Armageddon: Il Ritorno dei Primi

Angeli

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    *Il caos dello scontro è appena terminato, quando una presenza oscura permea l'aria.
    Lentamente, una sorta di angelo nero scende verso il suolo, a pochi metri da te.
    Il corpo e le ali sembrano fatte di pece solida da cui ogni tanto spunta qualche viso dall'espressione cangiante.*

    Ti unirai a noi, ogni ingiustizia sarà ripianata, ogni differenza sarà annullata...

    *La voce è composta da decine di altre voci.
    D'improvviso svanisce in una nuvola nera, per poi riapparire al tuo fianco destro, ove inizia a scagliarti decine di pugni intrisi di cosmo corrotto.*







    Angel: Il tizio è un'energia verde come te, si muove alla tua stessa velocità (a parte il teleport).
    Considera la cosa come un duello, quindi gestisci autonomamente la difesa e poi lascia il condizionale sull'attacco che farai.

    A te :deathmetal:






    Edited by Gorthaur - 4/7/2014, 22:16
     
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    ermes che stava ancora pregando iniziava a ricordare tutte le scene dello scontro precedente.
    Pensò al fatto del suo potere innato.

    °Che strano potere era?E' evidente che Artemide mi ha voluto aiutare e allora non la deluderò!°

    Si domandava il giovane oplite, non si aspettava un’energia così carica di pura elettricità devastatrice, forse qualche dio gli aveva dato tale forza per affrontare il pericolo che incombeva ora sulla sua terra.
    Hermes si sentiva onorato di essere stato scelto, forse era veramente un ragazzo straordinario e aveva qualche possibilità di cacciare il “demonio” sceso in terra, ma cosa c’era dietro veramente? Non lo sapeva, ma una cosa era certa: Lui pareva l’unico angelo sceso per proteggere gli altri e lo avrebbe fatto anche in nome di Artemide seppure non ci fosse in quel momento.
    Non credeva di certo alla fine del mondo, lui convinto del suo potere donato dagli dei si sentiva sicuro di sé e pieno di grinta, il suo cuore colmo di speranza e di energia positiva ora doveva lasciare la sua posizione di preghiera alzandosi e controllando la situazione.
    Tuttavia c’era un po’ troppa tranquillità dopo lo scontro, quell’atmosfera silente era allo stesso tempo inquietante. Hermes si guardò attorno come se si aspettasse qualcosa, poi dal nulla si vide apparire.
    Un grosso nuvolone oscuro come le tenebre che regnavano nel cielo della terra, si stava formando una sagoma con delle ali scure come la pece, che lentamente scendeva dal cielo. Il giovane oplite guardò con stupore ed esclamò:

    “Che diamine sta succedendo, cos’è?”

    Dopo s’intravide un volto che all’apparenza pareva umano. Era inquietante e quelle ali nere gli ricordavano tutt’altro che un angelo, aveva qualcosa di sinistro tant’è che gli pose domanda:

    “Chi sei un angelo o un demone?”

    Una frase fuoriuscì dallo strano individuo:

    “Ti unirai a noi, ogni ingiustizia sarà ripianata, ogni differenza sarà annullata...”

    Una decina di voci accompagnarono costui come echi poi l’individuo scomparì in una sorte di nuvolone scuro alzando da terra delle scie di polvere, per poi costui riapparire al fianco destro di Hermes che sorpreso si girò di scatto mentre la strana creatura scagliò il suo attacco.
    Una serie di pugni carichi di cosmo negativo, il giovane rimase senza parole, gli avrebbe voluto chiedere molte cose, ma non ebbe tempo costui non prometteva nulla di buono perché lo stava attaccando? Non importava tanto adesso lo avrebbe fatto fuori visto che aveva osato tanto.
    Per prima cosa però Hermes fu costretto a difendersi da quei pugni, né schivò pochissimi poiché erano arrivati d’improvviso e circa cinque colpi lo colpirono alla faccia e allo stomaco facendolo volare all’indietro sbattendolo contro il muro di schiena della facciata della chiesa lasciando un solco evidente.
    Dopo la botta subita Hermes si rialzò con la schiena e le parti di corpo colpite che gli dolevano un po’, ma era abituato a ricevere le botte, dopotutto l’addestramento di quando era diventato oplite era stato altro che quel colpo, ne aveva ricevuti a migliaia e sempre si era alzato pronto a dare battaglia ed era così che stava facendo in quel momento.
    I suoi occhi s’illuminarono di una luce fiera mentre i suoi muscoli si contraevano e la sua bocca si allargava in un sorriso, poi parlò, mentre caricava il suo pugno.

    “Sarebbe bello ripianare ogni ingiustizia però vedi è decisamente utopico pensarlo perchè purtroppo gli uomini le faranno sempre, sono nati peccatori e provocatori nei confronti del divino, ma non per questo la speranza e la forza di volontà che ci contraddistingue dagli dei si spegnerà ci faremo sottomettere alla tirannia di un male infimo!”

    Hermes avanzò contro l’essere alato creando nella sua mano destra una sfera carica d’energia elettrica che andò a formare una specie di lama.

    “Ricorda bene queste mie parole quando Caronte ti traghetterà nello Stigie! NOI possiamo fare il “miracolo”!”

    Hermes saltò verso avanti, tendendo il braccio destro con la lama di fulmine e poi la lasciò “cadere” velocemente con l’intento di colpire al petto quell’essere.





    cornice



    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno


    Dati & Riassunti

    Nome:Hermes.
    Stato fisico: stanco e ferito.
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Gloria di Ikarus
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Verde
    ___________________________________________________________
    Riassunto:

    Cerco di schivare i primi colpi, ma non ci riesco del tutto e subisco in parte il colpo, poi Hermes si rialza e cerca di attaccare il suo avversario con la sua tecnica .



    Azioni:

    Abilità


    Elettricità:
    L’elettricità è un elemento che si trova in natura neutro che è in grado di frapporsi alla durezza della terra e squarciare qualsiasi elemento in natura. Da questo elemento ,infatti nasce il potere del fulmine prodotto dalle nuvole quando piove e delle scariche. Hermes grazie all’energia sprigionata del suo cosmo è in grado di manipolare questo elemento e sfruttare così il potere dell’elettricità per creare tecniche o fulmini , inoltre può folgorare e paralizzare i suoi avversari in base alle loro rapporto energetico.

    attacco:



    Arte del palmo del fulmine:
    Hermes posiziona la mano destra verso terra con il palmo aperto poi accumula cosmo in modo da creare una sfera che inizia a caricarsi di energia elettrica, le scariche sono concentrate tanto da iniziare a brillare e assumere l’aspetto di saette fulminanti che assieme creano una specie di lama elettrica. Hermes si da lo slancio in avanti (o in qualunque altra direzione gli convenga) e cercherà dunque di colpire l’avversario con questa lama elettrica che oltre creare danni da perforazione può far rimanere stordito e folgorato in parte l’avversario se va segno .









    Edited by Angel Fire 3000 - 8/7/2014, 18:06
     
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    *Il bagliore dell'impatto del tuo assalto copre tutto di una luce bianca, che presto lascia spazio ad una nuvola di fumo che esce dal cratere causato dall'assalto.
    Da esso vedi piombare verso di te il tuo avversario, la cui mano destra assume via via la forma di una lama nera.
    Pochi istanti prima dell'impatto noti che ciò che hai davanti è un'immagine olografica, il vero nemico vola sopra di te e dalle sue mani genera una tempesta di piccole sfere di energia oscura, che piovono su di te come una pioggia mortale.*







    Angel: il tizio è danneggiato ma non demorde.
    Le sfere se colpiscono esplodono e fanno molto male :ehsi:

    A te :deathmetal:




     
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    a lama scagliata dal giovane Hermes pareva brillante e possente, quell’energia scaturita dalle sue stesse mani gli infondeva grande sicurezza, dentro se si sentiva quasi un dio che poteva scatenare la sua foga devastatrice da un momento all’altro.
    Aveva mirato al petto del suo avversario, lui gridò come a caricare di più il suo attacco e pensò fra se con quello sguardo serioso e determinato che lasciava agli occhi una forma più sottile e le sopracciglia più ricurve:

    °Io ci credo per davvero a una via di salvezza°

    Il colpo causato dall’oplite di Artemide fece un grosso cratere da cui fuoriuscì del fumo, tuttavia, non riuscì bene a capire cosa fosse successo al suo avversario, poiché con tutto quel fumo non lo vedeva chiaramente, poi eccolo apparire all’improvviso con una lama oscura che gli usciva da uno dei bracci. Forse che avesse aspettato l’ultimo momento per tendere un agguato?

    “Maledizione!”

    Imprecò ma adesso Hermes fu costretto a indietreggiare e a vedersi la lama addosso.
    Il servo di Artemide si aspettò di essere ferito, mal lama non gli fece nulla, anzi prima di colpirlo sembrò arrestarsi.

    “Cosa?... ”

    I suoi occhi di fuoco videro chiaramente scomparire la figura avanti a se, era un’immagine olografica, quindi con tutta probabilità un diversivo.

    “Accidenti è diversivo!”

    Non fece a tempo neppure a parlare che si accorse del cosmo accumulato del suo avversario sulla sua testa, stava creando una tempesta si sfere oscure dirette proprio su di lui. Era improvviso, a conti fatti sarebbe stato colpito a meno che non avesse usato immediatamente una difesa per limitare i danni e Hermes la fece.
    Espanse il suo cosmo attorno a se formando una barriera cosmica a 360° su cui le sfere impattarono.
    La barriera resse fino alla fine, ma forse non era sufficiente a contenerle tutte quindi alcune di esse lo colpirono facendolo di nuovo cadere a terra mentre le sue ferite e la stanchezza iniziarono a farsi sentire chiaramente. Si rialzò di nuovo ansimando per la fatica che rischiava di non permettergli di eseguire un altro colpo, ma No! Lo doveva fare! Doveva mandar via quella creatura blasfema e maligna. Si avvicinò in modo da essere esattamente a cinque metri dall’altro, poi caricò il suo cosmo e lo fece esploderà 360 creando ma mano un'altra barriera questa volta puramente offensiva da cui si propagavano scariche elettriche che cercavano di arrivare a colpire l’avversario.




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    Dati & Riassunti

    Nome:Hermes.
    Stato fisico: stanco e ferito.
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Gloria di Ikarus
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Verde
    ___________________________________________________________
    Riassunto:

    Mi difendo dall’attacco anche se subisco in arte i colpi e poi rispondo con il mio.



    Azioni:

    Abilità


    )Barriera:
    Si tratta di una barriera a 360° che Hermes crea attorno a se caricando il cosmo e lo aiuta a difendersi da danni di natura fisica o cosmici o di qualsiasi altro elemento. In base all’entità del danno inferto la barriera potrà essere infranta



    attacco:

    1)Scariche elettriche a catena:
    Hermes accumula il cosmo attorno al suo corpo poi lo fa esplodere creando una cupola elettrica a 360° che si espande in un arco di 5 metri(energia gialla) e se colpisce chi gli sta attorno le scariche elettriche cercheranno di folgorare e paralizzare in parte l’avversario procurandogli danni di media entità.




     
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    *Di nuovo il bagliore delle saette divine illumina ogni cosa.
    La creatura cade al suolo semi carbonizzata ed inizia a dissolversi ribollendo, tra urla orribili, come se più di un essere abitasse quel corpo.
    Percepisci la sua presenza anche dopo la sua "morte", ma la sua energia è completamente scomparsa.*

    Ottimo lavoro Hermes.
    E' necessario ora salvare i sopravvissuti di questa città, affinché anch'essi possano raggiungere l'Illuminazione percorrendo la strada della Necessità.
    Il mio potere in questo luogo è ancora incerto, tuttavia posso condurti dove questi superstiti stanno.

    *Hai un lieve senso di mancamento quando tutto attorno a te muta d'improvviso.
    Ti ritrovi in quello che sembra un grosso capannone in rovina. E' fatto di muratura pesante, probabilmente si trova nel centro città. Riconosci un'architettura simile a quella degli edifici attorno alla chiesa.
    In questo luogo vedi quasi un centinaio di persone terrorizzate.
    Alcuni di loro si fanno avanti con bastoni, martelli, asce e altri attrezzi.
    Per quanto si facciano coraggio vedi chiaramente la loro paura...*

    Chi... chi sei tu?!







    Eccoci.
    Cosa dirai a sti tizi :ehsi:?
    Agisci pure, poi gestisco i sopravvissuti nel prossimo post :zizi:

    A te :deathmetal:




     
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    L
    a lLa furia devastatrice del suo elemento illuminò ancora una volta tutta l’area circostante.
    La sua barriera l’aveva difeso nonostante la fatica e i danni subiti, il presunto angelo che secondo lui era più un demone ne fu travolto e non appena il bagliore si dissolse il giovane oplite vide che lo strano essere era caduto con l’impatto del suo colpo a terra.
    Di primo impatto Hermes sorrise lievemente convinto di averlo sconfitto, e non esitò a esclamare con tutta sicurezza e astio:

    “Anima dannata pregherò per la tua via di salvezza, angelo o demone non è qui che devi stare, il mio istinto mi guiderà alla vittoria, se questa è una guerra, sono pronto a battermi per chi crede nelle mie sole forze. ”


    Dopo aver parlato, vide il corpo della creatura bruciare e diventare un unico pezzo di carbone, mentre era accompagnato da mille voci stridule e angosciate, fino a formare un grosso polverone che durò pochi istanti avvolgendolo, scomparì in una scia grigia.
    Ci fu un attimo di silenzio, il ragazzo di sua iniziativa si mise a pregare di nuovo come aveva fatto con gli altri che aveva sconfitto, ma una voce interruppe il silenzio:

    << Ottimo lavoro Hermes.
    E' necessario ora salvare i sopravvissuti di questa città, affinché anch'essi possano raggiungere l'Illuminazione percorrendo la strada della Necessità.
    Il mio potere in questo luogo è ancora incerto, tuttavia posso condurti dove questi superstiti stanno.>>


    Hermes risentì la voce che lo aveva guidato, diceva di aver trovato dei superstiti in città, quindi doveva andare a vedere come stavano.

    “Superstiti? Devo salvarli!”

    Ad un tratto un bagliore iniziava a mutare il tutto, Hermes cercò di connettere la sua mente seppure si sentisse mancare, ma forse era una sensazione normale quando si veniva teletrasportati e voltò lo sguardo verso quello che stava accadendo. Ad un certo punto vide come un puzzle comporsi una sagoma di un interno di un capannone in rovina e iniziava a vederne i dettagli, tra cui vetri rotti e porte sfondate con delle scritte disegnate da qualche artista di strada.
    Hermes sbattette gli occhi per capire se era frutto della sua stanchezza o meno, poi decise di farsi un giro all’interno per lui pareva tutto vero le murature possenti e grigiastre, dalle finestre rotte vide delle case in rovina con un grosso edificio che sembrava la chiesa dove inizialmente era stato portato da quella donna in cui aveva lasciato anche quell’altro ragazzo di cui non aveva più avuto notizie, forse era morto? Beh con l’imprudenza che aveva come minimo, ma non era il momento di pensarci.
    Pensò all’ipotesi che ora si trovava in una cittadina, avrebbe voluto farsi un giro ma sentì dei passi che parevano silenti e sinistri, Hermes si guardò in torno e impulsivamente strinse di nuovo un pugno ma non lo caricò di cosmo per paura che succedeva come prima effettivamente era troppo stanco e affamato.
    Grido:

    “Chi è la?"

    Un centinaio di persone avanzarono impauriti armati di bastoni, martelli ma anche con mattarelli da cucina e pentole c’era anche chi aveva un sacco di sassi per lanciarli a dosso, con timore alla vista di Hermes chiesero chi fosse:

    “Chi... chi sei tu?!”

    Hermes si guardò intorno era circondato in un cerchio, ma lui mantenne la calma e notò che queste persone non erano come quelli che aveva dovuto affrontare, umani forse quella voce che aveva sentito voleva guidarla a loro, ma non promettevano nulla di buono, Hermes rispose alla domanda aprendo il palmo della mano che aveva chiuso e la posò sul petto fortunatamente non erano pericolosi, per lo meno non come l’avversario di prima, bisognava solo cercare di farli ragionare:

    “State calmi, non sono un Corrotto, anzi ne ho appena sconfitto uno. Il mio nome è Hermes e sono un protetto di Artemide, non voglio procurarvi alcun male anzi sono venuto apposta per aiutarvi. Vi prego dunque di posare le vostre armi e di darmi ascolto se volete sopravvivere, altrimenti sarete costretti a essere anche voi delle prede di quel male che sta distruggendo gli Dei e il mondo stesso.”

    Hermes sperò di essere stato convincente anche se onestamente non sapeva dove poterli portare, ma di sicuro qualunque posto sarebbe andato bene che quella città ormai in preda al male.




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    Nome:Hermes.
    Stato fisico: stanco e ferito.
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Gloria di Ikarus
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Verde
    ___________________________________________________________
    Riassunto:


    Descrivo cosa accade poi cerco di convincere i superstiti a seguirmi anche se non so dove XD.






     
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    *Ormai i mortali hanno imparato a loro spese che molte cose esistono al di là della loro miope comprensione.
    Dopo un attimo di tumulto non fanno fatica a crederti.

    Poi qualcosa colpisce il portone del capannone.
    Colpi ripetuti, violenti, che promettono morte e distruzione.*

    Se è vero che gli dei ti mandano, cosa dobbiamo fare?? COSA!?

    *Gridano disperati, mentre a fatica reggono le armi improvvisate.
    Poi cala il silenzio quando i ruggiti e i lamenti al di fuori di quel rifugio si fanno sempre più insistenti e numerosi...*






    Decidi cosa fare, fuori c'è un orda di corrotti che vuol far fuori tutti.
    Il portone rinforzato li potrà tenere fuori ancora per poco.
    Se hai domande mandami pure un pm.
    Decidi come muoverti liberamente :zizi:

    A te :deathmetal:




     
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    l giovane Hermes con le sue parole riuscì a convincere i superstiti non corrotti dal male a fidarsi di lui. Le persone che c’erano avevano capito, dopo un attimo di fatica, che era una persona su cui potevano contare. Hermes non era un corrotto, ma forse se ne convinsero perché non sapevano nemmeno loro se fidarsi o meno, vollero comunque provarci.
    L’oplite era di animo buono se ci fosse stato anche un demonio fra di loro l’avrebbe portato a casa combattendo, in fondo era questo il suo obiettivo purificare il male che copriva quei cieli ancestrali e incontaminati, quelle persone erano importanti per lui seppure non li conosceva, ma forse lo avrebbero ringraziato una volta portati in un luogo sicuro.
    Posarono le loro armi, Hermes accennò un lieve sorriso, e fece segno con la mano destra di seguirlo:

    “Forza, nessun timore, gli dei ci proteggeranno nel cammino del nostro destino!”

    Il ragazzo si portò avanti a loro come a guidare un “branco” che seguiva il loro capo, a un tratto però si sentì un forte rumore proveniente dal portone gride assordante e rabbioso prevalevano la foga di chi stava arrivando.
    Sicuramente non promettevano nulla di buono, qualcosa di sinistro stava arrivando dietro quella porta sotto gli occhi impauriti della povera gente, come se ci fosse in corso una guerriglia. La tensione iniziava a farsi sentire e le paure prevalevano nuovamente su tutti loro stringendo le armi e i denti.

    >>“Se è vero che gli dei ti mandano, cosa dobbiamo fare?? COSA!?”>>


    Hermes si accorse del pericolo, strinse gli occhi e pensò a cosa era più giusto fare, mentre gli atri non avevano la più pallida idea di cosa sarebbe successo, panico e terrore nuovamente celavano nei loro volti, ma Hermes scrutò il portone e pensò, mentre i rumori erano sempre più forti e iniziavano a schizzare pezzi di porta.

    “State calmi! Non saranno quelle anime dannate a fermarmi devo proteggere questa gente.

    Hermes per prima cosa tentò di calmare nuovamente la gente mettendo una mano avanti a loro per fermare i loro istinti che erano persuasi dalla collera e la paura:

    “Non muovetevi, la cosa migliore da fare è aspettare lasciate fare a me!”

    Hermes per proteggerli si mise vicino alle porte del capannone e avrebbe aspettato che i corrotti si facessero avanti. Non sapeva se era una buona dea quella di buttarsi così alla sprovvista, ma non aveva altra scelta.
    Fece una pausa e cercò di tenere la concentrazione per non sbagliare e distruggere qualcosa o uccidere un innocente, ora era nuovamente pronto a ricombattere, ma sperò in cuore suo che qualcuno lo aiutasse, magari qualcuno come lui con dei poteri pari agli dei.
    Lui era ancora incredulo di quel suo potere innato ma ci stava prendendo gusto e tutto sommato se lo sapeva gestire alla grande, si sentiva sicuro e pieno di energia un “Dio” o qualcosa del genere e ne andò fiero, ma non per questo si sentiva in dovere di dire che era il migliore, lui era un ragazzo come tutti gli altri ma avrebbe raggiunto il suo obiettivo finale. L’Armageddon stava entrando sempre più nel vivo.






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    Energia:Energia Verde
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    Mi preparo ad accogliere i corrotti.







     
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    *L'ultima barriera del magazzino esplode in mille frammenti ed innanzi a te compare un orda urlante di umani corrotti, mutati nei più orribili modi che si riversano su di te come un onda di morte...*






    dunque, gli umani corrotti sono tutti come umani normali solo con un plus di forza, velocità e resistenza.
    Uno solo di loro lo carbonizzi senza problemi, il fatto è che saranno una massa di duecento bestie.
    Descrivi la battaglia in modo autoconclusivo, cioè decidi come va a finire, come si muovono i corrotti etc...
    Siamo alle battute finali, dacci dentro :deathmetal:




     
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    l giovane sentì un gran casino dall’esterno stavano arrivando in massa, se lo sentiva che erano in tanti, come in una guerra. La paura continuava a esserci in quei pochi rimasti ancora con un’anima pura seppure si fidassero di lui.
    Hermes stava vicino le porte del capannone e sentì come un forte boato, la porta del magazzino stava per saltare in aria iniziarono a vedersi i pezzi che schizzavano e un grosso fumo nero doveva allontanarsi raccomandò ai superstiti di farlo poiché la barriera di ferro non reggeva più.

    “Mettetevi al riparo”

    La forte esplosione fece sbalzare in aria Hermes, che si alzò con fatica per via delle ferite era molto affaticato, ma per lui ciò che contava era proteggere quelle persone e trovare un posto più sicuro.
    Senza perdersi d’animo il coraggioso oplite si mise in piedi caricando un pugno intriso di cosmo, poi vide avanzare un centinaio di umani corrotti che all’apparenza sembravano normali, ma guardandoli in volto non avevano occhi, erano creature mutate in un modo terrificante con in dosso degli abiti lunghi scuri e avevano dei cappucci neri come la pece con una lampo aperta che riusciva vedere il loro fisico di ossa.
    A tutti gli effetti sembravano umani ma non distingueva il sesso a eccezioni di alcuni che avevano i capelli lunghi che spuntavano dal cappuccio e avevano tacchi.
    La morte, l’apocalisse era proprio scesa, il giovane Hermes non si aspettava tutta quella “gente”, ma non mostrava nessuna paura i suoi occhi erano già tinti dal colore del sangue, in tutta sicurezza non si sarebbe mai arreso più tosto preferiva la morte che una sconfitta umiliante.

    “Bene quanti saranno oggi da salvare?”

    I corrotti numerosi iniziarono a tirare pugni sul muro facendo cadere le macerie, la folla era assai minacciosa e agguerrita. D’impulso il ragazzo andò nella mischia creando dalle mani delle saette a forma di lancia cercando di colpire chiunque gli passava vicino in parte riuscì a colpirli una decina alle braccia e il torace, altri corrotti parevano aver paura della luce tant’è che si allontanarono una cinquantina mentre la rimanenza attaccò Hermes.
    Il giovane seppure fosse di animo forte non riusciva a resistere a lungo, ma volle provare ancora con le sue ultime forze, mise una mano in alto e creò uno scudo da cui fuoriuscivano delle saette che colpirono una decina di loro che parevano cadere a pezzi.
    Hermes affaticato si accasciò con un ginocchio a terra ansimando per gli sforzi, poi uno di loro armato di una spada l’attaccò dall’alto con l’intento di tranciarlo in due.
    Il giovane lo vide e lo schivò ferendosi lievemente a un braccio. Per Hermes pareva non esserci più niente da fare, un potente calciò lo sbalzò a terra strusciando la schiena e battendo la testa al muro, il ragazzo si fermò stremato incosciente mentre il suo corpo iniziava a farsi vedere delle colature di sangue che gocciolavano a terra.
    I corrotti continuarono a distruggere l’interno mentre le persone che credevano in lui continuarono a scappare, c’era anche chi per difendersi lanciava sassi e mattarelli, ma ci voleva ben’ altro per sconfiggerli.
    Hermes si trovò fra la vita e la morte, un’immagine di donna di spalle fece luce nella sua mente, ma non era la sola, un’altra donna c’era con lei con un’armatura nera e capelli rossi e mossi che si girò ma non la riconobbe, forse era qualcuno d’importante e in quell’attimo prese coscienza che non doveva arrendersi.
    Di scatto aprì gli occhi e vide i corrotti che stavano facendo del male a quella gente, poi si alzò e nuovamente si sentì carico, il suo cosmo risplendeva come un fulmine nel cielo notturno dalle mani creò delle potenti scariche elettriche e le scaraventò nella massa.

    “Non vi permetterò di sconfiggermi, non ora che gli dei mi hanno dato la forza necessaria per eliminarvi, brucia cosmo compi il miracolo!”

    Una forte luce abbagliò tutto l’edificio, i corrotti scapparono, mentre alcuni furono travolti dalle scariche e caddero a terra, mentre le persone rimanenti erano in salvo incredule Hermes aveva compiuto un grosso sforzo, ma forse era finito tutto?






    cornice



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    Dati & Riassunti

    Nome:Hermes.
    Stato fisico: stanco e ferito.
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Gloria di Ikarus
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Verde
    ___________________________________________________________
    Riassunto:

    Combatto e colpisco uno di loro

    Abilità:

    Elettricità:
    L’elettricità è un elemento che si trova in natura neutro che è in grado di frapporsi alla durezza della terra e squarciare qualsiasi elemento in natura. Da questo elemento ,infatti nasce il potere del fulmine prodotto dalle nuvole quando piove e delle scariche. Hermes grazie all’energia sprigionata del suo cosmo è in grado di manipolare questo elemento e sfruttare così il potere dell’elettricità per creare tecniche o fulmini , inoltre può folgorare e paralizzare i suoi avversari in base alle loro rapporto energetico.

    Lance Cosmiche:
    In pratica si tratta di due lance o anche più (in base a quante servono)che può creare Hermes grazie al suo cosmo . La creazione di una lancia consiste nell’ accumulo di cosmo nel palmo della propria mano fino a manipolarlo e renderlo di forma ellittica e allungata in modo da poterla tirare, se colpisce l’avversario può creare danni da perforazione in base alle energie .





     
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    *Quando riapri gli occhi senti un fischio insopportabile alle orecchie. Il dolore si fa via via sempre più sentire fino a rendere anche il respirare una tortura.
    La vista è tenue, ma riesci a vedere i cadaveri carbonizzati dei tuoi avversari.
    Numerosi passi si muovono attorno a te, quando noti cinque individui comparire dal nulla innanzi a te.
    Sono protetti da corazze decorate da motivi tipici dell'Antica Grecia e dalle spalle ali di pura energia spuntano leggere.*

    Portate i sopravvissuti alla chiesa, da lì li porteremo al punto di incontro.
    Io prendo il ragazzo.

    *L'angelo ti carica sulle spalle senza nessuno sforzo ed un piacevole torpore ti coglie, portandoti ad un sonno ristoratore.
    Quando ti svegli ti trovi su un grande letto in una stanza di marmo bianco, ricca di colonne, fregi e stucchi meravigliosi.
    Sembra l'Olimpo, ma puoi percepire chiaramente che non si tratta del Monte Sacro.
    Accanto a te siede un angelo che ben conosci, Teseo.*

    Ti sei svegliato dunque.

    *Ti sorride e ti tende la mano in segno di saluto.*





    Hai salvato gli umani e gli angeli ti hanno recuperato.
    Non sai bene dove sei.
    Chiedi pure quello che vuoi a Teseo :zizi:




     
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    I
    l ragazzo dall’animo buono e combattivo si ritrovò di nuovo fra la vita e la morte. L’immensa luce che aveva abbagliato tutto e aveva allontanato i corrotti fu efficace per cacciare il male, forse quegli esseri non erano poi così potenti oppure capirono anche loro in parte che Hermes aveva qualcosa in più ovvero una forza donata dagli dei cosa che loro non potevano comprendere in preda all’oscure entità.
    Ovviamente aveva sicuramente imparato qualcosa, dominare al meglio il suo potere elettrizzante, aveva le basi giuste, nonostante gli sforzi non erano stati in vani ne era compiaciuto e felice, sapeva bene che quel potere innato gli sarebbe servito per azioni buone e non per distruggere.
    Il giovane si trovò stremato, il suo fisico non riusciva più a muoverlo dagli sforzi, sembrava una statua fredda e priva di vita. I suoi occhi non distinguevano più la realtà, l’unica cosa che poteva sentire era la voce della sua anima, il pensiero e un forte ronzio alle orecchie che lo infastidiva.
    Incosciente si sforzò di risvegliare la sua coscienza, anche se con affanno e la sua vista non gli permetteva di vedere bene, ma riconobbe i cadaveri carbonizzati dei suoi nemici e cercò di vedere se era riuscito a salvare le persone di prima. I suoi pensieri furono molteplici.

    °Gli uomini sono nati per combattere e morire, gli dei sono nati per guidare un’ essere umano verso il loro mondo, io non so quale sarà il mio destino adesso.°

    Sorrise mentre l’oscurità annebbiava la sua mente poi dall’esterno si sentirono dei passi che raggiunsero il suo orecchio, sembravano in molti.

    °Sembrano numerosi, sono morto?°

    L’oplite incredulo riuscì a individuare cinque individui vicino come se fossero venuti apposta per lui, vestiti alla greca con corazze e decori, dei veri e propri guerrieri greci come lui, ma con la differenza di colore della tunica Hermes si vestiva di rosso e blu mentre quest’altri parevano un po’ diversi come modello erano bianchi e di pura seta.
    Il ragazzo alla loro vista riusciva a distinguerli e notò che avevano delle ali d’angelo che sembravano fatte di una strana energia luminosa, si convinse di più che era morto e finito in paradiso, visto che secondo lui erano angeli. Hermes era religioso credeva anche all’inferno e al paradiso seppure aveva il culto di Artemide, una voce però rupe il suo pensiero:

    “Portate i sopravvissuti alla chiesa, da lì li porteremo al punto di incontro.
    Io prendo il ragazzo”


    Uno dei cinque prese Hermes in spalle non lo vide chiaramente in volto ma si lasciò trasportare come se fosse un suo compagno che lo stava salvando forse era così, ma lui incosciente credeva di essere in paradiso alla vista di questi individui con le ali.
    Una strana sensazione iniziò a investire il suo corpo di nuovo vivo, riuscì a respirare gradualmente era cosciente mentre i suoi occhi rimasero chiusi, secondo lui non c’era davvero niente di meglio.
    Passate qualche ore il giovane Hermes si svegliò in una stanza all’esterno. Il suo interno era fatto di colonne alla greca con decori e stucchi, pareva un tempio restaurato: Un nuovo Olimpo, forse pareva un posto dove sembrava che la contaminazione del male non fosse arrivata o magari era stato purificato.
    Hermes si guardò intorno e il suo corpo che era ben curato e fasciato, lui era appoggiato a un bianco marmo che sembrava riflettere la sua immagine come in uno specchio benché fosse abituato a dormire a terra, ma sentì ancora qualche acciacco alla schiena ci voleva tempo per guarire, ma comunque non era morto e riusciva a muoversi.
    Il ragazzo si fissò le mani e si toccò le braccia ancora una volta incredulo ed esclamò:

    “Sono vivo?"

    Una sagoma si intravedeva sul marmo, vicino a lui il suo salvatore e riconobbe il suo cosmo Teseo un angelo di Artemide. Una voce rassicurante fece domanda e porse una mano in segno di saluto ad Hermes:

    “Ti sei svegliato dunque”.

    Hermes con un po’ di dubbio e timore di un inganno inizialmente non strinse la mano, poi decise di stringerla capendo che non era un impostore il suo sorriso e i suoi occhi esprimevano segni di fierezza, poteva fidarsi di lui, Hermes sorrise e decise di parlargli:

    “Fratello sono felice di vederti, mi hai salvato ti sono debitore, ora però quale sarà il nostro destino?”

    Il giovane chiamava fratello o sorella chi era suo compagno, non l’avrebbe mai chiamato per nome, attese una risposta.







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    Dati & Riassunti

    Nome:Hermes.
    Stato fisico: stanco e ferito.
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Gloria di Ikarus
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Verde
    ___________________________________________________________
    Riassunto:


    Mi riposo e saluto Teseo








     
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