As soon the hamm-chisibeccaunasediataintestadicewhat? What? -thud- Dicevamo. La creatura tenta di scrollarti di dosso, ma è palese che non è una creatura abituata al ghiaccio, la carne fra le sue squame si ustiona, ulcera rapidamente, e sottili fili di vapore si alzano da essa. Il martello colpisce completamente l'occhio con un grande suono liquido e l'esplosione successiva scoperchia quasi quel lato di testa, mentre il proiettile viene sparato con così tanta violenza da farlo sporgere dall'altro occhio. Il vermone emette un verso straziante, cadendo in avanti dopo aver ondeggiato qualche attimo. L'avversario finale del torneo andato giù in un colpo. Forse -qualcuno- doveva pensarci meglio sull'avversario. Whatever.
Dopo qualche istante di incredulo silenzio la folla esplode letteralmente, esultanze, strumenti melodici da te mai sentiti riempiono tutto con una cacofonia tanto astrusa da farti sanguinare il naso di nuovo. Meno si guarda o ascolta quel futuro, meglio è, apparentemente. Dal nulla appare nuovamente Idiocy, o meglio appaiono. Ce ne sono due tre, che esultano. Indossano strane, dei pantaloni attillati e una maglietta con sotto palesi imbottiture alle spalle, e dei caschetti bianchi con una strana celata reticolata davanti alla bocca. Ti sollevano e ti mettono sulle loro spalle correndo in cerchio e portandoti in trionfo, mentre festoni e stelle filanti cadono dal cielo. Dopo che vieni messo giù altri Rugbidiocy sollevano un barile apparso dal nulla e te lo rovesciano addosso continuando ad esultare. Trattasi di gatorade Jugopotamiano, una bevanda arancione vivo e dall'odore dolcissimo. Negli ultimi 10k+ anni tuttavia la composizione di una bevanda che si è diffusa in tutto il cosmo è cambiata un pochino adattandosi alle nuove fisiologie, portandola ad assomigliare ad altri liquidi esistenti in passato.
In pratica è sangue di cavaliere e zucchero. Ha effetto immediato sulla tua armatura. La senti scricchiolare, riconfigurarsi sul tuo corpo, cambiare. Crescere e irrobustirsi. A fine processo il gatorade evapora da essa. L'odore dolce e l'appiccicaticcio tuttavia richiederà una bella lavata.
YEEE YOU DID IT BRO!
Esultano i vari Idiocy. Ti lasciano cadere a terra, e Idiocy torna ad essere uno. Ok, the thing is over, you're useless now. Bye~
Da terra come sei, Idiocy carica comicamente un calcio facendo roteare il piede di 360° prima di colpire. Mentre voli via per effetto del calcio, ripercorri all'indietro il tempo trascorso durante il primo rapimento di Idiocy, e atterri sedere a terra nel luogo di partenza.
Sbalzato dal movimento brusco della bestia ferita, il barbaro ne sentì il verso, un ultimo grido di dolore e una risata beffarda del guerriero del nord in viso al nemico e a qualsiasi dio glielo avesse mandato. Quando si ritrovò con le natiche nella vitrea polvere dal puzzo d'aceto dell'arena ricolma di mostri Finn non riuscì ad alzarsi, convinto oramai della morte del serpente si gettò per terra a braccia aperte, in parte pronto a rialzarsi e in parte pronto a morire sotto un eventuale colpo di grazia, troppo stanco e troppo debole per combattere e troppo orgoglioso per smettere, il god warrior restò per qualche attimo a guardare il polverone che si diradava e a respirare affannosamente, mentre il suo cosmo si chetava a poco a poco e il Doomhammer nella mano destra diventava una pozza di acqua fredda.
Quando tutto fu silenzioso il silenzio stesso venne squarciato da urla disumane, una bolgia di suoni che torturarono dolorosamente le orecchie di Thorfinn mentre mani ormai familiari, squamose e orrende, lo alzavano in gloria. La vittoria era stata raggiunta, era sopravvissuto e qualcosa nella voce di Idiocy, che per l'occasione aveva portato anche dei suoi gemelli bizzarramente bardati a mo di guerrieri ma più colorati, diceva al nordico che quella folle serie di scontro era finita.
Incapace anche solo di reagire, date le sue condizioni fisiche, Finn si vide prima alzato, poi messo in piedi ed infine ricoperto di un liquido orridamente familiare.
Questo è sangue! Disse ad alta voce mentre gli Idiocy lo riempivano di pacche sulle spalle e amichevoli spintoni e gomitate.
Allarmato alla vista del sangue Finn balzò in avanti solo per sentire il peso della god robe aumentare per qualche secondo. Le crepe nella sua armatura si riempirono di una luminescenza che parve venire dal sangue che gli si era appiccicato addosso. Lo stesso odore del metallo, che aveva imparato a riconoscere da bambino nella forgia di suo padre, pareva mutare. Nella sua testa balenò il ricordo del suo incubo più ricorrente...la caccia selvaggia, il rumore di zoccoli che parevano evocare tuono e fulmini e tormente di grandine e ghiaccio. Preso da quell'inusuale sogno ad occhi aperti non vide nemmeno arrivare il colpo dell'improbabile uomo-lucertola.
Senza dolore venne calciato all'indietro, non di metri...e forse nemmeno di spazio, ma nel tempo!
Nuovamente tutto ciò che gli era accaduto gli passò davanti agli occhi, in qualche breve attimo riconobbe il mondo profumato, il mostro con l'armatura, le creaturine, l'arena piena di abomini orripilati, le enormi lumache, il mondo devastato, un deserto che si ricoprì di neve, nuvole e stagioni che passavano rapide fino a diventare man mano sempre più vicine ad un inverno perenne.
Quando riprese fiato si guardò le mani e le braccia, la god robe intatta scintillava più che mai laddove non era coperta di sangue cremisi e polvere marrone scuro. Non era stato un sogno né un incubo né il delirio...aveva vissuto tutto per davvero e non avrebbe mai saputo spiegare ad anima viva cosa diamine gli fosse accaduto senza sembrare pazzo.
Il barbaro decise di tenere per se quegli accadimenti e fingere che non fossero mai successi, chiuse i pugni e si incamminò verso Asgard, all'interno delle mura avrebbe lavato la god robe, sarebbe entrato in una taverna e si sarebbe ubriacato fino a perdere i sensi.
Nome:Thorfinn Thorsson Cloth: God Robe di Beta UMA - Sleipnir Status: Incredulo - Stremato Energia: Rossa Rapporto danni: Contusione media al centro delle spalle, trauma da impatto, bruciature di media entità sui tricipiti e sulle dita, trauma da impatto al petto, trauma da impatto alla schiena. Lacerazioni a entrambi gli avambracci, lievi danni da taglio alle mani. Riassunto azioni:
Tecniche e Abilità usate: Asgard Bless ~ Il god warrior è sempre stato sottoposto alle intemperie, al potere del fuoco ed al gelo di Asgard. Presso la gelida terra ove risiede egli accoglie il sole del meriggio così come il gelo perenne dei ghiacci. In termini pratici il guerriero ha una naturale resistenza a condizioni di bassissime/altissime temperature dovute a cause naturali, come un vero asgardiano sfida la tempesta di neve mandata dagli Aesir e il fuoco dei vulcani così il guerriero rimane impassibile alla morsa del freddo di madre natura e dal calore del fuoco della terra potendo, però, restar comunque vittima degli elementi creati da un cosmo avverso.(passiva - "Resistenza a basse e alte temperature")