Last Friday Night

> Up cloth x Laiz

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Laiz
     
    .

    User deleted


    ogatatsumibynallawd5bxp
    Last Friday Night
    Ottavo Post


    Non avrebbe detto fosse possibile ma l’aria all’interno della foschia si era fatta ancora piu’ fredda, l’umidita’ talmente elevata da formargli addosso una patina ghiacciata, dalla punta dei piedi corazzati alla maschera antigas il suo corpo era ricoperto da minuscoli cristalli gelidi. Stringendosi tremante nel pesante mantello invernale Stefan avanzo’ a passi lenti e misurati, la nebbia opprimente che lo avvolgeva non gli consentiva di vedere piu’ di mezzo metro in qualsiasi direzione, costringendolo a un’avanzata circospetta per evitare di finire in un dirupo, cadere in una buca sepolto dalla neve o venir colto di sorpresa in un’imboscata. Privato della vista doveva far affidamento agli altri suoi sensi, ma escludendo l’incessante sibilo del vento sferzante e l’incedere dei suoi passi nella neve non sembrava esserci alcun altro suono, o odore o sensazione. Solo freddo e ghiaccio ovunque volgesse lo sguardo, ne’ rocce o alberi a differenziare il paesaggio, le sue stesse orme sparivano inghiottite dalla nebbia; non potendo far altro Stefan avanzo’, la sua mente via via sempre piu’ intorpidita finche’ non rimase che il pensiero di riparare l’armatura a spingerlo, a costringerlo alla lotta, a muovere passo dopo passo invece di abbandonarsi in quella distesa di neve che in quel momento sembrava cosi’ soffice e accogliente.

    Non aveva idea di quanto tempo fosse passato ma qualcosa era cambiato nella nebbia, la monotonia era stata interrotta, era cominciato tutto con un sibilo appena percettibile alle sue spalle, un’ombra era comparsa ai limiti del suo campo visivo, indistinta, per poi svanire veloce com’era apparsa. E d’improvviso la mente di Stefan era nuovamente attiva e vigile, il torpore del gelo scomparso sostituito dal fuoco dell’adrenalina: chiunque lo stesse seguendo aveva finalmente deciso di fare la propria mossa. Lo stava mettendo alla prova, facendo sentire la propria presenza con sempre piu’ insistenza mano a mano che i minuti passavano, rimanendo pero’ sempre ai margini della nebbia, non palesandosi mai al ragazzo. Invece di dissuaderlo o spaventarlo quei segnali servirono solo ad aumentare la determinazione di Stefan, se prima la sua era stata solo una sgradevole sensazione di essere seguito ora qualcuno gli stava attivamente sbarrando la strada, intimandogli in modi decisamente poco amichevoli di desistere dal proprio cammino.

    “Dovrai fare di meglio. Qualsiasi cosa tu stia proteggendo, scoprirai che qualche incubo e un paio di trucchi non sono abbastanza per fermarmi”

    Con quella sfida silenziosa Stefan diede libero sfogo al proprio cosmo, che comincio’ a espandersi e concentrarsi attorno al ragazzo, sprigionandosi in una sottile nube nera sempre piu’ densa e minacciosa; non era piu’ il gelo della montagna a farlo tremare, ma l’euforia del potere che gli scorreva nelle vele, pronto a scatenarsi secondo la volonta’ del cavaliere nero. Era pronto ad affrontare qualsiasi sfida o avversario gli si facesse contro. Non dovette aspettare molto.
    Con un ringhio sommesso la creatura che lo aveva seguito si materializzo’, un essere dalle fattezze aliene che sembrava essere un tutt’uno con la nebbia, tanto da apparire e sparire al suo interno, i cui occhi color smeraldo bruciavano di una luce innaturale. Verdi, come quelli della donna che aveva incontrato in sogno; il ragazzo annui’ in direzione della bestia.

    “Sei tu, ti riconosco. Ti sei divertita abbastanza a giocare con la mia mente. Non l’ho apprezzato” E senza nessun preavviso l’intera zona si ricopri’ di tenebre sviluppate dal suo corpo, avvolgendo l’area in un’oscurita’ innaturale. Stefan si mosse alla sinistra del mostro con un balzo, mentre di fronte al suo braccio esteso tre giganteschi sigilli si materializzavano nell’aria, pronti per essere scagliati contro la creatura. Avrebbe dato fondo al proprio potere, non avrebbe concesso la prima mossa ad un corrotto con il potere di manipolargli la mente a piacimento; prima l’oscurita’ per accecarla, poi i sigilli per distruggerla. Fosse stato un altro avversario forse avrebbe tentato di catturarlo, di estrarre qualche informazione prima di ucciderlo, ma non con questa aberrazione, il mostro lo aveva manipolato e tormentato, sia da sveglio che nei suoi sogni Stefan non aveva avuto pace, e questa era una cosa che non poteva perdonargli. L’avrebbe fatta a pezzi, disintegrata dalla faccia dell’esistenza nella maniera piu’ rapida ed efficace possibile; oltretutto non era nemmeno sicuro quello fosse veramente il corpo della bestia, per tutto quello che ne sapeva poteva trovarsi di fronte a un’altra illusione, e in quel caso voleva rendere ben chiare le proprie intenzioni e forzare la mano di chi gli si stava opponendo. Avrebbe mostrato quanto la sua mente fosse “debole” radendo al suolo l’intera montagna se fosse stato necessario, ma avrebbe raggiunto il proprio obiettivo, avrebbe riparato la propria armatura.

    I sigilli si scagliarono contro il bersaglio, due ai fianchi con una traiettoria ad arco e uno direttamente contro. Carichi di cosmo e instabili, sarebbero esplosi non appena fossero entrati in contatto con qualcosa, distruggendo tutto nella loro deflagrazione.

    gspr narrato; pensato; parlato; parlato altrui


    Nome x Stefan
    Energia x Verde
    Stato della Cloth x Indossata
    Condizioni Fisiche x Fight!
    Condizioni Psichiche x Fight!
    Abilità x
    Come Cavaliere del Triangolo Australe Oscuro, Stefan è padrone dei sigilli neri che contraddistinguono la sua armatura; tracciandoli direttamente sulla superficie interessata e imbevendoli del proprio cosmo, e' in grado di ottenere effetti differenti: essi possono aumentare le capacita' fisiche di un individuo o ampliarne la potenza del cosmo per brevi periodi, creare barriere difensive o espandersi sul corpo degli avversari bloccandone gradualmente ogni movimento. Sebbene non siano il suo principale strumento d'offesa, Stefan può utilizzare i propri sigilli come arma, distruggendoli in un'esplosione di cosmo contro i propri avversari.

    Dalla sua investitura, l'oscurità non e' stata più nemica del cavaliere, che al contrario ha scoperto di avere controllo sulle tenebre stesse.
    Stefan può manipolare le ombre o crearne di nuove dal proprio cosmo, evocando costrutti di forma, dimensioni e caratteristiche sempre differenti a seconda di quanto gli faccia più comodo in quel momento.
    L'aspetto più terrificante di questa sua abilita' risiede tuttavia nella proprietà intrinseca dell'oscurità, capace di causare una sofferenza indicibile all'avversario con ogni ferita inferta, paragonabile a metallo incandescente sulla pelle, rendendo anche il più piccolo dei graffi un patimento incredibile per la vittima.

    Tecniche x Trappola D'Ombra:
    ~ stefan crea una coltre di tenebra che circonda ogni cosa nel raggio d'azione del cavaliere, oscurando la visuale dei suoi avversari; a questo punto Stefan scaglia contro di loro i propri sigilli da diverse angolazioni, i quali esploderebbero se dovessero entrare a contatto con i bersagli.


    Riassunto x Narration~ e quando vedo la creatura attacco. Uso la tecnica espandendo le tenebre al massimo del raggio d'azione - 15m- e poi sparo tre sigilli come descritto. L'attacco e' lanciato quasi a massima potenza e di conseguenza ogni sigillo e' grande quasi quanto il mostro stesso. Per fare piu' danno possibile, che mo' Stefan si e' rotto :asd:
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Eternal Champion

    Group
    God Warriors
    Posts
    7,957
    Location
    dalla Calabria con furgone

    Status
    GHOST

    Sessione di Gioco :
    Last Friday Night
    Obiettivo della Sessione :
    Up-cloth per Laiz
    Numero Post :
    IX
    Parlato Pensato Telepatia

    Fai appena in tempo a vedere i tuoi sigilli che attraversano il corpo dell'avversario, per poi esplodere al primo contatto con le rocce. Il polverone sollevato per un attimo non ti permette di distinguere le forme, ma la creatura sembra svanita... pochi secondi dopo, una tenue luce verdastra si palesa alla tua sinistra, a distanza di qualche metro: rivedi subito gli occhi della creatura e attorno ad essi il corpo va di nuovo delineandosi come se si stesse materializzando dal nulla.

    Adesso è voltata verso di te, hai decisamente attirato la sua attenzione. Così com'è apparsa, repentinamente si dissolve ancora nell'aria per poi comparire proprio di fronte a te un istante prima di ATTRAVERSARE il tuo corpo! Ti senti di colpo indebolito, come se ti stesse mancando il fiato per respirare, e adesso il mostro è di nuovo davanti a te a qualche metro di distanza, forse pronto ad una nuova carica. Non sai se è in grado di ucciderti, ma di questo passo potresti scoprirlo molto presto!


    34&kat=35007&bild=d37
    Ѻ Note ed Eventuali
    Bien, a te. A tue spese hai scoperto che è incorporeo, e il suo attraversamento del corpo ti ha provato fisicamente anche senza procurarti ferite vere e proprie. Per il prossimo turno, se decidi di attaccare, considera come se avessi un'energia in meno; quale può essere la strategia da utilizzare?



    Layout & graphic art by IchigoRuleZ ©® 2012
    Special thanks to IchigoRulez



    Edited by Tygaer - 12/2/2015, 16:38
     
    Top
    .
  3. Laiz
     
    .

    User deleted


    L'
    esplosione dei sigilli causò l'innalzarsi di una coltre bianca, oscurando la visuale di Stefan e facendo sparire il mostro al suo interno. L'aria gelida sferzò il corpo del ragazzo, che nonostante fosse protetto dall'armatura e dal carapace nero tremava senza sosta involontariamente, al momento però troppo concentrato nel tentativo di trovare il mostro in quel mare di neve per badare alla propria situazione. Prima che esplodesse aveva visto chiaramente il proprio colpo oltrepassare senza effetto il corpo della creatura, facendogli rapidamente passare ogni desiderio di combatterla: il ricordo della donna dai capelli bianchi e dei suoi poteri invisibili e impercettibili era ancora chiaro nella sua mente, così come il loro effetto sul suo stesso animo. No, non aveva voglia di provare nuovamente un simile dolore, né di subire inerme i colpi di questa creatura. Il suo obiettivo era un altro che dar la caccia ad ogni corrotto sul suo cammino, e non avrebbe conseguito niente da morto. Doveva andarsene, e alla svelta.

    La comparsa di due globi verdi alla sua sinistra lo fece girare di scatto, giusto in tempo per vedere la creatura materializzarsi nella nebbia, i contorni sfocati divenire via via sempre più definiti e reali, la forma aliena di quel predatore mostruoso delinearsi a pochi metri di distanza dalla sua posizione. Lo stava fissando intensamente, quegli occhi che brillavano di un colore innaturale erano fissi sul ragazzo, l'attacco aveva chiaramente catturato la sua attenzione. Se il ringhio di prima era sembrato aggressivo, ora non c'era dubbio che la bestia avesse intenzioni poco amichevoli; invece di farsi intimorire, a sua volta Stefan mostrò le proprie intenzioni rilasciando il proprio cosmo oscuro: voleva lasciar credere alla belva di essere determinato a combattere.

    In tutta risposta il suo avversario mostruoso scomparve nel nulla, lasciando sorpreso il cavaliere nero che frenetico si guardò attorno alla ricerca del nemico; solo un istante più tardi questo gli riapparve di fronte e, senza dar tempo al ragazzo di difendersi o scostarsi, gli si scagliò contro. O almeno questo è quello che credette Stefan, pensando che la creatura volesse travolgerlo in virtù della massa superiore e intrappolarlo in una presa mortale, ma non ci fu alcuno scontro, solo una sensazione di tremenda stanchezza quando l'essere etereo attraversò come se non esistessero armatura e corpo del cavaliere. Le ginocchia gli tremarono, quasi incapaci per un attimo di reggere il peso del giovane, la vista si sfocò per un istante e le braccia gli caddero penzolanti lungo i fianchi, mentre perfino la sua stessa energia, il cosmo che da lui sgorgava, si affievoliva fino quasi a svanire. Cos'era accaduto? La consapevolezza di essere inerme di fronte al mostro che gli si parava di fronte lo fece esitare, la paura cominciò a farsi strada nel suo cuore, suggerendogli di fuggire, correre lontano e non voltarsi, di tornare all'Isola, tra le sicurezza delle grandi mura nere. Strinse i denti, lasciando che il cosmo rimasto fluisse nel suo corpo, ridando forza agli arti; se la situazione sembrava tanto disperata era solo dovuto alla propria avventatezza, e scappare non avrebbe migliorato nulla. Si guardò intorno: solo nebbia e neve, e ancora niente su chi avrebbe potuto riparargli l'armatura. Quel mostro era quanto di più vicino ad un indizio potesse trovare, dopotutto di corrotti non ne aveva incontrati fin'ora tra le montagne, mentre aveva un sospetto che esso non si trovasse lì per caso, troppe stranezze erano accadute durante quel viaggio.

    Deciso sul da farsi, Stefan convogliò il cosmo rimastogli, lasciando che intorno a lui un nero sigillo si materializzasse sulla neve, fissando la creatura che di fronte a lui sembrava prepararsi ad un altro attacco; le braccia distese a croce, le mani aperte con i palmi rivolti verso il mostro, quasi a invitarlo ad attaccare. Il sigillo sembrò brillare di una luce oscura prima di esplodere, travolgendo l'area con una nube di neve e terriccio che investì Stefan, facendolo scomparire il ragazzo. Nascosto in quel modo, il cavaliere agì con rapidità, riducendo il proprio cosmo al minimo e allontanandosi dal corrotto: dubitava di avergli fatto nulla, ma alla fine non era quello il suo scopo. Disteso prono sulla neve, il mantello calato sopra l'armatura per coprirne il colore così facilmente riconoscibile in quell'ambiente, Stefan aspettò che la tormenta di neve da lui stesso generata calasse, concentrato nel tentativo di identificare la sagoma del mostro, in attesa di riconoscere quel bagliore verdastro inconfondibile anche nella nebbia. Ne avrebbe seguito ogni mossa, ogni movimento, sarebbe stato la sua ombra fino a quando non avesse trovato un modo per eliminarlo, e allora avrebbe agito implacabile.

    CITAZIONE
    Stato fisico: Indebolito dal colpo etero del mostro
    Stato emotivo: Predator mode on!

    Abilità utilizzate:Come Cavaliere del Triangolo Australe Oscuro, Stefan è padrone dei sigilli neri che contraddistinguono la sua armatura; tracciandoli direttamente sulla superficie interessata e imbevendoli del proprio cosmo, e' in grado di ottenere effetti differenti: essi possono aumentare le capacita' fisiche di un individuo o ampliarne la potenza del cosmo per brevi periodi, creare barriere difensive o espandersi sul corpo degli avversari bloccandone gradualmente ogni movimento. Sebbene non siano il suo principale strumento d'offesa, Stefan può utilizzare i propri sigilli come arma, distruggendoli in un'esplosione di cosmo contro i propri avversari.

    Riassunto: Lezione di Caccia di Stefan: quello che non puoi uccidere subito, segui di nascosto, individuane il punto debole, e poi uccidi con ancora più gusto! XD L'attacco che sferro è un colpo ad area con i sigilli, visto che il mostro è abbastanza vicino da esserne coinvolto viene colpito se rimane fermo - anche se il colpo non è a massima potenza per evitare di tirarmi addosso una valanga. E lui è etereo -.- . Voglio solo sollevare un polverone per nascondermi e fare da stalker :3
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Eternal Champion

    Group
    God Warriors
    Posts
    7,957
    Location
    dalla Calabria con furgone

    Status
    GHOST

    Sessione di Gioco :
    Last Friday Night
    Obiettivo della Sessione :
    Up-cloth per Laiz
    Numero Post :
    X
    Parlato Pensato Telepatia

    I sigilli deflagrano nuovamente, una tempesta di neve in miniatura si abbatte sulla nebbia limitandone ulteriormente la visibilità. Stefan è nascosto sotto il mantello, oltre che da una coltre di neve: i fiocchi lentamente tornano ad adagiarsi sul terreno, lasciando la nebbia padrona dell'aria. Pochi istanti, i due globi verdi ricompaiono e sembra che il mostro non abbia subito effetti particolari dall'attacco: la nebbia inizia anch'essa a diradarsi, i contorni del mostro si delineano maggiormente e non somigliano ad alcun corrotto che il Cavaliere Nero abbia visto fino a quel momento. La nebbia non esiste più, ora il mostro si guarda semplicemente intorno, per posare poi lo sguardo esattamente sul punto in cui si trova il guerriero.


    Dragons Ready for War photo dragons-1.png
    Ѻ Note ed Eventuali
    ...e arrivati a questo punto, la creatura si dissolve completamente nell'aria. Come se non fosse mai esistita. Decidi un pò cosa fare e descrivi che effetto ti fa la sparizione, anche se SEI CONVINTO che ti abbia individuato prima di sparire. Ora la strada per la base della montagna è libera, puoi esplorare il tutto con circospezione e non troverai traccia del mostro. Alla fine non riuscirai a trovare zone adatte ad una possibile scalata, ma solo l'ingresso di una caverna. La voce che prima si era materializzata nella tua mente torna a farsi risentire proprio in quell'attimo: Riuscirai dunque a non cadere preda della follia?

    ...curiosità, hai eliminato il layout? XD



    Layout & graphic art by IchigoRuleZ ©® 2012
    Special thanks to IchigoRulez

    [/QUOTE]

    Edited by Tygaer - 12/2/2015, 16:38
     
    Top
    .
  5. Laiz
     
    .

    User deleted


    A
    lzandosi da terra con lentezza misurata, ancora incerto su quello che era successo, si guardò intorno circospetto alla ricerca del corrotto, aspettandosi di vederselo ricomparire da un momento all'altro. Dopo quella che gli parve un'eternità decise finalmente di essere al sicuro, almeno per il momento, rendendosi conto solo allora di aver trattenuto il respiro per tutto quel tempo; sollevò la maschera sopra il capo, lasciando che il freddo pungente accarezzasse la sua pelle e inspirando a pieni polmoni l'aria gelida. Nonostante il freddo sentiva il sudore scorrergli sotto la tuta e il suo corpo tremava ancora dopo l'incontro con il mostro; tutte le sensazioni gli tornavano molto più vivide ora che l'effetto dell'adrenalina stava svanendo, mentre le forze sembravano averlo abbandonato. Incapace di reggersi in piedi si lasciò cadere, sedendosi sulla neve e ringraziando il fatto che il carapace, pur non essendo isolante, fosse almeno impermeabile; il suo respiro irregolare creava nuvolette di umidità condensata che rimase a fissare, come incantato, ripensando all'accaduto e tentando di riprendersi mentre con una mano distrattamente si spolverava la neve rimastagli addosso.

    Il diversivo aveva raggiunto l'effetto desiderato, aggiungendo il candore della neve sollevata dall'esplosione alla nebbia, creando uno schermo praticamente impenetrabile alla vista che aveva utilizzato per nascondersi; pur non aspettandosi che potesse colpire, provò lo stesso un moto di rabbia e frustrazione quando vide i due bagliori verdi illuminare la zona, capendo che ancora una volta quel mostro era semplicemente svanito evitando completamente l'attacco. Quello su cui non aveva contato era invece lo svanire della nebbia, che lenta come i fiocchi di neve cadenti ma altrettanto inesorabile si stava dissolvendo, mostrando la base della montagna che fin'ora aveva celato e lasciando Stefan completamente allo scoperto. Incerto sul da farsi, sorpreso da quell'inaspettato cambio di eventi, decise di rimanere immobile nella speranza di non essere individuato, i muscoli tesi e pronti ad uno scatto nel caso contrario, lo sguardo fisso sulla creatura: non somigliava a nulla che avesse mai visto, persino come corrotto appariva diverso, pur essendo chiaramente mostruoso somigliava più ad uno strano animale selvaggio, una fiera dal manto nero, piuttosto che un abominio manipolato dalla Corruzione. Stava muovendo il capo, guardandosi intorno alla ricerca del cavaliere, finché abbassando lo sguardo non si ritrovò a fissare dritto negli occhi Stefan. L'istante dopo, il ragazzo stava guardando il maestoso paesaggio montano e le vette innevate, del mostro nessuna traccia. Era completamente sparito.

    Fu il gorgogliare non troppo sommesso del suo stomaco a ricordargli che aveva camminato, scalato e combattuto per tutto quel tempo praticamente a stomaco vuoto: frugando tra le tasche dello zaino che aveva portato con sé ripescò una delle poche barrette "made in DQI" che ancora gli erano rimaste, divorando velocemente quel pasto senza sapore, lasciando che quelle poche energie venissero bruciate dal suo corpo per dargli la forza necessaria ad alzarsi. Non era mai abbastanza, ma ormai era abituato, la fame era sempre stata sua compagna; come cavaliere nero almeno aveva sempre un pasto garantito. Indossò nuovamente la maschera, rialzandosi in piedi questa volta con più sicurezza, e con lo zaino in spalla si avviò verso i piedi della montagna. Le prime ore di esplorazione non diedero alcun frutto: come una fortezza inespugnabile, la montagna presentava fianchi ripidissimi, con pochi appigli, spesso ghiacciati o con cumuli di neve che aspettavano il minimo tocco, anche la più piccola vibrazione per riversarsi sull'ignaro scalatore. Non volendosi dare per vinto, Stefan continuò ad esplorare l'area, cercando una via per raggiungere la cima, rallentato dal fatto di doversi muovere con cautela, cercando di non fare rumore e coprendo le proprie tracce sulla neve fresca per evitare di essere scoperto. Per quanto ne sapesse a creatura era in agguato lì da qualche parte, pronta a sorprenderlo un'altra volta.

    La sera lo raggiunse stanco, infreddolito e ammaccato: credendo di aver trovato una via tra le rocce, aveva iniziato la scalata, solo per fermarsi a una ventina di metri quando ogni appiglio sembrava essere magicamente sparito; aveva provato a fendere la roccia con il cosmo, utilizzando l'oscurità come una lama per rompere il ghiaccio, quando una vera e propria valanga in miniatura si era precipitata su di lui dall'alto, costringendolo a saltare nella neve, attutendo la caduta con il cosmo e l'armatura, mentre neve, rocce e ramoscelli piovevano tutt'intorno e su di lui. Dopo quell'esperimento fallito aveva evitato accuratamente qualsiasi altro tentativo di scalata, semplicemente seguendo la base della montagna. Non aveva paura dei pericoli che il buio della notte poteva riservargli, al contrario di altri la sua padronanza delle tenebre gli permetteva di vedere allo stesso modo alla piena luce del sole che nell'oscurità più totale, tuttavia la temperatura aveva già iniziato a calare rapidamente, avrebbe dovuto trovare un riparo se non avesse voluto congelare. Si fermò di scatto, udendo un suono sommesso e profondo che somigliava ad un ululato in lontananza, cercando di comprendere la provenienza del suono. Quando comprese che non era troppo distante iniziò ad incamminarsi rapidamente, accorgendosi mano a mano che si avvicinava come non fosse una creatura a generare il rumore, quanto il sibilo del vento che veniva amplificato, distorto mentre sbatteva contro le pareti della montagna: una caverna!

    Abbastanza grande da consentirgli di trovarci rifugio, sembrava inoltrarsi fino a perdita d'occhio nelle viscere della terra, facendo rabbrividire involontariamente Stefan, che in quei luoghi chiusi e senza via di fuga si trovava sempre a disagio, mai completamente certo di essere al sicuro. Fu allora che la voce gli parlò di nuovo

    CITAZIONE
    Riuscirai dunque a non cadere preda della follia?

    Si girò di scatto, il cosmo carico nel braccio e pronto a esplodere contro l'aggressore; ci volle un attimo perché riconoscesse la voce, e capisse che chi gli aveva parlato non era alle sue spalle, ma nella sua testa. L'odiosa voce che si era fatta gioco di lui, che l'aveva chiamato debole, che l'aveva schernito dicendogli di non essere pronto, ora era di nuovo tornata a parlargli. Stefan era più che mai teso, dubitava che fosse una coincidenza, e aveva le sue teorie su come la nebbia, il mostro e la voce fossero connessi; ma se fin'ora era stata tutta un'illusione, un trucco, da qualche parte doveva esserci chi stava orchestrando tutto questo, il responsabile. Involontariamente portò la mano al petto, la dove l'incrinatura dell'armatura era più evidente, là dove la bestia nera dei pesci lo aveva colpito; sembrava che la sua cloth avrebbe dovuto affrontare un'altra prova prima che potesse trovare un modo per ripararla.

    °Rimani pure nascosto° Pensò addentrandosi nella caverna °Vengo io a prenderti!°
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Eternal Champion

    Group
    God Warriors
    Posts
    7,957
    Location
    dalla Calabria con furgone

    Status
    GHOST

    Sessione di Gioco :
    Last Friday Night
    Obiettivo della Sessione :
    Up-cloth per Laiz
    Numero Post :
    XI
    Parlato Pensato Telepatia

    La caverna è profonda, sempre più buia. I cunicoli si susseguono fino a far perdere la cognizione del tempo a Stefan.Quanto era sceso in profondità? Quanto era salito? O forse era sceso nelle viscere della terra? Non avrebbe saputo dirlo, ma quella monotonia sembrava fissa... TROPPO uguale. Ogni crepa nel muro, ogni rientranza, ogni stalattite... sembravano tutte identiche, finchè di colpo un lampo di luce abbagliò il guerriero, che per un attimo si perse i contorni di ciò che poteva vedere.

    Quando gli occhi tornarono a svolgere il proprio compito, si trovarono di fronte uno spettacolo assurdo: non c'era più traccia della galleria, era sospeso nel vuoto su una sorta di gigantesca lastra di pietra. Anzi no... una scacchiera, priva di pezzi.


    Dragons Ready for War photo dragons-1.png
    Ѻ Note ed Eventuali
    ...priva, sì, ma per modo di dire. Perchè mentre cerchi di capire dove diamine sei finito, e ti assicuro che non si tratta nè di una estrapolazione di Harry Potter, nè di una partita con Thanatos, dal lato opposto della scacchiera sul tassello centrale nero comincia ad innalzarsi una sagoma. La sagoma di un trono, con sopra qualcuno seduto. Un'altra prova, o l'avversario finale?

    Sia la follia, dunque... la verità potrà salvarti, le menzogne distruggerti!

    Ancora la voce, e la figura si triplica: tre troni, tre figure nere seduti su di esse.
    A sinistra, un uomo in armatura pesante (elmo incluso). Al centro, un lemuriano in una nera tunica. A destra, una donna dallo sguardo tanto agghiacciante quanto meraviglioso. Tutti con i capelli neri, tutti con occhi neri come la notte.

    A te la mossa, i tre si alzano in piedi e rimangono davanti ai troni :asd:



    Layout & graphic art by IchigoRuleZ ©® 2012
    Special thanks to IchigoRulez

    [/QUOTE]
     
    Top
    .
  7. Laiz
     
    .

    User deleted


    XI


    Narrato
    << Parlato >>
    °Pensato°


    Odiava l'eco dei propri passi sul pavimento di roccia, non smetteva un istante di ricordargli quale lugubre, opprimente luogo stesse attraversando, trasformando il disagio in paranoia. Le pietre gli sembravano uguali, le minuscole crepe sul soffitto si intrecciavano in figure che aveva già visto, persino il pavimento su cui camminava aveva un'aria familiare, quella zolla di terra appiattita con al centro le parvenze di un'orma troppo simile alla sua. Senza nessun punto di riferimento, con un abisso di oscurità avanti e dietro di sé, poteva solo avanzare; nessun bivio da scegliere, nessun crepaccio da affrontare, solo un interminabile tunnel che lo portava verso la sua meta. Al centro della terra, nelle viscere più profonde del sottosuolo.
    Odiava l'eco dei propri passi, era l'unico rumore a tenergli compagnia in quel luogo deserto e desolato; spezzava la monotonia, cambiando di timbro ogni volta che posava il piede, prima un suono sordo metallico, poi un basso riverbero. Era l'unica cosa a tenerlo sano in un mondo che sembrava ripetersi all'infinito, senza più tempo né spazio, e per questo lo odiava; più provava rancore e più notava quei fastidiosi dettagli che si ripetevano ad intervalli regolari, una sporgenza seguita da una profonda rientranza, poi una parete liscia seguita da una crepa a forma di croce, poi diverse irregolarità sulla roccia che somigliavano a onde immobili su di un mare di pietra, poi una sporgenza seguita da una profonda rientranza e così avanti senza sosta. L'irritazione aveva ceduto il passo alla rabbia, e con quel sentimento il cosmo oscuro si era risvegliato, agitandosi sotto la sua pelle e suggerendogli con voce imperiosa di porre fine a quella messinscena. Si fermò, e fu in quel momento che il lampo di luce lo colpi, abbagliandolo.

    Quando la vista gli tornò della caverna non c'era più traccia, si trovava in piedi su di una casella bianca, al limitare di quella che avrebbe potuto descrivere unicamente come una gigantesca scacchiera sospesa nel vuoto assoluto. Probabilmente avrebbe doluto urlare, piangere e distruggere ogni cosa, non necessariamente in quell'ordine, ma era un Cavaliere Nero, vissuto su e sopravvissuto all'Isola, aveva combattuto corrotti, visto stranezze e orrori di ogni genere, quindi al cambio di scenario rispose elevando il proprio cosmo, preparandosi ad un possibile scontro, e aspettando. Se voleva dire incontrare il padrone della creatura dagli occhi color smeraldo, e fare la conoscenza della voce che gli parlava direttamente nella testa, allora valeva la pena di mantenere la calma e non cedere alla follia anche solo per un altro istante.

    Dal lato opposto al suo un movimento colse la sua attenzione, una figura stava uscendo dal terreno, rozza all'inizio ma poi sempre più ben delineata, fino a formare un trono nero su cui una figura sedeva con aria regale. Poi la voce parlò di nuovo, e Stefan perse ogni interesse nella figura. Come a dargli ragione questa si triplicò, dividendosi in un uomo in armatura, uno dalla lunga tunica e una donna, tutti con capelli e occhi neri come l'oscurità che li circondava.

    << Non mi interessano le tue creature >> disse a nessuno in particolare, il tono pieno di disprezzo mentre spostava lo sguardo, alternando tra i tre << Magnifiche o mostruose, sono solo spettri, se hai qualcosa da dirmi mostrati, e falla finita con i tuoi trucchi! Non ho viaggiato tanto solo per intrattenerti >>
    Pur mantenendo il cosmo attivo e pronto a essere sprigionato al minimo segnale di pericolo, evitò di iniziare un combattimento che sarebbe potuto finire come lo scontro con la creatura nelle nevi. Quella voce lo aveva seguito, e voleva qualcosa da lui; agire senza prima conoscere i poteri in gioco voleva dire mettersi a rischio inutilmente. Tanto valeva accettare la situazione così com'era e tentare di ottenere più informazioni possibili. I tre dall'altra parte lo ascoltavano in piedi, immobili rivolti verso di lui, la schiena ai rispettivi troni
    << Follia? Io cerco qualcuno che possa riparare la mia armatura >> il tono era fermo, la voce fredda; avesse voluto mentire avrebbe saputo mantenere la propria menzogna senza tradirsi, ma a quale scopo mentire ad una voce nella propria testa? << Chiunque tenti di fermarmi verrà distrutto. Questa è l'unica verità che ti serve sapere, ed è l'unica che ti offro. Pensi ancora sia una follia il mio viaggio? >>

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Eternal Champion

    Group
    God Warriors
    Posts
    7,957
    Location
    dalla Calabria con furgone

    Status
    GHOST

    Sessione di Gioco :
    Last Friday Night
    Obiettivo della Sessione :
    Up-cloth per Laiz
    Numero Post :
    XII
    Parlato Pensato Telepatia

    Le parole di Stefan risuonarono sulla scacchiera, ma pur avendo gridato lui stesso le percepì a malapena: sembrava quasi che stesse perdendo il senso dell'udito, ma non fece in tempo ad elaborare quella nuova sensazione quando la voce si fece sentire nuovamente come se il suo proprietario gli stesse bisbigliando all'orecchio... e per la prima volta, in risposta diretta alle sue parole.

    ...forse lo è, se credi di distruggere tutto tanto facilmente.

    Una forza spinge il Cavaliere Nero improvvisamente in avanti, verso il centro della scacchiera. Il tempo di alzare gli occhi verso i troni e notare che uno di essi è vacante, poi una grande pressione sul fianco sinistro: il dolore arriva subito dopo, Stefan è a terra. Il corazzato, che gli aveva semplicemente rifilato una spallata "provocatoria", stava ora sguainando la spada pronto a fare sul serio.


    Dragons Ready for War photo dragons-1.png
    Ѻ Note ed Eventuali
    Hai bisogno di ulteriori chiarimenti? Il corazzato ha brutte intenzioni, ma la spinta in avanti te la deve aver data uno degli altri due. Quindi domandati più che altro: combatteranno uno alla volta oppure gli altri due andranno ad interferire? :asd:

    Buon divertimento, si accettano alternative creative e se hai dubbi manda mp ;)



    Layout & graphic art by IchigoRuleZ ©® 2012
    Special thanks to IchigoRulez

     
    Top
    .
  9. Laiz
     
    .

    User deleted


    XII


    Narrato
    << Parlato >>
    °Pensato°


    La spallata lo colse di sorpresa, attirato da quella forza invisibile al centro della scacchiera non poté nemmeno tentare di schivare l'attacco dell'uomo corazzato: l'istante in cui fu colpito fu l'esatto momento in cui notò la figura al suo fianco e il trono ora vuoto da cui si era appena mosso. Fortunatamente la cloth lo protesse, assorbendo gran parte dell'impatto ma lasciandolo ugualmente a terra dolorante, lo sguardo fisso sulla figura in armatura che stava sfoderando la spada, pronta a farlo a pezzi. Bene, se non altro aveva ottenuto una reazione con le proprie parole, la voce era cambiata: non più tuonante e derisoria all'interno della sua testa, ma più un sussurro bisbigliato all'orecchio, questa volta senza quel tono misterioso o quegli indovinelli con cui l'aveva tormentato per tutto il viaggio. Una semplice risposta, ancora meglio una sfida a mettere in mostra le proprie capacità; l'animo di Stefan ribolliva all'idea del combattimento, questa volta più fiducioso dovendo affrontare un avversario in carne e ossa piuttosto che uno spettro evanescente.

    L'unico dubbio rimaneva sulla forza misteriosa che lo aveva trascinato, un potere a cui non era riuscito a opporre resistenza; il suo primo pensiero fu di dover affrontare le tre figure insieme, ma sia la donna che l'uomo incappucciato non si erano mossi, lasciandogli l'incertezza che ad attaccarlo fosse stato invece il proprietario della voce, il padrone di quel piccolo mondo sospeso nel vuoto. Stefan non credeva fosse nessuno dei tre, quanto piuttosto che li stesse usando come pedine per metterlo in difficoltà. Avrebbe mostrato all'enigmatica voce quanto si sbagliasse. Ogni tentennamento era scomparso, sostituito dall'euforia per lo scontro imminente, tutta la rabbia e la frustrazione repressa del viaggio che emergevano dal suo fisico come un'aura nera in continua espansione.

    Lasciandosi pervadere dal cosmo focalizzò la propria concentrazione su complicati sigilli, infondendoli del proprio potere mentre invisibili sotto il carapace questi si formavano direttamente sulla pelle; una scarica di adrenalina ed energia lo percorse mentre l'oscurità stessa si fondeva con il proprio corpo, i suoi riflessi e la sua velocità momentaneamente potenziati da quell'improvviso aumento di cosmo. Come al rallentatore vide l'energumeno corazzato sfoderare la spada, ma in quel momento Stefan era già in piedi con un colpo di reni, le mani ricoperte da sfere di energia nera che si stavano rimodellando in qualcosa di più aguzzo, come rozze lame d'oscurità. Rapido e fluido portò il proprio attacco, con entrambe le braccia tese puntò l'estremità delle lame sotto l'armatura dell'avversario, all'altezza dell'ascella dove spallaccio e pettorale lasciavano un punto scoperto. L'avrebbe trapassato, distruggendo muscolo, ossa e tendini, scarnificandolo e rendendogli impossibile sollevare più le braccia. Voleva eliminare il nemico rapidamente, ridurre il numero di avversari e mostrare di che pasta fosse fatto in un unico istante; per farlo avrebbe mirato ai punti deboli dell'armatura, non avendo il tempo di metterne alla prova la resistenza.
    Fosse riuscito a colpirlo avrebbe usato il corpo dell'avversario come un trampolino, puntando entrambi i piedi sul suo petto e calciando per darsi una spinta all'indietro e allontanarsi con una capriola in aria. Il tutto non avrebbe richiesto più d'un istante. Poi avrebbe pensato agli altri due.

    C'era un altro motivo per cui voleva finire lo scontro in fretta, una preoccupazione ora sovrastata dal furore intenso della battaglia, ma non completamente sopita: in qualche modo stava perdendo l'udito, percepiva i suoni e addirittura la sua stessa voce come un sussurro lontano, non poteva sapere se e quando avrebbe perso altri sensi, ma nell'istante in cui la luce lo aveva trasportato sulla gigantesca scacchiera sentiva come se fosse iniziato un lento ma inesorabile conto alla rovescia. Non voleva assolutamente trovarsi ancora in quel luogo quando il tempo fosse scaduto.



    CITAZIONE
    Nome x Stefan
    Energia x Verde
    Stato della Cloth x Indossata/Intatta
    Condizioni Fisiche x Dolore al fianco destro
    Condizioni Psichiche x Determinato
    Abilità x
    Come Cavaliere del Triangolo Australe Oscuro, Stefan è padrone dei sigilli neri che contraddistinguono la sua armatura; tracciandoli direttamente sulla superficie interessata e imbevendoli del proprio cosmo, e' in grado di ottenere effetti differenti: essi possono aumentare le capacita' fisiche di un individuo o ampliarne la potenza del cosmo per brevi periodi, creare barriere difensive o espandersi sul corpo degli avversari bloccandone gradualmente ogni movimento. Sebbene non siano il suo principale strumento d'offesa, Stefan può utilizzare i propri sigilli come arma, distruggendoli in un'esplosione di cosmo contro i propri avversari.

    Dalla sua investitura, l'oscurità non e' stata più nemica del cavaliere, che al contrario ha scoperto di avere controllo sulle tenebre stesse.
    Stefan può manipolare le ombre o crearne di nuove dal proprio cosmo, evocando costrutti di forma, dimensioni e caratteristiche sempre differenti a seconda di quanto gli faccia più comodo in quel momento.
    L'aspetto più terrificante di questa sua abilita' risiede tuttavia nella proprietà intrinseca dell'oscurità, capace di causare una sofferenza indicibile all'avversario con ogni ferita inferta, paragonabile a metallo incandescente sulla pelle, rendendo anche il più piccolo dei graffi un patimento incredibile per la vittima.

    Tecniche x seal: velocità ~
    tracciando sigilli oscuri direttamente sul proprio corpo - o su quello di una persona consenziente - Stefan e' in grado di aumentarne rapidità e agilità per un breve periodo: il cosmo bruciato dal cavaliere viene assorbito dai simboli e trasformato, rendendo il soggetto della tecnica più veloce di quanto non sia normalmente.
    nota: il bonus dura un solo turno, ed e' inferiore alla velocità data dall'abilita' agilità straordinaria; se utilizzato su altri cavalieri, l'efficacia della tecnica dipende dal divario energetico: più alta l'energia di un cavaliere rispetto a Stefan, sempre meno i sigilli lo renderanno veloce.

    Riassunto x Presa la spallata, attivo la tecnica per darmi un boost alla velocità+agilità, dopodiché attacco creando delle lame di oscurità sulle lame, puntando alle ascelle del tizio in armatura, sperando di metterlo fuori combattimento prima che faccia altri danni. Probabilmente gli altri due interferiranno, ma per il momento mi concentro su di uno alla volta :zizi:
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Eternal Champion

    Group
    God Warriors
    Posts
    7,957
    Location
    dalla Calabria con furgone

    Status
    GHOST

    Sessione di Gioco :
    Last Friday Night
    Obiettivo della Sessione :
    Up-cloth per Laiz
    Numero Post :
    XIII
    Parlato Pensato Telepatia

    Stefan era di colpo diventato più rapido, le sue lame nere volgevano dritte verso il guerriero in armatura. Ma non riuscì a capire come, nel momento in il cosmo si separò da lui, il suo avversario non era più cun uomo corazzato: al suo posto vi era il lemuriano dagli occhi vuoti e neri, con le mani tese in avanti.

    Le lame lo raggiunsero, per fermarsi a pochi centimetri dalle sue mani; poi una folata d'aria e tornarono indietro verso colui che le aveva create. Cosa era successo?


    Dragons Ready for War photo dragons-1.png
    Ѻ Note ed Eventuali
    Orbene, c'è stato uno switch tra il lemuriano ed il corazzato, e il primo ti ha rimbalzato l'attacco indietro (espressione bruttissima da dire, ma mi è venuta così). Questo tuo attacco lo puoi schivare autoconclusivamente, ma subito dopo il bestione appare dal nulla e ti mena un gran fendente con la spada: se lo pari, ti polverizza un pezzo di cloth (quella che usi per bloccare l'attacco), se provi a schivare anche questo lascia l'azione in sospeso. Se butti un occhio ai troni, vedrai che l'unica rimasta è la donna... che sta scendendo dal suo posto per entrare in campo, anche se ancora non fa niente.

    Tieni conto che questo non è un duello vero e proprio, quindi le mie "scorrettezze" sono motivate. E poi te lo meriti :asd:



    Layout & graphic art by IchigoRuleZ ©® 2012
    Special thanks to IchigoRulez

     
    Top
    .
  11. Laiz
     
    .

    User deleted


    ogatatsumibynallawd5bxp Last Friday Night XIII


    Con uno scatto fu sul bestione corazzato, le lame di energia nera dirette contro le zone scoperte dell'armatura; nell'istante stesso in cui avrebbero dovuto trafiggerlo questi sparì, al suo posto il lemuriano dalla lunga veste nera con le mani di fronte a sé a formare una sorta di scudo. L'attacco venne bloccato, l'oscurità imprigionata da una qualche forza invisibile, lasciando Stefan momentaneamente immobile per la sorpresa a fissare le orbite nere e vuote dell'uomo; una folata di vento improvvisa spezzò il silenzio, rigirando le lame nere e scagliandole contro il petto del cavaliere nero! Facendo appello alle proprie energie Stefan riattivò i sigilli, abbassandosi appena in tempo perché l'attacco gli passasse sopra la testa senza colpirlo; da quella posizione usò il pavimento come trampolino e con mani e braccia si diede la spinta per un balzo all'indietro, creando una certa distanza tra lui e questo nuovo avversario. Nemmeno ebbe il tempo di riprendersi che l'ombra di un movimento alla sua sinistra lo costrinse di nuovo sulla difensiva: il cavaliere era adesso alle sue spalle e con entrambi le mani stava calando un temibile fendente dall'alto per decapitarlo. Portando l'avambraccio sopra la tempia, Stefan scattò di lato in direzione opposta all'attacco, sperando di attutire la forza del colpo; quando lama e cloth si scontrarono, l'ultima esplose in una polvere minuta, dissipandosi come fatta di fumo. Incontrastata, la spada tagliò carne e muscolo, lasciando una lunga scia cremisi che dalle nocche della mano scendeva fino al gomito, strappando al ragazzo un ruggito gutturale di sofferenza. Continuando a muoversi Stefan rotolò via, stringendo il braccio sanguinante e guardandosi intorno frenetico per evitare di essere colto di sorpresa: i due sembravano essersi fermati, ma ora anche la donna stava entrando sul campo di battaglia. Uno poteva distruggergli l'armatura, l'altro poteva riflettergli contro i colpi... quindi era stata la donna a scambiarli di posto, o aveva altri poteri ancora nascosti? Era ovvio che non avrebbero atteso di essere sconfitti uno alla volta, e avrebbe dovuto agire di conseguenza.
    Senza perdere un istante si mosse, portandosi esattamente in mezzo ai due uomini, richiamando a sé il cosmo oscuro per manifestarlo in decine di tentacoli oscuri che scagliò verso i propri avversari: diretti contro tutti e tre gli esseri dagli occhi neri, queste propaggini d'oscurità strisciarono veloci sulla scacchiera, estendendosi, mescolandosi, affiorando dal terreno per poi scomparire di nuovo in esso. A neanche un metro dai bersagli sarebbero emerse in forma solida, decine di aguzzi spuntoni volti a trafiggere gli avversari del cavaliere; nel frattempo Stefan evocava i propri sigilli sul proprio corpo, lasciando che il freddo cosmo permeasse i suoi muscoli, rendendolo nuovamente più agile. Che si scambiassero di posizione, che l'uomo dalla lunga tonaca respingesse l'attacco, il ragazzo era pronto: si sarebbe scansato prima di essere colpito, lasciando che l'attacco continuasse verso il cavaliere che aveva alle spalle. Avrebbe finito lo scontro alla svelta, non intendeva lasciare che lo sconfiggessero per sfinimento. Stringendo i denti in previsione di ciò che stava per fare, Stefan evocò un filo sottile di oscurità con una punta acuminata, e con un movimento secco del capo lo comandò affinché ricucisse la ferita sanguinante sul braccio. Ogni singolo passaggio era simile ad un tizzone ardente sulla carne, facendogli sembrare che il braccio stesse bruciando; almeno non sarebbe morto dissanguato. Invece che lasciarsi sconfiggere dal dolore Stefan si concentrò sulla sensazione, lasciando che un grido di rabbia gli uscisse dalle labbra, modificato dalla maschera che ancora indossava in un suono metallico e furioso, dirigendo ancora più energie nel proprio attacco per rendere l'oscurità più veloce, più letale.

    gspr narrato; pensato; parlato; parlato altrui

    Nome x
    Energia x Verde
    Stato della Cloth x Avambraccio e protezione del dorso della mano scomparsi/ liv. III
    Condizioni Fisiche x Dolore al fianco destro, taglio profondo su mano e avambraccio sx, stanchezza generale per uso del cosmo
    Condizioni Psichiche x Concentrato, incazzato, deciso a farla pagare
    Abilità x
    Come Cavaliere del Triangolo Australe Oscuro, Stefan è padrone dei sigilli neri che contraddistinguono la sua armatura; tracciandoli direttamente sulla superficie interessata e imbevendoli del proprio cosmo, e' in grado di ottenere effetti differenti: essi possono aumentare le capacita' fisiche di un individuo o ampliarne la potenza del cosmo per brevi periodi, creare barriere difensive o espandersi sul corpo degli avversari bloccandone gradualmente ogni movimento. Sebbene non siano il suo principale strumento d'offesa, Stefan può utilizzare i propri sigilli come arma, distruggendoli in un'esplosione di cosmo contro i propri avversari.
    Yxr5YuI
    Dalla sua investitura, l'oscurità non e' stata più nemica del cavaliere, che al contrario ha scoperto di avere controllo sulle tenebre stesse.
    Stefan può manipolare le ombre o crearne di nuove dal proprio cosmo, evocando costrutti di forma, dimensioni e caratteristiche sempre differenti a seconda di quanto gli faccia più comodo in quel momento.
    L'aspetto più terrificante di questa sua abilita' risiede tuttavia nella proprietà intrinseca dell'oscurità, capace di causare una sofferenza indicibile all'avversario con ogni ferita inferta, paragonabile a metallo incandescente sulla pelle, rendendo anche il più piccolo dei graffi un patimento incredibile per la vittima.

    Tecniche x seal: velocità ~ tracciando sigilli oscuri direttamente sul proprio corpo - o su quello di una persona consenziente - Stefan e' in grado di aumentarne rapidità e agilità per un breve periodo: il cosmo bruciato dal cavaliere viene assorbito dai simboli e trasformato, rendendo il soggetto della tecnica più veloce di quanto non sia normalmente.
    nota: il bonus dura un solo turno, ed e' inferiore alla velocità data dall'abilita' agilità straordinaria; se utilizzato su altri cavalieri, l'efficacia della tecnica dipende dal divario energetico: più alta l'energia di un cavaliere rispetto a Stefan, sempre meno i sigilli lo renderanno veloce.

    V ~ utilizzando la propria e le ombre circostanti, Stefan comanda l'oscurità in modo che prenda vita e si scagli contro i suoi nemici: muovendosi sopra qualsiasi superficie, le tenebre strisciano dal Cavaliere Nero del Triangolo verso il loro bersaglio, perdendo la loro forma originale e trasformandosi via via in maligne propaggini d'oscurità. Una volta raggiunto il loro obiettivo queste si solleveranno dal suolo per colpire, trafiggendo armatura, carne e ossa, tentando di impalare il nemico sul posto.

    Riassunto x Schivo il contro attacco del lemuriano, mi piglio sui denti quello del cavaliere - esplode l'armatura, mi ferisco - poi passo all'attacco, e l'idea è di usare la tecnica per colpirli tutti e tre. Quello che penso di fare è, visto che lemuriano e cavaliere son relativamente vicini, scagliare l'attacco, e se questo viene rimbalzato contro di me, schivarlo all'ultimo con la velocità aumentata e lasciare che passi oltre, verso il cavaliere dall'altra parte. Insomma, quello è il gran piano - perché Stefan è stufo di essere l'unico a subire danni :zizi: - poi chissà cosa succede :ehsi:
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Eternal Champion

    Group
    God Warriors
    Posts
    7,957
    Location
    dalla Calabria con furgone

    Status
    GHOST

    Sessione di Gioco :
    Last Friday Night
    Obiettivo della Sessione :
    Up-cloth per Laiz
    Numero Post :
    XIV
    Parlato Pensato Telepatia

    La donna alzò le braccia verso l'alto, dissolvendo la tecnica del Cavaliere Nero. Il lemuriano e il guerriero sono scomparsi nel nulla, apparentemente. Fu infine lei ad ad aprir bocca e a rompere il silenzio immoto che avvolgeva quello strano luogo:

    La follia ti avvolgerà, della tua mente non resterà nulla.

    Il tono tranquillo e pacato. Un timbro di voce già sentito. La voce che fino ad allora era risuonata nella testa di Stefan apparteneva a quella donna? C'era lei dietro a tutto quello che era successo fino a quel momento?

    Non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni al riguardo, la donna alzò il braccio verso il cielo ed una luce abbagliante invade quel luogo di oscurità.


    Dragons Ready for War photo dragons-1.png
    Ѻ Note ed Eventuali
    Ok, voglio un post elucubrativo. Vorrei che vedere tutti i processi mentali che Stefan si fa nel momento in cui realizza che la donna è stata dietro le disgrazie di quel viaggio. Alla fine di tutto ciò, parte la sfera luminosa della donna, ma non è un attacco... ti acceca, e quando riprendi a vedere hai appena aperto gli occhi. Cito dal tuo post di APRILE 2014 il momento del tuo risveglio e il tuo stato d'animo:
    CITAZIONE
    Si svegliò con un sussulto, ritrovandosi immerso nell’oscurità; la fronte imperlata di sudore e il respiro irregolare aveva l’impressione di essersi appena svegliato da un terribile incubo, senza però la certezza di esserne realmente sfuggito: entrambi i ricordi di realtà e fantasia si stavano affollando e mischiando nella sua mente, rendendo estremamente difficile distinguerli.

    ...esattamente, ti sei svegliato di nuovo AI PIEDI DELLO JAMIR, dov'eri alla fine del sogno fatto con Eden. Stai tranquillo che non te la faccio rifare da capo, manca poco e pensa... avessi risposto sei mesi fa FORSE a quest'ora avresti la cloth riparata.



    Layout & graphic art by IchigoRuleZ ©® 2012
    Special thanks to IchigoRulez

     
    Top
    .
26 replies since 19/10/2013, 11:10   454 views
  Share  
.