#L'ultima lezione

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    Tutto felice e convinto delle sue scelte, così personali e poco convenzionali, Bart posò i quattro oggetti alle quattro estremità come indicato dal Dio bambino. Ancora perso nei suoi pensieri per risolvere quell’arcano mistero, il Cavaliere del Toro non si accorse minimamente della poca convinzione che si era palesata sul volto di Ys e del pargoletto.
    Oooh, e allora? Che persone difficili.
    Cercare quattro oggetti, non banali, in poco tempo e per di più all’interno di uno sconosciuto campo nomade mongolo…era assolutamente un’impresa titanica. Bartolomeo ce l’aveva messa tutta, davvero, con quel pizzico di personalità che non guasta mai. Evidentemente, però, tutti i suoi pensieri e i vari arrovellamenti non erano bastati. Le sue scelte erano state forse troppo personali, ma era inutile recriminare un’opzione piuttosto che un’altra.
    Quasi seguendo i pensieri di Ys e del Dio, quello strano rituale restituì un risultato poco confortante. Quattro colonne di luce apparvero improvvisamente dal cielo per avvolgere i quattro oggetti e accecare i presenti – sì, è proprio vero: abbagliare gli ignari spettatori è sempre un buon modo per stupire. Bart si schermò gli occhi con la mano destra, cercando di vedere oltre quella luce insopportabile.
    Beh, bisognava ammetterlo: il primo naturale pensiero fu quello di avercela fatta, di aver compiuto le scelte giuste. Il gigante era già sul punto di lasciarsi scappare una forte risata ed era quasi propenso ad abbracciare tutti i presenti per la felicità.

    Dannazione, cosa sta succedendo?

    Purtroppo però, la realtà fu ben diversa. La reazione del Dio degli Animali, infatti, fu più di forte disagio che di stupore. Nel breve istante di un batter di ciglia, tre esplosioni dai colori tetri appestarono l’area con un sentore che Bart conosceva fin troppo bene: corruzione. Istintivamente il Cavaliere del Toro si pose di fronte a Ys e al bambino, cercando di proteggerli con il suo stesso corpo. Non che fossero incapaci di difendersi, ma quando Bartolomeo percepiva un pericolo non riusciva proprio a dimenticarsi degli altri.
    Le esplosioni non furono nemmeno la fine di quello spettacolo poco gradito. Infatti, tre comete nere come la pece partirono in direzioni diverse da tre dei quattro oggetti posati da Bart. Solo il fiore era rimasto a terra e si era cristallizzato diventando completamente oscuro. Il Signore degli Animali lo raccolse e spiegò cosa era accaduto in modo tanto sicuro quanto terrorizzato.
    Nandi era stato corrotto. L’ennesima divinità soggiogata da quella corruzione che non sembrava avere limiti.
    Il Toro volante sembrava aver accettato solo il fiore come oggetto a rappresentare la Pace, mentre gli altri erano stati scartati. Il problema era che, in quel caso, essere scartati significava diventare l'avatar conduttore di un male così prepotente da essere percepito chiaramente a distanza. Una minaccia evidente che sarebbe potuta diventare qualcosa di così pericoloso da terrorizzare persino il Signore degli Animali.
    Il messaggio era chiaro: bisognava agire il prima possibile e in fretta.
    Bart non se lo fece ripetere due volte e senza alcun dubbio parlò schietto e onesto come suo solito.

    Figliolo, tu proteggi la tua gente.
    A quei…cosi ci pensiamo noi.


    Scoccò un’occhiata d’intesa a Ys per poi proseguire.

    Ys, non credo ci siano dubbi a riguardo.
    Dobbiamo distruggere quegli oggetti prima che diventino troppo pericolosi persino per noi.
    E visto che c’è una divinità corrotta di mezzo, credo che dividerci non sia una buona idea.


    Sarebbe stata necessaria tutta la forza possibile per affrontare quella nuova situazione. Non potevano permettersi di fronteggiare quel male da soli. Inoltre, Bart non avrebbe mai permesso che il Cavaliere dell’Ariete rischiasse la vita. Allo stesso tempo, però, ricordandosi lo scontro con Ares, il gigante era ben conscio del potere che una divinità può sprigionare; un potere che andava persino oltre lo straordinario cosmo del Toro dorato.

    Partiamo subito e focalizziamoci sull’oggetto più vicino.
    Da ciò che vedo sulla mappa, la piuma sembra quella più a portata di mano.


    Si caricò lo scrigno in spalla e prese il fiore di cristallo nero che il Signore degli Animali gli aveva fatto vedere poco prima.

    Questo me lo porto dietro.
    Sia mai che reagisca in qualche modo alla presenza di Nandi o degli oggetti.


    Se lo mise sull’orecchio sinistro nella stessa posizione del fiore che gli aveva dato la bambina poco prima. Era come un gesto di sfida alla corruzione – nonché un tocco di classe da non sottovalutare – che lo faceva sembrare un simpatico miscuglio tra un figlio dei fiori anni ’70 e un darkettone più moderno.
    Ormai Bart era pronto e determinato. Il Toro, quello dorato, aveva puntato il suo personale drappo rosso e stava abbassando le corna per vincere sul torero.

    Forza Ys, sei con me ancora una volta?

    Gli poggiò una mano sulla spalla espandendo un poco quel suo cosmo incredibile. In quel gesto c’era tutta la determinazione del gigante, allo scopo di far percepire all’amico quel senso di unione e cameratismo che precede ogni battaglia. Avrebbero ancora una volta rischiato la vita per difendere quel villaggio e non potevano assolutamente permettersi di vacillare.
    Infine, si rivolse ancora una volta al Dio in fasce, come a rimarcare la sua decisione.

    Torneremo, stanne certo.

    Una breve pausa ad effetto e poi…

    Oh oh oh!

    Non riuscì a trattenere una risata nonostante il momento non fosse dei migliori. Ma che ci vogliamo fare? Quello era Bart.

    Sembro proprio uno di quegli eroi dei film d’azione, non trovate?

    Col sorriso sulle labbra per stemperare la tensione, Bartolomeo attese la risposta di Ys, anche se non aveva dubbi su quale sarebbe stata la sua scelta.
    Ormai c’erano dentro insieme in quella strana missione e la vita di centinaia di innocenti dipendeva da loro.

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    Bartolomeo - Gold Saint del Toro - Energia Suprema
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    Riassunto:
    Solo uno su quattro? Argh! E vabbè dai, però devi ammettere che le scelte non erano banali XD
    Quindi, nulla, ovviamente accetto di cercare e distruggere gli oggetti e chiedo a Ys di accompagnarmi. Le motivazioni sono presto dette: siamo in missione insieme, io sono suprema ma con la cloth a mezzo servizio e tu sei blu ma con poteri estremamente complementari a quelli di Bart.
    Inoltre, mi sono preso la libertà di ipotizzare che la piuma fosse la più vicina al villaggio nomade in quanto il Dio l’aveva segnalata per prima sulla mappa.

    Condizioni:
    Pronto a tutto.

    Abilità:
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    Tecniche:
    -

     
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    L'Ultima Lezione VI


    Di tutto quello che accadde, la cosa che Ys si ricordò prima di tutto fu la schiena di Bart davanti a lui.
    Non un segno di protezione, né di debolezza.
    Piuttosto, di impotenza.
    Il Saint dell'Ariete allora, più di molte altre volte, trovò pesante il divario tra lui e il collega del segno del Toro.
    Prostrato dalla situazione e sinceramente confuso, rimase in disparte ad ascoltare le spiegazioni del Signore degli Animali, sentendosi più che mai inadatto alla situazione. Quando poi Bart espresse il desiderio di raggiungere la vicina bassa altura che il dio aveva indicato come sito di caduta della Piuma, non poté fare altro che annuire.

    «Ah... Naturalmente.» avvallò «Anzi... se serve, posso Teletrasportarci sui vari siti.»

    Era vero: si trattava di luoghi augualmente abbastanza vicini da essere figurabili nello spazio e tempo, requisiti necessari per avvalersi delle conoscenze lemuriane.
    Fu così che Ys, caricatosi il suo Box come Bart aveva fatto col proprio, posando una mano sul braccio del Toro attivò il suo potere.

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Ottimale (non indossata)
    Condizioni Fisiche Illeso
    Condizioni Psichiche Un po' giù di corda

    Riassunto/Note -

    Abilità

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche



    [DAMMIT ME LI UNISCE, I POST - FAI CONTO CHE SONO DUE]


    La sensazione del Teletrasporto di certo stava diventando familiare a Bart.
    Nel giro di uno o due battiti di ciglia, i due Saint passarono dal trovarsi nel campo mongolo a una collina rocciosa, dalla cui sommità proveniva un potente senso di Oscurità.
    Stranamente, i due Cavalieri non ebbero difficoltà a raggiungere il picco: non vi era traccia di ostacoli, Corrotti compresi.
    Eppure... in che altro modo era definibile quello che trovarono?

    La Piuma è la Verità. Un oggetto scaraventato dal vento è la Verità.

    La voce oltretombale proveniva, incredibile a dirsi, da un essere solo vagamente antropomorfo da cui emanava il senso di oscurità: si trattava di un cumulo di piume tenuto insieme dalla Corruzione, dai cui spazi vuoti si intagliavano degli occhi e una bocca.

    Il Grande Nandi non accetta questa Verità. Il Grande Nandi è adirato.

    L'essere pareva non rivolgersi a nessuno, e in effetti non sembrò accorgersi dalla presenza dei due. Eppure...
    Emanava Cosmo, un potente Cosmo.


    CITAZIONE
    L'Uomo-Piuma emana Energia Nera. Ancora non attacca, quindi puoi decidere con calma eventuali strategie.
     
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    Uoooh!

    Ormai cominciava a piacergli quella sensazione così strana del teletrasporto. L’aveva già provata più volte, con Daya e con l’ausilio dell’anello donato da Atena, ma ogni volta era una vera scoperta. Prima si avvertiva un lieve formicolio, poi era come percepire la scomposizione di tutti gli atomi del proprio corpo per un solo impercettibile istante. In realtà non ci si capiva molto, sembrava davvero magia, ma quel senso di istantanea distruzione e ricostruzione era incredibile. Era un po’ come una montagna russa particolarmente impegnativa: a pensarci bene può far paura, ma alla fine non si fa nemmeno in tempo a finire un giro che si è già impazienti di fare il successivo.
    Il teletrasporto, che cosa strana. Era uno dei tanti poteri di Ys che lo rendeva sempre più speciale agli occhi di Bart. Ormai il gigante si era affezionato a quel ragazzo un po’ sempre sulle sue, con la costante sensazione di sentirsi fuori posto. Il Cavaliere del Toro era davvero un bonaccione, si fidava di tutti a prima vista, ma difficilmente sbagliava nel giudicare le persone una volta conosciute meglio. Sapeva che il Custode della Prima Casa nascondeva un grande cuore e un grande spirito sotto quella corazza di formalità. Sperava che alla fine di quella missione, qualunque fosse stato l’esito, la loro amicizia potesse consolidarsi sempre più e diventare l’ennesima fiammella di umanità in quel mondo inghiottito dalla disperazione.
    Ah, quanti pensieri e quante considerazioni si possono fare nel breve lasso di tempo di un teletrasporto. Purtroppo, però, la realtà è spesso molto più prepotente del pensiero e in un batter di ciglia i due Cavalieri si trovarono in prossimità della loro prima meta. La collina rocciosa in cui si doveva trovare il primo oggetto rifiutato da Nandi appariva decisamente tranquilla. Troppo tranquilla. La marea di corrotti che minacciava la vita del villaggio mongolo sembrava solo un lontano ricordo. Nessun assalto immediato da parte di un’orda incontrollata, nessun artiglio pronto a dilaniare le carni. Solo desolazione, rocce e…un cosmo tremendo e oscuro proveniente dalla sommità della collina.

    Mmm…

    Un mugugno di sospetto e un’occhiata di intesa con Ys. Sicuramente aveva percepito anche lui quella potenza spaventosa e così tetra da far venire la pelle d’oca. Era chiaro come il sole che quell’emanazione cosmica rappresentava il loro primo obiettivo. I due si avvicinarono con cautela, con Bart che precedeva l’amico per evitare brutte sorprese. Giunti in cima, quello che si presentò di fronte a loro fu uno spettacolo tanto incredibile quanto terrificante. Un ammasso di piume nere decisamente senziente, con occhi, bocca e una voce talmente inumana che avrebbe sicuramente popolato i peggiori incubi di Bart nei giorni a venire. Ma la cosa più incredibile, se tutto quello non fosse bastato, era che la figura informe stava blaterando qualcosa sulla Verità e sulle Piume, rivolgendosi a nessuno in particolare. Non sembrò nemmeno notarli tanto era concentrata sul rifiuto dell’oggetto come simbolo della virtù.
    Bartolomeo si guardò intorno un po’ spaesato, incontrando più volte lo sguardo di Ys che sembrava non saperne più di lui. Nonostante la situazione e la palese minaccia cosmica, però, si prospettò una fragile calma iniziale che poteva essere sfruttata a loro favore. Osservando il paesaggio, infatti, al Cavaliere del Toro venne in mente un’idea così assurda da darsi da solo del pazzo. Ma tanto Bart un po’ pazzo lo era, quindi non facciamoci grossi problemi.
    L’omone posò con delicatezza lo scrigno della Cloth di fronte a lui e nel frattempo raccolse una delle tante pietre presenti in quella collinetta rocciosa. Con la coda dell’occhio controllò il fiore cristallizzato che aveva sull’orecchio, ma il nero costrutto non sembrava dare alcun segno. Lasciò qualche metro di distanza tra lui e la figura composta di piume, così da farsi in qualche modo notare ma nel contempo mantenere una certa sicurezza. Prima di fare qualsiasi altra cosa, però, indirizzò un messaggio telepatico al suo compagno d’avventura.

    Ys, senti, io provo a parlarci.
    Si lo so, ti sembrerà una follia, ma quella cosa non mi pare aggressiva seppur molto pericolosa.
    Tu rimani dietro di me e tieniti pronto al peggio.
    Evitiamo di espandere troppo il nostro cosmo per non innervosirlo, ma non abbassiamo la guardia.
    Diciamo che andrò un po’ a braccio con questo corrotto un tantino picchiatello.
    Oh oh oh.


    Si può ridere in un messaggio telepatico? Bella domanda, ma probabilmente è possibile. Anche perché Bart l’aveva appena fatto. Si ok, confermato: il corrotto piumato non era l’unico un po’ sopra le righe in quel momento.

    Hey, ciao!
    Io sono Bart e lui è il mio amico Ys.
    Ho sentito che parlavi di Piume e Verità.
    Beh, forse hai ragione: la leggerezza di una Piuma non è adatta a rappresentare la Verità.


    Non lo pensava davvero, visto che la scelta era stata proprio la sua, ma mai contraddire un folle. Specialmente se ha un cosmo così terrificante. Inoltre, il rifiuto della Piuma – così leggera – come simbolo della Verità palesato dal corrotto in piena armonia con quel “pesante” paesaggio roccioso, poteva essere solo una coincidenza; o forse no.

    Ma che ne dici di questa?

    Prese la pietra grande come un pugno raccolta poco prima e la mostrò tenendola nel palmo della mano destra.

    Dire la Verità può rendere leggeri, ma spesso la Verità può essere un macigno insostenibile.
    Può essere pesante da sopportare, come un fardello che schiaccia la coscienza.


    Una breve pausa per far assimilare il concetto, per poi terminare con una semplice ma importante domanda.

    Cosa ne pensi?
    A Nandi potrebbe piacere la Pietra al posto della Piuma?


    Puntò il sasso verso il corrotto come a sostenere la sua nuova proposta. Incredibilmente Bart stava cercando di dialogare, nonostante il suo carattere impulsivo, allo scopo di evitare inutili pericoli. Scontrarsi con quella figura piena di piume non sarebbe stata certo una passeggiata, ed entrambi i Cavalieri avrebbero rischiato grosso. Perché, quindi, non provare a ragionare con quella cosa? Sì, sicuramente non era la soluzione che a tutti sarebbe venuta in mente di fronte a quell’abominio. Ma Bart non era “tutti”.
    Alla fin fine cos’è che si dice? Tentar non nuoce.
    D’altro canto, nella follia è bene essere folli.

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    Bartolomeo - Gold Saint del Toro - Energia Suprema
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    Riassunto:
    Il corrotto è palesemente pericoloso, specialmente per Ys. Quindi Bart tenta un approccio un po’ diverso: ci parla e gli propone la Pietra al posto della Piuma come simbolo della Verità, spiegando la motivazione. Ovviamente rimane pronto a qualsiasi rifiuto, avvisando anche Ys nella peggiore delle eventualità.

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    La visione dell'... essere preoccupò Ys fin da subito: non solo si trattava di una creatura la cui genesi esulava ogni sua conoscenza, ma emanava pure un Cosmo spaventoso.
    L'Ariete era naturalmente conscio di essere debole come Gold Saint - e lo riteneva pure naturale, non ritenendosi certo chissà quale Sacro Guerriero, soddisfatto della sua posizione attuale -, eppure... era ogni volta dura dover constatare di star vestendo panni troppo grandi per le responsabilità che richiedevano.
    Per questo il messaggio Telepatico che Bart nel frattempo gli aveva inviato non lo sorprese ne' lo offese: dovette anzi concordare col Toro.

    °Fa' ciò che ti senti, e non preoccuparti per me: non è bello a dirsi, ma noi lemuriani abbiamo un certo qual talento nel fuggire...°

    Era assolutamente vero: il Teletrasporto era un prezioso amico, in simili situazioni.
    Ys comunque non intendeva danneggiare il piano di Bart: rimase lì accanto a lui, senza nemmeno usare il suo Cosmo, altro che espanderlo; rimase però all'erta, ben intenzionato a fuggire non appena necessario.
    Lasciò dunque che Bart catturasse l'attenzione dell'essere, raccogliesse la pietra e si mettesse a sostenere la sua nuova tesi.
    Fu a quel punto che la Creatura espanse violentemente il suo Cosmo: Ys comprese che era andata male.

    °... Che Atena ti guidi!°

    Gli inviò quest'ultimo messaggio, e si Teletrasportò subito alla base della collina, lasciando però lì il suo Pandora Box.
    Ora il Cavaliere del Toro era libero di agire come credeva contro la minaccia che gli si parava davanti.

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    Condizioni Psichiche Preoccupato

    Riassunto E niente, l'essere non è così amichevole. Ys comunque è fuori portata e Bart può sentirlo al sicuro. Picchia pure (attendi il mio post da Master per i particolari).

    Abilità

    Telepatia: E' la capacità di convogliare le proprie abilità psiconiche in modo tale da far udire il proprio pensiero (sotto forma di parlato) a tutti gli esseri senzienti presenti entro l'area che tali abilità permettono di ricoprire psiconicamente. La Telepatia può ovviamente toccare solo soggetti selezionati dall'utilizzatore, in numero variabile da una singola persona a quanti più i poteri mentali permettono di raggiungere secondo i limiti di quanto sopra.

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata




    [DI NUOVO, POST ATTACCATI]

    L'essere spostò le fessure tra le piume che aveva per orbite verso Bart non appena egli gli si fece incontro; nemmeno allora lo attaccò, però: sembrava... confuso.
    Il Toro poté quindi fare il suo discorso in tutta calma, la creatura che nel frattempo si era chinata sulla pietra. Quando però ebbe finito di proporre la roccia come simbolo della Verità... il Cosmo dell'essere si espanse.
    E Ys si Teletrasportò via, al sicuro.

    UNA PIETRA!!! Urlò al vento Una zavorra è la Verità? Un peso morto è la Verità?!?

    Il Cosmo della creatura raggiunse il suo apice, ed ormai era chiaro che si sarebbe concretizzato in un attacco.

    IL GRANDE NANDI E' ADIRATO!!!

    Mentre gridava, le sue piume si tramutarono in una foresta di dardi cosmici che oscurò la sommità della collina.
    Se non si fosse difeso, Bartolomeo sarebbe sicuramente morto, non avendo alcuna protezione.


    CITAZIONE
    L'Uomo-Piuma ha lanciato un semplice attacco ad area ad Energia Nera, ora che Ys non c'è non credo sia un problema per te -- non intendo certo farti crepare contro un mid-boss!
     
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    Ah, quell’Ys.
    Si sottovalutava troppo quel ragazzo. Aveva a disposizione poteri incredibili, supportati da un cosmo degno di un Cavaliere d’Oro. Eppure si percepiva in lui una profonda insicurezza, come se non si sentisse mai abbastanza adatto a qualsiasi situazione. Certo, l’eredità ricevuta dai suoi predecessori era un fardello non da poco, ma proprio questa difficoltà avrebbe dovuto spingerlo a dare sempre di più. Aveva le capacità, ma soprattutto aveva il talento. Non era diventato Cavaliere dell’Ariete per caso, ma qualcuno di incredibilmente saggio l’aveva scelto come suo successore. Non tutti sono in grado di indossare quell’armatura, che si porta dietro una storia e una responsabilità capace di schiacciare anche il più forte dei caratteri.
    Ah ah, provate a pensare a Bart come Santo della Prima Casa; ce lo vedete? Io credo di no. Avrebbe riparato armature a suon di pugni e non sarebbe stato certo così paziente e disponibile come quel ragazzo.
    Il giovane aveva qualcosa che raramente si riscontra nei combattenti di quel calibro: l’umiltà. Grande pregio che però si era trasformato quasi in un difetto. Bisogna credere in sé stessi per fare grandi cose, senza scadere nell’egocentrismo.
    Ys aveva le potenzialità per diventare un grande guerriero e un grande lemuriano. Gli mancava solo quell’incoraggiamento in più per credere nei propri mezzi. E Bart, se Atena li avesse fatti uscire ancora tutti interi da quelle missione, avrebbe fatto di tutto per aiutare il ragazzo. Il Grande Tempio aveva assolutamente bisogno di lui e aveva estrema necessità di un Custode della Prima Casa con i fiocchi. Anche l’Armageddon stesso reclamava forza e determinazione, pena l’annichilimento totale. Quindi, in poche parole, Bartolomeo avrebbe fatto un bel discorsetto a quel ragazzo; da uomo a uomo. Non pensate a chissà che cosa, eh, ma percepiva troppo potenziale in quel giovane per vederlo così timoroso. Il Toro avrebbe insegnato all’Ariete come mostrare le corna.
    Ma torniamo alla realtà.
    Ys aveva appena rassicurato l’omone sulla sua capacità di sgombrare il campo grazie al teletrasporto. Quella sua modestia era persino accompagnata da un profondo altruismo: voleva passare – ingiustamente – per il codardo della situazione, così da permettere a Bart di combattere senza pensare ad altro. Probabilmente il lemuriano aveva ben compreso il carattere del Toro e sapeva che si sarebbe preoccupato per tutti e due e non solo per sé stesso. Grande gesto quello di Ys, molto intelligente, anche se a Bartolomeo piaceva molto combattere insieme al giovane. A volte, però, è necessario scegliere la via più giusta e non quella più piacevole. La missione in cui si erano ritrovati era diventata molto pericolosa, oltre ogni previsione, e non bisogna dimenticare che erano in quel luogo per riparare la povera armatura di Bart. Quindi meno pensieri, meno parole e più azioni. Senza dimenticare la sicurezza di tutti.
    Sicurezza che, purtroppo, stava per essere violentemente minacciata. Nonostante le parole gentili e pacate del gigante, quella figura bardata di piume non la prese molto bene.

    E mamma mia, come sei difficile.

    Eh si, aveva proprio ragione. Sembrava che qualsiasi offerta si facesse a Nandi per rappresentare la Verità non venisse accettata. Probabilmente le divinità hanno un concetto particolare per le cose, che va oltre le normali concezioni dell’uomo.
    Il cosmo dell’oscura figura si fece violento in un istante. Bart percepì il messaggio di Ys e il suo teletrasporto lontano dal luogo dell’imminente scontro.
    E l’omone sorrise.
    Ce l’aveva messa tutta, questo non si poteva negare. Aveva scelto oggetti particolari per le quattro Virtù, aveva cercato di dialogare civilmente con quell’ammasso di piume e aveva persino tenuto a bada il cosmo.
    Adesso basta però.
    Quella cosa informe era diventata una minaccia seria, per sé, per Ys e per il villaggio mongolo. A volte è più efficace una bella strapazzata rispetto a mille parole. Appena Bartolomeo percepì divampare il cosmo della creatura, fece lo stesso con il suo. Non poteva farsi trovare impreparato, dato che non era protetto dalla sua sacra armatura. Le parole gridate dall’ormai imminente nemico erano state chiare: il nuovo tributo non era stato accettato. Anzi, era stato rifiutato con fermezza. Il gigante percepì l’approssimarsi di un pericolo quando il potere avversario sembrò raggiungere il culmine. Fortunatamente sembrava che il Toro fosse ben più forte dell’ammasso di piume, ma l’assenza della cloth lo rendeva più vulnerabile. Appena percepì il ribollire della rabbia altrui, le piume oscure si lanciarono all’assalto dell’omone. Bart incrociò le braccia al petto e, sfruttando la sua massima velocità, creò una barriera cosmica di fronte a sé. Data la rapidità dell’azione nemica, pochissime piume arrivarono al corpo del gigante prima che la difesa fosse eretta. Queste gli provocarono solo alcuni tagli su braccia e gambe. Tutto il resto dell’attacco si infranse contro quella muraglia creata dal cosmo straordinario. Il Cavaliere del Toro, a quel punto, non perse tempo. Era necessario agire in modo fulmineo, senza lasciare spazio a una seconda offensiva.
    La miglior difesa è l’attacco. Si, certo, banalità che spesso in molti dicono. Ma per Bart era quasi un credo durante la lotta e quel muro difensivo era stato eretto solo per l’assenza dell’armatura. Altrimenti sarebbe già impegnato a prendere a pugni quella cosa rivoltante.

    Uhm, forse è meglio…

    Un pensiero fugace alla struttura fisica del nemico. Se di struttura si poteva parlare. L’oscura figura era un vero e proprio ammasso di piume senza una forma precisa. Quindi, forse, prenderlo a pugni non era la soluzione migliore. Inoltre un corpo a corpo, assolutamente preferito da Bart, era rischioso in quelle condizioni. Quindi, beh, peccato: avrebbe dovuto annientare il nemico mantenendo un po’ di distanza. Un po’ gli dispiaceva, ma doveva proteggere la gente di quel luogo e non poteva permettersi di sbagliare.
    Mantenendo le braccia conserte, diede un fortissimo calcio dall’alto verso il basso sullo scrigno della cloth. La potenza della pianta del piede fece sprofondare quasi la metà del box a terra, generando un fremito del terreno e un gran polverone di sassi e detriti. In quella confusione, Bartolomeo sfruttò l’appoggio per fare un salto di qualche metro, uscendo come un missile dalla nube polverosa. Fissò il nemico sotto di lui e inclinò il corpo per puntare il suo obiettivo. In quell’istante – con una tale velocità da farlo sembrare immobile – entrambi gli arti si protesero all’unisono, generando una bordata cosmica senza precedenti che investì l’area sottostante.

    AAAAAH!

    Quello era il Great Horn.
    La tecnica più famosa dei Custodi della Seconda Casa, in grado di annientare l’avversario senza che questo nemmeno se ne accorga. Provate a pensare ad un attacco cosmico, generato da un cosmo straordinario e supportato da una forza fisica in grado di colpire anche a distanza. Potenza distruttiva senza precedenti, con lo scopo di terminare lo scontro con un solo colpo. La velocità di esecuzione era stata massima e Bartolomeo sperava che il diversivo e l’effetto sorpresa facessero il resto.
    Si era scatenato per bene, questo era certo.
    Peccato per non poter optare per il corpo a corpo, ma ogni tanto bisogna accontentarsi.

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    Bartolomeo - Gold Saint del Toro - Energia Suprema
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    Riassunto:
    Mi difendo con una barriera cosmica e per non rischiare (non indossando la cloth) opto per il combattimento a distanza.
    Un bel Great Horn sui denti (prima variante e supportato dal plus della forza straordinaria) per cercare di terminare lo scontro il prima possibile senza troppe conseguenze.
    P.S.: mi sa che a fine quest, comunque vada, Bart vorrà fare due chiacchiere con Ys XD
    P.P.S.: possibile che Word ogni volta che scrivo "lemuriano" me lo corregge automaticamente con "lemuri ano"? Se trovate tale svista da qualche parte prendetevela con lui XDDD

    Condizioni:
    Tagli non profondi su braccia e gambe.

    Abilità:
    Potenza Del Toro:
    [Forza Straordinaria + Cosmo Straordinario]
    In natura in quanto a forza il toro ha ben pochi rivali.
    Tale caratteristica è propria anche del cavaliere della Seconda Casa, considerato al Grande Tempio come massimo esponente della pura potenza fisica. Il suo corpo e i suoi muscoli sono in grado di generare una forza inusitata, capace di distruggere con estrema facilità anche i materiali più resistenti. Provate a pensare ad un colpo scagliato alla massima potenza e alla velocità della luce su di un essere umano; di certo le conseguenze sarebbero devastanti. Ma le caratteristiche di questa incredibile abilità sembrano non avere limiti. Infatti l'indiscussa possanza del Toro permette a Bartolomeo di raggiungere un livello superiore rispetto alla "normale" forza straordinaria. Il cavaliere è in grado di generare, con un semplice movimento, delle onde d'urto dal potenziale d'impatto impareggiabile. Inoltre, può perfino creare dei veri e propri sismi sia nel terreno che nell'aria in grado di destabilizzare anche il più ostico degli avversari colpendolo a distanza con la sola forza fisica inarrestabile. In poche parole: forza straordinaria che può colpire anche da lontano con la stessa intensità di un colpo ravvicinato. Tale incredibile caratteristica gli permette di superare i limiti di un normale combattente dotato di sviluppata potenza. Ad esempio avrà la possibilità di spiccare balzi dalla lunghezza impressionante o calciare letteralmente l'aria per creare onde d'urto di pura forza fisica in grado di permettere spostamenti quando il corpo è già sospeso in aria.
    Insomma, potenza allo stato puro.
    Ma la vera potenza del Toro non finisce qui. Immaginate una supernova che esplode nello spazio, una stella che irradia l'universo con il suo infinito splendore. Tale è il potere cosmico del cavaliere del Toro, che gli consente di imprimere in ogni singolo colpo una forza ed una potenza inimmaginabili.
    Un cosmo straordinario, abnorme.
    Ogni sua tecnica diviene potenzialmente devastante, potendo generare una forza cosmica impareggiabile. Sforzi che per un cavaliere di pari energia potrebbero essere considerati impensabili o logoranti, per Bartolomeo possono divenire semplici e naturali, potendo decidere se utilizzare grandi quantitativi di cosmo in una sola volta oppure protrarre le sue devastanti offensive per lungo tempo senza diminuire d'intensità.

    Orgoglio Del Toro:
    [Resistenza Straordinaria]
    L'Orgoglio di un uomo, l'Orgoglio con la O maiuscola: solo questo basterebbe a sorreggere in ogni situazione il mastodontico corpo di Bartolomeo.
    Oltre alla forza fisica e cosmica senza rivali, anche la resistenza sostiene questo imponente cavaliere inarrestabile. Il Toro sarà in grado di sopportare innumerevoli attacchi di natura fisico-cosmica senza batter ciglio, permettendogli di continuare a combattere anche in condizioni estreme. Ovviamente questo non significa che i colpi nemici non avranno alcun effetto, oppure verranno totalmente ignorati o evitati, bensì il cavaliere d'oro potrà incassare con maggior facilità i danni derivanti da una pesante offensiva.

    Telepatia:
    Come ogni Gold Saint anche Bartolomeo è in grado di comunicare senza l’ausilio delle parole. Solo con la forza della sua mente sarà possibile proferir parola mantenendo le labbra completamente chiuse.

    Tecniche:
    Great Wall:
    Cosa c'è di meglio per schernire l'avversario se non incassare tutti i suoi colpi senza erigere alcuna difesa?
    Solitamente Bartolomeo predilige sfruttare la sua inesauribile resistenza fisica per logorare e scoraggiare i nemici intenti a combatterlo. In situazioni estreme, però, è sempre meglio avere un piano di riserva. Tale piano è proprio il Great Wall, un muro eretto dal cosmo abnorme del Cavaliere del Toro che si disporrà a difesa del suo creatore. La grandezza, lo spessore e la forma potranno variare (sempre nei limiti imposti dall'energia), potendo creare anche sfere, cupole o altri stratagemmi di difesa.

    Great Horn:
    Alcuni lo definiscono il colpo più veloce del Grande Tempio, altri come la tecnica che unisce perfettamente attacco e difesa; altri ancora non hanno potuto raccontarne gli effetti devastanti, essendo stati sconfitti senza nemmeno essersene accorti. Il "Grande Corno" è la tecnica principale del cavaliere del Toro, che prende nome dall'arma più pericolosa a disposizione dell'animale della costellazione. Esistono due varianti di tale incredibile esecuzione.
    Prima Variante: Bartolomeo si pone di fronte al nemico in una statuaria posizione eretta a braccia conserte. Tale impostazione permette di opporre una solida difesa fisica agli eventuali attacchi avversari, ma al contempo nasconde un'arma letale. Infatti con un rapidissimo movimento, il cavaliere potrà distendere le braccia verso l'avversario generando un'inaspettata e violentissima bordata cosmica che unisce velocità, potenza cosmica e fisica. Gli arti del guerriero si muoveranno così rapidamente da farlo sembrare immobile durante l'esecuzione, tanto che l'esatto movimento potrà essere percepito solo da cavalieri dotati di abilità particolari (agilità straordinaria) o capaci di raggiungere una velocità più elevata. Il potenziale distruttivo generato sarà immenso, in grado di mettere in difficoltà qualsiasi difesa o annichilire con decisione un avversario impreparato o colto di sorpresa.
    Seconda Variante: In ogni duello è sempre un vantaggio nascondere qualche asso nella manica per i momenti più difficili. Proprio questa seconda variante può essere considerata uno di questi metaforici assi. Infatti Bartolomeo potrà optare per liberare maggior energia dal suo corpo, sfruttando al massimo il già incredibile potenziale del Great Horn. Scagliando il colpo direttamente con le braccia distese, il cavaliere potrà perdere l'effetto sorpresa della prima variante, ma aumenterà di molto la quantità di energia sprigionata non dovendo partire dalla posizione di difesa a braccia conserte. Una potenza inimmaginabile che travolge e distrugge ogni cosa si trova sul suo cammino, caricando i malcapitati obiettivi come un toro inferocito.
    Infine, non bisogna dimenticare l'utilizzo che Bartolomeo può fare della sua immensa forza fisica. Infatti il Great Horn può essere ulteriormente potenziato sfruttando anche il plus fornito dalla prestanza muscolare del cavaliere, capace di generare onde d'urto di pura forza bruta in grado di colpire a distanza. Unite il tutto e capirete facilmente perché molti avversari non sono sopravvissuti per raccontare le potenzialità del "Grande Corno".

     
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    Come prevedibile per chiunque conoscesse l'ampiezza del Cosmo di Bart, bastò che egli innalzasse una barriera cosmica perché l'attacco furioso dell'essere venisse vanificato: il Cosmo di cui le piume erano intrise infatti non superò quel muro, e il Toro si trovò intorno semplicissime ed innocue piume danzanti al vento.
    Quando poi Bart passò all'attacco, la creatura non parve reagire alla sua azione intimidente - forse perché non era un essere senziente ma un ammasso cosmico, o forse solo non lo dava a vedere -, ma quando si passò al Great Horn, beh...
    ... La creatura fu letteralmente spazzata via dall'attacco, senza innalzare la benché minima difesa: il suo Cosmo svanì, trasportato via dall'ondata Cosmica, e le piume volarono sparpagliate, non più unite da quel legame.
    Non emise nemmeno un grido.
    Questo, per un istante.
    Poi, laddove c'era stato il corpo una luce candida sfavillò, e una voce celestiale scandì:

    Io sono la Via. La Verità è la Via. La verità è una strada verso la Comprensione. La Verità è un percorso che dura l'intera Vita degli Dei.

    Detto ciò, la luce sfumò nell'aere, e sul terreno apparve un cristallo bronzeo sottilissimo, che sembrava contenere... terra.

    °... Dunque è questo il segreto di quegli esseri.°

    A giungere alle orecchie di Bart era stata ora una voce telepatica, ben diversa da quella appena udita: era il Signore degli Animali. Aveva dunque visto tutto? E cosa voleva?
    Per fortuna, la divinità non si fece pregare.

    °Avete visto quel cristallo, Santi di Atena? E' la risposta alla Verità, ciò che Nandi ritiene essere la Verità. La Corruzione deve aver inibito ogni suo freno: il Cosmo della sua collera evidentemente contiene le stesse risposte che andate cercando. La Corruzione è davvero un'arma a doppio taglio...°

    Dunque Bart aveva appena ottenuto il secondo pezzo? Beh, ottimo. Qualunque cosa significasse.

    °Quello che intendo dire - precisò il Signore degli Animali - è che, se sconfiggerete gli altri due esseri generati dall'ira corrotta di Nandi, otterrete tutti i pezzi necessari per evocarlo. A quel punto, però, non so in che stato mentale sarà lui...°

    Dunque, bastava far fuori le altre due creature che evidentemente rappresentavano Rettitudine e Amore, e avrebbero ottenuto Nandi in persona. Corrotto.
    Non una prospettiva necessariamente bella.


    CITAZIONE
    Bene, vediamo di finire 'sti antipasti prima della portata principale (in ogni caso mi sentirò con Gaz). Aspetta che prima posto con Ys.


    P.S.: Bart è benvenutissimo a fare la paternale a Ys quando vuole XD


    U16k8cY
    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    L'Ultima Lezione VIII


    Ys si riteletrasportò accanto a Bart poco dopo che il messaggio telepatico del Re degli Animali si era concluso. Una volta apparso, passò indeciso il suo sguardo da Bart al cristallo a terra, quindi si decise di parlare al Toro.

    «Ho udito tutto anch'io.»

    Ritenne bastasse dirlo, per far capire al compagno la situazione. Quindi si mosse verso il cristallo, e s'inginocchiò su di esso.

    «La Via... Sbaglio, o la... voce ha citato quei testi cristiani che... Oh, non che importi: gli dei talvolta penso abbiano più legami di quanto pensiamo. Piuttosto... dove vuoi che ti porti?»

    Non aggiunse altro: il breve combattimento tra Bart e quell'essere - benché lui, da laggiù, ne avesse solo sentito i Cosmi - aveva reso palesi le possibilità del Toro. Ys dubitava che le incarnazioni di Amore e Rettitudine sarebbero state di pasta diversa. Nandi, invece... beh, non poteva neanche pensarci, a essere onesto.
    Comunque fosse, il lemuriano intendeva lasciare a Bart ogni decisione: sua era la necessità di riparare la Cloth del Toro, e suo quel Cosmo eccezionale di cui poteva a buona ragione vantarsi.
    L'Ariete sapeva bene di essere un fragile supporto, in tutta quella faccenda.

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [VII] (Non indossata)
    Condizioni Fisiche Ottimali
    Condizioni Psichiche Intimidito

    Riassunto Ys Taxi Service a disposizione u.u

    Abilità

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

     
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    Atto IX
    L'ultima lezione


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    Narrato - Parlato - Pensato - Telepatia - Elena - Bambini

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    Dannazione quanto gli piaceva. Quanto si sentiva libero in mezzo alla battaglia, senza alcun freno e senza alcun pensiero. Poter liberare quel suo cosmo in modo così naturale, lasciarlo fluire dal suo corpo per abbattersi violento sul nemico. Una sensazione inebriante, ma che al contempo gli ricordava troppo il suo passato.
    Un passato ormai lontano, che però il gigante non si sarebbe mai lavato di dosso. La sua anima era macchiata dall’omicidio di persone innocenti, sfortunate per il solo motivo di essere presenti sulla lista nera del boss mafioso di turno. E Bartolomeo, conosciuto e temuto a quei tempi come Bart il Rosso, li uccideva senza fare troppe domande. Lo faceva per soldi, lo faceva per mantenere la sua famiglia. Eppure, nonostante quei buoni propositi verso i suoi cari, aveva scelto la strada più semplice. Avrebbe potuto fin da subito intraprendere la carriera da pizzaiolo, oppure andare al porto a scaricare a spalla le casse provenienti dalle navi di tutto il mondo. Ma i soldi guadagnati con un lavoro onesto non sarebbero bastati. E così aveva scelto di accollarsi quella responsabilità, macchiandosi la coscienza per sempre.
    Il Bart di adesso era profondamente diverso e utilizzava tutto quel suo incredibile potere solo per proteggere gli altri. Spesso si tratteneva in presenza degli amici Cavalieri, preoccupato che potessero in qualche modo essere indirettamente danneggiati dal suo cosmo. Nonostante tutto, però, non riusciva a nascondere quella sua voglia di trovarsi in mezzo alla battaglia, faccia a faccia con un nemico da sconfiggere.
    Era sbagliato sentirsi così?
    Forse sì, forse no. Ormai il Cavaliere del Toro sfruttava la sua forza per riscattare il suo passato, per essere un uomo e un padre migliore. Il pensiero di ciò che era un tempo tornava costantemente a tormentarlo, ma in quegli ultimi anni il gigante riusciva a guardarsi allo specchio senza vergognarsi. Ce l’aveva messa tutta per redimersi e avrebbe dato la sua stessa vita pur di proteggerne altre. Ogni tanto, dunque, è giusto divertirsi nel fare la cosa in cui si è il migliore. Fa bene all’umore, fa bene alla salute ma soprattutto fa bene all’anima.
    Quindi, caro Bart, basta con tutti questi problemi e con tutte queste remore. Divertiti quando puoi che te lo meriti e fai vedere a questa dannata Corruzione di che pasta è fatto un Cavaliere.
    Devastare un corrotto era decisamente un toccasana, specialmente se brutto come la morte e persino antipatico come quell’ammasso informe di piume. Ancora sospeso in aria, il Toro vide come il suo Great Horn avesse sortito gli effetti desiderati. Il gigante voleva concludere lo scontro subito, in modo diretto ed efficace, e ci era riuscito. Ricadde con forza accanto allo scrigno della Cloth, flettendo le gambe per attutire il colpo. Fece appena in tempo a prendere il box in spalla che una voce ruppe quel silenzio irreale che si era creato dopo l’esplosione cosmica.

    Eh si, certo.
    La Verità è la Via.
    La Verità è un cristallo con dentro della terra.


    Parlò con un tono sommesso, quasi stesse pensando tra sé e sé. Poi, però, alzò immediatamente la voce rivolgendosi ad un punto imprecisato del cielo.

    Era meglio la mia piuma come simbolo, mio caro Nandi…

    Sì, era ufficiale. Bart si era legato al dito il fatto che Nandi avesse accettato solo un dono su quattro. Era un po’ come un bambino che mette il muso perché ha perso a un gioco, provando quel tipo di rancore ancora acerbo, innocente e nemmeno troppo serio. Alla fine il Cavaliere del Toro era così: semplicemente buono, anche se ogni tanto si faceva un po’ troppi problemi. Ma nessuno è perfetto, suvvia.
    Quel suo velato risentimento verso il Dio Toro venne immediatamente messo da parte per ascoltare l’improvvisa comunicazione telepatica del Signore degli Animali. La Divinità in fasce sottolineò una scoperta molto importante: sconfiggere quegli abomini creati dai doni non accettati, avrebbe permesso loro di ottenere gli “ingredienti” necessari per evocare Nandi.
    Evocare un Nandi corrotto? Probabilmente sì, ma il rischio andava corso. Non solo per tentare di riparare la sacra armatura, ma anche per cercare di liberare quei luoghi divorati dalle tenebre.

    O mio…

    Bartolomeo sobbalzò all’improvvisa ricomparsa di Ys. Il ragazzo aveva assistito da lontano allo scontro, permettendo al gigante di sfruttare a pieno il suo cosmo. L’Ariete aveva anche ascoltato il messaggio telepatico del Signore degli Animali e, dopo un qualche accenno ai testi cristiani che Bart non capì, chiese al gigante come voleva proseguire.

    Andiamo a darci una bella rinfrescata al fiume, dai.
    Così mi tolgo di dosso la sensazione di queste dannate piume e ci mettiamo a cercare il cappello.


    Fece qualche movimento insensato con le braccia come per scrollarsi piume invisibili che vedeva solo lui. Poi si fermò improvvisamente ricordando una cosa.

    Argh…
    Anche se, da quello che aveva detto il Signore degli Animali, il fiume è prosciugato.
    Vabbè dai, speriamo almeno che la Rettitudine sia più amichevole della Verità.
    Oh oh oh.


    Raccolse il cristallo della Verità e se lo mise in tasca, per poi appoggiare la mano sulla spalla di Ys elargendo uno dei suoi enormi sorrisi. Nonostante tutto, Bart riusciva a rimanere se stesso anche in mezzo a quella situazione pericolosa e imprevedibile.
    Ormai mancava davvero poco per evocare Nandi e non potevano certo fermarsi per una pausa.
    Quel dannato Dio Toro dai gusti difficili avrebbe presto incrociato le corna con un altro Toro fermamente deciso a fargli cambiare idea.

    Umpf, era meglio la Piuma…

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    Bartolomeo - Gold Saint del Toro - Energia Suprema
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    Riassunto:
    Qualche scorcio del passato di Bart per meglio inquadrare il suo modo di affrontare la battaglia e poi, nulla, si lega al dito il fatto che Nandi non abbia apprezzato i suoi simboli XD
    Il cristallo lo raccolgo io perché tu avevi scritto che ti eri solamente chinato e mi sono preso la libertà di poggiarti una mano sulla spalla come contatto per il teletrasporto di entrambi.
    Ah sì, scelgo di andare al fiume dalla Rettitudine.

    Condizioni:
    Tagli non profondi su braccia e gambe.

    Abilità:
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    Tecniche:
    -

     
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    L'Ultima Lezione IX


    Ys lasciò che il Toro prendesse il cristallo ambrato scuro: dubitava fosse fragile, quindi andava bene così. Alzò invece il capo, e sorrise al possente Santo.

    «Il fiume, allora.»

    Usò allora la Telecinesi per far fluttuare il Pandora Box dell'Ariete verso di se', ed afferratone una cinghia chiuse gli occhi.
    Gli bastò qualche secondo per concentrarsi: la mappa del Signore degli Animali era chiara nella sua mente, e pertanto gli ci volle poco per accomodare la destinazione.
    Giunse quindi il familiare senso di strattone all'ombelico per entrambi, e... un istante dopo, si ritrovarono in un letto di fiume sassoso e grigio.
    Davanti ai due, un'imponente ombra nera torreggiava non lontano, sola e minacciosa.

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Condizioni Fisiche Ottimali
    Condizioni Psichiche Sicuro e determinato

    Riassunto Ys afferra il Box e Teletrasporta. Come al solito, attendi il mio post come narratore.

    Abilità

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata



    Il letto del fiume era ampio una decina di metri e alto una mezza dozzina: un tempo, doveva essere stato un gran bel corso d'acqua. Ora, invece, era coperto solo di sassi aridi e argilla secca, alcuni rami disidratati che spuntavano contorti qua e là. Sopra si estendevano i prati giallastri della steppa mongolica, e in alto il Sole splendeva nel cielo terso.
    Ys e Bart non avevano però di certo modo o tempo di perdersi troppo in simili considerazioni: ad alcune decine di metri da solo torreggiava infatti un'ombra nerastra gigantesca, che toccava agilmente i due metri; voluminosa e fumante, su quella che assomigliava vagamente a una testa umana se se stava nanescamente il cappello offerto da Bart, quasi nascosto da due sottostanti enormi sbuffi di fumo che ricordavano stranamente due grandi e imponenti baffoni.
    Come l'essere piumato, anche quest'ombra era totalmente presa dai suoi rumorisi pensieri, e nel suo caso erano particolarmente rumorosi: l'entità infatti si stava dimenando con violenza, una voce tonante che copriva l'aere con suo tono esagerato e cavernoso.

    UN CAPPELLO!! UN MALEDETTO CAPPELLO!!! MICA STO RETTO CON UN CAPPELLO!!! DANNAZIONE, VOGLIO PICCHIARE QUALCUNO PER QUESTO!!!!

    Stava ora a Bart decidere che fare: tentare un approccio morbido, o... accontentare l'imponente essere fumante e nerastro?


    CITAZIONE
    Allora, mi scuso nuovamente per il ritardo oltre al PM. Spero di essere più veloce nei prossimi turni.
     
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    Bene, ed ora via con la seconda virtù: era il turno della Rettitudine.
    Ormai la loro missione era diventata un percorso a tappe, in cui ogni fermata rappresentava un pericolo denso di follia e oscurità. Quel dannato Nandi era un Dio davvero difficile e, complice la Corruzione, stava sottoponendo i due cavalieri a continue e assurde prove. Non era bastato salvare quel luogo dalla miriade di corrotti che lo stavano pian piano divorando, no. Il male che attanagliava quelle terre pareva senza fine, come un fiume in piena che travolge ogni cosa ondata dopo ondata.
    E a proposito di fiume: quello era proprio la loro prossima destinazione, raggiunta in un istante grazie al teletrasporto di Ys. Più che un fiume era un suo ricordo, rappresentato dal letto ormai arido in cui le acque un tempo scorrevano impetuose.

    Oooh.

    Avete presente quella sensazione di vuoto allo stomaco che si prova sulle montagne russe? Ecco, quello era ciò che provava Bart ogni volta che veniva inesorabilmente teletrasportato.

    Ys, ma tu ti sei abituato al teletrasporto?
    Nonostante tutto, a me ogni volta mi prende alla sprovvista.
    Oh oh.


    L’omone puntò improvvisamente il dito verso il ragazzo per lanciargli quella che era la sfida più assurda che gli potesse mai venire in mente.

    Quando torniamo a casa dobbiamo sfidarci.

    L’espressione era seria, come se volesse fare a pugni con il malcapitato Montone dorato appena tornati in terra di Grecia. Sembrava quasi una minaccia, se la frase non fosse poi continuata.

    Il mio anello del teletrasporto contro la tua abilità.
    Chi perde paga da bere, ok?
    Oh oh oh.


    Si, va bene, ormai sapete come era fatto Bart quindi non stupitevi dei suoi strambi comportamenti anche nelle situazioni più critiche. Aveva quell’innata capacità di sdrammatizzare qualsiasi cosa e di certo sarebbe stato in grado di fare un battuta anche di fronte alla Morte stessa. Quindi la sfida era lanciata: l’anello di Teiwaz, donato dalla Dea Atena alla famigliola del Toro, contro l’innata abilità di Ys. Chi l’avrebbe spuntata? Forse non lo sapremo mai, ma in quel momento poco importava.
    Infatti Bartolomeo, nonostante l’assurda sfida lanciata all’amico, aveva già individuato con la coda dell’occhio il pericolo che puntuale li stava attendendo. Placò la sua risata di colpo, come a rimarcare un cambio di umore repentino. Posò lo scrigno della cloth a terra con sdegno plateale, per poi incrociare le braccia al petto e assumere l’espressione più contrariata e indignata di cui fosse capace.

    Prima Nandi rifiuta i simboli scelti da me ed ora… questo?

    Allungò le braccia in avanti smanacciando senza ritegno verso quell’informe massa di Corruzione che si trovava a qualche metro di fronte a loro. Quel nuovo nemico non era fatto di piume, bensì era composto da un’ombra concreta e fumante dalle abbozzate fattezze umanoidi. Una figura imponente, alta quasi quanto Bart, con un piccolo cappello – il dono rifiutato – su quella che si poteva definire una testa. Tutto normale fin qui, se non per quel dannatissimo particolare: due sbuffi di fumo che ricordavano palesemente un bel paio di baffoni su quel faccione deforme.

    Quel dannato Nandi vuole forse imitare me e i miei baffi con quella cosa?

    Quel nuovo corrotto richiamava le fattezze del Cavaliere del Toro, magari in modo superficiale ma decisamente efficace – almeno dal punto di vista di Bart. Semplice coincidenza? Forse, ma al gigante poco importava. Già non aveva digerito il rifiuto dei suoi simboli per richiamare il Dio, quindi quella nuova “coincidenza” non fece altro che gettare benzina sul fuoco. Per di più l’oscuro avversario aveva una voglia irrefrenabile di picchiare qualcuno. E allora perché non dargli qualcuno con cui fare a botte?

    Hey tu, baffi mosci.

    I baffi più belli erano quelli di Bart. Punto.

    Ho scelto io quel cappello.
    Quindi, se non ti piace, vieni a discuterne con me.


    Senza preavviso alcuno e alla velocità della luce, l’omone passò immediatamente dalle parole ai fatti. Prese lo scrigno per le cinghie e roteò su se stesso tre volte. Come un olimpionico lanciatore del martello aiutato dalla forza centrifuga, scaraventò il box dorato verso quell’ombra informe all’altezza del petto. Prima di raggiungere la meta, Bartolomeo avrebbe alzato la gamba destra e, con un calcio frontale poderoso, avrebbe impresso al solo scrigno lo slancio ulteriore generato dall’onda d’urto della forza straorinaria.
    L’armatura del Toro era sicuramente compromessa, ma il suo contenitore era ancora intatto e il suo Custode avrebbe fatto di tutto per farla sentire parte della lotta. Inoltre mantenere la distanza era diventata, purtroppo, una regola obbligatoria da seguire date le circostanze.
    Quindi cosa c’era di meglio se non sfruttare i mezzi a propria disposizione? Il box era stato trasformato in un proiettile dorato supportato dalla forza straordinaria del Toro. L’obiettivo era chiaro: distruggere con un solo devastante colpo l’ammasso di ombre con quel ridicolo cappellino in testa. Inoltre quell’orrenda copia malriuscita di Bart doveva assolutamente sparire.

    Di Bart ce n’è uno solo.
    E i baffi più belli sono i suoi.

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    Bartolomeo - Gold Saint del Toro - Energia Suprema
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    Riassunto:
    Bart è convinto che quel nuovo corrotto sia una sua brutta imitazione, non gli farete cambiare idea XD
    Quindi passa subito all'azione: lancia lo scrigno della cloth supportandolo con la forza straordinaria grazie ad un calcio frontale stile "Questa è Sparta!". L'obiettivo è trapassare da parte a parte il nemico e terminare con stile e violenza lo scontro con quella sua brutta copia.
    Da notare che, come scritto nel post, la forza straordinaria è applicata a distanza al solo scrigno per farlo sfrecciare alla massima potenza e velocità. Non è assolutamente un doppio attacco perché il plus della forza è a supporto del solo scrigno lanciato senza particolari abilità da Bart (se non la sua forza fisica). Il calcio non è quindi offensivo per il nemico che verrà colpito, se verrà colpito, dal solo box.

    Condizioni:
    Tagli non profondi su braccia e gambe.

    Abilità:
    Potenza Del Toro:
    [Forza Straordinaria + Cosmo Straordinario]
    In natura in quanto a forza il toro ha ben pochi rivali.
    Tale caratteristica è propria anche del cavaliere della Seconda Casa, considerato al Grande Tempio come massimo esponente della pura potenza fisica. Il suo corpo e i suoi muscoli sono in grado di generare una forza inusitata, capace di distruggere con estrema facilità anche i materiali più resistenti. Provate a pensare ad un colpo scagliato alla massima potenza e alla velocità della luce su di un essere umano; di certo le conseguenze sarebbero devastanti. Ma le caratteristiche di questa incredibile abilità sembrano non avere limiti. Infatti l'indiscussa possanza del Toro permette a Bartolomeo di raggiungere un livello superiore rispetto alla "normale" forza straordinaria. Il cavaliere è in grado di generare, con un semplice movimento, delle onde d'urto dal potenziale d'impatto impareggiabile. Inoltre, può perfino creare dei veri e propri sismi sia nel terreno che nell'aria in grado di destabilizzare anche il più ostico degli avversari colpendolo a distanza con la sola forza fisica inarrestabile. In poche parole: forza straordinaria che può colpire anche da lontano con la stessa intensità di un colpo ravvicinato. Tale incredibile caratteristica gli permette di superare i limiti di un normale combattente dotato di sviluppata potenza. Ad esempio avrà la possibilità di spiccare balzi dalla lunghezza impressionante o calciare letteralmente l'aria per creare onde d'urto di pura forza fisica in grado di permettere spostamenti quando il corpo è già sospeso in aria.
    Insomma, potenza allo stato puro.
    Ma la vera potenza del Toro non finisce qui. Immaginate una supernova che esplode nello spazio, una stella che irradia l'universo con il suo infinito splendore. Tale è il potere cosmico del cavaliere del Toro, che gli consente di imprimere in ogni singolo colpo una forza ed una potenza inimmaginabili.
    Un cosmo straordinario, abnorme.
    Ogni sua tecnica diviene potenzialmente devastante, potendo generare una forza cosmica impareggiabile. Sforzi che per un cavaliere di pari energia potrebbero essere considerati impensabili o logoranti, per Bartolomeo possono divenire semplici e naturali, potendo decidere se utilizzare grandi quantitativi di cosmo in una sola volta oppure protrarre le sue devastanti offensive per lungo tempo senza diminuire d'intensità.

    Orgoglio Del Toro:
    [Resistenza Straordinaria]
    L'Orgoglio di un uomo, l'Orgoglio con la O maiuscola: solo questo basterebbe a sorreggere in ogni situazione il mastodontico corpo di Bartolomeo.
    Oltre alla forza fisica e cosmica senza rivali, anche la resistenza sostiene questo imponente cavaliere inarrestabile. Il Toro sarà in grado di sopportare innumerevoli attacchi di natura fisico-cosmica senza batter ciglio, permettendogli di continuare a combattere anche in condizioni estreme. Ovviamente questo non significa che i colpi nemici non avranno alcun effetto, oppure verranno totalmente ignorati o evitati, bensì il cavaliere d'oro potrà incassare con maggior facilità i danni derivanti da una pesante offensiva.

    Telepatia:
    Come ogni Gold Saint anche Bartolomeo è in grado di comunicare senza l’ausilio delle parole. Solo con la forza della sua mente sarà possibile proferir parola mantenendo le labbra completamente chiuse.

    Tecniche:
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    Con un sommesso grugnito, la creatura dai colpevoli baffoni si girò non appena Bart richiamò la sua attenzione. Se già aveva dimostrato di avere un carattere assai diverso da quello dell'uomo-piuma, la sua reazione non fece che confermarlo.

    Il tuo... cappello? Rimase un attimo perplesso. Un attimo: TI PICCHIO!!

    C'era una palese nota di gioia in quella dichiarazione. Fulmineo per un essere di tale stanza, l'oscuro omone si mosse avanti, alzando un destro fumante con l'evidente intenzione di usarlo per farlo cozzare contro lo zigomo di Bart.
    Solo, il Santo del Toro fu immensamente più veloce di lui.
    Mentre l'ombra ancora si stava avvicinando, infatti, il Gold Saint aveva già fatto roteare il Pandora Box, e ancora non era giunto a distanza "da pugno" che se lo vide scagliare contro a potenza inaudita.
    Il nero baffone fu trapassato da parte a parte dell'anomalo oggetto contundente, e rimase come immobilizzato mentre un buco arieggiava nel suo petto fumoso, e il Box cadeva lontano alle sue spalle.
    Ma, a parte lo shock... la creatura sembrò non essersi fatta nulla.

    Uh... balbettò un secondo, prima di riprendere confidenza Non esiste che io possa essere fermato da null'altro che del Cos...

    Per un secondo.
    Poi, un'aura dorata iniziò a filtrare tra il fumo nero, e formò delle crepe nel corpo cosmico della creatura.
    Perché sì, naturalmente: il Pandora Box del Toro era intriso del sacro Cosmo di tutti coloro che si erano succeduti nell'alto ufficio di proteggere la Seconda Casa.
    La corruzione della Rettitudine di Nandi non poteva certo sopportare un simile fardello.

    NOOO!!! Ruggì, dimenandosi Non posso morire senza prima averlo picch...!!

    Non ebbe modo di finire la frase.
    Il Cosmo dorato lo divorò rapidamente, e l'essere si oscurò in un mondo di luce. E luce rimase poi, mentre la già udita voce celestiale declamava:

    Il Giusto commette sette peccati, il Retto è la somma dei suoi sbagli. La Rettitudine è un uomo in cammino, che avanza facendo tesoro dei suoi errori.

    Poi la luce svanì, e impiantato nel terreno stava ora un bastone nodoso da viandante, cristallizzato in un esile e lungo cristallo color sabbia.



    CITAZIONE
    Ok, questa volta sono stato più rapido, magari al prossimo giro riesco ADDIRITTURA a postare entro tempi decenti XD Come al solito, attendi il mio post con Ys prima di postare a tua volta.
     
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    L'Ultima Lezione X


    Il Teletrasporto fino al fiume inaridito era stato regolare, ma stranamente Bart sembrò non averlo sopportato bene; appena giunti lì, il Toro infatti aveva buttato lì una domanda al riguardo, ma neanche il tempo di rispondergli che... era uscito con una sfida.
    Una sfida tra Bart e Ys. Sul Teletrasporto.
    Il lemuriano lì per lì rimase basito e senza parole. Fortunatamente, il Toro fu presto preso dal motivo del loro viaggio, e l'Ariete non dovette rispondere. Fu invece catturato dal pericolo incombente.

    Immagino sarà meglio prepararsi a disimpegnarsi...

    Ma, fortunatamente, non ve ne fu bisogno. Bart - che per qualche modo pareva essersela presa con l'essere - ben presto scagliò contro la creatura... il suo Pandora Box.
    Un modo perfetto per far uscire Ys fuori di se'.

    «... EHI!!»

    Non era certo quello il modo di trattare un Pandora Box!! E se si fosse rotto, o l'essere l'avesse assorbito, o...
    ... Il sacro contenitore trapassò da parte a parte la creatura mentre il lemuriano aveva gli occhi ancora fuori dalle orbite, e mentre con sorprendente velocità il Corrotto veniva distrutto, il Riparatore di Cloth seguì esangue la parabola del povero oggetto contundente improvvisato.
    Solo la luce abbagliante distolse il suo sguardo.

    L'inconscio di Nandi!...

    Quando finì tutto, davanti a loro stava un bastone dentro a un cristallo: anche quella volta era andata bene.

    «... Immagino sapessì già che non sarebbe successo nulla al Pandora Box. O almeno spero.» buttò a quel punto lì Ys, avvicinandosi a Bart «Nandi... sembra prediligere temi di terra, mi pare: un fiore, una strada, un bastone... o forse così sembra solo a me.»

    Non che fosse davvero importante, immaginava.
    Col Teletrasporto, richiamò a loro il Pandora Box del Toro, e appena riapparve tra le sue mani lo porse a Bart.

    «Ora manca solo l'Amore, il cappio sull'altopiano. Lascia che prenda io il bastone, potrebbe essere ingombrante... Ah, sì.» si ricordò all'ultimo «La sfida di Teletrasporto la potremo fare una volta tornati, ok? Non intendo perdere, ti avviso.»

    Sorrise: era stata la cosa più assurda mai sentita, quella. Beh, a parte certe trovate di Achille.
    E sì, gli era piaciuta.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [non indossata]
    Condizioni Fisiche Ottimali
    Condizioni Psichiche Pronto

    Riassunto Taxi express forever

    Abilità

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata

     
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    Atto XI
    L'ultima lezione


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    Narrato - Parlato - Pensato - Telepatia - Elena - Bambini

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    Oh oh oh!
    Ma certo che lo sapevo.


    Prese in consegna il dorato box del Toro, agguantandolo con una sola e immensa mano. Il suo volto e la sua risata sembravano assolutamente sinceri, ma chi mai avrebbe potuto sapere se l’affermazione appena fatta dal Cavaliere fosse del tutto vera? Vi immaginate il caro Bart riflettere su come usare o meno il contenitore della Cloth al pari di una fantastica arma? Uhm, io no. E provate adesso a pensare ad un proiettile dorato, scagliato con l’incredibile forza fisica del gigante, che trapassa un cattivone tutto grosso e fumoso. Ecco, se vi foste immaginati anche voi la scena prima del lancio, avreste sicuramente fatto la stessa scelta di Bartolomeo.

    D’altro canto è lo scrigno della Cloth del Toro.
    Ovvio che resiste a tutto, proprio come la mia testa dura.
    Oh oh oh.


    Buttala sul ridere Bart, buttala sul ridere e distrai Ys da quello che hai appena fatto. Il Montone dorato era colui che presiedeva le riparazioni delle armature ed era ovvio che avesse un rapporto molto stretto con esse. Cosa diamine era venuto in mente al gigante di usare il box come proiettile? Strategia assolutamente efficace, nulla da obiettare, ma era stato come buttare a terra un pezzo di carne pregiata di fronte al macellaio ancora armato di coltello. Una follia insomma, ma ormai sappiamo che il Custode della Seconda Casa era famoso per i suoi improvvisi colpi di testa. Ci pensava dopo alle conseguenze, non era colpa sua.
    Ma fermi tutti un momento?
    Come siamo arrivati qui?
    Cosa era successo di preciso?
    In realtà nulla di particolare: Bart aveva spaccato. Come al solito. Solo che questa volta l’aveva fatto con uno stile un po’ più raffinato e, purtroppo, ancora dalla distanza. Accecato dal palese affronto del corrotto con quei dannati baffi – brutti come la Morte, tra l’altro – l’omone stava quasi per dimenticare la mancanza della protezione della Cloth. Aveva all’ultimo momento unito l’utile al dilettevole rendendo, nonostante tutto, l’armatura partecipe allo scontro. E quindi l’aveva usata come proiettile per distruggere in un colpo solo quell’oscura e malriuscita copia di Bart. Il colpo lo aveva trapassato da parte a parte, disintegrando con la forza del cosmo quell’ammasso di tenebre.
    Poi, d’improvviso, una voce aveva nuovamente rotto il silenzio della vittoria per spiegare quale fosse per Nandi il significato della Rettitudine. Un bastone. Sì, un bastone. Ok, sicuramente la scelta era un po’ più accettabile rispetto al banale cristallo di prima, ma di certo non originale.

    Molto meglio il cappello, mio caro Nandi.

    Ormai era diventata quasi una sfida personale e Bart non è assolutamente permaloso. No, assolutamente no.

    Umpf…

    E quindi eccoci di nuovo qui. Ys che si lamentava per il trattamento riservato allo scrigno e un’ultima meta da raggiungere. Rimaneva solo l’Amore da affrontare, dato che il fantastico simbolo del cappio non era stato accettato dal Dio.

    Eh si Ys, mi sa che devi teletrasportarci ancora una volta.

    Si voltò lentamente verso il ragazzo sfoggiando un sorriso immenso ma poco rassicurante. Ahia, la competizione stava già facendo capolino.

    Anche se sono assolutamente convinto che con il mio imbattibile anello riuscirei ad arrivare all’altopiano molto prima.
    Però, si, è vero.
    A volte è anche bello godersi il panorama da un’utilitaria, piuttosto che sfrecciare a tutta velocità su un bolide di lusso.


    Mantenne l’espressione solo per una frazione di secondo per poi scoppiare in una risata ancora più fragorosa del solito.

    Oh oh oh!

    Ormai i timpani di Ys dovevano aver acquisito la resistenza straordinaria, o aver ceduto nel tentativo.

    Sarà proprio una bella sfida, figliolo.
    Ma adesso andiamo a prendere a pugni anche l’Amore.


    Detta così suonava proprio male, ma anche l’Amore doveva aver subito la sua bella mutazione da parte della Corruzione. Bart rimase quindi a fissare Ys con il suo sorrisone, in attesa che l’imbattile anello li teletrasportasse.
    Ah no, ops.
    In attesa che Ys li teletrasportasse.

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    Bartolomeo - Gold Saint del Toro - Energia Suprema
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    Riassunto:
    Post di transizione in cui è ormai chiaro e obbligatorio che Bart e Ys dovranno farsi una ruolata post up-cloth XD

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    Il Teletrasporto avvenne alla solita maniera, con quel perenne senso di venire tirati per l'ombelico. Un istante o poco più, e i due Gold Saint si ritrovarono sull'altopiano.
    E davanti alla più inquietante visione della giornata.
    La spianata che dominava l'area si presentò grigia e silenziosa, l'erba per qualche motivo annerita, e... vari corpi di Corrotti morti dispersi a terra, i colli deformi chiaramente spezzati. Non lontano, un'aura nerastra e opprimente saltava ai loro occhi come un fuoco infernale alimentato da un potente carburante; essa ricopriva come un'amante un sinuoso e serpentesco intreccio di corde lungo vari metri, da cui pendevano cappi come zampe di millepiedi, alcuni dei quali avvolgevano il collo di Corrotti morti impiccati. L'estremità superiore dell'essere formava invece una costruzione simile ad una testa umana, con dei fori bui come la notte per occhi e bocca. E la bocca si muoveva.

    L'amore è un cappio che ti stringe forte, non lo sapevi?!?! stava dicendo con tono derisorio al corpo di un Corrotto impiccato Non senti quanto ti amo? Ti amo DA MORIRE!!!

    Deliziato dalla propria battuta, l'essere si mise allora a ridere sguaiatamente, e solo a quel punto parve rendersi conto della presenza di Bart e Ys. Smise allora di ridere, ed alzò quello che sembrava essere il suo capo per guardarli bene.

    Uuh, altra gente desiderosa d'affetto? Come faccio, come faccio, come faccio... Oh sì, so che fare: LI IMPICCO!!!

    Gridando così, l'essere lanciò alcuni cappi come fruste verso di loro, le corde imbevute del suo Cosmo potente e opprimente: una pioggia mortale che avrebbe raggiunto i due in tempi avvertibili solo dai Saint più potenti, quelli che portavano i loro colpi alla Velocità della Luce.
    Soprattutto Ys era ora in serio pericolo, se Bart non avesse fatto qualcosa per entrambi.



    CITAZIONE
    Posta pure, a questo giro non interpreterò Ys: il mostro ha Energia Nera, e l'Ariete è troppo acerbo per seguirne le mosse. Non ha semplicemente il tempo di reagire... mentre Bart lo ha.
     
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    Atto XII
    L'ultima lezione


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    Wiii!
    Se fosse stato ancora un bambino, magari come uno dei suoi pargoli, Bart avrebbe sicuramente gridato entusiasta qualcosa del genere a ogni teletrasporto. La vocina acuta e incontenibile, le braccia al cielo e quell’espressione sognante che tutti i piccoli innocenti hanno. Ovviamente non poteva farlo…o forse si?

    Wiii!

    Le braccia al cielo, l’espressione sognante ma la voce era quella di un omone alto due metri e mezzo che si esaltava ogni volta che quella tirata di ombelico del teletrasporto lo investiva. E vabbè, ormai avrete capito che tipo fosse il caro Bartolomeo. Era spontaneo, genuino e poco gli importava di mantenere quella rigida etichetta tipica di alcuni Cavalieri. Il suo carattere e il suo essere così sopra le righe erano alcuni dei motivi per cui i suoi pargoli ed Elena lo amavano così tanto; e questo gli bastava. Tutto il resto veniva dopo.
    Purtroppo, però, l’entusiasmo durò solamente il tempo di un istante. Ogni tanto il Toro dimenticava di trovarsi nel bel mezzo di una battaglia, sballottato qua e là in quelle terre così ostili. Non c’era un momento per fermarsi a riflettere o riposare, la Corruzione li seguiva col fiato sul collo. Beh, in realtà erano i guerrieri di Atena a seguire la Corruzione, prendendola puntualmente a pugni tra l’altro. In ogni caso non c’era tempo per alcuna distrazione e con riluttanza Bart frenò il suo solito entusiasmo.
    L’Amore – o quello che avrebbe dovuto rappresentarla, bleah – era proprio lì, di fronte ai loro occhi.
    Era un ammasso informe e oscuro di corde, talmente “amorevole” da aver ucciso e strangolato tutti i corrotti minori presenti in quel luogo. E se tutta quella scena orribile non fosse stata sufficiente, la tetra figura si divertiva un mondo a sottolineare come la scelta del cappio per rappresentare l’Amore fosse inadeguata.
    Ancora? Ma quel dannato Nandi corrotto non era proprio in sintonia con le idee di Bart, eh? Anzi, i suoi inguardabili tirapiedi non mancavano mai di sottolineare la palese divergenza di opinioni. Il Cavaliere del Toro avanzò di un passo e puntò il dito contro l’abominio per sostenere quello che stava per dire.

    Sentimi bene Mister Matassa.
    Il cappio rappresenta…


    Sì, esatto. Bart si stava mettendo a spiegare il suo punto di vista a quel nemico palesemente pericoloso. Così, come se nulla fosse, il gigante voleva intavolare un discorso sui massimi sistemi con quel corrotto irragionevole. Purtroppo o per fortuna, però, l’abominio non aveva la stessa intenzione.

    Dannazione!

    Eh sì, dannazione. Come per i precedenti avversari, anche quest’ultimo accantonò le parole per passare immediatamente ai fatti. E ancora una volta i fatti erano proprio un attacco con intenti omicidi. Le corde che formavano il corpo nemico si lanciarono come serpenti contro i due Cavalieri di Atena, con il probabile scopo di colpirli e soffocarli con tutto l’Amore di cui erano capaci.

    Via da qui!

    La reazione di Bartolomeo, sempre istintiva e diretta, fu fulminea. Non c’era tempo per pensare a strategie complesse, era necessario agire in fretta per salvarsi la vita. Ys non sarebbe riuscito a resistere ad un attacco di simile portata e non bisognava dimenticarsi che Bart non aveva ancora la protezione dell’armatura.
    Cosa fare dunque?
    Semplice: mettere al sicuro il Montone dorato e contrattaccare per salvarsi la pellaccia. Bart protese la mano sinistra in avanti, generando un muro di cosmo molto ampio per contrastare l’avanzata dell’attacco nemico. Con la mano destra, invece, si voltò di scatto al fine di spingere Ys il più lontano possibile dalla contesa. Senza fargli del male avrebbe cercato di spostare con decisione – e con la forza straordinaria – l’amico fuori dalla portata di ogni attacco: sia del corrotto, sia di Bart stesso.

    Mettiti al riparo, figliolo!
    E rimani lontano dal mio raggio d’azione.
    Ci metterò poco, stai tranq-…


    Mentre parlava un sorrisone rassicurante apparve sul volto di Bart, ma l’ultima frase fu bruscamente interrotta da un dolore lancinante e da uno strattone improvviso. La barriera cosmica aveva fermato tutte le corde, ma una riuscì a penetrare nella difesa indebolita dal gran numero di attacchi contemporanei. Il cappio agguantò il gigante alla caviglia destra, generando dolore tremendo a contatto con la pelle e facendo scivolare indietro la gamba. Il Toro perse l’equilibrio, poggiando il ginocchio sinistro ed entrambe le mani a terra. La situazione non era certo delle migliori, ma quel dolore aveva fatto piombare l’animo di Bart nella foga della battaglia.
    Espanse il cosmo in modo violento e improvviso, contrastando il dolore e avvolgendo la ferita alla caviglia per cauterizzarla. Intrise anche la mano sinistra del potere delle stelle per poi cercare di agguantare la corda che l’aveva aggredito. La pelle avrebbe cominciato a sfrigolare, aggiungendo dolore a quello che già provava, ma uno sfrontato ghigno di sfida sarebbe apparso sul suo volto. Avrebbe quindi fatto leva su quell’oscura serpe per fare un balzo in aria e avvicinarsi pericolosamente al corrotto. Il pugno destro si sarebbe caricato a mezz’aria di un potere incontrollabile, una forza capace di distruggere cielo e terra. All’apice del balzo, il pugno avrebbe guidato tutto il corpo in una violenta discesa verso il basso. Le nocche avrebbero impattato il terreno in modo così violento da distruggerlo senza diritto di replica. Il cosmo sarebbe confluito nelle spaccature generando esplosioni indistinte e immensi detriti incontrollabili. L’area d’azione di quella tecnica devastante, il Titan’s Nova, sarebbe stata massima per le possibilità del Cavaliere e molto probabilmente quell’Amore corrotto difficilmente sarebbe riuscito a sottrarsi.
    Il povero Bart incompreso avrebbe fatto valere le sue idee sulla scelta degli oggetti a suon di pugni, costringendo Nandi a non sottovalutare quel Toro infuriato dai baffoni splendenti.

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    Bartolomeo - Gold Saint del Toro - Energia Suprema
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    Riassunto:
    Dopo il “Wiii!” iniziale (applausi, please XD) comprendo la reale situazione e agisco di conseguenza. Cerco di spostare “a forza” Ys dal pericolo (sempre usando il condizionale), mi/ci difendo con una barriera cosmica e attacco con il Titan’s Nova avvicinandomi al corrotto facendo leva sulla corda che mi ha colpito.

    Condizioni:
    Tagli non profondi su braccia e gambe, ferite e ustioni su caviglia destra e mano sinistra.

    Abilità:
    Potenza Del Toro:
    [Forza Straordinaria + Cosmo Straordinario]
    In natura in quanto a forza il toro ha ben pochi rivali.
    Tale caratteristica è propria anche del cavaliere della Seconda Casa, considerato al Grande Tempio come massimo esponente della pura potenza fisica. Il suo corpo e i suoi muscoli sono in grado di generare una forza inusitata, capace di distruggere con estrema facilità anche i materiali più resistenti. Provate a pensare ad un colpo scagliato alla massima potenza e alla velocità della luce su di un essere umano; di certo le conseguenze sarebbero devastanti. Ma le caratteristiche di questa incredibile abilità sembrano non avere limiti. Infatti l'indiscussa possanza del Toro permette a Bartolomeo di raggiungere un livello superiore rispetto alla "normale" forza straordinaria. Il cavaliere è in grado di generare, con un semplice movimento, delle onde d'urto dal potenziale d'impatto impareggiabile. Inoltre, può perfino creare dei veri e propri sismi sia nel terreno che nell'aria in grado di destabilizzare anche il più ostico degli avversari colpendolo a distanza con la sola forza fisica inarrestabile. In poche parole: forza straordinaria che può colpire anche da lontano con la stessa intensità di un colpo ravvicinato. Tale incredibile caratteristica gli permette di superare i limiti di un normale combattente dotato di sviluppata potenza. Ad esempio avrà la possibilità di spiccare balzi dalla lunghezza impressionante o calciare letteralmente l'aria per creare onde d'urto di pura forza fisica in grado di permettere spostamenti quando il corpo è già sospeso in aria.
    Insomma, potenza allo stato puro.
    Ma la vera potenza del Toro non finisce qui. Immaginate una supernova che esplode nello spazio, una stella che irradia l'universo con il suo infinito splendore. Tale è il potere cosmico del cavaliere del Toro, che gli consente di imprimere in ogni singolo colpo una forza ed una potenza inimmaginabili.
    Un cosmo straordinario, abnorme.
    Ogni sua tecnica diviene potenzialmente devastante, potendo generare una forza cosmica impareggiabile. Sforzi che per un cavaliere di pari energia potrebbero essere considerati impensabili o logoranti, per Bartolomeo possono divenire semplici e naturali, potendo decidere se utilizzare grandi quantitativi di cosmo in una sola volta oppure protrarre le sue devastanti offensive per lungo tempo senza diminuire d'intensità.

    Orgoglio Del Toro:
    [Resistenza Straordinaria]
    L'Orgoglio di un uomo, l'Orgoglio con la O maiuscola: solo questo basterebbe a sorreggere in ogni situazione il mastodontico corpo di Bartolomeo.
    Oltre alla forza fisica e cosmica senza rivali, anche la resistenza sostiene questo imponente cavaliere inarrestabile. Il Toro sarà in grado di sopportare innumerevoli attacchi di natura fisico-cosmica senza batter ciglio, permettendogli di continuare a combattere anche in condizioni estreme. Ovviamente questo non significa che i colpi nemici non avranno alcun effetto, oppure verranno totalmente ignorati o evitati, bensì il cavaliere d'oro potrà incassare con maggior facilità i danni derivanti da una pesante offensiva.

    Tecniche:
    Great Wall:
    Cosa c'è di meglio per schernire l'avversario se non incassare tutti i suoi colpi senza erigere alcuna difesa?
    Solitamente Bartolomeo predilige sfruttare la sua inesauribile resistenza fisica per logorare e scoraggiare i nemici intenti a combatterlo. In situazioni estreme, però, è sempre meglio avere un piano di riserva. Tale piano è proprio il Great Wall, un muro eretto dal cosmo abnorme del Cavaliere del Toro che si disporrà a difesa del suo creatore. La grandezza, lo spessore e la forma potranno variare (sempre nei limiti imposti dall'energia), potendo creare anche sfere, cupole o altri stratagemmi di difesa.

    Titan's Nova:
    La fine del Mondo. La terra si ribella a coloro che da millenni la calpestano senza rispetto, generando morte e distruzione.
    Appoggiando un palmo al terreno, oppure scagliandovi contro un pugno, il Cavaliere del Toro genererà un'incontenibile esplosione che ribalterà il terreno stesso. Il potente cosmo del fiero guerriero fluirà nel sottosuolo per poi distruggere tutta l'area compresa nel suo dominio cosmico. Enormi massi potranno levarsi a decine di metri, colpendo l'avversario durante l'ascesa o la discesa. L'effetto dell'ira della terra verrà accompagnato da fortissime esplosioni di cosmo che renderanno la difesa alquanto difficoltosa. Distruzione indistinta, insomma. Ciò che Bartolomeo predilige.

     
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    Non fu certo un problema per Bart spingere via Ys: il lemuriano, a malapena capace di percepire il pericolo, volò letteralmente via a causa della spinta subita in pieno petto, senza aver avuto modo di mettere in atto la benché minima contromisura effettiva. L'Ariete rimase senza fiato, e il suo corpo al vento descrisse una parabola a mezz'aria prima di cadere rovinosamente a terra decine di metri più in là; il modo piuttosto evidente in cui si dimenava per il dolore, però, escludeva che avesse subito danni letali. Beh, di certo gli sarà partita qualche costola, ma un Saint poteva sopportare ben di peggio.
    Soprattutto se si trattava del prezzo per scappare a morte sicura.
    Bart aveva fatto la scelta giusta, ma tale decisione ebbe un prezzo: nonostante il suo potente Cosmo, infatti, la pressione nemica ebbe la meglio per un soffio e un cappio riuscì a stringergli la caviglia.
    Ma il Toro non era tipo da farsi buttare giù -- non più di quanto il mostro lo avesse già costretto. Il Titan's Nova che allora eseguì risolse infatti in fretta la questione.
    Apparentemente incapace di innalzare barriere difensive al pari dei suoi "fratelli", la creatura infatti subì in pieno l'attacco, e il suo Cosmo collassò in un tremendo tremore di terra.

    NO! gridò non appena sentì gli effetti del Titan's Nova NOOO!! FATTI DARE PIU' AMORE!! PIU' AMOREEEHHHhhhh!!!!---

    Un istante dopo, i metri e metri di corda si afflosciarono a terra, senza vita, ed apparve la luce accecante che si era ormai capito accompagnasse la bizzarra purificazione di quei Cosmi corrotti.

    L'amore è un'idea senza forma, e mille idee con mille forme. Come l'acqua in un bicchiere, in una ciotola, in un secchio ha sempre una forma diversa, così esso è. L'amore è il sentimento più puro e più alieno. L'amore è la forma dell'acqua.

    Pochi istanti dopo, e andata via la luce fu visibile una sfera blu poggiata sopra le corde, un cristallo di acqua cristallina in una ciotola azzurra, avvolte da un cristallo blu.
    Bart aveva adesso tutti i mezzi per evocare Nandi.


    CITAZIONE
    Finito il giro di chiglia, è ora di incontrare il boss. Non uso Ys ancora per questo turno per non accumulare troppe informazioni in una volta: prendilo come un turno di preparazione al grande incontro. Circa Ys, si trova dolorante e a terra, fuori dall'area del Titan's Nova ma sano e salvo.
     
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