[Mega Quest Black] Back in Black - Parte 6 - La Lacrima di Atena

The Kosmos shall free me.

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  1. » Black Star
     
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    Back In Black - PART 6

    » Black Star

    VIII

    Perfino Ataraxia, l'originaria Regina dell'isola e nemico capace di mettere in ginocchio loro e innumerevoli altri guerrieri attraverso tutta la storia, è costretta a soccombere sotto la potenza combinata delle due spade. O almeno è ciò che pare succedere, perchè è il suo corpo materiale ad accusare il colpo e a disintegrarsi, spazzato via da un potere a cui nemmeno lei ha saputo opporsi.
    La luce accecante del colpo si affievolisce e sembra lasciare solo vuoto e distruzione al suo posto, ma un'altra luce è lì. Una forma umana lucente, non più corporea, ma inconfondibile: Ataraxia.
    Black vuole urlarle contro, vomitarle addosso il suo odio e la sua rabbia, ma dalla sua bocca non riesce a far uscire niente. E' sopraffatto dalle sue stesse emozioni, troppo intense e potenti per saperle gestire. Non gli resta che osservare in silenzio.
    La Lacrima sta per scatenare finalmente la sua potenza offensiva, portandoli tutti all'altro mondo se davvero li attende un posto del genere, ma prima che sia troppo tardi qualcosa, o meglio qualcuno, interrompe il fatale gesto.
    Una seconda figura appare accanto a quella della regina e le dice le parole che non vuole accettare come vere

    -Hanno vinto, Ataraxia, il futuro appartiene a loro, cessa i tuoi ormai inutili propositi-

    Non solo costui ha appena salvato loro la vita, ma mentre la regina fa infuriare il suo cosmo nel tentativo di liberarsi, lui le parla con tranquillità, come se la situazione sia già risolta e spiegarlo a lei un semplice modo per riportare tutto all'ordine.
    Anche Ataraxia deve rendersene conto, perchè quando dei sigilli vengono nominati, anche il suo spirito battagliero si placa, facendola apparire intimorita come Black non penserebbe mai di poterla vedere.
    Il suo timore è giustificato, perchè col fragore del tuono più potente mai sentito il cielo sopra l'isola si apre in due, lasciando vedere ciò che si cela oltre la realtà. Sotto un cielo stellato, un obelisco nero immensamente grande si staglia su tutti loro, circondato da infinite schiere di creature talmente deformi e orrende da far apparire le creatore corrotte che infestano il mondo un po' meno aliene.
    Black è in piedi, incapace di esprimere ciò che prova, incapace anche solo di formulare qualcosa da provare. Non lo sa ancora, ma intuisce che ciò va oltre le loro possibilità, come va oltre le possibilità di chiunque. Qualunque cosa si celi oltre quei sigilli infranti, è stata messa lì perchè impossibile da affrontare e Ataraxia ha ragione dicendo che a malapena quel gruppo è stato alla sua altezza.
    E' ovvio, però, che il piano dello spirito non abbia una falla tanto colossale. L'aiuto necessario non tarda ad arrivare.
    Dalle ombre di ogni angolo, essenza di tenebra si separa dalla materia, formando così una sorta di nebbia che va a divorare l'esercito di mostri in picchiata. Centinaia, migliaia divorati in un attimo, senza alcuna traccia.
    Il responsabile è lì adesso, improvvisamente apparso davanti a loro, e la mente di Black, già provata dal rapido succedersi degli eventi, sembra piegarsi per il dolore della sua stessa presenza. Di riflesso si porta una mano alla testa, mentre ode sussurri alieni, simili a quelli che i cristalli di Oculus gli hanno fatto echeggiare nella mente. Le parole che pronuncia sono ancora più terribili, incomprensibili ma dolorose per la mente che le deve processare. Black non può sperare che smetta il prima possibile di parlare e sopporta, cercando disperatamente di dare un senso a ciò che sta succedendo.
    Altre figure appaiono per la stanza e al ragazzo quasi prende un colpo quando la figura eterea di Oculus gli emerge a fianco. Lui come tutti gli altri non ha più traccia di un corpo fisico, ma i loro cosmi sono perfettamente riconoscibili, la loro potenza combinata quasi schiacciante per i presenti.
    L'istinto gli dice che è in pericolo, circondato da nemici e sconosciuti, ma una voce nel profondo della sua mente lo trattiene dall'agire; l'unica possibilità, dopotutto, è quella, ovvero collaborare.
    Il modo in cui è intesa la loro collaborazione, però, coglie di sorpresa tutti quanti. Prima di potersene rendere conto, memorie e cosmo di quei guerrieri cominciano a fluire dentro di loro.

    -Io.. uh.. adesso so.. ecco perchè..-

    I frammenti di memoria sconnessi si aggregano tra di loro, acquistando un qualche senso via via che il flusso di memoria prosegue. Le informazioni della mente di Oculus diventano le sue, proprio come il suo cosmo va a nutrire quello di Black.
    Tantissime immagini, suoni e pensieri di un'altra persona passano attraverso il suo cervello, tanto che una volta finito il passaggio ha difficoltà a distinguere la realtà dall'ennesimo ricordo.
    Finalmente illuminato su tutto ciò che sta succedendo, guarda prima ciascuno degli spiriti presenti, comprendendo quanta ostilità abbia provato per dei guerrieri che hanno sì fatto tanto per ucciderli, ma anche molto per salvare questo stupido mondo da minacce così grandi da farlo sembrare un granello di polvere nell'immensità del creato. Quell'obelisco nero adesso è il simbolo del più grande di quei pericoli: i due Black Saint assenti a quel raduno, finora sigillati oltre i confini dello spazio, corrotti dalla follia e dal potere.
    Ataraxia ha ragione a dire che coloro che l'hanno appena affrontata non possono avere la minima speranza, ma non si tratta più degli stessi guerrieri.

    -SIIIIIIII AHAHAHAHAHAHAH-

    Il cosmo di Black si espande con vigore, forte, fortissimo, come non lo è stato mai. Quel semplice soffio di potere scuote leggermente il pavimento della struttura, a riprova della vergognosa potenza che adesso ha sotto il suo controllo. E' evidente che Oculus e gli altri devono aver ceduto i propri poteri quasi totalmente, ma per il ragazzo quello non ha la minima importanza, per lui è come se quegli spettri siano già passati a miglior vita e siano svaniti dalla sua vista. Ubriaco di potere, a malapena si rende conto che anche la sua armatura adesso è cambiata e si alza per aria, sfidando con lo sguardo quella minacciosa struttura nel cielo e l'esercito orribile che la circonda. Con una forza simile a sua disposizione non riesce nemmeno a concepire di provare paura o timore, anzi, freme dal desiderio di gettarsi nel cuore della battaglia.
    Vorrebbe non sentire l'avvertimento di Ataraxia sul fatto che quel potere prestato sia solamente temporaneo, ma può semplicemente far finta di nulla e precipitarsi nel varco che si è aperto sopra di loro. Non servono parole di commiato con quei vecchi spettri, non hanno più alcuna importanza per lui. Ha già di fronte a sé una nuova battaglia e tutti i mezzi possibili per vincerla, il suo intero mondo per il momento è quello. La sua ragione di vita è quella, è sempre stata quella: la prossima battaglia.
    L'ingresso nel varco è molto più traumatico di quello che si è immaginato, la pressione che lo stritola sembra quasi la mano di un colosso invisibile che tenta di renderlo polvere, ma per quanto pesante da sopportare il viaggio è abbastanza rapido da non rappresentare un problema degno di tale nome.

    -Finalmente-

    Adesso l'unica cosa che c'è davanti a lui è un'orda di nemici e i suoi alleati già impegnati a farsi largo verso quell'imponente struttura. Dietro il casco chiuso, Black sorride con tanta di quella gioia da fargli quasi venir male alla faccia, mentre il suo cosmo si espande a livelli mai pensati prima. Il suo primo colpo è troppo forte, ha calibrato male la potenza e una sezione molto più ampia del previsto dell'esercito delle creature attorno al pilastro si ritrova compressa in un istante, giusto il tempo di spruzzare sangue e interiora tutt'attorno. La telecinesi lo protegge da quella vera e propria pioggia di resti delle sue vittime, come un comodo ombrello invisibile, ma lui sta già sfrecciando verso un altro gruppo numeroso di nuove vittime.

    -Fatemi divertire-

    La creatura che guida l'assalto si blocca improvvisamente, probabilmente senza nemmeno rendersi conto di essere stata trafitta da un dardo di cristallo. Un attimo dopo, il cristallo si espande all'interno del suo corpo, invadendone ogni parte. Sorpreso da quello che sta succedendo, Black ha una sorta di flash. Anche il corpo di Candice e il suo braccio sono stati invasi e controllati dai cristalli di Oculus, perciò deve trattarsi della stessa cosa.
    La creatura, cosciente e ululante di dolore, è costretta a voltarsi e a gettarsi di peso addosso ai suoi simili, causando in mezzo a quell'orda un certo caos. Ma il vero caos è quello che si scatena negli attimi successivi, quando l'intero corpo di quella mostruosità esplode in pezzi, facendo finire centinaia di frammenti di cristallo nei corpi delle creature circostanti, che a loro volta esplodono in una pioggia di sangue, carne e cristallo.
    Prima ancora che una di quelle creature sia arrivata anche solo alla distanza necessaria per attaccarlo, l'effetto a catena ha letteralmente spazzato via quasi tutto il distaccamento dell'esercito che gli è piombato addosso.
    E sotto quella pioggia di sangue e corpi, Black continua a ridere.

    6sZ7AfQ

    Nome ★ Black☆Star
    Energia ★ Suprema+
    Cloth ★ Black Aries
    Status Cloth ★ Indossata - Grado 8
    Status Fisico ★ Perfetto
    Status Psicologico ★ Delirio di onnipotenza
    Riassunto ★ POWAAAAAA

    ABILITA’ ★ CRISTALLO NERO
    La furia istintiva di Black Star, unita al suo cosmo, si manifesta al suo comando sotto forma solida, tramutando il suo intento omicida, la sua ira e più in generale tutte le sue emozioni più violente in un cristallo nero come la notte e incredibilmente duro. Questo cristallo, non solo è una incredibile arma di offesa e difesa grazie alla sua durezza incomparabile ad uno costrutto generato da un cosmo di pari livello, ma possiede qualità nascoste che lo rendono ancora più temibile sia in attacco che come protezione. Essendo generato da pensieri ed emozioni tanto violente, esso è anche in grado di schermare da tecniche che tentano di agire sulla mente, come illusioni e controlli mentali, ma anche violenti attacchi contro la mente di Black Star. Inoltre, un avversario troppo incauto, potrebbe scoprire che, toccando con qualsiasi parte del corpo quel materiale, si troverebbe attraversato da un violentissimo shock nervoso, che si tradurrebbe in dolore e spossatezza mentale, con conseguente disorientamento e debolezza.

    ★ TELECINESI
    La volontà di Black Star, grazie al cosmo, è capace anche di modificare il mondo attorno a lui, imponendosi sul regolare corso degli eventi. I comandi che impartisce alla materia vengono eseguiti; se ordina ad un masso di sollevarsi esso lo fa, se un avversario deve piegarsi al suo cospetto una violentissima pressione lo schiaccerà al suolo. Al suo volere, la materia può esplodere o comprimersi, spostarsi o rimanere immobilizzata, essere scagliata in cielo o premuta per terra fino a ridursi in polvere. In termini pratici, questo potere rende anche Black Star capace di levitare, deviare colpi diretti a lui o persino respingerli e utilizzare l’intero campo di battaglia come un’estensione di sé.

    ★ TELETRASPORTO
    Se normalmente un corpo ci metterebbe del tempo a raggiungere un luogo diverso da quello di partenza ma comunque nelle vicinanze, Black Star ha invece il potere di compiere, anche se con un certo dispendio di energie, il tragitto in meno di un istante, non importa quale siano gli ostacoli che lo separino dalla sua meta. Questo vero e proprio teletrasporto consiste nella scomposizione completa della materia che compone il corpo di Black e la ricomposizione praticamente nello stesso istante, soltanto in posti diversi. E’ comunque possibile che un colpo molto ampio e devastante sia in grado di arrecargli danni persino durante lo spostamento dei suoi atomi. Inoltre, per quanto utile e versatile questa sua capacità possa essere, la quantità di energia richiesta per compiere il teletrasporto lo rende troppo rischioso da eseguire più volte durante un combattimento, costringendo Black a farne un uso limitato.

    ★ TELEPATIA Con un minimo di concentrazione e cosmo, Black riesce a fare a meno della comunicazione verbale e ad accedere alla forma superiore di dialogo: quello tra menti. Nel remoto caso che il suo pensiero sia rivolto a qualcuno all'infuori di se stesso, può direttamente parlare direttamente con la mente di quest'ultimo, con uno scambio di informazioni immensamente più rapido ed efficiente del normale parlare, nonché più discreto.


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    Ebbi la netta percezione che la vita mi stesse scivolando via, che i miei stessi poteri mi si stessero rivoltando contro. Sentii il mio stesso corpo dilaniarsi da solo in esplosioni incontrollate di tumori, il mio spirito annichilirsi in seguito ad una pressione che io stesso avevo esercitato, seppi che sarei morto di lì a poco. E invece il dolore si fermò, le ferite si rimarginarono lentamente, ma non solo! Io stesso mi sentii migliorare, diventare più forte, il mio stesso Cosmo si espanse fino a raggiungere livello che mai avrei potuto concepire. Fui inondato di informazioni su tutto quello che potevo immaginare, ogni microscopico segreto del mio potere divenne chiaro e cristallino, il mio stesso corpo e l'armatura si elevarono a livelli supremi e massimi, conferendomi una forza inimmaginabile. Riaprendo gli occhi scorsi gli antichi Alchimisti, ormai spettri discernibili con difficoltà, che ci guardavano tutti; seppi che ci avevano dato fiducia, rendendoci più forti di quello che eravamo adesso, all'unico scopo di distruggere gli Dei del Caos e porre finalmente fine a tutto quello che significavano. L'avrei fatto, l'avremmo fatto, e poi? Ridacchiai lievemente tra me e me, poi avrei messo a frutto tutte le mie conoscenze, ovvio; sapevo che quei poteri erano temporanei, ma avrei fatto di tutto per raggiungere quel livello di forza da solo e renderlo permanente.

    « Oh beh, dobbiamo solo fare il culo a due divinità, che sarà mai? »

    Detto questo entrai nel varco dimensionale.
    La pressione a cui fui sottoposto fu incredibile, mi resi conto solo in quel momento quanto fosse stato utile avere il potere degli antichi a supportarci, altrimenti senza saremmo esplosi senza nemmeno l'occasione di avvicinarsi alla torre. La torre, luogo dove Urano era stato sepolto e dove, adesso, si trovavano i nostri nuovi bersagli. Se l'influenza di uno solo di loro era talmente tanto potente da essere avvertita fin sull'isola allora trovarselo davanti non sarebbe stato piacevole. Inoltre c'era la questione della tomba in sé, dopotutto entrandoci saremmo stati sottoposti alla loro stessa follia, anche quello sarebbe dovuto essere tenuto in considerazione.
    Dopo però, ora era arrivata il nuovo round di bersagli. Un esercito di creature di forme e dimensioni totalmente assurde, ma che non rappresentavano certo una minaccia. Mi limitai ad eliminare quelli che mi si avvicinavano troppo, lasciando il compito di sprecare le energie agli altri, sfruttando i vari gruppetti come pratica per i miei nuovi poteri. Alcuni esplosero in un turbinio di viscere e interiora, altre crollarono al suolo senza emettere un singolo suono, tutti quanti caddero sotto il mio potere. Non mi esaltai troppo, sapevo che non era nemmeno l'inizio delle nostre fatiche.

    « Discussioni filosofiche a parte, facciamo attenzione. Da quello che ho potuto capire in precedenza la tomba esercita la sua influenza su chiunque vi entri, non solo i due simpatici gelatai, un Black Capricorn ci è abbastanza morto lì dentro. Potrebbe essersi indebolita, vero, ma non ci metterei troppo la mano sul fuoco. Dubito che qualsiasi cosa abbiamo visto fino ad ora sia lontanamente paragonabile ai mostri che si annidano in questo posto, ma ehi, le cose folli sono o non sono la nostre specialità? »

    Detto questo mi misi in guardia, pronto a reagire contro qualsiasi cosa.

    narrato | « parlato » | « altri » | telepatia
    BpDsEqU

    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO | Perfetto
    STATUS PSICOLOGICO | Concentrato, innervosito dalla pressione cosmica
    STATUS CLOTH | Indossata
    RIASSUNTO | YEAAAAAAAAH
    Abilità
    MOCKING OF THE FAITHLESS | Il potere spirituale di Yoshiro si è esteso oltre l'umana concezione, conferendogli la capacità di ricorrere ad una delle armi più tremende che ci siano: la sua stessa anima. Estendendo l'influenza dello spirito oltre i confini del suo corpo, il Black Saint di Virgo può ottenere effetti devastanti in grado di trascendere la comune concezione di offesa. Attacchi provenienti da tale potere non provocheranno danni in maniera volgarmente brutale all'anima nemica, ma la forza spirituale andrà ad intaccare le emozioni stesse provate dall'opponente, alterandole come meglio crede il Black Saint e spezzando prima la volontà nemica di proseguire la lotta, poi annichilendone lo spirito. E' possibile instillare paura, reverenza e ogni genere di oscura e nociva emozione che, presto o tardi, finirà con l'avvantaggiare l'Alchimista della Vergine. Addirittura Yoshiro potrà precipitare l'anima nemica in una dimensione spirituale alternativa, un limbo informe che agirà in ogni modo per ghermire e distruggere lo spirito nemico.

    SHAPESHIFTER | Il controllo assoluto operato da Black Virgo non si applica esclusivamente alla dimensione puramente spirituale, ma anche e soprattutto a quella squisitamente fisica. Il cosmo di Yoshiro ha la possibilità di alterare a piacimento ogni aspetto fisico della sua persona, modificando la propria apparenza come meglio desidera; sarà possibile addirittura modificare i propri connotati anche in maniera totalmente radicale, qual'è un temporaneo cambio di genere.
    Un altra possibilità è quella di alterare i colori della propria persona, ottenendo un effetto di trasparenza che si traduce in una vera e propria invisibilità. Sarà possibile applicare tale potere anche su di terzi, a patto tuttavia che siano consenzienti.

    EXISTENTIAL ESCALATION | La vera essenza del terrore di Yoshiro, l'aspetto più terribile dell'essenza dell'Alchimista Supremo della Vergine, è la capacità di alterare la vita nella maniera più letterale del termine. Il cosmo di Yoshiro possiede la straordinaria capacità di interferire con l'essenza vitale sia di sé stesso, ma soprattutto degli altri. Il primo modo in cui tale alterazione avviene è puramente benigno, tale potere ha infatti la straordinaria capacità di generare una guarigione pressoché totale, curando ogni genere di ferita; nessun danno fisico è troppo grave, nessuna malattia è oltre possibilità di cura, tuttavia ciò non si limita esclusivamente alle ferite del corpo. L'effetto curativo può estendersi addirittura all'anima, sfruttando dunque l'immensa spiritualità di Yoshiro, e alla mente, conferendo al Black Saint la possibilità di curare ferite di ogni genere e specie, ovviamente con un consumo cosmico proporzionale. Tuttavia tale lato del suo potere non si ferma qui, sarà infatti possibile agire sulla vita in un ulteriore maniera, replicando le cellule di qualsiasi cosa sia vivente, pianta o animale; ciò gli consentirebbe, ad esempio, di moltiplicare un campo di grano finché il suo cosmo permette tale gesto. La seconda maniera in cui tale potere può essere applicato, che è quella potenzialmente più spaventosa, è l'alterazione della vita altrui in maniera puramente nociva. E' possibile infatti, tramite contatto fisico o cosmico, stimolare all'interno del corpo avversario la crescita di cellule nocive in maniera totalmente sotto il controllo di Yoshiro; ciò sfocerà nell'insorgere di terribili malattie, generando ogni genere di sintomo debilitante, sintomi totalmente a discrezione di Black Virgo. Le possibilità sono infinite, gli effetti delle malattie generati da tale potere sono soggetti all'unica limitazione della fantasia di Yoshiro: è possibile generare malattie che deteriorino il cuore nemico, causando infarti, stimolare la formazione di cancri e tumori, provocare un decadimento dell'apparato scheletrico, danneggiare il sistema nervoso e innumerevoli altri sintomi. Questa abilità funzionerà alla stregua di un veleno, necessitando più colpi per essere efficace al massimo.
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    lebbotte

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    L'azione combinata delle due spade non era stata sufficiente ad annientare Ataraxia, messa male sì ma ancora pronta a dare battaglia contro quelle che non erano niente se non fastidiose mosche che continuavano imperterrite a gravitarle attorno.

    Le gambe di Estelle cedettero, impattando contro il terreno, così come la sua difesa che si sgretolò collassando su sè stessa, inondando la stanza e i presenti. Il suo cosmo ridotto al minimo crepitava ancora leggermente, mentre sotto il peso dell'armatura il fiato si faceva via via sempre più corto. Cercò Isaac con lo sguardo, senza vederlo - segno che probabilmente la quantità massiccia di alghe urticanti doveva aver raggiunto anche l'altro occhio, accecandola del tutto; avvertì per un attimo qualcosa di caldo colarle lungo le guance ma fu rapida a fare evaporare le lacrime: non c'era nè il tempo nè lo spazio per le lagne, per la debolezza. La ragazza si concentrò, sperando di capire cosa stesse accadendo attorno a lei pur non vedendo: un secondo cosmo potente come quello di Ataraxia, qualcosa che era riuscita a fermarla e farla ragionare e poi un senso primordiale di paura e di freddo disumano, associabile ad un terzo cosmo simile a quello di Gabriel. Altri due alchimisti, Amyros e un'entità così aliena da non essere nemmeno identificabile con certezza; ma avevano fermato e fatto ragionare l'alchimista della Vergine, quello le bastava.

    Udì delle parole lontane, ma era troppo provata per capirle; la cosa certa fu che improvvisamente avvertì una presenza familiare accanto a lei, che le accarezzava piano i capelli mentre in blocco, informazioni appartenenti al passato dell'isola e alla sua storia venivano rilasciate nella sua mente. Sentì una bambina che la abbracciava, e la sua risata giocosa.

    Aserlynn...
    Tocca a te, Estelle, hai la mia energia e il mio potere ma l'ultimo sforzo spetta solo a te.
    Ne vale la pena?
    Falla valere.

    La vista ritornò, mentre ancora abbracciata da Darth Venerya sentiva una nuova forza scorrere dentro di sè, rigenerandola appieno; i segni del veleno sul corpo scomparvero, i capelli le si fecero più luminosi e come mossi da una leggera corrente marina, mentre le punte parevano sgretolarsi e riapparire come la spuma del mare. Anche la sua armatura mutò in aspetto, divenendo più leggera ma paradossalmente più resistente e coprente in modo totale. (x)

    Si alzò in piedi lentamente, ringraziando l'alchimista con uno sguardo appena visibile da dietro la celata dell'elmo che ricopriva del tutto il suo viso, poi si voltò verso Isaac: forse per lui ne valeva la pena eccome.

    Sono contenta che tu sia tornato...stavolta fammici abituare a te con la Black Aquarius addosso però. - sussurrò piano prendendolo per mano prima di varcare il portale verso l'ultima sfida.

    Superato il trauma della gugantesca pressione cosmica a cui era sottoposta e quasi per nulla mitigata dalla sua energia o armatura, Estelle osservò il luogo dove si trovavano e, immancabili, i primi guai. Nemici alieni, aberrazioni non meglio specificate che li stavano assalendo in un'orda.

    Non sono loro l'obbiettivo, non perdiamoci troppo tempo.

    Tese il braccio in avanti, scatenando una miriade di getti d'acqua che trafissero buona parte dei primi nemici e che bagnando i rimanenti, si congelarono istantaneamente grazie all' offensiva di Isaac.

    Due cavalieri neri ascesi a divinità e dalla nostra uno disposto a tutto per arrivare oltre la conoscenza umana. E in tutta onestà non mi guarderei solo dai primi due. -comunicò telepaticamente solo ad Isaac, Rei e Yoshiro, volgendo l'elmo alla volta del drago e della torre.

    Non siamo più pedine.
     
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    Protogenos of Death

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    2hPp9lF



    L
    a Torre Nera, nella sua immensità, non sembra avere entrate.
    Sulla sua superficie sono inscritte numerosissime rune gigantesche e lo spazio attorno ad essa sembra stridere e contorcersi, come se qualcuno o qualcosa stesse cercando di forarlo e oltrepassarne i vincoli.

    Dopo poco la costruzione inizia a risuonare nella vostra testa, un suono armonioso e cacofonico allo stesso tempo, come se due forze stessero cercando di operare allo stesso momento.

    Lo spazio inizia ad inghiottirvi, vi sentite trascinati da una pressione invincibile verso il buio assoluto...

    eqoBy1Q




    Post di transizione, vi apro i nuovi a breve :zizi:
     
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