruzione, ma da una mente esterna.

    Mentre ciò avviene senti che qualcosa sta sondando la tua mente e la tua anima, dandoti una sensazione orribile.
    Ogni tuo dubbio, ogni tua sofferenza viene toccata, come se quel potere avesse l'effetto di sale sulle ferite.

    ... conosci molto cose... ma le cose che conosci sono vere?... sei sicuro che l'orrore si celi dove te l'hanno indicato i tuoi maestri? Il Caos? La Corruzione? O fose esso si cela in qualcosa di diverso...

    Il tuo spirito e la tua mente stanno venendo avvolti dalla forza del tuo avversario, che cerca di vincere la tua volontà suscitando ogni tua debolezza, ogni tuo tentennare, per renderti via via un guscio vuoto...

    y8k159l

    Bene :yeye:

    Area Interna: Riesci a stendere il corrotto, anche grazie ad un power up di qualche istante del tridente. Poi il Daimon Corrotto (che tu non sai ancora essere un Daimon Corrotto) si palesa cercando di costituire un corpo ospite a partire dai pezzi dell'Ikea Corrotta nel corridoio.
    Ti lancia un attacco mente-spirito del tuo livello di energia cosmica. E' come se sfruttasse il potere della tua anima e della tua mente contro di te.

    Area Esterna: Percepite che il Daimon Corrotto è all'ingresso della base, da Law. Subite lo stesso attacco mentale, che capite - grazie al vostro potere spirituale - che è una sorta di veleno spirituale/mentale che il Daimon ha rilasciato in tutta l'area. Anche nel vostro caso il potere dell'attacco è uguale al vostro livello energetico.
    Ha l'effetto di suscitare tutti i vostri dubbi e debolezze per distruggere la volontà, lasciandovi gusci vuoti.
    Per Rigel: questo tipo di attacco colpisce Rigel e indebolisce il suo legame con Methos e gli altri spettri.


    Ci vediamo tra 7 giorni.

    A voi!:zizi:
     
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    Parlato - Pensato - Methos - Cassandra - Altri

    y8k159l


    Inspirò profondamente, dopo aver dato del'uccello del malaugurio allo spirito del guerriero più pessimista che avesse mai conosciuto. Il corpo gli doleva, era abbastanza stanco, ma era ancora in grado di camminare dato che le ferite più gravi erano state subìte principalmente dalle braccia. Fece per muovere qualche passo in direzione di Dha, poi si fermò di botto. Lo sentiva di nuovo. Quel maledetto mostro era ancora in circolazione, e sembrava avesse deciso di ignorare quelle due spine nel fianco che erano stati i due Cavalieri d'Oro fino a quel momento.

    Lo sentiva in direzione della base. A metà tra il frustrato e il preoccupato per gli altri che erano con lui, rivolse il pensiero verso la Custode della Sesta Casa.

    Lo senti anche tu, vero? Sta andando da loro. Dobbiamo muoverci in fretta, ce la fai?

    Era una domanda stupida, Rigel sapeva che lei poteva ancora farcela. Tuttavia decise di aiutarla comunque, prolungò il suo cosmo verso di lei e si concentrò per aiutarla a sostenersi con la telecinesi. Aveva perso due sensi e si sarebbe mossa con difficoltà, se avesse invocato l'aiuto di Athena non avrebbe avuto nessun problema. Lui si voltò verso l'ingresso dove Law e gli altri soldati erano ripiegati e da cui sentiva ancora la presenza del Daimon. Mentre si avvicinava alla struttura, l'aria si faceva più pesante: il suo brutto presentimento stava per avverarsi nel peggiore dei modi.

    Si avvicinava sempre di più al suo traguardo, poi un giramento di testa terribilmente familiare lo fece rallentare e perse la concentrazione, abbandonando il sostegno di Dha. La voce di Methos risuonò a distanza, ovattata.

    Ci risiamo di nuovo. Un'altra volta.

    Ormai stava diventando un'abitudine, per lui. Ogni qualvolta si trovava a che fare con una dura prova, il nemico di turno cercava di avvelenargli la mente e lo spirito, o di annullare il suo cosmo. La conseguenza diretta era che Methos cominciava ad essere sempre più lontano, bloccato in un agolo remoto della sua anima. Era successo al Metal Glen, era successo quando la spilla gli aveva annebbiato la mente costringendolo ad attaccare Bart, ed ancora contro Silas. Ormai sapeva che doveva solo trovare il modo di resistere e ne sarebbe in qualche modo uscito.

    Rallentò l'andatura, cercando di capire la natura di quello che doveva affrontare. La sensazione di inquietudine cresceva sempre più man mano che avanzava, si sentiva venire meno. Per un momento ebbe la sensazione di udire Methos, ma era troppo lontano. Il mostro doveva essere troppo forte, per chiunque di loro: ma cos'altro potevano fare? I due cavalieri d'Oro si erano spesi con tutte le loro forze, e quell'essere non solo era sopravvissuto, ora minacciava di eliminare tutti i superstiti tra i Cavalieri d'Acciaio e Lawrence. Ancora una volta si era dimostrato inadeguato al compito, non riusciva a combinarne una giusta. Non dai tempi in cui indossava Altare, e adesso che era alla Quarta Casa non sembrava migliorato nulla.

    Il mondo aveva bisogno di gente come Aleksander, un eroe leggendario. Come Kyros, Alexis e Achille, pur giovani ma enormemente più potenti di lui. E che dire di Methos? Persino la sua esperienza sarebbe stata molto più utile della sua forza. In quell'istante aveva la tentazione di lasciare lui alla guida, e di chiudersi per sempre nella sua mente; ma non riusciva a sentire lo spirito, e forse non si sarebbero potuti scambiare.

    Però...

    Forse avrebbe potuto farlo comunque. Certo, abbandonare la sua mente all'oblìo avrebbe dovuto portare l'altro alla guida automaticamente, no? E se non avesse funzionato, non avrebbe fatto comunque differenza.

    Era fermo, con gli occhi chiusi. L'aria gli pesava sulla testa, lentamente iniziò ad inginocchiarsi. Se anche il suo corpo fosse rimasto lì abbandonato a morire, non sarebbe stata una gran perdita: aveva comunque già deluso tutti quelli che poteva deludere. Forse Dha ci sarebbe rimasta male all'inizio, ma lui se lo meritava... l'aveva lasciata sola quando lei ne aveva avuto bisogno, e ancora una volta non era riuscito a proteggerla. E Bart? Forse non se ne sarebbe nemmeno accorto, al suo confronto il ragazzino era un granello di sabbia nell'uragano. Già quando lui lo aveva attaccato in preda all'influsso della spilla, avrebbe potuto spazzarlo via e il ragazzo se lo ricordava bene. Già, Bart.

    In quanto Cavalieri di Atena, affronteremo tutto questo fianco a fianco sul campo di battaglia in una lotta apparentemente senza speranza... amico mio, potrò contare su di te?

    Quelle parole gliele aveva dette il Gran Sacerdote, quando tutta quella storia era finita. Avevano parlato, mentre l'omone preparava la pizza per i bambini della Seconda Casa. Ma lui lo aveva deluso ancora.

    Si può essere delle divinità ma avere paura di mettere in gioco la propria esistenza. Se non si è disposti a sacrificare tutto se stessi per quello in cui si crede, la battaglia è persa in partenza. In te non vedo questo tipo di esitazione e tanto mi basta. Non è da tutti essere disposti a mettersi in prima linea di fronte ad un pericolo così soverchiante come la Corruzione. E sarà un onore per me poter contare su questa tua determinazione.

    Il ricordo di quelle parole, di quella chiacchierata in un raro momento di pace, lo scossero. Determinato? Lui? Ma lo era stato davvero? Cos'aveva fatto fino a quel momento? Aveva solo... messo a repentaglio la sua vita, senza cavarne un ragno dal buco.

    Lo hai fatto per gli altri.

    Flebilissima, la voce di Cassandra era giunta fino a lui. Sì, era vero... aveva cercato di proteggere i suoi amici e nulla di più gli era stato chiesto. Respirò a fondo, in preda all'ansia. Aveva ceduto di nuovo al Daimon, qualunque cosa stesse cercando di fare alle loro menti. Si concentrò appigliandosi con tutte le sue forze a quell'ultimo pensiero. Inspirò. Cercò il suo cosmo nella sua anima, quasi fosse nascosto sotto decine e decine di coperte. Poi ne trovò una scintilla e cercò di alimentarla disperatamente: questa reagì, aumentò la sua luce, il suo calore.

    Poi il suo cosmo esplose. Con un movimento del braccio sembrò voler cacciar via quell'aria putrida che gli infestava la mente e i pensieri che lo avevano quasi fatto arrendere. Ora che il suo cosmo bruciava, in qualche modo sembrava vederci più chiaro: era quasi all'ingresso della base, doveva averlo raggiunto inconsciamente. Seguì la scia di distruzione, sentiva puzza di morte. Ebbe la sensazione che qualcosa si muovesse tra i resti dei corrotti, ma non sapeva dire cosa; vide Law a distanza tenersi la testa tra le mani, forse anche lui vittima del mostro. Ma il ragazzo non gli avrebbe lasciato fare i suoi comodi, non così facilmente.

    Il cosmo vibrò ed oscillò, Rigel sollevò la spada e la piantò nel terreno. Dal suolo si sollevò un inferno azzurro, fuochi spirituali che sprizzavano ovunque. Non aveva idea di dove fosse il nemico, ma se era lì... era privo del corpo. E quindi puro spirito.

    Resisti, Law! NON SEI DA SOLO!!!

    Gridarlo ad alta voce lo faceva sentire meglio, di lì a poco era certo che il suo cosmo sarebbe tornato alla normalità. E sapeva che anche il Cavaliere di Virgo stava per raggiungerli.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Indolenzito dalla presa dell'avversario, nuove contusioni e molto probabili fratture alle braccia.
    STATUS MENTALE - Leggermente sollevato alla percezione degli altri cosmi.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Eccoci qua, spero di aver postato in modo decente ma vi assicuro che sono vicino al mio dodicesimo senso, nel senso che sto per morire una quarantina di volte XD In sostanza Rigel conosce bene questa solfa, gli è capitata altre volte in altre roole e quindi grosso modo sa come affrontare la cosa. Alla fine si appiglia alle parole di Bart e in qualche modo ne esce, arriva in zona Ikea e tira giù una versione strana del Kisouen utilizzando la spada come conduttore per fare un bel barbecue.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Sekishiki Kisou'en: Le Fiamme Demoniache Celesti, chiamate anche “fuochi fatui”, sono le anime fiammeggianti evocate da Rigel con cui è in grado di incenerire l’anima dei propri avversari. Il cavaliere è in grado di creare e far muovere le Fiamme Demoniache entro il raggio d’azione del proprio cosmo e di plasmarne la forma come meglio crede in modo da poter attaccare qualsiasi forma spirituale fronteggi, sia essa libera o all’interno di un corpo, nel modo più efficace possibile. Maggiore sarà la forza spirituale dell’avversario rispetto a quella del Cavaliere del Cancro, maggiore sarà la sua resistenza ai danni spirituali inflitti dal Kisouen.


     
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43 replies since 15/3/2020, 23:18   1206 views
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