I gatti della luna.

Nome: Gorthaur
Energia: Rossa
Spectre di Druj Nasu

*Rimase diverso tempo immobile a fissare quel simbolo.
Tutto iniziava ad avere senso, ammesso che di "senso" si potesse trattare quando si parlava del Caos Strisciante.

Lentamente si alzò ed iniziò a camminare avanti ed indietro nella sua frusciante veste di seta nera, continuando a fissare il foglio.

Cosa voleva da lui?

Era dal tempo del Prima Dinastia d'Egitto che non lo incontrava.
Allora erano pari, due dei esterni, orrori cosmici che si divertivano a scombinare i fragili piani degli umani e dei loro dei di carne.

Poi gli dei di carne, fino ad allora poco superiori agli altri mortali, divennero più forti e loro più deboli.
L'interesse per la materia privò gli Antichi della loro potenza come se si trattasse di veleno, rendendoli fragili e preda delle giovani "divinità"... fino a dover loro l'esistenza.

Nyarlathotep fu più astuto di Druj e di molti altri.
Si ritirò dall'esperienza egiziana e da allora si limitò ad usare simulacri della sua volontà, rimanendo distante... ed invincibile.
Qualche sfortunato poteva incontrarlo nei suoi sogni, o nell'anonimato di un passante.

Cosa voleva da lui?

Semerketh conobbe il Faraone Nero di persona e probabilmente per questo fu certo di trovare nell'incubo di Gorthaur la firma di Nyarlathotep.

Fu al termine di questi lunghi ragionamenti che si accorse di chi gli aveva portato quelle pergamente.
Zraki si stava rivelando ogni giorno più utile.

Stese la pergamena con il simbolo su un tavolo di pietra della sua stanza, fermandola agli angoli con delle candele, mentre iniziò a studiare le altre.
Il lich lo conosceva e sapeva che in situazioni estreme preferiva l'approccio più diretto possibile.
Probabilmente aveva scelto testi relativi a rituali di comunicazione e relativa protezione.

Un brivido gli corse lungo la schiena. Un dubbio forse folle, ma la follia ormai era la regina della scena.
La sua surplice?
Nel sogno non riusciva a percepirne l'essenza... e l'essenza della surplice era la sua essenza.
Per fugare ogni timore socchiuse gli occhi, innalzando l'energia cosmica quel tanto che bastava per eseguire la vestizione.
Sarebbe giunta?*

Nome: Gorthaur
Energia: Rossa
Spectre di Druj Nasu

*La soddisfazione per l'arrivo della surplice fu breve.
Che diavolo stava succedendo?

Non gli era mai capitato che la surplice agisse da sola, soprattutto perchè quell'armatura era parte di lui.
Lui era l'essenza collegata alla surplice, perderla o vederla completamente distrutta sarebbe equivalso a morire.

Peggiore della morte, che era semplicemente la porta che conduceva ad un'altra esistenza, doveva essere il destino dello spectre che vedeva una parte della propria essenza rivoltarsi contro di sè.

Onestamente non era pronto a tale evenienza e la reazione del gatto in un certo senso lo rincuorò. Forse quella misteriosa creatura capiva la situazione o forse poteva essergli di aiuto... o poteva condurlo ad una scelta nefasta come nel sogno...

Quando la mosca si alzò e corse verso la stanza degli archivi dove conservava i monili di principale importanza scattò. Subito prese le pergamene e le arrotolò fra di loro infilandole in un cilindro di ossidiana che legò alla vita.

L'oscura forza dell'Istihlak lo avvolse, facendolo assomigliare ad una fiamma nera, e subito si precipitò al seguito della surplice.

Dove andava così sicura non poteva intuirlo... ma soprattutto che parte aveva in tutto questo il Caos Strisciante?*

The Lord of Flies

■ Riassunto ~ Parto all'inseguimento

■ Status Fisico ~

■ Status Psicologico ~ Normale (?)

■ Abilità Utilizzate:

■ Tecniche Utilizzate:

Nome: Gorthaur
Energia: Rossa
Spectre di Druj Nasu

*Una sensazione orribile lo colse. Era come se tutti i suoi sensi fossero impazziti. Lo spazio ed il tempo stavano crollando su se stessi e la realtà si fondeva con il sogno.

La sua pelle era dura e lucida come la sua surplice... lui era la surplice.
Fuggiva da se stesso, un se stesso corrotto, forse una proiezione del Caos Strisciante.
Ma dove stava volando? Cosa cercava il suo inconscio con tale forza e tale disperazione?

Ovunque andasse non v'era luogo sicuro da Nyarlathotep poichè i sogni erano il suo regno e Gorthaur era ben lontano dalle vette di potere che un tempo gli garantivano la possibilità di non temere l'altro dio esterno.

La sua memoria ronzava, picchiava contro la sua ragione come chi bussa ad un portone smanioso di entrare.
Cosa stava dimenticando? Cosa poteva permettergli di liberarsi da quella follia?

La sensazione di dover correre nella sala degli artefatti era l'unica certezza e ad essa si avvinghiò.
Esplose il cosmo e continuò ad emanare Isthilak facendo crollare le pareti dietro di se ed aggiungendole alla sua forza, come un'onda vivente che lo celava al suo inseguitore. Debole espediente, ma unico.

Giunto nel salone tanto agognato iniziò a zampettare qua e là.
Cosa c'era di tanto potente lì?
Cosa poteva temere il Caos Strisciante?

Il Signore del Grande Abisso!

Certo! Nodens il cacciatore, colui che ha per preda gli Dei Esterni. Druj sarebbe ugualmente preda, ma in quelle condizioni era troppo debole ed il dio dalla mano argento probabilmente nemmeno l'avrebbe notato.
Doveva trovare un modo per indicare la presenza di Nyarlathotep a Nodens. L'essenza del dio gli avrebbe indicato la via per fuggire da quel sogno ed avrebbe messo in fuga il Faraone Nero.

Una stele sì, una stele cercava.

Sì! Sì! Ricordo!


Spronato dalla presenza dell'inseguitore sempre più vicina iniziò a cercare tra i reperti più antichi, goffamente a causa della forma che lo conteneva.
Eccola finalmente la stele che testimoniava l'esistenza di Nodens, una stele romana che ne invocava la presenza come benedizione.

Iniziò allora a pronunciare la formula in antico latino.*

DEVOMNODENTi
FLAvIVSSENILSPOSSVit
PROPTERNVPtias
quaSVIDITSVBVMBra

*E continuò a farlo incessantemente, come una litania.
Era la sua ultima, folle speranza.*

The Lord of Flies

■ Riassunto ~ Ho ipotizzato che la cosa che cercavo fosse qualcosa capace di far cagare in mano Nyarluzzo. Ovviamente non so se è la cosa giusta o meno

■ Status Fisico ~

■ Status Psicologico ~ Normale (?)

■ Abilità Utilizzate:

■ Tecniche Utilizzate:

Nome: Gorthaur
Energia: Rossa
Spectre di Druj Nasu

*Quando si riebbe l'armatura l'avvolgeva.
Si alzò lentamente, assaporando l'esercizio del controllo su ogni muscolo e su ogni facoltà mistica.
L'armatura pulsava, la sua energia era rinvigorita, l'essenza di Druj era ancora più manifesta.
Sentiva la corazza più leggera, più fluida nei movimenti.

Poi iniziò a mutare leggermente.
Il diadema si arricchì di artigli che andarono a coprire e proteggere i lati del viso dello spectre, gli spunzoni della corazza divennero ancora più acuminati, le ali si ampliarono un poco e fasce di sacro metallo comparvero per proteggere la parte scoperta dei bicipiti e delle cosce.

Graffiò l'aria con la mano destra e cinque lame partirono dagli artigli, andando a fendere le pareti innanzi a lui come fossero burro.
Il cosmo fluiva con maggior facilità e percepiva una maggior resistenza fisica del materiale che componeva la sua seconda pella.

Sorrise ampiamente, malignamente mentre lentamente si muoveva verso il suo trono, assaporando ogni istante quel nuovo potere, quel nuovo piccolo passo verso la sua antica gloria.*