La grazia e l'irruenza

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    Informazioni generali Nome: Nesyos
    Armatura: Bronze di Andromeda
    Energia: Rossa


    Nesyos di Bronze Andromeda

    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Parlato
    Pensato

    "Sono pronta a soffrire,
    Se questo permetterà agli altri di salvarsi."



    I'll Never Be Strong Enough
    Nesyos si era ormai abituato a svegliarsi all'alba, nonappena i raggi del sole sorgente filtravano attraverso quella grata che lasciava passare così poca luce la sera. Per lui era diventato quasi un riflesso incondizionato, tanto che sempre più spesso, tornava conscio circa alla stessa ora, con variazioni di non più di una manciata di minuti.
    Anche quel mattino, il ragazzo si alzò con il sole, accorgendosi di avere ancora la mano destra posta a tenere il segno tra le pagine del libro nel quale poche ore prima aveva trovato la firma di Heracles; mentre Nichta, come da copione, era scomparsa. I dubbi a proposito dell'autore di quegli scritti tornarono ad affollare la mente del Saint che si mise in piedi un po' vacillante, appoggiandosi alla parete fredda. Si avvicinò ancora assonnato ad una piccola staccionata sulla quale aveva appoggiato la maglietta prima di addormentarsi: non avendo un vasto assortimento di vestiti, aveva preso l'abitudine -temperatura permettendo- di dormire almeno a torso nudo anche se poi gli addestramenti contribuivano ad annullare gran parte delle precauzioni che prendeva per apparire per lo meno presentabile.
    Aveva sonno, molto di più rispetto ai giorni precedenti in cui solitamente si sentiva solo stanco. Avrebbe preferito restare ancora un po' lì, magari senza necessariamente dormire, limitandosi semplicemente a risposarsi; ma sapeva che non gli era consentito. Così uscì dalla stalla, accorgendosi subito dell'immancabile presenza di Heracles che, come la prima mattina, era seduto a gambe incrociate a guardare l'alba. Il ragazzo gli si avvicinò, passandosi una mano coperta dalla manica sul viso nel vano tentativo di cancellare le tracce di stanchezza che erano chiaramente evidenti. Avvertendo la presenza di Nesyos (impossibile dire se in realtà se ne fosse già accorto da tempo) l'uomo si voltò, premettendo al giovane Saint di vedere che stava fumando la pipa. In quelle vesti, sembrava più vecchio e, soprattutto, molto più umano. Era incredibile come Heracles apparisse talvolta più insensibile di una macchina da guerra, in contrapposizione con i momenti in cui mostrava quel lato di sé che tanto rassicurava il Bronzino. Quest'ultimo, si accovacciò in fianco al maestro, guardando a sua volta l'alba. Avrebbe voluto chiedergli se davvero fosse stato lui a scrivere quei libri, ma prima di riuscire a trovare le parole giuste, Heracles lo aveva già preceduto con domande a proposito dei ritmi dell'addestramento.

    Si, sono distrutto... ma non per questo ho intenzione di rinunciare.

    Nesyos si era voltato a guardarlo, conscio del fatto che le sue parole sarebbero state supportate dal pallore del suo viso e dagli occhi stanchi, non aveva bisogno di uno specchio per intuire in che stato fosse. Tuttavia, quando l'uomo parlò di Scarlet, e soprattutto del fatto che avrebbe permesso al ragazzo di avvicinarla, le iridi di lui si illuminarono un poco: finalmente sarebbe uscito dal suo stato di isolamento, inoltre se doveva essere sincero con se stesso, quella ragazzina tanto tenera gli suscitava un fortissimo senso di protezione nei confronti di lei.
    Sfortunatamente però, la gioia del Saint fu spazzata via dal seguito del discorso di Heracles.

    Ma... io non so nemmeno come si fa ad addestrare qualcuno! E poi ho paura di farle del male. Non potrei impegnarmi davvero nel timore di ferirla: non me lo perdonerei nemmeno se dovesse essere un incidente. Già detesto fare del male a dei nemici, figuriamoci a lei che è poco più di una bambina!

    Abbassò lo sguardo, avvilito. Era la prima volta che disobbediva ad un ordine del suo maestro e si sentiva in colpa, ma sapeva bene che i rimorsi che avrebbe avuto ferendo Scarlet, sarebbero stati ben maggiori.

    Non voglio farlo...

    Chiuse gli occhi, quasi si aspettasse di essere colpito da Heracles. Che lo facesse, non gli interessava, preferiva di gran lunga una punizione corporale piuttosto che combattere contro la ragazzina con il rischio di farle del male.
     
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    La grazie e l'irruenza



    Uhmpf, Pivello!

    Dice Heracles con disprezzo. Non capisci il motivo ma ritorna a guardare l'orizzonte, forse ignorandoti. In realtà cercando le parole giuste per continuare la discussione, ben conscio che la sua parola è legge.

    Così offendi la mia allieva. E ringrazia che sei un saint o già saresti morto. Lei è forte, tu pure. Se non riesci a rispettare gli altri non potrai mai rispettare te stesso. E il rispetto lo devi anche in questo. Pensi che non abbia mai sentito il dolore? Non piangerà, ma sarà felice solo quando non la considererai una debole solo perché hai paura di rovinare il suo bel visino. Inoltre se non riesci a combattere pienamente con chi rispetti, la prossima volta non ti muoverai per la paura. Sei patetico. Tira fuori le palle una buona volta.
    Ti do tempo sino a stasera per decidere. Altrimenti vattene, non mi servono persone che non sanno cosa siano l'onore e il rispetto dei propri compagni.


    Dice infine alzandosi e andando in direzione della casa. LE parole sono molto più dure di quanto aspettassi ma non ha alzato la mano su di te. Non lo considererebbe degno d'onore forse ...

     
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    Nesyos di Bronze Andromeda

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    Narrato
    Parlato
    Pensato

    I want to exorcize the Demons
    From your past.



    Phantoms
    Il colpo che Nesyos si attendeva, non arrivò mai. Quando il ragazzo riaprì gli occhi, fu sollevato nel sentirsi ancora completamente intero: con un solo attacco, Heracles lo avrebbe probabilmente potuto uccidere, o per lo meno ferire gravemente. Le mani dell'uomo, grandi ognuna come la testa del Saint, avrebbero potuto frantumargli le ossa come se fossero state fatte di vetro, compromettendo così inevitabilmente anche gli organi vitali.

    Proprio perchè la rispetto non intendo farle del male! Non la sto sottovalutando, anzi, è di me stesso che non voglio fidarmi, non delle sue capacità. Non metto in dubbio la sua forza né voglio offenderla, ma ho sperimentato pochi mesi fa che se non sto attento, rischio di ferire seriamente anche chi non voglio ledere.

    Si prese giusto un attimo di pausa per cercare altre argomentazioni, ma le ultime parole di Heracles lo bloccarono completamente. Quello che gli aveva detto era forse peggio del colpo che si era atteso fino a poco prima. Il suddetto, ordinando a Nesyos di andarsene se non avesse obbedito alla sua richiesta, era riuscito ad affondare la lama in una zona delicata. Il giovane Saint non voleva nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi di abbandonare tutto, perdendo così la possibilità di potenziarsi e salire un gradino della scala che lo separava da Fedor.
    Rimase immobile, senza proferire parola mentre il maestro iniziava ad allontanarsi dandogli il termine di scadenza della sua riflessione.
    Gli sembrava già di vedere la scena, nitida come se la stesse vivendo, davanti ai propri occhi, così vera che riusciva a percepire il terrore folle che lo attanagliava quando si trovava al cospetto dello Specter. E in effetti, la Mandragola era lì, di fronte a lui, accompagnato dalla sua agghiacciante risata. Il ragazzo, dalla sua posizione carponi, poteva vedere chiaramente i cadaveri di centinaia di innocenti alle spalle del suo aguzzino, tra cui si distinguevano chiaramente quelli delle persone a cui teneva. In fianco a lui, tre figure esanimi spiccavano come illuminate da colori innaturalmente vivaci: Elektra, Scarlet e Andreas.
    Vedendoli, il Bronzino tentò di allungare una mano verso il Gold Saint che era il più vicino dei tre, ma di colpo fu costretto a retrarsi, piegandosi in avanti mentre un fiotto di sangue derivato da un'emorragia interna iniziava a colorargli di cremisi le labbra socchiuse. La vista gli si offuscò per il dolore fisico e psicologico, prima che lui crollasse definitivamente a terra, senza ferite esteriori ma con gli organi vitali fatti a brandelli, mentre l'oscurità lo inghiottiva lentamente con la promessa di far cessare il suo dolore. Il mondo si fece muto e la stessa risata dello Specter che ripeteva "è solo colpa tua" con un ritmo cadenziato che lo faceva impazzire, venne annullata; l'ultima cosa che potè vedere, fu la mano di Andreas completamente abbandonata, troppo pallida per sperare che ancora vi scorresse linfa vitale.

    No, non posso permetterlo!

    Nesyos si era alzato in piedi di scatto, cercando di scacciare dalla propria mente quella visione terrificante prima che essa potesse stamparsi nella sua mente ed attendere l'occasione per tornare a perseguirlo sotto forma di sogno.
    Strinse i pugni, senza spostarsi dal punto in cui era: aveva deciso che avrebbe accettato l'incarico di Heracles, per quanto gli costasse, sfidando così la piccola Scarlet e sperando che Athena la proteggesse.

    Va bene, la allenerò se questo mi potrà aiutare. Non lo faccio volentieri ma se è l'unica via...

    Si sentiva terribilmente egoista, la cosa lo distruggeva.

    Per quanto io le possa far male -accidentalmente-, colui da cui fuggo da troppo tempo le farebbe di sicuro molto peggio, e non solo a lei... Farò ciò che mi chiedi, ma per favore, se dovessi nuocerle in qualche modo, domandale scusa da parte mia.

    Non si mosse subito per raggiungerlo, anche se avrebbe voluto farlo, ma attese il suo permesso sperando che glielo concedesse in fretta. Mentre attendeva una risposta, meditò sul fatto che difficilmente in futuro -ammesso che ci fosse stato uno- avrebbe osato contraddire il suo maestro.
     
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    La grazie e l'irruenza



    Si ferma ad ascoltare le tue parole, ma non si gira. Ti rivolge un piccolo gesto con la mano destra e capisci che ti sta dando il permesso di parlare con i suoi allievi. Nient'altro fa e semplicemente se ne torna nella dimora. Poco dopo esce proprio la ragazzina, Scarlet, che si avvicina lentamente, e con timidezza, a te. Vedi la sua chioma bionda muoversi a ritmo della brezza leggera, mentre con la mano cerca di catturare una ciocca di capelli e sistemarla dietro l'orecchio sinistro.

    Ecco ... mi dispiace se non vi ho parlato mai cavaliere ....

    Dice facendo un ampio inchino, diventando completamente rossa sul volto.

    Non volevo mancarvi di rispetto. Spero siate gentile con me in quest'allenamento!

     
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    ...You'll never be good enough...


    Scarlet
    Le parole del Saint sortirono l'effetto sperato: Heracles si fermò, in ascolto, accordandogli poi con un gesto della mano, il permesso di interagire con quei compagni che per tutto quel tempo non avevano nemmeno potuto rivolgergli la parola.
    Il ragazzo, felice di aver ottenuto dal suo maestro sia quella concessione che il permesso di continuare gli allenamenti, fece per ringraziarlo, ma l'uomo se ne andò sparendo all'interno della casa prima ancora che Nesyos potesse aprire bocca. Gli fu concesso solo qualche istante di solitudine, che gli bastò per domandarsi cosa avrebbe dovuto fare dato che Heracles era rimasto in silenzio, prima che dalla stessa abitazione in cui era sparito il suo maestro, uscisse una figura minuta e leggiadra, ben nota al Santino.
    Scarlet gli si avvicinò lentamente, quasi con circospezione, scostandosi dal viso una di quelle ciocche bionde che il vento aveva rapito dalla cascata di capelli dorati che le scendeva sulle spalle. Sorse spontaneo per il ragazzo chiedersi il motivo per cui la sua piccola compagna gli apparisse ancora più bella ora che sapeva di poterle parlare, ma egli preferì non interrogarsi oltre sulla sensazione di calore che traeva guardandola poichè dopo ciò che era accaduto con Andreas si sentiva straordinariamente confuso e preferiva chiarire con lui prima di tentare di capire meglio se stesso.
    Era incredibile, per tutti quei giorni passati in solitudine, avrebbe dato chissà cosa pur di poter parlare a Scarlet e all'altro ragazzo, ma ora che la possibilità era divenuta concreta, Nesyos non sapeva cosa dirle, si sentiva quasi spiazzato di fronte a quella ragazzina dai tratti tanto dolci. Si limitò a sorriderle, imbarazzato mentre lei lo salutava con un inchino, gesto che suscitò lo stupore del Saint.

    Non c'è bisogno di riservarmi tanto rispetto, dammi del tu per favore...

    Portò la propria mano destra sotto il mento di lei, sollevandole il viso in modo che lo guardasse negli occhi, poi con la stessa sistemò la ciocca bionda che non voleva assolutamente saperne di restare al suo posto. A quel punto, intenerito dal gesto di lei, piegò il braccio portando il palmo destro poco più sotto della propria clavicola, chinando un poco la testa.

    ...anzi, toccherebbe a me inchinarmi, che razza di Cavaliere sono? Non scusarti per non avermi parlato, so bene che non l'hai fatto di tua iniziativa.

    Tornò a guardarla, e quando lei espresse il proprio timore, il Saint si rabbuiò, pentito di aver accettato le condizioni di Heracles. Forse sarebbe stato ancora in tempo per rifiutarsi, ma non lo fece, preferendo concludere ciò che aveva deciso di cominciare, più spaventato dall'idea che fosse Fedor a far del male a Scarlet pittosto che lui stesso.

    Stai tranquilla, non potrei mai farti del male. Inizieremo nonappena ti sentirai pronta e sarai tu ad attaccarmi per prima; così come è giusto che sia.

    Forse il ragazzo espresse quella volontà perchè sapeva che non sarebbe mai riuscito a colpirla di propria sponte, forse invece era semplicemente una cortesia dato che anche quando aveva combattuto contro Violate aveva fatto cominciare lei, nonostante la donna sotto certi aspetti fosse molto più "virile" di lui. Qualunque fosse la vera ragione, non riuscì a dare a Nesyos il conforto che egli sperava poichè il Saint, guardando quei grandi occhi azzurri, non poteva che sentirsi terribilmente in colpa.
     
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    La grazie e l'irruenza



    Passano cinque giorni in cui, ora dopo ora, secondo dopo secondo, devi affrontare la ragazzina. E' velocissima, quasi quanto te, mentre cosmicamente sembra più debole. Agile e con tanto di lame di vento, sa essere un avversario ostico. Non piange, non si lamenta, sorride sempre anche quando viene colpita con forza. E' sempre allegra e attiva e molte volte riesci a parlare con lei. La sua storia è semplice. Ha vissuto in un circo sino a che non ha conosciuto un grande cavaliere di Atena. Da quel momento si è decisa a diventare una sacerdotessa. Ha iniziato ad allenarsi insieme ad Heracles e spera di avere la sua approvazione un giorno....


    Descrivi questi cinque giorni e ti concedo licenza poetica sui discorsi con la ragazza.

     
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    Nesyos di Bronze Andromeda

    SPOILER (click to view)
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    In procinto di vibrare il colpo fermò la mano,
    Incapace di fare del male.



    I Can't Hurt You
    Ti sei fatta male?

    Nesyos si avvicinò a Scarlet per aiutarla a rialzarsi: aveva esagerato con la propria forza, mandandola a sbattere contro un muretto di pietra con un calcio all'altezza della vita. Le prese una mano per sollevarla, ma in quel preciso istante la ragazzina realizzò un movimento rapidissimo coi piedi che andarono a cozzare contro le ginocchia del Saint facendolo cadere a sua volta. Si era ritrovato da in piedi a seduto per terra nel giro di un istante, le mani poggiate dietro la schiena; non poteva guardare la sua compagna senza trattenere il proprio stupore.

    Ti fidi troppo.

    Non posso fare altro di fronte ad un faccino tanto tenero.

    Entrambi risero, poi il ragazzo aiutò davvero Scarlet ad alzarsi, e stavolta non ricevette nessun tiro mancino, ma un ringraziamento.
    Era quasi sera, il quarto giorno di addestramento stava volgendo al termine ed ormai si vedeva che entrambi erano particolarmente stanchi, nonostante nessuno dei due si fosse lamentato o avesse chiesto una pausa. Era sempre così, si fermavano solo se uno dei due si faceva male. Era successo più volte perchè nonostante Nesyos combattesse esclusivamente a mani nude con quel suo fisico così gracile e la velocità dei due addestrandi fosse pressochè identica, il cosmo di lei era di potenza inferiore, mentre lui aveva ben poche difese contro le lame di vento create da Scarlet. Il Santo contava numerose ferite da taglio anche se superficiali, la futura Sacerdotessa invece doveva fare i conti con ammaccature ed abrasioni.
    Quella sera la invitò a passare da lui prima di tornare nella casa in cui a Nesyos era stato vietato l'accesso: aveva passato dieci giorni completamente solo e un po' di compagnia gli avrebbe fatto piacere. Scarlet accettò e in quell'occasine il Saint ebbe modo di scoprire la sua storia, fatta di circhi e Cavalieri che l'avevano cambiata radicalmente. Su un punto i due ragazzi si accomunavano; entrambi cercavano l'approvazione di Heracles.
    Se ne andò prima che le ombre della notte scendessero, e un istante dopo comparve Nichta, quasi avesse atteso controllando i movimenti della giovane apprendista. La gattina si avvicinò al ragazzo con passo felpato, appoggiandogli le zampine anteriori sulla gamba. Lui sospirò guardandola, prima di alzare la testa verso le grata dalla quale si vedeva il cielo stellato: era di un blu profondo, segno che la stagione calda era ormai iniziata.

    E' carina non credi?

    Sorrise alla gattina, prendendola in braccio e sdraiandosi, stringendo Nichta al petto prima di scivolare nel sonno che per la prima volta da quando era arrivato, fu tranquillo.

    ***



    Un fruscio anticipò il boato di due cosmi che si scontravano. L'onda d'urto scompigliò i capelli castani del ragazzo che si affrettò con apprensione a tentare di penetrare la cortina di polvere con lo sguardo per constatare le condizioni della compagna: fortunatamente sembrava stesse bene nonostante fosse indietreggiata di parecchi metri. Non si diede per vinta e scattò in avanti, caricando direttamente il Saint a velocità straordinaria. Lui saltò nel momento in cui la mano di Scarlet si tese verso il suo corpo, carica di cosmo, mirando allo sterno con l'intenzione di mozzare il respiro di Nesyos per trarre un vantaggio. E proprio su quel braccio il ragazzo fece leva, scavalcando con un salto la compagna per trovarsi dietro di lei e creare una sfera cosmica pulsante di energia. La compresse prima di farla schizzare verso Scarlet, indietreggiando di scatto a causa del contraccolpo che gli risparmiò involontariamente il contrattacco di lei: le lame di vento indirizzategli infatti non arrivarono a colpirlo, eccetto una che gli impresse un segno sulla guancia sinistra. Con la mancina, il Saint si asciugò il sangue che colava dalla ferita, mentre un ciuffo castano cadeva a terra reciso.

    Mi hai quasi preso l'occhio...

    Credi che sentirsi esplodere una sfera sulla schiena sia piacevole?!

    Nesyos non rispose, perso a guardare qualcosa che in realtà non vedeva. Un taglio di quel genere gli era già stato inferto, tempo prima, dal peggiore dei suoi incubi. Come Scarlet, egli sapeva controllare lame nonostante quelle di vento della ragazza fossero in qualche modo visibili, come una leggera foschia di colore non totalmente uniforme rispetto al paesaggio circostante; le falci di Fedor invece, non era mai riuscito a vederle. L'unica spiegazione era che il principio fosse identico, ma il materiale no, e per il momento il Saint non era riuscito a capire cosa diavolo usasse. Non era cosmo, non era vento, era qualcosa di estraneo ai suoi sensi. Le possibilità erano vastissime: radiazioni, raggi-X, infrarossi, ultravioletti, onde soniche, radio o magnetismo erano solo alcuni esempi. La gamma era troppo ampia e lui non conosceva metodi per svelare il mistero e comunque, probabilmente, saperlo non gli avrebbe giovato.

    Ci sei?

    Solo allora vide la mano di Scarlet agitarsi davanti ai suoi occhi incantati.
    Posò di colpo lo sguardo su di lei e con un movimento velocissimo la afferrò, cogliendola di sorpresa. La costrinse a girarsi, portando entrambe le mani di lei dietro la sua stessa schiena, immobilizzandola. A quel punto strinse tutti e due i polsi della ragazzina col solo ausilio della mano destra, mentre nella mancina creava un globo lucente di cosmo. Avvicinandolo alla guancia sinistra di Scarlet per distrarla, Nesyos si appoggiò con il petto alla schiena di lei, sporgendosi un poco in avanti per stamparle un bacio sul lato destro del viso.

    Stavolta sei stata tu ad abbassare la guardia.

    La lasciò, estinguendo la sfera e le sorrise.
     
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    La grazie e l'irruenza



    Continua a passare del tempo e la ragazza ti sta sempre più vicina, quasi avesse una cotta per te. Gli allenamenti sono sempre più duri e la ragazza migliora, diventando sempre più abile e forte. Nell'animo probabilmente ha qualcosa da insegnarti. E' forte, più di quanto tu potessi mai immaginare. La sua determinazione è tanto grande da riemprie il tuo cuore della forza necessaria. Non solo, ma il suo sorriso, la sua voglia di vivere e di allenarsi, il desiderio di far del bene per il prossimo imparando quelle arti. Sono tutte doti della ragazza e probabilmente capirai perché Heracles ha voluto darti quel compito. Voleva mostrarti il loro punto di vista. E saranno queste le parole che ti rivolgerà pochi giorni dopo, quando vorrà incontrarti.

    Ti ringrazio per il lavoro che fai per la mia allieva. Spero che tu abbia imparato qualcosa da lei. Volevo che tu conoscessi una persona simile, che sembra fragile, debole, ma in realtà è molto più forte di me e te. La sua fede in Atena è forte così come lo è la fiducia in quello che fa. La tua forza non è il cosmo. Non sono né l'armatura, né le tue catene. La forza che devi usare e su cui devi fare affidamento è il pensiero di quello che puoi salvaguardare usando il potere che la Dea ti ha concesso. Non esisterà avversario che potrà sconfiggerti se lo terrai a mente. Non sei un debole. E' il tuo credo che vacilla e si sente la puzza del dubbio da cinque chilometri. Se avrai imparato ad avere fede, io ti insegnerò a non avere paura. Sei pronto?


    Anche qui, totalmente libera di fare le scelte che vuoi riguardo la prima parte su te e la piccola Scarlet. Hai licenza narrativa ^^
     
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    Andromeda no Nesyos

    "I can't understand what's happening to me"


    • Legenda:
    Narrato
    Parlato
    Pensato

    • Who am I?
    La voce di Heracles risuonava pesante nelle orecchie del ragazzo che si trovava seduto in fianco al suo mentore. I loro incontri avvenivano così, apparentemente casuali e molto rari: se la mattina il maestro si trovava di fronte all'alloggio di Nesyos, il Saint lo raggiungeva perchè sapeva che l'uomo aveva qualcosa da dirgli. Pochi minuti di silenzio, in cui entrambi si concentravano sull'alba, e poi Heracles incominciava a parlare, tranquillo, pacato, ma proprio per quello i suoi insegnamenti risultavano molto più validi e degli di attenzione. Era sempre così.

    E' lei che va ringraziata, non io. Mi ha insegnato molto più di quanto io le abbia trasmesso. Nonostante la sua forza cosmica sia inferiore alla mia, il suo animo è determinato e al contrario di me, Scarlet sa cosa vuole davvero. Ho avuto modo di conoscerla e ho capito che per quanto male possa farle, non si darà mai per vinta, né si lamenterà. Si nasconde dietro la maschera di una bambina ma in realtà è già adulta.

    Era rimasto stupito nel vederla combattere: così fragile ed indifesa, lo aveva messo più volte in difficoltà, spiazzandolo spesso di fronte alla gran forza spirituale che ostentava. Non un lamento, non un segno di cedimento, nemmeno quando si feriva sul serio. La sua energia sembrava inesauribile, così come il suo buon umore.
    Avevano sviluppato un rapporto strano negli ultimi giorni, una specie di amicizia fatta di cose non dette e sottintesi, verità tralasciate che non avevano bisogno di essere confermate a voce. E spesso, sembrava che questa affinità fosse destinata a sfociare in qualcosa di più grande della semplice amicizia.

    ***



    ...cosa te lo fa pensare?

    Il tuo modo di fare.

    Erano seduti sull'erba che costeggiava la stalla, riparati dall'ombra di quest'ultima. Anche quel giorno gli allenamenti erano stati estenuanti, ed ora i due ragazzi si godevano un po' di riposo sotto le ultime luci del sole.

    Sei sempre eccessivamente gentile e molto apprensivo. Da questo ho dedotto che avessi vissuto prevalentemente in contatto con donne.

    Era rimasto spiazzato, Scarlet aveva intuito parte del suo passato solo dal suo comportamento.

    Hai ragione. Mio padre l'ho sempre visto poco a causa del suo lavoro e nel paese in cui sono nato non c'erano ragazzi della mia età. In pratica sono cresciuto unicamente con mia madre e mia sorella.

    ...infatti sei anche un po' effeminato!

    Scarlet rise, mostrando a Nesyos la lingua. Il Saint dal canto suo, dopo un secondo di smarrimento, fece uno scatto verso la ragazza, abbrancandola.

    Ah si?

    Le sorrise con aria di sfida mentre la costringeva con il proprio peso a sdraiarsi, mettendosi carponi sopra di lei e bloccandole le mani a terra. Il gioco finì quando i loro occhi si incontrarono: lui allentò la presa e per un istante Scarlet mosse una mano, sfiorandogli appena il viso. Scorgendo il rossore sulle guance di Scarlet, il ragazzo prese coscienza dell'ambiguità della loro posizione e -soprattutto- della sconvenienza di quello che sembrava stessero facendo. Tornò serio, alzandosi di scatto, quasi il tocco della mano di lei lo avesse scottato. Afferrò la compagna per un braccio, sollevandola di peso, visibilmente imbarazzato e privo di quella nota infantile che caratterizzava le sue espressioni abituali.

    Forse è meglio se vai, tra poco sarà notte.

    Già.

    Scarlet lo salutò con la mano, malinconica ed assorta, e i due non si dissero altro. Nesyos la guardò allontanarsi prima di rientrare in casa, ma non riuscì a decifrare l'espressione sul viso della ragazza quand'ella si volse per l'ultima volta.
    Sdraiato stotto la finestra rimase a lungo a pensare, insonne, a quello che era o non era successo tra loro. Ne traeva una sensazione strana, densa di dubbi ed incomprensioni. Era stato diverso da come si ricordava fosse con Andreas, ma il Saint non capiva come diverso. Era confuso, non sapeva più cosa volesse e soprattutto, non era più in grado di dire più chi fosse...

    ***



    Volse lo sguardo verso Heracles mentre il ricordo del giorno prima sbiadiva nella sua mente. Non aveva ancora rivisto Scarlet e non sapeva nemmeno cosa le avrebbe detto se ciò fosse accaduto. Doveva far finta di niente? Era ancora più confuso ed aveva paura a lasciare la sua vita in mano al caso, anche se forse era l'opzione giusta. Il tempo gli avrebbe svelato la verità, ma come faceva a vederla in mezzo a tutti i tabù e condizionamenti che si trovava a fronteggiare ogni giorno?

    Sono pronto.

    Le parole del maestro avevano interrotto i suoi pensieri: non era il momento di concentrarsi su simili viaggi mentali. C'erano cose più importanti che le sue indecisioni ed arrovellarsi su di esse mentre il mondo andava a rotoli non era la cosa più altruista che una persona avrebbe potuto fare.
    Non sapeva se fosse pronto davvero, ma ormai era tempo di agire, non poteva attendere i propri comodi, era necessario che si mettesse alla prova. Finalmente.



    Riassunto

    Energia
    Rossa

    Status Fisico
    Perfetto

    Status Psicologico
    Confuso

    Status Armatura
    //

    Abilità Passive
    -Catene intelligenti: le catene hanno una volontà propria e agiscono anche indipendentemente da quelle del possessore. Possono sistemarsi in posizione di difesa anche se il proprieterio non si è accorto dell'attacco. Sono in grado di identificare le illusioni e cercare automaticamente appigli in caso di bisogno. Inoltre le catene possono oltrepassare i portali tra dimensioni diverse.

    Abilità Attive
    //

    Tecniche Difesa
    //

    Tecniche Attacco
    //

    Azioni
    //

    Note
    Scusa le seghe mentali nel post ma dovevo ._.




     
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    La grazie e l'irruenza



    Bene, preparati a sentire il vero terrore ...

    Davvero, vuole terrorizzarti. Quando si toglie la casacca e la lancia via vedi il suo petto carico di cicatrici. Una proprio che va dalla spalla sinistra al fianco destro, larga quanto il palmo della tua mano. Non è tanto importante chi gli abbia inflitto quella ferita, bensì come sia sopravvissuto. Lo sguardo non è più quello di un maestro, ma quello di una bestia. Tu sei la sua preda.

    Preparati, ti farò sentire un cosmo di cui vale la pena avere paura!

    Stringe i pugni. Senti la terra tremare, e un crepitio simile a quello dei fulmini. E' il suo cosmo che si sta svegliando. Poi Heracles lancia il suo urlo di battaglia e la sua potenza esplode. Non potevi immaginare fosse così potente (Energia Blu). Quando la sua potenza si risveglia, dal suo cosmo si espande un'onda d'urto che schiaccia ogni cosa al suolo. La terra si crepa, si formano piccoli crateri, e tu senti una pressione fortissima schiacciarti contro il suolo. E' potente, più di quanto si potesse immaginare e sai che sta cercando di trattenersi per rimanere ad un livello abbordabile per provare il tuo valore. Ma quello che vedi è spaventoso. Nello stesso momento in cui esplode hai un solo pensiero. "Mi ucciderà". E' questo ciò che trasmette il suo cosmo. Una potenza inimmaginabile, che ti schiaccia al suolo. Davanti non hai più un maestro. Ma una bestia assetata di sangue. I suoi occhi cercano il sangue. In questo istante sei di fronte a colui che potrebbe ucciderti ...

    PS: Non è frutto di scenicità, ti schiaccia davvero al suolo. Se vuoi combattere dovrai sprecare energie anche solo per reggerti in piedi. Eh si, sta combattendo per ucciderti. E' proprio quello che senti.

     
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    Andromeda no Nesyos

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    • Again a Wolf
    Cambiò tutto all'improvviso, dal nulla: il cosmo di Heracles esplose mentre la sua espressione si faceva ferina. Nesyos ricordava bene quell'atteggiamento. Era lo stesso con cui l'uomo lo aveva accolto, un'attitudine del viso che tradiva una salvaggia brama di uccidere. Faceva seriamente paura, perchè non si trattava di una minaccia di morte, ma di una vera volontà di sangue. E data la stazza di Heracles, la vita del ragazzo si trovava in grave periocolo: il maestro non si sarebbe fermato di fronte alle ossa rotte e al sangue dell'allievo, no, lo avrebbe ucciso se ne avesse avuto l'occasione. Al Saint toccava non fornirgliela, tenendosi più lontano possibile da lui per evitare che riuscisse a prenderlo per farlo a pezzi.
    La difficoltà stava nel cosmo feroce che opprimeva il ragazzo, facendogli cedere le gambe e schiacciandolo a terra. Ben presto appoggiò un ginocchio ed una mano al suolo, guardando dal basso il maestro. Aveva paura di lui, ma lo doveva affrontare pur sapendo di non avere speranze. Il cuore che gli batteva all'impazzata non aiutava a ragionare, così il Saint chiuse gli occhi un istante per consentirsi di calmarsi.

    Se mi prende sono morto. Devo combattere a distanza e stare attento ai suoi colpi fisici. Dannazione, non ho nemmeno...

    I suoi occhi di nuovo aperti si illuminarono.

    ...il Cloth! Che idiota...

    Espanse il cosmo andando a richiamare l'Armatura che si trovava nell'abitazione poco distante. Bastò un bagliore e Nesyos fu in piedi, protetto dal Cloth di Andromeda che fino ad allora era rimasto celato nel Box. Il potere che il ragazzo traeva dal contatto di quelle vestigia era abbastanza da consentirgli di restare in piedi, anche se a fatica e consimando cosmo; ma era comunque meglio di niente.
    Balzò indietro, assumendo una posizione difensiva di fronte a quell'uomo che poco prima era stato il suo maestro e che ora somigliava di più ad una bestia senza controllo, un grosso toro pronto a caricare. La stazza minuta non aiutava l'allievo, agli occhi del quale probabilmente, Heracles pareva ancora più grosso di quanto in realtà non fosse. E con la corporatura, aumentava pure il timore. Un attimo era bastato a trasformare in una macchina assassina l'uomo di cui Nesyos aveva scoperto la saggezza e la bontà; in un attimo era crollata una persona per farne nascere un'altra. Incredibile.
    Non attaccò, non si mosse, il piccolo Nesyos si limitò a guardare attonito il maestro, non tanto per paura, ad impressionarlo era la potenza con cui quel cosmo crepava la terra creando spaccature tutt'intorno a colui che lo emetteva. Era sconcertante, esattamente come il cambiamento dell'uomo. Senza dubbio Heracles era ancora perfettamente all'altezza del compito affidatogli da Athena, indipendentemente dall'età anziana che non dimostrava, dalla stanchezza che il ragazzo aveva letto poco prima sul volto del mentore e dalla bontà che aveva dimostrato di possedere. Sembrava quasi dotato di una doppia personalità, come Dottor Jekyll e Mr. Hide da un lato era pronto ad aiutare gli altri, dall'altro invece intenzionato a distruggere tutto ciò che non fosse all'altezza della sua forza spaventosa. Il Saint sapeva di non essere abbastanza forte da fronteggiare la suddetta, eppure doveva far capire al maestro di esserne capace.
    Un'impresa impossibile? Forse, tuttavia lui non poteva deludere Heracles dimostrandogli di non aver capito niente degli insegnamenti trasmessigli. Gli era appena stato detto che la forza vera non si trova in fisico o Armatura, ma nella fede alla Dea e nel credo di quello per cui si lotta. Lo aveva capito ed ora era tempo di metterlo in pratica. Non avrebbe attaccato per non scoprirsi troppo, era Heracles a dover andare da lui, in questo modo sarebbe stato più facile che non tentare la follia di un attacco diretto.



    Riassunto

    Energia
    Rossa

    Status Fisico
    Illeso/affaticato

    Status Psicologico
    Spaventato/determinato

    Status Armatura
    Intatta

    Abilità Passive
    -Catene intelligenti: le catene hanno una volontà propria e agiscono anche indipendentemente da quelle del possessore. Possono sistemarsi in posizione di difesa anche se il proprieterio non si è accorto dell'attacco. Sono in grado di identificare le illusioni e cercare automaticamente appigli in caso di bisogno. Inoltre le catene possono oltrepassare i portali tra dimensioni diverse.

    Abilità Attive
    //

    Tecniche Difesa
    //

    Tecniche Attacco
    //

    Azioni
    //

    Note
    Povero il mio cucciolo di Santino che deve lottare contro questo bestione... non fargli troppo male ç.ç




     
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    C'ho i pugni nelle mani!

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    La grazie e l'irruenza



    I miei complimenti. Sei riuscito ad alzarti e questo è già un ottimo risultato. Ho fatto bene a farti sputare sangue in questi giorni. Ora iniziamo ...

    Rimane perfettamente immobile. Stringe le braccia intorno al petto, le lascia incrociate e il suo sguardo rimane su di te, come il predatore e tu la preda. E ti accorgi quando sta per attaccare perché il cosmo esplode e vedi alcuni raggi cosmici colpire il terreno senza che lui abbia fatto alcunché. Ecco la vera forza del suo cosmo, un potere enorme e incontrollabile anche per il cavaliere stesso. E cosa succede quando lo controlla? Lo vedi in quello stesso istante. Vedi il cosmo come scomparire e spingersi all'interno del suo corpo. In quel momento è come se tutta la luce del corpo dell'uomo fosse scomparsa e rimanesse solo una debole figura in bianco e nero. Ma poi la luce dorata di un tempo esplode e un raggio cosmico si proietta contro di te. E' lento, lo puoi evitare, ma appena tocca il suo causa una enorme esplosione. Questo è vero potere, questo è ciò che intende per potenza pura. E' più potente persino del raggio cosmico che ti lanciò tempo prima Kuja abbattendo le tue difese. E' una forza che non hai mai visto in vita tua. E probabilmente sarebbe in grado di uccidere senza problemi anche colui che più ti fa paura ...


     
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    Andromeda no Nesyos


    • Legenda:
    Narrato
    Parlato
    Pensato

    • True Power
    No non era pronto, non era assolutamente pronto. Lo sapeva già prima di scontrarsi con Heracles, ma ora quel timore era diventato una certezza. Alzò lo sguardo sentendo la voce del maestro e solo allora si accorse delle orride cicartici che gli spaccavano il petto. Ovunque. Solchi profondi, irregolari, troppo spessi perchè un qualsiasi altro corpo li potesse sopportare. Una in particolare gli attraversava il busto lungo la diagonale, larga quanto la mano del Saint. Impossibile capire come avesse fatto l'uomo a non morire, altrettanto difficile spiegarsi in che modo gli fossero state inflitte. Ed il mistero che le avvolgeva non faceva che incrementare il timore provato da Nesyos di fronte a quelle ferite.
    Cosmo, cicartici, corpo enorme, tutte queste caratteristiche contribuivano a rendere Heracles un nemico ancora più terrificante di quanto il Saint avesse mai creduto. Come il retro di una medaglia, il lato assassino dell'uomo si palesava completamente diverso dal fronte che fino a quel momento era stato presentato al suo giovane allievo. Niente a che vedere con il saggio maestro di poco prima; era una bestia mossa da istinti selvaggi di distruzione e sopravvivenza.
    Colpì in maniera lenta ma micidiale, con la sola intenzione di radere tutto al suolo. Il cosmo di Heracles si era espanso a dismisura per tutta l'area circostante, irradiando luce ed energia. Una potenza spaventosa con l'unica intenzione di uccidere e devastare. Era un potere totalmente diverso da quello più mite di Nesyos che nemmeno quando esplodeva in tutto il suo splendore era in grado di creare tanta distruzione all'ambiente circostante. Probabilmente la differenza non stava propriamente del dislivello energetico -anche se ovviamente contava-, quanto nella natura del cosmo stesso: perfino la Nebula Storm era di condizione ben differente e non rispecchiava affatto il raggio cosmico che gli era stato lanciato contro.
    Quello di Heracles somigliava all'attacco che Kuja aveva utilizzanto durante il loro ultimo scontro, ma di potenza esponenzialmente superiore e lentezza maggiore. Il fattore velocità fu proprio quello che salvò la vita a Nesyos: essendo così piccolo di corporatura, il ragazzo risultava più agile e veloce del raggio cosmico. Infatti saltò di lato schivandolo, dopo aver calcolato il momento adatto in cui attuare la sua strategia. Era balzato a sinistra, non prima di aver mandato sotto terra la catena destra che sarebbe sbucata fuori dal terreno da quel lato, mirando ad Heracles. Era veicolata dal terreno non per essere nascosta, ma affinchè non venisse distrutta dalla bordata che scavava profondamente il suolo. Dalla parte opposta di essa, la catena sinistra avrebbe tentato di colpire l'uomo: miravano entrambe all'altezza della vita, da direzioni contrastanti.
    Aveva sfruttato il raggio cosmico per coprire l'attacco di destra, sperando che Heracles percepisse unicamente l'altro, ed essere sicuro che almeno una delle catene andasse a segno. Tuttavia per mascherare efficacemente, era stato costretto a rimanere molto vicino alla bordata del mestro e questo compromise la sua salute a causa dei residui cosmici che andarono a scalfire il Cloth ferendo le parti scoperte. Nonostante il dolore però, Nesyos resistette in quella posizione precaria, cercando di non degnare di uno sguardo la catena destra in modo da ingannare Heracles facendogli credere di aver utilizzato unicamente la mancina per quell'attacco.



    Riassunto

    Energia
    Rossa

    Status Fisico
    Escoriazioni nei punti scoperti

    Status Psicologico
    Sconcertato

    Status Armatura
    Scalfita in più punti

    Abilità Passive
    -Catene intelligenti: le catene hanno una volontà propria e agiscono anche indipendentemente da quelle del possessore. Possono sistemarsi in posizione di difesa anche se il proprieterio non si è accorto dell'attacco. Sono in grado di identificare le illusioni e cercare automaticamente appigli in caso di bisogno. Inoltre le catene possono oltrepassare i portali tra dimensioni diverse.

    Abilità Attive
    //

    Tecniche Difesa
    //

    Tecniche Attacco
    //

    Azioni
    Schivo la bordata saltando a destra. Prima di farlo mando la catena di Attacco nel terreno per colpirti da destra senza che tu la veda o che essa si comprometta. Dalla parte sinistra realizzo un attacco scoperto, finalizzato più a distrarre che a colpire davvero.

    Note
    L'azione è un po' osata, spero non venga contata come double perchè tecnicamente l'attacco è uno solo...




     
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    C'ho i pugni nelle mani!

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    La grazie e l'irruenza



    Le catene lo raggiungono e lui non si sposta. E' incredibile, ma inizialmente non capisci se è perché non le ha notate o perché non ne ha il timore. Solo quando le tue armi raggiungono il suo corpo ti accorgi che non riescono ad oltrepassare il suo cosmo. Si, proprio così. Si fermano quando raggiungono il suo cosmo possente che funge quasi da barriera. Cercano di oltrepassarlo ma alla fine vengono respinte via dal cavaliere senza che neanche si muovesse. E ancora una volta il suo cosmo esplode.
    Dentro di te senti il terrore? Si, lo senti perché più va avanti lo scontro e più ti rendi conto che sta combattendo per ucciderti. E non sta combattendo solo per metterti alla prova. Se riuscirà a prenderti in pieno una sola volta significherà la morte. Non sta risparmiando nessun colpo.
    Venti raggi partono dal suo corpo e vanno verso il cielo. Una volta raggiunta una certa altezza ridiscendono verso di te. Sono come missili di un bombardiere. Ti stanno raggiungendo e una volta a terra colpiranno proprio come se fosse in atto un bombardamento. Non mirano direttamente a te, ma a tutta l'area intorno a te. Ogni raggio causa una brutta esplosione. Non così forte in realtà, ma abbastanza da farti del male. E se rimani al centro ... non saprai più di che colore sarà il cielo l'indomani mattina ...

    Intanto ti tornano in mente le parole di Heracles. "Ricorda per cosa stai lottando. Ricorda per cosa combatti e la paura svanirà ... "

     
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    Andromeda no Nesyos

    "He wants to obscure my Star"


    • Legenda:
    Narrato
    Parlato
    Pensato

    • For You, Athena
    Non riuscì nemmeno a reagire per lo stupore. Vedendo l'immobilità di Heracles, il ragazzo aveva osato sperare che il suo attacco avrebbe avuto effetto. Errore grave: la mancata reazione nei confronti della Catena di sinistra avrebbe dovuto metterlo all'erta, ma così non era stato. Trascinato dalla precoce speranza non avrebbe mai creduto che il proprio attacco sarebbe stato vanificato dal cosmo dell'avversario, al quale non servì nemmeno una difesa. Al limite Nesyos avrebbe potuto ipotizzare che egli afferrasse almeno una delle Catene portando il Saint in propria balia; invece l'uomo non si mosse neanche. Le armi vennero respinte senza fatica e tornarono placide al mittente, come cani bastonati.
    Non ebbe nemmeno il tempo di realizzare, il piccolo Nesyos, che già il contrattacco di Heracles era salito verso l'alto per ridiscendere. Il ragazzo lo seguì con lo sguardo, sgranando gli occhi visibilmente spaventato. Quel colpo ad area aveva tutte le capacità di ucciderlo e ormai il Saint aveva compreso che era proprio quella l'intenzione del suo maestro. Egli non combatteva per mettere l'allievo alla prova, ma per annientarlo: qualora fosse sopravvissuto, il ragazzo sarebbe stato degno. Glielo aveva detto tempo prima che era disposto ad uccidere per il bene comune anche i suoi adepti, perchè Nesyos aveva sperato in un trattamento più delicato?
    I riflessi del cosmo di Heracles si proiettarono nelle iridi del giovane Saint; aveva le pupille dilatate e la luce gli faceva ancora più male. Distolse lo sguardo cercando il maestro ma la sua visione invece di calmarlo fece battere il suo cuore più freneticamente, permettendo al sudore freddo di rigare la fronte del ragazzo. Aveva paura, si vedeva, ma Nesyos non poteva farci niente. C'è forse qualcosa di male nel terrore? E' un istinto naturale legato alla sopravvivenza, utilissimo per allontanare il soggetto da ciò che gli potrebbe nuocere. Ed Heracles effettivamente poteva nuocere al suo allievo.
    L'attacco discese, bombardando il terreno ed il ragazzo instaurò una difesa utilizzando su se stesso la Burning Trap: intreccindo la Catena sopra di sé limitò le deflagrazioni cosmiche. Iniziò a correre, tentando di allontanarsi dal centro delle esplosioni, zigzagando quasi alla cieca tra i colpi che sconquassavano il terreno, più in fretta che poteva. Era quasi arrivato -praticamente illeso ma affaticato- al termine dell'area interessata, quando una meteora cosmica di notevole potenza riuscì a sfondare la difesa coinvolgendo il Saint nell'esplosione. Nesyos fu sbalzato via ed atterrò una decina di metri più a destra, quasi fuori dal campo minato. Fece leva sulle braccia per rialzarsi, ma un rumore lo distrasse facendolo voltare verso l'ultimo dei raggi rimasti. Puntava verso di lui e prima che il ragazzo potesse fare qualcosa di efficace, esso discese in sua direzione con caduta parabolica. Doveva fare qualcosa o sarebbe morto, ma non poteva spostarsi abbastanza in fretta. Alzò una mano, scagliando una sfera di cosmo in direzione dell'attacco nemico, ma non era abbastanza forte. Il suo globo fu spazzato via e il raggio, fortunatamente indebolito, colpì il terreno a pochi centimetri dal ragazzo che si trovò di nuovo sbalzato di qualche metro. L'impatto fu terribile e per qualche istante Nesyos rimase carponi a terra, boccheggiando. Quando rialzò lo sguardo si pulì con il retro della mano il sangue che colava dal labbro; il Cloth era pieno di crepe e il suo proprietario era ferito, gravemente, ma il cosmo che gli restava da ardere era ancora tanto.
    Nonostante le bruciature, il ragazzo accumulò energia intorno a sé, ma esitava ad attaccare. Temeva per se stesso, ma ancora di più per quelli per cui combatteva... Già, in quel momento ebbe un flash. "Ricorda per cosa stai lottando. Ricorda per cosa combatti e la paura svanirà ... " queste erano state le esatte parole del suo maestro. Il Saint chiuse gli occhi, visualizzando tutte le persone per ci combatteva: i suoi familiari, i pochi amici che aveva avuto, Kuja, Andreas e... Athena. Si, questa volta combatteva per lei, per dimostrarle il proprio valore. Per farlo doveva impegnarsi al massimo e dare tutto se stesso; la paura lo rallentava, non ne aveva bisogno. Non doveva temere Heracles o sarebbe finito distrutto, doveva agire.
    Espanse il cosmo nell'ambiente circostante osservando dalla sua posizione a terra il corpo del suo maestro che ben presto avrebbe dovuto immobilizzarsi.

    Guarda Heracles, guarda com'è imponente il potere di una Nebulosa.



    Riassunto

    Energia
    Rossa

    Status Fisico
    Ferito gravemente in quasi tutto il corpo

    Status Psicologico
    Spaventato/ determinato

    Status Armatura
    Crepata ovunque

    Abilità Passive
    -Catene intelligenti: le catene hanno una volontà propria e agiscono anche indipendentemente da quelle del possessore. Possono sistemarsi in posizione di difesa anche se il proprieterio non si è accorto dell'attacco. Sono in grado di identificare le illusioni e cercare automaticamente appigli in caso di bisogno. Inoltre le catene possono oltrepassare i portali tra dimensioni diverse.

    Abilità Attive
    //

    Tecniche Difesa
    -Trappola incandescente: le catene cercano di imprigionare il nemico e iniziano a sfregare velocemente tra loro in modo da creare un surriscaldamento del metallo degli anelli che le compongono. In seguito la trappola dovrebbe iniziare a restringersi gradualmente fino a lesionare il nemico. [sarebbe un attacco, ma usandolo su se stesso (senza l'opzione incandescente ovviamente) diventa in questo caso una difesa]

    Tecniche Attacco
    NEBULOSA DI ANDROMEDA:

    - Nebula Stream (Corrente della nebulosa): la Nebulosa di Andromeda assume la forma di una lieve ma diffusa corrente d'aria, le radiazioni energetiche che formano le correnti espanse a tutto il campo di battaglia hanno il colore del cosmo del cavaliere di Andromeda, scopo delle onde è quello di immobilizzare il nemico impedendogli anche i più piccoli movimenti.
    Il Nebula Stream assume forma e si rafforza in base ai movimenti dell'avversario finchè la corrente diviene una tempesta vera e propria (primo turno)

    Azioni
    Mentre mi difendo usando su di me la Burning Trap cerco di uscire dal raggio di azione dell'avversario, ma un colpo mi prende sbalzandomi fuori. Contro il secondo che mi interessa (anche altri mi hanno colpito ma solo gli ultimi due son degni di nota perchè presi "in pieno") lancio una sfera cosmica troppo debole per contrastarlo ma abbastanza forte da diminuire la potenza dell'attacco avversario. A quel punto opto per la Nebula Stream.

    Note
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35 replies since 31/3/2010, 20:32   522 views
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