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Yoshiro Kurasame | Black Virgo {VIII} | Energia Suprema +One Last Shot
post 8
Ci fu un momento in cui effettivamente credetti di averlo sistemato per davvero, pensai che Mal'al fosse finito definitivamente e che la realtà fosse salva, eppure nemmeno questa fu la fine. Rei perse il controllo dei suoi poteri, dunque, esattamente come quello che accadde alla battaglia della spiaggia, venimmo tutti trasportati nella sua dimensione. Le leggi della fisica diventarono opzionali, forme orripilanti e una cacofonia di voci esplose in quella dimensione negativa, voci che portavano l'unico messaggio di un folle Dio. Oh, era finita quindi? Non avremmo mai avuto nessuna speranza contro tutti quei Mal'al quando solamente uno ci aveva dato così tanti problemi. Era la fine della realtà come la conoscevamo?
No, poiché vi era un ultimo colpo di scena: Ignis parlò, ma la sua voce fu talmente tanto forte che l'esistenza stessa si fermò al suo comando, trasformandosi dunque in un gigantesco leone avvolto da nuove e strane radici. Beh, faceva piacere averlo dalla nostra parte, però tutti quei tizi erano effettivamente troppi, quanto tempo potevamo durare da soli contro un avversario così potente?
Un nuovo ruggito di Mal'al risolse ogni problema, spezzando la stessa essenza di quel mondo in microscopici frammenti dalla forme diverse e mai viste, nuovi individui apparvero, Araldi di Gea a suo dire. Dovevamo fermare Mal'al, non c'era tempo per le chiacchiere, annuii alla richiesta di aiuto di Isaac e misi accuratamente in spalla, in modo che potesse mantenersi al meglio. Non ero forte, eppure la gravità di quel mondo sembrava aiutarmi nello sforzo di sollevare il mio amico. Iniziai dunque a correre contro il Dio al massimo della mia velocità, poi, nel momento in cui fosse entrato nel mio raggio d'azione avrei utilizzato una mia nuova tecnica.
Una miriade di catene, sia fisiche che spirituali, frutto dell'ultimo sforzo fatto dal mio corpo, si estesero dall'etere per provare ad avvolgersi intorno al Dio e rallentarlo. Non sapevo quanto sarei potuto durare in quelle condizioni, ma avrei fatto del mio meglio per portare quel bastardo con me prima di sparire.narrato | « parlato » | « altri » | ♦ telepatia♦
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.Back In Black
● Part VII - post VIII ●L' attacco di Estelle andò a segno, trapassando il Dio da parte a parte e disintegrandolo. Con un piccolo cenno di esultanza, la ragazza si lasciò cadere in ginocchio a terra, col fiato corto e dolori in tutto il corpo.
Ce l'avevano davvero fatta?
Ovviamente no. Mal'al era pur sempre un dio e aveva più assi nella manica che bravura vera e propria. Tutto fino ad allora era stato studiato apposta per tenerli occupati e indebolirli il più possibile, per sferrare il vero colpo finale.
Estelle era troppo stanca per poter capire appieno ciò che stava accadendo, ma il fatto di ritrovarsi nel Sottosopracerto non prometteva niente di buono.
La ragazza era allo stremo, sia fisicamente che mentalmente. Era stanca e scoraggiata, come se tutto quello che avessero fatto fino a quel momento non fosse servito a nulla. Alzò appena lo sguardo, in tempo per vedere Mal'al riapparire e cominciare a correre verso Slaneesh a velocità incredibile, pronto a porre fine al multiverso. Si sentiva impotente, non c'era niente che potessero fare: per l'ennesima volta sarebbe stato tutto inutile.
Eppure, sentire il ruggito del primo alchimista di Leo la rinvigorì quel poco che bastava per reagire. Il destino del mondo era nelle loro mani, e avevano un'unica possibilità di successo.
Non pensò più a nulla, e si lasciò guidare dall'istinto: esistevano solo lei e il suo obbiettivo.
Chiuse gli occhi ed espanse tutto il suo rimanente potere, senza preoccuparsi di rimanere scoperta ad eventuali attacchi nemici. Non poteva sperare di uccidere Mal al con un attacco fisico, ma poteva almeno impedirgli di raggiungere Slaneesh. Estelle riversò tutte le sue forze in un unico potente attacco mentale diretto al dio: sentiva che il suo potere illusorio su questo piano era decisamente più forte ed insidioso, come se quelle che dovevano essere solo elementi immaginari potessero avere una dimensione concreta.
Proiettando il suo potere mentale all'esterno, la ragazza avrebbe tentayo di creare una gabbia di forza intangibile attorno a Mal'al, con lo scopo di bloccarlo sul posto, aiutando le catene di Yoshiro e i sigilli di Isaac. Ciò avrebbe dovuto facilitare sia Ignis che le Lanterne ad abbatterlo sia impedire al dio del Caos di ricongiungersi con il suo compare e porre fine a tutto ciò che esisteva.
Rimase concentrata, serrando gli occhi e compiendo uno sforzo mentale non indifferente per riuscire a creare e mantenere solida la prigione dove Mal'al sarebbe stato rinchiuso.
La testa era attraversata da fitte di dolore forti e fastidiose e l'intero corpo della ragazza tremava nello sforzo di rimanere concentrata sull'obbiettivo: era la loro unica possibilità.
Riassunto ●
Spero di non aver frainteso le illusioni alla Hypnos.
In breve, estelle crea una gabbia di forza illusoria per cercare di bloccare Mal al, andando a supporto di isaac e Yoshi e riversando fino all'ultima gocciolina di cosmo in quello che spera essere l'ultimo assalto al dioNarrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri
Abilità Tecniche ♦ Water of Life and Death ♦
Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)♦ Aquatic Flora ♦
Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.♦ Maya's Veil♦
Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.♦ Dark Side of the Force ♦
Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )Area Azione: 70m | Velocità: Luce con difficoltà | Danni: Cloth ≤ V Sometimes, human places
create inhuman monsters. [S. King]. -
.La battaglia cosmica divampa, dando luogo a intrecci di poteri che nessun mortale aveva visto prima dei cavalieri neri qui riuniti.
Le forze di Gea e le manifestazioni dell’Anarchia frutto del Caos erano aggrovigliate in una ressa mortale.
Entro ciò colui che di Malal è il nucleo corre verso l’obiettivo, ma il suo cammino inizia a venir ostacolato dalle forze congiunte degli alchimisti.
Decine di nuovi arti erompono dal corpo del dio nel tentativo di liberarsi dalla prigione di magma, quando luminosi sigilli gli si disegnano sul corpo iniziando a rendere meno efficace la sua difesa.
Catene forgiate dal cosmo e dallo spirito si avvolgono attorno a lui come serpenti bramosi e la realtà si mischia all’illusione ponendo ulteriori ostacoli all’avanzata del Dio del Caos.
Quando anche la gravità inizia ad alterarsi il suo cammino è definitivamente interrotto.
Ora è fermo, ma altra energia inizia a montare in lui nel tentativo di liberarsi.
Un istante che basta ad Ignis per agire.
Con un balzo si avventa sulla schiena del dio che porta il suo nome storpiato, ma dalla pelle blasfema erompono numerosi altri tentacoli acuminati che trapassano l’antico alchimista da parte a parte.
Un grido di dolore terrificante squassa il campo di battaglia, surclassando per un momento la cacofonia di suoni della battaglia.
Non sei altro che un umano… ti ho dato la possibilità di portare con me il Caos, di unirti al Caos divoratore di Caos… ma eccoti qui, inerme e morente nel mio regno…
Il viso del leone sembra assumere una smorfia simile ad un sorriso ed il suo corpo, sospeso nel vuoto dagli arti di Malal, inizia a liquefarsi.
Io sono Mal’al, Re Santo della Casa del Leone, Campione di Lemuria, Flagello di Atlantide, ho affrontato Dei e Demoni, camminato tra i mondi e sconfitto gli Abomini del Caos.
Non sarà l’insignificante manifestazione di un universo sconfitto ad avere ragione di me.
La voce del cavaliere risuona dal magma che, auto producendosi, scorre e inizia a coprire ogni lembo del corpo del dio che inutilmente cerca di sbarazzarsene.
Quando è completamente ricoperto dalla lava, Ignis inizia ad esercitare attraverso ogni sua particella una forza incredibile, costringendo l’avversario a movimenti innaturali e fatali.
Gli innumerevoli arti del dio iniziano a spezzarsi, mentre i nuovi non riescono a superare l’immensa forza opposta dall’armatura di magma.
Le grida soffocate del mostro scuotono e frantumano le menti, ma inesorabile l’ultimo attacco di Mal’al prosegue, iniziando ora a comprimere Malal.
Alle urla si unisce il suono della carne maciullata e delle ossa frantumate, così come l’odore di bruciato, fino a che del dio e del cavaliere non rimane un microscopico puntino luminescente.
Quando anche questo ultimo rimasuglio scopare, una terrificante esplosione si propaga da esso, al cui passaggio la strana realtà del Sottosopra sembra assestarsi come un mosaico i cui pezzi tornano nell’ordine stabilito.
Le varie versioni di Malal spariscono nel nulla, così come i campioni di Gea.
In un ultimo tentativo disperato quello che era il nucleo di Malal cerca di fuggire sotto forma di nube rossastra, ma viene ben presto riassorbito dall’esplosione e bandito oltre i confini del Sottosopra, fin verso la Dimensione Oscura da cui ha avuto origine.
Tutto attorno a voi cambia e si contorce, fino a che non vi trovate circondati dal famigliare paesaggio dell’Isola della Regina Nera.
A terra accanto a voi giace Ignis che vi osserva con uno sguardo sempre più vuoto, mentre potete osservare che il suo corpo è una sorta di insieme di tizzoni ardenti, tenuti insieme da rami anch'essi quasi del tutto bruciati.
Vi… vi ringrazio fratelli miei… posso morire sulla mia terra… sicuro di lasciarla in mani degne…
Ogni parola è alternata da un lungo sospiro. Poi si rivolge verso Rei, con il pensiero.
Grazie Rei, finalmente le mille voci del Dio del Caos sono svanite, potrò finalmente godermi il silenzio…
Poi, quello che fu l’unico degli originali cavalieri d’oro ad unirsi ad Ataraxia, svanì in una nube di polvere ed il suo spirito fu finalmente libero.
Anche la vostra forza, sostenuta da quella degli antichi alchimisti, viene definitivamente meno ed il suolo della vostra patria accoglie le vostre membra esauste.
Che ne è stato dei vostri compagni? Hanno avuto successo?
Nulla potete fare per scoprirlo, solo sperare nei pochi attimi di coscienza che vi rimangono prima dell’oblio.
Fine della vostra parte.
Complimenti, avete salvato il multiverso da un destino dominato dal Caos.
Ora tocca ai vostri compari.
Vi riunirete nell'Epilogo appena loro avranno terminato, quindi da oggi siete liberi dal postaggio fino a nuovo ordine.
Postate giusto qui di seguito le vostre reazioni entro mercoledì prossimo.
La parte attiva della mega quest per voi è conclusa, ben fatto
Note GdR:
1) Rei capisci che la scheggia dell'albero è stata usata da Ignis per detonare Malal.
Ora il nucleo del Sottosopra è risistemato, pensi che già questo possa avere effetti di riduzione del potere della Corruzione, ma sei consapevole che non hai idea di quante altre parti del Sottosopra gli agenti di Malal possano aver danneggiato.
Solo sistemandole tutte potreste ridurre considerevolmente l'effetto della Corruzione sulla realtà.
2) Quando la struttura del Sottosopra si sistema vedete un effetto simile a quello di Matrix quando ripara le aree danneggiate.
3) Capite chiaramente che Malal ora è stato bandito nella Dimensione Oscura, assieme a tutte le sue manifestazioni.
Note Generali:
Giusto per evitare confusioni, Mal'al è il nome vero di Ignis, Malal è il nome del Dio del Caos che ha usato il nome del cavaliere storpiato per farsi conoscere, così come ha fatto Slaanesh.
A voi. -
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● Part VII - post IX ●A vevano vinto.
Un pensiero semplice, quasi infantile, ma l'unico che la mente di Estelle fu in grado di elaborare quando la liberò dall'immensa pressione psichica a cui l'aveva sottoposta.
Avevano vinto insieme, erano sopravvissuti. Avevano restituito l'onore ad un alchimista caduto, avevano rispedito il Caos oltre i confini del Sottosopra dove meritava di essere relegato, avevano salvato il multiverso. Ma soprattutto avevano tutti ottenuto la libertà, in un modo o nell'altro. Estelle non certa di questo suo ultimo pensiero, ma non se ne curò.
Osservò senza batter ciglio il sacrificio di Ignis e la distruzione di Malal, provando allo stesso tempo un vortice confuso di emozioni e il nulla più totale. La sua mente venne trapassata dalle urla strazianti del dio, il suo naso fu colpito dall'odore acre della carne che bruciava, ma non reagì in alcun modo: era stanca, svuotata di tutto. Eppure, vedere il Dio soccombere punzecchiò qualcosa nel retro della sua mente; era tremendamente buffo e ironico come una creatura millenaria dal potere sconfinato e apparentemente invincibile si ritrovasse a soffrire, a provare dolore e ad essere sconfitta da dei semplici e limitati umani.
La scozzese si concesse un impercettibile sorriso, mentre tutto attorno a lei mutava ancora una volta, quasi accartocciandosi su sè stesso. Lo scenario cambiò: avvertiva l'odore di zolfo misto a salsedine che tanto le era familiare e che le sembrava di non sentire da anni; avvertì la sabbia sotto le sue ginocchia, lo sciabordio delle onde poco più in là e il vento che frusciava piano tra le fronde della foresta dell'Isola. Era a casa, lo era davvero.
L'armatura che aveva addosso si sciolse trasformandosi in spuma di mare che venne soffiata via dalla leggera brezza oceanica; con essa, il suo cosmo si ridimensionò, lasciando scemare il prestito di Aserlynn. Non se ne dispiacque: un giorno sarebbe riuscita a far suo quel potere, o quantomeno ad arrivarci vicina.
Rivolse un breve e rispettoso cenno a Ignis, mentre questi esalava il suo ultimo respiro congedando i giovani cavalieri.
Estelle non profferì parola, semplicemente si trascinò con le sue ultime forze verso i suoi amici, guardandoli negli occhi uno per uno, col respiro lento ma irregolare: in quel momento non era nient'altro che una giovane donna dai vestiti laceri e logori di sangue e sudore, piena di graffi, ferite e botte ma con lo sguardo pieno di riconoscenza e gratitudine.
Tirò lentamente a sè Isaac e Yoshiro, facendo un piccolo cenno a Rei e Lars di avvicinarsi in quel sentito e dovuto abbraccio di gruppo. Non le importava degli altri: non di Gabriel, di Candice, di Black Star...non ne aveva semplicemente le forze. Li avrebbe rivisti, da qualche parte in cuor suo lo sapeva, ma in quel preciso istante erano solo nomi fumosi trasportati da un'irrilevante corrente di pensieri.
Sulla Death Queen Island e - per come lo percepiva Estelle - nell'intero universo c'erano solo cinque esseri umani sopravvissuti
Riassunto●Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri
Abilità Tecniche ♦ Water of Life and Death ♦
Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)♦ Aquatic Flora ♦
Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.♦ Maya's Veil♦
Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.♦ Dark Side of the Force ♦
Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )Area Azione: 70m | Velocità: Luce con difficoltà | Danni: Cloth ≤ V Sometimes, human places
create inhuman monsters. [S. King]. -
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Yoshiro Kurasame | Black Virgo {VIII} | Energia Suprema +Hug
post 9
Nel rombo disumano provocato dal continuo scontrarsi di forze cosmiche dalla potenza incommensurabile, io sentii silenzio: non un silenzio effettivo quanto una muta speranza, il dilatarsi del tempo in istanti microscopici che, ai miei occhi, apparvero lenti come un susseguirsi di fotografie. I nostri poteri combinati avvolgersi intorno a Malal, il dio folle rallentare sempre di più fino a fermarsi, e Ignis avvolgere il nemico con il suo tremendo potere. Vari momenti confusi in cui, per un momento, le urla del nemico e il suono di ossa spezzate superarono l'innaturale coltre di silenzio della mia mente, e poi nulla più.
Il nulla assoluto ci avvolse, un'esplosione di magnitudine colossale originatasi da Malal e Ignis stessi, che andò ad intaccare l'esistenza stessa della dimensione, ma non in maniera negativa; sembrava quasi che tutto stesse tornando a posto. Il mondo cambiò, contorcendosi su sé stesso, cambiando e risistemandosi in quella che pareva l'Isola; no, non pareva, era proprio la DQI. Era casa. La figura evanescente di Ignis confermò che eravamo a casa. Ci disse che era finita, era finalmente finita, avevamo vinto; avevamo vinto. Un sorriso a trentadue denti si fece largo sul mio volto sudato, sporco di terra e sangue, quando realizzai che era davvero finita. Scoppiai quasi a ridere, solo un grande sforzo di volontà mi trattenne: poggiai dunque il ginocchio destro al suolo, dopo aver lasciato che Isaac mi scendesse dalle spalle, per salutare la dipartita di un uomo che, con il suo atto di estremo coraggio, aveva contribuito alla salvezza di tutto. Non che avesse fatto da solo, anzi, ma gli si doveva un minimo di rispetto.
Una volta che fu sparito mi lasciai sfuggire una risatina, prima di crollare al suolo come un sacco vuoto. Oh, quindi era quella la fine dei regalini degli altri alchimisti? Peccato, soprattutto perché questo significava che ora non avevo la forza per sopportare tutta quell'immane stanchezza mista a dolore. L'armatura mi si dissolse di dosso al mio comando mentale, liberandomi da quell'ingombro e lasciandomi solamente in vestiti ormai semidistrutti; mi lasciai sfuggire un sospiro estremamente stanco. Poggiai la guancia sull'avambraccio e guardai tutti gli altri dal basso verso l'alto.
«Potete svegliarmi tra qualche ora? Sto avendo un grave caso di stanchezza post aver salvato la realtà. No eh? »
Le ultime due parole vennero fuori automaticamente, quando vidi Estelle avvicinarsi a me e ad Isaac, momento in cui feci uno sforzo per sollevarmi dal suolo per arrivare allo stesso livello di altezza della scozzese. Non che ci volesse molto, pensai, ma tenni per me quest'arguzia.
Quando lei gettò le braccia attorno a me e ad Isaac io approfondii ancora il mio già splendente sorriso, stringendo prima Estelle e Isaac, e poi chiunque altro avesse voluto unirsi a quell'abbraccio. Ce l'avevamo fatta davvero, era finita. Avevamo vinto. Avevamo vinto tutti insieme.narrato | « parlato » | « altri » | ♦ telepatia♦
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Isaac Staub | Black Aquarius {VIII} | Energia Suprema+Back in Black: Parte VII - Enjoy the Silence
IX
Anche uno solo di loro in meno non sarebbe stato sufficiente: Malal aveva iniziato a combattere generando nuovi arti e nuove energie per annullare gli effetti dei loro impedimenti, ma tutti insieme riuscirono a fermarlo quel tanto che bastava per dare a Mal'al il tempo di finirlo.
L'antico Leo sembró per un attimo essere stato messo fuori gioco dal dio del Caos, ma esattamente come Lars, si scompose il magma e intrappoló il nemico in una stretta incandescente e, finalmente, mortale.
Il sacrificio di Ignis, svanito insieme a Malal, diede il via ad una rapida sequenza di eventi: le varie copie, insieme alla Legione di Gea, scomparvero una dopo l'altra, il Sottosopra iniziò a stabilizzarsi violentemente in un susseguirsi di distorsioni spaziali e di particelle che si ricomponevano come impazzite, ed infine, mentre i varchi si stavano richiudendo, l'ultima scintilla che doveva appartenere all'essenza di Malal venne risucchiata e lasció definitivamente quella realtá in una devastante esplosione.
In quel momento svenne.
Quando riaprí gli occhi si sentiva svuotato, percepiva distintamente che quell'aura minacciosa che li aveva accompagnati fin da quando si stavano avvicinando alla Torre era finalmente svanita, poi, cercando a fatica di rimettersi in piedi realizzó: era a casa.
Quella spiaggia, quell'odore, quella particolare sensazione che il sole scatenava sulla pelle: Death Queen.
Riusciva a malapena a muoversi, l'armatura ipertecnologica svaní centimetro dopo centimetro rivelando dal torso ormai nudo un corpo martoriato dalle ferite, dai lividi e dal sudore. La tuta era a brandelli, ne rimaneva soltanto qualcosa di assimilabile ad un paio di pantaloncini elasticizzati sbrindellati.
Barcolló mentre ascoltava il ringraziamento ultimo di Darth Ignis prima di svanire. Era ormai tardi perchè lo ascoltasse, ma gli rivolse un pensiero prima di essere tirato di prepotenza da Estelle.
♦ Non ringraziare,
Mal'al. Se fossimo stati davvero degni, non staremmo a guardare mentre diventi cenere. Grazie a te piuttosto: sono stato fin troppo diffidente nei tuoi confronti, se non l'avessi finito, probabilmente sarebbe stata la fine. ♦
Si trovó poi avvolto dalle braccia degli altri e poggió la testa sulla spalla di Estelle.
«Salviamo gli universi e poi facciamo le signorine?» scherzó, mentre utilizzava l'ultimo briciolo di forze per stringere ciascuno di loro.
Poi fu costretto ad abbandonarsi a peso morto, privo di sensi.
Ancora un po' e si sarebbe autodistrutto ma era risaputo, non avrebbe esitato un secondo.
Ció che importava, arrivati a quel punto, era che avevano definitivamente debellato la minaccia del Caos. Se Slaanesh fosse stato in grado di fare da solo, Malal non sarebbe intervenuto neanche millenni prima.
Era finita.
O almeno questo fu il suo ultimo pensiero/speranza prima del buio.narrato | « parlato » | « altri » | ♦ telepatia ♦
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Lars Stark.
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Layout e grafica by Lady Violate™.