Eccesso di Missive

Up Cloth per Ellkade e Saiitama

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    Nasir Samsu | Vampiro {VIII} | Energia Nera

    ECCESSO DI MISSIVE
    post 1

    Nasir era visibilmente provato da quelle continue sessioni di caccia, da quel suo mettersi alla prova ogni volta e capire fin dove poteva spingersi. Per carità, inseguire uomini, violentare donne e soddisfare quattro o cinque delle sue neonate vampire non è che fosse cosa che lo disgustasse ma quando doveva ammazzare il tempo gli rimaneva l'unico passatempo degno di nota. Bheram lo accompagnava sempre in queste sue escursioni notturne e cercava suo malgrado di contenerlo in qualche modo e si ritrovava a gemere e godere sotto di lui.

    «Ti sei calmato ora?»

    Esordì muovendosi rapidamente e cercando di tenere fermo per qualche istante Nasir. Sentiva il fiato corto del principino e lo sguardo che da assassino e lussurioso tornava ad essere quello normale che lei conosceva. Il tutto spesso si concludeva con lui che girava il capo dall'altra parte e con Bheram che gli restava accanto.

    «Sai che non è semplice vero?» disse lui quando si fu calmato.
    «Lo so Nasir ma sono convinta che Naima non potesse fare altrimenti».

    Lui si alzò in piedi e lentamente si vestì, senza aggiungere altro. Ne era certo, voleva credere che quella fosse l'unica soluzione possibile anche se in quella scelta, in fin dei conti vedeva un po' di egoismo, quell'ancora che ora non poteva morire. Forse un giorno avrebbe superato quella fame, quell'eccitazione, quel desiderio di sangue che provava di continuo. Un giorno avrebbe tenuto a bada quell'essenza che pulsava dentro di se, pronta ad uscir fuori. Rivestendosi si mise comodamente a sedere sul suo trono nella stanza delle udienze a Kaer Mhoren.

    «Stanno arrivando, questo è un bene per loro»

    Bheram lo guardò sorridendo e aspettando che i due spectre si presentassero al suo cospetto. Bat era fresco di investitura, da poco spectre ma dotato comunque di un potere interessante, in genere stava su Mercurio, mentre Brigitte, era appena diventata guardiana di Venere ed erano ciò di cui aveva bisogno per quella missione.





    narrato | « parlato » | « bheram » | telepatia
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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO |
    STATUS PSICOLOGICO |
    STATUS SURPLICE | intatta

    Bene, entrambi siete stati invitati a presentarvi da Nasir. Decidete voi come avete ricevuto il messaggio, non ci sono problemi. Per Saiitama, ovviamente ho considerato che tu vivessi comunque su Mercurio, poi se la cosa non è corretta non ci sono problemi :P

    Abilità
    DIMENSIONI | Nasir, una volta risvegliatosi come Vampiro si rese conto di possedere poteri che faticava a comprendere - almeno in principio, riusciva a manipolare il continium spazio-temporale permettendogli di accedere a quella che dai più veniva chiamata la "terza" dimensione, ovvero un luogo dove le normali leggi fisiche non hanno più alcun senso, dove nemmeno il tempo e la luce esistono come tutti noi le conosciamo. Questo potere per lui rimane un tabù, non lo comprende appieno motivazione per cui la sua gestione su tale potere rimane alquanto limitata. Quando usa questa capacità in genere si limita semplicemente ad aprire o chiudere varchi dimensionali di vario genere capaci di fagocitare qualsiasi cosa e spedirle appunto in questo luogo senza ritorno. Trova alquanto divertente constatare che può assorbire persone, edifici o anche attacchi mandandoli a ramingo in questa dimensione che non conosce. Forse un giorno sarà in grado di comprenderne meglio i segreti ma al momento si accontenta di questo.

    ASSORBIMENTO VITALE | La prima cosa che notò Nasir quando realizzò cosa voleva dire essere un Vampiro fu come il suo cosmo era mutato in maniera incredibile, non era cresciuto il suo potere distruttivo ma sicuramente risultava molto più insidioso. Nel pratico tutti i suoi colpi di natura prettamente cosmica ora sono in grado di prosciugare l'energia vitale di qualsiasi essere vivente. Nel dettaglio mano a mano che si procede nello scontro le forze e le energie di chi subisce tali attacchi sono sempre meno portandolo nei casi estremi alla morte. Ogni sua offensiva è un continuo assorbire energia e forza dall'avversario, non potendo, fatta eccezione per una singola tecnica, usarla per ripristinare la propria.

    SIGNORE DEI VAMPIRI | Questi sono senza ombra di dubbio i poteri che più di tutti Nasir ha apprezzato quando è diventato Vampiro. Queste capacità uniche nel suo genere gli permettono di richiamare a se le creature della notte ( lupi, pipistrelli, topi ) da poter usare a suo piacimento per attaccare o difendersi ( tramite apposite tecniche mono-turno come se fossero dei costrutti ), creare nebbia o oscurità dove nascondersi o trasformare se stesso in nebbia o stormo di pipistrelli per compiere movimenti rapidi ( non è possibile usarli per evitare un colpo ). Oltre a ciò, ovviamente come ogni Vampiro che si rispetta ha la sua armata di Vampiri e può trasmettere il suo dono ad altri esseri umano, allargando in tal modo la sua personale armata della notte.

    INFLUENZA MENTALE | Nasir direbbe semplicemente che è troppo figo ma la verità è un altra: essere un Vampiro gli ha permesso di accedere ad alcune capacità davvero particolari. Ora il nostro amato(?) principe è in grado di influenzare chi gli sta attorno costringendolo a compiere azioni che normalmente non compierebbe. È ovvio e palese che se usa tale potere verso normali esseri umani è in grado di plagiarli completamente mentre se si tratta di un cavaliere la cosa è un po' differente. Può costringerli a compiere determinate azioni, non auto-lesive, che lo avvantaggiano, un tentennamento, un attimo di indecisione o paura, il non voler attaccare Nasir. Ovviamente l'efficacia di una tale influenza dipende sia dal potere cosmico che la vittima dispone che dalle sue capacità mentali. Al momento non è possibile costringerlo a fare cose che vanno contro la propria morale ma un giorno chi lo può sapere?
    Tecniche

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    ❍ Eccesso di Missive ❍
    « Parato » ° Pensato ° Narrato


    Come al solito Aeglos si trovava a svolgere la solita mansione di disinfestazione, ignaro che quel giorno la monotonia sarebbe stata spezzata da un’imprevista convocazione, che in tutta onestà non si aspettava, anche se ci aveva sempre sperato: il desiderio di poter ottenere incarichi ben più gratificanti non lo aveva mai abbandonato.
    In una Londra fagocitata da una foschia tossica, lo specter di Bat era intento nella solita opera di epurazione contro quel morbo che proliferava senza arrestare la sua crescita.
    Seppur fosse stanco di eseguire il solito compitino, e di dover essere spedito da un posto all’altro al pari di un pacco postale, non si era mai minimamente azzardato di contestare gli ordini del suo gerarca, mostrando una dedizione assoluta e un’obbedienza cieca che ne facevano un elemento di indiscussa affidabilità. Forse proprio per tale motivo quella convocazione era finalmente arrivata: come premio per essersi dimostrato un sottoposto modello.
    Per quanto poteva sembrare a volte bizzarro nei suoi comportamenti – tra smanie di egocentrismo e atteggiamenti pomposi e teatrali -, una delle sue più grandi doti era quella di essere un tipo paziente che sapeva stare al posto suo senza lasciare che il volgare istinto vincesse sulla più nobile e sublime ragione; aveva la certezza che i meriti sul campo fossero il miglior sponsor, di conseguenza – per quanto avvilito da un compito che reputava degradante -, avrebbe continuato imperterrito a sterminare corrotti fino a quando non fosse stato evidente che per un incarico così banale il suo talento era decisamente sprecato.
    Come detto, Aeglos era impegnato nel carbonizzare e far detonare quelle masse informi – il suo accanimento con tanta ferocia si dimostrava quasi compulsivo -, quando, all’improvviso, un pipistrello fece la sua comparsa in quello scenario pirotecnico tra fiammate e detonazioni, facendo arrestare l’insensata furia del sottoposto; la sua attenzione venne quasi catturata all’istante, nella gioia di poter levare le tende ed essere richiesto altrove.

    « Finalmente! »


    Asserì, lasciandosi sfuggire un’esclamazione di sfogo; sapeva che se era stato convocato ciò significava che i suoi servigi erano richiesti per altro, o almeno, che qualcosa bolliva in pentola reputando necessario mettere al corrente anche lui.
    Insomma, a prescindere cosa riguardasse il motivo per cui Aeglos era stato chiamato, tale evento veniva interpretato dal neonato specter come una benedizione - ne aveva fin sopra i capelli di carbonizzare corrotti.
    Così, senza perdere altro tempo si diresse verso il Canvas, e più precisamente nel dominio del suo comandante, dove attualmente dimorava anche lui: Il Cielo di Mercurio.

    ----------------
    Cielo di Mercurio: Kaer Mhoren


    Il luogo in cui Nasir esercitava la sua autorità sovrana era un posto abbastanza suggestivo, in cui Aeglos aveva accettato di buon grado di soggiornare, interpretando la sua generosa offerta come un gesto di stima nei suoi confronti.
    Inoltre, il fatto che potesse stare a stretto contatto con lui e con la sua fida spalla – Bheram -, nonché genitrice dello stesso specter, poteva essere una grande occasione per imparare molto e migliorarsi.
    Nel ricomparire nella stanza delle udienze, dopo essersi teletrasportato e aver abbandonato la decadente Londra – essendo un sottoposto poteva avere libero accesso al suo mondo-, il fedele servitore esordì con un inchino reverenziale prima di dare suono alla voce.

    « Come posso esservi utile nobile Nasir? »


    Esordì, per poi attendere in religioso silenzio, curioso di capire perché fosse stato richiamato.
    Cosa aveva in serbo per lui il vampiro?



    zDZV9R2


    aeglos ~ surplice di Bat {IV} ~ en. rossa

    mente ~ Curioso di sapere il motivo della convocazione
    fisico ~ Illeso
    cloth ~ Intatta e indossata

    abilità ~
    [agilità straordinaria]
    Come ogni assassino che si rispetti, Aeglos è stato donato di un agilità sovrumana che lo rende capace di movenze fuori dall'ordinario.
    Silente e celere in ogni suo movimento, lo spectre di Bat può raggiungere la sua velocità limite molto più rapidamente di altri avversari pari energia che non siano dotati dello stesso talento. Di conseguenza, sarà possibile per lo spectre schivare o agire in maniera più repentina dimostrandosi una vera spina nel fianco: in questo modo i suoi movimenti risulteranno più difficili da seguire persino dai pari energia, a meno che non si disponga della stessa abilità o dei Sensi Acuti.
    Grazie a ciò si sarà capaci di creare immagini residue, simili ad ologrammi, che potranno essere usate come supporto per confondere il nemico. Questi ologrammi però potranno nascere solo a seguito di un movimento alla massima velocità (con tutte le conseguenze che ne deriveranno) duplicando esattamente ogni azione dello spectre (non si tratterà quindi né d'illusioni, né di salvataggi automatici come un Teleport, ma solo di normali diversivi).

    [pipistrelli]
    Prerogativa di Aeglos è quella di creare e controllare speciali Pipistrelli Cosmici dalle fattezze non diverse da quelli reali.
    Questi animali accompagnano ogni momento di vita dello spectre, dimostrando di essere per lui dei compagni fedeli e affidabili in ogni utilizzo.
    Questo profondo legame gli consente di richiamare un numero variabile di questi animali - da un singolo di essi fino a veri e propri stormi - che si ergeranno in sua difesa o in caso contrario, venire utilizzati per offendere o per condividere ciò che essi vedono o sentono così da essere in ogni momento prontamente informato.
    Da sentinelle ad esploratori, fino a vere e proprie armi da utilizzare in battaglia tramite i loro canini pronunciati o mediante l'emissione di ultrasuoni in grado di attaccare direttamente il sistema nervoso del nemico.

    note ~




    Edited by Saïtama - 18/10/2016, 22:41
     
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    Certo che avrebbe potuto essere più chiaro, eh. Con tutto il casino che ha fatto per mandarti 'sto foglietto striminzito…

    Sbuffò Espwa sventolando il rotolino di pergamena che il guardiano di Mercurio aveva fatto recapitare a sua madre. Aveva finito poco prima di cacciare via gli ultimi pipistrelli che si erano imboscati tra gli scaffali dell'archivio. Quegli affari le risultavano dannatamente inquietanti. Non per il loro aspetto, anzi, se fosse stato per quello li avrebbe trovati anche piuttosto graziosi. Il problema era l'effetto che avevano sull'acqua: aveva smesso di ribollire e bisbigliare minacciosamente solo quando l'ultimo di loro era stato rispedito dall'altra parte del portale per il Cielo di Mercurio. Si buttò sul triclinio, poi schioccò le dita per accendersi il meritato sigaro. Svolse il rotolo e ripercorse con gli occhi le poche righe del messaggio vergato in rosso scuro.

    Dici che è inchiostro o sangue su pelle umana?

    Non sono sicura di volerlo sapere, tesoro…

    Rispose seccamente Brigitte mentre tracannava d'un fiato il bicchiere di clairin. Aveva preparato la Surplice come richiesto ed attendeva l'ora dell'appuntamento assieme alla figlia al primo piano del palazzo della Troisième.

    Alzò dal tavolo la bottiglia di rhum per versarsene ancora, ma si bloccò all'istante quando tutto attorno a lei cominciò a tremare. Le due Loa non fecero nemmeno in tempo a chiedersi cosa fosse successo. Uno scoppio assordante fu seguito immediatamente da un coro di urla tanto acute da far vibrare le finestre del salone. Espwa si precipitò alla balconata della cupola imprecando a raffica senza che si potesse udire una parola di quello che diceva. Brigitte la seguì.

    Oh ma che… PORCA PUTTANA.

    Sotto i loro piedi c'erano grossi blocchi e schegge di vetro che erano volati fin là sopra dalla copertura dell'orologio, oltre sei metri più in basso. Davanti a loro, invece una grossa colonna d'acqua strillante si era innalzata tanto da superare l'occhio della cupola.

    La Spectre si fiondò al piano terra più veloce del suono dopo aver richiamato l'armatura. Capì cos'era successo quando giunse davanti alla vasca. Un suo cenno bastò a far calmare il geyser di acqua e di anime, mentre la ringhiera della balconata si divideva in cinque lunghe strisce di metallo che andarono ad afferrare e a tirare fuori dalla piscina una figura femminile apparentemente umana reggendola per polsi, caviglie e gola. Brigitte sospirò e si tolse l'elmo. Si erano prese un bello spavento.

    Di preciso, quale parte di “niente necromanzia” non è chiara?

    Puntò l'estremità del bastone sotto il mento della giovane. Una delle strisce di metallo abbassò la mandibola della ragazza, scoprendo così i lunghi canini affilati sull'arcata superiore dei suoi denti. Un vampiro.

    Posò la creatura tossicchiante e fradicia sul vetro dell'orologio che si stava ricomponendo, poi la liberò. La vampira barcollò, priva di forze, e si accasciò a terra tremante. Brigitte le si avvicinò intanto che lei finiva di sputare tutto quello che aveva ingerito suo malgrado. Avrebbe dovuto ricalibrare le difese del palazzo, altrimenti quell'orologio avrebbe rischiato di esplodere un giorno sì e l'altro pure… anche se poteva dirsi ben soddisfatta del collaudo.

    Le porte che conducevano al braccio nord-sud dell'edificio si richiusero, dopodiché alcuni cassettoni della volta scorsero di lato in modo da sigillare anche l'occhio sul soffitto, rendendo i bagliori dell'acqua l'unica fonte di luce disponibile. La sagoma scura di uno dei servitori del Cielo sgattaiolò nel salone in maniera discreta dalla porta ovest per porgere una coppa con del liquido violetto alla sventurata ospite. Brigitte la vide esitante.

    Forza. Non ti posso rimandare indietro in questo stato, quindi butta giù.

    La esortò. Immaginò che il suo Signore non fosse consapevole del rischio a cui l'aveva sottoposta mandandola lì, né di quanto i Loa consideravano offensivo che un essere del genere mettesse piede in casa loro. Sarebbe valso come avviso per la prossima volta.

    La vampira si decise a darle retta e bevve l'intruglio che lei le aveva rifilato controvoglia. I tremori scomparvero dopo qualche istante, e poco più tardi era già in condizione di rimettersi in piedi da sola. Anche i lividi e i tagli provocati dai frammenti di vetro non erano più visibili. Certo, restavano le tracce sugli abiti, ma almeno era tutta intera.

    … sono qui per condurvi a Kaer Mhoren.

    Immaginavo.

    Arriverete direttamente da Lui, vi sta aspettando.

    La Spectre annuì.

    Espwa, fammi il favore, rimetti a posto questo disastro.

    La giovane Loa si sporse dalla balconata ed alzò il pollice accendendo una piccola fiammella.

    'kay, ma'. Torna presto.

    Brigitte la salutò con la mano e le buttò un bacio prima di seguire la vampira oltre il portale.

    Era buio a Kaer Mohren, come prevedibile. Lei non era più abituata all'oscurità, assuefatta com'era alla luce dorata del suo Cielo. Il corridoio era illuminato da un paio di bracieri che gettavano un bagliore tenue e rossastro sulla parete intonacata. La sua guida si era già dileguata nelle tenebre, lasciandola sola davanti ad un portone in legno ancora chiuso. Scrollò le spalle ed entrò nel salone con una spinta decisa alle due ante. Si tolse l'elmo, poi accennò un inchino.

    Brigitte Lacroix de Lwa Guedé, mon seigneur. À votre service.

    Sorrise e si morse istintivamente il labbro inferiore. Tutto sommato il Signore dei Vampiri era un bel vedere. Sembrava molto giovane, ma non doveva lasciarsi ingannare: poteva essere assai più vecchio di qualsiasi stima plausibile, anche di diversi secoli. Sostenne lo sguardo di quegli occhi ferini, magnetici, quasi incapace di staccarsene con convinzione. La tensione le provocò un brivido piacevole che avrebbe quasi desiderato di provare più a lungo. Al suo fianco, in piedi, stava una donna dai lineamenti dolci e morbidi capelli rossi; era una creatura diversa, non un vampiro, ma Brigitte non riusciva ad identificare esattamente di cosa potesse trattarsi. Sarebbe piaciuta molto a Samedi, pensò. Lei stessa in altri tempi aveva indossato volti simili al suo.

    Tardò ad accorgersi che nella stanza era presente un altro Spectre, forse a causa della forza e del carisma che il guardiano di Mercurio emanava. Lei conosceva l'altro guerriero. Si erano già visti tempo prima in Francia, a Lione, prima che lei diventasse guardiana, e la loro conoscenza non era cominciata sotto i migliori auspici… al contrario di come era proseguita. Il sorriso della Loa si allargò ancora.

    Oh, Nasir, non mi avevate detto che sarebbe stato un ménage à trois! O à quatre, se la signorina volesse unirsi…

    Rise, poi si avvicinò allo Spectre di Bat assestandogli una pacca sulle natiche ben poco discreta.

    Aeglos, chéri. La tua lingua è ancora attaccata?

    Sogghignò allusiva, sottolineando quanto aveva detto appoggiando indice e medio ai lati della bocca e leccando tra le dita.

    DIVISORE

    VEVE
    NOME ♦ Brigitte Lacroix
    ENERGIARossa
    SURPLICE ♦ Loa Guedé {IV}
    STATUS SURPLICE ♦ Intatta, indossata
    STATUS FISICO ♦ Una meraviglia!
    STATUS PSICOLOGICO:asd:

    ABILITÀ ♦ ///
    TECNICHE ♦ ///
    narrato ♦ parlato BrigittepensatoParlato Espwaparlato altri
     
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    Nasir Samsu | Vampiro {VIII} | Energia Nera

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    Nasir rimase fermo ad osservare i due che erano arrivati, il primo lo conosceva bene, mentre l'altra era la prima volta che la vedeva ma ciò in verità non aveva alcuna importanza, la sua rete di informatori avevano riferito al Vampiro tutte le informazioni necessarie ed erano senza ombra di dubbio la miglior squadra per quello che aveva in mente. Bheram scoppio a ridere quando sentì quello che Brigitte aveva appena detto.

    «Tesoro, noi su Mercurio non ci limitiamo a questo. Sangue e Alcool devono scorrere sempre in egual misura».

    Non era ben chiaro se quello di Bheram fosse un avvertimento o un invito ma fatto sta che Nasir non aveva ancora aperto bocca e quando lo fece tutti, volenti o nolenti dovettero concentrarsi su quello che lui stava per dire e fare, perché ogni sua parola era come un dolce sinfonia che rapiva e ti trasportava in un mondo di dimenticanza e piacere, questo era uno degli effetti dell'esser diventato un Vampiro.

    «Ringrazio entrambi per esser stati cosi celeri, nel venire da me. Alcuni miei collaboratori non sanno bene ancora come relazionarsi, spero non vi abbiano dato più grattacapi del dovuto. Negli ultimi tempi ho avuto modo di incontrare alcuni custodi di Gea, protettori della terra, delle bestie e della natura e mi è venuta in mente una cosuccia».

    Fece un cenno con la mano, invitando alcuni vampiri a palesarsi per portare da bere ai suoi ospiti, invitando i due a seguirlo, voleva parlare con loro all'aria aperta, sul terrazzo che dava al cortile.

    «Negli inferi avevamo un albero, il Mokurenji ed era l'unica forma di vita in una terra dove non esisteva la vita. Quell'albero in passato permise ad Asmita di creare il Rosario. I suoi frutti hanno un potere troppo grande per permettere che finiscano nelle mani sbagliate».

    Si fermò e osservò i due con attenzione. «Non è una missione semplice, posso fornirvi un passaggio ed un esercito e tutto quello che posso mettere a disposizione ma è comunque una missione suicida. Distruggete l'albero, portatemi un frutto e farò in modo che quelle stagnole che chiamate surplice diventino più forti di quanto possiate nemmeno immaginare».



    narrato | « parlato » | « bheram » | telepatia
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    Altro giro di "parole", dove Nasir vi spiega di che cosa ha bisogno e vi promette una ricompensa. Mantiene sempre la parola il buon Nasir. Descrivete il resto come meglio credete, dalla vista, all'alcool che ho fatto portare secondo il vostro desiderio senza problemi :P

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    DIMENSIONI | Nasir, una volta risvegliatosi come Vampiro si rese conto di possedere poteri che faticava a comprendere - almeno in principio, riusciva a manipolare il continium spazio-temporale permettendogli di accedere a quella che dai più veniva chiamata la "terza" dimensione, ovvero un luogo dove le normali leggi fisiche non hanno più alcun senso, dove nemmeno il tempo e la luce esistono come tutti noi le conosciamo. Questo potere per lui rimane un tabù, non lo comprende appieno motivazione per cui la sua gestione su tale potere rimane alquanto limitata. Quando usa questa capacità in genere si limita semplicemente ad aprire o chiudere varchi dimensionali di vario genere capaci di fagocitare qualsiasi cosa e spedirle appunto in questo luogo senza ritorno. Trova alquanto divertente constatare che può assorbire persone, edifici o anche attacchi mandandoli a ramingo in questa dimensione che non conosce. Forse un giorno sarà in grado di comprenderne meglio i segreti ma al momento si accontenta di questo.

    ASSORBIMENTO VITALE | La prima cosa che notò Nasir quando realizzò cosa voleva dire essere un Vampiro fu come il suo cosmo era mutato in maniera incredibile, non era cresciuto il suo potere distruttivo ma sicuramente risultava molto più insidioso. Nel pratico tutti i suoi colpi di natura prettamente cosmica ora sono in grado di prosciugare l'energia vitale di qualsiasi essere vivente. Nel dettaglio mano a mano che si procede nello scontro le forze e le energie di chi subisce tali attacchi sono sempre meno portandolo nei casi estremi alla morte. Ogni sua offensiva è un continuo assorbire energia e forza dall'avversario, non potendo, fatta eccezione per una singola tecnica, usarla per ripristinare la propria.

    SIGNORE DEI VAMPIRI | Questi sono senza ombra di dubbio i poteri che più di tutti Nasir ha apprezzato quando è diventato Vampiro. Queste capacità uniche nel suo genere gli permettono di richiamare a se le creature della notte ( lupi, pipistrelli, topi ) da poter usare a suo piacimento per attaccare o difendersi ( tramite apposite tecniche mono-turno come se fossero dei costrutti ), creare nebbia o oscurità dove nascondersi o trasformare se stesso in nebbia o stormo di pipistrelli per compiere movimenti rapidi ( non è possibile usarli per evitare un colpo ). Oltre a ciò, ovviamente come ogni Vampiro che si rispetta ha la sua armata di Vampiri e può trasmettere il suo dono ad altri esseri umano, allargando in tal modo la sua personale armata della notte.

    INFLUENZA MENTALE | Nasir direbbe semplicemente che è troppo figo ma la verità è un altra: essere un Vampiro gli ha permesso di accedere ad alcune capacità davvero particolari. Ora il nostro amato(?) principe è in grado di influenzare chi gli sta attorno costringendolo a compiere azioni che normalmente non compierebbe. È ovvio e palese che se usa tale potere verso normali esseri umani è in grado di plagiarli completamente mentre se si tratta di un cavaliere la cosa è un po' differente. Può costringerli a compiere determinate azioni, non auto-lesive, che lo avvantaggiano, un tentennamento, un attimo di indecisione o paura, il non voler attaccare Nasir. Ovviamente l'efficacia di una tale influenza dipende sia dal potere cosmico che la vittima dispone che dalle sue capacità mentali. Al momento non è possibile costringerlo a fare cose che vanno contro la propria morale ma un giorno chi lo può sapere?
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    Ogni volta che ritornava in quel palazzo, e più precisamente ritrovandosi dinnanzi al padrone di casa, provava la stesa, medesima e schiacciante sensazione.
    Non sapeva come descriverla – dato che più precisamente non si trattava di una singola, ma più contrastanti -, ma se avesse dovuto usare una parola, senza dubbio sarebbe stata “opprimente”.
    Era strano riuscirlo a spiegare, ma essere al cospetto di quell’individuo tanto imperscrutabile – seppur ormai vivesse a stretto contatto con lui – gli provocava sempre un forte disagio.
    Disagio che però, paradossalmente – come spiegato -, si mischiava a un contrastante senso di piacere e benessere ogni volta che udiva il suono della sua voce.
    Era simile a una dolce melodia che lo trasportava cullandolo, trovando necessario, anzi, vitale, dover pendere dalle labbra del suo gerarca; come se fosse al cospetto dell'eternità intera e sentisse quest'ultima concentrarsi su di lui con un'irresistibile predilezione nei suoi confronti.
    Questo più o meno era quello che Aeglos provava.
    Aveva come l’impressione di essere compreso fino al punto in cui voleva essere compreso, come se ascoltare quella voce fosse la soluzione a tutti i suoi problemi.
    Se bisognava dare una sorta di spiegazione, sicuramente questa era la più vicina a rendere meglio l’idea del perché la voce di Nasir avesse un così forte ascendente su di lui: una sorta di risonanza per la sua stessa essenza a cui non si poteva sottrarre.

    Tale era il condizionamento che un vampiro riusciva a infondere nel plasmare le menti più deboli ?
    Tale era il potere di questi demoni della notte baciati dall’eternità?
    Ovviamente la sua limitata mente poteva spingersi a teorizzare fino a un certo punto, dato che a differenza di Nasir, lui era privo di quella conoscenza assoluta di poter trascendere il normale corso del tempo e degli eventi.
    Era strano, curioso, da un certo punto di vista affascinante, provare una simile sensazione sentendosi come una gaza incapace di frenare la sua attrazione per il luccichio di un oggetto luminoso.
    Ecco!
    Ogni volta che Nasir ridestava la sua voce, era proprio quella la sensazione: l’incapacità di riuscire a reprimere quel forte impulso attrattivo.
    E Bheram invece?
    Quali erano esattamente le sensazioni che lei provava stando a fianco a Nasir?

    Fiera ed elegante, rimaneva imperturbabile di fianco al vampiro – quasi a sembrare più la sua compagna che una semplice sottoposta -, palesando un sorriso superbo e sprezzante nel sapere di avere una posizione di privilegio.
    Da quando si era trasferito sul Cielo di Mercurio aveva avuto modo di condividere il quotidiano insieme a loro, non riuscendo a capire cosa esattamente ci fosse tra quei due.
    Si trattava di semplice charme, o vi era un reale legame indissolubile che andava oltre il semplice condizionamento mentale?
    I quesiti che giornalmente si poneva erano molti – non poteva farci niente, faceva parte del suo modo di essere -, ma adesso vi era solo una domanda che gli balenava in testa: perché era stato convocato?
    La morbosa curiosità di scoprirlo era tanto forte quanto quello stesso ascendente che Nasir aveva su di lui; sperava in cuor suo che il nuovo incarico affidatogli, se di ciò si trattava – lui ci sperava fortemente -, fosse quel salto di qualità che aspettava e che sapeva di meritarsi.
    Silente, attendeva che il suo comandante desse inizio alla riunione, non prima però che un’altra figura facesse la sua comparsa unendosi allo sparuto gruppo.
    Colpo di scena, un altro specter era stato convocato.

    ° ?????!!!!!!! °


    Nel momento in cui la vide palesarsi non poté fare a meno di sgranare gli occhi manifestando un certo stupore.
    Proprio lei: la moralizzatrice, spacca maroni per antonomasia.

    Brigitte Lacroix de Lwa Guedé, mon seigneur. À votre service.

    « Tu? »

    Perché diavolo aveva convocato Brigitte?
    Tra tutte le dannate 107 stelle demoniache, proprio colei che gli aveva messo i bastoni tra le ruote a Lione?
    Oltretutto non erano passati neanche dieci secondi che si era già inimicata Bheram, e per esperienza, avendola vista in azione, era meglio non provocarla se si ci teneva ad avere la testa ancora attaccata al collo.

    Oh, Nasir, non mi avevate detto che sarebbe stato un ménage à trois! O à quatre, se la signorina volesse unirsi…

    «Tesoro, noi su Mercurio non ci limitiamo a questo. Sangue e Alcool devono scorrere sempre in egual misura».


    Doveva imparare cosa significasse stare al proprio posto, e soprattutto, che non in tutti i luoghi, e soprattutto, non con tutti era consigliabile manifestare la propria natura o indole senza pensare alle possibili conseguenze.
    Il Canvas non era certo posto ideale per mettersi a giocare alla libertina; il suo rispetto per la vita era decisamente stomachevole, chiedendosi perché mai Hades avesse voluto rimpinguare le sue schiere con una figlia dei fiori.
    Uno specter con l’indole più di un saint - questa cosa che si dimostrasse tanto sensibile alla vita la trovava ridicola, se non addirittura grottesca.
    Cosa significava anche la sua presenza?
    Perché ulteriori rinforzi?

    ° Cosa diavolo c'entra lei con tutto questo? °


    Non che gli dispiacesse incontrarla nuovamente, anzi, da un certo punto di vista non avrebbe disdegnato l'idea di appartarsi nuovamente con lei: nella sua mente era ancora vivo il ricordo di quando dopo essersele date di santa ragione, il loro scontro aveva preso una piega più intima e piacevolmente inaspettata.
    Un peperino niente male, ma che apprezzava solo esteticamente e per il suo essere disinibita; per quanto riguardava invece le loro filosofie di come svolgere un lavoro, avevano due ottiche totalmente diverse di agire.
    Diametralmente opposte.
    Proprio per questo motivo non era molto entusiasta che anche lei si trovasse li, dato che sapeva quanto poteva essere una spina nel fianco.
    Un tipo sicuramente unico nel suo genere, talmente sui generis nei modi di comportarsi da essere delizia e tormento al tempo stesso.

    Aeglos, chéri. La tua lingua è ancora attaccata?

    « Brigitte!!!! lieto di rivederti, anche se speravo di incontrarti nuovamente in ben altri contesti! »


    Affermò dopo che la mano della provocante mulatta si era appoggiata con non poca discrezione sulle sue natiche.

    « Tranquilla, la mia lingua è un osso duro, e tu dovresti saperlo molto bene! »


    Senza scomporsi ma anzi, mostrandosi quasi divertito, non perse tempo nel risponderle a tono mentre quest’ultima, non soddisfatta della semplice battuta, si impegnava in arti gestuali ancora più esplicite.
    Nel momento però in cui il custode di Mercurio aprì bocca, come la goccia di miele per le mosche, l’attenzione di tutti i presenti si riversò sul vampiro, mettendo da parte ogni protagonismo; come detto, la sua capacità di ammaliamento era fuori dall’ordinario, e bastò l’ascolto di una prima sillaba per far si che Aeglos ascoltasse in religioso silenzio nell’interrompere il suo piccante scambio di battute con Brigitte.
    Per quanto la voce della specter fosse calda ed eccitante nel trovarla suadente, quella di Nasir lo era molto di più, catturando senza troppa difficoltà l’attenzione del suo sottoposto.
    Una cosa che sicuramente non si poteva criticare a quest’ultimo era la sua classe nel mostrarsi un padrone di casa molto ospitale, e difatti, ordinò a dei vampiri di porgere ai presenti da bere per poi, solo dopo essere stati serviti come le buone norme consigliavano, fare cenno di seguirlo e continuare la conversazione sul terrazzo che dava al cortile.

    ----------------
    [....]


    Una volta all’esterno nell’osservare la vastità del suo dominio, senza troppi giri di parole e arrivando dopo una breve prefazione al dunque, venne svelato il motivo per cui erano stati convocati così repentinamente: a quanto sembrava qualcosa di veramente grosso bolliva in pentola.
    Che Nasir fosse un tipo ambizioso e che bramasse sempre maggior potere, questo era noto ad Aeglos, ma questa volta ciò su cui voleva mettere le mani era qualcosa fuori dalla portata di molti, tanto da definirla una missione suicida - a questo punto comprendeva anche il fatto perché fosse necessario un supporto dato che il livello della difficoltà era proibitivo, se non addirittura non fattibile.
    Sicuramente gli obiettivi che bisognava raggiungere erano estremamente ardui, ma cavolo, nel momento stesso in cui sentì non tanto della possibilità di ottenere una ricompensa, quanto il fatto che gli sarebbe stata data la possibilità di guidare un intero esercito, beh, il suo ego crebbe a dismisura ignorando i contro per cui sarebbe stato più sensato mettere le mani avanti e rifiutare l’incarico, o almeno palesare le proprie riserve.
    Questa era l’occasione che aspettava da tanto tempo per dar lustro al suo nome ed essere conosciuto in tutto il Canvas e non solo.

    « Lottare, sfidare e superare ogni limite! Questi sono l'elsa, il filo e la punta dell'unica spada di colui che fronteggia la morte!
    Sarà fatto!
    »


    Asserì, mentre un ghigno si dipinse sul suo volto, un’espressione mista tra eccitazione ed esaltazione.
    E Brigitte invece, come avrebbe reagito?
    Sicuramente per come aveva imparato a conoscerla, e per il suo modo a volte troppo lineare di ragionare – non che fosse sempliciotta, ma solo mortalmente bacchettona e guastafeste -, si aspettava non poche perplessità, ma in fondo a lui non interessava.
    Aveva già preso la sua decisione a prescindere se quella gnocca avesse accettato o meno.

    xzeobqjnbskochxt

    « Brindo ai nostri futuri successi! »


    E senza perdersi in altre parole o elucubrazioni, appoggiò il calice alle sue labbra per bere tutto d'un fiato il pregiato nettare che gli era stato offerta in segno di ospitalità.



    zDZV9R2


    aeglos ~ surplice di Bat {IV} ~ en. rossa

    mente ~ Estremamente eccitato!
    fisico ~ Illeso
    cloth ~ Intatta e indossata

    abilità ~
    [agilità straordinaria]
    Come ogni assassino che si rispetti, Aeglos è stato donato di un agilità sovrumana che lo rende capace di movenze fuori dall'ordinario.
    Silente e celere in ogni suo movimento, lo spectre di Bat può raggiungere la sua velocità limite molto più rapidamente di altri avversari pari energia che non siano dotati dello stesso talento. Di conseguenza, sarà possibile per lo spectre schivare o agire in maniera più repentina dimostrandosi una vera spina nel fianco: in questo modo i suoi movimenti risulteranno più difficili da seguire persino dai pari energia, a meno che non si disponga della stessa abilità o dei Sensi Acuti.
    Grazie a ciò si sarà capaci di creare immagini residue, simili ad ologrammi, che potranno essere usate come supporto per confondere il nemico. Questi ologrammi però potranno nascere solo a seguito di un movimento alla massima velocità (con tutte le conseguenze che ne deriveranno) duplicando esattamente ogni azione dello spectre (non si tratterà quindi né d'illusioni, né di salvataggi automatici come un Teleport, ma solo di normali diversivi).

    [pipistrelli]
    Prerogativa di Aeglos è quella di creare e controllare speciali Pipistrelli Cosmici dalle fattezze non diverse da quelli reali.
    Questi animali accompagnano ogni momento di vita dello spectre, dimostrando di essere per lui dei compagni fedeli e affidabili in ogni utilizzo.
    Questo profondo legame gli consente di richiamare un numero variabile di questi animali - da un singolo di essi fino a veri e propri stormi - che si ergeranno in sua difesa o in caso contrario, venire utilizzati per offendere o per condividere ciò che essi vedono o sentono così da essere in ogni momento prontamente informato.
    Da sentinelle ad esploratori, fino a vere e proprie armi da utilizzare in battaglia tramite i loro canini pronunciati o mediante l'emissione di ultrasuoni in grado di attaccare direttamente il sistema nervoso del nemico.

    note ~




    Edited by Saïtama - 25/10/2016, 02:20
     
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    ECCESSO DI MISSIVE ♦ II
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    Il giovane pipistrello mostrò sorpresa nel vederla, segno che nemmeno lui era stato avvertito del doppio invito. Al primo impatto le sembrò piuttosto infastidito, tuttavia non si fece scappare l'occasione di stare al gioco e risponderle a tono, spavaldo come sempre.

    Brigitte! Lieto di rivederti, anche se speravo di incontrarti nuovamente in ben altri contesti. Tranquilla, la mia lingua è un osso duro, e tu dovresti saperlo molto bene…

    Lei gli rifilò un buffetto sul naso, ridacchiando. Il solito campione di immodestia!

    Non gonfiare troppo il tuo ego, chéri, così rischi di far sfigurare altre tue doti di per sé non molto appariscenti.

    Commentò accarezzandogli il profilo del mento con l'indice, poi si rivolse alla rossa, che nel frattempo le aveva rivolto una frecciatina piccata ed ambigua riguardo la sua battuta precedente.

    E, mia cara, le orge cruente non sono di mio gradimento. Preferisco che siano altri fluidi corporei a scorrere in abbondanza, possibilmente molto, molto a lungo.

    Non mancò di rimarcare il concetto accarezzando il pomolo del bastone tra un petalo e l'altro dell'orchidea di ottone.

    Ringrazio entrambi per esser stati cosi celeri, nel venire da me.

    Appena Nasir iniziò a parlare, Brigitte non poté fare a meno di voltarsi ad ascoltarlo. Non era in grado di controllarsi. Un brivido di eccitazione le percorse la schiena più e più volte, una sensazione così intensa da incantarla e farle desiderare che il suono di quella voce non terminasse mai. Si morse ancora il labbro, poi incrociò una gamba davanti all'altra, quasi assecondando l'invito implicito che lui sembrava rivolgere ai suoi ospiti. Sebbene lei fosse attenta, il suo sguardo pareva leggermente assente. Lo ascoltò mentre si scusava per le possibili incomprensioni con i suoi messaggeri, prima di introdurre la ragione della loro convocazione alludendo al suo incontro con alcuni guerrieri di Gea. A quanto pareva, non era stata l'unica ad avere a che fare con gli Eletti con una certa frequenza.

    Prima di continuare il discorso, il guardiano di Mercurio ordinò ai suoi servitori di portare da bere ai presenti. La Loa si scansò istintivamente: temporaneamente priva dell'influsso ammaliante di Nasir, la sensazione di ribrezzo nei confronti delle creature non-morte aveva ripreso il sopravvento. Squadrò da capo a piedi il vampiro, poi la coppa di cristallo sul vassoio e il suo contenuto di colore ambrato lievemente rossastro. Alla fine la generosa offerta si rivelò troppo allettante per non tentare di vincere il disgusto verso il pallido lacchè, perciò allungò la mano in fretta per prendere il calice e si allontanò subito dopo un cenno rapidissimo di ringraziamento poco sentito. Assaggiò un sorso dell'ottimo rhum che le era stato offerto. Lo scoprì piacevolmente piccante, tanto da mandarle quasi letteralmente la lingua in fiamme. Sorrise e si leccò le labbra, lasciando intravedere qualche piccola scintilla viola nella sua bocca. Lo adorava.

    Il padrone di casa condusse i due Spectre fino alla terrazza vicina. Un piccolo tavolo era stato allestito al centro dell'ampio balcone, e i servitori stavano sistemando alcuni bracieri ai lati per illuminarlo e un paio di brocche per riempire i loro bicchieri quando si fossero svuotati. I quattro si accomodarono, godendosi la brezza piacevolmente tiepida della sera. Nasir riprese a parlare, catturando nuovamente l'attenzione dei presenti.

    Negli inferi avevamo un albero, il Mokurenji ed era l'unica forma di vita in una terra dove non esisteva la vita. Quell'albero in passato permise ad Asmita di creare il Rosario. I suoi frutti hanno un potere troppo grande per permettere che finiscano nelle mani sbagliate.

    Brigitte ingollò d'un fiato il resto del clairin speziato nella coppa, bruciandosi la lingua per impedirsi di imprecare. Non era certa di voler sapere dove il Vampiro volesse andare a parare. Raggiunse la brocca di rhum prima che uno dei servitori la prendesse e gli fece cenno di allontanare le sue fredde mani da morto da lei. Si versò un bicchiere abbondante e ne mandò giù immediatamente metà. Fanculo, doveva essere impazzito. Ricambiò lo sguardo indagatore di Nasir con uno accigliato, aspettando che lui continuasse la spiegazione e dicesse quello che lei non avrebbe voluto sentirgli dire.

    Non è una missione semplice, posso fornirvi un passaggio ed un esercito e tutto quello che posso mettere a disposizione ma è comunque una missione suicida. Distruggete l'albero, portatemi un frutto e farò in modo che quelle stagnole che chiamate surplice diventino più forti di quanto possiate nemmeno immaginare.

    Svuotò il secondo calice di rhum. Cazzo, allora faceva sul serio, quel folle. Tanto la pellaccia non era mica la sua, giusto? Lei giunse le mani davanti al viso e sospirò. Si accinse a prendere la parola, ma Aeglos la precedette.

    Lottare, sfidare e superare ogni limite: questi sono l'elsa, il filo e la punta dell'unica spada di colui che fronteggia la morte. Sarà fatto! Brindo ai nostri futuri successi!

    Scosse la testa mentre quel lecchino di un greco terminava la sua sviolinata e si gustava il suo vino, ringalluzzito di orgoglio e sogghignante. Aveva ragione, lui era imbattibile nell'uso della lingua.

    Fermo lì, eroe. Tientela nel fodero la spada. Capisco che tu sia eccitato all'idea, ma ti assicuro che non è il momento di masturbare il tuo orgoglio, chéri.

    Tolse il bicchiere vuoto dalle mani del suo compagno, se lo appoggiò in grembo ed accavallò le gambe.

    Io capisco che, una volta Spectre, il significato di “missione suicida” possa apparire alquanto discutibile, ma fidati se ti dico che non sta esagerando. Potrei quasi azzardarmi a dire che stia usando un eufemismo, in realtà.

    Si sistemò il monocolo e guardò verso Nasir.

    A quanto mi pare di capire, la Stella non si è completamente risvegliata nel ragazzo, quindi non ha ancora gli strumenti per capire esattamente di cosa stiamo parlando. E il Giudizio non è il suo forte, sembra.

    Tornò a rivolgersi ad Aeglos dopo essersi schiarita la voce.

    Durante la guerra sacra del 1743, il cavaliere d'Oro della Vergine al servizio di Atena, Asmita, utilizzò 108 frutti del Mokurenji consegnatigli dal deicida Pegasus per costruire un rosario in grado di imprigionare le anime di tutti noi Spectre. Tutti noi fummo rinchiusi per più di duecento anni, senza poterci reincarnare o risorgere in alcun modo. Capirai da solo quanto sia rischioso calarci in un inferno invaso dalla Corruzione con queste premesse: potremmo non tornare mai più, con o senza esercito al seguito. Ovviamente avere carne da macello a pararci il culo è utile, ma resta una faccenda assai spinosa.

    Restituì il bicchiere ad Aeglos e riempì il proprio di rhum, ma questa volta bevve solo un sorso e si rigirò la coppa tra le mani. Parlò di nuovo a Nasir.

    Capisco, dunque, perché avete scelto di mandare non uno, ma due Spectre. Non mi tirerò indietro, non fraintendetemi, ed è probabile che io non abbia molta scelta, temo. Ma… ho un paio di domande, prima di accettare. Primo: vorrei sapere in che condizioni vi serve il frutto e a cosa vi serve, di preciso. Dato che non avremo possibilità di recuperarne altri è necessario che il lavoro sia svolto in maniera perfetta, portarvi un oggetto inutile renderebbe insostenibili i sacrifici fatti per recuperarlo. E secondo…

    Terminò con calma il calice di clairin, lo posò accanto e si sporse quanto poteva verso Nasir.

    Sua Eccellenza lo sa?

    DIVISORE

    VEVE
    NOME ♦ Brigitte Lacroix
    ENERGIARossa
    SURPLICE ♦ Loa Guedé {IV}
    STATUS SURPLICE ♦ Intatta, indossata
    STATUS FISICO ♦ Buono
    STATUS PSICOLOGICO ♦ Ma sei scemo?!

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Piccola lezioncina di storia ad Aeglos e due domande a Nasir
    ABILITÀ ♦ ///
    TECNICHE ♦ ///
    narrato ♦ parlato Brigittepensatoparlato Aeglosparlato Nasirparlato altri


    Edited by Elkade - 29/10/2016, 16:44
     
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    Nasir Samsu | Vampiro {VIII} | Energia Nera

    ECCESSO DI MISSIVE
    post 3

    Fondamentalmente non si aspettava niente di diverso da quello che aveva visto, di certo non aveva i poteri di Naima ma conosceva le persone molto bene, gli bastava uno sguardo per capirle e le possibilità che si sbagliasse erano davvero basse. Questo non da quando era diventato un Vampiro ma da molto prima. Qualche scrittore di bassa lega, che si era dilettata a parlar di Vampiri luccicanti aveva asserito che tali capacità che aveva da vivo avrebbero dato vita ad un particolare potere una volta diventato ciò che era ora. Sorrise pensando al mare di castronerie che giravano sul loro conto, a quanto in verità gli umani non sapessero nulla di loro.

    Nasir sapeva che Bheram avrebbe beccato Brigitte.
    Nasir sapeva che Aeglos sarebbe stato entusiasta.
    Nasir conosceva una storia diversa da quella di Brigitte.

    Il Principino si sporse incrociando le dita delle mani ed unendo le stesse come a voler mantenere il mento, osservava Brigitte quasi incuriosito. La guardò, scruto nel profondo della sua essenza e non vi trovò quello che stava cercando ma aveva poca importanza: non aveva abbastanza potere per resistergli e se solo avesse voluto l'avrebbe ridotta ad una marionetta ma non era nel suo stile anche se trovava estremamente divertente constatare che anche un Guardiano poteva essere plagiato se solo lo avesse desiderato.

    «Non è esatto quello che stai dicendo mia cara. Nulla sarebbe in grado di rinchiudere le vostre anime per un tempo così lungo. Che quei frutti impedirono ad Hades di far rinascere i suoi guerrieri durante la guerra questo è vero ma nulla di più. Resta il fatto che quei frutti sono estremamente potenti e cosa voglia farci Hades non ci è concesso saperlo».

    Aveva chiaramente risposto alle domande di Brigitte, lo aveva fatto fissandola negli occhi e non lasciando traspirare alcuna emozione, del resto sapeva bene che ella difficilmente sarebbe riuscita a sostenere il suo sguardo troppo a lungo, era senza ombra di dubbio pericoloso fronteggiare - anche solo verbalmente - uno come lui. Bheram da par suo non aveva risposto alla Guardiana di Venere, non era necessario.

    «Dunque qual'è la tua risposta? Mi pare chiaro che Aeglos si lancerà in questa missione suicida senza alcun tentennamento ed è quello che sua eccellenza esige in cambio della vita eterna che concede a voi tutti».

    Il tempo a loro disposizione non era tanto e non voleva far aspettare Hades più del dovuto.






    narrato | « parlato » | « bheram » | telepatia
    D7KzfVe

    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO |
    STATUS PSICOLOGICO |
    STATUS SURPLICE | intatta

    Chiaramente la discussione si incentra su Brigitte per via di quello che dice, se dopo questo giro è pronta ad accettare l'incarico di Hades direi che possiamo andare avanti.

    Abilità
    DIMENSIONI | Nasir, una volta risvegliatosi come Vampiro si rese conto di possedere poteri che faticava a comprendere - almeno in principio, riusciva a manipolare il continium spazio-temporale permettendogli di accedere a quella che dai più veniva chiamata la "terza" dimensione, ovvero un luogo dove le normali leggi fisiche non hanno più alcun senso, dove nemmeno il tempo e la luce esistono come tutti noi le conosciamo. Questo potere per lui rimane un tabù, non lo comprende appieno motivazione per cui la sua gestione su tale potere rimane alquanto limitata. Quando usa questa capacità in genere si limita semplicemente ad aprire o chiudere varchi dimensionali di vario genere capaci di fagocitare qualsiasi cosa e spedirle appunto in questo luogo senza ritorno. Trova alquanto divertente constatare che può assorbire persone, edifici o anche attacchi mandandoli a ramingo in questa dimensione che non conosce. Forse un giorno sarà in grado di comprenderne meglio i segreti ma al momento si accontenta di questo.

    ASSORBIMENTO VITALE | La prima cosa che notò Nasir quando realizzò cosa voleva dire essere un Vampiro fu come il suo cosmo era mutato in maniera incredibile, non era cresciuto il suo potere distruttivo ma sicuramente risultava molto più insidioso. Nel pratico tutti i suoi colpi di natura prettamente cosmica ora sono in grado di prosciugare l'energia vitale di qualsiasi essere vivente. Nel dettaglio mano a mano che si procede nello scontro le forze e le energie di chi subisce tali attacchi sono sempre meno portandolo nei casi estremi alla morte. Ogni sua offensiva è un continuo assorbire energia e forza dall'avversario, non potendo, fatta eccezione per una singola tecnica, usarla per ripristinare la propria.

    SIGNORE DEI VAMPIRI | Questi sono senza ombra di dubbio i poteri che più di tutti Nasir ha apprezzato quando è diventato Vampiro. Queste capacità uniche nel suo genere gli permettono di richiamare a se le creature della notte ( lupi, pipistrelli, topi ) da poter usare a suo piacimento per attaccare o difendersi ( tramite apposite tecniche mono-turno come se fossero dei costrutti ), creare nebbia o oscurità dove nascondersi o trasformare se stesso in nebbia o stormo di pipistrelli per compiere movimenti rapidi ( non è possibile usarli per evitare un colpo ). Oltre a ciò, ovviamente come ogni Vampiro che si rispetta ha la sua armata di Vampiri e può trasmettere il suo dono ad altri esseri umano, allargando in tal modo la sua personale armata della notte.

    INFLUENZA MENTALE | Nasir direbbe semplicemente che è troppo figo ma la verità è un altra: essere un Vampiro gli ha permesso di accedere ad alcune capacità davvero particolari. Ora il nostro amato(?) principe è in grado di influenzare chi gli sta attorno costringendolo a compiere azioni che normalmente non compierebbe. È ovvio e palese che se usa tale potere verso normali esseri umani è in grado di plagiarli completamente mentre se si tratta di un cavaliere la cosa è un po' differente. Può costringerli a compiere determinate azioni, non auto-lesive, che lo avvantaggiano, un tentennamento, un attimo di indecisione o paura, il non voler attaccare Nasir. Ovviamente l'efficacia di una tale influenza dipende sia dal potere cosmico che la vittima dispone che dalle sue capacità mentali. Al momento non è possibile costringerlo a fare cose che vanno contro la propria morale ma un giorno chi lo può sapere?
    Tecniche

    SCHEDA © GAZ

     
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    ECCESSO DI MISSIVE ♦ III
    LINEA


    Bastò un'occhiata gelida di Nasir per levarle dal viso ogni traccia di spavalderia. Si lasciò scivolare di nuovo lungo lo schienale della sedia, docilmente, ed ascoltò con attenzione le precisazioni del Guardiano senza emettere un fiato. Finse indifferenza quando distolse lo sguardo, tuttavia sarebbe stato chiaro ad Aeglos il suo nervosismo se avesse visto le sue mani tormentare il bordo della gonna che le sporgeva dalla Surplice. Per quanto si sforzasse di mostrarsi sicura di sé, il suo corpo sembrava rispondere con soggezione al suo interlocutore. Si schiarì la voce, poi spostò la sedia più indietro.

    L'unica risposta importante l'aveva ricevuta, ed era una mera conferma di ciò che immaginava. Semplicemente, non aveva intenzione di rendersi complice della folle iniziativa di un singolo.

    Dunque qual è la tua risposta? Mi pare chiaro che Aeglos si lancerà in questa missione suicida senza alcun tentennamento ed è quello che sua eccellenza esige in cambio della vita eterna che concede a voi tutti.

    Si allontanò ancora e recuperò l'elmo che aveva appoggiato accanto ai propri piedi prima di alzarsi, tentennando più di quanto avrebbe voluto.

    Temo di essere stata ambigua: il mio consenso non è mai stato in discussione. Non intendevo sollevare polemiche, solo comprendere meglio la situazione.

    Si infilò l'elmo e sistemò la maschera sul viso. Forse inconsciamente sperava, con quel gesto, di creare una barriera tra sé e Nasir in modo da interrompere la sua influenza su di lei.

    Non c'è alcun bisogno di promesse o insistenze, mon cher. La volontà del nostro Signore è sacra, per noi.

    Abbassò il capo e si portò la mano destra chiusa a pugno alla spalla sinistra.

    Io e i miei figli siamo pronti.

    DIVISORE

    VEVE
    NOME ♦ Brigitte Lacroix
    ENERGIARossa
    SURPLICE ♦ Loa Guedé {IV}
    STATUS SURPLICE ♦ Intatta, indossata
    STATUS FISICO ♦ Buono
    STATUS PSICOLOGICO ♦ Rimessa a cuccia :asd:

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Che scherziamo? Ovviamente è un sì :asd:
    narrato ♦ parlato Brigittepensatoparlato Nasirparlato altri
     
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    ❍ Eccesso di Missive ❍
    « Parato » ° Pensato ° Narrato




    Non gonfiare troppo il tuo ego, chéri, così rischi di far sfigurare altre tue doti di per sé non molto appariscenti.

    « Prima vengono i sorrisi, poi le bugie. Per ultimi gli spari.
    Attenta a che cosa preghi di ottenere, perché potresti essere esaudita.
    »



    Quanta arroganza. Quanta superbia. Quanta ostentazione nel dover mostrare di saperne sempre un po’ più degli altri.
    Brigitte.
    Tanto bella quanto arrogante.
    Tanto affascinante quanto tagliente con le parole.
    Era in grado di deliziarti ma allo stesso tempo farti esaurire.
    Non si ci poteva fare nulla, era la sua natura.
    Un po’ come quella di Aeglos di essere cinico.
    Erano inclinazioni.
    Modi di essere.
    E lei, nel dover sempre dire l’ultima parola, era regina.
    Ma voler tener testa a Nasir?
    Andiamo… c’era un limite anche all’arroganza, quando ciò voleva sfociare nell’incoscienza.
    Una formica che voleva mettersi al pari di un elefante.
    Pensare di poter iniziare un dibattito con colui che li manovrava i dibatti.
    Che manipolava le menti con una facilità imbarazzante.

    2jbxp
    ° Stolta °

    Da parte sua, Aeglos preferì rimanere in silenzio limitandosi a guardare le successive dinamiche: voleva gustarsi l'umiliazione di Brigitte nel venire assoggettata allo charme di Nasir.
    Non fece una piega neanche nel momento in cui, al pari di una maestrina d’asilo nei confronti del discolo alunno, gli sottrasse il bicchiere limitandolo nella sua libertà personale e restituirglielo solo in un secondo momento - dopo avergli fatto il ripassino di storia -, né tanto meno, quando lo definì quasi incapace d’intendere e di volere, sbattendogli in faccia la sua somma sapienza di prima della classe.
    A lui però non gliene poteva fregare niente di come era andata a finire l'ultima volta, né tanto meno se sua eccellenza poteva esserne a conoscenza o meno.
    Lui si limitava a eseguire gli ordini e a imparare dai suoi errori e dalla sua storia personale, non da quella di altri che si erano dimostarti incapaci e deboli.
    Lui era diverso, non era come quell'accozzaglia di idioti troppo presi a pisciarsi nei pantaloni dopo essere rimasti suggestionati dalla favoletta.
    Che brava, aveva studiato la storia e ora stava svolgendo il suo compitino.
    Era una stronza, su questo non vi era alcun dubbio, ma decise di tenersi questo commento per se, senza innescare altri inutili e ridicoli teatrini; avrebbe lasciato a Nasir il compito – come giusto che fosse - di rimetterla in riga e farle capire che a essere convinti di poter volare troppo vicino al sole si rischiava di finire arrostiti.
    Per questo motivo preferì rimanere spettatore silente e osservare, non poco divertito, lo charme di Nasir schiacciare la sua esuberanza, frenando così quel suo vizietto di avere la lingua troppo lunga.
    Si sarebbe gustato ogni fotogramma di quell'involuzione:

    Dover chinare il capo comprendendo di essere un insignificante ingranaggio; osservare l'esatto momento in cui la sua espressione si sarebbe contorta esternando disagio, oltre agli spasmi dei suoi muscoli nel non riuscire a controllare il suo corpo; non potersi opporre; percepire nitidamente il libero arbitrio dei suoi comportamenti scivolargli velocemente di mano e perdersi totalmente nel fascino di quegli occhi inquietanti.
    Non vi era possibilità di potersi mostrare riottosi, bisognava solo abbracciare quella sudditanza.
    Adattarsi e accettare la sua politica.
    Quella sua così precisa visione del mondo: un palcoscenico, dove ognuno doveva recitare il suo preciso ruolo.
    Prima lo avrebbe capito Bri, prima si sarebbe adattata alle regole della sua nuova vita.
    Una vita dove non esisteva il dubbio o la perplessità, ma solo un’unica opzione: obbedire senza possibilità di obbiettare o tentennare.

    « [...] è così che va nella vita. Sei lì a scivolare via sul velluto, con tutto quanto che quadra secondo il manuale, poi commetti un piccolo errore e trac! Ti casca addosso il cielo. »


    Se ne accorse chiaramente Aeglos, anche se Brigitte cercò goffamente di nasconderlo, ma le sue mani la stavano tradendo: il modo come nervosamente giocherellava con il bordo della gonna che sporgeva dalla sua surplice.
    Il diabolico intento di Nasir di friggerle il cervello era dunque cominciato e allo stesso tempo finito, addomesticandola come un bravo cucciolo.
    Si vedeva che era confusa, più che altro incapace di saper reagire.
    Quel modo così pietoso di giustificarsi cercando di nascondere la sua sottomissione, era talmente patetico.
    Provava quasi pena per lei: la fiera Brigitte che ora arrancava, ferrita nell'orgoglio.

    «Dunque qual'è la tua risposta? Mi pare chiaro che Aeglos si lancerà in questa missione suicida senza alcun tentennamento ed è quello che sua eccellenza esige in cambio della vita eterna che concede a voi tutti».

    « Se cerchi un compagno di missione giudizioso mia cara Bri, mi dispiace deluderti...
    Ti appelli alla mia sanità mentale? Spiacente, ma non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio.
    »




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    mente ~ Divertito!
    fisico ~ Illeso
    cloth ~ Intatta e indossata

    abilità ~
    [agilità straordinaria]
    Come ogni assassino che si rispetti, Aeglos è stato donato di un agilità sovrumana che lo rende capace di movenze fuori dall'ordinario.
    Silente e celere in ogni suo movimento, lo spectre di Bat può raggiungere la sua velocità limite molto più rapidamente di altri avversari pari energia che non siano dotati dello stesso talento. Di conseguenza, sarà possibile per lo spectre schivare o agire in maniera più repentina dimostrandosi una vera spina nel fianco: in questo modo i suoi movimenti risulteranno più difficili da seguire persino dai pari energia, a meno che non si disponga della stessa abilità o dei Sensi Acuti.
    Grazie a ciò si sarà capaci di creare immagini residue, simili ad ologrammi, che potranno essere usate come supporto per confondere il nemico. Questi ologrammi però potranno nascere solo a seguito di un movimento alla massima velocità (con tutte le conseguenze che ne deriveranno) duplicando esattamente ogni azione dello spectre (non si tratterà quindi né d'illusioni, né di salvataggi automatici come un Teleport, ma solo di normali diversivi).

    [pipistrelli]
    Prerogativa di Aeglos è quella di creare e controllare speciali Pipistrelli Cosmici dalle fattezze non diverse da quelli reali.
    Questi animali accompagnano ogni momento di vita dello spectre, dimostrando di essere per lui dei compagni fedeli e affidabili in ogni utilizzo.
    Questo profondo legame gli consente di richiamare un numero variabile di questi animali - da un singolo di essi fino a veri e propri stormi - che si ergeranno in sua difesa o in caso contrario, venire utilizzati per offendere o per condividere ciò che essi vedono o sentono così da essere in ogni momento prontamente informato.
    Da sentinelle ad esploratori, fino a vere e proprie armi da utilizzare in battaglia tramite i loro canini pronunciati o mediante l'emissione di ultrasuoni in grado di attaccare direttamente il sistema nervoso del nemico.

    note ~


     
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    ECCESSO DI MISSIVE
    post 4

    Nasir fece segno ai due di seguirlo, ritornarono nella sala dove erano stati prima, dove li attendeva Bheram e sfoggio un sorriso che lasciava intendere molte cose, del resto sapeva bene come sarebbe finita. Brigitte aveva ancora molte cose da imparare e non contavano gli anni che avesse, si trattava di esperienze, di vita vissuta e se Nasir doveva ringraziare qualcuno questa era Naima.

    «Le truppe sono pronte Bheram?»
    «Le prime truppe sono già andate in avanscoperta. Il grosso dell'esercito giungerà insieme ai due Spectre, come avevamo già deciso».

    Nasir guardò i due e sorridendo aprì un portale che li avrebbe condotti direttamente nel campo dove i primi vampiri si erano piazzati.

    «Il Mokurenji si trova in cima alle cascate di sangue, dove prendere energia vitale proprio da questo simpatico fiume. Siamo riusciti a portare un esercito in un accampamento non lontano ma la resistenza degli usurpatori è forte. Questa è una vera campagna di conquista e voi sarete i generali. Con voi verrà anche Bheram che si occuperà delle questioni burocratiche e di stabilire con voi come agire».






    narrato | « parlato » | « bheram » | telepatia
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    Riassunto Azioni

    STATUS FISICO |
    STATUS PSICOLOGICO |
    STATUS SURPLICE | intatta

    Ora entriamo nel vivo dell'azione o della campagna che dir si voglia. Passato il portale vi troverete in un accampamento - di tipo militare - che sarà il vostro quartier generale. Una grande tenda centrale dove risiede il comando, al quale avrete accesso voi due e Bheram, diverse tende e zone del campo, che vanno dai rifornimenti, ai fabbri, agli alchimisti. È chiaro, l'esercito è composto solo e unicamente da Vampiri quindi le cose sono da vedere in relazione a ciò.

    Cosa dovete fare in questo post? Accordatevi e descrivete un po' il campo, le vostre sensazioni, poi quando siete pronti entrate nella tenda principale dove ci sarà il tavolo da guerra.

    Abilità
    DIMENSIONI | Nasir, una volta risvegliatosi come Vampiro si rese conto di possedere poteri che faticava a comprendere - almeno in principio, riusciva a manipolare il continium spazio-temporale permettendogli di accedere a quella che dai più veniva chiamata la "terza" dimensione, ovvero un luogo dove le normali leggi fisiche non hanno più alcun senso, dove nemmeno il tempo e la luce esistono come tutti noi le conosciamo. Questo potere per lui rimane un tabù, non lo comprende appieno motivazione per cui la sua gestione su tale potere rimane alquanto limitata. Quando usa questa capacità in genere si limita semplicemente ad aprire o chiudere varchi dimensionali di vario genere capaci di fagocitare qualsiasi cosa e spedirle appunto in questo luogo senza ritorno. Trova alquanto divertente constatare che può assorbire persone, edifici o anche attacchi mandandoli a ramingo in questa dimensione che non conosce. Forse un giorno sarà in grado di comprenderne meglio i segreti ma al momento si accontenta di questo.

    ASSORBIMENTO VITALE | La prima cosa che notò Nasir quando realizzò cosa voleva dire essere un Vampiro fu come il suo cosmo era mutato in maniera incredibile, non era cresciuto il suo potere distruttivo ma sicuramente risultava molto più insidioso. Nel pratico tutti i suoi colpi di natura prettamente cosmica ora sono in grado di prosciugare l'energia vitale di qualsiasi essere vivente. Nel dettaglio mano a mano che si procede nello scontro le forze e le energie di chi subisce tali attacchi sono sempre meno portandolo nei casi estremi alla morte. Ogni sua offensiva è un continuo assorbire energia e forza dall'avversario, non potendo, fatta eccezione per una singola tecnica, usarla per ripristinare la propria.

    SIGNORE DEI VAMPIRI | Questi sono senza ombra di dubbio i poteri che più di tutti Nasir ha apprezzato quando è diventato Vampiro. Queste capacità uniche nel suo genere gli permettono di richiamare a se le creature della notte ( lupi, pipistrelli, topi ) da poter usare a suo piacimento per attaccare o difendersi ( tramite apposite tecniche mono-turno come se fossero dei costrutti ), creare nebbia o oscurità dove nascondersi o trasformare se stesso in nebbia o stormo di pipistrelli per compiere movimenti rapidi ( non è possibile usarli per evitare un colpo ). Oltre a ciò, ovviamente come ogni Vampiro che si rispetta ha la sua armata di Vampiri e può trasmettere il suo dono ad altri esseri umano, allargando in tal modo la sua personale armata della notte.

    INFLUENZA MENTALE | Nasir direbbe semplicemente che è troppo figo ma la verità è un altra: essere un Vampiro gli ha permesso di accedere ad alcune capacità davvero particolari. Ora il nostro amato(?) principe è in grado di influenzare chi gli sta attorno costringendolo a compiere azioni che normalmente non compierebbe. È ovvio e palese che se usa tale potere verso normali esseri umani è in grado di plagiarli completamente mentre se si tratta di un cavaliere la cosa è un po' differente. Può costringerli a compiere determinate azioni, non auto-lesive, che lo avvantaggiano, un tentennamento, un attimo di indecisione o paura, il non voler attaccare Nasir. Ovviamente l'efficacia di una tale influenza dipende sia dal potere cosmico che la vittima dispone che dalle sue capacità mentali. Al momento non è possibile costringerlo a fare cose che vanno contro la propria morale ma un giorno chi lo può sapere?
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    ❍ Eccesso di Missive ❍
    « Parato » ° Pensato ° Narrato



    Cosa spinge un individuo a intraprendere un percorso rispetto a un altro?
    Per alcuni si tratta di obiettivi, per altri di ambizione, per altri ancora, di trovare un'identità; ciò che però spingeva Aeglos non era una singola motivazione, ma molte di più: un intersecarsi di necessità che lo stimolavano da più punti di vista a seguire un cammino non solo per mera ambizione di potere.
    Era un individuo complicato lo specter di Bat, e come anche Brigitte aveva potuto notare, non si risparmiava nel manifestare la sua bizzarra personalità neanche in situazioni dove bisognava tenere un certo contegno - quell’impulso di atteggiarsi in maniera così teatrale era talmente forte da non riuscire a contenerlo, e di conseguenza, lasciare che la pomposità avesse la meglio sulla moderazione.
    Brigitte e Aeglos erano l’accoppiata meno indicata, per affinità caratteriali, che si potesse trovare tra tutte le 108 stelle a servizio di Hades, ma per qualche strano motivo – probabilmente il loro talento -, Nasir si era convinto che fossero azzeccati per quel lavoro, a prescindere dalle morali e ideologie divergenti dei due.
    Dopo essersi convinti - più lui di lei - della missione, accettando di conseguenza di assumersi i rischi e gli oneri, il loro capo in comando fece segno a entrambi di seguirlo e ritornare nella stanza delle udienze dove, già pronta e con un sorriso che lasciava intendere molto marchiato sul suo bel viso, si trovava Bheram incaricata di supportarli nel gravoso compito: la sua esperienza si sarebbe di certo dimostrata un valido sostegno per facilitargli il tutto.

    « Ooh! »


    Un’esternazione di compiacimento venne manifestata da Aeglos nello stesso identico momento in cui udì quella singola parola, "truppe", essere esclamata da Nasir nel chiedere alla rossa se fossero pronte.
    Si sentiva eccitato il giovane specter, quasi nel provare un orgasmo per quanto fosse entusiasta di potersi ritrovare capo in comando di una campagna militare che se vittoriosa, avrebbe fatto fare un balzo non indifferente alla sua carriera: già immaginava, ancor prima di cimentarsi nell’ardua battaglia, gli onori e onorificenze che avrebbe ottenuto in caso di vittoria.
    Non sembrava minimamente nervoso, né tantomeno timoroso di doversi cimentare in una così difficile prova dove il risultato non era certo, oltre al fatto che le probabilità di lasciarvi le penne erano molto più alte di quelle di tornare sani e salvi.
    Lui però era fatto così, un individuo talmente arrogante e borioso da ostentare fin troppa sicurezza nelle sue capacità.
    Il pensiero che la missione potesse rivelarsi troppo ambiziosa non lo sfiorava minimamente, esternando anch’egli – come Bheram – un sorriso spavaldo che manifestava tutta la sua impazienza di scendere in campo e cimentarsi nelle brutali meccaniche della guerra: il muovere freneticamente le dita delle mani dimostrava quanto fosse eccitato e divertito al pari di un bambino che stava per salire sulla giostra.

    « Ovunque si vada, quello che ci attende è sempre un campo di battaglia… quindi non essere troppo nervosa dolcezza. »


    Ormai si era capito che tra i due vi fosse un rapporto abbastanza contorto fatto di molte allusioni e innumerevoli frecciatine, e anche in quel frangente non si risparmiò di pungolare l’attraente mulatta sul fatto che lei mostrasse, rispetto a lui, un atteggiamento decisamente più composto e prudente.

    « In caso ti servisse una mano per scioglierti, lo sai, sono sempre a disposizione... »


    Le sussurrò all’orecchio prima che Nasir finisse di parlare e aprisse il portale che li avrebbe condotti nel luogo dove le prime truppe si erano piazzate.
    L’investitura di alto in comando che lo avrebbe visto a capo dell’esercito lo gratificava non poco; generale Aeglos, non era male quell’appellativo e carica, già si stava abituando all’idea di essere chiamato in questo modo da qualche sottoposto con le zanne - il fatto che si sarebbe ritrovato in mezzo a un numero ingente di succhiatori di sangue non lo preoccupava -, e di conseguenza il suo ego continuava a crescere senza freni che arrestassero la sua superbia.
    Si stava godendo troppo quel momento per lasciare che la modestia rovinasse tutto tramite un atteggiamento più sobrio e composto.
    E infine il portale venne aperto, e nell’oltrepassarlo, poté udire le urla vigorose dell’esercito che inneggiavano alla battaglia: un crescendo di esaltazione, fermento e frenesia da parte di esseri bramosi di sangue che aspettavano impazienti i loro generali per dar inizio al furente scontro.


    « Tutto questo è splendido! »


    Non passò che un istante tra il luogo dove precedentemente si trovava, e la nuova scenografia che ora si palesava ai suoi occhi.
    Magnificenza… nessuna parola poteva esprimere meglio cosa le sue iridi ora stessero osservando.
    Sembrava di essere finiti in una di quelle epoche antiche.
    Una di quelle epoche dove la tecnologia ancora non aveva fatto il suo corso, e solo tramite la potenza di un esercito armato di spade e armature si poteva avere la certezza di trionfare; una parte dei soldati attendevano di entrare in azione, mentre, oltre ai tre nuovi giunti, ulteriori portali dimensionali si stavano aprendo per permettere al resto dell’esercito di dar manforte.
    Quello che al momento stava avvenendo era la classica preparazione alla battaglia, osservando le innumerevoli tende che per aspetto ricordavano quelle di epoca romana - fatte di lino e rinforzate con cuoio nei punti delle legature e messe molto vicine tra loro fino ad incrociare letteralmente i paletti e le corde per sostenerle - , in cui, oltre ai soldati, altri ruoli non meno fondamentali erano presenti: dagli alchimisti a dare supporto mediante le loro conoscenze arcane, ai fabbri che forgiavano senza sosta l’equipaggiamento, a chi si doveva occupare dei rifornimenti.
    In ogni tenda vi si poteva trovare qualcuno addetto a fare qualcosa, come d’altronde doveva essere in un accampamento che si stava preparando per entrare nel vivo della battaglia.
    Insomma, almeno sulla carta Nasir si era impegnato a offrire il massimo supporto per permettere ai due specter di riuscire in ciò che sembrava proibitivo - quel dannato vampiro aveva risorse considerevoli che dimostravano quanto la sua ambizione non avesse limiti nel mettere in pratica ciò che per molti poteva restare solo un desiderio.

    I vampiri erano esseri abbastanza minacciosi, non tanto per l’aspetto, quanto per la peculiarità di sentire una perenne sete di sangue, per tale motivo stare in mezzo a loro poteva risultare non poco rischioso per Brigitte e Aeglos visto il fatto che nel loro corpo fluiva quel gustoso nettare rosso cremisi di cui quelle creature notturne si cibavano ghiottamente, ma il fatto che la rossa presenziasse, almeno per Aeglos, era la garanzia che nessuno di quei servi con i canini fin troppo pronunciati si sarebbe azzardato a torcergli neanche un capello.
    A dirla tutta, il giovane specter neanche si preoccupava di ciò, dato che le sue attenzioni erano più che altro rivolte a contemplare la vastità di quell’accampamento che si estendeva in un’area abbastanza ampia.
    Era talmente pregno di ambizione e cinismo da mettere in secondo piano anche normali sensazioni primordiali come paura o diffidenza, in un atteggiamento estremamente menefreghista.
    Non stava più nella pelle, voleva entrare nel vivo dell’azione e scrivere la storia, ma prima era necessario escogitare un piano e di conseguenza decidere come procedere, per tale motivo la loro marcia si arrestò dinnanzi la tenda più grande dell’accampamento, che molto probabilmente doveva essere il centro di comando.
    Due guardie armate di tutto punto sostavano dinnanzi l’entrata - una per lato - incrociando le loro lance in un chiaro gesto intimidatorio per chiunque volesse provare ad accedere all’interno della tenda, ma nello stesso momento in cui la rossa si presentò dinnanzi a loro, senza dover neanche aprire bocca, quest’ultimi ritrassero le lance lasciando libero il passaggio per poter avanzare.

    [...]



    Una volta all'interno, la prima cosa che catturò l'attenzione di Aeglos fu l'imponente tavolo adornato da una mappa che probabilmente raffigurava la zona interessata in cui bisognava operare, e dove nel frangente di quella riunione avrebbero concordato la strategia più idonea per agire.


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    Come ogni assassino che si rispetti, Aeglos è stato donato di un agilità sovrumana che lo rende capace di movenze fuori dall'ordinario.
    Silente e celere in ogni suo movimento, lo spectre di Bat può raggiungere la sua velocità limite molto più rapidamente di altri avversari pari energia che non siano dotati dello stesso talento. Di conseguenza, sarà possibile per lo spectre schivare o agire in maniera più repentina dimostrandosi una vera spina nel fianco: in questo modo i suoi movimenti risulteranno più difficili da seguire persino dai pari energia, a meno che non si disponga della stessa abilità o dei Sensi Acuti.
    Grazie a ciò si sarà capaci di creare immagini residue, simili ad ologrammi, che potranno essere usate come supporto per confondere il nemico. Questi ologrammi però potranno nascere solo a seguito di un movimento alla massima velocità (con tutte le conseguenze che ne deriveranno) duplicando esattamente ogni azione dello spectre (non si tratterà quindi né d'illusioni, né di salvataggi automatici come un Teleport, ma solo di normali diversivi).

    [pipistrelli]
    Prerogativa di Aeglos è quella di creare e controllare speciali Pipistrelli Cosmici dalle fattezze non diverse da quelli reali.
    Questi animali accompagnano ogni momento di vita dello spectre, dimostrando di essere per lui dei compagni fedeli e affidabili in ogni utilizzo.
    Questo profondo legame gli consente di richiamare un numero variabile di questi animali - da un singolo di essi fino a veri e propri stormi - che si ergeranno in sua difesa o in caso contrario, venire utilizzati per offendere o per condividere ciò che essi vedono o sentono così da essere in ogni momento prontamente informato.
    Da sentinelle ad esploratori, fino a vere e proprie armi da utilizzare in battaglia tramite i loro canini pronunciati o mediante l'emissione di ultrasuoni in grado di attaccare direttamente il sistema nervoso del nemico.

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    Ho avuto il benestare di Elkade sul fatto che nel post la vedo nervosa




    Edited by Saïtama - 30/11/2016, 00:28
     
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    ECCESSO DI MISSIVE ♦ IV
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    Non capiva se Aeglos stesse cercando di infastidirla, impressionarla negativamente o mostrarsi simpatico secondo chissà quale contorto ragionamento. Di sicuro si stava impegnando parecchio nel sembrare il più inadatto dei compagni di squadra, e forse ancor meno adeguato come capo di un esercito. Brigitte alzò gli occhi al soffitto. Si era appena vantato della sua totale mancanza di giudizio. Della sua pazzia. Si chiese se parlasse seriamente o stesse sfoggiando semplicemente della inopportuna ironia; in entrambi i casi si sorprese dell'atteggiamento lassista di Nasir nei confronti di quell'uscita scandalosamente inadeguata. Non le aveva dato la sensazione di essere particolarmente tollerante, perciò si domandò se stesse sfoggiando dello spudorato nepotismo nei confronti del greco o se non vedesse in lui nulla di più di un fantoccio di carne da buttare in pasto alla Corruzione.

    I due Spectre si lasciarono condurre nuovamente dalla rossa, che nel frattempo era rimasta in disparte ad ultimare i preparativi per la missione. Il giovane Bat non mancò di esternare il proprio compiacimento per la sua temporanea promozione, ipercinetico e sogghignante come un quattrenne dopo una dose eccessiva di zuccheri.

    Ovunque si vada, quello che ci attende è sempre un campo di battaglia… quindi non essere troppo nervosa dolcezza.

    Oh, naturalmente, era così semplice per un incosciente come lui! Invidiava un po' la sua sicurezza, tuttavia non era certa che una simile spensieratezza potesse giovare alla buona riuscita del loro incarico.

    La Loa tentò di ascoltare con attenzione le ultime indicazioni di Nasir, ignorando inizialmente con successo il fatto che Aeglos si fosse sporto nella sua direzione. Nonostante ciò, alle parole del greco captate involontariamente non riuscì a nascondere un sorrisetto divertito. Allontanò il ragazzo con una mano e si costrinse a prestare attenzione al discorso del loro ospite, ben più utile di una pur allettante proposta di svago. Alla fine si voltò verso il suo collega ed attirò la sua attenzione affinché leggesse il suo labiale parzialmente celato dai denti della mezza maschera.

    Piantala di fare il coglione!

    Lo rimproverò in silenzio, provando a far risultare più credibile la sua stizza obbligandosi invano ad assumere un'espressione corrucciata. Precedette il suo compagno, muovendosi a passo svelto e deciso in direzione del portale che Nasir aveva aperto. Dirottò allo Spectre maggiore le tracce del sorriso ancora evidenti sul suo volto.

    Sia come il Nostro Signore desidera.

    A quanto pareva Bheram, questo era il nome della rossa, avrebbe guidato con loro le future operazioni, probabilmente in qualità di rappresentante di Nasir. Molte potevano essere le ragioni per cui lui aveva deciso di non seguirli, tutte egualmente probabili, e molte di queste ampiamente giustificate. Non le era chiaro che genere di relazione vi fosse tra lui e la donna, ma a Brigitte poco importava: il guardiano del Cielo di Mercurio non era sicuramente uno sprovveduto, perciò immaginava che la sua decisione fosse sufficientemente ponderata. Non esitò a seguirla, perciò, inoltrandosi nel varco appena prima di Aeglos, salvo rimanere pietrificata e raggelata nell'istante in cui l'esultanza della fiumana di soldati accolse il loro arrivo negli Inferi antichi. Si portò istintivamente una mano alla bocca e si morse la lingua per evitare di imprecare. Se lo sarebbe dovuto aspettare.

    Tutto questo è splendido!

    Splendido, diceva lui. Rivoltante, avrebbe commentato lei. Inspirò e ricacciò indietro il conato che le risaliva dallo stomaco. Affrettò leggermente il passo per raggiungere la loro guida, in modo da camminare tra lei ed Aeglos per tutto il tempo. Tenne lo sguardo fisso avanti, cercando di non incrociare lo sguardo di nessuna di quelle dannate bestiacce. Li seguiva con la coda dell'occhio, di sfuggita, incapace di stabilire se fossero concentrati su Bheram, sul gruppo di generali, o se per caso fossero in grado di percepire il suo disagio e il suo disgusto. Si augurava davvero che l'ultima ipotesi non fosse quella giusta, o non avrebbe avuto gioco facile a tenerli al guinzaglio per tutto il tempo necessario al compimento della missione. Rallentò, in modo da affiancare nuovamente il suo compagno.

    Aeglos non sembrava minimamente turbato, anzi, era più curioso che mai. Lo vedeva sbirciare di continuo all'interno delle tende e nelle viuzze laterali circoscritte dalla loro disposizione ben ordinata, trattenere a stento un sorriso eccitato quando scopriva passo dopo passo che l'accampamento non era abitato solo da soldati, ma anche da responsabili di altre mansioni secondarie che riguardavano la manutenzione di armi ed armature ed altre utilità. Aveva la sensazione che, se non avesse dovuto seguire la rappresentante di Nasir, avrebbe cominciato a vagare in lungo e in largo finendo per perdersi. Un bambino con troppo zucchero in corpo, tale e quale.

    Giunsero davanti alla tenda più imponente, piantata al centro dello spiazzo delimitato dall'incrocio delle due strade maggiori. Brigitte si affrettò ad oltrepassare il drappo che copriva l'ingresso con un brivido di ribrezzo che le percorreva la schiena. Bheram avanzò tra i lembi di stoffa appesi ai pali della struttura principale che dividevano lo spazio in più ambienti separati, fino a condurre i due Spectre al centro esatto della tenda.

    La Loa si avvicinò al grande tavolo scuro in legno massiccio sul quale si trovava una carta in cui era disegnata con grande accuratezza parte della geografia infernale. Si fermò a studiarla, anche per distrarsi dal senso di fastidio che il passaggio attraverso l'accampamento le aveva lasciato. Percorse il profilo del tavolo in senso antiorario accarezzando i bordi levigati mentre osservava la mappa. La scala ridotta permetteva di apprezzarne i dettagli: l'area rappresentata era una striscia di terra al confine tra la Prigione dei violenti e quella dei colpevoli di frode. Dal lato di quest'ultima indugiò la mano della Spectre quando le parole di Erzulie e Anaïs le ritornarono alla mente.

    Torneranno più numerosi e più forti
    e vi strapperanno quello che vi resta.


    E invece lei ed Aeglos erano lì con un esercito, a tentare un contrattacco che non avrebbe osato sperare fino a non molto tempo prima. Concluse il giro, poi traguardò il suo collega dal lato opposto della carta. Un assalto agli Inferi preda della Corruzione, in compagnia di un ruffiano opportunista del tutto privo di contegno e al comando di truppe composte, a quanto aveva potuto constatare, unicamente da aberrazioni che avrebbe preferito ben lontane da lei. Scosse la testa. Quella missione le sapeva di fallimento ancora prima che cominciasse. Rivolse lo sguardo alla linea rossa sulla mappa che rappresentava il corso del Flegetonte, seguendola fino ad arrivare alle cascate, su cui era posata una statuina in legno dipinto intagliata con la forma del loro obiettivo, la magnolia che affondava le sue radici in quel fiume di sangue. Guardò il gruppo di statuette scure più piccole disposte a formare il contorno del loro accampamento, rappresentanti ciascuna un drappello di soldati. Apparentemente un esercito di soli vampiri e un fiume di sangue non avevano l'aria di una combinazione vincente, tutt'altro. Si augurava che Bheram avesse una risposta sensata, rassicurante e possibilmente sincera al dubbio che aveva iniziato ad assillarla da quando aveva varcato il portale. Non intervenne, per il momento, lasciò che fosse la rossa a parlare per prima. Doveva avere fiducia in lei, così come in Nasir: dopotutto, se di recente la sua posizione nelle gerarchie infernali era cambiata per il meglio, lo doveva alla fede cieca e alle incertezze che aveva accantonato. Eppure, chiudendo gli occhi, rivide dietro le sue palpebre quel viso sfregiato che la derideva, in una specie di nefasto presagio.

    Si schiarì la voce e tolse l'elmo ancora una volta, dopodiché si rivolse alla donna senza staccare gli occhi dalla carta.

    Ti ascoltiamo, Bheram.

    Le disse con voce ferma, celando il più possibile la sua insofferenza. Avrebbe ascoltato, meditato e soltanto alla fine giudicato. E avrebbe eseguito, ovviamente, come si confà ad ogni buon servitore.

    DIVISORE

    VEVE
    NOME ♦ Brigitte Lacroix
    ENERGIARossa
    SURPLICE ♦ Loa Guedé {IV}
    STATUS SURPLICE ♦ Intatta, indossata
    STATUS FISICO ♦ Buono
    STATUS PSICOLOGICO ♦ Agitata

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Siamo tutt'orecchie :zizi:
    ABILITÀ ♦ ///
    TECNICHE ♦ ///
    narrato ♦ parlato Brigittepensatoparlato Aeglosparlato altri
     
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    «Brigitte» disse con un tono amichevole.

    «Vorrei vederti più rilassata. Non devi temere nulla dall'esercito di Nasir, quei vampiri non vi faranno nulla, non vi sfioreranno nemmeno col pensiero. Nasir può essere estremamente severo ed esemplare nelle punizioni e per quanto di più caro avete il mondo li punirebbe anche se solo pensassero di sentire il vostro odore. Sono ammaestrati più di quanto tu possa immaginare. Voglio che questo ti sia ben chiaro, perché se Aeglos mi pare molto voglioso, te sei troppo tesa».

    No, Bheram non stava usando nessun tipo di potere, nulla che potesse in qualche modo condizionare i due spectre. Del resto a lei non serviva ne interessava. Voleva semplicemente portare a termine quella missione il prima possibile e senza alcun tipo di ritardo. Ma era fondamentale che i due fossero convinti e ben pronti.

    «Non vi voglio mettere fretta. Rilassatevi, parlate tra di voi, fate sesso, facciamo una cosa a tre, quello che volete insomma ma vi voglio rilassati e carichi che al resto ci penso io, ok ragazzi?»

    Non era ben chiaro se Bheram stesse veramente scherzando o parlasse sul serio, poi tornò a parlare.

    «Fatto questo penseremo a quello che dobbiamo fare. Le forze di Nasir sono in grado di tenere a bada l'esercito dei corrotti e il fiume di sangue fornisce una fonte di potere da non sottovalutare per essi. Quello su cui dovete concentrarvi voi sono due Generali, due creature che sembrano comandare molti di essi. Per me non sarebbe saggio dividersi ma se volete accorciare i tempi siete liberi di farlo. Nel caso, manderò delle squadre di Elite con Aeglos e verrò io con te mia cara Bri».

    Poi sorridendo «Ma tutto questo solo tra sei ore, prima non possiamo attaccare, quindi ditemi come vogliamo ingannare il tempo?»


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    Bene, diciamo che Bheram ha esposto un po' la situazione cercando di tranquillizzare Bri. Per la parte pratica ovviamente decidete voi cosa fare, se volete dividervi, come volete dividervi e come volete agire. Uh, ovviamente dovete anche far passare queste sei ore che vi attendono dall'attacco :D

    Abilità
    DIMENSIONI | Nasir, una volta risvegliatosi come Vampiro si rese conto di possedere poteri che faticava a comprendere - almeno in principio, riusciva a manipolare il continium spazio-temporale permettendogli di accedere a quella che dai più veniva chiamata la "terza" dimensione, ovvero un luogo dove le normali leggi fisiche non hanno più alcun senso, dove nemmeno il tempo e la luce esistono come tutti noi le conosciamo. Questo potere per lui rimane un tabù, non lo comprende appieno motivazione per cui la sua gestione su tale potere rimane alquanto limitata. Quando usa questa capacità in genere si limita semplicemente ad aprire o chiudere varchi dimensionali di vario genere capaci di fagocitare qualsiasi cosa e spedirle appunto in questo luogo senza ritorno. Trova alquanto divertente constatare che può assorbire persone, edifici o anche attacchi mandandoli a ramingo in questa dimensione che non conosce. Forse un giorno sarà in grado di comprenderne meglio i segreti ma al momento si accontenta di questo.

    ASSORBIMENTO VITALE | La prima cosa che notò Nasir quando realizzò cosa voleva dire essere un Vampiro fu come il suo cosmo era mutato in maniera incredibile, non era cresciuto il suo potere distruttivo ma sicuramente risultava molto più insidioso. Nel pratico tutti i suoi colpi di natura prettamente cosmica ora sono in grado di prosciugare l'energia vitale di qualsiasi essere vivente. Nel dettaglio mano a mano che si procede nello scontro le forze e le energie di chi subisce tali attacchi sono sempre meno portandolo nei casi estremi alla morte. Ogni sua offensiva è un continuo assorbire energia e forza dall'avversario, non potendo, fatta eccezione per una singola tecnica, usarla per ripristinare la propria.

    SIGNORE DEI VAMPIRI | Questi sono senza ombra di dubbio i poteri che più di tutti Nasir ha apprezzato quando è diventato Vampiro. Queste capacità uniche nel suo genere gli permettono di richiamare a se le creature della notte ( lupi, pipistrelli, topi ) da poter usare a suo piacimento per attaccare o difendersi ( tramite apposite tecniche mono-turno come se fossero dei costrutti ), creare nebbia o oscurità dove nascondersi o trasformare se stesso in nebbia o stormo di pipistrelli per compiere movimenti rapidi ( non è possibile usarli per evitare un colpo ). Oltre a ciò, ovviamente come ogni Vampiro che si rispetta ha la sua armata di Vampiri e può trasmettere il suo dono ad altri esseri umano, allargando in tal modo la sua personale armata della notte.

    INFLUENZA MENTALE | Nasir direbbe semplicemente che è troppo figo ma la verità è un altra: essere un Vampiro gli ha permesso di accedere ad alcune capacità davvero particolari. Ora il nostro amato(?) principe è in grado di influenzare chi gli sta attorno costringendolo a compiere azioni che normalmente non compierebbe. È ovvio e palese che se usa tale potere verso normali esseri umani è in grado di plagiarli completamente mentre se si tratta di un cavaliere la cosa è un po' differente. Può costringerli a compiere determinate azioni, non auto-lesive, che lo avvantaggiano, un tentennamento, un attimo di indecisione o paura, il non voler attaccare Nasir. Ovviamente l'efficacia di una tale influenza dipende sia dal potere cosmico che la vittima dispone che dalle sue capacità mentali. Al momento non è possibile costringerlo a fare cose che vanno contro la propria morale ma un giorno chi lo può sapere?
    Tecniche

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    Il tono di Bheram la spiazzò completamente. Si sarebbe aspettata di ricevere ordini, di discutere un piano d'attacco nei dettagli, e invece la sua prima preoccupazione era stata tranquillizzarla, o quantomeno provarci. Sembrava le stesse parlando sinceramente, senza cercare di ammansirla a forza come invece aveva fatto Nasir. A Brigitte venne spontaneo sorriderle, anche se quel sorriso continuava a tradire la sua tensione. Era ovvio che i vampiri non potessero nuocere né a lei né ad Aeglos, era scontato, era palese, ci aveva già pensato, ma faticava per sua natura ad accettarlo. Quelle sue inutili paranoie sarebbero potute essere più deleterie persino dell'incoscienza di Aeglos.

    Non vi voglio mettere fretta. Rilassatevi, parlate tra di voi, fate sesso, facciamo una cosa a tre, quello che volete insomma ma vi voglio rilassati e carichi che al resto ci penso io, ok ragazzi?

    La Loa si risistemò il monocolo, annuendo confusa senza aver realizzato appieno il concetto. Quello non era seriamente il genere di proposta che immaginava avrebbe ricevuto in quelle circostanze, e nemmeno aveva capito se fosse una vera proposta o una semplice battuta. Guardò la rossa, poi Aeglos, inarcando un sopracciglio come a chiedergli con quel gesto se anche lui avesse il suo stesso dubbio. Avevano altre sei ore prima di iniziare la missione, a sentire Bheram, sei ore che non sarebbe stato il caso di occupare interamente ad arrovellarsi sul loro obiettivo.

    Brigitte si allontanò dal tavolo e si tolse la Surplice, posizionandola lì accanto in un totem composto frettolosamente.

    Mi permetterei di…

    Appena voltò le spalle alla corazza, un rumore metallico la fece trasalire. Sospirò appena ebbe modo di rendersi conto di cosa fosse successo e della sua pessima figura, poi richiamò il proprio cosmo per risistemare i pezzi dell'armatura in modo che non crollassero di nuovo.

    … dicevo. Quegli affari là fuori me l'hanno seccata peggio del Sahara, chérie, non mi ci entrerebbe uno spillo. Mi ci vuole un bagno caldo per distendere i nervi, se possibile. Qualcuno mi fa compagnia?

    ***



    Brigitte scrutò il riflesso del suo viso sulla superficie scura e liscia dell'elmo. Non sapeva quanto tempo avesse trascorso a tirare a lucido ogni singolo pezzo dell'armatura, ma di sicuro aveva fatto un buon lavoro. Si era sorpresa di quanto un gesto così apparentemente insignificante potesse aiutarla a riflettere senza accumulare tensione inutile. Quante volte aveva accarezzato quella Surplice in passato, quante volte l'aveva vista indossata da suo marito. All'inizio non ci aveva fatto caso, presa com'era da tutto ciò che era accaduto a New Orleans e nelle settimane seguenti, ma poi si era resa conto di quanto fosse spoglia e sottile rispetto a quella che conosceva, quasi ne fosse una copia grezza, approssimativa. Si era sentita in colpa, per un po', le sembrava di non rendere onore a quell'oggetto sacro né al precedente portatore, tuttavia era logico che non dipendesse da lei, nel bene e nel male. Nasir aveva promesso a lei e ad Aeglos qualche piccola aggiunta alle loro Surplici, se avessero portato a termine con successo la loro missione, e doveva ammettere che sarebbe stata una ricompensa gradita.

    Si appoggiò l'elmo in grembo e soffiò il fumo del sigaro fuori dalla tenda, approfittandone per sbirciare la situazione. Tutto procedeva tranquillo. Probabilmente il suo compagno doveva essere in giro ad esplorare il campo. Quando si era svegliata non aveva trovato né lui né Bheram, sulla quale ricordava vagamente di essersi addormentata un paio d'ore prima. Sorrise tra sé e sé mentre si stiracchiava. Aveva ancora addosso l'odore di entrambi, quasi impercettibile, coperto dall'aroma pungente del sigaro. Quei due erano davvero un eccellente antistress.

    Tirò un'altra boccata, poi sbuffò qualche anello di fumo all'esterno. Scostò di più il drappo all'ingresso per lasciar passare il suo collega, finalmente di ritorno.

    Salut, Aeglos. Divertito?

    Brigitte ridacchiò e si sistemò meglio sul tappeto, in mezzo ai cuscini. Picchiettò una mano accanto a sé come invito ad accomodarsi.

    Lo sai che sei un bel peperino, tu? Vieni a trovarmi su Venere, qualche volta, potrei offrirti anche qualcosa di più stimolante dei giochini di oggi…

    Gli fece l'occhiolino e schioccò la lingua sul palato. Aveva provato a lanciargli l'esca, restava da vedere se avrebbe colto o meno.

    Parlando di lavoro, invece… ho riflettuto un po' sulla missione. Da quello che ho capito saremo pari grado o giù di lì, perciò preferirei discutere con te su come operare prima di parlarne con Bheram.

    Gli porse il sigaro ed appoggiò la testa sulla sua spalla.

    L'idea di separarsi non mi piace granché. Credo che potremmo perdere persino più tempo così che restando assieme: se i due bastardi a cui dobbiamo fare il culo sono cazzuti abbastanza rischiamo di farcelo mettere nel didietro noi, e non nel senso buono del termine.

    Riprese il sigaro in bocca e nel frattempo si sistemò i capelli, raccogliendoli indietro con il foulard.

    DIVISORE

    VEVE
    NOME ♦ Brigitte Lacroix
    ENERGIARossa
    SURPLICE ♦ Loa Guedé {IV}
    STATUS SURPLICE ♦ pronta (e lucidata :asd:)
    STATUS FISICO ♦ Ottimo
    STATUS PSICOLOGICO ♦ Be', dai...
    narrato ♦ parlato Brigittepensatoparlato Bheramparlato altri
     
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  15. Saïtama
     
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    ❍ Eccesso di Missive ❍
    « Parato » ° Pensato ° Narrato




    Che donna quella Berhem!
    Più o meno questa sarebbe stata l’esclamazione di Aeglos, se non si fosse limitato semplicemente ad ascoltare, rimanendo stranamente in silenzio mentre sul suo viso una lieve incurvatura delle labbra palesava un sorriso malizioso: con la mente si stava già perdendo nei pensieri più lussuriosi e sconci, fantasticando su come si sarebbe divertito con quei due corpi da urlo.
    Una possibile ammucchiata? E perché no?
    Anzi, la cosa lo solleticava e non poco, soprattutto per il fatto che avrebbe potuto conoscere più intimamente colei che gli aveva donato una nuova esistenza.
    Ancora ricordava con piacere quel breve bacio che si era scambiato con lei per ridestare la sua stella: un effimero istante ma di una rara intensità orgastica.
    Per quanto si sforzasse di vederla come una sorta di genitrice – perché la rossa era a tutti gli effetti ciò per Aeglos – la sua libido offuscava ogni inibizione che gli potesse impedire di provare la più minima attrazione.
    Quel suo sguardo dedito nel restare incollato sulle sue chiappe non lasciava fugare alcun dubbio su che tipo di affetto lo specter provasse per quella donna.
    Certo, come ipotetico modello si avvicinava di molto all’incarnazione della madre che avrebbe sempre desiderato, se non fosse stato per il fatto che di quella gran bagascia che lo aveva abbandonato non sentiva affatto la mancanza, né tantomeno desiderava una qualche figura sostitutiva che potesse compensare quell’assenza, a dirla tutta.
    Ormai era adulto e vaccinato da un bel pezzo, la sua vita gli piaceva così com’era, e il fatto che non fosse un tipo sentimentale gli aveva semplificato le cose di non poco riuscendo a mandare giù, senza troppe difficoltà, i limoni che la vita gli aveva gentilmente offerto con quel pungente retrogusto di merda.
    Forse a questo era dovuto quel suo forte ascendente sulle donne, a quel suo aspetto di bello e dannato che tanto piaceva, e che gli stava servendo proprio in quel momento un delizioso ménage à trois: certe cose le intuiva naturalmente, e non c’era bisogno dei sottotitoli per capire che quella situazione stava prendendo una piega decisamente interessante.

    « In famiglia amiamo coccolarci… »


    Affermò, rispondendo con una battuta all’espressione dubbiosa di Brigitte, dopo che quest’ultima aveva incrociato il suo sguardo inarcando un sopraciglio; un po’ di attività avrebbe sicuramente giovato alla sua più logorroica e meticolosa collega, che se anche non voleva darlo a vedere, mostrava tutta la tensione di chi cercava di nascondere maldestramente un’evidente nervosismo per qualcosa che non la faceva stare tranquilla.
    Per quanto riguardava Aeglos, invece, tutto ciò veniva visto e vissuto in maniera più propositiva, e la possibilità di potersi sollazzare prima della battaglia era a suo avviso, il giusto modo di vivere gli ultimi istanti di quiete prima dell’arrivo della tempesta; dei generali, così come del fatto di rimanere divisi o procedere tutti teneramente insieme poco gli importava.
    A dirla tutta lui era un individualista per natura, amava agire da solo, anche se non si sarebbe opposto in tal caso a una possibile cooperazione, ma a questi dettagli ci avrebbero pensato dopo, ora era giusto che si rilassassero: il fatto che la rossa chiedesse loro di non pensare per qualche ora alla battaglia era tutto fuorché un azzardo, dato che ciò che li aspettava era qualcosa di titanicamente impegnativo.

    Mi permetterei di…


    Non poté fare a meno di sghignazzare nel momento in cui vide la ferraglia della collega crollare e non riuscire al primo tentativo a formare il totem, dopo che quest’ultima aveva deciso di spogliarsi chiedendo se qualcuno dei presenti fosse interessato ad unirsi per farle compagnia.

    … dicevo. Quegli affari là fuori me l'hanno seccata peggio del Sahara, chérie, non mi ci entrerebbe uno spillo. Mi ci vuole un bagno caldo per distendere i nervi, se possibile. Qualcuno mi fa compagnia?

    « Cara Bri… non è da te tanta goffagine. »


    E mostrando maggiore disinvoltura rispetto a lei – come se quell’occasione fosse una piccola e innocua rivalsa -, bastò un semplice schiocco di dita affinché la sua surplice andasse a formare con successo la figura simbolo per poi seguirla e accettare con piacere il suo così cortese e affettuoso invito; il dolce ricordo di Lione ancora gli balenava piacevolmente nella testa, non potendo fare a meno di leccarsi le labbra nel pregustare quei momenti di pura delizia che lo attendevano.

    [....]



    Erano passate all’incirca un paio di ore da quando si era messo in marcia per esplorare il campo; una passeggiata distensiva era quello che ci voleva, il poter riflettere nella pace dei sensi e prepararsi alla battaglia a modo suo.
    Aveva lasciato quelle due leonesse dedite a dormire rannicchiate una sopra l’altra, mentre lui, come un bambino che aveva abusato di una dose eccessiva di zuccheri, sentiva ancora la necessità di tenersi occupato per scaricare quella sua eccessiva frenesia: la curiosità di immergersi tra quelle orde per poter percepire la foga battagliera e caricarsi a sua volta.
    Quindi, dopo aver rindossato la sua armatura ed essersi ridato un contegno, era sgattaiolato fuori dalla tenda per studiare come si stessero preparando quei demoni della notte tanto devoti a Nasir: era importante che conoscesse più nel dettaglio le truppe, dato che l’esito della battaglia dipendeva anche dalla preparazione dei soldati e quanto fossero affidabili quest’ultimi.
    Non è che non volesse credere alle rassicurazioni che Berhem aveva dato a Brigitte, ma essendo uno diffidente per natura, preferiva valutare di persona la qualità della merce che gli era stata messa a disposizione; almeno uno dei due doveva impegnarsi in questo compito, e sapeva che la collega non era la più idonea a stare in mezzo ai vampiri, visto la sua repulsione per tale specie.
    Dopo essersi accertato di tutto e aver giudicato esaustiva quell’accurata ispezione, decise di far ritorno alla tenda per ammazzare quel restante tempo in qualche modo: magari discutendo di piani e strategie, o perché no, magari cimentandosi in un secondo round di effusioni carnali.

    Salut, Aeglos. Divertito?

    « Direi che Nasir c’ha messo a disposizione un bell’arsenale, non c’è che dire. »


    Esordì, rispondendo alla collega che incrociò all’entrata, dedita come al solito a massacrarsi la gola con quella schifezza.
    Era una fissa allora… ma come si soleva dire, ognuno era schiavo dei propri vizi, e di certo Aeglos non era l’esempio più adatto di rettitudine e buoni consigli.

    « E la nostra indomita rossa dove si è cacciata? »


    Domandò alla procace mulatta che già si era posizionata sul tappeto in mezzo ai cuscini, impaziente che il greco la raggiungesse per riprendere da dove avevano interrotto.

    Lo sai che sei un bel peperino, tu? Vieni a trovarmi su Venere, qualche volta, potrei offrirti anche qualcosa di più stimolante dei giochini di oggi…

    « Dolcezza, se le tue attenzioni nei miei confronti saranno sempre così soddisfacenti, mi avrai più spesso di quanto tu possa immaginare dalle tue parti. »


    Affermò dopo essersi accomodato vicino a lei una volta spogliatosi nuovamente, per poi afferrare una ciocca dei suoi lunghi capelli e posizionargliela dietro l’orecchio cominciando a giocherellare con quest’ultima, mentre Brigitte provava a discutere di lavoro per provare a metterla su un piano un tantino più professionale.

    L'idea di separarsi non mi piace granché. Credo che potremmo perdere persino più tempo così che restando assieme: se i due bastardi a cui dobbiamo fare il culo sono cazzuti abbastanza rischiamo di farcelo mettere nel didietro noi, e non nel senso buono del termine..

    « Solitamente rifiuterei di cooperare essendo io per natura un lupo solitario, ma dopo aver visto quanto Nasir abbia investito in questa campagna e cosa c’è in ballo, non posso che concordare con te: unire le forze è senza dubbio la scelta più saggia. »


    Per la prima volta da quando aveva conosciuto Aeglos, poté notare un’espressione più seriosa dipingersi sul suo viso, come se una parte del suo modo di essere fosse stata celata fino a quel giorno per rivelarsi similmente a un colpo di scena.
    Lasciando che la testa della collega si poggiasse sulla sua spalla, afferrò per qualche istante quel sigaro che gli aveva porto, provando a dargli un paio di boccate.
    Che fosse per loro una sorta di calumet della pace?

    « Non capirò mai cosa tu possa trovarci di piacevole nel fumare questa schifezza, ma come si dice: dove c’è gusto… »


    E ripassandole il sigaro, riprese a parlare della missione.

    « La prima volta che ti ho incontrata ho peccato di presunzione sottovalutandoti, questa volta andrà diversamente, voglio fidarmi del tuo giudizio, dato che sono disposto a tutto pur di vincere: anzi, vincere è l’unica cosa che conta a questo mondo. Sarò anche uno stronzo arrogante e dai più definito una testa di cazzo, ma so riconoscere una buona idea. »


    Sorrise, per poi fissarla intensamente mentre le accarezzava col pollice la guncia sinistra.

    « Beh! se siamo d’accordo, direi di spendere in maniera più proficua il tempo rimanente. Abbiamo ancora mezz’ora di tempo, che ne diresti di un altro paio di capriole? O sei già stanca? »




    zDZV9R2


    aeglos ~ surplice di Bat {IV} ~ en. rossa

    mente ~ ....
    fisico ~ Illeso
    cloth ~ Non indossata

    abilità ~
    [agilità straordinaria]
    Come ogni assassino che si rispetti, Aeglos è stato donato di un agilità sovrumana che lo rende capace di movenze fuori dall'ordinario.
    Silente e celere in ogni suo movimento, lo spectre di Bat può raggiungere la sua velocità limite molto più rapidamente di altri avversari pari energia che non siano dotati dello stesso talento. Di conseguenza, sarà possibile per lo spectre schivare o agire in maniera più repentina dimostrandosi una vera spina nel fianco: in questo modo i suoi movimenti risulteranno più difficili da seguire persino dai pari energia, a meno che non si disponga della stessa abilità o dei Sensi Acuti.
    Grazie a ciò si sarà capaci di creare immagini residue, simili ad ologrammi, che potranno essere usate come supporto per confondere il nemico. Questi ologrammi però potranno nascere solo a seguito di un movimento alla massima velocità (con tutte le conseguenze che ne deriveranno) duplicando esattamente ogni azione dello spectre (non si tratterà quindi né d'illusioni, né di salvataggi automatici come un Teleport, ma solo di normali diversivi).

    [pipistrelli]
    Prerogativa di Aeglos è quella di creare e controllare speciali Pipistrelli Cosmici dalle fattezze non diverse da quelli reali.
    Questi animali accompagnano ogni momento di vita dello spectre, dimostrando di essere per lui dei compagni fedeli e affidabili in ogni utilizzo.
    Questo profondo legame gli consente di richiamare un numero variabile di questi animali - da un singolo di essi fino a veri e propri stormi - che si ergeranno in sua difesa o in caso contrario, venire utilizzati per offendere o per condividere ciò che essi vedono o sentono così da essere in ogni momento prontamente informato.
    Da sentinelle ad esploratori, fino a vere e proprie armi da utilizzare in battaglia tramite i loro canini pronunciati o mediante l'emissione di ultrasuoni in grado di attaccare direttamente il sistema nervoso del nemico.

    note ~


     
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