Armageddon: Il Ritorno dei Primi

Angeli

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  1. Angel Fire 3000
     
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    L
    a lLa furia devastatrice del suo elemento illuminò ancora una volta tutta l’area circostante.
    La sua barriera l’aveva difeso nonostante la fatica e i danni subiti, il presunto angelo che secondo lui era più un demone ne fu travolto e non appena il bagliore si dissolse il giovane oplite vide che lo strano essere era caduto con l’impatto del suo colpo a terra.
    Di primo impatto Hermes sorrise lievemente convinto di averlo sconfitto, e non esitò a esclamare con tutta sicurezza e astio:

    “Anima dannata pregherò per la tua via di salvezza, angelo o demone non è qui che devi stare, il mio istinto mi guiderà alla vittoria, se questa è una guerra, sono pronto a battermi per chi crede nelle mie sole forze. ”


    Dopo aver parlato, vide il corpo della creatura bruciare e diventare un unico pezzo di carbone, mentre era accompagnato da mille voci stridule e angosciate, fino a formare un grosso polverone che durò pochi istanti avvolgendolo, scomparì in una scia grigia.
    Ci fu un attimo di silenzio, il ragazzo di sua iniziativa si mise a pregare di nuovo come aveva fatto con gli altri che aveva sconfitto, ma una voce interruppe il silenzio:

    << Ottimo lavoro Hermes.
    E' necessario ora salvare i sopravvissuti di questa città, affinché anch'essi possano raggiungere l'Illuminazione percorrendo la strada della Necessità.
    Il mio potere in questo luogo è ancora incerto, tuttavia posso condurti dove questi superstiti stanno.>>


    Hermes risentì la voce che lo aveva guidato, diceva di aver trovato dei superstiti in città, quindi doveva andare a vedere come stavano.

    “Superstiti? Devo salvarli!”

    Ad un tratto un bagliore iniziava a mutare il tutto, Hermes cercò di connettere la sua mente seppure si sentisse mancare, ma forse era una sensazione normale quando si veniva teletrasportati e voltò lo sguardo verso quello che stava accadendo. Ad un certo punto vide come un puzzle comporsi una sagoma di un interno di un capannone in rovina e iniziava a vederne i dettagli, tra cui vetri rotti e porte sfondate con delle scritte disegnate da qualche artista di strada.
    Hermes sbattette gli occhi per capire se era frutto della sua stanchezza o meno, poi decise di farsi un giro all’interno per lui pareva tutto vero le murature possenti e grigiastre, dalle finestre rotte vide delle case in rovina con un grosso edificio che sembrava la chiesa dove inizialmente era stato portato da quella donna in cui aveva lasciato anche quell’altro ragazzo di cui non aveva più avuto notizie, forse era morto? Beh con l’imprudenza che aveva come minimo, ma non era il momento di pensarci.
    Pensò all’ipotesi che ora si trovava in una cittadina, avrebbe voluto farsi un giro ma sentì dei passi che parevano silenti e sinistri, Hermes si guardò in torno e impulsivamente strinse di nuovo un pugno ma non lo caricò di cosmo per paura che succedeva come prima effettivamente era troppo stanco e affamato.
    Grido:

    “Chi è la?"

    Un centinaio di persone avanzarono impauriti armati di bastoni, martelli ma anche con mattarelli da cucina e pentole c’era anche chi aveva un sacco di sassi per lanciarli a dosso, con timore alla vista di Hermes chiesero chi fosse:

    “Chi... chi sei tu?!”

    Hermes si guardò intorno era circondato in un cerchio, ma lui mantenne la calma e notò che queste persone non erano come quelli che aveva dovuto affrontare, umani forse quella voce che aveva sentito voleva guidarla a loro, ma non promettevano nulla di buono, Hermes rispose alla domanda aprendo il palmo della mano che aveva chiuso e la posò sul petto fortunatamente non erano pericolosi, per lo meno non come l’avversario di prima, bisognava solo cercare di farli ragionare:

    “State calmi, non sono un Corrotto, anzi ne ho appena sconfitto uno. Il mio nome è Hermes e sono un protetto di Artemide, non voglio procurarvi alcun male anzi sono venuto apposta per aiutarvi. Vi prego dunque di posare le vostre armi e di darmi ascolto se volete sopravvivere, altrimenti sarete costretti a essere anche voi delle prede di quel male che sta distruggendo gli Dei e il mondo stesso.”

    Hermes sperò di essere stato convincente anche se onestamente non sapeva dove poterli portare, ma di sicuro qualunque posto sarebbe andato bene che quella città ormai in preda al male.




    cornice



    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno


    Dati & Riassunti

    Nome:Hermes.
    Stato fisico: stanco e ferito.
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Gloria di Ikarus
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Verde
    ___________________________________________________________
    Riassunto:


    Descrivo cosa accade poi cerco di convincere i superstiti a seguirmi anche se non so dove XD.






     
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26 replies since 6/2/2014, 10:45   1036 views
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