Il Meccanismo di Antikythera

Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

Il Meccanismo di Antikythera II

Ys ascoltò in silenzio il nuovo arrivato. Un Marine, quello del Leviatano ad essere precisi. Non gli piaceva. Si trattenne però dall'agire. Il giovane aveva una bella parlantina, tra l'altro, e gli raccontò in fretta un po' di tutto. A farla breve, però, era lì per il Meccanismo di Antikythera - tra tutte le cose. No, non gli piaceva affatto. Il Meccanismo era parte di un più grande marchingegno di cui lui stesso sapeva solo due o tre cose. Darlo via, comunque era fuori questione.
Alla fine, Ys sapeva già quale fosse l'unica risposta possibile.

«Capisco» disse infine. «In poche parole, ti sei liberato degli ostacoli lungo il tuo cammino e hai avuto la buona grazia di non uccidere della gente comune. Devo esserne impressionato?»

Ys era certo di avere interpretato bene il significato del racconto. Il Leviatano aveva semplicemente fatto ciò che gli era servito per giungere fin lì. Per giungere fino al Meccanismo. Tutto il resto era semplice doratura.
E lui non poteva assolutamente permettere che il Meccanismo - no: ogni oggetto presente nel museo - cadesse nelle mani sbagliate. Fece bruciare il suo Cosmo, che si avviluppò dorato attorno a lui, toccando il tetto crepato con le sue lingue fiammeggianti. Era pronto ad attaccare. Alzò il braccio sinistro.

«Mi spiace, ma questo non cambia nulla. Il Gran Sacerdote ha dato espresso ordine di non lasciare che i reperti del museo cadano nelle mani sbagliate.»

Ys accumulò allora il suo Cosmo nel palmo, lasciando che una piccola Galassia si formasse al suo interno. Le stelle cosmiche presero a vorticare sempre più veloci, ansiose di essere lanciate contro il nemico. Fece quasi per lasciarle andare quando... Beh, quando la tasca di Oliver prese a muoversi furiosamente.

Guarda che ti dico che siamo arrivati!

Io non ci metto pinna fuori! Troppo pericoloso!

E invece devi! Vieni, dai!

No! No! NO!!

Seguì uno violento strattone. Poi un secondo. Poi un terzo. E infine una scheggia multicolore schizzò via dalla tasca. Un attimo dopo, un arrabbiato Flounder teneva amezz'aria la coda di uno Scuffle che si divaricava con energia.

NO! NO! NO!

Smettila, che siamo fuori! Guarda, siamo nel museo! E quello... Non è il Cavaliere dell'Ariete?

L'Ariete?

I due si voltarono verso Ys, che al riconoscerli abbassò la mano non nascondendo uno sguardo melmastoso.

«Voi due... Che ci fate qui?»

Si, siamo contenti anche noi di vederti, Ys.

Io non direi che sia contento.

Ero sarcastico.

Ys li lasciò fare, posando il suo sguardo su Oliver. Il ragazzo aveva effettivamente detto di essere giunto lì con due amici. Si trattava dei due tritoni?

«Se Flounder e Scuffle sono qui...» ragionò, realizzando finalmente il quadro. «Significa che non sei qui per conto di Poseidone, ma di Lei?»

Certo che siamo qui per conto di Lei!

Allora, ce lo dai il Meccanismo?

Ys fece una smorfia. Il Gran Sacerdote gli aveva chiaramente detto chi poteva e non poteva avere i reperti. E Lei poteva. Però... Però, non gli piaceva comunque consegnarli a un Marine.
Sospirò. Non che avesse molta scelta.

«Molto bene» disse a mezza bocca. «Ma guai a voi se toccate altro che non sia il Meccanismo.»

Detto questo, Ys scomparve. Letteralmente. Se ne andò via esattamente come era arrivato. All'improvviso, senza la luce dorata a illuminarlo, il museo tornò buio.

Si è Teletrasportato così?

Il solito asociale.

Vero.

Flounder svolazzò allora in aria, percorrendo il corridoio del museo finché non si fermò accanto a una teca impolverata dietro alla quale era esposto un vecchio ingranaggio arrugginito. Il Meccanismo di Antikythera.
Flounder sorrise a Oliver a trentadue denti.

Eccolo! Prendilo, dai, che così lo portiamo a Lei!

Ys, l'Ariete Dorato[/color]

[color=#3D3D3D]Innanzitutto scusa per l'enotrme attesa. Ero sinceramente certo di avere già postato, pensa te. Dunque, prendi pure il Meccanismo ed esci, che finalmente è ora e tempo di fare conoscenza con Lei.