[trama] La Guerra delle Anime - Parte III, Menzogna e Verità

Cambio a Cancer per Rigel

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    La donna sorride malignamente osservando il dispiegamento dei poteri avversari.
    Il cosmo oscuro esplode ed il paesaggio lunare che la circonda inizia a deperirsi ulteriormente, discigliendosi via via in una palude mortifera.
    Il suo aspetto si fa ancora più tetro e sembra circondata da migliaia di occhi fiammeggianti.

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    Le mani si muovono in avanti genera un globo violaceo che corre verso le fiamme dell'Altare, esplodendo in una terrificante conflagrazione che investe le creature richiamate dalla Vergine.

    L'area è completamente occultata dalla conflagrazione, quando il demone compare innanzi a Rigel. La pelle è leggermente escoriata e parte dell'abito è a brandelli, si può notare che la sua carne sembra composta da altri strati di tessuto come fosse un'amalgama di corpi... ma non sembra particolarmente danneggiato.

    Si scosta sul lato destro, mentre una coda invisibile serpeggia verso le ginocchia dell'Altare, con lo scopo di avvolgere e strattonarle, così da farlo cadere senza particolare sforzo.
    Se ciò dovesse succedere, il braccio destro della donna creerebbe un'arco passando col taglio della mano sul collo di Rigel, per poi proseguire in direzione di Dhawyth.
    Ciò creerebbe una mezza luna di necrocosmo che trancerebbe di netto la testa all'Altare e proseguirebbe verso la Vergine per travolgerla e tramutare l'area in una palude venefica... cosa che sarebbe comunque successa a seguito dell'esplosione generata da un'ipotetica difesa dei due.

    Scusate, sono attesa e non ho molto tempo per giocare...







    3Am36Fn




    Il bestiaccio attacca Rigel con una coda che si è fatto crescere e che ha reso invisibile.
    L'obiettivo è farlo cadere e colpirlo al collo in modo che, anche se si dovesse difendere con le braccia o con il cosmo, verrebbe schiantato al suolo dall'esplosione dei due assalti che investirebbe in ogni caso Dha.
    Insomma, sembra abbia fretta :zizi:
    A voi scoprire perché :zizi:



     
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    La guerra delle anime
    VI

    Parlato - Pensato - Rigel - Dha - Altri

    zxs8EKM


    La donna aveva contrattaccato generando il caos. Un'esplosione improvvisa, forse causata dal contatto delle fiamme spirituali con il cosmo malvagio, aveva avvolto gli spiriti lanciati da Dhawyth e non era stato possibile capire se qualcuno dei loro attacchi fosse andato a segno. Poi, dalla polvere davanti a Rigel e Methos si materializzò dal nulla la figura del nemico. Il Cavaliere di Altare fece appena in tempo a rendersi conto che le ferite dello spectre erano superficiali, ma c'era qualcosa di strano: sembrava quasi che avesse più di una pelle, che non si trattasse di un corpo normale... che scartò alla propria destra.

    Scusate, sono attesa e non ho molto tempo per giocare...

    Mosse subito la mano in un fendente che sembrava voler sfondare il cranio o decapitare il guerriero che lo fronteggiava, ma Rigel sentì Methos reagire quasi istintivamente, come lui non avrebbe potuto mai fare, neanche si trattasse di seguire un copione scritto per quel combattimento. La telecinesi gli permise un rapido spostamento, avvitandosi rapidamente su se stesso e scartando dal lato opposto della donna, alla propria sinistra. La mossa non fu fluida come il ragazzo si aspettava, sentiva qualcosa che lo tratteneva alle gambe e che non gli permise di non allontanarsi abbastanza da evitare gli effetti che il fendente portava con sè mentre il cosmo bruciava per difenderlo dalla nuova esplosione: in quel preciso istante percepì la perdita di presa da parte di ciò che lo tratteneva, ma la forza dell'impatto lo sbalzò indietro squassando le sue difese. Rigel sentì un netto "crack" provenire dalla spalla e dal braccio destro dell'armatura, che però erano ancora interi, ed un dolore bruciante al braccio destro che quasi lo fece urlare, poi vide che Methos senza emettere un suono riacquistava l'equilibrio grazie alla telecinesi ed atterrando sul piede sinistro e sul ginocchio destro, pronto a reagire nuovamente.

    Ehi, quello è il mio corpo! Vedi di ridarmelo intero!

    Mi spiace, ragazzino. Ma meglio ferito che decapitato. Invece hai visto le sue ferite?

    Rigel non rispose, aveva notato le strane escoriazioni ma non era riuscito a farsene un'idea precisa, cosa che forse lo spirito aveva immaginato. Methos fece esplodere il cosmo, cercando di catturare il maggior numero possibile di detriti che si erano formati dalla precedente esplosione e facendoli girare in una sorta di vortice attorno alla spectre, cercando di colpirla ma con lo scopo principale di ostacolarle il campo visivo. Poi attorno al vortice comparvero i fuochi fatui, richiamati dal cosmo del cavaliere, di cui metà schizzarono un istante dopo verso l'interno del vortice.

    E quindi la nostra amica ha fretta, eh? Bene, vediamo di trattenerla ancora un po'. Dhawyth, prova ad attaccare dall'alto!!!

    Quell'ultimo pensiero non era solo il solito commento per dare a Rigel una lezione su qualcosa, ma era rivolto anche al Cavaliere della Vergine: lo spirito aveva in mente qualcosa, ma prima che il Cavaliere d'Argento potesse rivolgergli qualsivoglia pensiero, Methos fece di nuovo esplodere il cosmo dal proprio braccio destro per poi lanciare le onde infernali come un proiettile verso l'avversaria.

    SEKISHIKI... MEIKYUU HAAAAAAAAAAA!!!

    Era la seconda volta che il corpo di RIgel utilizzava quella tecnica, e il ragazzo capì dove il suo invisibile protettore voleva andare a parare: il Meikyuu Ha era una tecnica che non mirava principlamente a danneggiare l'avversario, ma a bloccarlo all'interno della dimensione spettrale per l'eternità. Lui aveva provato ad utilizzarla contro lo spectre Pajàr, anche lui in passato custode di Altare, ma ne aveva perso il controllo e aveva distrutto lo spirito dell'avversario; senza dubbio un effetto collaterale, anche se fortunoso, ma questo spectre era decisamente più potente e Methos dal canto suo sembrava essere a sua volta un maestro delle tecniche spirituali, quindi l'ipotesi di imprigionare il nemico poteva essere più concreta.

    Se solo avessi ancora la mia forza, ce la saremmo levata dai piedi già da un pezzo. Speriamo che la ragazza sia più intelligente di te, o siamo nei guai, questa strega non si ferisce facilmente.

    Poi Rigel realizzò cosa aveva notato lo spirito, o almeno lo credette. Quegli strati di pelle... che fossero realmente pelli di corpi differenti? Se aveva ragione, la spectre voleva aggiungere anche il corpo di Dha all'interno del suo. Intanto si augurò che la strategia fosse sensata e che funzionasse; comunque a quel punto doveva ammetterlo, anche se magari non sarebbero sopravvissuti.

    Ci sai fare davvero, Methos. Mi rimangio tutto.

    zxs8EKM

    T3bUUCc
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {VI}
    STATUS CLOTH - Incrinature a braccio e spalla destri.
    STATUS FISICO - Indebolito, braccio destro con ferite simil-lebbra dovute alla decomposizione.
    STATUS MENTALE - Rigel mezzo scioccato, Methos concentrato.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Allora, prima di tutto cerco di schivare il colpo con un avvitamento tipo quelli che fa Capitan America nei film Marvel, o se preferite tipo Tidus quando esegue il tiro Jecht, ma c'è la coda invisibile che mi ostacola il movimento; in tal modo evito la ghigliottina ma mi ritrovo vicino all'esplosione, che mi sfascia la barriera e mi provoca dei danni al braccio destro (anche nell'armatura). Poi Methos fa lo splendido, come attacco debole fa il vortice di detriti per complicare la visuale e ci aggiunge un po' di fuochi fatui; di questi, una parte li lascia a roteare e il resto li spara dentro. E poi spara il Meikyuu Ha, che nel caso specifico è il master a stabilire effetto e riuscita della tecnica. Nel frattempo ha buttato un urlo a Dha di attaccare dall'alto, ipotizzando di prendere la spectre tra due fuochi o comunque a farla difendere da entrambe le cose contemporaneamente che non dovrebbe comunque essere semplice.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Meikyuu Ha: Questa tecnica può essere considerata una variante del Sekishiki Meikai Ha. Grazie ad essa, il Cavaliere è in grado di generare delle onde infernali con la concentrazione e scagliarle verso l'avversario per intrappolare l'anima del malcapitato nello Yomotsu Hirasaka definitivamente, impedendo alla stessa di tornare tra i vivi oppure di oltrepassare la soglia dell'aldilà. Data la particolarità della tecnica, il Cavaliere può utilizzarla solo all'interno dello Yomotsu Hirasaka e la sua efficacia è comunque soggetta alla differenza di divario energetico tra i due guerrieri; il danno che ne consegue è di tipo spirituale ma a differenza del Meikai Ha provoca anche una condizione che va a limitare i movimenti dell'avversario in modo simile alla perdita del senso del tatto nel piano materiale, causa del fatto che gli spiriti tentano di trattenere nello Yomotsu l'anima colpita. Nota importante: Va precisato che l'eventuale prigionia permanente nel limbo può avvenire solo in particolari situazioni GdR che devono essere comunque approvate preventivamente dal founder o da qualcuno da lui delegato.



     
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    La spectre sembrava come divertita, non erano riusciti a sconvolgerla minimamente; le bastò far avvampare il proprio cosmo oscuro per degradare il già desolato paesaggio circostante in una palude mortifera, inoltre mutò anche il proprio aspetto in una visione più tetra e grottesca circondata da migliaia di occhi infuocati. Fece impattare un sfera violacea contro le fiamme di Rigel e la deflagrazione spazzò via in un attimo i suoi insetti spirituali. Uno spesso polverone coprì la visione dell’area circostante, persino dalla posizione soprelevata di Dha era impossibile scorgere cosa fosse accaduto allo spectre...tuttavia riuscì ad intravedere uno spostamento d’aria, qualcosa si stava muovendo sotto di lei ma riusciva a scorgerne soltanto le sagome ed i contorni. Se avesse voluto avere una visibilità migliore avrebbe dovuto avvicinarsi...un messaggio mentale da parte di Rigel, che la esortava ad attaccare dall’alto, e la polvere generata dalla prima deflagrazione che si attenuò, permisero a Dha di portare avanti la sua seconda offensiva. Mentre una mezzaluna violacea guizzava verso di lei, la gold saint accumulò cosmo serrando gli occhi e congiungendo le mani al petto, quando li riaprì veicolò tutto il cosmo accumulato nell’Alpha, una tecnica in grado di generare una luce così potente da essere paragonata a quella del big bang. Tuttavia non estese l’intero potere nell’area circostante, ma generò una sorta di fascio di luce ben delineato e che avesse come unico obiettivo la spectre, avendo cura di non colpire anche Rigel che già sembrava ferito.

    Quando però la lama violacea impattò il suo fine corsa contro la sua barriera, si generò una nuova esplosione che la sbalzò all’indietro costringendola ad arretrare di molti metri rispetto alla posizione privilegiata e centrale di qualche istante prima.

    GkJvmPO
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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † buone
    MENTALMENTE † non vede nulla ed è confusa
    STATUS CLOTH † ottime

    RIASSUNTO AZIONI † Constata quanto avvenuto e contrattacca sempre dall'alto con l'alpha (senza cosmo straordinario), effetti della lama di necrocosmo contro la barriera.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).


    Illusioni Complete.
    [spoiler_tag]La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).[/spoiler_tag]


    Telepatia.
    La trasmissione del pensiero permette ai cavalieri in possesso di tale abilità, di comunicare con la mente senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. In questo modo si potranno avere intere conversazioni mentali senza che estranei riescano ad udirle.


    TECNICHENegatio Malum - Kaan.
    Difesa personale/ad area, tutte le componenti
    Tecnica difensiva (bouncer) completa.
    Questa particolare tecnica difensiva, tramandata dai precedenti cavalieri di Virgo come difesa praticamente impenetrabile quasi assoluta, permette al cavaliere di creare una sfera attorno al proprio corpo pregna del potere delle fiamme del leggendario Garuda, capaci di epurare ogni male. All'interno di tale barriera, che ricopre il cavaliere proteggendolo a 360 gradi, egli sarà praticamente invulnerabile, potendo contare su una difesa completa e totale da qualsiasi genere di attacco fisico, elementale, energetico, spirituale e mentale (la sfera protettiva può assumere un diametro massimo di due metri e quindi ospitare un secondo individuo oltre al cavaliere). Inoltre sfruttando le proprie capacità telecinetiche, il cavaliere potrà tentare di ritorcere contro il nemico il suo stesso attacco, aumentandone l'effetto con l'aggiunta del proprio cosmo (se l'energia dell'avversario è inferiore a quella del cavaliere la tecnica potrà respingere l'attacco bruciando però la possibilità del cavaliere di sfruttare una propria tecnica offensiva nel medesimo turno -varrà quindi come difesa + contrattacco- se il cosmo in gioco è pari la tecnica devierà semplicemente senza riflettere, mentre qualora dovesse difendersi da un avversario più potente varrà come semplice e normale difesa). Tuttavia tale tecnica non è da ritenersi infallibile; ai fini dell'efficacia bisogna tenere conto del divario energetico fra il saint e l'avversario, inoltre proprio per la sua caratteristica assoluta, essa richiederà una notevole concentrazione e durante la sua esecuzione al cavaliere non sarà permesso di muoversi.


    Alpha/Omega - Agyō/Ungyō☀.
    Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.
    Un' innumerevole quantità di universi e di vite che nascono e scompaiono. Sono i due nomi del buddismo giapponese che rappresentano l'alfa e l'omega, luci e tenebre, nascita e morte, l'inizio e la fine, lo yin e lo yang. L'equilibrio tra luce e oscurità è uguale perché entrambe le forze sono in perfetto equilibrio;si afferma che il confronto dei Santi Virgo, che si fronteggiano con tale tecnica, trascenderebbe la "battaglia di mille giorni". Infatti si dice che sarebbe una battaglia eterna che durerebbe per un intero ciclo di reincarnazione, in modo che entrambi i guerrieri combatteranno per sempre, raggiungendo una guerra infinita, anche dopo la reincarnazione essi continuerebbero a combattere. Tali colpi così potenti richiedono al cavaliere, prima di essere eseguiti, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.
    Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.

    Alpha-Agyō: Il cavaliere apre gli occhi per liberare tutto il cosmo che aveva accumulato privandosi di uno dei suoi cinque sensi (senso della vista). In quel momento una potente luce ed energia simile a quella scatenata all'inizio dell'universo viene rilasciata dall'uso di Agyō, il simbolo della nascita dell'universo. Tutto intorno a lui inizia ad essere consumato e distrutto dalla luce rilasciata dal cavaliere; l’alfa è anche in grado di distruggere l'oscurità della fine dell'universo.

     
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    I detriti ed i fuochi fatui vengono letteralmente divorati dall'aura necrocosmica che erompe come una fiammata nera dal corpo del mostro.
    Sotto la sua pelle qualcosa si muove, come si stesse preparando per un nuovo attacco, quando l'onda spirituale la investe costringendola alla difesa.
    L'emanazione dell'Altare si infrange in continuazione contro un globo oscuro come un mare in tempesta fa con uno scoglio solitario, poi la luce dell'attacco di Virgo inizia ad abbagliare entrambi.

    Con una rapidità incredibile strane creature, simili a polipi con ali da mosca, fuoriescono dalla pelle della spectre. Quella che dovrebbe essere la testa di questi abomini è semitrasparente e fa intravvedere un cervello particolarmente sviluppato, su cui corrono piccole scariche di energia psionica.

    L'attacco cosmico della vergine inizia a deviare leggermente la sua corsa, come se una forza invisibile ne stesse alterando i vettori, fino ad impattare tra Rigel e il mostro.
    L'esplosione fa cadere nuovamente l'area nel caos, spezzando l'equilibrio tra le onde spirituali ed il necrocosmo.

    Lo so, lo so, è difficile combattere in due, soprattutto quando vi è poca affinità...

    Le risate della creatura ecceggiano tra il fumo e la polvere.
    Il suono dei suoi passi, lento e cadenzato, inizia a moltiplicarsi e ad aumentare la frequenza ma non la velocità.
    Quando la pace torna su quel terreno martoriato notate una nuova e orribile forma.
    L'esplosione delle varie tecniche ha probabilmente sfigurato ancora una volta l'essere, rendendolo ancora più abominevole.
    Jukm8zL

    Non riuscite a percepire l'entità dei danni da lui subiti, ma è evidente che stia bruciando il suo cosmo con maggior violenza ed urgenza.

    Dopo tutto, come potrebbe esserci tra un mercenario assassino ed una "innocente" sacerdotessa... vero Methos? Tuttavia sbagli.

    Ho pena sono per il povero Rigel, circondato da tre mostri.

    Anche se... almeno io e Methos siamo evidenti nel nostro essere, Dhawyth invece è così candida e pura nel suo apparire... eppure forse è la più mostruosa tra noi... vero, Cavaliere di Virgo?


    Improvvisamente una bruma grigastra inizia a salire innanzi allo spectre, un ammasso di energia spettrale ribollente e vorticante.

    Devi sapere Methos che non molto tempo fa si è recata da Dhawyth una giovane sacerdotessa di Atena. Smarrita e colma di sofferenza questa povera creatura ha cercato conforto nella saggezza di colei che veste il dono di Asha... trovandovi solo gelo ed indifferenza.
    Nella vastità dell'orrore vissuto dal mondo, cosa ha riservato colei che più di tutti è vicina agli Dei ad una ragazzina smarrita e bisognosa di calore? Supponenza, indifferenza, disprezzo.


    Mentre parla, la nebbia si fa sempre più densa e compatta...

    La ragazza, vinta dallo scoramento, è fuggita dal Grande Tempio per chissà quale meta... incontrando una morte orribile per mano di un'entità abominevole ed aliena.
    Che dunque la dolcezza e la pacatezza di Dhawyth siano solo illusione? Che in realtà sia lei Druj, la Menzogna, ed io Asha, la Verità?
    Che l'apparenza di beltà e purezza che hanno avvinto la mente del povero Rigel non siano altro che la tana di una serpe?
    Cosa ne pensi, Andrea?


    Lancer.%28Fate.strange.fake%29.600.1150131
    La nebbia è ora una ragazza, giovane ed eterea, con le spalle rivolte verso i due cavalieri di Atena.
    I lunghi capelli ondeggiano placidi come fossero immersa nell'acqua, mentre dalla sua essenza promana un senso di dolore e risentimento terrificanti.

    Quando si volta, Andrea di Andromeda, è come l'ultima volta in cui Dhawyth l'ha incontrata... a parte per un foro sanguinante in corrispondenza del cuore.
    Il sangue scende copioso corrodendo il terreno, mentre i suoi occhi vitrei fissano entrambi.

    Lancer.%28Fate.strange.fake%29.600.2167876

    « Io... io volevo solo un po' di calore... mentre ora ho freddo... FREDDO! »



    L'urlo finale è come un tuono che squassa persino l'imperturbabile moto del vortice di anime ed increspa l'aria.
    Quel suono ha in sé tutta la sofferenza di quella creatura, sofferenza che cerca di travolgervi ed annichilirvi...




    3Am36Fn




    Bon, Druj evoca dei mostricciattoli psionici per deviare il colpo di Dha e liberarsi dalla situazione di stallo creatasi con le onde spettrali.
    Si fa male, ma non abbastanza.
    Richiama allora l'anima di Andrea che vi spara un attacco mentale.
    Lo scopo e l'effetto di questo attacco è violento e poco raffinato, vuole semplicemente distruggere la vostra sanità mentale rendendovi gusci vuoti e catatonici.
    In termini di effetto che potete sperimentare potete immaginare che il dolore - giusto o ingiusto - causato ad altri vi sta venendo fatto risperimentare in un colpo solo. Non è quindi un'illusione, è come se stessero cercando di darvi fuoco alla mente :zizi:

    Per Dha: a ogni percezione ti sembra veramente Andrea :zizi:





    Edited by Gorthaur - 27/1/2019, 12:59
     
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    Con una fiammata di necrocosmo la spectre spazzò via detriti e fuochi fatui, con una leggerezza disarmante, come se davvero i loro attacchi non fossero altro che mosche fastidiose sul cammino della donna. L’ondata spirituale di Rigel la costrinse in una posizione difensiva, proprio mentre stava per riattaccare, inoltre l’attacco di Dha sembrava avere un qualche effetto, se non fosse che al culmine della sua portata venne deviato da qualcosa che ne alterò la direzione fino a farlo impattare tra Rigel e lo spectre; la deflagrazione conseguente trasportò l’area di nuovo nel caos interrompendo lo stallo tra le onde spirituali di Rigel ed il necrocosmo della donna.
    Essa rise, sbeffeggiando i due cavalieri di possedere poca affinità...il rumore dei suoi passi aumentava anche se la velocità era sempre la stessa, quando la polvere si diradò poterono osservare un nuovo cambiamento d’aspetto: dalla schiena partivano grosse zampe, simili a quelle di un insetto, che tenevano il corpo principale sollevato da terra. Era impossibile comprendere la portata dei danni inferti, esteticamente il suo aspetto mutava in qualcosa di sempre più abominevole, mentre il suo cosmo bruciava con maggior irruenza e urgenza.
    Parlò nuovamente per sottolineare quella mancanza di analogia tra i due cavalieri, rivelando un particolare sulla natura di Methos che sulle prime non venne ben percepito dalla giovane: mercenario assassino? Non si preoccupò molto di quelle parole, anche perché il discorso della spectre stava vertendo su un campo che a Dha non piaceva. Sentiva uno strano fremito, come se non volesse essere lì, come se si stesse per aprire qualcosa che non andava aperto...ed infine accadde: un ammasso di energia spettrale ribollente comparve davanti alla donna, mentre questa la accusava di celare una natura oscura e mostruosa sotto l’aspetto candido e puro delle vestigia di Virgo. La porta fu aperta, come una ventata gelida le parole della spectre la investirono con forza...non le importava realmente rivedere come aveva trattato Andrea quando si era presentata da lei smarrita ed in cerca di aiuto, ma più come avrebbe reagito Rigel a quegli eventi. Gli aveva raccontato del suo crollo di motivazioni, della sua apatia dopo il risveglio, ma forse lui non lo aveva appreso appieno e le aveva comunque fornito aiuto ed appoggio, come avrebbe reagito ora che gli veniva mostrato dal vivo ciò che Dha era in grado di fare? La freddezza e la disinvoltura con cui si era negata ad Andrea, un cavaliere giovane ed inesperto che non aveva fatto altro che cercare una mano amica, in quel vortice corrotto e solitario che stava diventando anche il Grande Tempio.

    Per tutta la prima parte del discorso della spectre Dha aveva fissato Rigel, lasciando parlare la donna, lasciando che le vomitasse addosso i suoi errori, che portasse a galla le sue inadempienze e trasgressioni, permettendole di dipingerla come il mostro freddo custode, solo di nome, di Asha...non aveva tentato di farla tacere, era rimasta immobile eretta con i piedi a terra, il busto verso la spectre ma la testa e lo sguardo verso Rigel. Non sarebbe scappata dal suo giudizio, alla fine era ciò che voleva, aveva cercato di dirglielo di persona ma aveva fallito. Gli occhi erano vivi, senza un ombra di commozione o vergogna, perché la cosa più agghiacciante era proprio quella mancanza di pentimento, non si rammaricava di come aveva trattato Andrea...era certa di aver agito nel modo giusto, che il suo compito non fosse quello di guidare per mano i gusci mortali degli uomini, ma che ci fosse di più. Tuttavia quando la spectre rivelò che Andrea nell’allontanarsi dal Grande Tempio aveva incontrato la morte, le certezze e convinzioni di poco prima si sbriciolarono come un vetro dopo un violento impatto. Gli occhi si sbarrarono ed un fischio acuto risuonò nelle orecchie, mentre la spectre le metteva di fronte la possibilità che lei non fosse realmente Asha, ma Druj...la menzogna che si celava sotto il velo del candore e dell’innocenza. Finalmente, con lentezza, distolse lo sguardo da Rigel mentre con la coda dell’occhio si formava la figura di spalle di Andrea; il suo animo ribolliva trasmettendole rabbia, dolore e risentimento. Quando le due saint si trovarono una di fronte all’altra, con gli occhi di una che si specchiavano in quelli dell’altra, Dha parve cedere e crollare; notò il grosso foro sanguinante al posto del cuore, il sangue colante corrodeva il terreno, mentre lo sguardo vuoto di Andromeda era capace di trapassarla da parte a parte. Non era quello che voleva, non era ciò che si sarebbe aspettata dal loro ultimo incontro, l’aveva spinta lei ad allontanarsi, ma per trovare la sua strada non per mandarla incontro alla morte. Allungò un braccio tremante verso Andrea, avrebbe voluto toccare ciò che aveva causato, il grosso foro sul petto la guardava come un occhio cadaverico orribilmente sfigurato, le dita indugiarono sul giovane viso della giovane saint: una ragazza poco più grande di lei, che aveva mandato a morire poiché troppo debole...perchè Athena permetteva ciò? Anche in quel momento non riusciva a togliersi dalla testa quel pensiero, quel senso di abbandono e sfiducia per quelle divinità minori...perchè sì, ai suoi occhi tutto stava prendendo sempre più chiarezza.
    Sempre senza toccarla, spostò le dita tremanti davanti alle sue labbra, ma quando Andrea urlò fu costretta a ritirare la mano con forza per stringerla al petto con l’altra. Serrò gli occhi mentre il dolore di Andromeda la investiva come un mare in tempesta, la testa cominciò a pulsare e la vista si appannò; ovunque volgesse lo sguardo vedeva solo fiamme e devastazione, il petto che le esplodeva rivelando l’assenza di un cuore. Una menzogna dunque, che fosse davvero un involucro vuoto votato a Druj? Che Asha non fosse realmente in lei, ma una menzogna camuffata da verità?
    La testa cominciò a pulsare e bruciare, avrebbe voluto aprirsi il cranio e liberare tutta quella pressione accumulata.
    Crollò a terra, rannicchiata su sé stessa, non le importava nulla, voleva solo che finisse tutto, che cessasse quel tormento; si artigliò il colletto dell’armatura, sentiva caldo e le pareva di non respirare, nel farlo le dita incontrarono qualcosa di piccolo e sferico: un grano del rosario che aveva avvolto attorno al collo. Quel prezioso contatto fu un soffio di aria fresca sul viso, il sospiro di un amante, la carezza sul volto di una madre.
    La bocca si dischiuse e la pressione accumulata fino al quel momento si riversò fuori dalla labbra in un vibrato non umano, il senso del gusto sparì e filamenti oscuri simili a tentacoli di pura pece cominciarono a diradarsi dal suo corpo, avvolgendo ed inghiottendo nell’oscurità, come un buco nero, tutto ciò che veniva ghermito dal suono della distruzione dell’Omega. Era un attacco pacato ma di pura portata distruttiva, dettato dalla frustrazione e dal dolore che stava provando, avrebbe voluto annegare lei stessa in quell’abisso di tenebra ed oscurità.

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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † qualche ammaccamento dovuto alle varie deflagrazioni
    MENTALMENTE † nel caos più totale
    STATUS CLOTH † buone

    RIASSUNTO AZIONI † Accusa in pieno l'attacco mentale, non si pone minimamente il problema che non sia Andrea, anche se ha più timore del giudizio di Rigel che della realtà dei fatti; presa dalla frustrazione si concede all'Omega portato con cosmo straordinario.

    ABILITÀDominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.


    TECNICHEAlpha/Omega - Agyō/Ungyō☀.
    Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.

    Un' innumerevole quantità di universi e di vite che nascono e scompaiono. Sono i due nomi del buddismo giapponese che rappresentano l'alfa e l'omega, luci e tenebre, nascita e morte, l'inizio e la fine, lo yin e lo yang. L'equilibrio tra luce e oscurità è uguale perché entrambe le forze sono in perfetto equilibrio;si afferma che il confronto dei Santi Virgo, che si fronteggiano con tale tecnica, trascenderebbe la "battaglia di mille giorni". Infatti si dice che sarebbe una battaglia eterna che durerebbe per un intero ciclo di reincarnazione, in modo che entrambi i guerrieri combatteranno per sempre, raggiungendo una guerra infinita, anche dopo la reincarnazione essi continuerebbero a combattere. Tali colpi così potenti richiedono al cavaliere, prima di essere eseguiti, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.
    Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.

    Omega-Ungyō: Il nome significa “Fine” e letteralmente la tecnica significa bocca chiusa. Il cavaliere apre la bocca per liberare tutto il cosmo che aveva accumulato privandosi di uno dei suoi cinque sensi (il senso del gusto). In quel momento un ringhio, che sembra provenire da una dimensione lontana, si comincia a sentire dalla sua bocca rilasciando il suono divino dell'Ungyō, il suono che simboleggia la fine dell'universo. Tutto intorno a lui comincia a essere consumato dalle tenebre, manifestando così la fine dell'universo; l'oscurità comincia a pervadere il tutto trascinandolo nel nulla, consumando tutto sul suo cammino.
     
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    La guerra delle anime
    VII

    Parlato - Pensato - Rigel - Dha - Altri

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    L'attacco era andato a segno, almeno in parte. La creatura era decisamente più forte dei due cavalieri e stava lì a deriderli. Deriderli per lo scarso affiatamento contro un comune nemico. Ma il suo cosmo bruciava intensamente, in qualche modo sembrava più "rapido" rispetto a prima; forse per mantenere la nuova forma, quella di una specie di donna-ragno con troppe zampe: un aspetto minaccioso, ma che sembrava in qualche modo essere mantenuto a fatica. Methos ghignò.

    Non sembra, ma la stiamo cominciando a stancare. Lei è forte, ma non potrà durare in eterno... ha solo la pelle più dura del dovuto. Anzi, le pelli... sembra quasi che ad ogni ferita se ne debba togliere una, sono curioso di vedere quante volte dovremo scuoiare questo demone prima di togliercelo dai piedi.

    Dopo tutto, come potrebbe esserci tra un mercenario assassino ed una "innocente" sacerdotessa... vero Methos? Tuttavia sbagli. Ho pena solo per il povero Rigel, circondato da tre mostri. Anche se... almeno io e Methos siamo evidenti nel nostro essere, Dhawyth invece è così candida e pura nel suo apparire... eppure forse è la più mostruosa tra noi... vero, Cavaliere di Virgo?

    A quelle parole, Rigel trasalì. Quello spectre sembrava conoscere davvero qualcosa del passato di Methos, anche se lo aveva definito un "mercenario assassino". Ma cosa si stava inventando sulla sua amica?

    Vuoi dirmi che diamine è questa storia del mercenario?

    Lo spirito non rispose, e la creatura continuava a parlare rivolgendosi ora al Cavaliere della Vergine. Stava raccontando di come Dha avesse trattato con indifferenza, allontanando per poi mandando a morire, una ragazza che doveva forse essere un Cavaliere di Athena. Una figura si stava materializzando, emergendo da una nebbia fittissima che evocava un passato lontano. Una donna con i capelli verdi. Rigel ricordò il suo incontro con Chimaera, e di come lei gli avesse chiesto notizie di un cavaliere che portava delle catene e dai capelli verdi... una ragazza. Che fosse realmente lei? Ma lo spectre continuava nel suo racconto. Rigel ebbe per un attimo una visione, come se si trovasse all'esterno del proprio corpo: vide Dhawyth che lo guardava, temendo forse di scorgere disprezzo nel suo volto. Il ragazzo, se fosse stato padrone delle proprie membra, sarebbe apparso sgomento da quelle parole, o quantomeno confuso; ma il viso appariva disteso e concentrato, quasi sordo alle parole della creatura. Nessuna reazione era visibile, perchè Methos teneva gli occhi inchiodati sull'avversario, neanche fosse stato un lupo che aveva adocchiato una preda. Era la stessa espressione che avrebbe visto anche Dha, del tutto ignara di ciò che stesse accadendo nel corpo del ragazzo.

    Methos si spostò lateralmente, allontanandosi da Dhawyth e prendendo una nuova posizione prima di attaccare, quando la ragazza dai capelli verdi si voltò verso di loro: aveva un foro sanguinante al posto del cuore, e questo stava mandando sempre più in confusione il Cavaliere di Virgo.

    Stammi bene a sentire, ragazzino. Se dovessimo uscirne vivi, stà molto attento alla ragazza. Sai trattarla meglio di me, a quanto pare, e lei potrebbe uscirne molto male: ricordati che gli spectre hanno l'abilità di distorcere la verità e di far apparire come verità ogni sorta di menzogna. E questa è un'artista della categoria, quindi non lasciarti abbindolare anche tu dalle sue parole e occhi fissi sull'obiettivo. Gli spectre sono il male, la tua amica è un vero Cavaliere d'Oro.

    Sì, ma tu sei davvero...

    Porta a termine il compito, e hai la mia parola che ne riparleremo quando la faccenda sarà chiusa. Anche se le cose che ha detto di me fossero vere, per noi due cosa cambierebbe? Nulla. Potresti solo tenermi il broncio, e io continuerei a seccarti comunque. DEVI PENSARE SOLO ALLA RAGAZZA!!!

    E poi l'illusione dai capelli verdi gridò. Era un urlo lacerante, che sulle prime sembrò quasi non toccare Rigel; ma forse questo effetto ritardato era dovuto al fatto che la sua mente era meno esposta rispetto a quella di Methos. Poi avvenne: nella sua mente percepì prima la rabbia dei corrotti che aveva distrutto da quando era diventato cavaliere, poi il dolore causato al Minotauro in Jamir, e ancora quello dello scontro con Brigitte di Loa Guedè, e di seguito con tutti i suoi avversari. Era come se ognuno degli avversari gli stesse restituendo i colpi che lui stesso aveva scagliato loro, eppure in qualche modo riusciva reggere la pressione. Poi iniziò a sentire qualcos'altro.

    Era lo stesso effetto che si provava, riparandosi con un ombrello, quando in qualche modo le gocce d'acqua riuscivano a passare la barriera protettiva: ma quelle gocce d'acqua erano dolore, ed era il dolore che provava Methos. Non si trattava di un dolore puramente fisico trasmesso alla mente come era stato per il Cavaliere d'Argento, ma una sofferenza che era stata causata a chissà quanta gente: e Rigel stava ricevendo poche gocce rispetto alla cascata violenta che lo spirito stava ricevendo in pieno al suo posto. Furono pochi attimi, Dhawyth era accasciata e sembrava sul punto di morire. Methos era piegato su un ginocchio, la testa bassa, forse distrutto da un dolore muto che solo lui poteva sostenere.

    Pensa... alla... ragazza.

    Il cosmo di Altare ruggì nello stesso istante in cui il Cavaliere di Virgo cercava di raddrizzarsi. Fiamme argentate sgorgarono dalle sue braccia, fino ad arrivare alle spalle della spectre, dove i fuochi fatui si andavano a materializzare richiamando i loro compagni del colore del nobile metallo; poi mosse le braccia verso l'alto, e i fuochi si tramutarono in una muraglia di fiamme argentate e spirituali, che come un'onda si dirigeva per abbattersi sulla spectre. Ma il vero pericolo era un altro: nello stesso istante, dalla direzione opposta, il Cosmo di Virgo proruppe in una eruzione distruttiva che avrebbe distrutto tutto lungo la propria strada; in tal modo la creatura si sarebbe trovata attaccata su due fronti, ma Methos era ben lontano dal fermarsi.

    Aveva deciso di sfruttare l'attacco della compagna di Rigel per mettere alle corde il nemico, che di certo avrebbe cercato di schivare, parare o deviare entrambe le mosse come aveva fatto in precedenza: a quel punto avrebbe fatto la sua mossa.

    DIVINE ALTAR... DESTINAAAATIOOOONNN!!!

    Con la mente cercò di bloccare due delle zampe del ragno, mentre l'onda d'urto argentata e spirituale andò a convogliare direttamente sul bersaglio. Era stata una manovra assurda, Rigel non avrebbe mai saputo inventarsi una cosa di quel genere e sfruttando un attacco della sua compagna per andarci poi a mettere sopra un altro carico.

    Forse è vero che io e la ragazza non siamo molto affiatati... ma se mi sono abituato a loro, posso adattarmi a chiunque!

    ...loro...

    Stava per chiedere di nuovo chiarimenti, poi ricordò le parole di Methos, e cercò di comunicare direttamente con Dhawyth attraverso la telepatia.

    Dha... non cedere. Ricordati. Di me e Mnemosine, nella tua mente. Di me e Bart, quando siamo finiti nel regno di re Richel. Ricorda gli altri Cavalieri di Athena... del campo di addestramento, quando eravamo insieme ed è arrivata l'alba. Ti ho giurato che non ti avrei più lasciata sola. Io sono qui, qualunque cosa accada. Sono qui.

    Forse quel tentativo sarebbe stato inutile, se Methos e Dha non avessero buttato giù quella creatura sarebbe finita. Ma lui sarebbe stato al fianco della sua amica, come le aveva promesso.

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    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {VI}
    STATUS CLOTH - Incrinature a braccio e spalla destri.
    STATUS FISICO - Indebolito, braccio destro con ferite simil-lebbra dovute alla decomposizione.
    STATUS MENTALE - Rigel mezzo scioccato, Methos probabilmente stravolto dal dolore e dal rimorso.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Credo di aver fatto qualcosa che va ai limiti del lamer, se l'ho fatto davvero chiedo ENORMEMENTE scusa a Gorth e in caso edito immediatamente, ma il post l'ho scritto di getto e non c'era nulla di premeditato. Al di là del parlato, che a Methos letteralmente rimbalza, incasso l'attacco e ho descritto i due modi differenti per ognuno dei ragazzi: Rigel accusa solo dolore che ha provocato fisicamente ai suoi nemici, perchè non si è mai trovato in una situazione come quella tra Dha e Andrea; Methos, invece... ha accusato la botta, ma ha reagito. Il contrattacco si basa sul sincronismo con Dha: come attacco debole, faccio spuntare una muraglia di fiamme argentate e spirituali alle spalle della spectre (Methos si era spostato in precedenza, se avete fatto caso) per poi farla abbattere contro di lei mentre Dha spara il suo Omega. Poi, in base alla reazione della tipa, Methos lancia la Destination come attacco forte, e ho specificato che con la componente telecinetica cerco di bloccare un paio di zampe da ragno per limitare i movimenti dell'avversario.

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    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Divine Altar Destination: A richiamare il mito dell’Altare su cui i tre fratelli Zeus, Ade e Poseidone giocarono a dadi per spartirsi il dominio sui mondi, questa tecnica si basa su entrambe le principali abilità del Cavaliere dell’Altare. Rigel convoglia l’energia telecinetica, cosmica e spirituale in forma di fiamma, contro il proprio bersaglio creando una sorta di onda d’urto che provoca danni fisici, cosmici e spirituali all’avversario. La componente telecinetica può comunque variare di “forma” durante l’attacco, ad esempio può essere impiegata per cercare di bloccare l’avversario, agire direttamente su una singola parte del suo corpo oppure imprimere una pressione telecinetica su di esso come se fosse soggetto ad un aumento improvviso della forza di gravità. La componente cosmica può essere manifestata anche come Fuoco Argenteo, in grado di provocare danni da ustione e indebolire il cosmo avversario; in ogni caso la reale efficacia del colpo è fortemente influenzata dal modo in cui la tecnica viene utilizzata e dal divario energetico dei combattenti.





    Edited by Tygaer - 20/2/2019, 15:20
     
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    Andrea solleva un muro di energia spettrale su cui impatta la nera devastazione richiamata da Dhawyth, mentre Druj, ghignante, si prepara ad una nuova trasformazione, quando le fiamme d'argento iniziano a germirla.
    Tra urla e maligne risa le tre energie inziano ad avvolgersi, torcersi e mischiarsi in un vortice di pura distruzione che guadagna via via terreno.

    Poi tutto si compatta ed implode, rilasciando un'onda che spazza via ogni cosa.

    Un vasto cratere si trova al posto del demone, al cui centro notata un grumo grigiastro che si dimena e si scompone.
    Decine e poi centinaia di anime inziano a liberarsi, probabilmente prigioniere di Druj, ed iniziano a volteggiare placide, confuse e doloranti.

    Una di queste, una donna, osserva Rigel e sofferma qualche istante il suo sguardo, poi il suo viso si fa teso ed arretra.

    M... Methos...

    La donna si ritira e, così come altre anime, viene attratta verso il vortice di anime senza che nulla possa fare per vincere la forza invisibile, così debole e stordita...

    Il tutto mentre percepite nuove presenze avvicinarsi, sebbene ancora lontane per essere viste.

    Daimon.




    3Am36Fn




    La botta è potentissima :yeye:
    Le anime ora liberate dall'esplosione di Druj si muovono a caso e via via vengono attirate verso il vortice.
    Come avete già capito potete interagire col vortice (che è come un nodo gordiano d'anime) ma occhio a quello che decidete di fare, decisione che influenzerà i prossimi post finali :zizi:
    Terminate il post quando descrivete cosa iniziate a fare :yeye:

    Per Tyg: E' Cassandra :zizi:



     
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    La guerra delle anime
    VIII

    Parlato - Pensato - Rigel - Dha - Altri

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    L'ombra di Andrea sembrò riuscire a resistere agli attacchi combinato, nonostante tutto. Una gigantesca barriera di energia si andò ad ergere tra lei e l'attacco di tenebra del Cavaliere della Vergine, mentre il corpo principale della donna spectre sembrava essere pronto a trasformarsi nuovamente. E così sarebbe accaduto, se le fiamme argentate non avessero rotto gli equilibri andandosi a sommare e ad amalgamarsi alle altre energie spirituali: sembrava di vedere una lotta fra tre enormi serpenti di luce ed ombra, che poi divennero una cosa sola e per un momento collassarono su loro stessi. In quel momento Methos sgranò gli occhi: sapeva cosa stava per succedere, e sapeva che non avrebbe fatto in tempo ad evitarlo del tutto. Ebbe a malapena il tempo di richiamare il cosmo attorno al proprio corpo prima che l'esplosione lo investisse, sbalzandolo via di diversi metri; probabilmente anche Dhawyth aveva subìto la stessa sorte, ma sarebbe stata in grado di proteggersi?

    Perfino Rigel, intrappolato nel proprio corpo, sembrava aver perso i sensi. Quando aprì i propri "occhi", si rese conto che il suo corpo guardava verso l'alto: il flusso di anime non si era ancora interrotto. Percepiva anche il cosmo di Dha, indebolito ma ancora lontano dalla morte.

    Ehi, vecchio. Stai bene? Rispondi, su!

    Certo, che sto bene. Sto solo... riposando un attimo.

    Con quelle parole, si voltò verso il punto di origine della deflagrazione. Non c'era più niente, nessuna traccia di Andrea o della mangia anime. Solo un cratere enorme rimaneva a testimoniare che i due cavalieri sembravano apparentemente essere riusciti a spuntarla.

    Methos si alzò a fatica mettendo un piede dietro l'altro fino al bordo del cratere; quasi non si sentiva le gambe, ed anche Rigel avvertiva dolori un po' ovunque senza riuscire a valutare esattamente se avesse ossa rotte o altre ferite gravi: non era ancora del tutto abituato a quello stato di equilibrio nel suo stesso corpo. Sembrava non essere rimasto nulla dell'avversario, se non una specie di bozzolo grigiastro dal quale, lentamente, si libravano altri spiriti. Forse si trattava di quelli che la donna aveva mangiato in precedenza, quando era ancora nella sua forma infantile.

    Il ragazzo capì che a malapena il suo corpo riusciva a reggersi in piedi, poi avvertì qualcosa di strano. Un'improvvisa ondata di adrenalina o qualcosa di simile lo impadronì, poi udì la voce dello spirito.

    ...no, impossibile. Non può essere lei, non può essere qui.

    Lo aveva detto ad alta voce, e sembrava sconvolto come mai il ragazzino lo aveva mai percepito fino a quel momento. Aveva lo sguardo fisso su una di quelle anime, senza dubbio una donna di grande bellezza ma che in quella forma spirituale lasciava trasparire solamente angoscia, tristezza, stanchezza. Guardava verso di lui, sembrava anche atterrita da qualcosa.

    M... Methos...

    Una di quelle anime aveva riconosciuto lo spirito del guerriero? Forse perchè era stata rinchiusa dentro la spectre, ed in qualche modo ne aveva assimilato la conoscenza, oppure era realmente qualcuno che Methos aveva conosciuto in una delle sue vite passate? Non ebbe il tempo di chiederselo, e la vide indietreggiare. Non sapeva se era il gorgo ad attirarla verso di sè o se era lei stessa a lasciarsi andare per farsi catturare dall'abisso. Sembrava essere spaventata da quello che aveva visto, da chi aveva incontrato. Magari era stata una vittima di Methos, se la storia dell'assassino fosse stata vera, e quindo voleva sfuggirgli... per finire in un modo ben peggiore.

    Ma... chi è lei? La conosci? Perchè si allontana?

    Methos scosse la testa.

    Il vortice, ragazzino. Dobbiamo fermare il vortice ed evitare che le anime ci vadano dentro. Cavaliere di Virgo, ascoltami bene: non dobbiamo permettere che quelle anime si disperdano nel vortice. Cercherò di attirarle a me, e se ci dovessi riuscire trova il modo chiuderlo oppure di aiutarmi!

    Rigel vide Dha che iniziava a muoversi, anche lei evidentemente esausta dallo sforzo. Sentì poi il cosmo di Altare iniziare nuovamente a bruciare con rinnovata forza, e un istante prima che il suo braccio destro scattasse verso l'alto con l'indice alzato, il ragazzo aveva capito le intenzioni del guerriero. Quasi del tutto, almeno.

    SEKISHIKIII... MEIKYUU HAAAAAAAAAAA!!!

    Le onde spirituali si scagliarono in quasi tutte le direzioni, ma il Cavaliere percepì un obiettivo particolare: Methos aveva concentrato maggiore forza nel gruppo di anime dove c'era anche la donna. Il vantaggio era che le anime non avrebbero opposto alcuna resistenza, anche se erano decisamente un numero impressionante... ma qualcosa ancora non tornava al ragazzo.

    Si può sapere che diamine stai cercando di fare??? Vuoi sigillarle tutte qui?

    No, ragazzo. Le sto portando tutte verso di noi, e spera che la tua amica possa darci una mano altrimenti ti ritroverai ben più di un ospite nella tua testa.

    Ormai lo spirito parlava ad alta voce, incurante che la Custode della Sesta Casa potesse sentire o meno.

    Ma sei impazzito? Vuoi rinchiudere una legione di anime nella mia testa? Non mi dire che c'entra la donna di poco fa!

    Oh, lei verrà con noi, ragazzo. Non hai la minima idea di quanto sia importante che lei venga con noi. Quanto agli altri... vorrà dire che ti toccherà partecipare a tante allegre riunioni di condominio, se le cose andranno male!

    Rigel guardò le anime. Sembravano avvicinarsi verso di lui, anche se lentamente... le azioni di Methos avrebbero portato a dei risultati, anche se decisamente scoraggianti dal suo punto di vista. Non gli restava che confidare in Dha, ma la sua attenzione fu catturata da qualcos'altro. Altre energie cosmiche che sembravano molto lontane, ma che si stavano gradualmente avvicinando, e di un genere che lui non aveva mai percepito in precedenza. Non di Spectre, Asgardiani, Atlantidei, Titani o Eletti di Gea. Quali altre forze c'erano nell'universo che potevano raggiungere la dimensione in cui si trovavano loro?

    ...ci mancavano solo loro, adesso.

    "Loro"??? Chi sono, "LORO"???

    Gli Angeli. Non ne ho incontrato molti, in passato, ma di solito quando compaiono possono succedere due cose: rivelazioni, oppure guai.

    Ma davvero? E che genere di guai?

    Prega di scoprire che genere di rivelazioni, perchè nel caso fossero guai potrebbero essere di quel tipo che ti manda all'altro mondo.

    Ma sono Angeli, giusto? Voglio dire, gli Angeli sono buoni!

    Anche i demoni, erano o potevano essere degli angeli. E non mi pare fossero tutti buoni.

    Rigel avrebbe voluto urlare, poi si fermò Adesso sentiva anche il cosmo di Dha, quindi era meglio sperare che gli Angeli non gli creassero altri problemi, o quantomeno che non fossero gli angeli "sbagliati" e tornare a concentrarsi sul loro obiettivo. Tornò ad osservare il vortice, cercando di capire qualcosa di utile a lui e ai suoi compagni.

    zxs8EKM

    T3bUUCc
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {VI}
    STATUS CLOTH - Incrinature gravi a braccio e spalla destri, altre incrinature più superficiali in varie parti dell'armatura.
    STATUS FISICO - Molto indebolito, braccio destro con ferite simil-lebbra dovute alla decomposizione.
    STATUS MENTALE - Rigel sconvolto, Methos mantiene il sangue freddo nonostante tutto ma la vista di Cassandra può averlo sconcertato.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Non molto da dire, seguo quanto accade. Uso il Meikyuu Ha per fare da calamita alle anime e lasciare campo libero a Dha sul vortice, cercando di concentrarlo in particolare su Cassandra per ovvi motivi.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE



    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Meikyuu Ha: Questa tecnica può essere considerata una variante del Sekishiki Meikai Ha. Grazie ad essa, il Cavaliere è in grado di generare delle onde infernali con la concentrazione e scagliarle verso l'avversario per intrappolare l'anima del malcapitato nello Yomotsu Hirasaka definitivamente, impedendo alla stessa di tornare tra i vivi oppure di oltrepassare la soglia dell'aldilà. Data la particolarità della tecnica, il Cavaliere può utilizzarla solo all'interno dello Yomotsu Hirasaka e la sua efficacia è comunque soggetta alla differenza di divario energetico tra i due guerrieri; il danno che ne consegue è di tipo spirituale ma a differenza del Meikai Ha provoca anche una condizione che va a limitare i movimenti dell'avversario in modo simile alla perdita del senso del tatto nel piano materiale, causa del fatto che gli spiriti tentano di trattenere nello Yomotsu l'anima colpita. Nota importante: Va precisato che l'eventuale prigionia permanente nel limbo può avvenire solo in particolari situazioni GdR che devono essere comunque approvate preventivamente dal founder o da qualcuno da lui delegato.



     
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    C’era qualcosa di diverso in lei, la giovane saint a cui aveva rifiutato aiuto alla VI casa aveva tutt’altra luce nello sguardo: arroganza, testardaggine, anche un pizzico di acidità ed accusa ma non cinismo...quell’aspetto non le si addiceva affatto. Tuttavia fu quando vide Andrea erigere un muro di energia spettrale per pararsi dal suo attacco, che capì di essere stata vittima di un’illusione mentale. L’anima che aveva di fronte non era Andrea, per quanto promettente fosse la ragazza, non aveva percepito nessun segno di energia spirituale nel loro ultimo incontro...ciò significava che non era lei ma, cosa più importante, che era ancora viva.
    Non ebbe il tempo per crogiolarsi in quella nuova rivelazione, per abbracciare la consapevolezza di poter rivedere Andrea e magari rivalutare la sua posizione, poiché il campo di battaglia fu invaso dall’intreccio delle tre energie in gioco, che si scontravano e dimenavano, combinandosi e disgregandosi in maniera caotica e disordinata...finchè tutto non si immobilizzò per un istante dando seguito ad un’implosione così potente da scaraventarla a metri di distanza, senza che riuscisse in alcun modo a difendersi parzialmente dalla deflagrazione.

    Rovinò a terra in maniera scomposta, non più padrona del proprio corpo; perse i sensi per qualche istante e quando si riprese le orecchie le fischiavano terribilmente, la vista era offuscata dalla polvere sollevata, mentre le ossa e le articolazioni le dolevano con fitte pungenti. Le mani fredde le formicolavano, come se non ricevessero più sangue, al punto da costringerla a chiudere ed aprire i pugni per riacquistare un briciolo di sensibilità. Il senso del gusto era sparito in seguito al suo ultimo attacco, ciò le permise almeno di non sentire l’amaro e ferroso gusto del proprio sangue sul palato.

    Quando finalmente la polvere si depositò, poterono vedere gli effetti della deflagrazione: un enorme cratere ospitava ora la quasi totalità del campo di battaglia, ma di Druj non c’era più traccia…al suo posto vi era un ammasso grigiastro di anime che si dimenavano scomponendosi e riaggregandosi, poi lentamente alcune anime iniziarono a liberarsi, seguite successivamente da decine e poi centinaia che cominciarono a coinvolgere nello spazio circostante confuse e caotiche. Dha vide un’anima avvicinarsi a Rigel riconoscendo in lui lo spirito di Methos, ma poi anch’essa fu attratta inesorabilmente dal vortice di anime; aprì la bocca per urlarle di fermarsi ma non proferì alcun suono...era una conseguenza della sua privazione sensoriale. Si portò una mano alla gola e quel gesto la fece tremare dal dolore, si sentiva a pezzi. In quel momento la raggiunse la voce di Methos che le suggeriva di interrompere il flusso di anime verso il vortice attirandole su di sé…in effetti quel piano aveva senso, le anime si comportavano esattamente come degli insetti attratti dalla luce di un lampione, se avessero acceso una luce più forte e viva, magari avrebbero potuto distrarre la loro attenzione facendole allontanare dal vortice e permettere loro di sigillarlo in qualche modo.

    Dha annuì convinta in direzione di Rigel e cominciò ad attingere al suo potere, ma fu in quel momento che Asha, l’essenza della Verità che animava la sua cloth, cominciò ad emettere una sottile risonanza avvertendola del sopraggiungere di una nuova presenza, un’energia che Dha riusciva a percepire sono lievemente, ma che riconobbe all’istante: daimon. Una strana frenesia l’accolse, come se si sentisse agitata e desiderosa allo stesso tempo di quell’incontro...i daimon erano gli emissari diretti di Phanes, per cui provava una fede ed un’amore inconfutabile, ma essi non scendevano in campo da millenni, li aveva creduti persino scomparsi...disinteressati dalle dinamiche di quell’universo, la loro presenza in quel momento poteva voler dire tutto e niente allo stesso tempo.

    Scosse la testa per liberarsi da quelle considerazioni che la stavano solo sconcentrando; respirò profondamente e diede fondo a tutto il suo residuo potere spirituale: si vestì di pura energia spirituale emanando energia ad ondate via via crescendi, ad ogni battito cardiaco la sua aura acquistava potere e vigore, riscaldandosi ed accendendosi; nel frattempo accumulava potere, poiché se davvero le anime si fossero separate dal vortice, lei avrebbe scagliato il suo attacco cosmico a piena potenza proprio nella bocca del vortice vuoto. In questo modo sperava di poter sigillare qualsiasi cosa attraesse le anime in quel punto, liberando quelle essenze dal loro carceriere.


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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † a pezzi, distrutta
    MENTALMENTE † confusa all'inizio e in frenesia per l'arivo dei daimon
    STATUS CLOTH † ammaccature varie

    RIASSUNTO AZIONI † Varie considerazioni su Andrea e i daimon che stanno arrivando. Accumula energia spirituale rilasciandola attorno a sè per attirare le anime verso di loro, nel frattempo accumula cosmo, per rilasciarlo con il Tenma Kōfuku☀ a cosmo straordinario (privazione tatto) qualora il vortice risultasse vuoto da tutte le anime intrappolate, per farlo implodere e sigillarlo.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).


    TECNICHEDeditionibus Daemonia - Tenma Kōfuku☀.
    Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.

    Congiungendo le mani al petto e levitando in aria, il cavaliere concentrerà il proprio cosmo al centro dei palmi congiunti. Da qui, in risonanza ai propri battiti cardiaci, si sprigionerà una forte luce dorata che aumenterà di intensità di secondo in secondo fino ad avvolgere la sua figura nella sua totalità. Nel mentre sotto i suoi pedi si genererà l'immagine di un'enorme ruota dentata con dodici denti che ricoprirà l'intera area interessata generando innocui fasci di luce. Nello spazio sopra il cavaliere comparirà inoltre la figura di una donna dall'aspetto etereo e ridente, avvolta da una luce celestiale con in mano un'enorme falce sul cui manico si avvolgerà un viticcio spinoso grondante sangue. Tale illusione avrà lo scopo di confondere e rallentare le reazioni dei nemici per permettere alla successiva esplosione cosmica di causare il maggior danno possibile. Ciò richiederà al cavaliere, prima di eseguire l'attacco, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso. Lanciato senza questo accumulo la tecnica perde la propria caratteristica "straordinaria" ed ha il medesimo potere di tutte le altre tecniche.

     
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    Le anime si staccano a forza dalla matassa in cui erano avvinte. Urlanti e confuse, si muovono verso Rigel come attratte da una nuova invincibile corrente. Più il tempo passa più esse sembrano riottenere coscienza, dandosi alle più diverse manifestazioni emotive.
    Chi è felice della libertà trovata, chi si rende conto solo ora della propria condizione… tutte comunque iniziano a circondarvi, danzando come foglie cullate dal vento.

    Cassandra si avvicina a Rigel, prima titubante, poi sempre più sicura… fino a che una risata familiare ne gela il passo.

    “Sapevo di poter contare su di voi, da sola non sarei riuscita a districare quel groviglio. Ora posso finalmente cibarmi di loro”

    Druj Nasu compare poco dietro di voi, nella forma di un ammasso indistinto di materia nerastra. Il grumo si espande sempre di più, ribollente ed orribile.
    Arti, ali ed artigli prendono sostanza solida, fino a dar vita ad una creatura mostruosa.
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    Una sorta di immenso drago il cui corpo stesso è un enorme bocca, ruggisce di esaltazione ed inizia ad aspirare verso di sé le anime da poco liberate, Cassandra compresa.

    Poi dei lampi, accompagnati da stranissimi suoni, iniziano a colpire il demone.

    Daimon!

    Urla la bestia lasciando andare l’invisibile presa sul suo cibo, cibo che fugge nascondendosi dietro di voi.
    Spalancando di nuovo la bocca erutta un immenso raggio oscuro verso aliene creature composte di metallo continuamente cangianti nella forma.

    Alcune vengono distrutte, altre evitano il terrificante attacco e si fondono in un unico gigantesco Daimon dal corpo simile a mercurio in continuo mutamento.
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    Il corpo comincia a brillare e a risuonare, per poi generare una colonna di luce biancastra che va ad intercettare il nuovo assalto dello spectre.
    I due poteri si scontrano e si fondono a mezz’aria, esplodendo con forza dirompente che tutto travolge.

    Quando vi riavete, esausti e feriti, vedete le anime che avete salvato nuotarvi attorno colme di apprensione.

    L’armatura di Rigel è distrutta, mentre quella di Virgo brilla di una luce intensissima ed emette un suono acuto e disperato.
    Druj Nasu ruggisce nella sua orrida forma, preso da una frenesia incontrollabile, vinto dalla fame e dall’ira.
    Con la coda cerca di scacciare i daimon che cercano di imprigionarlo in catene di luce… poi qualcosa di strano accade.

    Lunghissimi drappi neri iniziano ad apparire sul campo di battaglia, volando sinuosi tra voi e correndo verso lo spectre, avvolgendolo completamente come fosse una mummia. La forma così creatasi rimpicciolisce sempre di più, fino a riassumere una dimensione umana.

    Ora al suo posto vi è una forma scura, che tra le braccia porta Druj Nasu in forma di bambina, addormentata ed esausta. Sulla fronte dell'uomo campeggia una strana cicatrice a forma di croce solare.
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    Tenendo lo spectre con il braccio sinistro, con il destro indica una fiamma di fuoco fatuo poco distante che, come animata da una forza demoniaca, corre attorno a lui disegnando un ampio cerchio che per poco non vi travolge.

    Le fiamme si alzano di diversi metri e come serpi iniziano a colpire i daimon che cercano di attraversarle, facendone cenere.
    Il misterioso individuo vi sorride, per poi scomparire nel nulla.
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    A quel punto le fiamme si fondono in un immensa forma draconica che si solleva in volo, per poi ricadere su di voi, col chiaro intendo di annichilirvi assieme alle anime da voi protette…
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    Bon, la prima esplosione vi lascia mezzi morti, ma vivi e attivi.
    L'armatura dell'altare è distrutta.
    Tuttavia "l'urlo" dell'armatura di Virgo richiama l'armatura del Cancro, cosa che lascio descrivere a voi. Rigel quindi verrà vestito dall'armatura d'oro.
    Gestite il drago di fuoco spettrale come fosse un attacco di energia suprema, anche gli altri Daimon vi aiuteranno a gestirlo.
    Siate pure autoconclusivi.

    Per qualsiasi domanda chiedete pure.
    Il test è concluso :zizi:



     
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    Eternal Champion

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    La guerra delle anime
    IX

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    L'idea stava funzionando. Le anime iniziarono a separarsi dal vortice e ad avvicinarsi ai due cavalieri, attirati dal richiamo del Meikiuu Ha e dal cosmo dorato della Vergine. Nuovi flussi di emozioni, diversi dalla disperazione provata in precedenza, vengono ora percepiti: quegli spiriti sembrano aver in qualche modo ottenuto una libertà anche a livello di coscienza, come fossero usciti da una trance. La stella che le falene avvertono in vista di una luce per loro irresistibile e che li condurrà alla inevitabile fine. Poi, la donna si ritrovò di fronte ai Cavalieri. Methos le porse la mano, con fare rassicurante; ma una risata improvvisa paralizzò tutti quanti. I guerrieri di Athena si voltarono di scatto, per ritrovarsi di fronte ad un raccapricciante ibrido tra un drago ed un insetto. Le enormi fauci si spalancarono, e cosa sarebbe avvenuto dopo era fin troppo chiaro.

    Ancora tu? Proprio non vuoi saperne di levarti dai piedi e tornartene all'altro mondo?

    Rigel taceva, era senza parole. La Spectre era ancora "viva", lì davanti a loro ed inesorabile come il destino; le anime iniziarono ad essere risucchiate verso di lei, inclusa la misteriosa donna che conosceva Methos. Dha era conciata abbastanza male quindi toccava a lui e allo spirito inventarsi qualcosa di buono per mettere fuori causa l'avversaria definitivamente. Poi, si rese conto che la sensazione che aveva provato in precedenza stava diventando sempre più concreta.

    ...eccoli.

    I Daimon erano arrivati sul campo di battaglia, e a vedere la reazione del mostro non dovevano essere in buoni rapporti con lei... che fortunatamente dovette cedere la morsa sulle anime, liberando gli spiriti. Alcuni Daimon furono distrutti, poi si fusero insieme in una sorta di gigante di metallo fluido dalla forma aliena e dal viso liscio e privo di lineamenti. Dunque i Daimon non erano umani, o almeno sembravano qualcosa di totalmente differente. Dal corpo del gigante si materializzò un immenso raggio di luce che andò ad impattare contro il nero soffio di quel mostro: l'esplosione che ne seguì fu immensa, e per un momento sia Rigel che Methos persero il contatto con la realtà.

    Quando il ragazzo tornò a rendersi conto di quanto stava accadendo, il mostro era ancora lì, furibondo e frustrato, impotente nel tentativo di distruggere gli angeli. Poi ebbe un tuffo al cuore, quando si accorse che le sue mani non erano più rivestite di metallo. E così le braccia, le gambe ed il resto del corpo: Altare non c'era più, forse distrutta nell'estremo tentativo di salvarlo. Una luce dorata ed un suono vibrante si irradiavano a poca distanza da lui, e quando Methos girò la testa si rese conto che la fonte di quella luce e di quel tintinnìo era l'Armatura di Virgo. Quel suono somigliava ad un pianto disperato che fece male al ragazzo: le cose forse stavano andando male, poi un nuovo cambiamento nel cambio di battaglia ne attirò l'attenzione. Ormai lui e Dha stavano diventando degli spettatori impotenti, nell'osservare una serie di drappi neri che comparvero per andare a ricoprire il corpo del mostro, per farlo poi rimpicciolire sempre di più.

    Quello che ora vedevano era la figura di un uomo avvolta in una tunica nera, che nel braccio sinistro reggeva la spectre in forma di bambina.

    Methos si alzò, pronto a fronteggiare il nuovo arrivato.

    Non vorrai combattere contro di lui senza l'armatura, vero?

    Devo farlo. Non hai capito chi è?

    Quello sogghignò, e Rigel vide la sua cicatrice sulla fronte. Ne aveva sentito parlare, ma non credeva che l'avrebbe mai vista direttamente e di certo non in un momento del genere.

    Vuoi dire che quello è... Thanatos?

    Methos non rispose. Sembrava che la sua attenzione fosse rivolta a qualcos'altro, poi il suo cosmo prese a bruciare con rinnovato vigore: sembrava non avesse mai combattuto fino a quel momento, ma c'era qualcosa di diverso rispetto a quando si erano scambiati. E il pianto di Virgo non si udiva più.

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    L'armatura di Anita era giunta in loro soccorso, ma il modo in cui Methos le si rivolse faceva capire che lui stesse parlando con la stessa armatura... o con qualcun altro.

    Ha! Vuoi davvero stare ancora una volta al mio fianco? Combattere insieme a me, che sono il peggiore tra tutti?

    Ricomparve di nuovo l'anima della donna misteriosa, che aleggiò verso l'Armatura di Cancer. Una luce improvvisa fu la risposta immediata delle vestigia d'Oro, che si scomposero per poi avvolgere il corpo di Rigel.



    Il ragazzo si sentì in qualche modo rigenerato, anche se non comprendeva pienamente cosa stesse realmente accadendo. Nè poteva concentrarsi per capirlo, perchè Thanatos si era già mosso dopo aver osservato il miracolo cui Rigel era stato protagonista involontario. Un fuoco fatuo divenne verdastro per poi divampare e sollevarsi di metri e metri in altezza, fino a raggiungere e incenerire diversi Daimon col suo contatto, per poi condensarsi in una nuova, terribile forma di drago.

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    L'enorme rettile schizzò verso l'alto distruggendo altri angeli al suo passaggio, e una volta giunto al culmine della sua parabola invertì la rotta puntando verso di loro in picchiata.

    Ah, la metti così? Non credere di riuscire a farmi fuori con una cosa del genere, non adesso!!!

    Il cosmo di Methos ruggì ed esplose, innalzando le sue difese con la massima intensità. Con entrambe le braccia alzate cercò di reggere all'impatto che sulle prime fu terribile, ma qualcosa cambiò: Rigel percepiva distintamente il cosmo di Dha unirsi al suo. Forse insieme ce l'avrebbero fatta, ma la speranza durò poco: la pressione che il drago stava esercitando su di loro sembrava essere nettamente superiore. Fu allora che una serie di guizzi d'argento comparve ai margini dei loro campi visivi, ruotando furiosamente attorno al loro cosmo unito: i Daimon stavano cercando di sostenerli con un tornado argentato che aveva nel suo nucleo i due Cavalieri d'Oro. Ora le due forze si equivalevano. Forse.

    Così non basta. Dobbiamo fare qualcosa e rompere l'equilibrio, farlo girare in nostro favore!!!

    Lo avevo capito anche da solo, ragazzino... e adesso stai a guardare!

    Methos tirò giù il braccio destro, caricando il pugno. Qualcosa di vagamente familiare stava per accadere, una tecnica che già conosceva ma che al contempo era un qualcosa di significativamente differente.

    SEKISHIKIII... KISOU'EEEENNNN!!!

    Le fiamme spirituali evocate andarono ad aggiungersi agli equilibri, stravolgendoli. Un vortice azzurro e dorato andò ad investire letteralmente il punto di contatto tra il drago e i cosmi uniti dei Cavalieri di Athena e degli angeli, andando a sbilanciare completamente quell'equilibrio precario che per un istante si era formato. E questo significava solo una cosa, che già era accaduta diverse volte nello scontro con la Spectre: scontro tra diverse energie... esplosione in arrivo.

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    Tutto era finito. Le anime erano libere, la donna misteriosa per un attimo comparve davanti agli occhi di Rigel con uno sguardo a metà tra il lieto ed il severo, poi svanì. Era ancora lì, intero, con indosso l'armatura di Anita e... con il ritrovato controllo del suo corpo. Methos aveva lasciato la presa. Dha era poco lontano, seduta a terra ma ancora cosciente.

    Stai bene, vecchio mio?

    Sì, sì. Qui puoi fare tu, adesso lasciami dormire.

    A quel punto il suo sguardo si spostò sulla sua amica, che sembrava essere molto più provata. Ripensò a come era iniziata quella avventura.

    ...ma non era meglio rimanere a guardare l'alba insieme, stamattina?

    Non aggiunse altro. Stavano per tornare a casa.

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    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Viola
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancer {VII}
    STATUS CLOTH - Ottimale.
    STATUS FISICO - Molto indebolito, braccio destro con ferite simil-lebbra dovute alla decomposizione. Sotto l'effetto del Favore di Athena.
    STATUS MENTALE - Vortice di eventi difficile da gestire emotivamente.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - sfruttando l'effetto del favore di Athena, difesa mista combinata con Dha e gli angeli che ci sostengono. Poi sparo il Kisou'en per rompere gli equilibri e fare boom. Nota a margine per chi giudica, sia le tecniche che le abilità sono descritte in base alla scheda di Cancer (come richiesto da Gorth in risposta al mio dubbio) e non a quella di Altare, chiedo scusa se ci sono cose che ai fini del blast non vanno bene quindi prendete il tutto con le molle. Poi stiamo lì e aspetto che Dha risponda e ce ne andiamo al Santuario.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE



    Ultimate Nebula Shield: La potente tecnica difensiva del Cavaliere del Cancro sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, tecniche utilizzate da Rigel quando vestiva l’Armatura di Altare, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Il guerriero richiama a sé l'energia cosmica e/o spirituale (in forma di fiamme), ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, plasmandola insieme al cosmo come se fosse una sorta di campo di forza avente forma variabile e permettendo di intercettare (o in certi casi deviare) attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti del Tocco dell’Oltretomba sui corpi e delle fiamme spirituali (subendo gravi danni cosmici e spirituali, similmente a quanto accade per il Sekishiki Kisouen) sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Kisou'en: Le Fiamme Demoniache Celesti, chiamate anche “fuochi fatui”, sono le anime fiammeggianti evocate da Rigel con cui è in grado di incenerire l’anima dei propri avversari. Il cavaliere è in grado di creare e far muovere le Fiamme Demoniache entro il raggio d’azione del proprio cosmo e di plasmarne la forma come meglio crede in modo da poter attaccare qualsiasi forma spirituale fronteggi, sia essa libera o all’interno di un corpo, nel modo più efficace possibile. Maggiore sarà la forza spirituale dell’avversario rispetto a quella del Cavaliere del Cancro, maggiore sarà la sua resistenza ai danni spirituali inflitti dal Kisou'en.





    Edited by Tygaer - 5/4/2019, 11:02
     
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    Era stremata, mantenere il controllo sul proprio flusso spirituale la stava completamente svuotando; tuttavia il loro piano stava fruendo l’effetto sperato: le anime si separarono dal vortice, riprendendo nel mentre coscienza di sé e della loro condizione...c’era chi sembrava confuso, chi rilassato, chi felice per la ritrovata libertà.
    La voce di Druj in quel momento fu l’unica stonatura all’ottimismo appena ritrovato; districando le anime dalla matassa avevano donato loro la libertà, ma anche la possibilità per lo spectre di cibarsene con più facilità.
    L’ultima forma di Druj era la più oscena di quelle mostrate loro fino ad allora: una creatura mostruosa, quasi insettoide, ma con fauci da drago. Essa cominciò a risucchiare gradualmente alcune anime verso di sé e fu in quel momento che lo sconforto unito alla stanchezza ebbero la meglio; Dha crollò a terra esanime, non riusciva più a reggersi in piedi e la testa le pulsava terribilmente annebbiandole persino la vista.
    Fu allora che la percezione di poco prima si enfatizzò, dei fasci di luce colpirono il demone in più punti, tra i vari rumori incomprensibili percepì Druj formulare la parola “Daimon” e nel momento in cui si voltò, finalmente li vide: decine di angeli dall’aspetto alieno e dalla forma cangiante impattarono contro il raggio di energia oscura prodotto dallo spectre, le anime fuggirono ritirandosi dietro i due saint, mentre i restanti daimon si fusero l’un con l’altro dando vita ad una gigantesca figura che sembrava composta da mercurio liquido in continuo mutamento. Il daimon cominciò ad emettere una forte luce, che risvegliò una strana risonanza in Dha. Non seppe dire come, ma una parte di lei riconobbe quel daimon: l’Ordinatore, un particolare angelo della sorte che aveva il compito di regolare il flusso di anime verso i reami spirituali degli Dei Antichi. Quel nome le fluttuò sulle labbra per caso e si stupì di essere a conoscenza di particolari così precisi riguardo quel daimon; non ci fu modo di interrogarsi oltre su quella stranezza, perché la deflagrazione conseguente all’impatto delle due energie, la trascinò a terra facendole perdere conoscenza.

    Quando aprì gli occhi, la prima cosa che percepì fu il suono del suo respiro affannato e cadenzato, stava andando in iperventilazione e non riusciva a calmarsi; quando però vide le anime che fluttuavano loro in circolo, nuotando in aria attorno a loro, sentì una strana calma che la aiutò a riaversi. Il braccio destro si mosse d’istinto, tastando il terreno attorno a sé fino a che non trovò ciò che si aspettava: Rigel era lì, affianco a lei, con la cloth completamente distrutta. Lo sgomento di Dha fu palese, si issò su a sedere con forza, procurandosi un fortissimo senso di nausea, mentre le mani indugiavano sul corpo privo di protezione del compagno.

    ° Rigel...la tua cloth, Altare è andata distrutta...°

    Pronunciò mentalmente all’amico affranta per quella perdita; il rapporto di un cavaliere con la propria armatura è qualcosa di profondamente intimo, un legame sincero fatto di amore e solidarietà. Fu proprio mentre Dha si dispiaceva per la sorte di Altare, che si rese conto che anche Virgo stava reagendo a quanto appena successo: splendeva di una luce cristallina, emettendo una frequenza acuta e disperata, simile ad un pianto ad ultrasuoni.

    Nel frattempo i daimon stavano cercando di imprigionare con catene di luce l’ormai vinto Druj, che si dibatteva frenetico avvolto dalla furia e dall’ira...quando degli strani drappi scivolarono sinuosi tra loro, percorsero il campo di combattimento fino a raggiungere lo spectre, che venne avvolto da essi come una mummia. Le dimensioni diminuirono drasticamente, fino a raggiungere quelle di una bambina...che fosse la stessa che avevano incontrato all’inizio di quel viaggio? Una figura scura, ammantata di tenebre, prese in braccio Druj...aveva una strana cicatrice a forma di croce solare sulla fronte ed un’aura inquietante e annichilente, era la prima volta che lo vedeva di persona: Thanatos.
    Una strana sensazione avvolse la giovane Virgo: aveva di fronte la causa di tutto, il suo obbiettivo e l’unica cosa che fu in grado di fare fu quella di serrare i pugni e non distogliere lo sguardo da lui. Si scoprì le gote bagnate da silenziose lacrime, mentre una frenesia di sentimenti contrasti avevano corpo in lei: da una parte l’odio nel vedere l’artefice di quel male d’innanzi a sé e la consapevolezza di non essere pronta ad affrontarlo, dall’altra una frustrazione e preoccupazione sempre più crescente nei riguardi di Druj, sensazione che non le apparteneva in modo diretto e che era lo specchio di ciò che provava in realtà Asha.

    Thanatos si avvolse, disegnando un cerchio a terra, di un residuo di fuoco fatuo, che si animò di nuova linfa demoniaca, saettando sul terreno così vicino a loro che per poco non li investì, e poi eruppe verso l’alto colpendo alcuni daimon che si incenerirono all’istante. Infine questi sorrise prima di sparire, lasciando il posto ad un gigantesco drago formatosi dalla fiamme rimaste.
    Ma qualcos’altro di ancora più sconvolgente stava avvenendo alle spalle di Dha, che si voltò attratta da uno strano baluginio dorato: gold Cancer aveva preso posto sul corpo di Rigel...un sorriso sincero e commosso comparve sul volto della giovane che si ritrovò a ridere e piangere allo stesso momento. Ma non c’era tempo di gioire per la nuova investitura, dovevano fronteggiare il drago spirituale e Rigel - o era Methos?- sembrava intenzionato a porre fine a quella storia.
    Ritemprata da una nuova linfa vitale, non seppe dire se per la gioia di aver visto Cancer o perché si sentiva protetta ed al sicuro dalla presenza fin troppo familiare dei daimon, Dha si animò di uno strano fervore: la stanchezza e la frustrazione sparirono, i sensi di cui si era privata tornarono potenti e vivi, e ciò permise a Dha di unirsi a Rigel a difesa dell’impatto con il drago che si era tuffato verso di loro. Le loro uniche forze sembravano reggere, ma sarebbero durati ben poco...il drago era nettamente più forte di loro. Fu a quel punto che vide una strana spirale argentata avvolgere i loro cosmi; i daimon li stavano aiutando, Dha si stupì nel sorridere con intesa verso di loro e caricò con più entusiasmo il suo attacco cosmico che si unì a quello di Rigel travolgendo completamente il drago in un’esplosione di colori e suoni mai vista prima.

    La minaccia era stata debellata, le energie consumate l’avevano completamente svuotata e si era abbandonata a terra per riprendere fiato...guardò Rigel che con una battuta le strappò uno stanco sorriso.

    «La prossima volta che ti chiederò di accompagnarmi da qualche parte sarai libero di rifiutare...»

    Sorrise divertita e voltandosi verso i daimon pronunciò la parola “grazie” senza emettere alcun suono.


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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † ///
    MENTALMENTE † ///
    STATUS CLOTH † ///

    RIASSUNTO AZIONI † Varie considerazioni su quanto accade, ultimo impatto di cosmi.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Favore di Atena.
    Invocando il potere di Athena e facendo appello alla propria fede, il Cavaliere può agire per un singolo turno durante un duello (sia in quest che in un normale scontro) nonostante sia vittima di condizioni che glielo impediscono, come privazione sensoriale, illusione, ferite debilitanti etc...


    TECNICHEPostulationes - OM..
    Difesa Kaan (no bouncer), amplificazione cosmo
    Tecnica difensiva completa + amplificazione cosmica.

    Tale Suono Originale, la cui sottilissima modulazione può essere percepita e replicata soltanto da determinati cavalieri, rappresenta la voce del Verbo di Rivelazione. Esso rappresenta il canale attraverso cui il cavaliere potrà concentrare ed utilizzare appieno la potenza del proprio cosmo. Tramite la sua recitazione, pronunciabile soltanto mediante un apporto di amore, servizio e sacrificio, si arriverà in uno stato cognitivo tale da liberare la mente da ogni pensiero. La specifica missione di tale tecnica è quella di “redimere e liberare” l'anima racchiusa in un corpo, forma o veicolo costituito di sostanza materiale e, in un processo più completo, "redimere, salvare e liberare" detta sostanza e convertire ciascuno dei suoi diversi elementi in energia spirituale.
    Il cavaliere levitando porterà le mani al petto cominciando a sussurrare una dolce, pacata ed intraducibile preghiera in latino, che avrà lo scopo di incanalare, concentrare e comprimere il proprio cosmo per farlo poi espandere più forte che mai.
    Si creerà così una barriera inerte simile al Kaan come forma e capacità che avvolgerà il suo corpo; durante il suo primo turno non potrà agire in alcun modo poiché troppo impegnato a mantenere salda la concentrazione necessaria per difendersi. Nel turno successivo egli potrà contrattaccare con un'esplosione cosmica di potenza superiore al suo normale livello energetico (tale potenziamento energetico sarà applicabile solo per la forza e non per il raggio d'azione, superando il limite imposto dal proprio livello cosmico senza però raggiungere il successivo), esso potrà implicare un semplice rilascio di cosmo o una tecnica che ne implichi l'uso, come il Tenma Kofuku.

     
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