Armageddon: La Vera Minaccia

Eletti di Gea

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Protogenos of Death

    Group
    Specter di Hades
    Posts
    10,803
    Location
    Drujah Demana

    Status
    ALIVE






    *Il mostro viene sbalzato di qualche metro a seguito degli attacchi, urlando e dimenandosi.
    Jerome è a terra, non più incosciente ma preda di una qualche allucinazione.

    La Dimenticanza si rialza e ora vi osserva tutti per lunghi istanti.
    Di nuovo nella zona dell'addome apre una grossa bocca e da essa vomita ondate di liquido verdastro sfrigolante, liquido che presto vi inonderà completamente...*




    Bon, se entrate in contatto direttamente o indirettamente con il liquido notate che è acido, lanciato da un'energia suprema. La velocità del colpo però non supera le vostre.

    Per Jerome: Stai iniziando a prendere controllo delle varie anime e sei sempre più consapevole di chi sei realmente.
    Tuttavia lo sforzo è stato enorme e sei indebolito e fai fatica a muoverti.
    Puoi disporre di una delle tue abilità a scelta :zizi:

    A voi!




     
    Top
    .
  2. 'Azz!
     
    .

    User deleted


    § ARMAGEDDON : 7 - MOLDING DARKNESS




    Narrato; "parlato"; °pensato°; flashback


    Jerome Corcione è nel bel mezzo della cucina, tra il grill sfrigolante di costate e il piano delle preparazioni, che tiene pulito passandoci su un canovaccio nuovo a ogni piatto che prepara. I suoi uomini, la sua ciurma, sono sparsi a fare svariate cose, ma sa che ad un suo gesto si unirebbero come un sol'uomo, pronti a far fronte ad un ordine imprevisto a fine serata.
    Oggi lavorano duro come al solito, ma c'è un'aria di festa in cucina. Il tonno pinne gialle in crosta di sesamo di Jerome ha preso 27/30 sulla guida Zagat, e la ricetta ha uno spazio sul più importante magazine di cucina del Paese. Tutti vengono ad assaggiare l'ennesima meraviglia creata da Jerome, enfant prodige della scena newyorchese. In sala c'è la fila, e lui rotola un altro di quei superbi tranci di tonno giapponese nei semi di sesamo, un passo più vicino al trionfo totale...


    Jerome è troppo stordito per muoversi come dovrebbe mentre la Dimenticanza viene sbalzata indietro. In comune con il ricordo dei suoi passati trionfi, questo scenario ha solo che a colpire il nemico è stata l'azione congiunta della truppa davanti a lui, che ha risposto al suo comando con prontezza non comune...
    E' troppo impegnato per chiedersi se lo hanno fatto per ubbidire a lui, oppure se lo avrebbero salvato comunque. Li conosce da poco... sente solo che sono lì per il suo stesso motivo. Questo basta. Nella sua testa, intorno a lui e non visibile ad altri, il turbinio di anime si calma un po'. Ora sembrano in attesa di un comando da lui, disposte su due file piuttosto ordinate. Lo guardano. Intorno a loro la nebbia scura gorgoglia e freme, forse anch'essa in attesa di qualcosa. Solo l'anima più grande e forte, che gli si era rivolta prima, non è in vista.

    La Dimenticanza passa al contrattacco, con metodi meno ortodossi ma altrettanto letali. Dalla bocca che stava per inghiottirlo poc'anzi scaturisce un fiotto di liquame acido che si riversa al suolo, sgretolando in un attimo ciò che tocca. Il pensiero che stava per finire digerito in quel modo gli trasmette un brivido che si dipana dal ventre per squassarlo con violenza.

    °Sono troppo ottimista: potrei ancora essere digerito in quel modo!°

    Era stremato. Ma, per uno chef abituato a reggere fatica, mancanza di sonno, il calore del grill intervallato con il gelo della cella frigorifera, e ancora le aspettative di clienti milionari e di sottocuochi psicotici, l'assenza di forze fisiche non rappresenta la fine di tutto.

    °Che diamine: questi ragazzi avranno combattuto l'Apocalisse o Dio sa cosa, ma io ho tre fottute stelle Michelin

    Una risorsa celata dentro di lui lo smuove, intimandogli di sbrigarsi, di ribattere. E' ancora troppo vicino alla Dimenticanza e alla sua bava corrosiva per riposarsi sugli allori.
    Le anime lo guardano. Non lo tormentano più: reagiscono al suo bisogno di calma, come se lo avesse trasmesso di proposito, e non con un impulso inconscio. Forse, anche, attendono di vedere come se la cava. Se è degno.

    °Com'è che ha detto quella bruttona con le zampe da ragno? Che sono il loro re?°

    L'oscurità. Mai lo ha chiamato con una voce tanto seducente. Non è una metafora: è davvero tenebra, densa e schiumosa, quasi da aeriforme si fosse fatta liquida. Quasi come se avesse cambiato consistenza.
    Un'idea. Con lo stesso impulso interiore con cui ha preteso silenzio dalle anime, prova a smuovere il buio. Il risultato è migliore di quanto potesse aspettarsi: la tenebra si mette sull'attenti, separandosi dalle anime che sin lì ha trasportato, intensificando il fremito che la scuote.

    °Forse un giorno imparerò a farmene qualcosa anche di loro, ma adesso non posso andare per il sottile. Farò con quello che ho.°

    Quello che ha è un'estensione del suo animo: una tenebra che non si è mai reso conto di padroneggiare. Come usarla? Risponde all'istante, come se stesse maneggiando plastilina intimamente connessa al suo sistema nervoso...
    ...decide di prendere a ispirazione la Dimenticanza, e la sua forma aracnoide. A sua differenza, lui non ha bisogno di cambiare sembianze ogni istante: gli basta rendere utilizzabile ciò che ha.

    "Ehi, bruttona! Guarda!"

    Il suo corpo viene sollevato da terra all'istante. Due, no, tre possenti colonne tortili lo sorreggono, ancora un po' incerte, minacciando di sfaldarsi... no, riesce a tenersi su! Ordina silenziosamente alle gambe di allungarsi: ritiene di avere abbastanza materia prima... che diavolo, ne ha finché gli pare! L'oscurità scaturisce ora da lui... e lui ha dentro di sé tante di quelle cose! Tante risorse da mettere in campo, tante esperienze, emozioni, ricordi! Le gambe-colonne si divaricano, allungandosi in un batter di ciglia, puntellandosi contro le pareti della sala, evitando l'acido. Jerome assomiglia ora ad un treppiede troppo divaricato, in precario equilibrio su una pessima fine. Dà un'occhiata agli altri: sembrano agili, ma dubita che possano levitare da terra.

    "Ehi, voi! Vi rendo il favore!"

    si sbilancia, senza sapere bene se ne è in grado.
    Ma sa che può farlo. Da dietro al schiena, e dagli spazi intercostali, in sincrono con il suo respiro, altre estensioni di tenebra, stavolta simili a tentacoli, partono per raggiungere i ragazzi. Non sono ben formate, ancora, ed è leggermente maldestro nel mavovrarli - sebbene la sua padronanza aumenti di istante in istante. Li afferra, li solleva come se fossero di carta e li protende oltre la Dimenticanza... ma, tutto sommato, perché non sfruttarne ancora la forza?

    "Attenti: ora vi metto in condizione di colpirlo di nuovo. Pronti? Al mio tre: uno... TRE!!!"

    Li lancia, con la massima cura di cui è capace. Li scaglia oltre la bruttona, in modo che non debbano temere l'acido. E nello stesso, fluido movimento, stacca una gamba-colonna dalla parete di fondo e fa per seguirli. Una delle due rimaste si sfalda, collassa: forse ha preteso troppo, non è ancora in grado di controllarle tutte insieme. I brandelli di tenebra solida si sciolgono all'istante nel minaccioso lago sottostante. Ma ecco che due braccia lo sostengono afferrandosi al suolo ancora intero. Sotto di lui, l'acido ribolle e inghiotte: sui suoi giganteschi trampoli si muove per raggiungere gli altri, che si augura abbiano abbastanza prontezza di spirito per replicare l'attacco di prima. Li ha lanciati in direzioni diverse, non troppo vicini al bruttone per non renderli vulnerabili.
    Poi gli viene in mente che...
    E' stanco, e il controllo che ha sulla tenebra potrebbe essere agli sgoccioli. Nondimeno ha dentro una spinta, un calore che si irradia ovunque... lo paragonerebbe al fuoco del Leone o agli altri poteri manifestati dai ragazzi in armatura, o perlomeno sente che la sua natura è diversa. Lo chiamerebbe cosmo, se non fosse così ignorante, ma ha abbastanza determinazione da usarlo a livello inconscio, e sufficiente esperienza da sapere che, se non si muove lui per primo, la bruttona potrebbe prenderlo di mira per lo scherzetto che le ha fatto.
    Oltre alle gambe, mantiene integre solo due braccia: ci si concentra sopra, dona ad esse la massima compattezza possibile lasciando sbriciolarsi le altre. Focalizza l'alta figura della Dimenticanza. E' a due passi: non può mancarla. E' a due passi e ha cercato di ucciderlo... no, di mangiarlo. Pazzesco. E' lui che prepara il cibo, non viene preparato e servito ad altri. E' lui che ha il controllo, non il primo scemo che passa. La cucina è sua... è lui quello che... quello che...
    Un lampo: un telefilm che ha visto anni addietro. Una battuta celebre:

    "SONO IO QUELLO CHE BUSSA!!!!"

    Le braccia diventano fruste, grandi, pesanti, colossali. Le usa per bersagliare la bruttona, alla testa e proprio su quella bocca oscena.


    CITAZIONE
    Pg: Jerome Corcione (in add per: Grymus Darian di Chernobog)
    Stato fisico: stanco
    Stato mentale: incrollabile, nonostante la fatica fisica e lo stress si facciano sentire: dal suo background attinge le risorse per fronteggiare il tutto
    Armatura: default

    CITAZIONE
    Creo prima tre gambe di tenebra, che diventano alte due-tre metri, e possono estendersi ancora: le uso per puntellarmi a tutto quello che trovo e che non sia già stato mangiato dall'acido, come le pareti della sala. Poi creo anche tentacoli con funzioni di braccia, con le quali afferro i compagni e li scaglio in ordine sparso e in vari versi oltre la parte di suolo invasa dall'acido. Per finire li seguo, muovendomi con i miei arti di oscurità, e usando due braccia oscure frusto la Dimenticanza mirando alla testa e alla bocca sull'addome.
     
    Top
    .
  3. » Black Star
     
    .

    User deleted


    DeBJog6
    Hear me ROAR
    Andrew Stars
    energia rossa
    leone di Gea [liv. IV]
    status fisicoindebolito
    status clothindossata, intatta
    status psicologicoconcentrato

    Armageddon: La Vera Minaccia
    Part VII


    Mentre impattavo contro Dimenticanza, avvolto dalle mie fiamme, non vidi niente, percepii solo il cosmo degli altri accendersi e ulteriori esplosioni attorno a me, segno che non ero l'unico passato all'offensiva. Non mi sorprendeva sapere che ci eravamo uniti per sferrare quell'attacco senza un attimo di esitazione, avevamo sempre fatto così quando c'era una minaccia comune da debellare. A dire la verità, tutti insieme eravamo capaci di una tale potenza di fuoco da atterrare la maggior parte degli avversari con un solo assalto.
    Veder volare via quella creatura mostruosa mentre atterravo a terra e le fiamme svanivano mi diede un senso di soddisfazione.

    -Take this!-

    Avevamo fatto davvero un ottimo lavoro. Adesso Jerome era di nuovo al sicuro, anche se non pareva per nulla in forma. Non ero nemmeno del tutto sicuro che avesse ripreso conoscenza, ma al momento dovevamo essere felici del semplice fatto che non fosse stato inghiottito in un sol boccone da Dimenticanza.
    Assicuratomi che Jerome non corresse alcun rischio, almeno per il momento, riportai lo sguardo sul nostro nemico, indeciso se lanciarmi di nuovo all'attacco prendendo nuovamente o se attendere un'occasione più adatta per colpire.

    -Jerome è ancora messo troppo male e anche noi non siamo esattamente in splendida forma, meglio stare attenti-

    Alla fine la prudenza aveva avuto la meglio, o forse era semplice istinto di conservazione. Mentre si rimetteva in piedi, quella creatura mi era sembrata molto molto molto arrabbiata e anche il modo in cui ci stava squadrando non era per nulla rassicurante. Aveva la pellaccia troppo dura per cadere cadere dopo un solo attacco ed ero certo che stesse preparando la giusta risposta alla nostra offensiva. Vederla spalancare le orride fauci mi diede la conferma che avevo fatto bene a preoccuparmi.

    -Attenzione!!-

    Un getto acido eruppe da quell'orrenda cavità, spandendosi con rapidità allarmante sul pavimento. Sembrava essere talmente potente da corrodere persino il terreno su cui ci trovavamo, il che significava "merda" per noi.
    Saltai, nel disperato tentativo di non finire divorato dall'acido, anche se ero consapevole che non avrei potuto scansarlo del tutto con un semplice salto. Improvvisamente, però, mi ritrovai afferrato da una sorta di tentacolo di tenebre. Sorpreso, mi voltai, cercando di capire da dove saltasse fuori.
    Impegnato a non cadere, Jerome si ergeva su tre alte zampe da aracnide, anch'esse fatte di tenebre, sfidando a gran voce il nostro avversario.

    -Chi se lo sarebbe aspettato da un tipo così?-

    Non sembrava proprio il prototipo di Cavaliere, per niente, ma stava rivelando delle capacità nascoste davvero molto utili. Forse mi ero sbagliato sul suo conto e l'avevo giudicato troppo in fretta. Ad essere sincero, mi succedeva spesso di liquidare in fretta le gente con un giudizio non molto azzeccato, ma non era il momento di farmi un esame di coscienza. Era tempo di fare a pezzi quella cosa deforme che continuava a spruzzare acido come una fontana.
    Intuendo che l'intendo di Jerome era quello di avvicinarci a Dimenticanza, feci ardere nuovamente il mio cosmo, attendendo il segnale dell'attacco. Mi assicurai che anche Demetra e il nuovo arrivato fossero pronti e poi mi lasciai scagliare verso il mostro.
    Recuperai in un attimo l'assetto, assumendo una posizione orizzontale e caricando il braccio destro come per sferrare un pugno. Sarei passato da un momento all'altro ad un paio di metri sopra l'addome della creatura, ma il mio vero obiettivo non era quello, bensì la sua schiena. Avevo un solo tiro a disposizione prima di cadere a terra e non potevo permettermi di sbagliarlo, quindi mi concentrai in attesa del momento di colpire. Non appena passai oltre il suo corpo ed ebbi chiara visuale della sua parte posteriore, rilasciai tutto quanto il cosmo che avevo accumulato fino a quel momento, tramutandolo in un devastante getto di fuoco direzionato dal movimento del mio braccio. Nello stesso istante in cui le mie fiamme avrebbero raggiunto il bersaglio, tramutandolo in una fiaccola, Jerome sarebbe calato dall'alto con quelle sue strane fruste d'oscurità e probabilmente anche i colpi degli altri sarebbero seguiti da lì a breve. Ancora una volta, stavamo dimostrando una sinergia fantastica, contro la quale quella creatura avrebbe avuto vita assai difficile.
    Sicuro che anche questo colpo sarebbe andato al bersaglio, atterrai girandomi a mezz'aria appena prima di toccare il suolo, flettendo le ginocchia per scaricare la forza dell'impatto e sbilanciandomi in avanti per arrestare il mio moto.

    Mp0D2DH
    narrato ♦ pensatoparlatoparlato altrui


    Note ♦ Daje!!

    Abilità ♦ Fuoco Dorato

    Tutte le creature di Madre Natura hanno sempre temuto la luce e il calore del fuoco, simbolo della civiltà umana, conquistato secondo la leggenda da Prometeo e poi donato all’uomo ma non alle bestie. Il Re degli Animali alla fine ha fatto suo questo potere, infondendolo nella sua Cloth, donandole il fuoco più bello e letale mai esistito. Fiamme dorate lo contraddistinguono dal fuoco dell’uomo, un colore dovuto al cosmo che arde come combustibile, fiamme selvagge e indomabili per chiunque non sia il Cavaliere che le crea, pervase di cosmo, tuttavia innocue per il Cavaliere del Leone. Molto più dannose di un normale fuoco, esse possono utilizzare come combustibile qualsiasi cosa, dal legno alla pietra, dal metallo alla carne, bruciando e consumando con ferocia inaudita. Sono altresì difficili da estinguere, estremamente calde come sono, persino stando diversi secondi sotto l’acqua o sotto terra. Un fuoco che ha il colore dorato degli occhi di un leone e la sua stessa ferocia.


    ♦ Agilità superiore

    Tra i più grandi felini al mondo, il leone domina la savana con la sua superiorità fisica, un misto di potenza e agilità. Proprio questa agilità si riflette sul possessore della Cloth del Leone, conferendogli capacità fisiche solo immaginabili per gli altri guerrieri. Il suo corpo diventa un macchinario perfettamente coordinato, permettendogli movimenti estremamente precisi e rapidi, un equilibrio eccellente, capacità di scatto e di salto superiori a quelle di chiunque altro. La sua velocità è tale che agli occhi di Cavalieri dotati di un potere al suo livello sembrerà quasi di vedere immagini residue dei movimenti del Cavaliere di Gea, atti a disorientare e distrarre potenziali avversari, tale è la sua rapidità e fluidità nei movimenti e negli spostamenti. Sul piano fisico trova ben pochi rivali grazie a queste sue capacità.

    Tecniche ♦ Pugno di Fuoco


    Facendo un gesto simile allo scagliare un pugno, si libera nella direzione del colpo un potente torrente di fiamme, che divora ogni cosa che incontra sulla propria strada. Il colpo e piuttosto ampio (circa due metri di diametro) e procede finchè possibile (ampiezza massima delle tecniche data dall’energia).
    ------
    L’attacco non può essere ridirezionato una volta scagliato.

     
    Top
    .
  4. ghost of jungle
     
    .

    User deleted


    VII

    jpg

    "Unoduetrequattrocinque…"
    Nascondino, il gioco più bello del mondo.
    È l’intervallo, i bambini hanno il permesso di andare in corridoio (al sud sono più permissivi), e tra tanti schiamazzi c’è chi corre a destra e a manca per tutta la scuola. Si divertono a nascondersi e scappare, raggiungere la tana, mentre il successivo sfortunato a cui tocca contare lo fa a velocità esagerata. Vuole che il suo momento ‘noioso’ finisca al più presto, e avere la possibilità di tornare con il gruppo.
    Fuori da gruppo (di gioco, stavolta) vi sono numerosi bambini, ognuno occupato con un altro gioco assieme ad altri.
    In classe non c’è quasi nessuno, giusto chi era andato a prendersi la merenda, lasciata lì per dar la priorità al divertimento.
    “Giochi a nascondino?”
    Si chiama Jin. Vorrei davvero dire qualcosa in più di lui, ma non me lo ricordo. Era un bambino nella media.
    Io stavo seduto a leggere un fumetto americano, zitto zitto. Sia chiaro, non ero un essere asociale, mi piaceva il divertimento con gli amici (sempre se a quell’età ci si può definire tali), semplicemente quello era un momento in cui non mi andava di far nulla. Era un momento mio, mio e di quel supereroe che tenevo in mano. Non ero mai stato preso da qualcosa, che fosse uno spettacolo divertente alla tele o dei cartoni, un momento magico, ecco cos’era.
    E così la mia risposta fu ovviamente
    “No grazie.”



    Armageddon: La vera minaccia
    Narrato-"Parlato"-"Parlato altri 1"-"Parlato altri 2"-"Parlato Jerome"



    “Dunque?”
    Si rialza. Dopo aver brillato, aver dato fondo alle proprie energie, e abbattuto il mostro. Le gambe tremano leggermente, lo sforzo si è sentito in tutto il corpo. Ma era ok, il mostro era caduto, gli attacchi lo hanno preso in pieno.
    “Ehi sei sveglio?”
    In quel momento di pausa la cosa migliore era accertarsi delle condizioni di… Jerome? Anche gli altri sembravan malridotti, anzi quella domanda poteva porsi perfino per G. P. stesso.
    Svenire sarebbe stata un’opzione felice viste le condizioni fisiche.
    “Hm?”
    Le zampe si muovono nuovamente.
    Dimenticanza ha accusato il colpo, ed eccola pronta a rispondere.
    Sacro cavaliere della Terra. Ormai si sente appartenere pienamente a quest’ordine, è il Paladino. Avanza di un passo, anche se più che altro si trascina. Sente il fiatone quasi a soffocarlo, perciò si toglie il paracollo che copriva il suo volto. Vedendo il ragno riaprire nuovamente le fauci, anche lui voleva rispondere a quella bocca spaventosa, con una altrettanto spaventosa.
    “Ehi voi! Vi rendo il favore!”
    Cerca di saltare e rispondere con gran forza alla creatura, schivare l’onda maleodorante che aveva appena vomitato dal petto, ma ecco che Jerome, quel brandello d’uomo là in fondo dà un aiuto sorprendente a tutti. Lacci neri afferrano i cavalieri che vengono catapultati oltre il getto corrosivo di quell’acido. Li ha salvati, davvero, nessuno sarebbe riuscito a sopravvivere all’attacco nemico.
    “AHAHAH!”
    G. P. è ancora in aria, passando sopra al mostro si rende conto di quanto incredibile sia realmente tutta quest’azione, cosa ben più epica e soddisfacente di quanto si aspettasse.
    In un attimo il suo corpo si ricarica, l’energia persa, poi raccolta, poi ripersa prende nuovamente la forma di quella massa funginea non identificabile e blocca la sua corsa incontrollabile nel vuoto piazzandosigli dietro come un enorme guantone da baseball. Ora il cavaliere si trova a mezz’aria, l’attimo si misura in millisecondi, ogni decisione non può che basarsi unicamente sull’istinto, e ora l’unica cosa che vuole fare è staccare la testa a quell’insetto! (*anche se il ragno è un aracnide).
    Alza le braccia sopra il capo, afferra il fungo, e lo trascina giù con forza! Mentre ce l’ha di fronte il Green Deity muta, diventa solido, e prende una forma piramidale, con la punta rivolta al mostro. Nessuna esitazione, con le due gambe il portatore di Daryan poggia sul lato piano, piega le ginocchia, e spinge con tutta la potenza che ha in corpo per scagliare la figura verde contro la testa di Dimenticanza!
    In un secondo momento, poi dopo i risultati del colpo, avrebbe rilasciato una leggera quantità di cosmo nell’aria per ‘toccare’ la piramide e tramutarla in una fitta nube di spore, infettandola e/o diminuendone la visuale.




    Scheda
    Nome: G. P.
    Daryan: Cordyceps
    Energia: Indefinita
    Status Fisico: Debole
    Status Mentale: VIUUULENZAA!
    Status Daryan: Non posseduta
    Status Armatura attuale: Integra
    Altro: Mi blocco a mezz’aria col deity e poi lo lancio lol

    Abilità:
    |Ophiocordyceps Unilateralis| Il fungo vive all’interno di G. P. Cresce, si riproduce, ma tutto ciò con una sostanziale differenza rispetto a quello che fa naturalmente. Il cordyceps parassita un organismo, lo uccide, e lo usa per spargere spore. Ma il secondo passaggio non è valido in questo caso. Il cavaliere gli dà forza, un’energia a cui non può istintivamente rinunciare. Dunque il rapporto è più simile ad una simbiosi, pur con le sue limitazioni. La clausola del contratto è una sola:accettare che l’essere si stanzi in ogni parte del suo corpo, compreso il cervello.

    |Spore| Infime e leggere, possiedono una grande capacità di dispersione. Entrando in un organismo crescono e in fretta cercano di raggiungerne l’encefalo per poterne prendere il controllo. Il tutto ovviamente accelerato dal cosmo. Tuttavia gli effetti non consentono una manipolazione perfetta, ‘l’infetto’ semplicemente perderà coscienza, e per istinto seguirà un ordine base impartito dal fungo: riprodursi, spargere nuove spore, ed il modo più efficiente è attraverso un diretto contatto fisico. Seppur incredibile, quest’ordine permette solo una spinta dell’infetto a ferire chicchessia, poiché, con le attuali capacità di G. P., mantenere un singolo è il risultato massimo. Altre caratteristiche da tenere in considerazione? Una forza anormale*, superiore a ciò che avrebbe potuto avere in condizioni normali, e la durata vitale dell'infetto, variabile a seconda del soggetto o del volere stesso di G. P.**

    |Forza Straordinaria| Chi possiede il cordyceps in corpo acquisisce una forza anomala. G. P., l’ospite principale, dunque riscuote uno dei grandi vantaggi che la ‘convivenza’ con il fungo offre, vantando in battaglia una potenza fisica superiore.

    *In natura ciò permette all’infetto di ancorarsi efficacemente una volta trovato il posto ideale per spargere spore.
    **Tali effetti sono validi anche per altri cavalieri, ma i risultati sopraggiungono molto più lentamente. L'infezione in tale individuo porta ad uno squilibrio nei movimenti di sempre maggior potenza con il progredire dei turni, partendo da una semplice scoordinazione, fino al perdere il pieno controllo dei movimenti, causando un impiego superiore di energie per poter compiere un'azione.
    Esteriormente sul corpo degli infetti (in generale) cresceranno dei funghi, sempre più grandi e, se il ciclo di crescita non verrà interrotto, il cordyceps si sostituirà alle carni della vittima trasformando lei stessa in un fungo (Only Gdr).


    Tecniche:

    |Green Deity| [x]
    Tecnica difensiva.
    Il cavaliere evoca una grande, soffice massa funginea con lo scopo di assorbire ogni colpo avvolgendo il corpo di chi difende (o comunque posizionandosi davanti alla destinazione dell’offesa). Non si tratta di una creatura, o di un mostro in particolare, ma di un cumulo di spore e quant’altro che formano un fungo, senza una forma precisa. Collegato direttamente alla mente di G. P. è in grado di muoversi e mantenersi ‘vivo’ per più tempo utilizzando il cosmo del padrone.
    E' possibile utilizzare il Deity anche per scopi offensivi, e per far ciò, esso potrà modificare la consistenza della sua struttura, indurendosi parzialmente o totalmente grazie al cosmo e diventare una vera e propria arma animata.

    |Boom|
    Eventuali costrutti o rimasugli del fungo prodotto da G.P. possono venir fatti 'detonare' attraverso un leggero rilascio a cupola di cosmo nell'area. Non si tratta di una tecnica atta a far danno fisico, quanto piuttosto un metodo rapido e idealmente più efficacie di trasmettere spore. Inoltre, la nube conseguente potrà annebbiare temporaneamente la vista della vittima.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Figlia della Terra

    Group
    Member
    Posts
    6,308
    Location
    Dal grembo della Madre Terra

    Status
    DEAD

    > Bat no Demetra ●

    bat

    narrato x parlato x pensato x parlato altrui

    2vjplrk




    N
    el percepire il cosmo degli altri che si innalzava e si abbatteva con esplosioni simultanee contro il mostro, non poté che farle nascere un moto di soddisfazione nel petto il quale, però, subito s’acquieta.
    Lo sbalzo del mostro all’indietro, smosse con forza le particelle d’aria seguito subito dopo dal tonfo di quel corpo orribile e da quello più leggero di Jerome; non si avvicina all’uomo, concentrando il suo udito e il resto di se sulle vibrazioni che le giungevano. Il cuoco non sembrava al massimo della forma, ma non disse nulla, ascoltando la voce di Andrew e facendogli un cenno con la mano per dirgli “ok”.

    Un brivido gelido le percorse il corpo, quando il corpo della Dimenticanza si rimise sulle sue orride zampe da aracnide e lì squadrava uno ad uno con un’intensità che non prometteva nulla di buono. Si lecca leggermente le labbra secche, tendendo i muscoli in attesa. Il rumore sibillino dell’apertura della bocca sull’addome del mostro, seguito dal rumore ribollente di qualcosa di liquido che si riversava all’esterno sfrigolando e scivolando velocemente verso di loro, unito anche all’acre odore acido, non prometteva davvero nulla di buono.
    L’avvertimento di Andrew si perse, mentre saltava per schivare uno schizzo e successivamente quel liquido corrosivo e maleodorante il quale, le stava provocando diversi conati di vomito che trattene, deglutendo più e più volte.

    Stava saltellando da una parte all’altra, schivando quel dannato liquido, quando qualcosa le si avvolse intorno al corpo, sollevandola da terra; sussulta leggermente, mentre nuove vibrazioni arrivano al suo corpo, dandole un’immagine lineare di Jerome sollevato da tre lunghe gambe da ragno con tre tentacoli che gli fuoriuscivano dalla schiena. Si calmò all’istante, preparandosi a ciò che sarebbe successo di seguito; percepì il cosmo di Andrew e dell’altro compagno sconosciuto infiammarsi e, a sua volta, lo espanse venendo successivamente lanciata sopra il mostro.
    Allungò le braccia davanti a se, raccogliendo il cosmo tra le sue mani, creando una sfera abbastanza grande, dalla quale fece partire diverse sfere di cosmo più piccole, atte a bombardare la creatura dall’alto e, per via della parabola, si ritrova a testa in giù, continuando ad attaccare il mostro fino all’ultimo per poi fermarsi, e con un colpo di reni riportarsi dritta e atterrare. Piega le ginocchia per attutire l’impatto con il suolo, voltandosi velocemente per non dare le spalle al nemico per troppo tempo, restando in attesa. La loro forza unita era grande, ma se anche uniti la loro forza offensiva poteva causare non pochi danni, quell’essere era resistente e bisognava portare cautela mentre lo si affrontava.


    2vjplrk

    PG × Demetra | Darian x Bat {IV} | Energia × Verde

    Stato Fisico x Leggermente congelata e intorpidita | Stato Mentale x Ottimale/rotelle al lavoro | Stato Darian x Integra | Segni particolari x Fasciatura che le copre la parte degli occhi


    AbilitàTecniche

    Ultrasuoni x Questa abilità, permette a chi ne fa uso, di produrre con il solo ausilio del proprio corpo, diversi tipi di onde sonore a frequenze variabili. Gli ultrasuoni, sono delle onde meccaniche sonore. A differenza dei fenomeni acustici propriamente detti, le frequenze che caratterizzano gli ultrasuoni sono superiori a quelle mediamente udibili da un orecchio umano.

    Sensi Sviluppati x E' un'abilità che si sviluppa con il tempo, la dedizione e la pazienza. Tale abilità, permette di sviluppare i quatto sensi di cui l'essere umano è in possesso e accuirli, rendendo il soggetto più sensibile al mondo che lo circonda.



    Tecnica Offensiva

    Bombardamento Terra-Aria x Stendendo le mani davanti a se, concentra il suo cosmo nelle mani il quale, darà forma ad una sfera di cosmo concentrato; dalla sfera, si distaccheranno diverse sfere più piccole di energia, che andranno a bombardare l'area attorno all'avversario. Se l'avversario viene a contatto con una delle sfere o una sfera tocca il suo vicino al bersaglio, essa esplode, provocando danni da impatto e sbalzando l'avversario a terra.
    La tecnica, può essere svolta in due modi:
    2°: Saltando più in alto che può, la Saint riesce ad aumentare l'ampiezza del suo attacco, avendo una visuale maggiore dall'alto.





    Note x

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Protogenos of Death

    Group
    Specter di Hades
    Posts
    10,803
    Location
    Drujah Demana

    Status
    ALIVE






    *I vostri attacchi vanno a segno, ma hanno un effetto imprevisto.
    La forma ferita della creatura inizia a mutare e a essudare acido da ogni poro tra migliaia di grida.

    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    GLI DEI CI HANNO DIMENTICATI!
    NOI CI DIMENTICHEREMO DI LORO E DEI LORO SERVI!


    L'essere ora è una sorta di immenso grumo di melma sulle cui pareti di formano in continuazione volti di individui che continuano a gridare con furia.
    Quattro grossi tentacoli vengono generati dal corpo principale e vanno a conficcarsi sulle pareti dell'enorme salone, che lentamente inizia a perdere colore, divenendo da nero brillante a grigio opaco in modo graduale.
    Scosse di terremoto iniziano a sconvolgere ogni cosa e la forza dell'essere inizia a crescere a dismisura, raggiungendo quella di una divinità.

    I vostri pensieri iniziano a perdersi e notate che non ricordate più alcuni particolari della vostra vita.

    Il santuario sta per collassare e la sua energia sta per essere assorbita...*




    Ora sono cazzi :zizi:
    L'amnesia che inizia a colpirvi è progressiva.

    Per Jerome: I tuoi tentacoli rimangono appiccicati alla bestiazza e senti che le anime che hanno trovato rifugio in te usano i tentacoli come mezzo per aggredirla.
    A questo punto ti accorgi che la creatura è formata da migliaia di altre anime, colme d'odio e risentimento.
    Sei quindi coinvolto in uno scontro spirituale diretto tra il "tuo esercito" e quello che compone Dimenticanza.
    Più "scolora" il santuario con i tentacoloni di melma più lei e il suo esercito diventano potenti fino a raggiungere l'energia divina :zizi:

    Per gli altri: :patpat:

    A voi!




     
    Top
    .
  7. 'Azz!
     
    .

    User deleted




    8

    ARMAGEDDON: LA VERA MINACCIA.

    Truceless Struggle


    °Ma guarda un po’°

    pensa Jerome.
    Tutti gli attacchi vanno più o meno a segno: la Dimenticanza (la bruttona, per dirla con parole sue) indietreggia un po’, e per un mezzo istante smette di vomitare. Non è questo però a lasciarlo perplesso.
    Ha già capito che le protesi di tenebra, foggiate come tentacoli e zampe giganti, possono condurre al suo sistema nervoso sensazioni tattili: basta concentrarsi, e diventano estensioni di lui stesso. Non crede che trasmettano anche il dolore, però, né altre sensazioni negative come la repulsione. I tentacoli-frusta che ha usato, modellati sul genere di quelli dei calamari, rimangono attaccati al mostro con uno sciàf flaccido, come carta moschicida.
    Non sente, come temeva, dolore o altro del genere. Il contatto con il corpo della Dimenticanza non gli dice nulla. Poi si sente un blob. Un altro. E un altro ancora. Viene dal mostro, come se una pentola di liquame sia stata portata ad ebollizione e finalmente stia per eruttare. Le grottesche membra si deformano, contorte da spasmi, per poi ritrarsi e tornare ad espandersi. La pelle si fa di muschio, poi di fango, e borbotta scossa da verruche che si gonfiano fino ad esplodere con suoni liquidi e ripugnanti. La Dimenticanza sta mutando in.... qualcos’altro, come...

    “Mi ricorda tanto un minestrone, o un umido, come quello che preparano a Livorno...”

    Il termine non gli viene.

    “Dai, quello lì, quante volte l’ho fatto e mangiato. Il carpucc... no, pastucc... aspetta...”

    E va bene, che sarà mai. Gli sfugge il nome di un piatto che non prepara da anni, e che ha gustato l’ultima volta anche prima, durante l’ultimo soggiorno in Toscana. Ciò che lo allarma non è il non ricordarsi neppure la ricetta -è piuttosto lunga e complessa- quanto lo scoprire che non riesce a pensare nemmeno a quell’attrezzo lungo, di legno, con una spatola alla fine... si usa per mescolare il sugo, dannazione! E’...

    °...il cucchiaio?!?°

    pensa. Per un pelo.
    Com’è possibile non ricordarsi di una cosa del genere? Il suo sous chef gli avrebbe riso in faccia fino al giorno del giudizio, se fosse stato lì. Coso... come si chiama...
    Jerome si fa serissimo. Ha condiviso con quel filibustiere calabrese metà dei suoi anni migliori, tra lo studio dei nuovi menu e i continui piani per fregare la concorrenza, corrompere i fornitori, rubare nuovi e promettenti chef de partie agli altri ristoranti, e ora non ricorda il suo nome. Guarda di nuovo il mostro.
    La Dimenticanza.
    Il nesso è chiaro come la luce del Sole, se mai arrivasse laggiù. Quel demonio gorgoglia e si espande, non nel senso che diventa più grosso, ma una specie di aura che emette si gonfia come un culturista pompato, ipertrofica e spaventosa. Da quello che una volta era un corpo, mostruoso ma pur sempre un corpo, e che ora è un ammasso di materia inguardabile spuntano quattro tentacoli vigorosi come anaconda che vengono sparati fuori rapidi e potenti, e vanno a conficcarsi alle pareti del Tempio. Quello sì, fa male.
    Jerome non è mai stato lì prima di allora, eppure è come se qualcuno abbia violato il suo appartamento. Peggio: come se si fossero introdotti nella sua cucina e abbiano messo a soqquadro la sua mise en place, rovistato fra i coltelli, rovesciato scalogno a cubetti e prezzemolo tritato, mischiato olio extravergine con aceto balsamico di Modena. Si sente oltraggiato, violato, offeso. Eppure è pietrificato dalla paura. La Dimenticanza erode i suoi ricordi, quelli buoni e quelli cattivi, quelli buffi e quelli osceni, tutta roba sua che viene portata via e chissà dove finisce. Ha la sensazione di saperlo: vengono fagocitati in quella melma dove mai avrebbe il coraggio di andarseli a riprendere...

    Che scempio.

    Le parole vengono sputate con disprezzo e sufficienza, al modo in cui si suppone la nobiltà europea durante il settecento parlasse del popolino. Jerome si volta, e lo spettro gigante, dai lunghi capelli bianchi e le vesti scure è di nuovo lì, stavolta molto, troppo vicino. Sente venirne una specie di vento gelido, che nemmeno la sua armatura può schermare. E’ un vento che tocca lo spirito e lo fa tremare di freddo e dolore... una sensazione mille volte peggiore dei suoi equivalenti fisici.

    Guardalo: attraverso quei tentacoli sta succhiando l’energia che tiene insieme questo luogo sacro. Tra poco il Tempio delle Tenebre, la nostra casa, non potrà più reggersi insieme e collasserà. Se non vi uccide l’agente della Corruzione, lo farà il crollo.

    Non è chiaro se lo spettro dica “nostra casa” riferendosi a entrambi, o solo perché usa il pluralis maiestatis, ma descrive con esattezza ciò che sta accadendo. Le pareti e il pavimento, prima color dell’ebano e lucide come ossidiana, stanno ingrigendo come un uomo entrato troppo in fretta nella terza età, perdendo il loro cupo splendore e diventando materia inerte.
    Di più: materia morta. Un lungo e profondo tremito si fa sentire: crepe si allargano qua e là con scricchiolii che presto diventano scrosci di macerie. Un grosso pezzo di soffitto cade a due metri da Jerome, che però è impietrito. Il dolore per quanto succede lo ha sconvolto, il sangue se n’è andato dalle gambe lasciandolo sul posto a tremare di inutile rabbia.
    Lo spettro aveva ragione. E’ la “loro” casa. Solo che non sa cosa fare. Si volse di nuovo verso di lui, per chiedergli consiglio. Ma Esso lo scruta con occhi saggi e consumati dai secoli, come per suggerirgli che la risposta ce l’ha già. E’ a portata di mano.
    Poi vede le altre anime. Sono accalcate le une sulle altre, ben diversamente da prima. Non supplicano più, e non attendono nemmeno un cenno della forza del loro re (ammesso che di Jerome si possa dire davvero ciò). Sono furibonde, e schiumano come cani rabbiosi. Come tifosi sulle gradinate di uno stadio espugnato dalla squadra ospite, vorrebbero lanciarsi contro l’invasore e fargli vedere chi sono.

    “Che cosa potreste mai fare? Siete morti, maledizione, e quella... cosa... è sempre più potente. Ora nemmeno noi Eletti insieme riusciremmo a contrastarlo! Tutto è perduto... tutto è...


    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    GLI DEI CI HANNO DIMENTICATI!
    NOI CI DIMENTICHEREMO DI LORO E DEI LORO SERVI!


    Il coacervo di voci urlanti e insultanti, becere e fastidiose gli frustò le orecchie. Venivano dalla Dimenticanza. La osservò, vide oltre il corpo deforme e ribollente acido, e scorse qualcos’altro. Qualcosa di interessante.
    Anime. Anche intorno, sopra, dentro il nemico si accalcavano spiriti defunti, privati del corpo e ridotti a mere larve dalle sembianze ora di zombie, ora di teschi dalle mandibole spalancate, ululanti odio, in cerca di aria, sollievo, qualcosa che sembra essergli precluso vista la situazione in cui si trovano.

    °Dannati: non c’è termine più adatto. Rinchiusi in una prigione in cui forse si sono cacciati di loro spontanea volontà, in cerca di... vendetta, certo!... pensando che quell’abominio forse li avrebbe aiutati a castigare gli dei che tanto crudelmente li hanno ripudiati, ora palesano la loro furia ma non possono fare altro che servire il loro ignobile carceriere.°

    Tutto questo viene in mente a Jerome con una chiarezza sconcertante, come se sapesse da sempre quello che sta dicendo. Poi ha la sensazione che i ricordi che ha perso vengano restaurati... la sua mente viene corroborata come da un’iniezione di linfa, le forze e la sicurezza gli tornano...
    Ma non è proprio così. Lo spettro nero non si vede più in giro, eppure ne avverte la presenza con molta più decisione di prima. E capisce che si è riversato dentro di lui.
    Che sia stata la sua decisione a restare e combattere, il suo dispiacere per la rovina del Tempio delle Tenebre, o chissà che altro, ora si trova sul piano spirituale e l’altro è con lui. La sua memoria affoga in un turbine di ricordi relativi a battaglie, morti, dolori e vittorie gloriose appartenenti a epoche passate, sepolte dalla sabbia del tempo e oggi riaffioranti come antiche armi, cimeli acuminati e taglienti.

    “Questi ricordi sono più difficili da portarsi via, eh, Corrotto? I ricordi di un dio sono un po’ più resistenti di quelli a cui sei abituato.”

    “Questi ricordi sono più difficili da portarsi via, eh, Corrotto? I ricordi di un dio sono un po’ più resistenti di quelli a cui sei abituato.”

    Non è più certo di avere parlato nella sua lingua, ma le anime -le sue- lo hanno sentito e si sono calmate per un attimo. Mostrano sempre l’impazienza sanguinaria di prima (e lo considera un bene), ma ora non si ammucchiano più le une sulle altre come pecoroni. Si sono ordinate in file perfette, vicino ai tentacoli che ancora lo tengono legato alla Dimenticanza. Gli obbediscono, e sono in attesa che Sua Maestà impartisca ordini.
    Sorride, e arringa le truppe.

    “Quelle che vedete laggiù non sono come voi. Sono anime reprobe, punite per i loro misfatti e lasciate a marcire dove avrebbero meritato di restare. E come risposta non hanno trovato di meglio che unirsi a quella cosa ignobile e diventare i suoi cagnolini. Non meritano né rispetto, né pietà. Sono meno ancora che soldati: semplici pietre su cui il Nostro avversario ha edificato la sua forza, che non deve impressionarvi perché è transitoria. Voi invece siete per sempre. Siete fieri combattenti che hanno difeso la Madre fino all’ultimo... e anche oltre! Oggi siete qui e bramate vendetta e omicidio!”

    “Quelle che vedete laggiù non sono come voi. Sono anime reprobe, probabilmente punite per i loro misfatti e lasciate a marcire dove avrebbero meritato. E come risposta non hanno trovato di meglio che unirsi a quella cosa ignobile e diventare i suoi cagnolini. Non meritano né rispetto, né pietà. Sono meno ancora che soldati: semplici pietre su cui il Nostro avversario ha edificato la sua forza, che non deve impressionarvi perché è transitoria. Voi invece siete per sempre. Siete fieri combattenti che hanno difeso la Madre fino all’ultimo... e anche oltre! Oggi siete qui e bramate vendetta e omicidio!”

    Un boato risuona nel Tempio, anche se forse normali orecchie non potrebbero udirlo. Le schiere spirituali, nascoste nelle tenebre del loro sovrano, battono i pugni guantati di ferro contro scudi e corazze, cupamente brillanti nell’oscurità. Un unico tremito percorre l’Armata delle Tenebre, ora compatte come un solo uomo, e ogni singolo soldato tornato apposta dall’Oltretomba freme dalla voglia di uccidere!

    “Давайте приидите, Yёрные Души! Убьете их всех... cнова!”
    "Davaitie priiditie, Chiorn'ie Dushi! Ub'jte fsieh ih... s'nova!"
    "Forza, andate, Anime Nere! Uccitedeli tutti... di nuovo!”


    Linea dopo linea, plotone dopo plotone, con la velocità e la sincronia proprie solo di chi non ha più un impacciato corpo fisico, le anime corrono sui tentacoli oscuri come su camminamenti e ponticelli, e vanno all’arrembaggio non della Dimenticanza, ma dei succubi suoi alleati, coloro che ne costituiscono la forza e il combustibile primo, nel tentativo di fermarli prima che diventino troppo potenti e per il Tempio -e loro tutti- giunga la fine.

    narrato - "parlato" - °pensato° - parlato Grande Spettro - flashback

    Nome: Jerome Corcione
    Cloth: Grymus Darian di Chernobog {in addestramento}

    Energia: blu
    Stato Fisico: non al massimo; ancora provato per gli choc iniziali
    Stato Mentale: inizialmente impietrito, sconvolto. Imperioso e votato alla battaglia dopo la "fusione" spirituale con lo spirito di Chernobog

    Riassunto Azioni: dopo le azioni della Dimenticanza, e la conseguente perdita di ricordi, Jerome rimane lì senza sapere cosa fare, fino a che non torna a concentrarsi sul piano spirituale, che ormai può osservare tranquillamente, e vede le anime, tra le quali quella più grande, appartenente a Chernobog. Quest'ultimo lo sostiene direttamente, iniziando a usarlo come incarnazione, in modo tale che le anime dei defunti (gli Eletti delle epoche passate e gli Spiriti della Terra lì riuniti) ora gli obbediscono. Discorsone infiammasoldati in stile Massimo Decimo Meridio, poi esecuzione della tecnica che, con l'allenamento e la pratica, diverrà l'Armata delle Tenebra

    Abilità:

    § Nero: Oscurità. Chernobog, in russo, significa “dio nero”, e nella mitologia slava è la personificazione di tutto ciò che vi è di maledetto, di oscuro, di diabolico. Egli, dopo una lunga battaglia contro gli dei del Cielo, venne esiliato nell’Oltretomba sito nelle profondità della Terra. E fu proprio Gea, la Terra, a reclutarlo traendolo dal suo esilio, donandogli potere e affidandogli una missione: VENDICARLA. Gea non avrebbe mai assoldato, forse, un simile sicario se non fosse stata dilaniata dalla sofferenza più atroce: e proprio questa sofferenza dovranno provare i nemici di Chernobog, attraverso il potere delle tenebre maturate nel sottobosco e nel sottosuolo, là dove la carne e le ossa mutano in terriccio per permettere, secondo una logica legge del contrappasso, la maturazione di nuova vita. Ciò si compie là dove i viventi tornano a far parte della Madre, vengono riassorbiti, diventano essi stessi Terra: un processo cui nessun essere può sottrarsi, presto o tardi. Le tenebre di Chernobog non sono quindi malvagie di per sé: lo diventano in quanto strumento di vendetta della Madre. Possono assumere svariate consistenze e stati fisici e venire plasmate in più di una forma, e il loro contatto reca un dolore fisico ben più alto di quanti siano i danni realmente apportati, pur se rilevanti.

    § Guardiani della Terra: Spiriti di Vendetta. Per aiutare il suo alleato, Gea gli mette a disposizione i fantasmi di coloro che, in vita, hanno lottato per difenderla dalle azioni dei suoi stessi figli degeneri. Il dio nero potrà quindi evocare le anime delle creature fatate o semi-divine che un tempo regnarono sul mondo, e che ora si nascondono per paura di essere preda dell’avidità e violenza umane o sono state trucidate, ma non solo: le anime degli Eletti caduti in battaglia nel corso dei secoli lotteranno al suo fianco, totalmente asservite alla magnetica volontà del Nero. Se infatti la Madre ha scelto un simile criminale come suo braccio armato, allora persino cavalieri deceduti, ninfe, fauni, fate e spiriti della Natura lo serviranno, convinti che egli porterà a termine la sua missione, e non badando tanto ai mezzi con cui lo farà, che saranno giustificati dal fine.
    I danni inflitti da queste creature di puro spirito dilanierebbero l’anima di coloro che Chernobog colpirebbe, ricordando loro che non esistono solo il profitto e la soddisfazione materiale, ma anche la coesistenza con l’anima del creato... qualcosa a cui avrebbero dovuto prestare maggiore attenzione quando potevano. Le stesse anime cadute potranno anche difendere Chernobog, facendogli scudo nel caso incontrasse combattenti versati nelle medesime arti.

    Tecniche: (N.B. Jerome non padroneggia ancora del tutto questa tecnica-per la verità l'ha appena inventata. La cito perlopiù per chiarire l'effetto che dovrebbero avere gli Spiriti di Vendetta usati contro la Dimenticanza e le sue anime.

    § Armata delle Tenebre: Tecnica subdola, infida, che riassume nella sua stessa esecuzione la mancanza di scrupoli di Chernobog a utilizzare ogni facoltà donatagli dalla Madre Gaia per schiacciare coloro che lo ostacolano. Essa infatti palesa i propri effetti all'interno di una vasta nube nera (in questo caso, i tentacoli), che ricoprirebbe il campo di battaglia oscurando la visuale di coloro che vi si trovassero immersi.
    All'interno di questa foresta di oscurità, si annida l'Armata della Tenebre. Gli eletti di Gea, trapassati in epoche più o meno remote, combattenti caduti per la causa della Grande Madre, vengono richiamati dal dio dell'Ombra, che li schiererà come propri soldati sottomettendoli al proprio volere e privandoli così di ogni paura o perplessità (sempre che ne avessero avute in vita). A prescindere dai poteri che avevano un tempo in vita, essendo oggi pure entità spirituali, combatteranno sul piano dello spirito mantenendo solo le sembianze di un tempo, avendo come obiettivo la distruzione totale dell'anima del nemico. Come gli altri Spiriti evocati da Chernobog, sussisteranno fino a che egli li sosterrà con il proprio cosmo e comunque per la sola durata del turno, e colpiranno con raggi o sfere esplosivi, singolarmente oppure concentrandoli in un unico attacco (anche i colpi a distanza avranno comunque come bersaglio lo spirito, non potranno provocare danni di altra natura). Potranno disporsi sul campo di battaglia a seconda della volontà del loro evocatore.

    IKajxkk
     
    Top
    .
  8. » Black Star
     
    .

    User deleted


    DeBJog6
    Hear me ROAR
    Andrew Stars
    energia rossa
    leone di Gea [liv. IV]
    status fisicoindebolito dal lungo scontro
    status clothindossata, intatta
    status psicologicoconcentrato

    Armageddon: La Vera Minaccia
    Part VIII


    Dire che i nostri colpi si rivelarono inefficaci sarebbe non del tutto corretto. Quando il nostro attacco si riversò in massa sulla Dimenticanza essa venne visibilmente danneggiata nonostante il suo potere quasi palpabile, crollando a terra urlando. Fino a quel momento era andato tutto bene, era esattamente così che mi aspettavo finisse. Soltanto che non era affatto finita lì.
    Mentre le grida si moltiplicavano e intensificavano, diventando una terribile cacofonia che echeggiava nel grande Santuario, la Dimenticanza cominciò a mutare nuovamente, stavolta in maniera più significativa che in precedenza. Una cascata di acido la ricoprì, coprendo il suo corpo che cominciava a gonfiarsi sempre di più, apparendo al contempo sia solido che liquido a causa della patina di acido che lo ricopriva. Pareva adesso una strana massa dalla consistenza melmosa, che si ergeva dinnanzi a noi con la sua mole, scura e disgustosa.
    Avrei vomitato volentieri, tanto era disturbante anche solo da vedere, ma sapevo bene che quella improvvisa trasformazione era sicuramente un pericolo ancora maggiore di quello che aveva rappresentato la bestia prima. Prima dovevamo ucciderla e cancellarla da questo mondo, poi avrei avuto tutto il tempo di sentirmi male. Da morto non avrei potuto, per esempio.

    -NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    GLI DEI CI HANNO DIMENTICATI!
    NOI CI DIMENTICHEREMO DI LORO E DEI LORO SERVI!-


    Un grido terribile sovrastò gli altri, lanciato dalle centinaia di facce umane che comparvero sulla pelle della creatura. Era come se una moltitudine di esseri umani fosse intrappolata al suo interno e premesse il volto contro la superficie che li rinchiudeva, urlando a squarciagola lamenti orribili. Affioravano e venivano inglobati di nuovo ogni istante, dando l'idea di un movimento ininterrotto all'interno. Se avevo creduto che non potesse diventare ancora più disgustosa, quella mostruosità mi aveva dimostrato il contrario.
    Quattro immensi tentacoli partirono da quella orribile massa informe, schizzando verso le pareti del Santuario e conficcandovisi in profondità, come se si trattasse di una specie di arpioni.
    Sì, arpioni, quelli che usavano per dare la caccia agli animali in mare. Ero anche stato a bordo di una nave per difenderli dai cacciatori giapponesi. Si trattava delle.... delle... Vuoto completo. Improvvisamente, mi resi conto che non ricordavo nemmeno più come avevo appena definito quelle propaggini conficcate nelle pareti. Era come se l'interno del mio cervello, prima accuratamente disposto, stesse crollando come un castello di carte al centro di un tornado, lasciandosi dietro un tremendo vuoto. Impiegai qualche istante anche solo per ricordare il mio nome. La mia espressione poteva essere paragonata a quella di un bambino sperduto, che guarda con i suoi occhioni spaventati quelli che lo circondano, cercando la mamma tra la folla. Già, perchè la mamma non era lì con me? E dove diamine ero finito?
    Avrei continuato a piagnucolare nella mia mente per un bel po', se non fosse stato per un frammento della volta che si staccò, precipitando ad un paio di metri da me, facendomi sobbalzare per lo spavento.

    -Cazzo, il Santuario sta crollando!-

    Un momento, quello era il Santuario! Certo, era ovvio, come avevo potuto dimenticarmi di una cosa così evidente. Mi sforzai, cercando di ricordare anche perchè mi trovassi nel santuario. Guardando la ragazza, improvvisamente sconosciuta ai miei occhi, e soprattutto la sua armatura, ebbi un nuovo lampo di memoria.

    -Io sono un Eletto di Gea! E quella roba di sicuro è mio nemico!-

    Era come pescare a due mani in un caotico mare di ricordi che ti sfuggono tra le dita, afferrando disperatamente solo quelli che ti sono esattamente innanzi agli occhi.
    Potevo percepire il potere di quella cosa crescere ancora e ancora, altri pezzi del Santuario continuavano a crollare, sbiadendo mentre i tentacoli compivano il loro dovere, e io rimanevo lì, come un idiota. Dovevo darmi immediatamente una svegliata!
    Potevo ancora sentire il mio potere, sapevo che esso avrebbe risposto al mio desiderio. L'energia di mille soli mi scorreva dentro, facendomi sentire forte e vigoroso nonostante il mio corpo cominciasse a raggiungere il limite.
    Concentrai tutta quell'energia, materializzando una forma ben precisa nella mia mente. A dire la verità, non sapevo, o meglio, non ricordavo il nome di quello che mi ritrovai a stringere il mano. Era una sorta di struttura di cosmo allungata, sottile quanto un bastone ed acuminata ad entrambe le estremità, ricoperta da una grande quantità di fiamme. Il mio colpo era talmente luminoso da costringermi quasi a chiudere gli occhi mentre mi preparavo a lanciarlo caricando il braccio destro. Non ricordavo nemmeno che quel coso nella mia mano rassomigliava nella forma un giavellotto e probabilmente era un miracolo se mi ricordavo ancora che quello che lo ricoprivano erano le mie fiamme, ma nella mia mente sapevo molto chiaramente come usarlo.

    -Prendi questo!-

    Con una smorfia di evidente sforzo, lanciai quel giavellotto usando quanta più forza potevo. Crearlo e dargli una forma stabile aveva richiesto una non indifferente quantità di energia e anche prima non ero affatto in forma, infatti non appena fu partito rischiai quasi di accasciarmi a terra a causa della mia sempre maggiore debilitazione. Intanto la mia lancia di cosmo ricoperta di fiamme viaggiava verso quell'orribile ammasso di melma e volti, con un preciso bersaglio: il punto da cui partiva uno dei tentacoli che era conficcato nella parete. Vedendo la superficie di quell'essere mi ero convinto che la sua pelle dovesse essere piuttosto facile da bucare, perciò il mio obiettivo era far bucare la pelle dalla lancia appena sotto il tentacolo e una volta penetrata all'interno farla esplodere per cercare di staccare quell'arto dal resto della massa e al contempo fare più danni possibili. Altrimenti, se non fosse riuscito a penetrare nella sua pelle, sarebbe semplicemente esplosa, nella speranza di ferire ugualmente quella mostruosità dal potere quasi divino.

    Mp0D2DH
    narrato ♦ pensatoparlatoparlato altrui


    Note ♦ In pratica credo un giavellotto di cosmo ricoperto da parecchie fiamme :zizi: Il mio scopo ultimo è conficcarlo appena sotto uno dei tentacoli della Dimenticanza e farlo esplodere per staccare una bella porzione di "roba" :ehsi:

    Abilità ♦ Fuoco Dorato

    Tutte le creature di Madre Natura hanno sempre temuto la luce e il calore del fuoco, simbolo della civiltà umana, conquistato secondo la leggenda da Prometeo e poi donato all’uomo ma non alle bestie. Il Re degli Animali alla fine ha fatto suo questo potere, infondendolo nella sua Cloth, donandole il fuoco più bello e letale mai esistito. Fiamme dorate lo contraddistinguono dal fuoco dell’uomo, un colore dovuto al cosmo che arde come combustibile, fiamme selvagge e indomabili per chiunque non sia il Cavaliere che le crea, pervase di cosmo, tuttavia innocue per il Cavaliere del Leone. Molto più dannose di un normale fuoco, esse possono utilizzare come combustibile qualsiasi cosa, dal legno alla pietra, dal metallo alla carne, bruciando e consumando con ferocia inaudita. Sono altresì difficili da estinguere, estremamente calde come sono, persino stando diversi secondi sotto l’acqua o sotto terra. Un fuoco che ha il colore dorato degli occhi di un leone e la sua stessa ferocia.


    ♦ Agilità superiore

    Tra i più grandi felini al mondo, il leone domina la savana con la sua superiorità fisica, un misto di potenza e agilità. Proprio questa agilità si riflette sul possessore della Cloth del Leone, conferendogli capacità fisiche solo immaginabili per gli altri guerrieri. Il suo corpo diventa un macchinario perfettamente coordinato, permettendogli movimenti estremamente precisi e rapidi, un equilibrio eccellente, capacità di scatto e di salto superiori a quelle di chiunque altro. La sua velocità è tale che agli occhi di Cavalieri dotati di un potere al suo livello sembrerà quasi di vedere immagini residue dei movimenti del Cavaliere di Gea, atti a disorientare e distrarre potenziali avversari, tale è la sua rapidità e fluidità nei movimenti e negli spostamenti. Sul piano fisico trova ben pochi rivali grazie a queste sue capacità.

    Tecniche ♦ Nessuna



    Edited by » Black Star - 6/8/2014, 10:26
     
    Top
    .
  9. ghost of jungle
     
    .

    User deleted


    VIII

    jpg


    Nasco senza problemi in un ospedale, uno su tantissimi bambini che hanno visto la luce quel giorno.
    Vado a scuola. Ho un po’ paura, ma di lì a poco vengo preso dall’abitudine di giocare con gli altri (penso di esser stato timido).
    Cresco, passo. E’ il mio primo giorno alle scuole di grado superiore, fuori dall’edificio vedo dei bulli e decido di affrontarli. Perdo, ma visibilmente sono a posto. Entro in classe come se non fosse successo nulla, c’è tempo per le rivincite.
    Cresco, ancora… trovo lavoro.


    Armageddon: La vera minaccia
    Parlato |Pensato| Narrato



    |Trovo lavoro|

    Dimenticanza ha incassato tutto. Arretra, pare ferita (sanguina?). Mentre perde… liquido, grida qualcosa. Ovviamente è arrabbiata.
    Io sono… sono sollevato. Pieno di energie inizialmente, poi la mia eccitazione si è ridotta quasi ad uno straccio (è bastata qualche ferita, nemmeno fisica).
    Controllo l’armatura, è la prima volta da quando sono qui che la guardo realmente (è una semplice armatura medievale, però mi calza perfettamente, non è ingombrante come le originali.).
    “Non ci sono crepe”
    “Hm?”

    Strano, provo dolore, ma il mio spirito è quieto. Mi duole tutto il corpo, però il non poter vedere i danni effettivi mi riaccende qualcosa nella testa, un ricordo, forse (e dire che prima mi lamentavo della mancanza di contatto fisico).

    Il mostro muta, centinaia di volti appaiono sotto la sua pelle (è pelle?) mentre gli arti si conficcano nelle pareti del tempio. E’ un disastro, tutto sta per finire, e la perdita sempre più preoccupante di colore della struttura non indica nulla di buono.
    Siamo tre guerrieri che moriranno con il mostro. A cosa pensano gli altri?

    Non ho paura. Meglio, se dessi attenzioni al disastro forse avrei paura, ma ora penso ad altro.
    Cercavo di capire perché mi sentissi così, mi è tornato in mente qualcosa riguardo alla scuola, ma tutto molto vago. Non è niente di importante, ma inspiegabilmente ho iniziato a dare la priorità a ciò, il resto non importa.
    Però sono un cavaliere con i superpoteri, là davanti al drago era diventata una mia fissazione, avevo trovato una risposta.
    |Ma…|
    Dopo le scuole trovai lavoro, mi piaceva, però poi…
    Ero felice per essere un paladino che lotta con i mostri… perché? Mi tocco il volto, cerco la faccia, ormai non ricordo nemmeno se ho indosso l’elmo oppure no.
    Infilo le dita dove riesco, scavo, e mi tolgo qualcosa che mi copriva.

    |Mmmh…|
    Sono sfigurato, vero, e dire che fino a qualche secondo prima quasi non ne avevo memoria. Pensavo a me che mi guardo allo specchio, ma poi cambiavo e passavo ad altro, cercando qualcosa.

    |Mh…?|
    Penso di aver scordato qualcosa, chissà, ma il punto è che

    “MI STA SUCCHIANDO LA MENTE!!”
    Occhi spalancati, quasi mi metto a ridere! Perdere e ritrovare, ripensare all’emozione di stare qui a lottare!!
    “AHAHAH!”
    CORRO E NON SO NEANCHE PERCHE’!! Aspetta, VERO!! Corro verso la bestia! Le vado il più vicino possibile e tiro tutto ciò che ho! Il mio morale è al massimo! Sento di poter fare di tutto, e tutto me stesso è dentro la bomba che ho scagliato, di qualunque cosa sia fatta! Ahah!

    Ahah

    ah


    Scheda
    Nome: G. P.
    Daryan: Cordyceps
    Energia: Indefinita
    Status Fisico: Debole
    Status Mentale: Vabbé
    Status Daryan: Non posseduta
    Status Armatura attuale: Integra
    Altro: *ha cambiato ancora stile* sorry >>

    Abilità:
    |Ophiocordyceps Unilateralis| Il fungo vive all’interno di G. P. Cresce, si riproduce, ma tutto ciò con una sostanziale differenza rispetto a quello che fa naturalmente. Il cordyceps parassita un organismo, lo uccide, e lo usa per spargere spore. Ma il secondo passaggio non è valido in questo caso. Il cavaliere gli dà forza, un’energia a cui non può istintivamente rinunciare. Dunque il rapporto è più simile ad una simbiosi, pur con le sue limitazioni. La clausola del contratto è una sola:accettare che l’essere si stanzi in ogni parte del suo corpo, compreso il cervello.

    |Spore| Infime e leggere, possiedono una grande capacità di dispersione. Entrando in un organismo crescono e in fretta cercano di raggiungerne l’encefalo per poterne prendere il controllo. Il tutto ovviamente accelerato dal cosmo. Tuttavia gli effetti non consentono una manipolazione perfetta, ‘l’infetto’ semplicemente perderà coscienza, e per istinto seguirà un ordine base impartito dal fungo: riprodursi, spargere nuove spore, ed il modo più efficiente è attraverso un diretto contatto fisico. Seppur incredibile, quest’ordine permette solo una spinta dell’infetto a ferire chicchessia, poiché, con le attuali capacità di G. P., mantenere un singolo è il risultato massimo. Altre caratteristiche da tenere in considerazione? Una forza anormale*, superiore a ciò che avrebbe potuto avere in condizioni normali, e la durata vitale dell'infetto, variabile a seconda del soggetto o del volere stesso di G. P.**

    |Forza Straordinaria| Chi possiede il cordyceps in corpo acquisisce una forza anomala. G. P., l’ospite principale, dunque riscuote uno dei grandi vantaggi che la ‘convivenza’ con il fungo offre, vantando in battaglia una potenza fisica superiore.

    *In natura ciò permette all’infetto di ancorarsi efficacemente una volta trovato il posto ideale per spargere spore.
    **Tali effetti sono validi anche per altri cavalieri, ma i risultati sopraggiungono molto più lentamente. L'infezione in tale individuo porta ad uno squilibrio nei movimenti di sempre maggior potenza con il progredire dei turni, partendo da una semplice scoordinazione, fino al perdere il pieno controllo dei movimenti, causando un impiego superiore di energie per poter compiere un'azione.
    Esteriormente sul corpo degli infetti (in generale) cresceranno dei funghi, sempre più grandi e, se il ciclo di crescita non verrà interrotto, il cordyceps si sostituirà alle carni della vittima trasformando lei stessa in un fungo (Only Gdr).


    Tecniche:

    |Granata S| Una sfera di cosmo, fungo e spore fortemente compressa viene lanciata (con forza variabile). Al contatto scoppia come una bomba, provocando gravi danni e spargendo spore fino a grandi distanze (entro i limiti).
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Figlia della Terra

    Group
    Member
    Posts
    6,308
    Location
    Dal grembo della Madre Terra

    Status
    DEAD

    > Bat no Demetra ●

    bat

    narrato x parlato x pensato x parlato altrui

    2vjplrk




    L
    a cacofonia provocata dai loro attacchi che impattavano con il mostro, non poté che farla sentire bene, gratificata dall’essere riuscita nell’intento peccato, però, che il suo fine udito percepì qualcosa che non le piacque affatto.
    La Dimenticanza era ferita, di questo ne era più che certa, ma le vibrazioni che provenivano dal corpo dell’essere erano in fermento, come se quella cosa stesse mutando in qualche maniera il suo aspetto; si sentì raggelare davanti a quella consapevolezza, ma mantenne comunque la sua compostezza restando allerta. Al suo naso, arrivò l’odore acre e pungente dell’acido, divenuto ora più forte e intenso di prima, e strinse leggermente le labbra nel percepire che l’essere stava trasudando la sostanza da ogni poro del corpo tra migliaia di grida che le ferivano le orecchie e la mente stessa, quasi esplose in un forte mal di testa.

    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    NOI SIAMO DIMENTICATI!
    GLI DEI CI HANNO DIMENTICATI!
    NOI CI DIMENTICHEREMO DI LORO E DEI LORO SERVI!


    Il respiro le si mozzò in gola, mentre da quella massa informe, prendevano vita volti diversi che urlavano costantemente la loro rabbia e il loro dolore; sentiva che la sua mente, il suo essere, stava scivolando via lentamente e cercò di capire, cercò di ricordare, ma alcuni punti del suo passato stavano divenendo lacunosi e si fermò. La paura le attanagliava le viscere, facendole scivolare sul viso una goccia di sudore freddo, tanto che non si accorse dei tentacoli nati dalla creatura, se non quando percepì il tonfo e lo stridore del cristallo intaccato e rotto, le scosse intense che presero a lambire il terreno su cui poggiava i piedi, destabilizzandola e la smisurata forza che aveva raggiunto l’essere, ormai pari a quella di un Dio.

    Inspirò profondamente, ricercando la calma che la caratterizzava; non poteva perdere la calma Samael gliene avrebbe dette di ogni se fosse stato ancora in vita… chi era Samael però?! Il suo corpo si raggelò di nuovo e, comprese che la Dimenticanza, stava assorbendo parti importanti della sua vita. No! Non glielo avrebbe permesso! Samael era importante, lo sapeva. Non voleva dimenticare nulla di inerente a loro due e alla loro vita.
    Il suo cosmo esplose all’improvviso, circondandola di un alone caldo e confortante, iniziando a concentrarlo maggiormente nella parte della gola.
    Dischiuse le labbra e, da esse fece fuori uscire un acuto che saliva sempre più d’intensità, quasi fosse un soprano; vi mischiò anche il suo cosmo iniziando a compattare le particelle d’aria in una massa compatta, quasi solida che scagliò contro l’agglomerato informe; se riuscisse a colpirlo si sentirebbe un forte botto e, la cosa, riporterebbe danni da impatto nel punto colpito e qualche scossone.

    Non gli avrebbe permesso di sventrare la sua mente e farla diventare un guscio vuoto. Più tosto, si sarebbe uccisa con le sue stesse mani.


    2vjplrk

    PG × Demetra | Darian x Bat {IV} | Energia × Verde

    Stato Fisico x Indebolita | Stato Mentale x Determinato e attento | Stato Darian x Integra | Segni particolari x Fasciatura che le copre la parte degli occhi


    AbilitàTecniche

    Ultrasuoni x Questa abilità, permette a chi ne fa uso, di produrre con il solo ausilio del proprio corpo, diversi tipi di onde sonore a frequenze variabili. Gli ultrasuoni, sono delle onde meccaniche sonore. A differenza dei fenomeni acustici propriamente detti, le frequenze che caratterizzano gli ultrasuoni sono superiori a quelle mediamente udibili da un orecchio umano.

    Sensi Sviluppati x E' un'abilità che si sviluppa con il tempo, la dedizione e la pazienza. Tale abilità, permette di sviluppare i quatto sensi di cui l'essere umano è in possesso e accuirli, rendendo il soggetto più sensibile al mondo che lo circonda.



    Tecnica Offensiva

    Onda Sonora x Tramite il canto e l'infusione del suo cosmo, la ragazza può produrre delle onde sonore le quali, possono essere utilizzate in due modi, a seconda della quantità di cosmo utilizzato.
    2°: Se aumenta la quantità di cosmo, l'onda unisce e compatta le particelle d'aria, dandogli una consistenza; se l'avversario dovesse essere colpito, riporterebbe danni da impatto e verrebbe sbalzato via.





    Note x Scusate il mega ritardo.

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Protogenos of Death

    Group
    Specter di Hades
    Posts
    10,803
    Location
    Drujah Demana

    Status
    ALIVE






    *I due eserciti ultraterreni si scontrano tra grida furibonde in lingue ormai perdute, ma le forze corrotte guadagnano facilmente terreno.
    I due attacchi diretti a Dimenticanza hanno l'effetto di distrarla qualche istante pur non riuscendo a vincere l'immenso potere ottenuto.
    Poi un'esplosione di fuoco ed un tentacolo si stacca dal corpo principale dissolvendosi al suolo. Potete percepire che la sua potenza sta calando e la vostra mente è libera dalla sua morsa. L'esercito di Gerome inizia a riguadagnare faticosamente terreno ai danni delle forze avversarie scosse e danneggiate.
    Per tutta risposta il mostro grida la sua furia e dirige la sua attenzione verso Andrew, scagliandogli dalla bocca un enorme getto di energia verdastra.*





    I due eserciti spirituali continuano a menarsi, da Energia divina siamo arrivati ad Energia Nera (energia con cui scaglia il getto di energia verdastra che è tipo cosmo corrosivo). Il getto a contatto con un corpo solido esplode in una botta ad area che avvolge quasi tutta la sala.

    A voi!

    PS: Visto che la sequenza di risposta può influire in modo determinante sull'effetto della strategia vi consiglio di coordinarvi nel post off gdr :zizi:




     
    Top
    .
  12. 'Azz!
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE ('Azz! @ 2/5/2014, 08:48) 


    9

    ARMAGEDDON: LA VERA MINACCIA.

    In & Out of Consciousness


    Narrato; pensato.

    La battaglia infuria. Nessuno tranne lui può vederla, ma gli eserciti si scontrano senza posa: falangi di millenaria disciplina marziale che cozzano le une contro le altre, in un fiume di violenza. Chernobog, il Dio Nero, guida l’assalto di quelle che teoricamente sono le Forze del Bene. Contro un pericolo come la Dimenticanza, non bisogna guardare al pelo nell’uovo e persino i suoi spettri, umili fantocci nelle Sue mani, possono passare per intrepidi paladini.
    La Dea lo sa bene. Per questo, secoli addietro, aveva chiesto di Lui.

    ....

    Avverte una sensazione sgradevole: quella di perdere la battaglia. Per quanti ne mandi, gli spiriti degli Eletti caduti non sembrano aprire brecce definitive nelle linee nemiche, resistenti e implacabili e, soprattutto, piene di elementi sacrificabili. Appena una delle tante anime imprigionate e rancorose cade, un’altra la sostituisce.
    Cosa può motivare a tal punto un defunto da spingerlo a unirsi, a fondersi, a perdersi in quell’abominio? Gli Spiriti che costituiscono la Sua armata sono succubi della Sua volontà, è vero, ma persino questo trova senso nei complessi piani della Dea. Quelle invece sono poco più che larve, e non lottano per un bene superiore, bensì hanno barattato la propria essenza in cambio, chissà, di una qualche vendetta contro chi si è dimenticato di loro. Il rancore di tanti esseri viventi, unito in un unico corpo, dà origine ad una forza potente. Mentre si sforza di reggere la pressione, si ripromette di non dimenticarlo mai.

    Proprio quando sembra che la pugna sia compromessa, ecco una svolta. La Dimenticanza perde il controllo di sè, muggisce come impazzita, e si concentra di nuovo sul piano materiale dell’esistenza per attaccare i giovani corpi dei Custodi. Sono tre: nessuno sembra superare i trent’anni. Uno addirittura, il più glaciale e taciturno, non ha nemmeno una darian vera e propria.

    Ma è il Leone il bersaglio. Il mostro gli spara addosso un’ondata di potere dal colore verdognolo, mefitico, venefico al pari del liquido corrosivo che ha secreto fino a poco prima. Pur essendo un attacco di puro cosmo, Chernobog non ha dubbi su ciò che accadrà se il cavaliere verrà colpito.
    Non pensa con la ragione: non ve ne sarebbe il tempo, anche perché la velocità dell’attacco è tremenda. Il suo istinto guerriero coinvolge altri circuiti, processi intellettivi che abbisognano di poche frazioni di secondo per mettersi in moto.

    Quelli sono semplici ragazzi. Possono essere sacrificati.

    ...

    Ma Jerome non la pensa così. Il suo attaccamento alla vita, il brusco cameratismo che ha sempre mostrato nei confronti delle brigate di cucina che ha comandato prendono il sopravvento. Bisogna aiutarli. Se anche uno solo di loro morisse non se lo perdonerebbe.
    Per tutto quel tempo la Dimenticanza è rimasta collegata a lui tramite i suoi due tentacoli di tenebra, ancora integri e funzionanti. E’ tramite essi che fa sprigionare l’energia nera e turbinante che si agita in lui, il potere che ancora non comprende a fondo ma che monta nella sua anima e invade l’intero suo corpo per profondersi nell’aria intorno alla Bruttona. Prima si era ispirato alle zampe da ragno di quest’ultima e le aveva replicate in una sua particolare versione: ora pensa alla melma corrosiva e...

    No, non proprio. Ciò che esce, ciò in cui il suo cosmo si condensa è più una fanghiglia estremamente densa che avviluppa la Dimenticanza nel punto da cui è scaturito il raggio verde. Un simile materiale potrebbe essere un’ottima difesa, ma non c’è tempo per ricoprirne il ragazzo, Andrew: anche quei pochi metri che li separano sono troppi. Ma se riesce anche solo a smorzare l’intensità del raggio... non si fa illusioni: la Dimenticanza sembra avere perso un po’ di potere, e l’avere sferrato quel primitivo attacco la dice lunga sulla sicurezza che ha di sé, ma una simile cannonata resta troppo forte perché lui la fermi. Deve diminuirne l’intensità...
    Lo strano materiale nero che si sostanzia addosso al mostro stupisce lui stesso: è più che altro una schiuma che solidifica senza mai divenire davvero compatta, e seguendo i desideri del suo creatore non si oppone nettamente all’attacco, ma come una rete flessibile e pervasiva è volta a frenarne l’impeto, idealmente a ridurne la portata abbastanza da renderlo gestibile. Si appunta mentalmente che, se sopravvivrà, dovrà impratichirsi per imparare a ricrearlo a comando. Ritiene di avere avuto un’ottima idea.
    Continuare nel frattempo ad attaccare sul piano immateriale lo sfibra, lo sfianca, è troppo per lui. Ma deve tenere duro, e contare sugli altri.



    p align="center">narrato - "parlato" - °pensato° - parlato Grande Spettro - flashback
    Nome: Jerome Corcione
    Cloth: Grymus Darian di Chernobog {in addestramento}

    Energia: blu
    Stato Fisico: provato per il grande dispendio di cosmo, necessario a gestire la battaglia spirituale e fisica
    Stato Mentale: combattivo e reattivo
    Riassunto Azioni: mentre le anime se le suonano, a partire dai tentacoli ancora appiccicati alla Dimenticanza creo del cosmo condensato e semi-solido, che si concentra nel punto da cui la Stronza fa partire il raggio. Obiettivo: frenarlo il più possibile.
    N.B.: il materiale che uso è lo stesso di una mia tecnica difensiva, ma conto sul fatto che un raggio di cosmo sparato a Nera sia abbastanza potente da farlo a pezzi, così se gli altri contrattaccano la Dimenticanza non viene inavvertitamente protetta ù_ù P.S. non chiedetemi cosa voglia dire il titolo che ho messo, gli altri avevano bene o male un'attinenza con il post, questo mi piaceva per come suonava. Gné.

    Abilità:

    § Nero: Oscurità. Chernobog, in russo, significa “dio nero”, e nella mitologia slava è la personificazione di tutto ciò che vi è di maledetto, di oscuro, di diabolico. Egli, dopo una lunga battaglia contro gli dei del Cielo, venne esiliato nell’Oltretomba sito nelle profondità della Terra. E fu proprio Gea, la Terra, a reclutarlo traendolo dal suo esilio, donandogli potere e affidandogli una missione: VENDICARLA. Gea non avrebbe mai assoldato, forse, un simile sicario se non fosse stata dilaniata dalla sofferenza più atroce: e proprio questa sofferenza dovranno provare i nemici di Chernobog, attraverso il potere delle tenebre maturate nel sottobosco e nel sottosuolo, là dove la carne e le ossa mutano in terriccio per permettere, secondo una logica legge del contrappasso, la maturazione di nuova vita. Ciò si compie là dove i viventi tornano a far parte della Madre, vengono riassorbiti, diventano essi stessi Terra: un processo cui nessun essere può sottrarsi, presto o tardi. Le tenebre di Chernobog non sono quindi malvagie di per sé: lo diventano in quanto strumento di vendetta della Madre. Possono assumere svariate consistenze e stati fisici e venire plasmate in più di una forma, e il loro contatto reca un dolore fisico ben più alto di quanti siano i danni realmente apportati, pur se rilevanti.

    § Guardiani della Terra: Spiriti di Vendetta. Per aiutare il suo alleato, Gea gli mette a disposizione i fantasmi di coloro che, in vita, hanno lottato per difenderla dalle azioni dei suoi stessi figli degeneri. Il dio nero potrà quindi evocare le anime delle creature fatate o semi-divine che un tempo regnarono sul mondo, e che ora si nascondono per paura di essere preda dell’avidità e violenza umane o sono state trucidate, ma non solo: le anime degli Eletti caduti in battaglia nel corso dei secoli lotteranno al suo fianco, totalmente asservite alla magnetica volontà del Nero. Se infatti la Madre ha scelto un simile criminale come suo braccio armato, allora persino cavalieri deceduti, ninfe, fauni, fate e spiriti della Natura lo serviranno, convinti che egli porterà a termine la sua missione, e non badando tanto ai mezzi con cui lo farà, che saranno giustificati dal fine.
    I danni inflitti da queste creature di puro spirito dilanierebbero l’anima di coloro che Chernobog colpirebbe, ricordando loro che non esistono solo il profitto e la soddisfazione materiale, ma anche la coesistenza con l’anima del creato... qualcosa a cui avrebbero dovuto prestare maggiore attenzione quando potevano. Le stesse anime cadute potranno anche difendere Chernobog, facendogli scudo nel caso incontrasse combattenti versati nelle medesime arti.

    Tecniche usate:

    Землой Суть (Ziemloj Suth): Chernobog si avvolge in una spessa coltre nera, attraverso la quale egli vede benissimo tutto. Essa lo copre per intero, e la sua particolarità è l’essere morbida, viscosa, come un mastice che tutto sigilla, perciò è improbabile che rimangano buchi scoperti, a prescindere da eventuali disattenzioni del pg. Lo spessore della coltre è di alcuni metri: quand’anche un attacco molto potente la investisse, esso verrebbe assorbito, rallentato ed eventualmente fermato, dipendendo questo dal divario energetico tra i players... proprio come succede ad un proiettile che colpisce un vetro blindato.




    IKajxkk
     
    Top
    .
  13. » Black Star
     
    .

    User deleted


    DeBJog6
    Hear me ROAR
    Andrew Stars
    energia rossa
    leone di Gea [liv. IV]
    status fisicoindebolito dal lungo scontro
    status clothindossata, intatta
    status psicologicodisperato

    Armageddon: La Vera Minaccia
    Part IX


    Forse avevo esagerato con l'ultimo attacco, che mi aveva lasciato letteralmente senza fiato per lo sforzo che mi era costato, ma vederlo esplodere in una bolla di fuoco arrivando addirittura a tranciare via uno dei grossi tentacoli del nemico mi fece sentire ripagato della fatica.
    Il colpo doveva essere stato davvero accusato molto dalla Dimenticanza, perchè la sensazione di vuoto totale nella mia mente sembrò passare, mentre il mio cervello ricominciava ad elaborare le memorie non più assenti. Forse il potere che quella cosa assorbiva dalle pareti attraverso i tentacoli era ciò che le aveva donato la facoltà di ampliare a tal punto i suoi poteri e interrompendo la fornitura di energia avevo anche minato questa sua facoltà. Un colpo insperatamente ben riuscito.
    Avrei voluto gioire di questo piccolo successo, ma mi resi subito conto che continuavo ad essere nella merda fino al collo comunque. Un acutissimo grido salì dalla Dimenticanza, lacerando l'aria e terrorizzandomi. Una grido di rabbia, non di dolore. Un grido che domandava vendetta.
    Come un abisso, la bocca che poco fa aveva tentato di fare di Jerome un singolo boccone si spalancò in direzione del sottoscritto. riversando un fiotto acido dalla potenza devastante e talmente rapido da riuscire ad accorgermi a malapena che Jerome stesse tentando di ostacolarlo con una sorta di struttura fatta di oscurità.

    -Non basterà!-

    Era evidente che le forze in gioco fossero impari e che quella difesa non sarebbe mai bastata a contenere una tale potenza. Di scappare non se ne parlava neppure, quel colpo procedeva talmente veloce che anche solo tentare una difesa forse sarebbe stato inutile, perciò tentai la cosa più veloce ed efficace che riuscii a concepire in quei frammenti di secondo.
    Una barriera di semplice cosmo leggermente incurvata verso il mostro sorse un paio di metri di fronte a me, nella speranza di schermarmi quanto bastava per riportare a casa la maggior parte del mio corpo. Non osai nemmeno aggiungere delle fiamme alla barriera, conscio che non avrei potuto reggere oltre un tale dispendio di cosmo. Quell'ultimo scudo era quanto di più vicino all'ultimo baluardo avessi mai fatto.

    -TI PREGO, REGGI!-

    Mp0D2DH
    narrato ♦ pensatoparlatoparlato altrui


    Note ♦ Nulla di particolare, una barriera cosmica semplice semplice che spera di salvare le chiappe a tutti quanti

    Abilità ♦ Fuoco Dorato

    Tutte le creature di Madre Natura hanno sempre temuto la luce e il calore del fuoco, simbolo della civiltà umana, conquistato secondo la leggenda da Prometeo e poi donato all’uomo ma non alle bestie. Il Re degli Animali alla fine ha fatto suo questo potere, infondendolo nella sua Cloth, donandole il fuoco più bello e letale mai esistito. Fiamme dorate lo contraddistinguono dal fuoco dell’uomo, un colore dovuto al cosmo che arde come combustibile, fiamme selvagge e indomabili per chiunque non sia il Cavaliere che le crea, pervase di cosmo, tuttavia innocue per il Cavaliere del Leone. Molto più dannose di un normale fuoco, esse possono utilizzare come combustibile qualsiasi cosa, dal legno alla pietra, dal metallo alla carne, bruciando e consumando con ferocia inaudita. Sono altresì difficili da estinguere, estremamente calde come sono, persino stando diversi secondi sotto l’acqua o sotto terra. Un fuoco che ha il colore dorato degli occhi di un leone e la sua stessa ferocia.


    ♦ Agilità superiore

    Tra i più grandi felini al mondo, il leone domina la savana con la sua superiorità fisica, un misto di potenza e agilità. Proprio questa agilità si riflette sul possessore della Cloth del Leone, conferendogli capacità fisiche solo immaginabili per gli altri guerrieri. Il suo corpo diventa un macchinario perfettamente coordinato, permettendogli movimenti estremamente precisi e rapidi, un equilibrio eccellente, capacità di scatto e di salto superiori a quelle di chiunque altro. La sua velocità è tale che agli occhi di Cavalieri dotati di un potere al suo livello sembrerà quasi di vedere immagini residue dei movimenti del Cavaliere di Gea, atti a disorientare e distrarre potenziali avversari, tale è la sua rapidità e fluidità nei movimenti e negli spostamenti. Sul piano fisico trova ben pochi rivali grazie a queste sue capacità.

    Tecniche ♦ Nessuna



    Edited by » Black Star - 6/8/2014, 10:26
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Figlia della Terra

    Group
    Member
    Posts
    6,308
    Location
    Dal grembo della Madre Terra

    Status
    DEAD

    > Armageddon: La Vera Minaccia ●
    Part VIII


    bat

    narrato x parlato x pensato x parlato altrui

    2vjplrk




    G
    li attacchi erano andati tutti a segno e, quando sentì un esplosione, seguita da del calore, capì che a provocare quell’onda di calore era stato Andrew con un suo attacco.
    Un sorriso ne increspa le labbra delicate, mentre le sue membra erano scosse da diversi e piccoli tremori; il respiro ansante, scivola via silenziosa dalla sua bocca, mentre incurva leggermente le spalle in avanti. Era stanca, ma soddisfatta. Le sue memorie, i suoi pensieri, il suo essere erano tornati alla normalità e non poté che esserne felice. Tutto ciò che era stata, era e sarebbe stata, dipendeva tutto dai suoi ricordi, dalle sue esperienze e da Samael.
    Si leccò le labbra secche; il dispendio consistente di energie per attaccare quella cosa era stato molto, ma ancora essa non cadeva anche se, dopo l’esplosione, la sua potenza stava mano a mano diminuendo. Non riuscì a fare un quadro della situazione che, con un urlo forte e rabbioso il quale, la stordì leggermente, la bestia attaccò ancora.
    tutta l'azione era troppo veloce per i suoi sensi, ma percepì distintamente verso chi fosse diretta e sbiancò.

    « ANDREW! »

    Urlò il nome del compagno, tanto che la gola le bruciò. Non era abituata ad urlare, ma quell’attacco era forte e loro, erano stanchi e non sapeva quanto il Leone avrebbe potuto resistere. Appena percepì il cosmo di lui erigere una barriera e quello di Jerome, avvolgere l’attacco della Dimenticanza, più per paura che per altro, scattò il più velocemente possibile verso il compagno per cercare di raggiungerlo. Distava solo due metri da lei, ma se fosse riuscita a raggiungerlo, avrebbe richiamato il suo cosmo per creare una barriera sferica intorno a loro in cui, avrebbe inglobato anche G.P., il quale avrebbe potuto usare una delle sue tecniche a piacere.
    Si stava impegnando molto a mantenere la barriera in piedi, anche se le forze la stavano abbandonando, ma doveva reggere il più possibile per aiutare i suoi compagni a riportare a casa la loro pelle e anche la sua, possibilmente.


    2vjplrk

    PG × Demetra | Darian x Bat {IV} | Energia × Verde

    Stato Fisico x Indebolita | Stato Mentale x Determinato e spaventato | Stato Darian x Integra | Segni particolari x Fasciatura che le copre la parte degli occhi


    AbilitàTecniche

    Ultrasuoni x Questa abilità, permette a chi ne fa uso, di produrre con il solo ausilio del proprio corpo, diversi tipi di onde sonore a frequenze variabili. Gli ultrasuoni, sono delle onde meccaniche sonore. A differenza dei fenomeni acustici propriamente detti, le frequenze che caratterizzano gli ultrasuoni sono superiori a quelle mediamente udibili da un orecchio umano.

    Sensi Sviluppati x E' un'abilità che si sviluppa con il tempo, la dedizione e la pazienza. Tale abilità, permette di sviluppare i quatto sensi di cui l'essere umano è in possesso e accuirli, rendendo il soggetto più sensibile al mondo che lo circonda.



    Tecnica Offensiva

    Barriera Sferica x Richiamando il suo cosmo attorno a se, la Gea Saint crea una barriera cosmica a 360° intorno alla sua persona; tale barriera, dovrebbe riuscire a proteggerla da eventuali attacchi cosmici e fisici. Se l'avversario entra in contatto con la barriera, dovrebbe essere sbalzato lontano dalla giovane.




    Note x

     
    Top
    .
  15. ghost of jungle
     
    .

    User deleted


    IX

    jpg

    Armageddon: La vera minaccia
    Parlato |Pensato| Narrato



    Pff

    Guardo il risultato del mio attacco, cerco di capire quanto manchi ancora prima che il mostro venga finalmente abbattuto. Eppure nulla, io e una ragazza del nostro gruppo non siamo riusciti a far nulla se non una minima azione di disturbo, e come risultato Dimenticanza è nuovamente pronta all’offensiva.
    Il ragazzo in fiamme, laggiù, sembra l’unico che sia stato in grado di fare realmente qualcosa di incisivo. Il demone ha perso un arto (svanito poi nel nulla) dopo aver accusato un colpo di fuoco.

    Il nemico è debole, si rialza, contrattacca (di nuovo…) e la mia unica consolazione è una mente non più minacciata da una qualche cancellazione di ricordi.

    Pff

    Forse sarebbe stato meglio esternare felicità per la mia salvata identità, sarebbe la cosa più logica, eppure ciò a cui faccio più attenzione è… questo, tutto questo, di nuovo. L’eccitazione ha smesso di pervadermi, a questa situazione mi ci sono abituato, ma… forse è proprio questo, mi ci sono abituato, lo sento come un ruolo che mi calza, mi rassereno per la prima volta. Incredibile.

    _

    Andrew (ecco come si chiama!) è in pericolo! Qualcosa di pericoloso (non ho prove ma non vedo alternative) viene sputato da dimenticanza in sua direzione.

    Sorrido. Sorrido perché nonostante il corpo abbia ormai superato i propri limiti da tempo riesco a rallegrarmi, darmi energia (anche se poca) per poter salvare quello che ormai posso considerare un vero compagno (non ci siam scambiati parola ma non importa, sento tutto così familiare, così vicino a me, compresi quei tre, la loro forza, più vicini di quanto non mi sia successo da tantissimo. Certo, finito tutto ho intenzione di parlare normalmente con tutti, andare d’accordo…)

    Genero nuovamente ‘quel qualcosa’ molliccio e animato, lo scagli davanti a Andrei, sperando che riesca ad attutire il colpo.


    Scheda
    Nome: G. P.
    Daryan: Cordyceps
    Energia: Indefinita
    Status Fisico: Pff
    Status Mentale: relax
    Status Daryan: Non posseduta
    Status Armatura attuale: Integra
    Altro:

    Abilità:
    |Ophiocordyceps Unilateralis| Il fungo vive all’interno di G. P. Cresce, si riproduce, ma tutto ciò con una sostanziale differenza rispetto a quello che fa naturalmente. Il cordyceps parassita un organismo, lo uccide, e lo usa per spargere spore. Ma il secondo passaggio non è valido in questo caso. Il cavaliere gli dà forza, un’energia a cui non può istintivamente rinunciare. Dunque il rapporto è più simile ad una simbiosi, pur con le sue limitazioni. La clausola del contratto è una sola:accettare che l’essere si stanzi in ogni parte del suo corpo, compreso il cervello.

    |Spore| Infime e leggere, possiedono una grande capacità di dispersione. Entrando in un organismo crescono e in fretta cercano di raggiungerne l’encefalo per poterne prendere il controllo. Il tutto ovviamente accelerato dal cosmo. Tuttavia gli effetti non consentono una manipolazione perfetta, ‘l’infetto’ semplicemente perderà coscienza, e per istinto seguirà un ordine base impartito dal fungo: riprodursi, spargere nuove spore, ed il modo più efficiente è attraverso un diretto contatto fisico. Seppur incredibile, quest’ordine permette solo una spinta dell’infetto a ferire chicchessia, poiché, con le attuali capacità di G. P., mantenere un singolo è il risultato massimo. Altre caratteristiche da tenere in considerazione? Una forza anormale*, superiore a ciò che avrebbe potuto avere in condizioni normali, e la durata vitale dell'infetto, variabile a seconda del soggetto o del volere stesso di G. P.**

    |Forza Straordinaria| Chi possiede il cordyceps in corpo acquisisce una forza anomala. G. P., l’ospite principale, dunque riscuote uno dei grandi vantaggi che la ‘convivenza’ con il fungo offre, vantando in battaglia una potenza fisica superiore.

    *In natura ciò permette all’infetto di ancorarsi efficacemente una volta trovato il posto ideale per spargere spore.
    **Tali effetti sono validi anche per altri cavalieri, ma i risultati sopraggiungono molto più lentamente. L'infezione in tale individuo porta ad uno squilibrio nei movimenti di sempre maggior potenza con il progredire dei turni, partendo da una semplice scoordinazione, fino al perdere il pieno controllo dei movimenti, causando un impiego superiore di energie per poter compiere un'azione.
    Esteriormente sul corpo degli infetti (in generale) cresceranno dei funghi, sempre più grandi e, se il ciclo di crescita non verrà interrotto, il cordyceps si sostituirà alle carni della vittima trasformando lei stessa in un fungo (Only Gdr).


    Tecniche:

    [SPOILER]|Green Deity| [x]
    Tecnica difensiva.
    Il cavaliere evoca una grande, soffice massa funginea con lo scopo di assorbire ogni colpo avvolgendo il corpo di chi difende (o comunque posizionandosi davanti alla destinazione dell’offesa). Non si tratta di una creatura, o di un mostro in particolare, ma di un cumulo di spore e quant’altro che formano un fungo, senza una forma precisa. Collegato direttamente alla mente di G. P. è in grado di muoversi e mantenersi ‘vivo’ per più tempo utilizzando il cosmo del padrone.
    E' possibile utilizzare il Deity anche per scopi offensivi, e per far ciò, esso potrà modificare la consistenza della sua struttura, indurendosi parzialmente o totalmente grazie al cosmo e diventare una vera e propria arma animata.
     
    Top
    .
59 replies since 13/12/2013, 15:16   1362 views
  Share  
.