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Capitolo VIII
> Potevi farmi una telefonata... mi sono un po’ preoccupata non sentendoti più - disse Rogue chiudendo il PC e togliendosi le cuffie e aiutandolo ad alzare - ok, eravamo rivali e abbiamo combattuto, ma non c'era rancore, e volevo avere tue notizie.
La faccia di Silva poteva riassumere uno scetticismo difficile da esprimere a parole, tranne un "implied facepalm".
> Ok ok Silvino... volevo tentare di riottenere quell'artefatto, e quindi ho provato a cercarti in lungo e largo per una settimana, ma non ho avuto molta fortuna, anche se ho raccolto molte storie interessanti sul tuo conto in giro... tipo quando sei entrato per sbaglio in quelle terme femminili *giggle*
La faccia del marine divenne bordò, ricordando i suoi inizi in Giappone per trovare quel manufatto maledetto.
> Ero abbastanza certo che era una traccia sicura... niente secondi fini... poi sorgenti termali, mare... non è la stessa cosa? No?
> Oppure - continuò imperterrita ridacchiando - quando a quel raduno di cosplay eri più che certo che una casta avversa ti stava attaccando... erano fan di Skyrim, non asgardiani corrotti. O quando ti sei presentato nella stanza da letto del Primo Ministro e ti ha creduto un alieno, o quando...
> Ok ok, ho fatto degli errori - esclamò spazientito il marine - e sinceramente senza il tuo aiuto sarei ancora a girare per le isole del Giappone, ma ora basta storie e storielle! L'artefatto, lo scettro è stato rubato e a quanto pare la cosa potrebbe causare conseguenze molto gravi... Rogue, ascoltami e guardami negli occhi - disse prendendola per le spalle e fissandola con i suoi occhi color nocciola, carichi di sincerità e preoccupazioni - dimmi quello che sai, dove posso trovare informazioni... e stanne lontano. Attorno a questa storia aleggia un'aria di morte e disperazione... non voglio che ti accada qualcosa.
Rogue arrossì, distogliendo lo sguardo dagli occhi del guerriero dei mari. Conosceva il carattere di Silva, un tizio cosi strano, cosi particolare. I guerrieri di Hermes non hanno un grande senso del gruppo, non hanno mai creato un santuario, una casta o qualcosa del genere, ognuno per se. Lui era diverso, si preoccupava di tutti, amici e nemici... era cosi strano...
> La banda dei Ten... sai dove trovarli. "Lui" sa qualcosa.
Silva sorrise, e la ringrazio con un sorriso, uscendo dalla stanza.
Tom, stranamente, era sparito, cosi come Carol, che aveva lasciato un biglietto che lo avvertiva che si sarebbe assentata a causa di "ordini dall'alto" o qualcosa del genere... e poteva anche sapere da chi erano partiti gli ordini.
Inutile rimuginarsi sopra, doveva solo sperare che Gabriel mantenesse l'accordo e che stesse anche lui sulla stessa traccia. Ora aveva solo una cosa da fare...[...]
Molto tempo fa, ben prima di questa storia, Silva ha avuto un'avventura nella terra del Sol Levante. Fresco d’investitura a Generale degli Abissi, si è ritrovato chissà come immischiato in una faccenda di teppisti e motociclisti. Il loro capo, Ryusuke detto "Orochi", era stato posseduto da un demone, un'oni o spettro di qualche genere, non ricordava bene, e con un bel pugno pregno di cosmo in pieno viso l'aveva esorcizzato... o steso... o entrambe le cose.
Da quella vicenda il poverino ha sviluppato il suo microcosmo latente, e si è autonominato sacerdote e guerriero di Bishamonten insieme alla sua banda, e girava per il Giappone a salvare gente, difenderlo da demoni e dei malvagi e cose del genere... allegri e simpatici dilettanti, anche rispetto ad altri gruppi di guerrieri minori, che spesso facevano più guai che altro, ma comunque gente su cui si poteva fidare. Se Rogue aveva detto di contattare Ryu, significa che poteva aiutarlo in questa spinosa faccenda.
Era da poco passata la mezzanotte sul lungomare del Giappone. La Luna era basa nel cielo, e le stelle splendevano... di certo li avrebbe trovati li.
Silva era ai margini della strada, con la pandora box della sua scale vicino da un segnale di limite di velocità, il posto giusto. Convogliando il suo cosmo lungo il braccio, il pollice della mano destra fu pervaso di luce azzurra, visibile per kilometri... il segnale.
In meno di un minuto, le luci e i rumori di decine e decine di moto rimepirono l'aria, e come antichi cavalieri o samurai, i protettori del Giappone comparvero all'orizzonte, con le loro moto e i loro stemmi. In testa al gruppo, Ryu di Orochi, con la sua Harley e il suo caratteristico "pelo".
Accelerò impennando, e si fermo con una sgommata proprio di fronte al marine, squadrandolo dietro ai suoi occhiali da sole (come li portasse in piena notte, era un mistero).
> Sempre un piacere vederti, Ryu.
Silva sorrise di gusto, mentre il motociclista scendeva dal mezzo. La sua banda guardava senza dire una parola: oltre la decina iniziale, si erano aggiunti molti nuovi membri, tutti molto giovani, emozionati dal vedere un "vero" guerriero divino.
Veloce come un lampo, le braccia muscolose di Ryu partirono verso il giovane pellerossa, ghermendolo e abbracciandolo (in nodo virile, no homo, of course).
> Maestro Silva! Ho saputo che eravate disperso in mare! Ho pianto mille notti spaventato per il suo fato avverso, pregando il Buddha affinché potessi rivedere di nuovo il suo viso... appena ho visto il mistico autostop azzurro, il mio cuore ha avuto un sussulto, eravate ancora vivo! Ancora Vivo!!!
> Ryu... non riesco... a respirare... e mi fa male... il braccio - Silva stava diventando paonazzo tentando di respirare, e per fortuna dei suoi polmoni il motociclista abbondono la presa, per evitare di far del male al suo "maestro" - ho molte cose da raccontarti, e anche da chiederti. Sono rimasto svenuto per un intero mese, distrutto da un ladro che sembra avere poteri incredibili. Il mio braccio e la mia scale non sono messi bene, ma non posso abbandonare il mio dovere. Una guerriera di Hermes ha detto che tu hai delle informazioni, hai visto o sentito qualcosa a proposito... e devo saperlo. Tante vite dipendono da questo.
Nome ~ Silva
Energia ~ Rossa
Scale ~ Scylla [IV]
Stato Scale ~ Non indosso, rotta
Condizioni Fisiche ~ Braccio Rotto
Condizioni Psichiche ~ TranquilloAbilità Tecniche bestias de scylla: l'abilità più nota del marine di Scylla. Silva può contare sulla forza delle sei Bestie (lupo, aquila, orso, serpente, pipistrello, vespa) che spuntavano dal corpo della mitologica ninfa Scylla. A ciascuna di queste sei Bestie e collegata una particolare mossa del Marine, che riesce a tramutare in "un'attacco" da parte della bestia designata, anche se di fatto è solo un'illusione. Le sei bestie nient'altro sono che gli spiriti totemici della antica Tribù del ragazzo, e la sua affinità con esse gli ha permesso di sviluppare una settima forma e nuove tecniche legate alle bestie.
> Non sono solo... non sono solo... non sono più solo.
illusión: maestro di illusionismo, Scylla è in grado di maschera perfettamente le sue tecniche rendendole simili ad attacchi di animali, oltre che modificare il suo aspetto in quello della mostruosa Scylla o in altre persone per confondere gli avversari, oltre a generare diversi tipi di illusioni che sfrutta per i più svariati motivi. Pur non essendo di fatto pericolose, queste illusioni non possono essere evitate in nessuno modo, tranne se non si disponga di mezzi per poter vedere oltre a tali inganni (es. Sensi Sviluppati).
> Screw the Logic, I'm Silva!Nessuna
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Al sentire parlare di un ladro dai grandi poteri Ryu si acciglia, così come l'intera cricca attorno a Silva. La verità è che tempo fa uno dei loro compagni era stato derubato di qualcosa di importante per lui, e da un certo momento in poi gli era andata in malora la vita e al momento era in ospedale in riabilitazione, ma probabilmente rimarrà sulla sedia a rotelle. Ha descritto ai compagni di uno strano sogno, e di lì i particolari che ti vengono riferiti sono riconducibili alla tua vicenda. Anche Ryu e compari erano alla caccia del misterioso ladro, ma la mancanza di prove o altro li aveva scoraggiati per un po', ma alla fine erano riusciti a combinare qualcosa.
Hanno raccolto informazioni riguardo ad un negozietto di chincaglierie antiche. Nessuno sa dire dove si trovi, o il suo indirizzo, perché tornando a cercarlo una seconda volta sembra che non sia mai esistito in quel posto, e nessuno l'ha mai visto o vi ha fatto caso. Materiale da creepypasta insomma. Anche su internet questo negozio viene citato, ma non solo in giappone, in tutto il mondo.
Una sola persona è riuscita ad entrarci due volte, almeno così scrive su /x/, e dentro vi ha trovato a colpo sicuro qualcosa che era sicuro di aver perso e che stava cercando da giorni. Tuttavia non aveva cercato il negozio.
È come se il negozio cercasse te.
Un altro della banda è riuscito ad entrarci, prima di sapere effettivamente di tutto questo, e ripensandoci anni dopo si è reso conto di averci visto l'esatto oggetto che era stato rubato al loro amico, anche se era lì anni prima del fattaccio.
Si può dire che finalmente Silva ha una pista.
[ alè, cerca non cercando di cercare il negozio mentre lo cerchi non cercandolo ]. -
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La Donna del Mare
post ~ IX
Alle parole del ragazzo, tutta la banda, Ryu per primo, si incupì. Alcuni parlottavano tra loro, altri guardavano per terra evitando lo sguardo del marine, altri addirittura digrignavano i denti come se presi da una forza rabbia.
> Nella nostra banda c'è un ragazzo, che chiamiamo BallBoy. Grande, grosso, ma è un tenerone, infondo - inizio Ryu, appoggiandosi alla sua moto - aveva un ciondolo, molto antico, regalo di sua nonna, da cui non si separava mai.
Una sera, dopo una belle bevuta, era stato derubato, e ovviamente è andato su tutte le furie, ma dato che era proprio sbronzo di sake ed alta roba, non ci abbiamo dato troppo peso, un normale furto.
Poi... tutto è iniziato ad andare storto per lui. E non dico che ha avuto incidenti e roba simile, no. Sembrava quasi che il mondo stesse volesse cancellarlo dall'esistenza, una cosa mai vista. Perfino l'ambulanza che l'ha portato all'ospedale ha avuto un'incidente. E finito in coma, ma ora ne è finalmente uscito... tuttavia ... quasi sicuramente... non potrà mai più camminare.
Un profondo silenzio scese sul gruppo. Alcuni, nascondendosi, iniziarono a piangere. Esattamente come aveva detto Gabriel, il ladro non aveva rubato solo l'oggetto, ma tutta la storia passata e futura legata ad esso, e in qualche modo l'universo si stava assestando, purtroppo a spese del povero BallBoy.
> Mi dispiace veramente tanto per il vostro compagno, e se riusciremo a trovare il colpevole sicuramente non correrà più pericoli, e nessuno dovrà patire le stesse cose. Avete scoperto qualche cosa, per caso?
> Poco e niente, sopratutto voci, Leggende Metropolitane, roba che trovi su internet tra video di pony colorati e hentai spinto. - Ryu iniziò a raccontare questa diceria come se fosse una storiella da campeggio (con tanto di torcia sotto il viso) - "Si dice che esista un negozio che vende merce unica, ma che non si trovi mai due volte nello stesso posto. Entri, vedi cose mai viste, ma se vuoi ritornare, magari insieme a un amico o con più soldi, semplicemente non lo trovi più dove lo hai lasciato. Non sembra neanche che il negozio si sposti o altro, semplicemente è lui che vuole farsi trovare. Cercare è inutile, devi solo farti trovare."
> E come mai sei tanto sicuro che questa storia sia vera? - chiese il marine con un po di scetticismo alzando il sopracciglio destro.
> Perché SilverSun è riuscito a trovarlo ed entrarci dentro - rispose come se niente fosse Ryu indicando un energumeno alto tre metri, calvo e in canottiera, che quasi non riesce a entrare nell'inquadratura - ha anche visto un oggetto che assomigliava incredibilmente al talismano di BallBoy, ma stranamente questa cosa è successa anni e anni fa, quando Silver era un bambino alto poco più di un metro e mezzo... merito del latte, sai.
Silva rimase un po in silenzio, guardando Ryu e tentando di decidersi sul da farsi. Un negozio che vende merce misteriosa sembra legato a qualcuno che ruba in maniera misteriosa della roba. Poco, veramente poco, ma la storia di SilverSun si collega bene a tutto il time wimmey detto da Gabriel... la cosa poteva avere sicuramente un senso.
> Ora so dove cercare, o meglio, non cercare... vi ringrazio calorosamente, Ryu, amici... - disse con profondità offrendo la sua mano in segno di saluto, fiducia e amicizia... mano che fu prontamente convertita in un abbraccio degno di una anaconda.
> Ryu... le mie povere ossa...
[...]
Cercare non cercando, ma facendosi trovare.
Un Bel paradosso, effettivamente. Cercare qualcosa non cercandola implica come il cercarla, anche se di base non lo si sta facendo, perché il non farlo serve per cercarla, ma in tal modo è comunque un cercare, sebbene in una maniera diversa. E la mente, e le azioni di Silva non potevano seguire tale logica, perché la vita di molte presone dipendeva da questo suo non cercare, ma dato che la sua missione era cercare, anche non cercando avrebbe comunque cercato pur non volendolo fare.
> Una bella gatta da pelare - disse il giovane pensieroso, seduto sulle classiche altalene viste e stra-riviste in ogni anime, manga ot simila che si rispetti - ma non posso certo arrendermi, non ora che ho una pista. Carol, Ryu, perfino Gabriel contano su di me. Ma come posso fare?! Dovrei solo girare per ore spegnendo completamente il cervello, come uno zombie senza pensieri, guidato neanche dall'istinto, solo da stimoli visivi e sonori...
Silva si alzò di scatto, mentre in testa si accese una lampadina illusoria
> SHOPPING!!!![...]
Dopo un giorno intero passato girovagando per il gigantesco quartiere commerciale di Tokyo, pieno di gingilli e prodotti di dubbia utilità (come un fantastico set da coltelli sponsorizzato da Topo Gigio), il giovane pellerossa si sedette, stanco morto, su una panchina.
Girava da ore, seguendo la folla e entrando in ogni negozio che gli suscitava un minimo di curiosità, negozi di elettronica, locali, c'era anche una fumetteria dove Kishimoto, l'ideatore di Naruto, firmava autografi, piena zeppa di gente con torce e forconi. Non si ricordava neanche cosa stesse cercando. Oddio, non ricordava neanche se avesse un cervello.
Tuttavia, qualcosa si accese in lui quando, defilato, tra mille luminosi negozi, vide una piccola vetrina buia, e una scritta. istintivamente, aveva ricordato, e capito. E, tremando, lesse il nome del negozio.
Safarà
nome × Silva | energia x Rossa | scale × Scylla [IV]
stato scale × Distrutto | stato fisico × braccio rotto | stato psico × normaleAbilità Tecniche bestias de scylla: l'abilità più nota del marine di Scylla. Silva può contare sulla forza delle sei Bestie (lupo, aquila, orso, serpente, pipistrello, vespa) che spuntavano dal corpo della mitologica ninfa Scylla. A ciascuna di queste sei Bestie e collegata una particolare mossa del Marine, che riesce a tramutare in "un'attacco" da parte della bestia designata, anche se di fatto è solo un'illusione. Le sei bestie nient'altro sono che gli spiriti totemici della antica Tribù del ragazzo, e la sua affinità con esse gli ha permesso di sviluppare una settima forma e nuove tecniche legate alle bestie.
> Non sono solo... non sono solo... non sono più solo.
illusión: maestro di illusionismo, Scylla è in grado di maschera perfettamente le sue tecniche rendendole simili ad attacchi di animali, oltre che modificare il suo aspetto in quello della mostruosa Scylla o in altre persone per confondere gli avversari, oltre a generare diversi tipi di illusioni che sfrutta per i più svariati motivi. Pur non essendo di fatto pericolose, queste illusioni non possono essere evitate in nessuno modo, tranne se non si disponga di mezzi per poter vedere oltre a tali inganni (es. Sensi Sviluppati).
> Screw the Logic, I'm Silva!nessuno
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Alla fine Silva aveva trovato il negozio.
Entrato dentro, una zaffata da vecchio negozio lo aggredisce, mentre i suoi occhi si abituano alla penombra e vede migliaia di oggetti accumulati l'uno sull'altro, senza un'ordine preciso. Sembra più una discarica che un negozio vero e proprio. Su di una pila poco lontana svetta qualcosa che Silva conosce bene, e la sua attenzione è automaticamente attirata da esso. Il bastone!
In modo abbastanza anticlimatico riesce a recuperarlo senza problemi, ma appena lo stringe tutto crolla, trascinandolo in un vortice di cianfrusaglie che sprofonda nell'abisso come un mulinello. Atterra su di uno specchio d'acqua poco profondo, disseminato dagli oggetti caduti. Però ha ancora il bastone.
Un momento, quel luogo è familiare. Il buio, quella risata ossessiva. Come nel sogno Silva raggiunge la fonte della risata, i tre picchi su di cui Carol è crocefissa, e la figura sconosciuta e incappucciata che sghignazza alle spese di Silva.
Oh oh oh oh alla fine ce l'hai fatta a trovarmiiih
Ha una voce molto sgradevole, sembra il suono della ghiaia che scricchiola.
Porta le mani al cappuccio e si volta, scoprendo il volto.
Ora tutto acquisisce un nuovo senso.
Quella pelle grigio-bluastra.
Quel volto privo di lineamenti.
Quegli spigoli.SPOILER (clicca per visualizzare)
Prima ancora che tu possa reagire, il nemico scaglia su di te un raggio di energia bluastra.
[attacco a ene rossa, l'immagine indica solo cosa c'è sotto il cappuccio, non la figura intera]. -
.CITAZIONESilva - En. Rossa
*dling*
Silva entrò all’interno del misterioso negozio esitante, sicuro che all’interno si trovasse un grande pericolo. Qualcuno, o qualcosa, che poteva rubare oggetti dall’esistenza non era di certo un nemico da prendere sottogamba, e non si sarebbe fatto trovare impreparato.
Con un braccio rotto, ma soprattutto senza la sua preziosa scale, si sentiva nudo e inerme di fronte ai pericoli… davvero strano come fino allora non aveva mai pensato cosi tanto alla sua incolumità. La protezione della sua armatura era quasi scontata per lui, e solo ora si rendeva conto di quante volte aveva salvato la sua vita… ma di certo non si poteva tirare indietro, non ora, non qui.
Raccogliendo tutto il suo coraggio e facendo i dovuti scongiuri, entrò…
La prima cosa che avverti, forte come un pugno in pieno viso, era l’odore di vecchio e di chiuso, di libreria antica, di deposito, di storia, morte e conoscenza. Non era un brutto odore, ma… non gli piaceva.
Gli occhi, una volta abituatisi alla penombra, non riuscivano a capacitarsi di quello che vedevano. Il negozio, cosi piccolo all’esterno, sembrava allungarsi all’infinito, come un lunghissimo corridoio, pieno di scaffali contenenti i più disparati oggetti sparpagliati senza un preciso ordine. Avanzando, ne poteva vedere d'infiniti: libri scritti in linguaggi antichi e sconosciuti, o mai sentiti (o pubblicati), armature di varia foggia, alcune addirittura di guerrieri divini, armi antiche e nuove, alcune fantascientifiche, il calice di un falegname, il coltello di un assassino e di un figlio, inquietati pupazzi dalla faccia sfigurata, una rosa racchiusa in una teca che predava lentamente i suoi petali, un’altra teca con una statuina di ghiaccio di una ballerina, la lancia di un legionario e la spada di un samurai, poco distante da uno specchio e uno strano gioiello. Andando avanti, documenti segreti, calzini spaiati, strane collane dorate e un diadema con strane pietre preziose dalla forma curiosa, una maschera di legno, l’elmo di un rivoluzionario, un gioco da tavolo che sembrava emanare un rumore di tamburi, e tanto, tanto ancora che potrei scrivere per allungare il brodo e inserire citazioni sparse ma che non farò perché non ho tempo e voglia.
Poi, dal nulla, tra un paio di mutandine con le iniziali M.M. e una strana sfera luminosa, Silva vide quello che stava cercando da ormai tempo immemore… il Sacro Bastone!
Avvicinandosi come un gatto a un topo, facendo meno rumore possibile, Silva scruto con attenzione l’oggetto, per vedere se poteva contenere trucchi, trappole o altro ancora… notando che non c’erano, lo prese come nulla fosse, stringendolo forte tra le mani e preparandosi al peggio… che ovviamente arrivò.
Come se fosse arrivato un sisma, tutto il negozio iniziò a tremare, mentre Silva si sentì risucchiare dal basso, mentre tutto attorno a lui crollava in un gigantesco vortice di gingilli storici e sacri, in un tunnel inesistente fino alla fine di questa avventura.
[…]
Appena sentì il suo corpo colpire l’oscura acqua bassa che aveva visto nei suoi sogni, capi che lo scontro finale era vicino. Attorno a lui cianfrusaglie varie che ovviamente non avrebbe potuto usare per ragioni di lealtà (sigh, sarebbe stato carino che fosse caduto insieme a lui un bel lanciarazzi o la spada muramasa), il bastone ancora stretto nella sua mano sinistra e un fortissimo dolore al braccio ferito. Lontano da lui, su una delle tre collinette, Carol crocifissa.
> No… non di nuovo… no sul serio!
Gridò Silva alzandosi in piedi e avvampando il suo cosmo, pronto alla lotta. Fanculo il bastone, la missione, il nemico e Gabriel: la sua amica era in pericolo.
> Oh oh oh oh alla fine ce l'hai fatta a trovarmiiih.
Una figura ammantata, dalla voce odiosa, granitica, senz’anima, ridacchiava appollaiata su un altro dei rilievi. Con un lento, calcolato gesto, si tolse il cappuccio, mostrando la sua inquietante, grottesca e litica facies: Tom.
> Allora sei tu! – esclamo Silva a occhi sgranati – Ora mi è tutto chiaro!
> Davvero? – esclamarono nella sua mente tutti gli spiriti – Come? E’ quel masso che ci insegue da inizio missione, cosa hai capito di lui?!?
> Beh… niente! - disse ridacchiando Silva – e solo che ho sempre sognato di dire questa battuta…
Silenzio generale degli spiriti e degli utenti che stanno leggendo questo post.
Quei pochi attimi di distrazione permisero a Tom (lo chiameremo cosi) di creare un potente raggio energetico color bluastro, che mirava dritto verso il marine. Non poteva evitarlo e senza scale era perduto se fosse stato colpito, quindi avvampando il cosmo, pianto i piedi nel fondo acquitrinoso poco profondo, creando lungo la traiettoria del raggio vari totem di energia cosmica allineanti che, uno alla volta, bloccarono il potente e veloce ma singolo raggio. A ogni impatto il raggio si indeboliva, fino a estinguersi in un’ultima, potente esplosione che quasi scaglio via il guerriero di Scylla a causa dell’onda d’urto.
La strategia l’aveva salvato questa volta, ma lo stesso trucco non sarebbe funzionato due volte.
Digrignando i denti, con un potente urlo si lancio in un attacco frontale verso lo strano essere, arrivando proprio di fronte a lui con il pugno sano carico di cosmo pronto a colpirlo con forza… ma ovviamente era un’illusione. Il vero Silva si mosse più velocemente a livello del terreno, nascosto nelle tenebre dello strano luogo, spostandosi rapidamente dietro alla collinetta e saltando per prendere Tomo alle spalle (se aveva spalle, non si capiva molto bene).
Le Forza dell’Orso avrebbe provato a colpire con una potente zampata energetica il nemico, in modo da scagliarlo lontano, per tentare di liberare Carol, o almeno allontanare quella creatura dalla sua amica per evitare di fargli del male.CITAZIONEAbilità:
- Illusioni Ambientali
Tecniche:
- totem pole barrier: donando il suo cosmo alla terra (o a qualunque superfice), il marine crea una serie di colonne di energia cosmica capace di bloccare la maggior parte degli attacchi fisici ed energetici. Solitamente vengono disposti come un muro impenetrabile che si frappone fra l'attacco e il guerriero pellerossa, ma Silva può deciderne liberamente la disposizione per gli usi più svariati o per difendere anche degli alleati. Grazie alle sue abilità illusorie, poi, tale colonne assumono le sembianze di totem con le effigi degli spiriti delle sei Bestie.
- ira del grizzly: semplice ma letale esplosione cosmica direzionata, che scaglia il nemico in una direzione (su, giù, destra, sinistra) facendo numerosi danni da impatto. Nello scagliarlo Silva assume le fattezze di un'enorme Orso Grizzly che con una zampata colpisce l'avversario esattamente come un salmone. E' la tecniche più potente, almeno fisicamente, fra le singole Bestie.. -
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Il colpo di Silva colpo andò completamente a segno, visto che essendo una roccia Tom non aveva le orecchie per sentirti arrivare, o un collo per girarsi. O parecchie altre cose. L'intera questione non faceva molto senso anatomicamente parlando. L'importante era tuttavia che il colpo era andato a segno e l'ira del grizzly scagliò lontano la roccia, lanciando frammenti in varie direzioni, assieme a una scia di polvere di roccia. Evidentemente anche i sassi sanguinano.
Il rialzarsi di Tom diede abbastanza tempo al marine per liberare Carol dalla sua scomoda situazione, tuttavia Tom non sembrava darsi per vinto. Quando notò che Carol era stata liberata, andò su tutte le furie.
YOU TOUCHED MY TRA LA LA!
Gridò, roboante come una valanga mentre il suo cosmo impennava furioso. Una serie di spuntoni di roccia cominciò a crescere da terra, dirigendosi verso Silva per trafiggere lui e Carol dal basso con lame geologiche affilate come rasoi.. -
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Era andato meglio del previsto.
Per impossibilità anatomiche Tom non riusci ne a percepire ne a difendersi dal colpo del marine, venendo scagliato a metri e metri di distanza, disintegrato in vari pezzi, lontano dalle collinetta e dai due guerrieri dei mari.
Carol era crocifissa come una blasfema parodia della passione, semi-incoscente, con le ferite che sanguinavano di un'inquietante liquido nero. Inchiodata alla croce, non poteva liberarla facilmente e con due colpi mirati, ruppe i due bracci liberando la donna senza provocarle ulteriori ferite. Respirava a fatica e blaterava cose senza senso, ma almeno era ancora viva.
Con il bastone recuperato, il mostro distrutto e la principessa salvata. Mancava un funghetto e poteva considerare conclusa la giornata, quando quella granodioritica voce urlò con l'odio di un bambino a cui gli era stata rubata la figurina più preziosa dell'album Panini.
> YOU TOUCHED MY TRA LA LA!
Vomitando cosmo come un vulcano, creò una lunga serie di spuntoni di roccia appuntita che iniziarono con forza e velocità a dirigersi verso Silva, pronti ad annichilirlo come la confezione di un pacco regalo il giorno di natale a casa di un seria killer.
Le pupille di Silva si chiusero come quelle di un gatto, mentre si carico con forza quella che fu la marine di Kraken sulle sue spalle.
> Riesci a reggerti? - domando mentre il suo cosmo avvampava
> ..s..si... - sussurrò lei stringendosi forte con le braccia intorno al collo.
> Allora... si vola!
Con un urlo, indirizzo le mani verso il basso, sparando il Gorgo di Scylla esattamente sotto i suoi piedi, dove le lame stavano iniziano a uscire come funghi a Novembre. La gamba destra venne, aimhè, colpita da una delle punte, iniziando a sanguinare copiosamente messa veramente molto male, ma il rinculo del colpo fu tale da scagliare entrambi nei neri cieli di quel luogo dimenticato da dio, lasciando la donna incolume dall’attacco della strana creatura.
Veloce come un serpente, dato che non aveva ali per poter rimanere a lungo sospeso, avvampo con forza prodigiosa il suo cosmo, brillando come una stella azzurra in quel cielo buio, creando il suo bazooka-totem illusorio e puntandolo verso Tom.
> C’è posto per un solo personaggio spara-citazioni alla cultura di massa su questo forum… e quello non sei tu, hijo de puta!*boom*
CITAZIONEDifesa
gorgo di scylla: semplicemente un'enorme vortice di cosmo simile ad acqua marina che tenta di investire ed inglobare l'avversario per scagliarlo violentemente verso il cielo. Per lanciarlo il Marine Shogun alza entrambe le braccia verso l'alto, ed abbassandole violentemente genera questo colpo color acquamarina.
Attacco
totem pole canon: ultima delle tecniche legate alle Sei Bestie, creata dallo stesso Silva tramite il legame che la sua tribù ha con i totem di questi sei animali. Una volta che ha usato almeno una volta tutte le Sei Bestie, il marine shogun può "evocarle" tutte contemporaneamente, unendole in un grosso totem simile a quegli dei nativi americani, con la differenza che questo viene usato a mò di bazooka per sparare una potentissima sfera di energia dalle capacità distruttive enormi. Ovviamente il totem (come le sei bestie) è pura illusione, ma ciò non rende meno reale quest'attacco.. -
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La luce del cosmo di Silva investì Tom, il cui colore divenne un insieme di contrasti, mentre guardava Silva con una qualche espressione sulla roccia.
Così questo è il potere del cosmo...niente male, niente male davvero eh eh...
Disse, oscurandosi in un mondo di luce. Schegge di roccia si sbriciolarono in sabbia mentre il torrente di cosmo si dissipava lentamente, lasciando scintille di un'anima luminosa a disperdersi tutt'attorno in quell'oscurità. Una strana sensazione di quiete permeò il tutto dopo la sconfitta dell'eterno ladro...
Eeee stop.
Sentì uno strano rumore, simile ad un clack di legno. Tutto attorno al marine cominciò a crollare, o meglio, a cadere letteralmente in avanti, come sagome di cartone. Perché effettivamente lo erano. Dietro una di quelle sagome vi era Gabriel, seduto su di una di quelle seggioline da regista, e ovunque vide creature di ombra simili a Carol, armate in modo diverso. Alcune con delle telecamere, altre con microfoni, una con l'immancabile giraffa da riprese all'esterno.
Smile, you're on blackandid camera!
Esclamò Gabriel, battendo le mani artigliate, uno scroscio di applausi e risate di darkling circondò il marine. Accanto a Gabriel vi era la scale di Silva, lucida e perfetta come nuova, un po' diversa, più cattiva nell'aspetto. Più bestiale si poteva dire.
Sì, era tutta una montatura, sì, ti ho rotto io il braccio e distrutto la scale, e sì, l'ho aggiustata io.
Disse, appoggiando una mano su una delle due teste della scale.
Perché? Per rubare qualche campione di orialco genuino e studiare la composizione delle antiche armature. Per fare pratica ho aggiustato la tua, ma pare che ne sia uscita rafforzata. Meglio per te.
Scrollò le spalle, con un ghigno sornione all'espressione del marine e di Carol.
Perché non ti ho ucciso e preso la scale direttamente? Perché fai ridere, in senso proprio, non nel senso di patetico. You're a funny little guy. And i'm totally putting all of this on youtube. Ora prendi la tua scale e vattene.
Ridacchiò ancora.
Oh, almost forgot.
Scrollò le spalle e Carol si dissolse, così, senza il tempo di dare l'addio o semplicemente rendersene conto.. -
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Tutto si poteva dire di Silva, tranne che fosse un tipo scontato e con i piedi per terra.
Amava le assurdità, amava essere assurdo e vivere situazioni assurde. La sua filosofia era “se sei circondato da cose senza senso” | si il più assurdo e avrai successo.” Ma questo superava anche il suo livello di nosense (che era leggermente al di sotto di Salvador Dalie chi aveva creato Peppa Pig).
Era tutta una Candid Camera!?
> Noooo. Hahahahah... lo sapevo, dai! - disse Silva con un tono falso quanto una banconota da 7 euro fotocopiata.
Quale deficiente senza mezzo neurone funzionante avrebbe potuto ideare una cosa del genere? Qualcuno che merita solo una botta in testa con un vaso etrusco (scusa, n.d.A.)
> Ti vedo un po' confuso, Silva, quindi facciamo un po' un riassunto di quello che è successo... sono stato io ha rubarti e ostacolarti nel recuperare il bastone...
> Questo è male.
> Ma alla fine lo hai ottenuto, e sei diventato più forte nel farlo.
> Questo è bene.
> Ti ho distrutto la tua scale per rubare importanti informazioni alla tua casta.
> Questo è male.
> Ma la tua scale si è evoluta, e potrai difendere meglio ciò che vuoi realmente proteggere.
> Questo è bene.
> Ti ho separato da Carol senza darti la possibilità di salutarla.
> Questo è male.
> Ma ora è libera.
> Questo è bene.
> I pasticcini della produzione che stai assaggiando in questo preciso momento contengono benzonato di potassio.
> …
> ... e questo è male.
> Posso andare ora?![…]
> … è questo è il mio rapporto sulla missione. Il bastone è sano e salvo nella camera dei tesori, e appena possibile faremo esaminare la mia scale a un gruppo di saggi atlantidei per poter vedere se anche noi possiamo ricavare informazioni dei poteri dei black saint, ma credo che il Cancro nero abbia preso provvedimenti a riguardo.
Poseidone guardava con fare indecifrabile il giovane indiano, indeciso se credergli o no. In entrambi i casi la sua ira sarebbe stata tremenda. Con un gesto spazientito, gli ordino di congedarsi.
Il marine si inginocchio per il saluto e si allontano dalla sala, coperto dalla nuova e aliena scale.
> Credo di aver fatto un bel guaio – disse scoraggiato il ragazzo sbuffando camminando tra i corridoi – e la cosa più fastidiosa è che non è stata neanche colpa mia! Ho agito bene, ma non ho visto che ero semplicemente un burattino... giuro sul Grande Spirito che Gab me la pagherà, in questa vita o nell'altra!
> Beh, poteva andare molto peggio – disse Lupo Scarlatto comparendo affianco a lui – le tue ferite si sono quasi rimarginate, hai una corazza più solida e soprattutto ai liberato un marine perduto in quel mare di ombre... delle fredde informazioni credo siano un buon prezzo da pagare.
Silva si fermò un attimo, per poi sorridere amabilmente.
> Hai ragione... hai perfettamente ragione.
> E poi ti sei anche divertito, no?
> Eheheh, assolutamente.
Una bella avventura, un'amica salvata e una nuova corazza. Alla fine lo Spirito della Saggezza aveva ragione... non c'era motivo di essere arrabbiati per essersi fatti abbindolare cosi.
.. Oppure no?[…]
> Caramel? Perché Silva sta nella rimessa a prendere a bastonate una cassa degli attrezzi imprecando? - disse Soarin incrociando il suo commilitone mentre smontava la guardia.
Il soldato alzo le spalle facendo spallucce, mentre le urla aumentavano.
> ANCORA *BAM* UN ALTRO *BAM* COLPO *BAM* E *BAM* MI *BAM* CALMO! MALDITO DIABLO HIJO DE PUTA!!!!!
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