α & Ω la fine o un nuovo inizio?

quest up x gab e violet

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    "α & Ω la fine o un nuovo inizio?..





    Dopo aver sistemato i primi soldati Lilly e Morrigan sono i vostri penultimo ostacoli , prima forse di poter arrivare all’ostacolo vero, che vi attendeva dietro la sua vetrina, ma non sembrava certo di voler combattere.

    “Dannazione se continua così, il mio progetto andrà in frantumi, devo fare qualcosa…a quanto pare non mi rimane che “quella scelta”.”.

    Il vecchio Omega, si allontanò dalla vetrina e si ritirò per ora da qualche altra parte, in un'altra stanza “segreta” dove aveva intenzione di attuare il “piano B”.

    Le due donne intanto cercarono di fermare le due guerriere.






    fxz2mt












    consigli master

    traccia:

    Allora per velocizzare un po’ il test, vi lasci anche queste due mini –boss gestire un combattimento autogestito, contando però che ognuno di loro possiede la vostra stessa energia.
    Lilliy è Rossa e vorrà combattere principalmente con Johanna, e possiede i suoi stessi poteri, solo che il suo cristallo, corrode l’epidermide a contatto.
    Morrigan, invece ha energia viola, e possiede , come potere l’elettricità e combatte con due fruste elettriche che provocano paralesi ad ogni tocco.

    Bene divertitevi con queste due cercando di ottenere un combattimento realistico, poi preparatevi al gran finale **









    “ Io sono l'indiscusso Quest Master e Mestro! „


    Edited by Addestratore Quest Master - 17/12/2012, 22:10
     
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    Omega sembrava poco intenzionato ad affrontare le due guerriere direttamente. Poco importava, lo avrebbero raggiunto una volta eliminate le due scocciature. E dopo avrebbero salvato
    Johanna, completamente pervasa dall'adrenalina del combattimento appena avvenuto, e galvanizzata dal dolore che se ne stava rapidamente andando sotto l'azione del corallo rigenerante, si sentiva pienamente in grado di affrontare la sua brutta versione a carboncino. Johanna aveva i capelli biondo cenere e la armatura d'oro rosso, mentre QUELL'ALTRA aveva tutto scuro, capelli e corazza. Sembrava qualcosa di fatto apposta, e ciò quasi la offendeva. Johanna non comprendeva il concetto di multiverso, e come infinite variabili potessero portare alla creazione di situazioni simili da inizi completamene differenti, perciò completamente incurante di qualunque ragione potesse aver portato Lilly ad essere una spectre di Seadragon, Johanna la dichiarò mentalmente "la sua gemella malvagia". Perché era malvagia, lo era Omega con i suoi piani, e lo era anche lei, perché voleva fare del male ad Alfa.
    A prescindere da qualunque caratteristica e fatto, Johanna aveva davanti degli spectre veri e propri, e non aveva assolutamente intenzione di lasciarli impuniti.

    Se gli sguardi fossero capaci di ferire, quelli della falsa Johanna avrebbero già aperto un buco nella fronte di quella vera, tanto erano intensi e carichi di astio. C'era qualcosa di simile all'odio puro, misto alla mal sopportazione e qualcos'altro. E pensare che Johanna non le aveva effettivamente fatto ANCORA nulla, era LEI che doveva avere motivi per avercela con la sua copia a carboncino. Il cosmo di Johanna si incendiò nuovamente, spandendo la sua aura dorata mentre Lilly faceva lo stesso, gettando una luce violacea intorno al suo corpo, proiettando cupe ombre sui macchinari superstiti dalle colluttazioni. Come una sola donna le due guerriere scattarono in avanti, evocando l'umidità ambientale nelle proprie mani, prima di tentare di schiantarla sull'avversaria come un enorme martello sferico. Le due masse d'acqua si scontrarono a mezz'aria, esplodendo in due masse di luce di colore opposto, mentre nella pioggia di quella piccola zona che si venne a creare le due guerriere fecero cozzare due lame di identica forma e dimensione. Lilly riuscì a portare a segno un colpo all'addome di Johanna che le mozzò il fiato. La lama sfrigolò a contatto con la sua corazza, ma non vi lasciò più di un alone. Johanna si accigliò. Non era il caso di lasciarsi colpire da quello strano corallo. Evidentemente aveva capacità diverse dal suo, la cui proprietà era quella di guarire, piuttosto che sciogliere. Parò un altro colpo diretto al collo con il piatto della lama, spingendo la mano libera nella guardia della avversaria, con il palmo rivolto al suo stomaco, generando da essa una violenta esplosione di cosmo, acqua e schegge di corallo, che la scagliò contro la parete, contro la quale sbatté violentemente lasciandosi sfuggire un ruggito di rabbia.
    Disincastrandosi dalla parete Lilly piantò i pugni a terra, e una serie di colonne di cristallo cominciarono ad eruttare da terra, dirigendosi verso Johanna, che abbassando le mani creò una placca di corallo azzurro spessa un paio di metri, contro la quale le colonne impattarono sfondandola e colpendo la marine. Johanna si schiantò contro il soffitto, lasciandosi scappare un gemito di dolore.
    L'impatto riverberò sul suo corpo già affaticato attraverso l'armatura, cozzando contro le sue ossa e intorpidendo i muscoli. Cadde a terra con un tonfo, incrinando il pavimento con il metallo della sua Scale. Cominciò a tossire dopo che le venne a mancare l'aria a causa dell'impatto, mentre Lilly si avvicinava, caricando il proprio cosmo in una lancia di cristallo. Sui vari tagli e graffi che aveva in faccia si era formata una patina di piccoli cristalli, così come su quelli di Johanna si erano formate piccole diramazioni di corallo. Nessuna delle due era sconvolta dal dolore, le loro capacità di rigenerazione erano alla pari. La donna scura reggeva in mano una lancia di cristallo violaceo, e caricò un colpo con la punta verso il basso, per trafiggere il morbido collo di Johanna.

    Johanna non si sarebbe lasciata battere tanto facilmente, tuttavia. Aveva una bambina da salvare, e una figlia da cui tornare.
    Quando la lancia calò, il corpo di Johanna ebbe un sussulto e una massa di corallo bloccò la lancia a pochi centimetri dal suo collo mentre si rialzava.

    RRRRRAAAH!

    Con un grido simile ad un ruggito la massa di corallo spezzò la lancia di cristallo in due, e Johanna afferrò la metà con la lama con entrambe le mani, spingendola nella gola di Lilly, puntandola verso l'alto, finché la lama non fu completamente sparita nel cranio di Lilly. Ne Johanna ne lei erano in grado di rigenerare danni del genere, perciò lei si limitò a cadere all'indietro, con un mare di sangue scuro e grumoso che sgorgava da bocca e naso.

    Narrato ~ Pensato ~ Parlato


    Johanna
    Scale ~ Seadragon [V]
    Energia ~ rossa
    Stato Fisico ~ lividi e graffi in tutto il corpo e viso.
    Stato Mentale ~ Affaticato
    Stato Armatura ~ Indossata
    Abilità ~ Reef, tidehunter
    Tecniche Usate ~


    Edited by ~Gabriel~ - 7/1/2013, 00:33
     
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    "α & Ω la fine o un nuovo inizio?..


    La sconfitta di Lilly fu inevitabile, adesso l’accesso verso le stanze da dove Omega guardava attraverso quel pannello di vetro era vicina, a Johanna sarebbe bastato poco per arrivargli e se così faceva , avrebbe semplicemente trovato la stanza vuota con tutti i macchinari del Calderon ancora attivi, difatti quella maledetta porta dimensionale dell’oltre verso era ancora aperta e sembrava che in effetti iniziasse effettivamente a vedersi qualcosa, un oscura ombra , che sul computer centrale dava oscuri segnali in codice binario, poi la sua voce iniziò a sentirsi.

    § Voglio distruggere il vostro oltre verso…datemelo ho fame!§.

    Se si fosse visto all’interno del portale un oscura presenza iniziò a farsi avanti. C’erano degli occhi fluorescenti , impressionanti. Tuttavia dov’era Omega? Semplice era nella stanza accanto a tramare qualcosa ? Sì probabilmente. Se Johanna avesse aperto la porta automatica lo avrebbe trovato.
    Quel vecchiaccio su quella dannata sedia, era ormai diventato una presenza inquietante e fastidiosa, ma oltre a lui, c’era un'altra enorme macchina a forma di colonna , ricoperta di strani circuiti luccicanti, collegata con migliaia di fili ad un computer centrale.

    “A quanto pare è giunto il momento della verità. Sento che la potente forza del “distruttore dei mondi” Galatticus è a un passo dall’arrivare , quindi in ogni caso nonostante i vostri sforzi, l’energia di Alfa è stata comunque usata e a quella piccola e innocente bimba non resterà altro che la morte.”.

    Il vecchio girò la sedia in modo da poter vedere la generalessa.

    “Tuttavia questo non ti deve rattristire e sai perché? Perché presto tutti saremo avvolti nel caos e faremo parte di un'unica essenza. Dopotutto, se ci pensi bene dovrei essere io triste per quello che è successo a quella bimba che è addirittura mia nipote. Però il mondo è abitato da persone malvage, come i cavalieri devoti alle divinità, che nell’era in cui sono vissuto, hanno distrutto tutto con le loro guerre . I loro dei si sono scontrati in maniera tremenda fino ad annientarsi a vicenda e lasciando un mondo vuoto e pieno di nulla. Io sono stato resuscitato da Hades durante la guerra contro Athena. L’ho servito, ma non è servito a nulla perché lui ha anniento Athena, ma a sua volta lui stesso fu distrutto dagli altri dei che alla fine uno ad uno scomparvero, come i loro guerrieri, facendo terminare l’era dei guerrieri divini. Io sono l’unico sopravvissuto di quell’era, sono invecchiato vedendo solo il nulla, ma ho volutolo stesso crederci e ho creato le mie macchine e il calderon per poter tornare indietro e fermare gli dei prima che distruggano il mondo. Quindi è per questo che sono qui, distruggerò quest’epoca in cui gli dei e voi vivete e farò rinascere da queste ceneri un nuovo inizio.”.

    Emise un sorriso, poi chiese così, anche se conosceva già la risposta, dischiuse le sue vecchie labbra.

    “Perché dunque mi vuoi combattere? Non è meglio un futuro migliore per tutti i figli e le persone che rinasceranno nei secoli dei secoli senza pià che gli dei si distruggano a vicenda, proprio come me…”.

    In quel momento qualcosa accadde, i migliaia di fili del computer centrale iniziarono ad arrampicarsi sulla sedia del vecchio, fino a raggiungere il suo corpo e ad insinuarsi all’interno, bucando la sua pelle, vin sopra alla testa. Essi iniziarono a brillare di una luce blu e il corpo di Omega , iniziò a pulsare.

    “Ecco…lo sento…questo è potere della rinascita è bellissimo…mi sento un Dio!”.

    Un aurea oscura lo avvolse, poi una luce abbagliò tutto .
    Un rumore si sentì, era la sedia a rotelle che cadde a terra , con dentro nessuno il bagliore era al centro della stanza e dal lì iniziò ad intravedersi una forma umana luminescente di luce viola.

    “Anzi ti dirò di più!...”.

    Un passo avanti , da dove iniziò ad vedersi uno scarpone metallico , poi il resto. Una divisa antica completamente nera con stemmi e gradi, appartenuti ad un era ancora più vecchia del mondo. Guanti in metallo neri e un berretto militare a tesa larga.
    era incredibile ,la metamorfosi subita, perché, ciò che era avanti a Johanna, non era più un vecchio seduto su una sedia a rotelle, no, quello era un uomo rinato, nel pieno della sua giovinezza , piuttosto alto , poteva dimostrare appena trent’anni. I suoi capelli erano biondi e i suoi occhi erano di un azzurro glaciale e sulla sua faccia era stampato un sorriso soddisfatto.

    J3CMM



    “IO sono DIO!”.

    Emanava un energia davvero potente, chissà quali poteri nascondeva Omega.
    Intanto che Omega si preparava ad affrontare Omega, Morrigan aveva messo alle strette Astrid , il suo veleno sembrava essere immune sulla ragazza di capelli rossi, che si stava preparando ad attaccarla con un altro attacco, una sfera d’energia era pronta a partire dalle sue mani e ad impattare su Astrid.







    fxz2mt














    traccia:

    ok Gab incontra Omega, che è ringiovanito e adesso è pronto a pestare, l’energia ancora è sconosciuta e anche i sui poteri.

    Vio , tu invece perdi il turno e subisci un danno lieve da parte di Morrigan, un danno di tipo cosmico e adesso sei di nuovo presa di mira, la prossima volta puoi rispondere all’attacco appena scagliato.











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    Johanna oltrepassò il cadavere sanguinante della sua gemella malvagia, dirigendosi oltre la porta in cui Omega era scomparso. Doveva raggiungerlo al più presto e liberare Alpha, Dio solo sapeva quali orribili cose avrebbe fatto a quella bambina se non fosse riuscita ad impedirlo. Attraversata la porta, Johanna era pronta ad affrontare la battaglia finale, solo per rendersi poi conto che la stanza era completamente vuota, a parte i macchinari. Nessuna persona, niente, solo apparecchiature ronzanti e complesse, di cui Johanna non aveva minima idea riguardo il funzionamento. L'unica cosa che potesse capire era la porta dimensionale, come quella in cui era balzata poco prima. Probabilmente Omega era fuggita attraverso di quella, e la fretta la fece correre verso di essa. Grave errore. Era aperta sul nulla, su di uno spazio morto in cui echeggiava una profonda e terribile voce, e degli occhi spaventosi. Johanna smise di guardare ben presto, spaventata e troppo acciaccata per cercare di attaccare briga con il divoratore di mondi. Ritenne fermare Omega e imporgli di annullare tutto una cosa più fattibile e ragionevole.
    Notò la porta automatica e la attraversò non appena si aprì, e nella stanza in cui entrò vide Omega, seduto su di una sedia.
    Johanna si sentì assalire dallo sconforto: se il divoratore era stato evocato, voleva dire che l'energia di Alpha era già stata usata...e chissà come stava ora quella piccola bambina? Lo sconforto lasciò ben presto posto ad una tremenda rabbia, quando capì che non era ancora del tutto tardi e poteva essere ancora viva. Avrebbe fermato Omega ad ogni costo.
    La sua furia non fece altro che aumentare durante il lungo discorso che Omega fece, durante il quale Johanna approfittò per sfruttare il proprio potere rigenerante e rimettersi completamente in sesto, guarendo tutte le ferite e lividi sotto l'armatura, facendo tornare il suo corpo perfettamente in salute, lasciando solo l'affaticamento del processo in sé. Quella bambina era sua nipote, e nonostante ciò le aveva dato la caccia e l'aveva utilizzata come cavia per i suoi orribili esperimenti.
    Omega era solo uno stupido folle, un vecchio reso cieco e incauto dalle sue brame. Persino Johanna capì che il suo piano non avrebbe funzionato, che tutto le si sarebbe ritorto contro in maniera completa e che il divoratore di mondi avrebbe distrutto semplicemente tutto.
    Johanna fece ardere il suo cosmo di fronte alla rinascita del corpo di Omega, le cui parole fecero capire del tutto a Johanna che quell'uomo era semplicemente impazzito nel tempo passato nel vuoto. Dire di voler distruggere le divinità perché avevano rovinato tutto, e dire immediatamente cose del calibro di "Io sono Dio", era pura stupidità.

    Ma tu sei scemo...

    Disse Johanna, non venendole in mente una parola più adatta alla situazione, in virtù del suo dizionario non troppo esteso. Evocò immediatamente il suo cosmo, generando una enorme massa d'acqua che si diresse verso Omega, per travolgerlo con uno tsunami largo quanto la stanza stessa.

    Narrato ~ Pensato ~ Parlato


    Johanna
    Scale ~ Seadragon [V]
    Energia ~ rossa
    Stato Fisico ~ Ottimo, affaticato
    Stato Mentale ~ rabbia
    Stato Armatura ~ Indossata
    Abilità ~ Reef, rigenerazione del corallo.
    Tecniche Usate ~ ■ Tsunami ■
    Lo tsunami è uno dei fenomeni naturali più distruttivi, nella sua brutale semplicità. Bruciando una ingente quantità di cosmo Johanna crea una altrettanto grande massa d'acqua, la quale viene scagliata contro il proprio obiettivo. La forza d'impatto di un tale muro d'acqua è enorme, contando inoltre la sua capacità di trascinare via ciò che colpisce, infierendo sulle proprie prede con le violente correnti sotto la sua superficie e portandole rapidamente all'annegamento. Il modo in cui lo tsunami viene scagliato può variare, in virtù della versatilità della tecnica. È interessante notare in quanti modi diversi si può utilizzare un'enorme onda.


    Edited by ~Gabriel~ - 7/1/2013, 00:32
     
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    "α & Ω la fine o un nuovo inizio?..


    Omega alzò un sopracciglio, uno Tsunami da ricoprire tutta la stanza? Interessante, peccato che Omega avesse una difesa Spazio-tempo, in grado di proteggerlo e usare quello stesso attacco su Johanna.

    “Tsk prima di sfidare un dio dovresti verificarcene la potenza. Sei stata avventata e adeso ne pagherai le conseguenza .”.

    Omega aprì le mani in cui si accumulò una strana energia che assomigliava a cosmo di origine quantica, creando così un buco nero, in cui l’acqua dell’ondata entrò dentro , per poi ritorcersi indietro verso la ragazza, lasciando Omega per ora senza segni di ferite.

    “Non mi è mai piaciuto stare al mare l’acqua salata secca la mia pelle Diafana e perfetta, riprenditela è tutta tua piccola!”.

    L’onda anomala di Johanna era stata ritorta con maestria, però non dava l’aria che quel tipo di difesa potesse usarla ancora, ma in ogni caso poteva avere altre armi nascoste al suo Arco.

    Intanto nella sala principale Violet ebbe la peggio contro Morrgan e svenne durante il duello. Galatticus sembrava sempre più vicino e Alfa iniziò a riprendere i sensi.

    °il nonno…°.

    Si alzò dalla sua capsula e vide che il Caderon era ormai prossimo a sputare fuori la creatura oscura.
    Alpha sapeva di dover far qualcosa prima che fosse troppo tardi, ma Morrigan la catturò…







    fxz2mt














    traccia:


    Ok ti rendo lo Tsunami Xd, ovviamente Omega è un energia viola e usa un po’ di truccheti poco puliti ma non impossibili da sconfiggere. Il buco nero creato è una difesa Bouncer.










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    Tu non sei un dio!

    Esclamò Johanna, esasperata dalla situazione in generale. Il suo attacco era stato immediatamente assorbito nel punto nero che Omega aveva creato con le sue mani, attraverso quel suo strano cosmo, così diverso da qualunque altro tipo avesse visto fino a quel momento.

    E LA MIA ACQUA NON È SALATA!

    Sbraitò subito dopo, quando l'acqua da lei creata scomparve del tutto dal campo di battaglia. Era vero, l'acqua che Johanna era pura, senza sali minerali, quindi Omega non aveva ragione di fare osservazioni del genere, come se volesse fare il simpatico. Nei film e nei cartoni i cattivi di quel tipo sono sempre quelli che finiscono male, perché per un cattivo gradasso ci si doveva sempre aspettare una sconfitta umiliante. E di sicuro Johanna non si sarebbe lasciata sconfiggere.
    Tuttavia ritrovarsi la propria ondata rivolta contro, a potenza maggiorata, mise un poco in dubbio la precedente affermazione. L'onda la travolse, e la difesa di corallo che erse per proteggersi, infondendola di cosmo e acqua non poté fare quasi nulla, sbriciolandosi sotto la potenza dell'acqua che alla fine la travolse, schiantandola brutalmente contro il muro. La differenza di potenza tra loro due era troppa, Johanna se ne rese finalmente conto. Probabilmente nessuno dei suoi attacchi sarebbe stato in grado di scalfirlo, anche senza che glieli rimandasse indietro. I danni che subì furono tremendi, e probabilmente si era pure rotta un braccio.
    Cadde a terra, tossendo acqua e sangue, forse si era rotta anche una costola.
    Cercò di rialzarsi, facendo appello a tutte le sue energie; se non fosse stata in grado di rigenerarsi prima dello scontro, molto probabilmente sarebbe morta al prossimo colpo, ma invece aveva la possibilità di reggerne uno in più, forse.
    Nel dubbio, decise di andare ostinatamente avanti, del resto non era solo una battagliuzza da poco, ma c'era in gioco il destino della terra, o almeno aveva capito così.
    Rimettendosi in piedi vide che Alpha stava facendo lo stesso nella sua capsula, e questo le diede nuove forze, in senso psicologico. Convogliò il proprio cosmo nelle mani e da esse scagliò una fitta raffica di lance di corallo verso Omega, per riempirlo di buchi e portare via Alpha da quel posto.

    Narrato ~ Pensato ~ Parlato


    Johanna
    Scale ~ Seadragon [V]
    Energia ~ Rossa
    Stato Fisico ~ Danni seri un po' dappertutto, braccio e costole forse rotte
    Stato Mentale ~ Determinato
    Stato Armatura ~ Indossata
    Abilità ~ tidehunter, reef, per l'attacco
    Tecniche Usate ~
     
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    Alpha si divincolò dalla presa dell’assistente rossa di Omega.

    “Il nonno…devo salvarlo anche se è cattivo se no morirà.”.

    Alpha andò verso il luogo dello scontro metre dal portale del calderon Galatticus iniziò a vedersi. La testa del mostro oscuro uscì fuori e si divorò in un minuto Morrigan, mentre iniziò a creare un violento terremoto.
    Alpha entrò nella stanza dove si stava svolgendo il duello tra Johanna e Omega e vide che la general Marin stava per colpire il suo nonnino con delle lance di cristallo.

    “No non uccidere il nonno…”.

    La bambina si gettò avanti a sfidare quelle lance appuntite. Forse tra tutti e due era lei che aveva capito cos’era più gisto fare. Omega era stato cattivo, però fin da piccola l’aveva accolta e aveva ricevuto amore, poi dopo fu diverso perché Omega impazzì avvolto dal potere e stregato dalla tecnologia del Caldern, così aveva iniziato ad usare la sua essenza e i suoi ricordi per alimentarlo.
    La piccola fu raggiunta dalle lance e subì al posto di Omega che a quel gesto, iniziò solo all’ora a capire quanto male le aveva fatto e lei invece gli voleva bene.

    “Alpha…”.

    Il cosmo di Omega si arrestò un solo secondo, mentre avvertiva la forza di Galatticus arrivare. Una rabbia iniziò a percuoterlo, perché ora non poteva più neppure chiederle il perdono.

    “Io…io…MALEDIZIONE!...”.

    Il cosmo di Omega andò ad avvampare , poi si lanciò verso la genera lmarin , carico di una sfera d’energia quantica( antimateria) , creata dalla mano destra pronta a scagliarsi su Johanna.

    “PERCHE’ HAI UCCISO MIA NIPOTE? MALEDETTA! LA PAGHERAI!”.

    Omega aveva uno sguardo irriconoscibile, uno sguardo di un demonio carico d’odio e la sua sfera color ebano fatta d’energia fu lanciata.

    “Hai visto prima cosa sono in grado di fare grazie al potere che mi è stato concesso? Ebbene risucchiare dell’acqua in un buco nero e ripiombarle sull’avversario è solo una mina parte dei miei poteri. Questa sfera di antimateria purissima, schiaccerà il tuo miserevole corpo e lo ridurrà in briciole. La singola forza della materia creata da un buco nero basterebbe ad aprire un varco gigantesco qui sulla terra , ma tu non potrai mai saperlo!”.





    fxz2mt












    consigli master

    traccia:

    Sorpresa , povera Alpha, ma mi è sembrato opportuno farla finire così per esigenze di trama XD
    Allora la sfera è fatta di antimateria è grossa circa dieci metri di diametro, ti viene lanciata dopo una breve rincorsa e forse è troppo vicino a te. Se la sfera ti colpisce Johanna potrebbe fare la fine di una “stella” Xd per quanto l’antimateria è concentrata, però forse si può sopravvivere facendo appello alle proprie forze difensive, ma l’esito potrebbe essere incerto, se alla fine riesci sostenere quella sfera puoi decidere anche di deviarla.

    il terremoto creato dall'arrivo di Galatticus non è un optional XD








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    Per quanto Johanna non peccasse in fatto di forza di volontà, ci sono cose, che nemmeno con quella possono essere fatte. Una di queste cose era fermare un attacco che aveva già lanciato. Semplicemente non poteva farlo, sarebbe stato necessario correre più veloce del suo stesso colpo, che era già arrivato a destinazione. Il problema era che però la destinazione era sbagliata.
    Johanna non si sarebbe mai aspettata che potesse accadere qualcosa del genere: Alpha era comparsa da una delle porte laterali e si era messa tra il nuovo e giovane Omega e l'attacco della Marine, subendolo in pieno e frenando con il suo piccolo corpo le lame di corallo appuntite.
    Per quanto Johanna tentò di urlare, sentendo gli occhi che le si inondavano immediatamente di Lacrime, dovette ricacciare tutto in gola per evitare di essere sbalzata via dal terremoto che aveva cominciato a scuotere l'intera struttura, con parti di macchinari che cadevano dal soffitto e altri che venivano sradicati dalle pareti, lanciando frammenti di metallo e vetro in ogni direzione. Numerosi fili elettrici cominciarono a scuotersi in aria come serpenti malefici, sprizzando le loro scintille con rabbia nell'aria con acuti e continui schiocchi. Se ci fosse stato qualcosa di infiammabile (a parte Johanna) probabilmente sarebbe partito un incendio che avrebbe rapidamente avvolto l'intera stanza.

    Dagli occhi storti di Johanna cominciò a cadere un vero e proprio torrente di roventi lacrime amare, mentre il suo cervello realizzava che cosa aveva appena fatto. Aveva ucciso una bambina innocente, la stessa bambina per cui stava combattendo e stava cercando di salvare. Era un mostro, peggio di Omega, o almeno così cominciò a pensare. Il suo cuore si era letteralmente spezzato nel momento in cui il piccolo corpo della bambina era stato spezzato dalle lance di corallo, ancora più rosse a causa del sangue di colei che le aveva chiesto di aiutarla e salvarla. Si era sacrificata per salvare lo stesso uomo che aveva cercato di ucciderlo, perché in fondo in fondo, nessun bambino può odiare qualcuno veramente.

    MI DISPIACE!


    Urlò in risposta alla rabbia di Omega. Non si mise nemmeno a dire cose come "non l'ho fatto apposta", perché non avrebbe cambiato assolutamente nulla, l'aveva fatto, era quella la cosa importante, e ora il sangue della bambina macchiava quel luogo di cui non sapeva ne dove fosse ne la data. In quel momento ebbe veramente paura di lui, perché capì che persino Omega stesso aveva capito che in fondo anche lui voleva bene ad Alpha, e non c'è niente di più spaventoso della rabbia di chi vuole vendicare chi si ama. Johanna era troppo semplice per comprendere la massima ipocrisia di quell'uomo, che era pronto ad uccidere chi aveva ucciso sua nipote, mentre era stato lui stesso a creare l'intera situazione che aveva portato alla sua morte.
    Intanto la devastazione dovuta all'arrivo del divoratore di mondi continuò, e le pareti in cui si trovava il portale collassarono mentre il crollo della struttura rese evidente anche a Johanna la presenza di quella immensa entità, il cui scopo era solo quello di distruggere.
    Fu vedendo quell'orribile volto che Johanna capì che cosa doveva fare, ed evitò di essere schiacciata dalla colpa. Aveva ucciso una bambina, e per lei questo significava ben meritare la morte...ma non poteva, doveva fermare Omega e il divoratore di mondi, perché MOLTI, TUTTI i bambini sarebbero morti, altrimenti. Fermare Omega poteva essere un modo per ripagare, almeno in parte quel suo errore.
    Non capì buona parte delle cose che Omega disse riguardo il suo colpo, probabilmente erano cose che non avrebbe mai e poi mai capito, le bastava capire che era qualcosa di terribilmente pericoloso. Forse rischiava davvero di non farcela questa volta, e morire senza fare ammenda del suo orribile peccato. Aveva una figlia da cui tornare.
    Poteva fare solo una cosa.
    Espirò a fondo, allungando le mani davanti a sé, mentre il suo cosmo cominciò ad ardere violentemente. I suoi capelli cominciarono ad agitarsi in aria per l'intensità della massa energetica che stava evocando nel suo corpo. Chiuse per un istante gli occhi mentre la sfera si avvicinava, e quando li riaprì sfolgoravano di energia dorata.

    RRRRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

    Gridò a pieni polmoni, allungando le mani e affondandole nella massa di antimateria, che era giunta a lei, facendo esplodere al massimo il suo cosmo, al punto che la sua pelle cominciò a bruciarsi in chiazze dorate, simili ad oro liquido che corrodeva la sua pelle e rompeva le sue ossa. Una pressione cosmica data dal massimo ardere del suo cosmo, che porta quasi inevitabilmente all'autodistruzione. La pienezza del cosmo del drago marino. Il corallo, dominio di Johanna, si ramificò nel suo corpo, in modo tale che paradossalmente il cosmo di Johanna, che la stava facendo a pezzi dall'interno, la stava contemporaneamente mantenendo intera. I suoi occhi divennero completamente rossi da quanto erano pervasi di corallo, così come il resto del suo corpo, che stava venendo disintegrato dall'antimateria.
    Il corallo esplose dalle sue mani, diffondendosi nella massa di antimateria, come se stesse cercando di riempire un buco nero. Era una cosa paradossale, quasi impossibile, nemmeno lei aveva praticamente idea di che cosa stesse facendo, ma ci stava comunque provando. Stava cercando di prendere il controllo dell'antimateria, invadendola col suo cosmo.

    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

    Gridò per il dolore, mentre la sua cloth cominciava a sbriciolarsi e brandelli di carne volavano via dal suo corpo, esponendo le ossa. Se avesse continuato a quel modo in pochi attimi avrebbe perso persino la forma umana.
    Però accadde qualcosa.
    Nel nero dell'antimateria comparve qualcosa. Un puntolino luminoso, una piccola luce dorata che cominciò ad ingrandirsi, come un tessuto sano che cresce e si infiltra in un enorme tumore, ramificandosi in esso ed invadendo l'oscurità con luce solare. La massa d'antimateria cominciò a deformarsi, da sfera divenne un ovale, allungandosi verso Omega stesso, come se qualcosa al suo interno stesse tirando e spingendo verso il creatore di quel terribile potere. Nella parte rivolta al "dio" comparve qualcosa. Un profilo, una forma, zanne, un muso. Una testa di drago cominciò a formarsi nell'antimateria, dimenandosi come se fosse ostacolata da una barriera di gomma nera, fino a che non si giunse al punto di rottura. Un lungo drago serpentino, una struttura di corallo dorato e antimateria eruttò dalla sfera che Johanna stava fermando con il suo corpo, trascinando con sé la massa oscura , con il preciso scopo di riportarla al creatore e distruggerlo col suo stesso potere.

    Narrato ~ Pensato ~ Parlato


    Johanna
    Scale ~ Seadragon [V]
    Energia ~ Rossa
    Stato Fisico ~ e chi ce l'ha più un fisico ormai?
    Stato Mentale ~ ?
    Stato Armatura ~ distrutta
    Abilità ~ Reef
    Tecniche Usate ~ Corallink
    ■ Corallink ■
    Estendendo il proprio corallo verso l'obiettivo, Johanna tenta di prenderne il totale controllo, aggredendolo in modo violento, avvolgerlo nel corallo creando ramificazioni così sottili da passare tra le giunture delle armature. Che sia un oggetto inanimato o un essere vivente, in caso di successo esso diventerà un misero burattino alla sua mercé. Nel caso di costruzioni inorganiche, come statue o edifici, essi potranno essere mossi come veri e propri golem intrisi di cosmo e corallo. Se uno sfortunato vivente si ritrovasse aggredito dal corallo neurale, in caso di contatto diretto con la pelle o le ferite del suo corpo, gli impulsi nervosi della marine shogun verranno imposti sulla sua forma, creando un conflitto di volontà sul controllo di quel corpo, e nel caso di eccessiva resistenza la mente vittima potrebbe uscirne tremendamente affaticata. In caso il potere di Johanna o la volontà del nemico rendessero possibile la cosa, il corpo di esso cesserebbe di rispondere ai suoi ordini diretti, ascoltando quelli del drago marino, pur mantenendo la piena coscienza. Un uso secondario della tecnica è quello di instaurare un legame telepatico tra le due menti, potendo così trasmettere per via diretta informazioni o ricordi, in entrambi i casi.


    riassunto: mi becco a muso duro l'antimateria ed espandendo al MASSIMO il cosmo invado l'antimateria con il mio corallo, e attacco omega con un attacco di corallo e antimateria. Nota: non gliel'ha veramente rimandato indietro il colpo, né l'ha controllato. Ha semplicemente messo tutta se stessa nel proprio corallo in modo che esso trascini via l'antimateria e se la porti dietro addosso ad Omega :zizi: in pratica il corallo l'ha riportata indietro, più che respingerla
     
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  9. Addestratore Quest Master
     
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    up cloth gab vio




    "α & Ω la fine o un nuovo inizio?..





    Il colpo d’antimateia riuscì ad essere respinto, Omega, sentì chiaramente il suo braccio iniziare a scretolarsi.

    “Ahhhhhh…..maledetta! Non finisce qui.”.

    Spalancò gli occhi, poi prima che l’antimatera potesse divorarlo fece in tempo a innescare un esplosione a catena che colpì tutto anche lo stesso galatticus e Johanna.
    Quando tutto finì, non vi era altro che buio e non s sentiva più nulla!Tutti morti!...

    Johanna fortunatamente però non era presente veramente in quel caos, ma lo stava solo sognando, forse stegata da qualche incantesimo.
    La geneneral marin si svegliò come se nulla fosse successo, eppure l’esperienza fatta sembrava così reale invece no la stava solo sognando. Si svegliò in una stanza dove vi era una donna bardata di un armatura d’ebano e una maschera in volto.

    “Ben svegliata hai dormito per tre interi giorni , eri prigioniera di un forte incantesimo ed io ti ho salvato e liberato.Chi te lo ha fatto è stato un maestro, ma adesso è tutto finito. Bentornata giovane madre valorosa.”.

    La donna si tolse la maschera e rivelò un volto angelico e fiero dai lunghi capelli neri.

    “Il mio nome è Rea, ma gli uomini mi chiamano Violate e sono la madre della terra e degli dei e in quanto tale la difendo. Se ti senti di andare sei libera.Un nuovo inizio ci attende per tutti, o forse è solo l'inizio della fine?”.

    Le emise un sorriso, poi le voltò le spalle, anche lei sembrava volersene andare.





    fxz2mt












    consigli master

    traccia:

    ok ecco spiegato l'arcano all'inizio sembra che muori nll'esplosione poi ti ritrovi da REa che ti ha salvato. ultimo post poi chiudiamo.








    “ Io sono l'indiscusso Quest Master e Mestro! „
     
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    L'antimateria era stata trascinata, stiracchiata, sforzata nella direzione da cui era provenuta, e l'estremo e assurdo sforzo di Johanna venne finalmente ripagato. Era riuscita a rimandare indietro il colpo al suo creatore, riuscendo in qualche modo ad evitare di farsi disintegrare all'istante.
    Oscurata com'era dall'energia, e non troppo sicura di avere più nemmeno gli occhi, Johanna non poté vedere che cosa fece Omega dopo aver ricevuto il suo stesso colpo e aver cominciato a disgregarsi, perciò venne semplicemente inondata dall'energia causata dal contraccolpo, o qualunque cosa fosse ciò che aveva appena fatto quel folle spectre.
    Per un attimo la giovane marine poté percepire il concetto stesso del nulla, la morte, la non esistenza. Si era avvicinata a quel baratro già parecchie volte nella sua carriera, e in qualche modo il destino sembrava trovare un crudele divertimento nel torturarla e portarla sull'orlo della morte quasi per sfizio, come se tutto ciò fosse giustificato dai suoi poteri rigeneranti che ogni volta in un modo o nell'altro la riportavano in forma.
    No, stavolta non ce l'aveva fatta, la potenza assurda che quel novello dio aveva dimostrato si era rivelata troppa già nell'ambito di un singolo attacco, perciò in una vera e propria manovra deicida, non poté fare nulla, nemmeno rendersi conto di essere stata effettivamente uccisa. Galleggiando nel buio della percezione e della coscienza, l'ultimo pensiero di Johanna andò ovviamente verso sua figlia. Non solo aveva ucciso una bambina innocente, ma aveva anche lasciato da sola sua figlia, la sua unica amata bambina, senza nemmeno sapere quanto tempo fosse passato da quando era saltata nel portale. Quando succedono queste cose nei film passa sempre un sacco di tempo una volta che si è tornati al proprio mondo, e magari si incontrano i propri cari invecchiati. Le sarebbe dispiaciuto da matti incontrare una Diana adulta che si era dimenticata di lei.
    Si svegliò di soprassalto, raddrizzandosi sul letto in cui si trovava. Si guardò intorno, cercando di capire che cosa fosse successo e dove si trovasse, mentre le sue mani si muovevano su tutto il suo corpo, in una inconscia ricerca di conferme su essere ancora intera dopo quello che aveva appena provato.
    C'era tutto.
    Seconda controllatina.
    Sì, c'era tutto.
    Quando sentì una voce si voltò di soprassalto verso la direzione da cui proveniva, ritrovandosi a fissare una persona in armatura nera, con tanto di maschera dello stesso colore. Aveva dormito per tre giorni? Ma come era cominciata la cosa? Chi era stato? Almeno ora era salva, e quando si tolse la maschera Johanna si sentì di fidarsi, aveva un volto che ispirava fiducia. Da quel che le disse, Johanna capì che era una specie di divinità, molto importante visto che era la madre degli dei.
    Avrebbe voluto rimanere a parlare con lei e chiederle spiegazioni, ma era stata via tre giorni e doveva tornare da sua figlia, perciò si limitò a ringraziarla e salutarla, prima di correre fuori dalla stanza.

    Narrato ~ Pensato ~ Parlato


    Johanna
    Scale ~ Seadragon [V]
    Energia ~ rossa
    Stato Fisico ~ Ottimo
    Stato Mentale ~ Disorientato
    Stato Armatura ~ Indossata
    Abilità ~
    Tecniche Usate ~
     
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