Rafforzare le proprie difese

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    Protogenos of Death

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    *Il centurione cade al suolo e rapidamente viene fagocitato dalla sabbia incantata, accompagnando la sua discesa nell'oblio con orride grida.
    Dopo di ché la superficie sotto la quale si trova inizia a scolorirsi e a divenire simile a cenere.

    In un'esplosione di energia oscura e sabbia il soldato riemerge e prende a bersagliarti con una miriade di colpi di lancia, dando l'idea, tanto è veloce, che l'arma si stia moltiplicando...*





    Riesci a imprigionarlo, ma essendo una sorta di non morto fai solo danno da pressione. Si libera dalla morsa "uccidendo" la sabbia e ti scaglia addosso una sorta di fulmine di pegasus con la lancia :zizi:




     
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    Demonio di uno stregone oscuro

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    L'antico dio egizio si era dimostrato astuto e letale in combattimento. Sovente gli bastava la combinazione di un paio di semplici mosse per ottenere dei risultati schiaccianti, ma... nemmeno questo sembrò sufficiente per avere la meglio sull'ostico legionario. Fate aveva sottovalutato il proprio antagonista o, quantomeno, non era a conoscenza di tutti i suoi assi nella manica. Il soldato possedeva ben più di una singola potente arma offensiva. Egli sembrava avere un potere che gli consentiva di annichilire la materia. Il nemico usò tale proprietà per disfarsi dell'infida sabbia grigiastra che tentava di mettere fine alla sua esistenza terrena. Lo scontro non si poteva ancora definire "concluso" in ragione di tale sorprendente sviluppo.
    Tuttavia, credere che il Guardiano del Cielo della Terra potesse farsi cogliere in fallo dal contrattacco del suo sfidante, significava non conoscere affatto la psicologia di Fate Averruncus. Stavano combattendo in un terreno a lui perfettamente congeniale. Lo specter aveva tutte le risorse che gli occorrevano per far fronte ad ogni genere di minaccia fisica. Dunque, non appena si accorse della pericolosa svolta degli eventi, l'albino fu lesto nell'ergere davanti alla propria persona la sua Absolute Defense, facendo appello alla più resistente variante frontale. Il legionario aveva un margine di manovra assai limitato con la lancia; egli non era nelle condizioni di far arrivare gli attacchi da molteplici direzioni, pertanto bastava concentrarsi su un unico lato da salvaguardare.
    Per quanto l'arma dell'oppositore fosse veloce e potente, quella di cercare di sfondare lo spesso strato di sabbia indurita creato dal custode celeste, era un'impresa tutt'altro che scontata. Da quando l'albino aveva riottenuto anche il controllo sull'elemento terra, le sue tecniche raggiunsero un nuovo livello di efficacia. Alla classica miscela di sabbia, bastava aggiungere del materiale ferroso per incrementarne la durezza oltre l'immaginabile. Il furioso assalto di lancia del legionario si infranse contro la più ostica delle difese di Fate, riuscendo a creare dei vistosi buchi sulla superficie dello scudo medesimo. Eppure, il nemico non riuscì a distruggere completamente l'ostacolo che lo separava dal bersaglio. Il massimo che ottenne fu di sfiorare la surplice violacea del guerriero degli inferi.

    Ci sei andato vicino, ma ora basta "giocare"... Geb non ha tempo da perdere con un misero burattino di Aton.

    Lo sguardo di Fate si oscurò, segno che stava per impiegare le "maniere forti". Data la pericolosità intrinseca del centurione e la completa inefficacia delle mosse di natura fisica (vuoi per l'alto grado difensivo della sua armatura forgiata con gli strumenti di una divinità, vuoi per la sua abilità di uccidere la materia), Fate Averruncus optò per l'esecuzione della sua più devastante maledizione del proprio repertorio. La distanza fra i due duellanti era minima. Per qualcuno come quel soldato che faceva unicamente affidamento sulla resistenza della sua armatura e sulle proprie capacità di elusione, non c'era mezzo per sottrarsi dal letale Ammit. Dopotutto, tale assalto spirituale non poteva essere bloccato da protezioni fisiche di alcun tipo e veniva scagliato quasi alla velocità della luce, impiegando una grandissimo dispendio di cosmo.

    La "Bestia" ti metterà alla prova, guerriero. La tua anima sarà degna degli strumenti che porti?

    L'albino scagliò la sua tecnica definitiva. Era sicuro di colpire nel segno, ma non poteva esattamente sapere quanto fosse coriaceo lo spirito di questo legionario. Magari era un "prescelto del destino", degno di proseguire a vivere, anche se sotto il controllo del corrotto dio Aton. Si trattava dunque di un pericoloso gioco d'azzardo per Fate Averruncus. Poteva costargli molto caro l'insuccesso, poiché egli si era privato di molte delle proprie energie cosmiche, pur di sferrare quella letale maledizione. Ora non restava altro da fare che attendere il verdetto finale... vittoria o sconfitta per il dio egizio?


    Riassunto Azioni ☥ Fate si ripara dai colpi di lancia grazie alla variante a scudo dell'Absolute Defense, forte del fatto che poteva rafforzarla con materiali molto più duri e resistenti del normale, avendo anche l'elemento terra dalla sua parte. Risponde in seguito con l'Ammit, in quanto una maledizione non dovrebbe essere ostacolata né dalla sua armatura né dal suo potere di annichilimento della materia.


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    Nome ☥ Fate Averruncus
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    Casta ☥ Specter
    Cloth ☥ Surplice della Terra Obbligata [Grado V]
    Status Cloth ☥ Lieve taglio trasversale sul pettorale, profonda lacerazione laterale all'elmo
    Status Fisico ☥ Decisamente in affanno
    Status Psicologico ☥ Preoccupato a causa dell'equipaggiamento posseduto dal legionario e dal suo potere di annichilimento, ma ha fiducia nelle sue maledizioni

    Abilità Utilizzate ☥ ///

    Tecniche Utilizzate

    Absolute Defense (C/S)
    Lo specter di Geb sfrutta il suo potere di manipolazione della sabbia, per attingere a suddetto materiale, indurirlo tramite il suo cosmo e modellarlo fino a costituire una perfetta sfera di colorazione grigia. Questa prodigiosa difesa solida, che isola alla perfezione il corpo del cavaliere al suo interno, è in grado di sopportare gli attacchi più violenti ed insidiosi dei propri avversari. Se il globo poggia su di una superficie solida, praticherà su di essa un ancoraggio molto vasto e profondo in modo da non venire spazzata via facilmente. La sfera può essere tranquillamente sciolta dallo specter di Geb in qualunque momento egli desideri. Non è richiesto di assumere alcuna posa o di eseguire alcun gesto particolare per attivare questa tecnica.
    Variante a scudo = Lo specter di Geb può anche limitarsi a creare uno scudo di sabbia davanti alla sua persona, in modo da concentrare il suo potere cosmico/elementale su una minore superficie e renderla di fatto molto più robusta della difesa a 360 gradi.

    Ammit, the Devourer of Souls (M)
    [Secondo il Libro dei Morti egizio, il test finale che doveva necessariamente sostenere e superare con successo lo spirito del trapassato prima di ascendere al cielo, consisteva nella rinomata “Pesatura del cuore”. Il cuore del defunto (che in definitiva rappresentava la sua stessa anima) veniva posto su di un piatto della bilancia per poi essere messo a confronto con la piuma della verità di Maat, la dea che presiede all’ordine cosmico. A noi interessa di sapere che, chi falliva la prova suprema senza riuscire a tenere in perfetto equilibrio i piatti della suddetta bilancia, veniva giudicato colpevole e prontamente divorato da Ammit: una spaventosa entità il cui corpo era la somma di diversi animali feroci che vivevano in Africa. Alcune fonti lo sintetizzano come un mostro quadrupede con la bocca di un coccodrillo, la parte anteriore del corpo da leone e quella posteriore da ippopotamo.]
    Lo specter di Geb trae dunque spunto da Libro dei Morti egizio per creare la più terrificante delle sue maledizioni del proprio repertorio. Egli scaglierà verso il suo nemico una violenta e potente ondata di energia spirituale che assumerà di fatto le stesse orribili sembianze del “Divoratore di Anime”, il cui intento sarà quello di colpire il suo bersaglio e di infliggergli costanti danni di natura spirituale ad ogni turno di combattimento fino al suo collasso definitivo. L’anatema di Ammit viene di fatto scagliato dal caster come “prova finale” per saggiare le qualità del suo antagonista. Se quest’ultimo dovesse difatti sopravvivere al “Divoratore di Anime” pur venendone centrato, lo specter di Geb lo riterrebbe degno di proseguire a vivere, ritirandosi dallo scontro *. Per attivare questa maledizione, il caster deve essere rivolto in direzione della potenziale vittima, allungare in avanti ambo le mani unite, piegarle a coppa e successivamente scagliare l’anatema.
    * A meno che, non vi siano condizioni particolari che impediscano allo specter di cedere il passo al suo antagonista, come ad esempio il tentativo di invadere il regno degli inferi.




    Edited by ShinAnslasax - 8/9/2014, 14:04
     
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    *Il tuo avversario inizia a dimenarsi e a sgretolarsi, come se l'energia spirituale che teneva unito quell'ammasso di carne putrescente stesse per venir meno.
    E così avvenne.
    Del centurione non rimaneva che cenere.

    La presenza opprimente di Aton si fa sentire e la sabbia attorno a te inizia a smuoversi e ruggire.
    Decine di arti si formano dai granelli inerti e cercano di travolgerti e stritolarti...*





    Bon, descrivi come fuggi dal deserto che letteralmente si sta animando per ammazzarti e come riesci a tornare sul Cielo della Terra.
    Una volta là descrivi come utilizzi gli strumenti divini che hai recuperato per potenziare la tua armatura, non descrivendo però se il processo ha o meno esito positivo :zizi:




     
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    La più micidiale delle maledizioni a disposizione di Fate Averruncus aveva sortito gli effetti sperati. Agli inflessibili occhi della dea Maat, il legionario non si era dimostrato una persona degna di proseguire a vivere. Difatti, la sua anima venne progressivamente falcidiata dall'Ammit, finendone poi annichilita una volta per tutte. Solo le ceneri del nemico rimasero a testimoniare la sua precedente esistenza. Lo sguardo dell'albino resto freddo ed immutabile di fronte alla rapida defezione dell'opponente. Ciò che gli interessava davvero, era di guadagnare una via di fuga da quel territorio ostile, prima che l'ira di Aton lo raggiungesse. Lo specter della Terra Obbligata era a corto di energie cosmiche, doveva arrangiarsi con quel poco che gli rimaneva in corpo.
    Consapevole di ciò, l'alfiere dell'esercito degli inferi arrancò passo dopo passo tra le sabbie del deserto. Essa doveva essere una preziosa alleata del custode celeste, ma adesso sembrò acquisire una propria volontà, rivoltandosi contro il suo legittimo sovrano. Quel bastardo di Aton stava per caso replicando le medesima abilità del dio egizio pur di infliggergli uno sfregio morale? Fate serrò i denti, cercando di schermarsi il volto dai fastidiosi granelli che cercavano di soffocare le sue vie respiratorie. Era solo l'inizio, guai ben peggiori si profilavano all'orizzonte. Decine di braccia composte di puro materiale sabbioso, si levarono all'unisono dal terreno con l'intento di schiantare l'intruso in mille pezzettini.
    C'era solo un modo per salvarsi la vita, ossia di far bruciare quel poco di cosmo residuo, per creare un devastante vortice capace di spazzare via ogni ostacolo posto davanti l'albino. Era stata una vera fortuna che il ragazzo dalla pelle diafana si fosse riappropriato di quella tecnica segreta, ma dopo gli spiacevoli eventi accaduti il giorno dell'Armageddon davanti le porte del Lost Canvas, lo specter della Terra Obbligata aveva lavorato duro per risvegliare quella parte della sua memoria. Adesso, il frutto dei suoi innumerevoli sforzi avrebbe finalmente visto il suo naturale compimento. I due arti superiori appartenenti al sovrano delle terre dei faraoni si sollevarono in avanti, colmandosi di potere violaceo.

    Aton non illuderti, Geb regolerà molto presto i suoi conti con te... puoi stanne certo.

    Fate espresse queste determinate parole di rivalsa, a cui presto seguì l'esecuzione di una portentosa mossa segreta nata tra le dune del deserto del Sahara. Le braccia dell'albino si contrassero in una rapida torsione, dando il via a due distinti turbini di sabbia. La potenza del Divine Sandstorm fu tale da spazzare via le emanazioni nemiche, quantomeno per il tempo necessario affinché il custode celeste potesse passarci in mezzo e raggiungere in sicurezza il portale dimensionale collegato al nuovo Lost Canvas. Tuttavia, il dio egizio risultava sfinito a causa di questa complicata missione personale. Lo specter cadde a terra svenuto appena messo piede sulle Distese Grigie e gli ci volle diverso tempo per riprendersi.

    ...


    Il giovane dalla pelle chiara si trovava ora nel Sacrario, ossia l'ampia sala circolare posta nei sotterranei della sua Piramide Oscura nel Sand World. Fate ritenne che il delicato lavoro da svolgere sulla propria surplice d'ordinanza, sarebbe stata maggiormente più remunerativo in termini di risultati se fosse stata eseguito di fronte agli spiriti dei suoi ex compagni di phanteon, tra cui vi era lo stesso Ptah. Si trattava forse d'ispirazione ultraterrena o forse di ottenere una migliore sicurezza nei propri mezzi? Difficile stabilirlo, ma l'albino fece quanto era nelle sue capacità per riportare al suo antico splendore la violacea corazza che gli era stata affidata dal Re dell'Oltretomba. L'aiuto degli strumenti divini era fondamentale, così come il sacrificio di una piccola porzione del proprio sangue.
    L'armatura non era "morta" durante le lunghe disavventure subite, ma la scarlatta linfa vitale era pur sempre un ottimo catalizzatore per un oggetto che possedeva una propria vitalità. Non restava altro che attendere i risultati, sperando che fossero quelli auspicati...


    Riassunto Azioni ☥ Sferro una micidiale tecnica composta da due potenti turbini di sabbia per spazzare via le braccia nemiche e crearmi così un varco temporaneo. Tornato sul Sand World, appronto il Sacrario per la riparazione della surplice, usando non solo gli strumenti divini di Ptah, ma anche il mio stesso sangue come addizionale catalizzatore.



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    Nome ☥ Fate Averruncus
    EnergiaBlu
    Casta ☥ Specter
    Cloth ☥ Surplice della Terra Obbligata [Grado V]
    Status Cloth ☥ Lieve taglio trasversale sul pettorale, profonda lacerazione laterale all'elmo
    Status Fisico ☥ Decisamente in condizioni migliori dopo essermi ripreso dalla fatica
    Status Psicologico ☥ Determinato a restaurare la mia surplice d'ordinanza

    Abilità Utilizzate ☥ ///

    Tecniche Utilizzate

    Divine Sand Storm (C/S)*
    Lo specter di Geb fa avvolgere ambo le sue braccia sia dal proprio cosmo sia da un turbine di polvere di sabbia, per poi estenderle in avanti facendo compiere loro una rapida quanto decisa torsione. Tale accorgimento consente a Fate di generare due turbini composti da finissime schegge di materia sabbiosa che ruotano alla medesima velocità ma in senso contrario, i quali si scaglieranno in perfetta sincronia sul nemico di turno. Se l’avversario venisse centrato in pieno da questa micidiale tecnica offensiva, non solo si ritroverà soggetto a gravissimi danni da lacerazione, specie in corrispondenza delle zone non protette dall’armatura, ma il suo intero corpo subirà una tremenda pressione. Le probabilità di finire orribilmente dilaniati e fatti a pezzi da questo attacco, non saranno affatto da trascurare. Per attivare la tecnica, il caster deve essere rivolto in direzione della potenziale vittima e allungare ambo le propria braccia verso di lui, scagliando infine l'offensiva.
    *Si noti che tale attacco può essere scagliata anche per mezzo di un solo arto superiore, ma in tal caso perderà la metà della sua potenza effettiva.

     
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