» La Conoscenza

Ruolata tra Gaz e Naima

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    "Mi juicio es universal"
    Nome ~ Naima
    Cloth ~ Surplice di Balrog
    Energia ~ gialla
    Status Fisico ~
    Status Psicologico ~ curiosa
    Legenda ~ parlato *pensato //telepatia//
    Riassunto ~
    Abilità ~
    Tecniche ~

    Los hombres son hombres...







    Naima sorride alla proposta di Aizen e sicuramente sa meglio di me quanta importanza possa avere questa dichiarazione: del resto però è un pò alticcia, non è abituata al raffinato vino italiano, lei è più tipo da tequila bum bum o da mojito. Intreccia la sua mano sul calice insieme a quella di Aizen, non avendo più paura di un contatto fisico: ora lei è sicura delle intenzione del suo Giudice e non è più così diffidente come prima.

    Aizen, Aizen. Molte donne vengono conquistate da un bel mazzo di rose o da regali costosi...ma tu sai proprio che con me serve ben altro eh...


    Naima attira il calice a sé bevendo un copioso sorso (l'ubriacona). Le sue guance diventano di un bel rosso acceso e la sua immensa capacità cognitiva va letteralmente a farsi benedire. Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere; Naima si alza ed invita Aizen a fare lo stesso, dopo aver riposto il calice sul tavolo. Un violinista improvvisato intona una perfetta melodia per l'occasione. Il Procurator, ridiventando per poco una donna, avvolge morbidamente le spalle di Aizen con le sue braccia.

    Propormi un reincarnation tan interesante e questa serata....Che cosa romantica, Aizen. Accetto l'offerta ma mi avvalgo della facoltà di procrastinare l'evento...Questa serata è così bella così com'è, no crees?

    Naima come donna è molto sicura di sé, quindi crollati i dubbi su Aizen e lei sue macchinose difese, non risulta particolarmente imbarazzante per lei accarezzare il profilo di quell'uomo così affascinante e finalmente lasciarsi abbandonare in un profondo bacio tanto desiderato. Del resto poverino, ha solo dovuto offrirsi volontario per subire una tecnica mortale per la maggior parte degli esseri umani!
    Naima assapora le labbra di Aizen a metà fra veglia e incoscienza e le piace, le piace molto. Molto di più del professore, molto di più di qualsiasi uomo abbia mai incontrato nella sua vita: lui ha un buon sapore, un buon odore, e tutto di lui è bello e interessante. I suoi sensi sono sconvolti da un turbinio tale di emozioni nda lasciarla, per pochi attimi, senza parole.







     
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    Lentamente l'ostrica si stava schiudendo mostrando quanto fosse buona al suo interno e non solo bella per quel guscio che la rende diversa e pregiata rispetto ad una comune cozza. Non è questione di sola estetica – per carità quella ha la sua importanza per un francese come Aizen – ma molto di più. Le parole di Naima risuonano nella mente dell'Imperator come una dolce sinfonia. Lentamente ella si sta lasciando andare, mostrandosi a quell'uomo per ciò che è, per tutto ciò che di solito non mostra. Una donna in tutti i sensi, davvero diversa da quegli involucri vuoti che aveva trovato negli ultimi cinquecento anni. Donne prive di quel qualcosa che ti fa emozionare. Pochi attimi con Naima hanno fatto comprendere al francese come ella fosse diversa da tutte le altre. Non si può parlare di amore, no per carità, si sono appena conosciuti ma una sensazione del genere l'aveva solo provata una volta nella sua vita. Certo, stiamo proprio parlando di Dafne. Strano no? Non oppone resistenze, perché mai dovrebbe, in fondo è stato lui a cercarla, ad invitarla e a volerla conoscere più a fondo. La curiosità si è trasformata in qualcosa di diverso e quel mare di emozioni che non è riuscito a controllare ora lo travolgono.

    Un fremito gli attraversa il corpo quando le labbra di lei toccano le sue, le mani si muovono istintivamente cingendo i fianchi della ragazza. Lentamente i loro corpi sembrano diventare un tutt'uno. Un turbine di passione li avvolge e li porta lontano dalle loro responsabilità, dai loro problemi. In fondo gli è concesso vivere qualche istante di normalità in una vita cosi diversa da quella di tutti i loro simili? Lei è un po' alticcia mentre il nostro Aizen sembra avere ancora la lucidità necessaria, potrebbe approfittare di una simile situazione ma ci dimentichiamo forse una cosa: è francese. No, lui non lo farebbe mai, non si approfitterebbe mai di Naima, va contro la sua etica. Si stacca da lei e la guarda negli occhi carezzandole una guancia.

    «Tu invece sai farti desiderare come poche!» Un leggero sorriso comprare sul suo volto, poi riprende a parlare «anche se il vino non lo reggi molto eh?»

    Non l'ha allontanata, vuole godersi questo piccolo momento di felicità. I loro corpi sembrano un tutt'uno e in fondo al suo cuore desidera che quel momento di felicità non finisca mai. Un guerriero, un leader, un uomo.





    » Titolo: La conoscenza
    » Post: 9
    » Personaggio: Aizen
    » Cloth: Wyvern (in add) [VII]
    » Energia: Nera
    » Armi: ///


















     
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    )"Mi juicio es universal"Nome ~ Naima
    Cloth ~ Surplice di Balrog
    Energia ~ gialla
    Status Fisico ~
    Status Psicologico ~ ubriaca
    Legenda ~ parlato *pensato //telepatia//
    Riassunto ~
    Abilità ~
    Tecniche ~

    In vino veritas...





    Certo che se fossi nei panni di Naima mi sentirei alquanto a disagio! Invece lei è sempre disinvolta, cammina in linea retta anche se è ubriaca marcia, i suoi capelli sono lisci e splendenti, il suo trucco è perfetto com'è perfetta lei in ogni senso. Solo le sue guance leggermente arrossate tradiscono la sua condizione e un leggero sbiascichio nella sua voce.

    Oh, Aizen. Io sono abituata a cose forti...La tequila della mia terra, il rum, il margarita! Un dia ti porterò a Ciudad del Mexico, poi mi dirai cosa reggere o no!


    Naima prende un altro sorso di quell'ottimo vino che sembra scendere così bene nella sua gola, scivolando delicatamente fino al suo stomaco diffondendosi, attraverso la digestione, nel suo sangue. Il vino scioglie i freni inibitori che le permettono di sostenere senza vergogna lo sguardo di Aizen, adottando un'espressione sensuale e provocante.

    A pensarci bene tu sei come il vino...Bello, raffinato, con un buon profumo. Avete il potere di confondermi...Si, credo la similitudine calzi...


    Naima si stupisce di quello che ha appena detto. Certo, forse riconosce di essere totalmente ridicola e non professionale in questo momento, mentre si passa le dita sulle labbra. Ma no, qualcos'altro l'ha sorpresa, qualcosa che non si aspettava.

    Il mio accento...sparito! Quel fastidioso difetto di pronuncia è stato spazzato via...con l'alcool?! O madre de Dios!

    In effetti quel pesante accento spagnolo si è attenuato con lìubriacatura ma non ci vedo nulla per cui essere talmente felice da piombare addosso ad Aizen e baciarlo con molta più foga di prima, mentre lo stringe forte contro di sé.

    Dovremmo festeggiare!- interrompe con una risatina- Non ho mai sopportato il mio difetto di pronuncia...Mai...


    Così come è stretta al suo Imperator, Naima chiude un attimo gli occhi e quello è sufficiente per farla addormentare. Il vino, un alcolico nobile e apparentemente non dalla gradazione alcolica eccezionale, è stato sufficiente per neutralizzare Naima e il suo fastidioso chiacchericcio. Finalmente un pò di pace.





     
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    Una cosa ha colpito Aizen dal primo momento, forse ancor prima di notare le curve mozzafiato che ovviamente non possono sfuggire a nessun uomo: l'imprevidibilità di quella donna. Naima sa spiazzarti in ogni momento, con ogni sua parola o azione. Per esempio adesso, si esalta perché il suo difetto di pronuncia è completamente scomparso, e la sua ragione, il suo decoro e tutti i suoi buoni propositi sono stati annegati in una quantità non definibile di alcol che ora scorrazza libero nelle vene della ragazza. Si, il vino lei proprio non lo regge, c'è poco da fare. Aizen sorride ma non ha il tempo di risponderle perché ella, senza nemmeno accorgersene, si addormenta. La testa si appoggia sulla spalla del ragazzo, il quale prima che il bicchiere cada per terra lo prende e lo appoggia sul tavolo. Rimane fermo per qualche istante: la sua testa appoggiata a quella di lei e la mano che dolcemente carezza i capelli di Naima.

    «Cosa mi combini Naima?»

    Sorride e pronuncia quella frase, senza che ella possa sentirla.
    La prende in braccio, facendo attenzione di non compiere nessun movimento brusco e lentamente la porta nella cabina. Un grosso letto ad una piazza e mezza fa da padrone in quella camera. Appoggia dolcemente Naima sullo stesso e sedendosi di fianco a lei la osserva, mentre beatamente riposa. Sembra cosi dolce e indifesa in quel momento, pensare che è stata il capo della male e che ogni giorno condanna non si sa quante anime, eppure. Vediamo Aizen che lentamente le toglie il vestito di dosso, la libera da ogni costrizione che possa renderle difficile il sonno, ed eccola davanti a lui, come madre natura l'ha concepita – ad eccezione degli slip – semplicemente perfetta. E' una visione per lui, un'immagine che probabilmente mai potrà dimenticare. Ma cosa vuol fare il francese?

    Abusare di lei? No, questo non lo avrebbe mai fatto, è un uomo di classe e poi, non rovinerebbe tutto quello che c'è stato stasera per qualche istante di appagamento fisico. Rovista in un armadio, prende una sua maglietta e con una delicatezza unica la fa indossare a Naima, è il momento delle coperte che si adagiano sul suo corpo coprendola interamente. Rimane li, ancora per qualche ora, giusto il tempo di scriverle qualche riga prima di congedarsi.

    “Probabilmente ti sveglierai domani mattina, con un forte mal di testa. Ho già predisposto che i miei uomini ti preparino una colazione nutriente. Fai come se fossi a casa tua e prenditi tutto il tempo che ti serve. Per il lavoro non preoccuparti, penserò io a giustificare la tua “assenza”. Mi raccomando, non correre subito al tuo tribunale, se manchi per un giorno non muore nessuno – che battuta infelice.

    Je t'embrasse. Aizen”


    Uscendo dalla cabina, oltre a predisporre un'abbondante colazione, ordina ai suoi uomini di farle trovare sul tavolo anche una splendida rosa rossa. Questi francesi, cosi dannatamente romantici e galanti.

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    » Armi: ///

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    Edited by ¬ Gaz - 30/1/2011, 21:45
     
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    I postumi!



    Certo ne è passata di acqua sotto i ponti se Naima da boss della malavita messicana è passata nel letto del suo superiore come una donna qualunque!

    Ehi, Mujer cualquiera ci sarai!

    Si sveglia con un gran mal di testa, di proporzioni gargantuesche (capita così di rado di poter utilizzare l'aggettivo "gargantuesco" in una frase) e si guarda attorno. Il sole che filtra dagli oblò le ferisce la vista, talmente tanto che le ci vuole un pò per ricordarsi dove sia. Certo, duro ammettere di essere saltata praticamente addosso all'imperator per poi svenire come la peggio deficente fra le sue braccia. Ma che cos'aveva quel vino dentro, una specie di droga o che?

    Era vino francés, te lo dico io cosa c'era. Vitigni europei. Troppo raffinato per il mio fisico...


    Naima si alza barcollante, scoprendosi completamente nuda. Verificando le sue funzioni fisiologiche non crede che Aizen abbia approfittato di lei anche perché non ne avrebbe avuto bisogno, gli si sarebbe volentieri concessa a fine serata. Dopo aver letto la nota e aver ridacchiato un pò afferra un accappatoio e si reca sul ponte- non che le dispiaccia la nudità, ma ha cura di salvaguardare la libidine dell'equipaggio di Aizen. Afferra un delizioso pain au chocolat che Aizen gli ha fatto trovare sulla tavola imbandita di squisitezze, caffé italiano, pasticceria francese, succhi di frutta freschi, macedonie e ogni ben di Dio e si adagia sulla sdraio pensando a quella fastidiosa sensazione che l'attanaglia. NOn è la sbronza, ma uno stato di spossamento generale, calore sulle guance, fiato corto e batticuore.

    *Devo aver preso un malanno ieri sera.


    Pensa, ignorando il fatto che è solo innamorata.






     
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