Ara Pacis Divi Augusti

Up Cloth per Tygaer

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    La tensione era palpabile, quando rimase un ultimo sigillo. Infine, Rigel lo strappò via.
    Un Cosmo imponente prese subito a bruciare all'impazzata, ma non si trattava di nulla che il Silver Saint non si sarebbe potuto aspettare. Impavido, Rigel usò la Telecinesi di prepotenza per immobilizzare il suo nemico, quindi gli scagliò contro il suo Fuoco Argenteo per indebolirlo.
    Quasi a tutta risposta, Pajar... si diede alle fiamme.

    CITAZIONE
    Sekishiki Nenshou: Combustione dello Tse Ke She. Tecnica difensiva di Pajar dell'Altare, in cui combina le sue facoltà psiconiche e il controllo delle anime per creare una cortina antropomorfa di fiamme eteree attorno al suo corpo. Lo scopo principale è quello di consumare nel fuoco le fiamme eteree nemiche, ma offre anche protezione fisica grazie allo strato di Cosmo e gabbia psiconica. La resistenza agli attacchi di potenza è però limitata.

    Le fiamme argentee di Rigel furono assorbite da quelle azzurrine a difesa del nemico. Presto i due fuochi si consumarono a vicenda, e Pajar poté rompere la morsa psicocinetica senza aver subito veri danni.

    Sei immaturo, sghignazzò mentre cadeva in piedi a terra. Mi ero già preparato ad affrontare un maestro dello Sekishiki ai miei tempi, contro Butai.

    Quasi a voler dimostrarlo, bruciò il suo Cosmo con forza: sì, era potente quanto prima... o forse no? In ogni caso, le fiamme argentee non lo avevano veramente indebolito.

    Mi hai detto di non sottovalutarti... Ma devi darmi modo di farlo: ai miei tempi, almeno, i Saint proteggevano gli indifesi.

    Così dicendo, indicò con scherno Augusto ancora lì a terra, circondato dai fuochi fatui. Rigel probabilmente a quel punto si rese conto di aver fatto un gran brutto errore: si era sbarazzato dei Corrotti, sì... Ma non aveva messo in salvo il vecchio Princeps.
    Pajar non attese oltre per cogliere la sua occasione: il suo Cosmo si espanse, e i fuochi fatui attorno ad Augusto presero a brillare.

    Sekishiki Konsouha!

    CITAZIONE
    Sekishiki Konsouha: Onda Funeraria dello Tse Ke She. Pajar inietta il proprio Cosmo nei fuochi fatui fluttuanti attorno al suo bersaglio, facendoli esplodere. Ciò crea un danno da esplosione proporzionale al Cosmo dell'utilizzatore e alla forza spirituale delle anime utilizzate.

    CITAZIONE
    Ok, iniziamo a fare a pugni. Pajar è Energia Blu, per la cronaca.


    Edited by Phosphoros - 20/1/2017, 14:06
     
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    XVI

    Parlato - Pensato - Methos - Ys - altri - Spectre

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    ...sei un MALEDETTO IDIOTA!!!!

    Le parole di Methos tuonarono nella mente del ragazzo, nello stesso momento in cui Pajar rimise i piedi al suolo dopo aver bloccato quel maldestro tentativo di attacco.

    Va bene che non hai la mia esperienza, ma possibile che non ti renda neanche conto delle azioni giuste da fare in battaglia?

    Il Cavaliere dell'Altare era disorientato dal rimprovero dello spirito: dopotutto gli aveva sempre suggerito di vincere senza menar troppo il can per l'aia. Ma un errore, e veramente grosso, lo aveva commesso... e se ne rese conto solo con le parole di scherno dello Spectre.

    Mi hai detto di non sottovalutarti... Ma devi darmi modo di farlo: ai miei tempi, almeno, i Saint proteggevano gli indifesi.

    Gli indifesi? Cos... Dannazione!!!

    Il cuore del ragazzo mancò un battito. Si era completamente dimenticato di mettere al sicuro l'imperatore, e lo realizzò nello stesso istante in cui Pajar espanse il suo cosmo ed i fuochi fatui attorno ad Augusto presero ad aumentare la loro luminosità. Il ragazzo fece bruciare a sua volta il proprio cosmo e ad indirizzarlo in difesa del romano perchè aveva riconosciuto la prima tecnica che Anita gli aveva insegnato, fino ad averne la conferma nel momento in cui lo spectre iniziò a pronunciare quelle poche parole, ma terribilmente familiari:

    Sekishiki Konsou Ha!

    Una barriera di fiamme ed energia telecinetica avvolse come un igloo la figura inerte di Augusto nello stesso istante in cui i fuochi esplosero: Rigel non avrebbe saputo dire se avesse fatto in tempo ad agire per proteggerlo, nè quanti danni avesse potuto subire; poteva solo supporre e sperare che fosse sopravvissuto.

    E tuttavia non poteva neanche permettersi di abbassare la guardia. Mettersi semplicemente tra lui e il lemuriano poteva essere comunque pericoloso oltre che inutile, non aveva la certezza di poterlo proteggere da ogni attacco.

    Vedendo il bel lavoro che hai fatto fino adesso...

    Non aveva che una scelta: Augusto era un fantasma se si considerava il piano materiale, quindi... il ragazzo si concentrò e spinse il corpo con la telecinesi appena l'attacco fu ultimato, puntando a mandarlo da Druso e i suoi. Sperò ardentemente che fosse sopravvissuto e che la legione non lo infilzasse, ma almeno visivamente avrebbero dovuto distinguerlo subito e quindi non infilzarlo d'impulso. E sperò anche l'imperatore non riportasse alcun danno in seguito alla caduta, non sapeva se i soldati sarebbero riusciti a prenderlo al volo. Il corpo dell'uomo fu inghiottito nella frattura che conduceva al Pantheon, dove aveva ancora qualche possibilità di sopravvivvenza.

    Il cosmo del Cavaliere d'Argento continuava ad ardere, ed una grande quantità di fuochi fatui si materializzò in tutto l'ambiente che ormai ospitava solamente le due facce dell'Altare, quella demoniaca e quella splendente. Adesso non era più il momento di giocare, Rigel doveva dare fondo alle sue energie per eliminare quel personaggio scomodo e completare la sua missione. E come Deneb gli aveva insegnato, poteva anche azzardare di giocare la mente del suo nemico... ma non ne aveva l'esperienza, e temeva di fare flop in quello che in altri tempi sarebbe stato definito un "mirror-match": non poteva, perchè l'avversario probabilmente conosceva tutte le sue tecniche. Tutte meno una, ovviamente. In ogni caso, niente fronzoli e solo concretezza.

    I fuochi presero a vorticare e a sportarsi in modo da avvolgere il nemico in un vortice spirituale, ma chiaramente Rigel puntava ad altro: voleva solo nascondersi parzialmente alla vista e obbligare l'altro a stare attento a come avrebbe dovuto muoversi, perchè non avrebbe potuto consumare con altrettanta facilità il suo attacco come aveva fatto in precedenza. Difatti quelle fiamme rimanevano solo un diversivo, perchè il ragazzo scattò di qualche metro alla propria destra per poi lanciare il proprio attacco: un attacco che in quel momento poteva essere molto efficace e fare la differenza nello scontro, anche se questo si sarebbe visto solo successivamente.

    Una gigantesca sfera cosmica, ricoperta di fiamme argentate fu scagliata da Altare alla massima velocità verso il vortice di fuoco fatuo, che si aprì al suo passaggio: Pajar avrebbe potuto in qualche modo evitarla, forse parzialmente o totalmente, ma a quel punto il vortice gli avrebbe magari inflitto un danno spirituale prima di svanire. Almeno quella era la sua intenzione, tutto stava a vedere se il suo avversario non fosse in grado di inventarsi qualcos'altro per ribaltare la situazione.

    Prega che l'imperatore sopravviva, o giuro che mi vendo ad Hades e poi ti ammazzo io. Ma prima rimandagli indietro questo fantasma!

    zxs8EKM

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    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Blu
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {V}
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Illeso.
    STATUS MENTALE - Ma li mort... XD

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Dunque, utilizzo la Nebula Shield per difendere Augusto e poi la telecinesi per mandarlo nel Pantheon. Evoco i fuochi fatui per circondare Pajar e limitargli i movimenti come diversivo (se poi decide lui di attraversarli, son cavoli suoi) e gli sparo contro la Blue Nova, descrizione sotto. Ovviamente il colpo nel caso specifico è basato sul fuoco argentato, miro ancora ad indebolirlo in modo tale che gli attacchi successivi si spera possano essere un po' più efficaci.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Gigantic Blue Nova: Un semplice attacco cosmico, particolarmente concentrato. In accordo con il suo nome e con la presenza di una stella dello stesso genere presente nella propria costellazione, Rigel genera una sfera di grandi dimensioni per poi scagliarla con entrambe le mani contro l’avversario, provocando danni da cosmo e da deflagrazione. In determinate condizioni questo attacco può essere “potenziato” con una spinta telecinetica al fine di variarne la velocità, oppure "arricchito" con la componente spirituale o di fuoco argenteo, o ancora da una combinazione delle sue abilità, il tutto sempre limitato dall’energia del Cavaliere dell’Altare.



     
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    L'erezione dell' Ultimate Nebula Shield attorno ad Augusto fu per forza di cose frettoloso e tardivo: il corpo etereo del Princeps fu infatti colpito dai primi scoppi prima che la barriera si frapponesse tra lui e i fuochi fatui, così come dagli ultimi residui quando la malfatta difesa inevitabilmente crollò sotto le ripetute esplosioni. Fortunatamente per Rigel, però, alla fine dell'attacco sentì il vecchio fantasma mugolare: era ancora vivo, benché ferito. Non potendo ovviamente concedersi il lusso di verificare il suo stato, il Silver Saint lo spinse subito verso li foro del Pantheon con la Telecinesi. La scommessa era grossa, ma non poteva fare altro.
    Se non altro, dall' "altra parte" gli giunse presto un grido dai contenuti rassicuranti.

    Ecco che arri... FERMI! Guardate la veste bianca... E' il Pontefice Massimo! E' mio padre!!

    Druso aveva evidentemente riconosciuto la figura dell'anziano: Rigel aveva buone ragioni per sperare che fosse andato tutto liscio. Ma ora aveva un combattimento da affrontare.

    Peccato, lo schernì in quella Pajar. Avevo sperato che ti saresti gettato sul corpo di quel vecchio. Non sei poi una così brava persona, eh?

    Rigel ovviamente non aveva così poco senno da abboccare all'amo - o comunque aveva già una tattica. Prima che il suo nemico potesse trarre vantaggio dalla sua svista madornale, infatti, si affrettò a radunare tutte le anime vaganti che poteva evocare, facendole subito vorticare attorno a Pajar. Lo scopo era evidente.

    Vuoi impedirmi di vedere cosa fai? chiese l'uomo divertito. Interessante... Ma sì, starò al gioco.

    Radunando il suo Cosmo, lo Spectre lo plasmò poi come un cubo sottilissimo, colmo di Cosmo stesso e potere telecinetico.

    CITAZIONE
    Altar of my Pledge: E' una delle tecniche difensive personali di Pajar, liberamente ispirata al Crystal Wall del suo maestro, il Gold Saint dell'Ariete dell'epoca di Augusto. Si tratta di un costrutto psiconico a forma cuboide dalla forma vagamente simile a un altare. Il suo scopo è di proteggere il suo creatore - che sta al suo interno - da attacchi di qualunque provenienza anche grazie al rinforzo cosmico.

    Rigel però non si tirò indietro: concentrato il suo Cosmo nel pugno assieme al fuoco argentato, scagliò quindi il Gigantic Blue Nova contro Pajar, facendo scansare all'ultimo le anime erranti e vedendo così la difesa eretta dal suo nemico.
    Lo scontro fu non poco forte: l'impatto tra i due Cosmi ridusse di molto l'energia dell'attacco di Rigel, ma alla fine un ultimo residuo della sfera ebbe ragione sulle difese. L'Altar of my Pledge si frantumò in mille pezzi, e Pajar indietreggiò dopo essere stato colpito al busto.

    ... Dannato ragazzino!!

    Non rideva più ora: le fiamme argentate, benché ridotte al lumicino, gli stavano erodendo più Cosmo di quanto gli sarebbe piaciuto. Guardò allora Rigel con uno sguardo cattivo... e il Silver Saint si accorse che non si trattava solo di un'occhiataccia quando si sentì immobilizzato. Lo Spectre aveva usato la Telecinesi per non farlo muovere.

    Ti piace togliere Cosmo agli altri, eh?... Assaggia questo, allora!!

    In maniera simile a Rigel, Pajar allora radunò il suo Cosmo nel pugno destro, che ben presto venne avvolto pure da fiamme argentee. Quando però lo scagliò su di lui, il Silver Saint si rese conto di non stare per affrontare un Gigantic Blue Nova.

    CITAZIONE
    Sekishiki Ryusei Ken: Simile a molti altri attacchi fisici dispersivi dei Saint, questo attacco bersaglia il nemico con una moltitudine di pugni irrorati di Cosmo e Fuoco Argenteo. La potenza dei pugni è ovviamente inferiore a quello di un unico pugno. L'obiettivo è piuttosto quello di coprire una vasta area con l'attacco.

    ------

    CITAZIONE
    Allora, Pajar in sostanza cerca d'immobilizzarti con la Telecinesi per poi colpirti con uno Ryuseiken in salsa Fuoco Argenteo. Ovviamente il SUO fuoco farebbe effetto su di te.

    Il Cosmo di Pajar ora è relativamente inferiore a quello di Rigel, ma rimane ancora nello spettro dell'Energia Blu. Diciamo che c'è uno scarto in Mach, ma nulla di abissale.
     
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    Le voci che udì provenire dal Pantheon sembravano aver confermato la salvezza, o almeno la presa in consegna, di Augusto da parte di Druso e i suoi. Da quel preciso istante, mentre la Blue Nova si andava esaurendo, era diventata unicamente una faccenda personale.

    E adesso siamo rimasti in due Pajar. Tu... ed IO.

    Il colpo era andato in parte a segno, e questo aveva comunque costato un certo indebolimento al suo avversario, che aveva smesso di ridere.

    Se non altro, gli hai cancellato quel ghigno idiota dalla faccia.

    ...Dannato ragazzino!! Ti piace togliere Cosmo agli altri, eh?... Assaggia questo, allora!!

    Istintivamente Rigel fece ardere il proprio cosmo e tentò uno scatto laterale, ma non vi riuscì: era come se qualcosa lo stesse trattenendo inchiodato a terra per le gambe, il tutto mentre le fiamme argentate, pur essendo permeate di oscurità rispetto alle sue, circondarono il suo pugno pronto a colpire.

    Cos... l'Ara Furoris? Anche lui?

    Il ragazzo sapeva cosa stava per accadere, era una strategia che più volte aveva utilizzato contro gli avversari in passato: blocca l'avversario e poi colpisci. E a giudicare da ciò che aveva visto, non voleva e non poteva rischiare, stavolta era mentalmente preparato a disporre le difese attorno al proprio corpo. La Nebula Shield sarebbe stata certamente più efficace. Una serie di proiettili argentati schizzò verso di lui, ricordandogli la ben nota tecnica del Cavaliere di Pegasus ma solo per la forza: la velocità lasciava un po' a desiderare, forse a causa dell'indebolimento subìto in precedenza da Pajar. La barriera si palesò ad avvolgere il corpo del ragazzo, che non potè muoversi ma riuscì a predisporre comunque la sua difesa: la maggioranza degli attacchi si infranse contro la cosmica parete argentata, mentre i fuochi fatui continuavano a vorticare senza aver nulla di cui nutrirsi. Ma il cosmo cedette alla fine dell'attacco, proprio come era successo al suo avversario, ed alcuni colpi raggiunsero il bersaglio.

    Le fiamme ustionarono le braccia di Rigel, che strinse i denti e percepì un indebolimento della propria energia cosmica: l'impatto, invece, non era stato particolarmente violento. Ma il suo cosmo esplose in modo rabbioso, nuovi fuochi fatui apparvero dal nulla e le fiamme argentate tornarono ad ardere vivide: Il Cavaliere dell'Altare voleva mandare al tappeto una volta per tutte quell'avversario che tanti problemi aveva causato a lui e all'umanità passata. Percepiva che la sua intensità non aveva raggiunto i livelli più alti, ma non poteva certo rendersi conto perfettamente dell'entità del suo indebolimento rispetto a quello dello Spectre. Aiutandosi con la telecinesi per aumentare la rapidità del movimento, scattò in avanti verso il lemuriano puntando alle sue gambe provando una spazzata, che gli serviva solo per preparare il terreno per il vero assalto. Che fosse andata a segno o che l'altro l'avesse evitata saltando in aria o lateralmente, non era importante: perchè quello che sarebbe successo subito dopo se lo sarebbe ricordato fin quando fosse durata la sua esistenza da Spectre.

    SEKISHIKI SEN RYUU HAAAAA!!!!!!

    Le fiamme azzurre ed argentate presero a muoversi ad altissima velocità in tutto lo spazio che c'era tra Rigel e Pajar. Non aveva mai utilizzato prima quella tecnica contro un vero avversario, ma sapeva che evitarla completamente era pressochè impossibile: o almeno così gli era parso, quando Deneb aveva usato il vero Lightning Plasma contro di lui. Forse Pajar poteva contare su una maggiore esperienza, ma se si è alle strette qualsiasi tecnica offensiva può danneggiare seriamente un avversario.

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    STATUS FISICO - Ustionato alle braccia, il cosmo non risponde con la stessa intensità di inizio duello.
    STATUS MENTALE - Eccheppall..ida sensazione... XD

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Uso ancora la Nebula Shield per pararmi, dato che il Ryu Seiken non è proprio alla massima velocità e trattandosi di attacco ad area, il danno fisico che subisco è poco. Per l'indebolimento cosmico ho lasciato una descrizione vaga, anche se orientativamente dovrebbe essere stato inferiore a quello di Pajar che lo ha preso da un attacco concentrato come la Nova. Poi procedo come descritto (proviamo la nuova dinamica delle combo), mi lancio in avanti e provo una spazzata di gamba per mandarlo a gambe all'aria, ipotizzando di prenderlo o che lui me la schivi, dopodichè in entrambi i casi gli tiro "in faccia" il Sen Ryu Ha che è condito di entrambi i tipi di fiamme, sia argentate che spirituali. Se non si fosse capito è praticamente un "Sacro Leo de nòartri" :asd:

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Sen Ryu Ha: nonostante il nome di questa tecnica possa ricordare facilmente il Custode della Settima Casa, in realtà è stata elaborata dal guerriero di Altare in seguito al suo incontro con il Leone Dorato. Similmente al suo Lightning Plasma, pur non potendone eguagliare lo splendore, il cavaliere di Altare libera dalle braccia il proprio cosmo pervadendo l'area interessata dall'attacco con una miriade di colpi lanciati ad alta velocità in ogni direzione, come fossero un campo di raggi laser. La peculiarità risiede nel "tocco personale" del Cavaliere: non potendo contare sull'elettricità come l'originale egli può caratterizzare i suoi colpi, oltre ad utilizzare il semplice cosmo, con le fiamme argentate e/o quelle spirituali, a seconda della situazione in combattimento; di conseguenza il tipo di danno sarà differente e comunque influenzato dal divario energetico tra i contendenti.



     
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    L'uso del Sekishiki Senryuuha fece inaspettatamente sorridere nervosamente Pajar: per qualche motivo l'attacco lo divertì.

    Tsk... Si torna alle basi, eh?

    Rigel comprese presto cosa intendesse: le braccia dello Spectre presero a vorticare velocemente, intercettando uno dopo l'altro i colpi lanciati. Pugno per pugno.

    CITAZIONE
    That's not enough! Sfruttando i suoi sensi estesi dal Cosmo, Pajar para uno a uno i colpi di in attacco coi suoi palmi irrorati di Cosmo. Ovviamente, in caso di maggiore velocità dell'offensiva rispetto al livello cosmico di Pajar, questi verrà colpito da uno o più attacchi. E' efficace solo contro attacchi fisici.

    Uno. Due. Dieci. Cento. Mille colpi al secondo. Di più. Pajar li parò uno a uno, le fiamme argentee che sfumavano contro la protezione cosmica delle sue mani.
    Tutto questo per un attimo.
    Poi un colpo raggiunse lo Spectre. Due. Tre. Quattro. Di più.

    Gah!!

    Colpito da più attacchi, Pajar fu sbalzato via e sbatté contro la parete della caverna. Il suo Surplice non subì danni, ma il fuoco argentino che gli bruciava carne e Cosmo da solo testimoniava l'entità della sconfitta.

    Dannato... ragazzino!!!

    Quasi fosse un canto del cigno, il Cosmo di Pajar scoppiò. Rigel comprese in quell'istante di poter essere in serio pericolo.

    CITAZIONE
    Sacrificio di Ifigenia: Come in un canto del cigno, il Cosmo di Pajar aumenta considerevolmente per un solo turno. In termini ruolistici, assumme un'Energia in più rispetto alla norma. Come controbilanciamento, dal turno successivo l'Energia sarà di un grado inferiore a quella di partenza.

    Non poté però stupirsene adeguatamente perché all'improvviso iniziò a girare vorticosamente su se stesso. Comprese immediatamente la causa: Pajar stava usando la Telecinesi in un disperato tentativo di distrarlo e impedirgli di organizzare una difesa efficace.

    Prendi la mia tecnica più potente!!

    Così dicendo, lo Spectre irrorò la mano destra di Cosmo, e con un rapido fendente obliquo generò una lama cosmico-telecinetica che iniziò subito a correre verso Rigel, col chiaro intento di tagliarlo in due.

    CITAZIONE
    Machaira: E' il coltello sacrificale della tradizione greca, con cui venivano sgozzati gli animali sugli altari. Pajar genera una lama fatta di Cosmo e Telecinesi a partire dal taglio della sua mano per tagliare i suoi avversari.

    ----

    CITAZIONE
    Bene, per questo turno soltanto Pajar è Energia Viola seppure danneggiata. Diciamo che è più nella parte "in difficoltà" che in "velocità della Luce". Di fatto non la raggiunge, ma è MOLTO vicino. Se ti può consolare, dal prossimo turno calerà a Energia Rossa.
     
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    Il Sen Ryu Ha sortì un gran bell'effetto in battaglia, anche da un punto di vista estetico. Tuttavia aveva in parte risentito dell'indebolimento dovuto alle fiamme argentate di Pajar, evidentemente in grado di distinguere facilmente i suoi colpi.

    Tsk... Si torna alle basi, eh?

    Con aria sprezzante iniziò a neutralizzare i suoi colpi uno dietro l'altro, come se la sua difesa fosse diventata d'un tratto impenetrabile. Con aria sprezzante proseguiva nel sostenere l'attacco avversario, convinto che l'altro non avrebbe mai potuto tenergli testa. Lo stava considerando un ragazzino illuso, eppure Rigel lo avvisato prima ancora di iniziare a combattere.

    Ti avevo detto di non sottovalutarmi.

    E a quelle stesse parole, un pugno andò a segno, seguito da un altro, poi altri due e altri ancora. Il lemuriano fu sbalzato all'indietro dall'assalto del Cavaliere d'Argento, ma finchè poteva respirare la partita non era finita. Dopo aver sbattuto contro la parete della caverna, a fatica cercò di rimettersi in piedi mentre ancora le fiamme argentate ardevano sul suo corpo.

    Dunque ti arrendi, Spectre, o vuoi proseguire?

    Sarebbe stato più facile se Pajar si fosse arreso, ma le parole del ragazzo potevano essere interpretate da lui solo ed esclusivamente in un modo: come la provocazione di un bamboccio presuntuoso.

    Gah!!! Dannato... ragazzino!!!

    Il suo cosmo esplose in modo rabbioso, diventando più forte ed intenso di prima, e per tutta risposta anche il Cavaliere dell'Altare lo fece ardere alla massima intensità di cui era capace pur non potendo eguagliare il proprio avversario.

    Oh-oh, stavolta ci siamo... lo hai fatto proprio arrabbiare, eh? Ricordi cosa hai imparato dal Minotauro? Più sono grossi...

    Fu a quel punto che tutto iniziò a girare, Pajar stava utilizzando la telecinesi per disorientarlo facendo roteare il suo corpo. Con questa nuova energia comparsa dal nulla non riusciva ad opporre la giusta resistenza, ma vide la mano dell'altro guerriero ricoprirsi di cosmo. Cosmo che fu modellato in forma di lama e scagliato verso di lui, un attacco che doveva essere ispirato alla leggendaria Excalibur. Rigel concentrò il cosmo, ed un attimo prima che il fendente andasse a segno, le fiamme spirituali lo avvolsero e si ritrovò per un istante nel punto in cui aveva lasciato il Pantheon. Vide Druso e gli altri che attorniavano l'imperatore, alcuni soldati sorvegliavano ancora il canale dimensionale mentre un lampo illuminò l'altro versante e un tuono seguì, mentre qualcuno dei legionari che lo vide stava per indicarlo e magari gridare alla vittoria. Ma Rigel fece brillare nuovamente il cosmo concentrandolo nelle dita e poi si trasportò di nuovo nella caverna, stavolta in un punto differente che si trovasse in quello che fino a poco prima era l'angolo cieco di Pajar lasciando con un palmo di naso i soldati che lo avevano visto apparire e sparire in un attimo.

    Mentre si rimaterializzava, lo Spectre si sarebbe voltato verso di lui potendone percepire il cosmo: si sarebbe trovato le dita puntate contro, avvolte di fiamme spirituali, per poi udire le parole che forse potevano mettere fine allo scontro:

    SEKISHIKI MEIKYUU HAAAAA!!!!!!

    Le onde infernali si espansero di colpo verso il bersaglio, che aveva comunque utilizzato parecchia energia nell'attacco precedente e che doveva avere la guardia abbassata, come tutti quelli che si sbilanciano troppo quando vogliono chiudere una lotta con un colpo solo.

    Se ci riesci, hai fatto un bel lavoro. Ma ancora non sei perdonato per la storia di Augusto, quindi vedi di chiudere in fretta la partita.

    Lo spirito aveva ragione a mettere in dubbio la vittoria: non voleva che Rigel sottovalutasse Pajar come il lemuriano aveva fatto in precedenza con lui.

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    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Ustionato alle braccia, il cosmo non risponde con la stessa intensità di inizio duello.
    STATUS MENTALE - "Levati dai piedi" (cit. Methos)

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - ...la storia infinita. Dunque, sul più bello dell'attacco di Pajar uso il teleport (mi sono confrontato con Gorth e Gab non avendolo mai usato, e dato che nel mio caso è una fuga dimensionale ho descritto tutta la scena di andata e ritorno. Funziona come quello normale, ma... il viaggio è più lungo) per evitare il fendente, poi ritorno con il Meikyuu Ha carico in canna e lo sparo contro di lui. Rigel tiene conto che potrebbe finire molto male e punta sul colpo a sorpresa, io mi prendo il rischio di non sapere se al prossimo turno la difesa di Pajar sia a Viola oppure no :asd:

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Meikyuu Ha: Questa tecnica può essere considerata una variante del Sekishiki Meikai Ha. Grazie ad essa, il Cavaliere è in grado di generare delle onde infernali con la concentrazione e scagliarle verso l'avversario per intrappolare l'anima del malcapitato nello Yomotsu Hirasaka definitivamente, impedendo alla stessa di tornare tra i vivi oppure di oltrepassare la soglia dell'aldilà. Data la particolarità della tecnica, il Cavaliere può utilizzarla solo all'interno dello Yomotsu Hirasaka e la sua efficacia è comunque soggetta alla differenza di divario energetico tra i due guerrieri; il danno che ne consegue è di tipo spirituale ma a differenza del Meikai Ha provoca anche una condizione che va a limitare i movimenti dell'avversario in modo simile alla perdita del senso del tatto nel piano materiale, causa del fatto che gli spiriti tentano di trattenere nello Yomotsu l'anima colpita. Nota importante: Va precisato che l'eventuale prigionia permanente nel limbo può avvenire solo in particolari situazioni GdR che devono essere comunque approvate preventivamente dal founder o da qualcuno da lui delegato.



     
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    Dire che Pajar ci rimase male sarebbe stato riduttivo.
    Era evidente che non si fosse aspettato minimamente un qualche tipo ti traslazione dimensionale, tanto aveva concentrato ogni sua forza residua nell'attacco.
    Teletrasportatosi nel Pantheon, al suo ritorno nella grotta Rigel trovò il suo avversario completamente spaesato, perso nella sua incredulità di avere sprecato in una simile maniera il suo asso nella manica. Appena si accorse di Rigel , però, il suo volto divenne una maschera di rabbia, e il suo Cosmo si rigonfiò immediatamente.
    Risultando ora di una debolezza disarmante.
    Comprendendo bene di avere ora la sua chance migliore, Rigel si affrettò dunque a colpire, gridando a piena voce il nome del Sekishiki Meikyuu Ha.

    No!!

    L'urlo di Pajar fu accompagnato da un ultimo, disperato tentativo di difesa: come a inizio scontro, si lasciò avvolgere dalle proprie fiamme eteree in modo da consumare quelle evocate da Rigel.

    CITAZIONE
    Sekishiki Nenshou: Combustione dello Tse Ke She. Tecnica difensiva di Pajar dell'Altare, in cui combina le sue facoltà psiconiche e il controllo delle anime per creare una cortina antropomorfa di fiamme eteree attorno al suo corpo. Lo scopo principale è quello di consumare nel fuoco le fiamme eteree nemiche, ma offre anche protezione fisica grazie allo strato di Cosmo e gabbia psiconica. La resistenza agli attacchi di potenza è però limitata.

    Il Cosmo di Pajar era però ormai notevolmente più modesto di quello di Rigel, e in pochi istanti ogni difesa del Sekishiki Nenshou fu spazzata via. Lo Spectre stesso fu allora fatto volare via, accompagnato dai fuochi fatui nelle fauci dello Yomotsu Hirasaka.
    Rigel udì come un'eco le sue ultime urla di rabbia provenienti dalle cavità più nere del vulcano.

    Maledetto ragazzino! Maledetto! Maledetto!---

    Ma presto regnò il silenzio.
    Come se la morte di Pajar avesse rotto qualcosa, il foro dimensionale che collegava la caverna col Pantheon scomparve, e Rigel poté percepire una moltitudine di presenze spirituali in quella dimensione. Era facile immaginare di chi si trattasse.
    La maledizione antica di duemila anni e risvegliata dalla Corruzione era finalmente stata spezzata. Rigel era ora libero di poter tornare da Ys a riferire tutto.


    ----

    CITAZIONE
    Sei libero di decidere se andare a cercare i fantasmi della gens Iulia oppure di chiuderla qui e tornare nello Jamir. In quest'ultimo caso troverai Ys nella biblioteca, circondato da una quantità non indifferente di libri perlopiù malamente riposti o lasciati aperti.
     
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    Quando tutto il mondo era ancora in pace e l'Armageddon era ben lontana da avvenire, Rigel era un bambino come tanti. Una volta aveva avuto la possibilità di guardare dal vivo una partita di golf, che era uno sport molto poco diffuso. Di quel giorno ormai non ricordava quasi più niente, eccetto che una singola cosa: quella meravigliosa e terribile sensazione che si provava quando il giocatore andava a mandare la pallina con l'ultimo tiro verso la bandierina, e osservare quella piccola sfera rotolare e rotolare. Rimanere con il fiato sospeso, perchè sei lì col dubbio che la pallina sembra sulla giusta traiettoria ma forse è stata colpita troppo forte e la gente tutta intorno è in un silenzio religioso. Finchè la pallina non entra dentro la buca, per rimanerci.

    Le onde infernali avevano puntato dritte contro il bersaglio, che sul più bello si era visto sfuggire la preda da sotto il naso; chissà, forse Pajar si era indebolito al punto da non poter uscire dallo Yomotsu Hirasaka come aveva fatto quel saccente ragazzino che vestiva la stessa armatura che un tempo aveva indossato anche lui. Aveva provato a sollevare le proprie difese che sulle prima avevano retto, per poi andare in frantumi sotto la pressione del Meikyuu Ha: il Cavaliere d'Argento non era ancora in grado di gestire perfettamente quella tecnica, tant'è che anzichè imprigionare l'anima l'avea scaraventata con tutto il corpo dentro la Bocca dell'Inferno. Le ultime parole che Rigel udì, furono quelle di Pajar che lo malediva chiamandolo "ragazzino". Perchè ancora, lì al Grande Tempio, per molti lui era ancora "il ragazzino", forse l'unica a non chiamarlo in quel modo era Dha. Si sedette a terra riprendendo fiato, mentre scendeva il silenzio e la frattura dimensionale andava richiudendosi. Si guardò intorno, poi pensò al lemuriano.

    Te l'avevo detto, di non sottovalutarmi...

    Non ripeterglielo, ormai non può più sentirti. Però hai visto questo posto? Non è tanto male...

    Sì, magari ci vengo pure a vivere.

    Rigel chiuse gli occhi, e sentì una grande energia fluire nella sua dimensione. Di certo i soldati e tutti gli altri potevano finalmente ottenere la loro pace. E lui aveva ancora da farsi perdonare la pessima mossa all'inizio del duello dall'imperatore in persona, aveva rischiato di mandare tutto in malora. Così si alzò e raccolse tutti i sigilli della dea Athena e di Butai che erano ancora sparpagliati in un angolo. Non sapeva se in qualche modo potevano essere ancora utili, ma li avrebbe portati ad Ys in ogni caso perchè si accertasse se potevano conservare ancora almeno una parte del loro potere. Poi uscì dalla grotta, si concentrò e risalì con la telecinesi; una volta arrivato sul bordo, fu facile individuare un esercito armato di tutto punto alla testa del quale si trovava una figura vestita di bianco. Con un sospiro, iniziò ad avviarsi verso l'imperatore e la sua famiglia, non sapendo bene quali parole scegliere per scusarsi.

    Ma almeno aveva ragiunto l'obiettivo, e ora avrebbero finalmente riposato in pace.

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    STATUS FISICO - Ustionato alle braccia, il cosmo non risponde con la stessa intensità di inizio duello.
    STATUS MENTALE - ...in calo adrenalinico.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Come detto, raccolgo i sigilli che nella vita non si sa mai e risalgo su dai romani.

    CfLyFwD

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    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


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    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

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    Rigel trovò Giulia, Augusto e i loro familiari sulla piana antistante lo Yomotsu Hirasaka. Con loro c'erano anche molti legionari, anche se altri si stavano già avviando verso la fila dei defunti diretti verso l'Aldilà. Augusto, ancora incosciente, era sorretto da Druso e un giovane che somigliava molto a Giulia: uno tra Gaio e Lucio, poté facilmente immaginare.
    Appena lo vide arrivare, Giulia si fece avanti e gli andò incontro, sorridendogli stanca.

    Alla fine è finita sospirò. Meglio tardi che mai.

    Ti dobbiamo ringraziare anche per avere recuperato il Princeps aggiunse Druso. E' stanco e ferito, ma... Beh, nulla di grave. E' già morto, dopotutto.

    Credo sia giunto il momento di salutarci disse allora Giulia. Ti ringrazio per essere venuto un'ultima volta.

    Tutti gli sorrisero: Druso, Postumo e gli altri. Sembrava davvero il momento dei commiati.
    Sempre che Rigel non volesse ammettere le sue colpe riguardo le ferite di Augusto e attendere il loro giudizio, certo.
     
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    E infine li raggiunse. Pur mantenendo la forma spiritica, il loro aspetto sembrava in qualche modo più sereno. Le ultime file dell'esercito, in modo ordinato, avevano già iniziato a distaccarsi per unirsi alle schiere di spiriti che avrebbero raggiunto l'aldià, che fosse l'oltretomba o l'elisio. Si sarebbero meritati tutti la serenità, visto quello che Pajar gli aveva fatto passare... lui stesso avrebbe dovuto fare i conti i giudici infernali e sarebbe finito chissà dove. Hades non era soggetto da perdonare facilmente antichi alleati che avevano impiegato ben 2000 anni per fallire.

    L'imperatore Augusto, quel fragile spirito che era stato suo malgrado causa di tanti problemi, sembrava essere in stato di incoscienza ed era sorretto da Druso ed uno degli altri figli che il ragazzo non aveva incontrato, mentre Giulia e Postumo erano lì di fianco a loro. Fu proprio lei a parlare, dopo che Druso ringraziò ancora il Cavaliere d'Argento:

    Credo sia giunto il momento di salutarci. Ti ringrazio per essere venuto un'ultima volta.

    Il ragazzo sorrise imbarazzato, scuotendo la testa.

    Vorrei che non aveste dovuto affrontare tutto questo. E mi spiace anche di non aver saputo proteggere nel modo giusto il vostro imperatore, ho la responsabilità di parte delle sue ferite per aver peccato di inesperienza e di superficialità nel valutare il campo di battaglia. Spero possiate perdonarmi, e che possa farlo anche l'imperatore: sono certo che comunque, adesso, vi attende la pace così come Giulia desiderava.

    Aggiungere altri dettagli sullo scontro con Pajar sarebbe stato inutile, e il Cavaliere dell'Altare immaginava che anche a loro ormai non importasse più di tanto.

    Credo che ormai le scuse non abbiano importanza neanche per loro, ragazzo. A meno che non ci sia altro che tu possa fare come ammenda, ti lasceranno tornare alla vita del tuo presente... il loro tempo è terminato duemila anni fa.

    Così immaginava anche Rigel. Ma quel peso doveva toglierselo, lui avrebbe continuato a vivere conoscendo i fatti e non poteva tacere l'accaduto agli spiriti.

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    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Niet, glielo dico.

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    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

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    Come forse prevedibile, le scuse di Rigel furono accolte da sorrisi e alzate di spalle.

    Ogni battaglia è in sé un pericolo riassunse per tutti Druso. Mio padre ha combattuto molto, anche se potrebbe non sembrare. Conosceva bene quali pericoli avrebbe corso.

    Dato che non c'era evidentemente altro da aggiungere, i fantasmi lo salutarono un'ultima volta per poi avviarsi verso lo Yomotsu Hirasaka. Ora Rigel davvero non aveva più motivo per rimanere là.
    Fu solo naturale prendere la via per il mondo dei vivi.

    ----


    CITAZIONE
    Bene, per motivi di estetica ora posto con Ys prima di lasciarti il turno.
     
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    Ara Pacis Divi Augusti IV



    Ys si trovava nella stessa biblioteca in cui si erano lasciati quando Rigel tornò alla Torre. Il Gold Saint si trovava seduto su una scala intento a leggere concentrato un tomo voluminoso. Tutt'attorno, sui tavoli stavano sparpagliati un'infinità di libri, chiusi e aperti, impilati e gettati qua e là.
    Alzando la testa per vedere chi stesse entrando, Ys mostrò gli occhi rossi di chi non riposava da molto. Ci mise qualche istante a riconoscere il Silver Saint, ma alla fine le sue sopracciglia si inarcarono.

    «Oh» esalò con una nota di stupore. «Sei già tornato?»

    Senza attendere una risposta, Ys chiuse il tomo e lo poggiò su un ripiano per poi scendere dalla scala. Si guardò un attimo intorno, come confuso, ma poi parve riprendersi: probabilmente aveva concluso qualcosa. Infatti prese subito a gridare verso la porta che dava sulle cucine.

    «Babel!» tuonò. «Porta del tè per due persone in biblioteca! Fai tre, se vuoi bere anche tu!»

    «Fattelo tu!» rispose irritata una voce di bambina. «Mi sto leggendo in santa pace un libro, io!»

    Ys si limitò a mugugnare per la mala risposta, ma non insistette oltre. Si volse invece di nuovo verso Rigel.

    «Penseremo dopo al tè. Raccontami piuttosto com'è andata: bene, immagino., dato che sei di nuovo qui.»

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Nome Ys
    Energia[ Blu
    Stato della Cloth Integra [VII - Non indossata]
    Condizioni Fisiche Illeso
    Condizioni Psichiche Stanco

    Riassunto Ys è in biblioteca immerso dai libri. Nota di colore, rispolvero Babel dopo non so quanto tempo XD

    Abilità

    Nessuna utilizzata

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

     
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    Parlato - Pensato - Methos - Ys - altri - Spectre

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    Methos era stato facile profeta, e infatti Druso si limitò ad alzare le spalle. Erano rischi della guerra, che si trattasse di feriti o di morti. L'esercito continuava a disperdersi, lieto di poter finalmente raggiungere il luogo del riposo, mentre gli spiriti salutavano ancora un'ultima volta: Giulia sorrideva, Postumo aveva abbandonato la sua daga con un certo imbarazzo e ora stava a fianco del nonno insieme a Druso, Gaio e Lucio. Rigel fece un'ultimo inchino, e anch'essi si avviarono verso la loro destinazione.

    Vogliamo andare, ragazzino?

    Sì. Non mi va di vederli entrare là dentro... mi fa un po' di effetto.

    Li guardò ancora mentre si allontanavano, poi respirò a fondo e le fiamme spirituali lo avvolsero. Un attimo dopo, si ritrovò a guardare la familiare torre dello Jamir, dove Ys dell'Ariete lo stava attendendo. Rigel entrò, e seguì i corridoi passo dopo passo fino alla porticina socchiusa della biblioteca. Sbirciando all'interno, lo vide chino su uno dei suoi libroni intento a interpretare chissà cosa, quando si rese conto della sua presenza. A quel punto, il ragazzo fece il suo ingresso nella stanza. Sulle prime Ys stentò a mettere a fuoco lo sguardo su di lui, doveva aver passato tutto il tempo trascorso sui libri.

    Oh! Sei già tornato? Babel! Porta del tè per due persone in biblioteca! Fai tre, se vuoi bere anche tu!

    Il Cavaliere d'Argento ricordava di aver visto la ragazzina, qualche volta. E ne ricordava il bel caratterino, che non era per nulla cambiato.

    Fattelo tu! Mi sto leggendo in santa pace un libro, io!

    Il ragazzo sorrise, Ys scosse la testa.

    Alla faccia del leggendario rispetto per i Cavalieri d'Oro, eh?

    Rigel ignorò il commento di Methos, d'altra parte anche loro due avevano lo stesso tipo di rapporto che c'era tra Babel ed il Custode della Prima Casa. Quest'ultimo lo invitò a raccontare l'accaduto. Quanto tempo era passato? Non più di una giornata, meno di dodici ore senz'altro.

    Cercherò di essere completo e non troppo lungo. Roma era deserta, nessuna traccia di corrotti fino al mio arrivo all'Ara Pacis. Lì uno spirito ha reagito al mio cosmo e si è palesato: Giulia, la figlia di Augusto. Ho raccolto informazioni più dettagliate sulla sorte della loro famiglia, e a quanto pare tutto ruotava intorno all'Ara Pacis; inoltre avevano già avuto a che fare con i Cavalieri di Athena in passato. Ho saputo da lei che in giro per Roma vagavano anche gli spiriti di Druso, Lucio, Gaio e Postumo: iniziai la ricerca di quest'ultimo basandomi sulle indicazioni di Giulia, stava in qualche modo cercando l'imperatore nel luogo doveva avevano abitato perchè ne percepiva la presenza... ma la sensazione derivava da un frammento di Surplice. A quel punto l'ipotesi era che anche per gli altri fosse la stessa cosa, e che da qualche parte avrei trovato anche il proprietario di quell'armatura: la cosa poco chiara era chi potesse essere e cosa c'entrasse Hades con la Corruzione. La risposta la ebbi quando arrivai al Pantheon, dove l'esercito fantasma di Druso combatteva con i Corrotti: al suo interno c'era un canale che si collegava direttamente con lo Yomotsu Hirasaka, e lì c'era il vero avversario. Un certo Pajar, lemuriano, ed ex-Cavaliere di Altare. Si era venduto ad Hades per vendetta ed era stato sigillato dal Gran Sacerdote dell'epoca e da un suo compagno, Butai. Probabilmente ritroverai qualcosa nelle cronache di quei tempi, su di loro.

    Prese un attimo di respiro, poi riprese il racconto.

    Da lui appresi che aveva costruito l'Ara Pacis, instillandogli una sorta di maledizione che portò a tutte le morti misteriose dell'epoca, incluse quelle della famiglia di Augusto: e le anime erano rimaste in qualche modo intrappolate, probabilmente a causa del suo stesso risveglio, avvenuto attraverso la Corruzione. A quel punto ha pensato bene di iniziare ad addestrare un esercito di Corrotti ad usare il cosmo, ma Druso e i suoi hanno tenuto il fronte fino al mio arrivo. Inutile dirti che l'unico modo per sbrogliare definitivamente la questione era rimuovere i sigilli di Athena ed eliminarlo, restituendolo alla Bocca di Ade. Fortunatamente sono riuscito a spuntarla... e questi erano i sigilli che lo custodivano. Ho pensato di portarli con me. A proposito, il luogo in cui era custodito era una grotta all'interno del vulcano.

    Gli sembrava di non aver trascurato nulla di importante, mentre gli porgeva i sigilli che tenevano bloccato Pajar nella grotta.

    Ho pensato che FORSE sarebbero potuti essere importanti... per qualcosa. Questo è quanto.

    A quel punto aspettò che l'altro gli dicesse qualcosa. Non si aspettava complimenti o cose del genere... la frase in cui sperava di più era di tutt'altra natura, qualcosa come: "Adesso vai a casa e fatti una dormita".

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    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Blu
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {V}
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Ustionato alle braccia, il cosmo non risponde con la stessa intensità di inizio duello.
    STATUS MENTALE - ...in calo adrenalinico.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Spiegone mode: ON. Amo Babel.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


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    Ara Pacis Divi Augusti V



    Ys prese in mano i sigilli portigli da Rigel, osservandoli un po'. Alla fine però lì Teletrasportò chissà dove, facendoli scomparire dalla sua vista.

    «In genere i sigilli di Atena perdono potere in meno di duecentocinquant'anni, ma questo per quanto riguarda i sigilli contro le divinità. Un umano può esserne rimasto intrappolato per molto più tempo, suppongo. In ogni caso li farò avere al Gran Sacerdote.»

    Detto ciò, il Gold Saint si spostò presso uno scaffale, e tramite la Telecinesi fece scendere un grosso tomo di cui Rigel poté leggerne il titolo: Vite dei Saint - Volume B. Ys iniziò a scorrerlo fino a trovare la pagina che cercava.

    «Butai, hai detto. Silver Saint dell'Altare dall'anno 744 ab Urbe Condita - che accidenti... ah, c'è la nota: il nove avanti Cristo. Successore di Pajar, ritiratosi... Deceduto l'anno successivo durante la Guerra Sacra contro Hades.» Ys chiuse il libro e lo ripose sullo scaffale con un altro guizzo di Telecinesi. «Immagino allora che le criptiche informazioni che avevo fossero opera sua: se è morto un anno dopo l'investitura non ebbe il tempo per scrivere un rapporto più chiaro.»

    Anche quella piccola curiosità sembrava dunque soddisfatta. Rigel poteva aspettarsi a momenti una qualche parola di congedo... quando sentì un certo qual peso piombargli in testa.

    «Ma che accidenti...!» sentì una voce di ragazzina imprecare. «Un Saint! Come immaginavo! Ma è modo di rimanere in mezzo? Siediti e non rubarmi spazio!»

    La colpevole dell'impatto presto planò più in basso con la sua Levitazione. Babel aveva lunghi capelli rossi e un visetto imbronciato, e teneva in mano un vassoio con una teiera e tre tazze. Il particolare non sfuggì a Ys.

    «Ah, alla fine hai portato il tè!» disse con un certo stupore. «Come mai?»

    «Ci ho messo un attimo a capirlo, ma tre tazze significava un ospite. Credevo fosse il solito tè per te.»

    Ys non replicò oltre, limitandosi a sospirare mentre Babel poggiava il vassoio sul tavolo e - ovviamente - si serviva per prima.

    «Se non altro abbiamo il tè» mugugnò. «Prendine pure una tazza, anche se abbiamo finito non c'è motivo per farti andare via subito.»

    Così dicendo, il Gold Saint dell'Ariete riempì le due tazze rimaste, e presane una iniziò a sorseggiare il tè.

    «Anzi» disse in sovrappensiero. «Rimani pure qui. Appena ho tempo darei volentieri un'occhiata alla tua Cloth: dati i tempi che corrono, è meglio non mandare nessuno in giro pieno di microfratture.»

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [VII - Non indossata]
    Condizioni Fisiche Illeso
    Condizioni Psichiche Interessato alla spiegazione

    Riassunto Puntini sulle i allo spiegone, e siparietto con Babel. L'ultima frase serve da collegamento GDR-in se ti accettano l'up cloth, non c'è bisogno di continuare oltre.

    Abilità

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    [color=#3D3D3D]Tecniche[/color]

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    Rigel ascoltò con attenzione le spiegazioni, quei dettagli andavano a completare il quadro sul come la missione aveva preso corpo. Nel frattempo una ragazzina arrivò levitando, urtandogli la testa, e doveva essere Babel: l'aveva già vista qualche volta durante il suo periodo di addestramento ed era un po' stizzita dal fatto che lui non fosse al proprio posto; a quel punto andò ad accomodarsi vicino al tavolo in cui si trovava il Cavaliere d'Ariete, mentre la piccola vi poggiava sopra il vassoio con le tre tazze. Era palese che volesse rimanere lì a curiosare e Rigel fu felice di averle potuto offrire una scusa per poterlo fare. Prese anche lui una tazza ed iniziò a sorseggiarlo lentamente, dato il calore - in verità molto apprezzato, viste le basse temperature dei quei luoghi. Il Custode della Prima Casa era stato cortese, non voleva semplicemente che il ragazzo andasse via giusto perchè la missione era compiuta.

    Anzi, rimani pure qui. Appena ho tempo darei volentieri un'occhiata alla tua Cloth: dati i tempi che corrono, è meglio non mandare nessuno in giro pieno di microfratture.

    Le parole di Ys lasciarono spiazzato il ragazzo. Sì, aveva superato numerose battaglie ma la sua armatura aveva sempre compiuto egregiamente il proprio dovere. Eppure... possibile che la sua armatura d'Argento fosse danneggiata?

    Non startene lì impalato, stai per vedere il maestro all'opera... non è cosa che succede tutti i giorni, sai?

    Rigel si riscosse, fece brillare il proprio cosmo ed Altare si separò dal suo corpo per andarsi a ricomporre lì accanto, sotto gli sguardi di Babel ed Ys. Apparentemente sembrava perfettamente integra, proprio come il giorno in cui Anita gliel'aveva consegnata. Ora toccava all'esperto pronunciarsi.

    Se non altro, non dovrebbero esserci danni seri... o almeno spero.

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    STATUS MENTALE - ...in calo adrenalinico.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Ah, un dettaglio. Rigel è rimasto mesi in Jamir per l'addestramento. Ys andava e veniva per ovvi motivi, ma Babel potrebbe averlo già visto e quindi ricordarsi di lui.

    CfLyFwD

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    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

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