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Lars Stark.
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Edited by Lars Stark - 5/4/2019, 02:41. -
.Arabian Nights
● Post 4 ●
Quella notte Estelle non chiuse occhio.
Come potevano tre sole persone gestire una situazione così sul filo del rasoio? Chiusa nella stanza di Zahir, con gli occhi che saettavano da una parte all'altra del monitor, la giovane cercava di arginare il problema dei numeri che si era presentato all'ultimo, facendo mente locale su quello che sapeva e tenendo conto di un'infinità di variabili e possibilità.
La riuscita era al minimo. Sif, Kyo e Masamune erano fuori gioco, ed Estelle si trovò più do una volta ad augurarsi per la loro incolumità che non incrociassero mai la sua strada. Impreparati e inutili fino alla fine, quasi come Isaac. Che cosa gli era venuto in mente, venire fino negli Emirates lasciando indietro in un avamposto completamente a caso uno del già ristretto gruppo? Già l'intero piano era calibrato al millimetro per sei persone, con un margine di errore minimo, ora che erano dimezzati che potevano fare?
La quantità di insulti e bestemmie a denti stretti che sibilò con la voce tremante di rabbia e nervoso fu inenarrabile. Non aveva nè le idee nè i mezzi per poter fare quello che Isaac le aveva chiesto: un miracolo. Non sarebbe riuscita a sabotare la cellula terrorista da lì, non avendo conoscenze da hacker di nessun tipo;non poteva chiedere dove fosse l'ipotetico holocron senza risultare sospetta; non poteva mettere sotto torchio Zahir perchè sapeva che non avrebbe parlato.
•Prendete tempo e non mettevi tra i piedi o uccido anche voi•
Un messaggio semplice e lapidario fu il buongiorno che spettò ad Isaac e Lars l'indomani mattina. Scura in volto e uno sguardo che avrebbe incenerito chiunque, Estelle uscì dalla stanza avvolgendosi nell'inganno di Zahir. Si incontrò con l'Emiro, diede ordine che i cavalieri venissero scortati verso il tunnel che collegava il sotterraneo con l'esterno e, con una scusa, trovò il modo di allontanarsi a sua volta.
Era un suicidio, ma la sua unica possibilità.
Sapeva che i terroristi sarebbero arrivati da un condotto secondario considerato sicuro, la cui uscita li avrebbe fatti sbucare nel deposito delle vetture. Si sarebbe appostata, attendendoli per poi ucciderli.
Ma non arrivarono mai.
Attese più di venti minuti, sudando freddo: non era possibile, le indicazioni che aveva dato il giorno precedente erano chiare...
Aspetti qualcuno?
Una voce la fece voltare di scatto sgranando gli occhi: Zahir era ad un metro scarso da lei, con una pistola puntata dritta alla sua testa. Non era possibile, le alghe avevano già smesso di fare effetto, eppure secondo i suoi calcoli...
Il rumore dello sparo fu assordante mentre Estelle si scansava di lato come meglio poteva; un dolore atroce e la sensazione che la spalla le stesse andando a fuoco furono le uniche cose che riuscì ad elaborare prima di sparire dietro un illusione.
Strinse i denti, convincendosi che avrebbe attenuato il dolore, mentre il sangue caldo le colava tra le dita. Doveva ucciderlo, e in condizioni normali sarebbe stato fattibile anche ad occhi chiusi; ma Estelle non era in forma: stanchezza, stress, nervoso, la testa avvolta da una terribile sensazione di intorpidimento...si tirò in piedi a fatica, urtando inavvertitamente contro un tavolo metallico dietro di lei
•Non tornate indietro•
Un debole messaggio telepatico rivolto ai due cavalieri, prima di far cadere l'illusione e creare un vortice di acqua attorno a sè, che servì a deviare i tre proiettili che Zahir scaricò dove aveva avvertito il rumore.
Tu non esci viva da qui, puttana.
Qualcosa la placcò spingendola indietro. Una ginocchiata la colpì alla bocca dello stomaco facendola piegare in avanti alla disperata ricerca di ossigeno, incapace di reagire, di pensare.
Si ritrovò a terra, Zahir sopra di lei con tutto il suo peso.
Supplicami.
Estelle gli sputò un grumo di sangue sul viso mentre la pistola puntava alla sua tempia.
You're just a puppet, Zahir.
Il cosmo di lei esplose, un picco di potenza che anche i due all'esterno avrebbero sicuramente avvertito. Il braccio dell'uomo si torse in modo disumano, fino a dislocare l'osso e strappare i muscoli. Zahir urlò, mentre il cavaliere con un getto d'acqua pressurizzata lo spingeva via, scaraventandolo dall'altra parte del deposito con violenza.
Ansimante barcollò verso il pannello di controllo, mandandolo in corto circuito inondandolo con altra acqua; l'allarme prese a suonare impazzito, flashando una luce rossa intermittente, mentre le porte metalliche si aprivano con un cigolio pesante e fastidioso.
Non le importava niente, voleva solo andarsene da lì. Si avviò barcollante all'uscita, tenendosi la spalla ferita dalla quale il sangue non smetteva di uscire, sperando con tutta sè stessa che Isaac e Lars stessero facendo un buon lavoro di ripulita della zona.
Due colpi la raggiunsero alla schiena, alla scapola e nella zona lombare poco prima che iniziasse a correre ferita, sanguinante e con la vista annebbiata verso il luogo indicatole frettolosamente da black Aquarius via telepatica.
VIA
Riassunto ●Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri
Abilità Tecniche ♦ Water of Life and Death ♦
Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)♦ Aquatic Flora ♦
Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.♦ Maya's Veil♦
Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.♦ Dark Side of the Force ♦
Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )xxx
Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII Sometimes, human places
create inhuman monsters. [S. King]. -
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Isaac Staub | Black Aquarius {VI} | Energia Blu[TRAMA] Arabian Nights - Stabilizzarsi
Era iniziata.
Nel momento stesso in cui Lars aveva letteralmente scagliato via uno dei corrotti che stava per colpire il biondo, il caos fu padrone del cortile.
Lars fu colpito da uno dei rami nonostante le difese e in seguito circondato dai reietti, prima di trasformarsi in un'enorme aquila magmatica e iniziare a diffondere lava ovunque, specialmente sopra la minaccia giù grossa.
Lui dal canto suo cercava di resistere all'orda di umanoidi: erano forti e sembravano non voler cedere neanche dopo essere stati feriti seriamente con spuntoni di ghiaccio.
Aveva bisogno di una strategia migliore o presto sarebbe stato sopraffatto.
Raccolse le energie e approfittò del fatto che l'albero gigante fosse alle prese con l'attacco aereo di Lars per agire senza pericolo di entrare del suo raggio d'azione.
Si sollevò grazie ad un pilastro ghiacciato che emerse sotto i suoi piedi per avere il tempo necessario a preparare l'offensiva.
Di lì a poco, una pioggia di sfere ghiacciate ricolme di energia spirituale iniziò ad abbattersi sul terreno.
A contatto con qualsiasi superficie solida, oltre a cercare di ghiacciare quanto più possibile nell'area, l'esplosione spirituale avrebbe quasi certamente impedito ai nemici meno potenti ma più fastidiosi di continuare a combattere.
Stava anche funzionando, più o meno, ma un rapido momento di osservazione soddisfatta fu tutto ciò di cui ebbe bisogno l'albero infernale per colpire il pilastro e far precipitare Isaac per metri fino allo schianto al suolo.
In quel preciso momento giunse l'allarmante messaggio telepatico di Estelle che sollecitava la fuga con tono tutt'altro che rassicurante.
♦ Che succede?!
LARS, vieni giù, mi servi a portata di braccio, muoviti!
E tu, farai meglio a sbrigarti ad apparire alle mie spalle.
Senza tutte le loro forze in mezzo ai piedi ce l'avremmo anche fatta, ma questo coso è troppo grosso e potente per toglierlo di mezzo prima di essere bombardati con testate nucleari.
Dobbiamo andarcene. A mani vuote. E tu devi CORRERE. O ti lascio qui ad esplodere. ♦
Cercò come poteva di gestire e coprire la ritirata di Lars dal cielo cercando di condividere le attenzioni dei nemici quanto bastava a non compromettere nessuno dei due.
Lars ci mise poco, fortunatamente, aiutando anche con getti magmatici ad ampio raggio che quasi finirono l'opera iniziata dal bombardamento di Isaac.
I due erano di nuovo fianco a fianco, pronti ad attaccare congiuntamente l'Albero: lance di ghiaccio arcano, spirito e lava erano pronte a colpire da diverse direzioni il nemico, alle prese con qualche estremità già a fuoco.
Ma quello fu il momento che in un qualsiasi film sarebbe diventato un'estenuante sequenza slow motion:
l'attacco dei due cavalieri neri partì, ma dalle loro spalle un frastuono di spari e l'urlo strozzato di un'Estelle messa abbastanza male.
Gli uomini dello sceicco che si accorgono di avere di fronte anche gli altri due stranieri e decidono di fermarsi e mirare con i bazooka.
Isaac e Lars che iniziano a spostarsi verso Estelle mentre le bombe stanno per essere sparate e le lance colpiscono l'albero corrotto.
Isaac che afferra il braccio di Lars, si strappa la benda con la mano libera e la tende verso quella di Estelle durante il boato che decreta il fuoco dei bazooka.
Bagliori violacei tra l'esplosione cosmica e quella bellica.
I tre spariscono.
Le bazookate danno il colpo di grazia all'Albero, disintegrandolo dopo i già ingenti danni causati dai cavalieri.
I terroristi attoniti.
Isaac li aveva teletrasportati verso casa sfruttando i tunnel spettrali.
La missione era fallita.
Niente holocron, niente mezzi, solo una bruciante sconfitta per colpa dell'inganno svelato.
Fissò un Estelle ferita e in pessime condizioni per poi spostare lo sguardo su Lars, affaticato e con una pessima cera, forse avvelenato, e per fortuna non poteva vedere se stesso: deluso, amareggiato, furioso.
Tutto era andato storto. Non c'era stato un singolo punto del piano che fosse andato liscio.
«Siamo arrivati, dobbiamo solo uscire di qui.
Lars, puoi andare. Noi abbiamo un paio di cose da risolvere prima di riapparire a casa.
Controlla i dati su quel fottuto emiro. Dovremmo aver fatto abbastanza piazza pulita per permettere un nuovo tentativo ora che sono soltanto minacce umane.
A dopo.»
Aprì un passaggio e lasciò uscire il compagno, poi si voltò.
«Quanto a te.
In piedi.
E' ora di sistemare un paio di cose.»narrato | « parlato » | « altri » | ♦ telepatia ♦
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