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Il principe azzurro
Capitolo VIII
Quelle ultime delucidazioni sui poteri e la natura del nemico di certo non aiutarono Camille ad essere più tranquillo sull'andamento di quello strano combattimento. Non poteva adagiarsi troppo sugli allori, l'avversario aveva già preparato la sua offensiva lanciando contro il guerriero del Nord due sfere di cosmo e nonostante la loro forza sembrasse pari quella del 'defunto' sembrava comunque avere una veemenza e possanza differente.
°devo difendermi o mi colpirà!°
Il ragazzo avvampò il proprio gelido cosmo preparandosi alla controffensiva. Doveva difendersi soltanto, contrattaccare oppure altro? Non aveva tempo di preparare strategie troppo complesse, il tempo scarseggiava in quella situazione.
-maledetto... NON MI AVRAI TANTO FACILMENTE!-
Il gelido cosmo del giovane si plasmò in una sorta di scudo di ghiaccio a metà fra lui e le sfere... esse si infransero distruggendolo e consumando gran parte della loro energia in tale scontro ma ciò non bastò. Camille venne comunque colpito e sbalzato via diversi metri, come aveva intuito la loro forza non differiva in livello ma in profondità, quella dell'uomo antico era molto più aggressiva e devastante. Il ragazzo si issò asciugandosi il sangue colante dal labbro inferiore.
-sei forte ma non esiste nessuno imbattibile, comunque non ti darò mai quello che desideri-
Strinse nel pugno il monile con forza, poi ricordandosi del corno magico che portava alla vita vi soffiò dentro innalzando un grido in onore di Odino. La luce dei suoi occhi si spense temporaneamente mentre il suo cosmo iniziava a gonfiarsi al pari di quello del nemico.
-Ora vediamo se siamo così differenti in fatto di forza-
Avvampò sulle mani il proprio potere pronto a rilasciare il colpo più violento e brutale eriditato dal padre.BRUTAL KOSMOS!!!
Ed un cono di energia cosmica di potenza devastante corse incontro al nemico per travolgerlo.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
ζ Allineamento Morale : Legale Buono
ζ Divinità : Odino
ζ Schieramento : Asgard
ζ Casta : God Warriors
ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
ζ Armatura : robe di Mizar
ζ Livello armatura : robe liv.IV
ζ Livello Cosmico : Energia Viola
ζ Super-Sensi Attivi : (7) Manashikiraggio Tecniche 70m., Incrina Liv.V / Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltàLayout by IchigoRuleZ - Graphic Art by ~S i x ter ©® 2013
Edited by IchigoRuleZ - 22/2/2014, 14:11. -
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Se era rimasto deluso dal fallimento del suo attacco, Loftur non lo diede a vedere. Calmo, ascoltò Camille senza fiatare né mosse poi un dito al sentire il Cosmo del God Warrior aumentare una volta suonato il Corno di Heimllnir - benché di certo l'avesse percepito: il Settimo era l'unico senso rimastogli, dopotutto -. Ancora, non apprestò alcuna difesa nonostante il suo avversario, ormai cieco, avesse ormai palesato le sue intenzioni offensive.
A quel punto...
... A quel punto, sopraggiunse la tempesta.
Il Brutal Kosmos investì Loftur mentre questi lo attendeva immobile, e all'impatto col potente e brutale cono cosmico la Black Robe si sfaldò all'istante nelle componenti che la costituivano, il Cosmo dell'immortale custodito all'interno schiaffato con violenza nella nera bocca della grotta retrostante, i cadaveri dei corrotti spazzati via dal suo passare impetuoso.
I pezzi della Black Robe caddero dunque nella neve con un tonfo sordo, mentre per alcuni istanti per quella landa innevata regnò il silenzio.
Per alcuni istanti.BUIO.
La voce venne dalla grotta, un'eco rimbombante e basso.NON RIMARRO' AL BUIO.
Il monile che Camille aveva con se' iniziò allora a brillare intensamente, il calore che palesò ciò pure ai suoi occhi adesso ciechi.
I pezzi della Black Robe a quel punto presero a vibrare nella neve, finché ad un certo punto...
... schizzarono verso l'imboccatura della grotta.
Una serie di clangori sordi, un Cosmo nuovamente manifesto, due occhi rosati nel volto buio.
Come se non gli fosse successo nulla, Loftur era tornato.
A quel punto, e solo allora, il monile cessò di emettere tanta luce.... CHE ERA QUEL BUIO? C'E' UNA... CAVITA', DIETRO DI ME. UNA GROTTA? QUESTO SPIEGHEREBBE PERCHE' QUELLE CREATURE FOSSERO RAGGRUPPATE: STAVANO LI' DENTRO...
L'immortale parlava chiaramente tra se', il tono di voce nervoso nonostante la calma ostentata. Pareva non essersi accorto della presenza della grotta: naturale, se non possedeva più la vista. Ma perché tanto nervosismo?
Se ne riprese presto, comunque: alzò il capo, e si rivolse a Camille.PIUTTOSTO... SONO STATO SORPRESO: SEI UN RAGAZZO CAPACE. E' UN PECCATO CHE IO NON SIA IMMORTALE PER NULLA...
Il Cosmo di Loftur a quel punto si ampliò, e il God Warrior poté sentirsi formare le medesime forme cosmiche già avvertite poco prima. Fu solo una mera conferma il successivo lancio di due sfere cosmiche, e la voce cavernosa che gridava:BRAVEST DRAGON BLIZZARD!!
CITAZIONEBravest Dragon Blizzard: Questa tecnica consiste nel creare due sfere cosmiche nei pugni, per poi scagliarle contro l'avversario; nel farlo, il movimento lascia per un attimo scoperte le difese dell'esecutore - ma va detto che il problema per Loftur è decisamente secondario. L'impatto con le sfere causa danni da Cosmo e deflagrazione.SPOILER (clicca per visualizzare)Nessun nuovo cambiamento, Loftur mantiene il Cosmo pieno a Cosmo Straordinario. In cambio, credo di averlo fatto parlare abbastanza... <3. -
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Il principe azzurro
Capitolo IX
Il colpo aveva avuto solo un effetto parziale. L'armatura si era disgregata e quello che era il cosmo e l'essenza stessa della creatura era stata allontanata dentro la grotta alle sue spalle... ma il tutto durò pochi istanti, dopodiché la voce atona dell'essere vibrò da dentro grotta palesando una sorta di avversione per il buio ed il monile prese a scaldarsi e probabilmente illuminarsi ed ecco che il cosmo nero e l'armatura furono nuovamente integri sulla soglia della grotta. Perché tanta avversione per il buio? Camille cercò di ricordare come tutto era cominciato: la scoperta del tumulo, le ossa sparse del corpo di lui, probabilmente contenute in quella che ora era un'armatura vuota. E lo scrigno sigillato nella pietra con dentro quello che era quasi sicuramente il famoso cuore. La mente del giovane saettò da un pensiero all'altro per tentare di districare la matassa: tempo addietro i suoi compagni di allora avevano sconfitto quest'essere imprigionandolo nel tumulo, sapendo che egli bramava il cuore per ottenere potere e a quanto detto riavere i propri sensi. Ma perché sotterrarlo con accanto il monile se questo era la fonte del potere dell'essere? Perché semplicemente non distruggerlo? Ne veniva da se che quella era stata l'unica soluzione che avessero trovato all'epoca.
°che voleva dire con quelle parole??? è immortale o no? In un mondo in cui perfino gli dei sono caduti può esistere una creature del genere per davvero??? °
Non poteva rimuginare troppo, l'attacco del cavaliere nero stava arrivando come prima, con la medesima veemenza e forza!
°non potrò reggere a lungo!°
Allungò le mani in vanti per rilasciare una tecnica normalmente utilizzata per l'offesa.ASGARDIAN RAIN!!!
Una pioggia di sfere azzurre prese a cadere in direzione di quelle lanciate dall'avversario, deflagrando assieme ad esse rilasciando un'onda d'urto e cosmo a 360 gradi. Camille dovette abbassare un ginocchio a terra per resistere al contraccolpo e in alcuni punti la sua pelle venne lacerata da schegge volanti. Ma non poteva certo perdere tempo, nuovamente il figuro rimase temporaneamente privo di difese, anche se poco gli importava apparentemente.
-anf anf sembra che tu abbia paura del buio, tu che sei fatto di oscurità... beh una cosa è certa non avrai indietro il tuo cuore, morirò pur di non lasciartelo prendere!-
Accumulò cosmo sulle palme delle mani. Dalla mano in cui stringeva il monile partì un getto violento di puro e rabbioso cosmo diretto all'armatura: voleva ricacciarlo via facendolo precipitare nuovamente nel buio della grotta... poi dopo un istante dalla mano libera dipartì gelido cosmo congelante. Lo scopo? Un test, pericoloso forse ma doveva tentare. L'idea era congelare l'ingresso della cava una volta che l'armatura si fosse scomposta ed il cosmo oscuro fosse stato ricacciato come prima al suo interno. Avrebbe funzionato? Non credeva sarebbe stato così semplice.... ma il tempo stringeva e le opzioni andavano riducendosi. Camille sospettava che il monile avrebbe reagito nuovamente alla volontà di Loftur scaldandosi ed illuminandosi: si ricordò di quando fece il test portando il monile dentro il buio del tumulo e di come questi fosse divenuto freddo e debolmente pulsante. Nel caso la prigionia fosse stata un'opzione da scartare allora al giovane asgardiano sarebbero rimaste due strade: provate a distruggere il monile oppure rinchiuderlo al buio della grotta imprigionandolo in quanto più ghiaccio poteva. Ma sarebbe servita la seconda ipotesi? Forse no, dopotutto non erano stati dei sigilli di probabile origine divina a bloccare quell'oggetto nello scrigno? Quando la luce era entrata dentro il tumulo forse il monile aveva reagito ad essa e trovando i sigilli indeboliti aveva distrutto lo scrigno e permesso al cosmo di Loftur di riformarsi e riappropriarsi dell'armatura nera? Presto lo avrebbe scoperto o sarebbe perito nel farlo. Il pensiero tornò a Babel di colpo.
°se hai dei sigilli con te o sai come farli questo è il momento giusto... altrimenti stai lontana da questo essere nel caso io cadessi!°
Le mandò un rapido messaggio telepatico nella speranza di raggiungerla. Era stata mandata li per indagare no? Forse aveva con se qualcosa di utile. O forse l'aveva soltanto cacciato in un bel guaio.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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ζ Stella : Zeta Ursae Maioris (Mizar)
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Sembrò di rivedere un copione semplificato: Loftur fu investito dall'attacco cosmico di Camille, e il suo Cosmo fu ricacciato indietro nella grotta mentre la Black Robe si sparpagliava nella neve circostante; fatto ciò, il God Warrior chiuse l'entrata dell'antro con una spessa coltre ghiacciata prodotta dalla sua notevole Abilità, ed attese eventuali reazioni.
Quasi come se ci fosse stato da aspettarselo, il monile tornò a brillare con forza, caldo quasi fino all'ustione sul palmo del giovane.
Eppure, per il momento nessuna traccia del Black God Warrior -- ce l'aveva fatta? Se lo chiedeva mentre non vedeva reazioni oltre il ghiaccio, la mente occupata a ragionare su eventuali strategie e il tempo usato per inviare a Babel un messaggio telepatico - finora rimasto senza risposta.
Ad un certo punto, poi... un'ombra violacea aleggiò oltre la coltre ghiacciata. Un flebile Cosmo.
Che si espanse subito contro la barriera che si frapponeva fra loro -- senza romperla.
Il monile, si rese conto allora Camille, si spense per un istante dopo l'infruttuoso impatto contro il ghiaccio, per poi tornare subito a risplendere.
Un altro impatto, un altro spegnimento momentaneo.
Un altro. Ancora.
... Era una crepa, quella linea che si stava formando?
Pareva che davvero Loftur stesse per tornare.
°... Camille della stella Zeta Ursae Maioris, giusto?°
Non era la voce di Babel, quella che gli giunse Telepaticamente all'improvviso: apparteneva piuttosto a un giovane uomo, si rese conto il God Warrior appena poté ragionarci un attimo.
°Scusami se vado subito al nocciolo... Babel mi ha detto che hai chiesto dei sigilli: sei dunque giunto alla conclusione che devi sigillare di nuovo quell'essere, vero? Molto bene. Se non l'hai già fatto, sigilla il monile assieme a lui: al buio non brillerà e Loftur si troverà senza Cosmo. Fallo e basta: ti spiegherò tutto non appena ti raggiungeremo.°
Come prendere un simile messaggio? Di certo nella mente di Camille si stavano accavallando molte domande, in quel momento.
Ma si rese subito conto di non avere il lusso di porsele.
All'ultimo impatto del Cosmo di Loftur contro il ghiaccio, infatti... la barriera crollò. E, come prima, la Black Robe volò subito a ricomporsi attorno al suo proprietario, mentre il monile cessò di risplendere a giorno.
Loftur, però, rimase questa volta immobile davanti all'ingresso della grotta. Sembrava... sofferente?MALEDETTO!... HAI DECISO DI USARE LO STESSO TRUCCO DI CHI MI SIGILLO' UNA VOLTA? MA TU - TU NON CE LA FARAI... SAI TROPPO POCO! DAMMI IL MIO CUORE, E TI RISPARMIERO'!!
Tese dunque la destra... ma non attaccò. Lo fece perché voleva il monile... o perché non poteva?
Camille doveva però decidere che fare.CITAZIONEForza che l'Up è agli sgoccioli!. -
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Il principe azzurro
Capitolo X
La strategia di Camille parve quasi funzionare, quasi appunto. La grotta sigillata sembrò per un po contenere il cosmo dell'oscuro guerriero dopo che questi aveva abbandonato i resti della sua armatura a terra... fu in quella che il monile tornò a brillare con forza divenendo talmente caldo da qausi ustionare la mano del giovane combattente asgardiano.
-anf anf anf... dannazione sono quasi agli sgoccioli, padre forse ho fatto una follia ad usare il tuo talismano-
Disse col fiatone fra se e se. Il corno del gigante custode del ponte era forse il lascito più prezioso dell'ex guerriero di Asgard suo genitore, eppure il potere che forniva aveva un duro prezzo, dopo poco infatti gli sarebbe tornata la vista assieme ad una spossatezza e stanchezza senza pari. Con gli occhi della mente tornò ad 'osservare' la grotta, un flebile segnale di cosmo oscuro prese a manifestarsi da essa e poco dopo qualcosa tentò di superare la barriera. E ancora e ancora. E ad ogni impatto il monile si spegneva e raffreddava come se lo sforzo fosse stato inutile. Loftur era legato al 'cuore in modo indissolubile, non lo poteva vedere ed esso non poteva raggiungerlo ma erano comunque collegati. Impatto. Crepa. Stava per uscire era evidente. Poi un messaggio telepatico irruppe nella sua mente.
°Scusami se vado subito al nocciolo... Babel mi ha detto che hai chiesto dei sigilli: sei dunque giunto alla conclusione che devi sigillare di nuovo quell'essere, vero? Molto bene. Se non l'hai già fatto, sigilla il monile assieme a lui: al buio non brillerà e Loftur si troverà senza Cosmo. Fallo e basta: ti spiegherò tutto non appena ti raggiungeremo.°
La voce non era di Babel ma di un giovane uomo sconosciuto a Camille; da come parlò sembrò comunque essere un alleato ed amico, arrivato a quel punto Camille non aveva più nulla da perdere gli restava solo di fidarsi. Loftur nel frattempo era riuscito a liberarsi ed il suo cosmo si impossessò nuovamente dell'armatura nera. Mancava poco ormai, il guerriero antico porse la destra senza però lanciare alcun attacco, aveva esaurito il potere o cosa? Il giovane scosse la testa come per eliminare ogni dubbio. IL suo cosmo gelido avvampò mentre il palmo della mano libera veniva direzionati verso il nemico.
-non ti darò un bel nulla, soltanto il riposo eterno!!! Intanto liberiamoci di questo...-
Il pugno che stringeva il monile si illuminò di luce bianca mentre del ghiaccio andava riformandosi, poi con uno scatto rapido generò un getto di aria congelante per lanciare dentro la grotta l'oggetto e bloccarlo al suo interno.
-...e poi di te!!!-
La mano libera invece si caricò di cosmo grezzo, pura energia esplosiva lanciata contro il nemico per fargli abbandonare nuovamente l'armatura nera e bloccarlo così all'interno della grotta. Così con mentre una mano continuava a rilasciare cosmo gelido l'altra cercava di spingere all'interno della grotta l'antico guerriero. Vi fosse riuscito avrebbe poi sigillato completamente l'ingresso. Mentre così agiva lanciò un messaggio verso lo sconosciuto interlocutore, sperando lo avesse ascoltato.
°sto provando a bloccare dentro la grotta sia il monile che l'anima del nemico... non so quanto i miei sensi mi sorreggeranno... chiunque tu sia lascio tutto nelle tue mani!°
Dicendo ciò proseguì nella sua azione sperando di riuscire a realizzare l'ultima strategia prima di cadere a terra privo di forze.ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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AH...
Loftur, vedendo il suo prezioso cuore scagliato oltre di lui, lo seguì come ipnotizzato, senza più prestare attenzione a Camille.
Naturalmente l'ondata cosmica del God Warrior lo colpì in pieno.
Questa volta l'immortale fu gettato intero dentro la grotta, armatura nera e Cosmo compresi; Camille, che nel frattempo aveva lanciato un messaggio Telepatico per ogni evenienza, si affrettò allora a sigillare completamente l'entrata dell'antro con il suo Cosmo gelido, dando fondo alle sue ultime forze.
Due minuti dopo, era tutto finito. E lui, stremato, si sentì cedere le ginocchia; crollò allora a terra, ma... prima che la schiena toccasse il terreno innevato, delle braccia lo presero.
Camille ebbe modo di alzare lo sguardo, e si rese conto che a farlo poggiare seduto contro il proprio petto era stata una piccola creatura -- una ragazzina: Babel.
La lemuriana non disse nulla, ma aveva gli occhi rossi e un'espressione affranta: pareva aver pianto da poco.
Solo a quel punto Camille si rese conto di un'altra presenza, una persona che si mosse alle spalle di Babel e girò attorno a Camille affinché i due potessero essere faccia a faccia: si trattava di un ragazzo chiaramente lemuriano, lunghi capelli biondi e occhi grigio-verdi, una tunica di lana tipica di quel popolo a coprirlo, e brache dello stesso materiale.CITAZIONEAspetta che ora posta il "misterioso ragazzo lemuriano" XD. -
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Ys osservò il God Warrior a terra, incerto su cosa pensare: quello che aveva fatto Babel era stato stupido - eppure non poteva non ringraziare quel povero ragazzo a terra per averle tolto le castagne dal fuoco.
Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato
Il Principe Azzurro I
In realtà, non sapeva bene come raccontargli tutta la storia.
Lasciò quindi che Camille avesse modo di riprendersi, di respirare l'aria frizzante di Asgard. Quando infine si rese conto che non c'era più motivo per tergiversare oltre, Ys aprì bocca.
«Camille di Mizar, immagino. Io sono Ys, la persona che ti ha mandato il messaggio Telepatico prima. Sono... un riparatore di Cloth dello Jamir, un Saint di Atena.»
Preferì non allargarsi: già non gli piaceva sbandierare i suoi gradi francamente eccessivi, e con Camille che aveva affrontato un grave pericolo al suo meglio non gli sembrava giusto presentarsi come una sorta di chissà che grande saggio. Tantopiù, almeno il primo titolo era realmente tale: IL Riparatore di Cloth con tutte le maiuscole era ancora il suo maestro Gazka, colonna di luce o no.
Lasciò che il God Warrior assorbisse tutte le informazioni, quindi riprese a parlare; immaginando quali sarebbero potuto essere le domande, Ys si voltò a osservare la grotta appena sigillata.
«Sei stato... eccezionale: il tuo lavoro basterà. Come ti ho detto, quell'immortale ha un punto debole: uno tra il suo artefatto e il suo Cosmo hanno bisogno di luce perché lui possa muoversi, per questo un tempo lo imprigionarono in un tumulo. Purtroppo, il finimondo che è scoppiato aprì la tomba, a quanto sembra... e lasciò filtrare la luce lì dentro.»
Questo era stato quanto era riuscito a capire nella biblioteca, mentre si trovava sulle tracce di Babel: ora toccava a quello che neppure lui sapeva. Si voltò di nuovo verso Camille.
«Purtroppo, non sono chissà che erudito: so giusto questo. Da quel che sono riuscito a capire, quell'immortale - Loftur? - ha legato un frammento del suo Cosmo a un artefatto, ma non a uno in particolare: se avessi distrutto quello che hai trovato, semplicemente il Cosmo lì dentro sarebbe andato in cerca di un altro artefatto in cui risiedere -- quasi fosse un programma di alta tecnologia, o così mi è parso di capire. Insomma, bisognava sigillarli entrambi.»
Questo era quanto. Ora... era il momento delle scuse.
«... Mi dispiace che Babel ti abbia coinvolto tutto da solo: appena ha scoperto che Loftur sarebbe potuto essere libero, s'è precipitata qui senza nemmeno avvisarmi.»
Babel, poté notare Camille, stava ora guardando con eccessivo interesse un sasso lì davanti sulla neve, rossa in volto.
«In realtà è colpa mia.» ammise Ys «Vedi, io dovevo venire comunque ad Asgard - il vostro Celebrante ha chiesto al nostro Gran Sacerdote qualcuno che aggiustasse le vostre Robe, per farla breve -, e ho pensato di documentarmi il più possibile. Semplicemente, Babel ha avuto la bella idea di ficcanasare tra le mie carte.»
A quel punto la bambina, risentita, reagì.
«Colpa TUA che le hai lasciate in giro!!»
Lì per lì Ys fu sul punto di risponderle per le rime, le labbra arricciate; fortunatamente riuscì a calmarsi, e ignorò la sua giovane compagna di studi. Si rivolse invece di nuovo a Camille, inginocchiandosi davanti a lui.
«... Questo è quanto, comunque. Chiedimi tutto quello che vuoi, se hai domande o richieste: sono a tua disposizione... è il minimo, dopotutto.». -
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Il principe azzurro
Capitolo XI
Il colpo andò a segno e finalmente l'antico guerriero fu sepolto e sigillato nella grotta. Camille tirò un sospiro di sollievo finalmente, era stata una prova estenuante non tanto per la fatica fisica ma per quanto vi era in gioco; nel momento in cui una presenza sconosciuta si palesò dietro la piccola Babel che l'aveva sostenuto quando i sensi gli vennero meno a causa del potere del corno. Il giovane uomo si presentò come Ys il riparatore di armature dello Jamir... l'asgardiano aveva letto qualcosa riguardo la pratica di quel popolo lemuriano di cui i due dovevano essere discendenti. Un cavaliere di Athena quindi, tanto meglio, un alleato prezioso e affidabile.
-è un piacere conoscerti... scusami ma il corno magico mi ha lasciato spossato, ho bisogno di un attimo per riprendermi-
Fece un cenno a Babel e si rimise in piedi da solo cercando di sostenersi sulle proprie gambe; nel frattempo il lemuriano spiegò i retroscena dei poteri di quella strana creatura e del motivo percui l'ultimo attacco era andato a segno sigillandolo.
-Loftur era terribile, sono felice di essere riuscito a bloccarlo col vostro aiuto. Grazie-
Osservò entrambi con medesima referenza. Era sempre un dannato bravo ragazzo nonostante il cosmo l'armatura e tutto il resto. Certe cose non sarebbero mai cambiate!
-Si sono a conoscenza della richiesta di Siegfried, così sei il cavaliere d'oro di Ariete, ne deduco che a te come a me non piace palesare titoli meritati che siano. Ti capisco-
Sorrise al giovane che forse non era troppo dissimile da lui.
-non importa, avrei aiutato Babel comunque, non avrei lasciato una ragazzina in balia di quali pericoli, sarebbe stato in gioco il mio onore di cavaliere. E' andata bene e abbiamo vinto, sono felice così. Solo sono preoccupato che un giorno tutto questo si possa ripetere... dovrò venire qui più avanti con un mio compagno e creare una barriera di ghiaccio talmente da solida da durare secoli e secoli... e magari tirare giù ancora un po di roccia-
Era davvero stanco ma in qualche modo la spossatezza dovuta all'utilizzo dell'oggetto magico stava passando.
-senti che ne diresti di parlare tranquilli ad Asgard? una bella tazza di te e dei biscotti per tutti e tre, ce li siamo meritati no? Per oggi sono stufo di questi posti e direi che nessuno corre più pericolo al momento-
Dicendo ciò indicò la direzione della cittadella fortificata del nord. La missione era compiuta, il cattivo battuto, i buoni meritavano piccoli premi per ricompensa no?ζ Personaggio : Camille Lars Vidan
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ζ Armatura : robe di Mizar
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